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L'ALTRA DIMENSIONE - Associazione Alzheimer Svizzera

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quindi affrontare lo sguardo del mondo? Come e quanto stimolarlo? E<br />

tantissime altre scelte che continuamente il caregiver deve assumersi,<br />

senza potersi magari confrontare con altri della propria famiglia,<br />

per questioni di tempo o di punti di vista diversi.<br />

Ciò che ci ha colpito ancora una volta è però l’enorme disponibilità di<br />

affetto che i curanti sanno donare continuamente al loro caro, nonostante<br />

gli inevitabili momenti di scoraggiamento, di rabbia verso la<br />

persona stessa, verso sé stessi e anche verso la società che sembra<br />

capire poco gli importanti disagi delle famiglie colpite da questa malattia.<br />

Benché la letteratura scientifica metta sempre più in rilievo<br />

quanto “costi” al curante principale offrire questa vicinanza protettiva,<br />

in termini affettivi, di salute fisica e mentale, finanziari, i gruppi di<br />

counselling (fatti di sostegno reciproco, scambi di conoscenze e informazioni<br />

sulla malattia e come affrontarla) offerti e promossi dalla<br />

sezione ticinese dall’<strong>Associazione</strong> <strong>Alzheimer</strong> <strong>Svizzera</strong>, l’incontro che<br />

noi “curanti formali” esperiamo con loro ci lascia ogni volta umanamente<br />

arricchite. Arricchite sia in termini di maggior comprensione<br />

della malattia, perché è chi vive quotidianamente che è il vero esperto<br />

e permette sia a noi operatori che agli altri partecipanti al gruppo<br />

di cogliere sfumature, aspettarsi e quindi prepararsi a ulteriori cambiamenti<br />

e di sentire come anche nella malattia più avanzata ci sia<br />

spazio per cogliere ancora un sorriso, uno sguardo del proprio caro<br />

che rimanda a tutta la storia condivisa con lui. Arricchite di capacità<br />

di ascolto che ogni partecipante sa offrire agli altri. Il nostro apporto<br />

è dunque di accompagnare, sostenere, nell’ottica di un andamento di<br />

integrazione cognitivo-emotiva fondamentale che è costitutivo della<br />

vita, fatta della necessità di nuovi equilibri continui. L’esperienza dei<br />

curanti di persone affette da malattia di <strong>Alzheimer</strong> indica, e loro ci<br />

raccontano, come proprio nel loro percorso i nuovi equilibri si impongono<br />

continuamente, a ritmi costanti e sostenuti “quando ti sembra<br />

di essere riuscito a fare i conti con una certa difficoltà... è già passata<br />

e ce ne sono altre...”.<br />

Vorremmo quindi ringraziare i partecipanti a questo incontro e il direttore<br />

dello Splendide Royale, Il signor Lauro Aiello che, grazie alla<br />

sua notoria generosità, ci ha offerto la possibilità di incontrarci in un<br />

quadro particolarmente caldo e accogliente, fondamentale per raccogliersi<br />

e trovare il coraggio di esprimersi e raccontarsi offrendo così<br />

anche supporto ad altri.<br />

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