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Merci 2/2012

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M e r c i E d i z i o n e 2 / 2 0 1 2 P a g i n a 2 P a g i n a 3<br />

Più autonomia: Anna-Lena ed Elia nell’ascensore verticale, che è stato possibile realizzare grazie<br />

al sostegno della Fondazione Cerebral.<br />

Anna-Lena Christ è nata con la spina bifida<br />

«Non ci saremmo mai aspettati un handicap Il nuovo progetto motorio per persone su sedia a rotelle<br />

Prima della nascita di Anna-Lena,<br />

nulla aveva fatto presagire che la<br />

bambina potesse avere qualcosa<br />

che non andava. Fino a un giorno<br />

poco prima del Natale 2005,<br />

quando la vita di Petra e Björn<br />

Christ è cambiata completamente.<br />

Il comune di Büsserach si trova nel Canton<br />

Soletta, a circa 20 km da Basilea. Il<br />

paese sembra tranquillo e quieto in questo<br />

caldo pomeriggio assolato, in cui già<br />

si respira aria di primavera. La famiglia<br />

Christ vive in una graziosa casa unifamiliare<br />

ai margini di un grande prato.<br />

Saltellando divertito, ci apre la porta<br />

Elia, di tre anni, che ha atteso con<br />

grande gioia l’arrivo della visita annunciata.<br />

Al contrario Anna-Lena, di sei<br />

anni, non è affatto eccitata ma siede<br />

tranquilla in un piccolo tavolo per bambini<br />

in salotto e gioca con un gioco di<br />

conoscenza. Sorride timidamente e preferisce<br />

rimanere a guardare la visita da<br />

lontano.<br />

Alla 35 a settimana di gravidanza<br />

c’è stato lo shock<br />

Anna-Lena siede sulla sedia a rotelle. È<br />

nata con la spina bifida. Con spina bifida<br />

si indica una malformazione della spina<br />

dorsale che causa il danneggiamento del<br />

midollo spinale. La spina bifida si forma<br />

già nella fase iniziale della gravidanza.<br />

Il padre di Anna-Lena, Björn Christ, si<br />

passa le mani sul volto. Guarda sua<br />

moglie Petra che siede accanto a lui al<br />

grande tavolo da pranzo. «Fino alla 35 a<br />

settimana di gravidanza tutto era nella<br />

norma. Non ci saremmo mai aspettati<br />

che la nostra bambina potesse avere<br />

qualcosa che non andasse.» Poi però,<br />

durante un controllo di routine, il gine-<br />

cologo ha notato nell’ecografia qualcosa<br />

che non è riuscito a definire precisamente.<br />

«Il giorno successivo ci siamo<br />

recati all’Ospedale universitario di Basilea,<br />

che disponeva di un ecografo migliore.<br />

Volevamo sapere cosa non<br />

andava nella nostra bambina», ancora<br />

oggi Petra Christ è seria e triste mentre<br />

racconta quel difficile momento. Nell’ecografia<br />

si è visto chiaramente che<br />

Anna-Lena era affetta da spina bifida.<br />

«Non riuscivamo a spiegarcelo! Infatti,<br />

già circa tre mesi prima del concepimento,<br />

avevo iniziato ad assumere l’acido<br />

folico proprio per prevenire questa<br />

malformazione!»<br />

Petra e Björn Christ sono caduti dalle<br />

nuvole. La loro bambina, presumibilmente<br />

sana, nel giro di pochi minuti era<br />

diventata una bambina che dopo la nascita<br />

sarebbe stata affetta da handicap<br />

per tutta la vita. Poco dopo la terribile<br />

Su misura: la bambola Vincent di Anna-Lena guarda come Anna-Lena si lava le mani nel bagno accessibile con sedia a rotelle.<br />

«Da bebè ero così!»: la famiglia Christ guarda insieme le foto di Anna-Lena quando era piccola.<br />

notizia a Petra Christ sono iniziate le<br />

contrazioni. «Forse le contrazioni sono<br />

state provocate dallo shock», riflette, «in<br />

ogni caso siamo dovuti ritornare di corsa<br />

a casa per prendere il necessario per un<br />

ricovero ospedaliero più lungo, e poi ci<br />

siamo dovuti recare subito all’Ospedale<br />

cantonale Bruderholz.» Anna-Lena è<br />

nata con taglio cesareo. Con cinque settimane<br />

di anticipo, poco prima di Natale<br />

nell’anno 2005. Già il secondo giorno di<br />

vita, Anna-Lena ha subito un’operazione<br />

alla spina dorsale durata 12 ore.<br />

Appena venuta al mondo e già in<br />

sala operatoria<br />

Sebbene Anna-Lena sembri delicata e<br />

fragile, già da neonata ha dimostrato di<br />

avere una vera e propria natura combattiva.<br />

La piccola è rimasta a lungo in<br />

terapia intensiva, ha lottato con problemi<br />

respiratori e con il liquido cefalorachidiano<br />

che aumentava costantemente<br />

la pressione nella testa. «Intorno<br />

al lettino d’ospedale di Anna-Lena<br />

c’erano così tanti macchinari, che ovunque<br />

era un continuo ripetersi di bip e<br />

segnali luminosi», ricorda Björn Christ.<br />

Infine, con un’altra operazione, è stato<br />

impiantato ad Anna-Lena un cosiddetto<br />

«shunt», un tipo di valvola che devia il<br />

liquido cefalorachidiano in eccesso, permettendo<br />

quindi di diminuire la pressione<br />

nel cervello. Dopo l’operazione i<br />

valori della bambina si sono stabilizzati<br />

e i genitori hanno potuto finalmente<br />

portarla a casa.<br />

Dopo la nascita di Anna-Lena, i medici<br />

che l’avevano curata non hanno voluto<br />

formulare una prognosi sul suo sviluppo<br />

successivo. Ben presto, tuttavia, è<br />

apparso chiaro che la bambina avrebbe<br />

avuto bisogno di una sedia a rotelle.<br />

«Poco dopo la nascita di Anna-Lena<br />

abbiamo iniziato a costruire la nostra<br />

casa a Büsserach», racconta Björn Christ,<br />

«per fortuna siamo riusciti parzialmente<br />

ad adattare al suo handicap i progetti già<br />

esistenti!» Così la casa è stata dotata di<br />

una rampa di accesso invece che di una<br />

scala, e anche nella progettazione degli<br />

spazi abitativi è stato deliberatamente<br />

fatto in modo che in futuro fosse possibile<br />

trasportarla anche con la sedia a<br />

rotelle.<br />

La famiglia Christ conosce la Fondazione<br />

Cerebral e i suoi servizi già da<br />

molto tempo. «Un’altra famiglia interessata<br />

ci ha fatto notare che la Fondazione<br />

Cerebral offre sostegno anche alle persone<br />

affette da spina bifida», racconta<br />

Björn Christ, «e finora ci ha già aiutati<br />

molto.» Infatti il budget della famiglia<br />

Christ, messo a dura prova per via del<br />

cospicuo investimento per un ascensore<br />

verticale, è stato risollevato dal contributo<br />

della Fondazione Cerebral.<br />

L’ascensore era necessario perché Anna-<br />

Lena, altrimenti, non poteva passare da<br />

un piano all’altro senza aiuto. Grazie al<br />

nuovo ascensore, ora dalla sua camera<br />

può andare comodamente dalla soffitta<br />

fino in cantina. In questo modo l’autonomia<br />

di Anna-Lena è aumentata considerevolmente.<br />

La Fondazione Cerebral ha aiutato la<br />

famiglia Christ anche nel finanziamento<br />

di una stanza da bagno adatta alle esigenze<br />

dei portatori di handicap. Inoltre<br />

i Christ hanno avuto la possibilità di<br />

provare con la loro figlia un dualski a<br />

Bellwald. «È stato semplicemente fantastico!<br />

Ad Anna-Lena sono piaciute tantissimo<br />

le discese con il dualski», dice<br />

Björn Christ entusiasta.<br />

Sostegno mirato nella scuola<br />

materna normale<br />

Anna-Lena frequenta la scuola materna<br />

normale nel comune di Büsserach. Le<br />

piace moltissimo andarci e viene accettata<br />

bene dai compagni. Più volte alla<br />

settimana viene seguita, direttamente<br />

nella scuola materna, da una pedagogista<br />

curativa. Per Anna-Lena è molto<br />

importante perché, a differenza degli<br />

altri bambini, presenta alcuni deficit di<br />

motricità fine. La scuola è molto vicina<br />

Amore per gli animali: Anna-Lena con il suo coniglio nano Moritz.<br />

pertanto, quando è possibile, sua madre<br />

l'accompagna a piedi. La famiglia riceve<br />

molto sostegno da parenti e amici del<br />

circondario. Björn Christ: «Possiamo<br />

contare sull’aiuto dei nostri cari, sia per<br />

portare Anna-Lena a scuola o a fare le<br />

terapie o per tenerci entrambi i bambini.<br />

Siamo molto riconoscenti per questo<br />

sostegno!»<br />

Oltre alla scuola materna, sin dal primo<br />

anno di vita Anna-Lena si sottopone a<br />

fisioterapia e da circa un anno anche ad<br />

ergoterapia. Presto per la bambina si<br />

presenterà il passaggio dalla scuola<br />

materna alla scuola elementare, sebbene<br />

finora non sia ancora chiaro quale<br />

scuola frequenterà a partire dall’estate.<br />

Anna-Lena preferirebbe andare a scuola<br />

a Büsserach. Qui conosce tutti, ha i suoi<br />

amici e la scuola è vicina. Tuttavia bisogna<br />

ancora definire se ciò sarà possibile.<br />

«Presto daremo vita ad una tavola<br />

rotonda insieme alla direzione scolastica,<br />

un rappresentante del Canton<br />

Soletta, l’insegnante di scuola materna<br />

di Anna-Lena, la sua pedagogista curativa<br />

e la sua fisioterapista, per chiarire se<br />

la bambina potrà andare a scuola a Büsserach.»<br />

Petra e Björn Christ si augurano<br />

che il desiderio della loro piccola possa<br />

essere esaudito. Un’alternativa sarebbe il<br />

Centro scolastico terapeutico di Münchenstein<br />

(TSM). Qui Anna-Lena potrebbe<br />

seguire, oltre alla scuola, anche le<br />

terapie e non dovrebbe più farlo durante<br />

il tempo libero. Inoltre, ogni giorno verrebbero<br />

a prenderla per riportarla a casa.<br />

Per i genitori sarebbe una grande facilitazione,<br />

ma allo stesso tempo anche un<br />

grande cambiamento. Petra Christ: «In<br />

questo modo la nostra piccola trascorrerebbe<br />

improvvisamente tutto il giorno<br />

fuori casa e noi la vedremmo soltanto la<br />

sera e nei fine settimana. Vogliamo avere<br />

Anna-Lena vicino!»<br />

Nel tempo libero Anna-Lena ama nuotare.<br />

In acqua riesce a muoversi molto<br />

più liberamente che sulla sedia a rotelle,<br />

con i braccioli persino senza aiuto<br />

esterno. «Naturalmente ci deve sempre<br />

essere qualcuno nelle vicinanze, ma<br />

Anna-Lena se la cava veramente bene»,<br />

afferma suo padre accarezzandole orgoglioso<br />

la testa. «Al corso di nuoto ho raggiunto<br />

il livello di gambero!» Le guance<br />

di Anna-Lena diventano infuocate: «Mi<br />

alleno costantemente e non vedo l’ora di<br />

raggiungere il livello successivo!»<br />

Rafforzare la fiducia in se stessi<br />

con tanto amore<br />

Il sole splende con una luce dorata nella<br />

stanza e attraverso la porta aperta della<br />

terrazza entra una calda aria primaverile.<br />

Anna-Lena e suo fratello Elia preferiscono<br />

andare fuori a giocare.<br />

Anna-Lena va con la sedia a rotelle<br />

direttamente alla gabbia dei conigli. Qui<br />

vivono i suoi due conigli nani Max e<br />

Moritz. Anna-Lena prende con cautela<br />

Moritz dalla gabbia e lo stringe a sé. Il<br />

piccolo coniglio si siede tranquillo e si<br />

abbandona alle sue cure amorevoli.<br />

«Nostra figlia ama gli animali più di ogni<br />

altra cosa», dice sorridendo Björn Christ,<br />

«se dipendesse da lei avremmo un mezzo<br />

zoo qui in casa.» Anna-Lena, dopo aver<br />

rimesso i suoi conigli nella gabbia,<br />

mostra orgogliosa la sua casetta gioco.<br />

È molto bella e offre tanto spazio per<br />

giocare a entrambi i bambini. Björn<br />

Christ: «Un amico di famiglia è falegname.<br />

Ha costruito anche una casetta<br />

in cui Anna-Lena può entrare con la<br />

sedia a rotelle!»<br />

Elia agita allegramente in aria una scopa<br />

giocattolo, mentre Anna-Lena sta seduta<br />

lì vicino tranquilla a fantasticare. Petra<br />

Christ guarda tutti e due. «A volte per<br />

Anna-Lena è difficile; vede che gli altri<br />

bambini possono saltare, mentre lei deve<br />

rimanere seduta sulla sedia a rotelle.<br />

Questo a volte la rende pensierosa. Tuttavia<br />

accetta il suo handicap e si sente<br />

bene nel suo corpo. Noi la sosteniamo<br />

dal profondo del cuore, in modo che<br />

continui a sviluppare questa autocoscienza<br />

e possa quindi vivere la sua vita<br />

da adulta.»<br />

Dalle lettere alla Fondazione Cerebral<br />

«... Grazie al vostro aiuto possiamo<br />

concederci vacanze simili ...»<br />

«Desideriamo ringraziare di cuore la<br />

vostra organizzazione, e coloro che la<br />

sostengono con le offerte, per i pannolini<br />

che riceviamo gratuitamente da anni<br />

per il nostro Michi. In fin dei conti, essere<br />

disponibili e sostenere i portatori di handicap<br />

è una caratteristica di qualità di<br />

un’intera società. Chi opera in questo<br />

modo dà vita a un ciclo di azioni, che<br />

prima o poi tornerà anche a suo beneficio.<br />

Auguriamo ogni bene alla Fondazione<br />

Cerebral e a tutti coloro che la<br />

sostengono!»<br />

Famiglia Kaeser, 3432 Goldbach<br />

«Vogliamo ringraziarvi sentitamente per<br />

i tanti mollettoni impermeabili gommati.<br />

Grazie a supporti simili ci è possibile offrire<br />

ai nostri ospiti una piacevole permanenza<br />

nella Casa vacanze Domino,<br />

mantenendo così lo standard quanto più<br />

elevato possibile.»<br />

Famiglia Gasser-Jmfeld,<br />

Casa vacanze Domino, 6078 Lungern<br />

«Desidero ringraziarvi con tutto il cuore<br />

per la generosa sovvenzione ricevuta in<br />

occasione della nostra meravigliosa e<br />

breve vacanza a Walzenhausen. Grazie al<br />

vostro aiuto possiamo continuare a concederci<br />

vacanze simili, riuscendo a la-<br />

Mantenere la mobilità e quindi<br />

aumentare la qualità della vita<br />

Il movimento è salutare e accresce<br />

la gioia di vivere. Tuttavia, per le<br />

persone su sedia a rotelle non sempre<br />

è facile riuscire a muoversi a<br />

sufficienza. Con il progetto «Il<br />

movimento mantiene la mobilità»<br />

la Fondazione Cerebral intende<br />

contrastare questa situazione.<br />

Yvonne Wiederkehr ha un volto radioso.<br />

Muove le gambe molto lentamente<br />

sull’ausilio di rieducazione motoria,<br />

mentre siede rilassata sulla sedia a<br />

rotelle. Elke Gamma-Sanden, fisioterapista<br />

della Fondazione Vivendra di<br />

Dielsdorf (ZH), la guarda sorridendo e<br />

corregge delicatamente i suoi movimenti<br />

quando le gambe si bloccano a causa di<br />

dolorosi spasmi.<br />

Si vede che Yvonne Wiederkehr si<br />

diverte durante l’allenamento sul trainer<br />

Nella nuova macchina: a Julia Della Rossa<br />

piace andare in giro con la sua famiglia.<br />

sciarci alle spalle tutte le difficoltà che la<br />

vita porta con sé. Vi auguro di portare<br />

avanti il vostro impegnativo compito con<br />

forza e gioia.»<br />

Famiglia Grollitsch, 6382 Büren<br />

«Ogni vita lascia tracce, che scavano profondamente<br />

nell’anima di chi è pronto a<br />

vederle e a imparare a leggerle. Caro<br />

di rieducazione motoria. Lavora molto<br />

concentrata e più a lungo pedala, più rari<br />

diventano gli spasmi e più fluidi i movimenti.<br />

Capacità insufficienti<br />

per fisioterapie costanti<br />

Le persone che dipendono da una sedia<br />

a rotelle e non riescono a muoversi con<br />

le proprie forze, spesso non godono di<br />

movimento sufficiente nel loro quotidiano.<br />

Questo problema nasce anche<br />

nelle istituzioni, come conferma Elke<br />

Gamma-Sanden: «Da noi, nella Fondazione<br />

Vivendra, non abbiamo capacità<br />

sufficienti per assistere in modo costante<br />

i nostri ospiti con la fisioterapia. Invece,<br />

proprio per chi è costretto sulla sedia a<br />

rotelle, il movimento su base regolare<br />

sarebbe molto importante, sia per il<br />

Allenamento motorio: la fisioterapista Elke Gamma-Sanden aiuta Yvonne Wiederkehr<br />

nell’utilizzo del THERA-vital della Fondazione Cerebral.<br />

team della Fondazione Cerebral, anche la<br />

vita di Julia lascia le sue tracce. Giorno<br />

dopo giorno impariamo a leggerle un<br />

pochino meglio. In questo modo cresciamo<br />

nel nostro compito di genitori di<br />

un bambino portatore di handicap psichico<br />

grave. Desideriamo ringraziarvi<br />

sinceramente per la vostra straordinaria<br />

consulenza nell’acquisto della nuova<br />

automobile e per tutto il disbrigo delle<br />

formalità per il rimborso dei dazi<br />

doganali. Apprezziamo estremamente i<br />

vostri utili consigli e le numerose agevolazioni.<br />

Grazie mille! Ci auguriamo<br />

che Julia possa lasciare una traccia anche<br />

nei vostri cuori.»<br />

Famiglia Della Rossa, 6300 Zugo<br />

«Desideriamo ringraziarvi di cuore per il<br />

consistente contributo finanziario alla<br />

nostra nuova auto. Ora Matthias è felice<br />

di avere spazio a sufficienza - soprattutto<br />

in altezza - visto che nella vecchia<br />

macchina doveva tenere la testa inclinata.<br />

Gli piace molto viaggiare in automobile.<br />

Il passaggio alla nuova vettura è<br />

stato fantastico e continuiamo a meravigliarci<br />

con quanta facilità Matthias<br />

riesce a salire e scendere dal mezzo.»<br />

Famiglia Weber-Fischer,<br />

5103 Möriken<br />

mantenimento della muscolatura che per<br />

la stimolazione del metabolismo e del<br />

sistema cardiocircolatorio.» Il movimento<br />

aiuta a prevenire posture scorrette<br />

e contribuisce ad aumentare il benessere<br />

fisico e la gioia di vivere.<br />

Al fine di considerare questo desiderio di<br />

praticare più movimento nelle istituzioni,<br />

la Fondazione Cerebral ha lanciato<br />

il progetto «Il movimento mantiene la<br />

mobilità». Pertanto, nell'ambito di questo<br />

progetto, mette gratuitamente a disposizione<br />

delle istituzioni, in cui vivono<br />

portatori di handicap motorio di origine<br />

cerebrale, l’ausilio di rieducazione motoria<br />

THERA-vital. Quindi anche alla Fondazione<br />

Vivendra, dove il THERA-vital<br />

viene già utilizzato attivamente ed è<br />

molto apprezzato. «Siamo molto felici di<br />

questa nuova possibilità, di far fare più<br />

movimento a chi è costretto sulla sedia<br />

a rotelle!»<br />

Allenamento individuale<br />

per tutte le esigenze<br />

Con il THERA-vital, le persone costrette<br />

su sedia a rotelle hanno la possibilità,<br />

dalla sedia a rotelle, di muovere dolcemente<br />

gambe e braccia senza l’aiuto di<br />

terzi. Il motore del THERA-vital è adattabile<br />

all’utente, indipendentemente dal<br />

fatto che egli possa muovere o meno<br />

braccia e gambe con le proprie forze.<br />

L’ausilio può essere regolato su base<br />

individuale ed essere utilizzato anche<br />

solo per allenare, ad esempio, le gambe<br />

o il busto. Il costo di un ausilio si aggira<br />

intono a CHF 6000.–.<br />

Per il momento la Fondazione Cerebral<br />

desidera acquistare 20 ausili di rieducazione<br />

motoria THERA-vital per diverse<br />

istituzioni in tutta la Svizzera. Il costo<br />

per il progetto «Il movimento mantiene<br />

la mobilità» è di CHF 120 000.–.

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