31.01.2013 Views

Flavio Cattaneo: Terna, aperto cantiere stazione elettrica Politecnico a Torino

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Terna</strong>: Addio ai vecchi tralicci, l’alta tensione va sottoterra.<br />

Aperto il nuovo <strong>cantiere</strong> per la nuova <strong>stazione</strong> <strong>elettrica</strong><br />

<strong>Politecnico</strong> a <strong>Torino</strong><br />

Al via i lavori in via Spalato a <strong>Torino</strong>, per realizzare la nuova <strong>stazione</strong> <strong>elettrica</strong><br />

<strong>Politecnico</strong> di <strong>Terna</strong>. Un connubio tra estetica, rispetto per l’ambiente e la<br />

salute, per un investimento complessivo di 170 milioni. La nuova <strong>stazione</strong><br />

consentirà il transito e lo scambio di energia collegando le dorsali in cavo<br />

che alimentano il capoluogo con una serie di benefici, in termini di sicurezza<br />

ed efficienza, per il sistema elettrico. La struttura è progettata per ridurre al<br />

minimo l’impatto visivo e l’inquinamento acustico e ambientale.<br />

Ambiente, salute. E perchè no, estetica. Tre priorità che valgono un<br />

investimento complessivo di 170 milioni.<br />

A <strong>Torino</strong> c’è un nuovo <strong>cantiere</strong>: sono partiti i lavori per realizzare la <strong>stazione</strong><br />

<strong>elettrica</strong> <strong>Politecnico</strong> di <strong>Terna</strong>, società presieduta da Luigi Roth e guidata da<br />

<strong>Flavio</strong> <strong>Cattaneo</strong>. Obiettivo della struttura, illustrata nel rendering e completata<br />

all’inizio del prossimo anno, sarà consentire il transito e lo scambio di energia<br />

collegando le dorsali in cavo che alimentano il capoluogo con una serie di<br />

benefici, in termini di sicurezza ed efficienza, per il sistema elettrico.<br />

Ma conviene precisare che la <strong>stazione</strong>, collocata all’intersezione tra via Spalato<br />

e via D’Annunzio, rappresenta il tassello importante di un piano più ambizioso,<br />

frutto dell’accordo siglato dalla Regione e da <strong>Terna</strong> nel 2008: il riassetto della<br />

rete, a tratti obsoleta, tramite l’interramento dei cavi ad alta tensione. Significa<br />

molte cose: maggiore sicurezza, certo. Ma anche la scomparsa dei tralicci, o<br />

la loro sostituzione con quelli di nuova generazione, seguita dalle ricadute del<br />

caso in termini di impatto ambientale.<br />

Nei mesi scorsi <strong>Terna</strong>, guidata da <strong>Flavio</strong> <strong>Cattaneo</strong>, ha concluso la prima<br />

tranche di lavori nel quadrante occidentale con cinque collegamenti interrati<br />

- Salvemini-<strong>Torino</strong> Ovest; Sangone-Salvemini; Grugliasco-Gerbido; Gerbido-<br />

Salvemini; Sangone-<strong>Torino</strong> Sud - e quattro nuove stazioni elettriche:<br />

Salvemini, Grugliasco, Gerbido, Pellerina. Pochi giorni fa ha ottenuto il


via libera dal Ministero dello Sviluppo Economico per i nuovi cavi interrati<br />

Martinetto-Levanna e <strong>Politecnico</strong>-<strong>Torino</strong> Sud. A fine interventi, spiegano<br />

dall’azienda, saranno 20 le opere realizzate (cinque stazioni elettriche e 15<br />

collegamenti in cavo interrato) e 58 i chilometri di vecchi elettrodotti aerei<br />

dismessi a fronte della costruzione di appena sette chilometri di nuove linee<br />

aeree ad alta tecnologia, basso impatto ambientale e cromatismi compatibili<br />

con il paesaggio. Ulteriori benefici ambientali rimandano al riutilizzo dei<br />

vecchi tracciati, pari al 65%, alla minimizzazione dell’apertura dei cantieri<br />

e alla minimizzazione degli impatti paesaggistici, concordata con gli enti di<br />

riferimento.<br />

Una svolta che nasce dall’esigenza di ammodernare la rete, risalente agli<br />

Anni ’50, e garantire la tenuta delle potenze in transito - anche nell’ottica<br />

dell’aumento dei carichi in città - evitando congestioni in una delle aree che,<br />

va da sè, è tra le più importanti del Piemonte. La <strong>stazione</strong> in costruzione, 650<br />

metri quadrati, sarà articolata in tre volumi: il primo, il più grande, ospiterà<br />

le apparecchiature ad alta tensione; il secondo, parallelo al primo, costituisce<br />

una manica di servizio, mentre il terzo ospiterà la sala quadri, i servizi ausiliari<br />

e quelli logistici. Sarà poi realizzata una cabina prefabbricata per la società<br />

distributrice per l’alimentazione in media tensione dei servizi ausiliari.<br />

Non ultimo: la struttura è progettata per ridurre al minimo l’impatto visivo<br />

e l’inquinamento acustico e ambientale: le apparecchiature, racchiuse<br />

nell’edificio principale, non saranno visibili dall’esterno; data l’assenza<br />

di turbine e macchinari non verranno emessi fumi, odori o rumori. Il<br />

progetto è frutto di un accordo con le istituzioni locali, in particolare Palazzo<br />

civico. Nell’occasione, <strong>Terna</strong> ha versato, tra l’altro, 30 mila euro alla terza<br />

circoscrizione per la realizzazione di una nuova area cani al posto di quella che<br />

sorgeva nella zona.<br />

FONTE: La Stampa

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!