by Nadia Murabet

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by Nadia Murabet
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Musica
Ravenna Festival
Le vie dell’Amicizia
by Nadia Murabet
Le Vie dell’Amicizia partono da Sarajevo, capitale della Bosnia martoriata dalla guerra. Era
il 14 luglio 1997: da questa città inizia un cammino che porterà lontano con il Ravenna
Festival, con il maestro Muti che dirige le note di Schubert e Beethoven, per cercare di far
dimenticare il dolore della guerra. Ravenna Festival, attraverso questa manifestazione musicale,
ha l’obiettivo di portare un messaggio di speranza senza frontiere per costruire un mondo
migliore di pace e amicizia.
Da quel giorno Le Vie dell’Amicizia gettano un ponte verso luoghi feriti unendo culture diverse.
Nel 1998 è stato realizzato il “Progetto Ravenna-Beirut”. L’anno seguente la manifestazione raggiunge
Gerusalemme e Mosca nel 2000. Nel 2001 la manifestazione ha mantenuto un duplice
appuntamento a Eravan e Istanbul. Nel 2002 il Ravenna Festival è stato dedicato ai tragici eventi dell’11 settembre dell’anno precedente e si
è tenuto nella Avery Fischer Hall di New York. Nel 2003 il Festival si è svolto al Cairo, ai piedi della sfinge e delle grandi piramidi. Nel 2004 è
stata la città di Damasco, in Siria, ad ospitare
la manifestazione musicale.
Bosra, Siria 2004.
In alto, il Maestro Riccardo Muti e Nadia Murabet, inviata speciale di FINANZA ARABA
Magazine e consulente di Ravenna Festival 2005 per la realizzazione del concerto.
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LA
MUSICA
NEL
DESERTO
Nel 2005, il maestro Riccardo Muti e l’Orchestra e Coro del
Maggio Musicale Fiorentino dovevano tenere il concerto il
4 luglio nell’antico teatro romano di Sabratha in Libia.
A causa della concomitanza di un summit con più di 50 capi
di stato Africani convocati dal colonnello Gheddafi proprio
negli stessi giorni del concerto, la manifestazione si è
trasferita nell’anfiteatro di El-Djem, nell’antica città romana
di Thysdrus, che sorge nel deserto Tunisino.
Questo improvviso cambiamento di location ha messo a
dura prova le capacità organizzative dello staff guidato da
Cristina Mazzavillani, moglie del maestro Muti e presidente
del Ravenna Festival.
L’Ambasciata Italiana a Tunisi e l’equipe del Ministero del
Turismo Tunisino hanno dato un prezioso aiuto per superare
le difficoltà logistiche dell’ultimo momento ed hanno
anche organizzato uno straordinario spettacolo di musiche
tradizionali arabe nel teatro di Hammamet.
Inoltre, a decretare il successo della manifestazione in Tuni-
Bosra, Syria 2004.
Above, Maestro Riccardo Muti and Nadia Murabet, special correspondent of FINANZA
ARABA Magazine and consultant of Ravenna Festival 2005 for the production of the
concert.

In alto, il Teatro di El-Djem nella città romana di Thysdrus, Tunisia 2005.
Al centro, il Maestro Riccardo Muti.
In basso, Cristina Muti, organizzatrice dell’evento.
sia, è stato fondamentale il supporto dello sponsor Progetto Italia di Marco Tronchetti Provera.
Così, nel pieno rispetto della data prefissata del 4 luglio, nella suggestiva cornice dell’anfiteatro
di El-Djem, Riccardo Muti ha mirabilmente diretto in alcune arie del Mefistofele di
Boito l’Orchestra e Coro del Maggio Fiorentino con l’accompagnamento delle voci soliste
di Alexia Voulgaridou, Keith Ikaia Purdy e Ildebrando D’arcangelo.
Ma quella sera anche altri suoni hanno riecheggiato nel deserto Tunisino: durante il concerto
il maestro Muti ha sospeso la musica per qualche minuto per lasciare la scena alle
voci di preghiera del Muezzin. Questo atto di rispetto verso la religione Islamica ha rafforzato
ancor di più il messaggio di fratellanza e pace proposto attraverso la musica del Ravenna
Festival e Le Vie dell’Amicizia.
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Above, Theatre of El-Djem in the roman ancient town of Thysdrus, Tunisia 2005.
Center, Maestro Riccardo Muti.
Below, Cristina Muti, producer of the event.

of Friendship” take off from Sarajevo capital of Bosnia. On the 4th of July 1997, the Ravenna Festival opens a new path in the city of Sarajevo.
“Roads
The Maestro Riccardo Muti and the notes of Schubert and Beethoven try to eliminate the sufferings of the war. Here culture gives signs of hope in a
world without barriers for a better world of peace and friendship. Since then “Road of Friendship” builds bridges in injured places trying to unite
different cultures.
In 1998 the Ravenna Beirut Festival took place, the year after in Gerusalem and in the year 2000 in Moscow. In 2001 the music festival was in Eravan and Istanbul
and in 2002 in the Arery Fisher Hall of NewYork which was dedicated to
the 11th of September 2001 tragic event.
MUSIC IN THE DESERT
In 2005, Maestro Riccardo Muti, the orchestra and choir of the Maggio Musicale
Fiorentino was supposed to be held on the 4th of July in the ancient Roman
theatre of Sabratha in Libya. Due to the concomitance of a summit with
over fifty Heads of States of African countries summoned by the Colonel
Gheddafi in the same days the concert was due to be held, the festival took
place in the amphitheatre of El-Djem in the ancient Roman city of Thysdrus
where the Tunisian desert rises. This sudden change of location put to the test
the logistic and organizational capacities of the whole staff led by Cristina
Mazzavillani, wife of the Maestro and President of the Ravenna Festival. Even
In alto, ai piedi della Sfinge e delle grandi Piramidi, Cairo 2003.
In basso, da sinistra: Afef Jnifen, Marco Tronchetti Provera e Cristina Muti.
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Above, at Sphinx’s and great Pyramids’ feet, Cairo 2003.
Below, from left: Afef Jnifen, Marco Tronchetti Provera and Cristina Muti.

Ravenna Festival
Roads of Friendship
the Italian Embassy in Tunis gave a helping
hand to face last minute logistic difficulties
together with the Tunisian Ministry
of Tourism who organized an extraordinary
performance on traditional
Arab music in the theatre of Hammamet.
Moreover, to guarantee the success
of the festival in Tunisia it was fondamental
the support of the sponsor
“Progetto Italia” of Marco Tronchetti
Provera.
Inside the charming picture frame of
what was the amphitheatre of El-Djem,
Riccardo Muti conducted the orchestra
and the choir of the Maggio Fiorentino
to a few arias of the Metistofele of Boito
accompanied by the soloist voices of
Alexia Voulgaridon, Keith Ikaia Purdy,
Ildebrando D’Arcangelo. During the
concert, even other voices echoed in
the Tunisian desert. The Maestro Muti
interrupted his music to make way to the voice of prayer coming from the Muezzin. That silence, which lasted a few minutes, was significative for the
purpose of the feeling of brotherhood amongst people and respect towards the Islamic religion which unites us together to one and only God.
Teatro di El-Djem, Tunisia 2005. Theatre of El-Djem, Tunisia 2005.
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