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continua da pag. 3 Diamo una ulteriore riprova di come si possa ben governare”. Ma il Contratto di Quartiere riguarda anche il Centro Storico, attraverso la richiesta al Ministero di ulteriori finanziamenti intesi come completamento di quello di Monticelli. Ascoli è un caso emblematico di città storica, di media grandezza, che ben si presta ad essere oggetto di studio per un progetto di riqualificazione del centro storico. Le caratteristiche e le problematiche che la rendono “esemplare” sono, tra l'altro, il fatto di essere una città di antichissima origine con importanti valenze storiche e artistiche che a ragione la qualificano come “città d'arte”, l'impianto urbanistico-edilizio prevalentemente medievale e la centralità rispetto ad un vasto territorio caratterizzato da una molteplicità di piccoli nuclei storico-artistici. Ed ancora l'avere un centro storico che presenta delle modificazioni dello strato sociale originario, particolarmente in alcune zone meno attrezzate e più degradate; la necessità di instaurare metodologie tecnicamente valide nelle costruzioni e soprattutto nelle opere di restauro, in funzione anti terremoto, stante l'elevata sismicità dei luoghi. Ed ancora la presenza di importati contenitori storico-artistici che necessitano di restauro e di una rifunzionalizzazione capace di fungere da elemento polarizzante e una diffusa presenza nel fitto tessuto edilizio di orti e giardini degradati che potrebbero assolvere un'importante funzione sia ambientale che estetica, con evidente riverbero positivo nell'abitabilità dei luoghi e nel turismo. Un progetto che l'Amministrazione ha discusso in una assemblea pubblica con gli abitanti del centro storico e con i Consiglieri della Circoscrizione, portando alla loro attenzione i progetti degli interventi quali: la riqualificazione di via Trieste e vie adiacenti, di piazza Ventidio Basso, il completamento del restauro del teatro Filarmonici, il recupero dell'ex Fama, la riqualificazione della zona di San Pietro in Castello, il completamento del restauro del chiostro di S. Francesco e del complesso di S.Agostino e le proposte sono state condivise. In quell'assemblea, poi, sono stati invitati i privati a partecipare a questo Contratto di Quartiere Centro Storico attraverso la riqualificazione dei loro immobili, incrementando così le risorse del Contratto stesso, dando la possibilità all'Amministrazione Comu-nale di acquisire maggiori punteggi.
MONTICELLI ANNO ZERO Da via dei Cedri (di fianco al velodromo) all'altezza della passerella in legno sul fiume Tronto (tratto terminale di viale dei Platani. Un anello lungo complessivamente 1358 metri, ricavato in parte su strade esistenti (280 metri) ed in parte su terreno naturale (1078 metri). E' il progetto di pista ciclabile prevista sul lungofiume di Monticelli. Lungo la pista (con una larghezza di 3 metri per migliorare l'uso da parte dei ciclisti e dei pedoni) vi saranno panchine, fontanelle, lampioni, cestini, rastrelliere portabiciclette ed altro ancora. In particolare le panchine e le rastrelliere saranno collocate in piazzole di sosta opportunamente distanziate tra loro lungo il percorso e adeguatamente dimensionate, in spazi ricavati a margine rispetto alla sezione del tracciato per consentirne un uso il più agevole possibile e per non Una pista ciclabile lunga 1.358 metri da via dei Cedri fino a viale dei Platani IN BICI FRA LA NATURA SUL LUNGOFIUME ostacolare il traffico lungo la pista, mantenendolo scorrevole e sicuro. In tema di sicurezza, sarà garantita la presenza di un'opportuna segnaletica, sia orizzontale che verticale, soprattutto in corrispondenza dei tratti su strada e degli incroci con la viabilità ordinaria e la presenza dei necessari cordoli spartitraffico per separare le due corsie. In particolare sono state approfondite e sviluppate tutte le misure atte a ridurre e/o compensare gli effetti della presenza della pista ciclopedonale sia sull'ambiente interessato sia sulla salute dei fruitori della stessa e dei residenti della zona. In particolare, sia in fase di “cantiere” sia in fase di esercizio ed utilizzo da parte dell'utenza, si avrà particolare riguardo alla rigorosa conservazione dell'ambiente botanico-vegetazionale esistente, intervenendo per consolidare, risanare e migliorare la conservazione dell'ambiente, attraverso la riduzione e l'eliminazione del degrado superficiale di alcune zone interessate da piccoli dissesti e movimenti franosi. Il tracciato stesso è stato modellato non solo per evitare qualsiasi danneggiamento alle essenze autoctone presenti ma addirittura per armonizzarsi con tali presenze che vengono così sottolineate dal percorso e quindi rese fruibili da parte dell'utenza. UNA ROTATORIA SULL'ASSE CENTRALE Una rotatoria (con un raggio di 21,5 metri) fra via dei Girasoli e via dei Narcisi e una nuova viabilità che collegherà la rotatoria con via dei Platani. Con questa soluzione sarà così eliminato l'impianto semaforico di tutta l'intersezione e ne risentirà positivamente il flusso veicolare, sicuramente più scorrevole, specie nelle ore di punta. La rotatoria è infatti la soluzione migliore circa il ritardo medio per ogni veicolo che deve attraversare l'intersezione, rendendolo quasi nullo o al massimo un perditempo generale di pochi secondi riducendo a zero i fenomeni di overflow presenti attualmente. Un risultato ottimo, quindi, in relazione ai ritardi accumulati con l'attuale impianto semaforico. La rotatoria sarà composta da un'isola centrale, adibita a giardino, dal raggio di 12.00 metri, e da due corsie per una larghezza totale di 8 metri. Vi si innesteranno quattro bracci: via dei Narcisi, via dei Girasoli direzione est, via dei Girasoli direzione ovest e, appunto, la nuova viabilità con via dei Platani. La realizzazione della rotatoria prevede, oltre alla chiusuradell'attualesottopassaggio pedonale, un adeguamento dei marciapiedi. Saranno realizzati due attraversamenti pedonali con dissuasore nei due bracci di via dei Girasoli. E' prevista inoltre la realizzazione del quarto braccio afferente che collega la rotatoria a via dei Platani e uno svincolo con via dei Platani stessa.
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