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Pressbook-30TFF-ITA - Torino Film Festival

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RAPPORTO CONFIDENZIALE<br />

ossessioni & possessioni<br />

Le paure che ci tormentano, i luoghi che ci inquietano, le figure, più o meno realistiche,<br />

attraverso le quali esorcizziamo i nostri incubi, e le passioni, più o meno colpevoli, alle quali ci<br />

abbandoniamo per compensare la nostra endemica insicurezza. Non siamo sicuri del nostro<br />

lavoro, del nostro futuro, della nostra sessualità, della sopravvivenza del nostro pianeta e di<br />

quanto possiamo fidarci di amici e vicini. La paura circola dappertutto e spesso si accompagna,<br />

inevitabilmente, ai sensi di colpa. Come accade sempre nei periodi di crisi, il cinema reagisce; e<br />

se non lo fa, come in passato, con l’esplosione di un genere popolare dominante, semina però<br />

indizi e suggestioni trasversali: per esempio, il senso di intrappolamento, di “conto alla<br />

rovescia”, di incubo claustrofobico che accomuna generi come l’horror e il thriller a storie<br />

ambientate in contesti quotidiani e realistici. Un luccicante Natale suburbano popolato di<br />

zombie (in Christmas with the Dead, tratto da un racconto di Joe Lansdale, anche produttore) e<br />

un ufficio surreale nel quale un impiegato licenziato si ostina a tornare ogni giorno (in Wrong di<br />

Quentin Dupieux), un malinconico sobborgo giapponese evacuato per l’esplosione di un reattore<br />

atomico (in The Land of Hope di Sion Sono) e un’isoletta messicana che pare popolata di soli<br />

bambini (in Come Out and Play di Makinov), un robot “badante” che, in un futuro molto<br />

prossimo, accudisce un vecchio ladro in pensione (in Robot & Frank) e le scatenate drag queens<br />

che popolano il carcere nel quale si trova rinchiuso un discografico losangelino (in K-11 di Jules<br />

Stewart, la mamma della Kristen di Twilight), i casermoni opprimenti dell’edilizia popolare<br />

britannica (nel thriller ad altissimo tasso ansiogeno Tower Block e nell’horror Citadel) e lo<br />

scorcio dei Pirenei nel quale all’improvviso orologi, cellulari e auto si bloccano (in Fin di Jorge<br />

Terragrossa), la fuga nell’alcol, nel cibo, nel sesso (nelle commedie Smashed e Thanks for<br />

Sharing), la fuga nella musica (la dj di The Lords of Salem di Rob Zombie). Prendi un taxi e il<br />

tassista è un maniaco (Chained di Jennifer Lynch); vendi hamburger e un poliziotto telefona<br />

dicendo che sei una ladra e devono perquisirti (la cameriera di Compliance); vai in gita a un<br />

ipermercato finlandese e ti ritrovi in trappola tra i cannibali (i turisti russi di Shopping Tour):<br />

questi sono solo alcuni dei luoghi e dei personaggi inquietanti che popolano Rapporto<br />

Confidenziale 2012.<br />

BOBBY YEAH di Robert Morgan (UK, 2011, HDCam, 23’)<br />

Come se Svankmajer avesse aiutato Lynch a dirigere un episodio di Wallace & Gromit: un corto<br />

favolosamente ripugnante, incubo surrealista con pupazzi in stop-motion che bisogna vedere per<br />

crederci!<br />

CHAINED di Jennifer Lynch (USA, 2012, DCP, 98’)<br />

Una donna e il suo bambino un giorno prendono un taxi per tornare a casa. Ma hanno scelto il<br />

tassista sbagliato: infatti l’uomo li tramortisce e li porta nella sua casa isolata, dalla quale non<br />

usciranno più. Passano gli anni e il bambino cresce, incatenato. Vincent D’Onofrio, Eamon<br />

Farren e Julia Ormond sono i protagonisti del nuovo incubo di Jennifer Lynch (figlia di David),<br />

molto maturata dai tempi di Boxing Helena.<br />

CHRISTMAS WITH THE DEAD di Terrill Lee Lankford (USA, 2012, HDCam, 88’)<br />

Calvin festeggia il Natale con la moglie e la figlia quando, tra le decorazioni e le luci, si<br />

affacciano volti lividi e figure barcollanti. Natale in casa Lansdale: da un racconto di Joe<br />

Lansdale (anche produttore), una storia di zombie sceneggiata dal figlio Keith e diretta da T. L.<br />

Lankford. Girato sotto casa (a Nacogdoches, Texas), con un piccolo budget, uno sberleffo<br />

eccentrico che ricorda La notte del drive-in.<br />

C<strong>ITA</strong>DEL di Ciaran Foy (Irlanda, 2012, DCP, 84’)<br />

Dopo che tre ragazzini aggrediscono e uccidono la moglie, un giovane sviluppa una grave<br />

agorafobia paranoica. Sono guai quando gli incappucciati tornano per minacciare lui e la figlia.<br />

30° TORINO FILM FESTIVAL 19

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