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Fotografia Regione Liguria - OPSA

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<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio<br />

<strong>Liguria</strong><br />

ASL1 imperiese - Janvier 2011<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 0


Qualche dato sull’Italia… ….<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

La classificazione armonizzata europea delle unità territoriali per le statistiche (NUTS) prevede 3 livelli territoriali.<br />

Per l’Italia il livello delle NUTS1, comprende le 5 ripartizioni geografiche (Nord‐ovest, Nord‐est, Centro, Sud e<br />

Isole); il livello NUTS2, 21 unità: 19 regioni e le due province autonome di Trento e Bolzano; il livello NUTS3 le 110<br />

province. La dimensione media delle unità NUTS2 italiane, in termini di superficie, è di poco superiore ai 14 mila<br />

km 2 ; mediamente vi risiede nel 2009 una popolazione di quasi 2,9 milioni di abitanti. Con una densità media di<br />

circa 200 abitanti per km 2 l’Italia è tra i paesi più densamente popolati dell’Unione (media Ue27 circa 114<br />

abitanti per km 2 ).<br />

I territori montani coprono una superficie pari al 54,3% del territorio, ma si tratta di aree poco densamente<br />

abitate e in passato interessate da importanti fenomeni di spopolamento. Vi risiede pertanto soltanto il<br />

18,2 % della popolazione. Al 1° gennaio 2010 le Comunità montane sono 266. Le aree protette considerate<br />

nella “Rete Natura 2000” coprono più del 20 % della superficie nazionale con una concentrazione relativa<br />

nel Mezzogiorno (dove sfiorano un quarto della superficie totale – anno 2009). Il nostro Paese si colloca al<br />

di sopra della media europea per territorio incluso sia nei Siti di importanza comunitaria (Sic, pari al 15 %)<br />

sia nelle Zone di protezione speciale (ZPS, pari al 14,5 %).<br />

Con quasi il 12% dei circa 500 milioni di abitanti dell’Unione europea, l’Italia è il quarto paese per<br />

dimensione demografica. A partire dal 2001 la popolazione ha ripreso a crescere dello 0,7 % l'anno, per<br />

effetto della crescita delle nascite e, soprattutto, dell’immigrazione. Al 1° gennaio 2010 ci sono 144 anziani<br />

ogni 100 giovani; in Europa solo la Germania presenta un indice di vecchiaia più accentuato. La regione più<br />

anziana è la <strong>Liguria</strong>, la più giovane la Campania. Il rapporto tra popolazione giovane e anziana e<br />

popolazione in età attiva supera il 52 % (2009). L’Italia è ai primi posti nella graduatoria europea. Nel<br />

contesto europeo, l’Italia fa registrare valori di crescita naturale più vicini ai paesi di nuova adesione<br />

all’Unione. Per quanto riguarda la crescita migratoria, l’Italia si colloca ai primi posti della graduatoria come<br />

forza attrattiva. La vita media degli italiani è di oltre 84 anni per le donne e di quasi 79 anni per gli uomini,<br />

ai primi posti nell’Unione europea. L’Italia si colloca tra i paesi a bassa fecondità, con 1,41 figli per donna<br />

secondo le stime del 2009. L’età media al parto continua a crescere, attestandosi a 31,2 anni. Si celebrano<br />

4,1 matrimoni ogni mille abitanti, più nel Mezzogiorno che nelle regioni settentrionali, in alcune delle quali<br />

più della metà delle unioni è celebrata con rito civile. L’Italia e l’Irlanda sono i paesi UE con la più bassa<br />

incidenza dei divorzi (circa 0,9 e 0,8 ogni mille abitanti). In Italia il numero di separazioni è aumentato dal<br />

2000 del 16,9 % e quello dei divorzi del 44,7 %.<br />

Dati ISTAT 2009<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 1


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Densità della popolazione per classe di superficie territoriale dei comuni e regioni italiane Anno 2009<br />

DENSITA' POPOLAZIONE<br />

Dati ISTAT 2009<br />

Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia<br />

<strong>Liguria</strong> Trentino‐Alto Adige Bolzano/Bozen<br />

Trento Veneto Friuli‐Venezia Giulia<br />

Emilia‐Romagna Toscana Umbria<br />

Marche Lazio Abruzzo<br />

Molise Campania Puglia<br />

Basilicata Calabria Sicilia<br />

REGIONI<br />

RIPARTIZIONI<br />

GEOGRAFICHE<br />

Abitanti<br />

per km 2<br />

Piemonte 175,0<br />

Valle d'Aosta/Vallée<br />

d'Aoste 39,2<br />

Lombardia 411,8<br />

<strong>Liguria</strong> 298,1<br />

Trentino‐Alto Adige 75,6<br />

Bolzano/Bozen 68,0<br />

Trento 84,6<br />

Veneto 267,0<br />

Friuli‐Venezia Giulia 157,0<br />

Emilia‐Romagna 195,8<br />

Toscana 162,2<br />

Umbria 106,5<br />

Marche 166,5<br />

Lazio 329,7<br />

Abruzzo 124,4<br />

Molise 72,2<br />

Campania 428,6<br />

Puglia 211,0<br />

Basilicata 58,9<br />

Calabria 133,2<br />

Sicilia 196,1<br />

Sardegna 69,4<br />

Popolazione residente per sesso e regione in Italia Anni 2001‐2009 (valori assoluti in migliaia, valori percentuali<br />

e tassi di variazione) Dati ISTAT 2009<br />

REGIONI<br />

Popolazione residente<br />

RIPARTIZIONI<br />

al 31/12/2009<br />

GEOGRAFICHE<br />

Maschi Femmine Totale<br />

Piemonte 2.154,8 2.291,4 4.446,2<br />

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 62,7 65,1 127,9<br />

Lombardia 4.802,4 5.023,8 9.826,1<br />

<strong>Liguria</strong> 767,6 848,4 1.616,0<br />

Trentino‐Alto Adige 505,2 523,1 1.028,3<br />

Bolzano/Bozen 248,6 254,9 503,4<br />

Trento 256,6 268,2 524,8<br />

Veneto 2.404,7 2.507,7 4.912,4<br />

Friuli‐Venezia Giulia 597,6 636,5 1.234,1<br />

Emilia‐Romagna 2.127,0 2.250,5 4.377,4<br />

Toscana 1.797,2 1.932,9 3.730,1<br />

Umbria 434,1 466,7 900,8<br />

Marche 766,7 811,0 1.577,7<br />

Lazio 2.731,4 2.950,4 5.681,9<br />

Abruzzo 650,8 688,1 1.338,9<br />

Molise 155,8 164,4 320,2<br />

Campania 2.824,9 2.999,7 5.824,7<br />

Puglia 1.980,9 2.103,1 4.084,0<br />

Basilicata 288,3 300,6 588,9<br />

Calabria 979,0 1.030,3 2.009,3<br />

Sicilia 2.436,5 2.606,5 5.043,0<br />

Sardegna 819,9 852,5 1.672,4<br />

Italia 29.287,4 31.052,9 60.340,3<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 2


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

REGIONE LIGURIA: tra mare e monti<br />

Il nome<br />

La <strong>Liguria</strong> deriva il proprio nome dai Liguri, che 2000 anni fa furono i primi abitanti,non solo dell’attuale<br />

regione, ma di un vastissimo territorio compreso fra il Rodano e l’Arno. Sotto Augusto infatti, anche<br />

Augusta Taurinorum (Torino) apparteneva alla IX <strong>Regione</strong>, la <strong>Liguria</strong>.<br />

Posizione e confini<br />

La <strong>Liguria</strong> è la terza regione più piccola d’Italia per quanto riguarda la sua superficie territoriale,ma ha una<br />

densità di popolazione molto al di sopra della media nazionale posizionandosi al quarto posto dopo<br />

Campania,Lombardia e Lazio. (293,700 ab. per kmq).Si estende ad arco su una lunga e stretta fascia della<br />

costa tirrenica,è situata a nord ovest della penisola italiana,ed ha come capoluogo Genova; confina a sud<br />

con il Mar Ligure,a ovest con la Francia (PACA), a nord con il Piemonte e con l’Emilia‐Romagna,a est con la<br />

Toscana. Fa parte dell’Euroregione Alpi Mediterraneo. La <strong>Liguria</strong> comprende ampie porzioni del territorio<br />

appartenenti al bacino del Po a nord al crinale alpino appenninico (circa il 28% della superficie regionale fa<br />

parte del bacino padano),quasi tutto il retroterra marittimo,il lungo tratto di litorale compreso tra gli storici<br />

confini con la Francia a ovest e la bassa valle di Magra a est nei dintorni di Sarzana e Aulla. Il confine<br />

orientale appare tuttavia meno definito,in quanto coincide solo in parte con il basso corso del fiume Magra.<br />

La superficie della regione equivale a circa un cinquantacinquesimo del territorio nazionale ; ossia l’1,8%.<br />

Questo territorio è composto da 4 Province (Genova,Savona,Imperia,La Spezia) e 235 comuni.<br />

Il paesaggio<br />

Superficie 5416 kmq<br />

Densità media 298,1<br />

ab/Kmq<br />

La maggior parte del territorio della <strong>Liguria</strong> è montuoso, interrotto da numerose valli lungo le quali<br />

scendono corsi d’acqua. Poche sono le zone pianeggianti e tutte di dimensioni molto modeste. Il rilievo La<br />

zona montuosa comprende il versante meridionale delle Alpi Marittime dell’Appennino Ligure, separate dal<br />

Colle di Cadibona.La cima più alta è il Monte Saccarello (2200 m).I due versanti delle catene montuose sono<br />

diversi fra loro: aspro e scosceso quello rivolto verso il mare, dolcemente declinante quello rivolto verso<br />

l’interno. Il carattere spiccatamente montuoso della regione ha reso necessarie numerose opere di<br />

trasformazione del territorio, quali calcavia, viadotti, gallerie ( passo del Turchino, passo dei Giovi ). Tra le<br />

poche zone pianeggianti ricordiamo la Piana di Albenga e la Piana del Magra I fiumi La regione è solcata da<br />

numerosi corsi d’acqua. Alcuni scendono verso l’interno per confluire nel Po. Si tratta dei fiumi Bormida,<br />

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<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Scrivia, Trebbia. Altri come il fiume Magra, scendono verso il mare. In genere questi ultimi hanno, a<br />

differenza dei primi, un carattere torrentizio, con piene nei periodi di pioggia e siccità durante l’estate.<br />

Le coste sono per lo più frastagliate. Alle foci dei fiumi corrispondono vari tratti sabbiosi e ciottolosi.<br />

Mancano però i grandi porti naturali, eccetto quello della Spezia. Genova, Savona e anche Imperia sono<br />

porti prevalentemente artificiali. Rispetto a Genova il litorale si divide in due parti: la Riviera di Ponente ad<br />

ovest, che scende più dolcemente verso il mare, e la Riviera di Levante a est, alta e scoscesa. Tra i golfi<br />

spicca quello di Genova, vasto, ma molto aperto. Più piccoli sono il Golfo della Spezia il Golfo di Imperia e il<br />

Golfo di Savona.l clima la <strong>Liguria</strong> gode di un clima privilegiato dovuto all’influenza benefica del mare,<br />

all’esposizione a mezzogiorno delle Riviere e al riparo delle fredde correnti del nord, offerto dalla montagna<br />

che si estende alle sue spalle. La temperatura è mite anche d’inverno, paragonabile a quella costa a sud di<br />

Napoli; d’estate, l’aria è rinfrescata dalle brezze marine. La neve e il gelo sono fenomeni molto rari anche in<br />

montagna. Lungo la costa, le condizioni climatiche favoriscono la crescita della macchia mediterranea.<br />

La Rete Natura 2000 include due tipologie di aree naturali protette, definite in seguito all’emanazione delle<br />

Direttive europee 79/409/Cee (modificata dalla direttiva 97/49/Ce) e 92/43/Cee. La prima istituisce le Zone<br />

di protezione speciale (Zps) per la conservazione degli uccelli selvatici; la seconda considera i Siti<br />

d’importanza comunitaria (Sic), ovvero le zone speciali di conservazione degli habitat naturali e<br />

seminaturali e della flora e fauna selvatiche. L’indicatore commentato viene determinato rapportando per i<br />

paesi Ue e per le regioni italiane la superficie delle aree protette alla superficie territoriale complessiva<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 4


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Aree comprese nelle Zone di protezione speciale (Zps), nei Siti di importanza comunitaria (Sic) e nella rete<br />

Natura 2000 per regione ‐ Anno 2009<br />

Zps Sic Natura 2000 (a)<br />

Superficie<br />

Superficie<br />

Superficie<br />

In %<br />

REGIONI RIPARTIZIONI<br />

In % della<br />

In % della<br />

della<br />

GEOGRAFICHE<br />

N°<br />

Ettari<br />

superficie<br />

territorial<br />

N°<br />

Ettari<br />

superficie<br />

territorial<br />

N°<br />

Ettari<br />

superfic<br />

ie<br />

e (b)<br />

e (b)<br />

territori<br />

ale<br />

Piemonte 50 307.880 12,1 122 282.345 11,1 141 396.837 15,6<br />

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 5 86.315 26,5 28 71.619 21,9 30 98.933 30,3<br />

Lombardia 66 297.337 12,5 193 224.201 9,4 241 372.067 15,6<br />

<strong>Liguria</strong> 7 19.615 3,6 125 145.428 26,8 132 147.354 27,2<br />

Trentino‐Alto Adige 36 269.727 19,8 192 301.525 22,2 196 323.309 23,8<br />

Bolzano/Bozen 17 142.594 19,3 40 149.898 20,3 40 149.898 20,3<br />

Trento 19 127.133 20,5 152 151.627 24,4 156 173.411 27,9<br />

Veneto 67 359.869 19,6 102 369.866 20,1 128 414.741 22,5<br />

Friuli‐Venezia Giulia 8 116.450 14,8 56 132.170 16,8 60 149.733 19,1<br />

Emilia‐Romagna 78 180.644 8,2 129 226.481 10,2 148 255.819 11,6<br />

Toscana 61 192.072 8,4 123 286.839 12,5 143 362.725 15,8<br />

Umbria 7 47.093 5,6 98 109.667 13 104 120.200 14,2<br />

Marche (c) 29 131.013 13,5 80 102.608 10,6 102 146.213 15,1<br />

Lazio (c) 39 408.187 23,7 182 143.107 8,3 200 441.630 25,6<br />

Abruzzo (c) 5 307.921 28,6 53 252.587 23,5 57 387.076 36,0<br />

Molise (c) 12 66.019 14,9 85 97.750 22 88 118.724 26,8<br />

Campania 29 218.036 16,0 106 363.275 26,7 121 397.601 29,3<br />

Puglia 10 263.666 13,6 77 465.518 24 83 474.597 24,5<br />

Basilicata 16 159.904 16,0 49 59.114 5,9 52 168.395 16,8<br />

Calabria 6 262.256 17,4 179 85.976 5,7 185 319.923 21,2<br />

Sicilia 29 387.158 15,1 217 384.065 14,9 232 568.736 22,1<br />

Sardegna 37 296.217 12,3 92 426.251 17,7 121 529.838 22,0<br />

4.377.3<br />

4.530.3<br />

6.194.4<br />

Italia 597 7 14,5 2.288 9 15,0 2.564 5 20,6<br />

Fonte: dati Istat<br />

L’economia<br />

Le caratteristiche del territorio e del clima hanno condizionato l’economia della <strong>Liguria</strong>, che ha sviluppato<br />

soprattutto l’agricoltura e il turismo. L’agricoltura:la natura montuosa del terreno limita moltissimo<br />

l’attività agricola, inoltre la superficie coltivabile, già molto esigua, è stata ancora più ridotta dagli<br />

insediamenti industriali e dagli impianti turistici: molti oliveti hanno ceduto il posto agli alberghi. Dall’altra<br />

parte il clima favorisce, lungo l’arco costiero, colture specializzate e abbastanza redditizie come quella dei<br />

fiori,molto diffusa, degli ortaggi e della frutta, (specialmente nella piana di Albenga), olio (a Imperia ) , vino<br />

(nelle Cinque Terre e nella provincia di Imperia). La proprietà agricola è molto frazionata e prevale il tipo di<br />

conduzione diretta. La pesca:nonostante lo sviluppo delle coste, la pesca in <strong>Liguria</strong> ha scarsa importanza<br />

economica. Il Mar Ligure manca di bassi fondali e precipita subito a grandi profondità anche in vicinanza<br />

della costa, per questo fatto le sue acque sono poco pescose. I più grandi pesci solitamente catturati sono:<br />

sarde, sgombri e le alici, destinati per lo più per il fabbisogno locale. Una certa consistenza hanno gli<br />

allevamenti di mitili nel golfo di La Spezia, tra i maggiori di Italia.<br />

L’industria:nei porti liguri vengono sbarcate le materie prime (ferro e petrolio) che alimentano gli<br />

stabilimenti industriali, concentrati in massima parte nel tratto di costa tra Genova e Savona. La siderurgia è<br />

il punto di forza del settore industriale. Il ferro viene lavorato negli impianti siderurgici di Cornigliano, tra i<br />

maggiori d’Italia, che producono ghisa e acciaio; il petrolio greggio delle raffinerie di Genova e La Spezia. Il<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 5


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

turismo: voce fondamentale dell’economia ligure,soprattutto quello balneare estivo dei numerosissimi<br />

centri della riviera di Levante (Portovenere,Santa Margherita,Portofino,Vernazza) e della riviera di Ponente<br />

(Bordighera,Sanremo,Albenga,Alassio, Varazze ).<br />

Analisi Demografica<br />

Contesto nazionale: la dinamica demografica pone l’Italia come nazione europea con la più<br />

alta percentuale di anziani. La durata media della vita ha raggiunto i 77 anni per gli uomini e<br />

gli 83 per le donne. La percentuale di ultra65enni (anziani in termini statistici e demografici)<br />

nel 2007 è stata del 19,9%, nel 2030 costituirà il 26,5% della popolazione e nel 2045 aumenterà in modo<br />

cospicuo superando il 30% dell’intera popolazione. Accanto all’invecchiamento si accompagna una<br />

maggiore incidenza di disabilità ,condizione molto diffusa nell’anziano, tanto da coinvolgere il 12% degli<br />

ultra65enni e 1 ultra80enne su 3. L’uomo italiano di 75 anni ha una prospettiva di vita di 10 anni e le donna<br />

di 12,5 anni.<br />

Contesto <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong>:<br />

Demografia e dinamica della popolazione. Popolazione ligure al 1 Gennaio 2007: 1.607.878 di cui 844.472<br />

femmine e 763.406 maschi. Bassa natalità: 7,56 nuovi nati per 1000 abitanti/anno con un numero medio di<br />

figli per donna in età feconda di 1.19 ed una mortalità grezza di 13,1 decessi per 1000 abitanti/anno.<br />

Popolazione tendenzialmente “anziana”: età media di 46,9 anni; indice di vecchiaia di 239,13 ed indice d’<br />

invecchiamento ( quota di ultra65enni) pari al 26,7%.<br />

Fecondità, nuzialità e struttura delle famiglie. La percentuale di donne in età fertile rappresenta il 21%<br />

della popolazione; tassi di fecondità specifici che assumono valori più alti ( con trend in ulteriore aumento)<br />

per le coorti 30‐49 anni e sensibile calo per le coorti al di sotto di tale soglia. Generale tendenza<br />

all’aumento del numero delle famiglie ed alla diminuizione dei loro componenti:numero medio<br />

componenti per famiglia 2,15.<br />

Popolazione straniera residente. La popolazione immigrata rappresenta il 15% circa; apporta un contributo<br />

alla natalità ( affluenza di donne prevalentemente in età fertile, caratterizzate generalmente da una<br />

fecondità più accentuata), età media della popolazione immigrata: 32 anni.<br />

[dallo “ Stato di Salute dei Liguri”‐Prefazione]<br />

La popolazione della <strong>Liguria</strong> è circa la trentaduesima parte di quella italiana; ossia il 3%. La popolazione<br />

della <strong>Liguria</strong> continua a diminuire in modo consistente: è passata da 1,9 milioni di abitanti nel 1971 agli<br />

attuali 1,6 milioni. Il tasso di natalità è tra i più bassi d'Italia, mentre quello di mortalità è superiore alla<br />

media nazionale; la <strong>Liguria</strong> è la regione con il maggior numero di anziani: circa un quarto della popolazione<br />

supera i 65 anni di età. Gli abitanti, il cui numero si triplica d'estate, si concentrano nella fascia costiera, che<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 6


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

si è quasi interamente urbanizzata, cioè trasformata in un'unica città, nella quale perciò la densità è<br />

altissima; lo spopolamento dell'entroterra, a esclusione di poche vallate in cui si trovano alcuni complessi<br />

industriali, si è verificato da tempo. Numerosi paesi situati sulle colline si sono parzialmente ripopolati,<br />

perché trasformati in località di villeggiatura.<br />

Tutti i capoluoghi di provincia si trovano sulla costa; si rileva uno squilibrio tra Genova che, nonostante il<br />

fortissimo decremento demografico (giunse a contare 817.000 abitanti nel 1971, quando era ancora la<br />

quinta metropoli d'Italia, dopo Roma, Milano, Napoli, Torino; oggi è superata solo da Palermo), ha pur<br />

sempre 660.000 abitanti, e i nemmeno 100.000 abitanti di La Spezia, i 65.000 di Savona e i 41.000 di<br />

Imperia. Se si eccettuano le citate Albenga e Sanremo e il centro commerciale di Sarzana, in provincia di La<br />

Spezia, quasi tutti gli altri principali centri liguri sono località di villeggiatura: tra i più noti si ricordano<br />

Portofino, Rapallo e Santa Margherita Ligure (in provincia di Genova), Alassio e Loano (in provincia di<br />

Savona), Bordighera (in provincia di Imperia), Lerici, Portovenere e i piccoli centri delle Cinque Terre (in<br />

provincia di La Spezia).<br />

Figura: Piramide delle età residenti regione <strong>Liguria</strong> ‐ 1 gennaio 2007<br />

Fonte: Istat<br />

Abitanti<br />

1.1749.5723<br />

Abitanti per<br />

provincia<br />

Genova 1.000.571<br />

Savona 292.376<br />

La Spezia 235.176<br />

Imperia 221.449<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 7


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Figura: fasce di popolazione:confronto <strong>Liguria</strong>‐Italia ( Gennaio 2007)<br />

Fonte: Istat<br />

Confronto tra numerosità di ciascuna fascia d’età ( espressa come percentuale della popolazione totale),per la <strong>Liguria</strong><br />

e per l’Italia in toto<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 8


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Analisi epidemiologica<br />

Delineare l’evoluzione dell’epidemiologia della popolazione ligure e immaginare i cambiamenti da<br />

Apportare ai distretti nei prossimi anni, è un compito non banale che richiede notevole capacità di<br />

delineare scenari futuri che certamente tutto saranno tranne che simili a quelli attuali.<br />

Il progressivo processo d’invecchiamento della popolazione ha comportato uno spostamento in avanti del<br />

concetto di popolazione “anziana” e l’ingresso di un nutrito numero di persone nella cosiddetta fascia “old‐<br />

old” il cui peso percentuale aumenta di anno in anno. Si tratta di un fenomeno destinato ad accentuarsi nei<br />

prossimi decenni e di cui occorrerà tenere conto nel dimensionare la capacità dei servizi sociali e sanitari<br />

per consentirne l’adeguamento alle esigenze mutanti,attivando percorsi di studio che permettono di<br />

fornire risposte efficienti e soddisfacenti per i cittadini e utilizzando al meglio l’assistenza distrettuale<br />

extraospedaliera dove trovano risposta i problemi relativi alle aree del:<br />

� materno‐infantile<br />

� patologie in fase terminale<br />

� anziani<br />

� disabilità<br />

� non autosufficienza<br />

� patologie cronico‐degenerative,patologie psichiatriche,dipendenze da droga,alcol,farmaci e<br />

patologie per infezioni da HIV.<br />

Il fenomeno del progressivo invecchiamento è accompagnato dall’aumento percentuale delle persone<br />

anziane autosufficienti,ma anche da un aumento in termini assoluti delle persone non autosufficienti alle<br />

quali deve essere garantita una soddisfacente qualità della vita.<br />

Tabella: Principali indicatori demografici disaggregati a livello provinciale –<br />

Dati Istat aggiornati al 1 gennaio 2007<br />

Fonte: Istat<br />

Per valutare in modo completo la situazione della popolazione è utile affidarsi ad alcuni<br />

indicatori strutturali: indice di dipendenza strutturale, indice di carico di figli per donna<br />

feconda, indice di struttura della popolazione attiva, indice di ricambio della popolazione<br />

attiva, fecondità, nuzialità e struttura delle famiglie, popolazione straniera residente.<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 9


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

� La mortalità generale<br />

Nel 2005 si sono registrati in <strong>Liguria</strong> poco più di 21.400 decessi, pari a un tasso di mortalità grezzo di 13,4<br />

per 1000 abitanti, valore leggermente superiore a quello registrato nel 2004. Il numero assoluto dei decessi<br />

tende ovviamente ad essere maggiore nelle classi di età più anziane, in particolare oltre i 75 anni in<br />

entrambi i sessi.<br />

Le stime ISTAT 2007 riguardanti la natalità, collocano la <strong>Liguria</strong> sotto la media nazionale (15° posto fra le<br />

regioni) e la media del nord‐ovest. Il range di variazione dei valori fra regioni è ristretto (77.4‐79.6 anni nei<br />

maschi,82.9‐85.2 nelle femmine),ma la stima 2007 penalizza forse in modo eccessivo la <strong>Liguria</strong> poiché fa<br />

scendere di molte posizioni rispetto al dato osservato del 2004,in particolare per i maschi che si collocavano<br />

al 8° posto. In generale la <strong>Liguria</strong> presenta una mortalità generale inferiore rispetto all’Italia e alla<br />

ripartizione geografica del Nord‐Ovest nei maschi. Nel confronto tra dati liguri e italiani possiamo<br />

osservare:<br />

� Rispetto all’Italia nord‐ovest i tassi risultano inferiori in entrambi i sessi per le malattie dell’apparato<br />

respiratorio,le malattie respiratorio cronico‐ostruttive e le malattie ischemiche del cuore<br />

� Rispetto all’Italia i tassi sono inferiori in entrambi i sessi per il diabete e le malattie dell’apparato<br />

circolatorio;i maschi per tutti i tumori;nelle donne per le malattie dell’apparato digerente<br />

� Rispetto al Nord‐ovest i tassi risultano inferiori in entrambi i sessi per tutti i tumori,nei maschi per le<br />

malattie dell’apparato circolatorio.<br />

Tasso standardizzato di mortalità per malattie del sistema circolatorio per sesso e regione ‐ Anno 2007<br />

(per 10.000 abitanti)<br />

REGIONI RIPARTIZIONI<br />

GEOGRAFICHE<br />

2007<br />

Uomini Donne Totale<br />

Piemonte 41,0 26,7 32,4<br />

Valle d'Aosta/Vallée<br />

d'Aoste 41,2 25,5 31,5<br />

Lombardia 37,6 24,5 29,5<br />

<strong>Liguria</strong> 37,2 25,2 30,0<br />

Trentino‐Alto Adige 37,3 24,8 29,8<br />

Bolzano/Bozen 35,9 25,3 29,9<br />

Trento 38,2 24,4 29,8<br />

Veneto 38,7 24,6 30,1<br />

Friuli‐Venezia Giulia 37,0 24,0 29,2<br />

Emilia‐Romagna 36,9 24,5 29,6<br />

Toscana 37,7 25,6 30,5<br />

Umbria 38,8 27,0 31,9<br />

Marche 37,6 25,3 30,4<br />

Lazio 40,7 28,2 33,4<br />

Abruzzo 39,3 27,8 32,7<br />

Molise 41,3 28,6 34,1<br />

Campania 47,4 37,1 41,6<br />

Puglia 39,3 29,5 33,6<br />

Basilicata 40,2 30,6 35,0<br />

Calabria 42,3 33,3 37,4<br />

Sicilia 45,1 34,9 39,3<br />

Sardegna 35,5 25,3 29,7<br />

Italia 39,8 27,6 32,6<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 10


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Tasso standardizzato di mortalità per tumori per sesso e regione ‐Anno 2007 (per 10.000 abitanti)<br />

REGIONI RIPARTIZIONI<br />

GEOGRAFICHE<br />

2007<br />

Uomini Donne Totale<br />

Piemonte 38,3 20,4 27,5<br />

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 45,2 20,9 30,4<br />

Lombardia 40,9 21,6 29,1<br />

<strong>Liguria</strong> 36,8 19,5 26,3<br />

Trentino‐Alto Adige 36,8 20,1 26,8<br />

Bolzano/Bozen 34,9 19,7 25,9<br />

Trento 38,7 20,7 28,2<br />

Veneto 38,3 20,0 27,1<br />

Friuli‐Venezia Giulia 38,6 22,2 28,6<br />

Emilia‐Romagna 37,2 20,5 27,2<br />

Toscana 35,9 19,1 25,9<br />

Umbria 34,8 18,5 25,2<br />

Marche 33,5 17,5 24,0<br />

Lazio 37,2 20,3 27,1<br />

Abruzzo 31,0 15,9 22,2<br />

Molise 31,2 14,1 21,4<br />

Campania 38,2 19,2 27,0<br />

Puglia 34,1 17,6 24,5<br />

Basilicata 32,1 16,2 23,1<br />

Calabria 30,3 14,9 21,5<br />

Sicilia 33,3 18,2 24,5<br />

Sardegna 36,7 18,1 25,9<br />

Italia 36,8 19,6 26,6<br />

Fonte: dati Istat<br />

� La Speranza di Vita<br />

La speranza di vita è intesa come il numero medio di anni che una persona si attende di vivere al tasso di<br />

mortalità specifico per la sua classe di età, è un indicatore di salute, il cui andamento nel tempo è diretta<br />

espressione della mortalità<br />

Le modifiche nella struttura per età della popolazione sono dovute tanto alla riduzione della natalità<br />

quanto all’aumentata speranza di vita.<br />

In <strong>Liguria</strong> la speranza di vita alla nascita è aumentata negli ultimi quindici anni di 4,8 anni per gli uomini<br />

(passando da 73,5 anni nel 1992 a 78,3 anni nel 2007) e di 3,65 anni per le donne (passando da 80,39 anni<br />

nel 1992 a 84,04 anni nel 2007).<br />

Pur migliorando l’aspettativa di vita alla nascita per entrambi i sessi, si mantiene stabile nel tempo la<br />

differenza donne‐uomini: la speranza di vita alla nascita per le donne supera di circa 5‐6 anni (con<br />

andamento quasi costante) l’aspettativa maschile<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 11


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Figura Aspettative di vita alla nascita (nati nel 2001‐2007) per sesso – LIGURIA<br />

Fonte: HFA Database, giugno 2008<br />

Tabella. Speranza di vita alla nascita<br />

Osservato 2004 Stima 2005 Stima 2006 Stima 2007<br />

M F M F M F M F<br />

ITALIA 77,9 83,7 77,8 83,5 78,3 83,9 78,6 84,1<br />

Nord‐<br />

ovest<br />

77,8 83,9 77,8 83,6 78,1 83,9 78,6 84,2<br />

<strong>Liguria</strong> 78 83,8 77,6 83,4 78 83,5 78,3 84<br />

Fonte: i quaderni dell’Agenzia,ARS <strong>Liguria</strong><br />

� Principali malattie<br />

Nel confronto fra dati liguri, le principali patologie rilevate sono:<br />

� tutti i tumori maligni (T.M.): T.M. stomaco, T.M. colon‐retto‐intestino; T.M. polmone, T.M.<br />

prostata, T.M. mammella (donne); T.M. sistema emolinfopoietico<br />

� diabete<br />

� malattie (m.) sistema circolatorio<br />

� m. ischemiche del cuore<br />

� m. apparato respiratorio<br />

� m. respiratorie cronico‐ostruttive<br />

� m. apparato digerente<br />

� cirrosi ed altre m. del fegato.<br />

Le Analisi seguenti riguardano nel particolare i 19 distretti socio‐sanitari n cui sono suddivide le 5 ASL liguri<br />

Le malattie maggiormente frequenti sono le sopra citate, ma anche riaventi sono: T.M. primitivo fegato,<br />

T.M. pleura, T.M.vescica, T.M. encefalo, linfomi Non‐Hodgkin, leucemie, A.I.D.S., infarto miocardico acuto,<br />

ictus, malformazioni congenite.<br />

Le principali cause di morte sono:<br />

� tutte le precedenti e m. infettive<br />

� tubercolosi e postumi<br />

� infezioni meningococciche<br />

� epatite virale<br />

� T.M. labbra cavo orale e faringe, T.M. esofago, T.M. pancreas, T.M. tiroide, T.M. utero, T.M. ovaio,<br />

T.M. rene e altre sedi urinarie, linfomi di Hodgkin, mielomi e T.M. immunoproliferativi,<br />

� m. endocrine‐metaboliche‐immunitarie<br />

� m. sistema nervoso e organi di senso<br />

� m. di Alzheimer e altre degenerazioni, altre meningiti, morbo di Parkinson,<br />

� m. ipertensiva<br />

� altre m. del cuore<br />

� polmoniti<br />

� influenza<br />

� asma<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 12


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

� ulcere gastrico‐duodenali<br />

� malattie apparato genito‐urinario<br />

� complicanze gravidanza‐parto‐puerperio<br />

� malattie della pelle e sottocutaneo<br />

� malattie osteomuscolari/connettivo<br />

� artrite reumatoide e osteoartriti<br />

� malformazioni congenite sistema nervoso<br />

� malformazioni congenite sistema circolatorio<br />

� condizioni morbose di origine perinatale<br />

� morte improvvisa del lattante<br />

� sintomi‐segni‐stati morbosi mal definiti<br />

� traumatismi e avvelenamenti<br />

� accidenti da trasporto<br />

� avvelenamenti accidentali<br />

� cadute accidentali<br />

� suicidi e autolesioni, omicidi, lesioni non specificate se accidentali o intenzionali.<br />

Ospedalizzazione in regime ordinario per tumori e malattie del sistema circolatorio per sesso e<br />

regione‐ Anno 2008 (per 100.000 abitanti)<br />

REGIONI RIPARTIZIONI<br />

GEOGRAFICHE<br />

Ospedalizzazione per tumori<br />

Ospedalizzazione per malattie del sistema<br />

circolatorio<br />

Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale<br />

Piemonte 1.137,9 1.054,2 1.094,8 2.383,2 1.682,4 2.022,2<br />

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 1.480,4 1.317,1 1.397,4 2.592,6 1.749,4 2.164,1<br />

Lombardia 1.338,2 1.262,9 1.299,7 2.712,6 1.958,5 2.327,0<br />

<strong>Liguria</strong> 1.576,6 1.354,4 1.459,9 2.696,4 2.064,5 2.364,5<br />

Trentino‐Alto Adige 1.104,5 1.097,6 1.101,0 2.458,4 1.985,5 2.218,0<br />

Bolzano/Bozen 1.148,4 1.168,1 1.158,4 2.321,2 1.953,1 2.135,0<br />

Trento 1.062,0 1.030,5 1.045,9 2.591,5 2.016,3 2.297,8<br />

Veneto 1.169,3 1.134,3 1.151,4 2.303,4 1.760,3 2.026,3<br />

Friuli‐Venezia Giulia 1.504,2 1.405,9 1.453,5 2.457,4 2.084,5 2.265,1<br />

Emilia‐Romagna 1.522,8 1.443,3 1.482,0 2.772,3 2.222,3 2.489,8<br />

Toscana 1.292,3 1.171,9 1.230,0 2.657,1 2.034,9 2.334,9<br />

Umbria 1.303,2 1.283,5 1.293,0 2.662,8 1.860,4 2.247,6<br />

Marche 1.423,6 1.346,4 1.384,0 2.997,9 2.295,4 2.637,3<br />

Lazio 1.433,7 1.482,9 1.459,3 2.720,4 2.016,5 2.354,8<br />

Abruzzo 1.341,2 1.259,2 1.299,1 3.031,0 2.292,4 2.651,5<br />

Molise 1.422,1 1.396,4 1.408,9 3.401,5 2.513,6 2.945,6<br />

Campania 1.163,1 1.051,6 1.105,7 2.863,5 2.049,1 2.444,3<br />

Puglia 1.432,5 1.365,6 1.398,1 2.887,9 2.145,0 2.505,5<br />

Basilicata 1.245,4 1.020,5 1.130,7 2.638,7 1.868,7 2.245,9<br />

Calabria 1.103,0 1.058,8 1.080,4 2.965,3 2.278,1 2.613,0<br />

Sicilia 1.185,2 1.117,1 1.150,0 2.671,7 1.896,7 2.271,1<br />

Sardegna 1.280,1 1.305,8 1.293,2 2.156,6 1.583,9 1.864,8<br />

Italia 1.303,3 1.237,3 1.269,3 2.678,9 1.990,3 2.324,7<br />

Fonte: ISTAT<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 13


Gli ambiti sanitari<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Le 4 province liguri sono suddivise in 5 ASL:le ASL1 e ASL2 corrispondono rispettivamente a Imperia e<br />

Savona,mentre Genova è suddivisa in ASL3 e ASL4 e La Spezia corrisponde quasi interamente alla ASL5 (esclusi 5<br />

comuni inseriti nell’ASL4).<br />

ASL 1<br />

Imperiese<br />

Fonte: Ars <strong>Liguria</strong>. ( dott. Roberto Carloni)<br />

ASL 2<br />

Savonese<br />

Inoltre il Sistema Sanitario Regionale (SSR) è organizzato in:<br />

ASL 3<br />

Genovese<br />

ASL 4<br />

Chiavarese<br />

ASL 5<br />

Spezzino<br />

� 19 distretti socio sanitari, (Distretto 1 Ventimigliese, Distretto 2 Sanremese, Distretto 3 Imperiese,<br />

Distretto 4 Albenganese, Distretto 5 Finalese, Distretto 6 Bormide, Distretto7 Savonese, Distretto 8<br />

Genova Ponente, Distretto 9 Genova Medio Ponente, Distretto 10 Genova Valpolcevera‐<br />

Vallescrivia, Distretto 11 Genova Centro, Distretto 12 Genova Valtrebbia‐Valbisagno, Distretto 13<br />

Genova Levante, Distretto 14 Tigullio Occidentale, Distretto 15 Chiavarese, Distretto 16 Tigullio,<br />

Distretto 17 Riviera e Val di Vara, Distretto 18 spezzino, Distretto 19 Val di Magra) e 5 Aziende<br />

Sanitarie Locali. (1 imperiese,2 savonese,3 genovese ,4 tigullio,5 spezzina).<br />

� un’ Azienda ospedaliera (Azienda ospedaliera Universitaria San Martino)<br />

� due IRCCS (Istituto Tumori Genova – IST, e Ospedale pediatrico “Giannina Gaslini”)<br />

� altri soggetti erogatori pubblici o equiparati (Ospedali Galliera e Ospedale Evangelico)<br />

Fanno parte del SSR anche le strutture residenziali ed ambulatoriali accreditate ( alle quali l’utenza può<br />

accedere senza oneri economici),e tra queste:Villa Azzurra di Rapallo ( secondo polo cardiochirugico della<br />

<strong>Liguria</strong>), la casa di cura di Alma Mater di La Spezia, l’istituto cardiovascolare Camogli, l’ISPRI Maugeri a<br />

Genova Nervi e villa Alfieri di Calice ligure a Savona.<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 14


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

La provincia d’Imperia<br />

"Clara lex ad maiora instituto civisque valet"<br />

Posizione e confini<br />

Confina a nord con il Piemonte (Provincia di Cuneo), a est con la provincia di Savona, a ovest con la Francia<br />

(dipartimento delle Alpi marittime nella regione Provenza‐Alpi‐Costa Azzurra), a sud con il Mar Ligure. La<br />

provincia d’Imperia occupa la parte più meridionale ed occidentale della <strong>Liguria</strong>. Sono presenti quattro<br />

comunità montane: dell’Olivo,alta Valle Arroscia,Argentina‐Armea, e Intemelia. La sua superficie è di 1156<br />

Km 2 . Mare,monti,prati,valli,boschi e colline compongono un paesaggio dalle molteplici sfaccettature<br />

Storia<br />

Superficie: 1156 kmq<br />

Abitanti: 221.885<br />

Densità:192 ab/kmq<br />

La provincia odierna è la trasformazione della vecchia provincia di Porto Maurizio. Nel mese di maggio del<br />

1945 il territorio dell'attuale provincia fu occupato da truppe di soldati francesi i cosiddetti Tirailleurs, su<br />

ordine diretto di Charles de Gaulle, che dopo un mese si ritirarono nuovamente oltre Ventimiglia La<br />

provincia d’ Imperia nacque nel 1860 in seguito ai ripetuti smembramenti di un territorio geografico e<br />

storico assai più ampio ed ha saputo costruire,in poco più di un secolo, alcune entità comprensoriali<br />

divenute complementari (Ventimiglia, Sanremo, Imperia), che rispettano sostanzialmente ancor oggi<br />

l'originaria divisione territoriale pre‐romana. Sebbene la sua antica fisionomia storico‐geografica sia stata<br />

stravolta dagli avvenimenti verificatosi nei secoli, e la sua formazione risulti troppo recente, sta tuttavia<br />

costruendo un suo carattere. La provincia attuale vive perciò degli apporti indispensabili di Ventimiglia,<br />

nodo nevralgico di frontiera di comunicazioni stradali e ferroviarie e attivissimo centro commerciale, di<br />

Sanremo, una delle principali località turistiche di prestigio mondiale, e di Imperia, centro amministrativo e<br />

industriale. Queste tre città sono saldate fra loro, lungo la costa, da paesini intermedi che completano<br />

l'indole delle rispettive aree di appartenenza.<br />

La Provincia ribadisce nel proprio Statuto le sue affinità storiche, linguistiche, di cultura, di usi e di costume<br />

con le popolazioni ed i territori delle province di Cuneo, di Savona e con il Dipartimento delle Alpi Marittime<br />

e la regione francese Provence Alpes Côte d'Azur (PACA).<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 15


Economia<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Il settore economico si basa essenzialmente sul turismo, con centri balneari internazionali che offrono ai<br />

turisti svariati servizi L'agricoltura, sviluppata principalmente nelle piane Intemelia, Argentina e Dianese,<br />

oltre che sui colli litoranei e del primo entroterra, si basa essenzialmente su tre prodotti di qualità: i fiori<br />

(soprattutto nella fascia che va da Ventimiglia a Sanremo), la vite (Rossese di Dolceacqua, Rossese della<br />

Riviera dei Fiori, Vermentino, Pigato, Fragolino, Ormeasco, Piemattone sono tra i vini più ricercati) e l'olivo<br />

(Intemelio, Taggiasco, Imperiese, Golfo Dianese). L'allevamento del bestiame è praticato soprattutto nelle<br />

zone montane dell'alto comprensorio Intemelio, nel Pievese e nella zona del Col di Nava. L'industria si<br />

concentra principalmente ad Imperia, Ventimiglia e nelle valli Argentina‐Armea, e si sviluppa per lo più nel<br />

settore alimentare, edile, e della floricoltura industriale. Il terziario è principalmente sviluppato nelle<br />

maggiori città: Imperia, Sanremo e Ventimiglia.<br />

Turismo<br />

Le principali mete costiere del turismo, per balneazione, clima e arte sono Sanremo, Ventimiglia, Imperia,<br />

Bordighera, Taggia (e Arma), Diano Marina e Ospedaletti. Tra i centri turistici dell'entroterra notevolissimi<br />

sono Dolceacqua (dominata dal Castello dei Doria, a cui si accede attraversando uno scenografico ponte sul<br />

Nervia), Pigna (centro d'arte e termale), Rocchetta Nervina (il più importante centro per ciò che riguarda le<br />

escursioni, anche grazie ai suoi "laghetti"), Perinaldo (con il famoso osservatorio astronomico "Cassini"),<br />

Seborga (nota per la rivendicazione d'indipendenza), Triora (famosa per i processi per stregoneria), Pieve di<br />

Teco (cittadina dai caratteristici portici) e la stazione sciistica di Monesi, Ceriana in valle Armea (chiesa<br />

romanica del XII sec., vestigia romane e il "canto a Bordone").<br />

Analisi demografica<br />

La popolazione della provincia d’Imperia per l’anno 2009 secondo i dati ISTAT risulta distribuita come<br />

segue. La Provincia ha 67 Comuni. Nel 2009,la popolazione totale si aggirava circa di 221.885 abitanti. Il<br />

territorio è occupato da una rete abbastanza fitta di piccole e medie cittadine. La provincia d’Imperia<br />

presenta una densità di popolazione di 192 abitanti/ Km 2 , più della metà di quella dell’intera regione<br />

<strong>Liguria</strong>. Il territorio imperiese viene suddiviso,dal punti di vista socio sanitario, in distretti:<br />

� il distretto socio sanitario 1 ventimigliese comprende il territorio di 17 comuni:<br />

Airole, Apricale, Bordighera, Camporosso, Castel Vittorio, Dolceacqua, Isolabona, Olivetta S. Michele,<br />

Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, S. Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallecrosia, Vallebona,<br />

Ventimiglia<br />

� il distretto socio sanitario 2 sanremese di cui Sanremo è il capofila,oltre che sede della Conferenza<br />

dei Sindaci, comprende 15 comuni di Badalucco, Baiardo, Carpasio, Castellaro, Ceriana, Molini di<br />

Triora, Montalto Ligure, Ospedaletti, Pompeiana, Riva Ligure, Sanremo, S.Stefano al Mare, Taggia,<br />

Terzorio, Triora<br />

� il distretto socio sanitario 3 imperiese comprende il territorio di 35 comuni: Aurigo, Borgomaro,<br />

Caravonica, Cervo, Cesio, Chiusanico, Chiusavecchia, Cipressa, Civezza, Costarainera, Diano<br />

Arentino, Diano Castello, Diano Marina, Diano S. Pietro, Dolcedo, Imperia, Lucinasco, Mendatica,<br />

Pietrabruna, Pontedassio, Prelà, S. Bartolomeo al Mare, S. Lorenzo al Mare, Vasia, Villa Faraldi,<br />

Aquila D'Arroscia, Armo, Borghetto d'Arroscia, Cosio d'Arroscia, Montegrosso Pian Latte, Pieve di<br />

Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo, Vessalico.<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 16


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Fonte:ASL1 imperiese<br />

Popolazione residente per provincia‐ Anni 2001‐2009 (tassi di variazione medi annui)‐ ISTAT 2009<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 17


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

� Distretto sociosanitario 1 Ventimigliese (DSS1) Piano 2008‐2010<br />

Caratteristiche demografiche<br />

La popolazione anziana (da 65 ad oltre 100 anni) rappresenta circa il 25% della popolazione residente<br />

sull’intero territorio del DSS1, con punte massime nei Comuni dell’entroterra più lontani dalla fascia<br />

costiera e con rarefatta densità abitativa. Per quanto riguarda i Comuni costieri o prossimi alla costa va<br />

segnalato come Bordighera raggiunga una percentuale di soggetti ultre65enni residenti pari al 30%, mentre<br />

Camporosso sia il Comune di gran lunga più “giovane” di tutto il DSS1. La popolazione giovanile compresa<br />

tra i 15 e i 25 anni risulta prevalentemente concentrata nella zona costiera o in quella immediatamente a<br />

ridosso, eccezione fatta per alcuni dati riferiti alla fascia 18‐25 anni, per la quale la presenza<br />

percentualmente più significativa viene registrata a Seborga. Questo dato può essere interpretato<br />

ponendolo in relazione con quello relativo o ad affittare alloggi nell’entroterra pur svolgendo la propria<br />

attività lavorativa e sociale nelle aree costiere. I ragazzi tra i 12 e i 14 anni, che nel prossimo triennio<br />

saranno i nuovi giovani, rappresentano il 2,5% della popolazione totale.<br />

Popolazione del DSS1 Ventimigliese suddivisa per comune distinta in minori (0‐17), adulti ( 18‐64) e anziani<br />

(ultra65) DATI 2009<br />

DSS1 Minori % dss1 Adulti %dss1 Anziani %dss1<br />

0‐17<br />

18‐64<br />

Over 65<br />

Airole 51 0,09 295 0,5 149 0,3<br />

Apricale 69 0,20 309 0,54 195 0,4<br />

Bordighera 1372 2,39 6140 10,7 3231 5,6<br />

Camporosso 961 1,7 3638 6,4 1009 1,7<br />

Castel<br />

Vittorio<br />

31 0,05 175 0,3 149 0,3<br />

Dolceacqua 283 0,5 1283 2,2 489 0,8<br />

Isolabona 111 0,20 462 0,8 145 0,3<br />

Olivetta San<br />

Michele<br />

28 0,05 154 0,3 72 0,1<br />

Perinaldo 111 0,20 503 0,9 285 0,5<br />

Pigna 116 0,21 524 0,9 271 0,5<br />

Rocchetta<br />

Nervina<br />

29 0,05 149 0,25 81 0,1<br />

S. Biagio<br />

della Cima<br />

225 0,44 811 1,4 240 0,4<br />

Seborga 33 0,06 188 0,4 95 0.2<br />

Soldano 137 0,24 592 1,02 175 0,3<br />

Vallebona 185 0,32 806 1,4 263 0,4<br />

Vallecrosia 1016 1,8 4420 7,7 1838 3,2<br />

Ventimiglia 3781 6,58 16170 28 5779 10<br />

Totale 8256 14,3 35336 61,4 13977 24 57569<br />

Fonte: ISTAT 2009<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 18


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

30%<br />

10%<br />

Minori 0‐17 Adulti 18‐64 Anziani over 65<br />

60%<br />

Distretto Ventimigliese<br />

Nell’ambito di un ampio ed articolato programma di lavoro, previsto dai membri della Partnership<br />

EMPOWEREMENT nel corso del 2006, un equipe di ricerca è stata incaricata di svolgere un’indagine<br />

quanti‐qualitativa sul fenomeno frontaliero nel territorio ventimigliese. Tra gli obiettivi dichiarati c’era<br />

l’analisi delle motivazioni alla base del calo dei lavoratori italiani frontalieri, la verifica delle iniziative di<br />

cooperazione transfrontaliera messe in campo e dall’applicazione dei protocolli istituzionali esistenti, il<br />

reperimento d’informazioni strutturate sui fabbisogni occupazionali al di qua e al di la della frontiera e<br />

sui bisogni formativi che a questi corrispondono per poi arrivare alla formulazione di proposte e<br />

suggerimenti in ordine alla progettazione di servizi per i lavoratori transfrontalieri che tenessero conto<br />

delle esigenze specifiche del territorio e delle concrete possibilità d’integrazione del mercato del lavoro<br />

dell’area oggetto d’indagine ( i territori gratinanti intorno alle città d’Imperia, di Nizza e di Monaco).<br />

Nonostante l’oggettiva povertà d’informazioni disponibili sia di fonte italiana che estera, la tabella che<br />

segue, mutuata dalla pubblicazione “Progetto Equal Empowerment‐ I bisogni formativi degli operatori<br />

sociali ed il mercato del lavoro transfrontaliero”, offre alcuni dati sul fenomeno del frontaliero verso il<br />

Principato di Monaco e la Francia.<br />

Tabella: Lavoratori frontalieri residenti in provincia d’Imperia verso il Principato di Monaco suddivisi per<br />

nazionalità‐ anno 2004.<br />

Nazionalità Numero<br />

Italiana 3017<br />

Francese 344<br />

Altri paesi UE 150<br />

Paesi extra UE 24<br />

Totale 3535<br />

FONTE: CPAM Alpi Marittime e Cassa di Sicurezza sociale del Principato di Monaco ‐anno 2004<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 19


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

� Distretto sociosanitario 2 sanremese (DSS2)‐ Piano 2008‐2010<br />

Caratteristiche demografiche<br />

Dal 1961 al 2007 si è registrato un sostanziale equilibrio della popolazione del DSS2 (>3,6%), che però è il<br />

risultato di forti squilibri al territorio: la montagna di spopola mentre in altri Comuni, tutti costieri,<br />

aumentano i residenti: fino al 40% a Santo Stefano al Mare. Eccezione è rappresentata da Castellaro, zona<br />

interna più accessibile. Analizzando l’andamento demografico dal 2000 ad oggi emerge che nel DSS 2 la<br />

popolazione residente ha avuto un incremento di 393 unità, pari allo 0,46% rispetto al 2000 e di 467 unità,<br />

pari allo 0,55% rispetto al 2004. Questo riscontro è ascrivibile esclusivamente all’incremento della<br />

popolazione straniera, in quando il numero dei residenti italiani risulta in calo progressivamente:‐1893 tra<br />

2000 e il 2007; ‐1730 tra il 2000 e il 2004. Si apprezza un rallentamento nell’ultimo triennio (‐163 tra il 2004<br />

e il 2007). In Italia, nel 2007, si è registrato un incremento demografico pari allo 0.8% rispetto all’annualità<br />

precedente. Il lieve aumento della popolazione ha riguardato solo i centri più grandi, tutti i Comuni costieri:<br />

confrontando i valori assoluti nel periodo 2004/2007, l’incremento di Sanremo è pari a +281, quello di<br />

Ospedaletti a +165 e quello di Taggia a +110, mentre gli altri Comuni più piccoli, ad eccezione di Ceriana e<br />

Castellaro, hanno avuto un decremento, in particolare Molini di Triora ‐42 e Baiardo ‐28. Per quanto<br />

riguarda l’assistenza della popolazione negli anni 2000/2007 si segnala che il comune di Santo Stefano al<br />

Mare, pur avendo un saldo negativo tra il 2004 ed il 2007, di fatto dal 2000 ha acquistato 70 residenti,<br />

mentre andamento inverso hanno avuto Ceriana e Riva ligure. L’erosione dei residenti nei Comuni<br />

dell’entroterra dal 2000 ad oggi è costante; si discosta solo il Comune di Castellaro‐ situato in prossimità di<br />

un comune di medie dimensioni come Taggia – che negli ultimi anni ha avuto un’apprezzabile aumento<br />

d’investimenti quali ad esempio il Campo Golf.<br />

Indicatori di struttura per età<br />

La popolazione dei minori nel distretto 2 ammonta a 11588 unità pari al 13,43% della popolazione totale ed<br />

è poco superiore al dato ligure del 13,1% mentre nettamente inferiore a quello italiano (17,1%)<br />

La popolazione adulta‐ costituita da 50864 residenti (59%)‐risulta minore sia rispetto al valore ligure<br />

(60,3%) che a quello nazionale (63,5%).<br />

La popolazione anziana, 23785 unità, rappresenta il 28% ed è lievemente superiore alla media ligure<br />

(26,05%). Rilevante la differenza con il valore nazionale che non raggiunge il 20%.<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 20


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Popolazione del DSS2 suddivisa per comune distinta in minori (0‐17), adulti ( 18‐64) e anziani<br />

(ultra65).DATI 2009<br />

DSS2 Minori % dss2 Adulti %dss2 Anziani %dss2<br />

0‐17<br />

18‐64<br />

Over 65<br />

Sanremo 7816 9,06 32938 38,1 15980 18,5<br />

Taggia 2184 2,53 8611 10 3495 4,05<br />

Ospedaletti 455 0,52 2122 2,46 1081 1,25<br />

RivaLigure 406 0,47 1772 2.05 744 0,86<br />

S.Stefano al<br />

mare<br />

329 0,38 1409 1,63 590 0,68<br />

Ceriana 161 0.82 794 0,92 334 0,38<br />

Badalucco 158 0,18 741 0,48 332 0,38<br />

Castellaro 186 0,21 750 0,86 256 0,29<br />

Pompeiana 141 0,16 533 0,61 196 0,22<br />

Molini<br />

Triora<br />

di 59 0,06 362 0,41 269 0,31<br />

Triora 34 0,03 235 0,27 146 0,16<br />

Montalto L. 47 0,05 208 0,24 111 0,13<br />

Baiardo 25 0,02 174 0,20 127 0,15<br />

Terzorio 31 0,03 123 0,14 65 0,07<br />

Carpasio 11 0,01 92 0,11 59 0,06<br />

Totale 11588 13,43 50864 59 23785 28 86237<br />

Fonte:ISTAT 2009<br />

Distretto Sanremese<br />

28%<br />

14%<br />

58%<br />

Minori 0‐17 Adulti 18‐64 Anziani over 65<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 21


100%<br />

80%<br />

60%<br />

40%<br />

20%<br />

0%<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Sanremo<br />

Minori,adulti,anziani e incidenza per Comune nel DSS Sanremese<br />

Ospedaletti<br />

S.Stefano al<br />

mare<br />

Badalucco<br />

Castellaro<br />

Molini di<br />

Triora<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 22<br />

Montalto L.<br />

Minori 0‐17 Adulti 18‐64 Anziani over 65<br />

� Distretto sociosanitario 3 imperiese (DSS 3) ‐ Piano 2008‐2010<br />

Il territorio del DSS n°3 si estende per una superficie di 515 Km 2 , con una popolazione totale di 73.019<br />

abitanti censiti all’1/01/2007. La densità di popolazione pertanto è di 142 abitanti per Km 2 , concentrata<br />

maggiormente lungo la fascia costiera ed è caratterizzata da una forte dispersione territoriale nella fascia<br />

montana. L’entroterra inoltre è contraddistinto dalla presenza di un numero molto elevato di piccoli<br />

comuni. Infatti, i comuni con una popolazione inferiore ai 1.000 abitanti sono n. 24 pari al 68,57 % del<br />

totale.<br />

Nel territorio dell’imperiese vi sono due Ambiti Territoriali Sociali (ATS) con una popolazione inferiore ai<br />

10.000 abitanti: l’ATS n° 10 con Comune capofila San Lorenzo al mare e l’ATS n° 13 con Comune capofila<br />

Pontedassio. La scelta locale è stata quella di richiedere per entrambi gli ATS una deroga regionale in<br />

quanto i territori di loro competenza sono caratterizzati da un numero elevato di piccoli Comuni e da<br />

caratteristiche geografiche e socioculturali omogenee, in particolare l’appartenenza a due Valli significative<br />

dal punto di vista territoriale e della viabilità. L’ ATS n°. 10, infatti, raggruppa tutti i Comuni afferenti alla<br />

Val Prino, mentre l’ ATS n° 13 quelli afferenti alla Valle Impero.<br />

Inoltre l’ Ambito Territoriale n° 13, confinante con la Città di Imperia e costituente oggi di fatto la periferia<br />

del Capoluogo, ha subito negli ultimi anni un incremento di popolazione a causa dello spostamento a nord<br />

di una serie di attività economiche, non da ultimo lo spostamento della ferrovia e l’insediamento di nuove<br />

abitazioni con affitti meno costosi, rispetto alla Città di Imperia.<br />

I due Ambiti Territoriali del comune di Imperia (l’ATS n° 11 e l’ATS 11 bis) sono localizzati nei due quartieri<br />

storici di Imperia Porto Maurizio e Oneglia.<br />

Caratteristiche socio demografiche<br />

Analisi della popolazione residente nel territorio del Distretto sociosanitario n. 3 Imperiese per Ambito<br />

territoriale Sociale e per fasce di età.<br />

La popolazione totale nel 2009 del DSS 3 Imperiese ammonta a 74.346 unità, di cui 38.263 femmine e<br />

37.034 maschi. Si registra, sul totale, un incremento rispetto al 2006 (72.569), così come si registrava un<br />

incremento rispetto al 2005 ((71.822). Il trend è pertanto in crescita e la popolazione femminile è<br />

costantemente più numerosa di quella maschile<br />

L’incremento di popolazione è rilevabile in ogni Ambito Territoriale Sociale, ad eccezione della Valle<br />

Arroscia.<br />

Terzorio


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Popolazione del DSS3 Imperiese suddivisa per comune distinta in minori (0‐17), adulti ( 18‐64) e anziani<br />

(ultra65).DATI 2009 Fonte:ISTAT 2009<br />

DSS3 Minori % dss3 Adulti %dss3 Anziani %dss3<br />

0‐17<br />

18‐64<br />

Over 65<br />

Aquila d'Arroscia 22 0,02 100 0,13 57 0,07<br />

Armo 14 0,02 58 0,07 47 0,06<br />

Aurigo 44 0,06 184 0,2 116 0,1<br />

Borghetto d'Arroscia 37 0,04 246 0,3 194 0,2<br />

Borgomaro 126 0,2 489 0,6 267 0,3<br />

Caravonica 42 0,06 183 0,2 86 0,1<br />

Cervo 138 0,2 634 0,8 361 0,5<br />

Cesio 49 0,06 151 0,2 93 0,1<br />

Chiusanico 62 0,07 385 0,5 172 0,2<br />

Chiusavecchia 101 0,1 327 0,5 122 0,1<br />

Cipressa 197 0,2 859 1,1 304 0,5<br />

Civezza 91 0,1 385 0,5 139 0,2<br />

Cosio d'Arroscia 20 0,02 127 0,2 112 0,2<br />

Costarainera 130 0,2 478 0,6 197 0,2<br />

Diano Arentino 95 0,1 429 0,6 188 0,2<br />

Diano Castello 357 0,4 1375 1,8 477 0,6<br />

Diano Marina 784 1,02 3614 4,7 1885 2,4<br />

Diano San Pietro 148 0,2 680 0,8 283 0,3<br />

Dolcedo 237 0,3 887 1,1 315 0,4<br />

Imperia 6175 8 25291 33 10466 14<br />

Lucinasco 47 0,06 169 0,2 76 0,09<br />

Mendatica 20 0,02 120 0,2 91 0,1<br />

Montegrosso Pian Latte 11 0,01 74 0,09 51 0,09<br />

Pietrabruna 109 0,1 303 0,5 168 0,2<br />

Pieve di Teco 202 0,3 844 1 389 0,5<br />

Pontedassio 394 0,5 1479 2 461 0,6<br />

Pornassio 79 0,1 349 0,5 185 0,2<br />

Prelà 59 0,06 270 0,3 176 0,2<br />

Ranzo 64 0,06 335 0,4 172 0,2<br />

Rezzo 33 0,06 197 0,2 148 0,2<br />

San Bartolomeo al Mare 436 0,6 1799 2,3 856 1,1<br />

San Lorenzo al Mare 182 0,2 862 1,1 325 0,4<br />

Vasia 48 0,06 232 0,3 155 0,2<br />

Vessalico 47 0,06 165 0.2 88 0,1<br />

Villa Faraldi 63 0,08 296 0,4 121 0,1<br />

TOTALE 10993 14 45867 60 19885 26 76745<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 23


DSS3<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

32%<br />

Minori 0‐17<br />

Adulti 18‐64<br />

Anziani over 65<br />

La Mortalità in Provincia d’Imperia<br />

L’ASL 1 Imperiese registra un’alta mortalità per diabete (entrambi i sessi), malattie apparato respiratorio<br />

(femmine); bassa mortalità per tumori (maschi) e malattie ischemiche del cuore (femmine).<br />

Ancor più rispetto all’ASL1 la situazione dei Distretti è caratterizzata come segue:<br />

� Ventimigliese: alta mortalità per ictus (donne); bassa mortalità per tumore mesenchimale alla<br />

pleura (uomini), malattie ischemiche del cuore (donne)<br />

� Sanremese: alta mortalità generale (entrambi i sessi) diabete (entrambi i sessi), malattie del<br />

sistema circolatorio (maschi), ictus (entrambi i sessi), cirrosi ed altre m. fegato (entrambi i sessi);<br />

bassa mortalità per tumore mesenchimale alla pleura (uomini), malattie ischemiche del cuore<br />

(donne)<br />

� Imperiese: alta mortalità per ictus (entrambi i sessi); bassa mortalità per tutti i tumori (entrambi i<br />

sessi), tumore mesenchimale alla pleura (uomini), malattie ischemiche del cuore (donne).<br />

Collegando i dati per distretto ai dati di province e ASL, possiamo affermare che, per l’ASL 1 Imperiese, vi è<br />

un’alta mortalità per diabete (entrambi i sessi) e per malattie dell’apparato respiratorio (donne) si osserva<br />

soprattutto nel Sanremese, la bassa mortalità per malattie ischemiche del cuore (donne) riguarda invece<br />

tutti e tre i distretti.<br />

Fonte: Registro mortalità IST Genova<br />

MORTALITA' GENERALE ASL1 (2010)<br />

51%<br />

12%<br />

Maschi Femmine<br />

56%<br />

49%<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 24


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Mortalità per Tumori totali (Anno 2005)<br />

45%<br />

Maschio (ICDIX: 140‐239) TOTALE TUMORI Femmina (ICDIX: 140‐239) TOTALE TUMORI<br />

52%<br />

55%<br />

Mortalità per Diabete Mellito (anno 2010)<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 25<br />

48%<br />

Maschio (ICDIX: 250) DIABETE MELLITO Femmina (ICDIX: 250) DIABETE MELLITO


*Dati ARS 2007‐2009<br />

Fattori demografici e<br />

socioeconomici<br />

Crescita annuale della<br />

popolazione (%)<br />

Saldo naturale*<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

0,5<br />

‐9,500<br />

Elementi socio‐demografici<br />

<strong>Liguria</strong>(%) Italia(%) ASL 1(%)<br />

Saldo migratorio o per altri<br />

10422<br />

318066<br />

2338<br />

motivi<br />

Tasso di crescita totale (x1000 ab<br />

0,6<br />

6,1<br />

5,6<br />

Popolazione (ultimo censimento) 1.607.878 ab 60.045.068 ab 220.712 ab<br />

‐<br />

‐22,806<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 26<br />

5,3<br />

‐1,165<br />

Età media* 46.9 42 46,39<br />

Indice di vecchiaia 239,13 143,4 225,8<br />

Tasso fecondità 15‐49 30.2 39.33 40,24<br />

Tasso natalità* 7.56 9.54 7,82<br />

Età maternità 33.21 32.13 32,7<br />

Livello istruzione<br />

- Senza titolo /elementare<br />

- Lic. Media inf.<br />

- Lic. Media sup.<br />

- Laurea<br />

23.77<br />

30.36<br />

35.10<br />

10.77<br />

26.64<br />

31.46<br />

32.21<br />

9.69<br />

Tasso occupazione (attività) 63.74 58.66 62,5<br />

Tasso disoccupazione 5.1 8.2 6,3<br />

Famiglie in povertà (incidenza) 9.5 11.11 ‐<br />

Abitanti con < 14 anni 183215 8428708 25742<br />

Abitanti con > 14 anni 1431849 51616360 194970<br />

DENSITA’ POPOLAZIONE 323 ab/kmq 200,4 ab/kmq 192 ab/kmq<br />

SUPERFICIE TERRITORIO(kmq) 5416kmq 301388 kmq 1156 kmq<br />

NUMERO COMUNI<br />

Stranieri residenti<br />

235 ‐ 67<br />

- numero<br />

104.401<br />

3.891.295 17632<br />

- % su totale<br />

6.49%<br />

6.48%<br />

7,99%<br />

Stato di salute <strong>Liguria</strong>(%) Italia(%) ASL 1(%)<br />

Speranza di vita<br />

Aspettativa vita nascita<br />

M<br />

78.2<br />

F<br />

83.8<br />

M<br />

78.4<br />

F<br />

83.8<br />

11<br />

37<br />

44<br />

9<br />

M<br />

78,15<br />

Mortalità infantile<br />

Mortalità perinatale<br />

26.29 36.94 35,18<br />

0‐6 gg<br />

5.94<br />

9.05<br />

8,28<br />

0‐28 gg<br />

10.18<br />

17.08<br />

14,49<br />

Mortalità generale*<br />

M F M F M<br />

T. St. Ita 2001<br />

1194.6 813 1269.4 803.3 1215,6<br />

Mortalità cause<br />

M F M F M<br />

Tumori*<br />

384.7 203.8 396.4 203.3 357,0<br />

Cardiocircolatorio<br />

416.9 337.2 488.9 353.2 439,9<br />

Mal. Ischemiche cuore<br />

148.3 87.7 184.6 105.8 147,0<br />

Diabete<br />

27.4 26.1 34.1 31.9 34,6<br />

F<br />

83,92<br />

F<br />

827,2<br />

F<br />

199,4<br />

332,2<br />

74,1<br />

32,0


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Respiratorio 89.6 39.8 109.2 46.6 83,1 41,8<br />

Incidenza HIV/AIDS<br />

HIV (x 100.000 ab)<br />

AIDS<br />

Incidenti stradali<br />

15‐24 anni<br />

25‐34 anni<br />

Cinture sicurezza ant<br />

Cinture sicurezza post<br />

casco<br />

Infortuni lavoro (Tasso stand.<br />

1000 ab)<br />

Malattie Professionali (morti<br />

ogni milione di residenti, media<br />

anni 2000‐2007)<br />

7.6<br />

3.3<br />

M<br />

1.79<br />

1.27<br />

94<br />

33<br />

99<br />

F<br />

0.34<br />

0.20<br />

8.1<br />

range 0.7 – 5.5<br />

M F<br />

3.12 0.7<br />

2.55 0.45<br />

83.2<br />

19.3<br />

93.7<br />

36.7 27.0 34,8<br />

45,2 9,1 2,8<br />

Stato salute percepito (positivo) 64.5 65.7 62<br />

>64aa buona salute basso rischio<br />

>64aa buona salute a rischio<br />

>64aa con segni di fragilità<br />

>64aa disabili<br />

43*<br />

32*<br />

15*<br />

10*<br />

Prevalenza diabete 4.6 4.8 3<br />

‐<br />

‐<br />

‐<br />

‐<br />

4,4 (2009)<br />

3,4 (2009)<br />

M<br />

‐<br />

‐<br />

25<br />

95<br />

100<br />

Depressione 10.5 7.6 7,9<br />

Determinanti di salute <strong>Liguria</strong>(%) Italia(%) ASL 1(%)<br />

Fumatori 29.4 29.8 28<br />

Consumo di alcol 65.1 59.3 30<br />

Consumo alcol a rischio<br />

(> 2 UA M >1 UA F)<br />

Binge<br />

Guida sotto effetto alcol<br />

23<br />

6.5<br />

13.7<br />

19.6<br />

6.3<br />

11.8<br />

Assunzione frutta verdura 14.9 10.1 9,5<br />

Sovrappeso<br />

18‐69<br />

8‐9<br />

Obeso<br />

18‐69<br />

8‐9<br />

29.8<br />

22.2<br />

31.6<br />

23.6<br />

6.9<br />

10.3<br />

8<br />

6.6<br />

12.3<br />

‐<br />

Ipertensione arteriosa 21.3 20.7 20<br />

Ipercolesterolemia 29.7 25 20<br />

Attività fisica (soggetti sedentari) 20.8 29.4 44<br />

Iniziative salute pubblica <strong>Liguria</strong>(%) Italia(%) ASL 1(%)<br />

Coperture vaccinali<br />

MPR<br />

Antinflu sogg. a rischio 18‐65<br />

Antinflu sogg. > 64aa<br />

Rosolia<br />

vaccinate età fertile<br />

Suscettibili/stato conosciuto<br />

87.8<br />

25.2<br />

65.6*<br />

37.2<br />

37.4<br />

90.2 (+ 1.5)<br />

29.8<br />

‐<br />

33.3<br />

43.8<br />

‐<br />

‐<br />

‐<br />

‐<br />

9<br />

3<br />

12<br />

29<br />

‐<br />

92.5<br />

20.5<br />

68,2<br />

Screening ca. cervice uterina 79.5 75 81,3<br />

Screening ca. mammario 75.8 71 69,1<br />

Screening ca. colon retto<br />

SOF<br />

6.6<br />

22.6<br />

23<br />

50<br />

5,1<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 27<br />

F<br />

‐<br />


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Colonscopia 7.7 9.0 6,7<br />

Indice dotazione PL X 1000 (2007)<br />

Totale<br />

Dg. Ord<br />

DH<br />

Riabilitazione<br />

4.5<br />

3.4<br />

0.66<br />

0.43<br />

Tasso osp x 1000 St.(55‐74) 206.1 180 201,5<br />

Tassi ric. osp specifici<br />

scompenso cardiocirc. 50‐74aa<br />

diabete 20‐74 aa<br />

BPCO 50‐74aa<br />

247.2<br />

30.79<br />

122.9<br />

4.5<br />

3.5<br />

‐<br />

1.0<br />

‐<br />

‐<br />

‐<br />

3,61<br />

2,77<br />

0,45 (con D.S)<br />

0.39<br />

334,76<br />

34,35<br />

150,4<br />

*età media: media delle età ponderata con l’ammontare della popolazione in ciascuna classe di età<br />

*natalità: rapporto tra il numero dei nati vivi dell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente,moltipilicato<br />

per 1000<br />

*mortalità: rapporto tra il numero dei decessi nell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente,moltiplicato<br />

per 1000<br />

*saldo naturale: differenza tra tasso di natalità e tasso di mortalità<br />

Fonti bibliografiche utilizzate per la tabella:<br />

1. ARS <strong>Liguria</strong> Lo stato di salute dei Liguri – I Quaderni dell’Agenzia<br />

2. Sistema di Sorveglianza Passi <strong>Liguria</strong> Rapporto regionale 2007 e 2008. Disponibili all’indirizzo:<br />

http://www.epicentro.iss.it/passi/sorvRisultatiRegionale.asp<br />

3. Okkio alla salute. Risultati dell’indagine 2008, <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong>. Disponibile all’indirizzo:<br />

http://www.epicentro.iss.it/okkioallasalute/indagine2008.asp<br />

4. Atlante ERA 2007. Disponibile all’indirizzo: www.atlantesanitario.it<br />

5. http://www.istat.it/sanita/Health/<br />

6. http://demo.istat.it<br />

7.Annuari statistici regionali <strong>Liguria</strong> 2008‐2009. Disponibili all’indirizzo:<br />

http://www.regione.liguria.it/index.php?option=com_statistiche&view=statistiche&Itemid=1629&id_Tip<br />

o=1<br />

8. Registro tumori e registro mortalità. Disponibili all’indirizzo: http://registri.istge.it/<br />

9. Risultati dello studio PASSI ASL1 imperiese 2007‐2009 disponibile all’indirizzo www.asl1.liguria.it<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 28


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

ORGANIGRAMMA AZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL1 IMPERIESE)<br />

Fonte: interno ASL1 ( Dott.ssa Daniela Vaccaro)<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 29


SITO ASL1: www.asl1.liguria.it<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Gli ambiti di competenza sanitaria<br />

Nell’ASL1 imperiese risultano attivi tre stabilimenti ospedalieri distribuiti su un arco costiero di circa<br />

cinquanta chilometri:<br />

� L’ospedale di Imperia,edificato nel 1966,costituto da due padiglioni:il classico edificio ospedaliero<br />

monoblocco a forma di T,e il padiglione B,nato negli anni ’70,per ospitare gli uffici amministrativi<br />

dell ‘ASL<br />

� L’ospedale di Sanremo,edificato nel 1935 costituito da quattro padiglioni(quello principale<br />

denominato Borea,il Castillo edificato negli anni ‘70, e il padiglione Giannoni di fine anni ‘90). È<br />

ubicato in località denominata “punta di Francia”,zona collinare con presenza di urbanizzazione<br />

risalente agli anni ‘60/’70.<br />

L’ubicazione degli stabilimenti di Sanremo ed Imperia risulta in zone collinari caratterizzate da scarsità di<br />

parcheggi e critica accessibilità.<br />

� L’ospedale di Bordighera,edificato nel 1800 costituito da tre padiglioni,fu adibito a vera e propria<br />

struttura ospedaliera tra il biennio 1974‐1975. È situato in aria pianeggiante ad ovest del Comune di<br />

Bordighera al confine con il Comune di Vallecrosia.<br />

� Ex stabilimento ospedaliero di Bussana di Sanremo‐ ora centro direzionale ASL1 imperiese:<br />

complesso di edifici che costituivano l’ex ospedale elioterapico pavese poi confluito nell’Ente<br />

Ospedaliero San Matteo di Pavia,e successivamente negli ospedali riuniti di Sanremo‐Bussana.<br />

STABILIMENTI OSPEDALIERI<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 30


Stabilimento Ospedaliero Sanremo<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Stabilimento Ospedaliero Imperia<br />

Stabilimento Ospedaliero Bordighera<br />

CENTRO DIREZIONALE ASL1 IMPERIESE PRESSO L’EX STABILIMENTO OSPEDALIERO DI BUSSANA<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 31


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

RISORSE SANITARIE SUL TERRIORIO<br />

Funzioni territoriali<br />

Le funzioni territoriali e distrettuali dell’ASL 1 Imperiese si articolano sinteticamente in attività di tipo<br />

prettamente amministrativo e in attività tipicamente sanitarie, in particolare di offerta di prestazioni<br />

specialistiche ambulatoriali.<br />

Nello schema sotto si riporta una mappatura dei servizi territoriali dislocati rispettivamente nei tre<br />

Distretti di Imperia, Sanremo, Ventimiglia.<br />

IMPERIA<br />

Viale Matteotti, 90 • Distretto sanitario Cure Primarie<br />

o Sportello unico (cupa, anagrafe, assistenza<br />

all'estero, autorizzazioni ambulanze,<br />

accoglienza assistenza protesica)<br />

o Dipartimento Donna‐bambino: Consultorio<br />

Ambulatori (ginecologico, ostetrico,<br />

pediatrico)<br />

o Specialistica Ambulatoriale (ORL,<br />

odontoiatria, cardiologia, dermatologia,<br />

oculistica, neurologia)<br />

o Cure Domiciliari<br />

• Dipartimento Integrato Salute Mentale e<br />

Dipendenze (ambulatorio Alcoologia II livello)<br />

• Allergologia, Centro Asma (del reparto di<br />

Pneumologia)<br />

• Farmaceutica territoriale<br />

• Foniatria logopedia<br />

• Neuropsichiatria infantile<br />

• Radiologia<br />

Via Nizza, 4 • Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene e Sanità pubblica (Vaccinazioni,<br />

libretti, certificazioni, invalidità civile,<br />

patenti)<br />

o Igiene degli Alimenti e della Nutrizione<br />

o Prevenione e Sicurezza Ambienti di<br />

Lavoroo Sanità Animale<br />

o Igiene produzione alimenti di origine<br />

animale<br />

• SERT<br />

• Assistenza Psichiatrica ‐ Centro di Salute Mentale<br />

• Distretto Sanitario<br />

Salita Costa Rossa, 6 • Assistenza Psichiatrica<br />

o Centro Diurno e Comunità terapeutica<br />

DIANO MARINA<br />

C.so XX Settembre, 9<br />

• Distretto Sanitario<br />

o Ambulatorio pediatrico<br />

o Ambulatorio urologico<br />

o Centro Prelievi<br />

o CUPA, anagrafe sanitaria<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 32


PONTEDASSIO<br />

Via Garibaldi, 154<br />

PIEVE DI TECO<br />

Via V. Emanuele, 235<br />

SANREMO<br />

via Carli<br />

Via Escoffier, 3<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

• Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene e sanità pubblica (patenti,<br />

vaccinazioni, certificazioni)<br />

• Distretto Sanitario<br />

o Poliambulatori (cardiologia, dermatologia,<br />

ORL, oculistica, ostetricia, ginecologia,<br />

pediatria, ortopedia)<br />

o Centro Prelievi<br />

o CUPA, anagrafe sanitaria<br />

• Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene e sanità pubblica (patenti,<br />

vaccinazioni, certificazioni)<br />

• Distretto Sanitario<br />

o Specialistica Ambulatoriali (cardiologico,<br />

dermatologico, neurologico, ortopedico,<br />

urologico)<br />

o Dipartimento Cure Primarie e consultoriale<br />

(pediatrico, ostetrico,ginecologico<br />

o Centro Prelievi<br />

o CUPA<br />

• Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene e sanità pubblica (patenti,<br />

vaccinazioni, certificazioni)<br />

• Distretto sanitario<br />

o Poliambulatori (cardiologia, neurologia,<br />

dermatologia, oculistica, ecografia,<br />

ambulatorio infermieristico)<br />

o Centro Prelievi<br />

• Foniatria Logopedia<br />

• Psicologia<br />

• Ufficio Cure Domiciliari<br />

• Distretto Sanitario e Dipartimento Donna Bambino<br />

o Ambulatori (ginecologia, ostetricia,<br />

pediatria)<br />

o Neuropsichiatria infantile<br />

• Foniatria logopedia<br />

• RRF ‐ Fisioterapia<br />

• Psicologia<br />

• Assistenza Sociale<br />

• Educazione Sanitaria<br />

• Medicina scolastica<br />

• Distretto Sanitario<br />

o Sportello unico (CUPA, Ufficio Anagrafe,<br />

Assistenza all'estero), Autorizzazioni<br />

ambulanze<br />

• Accoglienza Cure Domiciliari e Prelievi domiciliari<br />

• Distretto Sanitario e Dipartimento Donna Bambino<br />

o Spazio Mamma ‐ Corso di preparazione al<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 33


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

parto<br />

• Protesica<br />

• Farmaceutica territoriale ‐ Distribuzione Farmaci<br />

Via PV Scoglio • Dipartimento integrato della salute mentale e delle<br />

dipendenze<br />

o Centro di Salute Mentale/Ser.T<br />

Via Fiume 33 • Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene e Sanità Pubblica (vaccinazioni,<br />

patenti, certificati, Libretti sanitari,<br />

medicina sportiva)<br />

o CEM Centro Endocrino Metabolico<br />

Via Goethe 85 • Assistenza Psichiatrica<br />

o Comunità Alloggio Utenza Psichiatrica e<br />

Centro Diurno<br />

Via Martiri Libertà 5 (Mercato<br />

annonario)<br />

• Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene degli Alimenti e della Nutrizione<br />

(Tecnico della prevenzione)<br />

o Sanità Animale<br />

o Igiene produzione alimenti di origine<br />

animale<br />

Bussana • RRF<br />

• Cure Domiciliari<br />

o Ambulatori fisioterapia<br />

o Palestra età evolutiva<br />

• Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene e Sanità Pubblica (Commissione<br />

Invalidi Civili)<br />

o PSAL<br />

o Sanità animale<br />

• SERT<br />

OSPEDALETTI<br />

Via Matteotti, 116<br />

ARMA DI TAGGIA • Distretto Sanitario<br />

• Distretto sanitario<br />

o Consultorio e Dipartimento Donna<br />

Bambino (Ginecologia, Ostetricia,<br />

Pediatria)<br />

o Centro Prelievi ambulatoriali e domiciliari<br />

o Accoglienza Cure Domiciliari<br />

o Assistenza Sociale<br />

o Ambulatorio infermieristico<br />

• Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene Pubblica (vaccinazioni, certificazioni,<br />

patenti)<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 34


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Via Nino Pesce, 29 o Centro prelievi<br />

• Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene Pubblica (vaccinazioni, certificazioni,<br />

patenti)<br />

Badalucco<br />

Baiardo<br />

Carpasio<br />

Ceriana<br />

Molini di Trioria<br />

Montalto<br />

Riva Ligure<br />

Trioria<br />

VENTIMIGLIA<br />

Via Basso, 2<br />

• Distretto Sanitario<br />

o Ambulatori infermieristici<br />

o Prelievi ambulatoriali e domiciliari<br />

o Accoglienza cure domiciliari<br />

• Distretto sanitario<br />

o Cure Primarie ‐ segreteria e uffici<br />

o Poliambulatori (cardiologia, dermatologia,<br />

oculistica, ORL, odontoiatria, ortopedia,<br />

pediatria, ginecologia, ostetricia)<br />

o Consultorio (ginecologia, pediatria,<br />

assistenza sociale, psicologia)<br />

o Centro Prelievi<br />

o Sportello unico (CUPA, anagrafe,<br />

assistenza all'estero, autorizzazioni<br />

ambulanze)<br />

o Sportello accoglienza (anche per le<br />

richieste di cure domiciliari e assistenza<br />

protesica)<br />

• Dipartimento Donna Bambino ‐ Cure primarie<br />

o Ambulatorio pediatrico<br />

• Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene e sanità pubblica (patenti,<br />

vaccinazioni, certificazioni)<br />

• Dipartimento di Prevenzione ‐ Igiene Pubblica<br />

(medicina dello sport)<br />

• Foniatria logopedia (ambulatorio adulti)<br />

• Fisiatria (ambulatorio e palestre)<br />

• Dialisi<br />

• Distretto sanitario Cure Primarie<br />

o Poliambulatori (neuropsichiatria infantile,<br />

psicomotricità)<br />

o Area disabili<br />

o Palestra età evolutiva<br />

• Foniatria logopedia (ambulatorio per bambini)<br />

• Dipartimento di Prevenzione<br />

o Igiene e sanità pubblica (patenti,<br />

vaccinazioni, certificazioni, invalidità)<br />

o Sanità animale<br />

o Igiene produzione alimenti di origine<br />

animale<br />

o Commissione Invalidi<br />

Villa Olga, Corso Genova, 88 • Centro di Salute mentale<br />

o Centro Diurno<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 35


Frazione Roverino, C.so L.<br />

Piemonte<br />

DOLCEACQUA<br />

Ospe , 22<br />

BORDIGHERA<br />

Ospedale di Bordighera,<br />

via Aurelia, 22<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

• Distretto sanitario Cure Primarie<br />

o Ambulatorio infermieristico<br />

• Ambulatorio Infermieristico<br />

• Ambulatorio Ginecologico<br />

• Dipartimento Dipendenze ‐ Sert<br />

Tra le attività amministrative rientrano le funzioni di sportello e attività di back office. Le attività di sportello<br />

sono quelle di anagrafe sanitaria, prenotazioni ambulatoriali, sportello unico distrettuale (che comprende<br />

oltre l’attività d’ informazione anche il ricevimento di domande, ad esempio, per attivazione d’assistenza<br />

domiciliare integrata ‐ADI‐ o assistenza residenziale e semi‐residenziale per disabili, persone non<br />

autosufficienti, malati terminali etc; assistenza integrativa come erogazioni protesi, ausili e presidi,<br />

autorizzazioni, rimborsi, trasporti…<br />

Le attività di back office comprendono invece la gestione delle convenzioni con i medici di medicina<br />

generale e i pediatri di libera scelta, medici convenzionati, strutture accreditate, pratiche per stranieri,<br />

assolvimento di debiti informativi aziendali, regionali o nazionali, attività di vigilanza sanitaria ecc.<br />

Tra queste ultime rientrano tutte quelle attività di tipo medico infermieristico garantite o<br />

ambulatorialmente o a domicilio e in particolare:<br />

� Specialistica e diagnostica ambulatoriale<br />

� Prelievi<br />

� Attività consultoriali<br />

� Centri di salute mentale<br />

Il Centro di Salute Mentale garantisce Assistenza domiciliare e ambulatoriale alle persone di età<br />

maggiore di 18 anni con problemi psichiatrici.<br />

Possono accedere anche minori di età compresa tra 14 e 18 anni. Si può accedere al centro di<br />

Salute Mentale spontaneamente, oppure su richiesta del medico di base.<br />

In ogni caso, è necessario chiedere telefonicamente o di persona un appuntamento per la visita<br />

specialistica. Quando la visita viene richiesta con urgenza viene valutata la domanda attraverso un<br />

breve colloquio con l'infermiere che raccoglie elementi sulla situazione problematica.<br />

� SERT<br />

� Vaccinazioni e ambulatori d’igiene pubblica<br />

� Veterinaria<br />

� Disabilità<br />

STRUTTURE RESIDENZIALI ACCREDITATE PER RICOVERO DISABILI<br />

Ricovero o trattamento per disabili gravi in età pediatrica, adolescenziale, giovanile con una<br />

valutazione e un progetto riabilitativo per il reinserimento sociale. La domanda di accesso viene<br />

presentata alle sedi dell’Istituto e delle Cure Primarie. È previsto il pagamento di un ticket<br />

giornaliero di presenza in regime residenziale per gli utenti che fruiscono d’assegno d’<br />

accompagnamento.<br />

o Centro "Giovanna d`Arco": assistenza residenziale e semi‐residenziale<br />

o Sede di Imperia Ente (diverso da ASL): Centro ISAH assistenza residenziale,<br />

semiresidenziale, ambulatoriale:<br />

o Sede di Ventimiglia Ente (diverso da ASL): Centro ISAH assistenza semi‐residenziale e<br />

ambulatoriale.<br />

o Sede di Imperia Ente (diverso da ASL): Centro ANFFAS assistenza semi‐residenziale<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 36


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

o Sede di Sanremo Ente (diverso da ASL): Centro ANFFAS assistenza semi‐residenziale<br />

o Sede di Ventimiglia Ente ( diverso da ASL): Centro Diurno SPES Roverino<br />

o Sede di Ventimiglia Ente ( diverso da ASL) : Dopo di Noi SPES “ il sorriso”<br />

o Sede di Sanremo Ente ( diverso da ASL ) : Centro ANFASS Dopo di Noi Casa di Marco<br />

o Sede di S.Bartolomeo al M. Ente ( diverso da ASL): Dopo di noi ANFASS “ Le ginestre”<br />

� Residenzialità: gestione diretta, RSA, comunità terapeutiche, psichiatrici<br />

Pazienti che non hanno bisogno di un ricovero ospedaliero ma di interventi di cura e di<br />

riabilitazione quotidiani, finalizzati al raggiungimento del miglior livello di autonomia di vita<br />

possibile. Pazienti nella fase immediatamente successiva al ricovero ospedaliero (SPDC), al fine di<br />

realizzare gli interventi terapeutico‐ riabilitativi orientati al reinserimento famigliare sociale. Le<br />

Strutture Residenziali (Comunità Terapeutica, Comunità Alloggio, RSA e Appartamenti Protetti)<br />

sono Strutture extraospedaliere che ospitano pazienti che necessitano di cure ed assistenza<br />

continuative (per tutte le 24 ore), con un progetto personalizzato e finalizzato al sostegno<br />

dell'autonomia e autodeterminazione delle persone che esprimono un disagio psichico.<br />

L'ammissione alla Comunità Terapeutica è sempre volontaria e avviene su proposta dei curanti del<br />

Centro di Salute mentale.<br />

o Comunità Terapeutica Imperia – 10 Posti letto<br />

o CAUP Sanremo ‐ 6 Posti Letto<br />

o CAUP Bordighera – 6 posti letto<br />

o RSA Psichiatrica Triora ‐ 18 Posti Letto<br />

� Semiresidenzialità: Centri Diurni<br />

� Hospice<br />

o Centro Diurno Ventimiglia – 12 posti<br />

o Centro Diurno Sanremo – 15 posti<br />

o Centro Diurno Imperia – 15 posti<br />

L'Hospice è un Centro Residenziale per le Cure Palliative la cui attività prevede l'assistenza e la cura<br />

a malati terminali; l'Hospice di Costarainera, primo in <strong>Liguria</strong> a gestione pubblica, inaugurato nel<br />

2009, è dotato di 10 posti letto e si trova presso il Padiglione Barellai.<br />

La struttura è una valida alternativa alla casa o al ricovero ospedaliero quando questi non siano,<br />

anche solo temporaneamente, idonei per l'assistenza del malato terminale: la sua attività è quindi<br />

finalizzata al sollievo dal dolore ed al conseguente miglioramento della qualità della vita del<br />

paziente.<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 37


Le risorse in sanità<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

LE GRANDI PROBLEMATICHE DI SALUTE<br />

Questo paragrafo fornisce un quadro sulla struttura dell’offerta sanitaria territoriale ed ospedaliera. La<br />

prima è rappresentata dall’assistenza di base e dai servizi forniti alla persona come l’assistenza in strutture<br />

residenziali o semiresidenziali; l’assistenza ospedaliera è invece costituta dalle strutture e dalle risorse di<br />

personale deputati alle prestazioni di più alto livello,sia in termini d’intensità di cure sia in termini di risorse<br />

economiche assorbite.<br />

DISPONIBILITA’ DI PERSONALE<br />

Complessivamente, il personale che opera in ASL1 è articolato in differenti figure professionali ed<br />

ammonta a 2632 soggetti totali, così suddivisi: 478 dirigenza medica, 1124 personale infermieristico, 232<br />

personale tecnico riabilitativo, 35 ausiliari, 235 amministrativi, 528 altro personale.<br />

(Dati 2008 da Piano Sanitario Regionale).<br />

Tabella : Personale in servizio a febbraio 2010<br />

Ospedale<br />

Territorio Totale<br />

Reparti Servizi Totale numero<br />

DIRIGENTI MEDICI E VETERINARI DI STRUTTURA COMPLESSA 26,00 8,00 34,00 18,00 52,00<br />

DIRIGENTI MEDICI E VETERINARI 251,00 67,00 318,00 81,00 399,00<br />

DIRIGENTI SANITARI STRUTTURA COMPLESSA<br />

- 1,00 1,00 2,00 3,00<br />

DIRIGENTI SANITARI<br />

- 27,00 27,00 22,00 49,00<br />

PERSONALE INFERMIERISTICO<br />

620,00 210,00 830,00 313,00 1.143,00<br />

PERSONALE TECNICO SANITARIO E RIABILITAZIONE 24,00 110,00 134,00 113,00 247,00<br />

PERSONALE DELLA PREVENZIONE 1,00 5,00 6,00 31,00 37,00<br />

PERSONALE BORSISTA E TIROCINANTE<br />

- 1,00 1,00 7,00 8,00<br />

OTA OSS<br />

135,00 53,00 188,00 106,00 294,00<br />

AUSILIARI<br />

5,00 13,00 18,00 4,00 22,00<br />

ASSISTENTI SOCIALI<br />

- 1,00 1,00 19,00 20,00<br />

ASSISTENTI RELIGIOSI<br />

- 1,00 1,00 - 1,00<br />

ASSISTENTI E OPERATORI TECNICI<br />

- 13,00 13,00 71,00 84,00<br />

AMMINISTRATIVI 1,00 37,00 38,00 131,00 169,00<br />

DIRIGENTI AMMINISTRATIVI<br />

- - - 3,00 3,00<br />

DIRIGENTI PROFESSIONALI - - - 5,00 5,00<br />

Totale complessivo 1.063,00 547,00 1.610,00 926,00 2.536,00<br />

Fonte: Dati interni ASL 1 su dati matrici BP (teste equivalenti)<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 38


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Assistenza Domiciliare e Specialistica‐ DATI 2009<br />

Risorse disponibili Disponibilità<br />

Assistenza domiciliare: pazienti presi in carico 3252<br />

Assistenza tossicodipendenti:soggetti<br />

tossicodipendenti sottoposti a interventi<br />

terapeutici presso il SERT<br />

1497<br />

Assistenza psichiatrica:soggetti in trattamento 4691<br />

Assistenza disabili:totale giornate residenziali 28630<br />

Assistenza anziani: totale giornate residenziali 270050<br />

Assistenza di base:numero MMG 165<br />

Assistenza di base: :numero PLS 23<br />

Assistenza farmaceutica:spesa farmaceutica per<br />

abitante reale<br />

175,59 Euro<br />

Specialisti SUMAI 45<br />

Numero farmacie<br />

Tabella:dati interni ASL1<br />

77<br />

Sono presenti sul territorio 165 Medici di Medicina Generale di questi, 55 esercitano la “medicina di<br />

gruppo” in 13 forme associative e 66 sono in rete in 11 forme di “medicina di rete”.<br />

85 MMG hanno una forma di attività che prevede un orario di apertura dedicato dell’ambulatorio per<br />

specifiche patologie (con 170’065 assistiti).<br />

I Pediatri di Libera Scelta sono 23, di questi 4 sono in associazione in due forme associative e 10 esercitano<br />

la “medicina di gruppo” in sei forme associative.<br />

Sono presenti 711 posti letto per acuti compresi quelli di riabilitazione nei tre stabilimenti ospedalieri di<br />

Imperia, Sanremo e Bordighera (611 ordinari, 61 di Day Hospital e 39 di Day Surgery).<br />

I posti letto RSA (Residenza Sanitaria Intensiva) post acuti per anziani a gestione diretta sono 87 (125 i posti<br />

per disabili) di cui:<br />

60 PL RSA Costarainera<br />

27 PL RSA Pieve di Teco<br />

I posti letto di residenzialità (RP) nella ASL1 Imperiese sono 268 a Sanremo, 269 ad Imperia e 150 a<br />

Ventimiglia)<br />

Tabella :Posti letto stabilimento di Bordighera suddivisi per disciplina‐ Fonte:dati interni ASL1<br />

Descrizione del Reparto<br />

Bordighera<br />

Posti<br />

letto<br />

Ordinari<br />

Posti<br />

letto DH<br />

Posti<br />

letto DS<br />

CHIRURGIA GENERALE - BO 14 1 2<br />

MEDICINA GENERALE - BO 38 4 0<br />

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA - BO 12 1 2<br />

ORTOPEDIA ARTROSCOPICA E PROTESICA - BO 8 0 1<br />

S.P.D.C. - BO 20 0 0<br />

UROLOGIA - BO 0 0 0<br />

TERAPIA SUBINTENSIVA - BO 3 0 0<br />

Totale 95 6 5<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 39


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Tabella :Posti letto stabilimento di Imperia suddivisi per disciplina‐<br />

Fonte:dati interni ASL1<br />

Descrizione del Reparto<br />

Imperia<br />

Posti<br />

letto<br />

Ordinari<br />

Posti<br />

letto DH<br />

Tabella :Posti letto stabilimento diSanremo suddivisi per disciplina<br />

Fonte:dati interni ASL1<br />

Posti<br />

letto DS<br />

CHIRURGIA GENERALE - IM 21 1 1<br />

CHIRURGIA VASCOLARE - IM 14 2 1<br />

MEDICINA GENERALE - IM 41 4 0<br />

NEFROLOGIA - IM 12 3 0<br />

NIDO - IM 10 0 0<br />

NEUROLOGIA - IM 24 2 0<br />

OCULISTICA - IM 4 2 1<br />

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA - IM 24 0 1<br />

OSTETRICIA E GINECOLOGIA - IM 21 1 1<br />

PEDIATRIA - IM 10 2 0<br />

S.P.D.C. - IM 18 2 0<br />

TERAPIA INTENSIVA - IM 8 0 0<br />

CARDIOLOGIA - U.T.I.C. - IM 20 1 1<br />

DERMATOLOGIA - IM 0 2 1<br />

CURE INTERMEDIE - IM 8 0 0<br />

PNEUMOLOGIA - IM 18 4 0<br />

NEURORADIOLOGIA - IM 0 0 1<br />

PATOLOGIA NEONATALE - IM 4 0 0<br />

Totale 257 26 8<br />

Descrizione del Reparto<br />

Sanremo<br />

Posti<br />

letto<br />

Ordinari<br />

Posti<br />

letto DH<br />

Posti<br />

letto DS<br />

CHIRURGIA GENERALE - SR 20 0 1<br />

MALATTIE INFETTIVE - SR 21 2 0<br />

MEDICINA GENERALE - SR 56 10 0<br />

NIDO - SR 15 0 0<br />

NEUROLOGIA - SR 23 2 0<br />

OCULISTICA - SR 0 0 1<br />

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA - SR 17 1 1<br />

OSTETRICIA E GINECOLOGIA - SR 18 1 2<br />

OTORINOLARINGOIATRIA - SR 3 1 1<br />

PEDIATRIA - SR 5 2 0<br />

UROLOGIA - SR 21 0 3<br />

TERAPIA INTENSIVA - SR 8 0 0<br />

CARDIOLOGIA - U.T.I.C. - SR 13 1 1<br />

ASTANTERIA - SR 4 0 0<br />

FISIATRIA - SR 33 0 0<br />

GASTROENTEROLOGIA - SR 4 3 0<br />

ONCOLOGIA - SR 0 10 0<br />

RADIOLOGIA INTERVENTISTICA - SR 0 0 1<br />

Totale 261 33 11<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 40


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Totale ricoveri anno 2009 ASL1 Imperiese<br />

Fonte tabella: Dati interni ASL<br />

Ospedale Ricoveri DH Ricoveri<br />

Ordinari<br />

TOTALE<br />

Bordighera 1400 3372 4772<br />

Imperia 6384 10087 16471<br />

Sanremo 5679 10016 15695<br />

TOTALE 13463 23475 36938<br />

DI cui:<br />

Ospedale Day Surgery<br />

Bordighera 875<br />

Imperia 2208<br />

Sanremo 2504<br />

TOTALE 5587<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 41


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Le problematiche della salute<br />

A tutt’oggi (2010) i principali documenti riguardanti le problematiche della salute e sanità italiane,ed in<br />

particolari liguri, sono:<br />

� “Stato di salute dei Liguri”<br />

Pubblicato dall’Agenzia regionale sanità‐ARS‐ <strong>Liguria</strong> (Prima ristampa Marzo 2010)e un rapporto sullo<br />

stato di salute della popolazione ligure.<br />

A cura del dott. Roberto Carloni (ARS area epidemiologia e prevenzione) e dott.ssa Camilla Sticchi (ARS area<br />

epidemiologia e prevenzione ).<br />

http://www.arsliguria.it/images/stories/docs/rapporto/stato_salute_liguri_2.pdf<br />

[dalla Prefazione]<br />

Percezione dello stato di salute Dall’analisi dei questionari somministrati in occasione dell indagine sulle<br />

Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari dell’anno 2005, la popolazione ligure di 14 anni e più ha<br />

espresso un giudizio complessivamente positivo sulle proprie condizioni di salute: soltanto una quota<br />

del 7,8% dichiara negativo o molto negativo il proprio stato di salute e il 58,4% afferma invece di<br />

sentirsi bene o molto bene.<br />

L’incidenza e la sopravvivenza per tumori Il numero di casi prevalenti è di circa 64.850 casi (circa 29.000<br />

uomini e 35.800 donne); la <strong>Liguria</strong> si colloca al 10° posto fra le regioni italiane in entrambi i sessi; la<br />

patologia con il maggior numero di casi prevalenti negli uomini è il tumore della prostata, con circa<br />

7.260 casi (25%); nelle donne il maggior numero di casi prevalenti è rappresentato da tumori mammari,<br />

con circa 15.980casi stimati (45%).<br />

Sintomi di depressione In <strong>Liguria</strong> il 9% delle persone intervistate riferisce di aver avuto sintomi di<br />

depressione nelle due settimane precedenti l’intervista. I soggetti maggiormente a rischio sono le<br />

donne (tre volte più degli uomini), le persone con basso livello di istruzione, difficoltà economiche,<br />

senza lavoro, affette da patologia cronica. Quasi la metà di queste persone non si rivolge a nessuno, il<br />

36% chiede aiuto a medici o ad altri operatori sanitari.<br />

Disabilità Il 5,7% della popolazione ligure > 6 anni è disabile; nel 2,6% dei casi si tratta di confinamento,<br />

nel 2,9% di limitazioni di tipo motorio, mentre il 4,2% dei soggetti riferisce difficoltà nello svolgere le<br />

comuni attività quotidiane di cura della propria persona; le disabilità nella sfera comunicativa<br />

riguardano complessivamente una quota più bassa di popolazione (circa 14.000 persone, pari allo 0,9%<br />

della popolazione di 6 anni e oltre).<br />

Aids e HIV Tasso d’incidenza di AIDS pari a 3,3 per 100.000 abitanti/anno; maggior diffusione dell’AIDS<br />

nella popolazione maschile rispetto a quella femminile, soprattutto di età compresa tra i 20 e i 50 anni.<br />

L’incidenza totale di nuove diagnosi di HIV nel 2006 si è mantenuta in <strong>Liguria</strong> al di sotto della media<br />

nazionale con un’incidenza di nuovi casi del 7,6 per 100.000 abitanti (media nazionale pari a 8,1 per<br />

100.000 abitanti); le fasce d’età più interessate dal fenomeno risultano quelle 25‐34 e 35‐44 anni con<br />

percentuali, rispettivamente, del 27,9% e del 34,3%.<br />

Salute materno‐infantile Il 36,5% dei parti è stato effettuato con taglio cesareo (trend in aumento);<br />

aumento dell’età materna al parto (32,06 anni); abortività spontanea in diminuzione (rapporto<br />

standardizzato di abortività spontanea pari a 88,25 per 1.000 nuovi nati), rapporti di abortività<br />

spontanea specifici per età più elevati per le classi >40 anni; tasso grezzo di abortività volontaria pari a<br />

circa 11,2 per mille (fenomeno stabile), la classe di età che più frequentemente ricorre a IVG è quella<br />

20‐24 anni, più di 1/3 è effettuato da donne straniere; tasso di mortalità infantile pari a 26,3 x 10.000<br />

nati vivi, al di sotto della media nazionale; nel 2007 il 14,5% dei bambini è nato pretermine ed il 9,3%<br />

risultava di peso inferiore ai 2.500 grammi, tra questi, quasi il 34% era di peso molto basso (< 1.500<br />

grammi).<br />

Rischio cardiovascolare In <strong>Liguria</strong> si stima che sia iperteso il 23% della popolazione tra i 18 e 69 anni; il<br />

67% di tale popolazione è in trattamento farmacologico; al 7% non è mai stata misurata la pressione<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 42


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

arteriosa.Il 33% della popolazione dichiara di avere valori elevati di colesterolemia e, tra questi, il 24%<br />

dichiara di essere in trattamento farmacologico. Una persona su cinque (20%) dichiara di non aver mai<br />

misurato il colesterolo. La carta del rischio cardiovascolare è ancora scarsamente utilizzata da parte dei<br />

medici: solo il 5% degli ultraquarantenni intervistati riferisce che un operatore sanitario ha valutato il<br />

loro rischio cardiovascolare.<br />

� Piano Sanitario Regionale 2008‐2011<br />

� Studio PASSI<br />

Il sistema di sorveglianza PASSI‐ Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia‐ è basato su<br />

interviste ad un campione rappresentativo della popolazione a livello nazionale, regionale e locale di età<br />

compresa fra i 18 e 69 anni e fornisce informazioni sugli stili di vita di queste persone.<br />

Risultati Liguri 2008<br />

In estrema sintesi è interessante considerare i seguenti dati riferiti all’anno 2008, e validi per l’intera<br />

popolazione fra i 18 e i 69 anni.<br />

� Nel 2008 il campione regionale è risultato costituito da 1.376 persone di 18‐69 anni (pari a circa il<br />

4% del campione nazionale), selezionate in modo casuale stratificato dalle liste delle anagrafi<br />

sanitarie delle 5 ASL liguri..<br />

� Circa un terzo degli intervistati è in sovrappeso (30%) ed il 7% è obeso. Complessivamente l’eccesso<br />

ponderale ha la stessa frequenza del 2007 (37%).<br />

� Quattro intervistati su dieci (41%) hanno dichiarato di svolgere il livello di attività fisica<br />

raccomandato; il 38% è considerabile parzialmente attivo (cioè pratica attività fisica in quantità<br />

inferiore alle raccomandazioni) ed un 21% ha uno stile di vita completamente sedentario (era il 19%<br />

nel 2007)<br />

� Il 17% del campione è classificabile come bevitore a rischio secondo la vecchia definizione INRAN<br />

(Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione): il 3% è un forte bevitore, il 10% beve<br />

fuori pasto ed il 6% è un bevitore “binge” (una stessa persona può avere più comportamenti a<br />

rischio).<br />

� I fumatori costituiscono il 29% del campione (era il 26% nel 2007); circa due fumatori su tre (64%)<br />

hanno riferito di essere stati interpellati da un operatore sanitario sulla propria abitudine al fumo.<br />

Programmi di prevenzione<br />

� Diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero<br />

Circa l’80% delle donne 25‐64enni ha riferito di aver effettuato un Pap‐test preventivo nel corso degli ultimi<br />

tre anni come raccomandato (il 15% in regime gratuito, il 65% sostenendone in toto o parzialmente il<br />

costo).<br />

� Diagnosi precoce del tumore della mammella<br />

Circa il 76% delle donne 50‐69enni ha riferito di aver effettuato una Mammografia preventiva nel corso<br />

degli ultimi due anni come raccomandato (il 44% in regime gratuito, il 32% sostenendone in toto o<br />

parzialmente il costo).<br />

� Diagnosi precoce dei tumori del colon retto<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 43


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Circa il 14% delle persone intervistate nella fascia 50‐69 anni ha riferito di aver effettuato un esame per la<br />

diagnosi precoce dei tumori colorettali, in accordo con le linee guida; il 7% ha eseguito un test per la ricerca<br />

del sangue occulto nelle feci negli ultimi due anni e l’8% una colonscopia negli ultimi cinque anni.<br />

Il progetto PASSI<br />

Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) è un sistema per raccogliere informazioni sui<br />

comportamenti che possono influenzare la salute dei singoli cittadini, come abitudini alimentari, fumo,<br />

attività fisica, ecc. Nasce da un’iniziativa del Ministero della Salute e delle Regioni ed è realizzato nelle<br />

Azienda sanitarie. Le informazioni saranno raccolte da un operatore sanitario della ASL che rivolgerà alcune<br />

domande per telefono a un campione di persone tra i 18 e i 69 anni, scelte a caso tra quelle assistite<br />

dall’Azienda sanitaria. I cittadini verranno avvisati in anticipo con una lettera. Il tempo necessario per<br />

l’intervista è di circa 15‐20 minuti.<br />

Le informazioni raccolte saranno rese anonime e trattate in base all’attuale legge sulla privacy, e<br />

serviranno per programmare interventi mirati alla promozione di uno stile di vita sano e alla prevenzione di<br />

importanti malattie croniche come tumori, malattie cardiocircolatorie e respiratorie, diabete, ecc. Queste<br />

informazioni saranno inoltre utili per migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti dalla nostra ASL. Sono<br />

stati coinvolti e informati anche i medici di famiglia, che potranno aiutarti a fornire spiegazioni sul<br />

significato e sullo scopo di questa iniziativa.<br />

� Studio QUADRI<br />

Si propone di fornire un quadro regionale e nazionale della qualità e delle modalità dell’assistenza dal<br />

punto di vista del malato, in un campione di popolazione fra i 18 e i 65 anni che abbia avuto l’esenzione dal<br />

ticket per diabete. La scelta delle classi di età su cui concentrare lo studio dipende dal fatto che è proprio in<br />

questa fascia di età che una prevenzione precoce ed il trattamento delle complicanze appare<br />

particolarmente importante. È utile ricordare, tuttavia, che la popolazione inclusa nello studio non è<br />

rappresentativa di tutta la popolazione dei diabetici in ciascuna <strong>Regione</strong>, se si considera che circa il 60%<br />

della popolazione diabetica si trova nella fascia d’età oltre i 65 anni. Attenzione, quindi, deve essere posta<br />

nel generalizzare i risultati all’intera popolazione diabetica, specialmente per quanto attiene alle<br />

complicanze e ai ricoveri che aumentano con l’aumentar dell’età.<br />

� Progetto “Guadagnare Salute”<br />

S’inserisce nell’ambito dei progetti in adolescenza nel percorso “scuola e salute”<br />

Per favorire il miglioramento dell’integrazione Scuola e Sanità, il Gruppo Tecnico Regionale ligure<br />

interstituzionale, ha realizzato un opuscolo dal titolo “Scuola e Salute”: la <strong>Liguria</strong> si propone di promuovere<br />

la salute in tutte le scuole di ordine e grado; distribuito alle scuole e ai servizi sanitari interessati, che hanno<br />

affrontato vari argomenti in teme di promozione della salute nelle <strong>Regione</strong>.<br />

Il lavoro proposto agli operatori si è concentrato su alcune principali aree tematiche: alimentazione e<br />

attività fisica, fumo e dipendenze, igiene orale; approfondite sia dal punto di vista epidemiologico che di<br />

progettualità educativa.<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 44


� Studio OKKIO alla Salute<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Nell’ ambito di “Guadagnare Salute” l’alleanza con la scuola rappresenta un obiettivo centrale per<br />

promuovere comportamenti sani nelle persone in formazione, in fasi di vita in cui si acquisiscono e di<br />

radicano abitudini che rappresentano i principali fattori di rischio di malattie croniche.<br />

Il progetto è stato promosso nel 2007 dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali insieme<br />

con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed è coordinato dall’Istituto superiore di<br />

sanità in collaborazione con le Regioni partecipanti.<br />

Lo scopo è quello di raccogliere nel tempo informazioni su peso corporeo, altezza, alimentazione e attività<br />

fisica dei bambini di 6/10 anni e promuovere interventi per migliore questi aspetti del comportamento così<br />

importanti per la salute.<br />

“OKKio alla Salute” è un sistema di sorveglianza con raccolta di dati ripetuta ogni due anni su un campione<br />

rappresentativo della popolazione, permette di comprendere la dimensione del fenomeno e di alcuni<br />

fattori ad esso correlati per programmare interventi di Promozione alla Salute. Non deve essere<br />

considerato, pertanto, un sistema di screening e non mira al trattamento dei bambini in condizioni di<br />

sovrappeso o obesità.<br />

In <strong>Liguria</strong>, nella prima indagine del 2008, su 134 selezionate hanno partecipato il 100%. I bambini sono stati<br />

pesati e misurati da personale sanitario delle ASL in collaborazione con il personale scolastico; i dati sono<br />

stati registrati in forma anonima. Bambini e genitori hanno compilato due brevi questionari su abitudini<br />

alimentari e attività fisica. In <strong>Liguria</strong> hanno partecipato all’indagine 2330 bambini ( su 2594 totali), e il 90%<br />

dei genitori ha compilato il questionario: il 7% dei bambini è risultato obeso, il 22% sovrappeso, il 71%<br />

normopeso (o sottopeso).<br />

� Progetto ESPAD<br />

L’indagine campionaria ESPAD‐ Italia 2008 ha lo scopo di monitorare il consumo di droghe, alcol, tabacco e<br />

psicofarmaci tra gli studenti delle scuole medie superiori attraverso la compilazione di un questionario<br />

anonimo autosomministrato.<br />

Per la <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> è stato individuato un campione di circa 2000 studenti.<br />

ITALIA LIGURIA<br />

SOSTANZA Maschi Femmine Maschi Femmine<br />

Allucinogeni 3,8 2.0 4,0 2,3<br />

Cocaina 4,7 2,6 4,2 2,9<br />

Eroina 1,6 1,0 1,4 1,1<br />

Stimolanti 3,7 2,1 3,6 2,5<br />

Psicofarmaci 4,0 7,3 4,3 8,7<br />

Cannabis 27,9 20,8 28,4 22,4<br />

Tabacco 27,8 28,8 25,8 29,2<br />

Alcol 86,6 81,2 85,6 82,4<br />

Elaborazione sui dati ESPAD‐Italia 2008<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 45


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

� Piano regionale della prevenzione ( anno 2009)<br />

Ai nostri giorni l’applicazione delle misure efficaci nella prevenzione delle malattie ha portato a diminuire<br />

drasticamente mortalità e invalidità, allungando significativamente la vita.<br />

Nel Piano Regionale della Prevenzione si privilegia una visione complessiva di ricerca metodologica comune<br />

alle diverse linee d’azione per la definizione di obiettivi e strumenti<br />

.<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 46


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

I RISCHI AMBIENTALI<br />

I Piani di Bacino<br />

Al grave problema della difesa del suolo, una delle grandi priorità nazionali, si è inteso dare una risposta<br />

razionale e organica definendo, con la legge n. 183 del 18 maggio 1989, Norme per il riassetto<br />

organizzativo funzionale della difesa del suolo, le finalità, i soggetti, gli strumenti e le modalità di azione<br />

della Pubblica amministrazione.<br />

Lo strumento attraverso il quale sono "pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla<br />

conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo e la corretta utilizzazione delle acque" è il Piano di<br />

bacino e l'Autorità di bacino è l'organo che opera in conformità agli obiettivi della suddetta legge 183/89<br />

per predisporre tale piano.<br />

Il Piano di bacino configurato dall'art. 17 della legge n. 183/89 è uno strumento complesso ed esteso. Per<br />

non indurre al ricorso a misure eccezionali di fronte alle continue emergenze, discostandosi dagli indirizzi e<br />

dagli obiettivi della pianificazione, è stata stabilita con la legge del 4 dicembre 1993 n. 493 la possibilità di<br />

redigere e approvare piani per sottobacini o stralci relativi a settori funzionali. Essi devono, in ogni caso,<br />

costituire "fasi sequenziali e interrelate" rispetto alle previsioni del Piano definite dalla succitata legge e<br />

devono garantire comunque la considerazione sistematica dell'intero bacino, ponendo misure inibitorie e<br />

cautelari in relazione agli aspetti non ancora compiutamente disciplinati.<br />

L’ ARPAL, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure, è ente di diritto<br />

pubblico operativo dal 1 gennaio 1998, che espleta la funzione di supporto tecnico e<br />

monitoraggio in materia ambientale per <strong>Regione</strong>, Province, Comuni e Comunità Montane.<br />

( Acqua, aria, suolo, rifiuti, suolo, biodiversità, campi elettromagnetici, industrie a rischio,<br />

inquinamento acustico, meterologia, radioattività, scarichi idrici, sicurezza impiantistica,<br />

valutazione impatto ambientale).<br />

ACQUA<br />

ACQUE INTERNE SUPERFICIALI E SOTTERANEE<br />

I dipartimenti dell'ARPAL eseguono tutte le indagini e gli accertamenti tecnici necessari a stabilire la qualità<br />

delle acque superficiali e sotterranee in base alle normative vigenti o su richiesta degli Enti pubblici<br />

(soprattutto <strong>Regione</strong> e Province, ma anche Comuni. Tra i principali compiti attribuiti dalle vigenti leggi<br />

all'ARPAL, si ricordano in particolare:<br />

� Monitoraggio di qualità ambientale sulle acque superficiali e sotterranee sull'intera rete di<br />

punti di campionamento di interesse nazionale, regionale e locale (D.Lgs 152/99 all.1)<br />

� Indagini sulle acque superficiali destinate all'uso idropotabile. (D.Lgs 152/99 all.2‐A)<br />

� Indagini sulle acque destinate all'uso funzionale relativo alla vita ittica. (D.Lgs 152/99 all.2‐B)<br />

� Indagini sulle acque destinate all'allevamento dei molluschi (D.Lgs 152/99 all.2‐C)<br />

� Redazione ed aggiornamento dell'archivio anagrafico dei corpi idrici – Ricerca ed<br />

organizzazione dei dati relativi e risposte alle richieste specifiche degli Enti Istituzionali (Min.,<br />

ANPA, <strong>Regione</strong>) (D.Lgs 152/99 all.1 e 3)<br />

� Attività relative ai piani di tutela delle acque e al servizio idrico integrato (L. 36/94 e L. 183/89)<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 47


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

� Gestione dell'osservatorio permanente corpi idrici (L.R. 11/98)<br />

� Caratterizzazioni ambientali e monitoraggi in corso e post opera relativi alle istruttorie per le<br />

bonifiche dei siti contaminati (D.M. 471/99)<br />

� Attività di controllo, ispettive ed analitiche, sulle acque sotterranee destinate ad uso<br />

idropotabile (D.P.R. 236/88 e D.Lgs. 31/01)<br />

Lo stato ambientale delle acque sotterranee è stabilito, ai sensi del D. Lgs. 152/99 , in base allo stato<br />

chimico‐qualitativo e a quello quantitativo definiti rispettivamente dai seguenti schemi:<br />

Lo stato di qualità delle acque sotterranee delle province di Genova e Imperia risulta soddisfacente, infatti il<br />

96 e l'86 per cento delle stazioni campionate rispettivamente sul territorio genovese ed imperiese<br />

appartengono alle classi 1 e 2. Il quadro generale regionale, seppur influenzato negativamente dai risultati<br />

ottenuti nelle province di La Spezia e Savona, risulta soddisfacente<br />

Le acque di balneazione (marine e dolci) sono controllate in base a quanto stabilito dal Decreto Legislativo<br />

del 30 maggio 2008 n°116 "Attuazione della Direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle<br />

acque di balneazione e abrogazione della Direttiva 76/160/CE".<br />

Nella tabella riportata di seguito sono definiti i limiti per ciascuna classe di qualità.<br />

PARAMETRO QUALITA’<br />

ECCELLENTE<br />

Enterococchi<br />

intestinali –<br />

ufc/100ml ‐<br />

Escherichia coli ‐<br />

ufc/100ml ‐<br />

QUALITA’<br />

BUONA<br />

QUALITA’<br />

SUFFICIENTE<br />

METODO DI<br />

RIFERIMENTO<br />

100* 200* 185** ISO 7899‐2‐2003<br />

250* 500* 500** ISO 9308‐1‐2002<br />

*basato sul calcolo del 95° percentile **basato sul calcolo del 90° percentile<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 48


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Il consumo pro capite di acqua potabile registra un incremento dell’1,2 % negli ultimi dieci anni: nel 2008<br />

sono stati erogati 92,5 m 3 di acqua potabile per abitante.<br />

L’acqua erogata dalle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile rappresenta la quantità di acqua a<br />

uso potabile effettivamente consumata dai diversi utenti. Tale valore, proveniente dalla Rilevazione sui<br />

servizi idrici dell’Istat, è costituito dall’acqua consumata, misurata ai contatori dei singoli utenti, e dalla<br />

stima dell’acqua non misurata, ma consumata per diversi usi, come ad esempio: luoghi pubblici (scuole,<br />

ospedali, caserme, mercati), fontane pubbliche, acque di lavaggio delle strade, innaffiamento di verde<br />

pubblico, idranti antincendio.<br />

Acqua erogata per regione‐ Anni 1999 e 2008 (m 3 per abitante)‐ ISTAT‐<br />

Regioni 1999 2008<br />

Trento 113,4 127,4<br />

Valle d'Aosta/Vallée<br />

d'Aoste 100,0 121,9<br />

Lombardia 116,6 114,7<br />

Lazio 108,9 111,3<br />

<strong>Liguria</strong> 121,1 106,8<br />

Bolzano/Bozen 105,2 102,3<br />

Calabria 79,0 99,2<br />

Friuli‐Venezia Giulia 100,0 96,5<br />

Basilicata 80,7 93,9<br />

Abruzzo 85,1 91,2<br />

Piemonte 94,0 90,2<br />

Veneto 92,9 89,8<br />

Molise 78,9 89,4<br />

Toscana 83,6 88,0<br />

Sardegna 84,5 87,4<br />

Emilia‐Romagna 86,6 83,3<br />

Campania 77,5 80,3<br />

Sicilia 77,5 80,1<br />

Marche 85,6 75,9<br />

Umbria 76,1 68,5<br />

Puglia 57,5 63,5<br />

FITOFARMACI<br />

I fitofarmaci, utilizzati in agricoltura, rappresentano una possibile sorgente di contaminazione diffusa<br />

dell'ambiente. Per le loro caratteristiche di persistenza nelle varie componenti fisiche e biotiche<br />

dell'ambiente, per i loro processi di diffusione, influenzati dalle caratteristiche fisico chimiche del principio<br />

attivo e regolati dalle condizioni geo‐idrologiche, i fitosanitari sono causa importante di contaminazione:<br />

tutti i comparti ambientali sono esposti a questo rischio anche se le acque (superficiali e sotterranee) e il<br />

suolo sono quelli più direttamente coinvolti. Le sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari sono<br />

caratterizzate da una elevata tossicità intrinseca specifica per alcuni organismi bersaglio, non sono selettive<br />

e pertanto possono risultare tossiche per molte specie viventi, incluso l'uomo. L'attenzione resta sempre<br />

focalizzata verso la contaminazione degli alimenti e verso le acque potabilizzate e da potabilizzare, al fine di<br />

valutare il superamento dei valori soglia e di stimare l'assunzione tramite la dieta delle sostanze<br />

fitosanitarie.<br />

Principali riferimenti normativi<br />

� L. 30 aprile 1962, n. 283<br />

� D.M. 23 dicembre 92<br />

� D. Lgs. 17 marzo 1995, n. 194<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 49


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

� D.M. 20 dicembre 1980<br />

� D.M. 19 luglio 1989<br />

� D.M. 11 maggio 1992<br />

� D.M. 01 giugno 98<br />

� D.M. 22 gennaio 1988<br />

� D.M. 13 settembre 99<br />

� D. M. 19 maggio 2000 e successive integrazioni/modifiche<br />

� D.P.R. 236/88<br />

� D.M. 26 marzo 91<br />

� D. L.gs. 152/99<br />

� D.M. 13 settembre 99<br />

ARIA<br />

Il monitoraggio della qualità dell'aria è, ai sensi della legge regionale n° 18/99, di competenza delle<br />

amministrazioni provinciali che possono avvalersi dei Dipartimenti provinciali dell'ARPAL in qualità di<br />

supporto tecnico per l' esecuzione di campionamenti ed analisi per la misura di inquinanti con tecniche non<br />

automatiche, anche a seguito di eventi accidentali. Con la l.r. 20/06 è stato affidato ad ARPAL il compito di<br />

gestire le reti di monitoraggio, che consiste nella:<br />

� gestione di stazioni di misura automatiche, fisse o mobili, che comprende:<br />

o la verifica periodica della risposta strumentale tramite prove o tarature fuori campo per<br />

ogni analizzatore<br />

o il controllo e la correzione in campo delle normali derive strumentali o dell'influenza della<br />

variabilità delle condizioni ambientali, nonché la verifica delle curve di taratura per ogni<br />

analizzatore<br />

o l'esecuzione degli interventi manutentivi periodici per il mantenimento dell'integrità ed<br />

efficienza del sistema quali ad esempio la sostituzione dei componenti soggetti ad<br />

esaurimento o la pulizia degli organi filtranti<br />

o le verifiche conseguenti alle segnalazioni di allarme o di anomalia provenienti dalle varie<br />

apparecchiature<br />

o le verifiche sui sistemi di acquisizione, archiviazione e trasmissione dei dati<br />

� gestione del sistema "rete di monitoraggio", che comprende:<br />

o il controllo di qualità sui dati rilevati e la conseguente "validazione" ossia l'apposizione di<br />

un flag ad ogni singolo dato, che ne attesta la rispondenza agli standard di qualità<br />

prestabiliti<br />

o l'acquisizione sul database dei dati rilevati in modo non automatico<br />

o la trasmissione dei dati al sistema informativo regionale<br />

o l'elaborazione dei dati secondo quanto previsto dalla normativa e la predisposizione di<br />

rapporti e relazioni sugli esiti dei rilevamenti<br />

La rete di monitoraggio della qualità dell'aria, attiva sin dal 1995, e gestita dal Settore Ambiente della<br />

Provincia di Imperia, è attualmente costituita da 3 stazioni fisse di rilevamento in funzione 24 ore su 24 e<br />

da un mezzo mobile :<br />

1. Imperia : posta in un’area abitata ed influenzata dal traffico veicolare che grava nel centro città<br />

2. Sanremo – localizzata in un’ area densamente abitata e influenzata dal traffico veicolare in entrata<br />

ed uscita a ponente della città<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 50


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

3. Ventimiglia ‐ ubicata attualmente in un’ area abitata e influenzata dal traffico veicolare locale e<br />

dalle attività industriali site nella zona circostante.<br />

I principali inquinanti che vengono rilevati sono: Polveri (PM10), Anidride Solforosa (SO2), Ossidi di azoto<br />

(NOx) e Biossido di azoto (NO2), Ossido di Carbonio (CO) e Ozono (O3) I dati raccolti (circa 700 giornalieri)<br />

vengono costantemente tenuti sotto controllo dall'ufficio Aria dell'Amministrazione Provinciale e<br />

giornalmente inviati alla <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> che a sia volta li inserisce nel Sistema Informativo Nazionale<br />

dell'Ambiente.<br />

I limiti di legge a cui si fa riferimento sono quelli imposti dal D.M. 28/03/1983. Per l’O3 si è fatto riferimento<br />

alla soglia di attenzione di cui al D.M.25/11/1994<br />

Il 38,0 % delle famiglie italiane segnala problemi relativi all’inquinamento dell’aria nella zona di residenza e<br />

il 19,6 % lamenta la presenza di odori sgradevoli (anno 2010). Nel complesso dei comuni capoluogo di<br />

provincia, la popolazione dispone di 105,9 m 2 per abitante di aree verdi o di particolare interesse<br />

naturalistico (anno 2009), con un incremento del 2,8 % rispetto al 2000.<br />

Emissioni di gas serra per regione Anno 2005 (tonnellate di CO2 equivalente per abitante) ‐ ISTAT‐<br />

REGIONI<br />

RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE 2005<br />

Piemonte 10,6<br />

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 12,4<br />

Lombardia 9,7<br />

<strong>Liguria</strong> 14,0<br />

Trentino‐Alto Adige 7,6<br />

Bolzano/Bozen ….<br />

Trento ….<br />

Veneto 10,6<br />

Friuli‐Venezia Giulia 13,2<br />

Emilia‐Romagna 12,4<br />

Toscana 9,6<br />

Umbria 12,7<br />

Marche 6,9<br />

Lazio 8,2<br />

Abruzzo 8,3<br />

Molise 8,9<br />

Campania 3,9<br />

Puglia 15,3<br />

Basilicata 8,4<br />

Calabria 6,0<br />

Sicilia 9,6<br />

Sardegna 16,0<br />

Italia 9,8<br />

Famiglie che dichiarano la presenza di problemi relativi alla qualità dell'aria<br />

Il 38 % delle famiglie italiane segnala problemi di inquinamento dell’aria<br />

L’inquinamento dell’aria rappresenta uno dei principali problemi ambientali soprattutto in ambito urbano,<br />

anche se la concentrazione di inquinanti e odori sgradevoli varia considerevolmente da città a città in<br />

relazione alla densità abitativa e delle attività economiche e al traffico stradale. Interessante al riguardo<br />

risulta la dichiarazione delle famiglie circa la presenza di inquinamento dell’aria e di odori sgradevoli nella<br />

zona in cui vivono. Nel 2010, il 38,0 % delle famiglie italiane segnala problemi relativi all’inquinamento<br />

dell’aria e il 19,6 % lamenta la presenza di odori sgradevoli. Il confronto tra i dati relativi al 2009 e 2010<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 51


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

segnala un moderato miglioramento della situazione in quasi tutte le regioni, sia per l’inquinamento sia per<br />

gli odori sgradevoli. La quota di famiglie che dichiara la presenza di problemi relativamente<br />

all’inquinamento dell’aria è sistematicamente superiore a quella delle famiglie che lamentano la presenza<br />

di odori sgradevoli. Per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria nel 2010, nel Nord‐ovest problemi di<br />

inquinamento atmosferico sono percepiti da una percentuale molto alta di famiglie (45,3%)<br />

Famiglie che dichiarano la presenza di problemi relativi all'inquinamento dell'aria e agli odori sgradevoli<br />

nella zona in cui abitano per regione Anni 2009 e 2010 (per 100 famiglie della stessa zona) ‐ ISTAT‐<br />

Regioni<br />

Inquinamento dell'aria<br />

2009 2010<br />

Lombardia 52,4 51,2<br />

Lazio 40,6 45,6<br />

Campania 46,1 44,8<br />

Puglia 40,0 38,5<br />

Piemonte 38,8 38,1<br />

Emilia‐Romagna 42,3 37,7<br />

Veneto 39,1 37,6<br />

<strong>Liguria</strong> 37,5 34,0<br />

Toscana 34,8 32,9<br />

Sicilia 36,5 32,3<br />

Bolzano/Bozen 29,8 28,6<br />

Friuli‐Venezia Giulia 28,3 28,0<br />

Trento 26,3 27,7<br />

Calabria 21,3 25,1<br />

Abruzzo 24,1 24,2<br />

Marche 30,5 23,8<br />

Molise 22,1 19,8<br />

Umbria 29,5 19,1<br />

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 19,0 17,5<br />

Sardegna 17,7 17,1<br />

Basilicata 25,7 16,7<br />

Odori sgradevoli<br />

Regioni<br />

2009 2010<br />

Campania 31,0 25,3<br />

<strong>Liguria</strong> 18,1 23,7<br />

Veneto 22,2 21,0<br />

Lazio 22,8 20,8<br />

Puglia 22,0 20,4<br />

Calabria 17,1 20,4<br />

Lombardia 24,9 19,9<br />

Sicilia 20,0 19,5<br />

Piemonte 18,1 17,3<br />

Toscana 17,7 16,9<br />

Emilia‐Romagna 18,2 16,6<br />

Sardegna 15,8 16,1<br />

Friuli‐Venezia Giulia 15,9 14,7<br />

Abruzzo 14,7 14,4<br />

Trento 10,1 13,7<br />

Bolzano/Bozen 10,5 13,3<br />

Marche 14,7 12,3<br />

Umbria 18,5 11,6<br />

Molise 15,3 11,2<br />

Basilicata 17,4 10,2<br />

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 8,7 7,8<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 52


RIFIUTI<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

I rifiuti urbani raccolti sono pari a 542,7 kg per ogni abitante (anno 2008), con una riduzione dell’1,0 %<br />

rispetto all’anno precedente. Pur registrando una riduzione dei rifiuti urbani smaltiti in discarica, l’Italia si<br />

colloca ancora significativamente al di sopra della media europea, con 286,1 kg di rifiuti per abitante. Si<br />

tratta del 52,7 % del totale dei rifiuti urbani raccolti su tutto il territorio nazionale. Il 30,6 % del totale dei<br />

rifiuti urbani raccolti viene avviato a raccolta differenziata, con un incremento di 3,1 punti percentuali<br />

rispetto al 2007. Il Nord‐est detiene il primato con il 47,6 %. Nel 2008 le emissioni di gas serra risultano<br />

superiori del 4,7 % rispetto al 1990, benché dal 2005 l’andamento del fenomeno sia decrescente<br />

Le funzioni attribuite ad ARPAL dalla normativa nazionale e da quella regionale relativamente alla tematica<br />

Rifiuti riguardano essenzialmente il supporto tecnico all'attività della <strong>Regione</strong>, delle Province, dei Comuni o<br />

Comunità Montane. La legge regionale n° 18/99, infatti, all'art. 6 stabilisce che: “l'ARPAL ..… espleta la<br />

funzione di supporto tecnico in materia ambientale all'azione della <strong>Regione</strong>, delle Province, dei Comuni e<br />

delle Comunità Montane che, di norma, si avvalgono della stessa in relazione all'istruttoria tecnica delle<br />

autorizzazioni e dei progetti, al controllo delle emissioni ed immissioni, al monitoraggio ed alla gestione dei<br />

dati, al controllo dell'osservanza delle prescrizioni relative all'inquinamento ambientale.” e all'art. 10<br />

riporta: “per l'espletamento delle proprie funzioni la <strong>Regione</strong>: si avvale dell'ARPAL, ai sensi dell'art. 6, quale<br />

supporto tecnico, cui affidare incarichi per l'effettuazione di ricerche, predisposizione o istruttoria di progetti<br />

e servizi utili alle azioni regionali di politica ambientale anche sotto il profilo energetico”<br />

Raccolta differenziata di rifiuti urbani per regione Anni 2007‐2008 (percentuale sul totale dei rifiuti<br />

urbani) ‐ ISTAT‐<br />

Regioni 2007 2008<br />

Trento 56,1 59,4<br />

Bolzano/Bozen 50,2 53,8<br />

Veneto 51,4 52,9<br />

Piemonte 44,8 48,5<br />

Lombardia 44,5 46,2<br />

Emilia‐Romagna 37,0 42,7<br />

Friuli‐Venezia Giulia 37,7 42,6<br />

Valle D'Aosta/Vallée D'Aoste 36,1 38,6<br />

Sardegna 27,8 34,7<br />

Toscana 31,3 33,6<br />

Umbria 25,0 28,9<br />

Marche 21,0 26,3<br />

Abruzzo 18,6 21,9<br />

<strong>Liguria</strong> 19,0 21,8<br />

Campania 13,5 19,0<br />

Lazio 12,1 12,9<br />

Calabria 9,1 12,7<br />

Puglia 8,9 10,6<br />

Basilicata 8,1 9,1<br />

Sicilia 6,1 6,7<br />

Molise 4,8 6,5<br />

SUOLO<br />

Il decreto lgs. ligure n° 39/95 stabilisce le linee generali delle attività, che l'A.R.P.A.L. è chiamata ad<br />

esercitare in relazione alla sua funzione di organo tecnico scientifico ed ai fini per cui è stata costituita, tra<br />

cui si ricorda:<br />

� monitoraggio dei fattori fisici, chimici e biologici d'inquinamento, ivi compresi quelli dell'igiene<br />

dell'ambiente;<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 53


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

� raccolta, elaborazione e diffusione dei dati relativi alla situazione ambientale;<br />

� supporto tecnico nella valutazione e prevenzione dei rischi d'incidenti rilevanti connessi ad<br />

attività industriali soggette a specifiche norme di controllo;<br />

� supporto tecnico all'adozione delle metodologie per il rilevamento dello stato dell'ambiente e<br />

per il controllo dei fenomeni d'inquinamento e dei fattori di rischio;<br />

� supporto al Ministero dell'Ambiente per le attività di monitoraggio e controllo, relative a<br />

progetti di bonifica di siti di interesse nazionale (D.M. 471/99 art. 15);<br />

� supporto tecnico alla <strong>Regione</strong> per l'elaborazione di Piani di Bonifica delle aree inquinate e delle<br />

linee guida per progetti di bonifica;<br />

� istruttoria tecnica, per conto di Province o Comuni, relativa agli interventi di messa in sicurezza,<br />

bonifica e ripristino ambientale;<br />

� verifica delle condizioni di contaminazione di un sito inquinato qualora il soggetto obbligato<br />

non provveda agli interventi di bonifica;<br />

In armonia con gli attuali orientamenti della politica ambientale comunitaria, l'ARPAL gestisce un sistema di<br />

controlli ambientali che non si limita alla stretta logica del comando e del controllo, ma che consente di<br />

acquisire dati sulle fonti del degrado ambientale e sullo stato delle risorse naturali, per potere poi<br />

intraprendere attività di valutazione delle situazioni e di intervento per la rimozione o la riduzione del<br />

danno ambientale.<br />

ALIMENTAZIONE<br />

Il controllo dei prodotti destinati all'alimentazione e, più in generale, le attività connesse sono sottoposti in<br />

Italia al rispetto di un impianto normativo che fa capo da un lato a leggi quadro che disciplinano la materia<br />

ed individuano il modello preventivo (L. 283/62, D.P.R. 327/80, D.Lgs. 123/93) e dall'altro ad una serie di<br />

norme che disciplinano comparti specifici e/o alimenti particolari, di cui le più recenti derivano dal<br />

recepimento di direttive dell'Unione Europea. I decreti citati delineano norme di controllo di prodotti<br />

alimentari basato essenzialmente su un'azione di tipo preventivo. È imposto alle industrie alimentari<br />

l'obbligo dell'autocontrollo realizzato secondo una filosofia che individua i pericoli e trova misure per<br />

confinarli, contingentarli e minimizzarli (applicazione del sistema noto con il termine di HACCP – Hazard<br />

Analysis Critical Control Point).<br />

I RISCHI MAGGIORI<br />

Rischio Sismico. L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la frequenza dei<br />

terremoti che hanno storicamente interessato il suo territorio e per l’intensità che alcuni di essi hanno<br />

raggiunto, determinando un impatto sociale ed economico rilevante. La sismicità della Penisola italiana è<br />

legata alla sua particolare posizione geografica, perché è situata nella zona di convergenza tra la zolla<br />

africana e quella eurasiatica ed è sottoposta a forti spinte compressive, che causano l’accavallamento dei<br />

blocchi di roccia. Dall’andamento della linea nell’immagine si capisce perché, di fatto, solo la Sardegna non<br />

risenta particolarmente di eventi sismici.<br />

Il territorio ligure comprende due zone considerate a rischio sismico e sottoposte alla normativa prevista<br />

dalla legge 64/1974 con il D.M. 27/7/1982 "Aggiornamento delle zone sismiche della regione <strong>Liguria</strong>" I<br />

comuni inclusi nel decreto sono: Arcola, Bolano, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Castelnuovo Magra,<br />

Ortonovo, Rocchetta Vara, Sarzana, Santo Stefano Magra,Vezzano Ligure, Zignago per la provincia di La<br />

Spezia e Badalucco, Carpasio, Castellaro, Ceriana, Cipressa, Civezza, Costarainera, Dolcedo, Imperia,<br />

Montalto Ligure, Ospedaletti, Pietrabruna, Pompeiana, Prelà, Riva Ligure, San Lorenzo al Mare, Sanremo,<br />

Santo Stefano al Mare, Taggia, Terzorio, Vasia per la provincia di Imperia. In particolare la zona<br />

dell’Imperiese è stata più volte colpita da fenomeni sismici anche di una certa entità, il più conosciuto dei<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 54


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

quali avvenne nel febbraio 1887 con epicentro nella zona di Imperia ‐ Diano Marina e provocò oltre 600<br />

vittime, soprattutto nell’abitato di Bussana.<br />

Rischio Vulcanico Sebbene alcuni studiosi ritengono che non si possa mai considerare del tutto estinto un<br />

vulcano, la comunità scientifica internazionale ha adottato dei criteri per classificare i vulcani rispetto al<br />

loro stato di attività: Vulcani estinti: quelli la cui ultima eruzione risale ad oltre 10.000 anni fa. I principali<br />

vulcani italiani che rientrano in questa categoria sono: Monte Amiata, Vulsini, Cimini, Vico, Sabatini, Isole<br />

Pontine, Roccamonfina, Vulture. Vulcani quiescenti: sono vulcani attivi che hanno dato eruzioni negli<br />

ultimi 10.000 anni, ma si trovano attualmente in una fase di riposo da tempo più o meno lungo. Secondo<br />

una definizione più rigorosa, si considerano quiescenti quei vulcani il cui tempo di riposo attuale è inferiore<br />

al più lungo periodo di risposo registrato in precedenza.<br />

In Italia si trovano in questa situazione: Colli Albani, Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio, Salina, Lipari, Vulcano,<br />

Isola Ferdinandea, Pantelleria. Vulcani attivi: quelli che hanno dato eruzioni negli ultimi anni. In Italia: Etna<br />

e Stromboli.<br />

Vulcano Ultima eruzione<br />

Stromboli Attività persistente<br />

Etna 2008‐2010<br />

Vesuvio 1944<br />

Pantelleria 1891<br />

Vulcano 1888‐1890<br />

Isola Ferdinandea 1831<br />

Campi Flegrei 1538<br />

Ischia 1302<br />

Lipari VI ‐ VII secolo d.C<br />

Rischio incendi. Il patrimonio forestale italiano, tra i più importanti d'Europa per ampiezza e varietà di<br />

specie, costituisce un'immensa ricchezza per l'ambiente e l'economia, per l'equilibrio del territorio, per la<br />

conservazione della biodiversità e del paesaggio. Tuttavia ogni anno assistiamo all'incendio di migliaia di<br />

ettari di bosco, molto spesso dovuto a cause dolose, legate alla speculazione edilizia, o all'incuria e alla<br />

disattenzione dell'uomo. Le conseguenze per l'equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto<br />

dell'ecosistema molto lunghi. Oggi, per effetto di una decisa campagna di sensibilizzazione e grazie a una<br />

migliore organizzazione del complesso apparato antincendio delle Regioni e dello Stato, il rischio, pur<br />

sempre molto alto, sembra diminuire di proporzione: si è passati dai 190.640 ettari bruciati nel 1985 ai<br />

76.427 nel 2001.<br />

Rischio idrogeologico. Tra i fattori naturali che predispongono il territorio italiano a frane ed alluvioni,<br />

rientra senza dubbio la conformazione geologica e geomorfologica, caratterizzata da un’orografia giovane<br />

e da rilievi in via di sollevamento. Tuttavia il rischio idrogeologico è stato fortemente condizionato<br />

dall’azione dell’uomo e dalle continue modifiche del territorio che hanno, da un lato, incrementato la<br />

possibilità di accadimento dei fenomeni e, dall’altro, aumentato la presenza di beni e di persone nelle zone<br />

dove tali eventi erano possibili e si sono poi manifestati, a volte con effetti catastrofici<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 55


ENERGIE RINNOVABILI<br />

<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili per regione Anno 2009 (in percentuale dei<br />

consumi interni lordi) ‐ ISTAT‐<br />

REGIONI<br />

RIPARTIZIONI<br />

GEOGRAFICHE<br />

2009<br />

Piemonte<br />

28,7<br />

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 304,7<br />

Lombardia<br />

17,8<br />

<strong>Liguria</strong><br />

5,4<br />

Trentino-Alto Adige<br />

150,6<br />

Bolzano/Bozen ….<br />

Trento ….<br />

Veneto 15,9<br />

Friuli-Venezia Giulia 23,4<br />

Emilia-Romagna<br />

9,1<br />

Toscana<br />

30,1<br />

Umbria<br />

26,3<br />

Marche<br />

10,1<br />

Lazio<br />

5,9<br />

Abruzzo<br />

36,0<br />

Molise<br />

42,0<br />

Campania<br />

11,3<br />

Puglia<br />

13,4<br />

Basilicata<br />

30,3<br />

Calabria<br />

44,7<br />

Sicilia<br />

7,3<br />

Sardegna<br />

11,4<br />

Italia<br />

20,5<br />

Impianti energie rinnovabili in Provincia d’Imperia<br />

Impianti energie rinnovabili per cui è stata richiesta autorizzazione.<br />

‐impianto fotovoltaico da 75,87 KW in Comune di Taggia<br />

-impianto fotovoltaico da 2,149 MW in Comune di Ventimiglia<br />

RISCHIO IN SANITA’<br />

Risk Management Sanitario<br />

Per Risk Management si definiscono tutta la serie di programmi di controllo del rischio e tutte le azioni<br />

concrete che consentono di ridurlo a livello accettabile.<br />

Un programma di questo genere è stato adottato con successo dalle cliniche dell’Università di Ginevra,<br />

dove sono aumentati i controlli e l’isolamento preventivo nei confronti dei pazienti ricoverati più volte in<br />

ospedale con storia di precedenti infezioni sostenute da patogeni resistenti agli antibiotici<br />

Una parte importantissima del risk‐management riguarda i programmi di educazione per il personale<br />

sanitario:<br />

� far comprendere l’importanza epidemiologica dei ceppi batterici resistenti agli antibiotici.<br />

� I punti critici per prevenire la diffusione delle infezioni nosocomiali.<br />

� Le misure più efficaci da adottare a tale scopo.<br />

La periodica sorveglianza della carica microbica ambientale è un altro punto fondamentale per la riduzione<br />

del rischio di trasmissione d’infezioni sostenute da microrganismi resistenti agli antibiotici.<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 56


<strong>Fotografia</strong> del territorio <strong>Regione</strong> <strong>Liguria</strong> e Provincia d’Imperia<br />

È stato dimostrato che i programmi di sorveglianza attiva applicati sui pazienti al momento del ricovero<br />

(tramite esecuzione di tamponi e l’isolamento degli stessi)per prevenire la trasmissione d’infezioni,<br />

riducono la prevalenza e l’incidenza delle infezioni, il tempo del ricovero e i costi per la struttura sanitaria<br />

Presso l’ASL 1 Imperiese è costituito il Comitato di Controllo delle Infezioni nelle Strutture Sanitarie (<br />

C.I.S.S.) composto da una rete di referenti e responsabili all’interno dell’Azienda, con competenza specifica<br />

rispetto al mandato istituzionale assegnato.<br />

2011 – ASL1 IMPERIESE - 57

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