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bilancio preventivo - Siae

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VIVAdall’interno<br />

CONVEGNO SIAE SU GABRIELE D’ANNUNZIO<br />

DA FRANCAVILLA A FIUME,<br />

UN INNOVATORE TOTALE<br />

di Vivaverdi<br />

“Non solo vate decadente, scrittore notturno<br />

e baldo combattente, ma anche un<br />

Gabriele D’Annunzio sensibile alle battaglie<br />

in difesa del lavoro degli autori, attento<br />

ai diritti e al ruolo dello scrittore di teatro<br />

in un’epoca in cui l’industria culturale<br />

stava sviluppandosi in modo prepotente.<br />

Aveva capito l’importanza perfino del bollino<br />

<strong>Siae</strong>, proposto dall’editore Treves per i<br />

frontespizi dei libri in modo da contrastare<br />

la pirateria. La bollinatura è stata, quindi,<br />

inventata quasi cent’anni fa, uno dei tanti<br />

corsi e ricorsi in questi giorni nei quali la<br />

<strong>Siae</strong> si batte per la difesa di questo strumento<br />

antipirateria insieme a tutte le associazioni<br />

degli autori e degli editori e alla maggior<br />

parte dei produttori. Già D’Annunzio<br />

aveva scoperto che dell’edizione de Il Fuoco<br />

pubblicata nel 1900 esistevano ‘stampe alla<br />

macchia ad opera di vivissimi malandrini’”.Con<br />

queste parole il presidente della<br />

<strong>Siae</strong>, Giorgio Assumma, ha aperto i lavori<br />

della giornata di celebrazioni dedicata al Vate.<br />

“Uno straordinario lavoratore, uno scrittore<br />

che fu soprattutto un innovatore, e che ha<br />

rappresentato gli aspetti più liberi de<br />

Novecento, aprendosi alle novità e alla partecipazione<br />

popolare, non solo il personaggio<br />

legato alla politica fascista”. Così Giordano<br />

Bruno Guerri, Presidente del Vittoriale e autore<br />

del libro D’Annunzio. L’amante guerriero<br />

(Mondadori), che ha già superato la dodicesima<br />

edizione, ha raccontato il “D’Annunzio<br />

Il 18 novembre, presso la Biblioteca e Museo teatrale del Burcardo, a Roma, la <strong>Siae</strong> ha<br />

organizzato una Giornata di studi dedicata a Gabriele D’Annunzio, nel settantesimo anno<br />

dalla morte, avvenuta a Gardone Riviera nel 1938. “D’Annunzio è stato Presidente<br />

onorario della <strong>Siae</strong> dal 1920 al 1938 - ha ricordato il presidente della <strong>Siae</strong>, Giorgio<br />

Assumma - in anni in cui gli autori invocavano più attenzione alle sorti del teatro italiano.<br />

Lo scrittore collaborò intensamente alla riforma del diritto d’autore del 1926, lottando<br />

anche per la durata della protezione dell’opera che voleva calcolata in base alla vita<br />

dell’autore”. In mostra al Burcardo foto di scena, locandine, documenti autografi e lettere<br />

del poeta e scrittore abruzzese relativi ai vari allestimenti di La figlia di Iorio.<br />

che conquistò Fiume, sparigliando letteralmente<br />

le compagini politiche del tempo. Molti<br />

finanziamenti arrivarono a D’Annunzio per<br />

l’impresa di Fiume dagli industriali italiani<br />

che temevano che Fiume iugoslava avrebbe<br />

fatto concorrenza a Trieste”. Per Guerri,<br />

D’Annunzio portò a maturazione impulsi di<br />

nazionalismo che aiutarono gli interventisti<br />

italiani e durante la prima guerra mondiale fu<br />

un combattente vero. Il maresciallo Cadorna<br />

parlò del ruolo di D’Annunzio come trascinatore<br />

delle truppe. “Con D’Annunzio Fiume divenne<br />

una delle città più dinamiche d’Europa,<br />

pervasa da un clima di libertà quasi totale e da<br />

una straordinaria gioia di vivere. A Fiume le<br />

donne avevano parità assoluta con gli uomini,<br />

in un’epoca in cui non avevano ancora il<br />

diritto di voto, e anche l’omosessualità era pienamente<br />

riconosciuta.”<br />

Nel suo intervento, Paola Sorge ha evidenziato<br />

che i diritti d’autore per D’Annunzio<br />

rappresentavano l’unica sua fonte di reddito<br />

in mezzo a un’incessante necessità di denaro<br />

(manteneva una cospicua famiglia allargata).<br />

“Spesso si lamentava – ha detto la<br />

giornalista - per la pirateria perchè trovava<br />

copie contraffatte delle sue opere sulle bancarelle.<br />

Della questione del diritto d’autore<br />

discusse anche con Mussolini con il quale<br />

rivide il testo della legge”. Fu un precursore<br />

anche del linguaggio pubblicitario perché<br />

aveva una visione moderna e aperta sul futuro.<br />

Le sue frasi, meglio i suoi slogan, erano<br />

molto avidamente richieste. La nave lo consacrò<br />

Vate nazionale e gli fruttò 110.000 lire.<br />

Il segretario generale della Società Dante<br />

Alighieri, Alessandro Masi ha affrontato la<br />

questione del rapporto tra D’Annunzio e il<br />

suo “dimidium animi”, Francesco Paolo<br />

Michetti. L’incontro con il pittore abruzzese<br />

è alla base dell’ingresso di D’Annunzio<br />

nel Cenacolo di Francavilla che fece parla-

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