variazione dell'effettivo - Rotary Club Fabriano
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Convegno sul tema: La protezione della proprietà intellettuale, strumento di tutela dell’impresa.<br />
ha portato alcuni interessanti dati sulla<br />
attività di deposito di marchi, brevetti,<br />
disegni e modelli dell’imprenditoria<br />
marchigiana, dimostrando come le<br />
nostre aziende abbiano già imboccato<br />
la strada virtuosa dell’innovazione e<br />
della protezione delle idee.<br />
Hanno quindi hanno preso la parola i<br />
relatori.<br />
L’Ing. Mauro Zenobi, responsabile<br />
sviluppi nuovi prodotti e tecnologie in<br />
Angelantoni Industrie S.p.a., nota<br />
società avente la propria sede legale a<br />
Massa Martana, ma diffusasi su tutti i<br />
mercati mondiali e divenuta una<br />
multinazionale, che ha evidenziato<br />
come l’impresa sia nata e si sia<br />
sviluppata con un preciso obbiettivo:<br />
fare dell’innovazione il proprio “core<br />
business”. Con una sorta di inversione<br />
rispetto a quanto per lo più accade,<br />
l’azienda non si è posta quale primo<br />
obbiettivo quello di produrre grandi<br />
quantità di merci, bensì di proporre<br />
sul mercato prodotti innovativi, di<br />
grande valore tecnologico, per<br />
primeggiare sulla concorrenza. Ma per<br />
raggiungere un tale obbiettivo, ha<br />
dovuto proteggere le proprie idee<br />
innovative così da essere in grado di<br />
prevenire gli attacchi di imprenditori<br />
nazionali e stranieri che avrebbero<br />
avuto interesse ad appropriarsi dei<br />
pregi tecnologici dei prodotti della<br />
Angelantoni Industrie S.p.a.<br />
L’Ing. Zenobi ha portato agli<br />
intervenuti i numeri del grande<br />
successo dell’impresa, chiarendo<br />
quanto importante sia ricercare in ogni<br />
momento lo sviluppo dei propri<br />
prodotti e l’introduzione dell’azienda<br />
in settori tecnologicamente evoluti,<br />
evitando di accomodarsi sui risultati<br />
raggiunti.<br />
È quindi intervenuto il nostro socio ed<br />
amico Dott. Fabio Biondi, che con una<br />
apprezzatissima relazione, ha esposto<br />
le proprie conoscenze ed esperienze<br />
nel settore biochimico e farmaceutico.<br />
Ha dapprima descritto la rilevanza<br />
economica che i brevetti per<br />
invenzioni assumono nel settore, tanto<br />
da essere frequentemente motivo di<br />
liti giudiziarie, per poi passare ad<br />
esaminare i limiti, anche di natura<br />
morale, alla brevettazione di taluni<br />
sistemi per l’accertamento delle<br />
malattie sugli uomini, portando<br />
l’esempio del brevetto sui geni Brca 1<br />
e 2 che servono a predire il rischio di<br />
tumore al seno ed all’ovaio.<br />
Ha quindi dissertato sulla brevettabilità<br />
delle invenzioni in materia di DNA ed<br />
esposto quale sia la posizione di<br />
organizzazioni mondiali quale il<br />
Council for Responsable Genetics,<br />
secondo cui i brevetti sulla vita sono<br />
eticamente e moralmente inaccettabili.<br />
Infine, ha presentato l’interessante<br />
iniziativa assunta dagli operatori del<br />
settore biochimico marchigiano, che si<br />
sono associati in una organizzazione<br />
denominata Marche Biotech che ha<br />
quale scopo quello di promuovere la<br />
bioindustria innovativa.<br />
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