anna.tasinato@gmail.com Presagio di Pioggia by Anna Tasinato is ...

strutturale tra il sole e la principessa, ma nulla di questo
era abbastanza scientifico da poter essere presentato al re,
senza ricevere un biglietto di sola andata per l’aldilà. In
tutto questo trambusto, l’attenzione era solo per le
eccelse menti; nessuno badava più alla principessa che,
grazie alla condizione catatonica, era ormai libera di
vagare senza scorta per il castello e per il regno.
Passarono alcuni mesi, ma non si videro progressi. Il
popolo, ormai stanco di protestare, essere scontento e
qualsiasi altro stato considerato attivo, si era rassegnato
alla condizione di grigiore. I bardi si erano rassegnati a
tornare al lavoro pubblico di declamazione. Il re si era
rassegnato all’impossibilità di soluzione della situazione
e aveva rilasciato i saggi, contro la loro volontà. I saggi si
erano rassegnati a trovarsi un altro lavoro che li
mantenesse. La principessa, invece, continuava ad andare
avanti e indietro tra castello e borgo, sempre nel suo stato
catatonico, sempre non proferendo parola. Il popolo
ormai la considerava una presenza familiare e, sebbene
qualcuno ancora le portasse rancore, la maggior parte
l’accolse sotto una metaforica ala.
Un bel giorno uggioso, però, tutto cambiò ancora.
Durante il suo quotidiano giro al borgo, la principessa
interruppe improvvisamente e immotivatamente il suo
stato catatonico, si arrampicò sulla statua più alta della
piazza principale a mo’ di amazzone mancata e prese
posizione sull’apice, mentre tutti i presenti la fissavano
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