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SARA IANNONE by DONNA IMPRESA MAGAZINE

http://www.donnaimpresa.com SARA IANNONE: VIP, POLITICI, PREMI IMPORTANTI E NON SOLO…SARA È ANCHELA REGINA INDISCUSSA DEGLI EVENTI MONDANI E LE SUE FESTESONO INDIMENTICABILI Esperta di marketing e comunicazione, relazioni esterne erapporti con le istituzioni, capo segreteria di diversi ministri, molto impegnata nel sociale, organizzatrice e promotrice di eventi e Premi importanti, Sara è anche Presidente dell’associazione culturale l’Alba del Terzo Millennio le cui finalità sono da ricercarsi nella sollecitazione e valorizzazione di tutte quelle esperienze che risultino particolarmente significative nella testimonianza di valori laici e confessionali nell’impegno dell’uomo per la crescita e lo sviluppo della famiglia comune celebrate anche attraverso il Premio “Le ragioni della Nuova Politica”, riconoscimento per quanti hanno saputo dare un contributo rilevante attraverso le proprie opere, la propria attività, le proprie parole, il proprio pensiero. Un progetto di grande successo quest’anno alla sua quinta edizione del quale vi raccontiamo nel servizio di pagina 50. Lady Iannone: di origine frusinate, nata a Morolo, sotto il segno dell’Acquario, portamento elegante, impeccabile nel look, eterea e di una bellezza raffinata, vanta un carattere ed una sicurezza sorprendenti, quasi sconcertanti che lasciano però trasparire, in non rare occasioni, una dolcezza ed una sensibilità d’animo nobili. Noi l’abbiamo incontrata nel suo studio di Roma in Piazza del Parlamento in una giornata piovosa e per nulla mite. Calore che però abbiamo ritrovato pranzando con lei in un tipico ristorantino della capitale del quale ci ha colpiti la semplicità e la prelibatezza dei piatti che si rivelavano in tutta la loro sorprendente genuinità. Naturali e genuini come la nostra ospite sempre disponibile e piacevolmente spiritosa che non si è risparmiata nel raccontarci la sua vita…

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SARA IANNONE: VIP, POLITICI, PREMI IMPORTANTI E NON SOLO…SARA È ANCHELA REGINA INDISCUSSA DEGLI EVENTI MONDANI E LE SUE FESTESONO INDIMENTICABILI
Esperta di marketing e comunicazione, relazioni esterne erapporti con le istituzioni, capo segreteria di diversi ministri, molto impegnata nel sociale, organizzatrice e promotrice di eventi e Premi importanti, Sara è anche Presidente dell’associazione culturale l’Alba del Terzo Millennio le cui finalità sono da ricercarsi nella sollecitazione e valorizzazione di tutte quelle esperienze che risultino particolarmente significative nella testimonianza di valori laici e confessionali nell’impegno dell’uomo per la crescita e lo sviluppo della famiglia comune celebrate anche attraverso il Premio “Le ragioni della Nuova Politica”, riconoscimento per quanti hanno saputo dare un contributo rilevante attraverso le proprie opere, la propria attività, le proprie parole, il proprio pensiero. Un progetto di grande successo quest’anno alla sua quinta edizione del quale vi raccontiamo nel servizio di pagina 50. Lady Iannone: di origine frusinate, nata a Morolo, sotto il segno dell’Acquario, portamento elegante, impeccabile nel look, eterea e di una bellezza raffinata, vanta un carattere ed una sicurezza sorprendenti, quasi sconcertanti che lasciano però trasparire, in non rare occasioni, una dolcezza ed una sensibilità d’animo nobili. Noi l’abbiamo incontrata nel suo studio di Roma in Piazza del Parlamento in una giornata piovosa e per nulla mite. Calore che però abbiamo ritrovato pranzando con lei in un tipico ristorantino della capitale del quale ci ha colpiti la semplicità e la prelibatezza dei piatti che si rivelavano in tutta la loro sorprendente genuinità. Naturali e genuini come la nostra ospite sempre disponibile e piacevolmente spiritosa che non si è risparmiata nel raccontarci la sua vita…

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Di<br />

speciale 2008<br />

donna impresa magazine<br />

www.donnaimpresa.com<br />

Proprietà editoriale e progetto grafico World Service La Comunicazione Pensata<br />

SPECIALE<br />

DONNE<br />

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IL VALORE DELLA DIFFERENZA<br />

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LE RAGIONI DELLA NUOVA<br />

POLITICA<br />

FERMATOR:PORTE APERTE<br />

MIXER<br />

I luoghi dell’arte:ad Utrecht<br />

con Paolo Sistilli<br />

LIBRI A PROVA DI MEMORIA:<br />

le poesie di Soldani e Capriotti<br />

i racconti di Castellani e Rutili<br />

DOSSIER<br />

ITINERARI<br />

New Generation<br />

Ro<strong>by</strong> B: THE BOOK<br />

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<strong>SARA</strong><br />

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speciale 2008<br />

donna impresa magazine<br />

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DONNE<br />

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IL VALORE DELLA DIFFERENZA<br />

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LE RAGIONI DELLA NUOVA<br />

POLITICA<br />

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REDAZIONE@<strong>DONNA</strong><strong>IMPRESA</strong>.COM<br />

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i<br />

Il magazine di Donne Impresa Uapi Confartigianato<br />

Dwww.donnaimpresa.com<br />

speciale<br />

donne<br />

ATTUALITA’<br />

intervista a Milko Vitali<br />

IL<br />

SISTEMA<br />

INFORMATIVO<br />

DELLA<br />

PREVENZIONE<br />

MIXER<br />

i nostri figli<br />

<strong>IMPRESA</strong><br />

Nicoletta MorellieRo<strong>by</strong> B.<br />

proprietà editoriale e progetto grafico World Service la comunicazione pensata<br />

bellavita<br />

dovecomequandoperchè<br />

Di<br />

speciale maggio/giugno 2007<br />

donna impresa magazine<br />

SPECIALE<br />

“Fatti, donne, idee con una<br />

marcia in più”<br />

Mixer<br />

L’arte nella fotografia<br />

Rita Vitali Rosati<br />

Alfredo Gattafoni<br />

in missione con Jack<br />

EVENTI “DI” STILE<br />

tappeto rosso<br />

al ristorante buss<br />

cose da ragazzi<br />

Nicoletta Morelli e Ro<strong>by</strong> B.<br />

bellavita<br />

jack&sexa<br />

locali in cui sentirsi di casa<br />

“ un esempio<br />

vincente di imprenditoria<br />

marchigiana”<br />

www.donnaimpresa.com<br />

storia di<br />

copertina<br />

LICIA<br />

CANIGOLA<br />

IL VOLTO ISTITUZIONALE<br />

DELLE PARI OPPORTUNITA’<br />

RITRATTI<br />

PUBBLICOePRIVATO<br />

FedericoVitali<br />

RemigioCeroni<br />

AlfredoGattafoni<br />

ValerioVagnozzi<br />

periodico n.0 luglio 2006 in attesa di registrazione a cura della World service<br />

Di<br />

periodico n.1 dicembre 2006<br />

donne impresa magazine<br />

uapi confartigianato<br />

SPECIALE<br />

donne che raccontano donne<br />

esclusivo<br />

PUBBLICOePRIVATO<br />

10 domande a :<br />

Enio Gibellieri<br />

Moreno Bruni<br />

REGALO<br />

calendario<br />

2007<br />

ARTE<br />

le biblioteche infinite di Iommi<br />

l’alfabeto immaginario di Sistilli<br />

new generation<br />

Ro<strong>by</strong> B.<br />

uscire<br />

Bruno<br />

Baldassarri<br />

la vita<br />

quotidiana<br />

come<br />

rappresentazione<br />

libri<br />

jack&sexa atupertu con<br />

bella vita<br />

Di<br />

speciale autunno 2007<br />

donna impresa magazine<br />

Proprietà editoriale e progetto grafico World Service La Comunicazione Pensata<br />

SPECIALE<br />

donne<br />

di Valeriana Mariani<br />

PUBBLICO&PRIVATO<br />

Graziella Ciriaci<br />

Massimo Rossi<br />

Alfredo Gattafoni<br />

Silvano Lattanzi<br />

LIBRI<br />

Michele Bovi<br />

“Da Carosone a Cosa Nostra”<br />

new<br />

Ro<strong>by</strong> B.<br />

“rock”i love you<br />

generation<br />

bellavita<br />

The pleasure of life o una notte da baia<br />

<strong>by</strong> jack<br />

e/o<br />

Fabio Castori<br />

www.donnaimpresa.com<br />

storia di<br />

copertina<br />

Graziano<br />

Di Battista<br />

PRESIDENTE EUROSPORTELLO<br />

Fashion Italian StyleMICAM<br />

2007 milano<br />

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V.LE F.CAVALLOTTI 145<br />

63017 PORTO SAN GIORGIO<br />

AP/FM<br />

E-MAIL:<br />

redazione@donnaimpresa.com<br />

mariani@donnaimpresa.com<br />

WEB:<br />

WWW.<strong>DONNA</strong><strong>IMPRESA</strong>.COM<br />

WWW.AZIENDEASSOCIATE.IT<br />

Di<br />

speciale febbraio 2007<br />

donna impresa magazine<br />

uapi confartigianato<br />

SPECIALE<br />

“L’ immagine della donna<br />

come business”<br />

Gavino Maresu<br />

RITRATTI<br />

PUBBLICOePRIVATO<br />

Graziano Di Battista<br />

Danilo Specchi<br />

Francesco Silvi<br />

Alfredo Gattafoni<br />

ARTE<br />

Iommi l’immaginario poetico<br />

della comunicazione<br />

Sistilli visto da Dick Adelaar<br />

new generation<br />

i nostri figli visti da vicino<br />

Nicoletta Morelli e Ro<strong>by</strong> B.<br />

bellavita<br />

REDAZIONE<br />

storia di<br />

copertina<br />

ENIO<br />

GIBELLIERI<br />

Presidente Camera di Commercio<br />

Mauro Nucci:<br />

Un mondo di<br />

con jack&sexa TIPICITA’<br />

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annuale ( 100,00 euro) a “ Di”<br />

Donna Impresa Magazine<br />

entro il 30/03/08 ed avrai la<br />

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<strong>DONNA</strong> <strong>IMPRESA</strong> <strong>MAGAZINE</strong><br />

N.<br />

c/c 50824424 Ufficio Postale<br />

Porto San Giorgio Centro (ap/fm)


LA COMUNICAZIONE PENSATA<br />

L'immagine di un'azienda è fondamentale per la sua giusta collocazione nel mercato. Rispecchia la sua realtà operativa, la sua<br />

solidità, la sua efficienza e professionalità. La cura dell'immagine è sicuramente parte integrante dell'azienda stessa e va a contribuire<br />

enormemente sulle decisioni del consumatore. Pertanto risulta basilare la giusta scelta strategica da adottare in fase di progettazione.<br />

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info@donnaimpresa.com


il magazine è on-line su www.donnaimpresa.com SOMMARIO<br />

coming soon<br />

ANTEPRIMA nel prossimo numero:<br />

MONICA<br />

GAIANI<br />

de Sede<br />

O F S W I T Z E R L A N D<br />

4 STORIA DI COPERTINA<br />

Sara Iannone professione creative event manager<br />

6 SPECIALE DONNE CHE RACCONTANO<br />

a cura di Valeriana Mariani<br />

8 Annarita Pilotti Loriblu, lo stile che ha fatto la differenza<br />

12 Maura Mancini Rossana Nicolai, la comunicazione emozionale<br />

16 Federica Balza veste Aquateam<br />

20 Veronica Marica la stanza dei bottoni di tinge di rosa<br />

22 Bianca Mutti nasce L’vent<br />

24 Tiziana Amurri donne capitane d’impresa<br />

26 Anna Moreschini professione advising<br />

28 Lolita Falconi donne che fanno notizia<br />

30 Maria Cristina Lani dentro il no-profit e per il no-profit<br />

36 BELLE SCOPERTE Cristina Capriotti<br />

38 PUBBLICO E PRIVATO Il valore della differenza<br />

46 Donne ed economia Rosa Gentile<br />

48 Attualità quello che c’è da sapere di Valeriana Mariani<br />

50 Le ragioni della nuova politica<br />

54 Dalle province<br />

56 Fermator porte aperte<br />

58 Sicurezza negli ascensori di Alfredo Gattafoni<br />

60 DOSSIER bellezza: in copertina Nails World<br />

66 Speciale Micam a Milano protagonista la calzatura made in Marche<br />

a cura di Nicol Lucarelli<br />

68 Moda Indossare il tempo<br />

70 Casa abitare il tempo<br />

90 Itinerari in copertina la tenuta Pighin<br />

104 In viaggio le terre dei Savoia a cura di Angelo Lo Rizzo<br />

106 L’ impresa del turismo è donna? di Gavino Maresu<br />

108 MIXER arte: in copertina l’atelier di Paolo Sistilli ad Utrecht (NL)<br />

112 Libri autori contemporanei<br />

114 Teatro e musica d’autore le “Viagra Sister” di Nadia Fondelli<br />

116 A tu per tu intervista a “sua maestà” ANDREA RONCATO<br />

118 BELLA VITA: speciale extra voice ed extra dj’s a cura di Jack<br />

124 Inossidabile Sabatino Furnari presenta FRACESCO GUCCINI<br />

129 NEW GENERATION: ROCK & HIP-HOP a cura di Ro<strong>by</strong> B.<br />

130 Sport ragazze che sanno vincere<br />

IL SALE DEL BENESSERE<br />

Pavimenti di sale, pareti di sale,<br />

stalattiti di sale che si stagliano<br />

dall’alto sui visitatori: uno<br />

spettacolo incredibile, suggestivo,<br />

imponente. Ma soprattutto<br />

salutare. Le grotte di sale sono una<br />

delle scoperte più recenti, per<br />

quanto riguarda la medicina<br />

alternativa e la cura naturale a<br />

numerose patologie. Gli ioni di sale<br />

marino agiscono principalmente<br />

sulla respirazione migliorando lo<br />

stato delle mucose, dei bronchi e<br />

in generale delle vie respiratorie<br />

ma sono anche indicati per curare CENTRO DI MICROCLIMA MARINO<br />

problemi dermatologici e stati di<br />

affaticamento emotivo.<br />

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PORTE BLINDATE SU MISURA<br />

PATRIZIAe<br />

FILIBERTO SAVARESE<br />

GABRIELLA<br />

DEL FANTE<br />

Dedita dal 1992 a<br />

sviluppare il tema delle<br />

fate, ponte tra l'onirico ed<br />

il reale, tra la fanciullezza<br />

e l'età adulta. Le sue<br />

creature, di diafana<br />

bellezza, sono simboli,<br />

archetipi, che non hanno<br />

bisogno di occhi per<br />

vedere, né di bocca per<br />

parlare ed hanno la<br />

immediata capacità di<br />

comunicare con il terzo<br />

occhio della mente e<br />

trasmettere il viaggio<br />

interiore che l'artista ha<br />

dovuto compiere dentro<br />

di sé per arrivare alla<br />

sintesi.<br />

ARREDART<br />

allestimenti fieristici


pubblico&privato<br />

Sara<br />

Storia di copertina<br />

professione creative event manager<br />

<strong>IANNONE</strong><br />

VIP, POLITICI, PREMI IMPORTANTI E NON SOLO…<strong>SARA</strong> È ANCHE<br />

LA REGINA INDISCUSSA DEGLI EVENTI MONDANI E LE SUE FESTE<br />

SONO INDIMENTICABILI Esperta di marketing e comunicazione, relazioni esterne e<br />

rapporti con le istituzioni, capo segreteria di diversi ministri, molto impegnata nel sociale,<br />

organizzatrice e promotrice di eventi e Premi importanti, Sara è anche Presidente dell’associazione<br />

culturale l’Alba del Terzo Millennio le cui finalità sono da ricercarsi nella sollecitazione e<br />

valorizzazione di tutte quelle esperienze che risultino particolarmente significative nella<br />

testimonianza di valori laici e confessionali nell’impegno dell’uomo per la crescita e lo sviluppo<br />

della famiglia comune celebrate anche attraverso il Premio “Le ragioni della Nuova Politica”,<br />

riconoscimento per quanti hanno saputo dare un contributo rilevante attraverso le proprie opere, la<br />

propria attività, le proprie parole, il proprio pensiero. Un progetto di grande successo quest’anno<br />

alla sua quinta edizione del quale vi raccontiamo nel servizio di pagina 50. Lady Iannone: di origine<br />

frusinate, nata a Morolo, sotto il segno dell’Acquario, portamento elegante, impeccabile nel look,<br />

eterea e di una bellezza raffinata, vanta un carattere ed una sicurezza sorprendenti, quasi<br />

sconcertanti che lasciano però trasparire, in non rare occasioni, una dolcezza ed una sensibilità<br />

d’animo nobili. Noi l’abbiamo incontrata nel suo studio di Roma in Piazza del Parlamento in una<br />

giornata piovosa e per nulla mite. Calore che però abbiamo ritrovato pranzando con lei in un tipico<br />

ristorantino della capitale del quale ci ha colpiti la semplicità e la prelibatezza dei piatti che si<br />

rivelavano in tutta la loro sorprendente genuinità. Naturali e genuini come la nostra ospite sempre<br />

disponibile e piacevolmente spiritosa che non si è risparmiata nel raccontarci la sua vita…<br />

Quando ha scoperto la sua vocazione per<br />

l’impegno sociale Sara?<br />

È una passione che mi accompagna sin da<br />

vantaggio competitivo riconosciuto (e<br />

storicamente stratificato) rispetto agli<br />

avversari, il cosiddetto issue ownership.<br />

giovanissima. Già a quattordici anni ho sentito<br />

il bisogno di impegnarmi in prima persona<br />

nella politica attiva. La mia formazione è<br />

Definire le linee strategiche e tattiche di<br />

una campagna elettorale significa….<br />

Significa valutare i punti di forza e debolezza<br />

avvenuta, tra l’altro, in un periodo difficile in del candidato e degli avversari, studiare<br />

cui le tensioni e le e contraddizioni sociali minacce e opportunità e considerare le<br />

erano molto forti, in una Colleferro nata diverse opzioni. Vuol dire differenziare<br />

intorno ad un insediamento industriale che nettamente il candidato dagli avversari per<br />

rappresentava un forte elemento di rottura coerenza e competenze e scegliere il suo<br />

con l’antico tessuto contadino della zona. look, elemento per nulla secondario, che deve<br />

La sua formazione scolastica?<br />

Ho conseguito il diploma in ragioneria in<br />

essere consono alla personalità del candidato<br />

e con la sua storia. Significa scegliere una<br />

quanto c’era l’opportunità di studiare il diritto e comunicazione che tenga conto di<br />

l’economia dopo di che ho approfondito la determinate caratteristiche e che, al<br />

sociologia, la filosofia ed ho preso un Master contempo, sia efficace dal punto di vista della<br />

in immagine e comunicazione.<br />

rispondenza.<br />

Comunicare, nella società<br />

Mi parli della sua vita professionale… dell’informazione com’è quella di oggi, è<br />

Le mie prime esperienze lavorative risalgono divenuta una funzione sempre più strategica e<br />

agli anni ’80 quando ho cominciato ad nessuno può farne a meno; nemmeno il<br />

occuparmi di relazioni esterne,<br />

mondo della politica che ha dovuto<br />

dell’organizzazione di convegni, incontri di necessariamente utilizzarla per fidelizzare il<br />

studio, dibattiti su tematiche di rilevanza cosiddetto cliente-elettore. Le odierne<br />

politico-sociale e poi di campagne elettorali, campagne elettorali non possono prescindere<br />

una delle sfide più faticose perché non si dall’utilizzo di un avanzato marketing politico<br />

vince (solo) facendo cambiare idea agli elettorale soprattutto nella fase strategica e di<br />

elettori, ma (anche) facendo sì che gli elettori analisi, quelle in cui si esaminano i desideri e<br />

decidano avendo in mente temi su cui il le aspettative degli elettori, si identificano i<br />

candidato – partito – coalizione ha un segmenti decisivi dell’elettorato e si posiziona<br />

4 www.donnaimpresa.com<br />

di Valeriana Mariani<br />

la propria offerta politica. Senza questa fase di<br />

analisi, si rischia di avere un “prodotto politico”<br />

poco appetibile, e si deve ricorrere a tecniche<br />

di lancio poco efficaci.<br />

I suoi successi professionali però<br />

sappiamo non essere esclusivamente<br />

legati agli ambiti istituzionali, della<br />

pubblica amministrazione o comunque<br />

della politica in senso ampio. La<br />

descrivono come la “Regina” indiscussa<br />

degli eventi mondani…<br />

Sono lusingata da questa sua affermazione,<br />

tanto da esserne fiera. Sa, negli anni, ho<br />

cercato di mettermi alla prova anche in<br />

contesti meno formali organizzando eventi<br />

legati al mondo dell’arte, della danza, della<br />

musica, della recitazione…da una parte a<br />

soddisfare le mie più intime passioni, pensi<br />

che ho anche studiato a livello quasi da<br />

professionista come mimo, dall’altra per<br />

promuovere la cultura attraverso<br />

manifestazioni originali e di qualità, fra queste<br />

potrei citarle ad esempio il premio<br />

“Protagonisti della vita” conferito dai capitani<br />

d’azienda alle persone che si sono distinte<br />

per la loro attività imprenditoriale e<br />

“Pazzodiaco” un evento da ripetersi ogni<br />

mese nel quale sono stati invitati i personaggi<br />

nati sotto lo stesso segno zodiacale e di quelli<br />

affini. Tantissimi gli ospiti, tutti egualmente<br />

“Donne e vini da far girar la<br />

testa” una manifestazione<br />

pensata per la primavera 2008<br />

nella quale i 12 vini più pregiati<br />

d’Italia, ognuno di essi<br />

simbolicamente rappresentato<br />

da una modella che ne incarni<br />

le peculiarità, si contenderanno<br />

l’esclusivo primato,<br />

naturalmente decretato da una<br />

giuria di esperti, in funzione<br />

della individuale capacità di<br />

proporre un abbinamento<br />

donna-vino che sia verosimile.<br />

In questa kermesse di bianchi<br />

e rossi d’autore, ospiti di pregio<br />

indiscusso i vini e gli spumanti<br />

“La Scolca”, prodotti nella<br />

tenuta della famiglia Soldati<br />

alle cui redini, accanto a papà<br />

Vittorio ed al primogenito<br />

Giorgio, si sono con successo<br />

affiancate la secondogenita<br />

Chiara e la mamma Luisa che<br />

rappresentano il “ racconto al<br />

femminile” del nobile nettare<br />

divenuto un habituée nei<br />

palazzi del potere e scelto da<br />

Katie Holmes e Tom Cruise per<br />

pasteggiare e brindare nel<br />

giorno del loro matrimonio”<br />

straordinari. Fra questi però alcuni, in particolare, mi<br />

hanno colpita…ricordo ad esempio la travolgente<br />

personalità di Patrizia de Black e l’eleganza di Renato<br />

Balestra entrambi per il segno dello scorpione,<br />

l’avvenenza e la semplicità della stupenda modella<br />

brasiliana Lilion Ramos del segno dei pesci, il sex-appeal<br />

di Vittorio Sgarbi nato sotto il segno del Toro e non ultime,<br />

la grazia e la bellezza dell’attrice Gaia Zucchi, della<br />

giornalista Irene Mandelli a rappresentare i Gemelli e<br />

l’ indimenticabile Maria Giovanna Elmi nata sotto il segno<br />

della Vergine. In cantiere invece, un percorso volto alla<br />

valorizzazione del vino articolato in fasi distinte ma<br />

inscindibili, in cui la presentazione delle caratteristiche e<br />

delle tecniche di produzione diventi il tema di un incontro<br />

fatto di degustazioni, di arte, di pittura, di alta gastronomia<br />

e di curiosità tradotte in aneddoti in latino su quello che è<br />

considerato il “nettare degli Dei”.<br />

Cosa rende veramente esclusivo un evento Sara?<br />

È un mix di cose. Ci vuole innanzitutto l’organizzazione<br />

che deve essere impeccabile, dal menu alla location alla<br />

mise en place, e poi ci vuole l’esclusività. L’evento deve<br />

conservare quell’aura di oggetto del desiderio.<br />

Fondamentali sono poi la “bellezza” delle persone,<br />

bellezza naturalmente intesa come trionfo di valori e<br />

bontà d’animo.<br />

Quali sono gli aspetti che l'affascinano<br />

maggiormente del suo lavoro?<br />

Quello che mi piace maggiormente è il riuscire a<br />

condividere qualcosa con gli altri, un interesse, una<br />

passione, una semplice chiacchierata…un momento.<br />

Questa mia innata predisposizione ai rapporti<br />

interpersonali, alle relazioni pubbliche sono stati alla base<br />

della mia scelta professionale, dei miei successi<br />

lavorativi, del mio essere intimamente appagata non<br />

esclusivamente come moglie di un uomo straordinario<br />

che risponde al nome di Marcello e madre di due<br />

splendidi figli: Priscilla e Valerio, seppure questo<br />

rappresenti per me la gioia più grande. Noi dobbiamo<br />

partire dalla consapevolezza che nel nuovo millennio tutto<br />

si fonda sull’intreccio di idee che si è in grado di<br />

sviluppare, elaborare e trasmettere al meglio, con la<br />

massima efficacia e attrattiva e che il pubblico da<br />

raggiungere è sempre più vasto e sensibile, tanto da<br />

esigere chiarezza e contenuti certi. Non importa, in alcuni<br />

casi, dimostrare sicurezza nelle proprie convinzioni, non<br />

sempre sono sufficienti le proprie capacità professionali,<br />

occorre altro. E’ necessario saper trasmettere al mondo la<br />

propria storia, la propria identità, le personali ambizioni ed<br />

emozioni e chi non possiede gli strumenti per farlo in<br />

modo appropriato, è destinato a perdere terreno e ad<br />

essere tagliato fuori dalle dinamiche sociali e<br />

professionali. Oggi solo chi comunica bene può avere la<br />

carta vincente. Ma l’arte del comunicare richiede<br />

mestiere, progettualità, obiettivi certi. Non si improvvisa.<br />

Non si può affatto improvvisare: sarebbe peggio.<br />

Qual è il segreto per diventare un buon comunicatore<br />

secondo lei?<br />

Io credo che il segreto per diventare un buon<br />

comunicatore sia la cultura, i cosiddetti fondamentali.<br />

Occorre studiare molto, sapere il più possibile, saper<br />

scrivere molto bene avendo fatto molto esercizio, saper<br />

studiare rapidamente e profondamente ogni tipo di<br />

documento, saper parlare, sapersi relazionare, saper<br />

ascoltare. Tutto quel che c’è da imparare sul lavoro, si<br />

impara, appunto, sul lavoro. Sapere, essere preparati, dà<br />

però quella sicurezza di cui un comunicatore ha bisogno<br />

sin dall’inizio della sua carriera.


Valeriana<br />

Mariani<br />

Presidente Uapi<br />

Confartigianato<br />

Donne Impresa<br />

Provincia di<br />

Ascoli Piceno/Fermo<br />

Presidente di<br />

Aziende Associate<br />

www.aziendeassociate.it<br />

Amministratore<br />

World Service<br />

LA COMUNICAZIONE PENSATA<br />

Editore e Direttore Responsabile<br />

Donna Impresa Magazine<br />

mariani@donnaimpresa.com<br />

Dimagazine<br />

un anno di grandi<br />

Etica e business:<br />

insieme sullo stesso binario<br />

senza distinzioni di “genere”<br />

Gli imprenditori e le imprenditrici sono<br />

prima di tutto uomini e donne. Non c’è la<br />

vitael’azienda,esistelavita,chealsuo<br />

interno contiene anche (e non solo)<br />

l’azienda. L’etica, ovvero la riflessione sul<br />

modo di agire, è il vero grande quesito che<br />

attraversa tutti i saperi e settori della vita,<br />

di tutti. Per quanto riguarda l’economia,<br />

questo aspetto è ancora più evidente<br />

perchè ogni gesto della nostra vita è anche<br />

un gesto economico. Il “quanto” e il<br />

“cosa” non sono più sufficienti, è<br />

imprescindibile oggi interrogarsi sul<br />

“come”. È possibile coniugare tutela della<br />

qualità del prodotto, dell'ambiente, dei<br />

diritti, salvaguardando i profitti d'impresa.<br />

6 www.donnaimpresa.com<br />

successi<br />

Effetti della gestione etica nei diversi ambiti aziendali: finanziaria, commerciale, manageriale e della comunicazione<br />

donne che raccontano


nuove regole<br />

Dalla beneficenza alla responsabilità sociale ed estesa: controllo della filiera,<br />

innovazione ambientale, analisi del ciclo di vita del prodotto, rispetto dei<br />

diritti. Un circolo virtuoso che va dal produttore al consumatore e che non ha<br />

confini geografici. E’ possibile, è giusto, è remunerativo. Bisogna che ci<br />

credano gli imprenditori quanto ci credono i consumatori. E' necessario che il<br />

mondo produttivo, nonostante il contesto indubbiamente difficile, cominci a<br />

vedere nell'innovazione ambientale, nell'efficienza energetica e nell'impegno<br />

etico, gli strumenti che aiutano a far crescere la competitività anziché essere<br />

vissuti come un peso. Non dimentichiamoci che il 40% del valore di<br />

un'impresa sta nel suo marchio, cioè nella sua credibilità E non dobbiamo<br />

dimenticare che il degrado dell'ambiente è un problema collettivo così come i<br />

temi planetari, come i cambiamenti climatici fino a pochi anni fa percepiti<br />

come distanti dalla vita di tutti i giorni, fanno ormai parte del vissuto<br />

quotidiano di ognuno di noi. Abbiamo desiderio di un cambiamento e<br />

possiamo fare qualcosa per ottenerlo come produttori e consumatori, ma<br />

prima ancora come donne e uomini. Tutte le ricerche di mercato svolte negli<br />

ultimi 10 anni indicano che i consumatori sono disposti ad acquistare prodotti<br />

“puliti” spendendo anche un po' di più. E tutte le esperienze di innovazione<br />

ambientale sia di processo che di prodotto intraprese dalle aziende negli<br />

ultimi 10 anni hanno dimostrato che investire su impegno ambientale ed<br />

etico rende competitivi e non solo “paga” ma fa anche risparmiare. In un<br />

momento in cui il processo di banalizzazione del prodotto è forte e in cui la<br />

marca attraversa una grande crisi, fattori di differenziazione dell'offerta quali<br />

quelli ecologici possono fare la differenza tra il successo di un prodotto e il<br />

suo fallimento sul mercato<br />

l’abito fa il monaco<br />

Tutti sappiamo che la moda e il vestire ricordano un sistema di valori:<br />

attraverso l’abbigliamento si offrono informazioni su di sé, il prodotto moda<br />

viene acquistato per la sua carica simbolica e per i significati che trasmette.<br />

Dunque appartiene alla sfera del simbolico. Congiuntamente all’abito<br />

acquistiamo lo stile di vita che esso rappresenta. La moda dunque come<br />

sistema di valori che vengono trasmessi attraverso il prodotto.Vogliamo che<br />

"bello" e "giusto" facciano parte di quella vision secondo la quale il profitto<br />

deriva anche dalla tutela della qualità, dei diritti e della specificità territoriale e<br />

ambientale dei luoghi di produzione. Uno stile di vita indossato, insomma, di<br />

cui andare fieri. Qualità e creatività sono i fattori di competitività del Made in<br />

Italy nel mondo...ma la serietà e l'impegno, ovvero la responsabilità ancora<br />

non sono così ampiamente condivise fra i produttori dell’intera filiera, dalla<br />

scelta della materia prima, al rapporto coi terzisti, dalle relazioni con “tutta” la<br />

manodopera nel mondo globale, alla valorizzazione del territorio, delle sue<br />

relazioni umane e specificità produttive, alla tutela dell'ambiente in cui si<br />

opera. Un ulteriore plus fatto di impegno e serietà globali appunto a cui oggi<br />

non ci si può più sottrarre.<br />

Seècosìosecosìvogliamochesia,cioèseèveroche“l’abito”èancheil<br />

modo più naturale ed esemplare per trasmettere ideali e valori, perché<br />

continuare a comunicare la moda come il luogo del frivolo? Dovremmo<br />

riflettere sull’importanza di trasmettere l'impegno e la serietà di un mondo<br />

produttivo così peculiare da essere invidiato e imitato. Ciò che avvicina la<br />

"marca" alle persone é la percezione che dietro e attorno a quel "nome"<br />

agiscono persone in una direzione "amica". Amica per i valori che<br />

rappresenta. E se il gradimento è molto alto, avanza qualcosa: la<br />

gratitudine, un senso di debito che si "salderà" volentieri davanti al prodotto.<br />

Quello vero, quello che va pagato in denaro. Oggi, diversamente, assistiamo<br />

a una crisi di fiducia tra imprese e consumatori. Da parte delle aziende e di<br />

chi fa comunicazione è necessario ristabilire questa fiducia, ovvero un<br />

equilibrato rapporto tra imprese e società. La sfida è quella di una<br />

comunicazione sempre più "people-oriented", ed è una sfida tutta etica<br />

perché nel mondo globale le imprese hanno la responsabilità di rispettare i<br />

valori di tutti (comunicazione nel mondo globale), rispettando e sottolineando<br />

al tempo stesso i valori di alcuni (il pubblico di riferimento). Una sfida per<br />

nulla facile.<br />

8 www.donnaimpresa.com<br />

LORIBLU<br />

uno<br />

stile che ha fatto<br />

DIFFERENZA<br />

la<br />

nell’universo<br />

FEMMINILE<br />

Simbolo di eleganza<br />

contemporanea nel mondo della<br />

moda un esempio<br />

, una storia<br />

, . Parliamo con la<br />

titolare di LORIBLU imprenditrice di<br />

successo che ha contribuito a far conoscere<br />

il vero made in Marche sia in<br />

Italia che all'estero<br />

. Semplicità e<br />

determinazione sono gli ingredienti coltivati<br />

per fare strada.<br />

Mi congratulo con lei in quanto la sua azienda produce calzature<br />

ed accessori uomo-donna di grandissima qualità e di straordinaria<br />

bellezza, che tra l’altro indossano anche i nomi più rappresentativi<br />

del mondo del cinema e di quello dello spettacolo in senso<br />

ampio. Oltremodo mi congratulo per il rispetto nei confronti del<br />

prodotto “Made in Italy” in quanto informata sulle fasi di<br />

produzione del prodotto griffato “LORIBLU” che sono interamente<br />

realizzate nel nostro Paese, o meglio, addirittura nel nostro<br />

territorio fermano dove gli artigiani vantano un’esperienza<br />

centennale. Ed ancora le faccio i miei più sinceri complimenti per<br />

il suo mandato in Confindustria Marche e per il suo ruolo<br />

nell’Assessorato alle Pari Opportunità, per il suo impegno nel<br />

sociale attraverso la sponsorizzazione di iniziative rivolte ai<br />

giovani elpidiensi nella pratica del calcio di cui suo marito è<br />

Presidente oltre che per il sostegno delle attività artistiche<br />

dell’ amministrazione comunale della città di Porto Sant’Elpidio<br />

attraverso il “Teatro delle Api”, la cui direzione artistica è affidata al<br />

bravissimo Neri Marcorè. Moda e no profit è indubbiamente un<br />

binomio che funziona, con ricadute positive per entrambi: il no<br />

profit può offrire il sistema di valori che la moda può fare proprio e<br />

inglobare nel suo universo simbolico. Persone ed aziende<br />

innovative hanno puntato a introdurre sul mercato prodotti<br />

funzionali e ben progettati senza sacrificare i valori che a tutti<br />

stanno a cuore: profitti, ecologia, qualità e buon gusto, salute,<br />

diritti.<br />

Mi parli degli esordi Annarita...<br />

L’azienda nasce circa trent’anni fa per volontà di un “figlio dei fiori”<br />

che poi è diventato mio marito. Un uomo che stimo<br />

profondamente per il suo estro, per la bellezza delle sue<br />

creazioni, per le capacità professionali e soprattutto per la<br />

lungimiranza nel perseguire un sogno, un progetto di vita che<br />

appagasse i suoi più intimi desideri: la voglia di realizzarsi in<br />

qualcosa che fosse suo e il desiderio di dare forma alla“bellezza”.<br />

Gli esordi sono stati molto difficili perchè non disponeva di cifre da<br />

poter investire nell’attività in quanto proveniva da una famiglia<br />

semplice che non aveva i mezzi per sostenerlo economicamente<br />

in questo suo desiderio di crescita professionale. Ricco però di<br />

inventiva e senso pratico, ma soprattutto dotato di grande<br />

manualità, decise comunque di non mollare e di arrangiarsi come<br />

poteva…pensi che con l’ausilio di un motore sul quale aveva<br />

collocato una carta vetrata, di quelle<br />

Professione: imprenditrice<br />

Annarita Pilotti<br />

business al femminile


“ I nostri veri gioielli? Sara, Claudia,<br />

Riccardo e Michela, ai quali abbiamo<br />

cercato di trasmettere il senso di<br />

responsabilità nei confronti dei doveri<br />

quotidiani. Li rendiamo partecipi affinchè<br />

imparino ad amare quello che facciamo,<br />

perché la passione e l’amore sono gli<br />

elementi essenziali del successo”.<br />

nella foto i titolari di LORIBLU:<br />

Annarita Pilotti e Graziano Cuccù<br />

stilista delle preziose collezioni<br />

uomo-donna<br />

comunemente utilizzate in edilizia, trasformò una<br />

vecchia lavatrice in una sfibratrice di pelle. La<br />

necessità e la voglia di “farcela” l’avevano portato<br />

ad organizzarsi, anche senza risorse. Del resto<br />

lavorare come garzone, e quindi lavorare dove<br />

occorreva senza una mansione precisa, gli aveva<br />

dato la possibilità di apprendere le tecniche<br />

dell’intero ciclo di produzione, questa la sua<br />

fortuna. Tagliava, sfibrava, cuciva la tomaia,<br />

insomma era riuscito a realizzare il prodotto finito,<br />

seppure ancora un po’ rudimentale, non troppo<br />

raffinato. Il suo spiccato senso estetico e la<br />

naturale vocazione per l’armonia delle forme da lì a<br />

poco però, nonostante non avesse avuto la<br />

possibilità di conseguire studi specifici, furono i<br />

presupposti essenziali ad affinare il prodotto che<br />

piano piano acquisì quella grazia e quello stile<br />

unico che fecero la differenza di allora, e che<br />

continua ad essere l’elemento di vantaggio anche<br />

oggi.<br />

In relazione alla crescita dell’azienda c’è stato<br />

un momento in cui suo marito ha avuto la<br />

sensazione tangibile che qualcosa stesse<br />

cambiando?<br />

Si, certamente. Ricorda, o meglio ricordiamo, con<br />

piacere e commozione ad esempio uno dei<br />

primissimi e più importanti successi conseguiti<br />

negli anni, quello che di fatto ha dato una svolta<br />

significativa all’impresa, ottenuto grazie a calzature<br />

le cui tomaie erano interamente composte da<br />

trecce insolitamente lavorate che conferivano alla<br />

calzatura grande originalità e bellezza. Intrecci<br />

interamente fatti a mano con fettuccie colorate<br />

sapientemente coordinate, sia dal punto di vista<br />

cromatico che da quello relativo all’applicazione<br />

degli accessori, se così potevano essere definiti gli<br />

anelli racimolati qua e là compresi quelli che<br />

venivano utilizzati per le tende d’arredamento.<br />

Questo fu un vero e proprio boom a Milano perché<br />

simili lavorazioni non si erano mai viste sino a quel<br />

momento. Successo avvenuto un po’ per caso,<br />

aiutati dalla fortuna di capitare nel contesto giusto<br />

grazie ad un rappresentante che ha fatto sì che<br />

questo avvenisse. Da allora cominciò a<br />

consegnare lavoro a domicilio, nelle botteghe<br />

artigiane locali per far fronte alle richieste cresciute<br />

in maniera esponenziale che da solo, non riusciva<br />

a soddisfare. Così nasce l’azienda che è come una<br />

grande famiglia in quanto conserva a tutt’oggi un<br />

capitale umano preziosissimo: quello di trent’anni<br />

fa.<br />

Lei associa l’azienda a suo marito tanto da<br />

conferirgli tutti i meriti del successo…ma come<br />

e quando inizia questa storia d’amore? Inizia<br />

tanti anni fa, quando ero ancora una maestrina<br />

d’asilo. Non guadagnando abbastanza e<br />

soprattutto non lavorando durante la pausa estiva,<br />

decisi di svolgere un lavoro a domicilio che mi<br />

consentisse di integrare il mio modesto mensile e,<br />

come è ovvio, viste le caratteristiche del nostro<br />

territorio tipicamente calzaturiero, decisi di provare<br />

a lavorare le calzature. Mi affidai ad una signora<br />

che allora gestiva i rapporti fra le lavoratrici a<br />

cottimo e le aziende, e cominciai, insieme a mia<br />

madre, a svolgere il lavoro dell’intreccio, della<br />

battitura ecc. Ebbi di lì a poco modo di conoscere<br />

Graziano perché, essendo lui un grande<br />

accentratore, si occupava di tutto, sia di quanto<br />

veniva prodotto in azienda che fuori, quindi anche<br />

della consegna e del ritiro delle tomaie lavorate in<br />

casa. Ma non fu un colpo di fulmine…diciamo che<br />

prendendo spunto da un saggio proverbio<br />

popolare che recita “da cosa nasce cosa”, il<br />

condividere un interesse ed il fatto<br />

di frequentarci, seppure i nostri incontri erano di<br />

interesse squisitamente professionale, fecero sì<br />

che cominciassimo a piacerci. Ci fidanzammo.<br />

C’è stato successivamente un periodo in cui<br />

entrammo in crisi a causa del mio volermi<br />

arruolare nella polizia, un concorso nel quale fui<br />

70° su 100.000 candidati, in un momento in cui<br />

ero anche riuscita a passare di ruolo alle scuole<br />

materne di Civitanova Marche. Disappunto<br />

condiviso anche da mia madre, rimasta ormai<br />

vedova. Partii, nonostante tutto. Mi recai a<br />

Vicenza a fare un corso per entrare nel Corpo,<br />

dove rimasi per circa nove mesi, dopodiché fui<br />

assunta e mi trasferirono nella Questura di<br />

Macerata, dove ebbi l’onore di essere la prima<br />

donna a vestire la divisa, e successivamente fui<br />

spostata a Civitanova Marche, periodo nel<br />

quale fui anche chiamata ad eseguire il non<br />

facile compito di fare la scorta ai magistrati in<br />

una città densa di tensioni sociali come<br />

Palermo. Gli anni della mia esperienza presso<br />

la Questura di Civitanova Marche sono da<br />

ricordarsi come uno dei più bei periodi della mia<br />

vita perché mi sono trovata a lavorare con dei<br />

colleghi straordinari che sento con grandissimo<br />

piacere ancora oggi, e perché segnano una<br />

tappa importantissima della mia vita affettiva: il<br />

matrimonio. Una esperienza decennale, quella<br />

nell’arma che mi ha dato moltissimo ma che ho<br />

deciso di lasciare perché ormai madre di tre figli,<br />

non riuscivo facilmente a gestire casa e<br />

lavoro…avrei dovuto optare per una mansione<br />

d’ufficio che mi consentisse di lavorare solo<br />

durante il giorno, ma io ho preferito rinunciare<br />

piuttosto che ripiegarmi su un ruolo che non<br />

sentivo affine alle mie naturali attitudini. Da qui<br />

all’ingresso in azienda il passo poi è stato<br />

breve…un po’ per necessità, in quanto mio<br />

marito che si era messo in proprio dopo tanti<br />

anni di lavoro con il fratello aveva aperto uno<br />

spaccio aziendale, un po’ perché cominciavo a<br />

sentirmi la responsabilità di fornire il mio<br />

contributo alla preservazione ed alla crescita di<br />

una realtà lavorativa di famiglia, della quale oggi<br />

mi sento parte integrante. La passione poi ha<br />

fatto il resto.<br />

La filosofia dell’azienda<br />

La politica della qualità del prodotto è sempre<br />

stata la nostra filosofia. Scelta che ha dato i suoi<br />

frutti nel tempo, una sorta di premio al nostro<br />

perseverare. Nell'azienda si seguono<br />

rigorosamente i metodi di produzione<br />

tradizionali, quelli che derivano dalla abilità<br />

manuale dei “maestri artigiani”, sono loro che<br />

dettano i ritmi della lavorazione, a loro sono<br />

affidati la bellezza del prodotto ed il prestigio<br />

dell’azienda. Siamo un team affiatato, ci<br />

consigliamo, condividiamo le ansie dei<br />

campionari, le responsabilità e quando ci<br />

vengono riconosciuti dei meriti, il successo è di<br />

tutti.<br />

Che cosa significa essere imprenditori<br />

oggi?<br />

Essere imprenditori significa capire i bisogni dei<br />

propri clienti, avere la capacità di tradurli in un<br />

prodotto che li soddisfi, e questo richiede<br />

passione e tanta professionalità.<br />

Se potesse avere una bacchetta magica che<br />

cosa cambierebbe di questa società?<br />

Ripristinerei un clima di rispetto fra le persone<br />

soprattutto nei rapporti di lavoro, oggi abbiamo<br />

un gran bisogno di ritrovare la fiducia gli uni<br />

negli altri.<br />

NELLA FOTO:<br />

UNA LAVORATRICE IMPEGNATA<br />

NELL’APPLICAZIONE ARTIGIANALE<br />

DEGLI STRASS SWAROVSKI<br />

ALL’ INTERNO DELLA FABBRICA<br />

LORIBLU


storie<br />

:<br />

di moda<br />

GLI ASSET AZIENDALI CHE HANNO<br />

DETERMINATO IL SUCCESSO DEL<br />

GRUPPO “NICOLAI” SONO<br />

ESSENZIALMENTE DA RITENERSI:<br />

IL “FATTORE TEMPO” VALORE<br />

INTRINSECO DI UNA SOCIETÀ A<br />

CONDUZIONE FAMILIARE OGGI<br />

ALLA SUA SECONDA<br />

GENERAZIONE, L’ATTENTA<br />

GESTIONE MANAGERIALE E LA<br />

CAPACITÀ DI SODDISFARE LA<br />

RICERCA DI UN’ESPERIENZA<br />

D’ACQUISTO IN CUI I PRODOTTI<br />

VENGONO SELEZIONATI OLTRE<br />

CHE PER LE LORO<br />

CARATTERISTICHE FUNZIONALI,<br />

PER LE LORO VALENZE<br />

SIMBOLICHE ED ESTETICHE.<br />

LA GRIFFE NON SOLO COME<br />

GARANTE DI QUALITÀ MA ANCHE<br />

COME STRUMENTO CHE<br />

GRATIFICHI L’ACQUISTO.<br />

NEGLI ULTIMI ANNI INFATTI IL<br />

SETTORE MODA SI È RESO<br />

PROTAGONISTA DI UNA SENSIBILE<br />

DISSOCIAZIONE TRA IL<br />

PRODOTTO E LA FIRMA, CON IL<br />

CONSEGUENTE PASSAGGIO<br />

DALLA COMUNICAZIONE DI<br />

PRODOTTO A QUELLA DI BRAND,<br />

CHE ASSOCIA ALLA CLASSICA<br />

VALENZA INFORMATIVA LA<br />

VALENZA EMOTIVA. A BEN<br />

VEDERE, INFATTI, IL PRODOTTO<br />

MODAPARLADISÉAL<br />

CONSUMATORE, E PER QUESTO<br />

LA COMUNICAZIONE DEVE<br />

SPESSO DECLINARE I CODICI<br />

STILISTICI IN CODICI DI IMMAGINE.<br />

LA FIRMA MODERNA NON È PIÙ<br />

LEGATA AL PRODOTTO NÉ ALLA<br />

CATEGORIA DI PRODOTTI,<br />

PIUTTOSTO VEICOLA IL MODUS<br />

VIVENDI A CUI SI ACCOSTA CON<br />

INTERESSE IL CONSUMATORE,<br />

PER CONDIVIDERNE I VALORI<br />

ED I COMPORTAMENTI. IN QUESTO<br />

QUADRO LA COMUNICAZIONE DI<br />

MASSA, COME LA PUBBLICITÀ,<br />

SI È MOSTRATA SPESSO<br />

INEFFICACE, ESSENDO<br />

PROBABILMENTE PIÙ<br />

APPROPRIATA LA PIATTAFORMA<br />

INFORMATIVA A GARANTIRE IL<br />

CONTATTO DIRETTO CON IL<br />

CLIENTE O IL POTENZIALE TALE.<br />

QUESTO HA COMPORTATO<br />

L’AFFERMARSI DEL “PUNTO<br />

VENDITA” COME “LUOGO DI<br />

INTERAZIONE E DI<br />

COMUNICAZIONE TRA CLIENTE<br />

ED AZIENDA”, LUOGO PREFERITO<br />

PER LO SCAMBIO DI<br />

INFORMAZIONI.<br />

QUANDO<br />

12 www.donnaimpresa.com<br />

PASSA ATTRAVERSO<br />

LA COMUNICAZIONE<br />

LA DIMENSIONEEMOZIONALE<br />

nasce<br />

Una realtà imprenditoriale che a Porto San Giorgio dal<br />

desiderio dei coniugi Bruno Pomioli e Rossana<br />

NICOLAI che diede il proprio nome a quella piccola attività di<br />

articoli per sartoria che è stata l’ouverture della<br />

solida realtà aziendale di oggi la cui gestione<br />

manageriale è affidata ai figli Gianni, Stefano ed<br />

Andrea ed alla moglie del primogenito: Maura Mancini, che<br />

abbiamo avuto l’onore ed il piacere di scoprire in una bellissima<br />

conversazione in cui ci racconta di sé e della sua vita<br />

professionale. Volto incantevole dai lineamenti delicati<br />

ed un sorriso che le illumina il volto, Maura è quella donna che<br />

comunemente definiamo “di classe” per il suo essere<br />

elegante e garbatamente femminile, sempre.Fra<br />

i suoi più grandi amori il primato spetta all’uomo con cui è sposata<br />

da più di trent’anni, Gianni, ed ai tre figli: i gemelli Pierandrea e<br />

Carlotta poco più che diciassettenni e la tredicenne Diletta<br />

nei confronti dei quali è mamma attenta e premurosa.<br />

Rossana Nicolai, un nome che riassume, attraverso le proprie<br />

elegantissime strutture, il meglio delle griffe dell'alta moda in campo<br />

internazionale. Veri e propri templi del fashion che si ergono maestosi<br />

a soddisfare la necessità di comunicare in maniera coerente l'identità,<br />

la personalità e il mondo dei valori insiti in ciascuna firma.<br />

Una comunicazione non di massa ma personalizzata, che si concretizzi<br />

in luoghi “fisici” di incontro con il cliente, che vadano oltre l'ambiente<br />

virtuale offerto dalle nuove tecnologie, divenendo così una vera e<br />

propria piattaforma relazionale, strumento ottimale per costruire solide<br />

e durature relazioni di fiducia con la clientela attuale e potenziale.<br />

Nella moda infatti, diversamente da altri settori in cui l'acquisto on line<br />

comincia a diffondersi con una certa consuetudine, il cliente manifesta<br />

la necessità del contatto“face to face” con il venditore, spesso al fine di<br />

essere guidato e consigliato nell'atto di acquisto. Il consumatore del<br />

duemila, ben informato, curioso ed esigente, è sempre più spesso alla<br />

ricerca di esperienze di acquisto entusiasmanti e coinvolgenti<br />

piuttosto che di semplici prodotti. Egli vive lo shopping come un<br />

momento di evasione dalla routine, fonte quindi di gratificazione<br />

emotiva, derivante dal piacere dell'atto di acquisto in sé piuttosto che<br />

dai benefici propri del bene di cui sia venuto eventualmente in<br />

possesso. Creare valore per il cliente significherà allora renderlo<br />

protagonista di una memorabile esperienza di acquisto emozionandolo<br />

tramite la stimolazione di tutti i suoi sensi.<br />

Vorrei chiederle Maura in un percorso a ritroso nel tempo, di parlarmi delle origini di quelli che<br />

oggi sono ritenuti i luoghi “cult” dell’alta moda ovvero le boutiques Rossana Nicolai….<br />

Una storia di vita semplice come tante. È la storia di una coppia che mette su famiglia ed inizia un<br />

percorso professionale nel campo della vendita di articoli per sartoria, di lane e quant’altro fosse<br />

indispensabile a realizzare capi di abbigliamento.<br />

Una piccola merceria nel cuore di Porto San Giorgio la cui conduzione era affidata alla moglie<br />

Rossana Nicolai dalla quale prendeva anche il nome l’attività commerciale. Rossana che all’età di 43<br />

anni era già mamma di un ragazzo sedicenne, Gianni, che poi è diventato mio marito, rimase<br />

nuovamente incinta. La sua gravidanza impose di ricercare una soluzione che consentisse di<br />

mantenere efficiente l’esercizio ma che, al contempo, alleviasse un po’ il carico di responsabilità<br />

quotidiane della futura mamma, che faticosamente, vista la gestazione non facile, doveva dividersi fra<br />

casa e attività commerciale. Gianni fu pertanto chiamato a far fronte alla richiesta dei genitori,<br />

Professione: imprenditrice Professione: imprenditrice<br />

Maura Mancini<br />

business al femminile


Una donna elegante che cosa veste, Maura?<br />

Una donna raffinata e che voglia esprimersi in tutta la sua<br />

femminilità senza ostentarla, veste Chanel. La moda nella sua<br />

espressione massima è il tubino nero, il filo di perle, il tacco…<br />

la donna chic per me è questo. Personalmente amo lo stile<br />

pulito, sobrio, raffinato…mio cognato Stefano, che gestisce<br />

con il fratello Andrea “Caffè Moda Nicolai”, dice ricorrentemente<br />

alle donne che si rivolgono a lui con il desiderio di un capo<br />

bon ton di recarsi da me presso “Rossana Nicolai Mare”...in<br />

quanto consapevole che quello è lo stile che prediligo fra<br />

tutti, nonostante le mode.<br />

richiesta alla quale decise di adempiere se pur mal volentieri in quanto non<br />

provava nessun interesse nei confronti dell’attività di famiglia. Io lo conobbi<br />

qualche anno dopo. Ci innamorammo subito. Un amore, il nostro, intenso fin<br />

dall’inizio tanto da indurmi a condividere con lui tante più cose possibili<br />

compresa la sua attività lavorativa per la quale non provava ancora<br />

sufficiente passione, nonostante fosse passato del tempo e seppure in lui<br />

fossero già fortemente riconoscibili quelle caratteristiche, quali uno spiccato<br />

senso estetico ed un gusto particolarmente raffinato negli accostamenti, il cui<br />

sbocco naturale era una professione come la loro o, che comunque, fosse<br />

rivolta al mondo della moda. Ma questo lo comprese più tardi. Cominciammo<br />

a fare progetti e di lì a poco tempo mi trovai ad accompagnarlo ad alcune<br />

delle fiere di settore più importanti: Firenze, Milano, Parigi. I saloni<br />

rappresentavano l’opportunità di costruire relazioni, di intrecciare interessi e<br />

devo dire che Gianni, proprio grazie alla sua innata percezione nel valutare le<br />

reali potenzialità delle cose e delle persone, è sempre riuscito a stringere<br />

collaborazioni importanti con aziende che successivamente si sono rivelate<br />

vincenti sul mercato. È straordinario in questo perché la moda ce l’ha nel<br />

sangue, da sempre, anche quando questa sua passione era sopita in un<br />

giovane ancora non sufficientemente maturo da realizzare che in quella<br />

piccola merceria della mamma nasceva una professione che non avrebbe<br />

più abbandonato. Io intanto diciottenne ed impegnata negli studi universitari<br />

cominciai anche a lavorare con lui in negozio per stargli vicina senza però<br />

abbandonare la scuola anche perché i miei genitori sognavano di avere una<br />

figlia laureata in una epoca in cui essere “dottori” era grande motivo di<br />

orgoglio. Di seguito però questa fermezza, di cui tra l’altro andavo molto fiera,<br />

cominciò ad avere qualche cedimento manifestato attraverso un esame di<br />

storia medioevale che non riuscivo a concludere. Questo fu determinante per<br />

la mia vita sia in termini personali che professionali in quanto Gianni già<br />

sofferente per questo mio dovermi recare spesso a Bologna, città nella quale<br />

conseguivo gli studi, mi chiese di abbandonare l’università e lavorare con lui<br />

in maniera continuativa. Accettai per compiacerlo. Passarono circa 3 anni poi<br />

decidemmo di aprire un negozio stagionale sul lungomare di porto san<br />

Giorgio aperto da giugno a settembre del quale avevo la piena<br />

responsabilità. Mi innamorai di quel lavoro…complici il mare la bellezza dei<br />

capi e degli accessori che si distinguevano così tanto dalla consuetudine<br />

dell’offerta locale che in poco tempo riuscimmo ad avere la fiducia di<br />

tantissime donne per le quali diventammo in breve un punto di riferimento.<br />

Un successo che segnò una importantissima svolta in termini di crescita<br />

personale in quanto la responsabilità della gestione mi aveva fatto acquisire<br />

sicurezza. Nel ’77 decidemmo di sposarci. Avevamo un sogno che in quel<br />

momento sentivamo di voler realizzare: una casa, una famiglia, dei bambini.<br />

Il lavoro andava benissimo la vita coniugale assolutamente<br />

appagante…quello che mancava a coronare il sogno erano soltanto i figli che<br />

tardarono un po’ ad arrivare e che, dal momento stesso in cui nacquero, i<br />

gemelli Carlotta e Pierandrea e la deliziosa Diletta, diventarono l’interesse e<br />

la gioia principali della nostra vita.<br />

Quale il collante di un rapporto tanto intenso e così straordinariamente<br />

longevo?<br />

Io penso che in un rapporto a due sia fondamentale la condivisione di un<br />

progetto di vita ed una sorta di predisposizione nel comprendere l’altro nei<br />

suoi più intimi desideri, rispettandone i bisogni. Quello che c’è di magico nel<br />

mio rapporto con Gianni è una specie di ”comunione di pensiero “ che si<br />

riflette spiritualmente nel quotidiano attraverso l’amore per le cose belle e per<br />

i valori importanti della vita: la dedizione ai figli, il rispetto dell’amicizia e<br />

l’intesa non senza contrasti per le scelte professionali, contrasti come<br />

succede in tutte le coppie noi inclusi…ma poi il buonsenso, la benevolenza<br />

ed il desiderio di non incrinare un rapporto importante prevalgono.<br />

Che cos’è il carisma e soprattutto, a parer suo, c’è una correlazione tra<br />

carisma e stile?<br />

Carisma è sinonimo di fascino, classe, charme dovute da innate capacità. È<br />

in effetti, una cosa preziosissima che non si impara ne si compra; è una<br />

traccia che si ha o non si ha nel proprio patrimonio genetico. Un elemento<br />

che quando si possiede fa la differenza. Una persona che abbia fascino la si<br />

ricorda, se ne rimane attratti. Se vi è una corrispondenza con lo stile? Lo stile<br />

molto spesso è riferito alla esteriorità, il carisma è l’essere e rappresenta ciò<br />

che si è nel profondo esprime quello che siamo, la nostra cultura,<br />

l’educazione, gli ideali, le nostre radici. Lo stile è un po’ la nostra impronta e<br />

facendo mio uno dei motti di Mademoiselle Chanel: la moda passa lo stile<br />

rimane.<br />

Che cosa ama particolarmente della sua professione?<br />

Amo scegliere i capi. Mi sento utile ed importante professionalmente nel<br />

momento in cui scelgo. Non è semplice soprattutto oggi in quanto viviamo in<br />

una società in continuo cambiamento, e poi anche perché diversamente da<br />

qualche anno fa non si acquista più il capo in funzione delle proposte<br />

stagionali ma è un continuo rinnovarsi…c’è una continua ricerca ed un<br />

continuo dover disporre di capi nonostante le stagioni.<br />

Sono anche cambiati i meccanismi che regolano le vendite...<br />

Prima c’erano il Natale e Capodanno che erano i momenti più significativi dal<br />

punto di vista commerciale oggi non è più cosi…il cliente ed in particolare le<br />

donne, che sono quelle a cui mi rivolgo attraverso l’attività che gestisco,<br />

acquistano per soddisfare un loro esplicito desiderio: essere belle e ben<br />

vestite, sempre. Non importa che si tratti della vita quotidiana piuttosto che di<br />

una serata importante, quello che conta è sentirsi bene con quello che si<br />

indossa che deve esprimere quello che siamo. L’abito è un nostro modo di<br />

rappresentarci di rapportarci con gli altri ed io scelgo in funzione di questo.<br />

Quando acquisto lo faccio principalmente in relazione ai gusti ed alla<br />

personalità delle mie clienti che amo soddisfare al meglio.<br />

Ma ciò che adoro di più è quello che per me è il concetto di eleganza, anzi<br />

un concentrato di femminilità: tubino nero e tacco a spillo.<br />

Due nuovi punti vendita di straordinaria bellezza uno di questi già<br />

operativo a Civitanova Marche in corso UMBERTO 1° e l’altro i cui<br />

lavori sono in fase di ultimazione, in Corso Garibaldi a Porto San<br />

Giorgio. Due templi della moda per lui e lei dislocati su più pani dove il<br />

cliente ha l’opportunità di scegliere fra abiti,accessori e calzature a<br />

soddisfare ogni suo desiderio…<br />

I nostri clienti sono un bene prezioso da preservare con cura,<br />

quello che<br />

siamo oggi lo dobbiamo innanzi tutto al loro credere in noi ed alla nostra<br />

professionalità. Questa fiducia che ogni giorno ci viene rinnovata deve<br />

essere lo stimolo per crescere, per migliorarci affinchè possiamo<br />

ricompensarli della loro fedeltà. È sulla base di questo principio che abbiamo<br />

creato queste due nuove strutture pensate per accogliere le griffe più<br />

esclusive del mondo nel panorama della moda.<br />

Potremmo definirla, non a torto, una visual merchandiser in quanto si<br />

occupa dell' immagine complessiva del punto vendita, dalla<br />

realizzazione delle vetrine all’organizzazione dei capi all’interno del<br />

negozio...<br />

Costruire l’ideal set intorno al prodotto è una delle cose che maggiormente<br />

mi affascinano della mia professione. La vetrina è il biglietto da visita del<br />

negozio e quindi deve essere coordinata e coerente con lo stile del punto<br />

vendita, con la sua filosofia aziendale. E' bene non appesantirla con molti<br />

prodotti: ne bastano pochi ma selezionati con cura che ben rendano le<br />

peculiarità dell'offerta merceologica dell’esercizio. Il punto di partenza è<br />

quello di un'attenta e scrupolosa analisi dell'offerta studiata sulla propria<br />

clientela, delle sue esigenze, dei suoi comportamenti abituali di acquisto,<br />

nell’ottica di rispondere al meglio ai loro desideri. Questa prima analisi è<br />

essenziale e deve guidare la scelta dei capi. Fondamentali poi ad una “Mise<br />

en scène” seducente, l'abbinamento dei colori e l’illuminazione che ha il<br />

compito di esaltare i prodotti anche tramite l’uso di luci e ed ombre.<br />

L’esposizione interna deve essere gestita sia cromaticamente che in termini<br />

di funzionalità, è molto importante infatti dare luogo ad aggregazioni<br />

merceologiche comunicative quanto più possibile logiche ed intuitive per il<br />

cliente. Esse possono essere guidate da criteri differenti, quali l’affinità o la<br />

complementarità dei capi, la stagionalità, l'occasionalità, lo stile di vita etc.<br />

ma comunque sempre devono confermare la suggestione della<br />

vetrina...guai se non fosse così, sarebbe come infrangere un sogno.<br />

“Rossana Nicolai” è anche sinonimo di impegno sociale sia nelle<br />

attività giovanili, ci piace infatti ricordare il suo contributo a favore<br />

della “Scuola di Pattinaggio Don Bosco” nella città di Porto San<br />

Giorgio, quanto nel mondo del lavoro attraverso il sostegno alle attività<br />

congressuali dei Giovani Imprenditori di Confindustria ed ancora a<br />

favore della cultura in senso ampio ed in qualità di partner ufficiale di<br />

eventi importanti, fra i quali la stagione 2007/2008 del Teatro dell'<br />

Aquila di Fermo. Un plauso meritatissimo per questo ed anche per<br />

l’etica professionale che è emersa nella piacevolissima conversazione<br />

con Maura… principi morali forti che appartengono da sempre alla<br />

realtà che in queste pagine vi abbiamo presentato.<br />

L’HANNO DEFINITO<br />

L’INCARNAZIONE<br />

DEL POTERE FEMMINILE<br />

“E’ SEXY, ELEGANTE, MISTERIOSO, CLASSICO,<br />

DECADENTE, MALIZIOSO, SNELLISCE E<br />

SLANCIA. MA SOPRATTUTTO È ADATTO PER<br />

TUTTE LE OCCASIONI – CI DICE MAURA<br />

MANCINI - CREATO DA MADAME COCO CHANEL<br />

NEL 1926, IL TUBINO NERO RIMANE IL CAPO<br />

FEMMINILE PER ECCELLENZA; È LA<br />

QUINTESSENZA DELLO CHIC, CAPO MUST DEL<br />

GUARDAROBA…CE LO INSEGNA IN “COLAZIONE<br />

DA TIFFANY” LA MERAVIGLIOSA AUDREY<br />

HEPBURN, AVVOLTA IN UN PETIT NOIR DI<br />

PERFETTA SEMPLICITÀ, FIRMATO GIVENCHY,<br />

ILLUMINATO SOLO DA UNA CASCATA DI PERLE”.<br />

Secondo una statistica citata dal quotidiano Independent, il 96<br />

per cento delle donne ne possiede uno e il 48 per cento più di<br />

uno. Anche l’uomo non è estraneo al suo fascino tanto da<br />

esserne sedotto…e questo per oltre il 50% per cento dei maschi<br />

intervistati.<br />

Estraneo agli instabili trend stagionali il tubino nero ha saputo<br />

adattarsi al glamour degli anni Trenta, al tradizionalismo dei<br />

Cinquanta, alla dance fever degli anni Settanta, ai brillanti e<br />

luccicanti Ottanta e ai diversi stili tipici degli anni Novanta. Figlio<br />

legittimo di Madame Gabrielle Chanel, nota con il soprannome di<br />

Coco, ambiziosa e determinata stilista che ha rappresentato, con<br />

la sua personalità, il nuovo modello femminile del ‘900, dedito al<br />

lavoro, ad una vita dinamica e sportiva, dotata di autoironia,<br />

fornendo a questo modello il modo più idoneo di vestire. Noto<br />

come petit noir, il tubino nero (1926) è l’emblema del ‘900 ed<br />

impersonificava l’ostinata volontà di democratizzazione che si<br />

respirava nell’atmosfera degli anni Venti e di cui la grande sarta<br />

si fece interprete. S’impone all’attenzione del pubblico femminile<br />

per l’assoluta semplicità della linea, l’accuratezza del taglio e<br />

delle cuciture e per l’impiego di stoffe morbide e cadenti come il<br />

gabardine, il cheviot, la vigogna, il tweed e il jersey. Ha una linea<br />

scivolata, rinuncia volentieri alle maniche, ha un debole per i<br />

profondi scolli sulla schiena ed è un agguerrito fan degli<br />

accessori più spinti: tripli fili di perle da avvolgere al collo,<br />

smeraldi ai polsi e brillanti in eccesso. C’è chi lo preferisce senza<br />

spalline, chi scollato davanti, chi di dietro, chi corto e chi<br />

allungato. Fatto è, che il little black dress è ottimo per ogni<br />

occasione, formale e sportivo, essenziale e peccaminoso, adatto<br />

ad una passeggiata pomeridiana come ad una cena di gala, ad<br />

un matrimonio come ad un funerale. Insomma, il tubino va bene<br />

per tutte le stagioni, veste tutto e il contrario di tutto. Basta<br />

pensare a Fellini che in La dolce vita (1960) lo fece indossare a<br />

due attrici che incarnavano due contrapposti ideali di eterno<br />

femminino, quali l’audace Anita Ekberg e la non meno<br />

conturbante Anouk Aimée. Ma sul grande schermo, fu un altro il<br />

film che rese il tubino leggendario. Indimenticabile infatti la prima<br />

inquadratura del film Colazione da Tiffany (1961, dall’omonimo<br />

libro di Truman Capote) in cui la telecamera si muove su una<br />

Quinta Strada tagliata dall’alba, dove ad indossarlo è l’eterea<br />

Audrey Hepburn protetta da grandi occhiali neri ed adorna solo<br />

da un filo di perle.<br />

“LA MODA CAMBIA, MA LO STILE RESTA, E IO CHIEDO<br />

SOLO DI ESSERE IMITATA, SAREBBE LA PROVA MIGLIORE<br />

DEL MIO SUCCESSO”. COCO CHANEL


di Bruno Baldassarri<br />

HA VINTO<br />

ILSOLE<br />

La bagnante di metà '800 a differenza degli uomini che si<br />

immergevano naturalmente del tutto nudi entravano in<br />

mare innaturalmente del tutto vestite: ampi camicioni,<br />

lunghi pantaloni di lana e, ovviamente, cuffie, scarpe e<br />

calze. La vita da spiaggia divenne sempre più promiscua.<br />

Le donne accorciavano o addirittura perdevano qualche<br />

sottoveste e corsetto di troppo, mentre gli uomini dovettero<br />

adattarsi a indossare, anche loro, un "vestito da bagno".<br />

Per registrare una prima sensibile svolta bisogna<br />

attendere l'ultimo decennio del secolo, quando la gonna e<br />

i pantaloni sotto la gonna dei costumi da bagno si<br />

ritirarono fino al ginocchio. Quasi d'obbligo il colletto aria<br />

marinara, sia per le signore che per i signori, i quali però<br />

ben presto scoprirono la comodità dei costumi interi,<br />

manica tre quarti, così come i pantaloni, in tinta unita<br />

oppure a righe trasversali. Costumi molto comodi perché<br />

consentivano libertà di movimento e soprattutto di<br />

esibizione, ovviamente solo per quei signori "sportivi" dal<br />

fisico robusto e ben scolpito. Bagnante castigatissima<br />

dunque quella di fine secolo. Almeno all'apparenza,<br />

perché in realtà essendo il tessuto principe la maglia di<br />

lana, dopo il bagno il costume aderiva e dava sagoma a<br />

ogni particolare anatomico di chi lo indossava, al punto da<br />

lasciare scarsissimo margine alla fantasia. Tanto più dopo<br />

il 1904, ovvero dopo la "révolution Poiret" che prese avvio<br />

quando l'omonimo e celebre sarto parigino impose<br />

l'abolizione di busti e corsetti. Nulla doveva più essere<br />

frapposto fra la maglia e la pelle. Ormai le spiagge erano<br />

diventate il luogo della trasgressione legittimata. Sia pure<br />

con estrema differenza da paese a paese. Il comune<br />

senso del pudore stava perdendo molta della sua<br />

ottocentesca sensibilità pruriginosa. Ma la liberalizzazione<br />

era pur sempre lenta. La nuotatrice australiana Annette<br />

Kellerman, ad esempio, si guadagna nel 1906 un posto<br />

nella storia del costume perché durante una esibizione<br />

negli Stati Uniti si presentò con un costume intero, molto<br />

semplice e funzionale, che lasciava scoperte le cosce. Fu<br />

immediatamente arrestata, multata e rimpatriata. Il mare<br />

intanto diventava anche il nuovo campo aperto per il culto<br />

degli sport nautici e per certe esibizioni edonistiche.<br />

D'Annunzio si fa ricordare al Lido dell'Excelsior a Venezia<br />

per le sue cavalcate nell'acqua all'alba assieme alla donna<br />

di turno, nudo lui, nuda anche lei e con i capelli sciolti. Un<br />

eroe locale era Cleanto Scarpa: cavallerizzo, uomo dai<br />

muscoli possenti, gestiva con rudezza da sergente un<br />

maneggio dove le villeggianti accorrevano attratte dal<br />

fascino del domatore. Come sempre i precetti morali<br />

facevano tutt'uno con quelli salutari. Prima metà del '900...<br />

s'annunciava la stagione del costume Jantzen, di lana<br />

elasticizzata, che scolpiva e conteneva il corpo e non si<br />

deformava una voha bagnato. Ester Williams usava<br />

soltanto Jantzen. Sui giornali italiani si criticavano gli<br />

esterofili. Le novità merceologiche consentivano piccole<br />

mirabilie prima inconcepibili. La tenuta da spiaggia per le<br />

donne comportava ora scollature anche inverosimili sulla<br />

schiena, mentre il comune senso del pudore teneva<br />

ancora sotto controllo il petto con scollature molto più<br />

castigate. Costumini di cotonina, prendisole di piccola...<br />

Professione: creatore di mode<br />

STRAORDINARIA<br />

una<br />

stilista<br />

veste le donne<br />

AQUATEAM<br />

Attenta all’uso delle tecnologie con quella<br />

flessibilità mentale necessaria a seguire i<br />

processi di cambiamento oggi in rapidissima<br />

evoluzione, Federica Balza è da cinque anni la<br />

stilista del marchio “Aquateam donna”. A lei<br />

spetta seguire il ciclo della<br />

collezione,<br />

dall’ ideazione stilistica alla<br />

creazione del prototipo<br />

; dalla cura<br />

dei capi agli accessori scegliendo per ciascun<br />

modello i tessuti più adatti, gli accostamenti<br />

più originali, sia dal punto di vista dei colori<br />

che dei materiali e tessuti utilizzati. “Questo<br />

lavoro mi appassiona con le sue sfide!” ci dice<br />

“Faccio quello che mi sento, seguendo gli<br />

istinti che non mi hanno mai tradita.<br />

Nel nostro settore, come forse in altri, però il<br />

successo non è acquisito una volta per tutte.<br />

E’ un settore che ti chiede di essere sempre<br />

presente in modo attuale e proattivo e per<br />

raggiungere l'eccellenza occorre<br />

tenere costantemente sotto controllo<br />

un'ampia gamma di parametri relativi<br />

innanzitutto alla vestibilità delle linee ed alla<br />

scelta delle materie prime utilizzate e, non<br />

ultima, l' esecuzione del capo che deve<br />

rigorosamente essere coerente con gli<br />

standard qualitativi del<br />

marchio<br />

. Quello che non bisogna mai<br />

lasciar da parte, in un lavoro come il mio, è lo<br />

screening in senso ampio e l’ umiltà di<br />

imparare cose nuove perché non si smette<br />

mai di essere degli allievi”.<br />

Che qualità deve avere un designer di costumi da bagno<br />

rispetto a uno stilista di moda in generale?<br />

Se uno stilista è un vero “creativo” può disegnare tutto quello che<br />

vuole. Io per esempio disegno per linee tecniche da piscina oltre<br />

ad accessori, borse e linee fashion per la spiaggia. E comunque il<br />

mio lavoro non si ferma solo sul design, lo stilista deve essere<br />

preparato su tutte le problematiche della confezione, come si<br />

comportano i tessuti, la modellistica. Provenendo<br />

dall'abbigliamento, per me la parte più difficoltosa sono stati i<br />

cartamodelli dei costumi, poiché tessuto e vestibilità hanno regole<br />

diverse. In sintesi, a mio avviso, uno stilista deve essere creativo e<br />

pronto a captare cosa accade nella moda in generale per avere<br />

nuovi input. La vera differenza è nell'essere preparato a ciò che<br />

avviene dopo.<br />

Quanto conta la creatività in un costume da bagno Federica?<br />

Beh..dipende se deve fermarsi a sola creatività o se lo scopo è la<br />

vendita finale. Molti creano costumi stravaganti importabili sia per<br />

il gusto sia perché i modelli non “donano” alla figura o perché<br />

magari hanno dei tagli che impediscono i movimenti o sono<br />

Nel 2005, la IGV è stata premiata tra le 500 imprese più dinamiche d’Europa. Dato confortato dal numero<br />

record di DomusLift prodotti nel 2006: 2.020 impianti. Una cifra che fa dell’azienda di Vignate una delle<br />

prime del settore in Europa. IGV prosegue nel solco di una tradizione di successo: oltre 45 milioni di euro<br />

di fatturato, 58% della produzione destinato all’esportazione (Europa, Russia, Medio Oriente, Australia e<br />

USA), oltre190 collaboratori fra i quali alcune decine di donne impiegate sia negli uffici che nei reparti.<br />

16 www.donnaimpresa.com<br />

Federica Balza<br />

creatività al femminile


...di piccola sartoria. L'abito fatto era ancora un prodotto<br />

povero. Ma subito nei costumi da bagno si inserì un<br />

tema rivoluzionario, propagandato con termini di guerra.<br />

L'ingegnere svizzero Louis Reard lanciò a Parigi, il 18<br />

luglio 1946, il Bikini. Il nome era quello dell'atollo dove gli<br />

americani avevano fatto esplodere la prima bomba<br />

atomica del dopoguerra. La leggenda vuole che Reard si<br />

sia ispirato a uno schizzo mostratogli da un ufficiale<br />

statunitense che riproduceva un costume portato dalle<br />

donne di popolazioni residenti vicine all'atollo di Bikini.<br />

Comunque quel costume fu davvero una bomba: si<br />

scopriva l'ombelico e parte del ventre, mentre il<br />

reggiseno si riduceva ai minimi termini. Era questo il<br />

segnale dell'inizio dell'era balneare, anche se sarebbero<br />

occorsi altri anni ancora perché l'uso del "due pezzi" si<br />

diffondesse a livello di massa. Erano loro ora, le Diana<br />

Doors - che si fa ritrarre nel 1955 a Venezia con bikini di<br />

visone su di una gondola - le Marylin Monroe - che però<br />

preferiva ingombranti costumi interi, magari decorati con<br />

strass e bigiotteria varia e fatti con tessuti lucidi in<br />

genere molto poco accattivanti - a dettare modi e tempi<br />

della seduzione. Gina Lollobrigida, Marisa Allasio,<br />

Silvana Pampanini furono le prime dive italiane a<br />

comparire in "due pezzi" sullo schermo. Costumi che<br />

oggi sarebbero giudicati piuttosto castigati, con anche il<br />

difetto di tagliare a un certo punto l'anca togliendo<br />

snellezza al corpo. Ma l'esplosione vera e propria la<br />

produsse Brigitte Bardot in Et dieu créa la femme di<br />

Roger Vadim. Quel suo corpo di adolescente esibito con<br />

un miscuglio di protervia, di malizia e di innocenza fece<br />

la fortuna del bikini, diventando un modello di<br />

comportamento per tutte le ragazze. I più famosi bikini<br />

della Bardot erano di cotone a quadretti rosa, orlati con<br />

merletti di sangallo, a ombreggiare quel suo seno<br />

sorretto e offerto dal reggiseno a balconcino. Era il 1956,<br />

l'invito delle organizzazioni cattoliche ai produttori perché<br />

limitassero nei loro modelli lo scandalo, fu disatteso;<br />

inutile fu la fatica dei vigila urbani inviati per le spiagge a<br />

misurare i centimetri delle mutande delle bagnanti per<br />

verificare che non fossero al di sotto dei regolamenti.<br />

Ormai aveva vinto il sole. Il due pezzi altro non era ormai<br />

che un accessorio messo a decorareeasottolineare<br />

alcuni punti strategici del corpo, quasi più a rimarcarli<br />

che a nasconderla. E anche gli uomini si adeguarono<br />

riducendo al minimo i loro slip da bagno, identificando,<br />

chiaramente, la tendenza allo stile unisex. La ventata<br />

libertaria degli anni '60, percorsa da fremiti e sussulti<br />

giovanili esplosivamente mischiati con la rivoluzione<br />

sessuale, soffiava anche sulle spiagge. Nacque il<br />

monokini. Era il 1964. Su questa brigante idea si innescò<br />

la fantasia di Elio Fiorucci, milanese, amatissimo anche<br />

dagli americani che lo chiamano "Faioracci", che<br />

aggiungendo stringhe, riducendo stoffa, fornendo l'alibi<br />

di un pareo e orecchini di plastica contribuì a completare<br />

l'opera. Nel 1974 lo stilista genovese, residente in<br />

Brasile, Carlo Fiaccardi, lancia il tanga: un triangolino di<br />

stoffa sul davanti allacciato da un nastrino che passa tra<br />

le natiche sulla schiena, una parvenza di reggiseno. Non<br />

tutte se lo possono permettere, ma molte ci provano con<br />

maggiori o minori dosi di tessuto, ma pur sempre di<br />

gusto filatelico. Con gli anni '80 si registrano soltanto<br />

variazioni sul tema: mutandine sgambatissime per dare<br />

slancio alla figura; costumi interi, di tessuto artificiale,<br />

sottile come la pelle di cipolla, che però si possono<br />

arrotolare sino al fondo schiena e anche più giù,<br />

secondo i gusti personali. La lana e il cotone sono ormai<br />

rimpiazzati da tessuti sintetici che meglio si prestano a<br />

simili esercitazioni. Questa però non è più storia ma<br />

cronaca. Da vivere più che da raccontare.<br />

realizzati con tessuti non confortevoli. Qui la creatività sta nel mettere insieme<br />

tutti gli ingredienti per una collezione fresca, nuova. La donna, in particolare,<br />

deve aver voglia di comprare un costume perché se lo immagina già addosso, le<br />

dà delle emozioni, la fa sentire più bella anche se non è una taglia 42.<br />

Costumi che si possono usare anche come parte di un capo, vista la<br />

ricchezza di dettagli e ricami....<br />

Ne esistono a fantasiaoatintaunica,concoloriaccesioppure con tonalità più<br />

spente che si adattano con tutto. Alcuni sono impreziositi da strass e perline, o<br />

da decorazioni, che li rendono ancora più trendy. Inseriti poi nella collezione<br />

come pezzi indispensabili per l’abbigliamento da spiaggia più glamour ma che<br />

vestono la donna anche nella sua dimensione quotidiana, gli accessori e le<br />

borse abbinabili al costume, sandali e ciabatte, infradito...per non dimenticare<br />

poi i larghi cappelli che coprono dal sole, così affascinanti. Ogni estate gli<br />

accessori si alternano e cambiano in base ai costumi. Anche orecchini, bracciali<br />

e collane si adattano perfettamente ai vari stili del costume, producendo un<br />

effetto ancora più unico! Ogni accessorio è caratterizzato dalle fantasie del<br />

momento, per rendere la donna sempre alla moda.<br />

Secondo lei una donna come deve scegliere il suo costume?<br />

La scelta è sempre molto personale, visto che tante donne indossano costumi<br />

che non donano particolarmente ma che a loro piacciono. Ogni donna ha il suo<br />

stile e credo che l'ispirazione essenzialmente parta dal proprio concetto di<br />

femminilità.<br />

AQUATEAM: la STORIA<br />

1965/oggi<br />

Aquateam, leader nazionale nella produzione di<br />

costumi umisex ed accessori, nasce in realtà come<br />

cappellificio nel 1965 per volontà dei fratelli Tirabasso.<br />

I cappelli, inizialmente venduti in spiaggia, negli anni<br />

avevano fatto sorgere la necessità di soddisfare il<br />

desiderio delle bagnanti di poter acquistare<br />

comodamente sdraiate sull’arenile, anche la<br />

pantofolina, la borsa ed il costume da bagno, che<br />

cronologicamente è stato creato per ultimo per la<br />

difficoltà di esecuzione propria di un capo di<br />

abbigliamento. Le piccole produzioni artigianali,<br />

inizialmente distribuite stagionalmente lungo la costa e<br />

per mezzo di un furgoncino che consentiva il “porta a<br />

porta” sul territorio, cominciarono ad essere mano a<br />

mano più importanti e la necessità di cominciare a<br />

strutturarsi era ormai inevitabile. Negli anni la fabbrica<br />

dotata anche di uno spaccio aziendale decide di<br />

rinnovarsi, nella produzione e nell’immagine. I capi e<br />

gli accessori si orientano ad un pubblico più ampio sia<br />

in termini di età che di “genere”. Un momento che ha<br />

segnato un passaggio importante nella storia<br />

dell’azienda che decide, in linea con le nuove strategie,<br />

di puntare sull’immagine a cominciare dai punti vendita<br />

in cui venivano proposti i capi che, essendo<br />

principalmente bazar collocati sui litorali e pertanto<br />

stagionali, non investivano nella riqualificazione delle<br />

strutture. Nascono, all’interno del progetto d'insieme<br />

“Aquateam” gli espositori lui/lei in plexiglas ecologici,<br />

colorati, leggeri e di grande impatto estetico che<br />

consentono di avere una precisa identità, ovunque,<br />

anche in luoghi in cui non vi fossero ad esempio<br />

strutture commerciali adatte. Grazie a questa strategia,<br />

alla vendita on line ed alla distribuzione nelle stazioni<br />

balneari, nei villaggi turistici e nelle agenzie di viaggi,<br />

Aquateam si appresta oggi a varcare la soglia dei<br />

mercati internazionali forte di numeri davvero<br />

straordinari: 800 negozi affiliati e due punti vendita<br />

aziendali di cui uno di recente apertura a Porto<br />

Recanati e..come se non bastasse, ad ampliare<br />

l’offerta, la possibilità di personalizzare capi ed<br />

accessori su richiesta del cliente...la differenza in<br />

fondo, passa anche attraverso le piccole cose.<br />

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attività di ascolto e di valorizzazione della<br />

persona, diversificata a seconda del<br />

pubblico cui ci si riferisce: “Più valore alle<br />

persone. Da sempre”.<br />

MERCATO<br />

I clienti di Gruppo Mercurio sono oggi il<br />

vasto pubblico di chi si avvale della grande<br />

distribuzione organizzata per la spesa di<br />

ogni giorno. Soluzioni e prodotti differenti, a<br />

seconda della composizione e delle<br />

esigenze del nucleo familiare,consentono di<br />

diversificare l'offerta per venire incontro alle<br />

richieste di un target così diversificato e<br />

mutevole. La customer satisfaction per il<br />

Gruppo Mercurio si concretizza con<br />

l'orientamento a una “Ospitalità totale” per<br />

mezzo della quale l'azienda ha l'obiettivo di<br />

rendere piacevole la permanenza nei punti<br />

vendita. “Ogni giorno con il sorriso” è la<br />

promessa e l'impegno del Gruppo. Strutture<br />

accoglienti e vivaci, personale disponibile e<br />

competente, assortimento completo e<br />

specializzato, giusto rapporto<br />

qualità/prezzo, proposte personalizzate<br />

rispondenti alle esigenze dei clienti, queste<br />

le leve dell'ospitalità che rendono i punti<br />

vendita luoghi sociali di relazione e<br />

condivisione, in cui l'attenzione diventa<br />

accoglienza.<br />

POSTO DI LAVORO<br />

Il collaboratore rappresenta il valore<br />

aggiunto del Gruppo e viene stimolato ad<br />

avere un ruolo propulsivo e di iniziativa,<br />

attraverso nuovi strumenti per migliorare la<br />

qualità del lavoro: le nuove divise, rese più<br />

eleganti e funzionali; un'indagine (“Il sorriso<br />

della cassiera”) per definire il grado di<br />

soddisfazione di chi lavora alla cassa; corsi<br />

di trucco e di acconciatura per valorizzare la<br />

donna sul posto di lavoro, politiche<br />

incentivanti volte alla motivazione e alla<br />

condivisione della missione e degli obiettivi<br />

aziendali, programmi ad alto coinvolgimento<br />

personale, al fine di costruire in ogni attore<br />

dell'impresa il sentimento di gruppo e di<br />

appartenenza. Il collaboratore, oltre che un<br />

consulente, è per il Gruppo Mercurio un<br />

patrimonio su cui investire. Comunità<br />

Gruppo Mercurio affianca le istituzioni<br />

affinché si crei benessere per il territorio<br />

rispondendo prontamente ai bisogni e alle<br />

richieste più urgenti della collettività.<br />

Concretamente dedica una parte del proprio<br />

fatturato ad azioni e opere che mirino a<br />

valorizzare l'individuo ed il suo contesto.<br />

Contribuisce all'inserimento dei giovani nel<br />

mondo del lavoro attraverso programmi di<br />

orientamento e formazione innovativi che<br />

alternino la scuola e il lavoro. Il Gruppo<br />

sostiene in modo continuativo associazioni<br />

no-profit (AIRC, Medici Senza Frontiere,<br />

Ospedale Bambin Gesù,…) attraverso<br />

attività di Corporate Giving e a favorire e<br />

sostenere progetti sociali e umanitari.<br />

la<br />

si<br />

20 www.donnaimpresa.com<br />

Professione: manager<br />

stanza bottoni<br />

dei<br />

tingediROSA<br />

Il Gruppo Mercurio è una delle realtà più significative del centro<br />

Italia della Grande Distribuzione Organizzata con 52 punti vendita,<br />

oltre 700 collaboratori, più di 12.000.000 presenze annue e un<br />

incasso consolidato che nel 2006 si è attestato intorno ai<br />

195 milioni di Euro. La società nasce a Roma nel 1959<br />

quando Franco D’Amico fonda la Mercurio per il confezionamento e<br />

la distribuzione del riso. L’attività viene poi estesa alla<br />

commercializzazione di altri prodotti alimentari e nel 1972 apre il<br />

primo Cash e Carry. Nel 1985 arriva il primo punto vendita al<br />

dettaglio a marchio Sidis. La società è stata sempre guidata dalla<br />

Famiglia D’Amico. Alla scomparsa del fondatore è subentrata la<br />

Maria , Presidente<br />

figlia D’Amico attuale , che dal 2002 è nel<br />

Consiglio d’Amministrazione Interdis e vicepresidente Commercity,<br />

ruolo prestigioso che accresce l’importanza della società nel<br />

panorama imprenditoriale italiano, e che recentemente è stata<br />

eletta anche consigliere nella giunta della Confcommercio di Roma.<br />

Il Gruppo Mercurio, nato come un’azienda familiare, è diventato<br />

ormai una realtà a gestione manageriale ma la filosofia è rimasta la<br />

ospitalità, cortesia, accoglienza<br />

stessa:<br />

non solo<br />

verso l’esterno ma anche all’interno, perché la soddisfazione del<br />

cliente passa attraverso la soddisfazione di quanti lavorano nel<br />

punto vendita. L’accoglienza è il filo conduttore che ne attraversa<br />

tutta la storia. Il Gruppo, inoltre, in perfetta sintonia con la propria<br />

filosofia aziendale, si fa promotore di nuove e originali iniziative<br />

volte a valorizzare il territorio e la persona nella sua dimensione di<br />

collaboratore, cliente e cittadino. Ne parliamo con Veronica Marica<br />

vicepresidente e Direttore Marketing che abbiamo incontrato nella<br />

splendida location dello Starhotel Metropole nel cuore di Roma.<br />

Quali, gli elementi distintivi dell’attività del Gruppo sul mercato?<br />

Il primo e storico punto di distinzione è stata una solida e continuativa politica dei prezzi,<br />

condotta senza trascurare la qualità ed il marchio Made in Italy. Negli anni, l’azienda ha cercato<br />

di porsi come punto di riferimento per quei consumatori particolarmente attenti al rapporto<br />

qualità prezzo, che sanno apprezzare il valore aggiunto del servizio e quei “valori intangibili”<br />

che vanno oltre il semplice fare la spesa. Altro elemento caratterizzante, il voler perseguire un<br />

ruolo sociale fortemente radicato nel sistema collettivo locale applicando il concetto di<br />

redistribuzione sul territorio di parte dei proventi dell’attività...e questo prima ancora che il<br />

concetto della responsabilità sociale delle imprese entrasse nelle pagine dei giornali e sotto<br />

l’occhio dei riflettori. Presenti a Roma anche con un grande centro per il biologico di qualità, il<br />

“Ser Franco Bio” dislocato su una superficie di 1600 mq... Si, il centro è stato inaugurato lo<br />

scorso 24 gennaio, nel quartiere Fidene a Roma alla presenza delle massime autorità locali.<br />

Un’avventura commerciale per dei prodotti già presenti all’interno di supermercati e negozi, ma<br />

ai quali ora è stato dedicato un esclusivo punto vendita che racchiude oltre 300 prodotti<br />

provenienti da Agricoltura Biologica di tutte le categorie merceologiche alimentari: pane, pasta,<br />

spezie, legumi, uova, dolci, prodotti da forno, bevande, miele, omogeneizzati, vino, thè,<br />

camomilla, caffè, etc. Le forniture saranno principalmente a cura di AlceNero e Bio Roma e<br />

ovviamente avranno come caratteristiche principali qualità bio, con prodotti equi e sostenibili.<br />

E’ partita ufficialmente a Dicembre “Diritto di Poppata”, la campagna di responsabilità<br />

sociale promossa da Gruppo Mercurio per garantire il diritto al latte per tutti i bambini...<br />

Una iniziativa promossa dal nostro Gruppo in collaborazione con l’associazione<br />

Salvamamma/Salvabebè. La campagna prevede una serie di iniziative di sensibilizzazione e di<br />

raccolta fondi presso i nostri punti vendita per la distribuzione di latte in polvere alle donne in<br />

stato di disagio sociale e di povertà, laddove fosse impossibile fare ricorso al latte materno.<br />

L’associazione Salvamamma/Salvabebè da alcuni anni gestisce progetti contro l’infanticidio e a<br />

favore del sostentamento delle donne in difficoltà, in particolare straniere, e dei loro bambini.<br />

Nel progetto “Diritto di Poppata” l’associazione gestirà il rapporto con le madri, anche attraverso<br />

alcuni medici volontari, mentre Gruppo Mercurio ne sosterrà la comunicazione e, appunto, la<br />

raccolta fondi che si protrarrà per tutto il primo semestre del 2008. I clienti dei supermercati del<br />

Gruppo potranno aggiungere 1 euro alla loro spesa che verrà devoluto all’associazione<br />

Salvamamme/Salvabebè per l’acquisto di latte in polvere necessario alla nutrizione di 1.000<br />

bambini nei primi sei mesi di vita.<br />

Mi parli del progetto"Manager Domani", quest’anno<br />

alla sua IV edizione, promosso dal Gruppo Mercurio<br />

con il patrocinio dell’Assessorato all’Istruzione della<br />

Regione Lazio e in collaborazione con la Facoltà di<br />

Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma..<br />

È un piano di orientamento per gli studenti del 4° anno<br />

delle scuole superiori della regione Lazio che ha l'obiettivo<br />

di aiutare i ragazzi che intendono aderire all'iniziativa, ad<br />

individuare le proprie aspirazioni e i percorsi per una giusta<br />

crescita professionale. Un viaggio attraverso le aree<br />

principali che costituiscono una realtà aziendale, una<br />

parentesi lavorativa che durante il normale corso degli studi<br />

offre ai ragazzi una finestra sulla realtà del mondo del<br />

lavoro. Il progetto si inserisce in modo incisivo nel percorso<br />

formativo dei ragazzi. Da un'area aziendale all'altra il<br />

viaggio diviene sperimentazione, questa crea interesse,<br />

curiosità, stimoli e nuove prospettive. A seguito di una fase<br />

introduttiva i partecipanti hanno l'opportunità di<br />

approfondire l'area che ha maggiomente suscitato il loro<br />

interesse e, a conclusione del loro percorso formativoaziendale,<br />

ricevono un profilo attitudinale e orientativo<br />

predisposto da esperti della facoltà di Psicologia<br />

dell'Università «La Sapienza» di Roma, attraverso una<br />

metodologia che individua le attitudini e le competenze<br />

personali rispetto agli interessi e alle preferenze dei<br />

ragazzi. Dopo l'esperienza sperimentale del 2004, che ha<br />

riscosso un vivo apprezzamento sia da parte delle scuole<br />

sia degli studenti coinvolti, abbiamo voluto ripetere il<br />

progetto rendendolo sempre più scientifico, per mezzo di<br />

una ricerca e di una metodologia che prenda le mosse dai<br />

risultati di essa, estendendo e coinvolgendo un più alto<br />

numero di istituti scolastici e aziende.<br />

nella foto:Veronica Marica<br />

Vicepresidente e Direttore marketing Gruppo Mercurio<br />

Veronica Marica<br />

manager al femminile


Professione: manager<br />

l’acrobata<br />

LA DIFFICILE CONCILIAZIONE DEI TEMPI<br />

Chi balla o cammina sulla corda o fa altri giochi di forza o di destrezza;<br />

Persona che sa barcamenarsi in situazioni difficili, incerte,precarie. Sono<br />

entrambe definizioni di una parola, ma sicuramente la seconda è quella<br />

che ci porta a riferirci ad una ricerca realizzata da Euromedia Research per<br />

la fondazione Marisa Belisario, in occasione dell’ 8° edizione di “Donna,<br />

Economia, Potere”. E’ una ricerca che parla di donne, sulle donne,delle<br />

donne. Parla della loro determinazione,della loro capacità,dei loro successi<br />

ed insuccessi,dei desideri,delle aspettative ed anche del loro ruolo nella<br />

società e degli strumenti di cui dispongono e che usano per conciliare vita<br />

professionale e familiare. Del fatto che, nonostante abbiano necessità di<br />

una maggiore flessibilità negli orari e nell’organizzazione del lavoro per<br />

poterlo conciliare con la maternità, nonostante le battaglie politiche e<br />

sociali intraprese a salvaguardia della loro dignità sociale,nonostante lo<br />

scarso supporto che viene dato per la famiglia,soprattutto in presenza di<br />

figli, la scarsa considerazione in termini di occupazione, di qualità e<br />

regolarità….ebbene, tutte cercano di esprimere al meglio la loro grinta, la<br />

loro volontà,la voglia di essere considerate non solo “Mater Familias”, onde<br />

potersi affermare anche in campo lavorativo e sociale, non rinunciando alla<br />

loro femminilità e al loro essere donna che si esprime anche tramite<br />

ricercati stili di abbigliamento e acconciature. Si parla,dunque,di un tema<br />

che vede interessate le donne e la loro ricerca di nuove soluzioni ed<br />

interventi innovativi che consentano al sistema Italia, anche grazie a loro,<br />

di confrontarsi con la globalizzazione e la società più prossima. Nel Marzo<br />

del 2000 venne presentata la “Strategia di Lisbona” con la quale l’ Unione<br />

Europea si è prefissata, per il decennio 2000/2010, l’obiettivo strategico di<br />

“Diventare l’economia basata sulla conoscenza competitiva e dinamica del<br />

mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi<br />

e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”. Per agevolare<br />

ciò nel Marzo 2007 è stata approvata dal Consiglio dei Ministri che<br />

discuteva sullo stato di attuazione di tale “Strategia” la nota aggiuntiva<br />

”Donne,innovazione e crescita”, indicando con essa l’occupazione<br />

femminile come assolutamente prioritaria per la crescita e la stabilità<br />

economica del Paese. Sono evidenze che contemplano l’universo<br />

femminile,la maternità,la natalità,la discriminazione di genere. Ciò richiede<br />

programmi di ampio respiro, per far sì che la loro presenza e le loro<br />

energie non vengano disperse e mortificate dalla necessaria<br />

microconflittualità quotidiana per poter farsi valere,per poter essere visibili<br />

nella loro interezza, per poter sensibilizzare la politica, le aziende e le<br />

Istituzioni affinché apprezzino e valorizzino il potenziale propositivo e<br />

fattivo femminile. Sono questi i momenti in cui promuovere riflessioni e<br />

analisi sul ruolo della donna nel contesto economico-sociale<br />

attuale,avendo riguardo,oltre che alle responsabilità professionali,anche<br />

alla qualità della vita e al superamento del pregiudizio di essere donna. E<br />

allora ecco che necessita una graduale implementazione di modelli di<br />

successo,come quelli scandinavi e anglosassoni che,grazie all’opportunità<br />

concessa alle donne in termini di maggiori facilitazioni (quali part-time ed<br />

elevazione di un tot anni dello stesso, orari flessibili, presenza di asili<br />

aziendali….) consentono un occupazione femminile ed un tasso di natalità<br />

più alti. E’ chiaro che bisognerebbe metter mano in maniera più incisiva<br />

alle politiche familiari, sociali e di impiego che individuino supporti di qualità<br />

tali da permettere alle donne di conciliare vita professione e familiare e non<br />

renderle scelte alternative, ma due obiettivi da raggiungere in egual<br />

misura. Allora sì che si potrebbe combattere il “sommerso” dove c’è la<br />

prevalenza di presenza femminile sfruttata. Dunque è auspicabile ed<br />

augurabile nella società lavorativa una maggiore presenza di donne che,<br />

grazie alle politiche nascenti, non vedano nel diventare madri un ostacolo<br />

al loro avanzamento professionale e di carriera (e quindi spesso scelgono<br />

di non mettere al mondo figli) ma una realizzazione ed un’espressione del<br />

loro essere “<strong>DONNA</strong>” che non necessita del Principe Azzurro per poter<br />

essere salvata.<br />

Di queste Donne la storia è piena: dalle signore Tachter, Iotti, Pivetti ai<br />

premi Nobel Madame Curie, Grazia Deledda, Rita Levi Montalcini.<br />

AD MAJORA.<br />

di Valerio Vagnozzi<br />

membro del Direttivo Associazione Italiana Formatori - Marche<br />

nasce<br />

l’vent<br />

la business<br />

unit sint per gli<br />

eventi<br />

PER GENERARE NUOVE RELAZIONI ATTRAVERSO<br />

UN’ESPERIENZA MEMORABILE.<br />

Sint agenzia esperta in loyalty e<br />

customer relationship program<br />

per aziende, associazioni ed istituzioni,<br />

amplia la sua offerta di servizi. “Sint” si<br />

caratterizza, da sempre, per un servizio che<br />

mette le persone al centro dell’attenzione,<br />

cercando di conoscerle, proponendo<br />

soluzioni sempre nuove, coinvolgenti e<br />

personalizzate. Attraverso lo sviluppo<br />

graduale di servizi con un forte valore<br />

aggiunto in termini di consumer<br />

satisfaction, SINT ha dato vita a due<br />

nuove Business Unit, in grado di soddisfare<br />

al meglio le esigenze dei clienti; alla divisione<br />

Marketing Relazionale, core business di SINT,<br />

si aggiungono Mobile Applications e Event<br />

Marketing. Le tre Business Unit si riuniscono<br />

intorno ad un’unica, concreta, capacità di<br />

risposta: essere ‘generatore di<br />

relazioni’. Il nuovo settore di Event<br />

Marketing, I’vent, nasce per dare anima e<br />

corpo alle idee, per arrivare dritti al cuore<br />

del target, trasformando i semplici<br />

spettatori in protagonisti di un’esperienza<br />

coinvolgente, gratificante, memorabile. L’vent<br />

si caratterizza non solo per l’inventiva, lo<br />

spirito di ricerca innovativo e curioso che<br />

trasforma ogni idea in un momento unico, ma<br />

anche per la concretezza nel trovare metodi e<br />

soluzioni adatti a costruire una “ poetica<br />

di servizio” originale e distintiva,<br />

attraverso la creazione di eventi straordinari e<br />

unici.<br />

Responsabile della nuova divisione è Rossella Pellerito che<br />

vanta una profonda esperienza nel settore maturata presso le<br />

più importanti Incentive House italiane. “Scegliere I’vent<br />

significa, per i nostri Clienti, affidare con serenità<br />

l’organizzazione dei propri meeting, convention, viaggi<br />

incentive, team building e special event, ad un partner<br />

professionale e di fiducia. E non doversi preoccupare più di<br />

nulla” dice Rossella Pellerito. “Significa scegliere uno specialista<br />

che sappia offrire una ‘consulenza personalizzata e<br />

competente’, in grado di produrre una soluzione mirata,<br />

dall’elevato contenuto emozionale. Un partner capace non solo<br />

di generare relazioni, ma emozioni multisensoriali.”<br />

“Il naming del nuovo settore è stato scelto usando la grafia fonetica<br />

della parola inglese event: I’vent - ci dice Bianca Mutti,<br />

amministratore delegato di Sint - per il logo, che utilizza parte del<br />

marchio Sint, è stato scelto il colore arancione che, nella cultura<br />

giapponese e cinese, è associato all'amore e alla felicità. E' il colore<br />

della crescita, della gioia. Simboleggia il sole nascente, è un colore<br />

vibrante e accogliente. Simboleggia attenzione e ricerca.<br />

COME GENERARE RELAZIONI: LA RICETTA DI SINT<br />

“Oggi è sempre più difficile fare emergere una marca nei media<br />

tradizionali ed è sempre più importante dare un seguito certo<br />

all’investimento in comunicazione” continua la Mutti. “Il rapporto<br />

one-to-one è sempre più complementare all’advertising, il servizio<br />

sempre più cruciale nella ripetizione d’acquisto, la comunicazione<br />

sulla loyalty sempre più strategica. Per rispondere in modo puntuale<br />

alle richieste che emergono dal mercato, Sint ha creato un sistema<br />

integrato di marketing relazionale capace di interagire e generare<br />

valore per la marca. Sint, attiva da oltre 20 anni nel settore, si<br />

caratterizza, da sempre, per un servizio che mette le persone al<br />

centro dell’attenzione, cercando di conoscerle, proponendo soluzioni<br />

sempre nuove, coinvolgenti e personalizzate. Ma il coinvolgimento e<br />

la personalizzazione non bastano: occorre anche allinearsi alla<br />

nuova era della comunicazione digitale e accettare la sfida della<br />

interazione web 2.0 oriented. Abbiamo quindi lanciato due “progetti<br />

digitali”: SintBlog della cui redazione mi occuperò personalmente e<br />

SintTV, un canale che contiene le interviste video al management<br />

aziendale, ai partner e clienti, nonché a opinion leader del settore per<br />

individuare i trend in atto. Tramite questi strumenti avremo modo di<br />

confrontarci con i nostri interlocutori e di ottimizzare il nostro know<br />

how nella fornitura di servizi sempre più innovativi, fuori e dentro il<br />

web”.<br />

Bianca Mutti<br />

italia<br />

manager al femminile<br />

22 www.donnaimpresa.com


Professione: imprenditrice<br />

DONNEd’<strong>IMPRESA</strong><br />

capitane<br />

Tiziana è un’imprenditrice da “Oscar”, premio che le è stato conferito per la sua<br />

attività nel 2006 a Salsomaggiore per la categoria “ autocarrozzerie al femminile”...<br />

anche una donna di straordinario talento che sa essere una buona manager<br />

di se stessa.<br />

Sa dirigere tutta la sua organizzazione e sa confrontarsi<br />

mostrando particolari capacità in relazione alla gestione del tempo, alle relazioni, al commercio.<br />

Ha spirito d’iniziativa ed inventiva, sa gestire le relazioni e quietare<br />

le ostilità, sa organizzarsi, sa condurre le trattative e vendere...ma<br />

innanzi tutto sa pensare positivo, ha la capacità di entusiasmarsi e di coinvolgere<br />

infondendo la sua passione a chi le sta intorno.<br />

Prima di svolgere questo lavoro presso l’ Autocarrozzeria<br />

Adriatica di cui è titolare, ha avuto altre esperienze lavorative?<br />

Si. Per molti anni ho lavorato in uno spaccio di “sali e tabacchi” ma ad<br />

un certo punto ho sentito la necessità di impegnarmi nell’azienda di<br />

famiglia gestita fino a quel momento solo da mio marito Massimo e<br />

nella quale, da qualche tempo, sono anche subentrati i miei due figli.<br />

Francesco ventiduenne lavora nell’officina e si occupa di riparazione<br />

e di messa a punto dei veicoli, Stefania invece, la primogenita, segue<br />

con me le mansioni d’ufficio ovvero la parte amministrativa, le<br />

relazioni con i clienti e la promozione dei servizi che offriamo che non<br />

sono esclusivamente legati al ripristino dello stato della carrozzeria<br />

ma sono anche rivolti alla manutenzione dell’auto attraverso<br />

operazioni di conservazione, al lavaggio fatto ancora a mano con<br />

quella minuzia che è propria di un procedimento non meccanico, ed<br />

infine di organizzazione dei servizi di soccorso stradale, in quanto<br />

siamo anche titolari di una società che si occupa di interventi<br />

24h su 24. Non è semplice gestire la totalità delle attività che<br />

svolgiamo soprattutto in relazione alla sfera più propriamente legata<br />

al lato emotivo delle persone in quanto il nostro lavoro è molto spesso<br />

collegato a circostanze difficili nelle quali il coinvolgimento personale<br />

è molto forte. Mi riferisco in maniera particolare a quelle persone che<br />

abbiano subito traumi anche gravi in un incidente stradale o, più<br />

semplicemente, a quelle che abbiano la necessità di essere<br />

tempestivamente soccorse o abbiano l’urgenza di ripristinare<br />

celermente lo stato di efficienza dell’auto a causa di un lavoro che<br />

non consente pause di fermo. Io penso che le donne abbiano un<br />

vantaggio rispetto agli uomini dal punto di vista delle relazioni<br />

interpersonali ma anche, e soprattutto, nella capacità di valutazione<br />

dello stato emotivo delle persone soprattutto quando esso sia<br />

compromesso da una qualsivoglia vicenda dolorosa.<br />

Le chiedo Tiziana di parlarmi di come riesce a conciliare vita<br />

privata e lavoro, una richiesta che faccio piuttosto<br />

ricorrentemente alle donne che intervisto, quando naturalmente<br />

queste siano anche mogli e madri…<br />

Certo, non è cosa semplice soprattutto quando i figli hanno un’età<br />

che non consente loro di essere sufficientemente indipendenti. Vorrei<br />

precisare tra l’altro che per me oggi, lavoro e vita privata sono tutt’uno<br />

in quanto condivido con marito e figli anche la quotidianità del<br />

lavoro…caratteristica piuttosto comune, o comunque non insolita, nel<br />

nostro territorio marchigiano.<br />

Quale contributo, secondo la sua opinione, le donne hanno<br />

portato al mondo imprenditoriale sino ad oggi?<br />

Le donne sono diventate molto in gamba, hanno una grande<br />

24 www.donnaimpresa.com<br />

sensibilità, un maggiore senso di responsabilità e dell’organizzazione.<br />

Riescono più facilmente ad adattarsi ai cambiamenti, sono<br />

maggiormente inclini alla flessibilità. Può accadere però che da parte<br />

della sfera maschile questa intraprendenza delle donne e questa<br />

“voglia di fare” sia vista solo come una voglia di emergere a tutti i<br />

costi, partendo erroneamente dalla convinzione che non possediamo<br />

i requisiti necessari. L'atteggiamento iniziale è di diffidenza, almeno<br />

per quel che concerne la mia professione tipicamente maschile,<br />

perché si pensa alla donna in altri ruoli. Predisposizione mentale che<br />

possiamo rimuovere dimostrando di essere brave, anche più degli<br />

uomini, e devo essere sincera, quando questo accade, si instaura<br />

con il cliente un rapporto saldo e duraturo basato sul rispetto. Quali<br />

sono a suo avviso Tiziana, i motivi che dovrebbero spingere una<br />

donna a fare impresa?<br />

Ci sono dei denominatori comuni, indispensabili per fare impresa, ad<br />

esempio la voglia di mettersi in discussione, la curiosità, la<br />

determinazione a voler fare o, come nel mio caso, il voler condividere<br />

le responsabilità lavorative di ordine quotidiano con i propri cari.<br />

Penso comunque, più in generale, che le donne, abituate a gestire la<br />

complessità, siano dei manager straordinari che, nel momento in cui<br />

prendono consapevolezza di queste loro capacità, tirano fuori una<br />

forza di volontà ed una determinazione rari..<br />

La soddisfa il suo lavoro?<br />

Pienamente. Io ritengo sia molto importante la soddisfazione<br />

professionale, guai se non ci fosse. Accanto all’amore per il lavoro<br />

che svolgiamo deve esserci però anche il compiacimento nel<br />

considerare oggettivamente che il proprio operato funziona.<br />

La rete offre grandi opportunità, prima di tutto quella della<br />

condivisione delle esperienze in tempo reale e poi naturalmente<br />

quella legata più propriamente all’aspetto promozionale. Ci sono<br />

aziende che si gemellano e persone che attraverso i newsgroup,<br />

che sono gruppi di discussione, scambiano idee attraverso<br />

messaggi. Una persona si collega ad Internet, sceglie un<br />

argomento e quindi si abbona al gruppo che parla di un<br />

determinato argomento e incomincia così a discuterne insieme<br />

al gruppo scambiando esperienze. Una condivisione globale che<br />

diventa una vera e propria cartina di tornasole utile a farci<br />

conoscere quello che avviene a due passi da casa piuttosto che<br />

a distanza di migliaia e migliaia di chilometri…<br />

La cosa secondo me bellissima è che sulla rete vige il principio che è<br />

importante aiutarsi e quindi ci sono persone di aziende diverse che<br />

danno consigli a persone di altre aziende riguardo a dei problemi che<br />

loro magari hanno già affrontato. Tutto questo è straordinario.<br />

è<br />

con l’ambiente esterno<br />

La crescita di un’<br />

azienda a quali fattori pensa sia legata principalmente?<br />

Lo sviluppo di un’ azienda passa innanzi tutto attraverso l’attendibilità dei prodotti e dei servizi che<br />

vengono offerti che devono essere qualitativamente eccellenti ed al contempo rispettare parametri<br />

di prezzo equi ma anche, e soprattutto, ritengo sia il frutto del rispetto “dell’altro” inteso come<br />

impegno a soddisfare al meglio le aspettative di ciascuno e a non disattendere mai la fiducia che<br />

viene riposta nei nostri confronti. Non ultimi, la comprensione e la condivisione delle problematiche<br />

anche legate alla sfera intima delle persone, la capacità di essere umili e di regalare un sorriso,<br />

sempre.<br />

nella foto da sinistra: Tiziana Amurri e sua figlia Stefania<br />

Tiziana è titolare dell’Autocarrozzeria Adriatica in Via del Commercio 49, 63018 Porto<br />

S. Elpidio ap/fm - tel. e fax 0734.900075 - www.carrozzeriadriatica.it info@carrozzeriadriatica.it<br />

Tiziana Amurri<br />

business al femminile


CONFINDUSTRIA<br />

FERMO<br />

sorta nel 1979, è una<br />

delle cinque associazioni<br />

di Confindustria<br />

(riconosciuta nel 1995)<br />

operante nelle Marche il<br />

cui Presidente è<br />

l’imprenditore<br />

calzaturiero Silvano<br />

Lattanzi. Ad essa<br />

attualmente aderiscono<br />

circa 500 aziende (circa<br />

10.000 dipendenti)<br />

suddivise in 12 Sezioni<br />

merceologiche:<br />

calzatura, accessori,<br />

cappelli, edili, lapidei,<br />

metalmeccanici, terziario<br />

innovativo, trasporti,<br />

gomma e plastica,<br />

agroalimentare,<br />

costruttori di impianti e<br />

turismo.<br />

Svolge<br />

quotidianamente attività<br />

di rappresentanza e di<br />

consulenza a beneficio<br />

delle ditte associate<br />

attraverso una struttura<br />

operativa, con un<br />

direttore il Dott.Giuseppe<br />

Tosi coadiuvato da<br />

funzionari e dipendenti.<br />

26 www.donnaimpresa.com<br />

Professione: advising<br />

informarsi<br />

inrosa<br />

Anna è una persona dinamica, autonoma, efficiente e<br />

dotata di capacità di problem solving…così<br />

almeno dicono tutti quelli che hanno condiviso con lei<br />

un’esperienza lavorativa. Io non ho avuto il piacere di conoscerla<br />

personalmente ma dalla chiacchierata telefonica che abbiamo<br />

fatto quando ho deciso di intervistarla è emersa una figura di<br />

donna piuttosto singolare, quasi rara. Schiva a parlare di<br />

sè e della sua affermazione professionale in<br />

Confindustria Fermo<br />

nella quale lavora dal luglio del ’90,<br />

ci tiene a ribadire che tutto quello che ha fatto in questi anni “era<br />

dovuto” come a non volersi attribuire alcun merito speciale che<br />

non fosse il normale svolgere la professione con diligenza e<br />

senso di responsabilità. Il compito di un’associazione di<br />

categoria, lo sappiamo bene, è quello di coinvolgere ed assistere<br />

gli associati affinchè si sentano parte integrante di una realtà e<br />

perché siano assistiti nelle loro primarie necessità…bisogni<br />

riferiti ad un’ organizzazione dinamica, fatta di<br />

persone<br />

che, come Anna, devono possedere la sensibilità e la<br />

preparazione necessari a comprendere e sollecitare nei luoghi<br />

idonei le istanze di ciascun imprenditore. Essere membro di una<br />

segreteria efficiente vuol dire soddisfare una<br />

mantenere ed alimentare il proprio profilo<br />

professionale<br />

moltitudine di cose diverse ed allo stesso tempo riuscire a<br />

anche quando il ruolo che svolgiamo<br />

assume invece aspetti da tutti considerati un po’di routine e<br />

monocordi.<br />

Il suo impegno in Confindustria la porta ad essere vicina ai bisogni di<br />

centinaia di iscritti, titolari delle maggiori aziende del tessuto economico<br />

locale. Il lavoro che svolge, che potremmo definire, non a torto, di<br />

“mediazione” fra l’associato e gli uffici preposti, non è affatto semplice..<br />

domande che devono essere accolte e soddisfatte, spesso anche con una certa<br />

sollecitudine. Io, Anna, proprio in relazione alla sua vita professionale, vorrei<br />

chiederle se è cambiato il suo ruolo negli anni e qualora la risposta fosse<br />

affermativa, quali le attuali linee di comportamento o meglio, i criteri, in<br />

funzione dei quali affronta la complessità del quotidiano...<br />

Da quando sono stata assunta svolgo essenzialmente le medesime mansioni.<br />

Quello che è cambiato è il mio approccio con il lavoro giornaliero ed il rapporto<br />

con le persone che è migliorato, in quanto più sicura. L’esperienza mi ha regalato<br />

infatti quella consapevolezza che mi consente oggi di avere a disposizione gli<br />

strumenti idonei ad operare in maniera più efficiente e ad avere, compatibilmente<br />

con le mie mansioni, quella autonomia che ritengo sia indispensabile all’interno<br />

di strutture operative come la nostra. Il lavoro che inizialmente era prettamente<br />

“esecutivo” si è trasformato con il tempo in un voler entrare nel cuore delle<br />

problematiche e di contribuire alla loro risoluzione senza troppi indugi. Le nostre<br />

aziende confidano in noi e nella nostra capacità di sostenerle nell’individuale<br />

percorso di crescita affinchè possano vincere la sfida della competizione sia a<br />

livello locale che internazionale.<br />

Le donne a parer suo sono ..?<br />

Straordinariamente brave ed affidabili...come le mie colleghe, con le quali<br />

condivido da anni le responsabilità cui siamo chiamate a rispondere ogni giorno.<br />

Anna Moreschini<br />

representation and advising al femminile


UN’ETICA DELLA<br />

COMUNICAZIONE SI<br />

PUÒ FONDARE SOLO<br />

SU UNA<br />

CONCEZIONE DELLA<br />

PERSONA E DEI VALORI<br />

La pratica dell’attività informativa si fonda<br />

su una serie di concetti etici quali la libertà,<br />

la responsabilità, l’oggettività, la verità,<br />

l’onestà, la riservatezza. Anche la<br />

democrazia, lo spazio in cui hanno luogo<br />

sia le attività della professione giornalistica<br />

sia le discussioni sulle funzioni dei media, è<br />

in realtà un termine etico, dal momento che<br />

si fonda sulla forma più giusta o migliore di<br />

organizzazione sociale. L’etica è pertanto<br />

indivisibile dal giornalismo, e la discussione<br />

etica deve far parte di un giornalismo<br />

intelligente, della sua pratica e dei suoi<br />

problemi. Quello che è richiesto agli<br />

operatori del settore è pertanto un impegno<br />

fattivo orientato alla ricerca della qualità<br />

dell’informazione, soprattutto in vista<br />

dell’incidenza che gli effetti dei mezzi di<br />

comunicazione di massa hanno tanto sui<br />

singoli quanto sulla collettività. Da questo<br />

punto di vista, un’informazione di qualità<br />

risulta coincidente con un’informazione<br />

rispondente ai valori di verità e oggettività.<br />

Di questo ne era convinto Indro Montanelli<br />

quando in uno dei suoi interventi pubblici<br />

ebbe a dire che “i giornalisti debbono oggi<br />

essere più responsabili di quanto mai siano<br />

stati. Non chiedo l’autocensura<br />

compiacente…chiedo un’autocensura<br />

morale e personale, la sola che sia degna<br />

ed ammissibile. Il che riconduce alla mia<br />

tesi (…) L’onestà al di sopra di tutto. Anche<br />

quando è scomoda. Anche quando costa<br />

qualche maggiore o minore guaio.<br />

Ma nessun guaio è maggiore delle<br />

compromissioni con la propria coscienza”.<br />

Pertanto un’etica, e quindi anche un’etica<br />

della comunicazione, si può fondare<br />

soltanto su una concezione della persona e<br />

dei valori. Oggi l’etica è in crisi in buona<br />

parte perché registriamo tante visioni<br />

contraddittorie dell’uomo. Ma un’idea-guida<br />

per eccellenza che va ribadita, e che merita<br />

di essere condivisa dalla maggioranza è<br />

che la vera comunicazione avviene sempre<br />

“da persona umana a persona umana,<br />

tramite i media”, e non è mai, (né deve mai<br />

essere) una comunicazione “dai media<br />

all’individuo” in senso totalizzante o<br />

alienante.<br />

28 www.donnaimpresa.com<br />

Professione: giornalista<br />

donne<br />

fannonotizia<br />

che<br />

PerLolita<br />

houngranderispetto professionale<br />

oltre che provare nei suoi confronti un particolare sentimento<br />

di affetto. Risentirla significa ricordare ogni<br />

volta una piacevolissima parentesi della mia vita<br />

professionale presso il Corriere Adriatico ed anche<br />

l’essere, per così dire, antagoniste sulle pagine della cronaca<br />

fermana…qualche anno fa.<br />

Le ho sempre<br />

riconosciuto acutezza, indipendenza,<br />

integrità<br />

e sono particolarmente felice nel saperla oggi<br />

professionista affermata. Oggi le chiedo di raccontarsi…<br />

Se qualcuno, da piccola, mi avesse chiesto: "Cosa vuoi<br />

fare da grande?" non avrei mai risposto: "La giornalista".<br />

Piuttosto, forse, l'avvocato, o la maestra, o il magistrato. Sono cresciuta nella fabbrica di<br />

mio padre Gino, che è un piccolo artigiano nel settore calzaturiero, annusando l'odore dei<br />

pellami e coi timpani rotti dai rumori delle macchine. Mia madre Alida è operaia, anche lei<br />

calzaturiera. Stessa cosa dicasi per mio fratello. Questo per affermare che non avevo<br />

esempi diretti da seguire, non ho fatto - non ho potuto fare - la scelta di continuare il<br />

lavoro dei miei familiari. Un giorno, per caso, incrocio sulla mia strada questo mestiere,<br />

che è il più bello del mondo: il giornalismo. Come e chi ha combinato l'incontro proprio<br />

non lo ricordo: credo la curiosità di provare e la voglia di raccontare, di capire, di<br />

conoscere, di essere protagonista. Ho visto pubblicato il mio primo pezzo sul Corriere<br />

Adriatico, poche righe su una mostra fotografica della Croce Verde di Porto Sant'Elpidio,<br />

nel novembre '97. Da allora non mi sono più fermata. E' stato amore a prima vista tra me<br />

e il giornalismo: una passione infinita, immensa, grandiosa. Che mi ha regalato, in questi<br />

10 anni, tante soddisfazioni e qualche delusione. Ho studiato giurisprudenza, mi sono<br />

laureata. Ma non ho più avuto alcun dubbio. Mai. Dal '97 non c'è stato un giorno,<br />

nemmeno in quelli più difficili - e ce ne sono stati - in cui ho pensato anche solo un attimo:<br />

mollo tutto. Essere (non fare) giornalista comporta aggiornamento costante, studio,<br />

capacità di ascolto ma soprattutto grinta, carattere e tanta tanta curiosità. Anche quel pelo<br />

sullo stomaco che rende antipatici agli occhi dei più ma che consente di sopravvivere, di<br />

autotutelarsi. Le donne hanno più difficoltà a sfondare, ad esercitare questo mestiere?<br />

Certamente gli orari di lavoro non aiutano le donne. E la donna giornalista talvolta è<br />

costretta a mascolinizzarsi affinché la credibilità professionale prevalga sull'aspetto<br />

estetico, femminile. Basti pensare a quel che faceva la direttrice di Vogue interpretata da<br />

Meryl Streep nel film il Diavolo veste Prada. Tanto dura, cinica, esigente e tavolta spietata<br />

in ufficio quanto fragile, sensibile e materna nella vita privata. A dimostrazione che la<br />

femminilità non la si può cancellare. Tutt'al più nascondere. Esiste comunque tutt'ora un<br />

pregiudizio in vari settori, in particolare in quello giornalistico, perché non è giustificato<br />

che ai più alti livelli non esista un direttore donna di un quotidiano o di un telegionale di<br />

rete nazionale. Se poi alla femminilità si aggiunge, come nel mio caso, la giovane età<br />

(quando ho iniziato avevo 18 anni, oggi ne ho 28) con l'ulteriore aggravante di voler<br />

scrivere di politica, dove gli interlocutori hanno minimo il doppio dei tuoi anni, l'impresa<br />

diventa quasi titanica. E comunque poi non si può non constatare come le donne<br />

scontino un altro grave handicap: sono diffidenti e poco solidali tra di loro. C'è ancora una<br />

scarsissima propensione a fare squadra, ad allearsi, a crescere e condividere insieme<br />

esperienze professionali. Capita invece più spesso che prevalga la competizione<br />

esasperata, non sempre ahimé virtuosa. E' fatica, quindi, ma ci vuole tenacia e quel<br />

pizzico di fortuna che non guasta mai. Sapendo però che la fortuna aiuta gli audaci. Per<br />

questo penso sia sempre importante mettersi in gioco, rischiare, provare. A costo pure di<br />

sbagliare. La mia fortuna è stata quella di incontrare lungo la strada tante persone che<br />

hanno creduto in me, che hanno investito su di me. Cosa vorrei si dicesse di me? Una<br />

giornalista libera alla costante ricerca della verità anche a costo di sembrare scomoda.<br />

Se non addirittura antipatica.<br />

Lolita Falconi<br />

comunicazione al femminile<br />

Foto realizzata al Caffè Novecento di Porto San Giorgio (ap/fm)


Pubblico & Privato<br />

dentro<br />

il non profit<br />

e<br />

per<br />

il<br />

non profit<br />

Un valore irrinunciabile:<br />

il dono. Senza la cultura<br />

del dono, senza azione<br />

donativa, una società<br />

avanzata come la<br />

nostra, basata<br />

sull’economia di<br />

mercato, è destinata a<br />

disumanizzarsi.<br />

L’economia di mercato<br />

non può reggersi nel<br />

vuoto pneumatico,<br />

senza uno zoccolo duro<br />

di valori. In tal senso,<br />

ognuno di noi può<br />

inserire la dimensione<br />

donativa nella propria<br />

azione. Saper dare<br />

gratuitamente è<br />

importante, è una scuola<br />

di vita e un esercizio di<br />

cittadinanza in senso<br />

alto perché porta a<br />

partecipare a quello che<br />

ti succede attorno,<br />

sapendo che le<br />

necessità sono tante.<br />

E insieme è una scuola<br />

di umiltà, perché ti fa<br />

capire di essere un<br />

pezzetto, un mattoncino<br />

nella storia.<br />

LE RICERCHE CHE CAMBIANO<br />

LA VITA<br />

“DI SOLITO COLPISCONO QUANDO<br />

MENO CE LO SI ASPETTA, QUANDO SI È<br />

FORSE ANCORA NEL FIORE DEGLI<br />

ANNI, POI DIVENTANO PARTE<br />

INTEGRANTE DEL CORPO FINO A CHE<br />

LO FANNO PRIGIONIERO, FINO A<br />

QUANDO L’UNICA COSA CHE VIVE<br />

DENTRO IL CORPO È IL CERVELLO.<br />

NON CI SONO CURE CHE LE<br />

DEBELLINO, NON C’È PREVENZIONE<br />

CHE LE EVITI. C’È SOLO TANTO,<br />

TANTO LAVORO DA FARE TRAMITE LA<br />

RICERCA SCIENTIFICA, CHE, GIORNO<br />

DOPO GIORNO, INVESTE I SUOI SFORZI<br />

ANCHE NEL MONDO DELLE CELLULE<br />

STAMINALI CEREBRALI PER POTER<br />

PROVARE A TROVARE UNA SOLUZIONE,<br />

UNA VIA DI SCAMPO, UN FRENO…UNA<br />

SALVEZZA DA MORTE CERTA. FANNO<br />

PAURA QUESTE PAROLE, LO SO, MA<br />

BISOGNAAVERE IL CORAGGIO DI<br />

RECITARLE, IL CORAGGIO DI<br />

CANTARLE, IL CORAGGIO DI<br />

URLARLE: PERCHÉ TUTTI POSSANO<br />

SENTIRE, POSSANO CAPIRE CHE, AD<br />

OGGI NON C’È NULLA CHE POSSA<br />

DARE UNA SOLA SPERANZA DI<br />

SALVEZZA, NON C’È NULLA CHE POSSA<br />

EVITARE L’ARRIVO DELLA MALATTIA.<br />

L’UNICA COSA DA FARE È PROVARE E<br />

RIPROVARE A TROVARE UNA<br />

SOLUZIONE. QUESTO È IL MESSAGGIO<br />

DI NEUROTHON, INSIEME A QUELLO DI<br />

TANTI ALTRI PER AIUTARE A TROVARE<br />

UNA VIA DI SALVEZZA”.<br />

Maria Cristina, lei è Segretario Generale di Neurothon, mi dica, come nasce<br />

il suo impegno nell'associazione?<br />

Nasce tanti anni fa, per caso, dalla segnalazione di una mia cara amica la quale<br />

mi disse, essendo a conoscenza delle mie attitudini ed il mio impegno<br />

professionale nel campo della comunicazione, che l’associazione Neurothon<br />

cercava una persona che curasse l’aspetto più propriamente legato alla<br />

promozione delle attività attraverso i mass media, affinchè si sensibilizzassero<br />

opinione pubblica ed istituzioni sui grandi temi legati alla preservazione della vita<br />

e, al contempo, si operasse a favore del reperimento di fondi per sostenere il<br />

lavoro di ricerca. Devo essere sincera, all’inizio la scelta di candidarmi è stata<br />

dettata non dolo da queste “nobili cause” ma anche dalla necessità di trovare<br />

una occupazione che fosse gratificante dal punto di vista dell’ autonomia<br />

professionale e che, al contempo, mi lasciasse libera di esercitare senza alcun<br />

vincolo di orario e luogo. Le cose però cambiarono rapidamente, a distanza di<br />

pochissimo tempo infatti l’essere consapevole, e soprattutto vicina, a tanta<br />

sofferenza, ha determinato un coinvolgimento soprattutto personale per l’incarico<br />

assunto.<br />

Quello di cui mi sono resa conto è che la “coscienza collettiva” doveva essere maggiormente stimolata, o meglio educata, a<br />

farsi carico dei problemi legati ai grandi temi universali, come quello della vita e della morte, affinchè si insinuasse in<br />

ciascuno la consapevolezza che la ricerca è l’unico mezzo del quale possiamo servirci per debellare tutte quelle patologie<br />

fortemente invalidanti che sono in moltissimi casi il preludio della morte.<br />

Mi parli di come nasce Neurothon e delle sue finalità...<br />

Era l’anno 2003 quando per la prima volta si iniziò a parlare della creazione di un progetto molto ambizioso relativo all’utilizzo<br />

di cellule staminali cerebrali per la guarigione di malattie neurodegenerative. Nacque così il primo Comitato Neurothon,<br />

progetto voluto e realizzato per mano del Professor Angelo Vescovi, biologo italiano conosciuto in tutto il mondo per gli studi<br />

sulle cellule staminali del cervello, assieme a figure private legate a queste problematiche. per primi Maurizio Colombo e<br />

Cristina Pietrasanta ancora oggi all’interno del Consiglio Direttivo. Il Comitato Neurothon nel Febbraio 2005 viene<br />

ufficialmente riconosciuto quale Associazione senza fini di lucro, prendendo definitivamente il nome di Associazione<br />

Neurothon Onlus le cui finalità sono quelle di finanziare, promuovere ed incentivare, la ricerca sulle cellule staminali cerebrali<br />

e le attività ad esse connesse, per la cura delle malattie neurodegenerative, nonchè rendere consapevole il pubblico su<br />

questo tipo di ricerca scientifica per riuscire, nel tempo più breve possibile, ad avviare finalmente la sperimentazione clinica<br />

sull’uomo. Una compito importante perchè queste patologie neurodegenerative come anche le lesioni midollari, quando non<br />

sono mortali, divengono croniche. Al devastante danno fisico e psicologico che queste sindromi affliggono al malato si<br />

sommano l’enorme danno economico per le famiglie coinvolte, nonché per il Sistema Sanitario Nazionale, che deve farsi<br />

carico delle necessità dei malati cronici affetti da queste patologie o lesioni.<br />

Maria Cristina Lani<br />

solidarietà al femminile


Neurothon vuole quindi promuovere la conoscenza scientifica, favorire le interazioni fra i diversi soggetti attivi nella Ricerca, sviluppare<br />

partenariati con strutture pubbliche e private impegnate nell’attività di ricerca per condividere esperienze e know-how dei team di ricercatori<br />

che sovvenziona.<br />

Ci sono Maria Cristina degli aspetti comuni nelle malattie neurodegenerative?<br />

Caratteristica comune a queste patologie è la distruzione di specifiche cellule cerebrali, in particolare (ma non solo) di quelle che conducono<br />

gli impulsi elettrici nervosi, vale a dire i neuroni. Questo determina una serie di disfunzioni che esitano in gravi menomazioni motorie e<br />

cognitive - rigidità e tremori nel Parkinson, movimenti inconsulti nell’Huntington, demenza progressiva nell’Alzheimer e graduali paralisi di tutti i<br />

muscoli, fino al soffocamento nella SMA e nella SLA. Oltre alle problematiche intrinseche di queste patologie si sottolineano anche quelle date<br />

dalla convivenza quotidiana con i problemi psicologici che devono essere affrontati sia dai pazienti che dai loro famigliari, la cui vita purtroppo<br />

cambia irrimediabilmente, scandita dal ritmo di queste malattie che i dati ufficiali danno sempre più in aumento.<br />

Origini e potenzialità d’uso delle cellule staminali o delle conoscenze da esse derivate, coinvolgono la vita e l’idealità delle<br />

persone; il mondo politico e religioso chiama in causa valori che vanno a confrontarsi e ad “urtarsi” in taluni casi coi principi<br />

ispiratori dell’etica biomedica. Un primo ordine di problemi è relativo alla fonte da cui ricavare le cellule staminali su cui condurre la<br />

ricerca. Certamente il punto più controverso riguarda l’utilizzo degli embrioni soprannumerari e ancor più quello degli embrioni<br />

creati ad hoc. E’ su questo tema, cioè sulla questione del cosiddetto statuto dell’embrione umano, che i disaccordi sono più aspri;<br />

in proposito si oppongono due diversi punti di vista: secondo il primo, l’embrione umano è da considerare persona sin dal<br />

momento del concepimento ed è quindi titolare del diritto alla vita. Secondo questa prospettiva nessuna ricerca che possa<br />

danneggiarlo è lecita. Il punto di vista alternativo è quello in cui si riconosce all’embrione dapprima e poi al feto, un diritto alla<br />

Dono, solidarietà, reciprocità... sembrano parole assai riposanti in un tempo di crisi dei rapporti<br />

internazionali, di incertezza economica e politica, di diffidenza e paura. C'è un gran bisogno di essere<br />

richiamati ai valori ultimi della convivenza in una società che si presenta (o autorappresenta) perlopiù<br />

intrisa di interessi ed egoismi, di rivendicazioni e insensibilità. Non bisogna mai dimenticarsi di<br />

ringraziare tutti coloro i quali si sono adoperati affinchè si aprisse un dibattito sulle «questioni di<br />

solidarietà», affinchè il nostro progetto colmasse la coscienza collettiva e sensibilizzasse le istituzioni.<br />

Un grazie particolarmente sentito a Maurizio Costanzo, Ezio Greggio e Enzo Iacchetti e tanti altri.<br />

Maria Cristina Lani<br />

“DOBBIAMO AVERE<br />

LA LUNGIMIRANZA DI<br />

NON PENSARE<br />

SOLO AL NOSTRO<br />

IMMEDIATO PRESENTE<br />

commenta Maria Cristina<br />

guardando la foto<br />

MA ANCHE E<br />

SOPRATTUTTO AL<br />

FUTURO DEI NOSTRI<br />

FIGLI E DELLE<br />

GENERAZIONI<br />

CHE VERRANNO”<br />

ALATO<br />

DA SINISTRA<br />

LA TREDICENNE<br />

CARLOTTA<br />

CLEMENTINA<br />

21 MESI E<br />

CAMILLA DI 5 ANNI


protezione che aumenta progressivamente<br />

mano a mano che esso si sviluppa ed<br />

acquisisce la capacità senziente. Questa<br />

prospettiva è stata applicata al problema<br />

dell’interruzione di gravidanza, che secondo<br />

un’intuizione morale diffusa, assume un<br />

diverso peso con il progredire della<br />

gestazione…<br />

La comunità scientifica europea è certa che cellule<br />

staminali umane possiedono un potenziale<br />

enorme, è anche però consapevole che non si può<br />

sfuggire ai problemi etici che l’uso (anche solo in<br />

via sperimentale) delle cellule staminali derivate da<br />

embrione umano sollevano, ma bisogna anche<br />

riconoscere che essa si è data da tempo gli<br />

strumenti necessari per controllare questo aspetto.<br />

E comunque la ricerca, può oggi puntare sulle<br />

staminali adulte e su quelle del cordone<br />

ombelicale, dove ormai si ha un’esperienza<br />

riconosciuta a livello internazionale ed il cui utilizzo<br />

non pone la questione etica del feto. La ricerca va<br />

aiutata, ed il problema morale va impostato<br />

correttamente. Noi dobbiamo renderci conto che la<br />

società sarà sempre più longeva, pertanto<br />

l’incidenza delle malattie neurodegenerative nella<br />

specie umana crescerà esponenzialmente. Malattie<br />

quali l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA), il<br />

Parkinson, la Corea di Huntington,l’ Alzheimer, la<br />

Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), ma anche le<br />

lesioni cerebrali da asfissia prenatale, le malattie<br />

metaboliche letali già nell’infanzia – quali il morbo<br />

di Tay – Sachs e di Sandoff – le lesioni da ictus e le<br />

lesioni spinali le quali affliggono ormai alcune<br />

decine di milioni di persone in tutto il mondo, alcune<br />

centinaia di migliaia delle quali solo in Italia. Noi<br />

questo non possiamo ignorarlo. Dobbiamo provare<br />

a contenere il fenomeno ed eliminare inutili<br />

sofferenze e continuare a lavorare strenuamente<br />

sulla ricerca scientifica affinchè non si abbiano<br />

risultati sempre più confortanti…e perchè questo<br />

avvenga sono inevitabili alcuni cambiamenti<br />

radicali: il primo è che anche gli individui più devoti<br />

sentano il dovere morale di battersi per curare chi<br />

già vive e soffre prima ancora di occuparsi del<br />

futuro di chi non è mai nato, in secondo luogo<br />

avere una legge che disciplini il settore per dare<br />

regole all’attività di ricerca senza violarla ma<br />

salvaguardando i principi morali della collettività ed<br />

infine fare il possibile affinchè l’atavica e<br />

drammatica mancanza di fondi, proprie del nostro<br />

Paese, siano definitivamente debellate.<br />

Una riflessione sulla vita e la morte…lei è<br />

favorevole all’eutanasia?<br />

Personalmente trovo che “staccare la spina” sia<br />

solo una sconfitta…sono invece favorevole al<br />

“testamento in vita” o “living will”, ovvero la<br />

possibilità di decidere preventivamente quale dovrà<br />

essere il trattamento medico da subire, o non<br />

subire, e di nominare una persona di fiducia che<br />

possa decidere a proprio nome in previsione<br />

dell'incapacità del soggetto a decidere. Il<br />

testamento in vita non va confuso con l'eutanasia,<br />

ma e' il rispetto delle volontà di autodeterminazione<br />

dell'individuo…è un percorso che può trovare<br />

d'accordo laici e cattolici.<br />

ATERNIUN<br />

CENTRO EUROPEO<br />

PER LA RICERCA<br />

SULLE CELLULE<br />

STAMINALI Il centro<br />

dovrebbe diventare operativo in tempi brevi e sarà diretto<br />

da Angelo Vescovi (nella foto).<br />

“LA BANCA DI CELLULE STAMINALI<br />

CEREBRALI DI TERNI È L’INIZIO DI UN<br />

PERCORSO SCIENTIFICO<br />

- SOTTOLINEA IL PROF. VESCOVI - PER<br />

“PROVARE” A TROVARE UNA CURA PER<br />

LE MALATTIE LEGATE AL SISTEMA<br />

NERVOSO CENTRALE. IL VERBO<br />

PROVARE È D’OBBLIGO, IN UN MONDO<br />

QUALE LA RICERCA SCIENTIFICA CHE<br />

HA REGOLE CHIARE E PRUDENTI CHE<br />

SALVAGUARDANO GLI INTERLOCUTORI<br />

DA FACILI SOLUZIONI CHE<br />

APPROFITTINO DELL’ESTREMA<br />

NECESSITÀ DEI MALATI A TROVARE<br />

RISPOSTE A QUESTE INCURABILI<br />

MALATTIE CON LE QUALI OGGI SI PUÒ<br />

SOLO CERCARE DI SOPRAVVIVERE.<br />

SENZA LA RICERCA NON È POSSIBILE<br />

AVVIARE PERCORSI DI SALVEZZA, MA<br />

SENZA UN SOSTEGNO ECONOMICO NON<br />

È POSSIBILE NEMMENO PENSARE DI<br />

AVVIARE UN PERCORSO DI RICERCA.”<br />

Consiglio Direttivo<br />

Maurizio Colombo Presidente<br />

Cristina Elena Maria Pietrasanta_Vice-Presidente<br />

Claudio Pastori _Consigliere<br />

Angelo Vescovi _ Consigliere<br />

Maria Cristina Lani _Segretario Generale<br />

Adriano Propersi _Presidente<br />

Paolo Giulini _Sindaco Collegio dei Revisori<br />

Andrea Busnelli _Sindaco<br />

per le vostre donazioni<br />

ASSOCIAZIONE NEUROTHON ONLUS<br />

Comitato Scientifico<br />

Prof. Angelo Vescovi _Presidente<br />

Prof. Bruno Dallapiccola<br />

Prof. Carlo Alberto Redi<br />

Prof. Mario Marazzi<br />

Comitato Etico<br />

Prof. Edoardo Boncinelli<br />

S.E. Monsignor Ersilio Tonini<br />

S.E. Monsignor Elio Sgreccia<br />

Banca<br />

Banca Popolare Commercio e<br />

Industria s.p.a. Agenzia di Bresso ( MI)<br />

c/c n° 10146 intestato a Associazione<br />

Neurothon Onlus ABI 05048 CAB<br />

32620 CIN T<br />

Ufficio Postale<br />

c/c postale n. 73933210<br />

On line<br />

www.neurothon.it<br />

quando<br />

i grandi grandi<br />

mali sconfiggono i<br />

uomini<br />

Bruno Lauzi e Mr. Parkinson<br />

25 Ottobre, 2006 E' morto Bruno Lauzi,<br />

quello di "onda su onda", affetto da morbo di<br />

Parkinson.<br />

Questa la sua lettera a Mister<br />

Parkinson<br />

“Egregio Signore, non è con piacere<br />

che le scrivo questa lettera, ma<br />

d'altra parte avrei dovuto parlarle a<br />

quattr'occhi, affrontarla di persona,<br />

sopportare quel suo subdolo modo di<br />

fare che è quanto c'è di peggio per<br />

far perdere la pazienza anche ad un<br />

santo, figuriamoci a me. Le scrivo,<br />

come può notare, col computer,<br />

perché la mia calligrafia s'è fatta<br />

illeggibile e così minuscola che i miei<br />

collaboratori devono usare la lente<br />

d'ingrandimento per riuscire a<br />

decifrarla…<br />

Perché le scrivo? È presto detto: io<br />

ho superato con una certa<br />

disinvoltura l'imbarazzo che lei ( l'ho<br />

scritto senza maiuscola, non la<br />

merita) mi ha creato chiedendo<br />

pubblicamente la mia mano ed<br />

ovviamente ottenendola. Convivere con un ufficiale inglese a riposo, già condannato nel Punjab per ripetuti tentativi di<br />

violenza neurologica su qualunque essere di qualunque specie( le cose si vengono a sapere, come vede…) non è stato<br />

facile, la mia è una famiglia è all’antica e non ha apprezzato.<br />

MA ORA LEI STA ESAGERANDO, signore, glielo devo dire. Quando è troppo è troppo, e il troppo stroppia! C'è un<br />

proverbio arabo che dice: «Se hai un amico di miele non lo leccare tutto», INVECE LEI S'APPROFITTA D'OGNI<br />

RILASSATEZZA, DELL'ABBASSAMENTO DELLA GUARDIA NELLA BATTAGLIA QUOTIDIANA, ci proibisce di<br />

pensare ad altro, contando sulla superficialità con cui io ho affrontato l’insorgere del male… si sa, gli artisti sono<br />

farfalloni incoscienti… no, vecchio caprone, non le sarà facile, né con me né con gli altri, la Resistenza è cominciata.<br />

Perché, vede, io e i miei fratelli e sorelle malati abbiamo tante cose da fare, una vita da portare avanti meglio di così!<br />

D'ora in avanti prometto che starò più attento ai consigli dei miei dottori, e che mi impegnerò maggiormente nell’aiutarli<br />

nella raccolta dei fondi necessari per la ricerca. Anzi sul tema della solidarietà mi ci gioco una mano, la mano che,<br />

pitturata e serigrafata fa da piedistallo ad una poesia contro di lei, colonnello dei miei stivali, funzionando da incentivo a<br />

dare…già, poiché a chiunque faccia un'offerta per la ricerca verrà inviata «LA MANO» come ricordo e memento…<br />

Siamo in tanti, tante mani si leveranno contro di lei e cercheranno di restituirle colpo su colpo fino a quando non<br />

riusciranno ad acchiapparla per la collottola e mandarla all’Inferno cui appartiene, bestiaccia immonda, sterco del<br />

demonio, nostra croce senza delizie… Parola mia, di questo omino per molti un po' buffo, per altri un po' patetico, ma che<br />

vive il sogno di poterla, un giorno non lontano, prendere a schiaffi. A mano ferma. Mi stia male e a non rivederla”.<br />

ricordando Bruno Lauzi<br />

Bruno Lauzi


Il coraggio delle donne<br />

Sono coraggiose le donne, ci costa<br />

caro, ma bisogna ammetterlo. La<br />

fragilità? Solo uno stato culturale,<br />

più che un dato biologico.<br />

Sono forti e coraggiose, le donne.<br />

Quando scelgono la solitudine,<br />

rinunciando a un falso amore,<br />

smascherandone la superficialità.<br />

Sono coraggiose le donne, quando<br />

crescono i figli senza l'aiuto di<br />

nessuno, rivalutando l'ancestrale<br />

primato, quello di essere mamme.<br />

Hanno il coraggio di non chiedere a<br />

uomini che sono anche padri, la<br />

loro presenza, puntualmente<br />

assente. Uomini che rifuggono le<br />

proprie responsabilità,<br />

trincerandosi in comodi ruoli o<br />

paraventi infantili di adulti mai<br />

cresciuti.<br />

Sono forti e coraggiose, le donne,<br />

quando a discapito di tutto e di tutti<br />

scelgono i propri compagni;<br />

costruendo solide storie<br />

spendendo patrimoni sentimentali,<br />

contro la morale comune.<br />

Sono forti e coraggiose, le donne,<br />

quando sopportano, violenze di<br />

ogni tipo, per salvaguardare quello<br />

che resta di famiglie, che non son<br />

più tali.<br />

Sono la speranza del mondo, le<br />

donne, in qualsiasi circostanza<br />

continuano a far nascere uomini,<br />

che poi le tradiranno.<br />

di Bruno Esposito<br />

Donne tra lavoro e famiglia<br />

belle scoperte<br />

Cristina veste: c alzature “Left and Right” P.S.Elpidio, a biti “Soho” Civitanova Marche<br />

acconciatura di “Roberta Basili” P.S.Elpidio<br />

Cristina<br />

Capriotti<br />

La luce<br />

della bellezza<br />

e della<br />

“vita vera”<br />

“ Nella vita bisogna lottare, bisogna sacrificarsi, bisogna<br />

anche a volte essere tanto umili da accettare condizioni che<br />

troviamo mortificanti…è un modo, anche quello, per<br />

dimostrare il nostro senso di responsabilità, il nostro carattere<br />

e quello che sappiamo fare…a me è successo, tanti anni fa,<br />

all’inizio della mia carriera. Ricordo ancora i miei ripetuti<br />

colloqui in Rai, il mio accettare anche gratuitamente di<br />

lavorare affinchè potessi dimostrare quello che valevo. Questa<br />

la prima grande occasione…entrare in quel mondo ha<br />

significato dare una svolta radicale alla mia professione.<br />

Fortuna? Non direi. Penso che il nostro futuro, la nostra<br />

felicità, dipendano innanzi tutto da quanto siamo disposti a<br />

concedere, a rischiare…”<br />

“L’estetista è colei che si occupa di cure di bellezza, che presta la propria opera per plasmare, correggere, prevenire o<br />

modificare inestetismi fisici restituendo nel contempo all’individuo, insieme all’aspetto desiderato, la fiducia in se stesso e<br />

mettendolo nella condizione migliore per piacersi L’estetista agisce in modo altamente qualificato, lavorando sia sul corpo<br />

sia sulla psiche intervenendo in maniera armonica e salutare e restituendo al cliente quell’immagine di sé che si perde<br />

quando non si convive bene con la propria persona”.<br />

Cristina è una<br />

professionista affermata<br />

nel campo dell’estetica:<br />

bella, allegra, spiritosa,<br />

piena di grinta e sex<br />

appeal è anche<br />

abilissima fra i fornelli e<br />

mamma premurosa.<br />

Detesta l’ipocrisia, la<br />

cattiveria gratuita, la<br />

prepotenza, il sopruso.<br />

Ama la sincerità, la<br />

bontà d’animo, la<br />

delicatezza. Angelica èCrede<br />

una graziosa<br />

Professione “Make-up &<br />

fermamente bambina di 9 anni<br />

beauty therapist”<br />

nell’amicizia, che ama ilun mare valore e sopra tutto<br />

Di fama nazionale, è riuscita a<br />

alto adora che deve arrampicarsi essere<br />

conquistarsi negli anni la fiducia dei<br />

difeso. sugliConsidera alberi. Lela<br />

sorelle<br />

più grandi nomi del mondo dello<br />

perseveranza dicono di lei e che la grinta è un po’<br />

capricciosa...naturalmente<br />

spettacolo e della moda.<br />

elementi sostanziali nel<br />

raggiungimento non la pensano siacosì<br />

degli<br />

individuali le amiche traguardi del cuore<br />

professionali Lorena e Cristina. quanto<br />

nella Dice realizzazione di essere fidanzata... delle<br />

nostre chissà piùseintime<br />

è vero?<br />

passioni. Oggi è single,<br />

dopo una storia che le<br />

ha regalato il dono<br />

meraviglioso di essere<br />

Nelle foto:<br />

madre ma che le ha<br />

Cristina Capriotti<br />

infranto il cuore<br />

e suo figlio Lorenzo<br />

“...Lorenzo è tutta la<br />

mia vita” ci confida.<br />

36 www.donnaimpresa.com


il<br />

“Nessuno può farti<br />

sentire inferiore<br />

oi<br />

senza il tuo consenso”<br />

Roberta<br />

Kenneth Blanchard<br />

Crescentini<br />

VALORE<br />

Presidente<br />

Confartigianato<br />

C’ERAVAMO<br />

redazione<br />

Donne Impresa<br />

donna<br />

impresa<br />

Provincia di Pesaro/Urbino<br />

della<br />

magazine<br />

e Presidente del<br />

Ospiti di Valore Donna<br />

Comitato Imprenditoria<br />

Femminile (CCIAA)<br />

Pesaro e Urbino<br />

DIFFERENZA<br />

“Il progetto<br />

Il Valore Della<br />

Differenza<br />

punta a promuovere<br />

ed incoraggiare<br />

l’imprenditoria<br />

femminile nella<br />

Regione Marche<br />

“Valore Donna” vuole essere una mostra mercato ed al contempo un<br />

modificando la<br />

momento di riflessione sulla condizione dell'imprenditrice nel nostro territorio…un<br />

tipizzazione di<br />

genere della<br />

messaggio chiaro che fare impresa al femminile si può. L’evento che avrà cadenza<br />

professione<br />

annuale, vuole essere un momento di incontro tra le imprenditrici, tra le istituzioni e le imprenditrici, tra<br />

imprenditoriale.<br />

le imprenditrici e le aspiranti imprenditrici, tra le imprenditrici e le categorie economiche e sociali.<br />

Ci batteremo con<br />

L’obiettivo? Un rafforzamento della specificità di genere nel mondo<br />

qualsiasi mezzo per<br />

eliminare gli ostacoli<br />

dell’impresa. Dare visibilità al lavoro delle donne serve non solo a far considerare il valore del<br />

che ancora oggi ci<br />

loro impegno professionale ma anche come stimolo di riflessione per le politiche<br />

impediscono di<br />

essere libere sia in<br />

economiche in generale: tante donne che lavorano con qualità nel tessuto economico, modificano<br />

ambito lavorativo<br />

la cultura del lavoro e per questo rappresentano una ricchezza. In pratica il lavoro<br />

che familiare;<br />

non diventa più un elemento totalizzante, sono la sperimentazione e l'apertura al cambiamento i nuovi<br />

perchè si rivaluti<br />

elementi che la cultura delle donne porta dentro al mondo del lavoro. Un esempio per tutti è che il<br />

culturalmente il ruolo<br />

di madre<br />

lavoro delle donne è da sempre un elemento essenziale per uno<br />

considerando la<br />

maternità un<br />

Il Salone Internazionale risorsa femminile nella creazione mondo degli affari e dell’opinione<br />

investimento<br />

collettivo per la<br />

d’impresa nelle Marche” che ha pubblica sulle tematiche<br />

dell'Imprenditoria<br />

società oltre che un<br />

l’obiettivo di promuovere ed riguardanti il fenomeno<br />

bene ed un dono per<br />

Femminile<br />

incoraggiare l’imprenditoria dell’imprenditorialità delle donne<br />

la famiglia ed<br />

affinchè aumentino il<br />

che si è tenuto a Settembre 2007 a femminile nella Regione Marche. in tutti i settori e in particolare nel<br />

numero dei servizi e<br />

Pesaro (Mostra Mercato) e il 24 L’iniziativa ha rappresentato campo dell’agricoltura,<br />

delle strutture di<br />

Settembre 2007 ad Ancona un’occasione unica di incontro e dell’agriturismo, del turismo, dei<br />

supporto. Non<br />

dimentichiamoci<br />

(Forum Conclusivo), ha costituito confronto tra le aziende di tutta servizi, della moda, del mobile e<br />

che spesso<br />

l’evento finale del Progetto Equal Europa e ha lo scopo di richiamare del design.<br />

l’impossibilità di<br />

conciliare<br />

“Il Valore della Differenza - La l’attenzione delle Istituzioni, del<br />

professione e vita<br />

privata non solo<br />

sviluppo compatibile ed equilibrato. Le donne, nell’esigenza di accrescere il proprio<br />

costringe la donna<br />

ruolo nel mondo del lavoro, hanno investito e investono sempre maggiormente in un’ottica di sviluppo<br />

madre all’abbandono<br />

forzato del lavoro ma<br />

di qualità sociale. In generale le donne nelle loro aziende portano avanti un modello di<br />

ne proibisce o<br />

sviluppo nuovo, in cui la produzione non può essere in contrasto con<br />

impedisce addirittura<br />

ambiente e natura; le donne danno la vita e sono contro ogni tipo di distruzione.<br />

l’ingresso perché in<br />

Italia la cura dei figli<br />

Altro punto di riflessione a cui ci porta uno sguardo sul lavoro femminile è la necessità di<br />

e della famiglia, in<br />

riorganizzazione di tempi, spazi - non solo fisici - e orari delle nostre<br />

senso lato, continua<br />

a gravare quasi<br />

città, perché l'ingresso delle donne nel tessuto produttivo del mercato del lavoro non può non<br />

esclusivamente sulle<br />

portare ad una cultura diversa dell'organizzazione sociale.<br />

sue spalle”.<br />

38 www.donnaimpresa.com


in alto:<br />

Le Presidenti Provinciali Confartigianato Donne Impresa Roberta Crescentini e Ivana Marchegiani nello stand della Provincia di Ascoli Piceno<br />

valore donnainternational<br />

1<br />

Alberto<br />

Drudi<br />

Presidente Camera<br />

di Commercio<br />

Pesaro/Urbino<br />

“Quando la donna è a<br />

capo della propria<br />

azienda - commenta<br />

ALBERTO DRUDI -ci<br />

troviamo di fronte a una<br />

leader impegnata e<br />

appassionata che,<br />

attraverso un<br />

management<br />

consapevole, guida con<br />

determinazione, etica e<br />

sensibilità, concretezza<br />

e capacità intuitiva e<br />

mette a frutto la sua<br />

intelligenza emotiva per<br />

valorizzare il “capitale<br />

umano” della sua<br />

organizzazione.<br />

Bisogna rilanciare<br />

l’imprenditoria<br />

femminile, leva<br />

fondamentale<br />

dell’economia del<br />

Paese perché lo<br />

sviluppo ha bisogno di<br />

valori, risorse per le reti<br />

associative e fiducia.<br />

Quello che le donne<br />

sanno infondere nelle<br />

loro imprese”.<br />

L’iniziativa ha rappresentato<br />

una occasione unica di<br />

incontro e confronto tra le<br />

aziende di tutta Europa oltre che<br />

richiamare l’attenzione delle<br />

Istituzioni, del mondo degli affari e<br />

dell’ opinione pubblica sulle<br />

tematiche riguardanti il fenomeno<br />

dell’ imprenditorialità delle donne<br />

in tutti i settori e in particolare nel<br />

campo dell’agricoltura, dell’agriturismo,<br />

del turismo, dei servizi, della moda, del<br />

mobile e del design.<br />

Intervenuti al Forum di apertura, dopo i saluti di<br />

Simonetta Romagna, Assessore alle Attività Culturali<br />

Editoria e Pari Opportunità della Provincia di Pesaro e<br />

Urbino, il Presidente della Camera di Commercio di<br />

Pesaro e Urbino Alberto Drudi e Roberta Crescentini,<br />

Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile<br />

(CCIAA Pesaro e Urbino). Ospiti relatori inoltre<br />

l’Assessore alle Pari Opportunità della Regione<br />

Marche Loredana Pistelli, l’Assessore all’Industria e<br />

Artigianato della Regione Marche Gianni Giaccaglia,<br />

l’Università di Camerino rappresentata da Patrizia<br />

David e il Presidente del Comitato Scientifico della<br />

Fondazione “G. Brodolini” Annamaria Simonazzi ( a<br />

sinistra nella foto)<br />

. In scaletta nella prima giornata che<br />

ha visto l’apertura ufficiale della Mostra<br />

“Abbiamo svolto<br />

un’interessante<br />

indagine sul<br />

campo condotta<br />

su un campione<br />

di imprenditrici<br />

del settore<br />

turismo<br />

residenti nella<br />

provincia di<br />

Pesaro/Urbino -<br />

commenta<br />

ANNAMARIA<br />

SIMONAZZI-che<br />

ha fatto<br />

emergere il<br />

ruolo positivo<br />

delle<br />

associazioni di<br />

categoria<br />

nell’assistenza<br />

alle fasi di avvio<br />

dell’attività ma<br />

anche criticità,<br />

peraltro comuni<br />

a livello<br />

nazionale,<br />

relativamente<br />

alle difficoltà del<br />

mercato, alla<br />

difficoltà di<br />

accedere a<br />

finanziamenti<br />

per<br />

l’innovazione ed<br />

a quelle relative<br />

alla<br />

conciliazione”.<br />

Annamaria<br />

Simonazzi<br />

Presidente<br />

Comitato Scientifico<br />

Fondazione”G.Brodolini”


sullo sfondo Valeria Beccatti Confartigianato Donne Impresa Pesaro/Urbino<br />

Loredana<br />

Pistelli<br />

Assessore Regionale<br />

alle Infrastrutture<br />

e Pari Opportunità<br />

Regione Marche<br />

“ogni momento che<br />

preveda la<br />

valorizzazione delle<br />

donne imprenditrici è<br />

importante, perché va<br />

dato il giusto<br />

riconoscimento e<br />

sostegno<br />

all’entusiasmo delle<br />

donne; occorre inoltre<br />

evidenziare come le<br />

donne sono capaci di<br />

dare il meglio di sé nel<br />

lavoro e nella<br />

conciliazione di<br />

quest’ultimo con i<br />

problemi della vita<br />

quotidiana. Le donne<br />

non dimenticano mai di<br />

essere imprenditrici,<br />

lavoratrici, madri, figlie<br />

e sorelle. È<br />

indispensabile in tal<br />

senso valorizzare il loro<br />

spirito imprenditoriale<br />

presso l’opinione<br />

pubblica affinchè si<br />

rimuovano quelle<br />

barriere di ordine<br />

culturale che ne<br />

ostacolano il percorso<br />

di crescita” .<br />

Mercato (caratterizzata anche da momenti di<br />

confronto e interazione tra imprenditrici e<br />

Istituzioni), la presentazione del IV Bollettino<br />

sull’Imprenditoria Femminile Regionale, a cura<br />

dell’Osservatorio Regionale<br />

sull’ImprenditoriaFemminile e quattro workshop<br />

in contemporanea dedicati ad altrettanti settori<br />

economico-produttivi (Agricoltura e Agriturismo;<br />

Turismo e Servizi; Moda; Mobile e Design); ai<br />

quali hanno partecipato illustri personalità del<br />

mondo politico e dell’imprenditoria nonché<br />

esponenti delle più importanti associazioni di<br />

categoria. Il Comitato per la promozione<br />

dell’imprenditorialità femminile della Provincia di<br />

Pesaro-Urbino, in concomitanza con la<br />

premiazione del concorso “Fedeltà al Lavoro<br />

2007” della Camera di Commercio di Pesaro e<br />

Urbino ha anche consegnato il Riconoscimento<br />

“Valore Donna International” alle imprese<br />

femminili che si sono distinte fuori dai confini<br />

nazionali.<br />

Nelle due giornate sono stati attivi stand espositivi<br />

- informativi con materiale su iniziative e progetti<br />

2<br />

3<br />

5<br />

4<br />

6<br />

VALORE <strong>DONNA</strong><br />

INTERNATIONAL<br />

SEI LE PREMIATE<br />

Il Comitato per la promozione<br />

dell’imprenditorialità femminile<br />

della Provincia di Pesaro-Urbino,<br />

in concomitanza con la<br />

premiazione del concorso “Fedeltà<br />

al Lavoro 2007” della Camera di<br />

Commercio di Pesaro e Urbino, ha<br />

consegnato il Riconoscimento<br />

“Valore Donna International” alle<br />

imprese femminili che si sono<br />

distinte fuori dai confini nazionali.<br />

Il premio è andato a:<br />

(foto 1) Paola<br />

Michelacci<br />

amministratrice unica del GRAND<br />

HOTEL MICHELACCI di<br />

Gabicce Mare (proposta da<br />

Silvana Ridella Fiorini – AIDDA);<br />

(foto 2) Judith Volker<br />

ristoratrice (OSTERIA DEL<br />

CARDINALE E VILLA<br />

CARTOCETO) e titolare di<br />

un’azienda di export che<br />

commercializza i prodotti tipici e<br />

di qualità del nostro territorio.<br />

(proposta da Ilva Sartini<br />

Confesercenti).<br />

(foto 3) Claudia Forni<br />

amministratore unico dell’impresa<br />

DELLA ROVERE S.P.A. di Pesaro<br />

(proposta da Cristina Petroccione<br />

Confindustria);<br />

(foto 4) Marinella<br />

Fenzi<br />

titolare dell’impresa<br />

individuale FANOFLEX di Fano<br />

(proposta da Patrizia Caimi<br />

Confcommercio);<br />

(foto 5)<br />

Maria Grazia<br />

Bartolucci<br />

socia della ditta<br />

Bartolucci Italy e Bartolucci<br />

Francesco lavorazione artistica<br />

artigiana oggetti in legno (proposta<br />

da Roberta Crescentini<br />

Confartigianato);<br />

(foto 6)<br />

Antonia<br />

Marchetti<br />

titolare<br />

dell’impresa individuale omonima<br />

di Canovaccio di Urbino. (proposta<br />

da Sabina Cardinali – CNA);<br />

Tra le imprenditrici in rosa anche<br />

molte delegazioni estere<br />

provenienti dal Belgio, Francia,<br />

Finlandia e Spagna.


Valeria<br />

Di Rosa<br />

Fondazione<br />

Brodolini<br />

Roma<br />

Nadia<br />

Pizzini<br />

VicePresidente<br />

Terziario Donna<br />

Pesaro / Urbino<br />

nella foto da sinistra: Palmiro Ucchielli e Luciano Agostini<br />

Patrizia<br />

Caimi<br />

Presidente<br />

Terziario<br />

Donna<br />

Confcommercio<br />

Presidente<br />

Fidicom<br />

Pesaro / Urbino<br />

Il Salone ha visto la partecipazione di tutti i Gruppi di Terziario Donna della regione Marche che, oltre ad<br />

affiancare aziende di socie espositrici, hanno allestito, per l’intera durata dell’evento, uno stand istituzionale.<br />

Nella foto in alto da destra Patrizia Caimi e Nadia Pizzini<br />

Luciano<br />

Agostini<br />

Vice Presidente<br />

Giunta Regionale<br />

Marche<br />

Assessore Turismo<br />

Commercio, fiere e mercati;<br />

Tutela dei consumatori;<br />

Promozione della cooperazione;<br />

Enti locali e decentramento<br />

amministrativo<br />

“Un progetto innovativo pensato per<br />

dare nuovo impulso all'iniziativa<br />

imprenditoriale della donna ma anche<br />

un momento di approfondimento e di<br />

analisi di quello che rappresenta oggi<br />

l’imprenditoria in rosa nella nostra<br />

realtà locale e di quelle che sono le<br />

sue specificità al fine di dare il via ad<br />

interventi mirati, anche a livello di<br />

politiche locali che promuovano<br />

e<br />

valorizzino<br />

il contributo della donna in<br />

questo settore”. (nella foto a destra)<br />

Palmiro<br />

Ucchielli<br />

Presidente Provincia<br />

Pesaro/Urbino<br />

“La sempre maggiore presenza di<br />

donne imprenditrici non è solo una<br />

determinata conquista di posizioni<br />

nel mondo economico ma anche<br />

motivo di cambiamento sociale da<br />

non sottovalutare: la volontà di<br />

realizzazione personale e<br />

professionale di solito si coniuga<br />

strettamente con il desiderio di<br />

valorizzare uno stile di leadership che<br />

tenga conto delle differenze di<br />

genere e di un codice etico che<br />

guardi a valori non solo<br />

economici ma anche collettivi”<br />

mirati alle donne imprenditrici o<br />

potenziali imprenditrici; sezioni<br />

multimediali per la divulgazione<br />

in loop delle trasmissioni<br />

televisive prodotte all’interno del<br />

Progetto Equal sulle donne<br />

imprenditrici marchigiane; uno<br />

spazio dedicato al Progetto Equal<br />

“Il Valore della Differenza” con<br />

materiale relativo ai risultati del<br />

progetto, prodotti nei due anni di<br />

attività. Fasi conclusive dei lavori<br />

ad Ancona presso il Teatro delle<br />

Muse con i saluti di Giampaolo<br />

Giampaoli, Presidente<br />

Unioncamere Marche ed il<br />

concerto dell’Orchestra<br />

Filarmonica Marchigiana e sulla<br />

nave “Costa Marina”, ormeggiata<br />

nella città dorica, dove si è svolto<br />

il forum di chiusura volto a<br />

tracciare un resoconto<br />

complessivo sia del Progetto<br />

Equal “Il Valore della Differenza”<br />

all’interno del quale il Salone e i<br />

workshop sono inseriti, che sui<br />

risultati del Salone e di tutte le<br />

altre macrofasi del progetto:<br />

osservatorio regionale, ricerca<br />

Istvas e mentoring. Relatori<br />

d’eccezione: Patrizia Casagrande,<br />

Presidente della Provincia di<br />

Ancona, Fabio Brisighelli,<br />

Segretario Generale Unioncamere<br />

Marche, Cristina Gorajski<br />

Visconti, Presidente del Comitato<br />

Imprenditoria Femminile<br />

(CCIAAAncona). Sono<br />

intervenuti inoltre Patrizia David,<br />

Coordinatore Scientifico del<br />

Progetto Equal (Università di<br />

Camerino); Christine Van Nuffel,<br />

Responsabile progetto Equal<br />

“Empowering female<br />

entrepreneurs” (Belgio); Terhi<br />

Maijamaa, Responsabile progetto<br />

Equal “Reaktioketju- Chain<br />

Reaction” (Finlandia); Marc<br />

Caballero, Responsabile progetto<br />

Equal “DIME” (Spagna); Ugo<br />

Ascoli, Assessore al Lavoro e<br />

Politiche Formative della<br />

Regione Marche; Loredana<br />

Pistelli, Assessore alle Pari<br />

Opportunità della Regione<br />

Marche. A chiudere i lavori<br />

Donatella Linguiti, Sottosegretaria<br />

di Stato per i Diritti e le Pari<br />

Opportunità che, mostrando i<br />

risultati di una ricerca realizzata in<br />

diverse regioni dell'Unione<br />

Europea, ha affermato “Le imprese<br />

al femminile sono la parte migliore<br />

del sistema produttivo, quelle più<br />

rispettose dell'ambiente, della<br />

sicurezza, del sistema sociale”.<br />

nella foto a sinistra: Licia Canigola<br />

Simonetta<br />

“Il problema<br />

che<br />

angoscia e<br />

condiziona<br />

la vita della<br />

donna è la<br />

capacità<br />

imposta<br />

dalle<br />

condizioni<br />

sociali di<br />

coniugare il<br />

raggiunto<br />

ruolo di<br />

protagonista<br />

anche ad<br />

alti livelli nel<br />

modo<br />

lavorativo<br />

con il<br />

desiderio di<br />

mantenere<br />

e conservare<br />

il suo ruolo<br />

naturale<br />

di madre e<br />

motore<br />

propulsore<br />

della<br />

famiglia”.<br />

Romagna<br />

Assessore Attività<br />

Culturali, Editoria<br />

e Pari Opportunità<br />

Provincia Pesaro/Urbino<br />

Licia<br />

Canigola<br />

Assessore Politiche<br />

Sociali e<br />

Pari Opportunità<br />

Provincia di Ascoli Piceno<br />

“Il mercato del lavoro<br />

registra, oltre al citato<br />

aumento della<br />

disoccupazione femminile,<br />

mancate progressioni delle<br />

carriere, una maggiore<br />

precarietà delle lavoratrici<br />

rispetto ai maschi e<br />

differenze nelle<br />

retribuzioni. Tutto ciò prova<br />

in maniera inequivocabile<br />

che le donne sono ancora<br />

discriminate sul lavoro, a<br />

causa della fatica del<br />

doppio ruolo, in casa e<br />

fuori: si avverte la<br />

necessità di un<br />

ripensamento delle<br />

politiche di welfare e dei<br />

servizi e che il lavoro di<br />

cura venga ripartito più<br />

equamente tra donne e<br />

uomini. E’ importante poi<br />

che le donne abbiano<br />

consapevolezza dei propri<br />

diritti e la conoscenza delle<br />

norme attraverso le quali<br />

vengono adeguatamente<br />

tutelati, è la condizione<br />

essenziale per una loro<br />

vera inclusione lavorativa e<br />

partecipazione attiva alla<br />

vita sociale. Se la<br />

Costituzione democratica<br />

afferma in maniera<br />

inequivocabile la pari<br />

dignità di ogni cittadino e<br />

pertanto anche della<br />

donna, è pur vero che<br />

questi principi esigono la<br />

rimozione di tutti gli<br />

ostacoli che ne<br />

impediscono o ne ritardano<br />

la piena attuazione nella<br />

vita culturale, politica,<br />

sociale ed economica. Gli<br />

Enti devono farsi carico di<br />

questo impegno iniziando<br />

con l’aderire alla carta<br />

europea per l’uguaglianza e<br />

la parità delle donne e degli<br />

uomini nella vita locale,<br />

elaborata e promossa dal<br />

consiglio dei comuni e<br />

delle regioni d'Europa e dai<br />

suoi partners, che invita gli<br />

enti territoriali a utilizzare i<br />

loro poteri a favore di una<br />

maggiore uguaglianza”.<br />

Patrizia<br />

David<br />

Responsabile<br />

Scientifico<br />

Progetto EQUAL<br />

Università di Camerino<br />

Grazie al progetto<br />

Equal è stato istituito<br />

un Osservatorio<br />

regionale sulla<br />

imprenditoria<br />

femminile che<br />

pubblica un bollettino<br />

semestrale con<br />

specifiche analisi<br />

territoriali a confronto<br />

con altre aree italiane<br />

ed uno studio<br />

particolare sulle<br />

imprese guidate da<br />

donne nelle province<br />

di Pesaro ed Ascoli.<br />

Inoltre sono state<br />

costituite delle reti<br />

territoriali tra tutti<br />

coloro che sono<br />

responsabili di misure<br />

e interventi a sostegno dell’imprenditoria<br />

femminile e si prevede la sperimentazione di un<br />

innovativo percorso di orientamento alle<br />

professioni capace di valorizzare la specificità<br />

femminile. Infine l’avvio di un servizio di<br />

mentoring in ciascuna delle quattro sedi<br />

camerali della regione per assistere le giovani<br />

imprenditrici. Azioni che dovrebbero far<br />

compiere un decisivo salto di qualità<br />

all’imprenditoria femminile nelle Marche.<br />

Amerigo<br />

Varotti<br />

Direttore<br />

Confcommercio Pesaro<br />

nella foto: Amerigo Varotti con uno dei giovani titolari del<br />

marchio moda “ OGOPOGO” e l’ imprenditrice Margherita Altinier<br />

titolare di un’ agenzia di comunicazione / import-export<br />

www.ogopogo.it _ info@ogopogo.it


I ° WORKSHOP- AGRICOLTURA E<br />

AGRITURISMO<br />

Agricoltura multifunzionale: agriturismo e<br />

non solo…<br />

Moderatore: Stefania Benatti – Consigliere<br />

Regionale – Regione Marche; Daniela<br />

Santori – Responsabile Nazionale Donne<br />

Impresa Coldiretti; Mara Longhin –<br />

Presidente Nazionale Donne in Campo –<br />

CIA Emilio Landi – Presidente Copagri<br />

Marche; Maria Domenica Rubino –<br />

Responsabile politiche sociali - Area<br />

azione sociale Coldiretti; Paolo Petrini –<br />

Assessore all’Agricoltura - Regione<br />

Marche; Testimonianze delle imprenditrici<br />

agricole e dell’agriturismo<br />

II ° WORKSHOP- TURISMO E SERVIZI<br />

Qualità e sostenibilità nell’offerta di servizi<br />

turistici<br />

Moderatore: Marco Giovagnoli –<br />

Università di Camerino; Marilù Galdieri –<br />

Presidente Nazionale Terziario Donna –<br />

Confcommercio; Claudio Albonetti –<br />

Presidente Nazionale Assoturismo –<br />

Confesercenti; Patrizia Germini –<br />

Coordinatrice Nazionale Imprenditoria<br />

Femminile – Confesercenti; Amerigo<br />

Varotti – Direttore Confcommercio-<br />

Confturismo Pesaro-Urbino; Luciano<br />

Agostini – Assessore al Turismo –<br />

Regione Marche; Testimonianze delle<br />

Un focus più attento sul<br />

lavoro delle donne<br />

imprenditrici del turismo e dei servizi<br />

III ° WORKSHOP MODA<br />

Il made in Italy di fronte alle sfide della<br />

globalizzazione<br />

Moderatore: Carla Monachesi – Assessore<br />

Pari Opportunità - Provincia Macerata;<br />

Rosa Gentile – Presidente Nazionale<br />

Donne Impresa – Confartigianato; Ivana<br />

Marchegiani - Presidente C. Imp.<br />

Femminile CCIAA di Macerata; Mario<br />

Cicconi – Vicepresidente Confartigianato 365mila le<br />

Nazionale; Anna Maria Di Chiara –<br />

Consigliere Impresadonna – CNA; Fabio “capitane<br />

Montanini – Dirigente Servizio per d'impresa” in<br />

l’impiego e Mercato del lavoro – Regione<br />

Marche; Testimonianze delle imprenditrici Italia ovvero il<br />

del tessile-abbigliamento/calzature<br />

19% del totale<br />

IV ° WORKSHOP MOBILE E DESIGN<br />

Il settore del mobile tra Innovazione e degli<br />

tradizione<br />

Moderatore: Annamaria Simonazzi - imprenditori.<br />

Fondazione G. Brodoloni; Daniela Questi i risultati<br />

Piccione – Responsabile Nazionale<br />

Impresa Donna – CNA; Giancarlo del IV<br />

Gamberini – Responsabile Nazionale CNA<br />

produzione; Sara Paoletti – Direttore<br />

Osservatorio<br />

Business Consulting Unit di Cisl – Milano; sull'imprenditoria<br />

Giovanna Boschis Politano - Presidente<br />

Gruppo nazionale Donne Imprenditrici femminile<br />

–CONFAPI e APID (TO), Presidente FEM artigiana Rosa<br />

(Female Europeans in Medium and Small<br />

Enterprises); Gianni Giaccaglia –<br />

Assessore all’Industria e Artigianato –<br />

Gentile<br />

Regione Marche<br />

Presidente Nazionale<br />

Testimonianze delle imprenditrici del<br />

Donne Impresa Confartigianato<br />

mobile<br />

46 www.donnaimpresa.com<br />

confartigianato donne impresa<br />

IX CONVENTION<br />

“DONNE ED<br />

ECONOMIA”<br />

Il mondo che cambia<br />

Rita Casula<br />

Si dovrebbe lavorare di più su una<br />

cultura del lavoro femminile,<br />

enfatizzandone l’aspetto valoriale,<br />

affinché le donne si pongano al<br />

“centro” e quelle che hanno un<br />

lavoro non escano dal mercato<br />

facendo diventare prioritari altri<br />

fattori soprattutto familiari e<br />

soprattutto non considerino il<br />

partner la principale fonte di<br />

reddito. E’ questo un aspetto<br />

culturale su cui dobbiamo<br />

riflettere: il carico familiare va<br />

condiviso fra i coniugi<br />

considerando che il 55% delle<br />

donne asserisce di lavorare per<br />

contribuire al bilancio familiare. Si<br />

comprende quindi come una loro<br />

uscita porti a problemi di<br />

impoverimento delle famiglie<br />

anche gravi. C’è però un clima di<br />

stanchezza che serpeggia nel Paese<br />

e che credo, come ha sostenuto<br />

anche Chiara Saraceno, porti le<br />

donne a rimanere in casa, a non<br />

cercare lavoro, nella convinzione<br />

che è inutile tanto non lo<br />

troveranno. E con questo clima<br />

sarà difficile raggiungere gli<br />

obiettivi di Lisbona.<br />

Producono il 2,2 % della ricchezza del Paese<br />

e il 18,3 % del valore aggiunto artigiano:<br />

complessivamente 27 miliardi e mezzo di<br />

euro. Le imprenditrici artigiane sono un<br />

motore vivace nell’economia italiana, sempre<br />

più al femminile, womenomics, termine in<br />

voga nel mondo anglosassone. Sono<br />

365mila, pari al 19% del totale degli<br />

imprenditori artigiani (1,9 milioni), con<br />

specializzazioni territoriali forti nelle regioni<br />

centrali più piccole come l’Umbria (21,8%), le<br />

Marche (21,2%), l’Abruzzo (21,4%). Una su<br />

due è titolare d’impresa (177mila donne). Al<br />

Sud – Calabria, Puglia, Sicilia, Campania – le<br />

“capitane d’impresa” sono oltre due terzi<br />

dell’intera popolazione artigiana femminile.<br />

Si distinguono dai colleghi di genere maschile<br />

per età media inferiore, titolo di studio<br />

mediamente più elevato, maggiore<br />

adattabilità ai mutamenti dell’economia e<br />

della società. Ma la strada verso il potere è in<br />

salita, con un “apprendistato” decisamente<br />

lungo prima di assumere ruoli di<br />

responsabilità dirigenziale.<br />

Sono alcuni dei risultati del IV Osservatorio<br />

nazionale sull’imprenditoria femminile<br />

artigiana svoltasi a Roma nel corso della<br />

prima giornata di "DONNE ED ECONOMIA",<br />

la IX Convention Nazionale di Donne Impresa<br />

Confartigianato, organizzazione che<br />

rappresenta 80mila aziende “made in Italy” al<br />

femminile. Ai lavori della Convention,<br />

moderati dal giornalista del Tg2 Dario Laruffa,<br />

oggi sono intervenuti Rosa Gentile<br />

Presidente di Confartigianato Donne Impresa,<br />

Giorgio Guerrini Presidente di Confartigianato<br />

Cesare Fumagalli Segretario Generale di<br />

Confartigianato. Filippo Bubbico<br />

Sottosegretario al Ministero Sviluppo<br />

Economico, il Prof. Paolo Preti docente<br />

all'Università Sda “L.Bocconi” di Milano, l'On<br />

Daniele Capezzone, l'imprenditrice Franca<br />

Compostella, l'On. Cinzia Dato componente<br />

della Commissione Affari Costituzionali della<br />

Camera, Carmela Decaro Capo Dipartimento<br />

Politiche Comunitarie Presidenza del<br />

Consiglio, l'On. Maria Ida Germontani<br />

Roma 2007<br />

“Quando le donne e gli uomini lavorano insieme, hanno una migliore visione del mondo: ecco perché è necessaria una<br />

parità di rappresentanza politica. A tutt'oggi, sebbene le donne siano state protagoniste dei più significativi processi<br />

di trasformazione sociale degli ultimi decenni, continuano ad essere sottorappresentate nei luoghi della politica e delle<br />

decisioni e quindi a non avere un peso reale in quella parte di vita pubblica che governa la società civile.”<br />

componente della Commissione Finanze<br />

della Camera, Aurelio Lo Fazio Presidente<br />

UPI Lazio, Alessandra Servidori Collegio<br />

Istruttorio Ministero del Lavoro, l'On. Bruno<br />

Tabacci componente della Commissione<br />

Bilancio della Camera.<br />

“Nonostante il lavoro delle<br />

imprenditrici artigiane sia quantificabile<br />

nel 2,2 del PIL, l’Italia continua a essere<br />

molto indietro, sia per quanto concerne<br />

l´occupazione femminile sia per il ruolo<br />

socio-economico delle donne, rispetto<br />

agli altri Paesi Europei e agli obiettivi<br />

del Patto di Lisbona”, ha dichiarato la<br />

Presidente di Donne Impresa, Rosa<br />

Gentile. “E’chiaro che, in un Paese<br />

incapace di varare riforme strutturali<br />

importanti, non si riescano ad<br />

approntare politiche non solamente di<br />

genere, ma che affrontino il problema<br />

nella sua totalità. D' altronde anche le<br />

aziende al femminile, nonostante i<br />

segnali di dinamismo e le buone<br />

performance dell'ultimo semestre,<br />

evidenziano le difficoltà di operare in un<br />

ambiente sfavorevole allo sviluppo<br />

d'impresa anche a livello di sicurezza,<br />

soprattutto in alcune zone del Paese” ,<br />

conclude Rosa Gentile.<br />

Eppure, la rilevante incidenza di donne<br />

manager – il 31,9% sul totale dei manager in<br />

Italia - indica come il mondo dell'economia e<br />

dell'impresa sia più aperto all'innovazione di<br />

quello della politica, con appena il 13,7% di<br />

presenze femminili in Parlamento contro il<br />

45,3% della Svezia. A questo problema si<br />

sommano le scarse risorse destinate al<br />

sostegno della famiglia nel nostro Paese: 276<br />

euro pro capite, contro i 2.350 del<br />

Lussemburgo o i 1.450 della Danimarca e<br />

una media europea di 558,7 euro pro capite<br />

destinate a famiglia, maternità, infanzia.


L'INDICAZIONE<br />

DEL NUMERO<br />

DI PARTITA IVA<br />

NEL SITO WEB<br />

L'indicazione del numero di partita IVA<br />

nel sito web è necessaria per tutti i<br />

soggetti passivi IVA non solo nel caso di<br />

svolgimento di attività di commercio<br />

elettronico sia questo indiretto (beni<br />

comuni) o diretto (software, file<br />

musicali, programmi in genere).<br />

Grazie a una preziosa segnalazione<br />

dell’efficiente corpo della finanza<br />

sono venuta a conoscenza di una<br />

vecchia norma inerente agli obblighi<br />

di pubblicità del numero di partita Iva<br />

che ignoravo, e lo ammetto con<br />

serenità, perché sono consapevole<br />

di essere in buona compagnia…<br />

L’articolo 35, comma 1, del d.p.r. del 26<br />

ottobre 1972, n. 633, il noto decreto<br />

sull’Iva, è stato modificato dall’articolo 2<br />

“Dichiarazioni di inizio, variazione e<br />

cessazione attività” del d.p.r. del 5<br />

ottobre 2001, n. 404, che cosí dispone:<br />

L’articolo 35 del decreto del Presidente<br />

della Repubblica n. 633 del 1972 è<br />

sostituito dal seguente: “Art. 35<br />

(Disposizione regolamentare<br />

concernente le dichiarazioni di inizio,<br />

variazione e cessazione attività). - 1. I<br />

soggetti che intraprendono l’esercizio di<br />

un’impresa, arte o professione nel<br />

territorio dello Stato, o vi istituiscono<br />

una stabile organizzazione, devono<br />

farne dichiarazione entro trenta giorni<br />

ad uno degli uffici locali dell’Agenzia<br />

delle entrate ovvero ad un ufficio<br />

provinciale dell’imposta sul valore<br />

aggiunto della medesima Agenzia; la<br />

dichiarazione è redatta, a pena di<br />

nullità, su modelli conformi a quelli<br />

approvati con provvedimento del<br />

direttore dell’Agenzia delle entrate.<br />

L’ufficio attribuisce al contribuente un<br />

numero di partita Iva che resterà<br />

invariato anche nelle ipotesi di<br />

variazioni di domicilio fiscale fino al<br />

momento della cessazione dell’attività e<br />

che deve essere indicato nelle<br />

dasapere<br />

NEWS<br />

Quelloche c’è<br />

di Valeriana Mariani<br />

48 www.donnaimpresa.com<br />

dichiarazioni, nella home page<br />

dell’eventuale sito web e in ogni altro<br />

documento ove richiesto.<br />

[…]L’AGENZIA DELLE ENTRATE,<br />

INVITATA A PRECISARE SE LA<br />

NORMA CHE STABILISCE<br />

L’OBBLIGO DI INDICAZIONE DEL<br />

NUMERO DI PARTITA IVA NELLA<br />

HOMEPAGEDEISITIWEBSIADA<br />

INTENDERSI APPLICABILE SOLO<br />

AI CASI DI USO DEL SITO PER<br />

ATTIVITÀ DI COMMERCIO<br />

ELETTRONICO, con la risoluzione n.<br />

60 del 16 maggio 2006, si è cosí<br />

espressa:[…] L’obbligo di indicazione<br />

del numero di partita Iva nel sito web<br />

rileva per tutti i soggetti passivi Iva, a<br />

prescindere dalle concrete modalità di<br />

esercizio dell’attività. Di conseguenza,<br />

quando un soggetto Iva dispone di un<br />

sito web relativo all’attività esercitata,<br />

quand’anche utilizzato solamente per<br />

scopi pubblicitari, lo stesso è tenuto ad<br />

indicare il numero di partita Iva, come<br />

chiaramente disposto dall'articolo 35,<br />

comma 1. […]Sorpresi? Beh, immagino<br />

di sí, anche perché la percentuale di chi<br />

sta rispettando questa disposizione di<br />

legge è un numero tendente allo zero.<br />

Comunque sia, io mi sono già<br />

adeguata, pur con un certo dispiacere,<br />

per motivi comprensibili in quanto<br />

multata. Fateci sapere cosa ne<br />

pensate, e se volete fare un favore a chi<br />

gestisce il vostro sito (che, sono pronto<br />

a scommetterci su, ignora la legge<br />

come la ignoravo io fino a poco fa),<br />

segnalategli questa notizia.<br />

DAI VALORE AL TUO FUTURO CON IL<br />

MASTER IN FINANZA DELL’ UNIVERSITA’ DI<br />

PISA : UNA REALE OPPORTUNITA’ DI<br />

SBOCCO NEL MONDO DEL LAVORO<br />

Un progetto per andare incontro alla richiesta<br />

sempre maggiore di figure professionali<br />

specializzate da parte di aziende, imprese e<br />

istituzioni e per garantire una formazione<br />

adeguata a chi si affaccia sul mondo del lavoro.<br />

Anche per il 2008 il Master in Finanza, di I° livello,<br />

organizzato dall’ Università di Pisa - Facoltà di<br />

Economia in collaborazione con la Fondazione<br />

Cassa di Risparmio di Lucca, giunto alla sua<br />

quinta edizione, si scinde in due percorsi distinti:<br />

Master in Finanza d’Azienda e Controllo<br />

QUANDO IL<br />

WEB SI<br />

TRASFORMA<br />

IN BUSINESS:<br />

PRIMI SUI MOTORI SPA<br />

HA ALL’ATTIVO<br />

PRODOTTI INNOVATIVI<br />

PER LE IMPRESE<br />

Come trasformare il web in un<br />

reale valore aggiunto per<br />

“produrre” nuovi clienti . Primi sui<br />

Motori SpA, nata da uno spin-off<br />

di Syner.it Informatica Srl,<br />

azienda con sede a Modena<br />

attiva da oltre un lustro nei servizi<br />

a valore aggiunto per il web, è<br />

all’avanguardia nella fornitura di<br />

servizi professionali per il web. Il<br />

servizio di punta dell’azienda<br />

modenese è senza dubbio Primi<br />

sui Motori®, servizio<br />

professionale di posizionamento<br />

sui motori di ricerca che permette<br />

alle aziende di trasformare la<br />

propria presenza sul web dal<br />

semplice “esserci” ad uno<br />

nella foto: Ing. A. Reggiani<br />

strumento di business attivo, con un aumento constatabile<br />

di contatti sul proprio sito da parte di clienti attuali e<br />

potenziali. Il servizio prevede risultati garantiti da contratto:<br />

la soddisfazione delle aziende clienti è tale che il tasso di<br />

rinnovo annuale dei contratti è del 97%; il servizio, infatti,<br />

prevede una prima fase di posizionamento e fasi<br />

successive di mantenimento continuativo del<br />

posizionamento raggiunto.La specificità di Primi sui Motori è<br />

la flessibilità nel definire i parametri di ricerca in base ai<br />

quali il cliente otterrà visibilità sui motori di ricerca: le parole<br />

chiave vengono scelte dal cliente, con la consulenza degli<br />

esperti aziendali; il servizio è realmente “su misura”. Il team<br />

di Primi sui Motori ha oltre 10 anni di esperienza specifica.<br />

Finanziario e Master in Mercati Finanziari: scelte<br />

di portafoglio e gestione del rischio. I due percorsi<br />

hanno caratteristiche specifiche a seconda degli<br />

obiettivi. Per informazioni<br />

http://masterfinanzadazienda.ec.unipi.it e/o<br />

http://mastermercatifinanziari.ec.unipi.it<br />

Le domande di ammissione ai Master potranno<br />

essere presentate entro e non oltre l’8 marzo<br />

2007. INFO: Segreterie segr.finanza@ec.unipi.it<br />

+39 050 2216412 Per accedere ai master sarà<br />

necessario superare una prova consistente in un<br />

test ed un colloquio. La prova scritta di selezione<br />

si terrà il 18 marzo 2008.<br />

ENTRAMBI I MASTER AVRANNO UNA DURATA<br />

DI 12 MESI A PARTIRE DAL 31 MARZO 2008.<br />

RINNOVATA LA CONVENZIONE TRA<br />

UAPI CONFARTIGIANATO E SIAE<br />

SCONTI AGLI ARTIGIANI E COMMERCIANTI SULLE TARIFFE SIAE, FINO AL 29 FEBBRAIO 2008<br />

La Confartigianato UAPI informa che anche per il 2008 è stata rinnovata la convenzione con la SIAE che permette ad artigiani e<br />

commercianti il pagamento dei diritti d’autore, nel frattempo aumentati dell’1,6%, da corrispondere a tariffe scontate. La<br />

convenzione riguarda la musica d’ambiente sulle cui tariffe lo sconto varia dal 25% al 40% (per gli apparecchi installati sugli<br />

automezzi pubblici). Si ricorda che per musica d’ambiente si intende la diffusione della musica in esercizi pubblici, commerciali,<br />

alberghi, villaggi turistici, circoli ricreativi, sale d’attesa ed ambienti di lavoro, anche non aperti al pubblico, delle imprese artigiane,<br />

con radio, televisori, filodiffusione, riproduttori di dischi, cd, nastri ed altro. Si tratta delle situazioni in cui la musica viene utilizzata<br />

come aggiunta ambientale o ai servizi resi, al fine di rendere più gradevole la permanenza nei locali dei clienti, del pubblico o dei<br />

collaboratori dell’impresa. La tariffa applicata, in generale, consiste in abbonamenti annuali o periodici, con compensi che tengono<br />

conto del tipo di apparecchio utilizzato e della tipologia del locale in cui viene diffusa la musica (ad esempio: imprese artigiane<br />

aperte al pubblico, ampiezza dei locali, ecc.) Mentre per gli intrattenimenti e concertini gli importi dei compensi, (anch’essi<br />

aumentatI dell’1,6%), potranno subire una riduzione fino al 10%: per intrattenimenti e concertini ci si riferisce ad ambienti in cui il<br />

pubblico ha un ruolo di partecipazione e la musica è un elemento accessorio indispensabile per l’attività principale dell’esercizio.<br />

Tipici esempi di intrattenimenti sono: il ballo, in discoteca o nei dancing, il "piano bar" o la musica eseguita nei pub. Tutte le<br />

informazioni possono essere richieste alla Confartigianato UAPI allo 0736.336402 o all’indirizzo www.uapi.org. Va ricordato che il<br />

termine per il rinnovo degli abbonamenti, e quindi per il versamento dei compensi usufruendo delle riduzioni, è fissato al prossimo<br />

29 febbraio 2008.<br />

SULL’ AFFIDAMENTO CONDIVISO<br />

IN UN'ERA IN CUI IL CONFLITTO È UN DATO RICORRENTE E QUASI SCONTATO DI UNA COLLETTIVITÀ<br />

SEMPRE PIÙ INDIVIDUALISTA E DISAGGREGATA, C'È CHI VORREBBE RECUPERARE LA VALENZA<br />

COSTRUTTIVA DEL CONFLITTO STESSO PER FARNE ELEMENTO DI CRESCITA E CONDIVISIONE, A<br />

VANTAGGIO DI UNA SOCIALITÀ PIÙ MATURA E RAFFORZATA. In questo contesto si colloca la Mediazione<br />

Familiare che è la mediazione di questioni familiari con lo scopo di facilitare la soluzione di liti riguardanti questioni relazionali<br />

e/o organizzative concrete. In questa, il Mediatore familiare terza persona imparziale, qualificata e con una formazione<br />

specifica, agisce in modo tale da incoraggiare e facilitare la risoluzione di una disputa tra due o più persone in un processo<br />

informale e non basato sul piano antagonista vincitore-perdente, il cui obiettivo è quello di aiutare le parti in lite a raggiungere<br />

un accordo, direttamente negoziato, rispondente ai bisogni e agli interessi delle parti e di tutte le persone coinvolte. L’accordo<br />

raggiunto, risultato della autodeterminazione delle parti, dovrà essere volontario, mutuamente accettabile e durevole. Il ruolo<br />

del mediatore familiare comporta fra l’altro il compito di assistere le parti nell’identificare le questioni da risolvere, di<br />

incoraggiare la loro abilità nel risolvere i problemi ed esplorare accordi alternativi, sorvegliandone la correttezza legale, ma in<br />

autonomia dal circuito giudiziario e nel rispetto della confidenzialità. Il processo di mediazione familiare applicato alla crisi<br />

coniugale può avere le seguenti finalità: a) attenuazione o superamento della conflittualità di coppia con esiti positivi volti al<br />

ricomponimento del rapporto stesso; b) attenuazione o superamento della conflittualità della coppia che addiviene alla<br />

riorganizzazione delle relazioni familiari nell’ambito dei procedimenti di separazione personale dei coniugi o cessazione degli<br />

effetti civili del matrimonio. La crisi coniugale è normalmente causata da una conflittualità irrisolta e persistente che può, se<br />

non affrontata positivamente, avere esiti distruttivi. Chiari sono i vantaggi della mediazione familiare quando conduce la<br />

coppia al superamento della crisi coniugale. Vi è da dire però che anche nel caso in cui i coniugi optino per la scelta<br />

separativa, la mediazione familiare può essere un percorso utile per tutta la famiglia. A tale riguardo è necessario premettere<br />

che il vissuto che precede la decisione di separarsi può davvero essere denso di sofferenza sia per i coniugi che per i figli.<br />

Nella realtà, infatti, è facile che accada che, sia chi ha deciso la separazione, sia chi l’ha di fatto subita, non si trovi a vivere le<br />

condizioni ideali per l’elaborazione della crisi in corso perché è già proiettato o immesso in una serie complessa di problemi<br />

con difficoltà di risoluzione aggravata. Anche i figli si trovano a subire questa difficile situazione nella quale, tra l'altro,<br />

potrebbero trovarsi a vivere conflitti di lealtà, pericolose fantasie di responsabilità e di riconciliazione. E’ importante tener<br />

presente che la sofferenza dei figli aumenta, tanto più elevata è la conflittualità tra i genitori e può generare nel figlio angoscia<br />

e gravi patologie di vario genere se i conflitti sono ricorrenti o anche connotati da aggressività. In tale contesto, la convinzione,<br />

anche solo del coniuge che ha deciso la separazione, che questa possa essere in qualche modo liberatoria per fuggire da una<br />

quotidianità ormai insostenibile, può produrre in realtà un aggravamento del contesto in cui l’intera famiglia si trova: gli animi<br />

dei genitori possono essere resi più ostili proprio dalla divisione appena avvenuta, che rende ancora più complesso il<br />

confronto. E’ bene dunque per attenuare e non aggravare le conseguenze negative della crisi coniugale e della separazione<br />

sui figli e sui genitori, salvaguardare al meglio il rapporto parentale, rimanendo per i figli un riferimento affettivo ed educativo,<br />

quanto più possibile vicino a quello originario. In questo la mediazione familiare proprio per le sue peculiarità, si rivela un<br />

percorso adeguato quanto utile, in cui le persone, pur nel disordine emotivo/organizzativo che spesso accompagna una crisi<br />

coniugale, possono riuscire meglio, aiutati dal mediatore, a mantenere o ritrovare la capacità di autodeterminarsi ed assumersi<br />

la responsabilità di decidere ciò che è meglio per loro ed arrivare a degli accordi mutualmente soddisfacenti su tutti gli aspetti<br />

inerenti la separazione o il divorzio a vantaggio della serenità di tutte le persone coinvolte.<br />

Avv.Maria Chiara Posa<br />

ATTUALITA’


Avvocatura Generale dello Stato<br />

le ragioni della<br />

NUOVA politica<br />

novembre 2007<br />

“Un ringraziamento non formale a tutti coloro che hanno saputo cogliere<br />

l’intuizione e la lungimiranza degli obiettivi e dei progetti che<br />

l’associazione culturale L’Alba del Terzo Millennio ha sostenuto e<br />

promosso, nel corso degli anni, sin dalle prime ore della sua<br />

costituzione. La realizzazione del Premio “Le Ragioni della Nuova<br />

Politica” ne rappresenta la massima testimonianza. Nelle parole di<br />

verità e nelle azioni compiute nel percorso umano e professionale di<br />

quanti abbiamo individuato per questo premio, si manifesta la spinta<br />

ideale che anima questo riconoscimento. Anzi, le illustri personalità<br />

premiate lo incarnano. Oggi ci troviamo di fronte ad un passaggio<br />

cruciale per la nostra società. Lontani i problemi e gli scenari delle sfide<br />

del dopo guerra e dell’industrializzazione, il problema di chi governa e<br />

della politica è far fronte ad una “esplosione” della domanda: migliore<br />

qualità di vita, migliore sanità, infrastrutture più moderne,<br />

redistribuzione della ricchezza, sistema sociale equilibrato. Crescono le<br />

aspettative, ma spesso, non le risorse per soddisfare tutte le domande<br />

ed i bisogni dei cittadini. La realtà appare frammentata, segmentata,<br />

pervasa dai conflitti. Ripristinare il primato della politica, in questo<br />

contesto di complessità,e polverizzazione, significa riconoscere alla<br />

politica e all’agire politico, la sua natura virtuosa di fattore unificante.<br />

Nella società contemporanea, multietnica, interconnessa, rapidamente<br />

evoluta, la politica deve tornare ad essere il faro, il cantiere progettuale<br />

per le riforme. Non è solo un problema di ingegneria costituzionale o<br />

sociale, ma è il richiamo che il paese rivolge al ceto politico. Ridare alla<br />

rappresentatività una fisiologia. Ma agire politico è anche lungimiranza<br />

e passione. Proprio in questo senso e in questo contesto si colloca il<br />

premio che consegniamo stasera alle illustri personalità che tra poco<br />

inviteremo a ritirarlo. Un riconoscimento a tutti coloro che hanno agito<br />

nel percorso umano e professionale con coerenza e responsabilità, ma<br />

soprattutto difendendo tutti quei valori universali condivisi e insiti nella<br />

natura della convivenza umana democratica. Valori che hanno come<br />

obiettivo primario il conseguimento del bene comune, e un<br />

atteggiamento non ostile ma anzi aperto verso le nuove sfide”.<br />

Il saluto di Sara<br />

oi<br />

4 5<br />

Nelle foto con Sara:<br />

2- DA SINISTRA: GIANNI LETTA,<br />

GAETANO GIFUNI, ELEONORA GIORGI<br />

3- MARTINA MONDADORI<br />

4- LUCIANO DE CRESCENZO<br />

5- ERCOLE PELLICANÒ<br />

1- SILVANA GIACOBINI<br />

C’ERAVAMO<br />

redazione<br />

donna<br />

impresa<br />

magazine<br />

Ospiti di Sara Iannone<br />

a destra nella foto<br />

1<br />

3<br />

2<br />

50 www.donnaimpresa.com<br />

6<br />

6- MONS. PAGLIA<br />

7- GIANNI LETTA<br />

8- BACCIO BACCETTI<br />

9- VINCENZO CARBONI<br />

10- MAURO MORETTI<br />

11- FABIO VERNA<br />

La scultura in bronzo "La Colomba della Civiltà" è stata realizzata da ERNESTO<br />

LAMAGNA, artista di fama internazionale


9<br />

11<br />

7 8<br />

10<br />

DODICI LE PERSONALITÀ<br />

PREMIATE DA <strong>SARA</strong><br />

<strong>IANNONE</strong>, PRESIDENTE<br />

DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE<br />

L'ALBA DEL TERZO MILLENNIO.<br />

All'Avvocatura Generale dello Stato<br />

ha dato il via alla cerimonia, Oscar<br />

Fiumara avvocato generale, che ha<br />

salutato i convenuti. La serata è stata<br />

condotta da Maria Giovanna Elmi e<br />

Rosanna Vaudetti. Il premio “Le<br />

“ragioni della Nuova Politica” per<br />

questa quinta edizione, ha visto<br />

insigniti: Valter Veltroni, neo<br />

segretario del partito democratico;<br />

Anna Finocchiaro, senatrice e capo<br />

gruppo dell'ulivo al Senato; Gianni<br />

Letta, già sottosegretario alla<br />

Presidenza del Consiglio; Vincenzo<br />

Carbone, primo Pres. della Corte<br />

Suprema di Cassazione; Silvana<br />

Giacobini, direttore del settimanale<br />

“diva e donna”; Mauro Moretti,<br />

amministratore delegato delle<br />

Ferrovie dello Stato; l'entomologo<br />

prof. Baccio Baccetti ;<br />

mons. Vicenzo Paglia; cav. prof.<br />

Ercole Pellicanò pres. della Banca<br />

Popolare di Roma; l'editrice Martina<br />

Mondadori;<br />

Massimo Sarmi<br />

amministratore delegato delle poste<br />

Italiane e l'economista Fabio Verna.<br />

Alla premiazione ha fatto seguito il<br />

dibattito: “Crisi della politica:Crisi della<br />

rappresentatività” relatori Giuseppe<br />

Gargani, Publio Fiori eFerdinando<br />

Adornato, moderatore Giuseppe<br />

Sanzotta. Grande il successo anche<br />

per questa quinta edizione del<br />

premio, lo ha dichiarato il Presidente<br />

Sara Iannone; che ha ricordato nel<br />

suo saluto “ ripristinare il primato della<br />

politica significa riconoscere alla<br />

politica la sua natura virtuosa di<br />

fattore unificante”.<br />

Tra gli ospiti illustri intervenuti:<br />

l'editore Giuseppe Marra, il vice<br />

prefetto di Roma Edoardo Sottile, il<br />

presidente emerito del Consiglio di<br />

Stato Alberto de Roberto, il<br />

presidente emerito avvocato Mario<br />

Egidio Schinaia, l'on. Angelo<br />

Sanza, il segretario onorario<br />

generale alla Presidenza della<br />

Repubblica Gaetano Gifuni, il<br />

magistrato Antonio Marini,<br />

il prof. Emmanuele Emanuele<br />

presidente della fondazione della<br />

Cassa di risparmio di Roma, il cons.<br />

di Stato Corrado Calabrò presidente<br />

della autority per le garanzie della<br />

comunicazione, Luciano de<br />

Crescenzo, Eleonora Giorgi,la<br />

principessa Daniela Pacelli, il<br />

maestro Vince Tempera, il regista<br />

Francesco Malavenda e Valeriana<br />

Mariani editrice<br />

di “Di Magazine” e<br />

presidente donne impresa Uapi<br />

Confartigianato.<br />

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La comunicazione<br />

è servita<br />

Le nostre parole comunicano, i nostri gesti comunicano, il nostro silenzio comunica. Comunica, anche,<br />

il nostro modo di disporci spazialmente nei confronti degli altri. Comunica il nostro modo di vestirci.<br />

Ogni comunicazione avviene attraverso un canale particolare. La conversazione può avvenire<br />

faccia a faccia, o telefonicamente, per lettera, via internet. Non si può non comunicare. Comunicare è<br />

un comportamento. Comunicare è un’opportunità, coglila. WWW.AZIENDEASSOCIATE.IT la<br />

comunicazione in rete che farà parlare di voi. Bene.<br />

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ovunque sei...ti colleghiamo con il mondo


DALLE PROVINCE<br />

Licia<br />

Canigola<br />

Assessore Politiche<br />

Sociali e<br />

Pari Opportunità<br />

cooperativa, si trasformano in muratori, carpentieri, idraulici,<br />

elettricisti e falegnami. Niente è difficile quando ci sono tecnici<br />

validi a mostrare come procedere, una squadra motivata e,<br />

soprattutto, quando si impiegano sistemi edilizi tecnologicamente<br />

avanzati che semplificano il lavoro in cantiere.<br />

A CHI SI RIVOLGE<br />

Il progetto “Autocostruzione Associata” è destinato a nuclei<br />

familiari a basso reddito con difficoltà d’accesso alla casa e nasce<br />

come soluzione innovativa al disagio abitativo di molte realtà<br />

territoriali del nostro Paese. Grazie ad un processo semplice ed<br />

economico, basato sul lavoro manuale dei futuri proprietari, formati<br />

e diretti da professionisti del settore, i costi di costruzione si<br />

abbattono fino al 60% pur producendo abitazioni di alta qualità,<br />

edificate con bio-tecnologie e, volendo, a basso consumo<br />

energetico. Questi i requisiti essenziali delle cooperative: i soci<br />

dovranno essere in numero superiore a quello delle unità abitative<br />

da assegnare e dotati di un reddito d’accesso individuato nel<br />

bando. In sostanza viene data la possibilità alle famiglie a basso<br />

reddito di costruirsi una villetta a schiera spendendo circa 90.000<br />

euro da pagare con un mutuo personalizzato soltanto alla<br />

consegna e senza anticipo. In pratica i futuri proprietari, riuniti in<br />

cooperativa, si impegnano a costruire le loro case nel tempo libero<br />

garantendo un monte ore prefissato sotto l’attenta e costante<br />

guida e supervisione di tecnici esperti. In questo modo<br />

l’abbattimento dei costi costruttivi è assicurato. In totale 90 mq,<br />

suddivisi in 3 locali, 2 bagni, terrazzo e posto auto; un sogno che<br />

potrebbe diventare realtà per una quarantina di famiglie dell’area<br />

dei Sibillini, visto che proprio l’ Amministrazione comunale di<br />

Amandola ha avviato il progetto-pilota «Una casa per tutti», curato<br />

dall’organizzazione non governativa "Alisei". Per promuovere il<br />

progetto in tutto il territorio della provincia di Ascoli Piceno con le<br />

giuste informazioni, l’assessore provinciale alle politiche sociali<br />

Licia Canigola si è recata a Terni dove ha potuto toccare con mano<br />

la valenza del progetto. «Si tratta di un’iniziativa di edilizia<br />

popolare innovativa dalla forte valenza sociale – spiega la<br />

Canigola, che a Terni si è incontrata con l’ingegnere responsabile<br />

del cantiere – ed è rivolta a tutti coloro che soffrono il disagio<br />

abitativo e prevede costi accettabili. Il mezzo utilizzato per riuscirci<br />

C'È UNA <strong>DONNA</strong> CHE SI IMPEGNA DA SEMPRE, NELLE SEDI DELLA<br />

POLITICA E DELLA FORMAZIONE, PERCHÉ IL TEMA DELLA VIOLENZA<br />

SESSUALE NON SIA PIÙ RELEGATO SULLE PAGINE DI CRONACA<br />

NERA, MA SI TRASFORMI IN<br />

P R E V E N Z I O N E ,<br />

COINVOLGENDO TUTTA LA<br />

SOCIETÀ CIVILE. QUESTA<br />

<strong>DONNA</strong> FA PARTE DELLA<br />

SQUADRA DI GOVERNO DELLA<br />

PROVINCIA DI ASCOLI PICENO<br />

ED È L’ ASSESSORE ALLE<br />

POLITICHE SOCIALI E PARI<br />

O P P O R T U N I T À .<br />

è l’autocostruzione.<br />

Il RUOLO DELLE PROVINCIE: NE PARLIAMO CON L’ASSESSORE<br />

ALLE POLITICHE SOCIALI DELLA PROVINCIA DI ASCOLI<br />

PICENO LICIA CANIGOLA<br />

Vista la rilevanza sociale del settore, anche la Provincia di Ascoli<br />

Piceno ha voluto direttamente promuovere questo progetto<br />

d’intervento sociale che ha l’obiettivo di rispondere, anche se<br />

parzialmente, ad uno dei bisogni più sentiti da un’ampia fascia di<br />

popolazione, l’accesso all’acquisto di una casa. Il ruolo<br />

dell’Amministrazione Provinciale consiste innanzi tutto nella<br />

promozione del progetto di autocostruzione ed autorecupero e nella<br />

sua diffusione tra gli amministratori pubblici, i tecnici del settore e<br />

chiunque sia interessato alla soluzione del problema abitativo. La<br />

Provincia, inoltre, sostiene a livello finanziario e psicologico la<br />

coesione dei gruppi di persone che costituiscono le cooperative di<br />

costruzione e di autorecupero in modo da facilitarne la coesione<br />

interna e la funzionalità operativa. Quest’ultima finalità verrà perseguita<br />

anche tramite un’azione di coordinamento tra le stesse cooperative<br />

vincitrici del bando comunale che, grazie a tale opera di mediazione,<br />

riusciranno a mettere a disposizione tutta la propria esperienza nel<br />

campo. Come si articola un progetto di autocostruzione<br />

assessore? Si individua un’area su cui edificare gli alloggi, si porta<br />

l'iniziativa a conoscenza dell'opinione pubblica locale, si crea la<br />

cooperativa edilizia che assocerà tra loro i beneficiari, si individua<br />

l'istituto di credito che concederà il mutuo finanziario, si comincia a<br />

lavorare acquisendo così le competenze e le tecniche necessarie di<br />

autocostruzione. Questa è la procedura standard, da manuale di<br />

autocostruzione. Fondamentale per la riuscita del progetto è la parte<br />

svolta dagli enti locali, Comuni in testa. Questi si impegnano a<br />

individuare e mettere a disposizione terreni destinati all’edilizia<br />

popolare, gestire i bandi locali, sovrintendere l’organizzazione della<br />

selezione dei candidati autocostruttori, favorire la facilitazione al<br />

credito. Non va dimenticato che l’autocostruzione favorisce la<br />

collaborazione e la sinergia tra i partecipanti al progetto che si trovano<br />

a lavorare gomito a gomito in un progetto comune, per circa due anni,<br />

nel loro tempo libero. Poi ci si scontra con la realtà…<br />

Per lavorare in questo cantiere non occorrono competenze particolari,<br />

l’adesione alla cooperativa nasce da un’esigenza e non da una<br />

ASTA DELLA SOLIDARIETÀ<br />

Ascoli Piceno<br />

Provincia di Ascoli Piceno<br />

Incasso record per l'asta della solidarietà 2007 promossa dalla Provincia per<br />

finanziare progetti di cooperazione nel Sud del Mondo: il ricavato è stato infatti di ben<br />

55.134 euro, cifra che colloca al secondo posto assoluto l'edizione di quest'anno della<br />

manifestazione dopo il primato di 56.800 euro raggiunto nel 2002.<br />

A decretare questo straordinario successo soprattutto la qualità dei pezzi donati dagli<br />

artisti, anche stranieri e, come ormai consolidata tradizione, la significativa presenza<br />

LA CASA FAI-DA-TE:<br />

all'iniziativa di collezionisti provenienti da fuori regione, basti pensare che circa 26mila<br />

euro di opere sono state aggiudicate a collezionisti di Milano, Roma, Perugia, Bologna<br />

MATTONE DOPO<br />

e di altre importanti città italiane. Numerose anche le offerte giunte durante l'asta per<br />

"LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE È FORSE<br />

telefono o pervenute per via telematicaeamezzofax.<br />

MATTONE<br />

LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI PIÙ<br />

Per molte opere, battute con la consueta professionalità dal dott. Gino Gentile, c'è<br />

VERGOGNOSA. ESSA NON CONOSCE<br />

stata da parte degli intervenuti in sala una vera e propria "battaglia" al rialzo<br />

CHE COS’E’ L’AUTOCOSTRUZIONE CONFINI NÉ GEOGRAFIA, CULTURA O<br />

dell'offerta a dimostrazione della validità dei dipinti proposti e del prestigio degli autori.<br />

RICCHEZZA. FIN TANTO CHE CONTINUERÀ,<br />

Non solo, dunque, verranno finanziati tutti i progetti di cooperazione previsti, ma con<br />

Autocostruzione significa che i futuri<br />

NON POTREMO PRETENDERE DI AVER<br />

le risorse ottenute saranno sostenute ulteriori attività di solidarietà. Quest'anno l'asta<br />

proprietari imparano a costruire la loro COMPIUTO DEI REALI PROGRESSI VERSO<br />

ha avuto come testimonial d'eccezione del mondo dello spettacolo Claudia Koll e Neri<br />

abitazione sotto la guida di tutor esperti del L'UGUAGLIANZA, LO SVILUPPO E LA PACE".<br />

Marcorè che hanno voluto informarsi del risultato della manifestazione e, ancora una<br />

settore. Ogni autocostruttore s’impegna a Donne disperate, violentate, uccise e<br />

volta, "Striscia la notizia" che ha pubblicizzato evento e sito della Provincia.<br />

dedicare, nell’arco di due anni, circa 1500 ore umiliate. Donne straordinarie, fantastiche e<br />

" L'asta è stata molto partecipata - ha dichiarato con soddisfazione l'assessore alle<br />

del proprio tempo libero o di quello dei propri martiri della guerra. Donne povere, rom,<br />

Politiche Sociali Licia Canigola - ringrazio di cuore gli artisti che hanno donato con<br />

familiari a lavorare in cantiere secondo le zingare e schiave del sesso. Ma anche donne<br />

generosità i propri lavori perché con il loro gesto contribuiscono a seminare in modo<br />

vigenti norme edili di sicurezza. Così gli ricche, sovrane, politiche e professioniste.<br />

potente ed evocativo la sensibilità verso la pace e la solidarietà in contesti sempre più<br />

autocostruttori, uomini e donne riuniti in Semplicemente donne<br />

ampi della società civile".<br />

54 www.donnaimpresa.com<br />

professionalità. Al socio si chiede buona volontà e se non ha mai preso<br />

in mano una cazzuola, poco importa. L’impegno è costante ed uguale<br />

per tutti, tra l’altro voglio precisare che si lavora alla realizzazione delle<br />

case senza sapere a chi apparterranno. Sono tutte e 20 uguali, e<br />

rispettano la volontà e le esigenze dei soci. Solo a lavori finiti si<br />

assegneranno le abitazioni, mediante un sorteggio e, dopo la<br />

consegna delle chiavi, ognuno potrà apportare modifiche per<br />

personalizzare il proprio alloggio. I materiali utilizzati sono il più<br />

possibile eco-compatibili. Questo ha un duplice vantaggio: maggiore è<br />

la tecnologia utilizzata minore è la professionalità richiesta. Ad<br />

esempio, per i muri si utilizza isotex, un mattone ottenuto con materiale<br />

di recupero e che può essere montato a secco. Non occorre essere fini<br />

carpentieri, è sufficiente una giusta guida. Chi parte per questa<br />

avventura lo fa perché dispone di un budget limitato: si tratta infatti di<br />

un gruppo rappresentativo della realtà lavorativa che ha un reddito<br />

superiore agli assegnatari delle case popolari ma non sufficiente per<br />

rivolgersi al mercato tradizionale. Un’esperienza che potremmo<br />

definire una palestra di vita e che oltre a far fronte ad un disagio<br />

abitativo affronta il tema della convivenza e dell’integrazione, dove per<br />

costruire un tetto comune è fondamentale il lavoro di ognuno. I Comuni<br />

invece, nelle assegnazioni dei terreni, dovranno privilegiare gli immobili<br />

a rischio degrado nei centri storici. Spetterà alla Regione monitorare la<br />

compatibilità tra i progetti di autocostruzione e le norme di sicurezza e<br />

di tutela ambientale e urbanistica.<br />

NEI PRIMI SEI MESI DEL 2006 SONO STATI AVVIATI 122 NUOVI<br />

PROGETTI: 35 IN LOMBARDIA, 23 IN UMBRIA, 34 IN<br />

EMILIA-ROMAGNA, 30 IN VENETO.<br />

L’AUTOCOSTRUZIONE<br />

PUNTA A DARE AGLI ENTI LOCALI GLI STRUMENTI PER CREARE<br />

AMBITI DI COLLABORAZIONE TRA COOPERATIVE DI<br />

COSTRUTTORI, ONG, ASSOCIAZIONI E ISTITUTI BANCARI.<br />

L’OBIETTIVO NON È PERÒ SOLAMENTE QUELLO DI ABBATTERE<br />

I COSTI PER L’ACQUISTO DI UNA CASA (I PRIMI APPARTAMENTI<br />

COSTRUITI A RAVENNA, DI CIRCA 96 METRI QUADRATI, SONO<br />

STATI ACQUISTATI A 72 MILA EURO CON UN MUTUO MENSILE<br />

DI 500 EURO GRAZIE A BANCA ETICA), MA ANCHE DI CREARE<br />

UN PROGETTO SOCIALE DI MULTICULTURALITÀ.<br />

Massimo<br />

Rossi<br />

Presidente<br />

Provincia di<br />

Ascoli Piceno


PORTE APERTE<br />

NUOVO CENTRO DI PRODUZIONE A NOVARA<br />

PER FERMATOR: PRODUTTORE DI PORTE<br />

AUTOMATICHE PER ASCENSORI.<br />

FERMATOR HA INIZIATO UN NUOVO CICLO<br />

PRODUTTIVO QUI IN ITALIA. LA NUOVA AZIENDA<br />

SI ESTENDE SU UN’AREA GRANDE 4.000 MQ<br />

CON UNA CAPACITÀ DI PRODUZIONE DI OLTRE<br />

60 MILA PORTE AUTOMATICHE ALL’ANNO.<br />

QUESTA NUOVA COSTRUZIONE FA PARTE DEGLI<br />

OBIETTIVI DEL GRUPPO FERMATOR CHE INTENDE<br />

RAFFORZARSI SUL MERCATO EUROPEO E<br />

RISPONDERE RAPIDAMENTE ED EFFICIENTEMENTE<br />

ALLE RICHIESTE SEMPRE MAGGIORI DEI MERCATI<br />

LOCALI.<br />

oi<br />

C’ERAVAMO<br />

redazione<br />

donna<br />

impresa<br />

magazine<br />

Ospiti di Fermator<br />

1 2<br />

nelle foto:<br />

1 - JUAN RAMON GOMIS<br />

3<br />

Presidente Fermator<br />

2- DA SINISTRA: MARCO M.CERIANI<br />

Rappresentante<br />

per l’Italia Fermator<br />

conlamoglie<br />

MARTA SANCHO VIAMONTE<br />

ISABEL EGEA de GOMIS<br />

ed il consorte<br />

JUAN RAMON GOMIS<br />

3 - DA SINISTRA: LEARCO BEDETTI<br />

Dirigente ANACAM MARCHE<br />

GELSOMINO VOLPE<br />

Manager SCHINDLER<br />

ALFREDO GATTAFONI<br />

LE FILIALI NEL MONDO:<br />

Dirigente ANACAM<br />

AMERICA<br />

PAOLO BEDETTI Dirigente<br />

ARGENTINA , VENEZUELA<br />

e Consigliere Nazionale ANACAM<br />

EUROPA OCCIDENTALE E AFRICA<br />

4 - RICCARDO BERTOLUZZA<br />

IRLANDA, INGHILTERRA, SPAGNA, PORTOGALLO,<br />

FRANCIA, BELGIO, GERMANIA<br />

AUSTRIA, ITALIA, SVIZZERA, MAROCCO<br />

EST EUROPA E MEDIO ORIENTE<br />

SVEZIA, POLONIA, CROAZIA, BULGARIA, TURCHIA,<br />

LIBANO, ISDRAELE, GIORDANIA, ARABIA SAUDITA,<br />

EGITTO<br />

ASIA E OCEANIA<br />

Responsabile Commerciale Fermator<br />

5 - FABIO LIBERALI<br />

Direttore rivista “Elevatori”<br />

6 /7 - collaboratori Gruppo Fermator<br />

8 - LUCA GUIRAUD<br />

Titolare “EUROPANEL”<br />

9 - ELIO DE FUSTO<br />

Presidente Nazionale ANICA<br />

INDIA, SINGAPORE, HONG KONG<br />

6<br />

7<br />

4 5<br />

8<br />

9


UNA RIFLESSIONE SULLA SICUREZZA<br />

SUGGERITA DAL SEGRETARIO ANACAM<br />

MARCHE ALFREDO GATTAFONI.<br />

IL TEMA? NATURALMENTE E’ QUELLO<br />

LEGATO ALLA MANUTENZIONE DEGLI<br />

ASCENSORI A PREZZI D’OCCASIONE<br />

CHE COSA SI INTENDE PER<br />

MANUTENZIONE<br />

L'ascensore è una macchina complessa e necessita<br />

di una costante ed efficace messa a punto: la<br />

manutenzione, oltreché essere obbligatoria per<br />

legge, è pertanto essenziale per la sicurezza<br />

dell'impianto. “E’ necessario contribuire a diffondere<br />

ed accrescere nei cittadini la cultura della sicurezza<br />

nell'uso degli ascensori – ci dice Alfredo Gattafoni<br />

segretario ANACAM MARCHE - affinchè si abbia la<br />

consapevolezza dei rischi ai quali siamo esposti<br />

quando NON si svolgano accurati controlli per la<br />

conservazione degli impianti. La manutenzione<br />

periodica dell'ascensore è un aspetto fondamentale<br />

per la sicurezza ed il buon mantenimento<br />

dell'impianto nel tempo. Le imprese del settore<br />

generalmente offrono nell’arco dell’anno tre tipologie<br />

di servizi programmati: la manutenzione semplice o<br />

con assistenza che prevede visite periodiche per la<br />

lubrificazione, il controllo di tutti i componenti<br />

elettromeccanici e gli apparecchi di sicurezza ecc. ,<br />

la pulizia generale per una buona conservazione<br />

dell’impianto, e infine la manutenzione completa,<br />

che prevede, oltre ai servizi della manutenzione<br />

semplice e ordinaria, anche la riparazione con<br />

sostituzione di tutti i pezzi di ricambio usurati o<br />

danneggiati. Tra queste tre tipologie di<br />

manutenzione, alcune aziende offrono servizi<br />

intermedi come la sostituzione in caso di rottura o<br />

usura di piccoli componenti specificati nel contratto.<br />

La legge prevede visite semestrali obbligatorie delle<br />

apparecchiature di sicurezza: il controllo dello stato<br />

delle funi portanti, il limitatore di velocità, il<br />

dispositivo bi direzionale e di allarme, gli extra corsa<br />

, le serrature nei piani, l’isolamento e, più in<br />

generale, il buono stato di conservazione<br />

dell’impianto. La Legge prevede altresì che il<br />

proprietario dello stabile, o l'amministratore del<br />

condominio, debbano affidare la manutenzione<br />

dell'ascensore ad una impresa abilitata: è importante<br />

sottolineare che anche gli operatori, non solo<br />

l'impresa, debbono essere abilitati dal Prefetto a<br />

svolgere le operazioni di manutenzione. Oltre alla<br />

manutenzione periodica, la Legge n° 162 del 01<br />

Luglio 1999 obbliga il proprietario dello stabile, o<br />

l'amministratore del condominio, a sottoporre ogni<br />

due anni l'impianto dell'ascensore ad una verifica di<br />

controllo da parte dell’ente pubblico ARPAM / USL<br />

ARPAM, o da Organismi di Certificazione Privati<br />

abilitati a tale scopo. L'Organismo che svolge la<br />

verifica rilascia un verbale di cui una copia rimane<br />

nel libretto di matricola, una copia al manutentore<br />

che provvederà ad informare il proprietario qualora<br />

vi fossero delle prescrizioni. Solo nel caso in cui il<br />

verbale sia negativo l’organismo di controllo<br />

provvederà ad inviare una ulteriore copia al Comune<br />

al fine di disporre il fermo dell'impianto. L'ascensore<br />

potrà essere nuovamente riattivato solo dopo aver<br />

ottemperato alle prescrizioni a seguito visita<br />

straordinaria con esito favorevole.<br />

58 www.donnaimpresa.com<br />

Alfredo<br />

Gattafoni<br />

Amministratore Tecnolift<br />

Segretario ANACAM Marche<br />

vice Presidente<br />

Cooperativa Kuferle (ap/fm)<br />

Consigliere<br />

UAPI CONFARTIGIANATO<br />

Consigliere<br />

Comissione IMPS<br />

E SE COMINCIASSIMO<br />

“TUTTI NOI”<br />

A DIFFIDARE<br />

DI TANTI REGALI?<br />

SI PARLA DI TRUFFA A DANNO DEI CITTADINI E CI SI PONE IL PROBLEMA DELL’ ETICA PROFESSIONALE NON<br />

GARANTITA DA QUELLE AZIENDE CHE PER FARE “BUSINESS” NON TENGONO CONTO DELLA<br />

INCOLUMITA’ DELLE PERSONE”.<br />

SULLA INCOLUMITÀ DEI PASSEGGERI<br />

Qualora il proprietario, o l'amministratore,<br />

riscontri una sensazione di pericolo nel<br />

funzionamento dell'ascensore, oppure in caso<br />

di incidenti (anche in assenza di infortunio), ha<br />

l'obbligo di darne immediata comunicazione al<br />

competente ufficio comunale o all’organismo<br />

di controllo, che dispone il fermo dell'impianto,<br />

lo stesso potrà essere riattivato solo dopo una<br />

verifica straordinaria che abbia dato esito<br />

positivo. Anche il soggetto incaricato della<br />

manutenzione, qualora rilevi un pericolo in<br />

atto,ha l'obbligo di disporre l'immediato fermo<br />

dell'impianto, fino a quando il guasto non sia<br />

stato riparato ed il pericolo rimosso<br />

.Il manutentore deve inoltre informare il<br />

proprietario, o l'amministratore, nonché<br />

l'Organismo incaricato delle verifiche<br />

periodiche ed il competente ufficio comunale,<br />

per l'adozione degli eventuali provvedimenti di<br />

competenza. Non solo l'amministratore o il<br />

manutentore, ma chiunque (anche i<br />

condomini ) riscontri una situazione di pericolo<br />

nel funzionamento dell'ascensore deve darne<br />

tempestiva comunicazione al competente<br />

ufficio comunale ed all'Organismo incaricato<br />

delle verifiche periodiche.<br />

L’ITALIA DEI FURBI: IL SOTTOCOSTO NEI<br />

SERVIZI DI MANUTENZIONE GARANTISCE<br />

LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ?<br />

Da un recente sondaggio è emerso che in<br />

alcune regioni d’Italia sono stati sottoscritti di<br />

recente contratti di manutenzione alla<br />

INCREDIBILE CIFRA DI CIRCA 20 EURO<br />

mensili . Nonostante tutti gli sforzi che<br />

l’ANACAM e tutte le associazioni di categoria<br />

stanno facendo attraverso interventi e<br />

convegni mirati sul tema per sensibilizzare gli<br />

attori sul ruolo fondamentale di una buona e<br />

seria manutenzione, assistiamo ancora oggi a<br />

enormi disuguaglianze tra: canoni, numero<br />

visite, tipo delle prestazioni, qualità delle<br />

stesse, ecc.. Ed allora, come fa l’utente a<br />

valutare e confrontare offerte tanto<br />

diversificate ed a volte anche fasulle?<br />

Fasulle in quanto è stato dimostrato<br />

ripetutamente che è economicamente<br />

“impossibile” effettuare un servizio di<br />

manutenzione a quel costo, e questo vogliamo<br />

ribadirlo in maniera chiara affinché il<br />

consumatore non sia frodato.<br />

E’ ORA DI FINIRLA perchè la sicurezza non è<br />

un optional e garantirla significa sostenere dei<br />

costi che non possono assolutamente essere<br />

ammortizzati nella cifra sopra ipotizzata, ma<br />

vediamo perché entrando nel dettaglio di quelli<br />

che sono i costi reali sostenuti dalle aziende<br />

per effettuare il servizio di manutenzione.<br />

Cominciamo a considerare il costo di un<br />

tecnico di manutenzione che, volendo essere<br />

ottimisti, non costa meno di 50 €/ora<br />

( valutando il suo costo del lavoro più gli oneri<br />

accessori, più i costi che la ditta sostiene per<br />

la sua formazione, la sua sicurezza,<br />

l’automobile aziendale, i consumi etc,). Per<br />

effettuare poi una buona manutenzione su di<br />

un impianto medio (5-7 fermate) in un<br />

condominio occorrono circa 50 minuti, che<br />

diventano 60 considerando i relativi tempi di<br />

spostamento pertanto, nel caso di<br />

manutenzione semplice (ovvero con chiamate<br />

per guasto a pagamento) il costo mensile per<br />

la ditta è di almeno 50€ se effettua le visite<br />

con frequenza mensile (12 visite); di 37,5€ per<br />

9 visite annuali ed infine con frequenza<br />

bimestrale (6 visite) il costo mensile per la<br />

ditta non è inferiore a 25€. E’ bene ricordare<br />

poi che stiamo parlando di costi e non di ricavi<br />

che dovrebbero posizionarsi su valori più<br />

elevati dovendo tener conto dei margini<br />

aziendali. Nel caso più frequente di<br />

manutenzione semplice, con chiamate incluse<br />

nel canone, tenendo conto che il numero di<br />

chiamate è inversamente legato alla<br />

frequenza delle visite, in particolare con 12<br />

visite si hanno mediamente 1,5 guasti<br />

all’anno, con 9 visite 3 guasti all’anno, con 6<br />

visite 4,5 guasti all’anno; considerando pari a<br />

60 minuti il tempo minimo per risolvere una<br />

chiamata per guasto si avranno i seguenti<br />

costi: 56,25€ nel caso in cui le visite siano<br />

mensili (12 visite l’anno); di 50€ con frequenza<br />

9 visite annuali e 43,75€ quando si effettuino<br />

visite a cadenza bimestrale (dati ing. Gabrielli<br />

ed ing. Iotti). Anche in questo caso si parla di<br />

costi della ditta e non di ricavi che, ancora una<br />

volta, si posizionerebbero ovviamente su<br />

valori certamente più elevati raggiungendo le<br />

cifre di mercato delle aziende più serie e<br />

qualificate. Ma allora come si possono<br />

spiegare i canoni di 20 EURO al mese?<br />

Semplicemente non si spiegano. Sono<br />

semplicemente frottole cavalcate da quel<br />

gruppo di imprese che si dicono “capaci” di<br />

fornire un servizio di qualità con 12 visite<br />

all’anno ad un canone che non ammortizza<br />

neanche i costi vivi dell’azienda. E questo la<br />

dice lunga sull’onestà di tali interlocutori. Non<br />

è compito dell’ANTITRAST verificare la<br />

fondatezza di così forti ed ingiustificati ribassi?<br />

La Francia e la Spagna che hanno deciso di<br />

regolamentare il mercato delle<br />

manutenzioni…e l’Italia? Purtroppo il Dpr<br />

162/99 non indica modalità e numero delle<br />

visite necessarie (art.15 comma 3:<br />

“Il manutentore provvede periodicamente<br />

secondo le esigenze dell’impianto….”),<br />

obbligandolo solamente alla verifica<br />

semestrale (art. 15 comma 4). E quindi tutto è<br />

a discrezione della Ditta manutentrice.<br />

La domanda sorge spontanea: il mondo<br />

ascensoristico italiano ha dimostrato di essere<br />

“maturo” per assumersi questa responsabilità?<br />

Sembrerebbe proprio di no! Basta guardare<br />

ad esempio con quali presupposti vengono<br />

aggiudicate le gare pubbliche di<br />

manutenzione, conniventi le istituzioni.<br />

A questo punto mi chiedo se non sia<br />

necessario che le caratteristiche e le modalità<br />

del servizio debbano essere rese cogenti dal<br />

MSE, attraverso un provvedimento ad hoc che<br />

fissi i “paletti” fondamentali per effettuare una<br />

buona manutenzione, così come in Francia ed<br />

in Spagna. Mi auguro, nell’interesse della<br />

credibilità del settore che rappresento da<br />

quarant’anni ma soprattutto per la sicurezza di<br />

tutti coloro che quotidianamente utilizzano<br />

l’ascensore, che le ditte saranno costrette ad<br />

offrire servizi di qualità a costi corretti, quelli<br />

dettati dal buon senso e non certo quelli che<br />

dietro il “prezzo d’occasione” nascondono il<br />

segreto di servizi non concessi, o mal<br />

concessi, che possono risultare pericolosi per<br />

la nostra incolumità. E se cominciassimo tutti<br />

noi a diffidare di tanti regali?


EUNPOETADISSE:<br />

PARLACI DELLA<br />

BELLEZZA.<br />

E LUI RISPOSE:<br />

DOVE CERCHERETE E COME<br />

SCOPRIRETE LA BELLEZZA, SE ESSA<br />

STESSA NON VI È DI SENTIERO E DI<br />

CUSTODIRE ILTEMPO<br />

dossier bellezza<br />

www.nailsworld.it<br />

GUIDA?<br />

E come potrete parlarne, se non è la<br />

tessitrice del vostro discorso?<br />

L'AFFLITTO E L'OFFESO dicono: "La<br />

bellezza è nobile e indulgente.<br />

Cammina tra noi come una giovane madre<br />

confusa dalla sua stesa gloria".E<br />

L'APPASSIONATO dice: "No, la bellezza<br />

è temibile e possente. Come la tempesta,<br />

scuote la terra sotto di noi e il cielo che ci<br />

sovrasta".<br />

LO STANCO E L'ANNOIATO dicono:<br />

"La bellezza è un lieve bisbiglio. Parla del<br />

nostro spirito. La sua voce cede ai nostri<br />

silenzi come una debole luce che trema<br />

spaurita dall'ombra".<br />

L'INQUIETO dice: "Abbiamo udito il suo<br />

grido tra le montagne, E con questo grido ci<br />

sono giunti strepito di zoccoli, battiti d'ali e<br />

ruggiti di leoni".<br />

Di notte LE GUARDIE della città dicono:<br />

"La bellezza sorgerà con l'alba da oriente".<br />

E al meriggio COLUI CHE LAVORA E IL<br />

VIANDANTE dicono: "L'abbiamo vista<br />

affacciarsi sulla terra dalle finestre del<br />

tramonto".<br />

D'inverno, chi è ISOLATO dalla neve dice:<br />

"Verrà con la primavera balzando di colle in<br />

colle".<br />

E nella calura estiva IL MIETITORE dice:<br />

"L'abbiamo vista danzare con le foglie<br />

dell'autunno e con la folata di neve nei<br />

capelli".<br />

Tutte queste cose avete detto della<br />

bellezza, tuttavia non avete parlato di lei,<br />

ma di bisogni insoddisfatti. E la bellezza<br />

non è un bisogno, ma un'estasi.<br />

Non è una bocca assetata, né una mano<br />

vuota protesa, ma piuttosto un cuore<br />

bruciante e un'anima incantata.<br />

Non è un'immagine che vorreste vedere né<br />

un canto che vorreste udire, ma piuttosto<br />

un'immagine che vedete con gli occhi<br />

chiusi, e un canto che udite con le orecchie<br />

serrate.<br />

Non è la linfa nel solco della corteccia, né<br />

l'ala congiunta all'artiglio, ma piuttosto un<br />

giardino perennemente in fiore e uno<br />

stormo d'angeli eternamente in volo.<br />

Popolo di Orfalese, la bellezza è la vita,<br />

quando la vita disvela il suo volto sacro.<br />

Ma voi siete la vita e siete il velo.<br />

LA BELLEZZA È<br />

L'ETERNITÀ CHE SI<br />

CONTEMPLA IN UNO<br />

SPECCHIO.<br />

MA VOI SIETE<br />

L'ETERNITÀ E SIETE LO<br />

SPECCHIO.<br />

60 www.donnaimpresa.com<br />

UNGHIE DA DIVA<br />

LA MODERNA<br />

TECNICA DELLA<br />

"RICOSTRUZIONE<br />

DELL’UNGHIA" È IN<br />

GRADO DI<br />

RICOSTRUIRE LA<br />

SUPERFICIE<br />

ALLUNGANDOLA E<br />

RENDENDOLA PIÙ<br />

RESISTENTE ED<br />

UNIFORME,<br />

ATTRAVERSO LA<br />

STESURA DI GEL PER<br />

LA RICOSTRUZIONE<br />

OPPURE<br />

ATTRAVERSO L’USO<br />

DI SPECIALI MISCELE<br />

DI POLVERI<br />

ACRILICHE. LA<br />

CORRETTA<br />

ESECUZIONE DELLA<br />

RICOSTRUZIONE<br />

DELL’UNGHIA PORTA<br />

ARISULTATI<br />

ESTETICAMENTE<br />

SORPRENDENTI ED<br />

ASSOLUTAMENTE<br />

NATURALI, CHE<br />

NON<br />

COMPROMETTONO<br />

IN ALCUN MODO<br />

LA SALUTE DELLE<br />

UNGHIE.<br />

NAILSWORLD<br />

DI CLAUDIO<br />

CAPPARUCCIA<br />

VIA SAN<br />

GIORGIO 13<br />

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nella foto a destra Francesca Mennecozzi<br />

NAIL<br />

ART<br />

MANIA!<br />

NELLE FOTO LA SERATA DEL 22 DICEMBRE AL<br />

KOMEDIA DISCO CLUB DI CASTELFIDARDO<br />

Sfilate, Info Corners e Tryouts gratuiti hanno<br />

acccompagnato le ospiti nel cuore del fascino e della<br />

magia del mondo Nails World. Claudio Capparuccia<br />

(nella foto di sinistra) , onitecnico e Nailart Master di livello<br />

nazionale ha presenziato personalmente l'evento per<br />

mostrare una realtà unica ed ancora ineguagliata nelle<br />

Marche.<br />

Lo slogan " METTI LE MANI AVANTI"<br />

LE NOSTRE MANI SONO UNA PARTE DI NOI CHE ACCOMPAGNANO IN MODO NATURALE LE NOSTRE ESPRESSIONI, SI MUOVONO<br />

CONTINUAMENTE, PERCHÉ ANCHE CON ESSE COMUNICHIAMO MOLTO, SONO OSSERVATE DAGLI ALTRI POICHÉ SONO VERE E<br />

PROPRIE PROTAGONISTE DI FEMMINILITÀ E SEDUZIONE, QUINDI UN ASPETTO CURATO È UN GRAN BEL BIGLIETTO DA VISITA… COME<br />

RENDERLE AL TOP?<br />

CURANDOLE PERIODICAMENTE SIN DA GIOVANI PER CONTRASTARE I SEGNI DEL TEMPO CHE TRASCORRE INESORABILE, PER<br />

PROTEGGERLE DAGLI AGENTI ATMOSFERICI, DA DETERGENTI AGGRESSIVI, DAL LAVORO FISICO CHE SPESSO RENDONO IL LORO<br />

ASPETTO PROVATO E QUINDI RENDERLE MORBIDE E VELLUTATE, MA UN MODO PER DISTINGUERCI DAGLI ALTRI ED USCIRE<br />

DALL’ANONIMATO È LA NAIL-ART, CHE AFFONDA LE SUE ORIGINI NEI LONTANI ANNI 30 NEGLI STATI UNITI D’AMERICA DOVE SI<br />

COMINCIAVA PER ESIGENZE DI SCENA A LACCARE E ALLUNGARE LE UNGHIE DELLE ATTRICI DI HOLLIWOOD POI VIA VIA CON IL<br />

PASSARE DEGLI ANNI È DIVENUTA UNA VERA E PROPRIA MODA RILANCIATA NEL 1981 ED OGGI FENOMENO BOOM CHE RIGUARDA<br />

MOLTISSIME DONNE E RAGAZZE CHE CON LE UNGHIE DECORATE INIZIANO AD AFFERMARE LA PROPRIA IDENTITÀ NELLA SOCIETÀ<br />

RENDENDOSI UNICHE. AL MOMENTO LE TECNICHE PIÙ EVOLUTE PER ALLUNGARE ED AVERE DELLE UNGHIE IN PERFETTO STATO SI<br />

POSSONO RACCHIUDERE IN DUE METODI CHE NEL LORO INTERNO SI EVOLVONO CON ALTRE METODICHE, COME L’UTILIZZO DI<br />

TIPS (UNGHIA DI PLASTICA) O UNA CARTINA. IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI SI È SVILUPPATO MOLTISSIMO IL UN GIRO D’AFFARI DI<br />

CIRCA 4.700.000.000 DI DOLLARI OGNI ANNO,SI È AFFERMATO L’ACRILICO CHE SI DIFFERENZIA DAL GEL PRINCIPALMENTE PER IL<br />

METODO D’ASCIUGATURA, INFATTI, QUESTO TIPO DI PRODOTTO NON HA BISOGNO DEL COSIDDETTO FORNETTO MA ASCIUGA<br />

ALL’ ARIA. ENTRAMBI GARANTISCONO RISULTATI ECCELLENTI A CONDIZIONE CHE SIANO LAVORATI IN MODO OTTIMALE, BISOGNA<br />

SFATARE ALCUNE LEGGENDE METROPOLITANE SULLA TOSSICITÀ DI QUESTI PRODOTTI:ENTRAMBI I METODI SI AVVALGONO DI<br />

COMPONENTI EVOLUTI NEGLI ANNI,SICURAMENTE NON TOSSICI PER LA NOSTRA SALUTE.<br />

OGGI LA DECORAZIONE COSÌ COME LA RICOSTRUZIONE DELLE UNGHIE CI OFFRE LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE TRA UNGHIE<br />

ESTREMAMENTE NATURALI A DISEGNI STILIZZATI, APPLICAZIONI PIÙ STRANE, COME FARFALLE, FIORI, CRISTALLI SWAROWSKI, PIERCING,<br />

PERLINE, GLITTER, PIETRE, FINO AD ARRIVARE ALL’APPLICAZIONE DI PIUME O VERE E PROPRIE COSTRUZIONI DI FIORI, FARFALLE,<br />

COLOMBE, PAESAGGI IN 3D, SOTTOVETRO. L’ULTIMA NOVITÀ IN FATTO DI DECORAZIONE DELLE UNGHIE È L’UTILIZZO DI STAMPANTI<br />

PER UNGHIE, UN VERO E PROPRIO CALCOLATORE CHE CON LA TECNOLOGIA A GETTO D’INCHIOSTRO, RIESCE A STAMPARE SULLE<br />

UNGHIE VERE E PROPRIE FOTO GIÀ PRONTE O SCARICABILI DA SUPPORTI ESTERNI IL TUTTO PROPONIBILE ANCHE PER L’UNGHIA DEL<br />

PIEDE, TUTTO CIÒ È FANTASTICO PER L’UNIVERSO FEMMINILE, INDOSSANDO UN NAIL-STYLE ORIGINALE CHE IN BASE A COME CI<br />

SENTIAMO IN QUEL MOMENTO CI FA STARE VERAMENTE BENE, E ALLORA PERCHÉ NON DARE AI NOSTRI AMICI LA POSSIBILITÀ DI<br />

ENTRARE IN QUESTO MONDO? UN MODO NUOVO È QUELLO DI REGALARE LORO UN ”BUONO SPESA“ PRESSO UN CENTRO<br />

ESTETICO O UN NAIL CENTER, BASTA UN ACCORDO CON L’OPERATORE, UN BIGLIETTO… E LA SORPRESA È FATTA.<br />

di Francesca Mennecozzi


dossier bellezza<br />

BELLO Ciò che è<br />

La<br />

è BUONO<br />

bellezzaè un<br />

“PER OTTENERE UNA BELLA ED UNIFORME ABBRONZATURA, È<br />

NECESSARIO ESPORSI REGOLARMENTE - CI DICONO LE SPLENDIDE<br />

TITOLARI DEL CENTRO ABBRONZANTE MECSUN A PORTO SAN GIORGIO<br />

LE CELLULE DELL’EPIDERMIDE IN COSTANTE RIPRODUZIONE, FORZANO LE<br />

VECCHIE CELLULE CARICHE DI MELANINA AD ABBANDONARE LO STRATO<br />

EPIDERMICO PER FAR POSTO A QUELLE NUOVE. E’ CHIARO POI CHE<br />

OGNI CLIENTE RISPONDE IN MANIERA DIFFERENTE ALL’IRRAGGIAMENTO<br />

SOLARE E DEL SOLARIUM IN FUNZIONE DEL PROPRIO TIPO DI PELLE,<br />

CERTO È CHE VI SONO DELLE REGOLE DI MASSIMA A CUI<br />

NECESSARIAMENTE BISOGNA ATTENERSI TUTTI, IN OGNI CASO, PRIMA<br />

FRA TUTTE LA PROTEZIONE”.<br />

nella foto da sinistra: Anna e Vita Vernaleone titolari di Mc Sun<br />

addominale scolpito per le donne e un 80-60-90 per gli uomini?<br />

Non solo e non necessariamente.<br />

“Ciò che è bello è buono", scriveva Platone. "La bellezza è<br />

la verità, la verità è la bellezza", poetava John Keats. In<br />

effetti, con la parola "bellezza" si fa riferimento a più<br />

elementi: una cosa è la "cosmetica", un'altra i "canoni di<br />

bellezza", un'altra ancora "l'estetica" filosofica. Le maggiori<br />

critiche e diffidenze sono comunque da riferirsi alla<br />

cosmetica. I belletti, che non a caso vengono anche<br />

chiamati "trucchi", sono spesso stati considerati astuzie<br />

femminili di cui diffidare, una sorta di truffa contro la quale<br />

difendersi. "Giaci in cento vasetti e la tua faccia non dorme<br />

con te" sentenziava Marziale. Oggi il problema però non è<br />

più “squisitamente femminile” gli uomini infatti sarebbero, in<br />

termini numerici, i maggiori consumatori di cosmetici. Un<br />

vero business. E pensare che nel 1990 solo il 4% degli<br />

uomini dichiarava di usare regolarmente un prodotto viso.<br />

Nel 2001 la percentuale era poi cresciuta in maniera<br />

esponenziale tanto da registrare il 22% e per il 2015 si<br />

ipotizzano cifre da capogiro, addirittura un uomo su due<br />

diventerebbe cosmetico-dipendente. Non solo after shave<br />

ma tutta una serie di prodotti e trattamenti per rendere<br />

migliore la propria pelle, per avere un aspetto gradevole e<br />

giovanile. Le maison cosmetiche hanno subito colto questo<br />

messaggio e per “lui” hanno studiato tutta una serie di<br />

proposte che vanno dalla semplice colonia fino alla<br />

sofisticata maschera detossinante. Per orientarsi nella<br />

scelta, oltre ai normali canali distribuitivi, profumerie e<br />

farmacie, esistono siti internet che suggeriscono marchi<br />

selezionati, consigli cosmetici e istituti esclusivamente<br />

dedicati agli uomini.<br />

I TREND DELLA BELLEZZA<br />

I modelli di bellezza variano a seconda dei luoghi e dei<br />

popoli. Vi sono comunque due qualità costanti che<br />

identificano i modelli di bellezza in tutte le culture: il segnale<br />

di gioventù e quello di salute. Entrambi, infatti,<br />

rappresentano un'irresistibile attrattiva sessuale. Ecco<br />

perché una pelle priva di rughe o la flessibilità dei<br />

movimenti vengono perseguite con tanto accanimento. In<br />

risposta al desiderio di “ freschezza” nasce lo Stretching<br />

antietà, una novità che arriva direttamente da Manhattan e<br />

si chiama Yoga Face, l'ultima applicazione della disciplina<br />

tradizionale indiana. Messo a punto dalla guru del campo<br />

Annelise Hagen, il suo concept è quello di portare sul viso<br />

lo spirito del wellness asiatico, attraverso una serie di<br />

esercizi per viso e collo volti a rilassare ogni singolo<br />

muscolo. Così come perseguita, al fine di “sedurre” è una<br />

bella abbronzatura che piace al punto da aver stimolato la<br />

nascita di centri appositi dove procurarsela in tutte le<br />

stagioni, perché la carnagione scura rappresenta un<br />

inconscio richiamo sessuale. L’abbronzatura, si dice, oltre<br />

ad essere segnale di bellezza è anche sinonimo di salute e<br />

benessere...valorizza la propria personalità ed inoltre aiuta,<br />

grazie alla vitamina D3 prodotta dai raggi UVB, a<br />

mantenere un buon livello di calcio e di fosforo due<br />

componenti che contribuiscono a prevenire osteoporosi e<br />

affezioni cutanee.<br />

AmazingLashes<br />

BeautyServices<br />

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gli eventi 2008<br />

LA NOVITA’ DI MURAD<br />

Firm and Tone Dietary Supplement Pack for Cellulite and Stretch<br />

Mark<br />

CLAIM Brevettato, Clinicamente provato.<br />

POSITIONING Cellulite e Smagliature<br />

BENEFITS<br />

a - Integratore MultivitaminIco ed antiossidante in grado di<br />

promuovere le funzioni vitali della pelle e la microcircolazione.<br />

b - Integratore a base di Acidi Grassi essenziali che idratano la<br />

pelle.<br />

c - Integratore Cell Energizer che previene I danni cellulari<br />

promuovendo la produzione di energia.<br />

d - Integratore Connective Tissue che rinforza la parete dei<br />

capillari, promuove la formazione di collagene ed elastina, migliora<br />

elastività e tonicità<br />

10-11-12 FEBBRAIO MASTER CORPO BIO-LINE<br />

2-3-4 MARZO CORSO RICOSTRUZIONE UNGHIE IN GEL L.C.N.<br />

7-8 APRILE CORSO ACRILICO E NAIL ART L.C.N.<br />

20-21 APRILE CORSO EYELASHES EXTENSION L.C.N.<br />

11-12 MAGGIO CORSO EYELASHES EXTENSION L.C.N.<br />

gli occhi<br />

sono lo specchio<br />

dell’anima<br />

LE CIGLIA FOLTE,<br />

LUNGHE E<br />

DALL’ASPETTO<br />

NATURALE<br />

CONFERISCONOAGLI<br />

OCCCHI UNA<br />

MISTERIOSA<br />

PROFONDITÀ CHE<br />

RENDE LO SGUARDO<br />

LUMINOSO E<br />

AMMALIANTE<br />

Queste ciglia sintetiche sono<br />

olto leggere, debolmente<br />

arcuate e così perfettamente<br />

sagomate da non potere essere<br />

distinte da quelle naturali. Si<br />

applicano un po più in alto delle<br />

proprie ciglia, sulla palpebra, e<br />

durano circa 2 mesi, quindi per<br />

tutto il ciclo vitale delle ciglia<br />

naturali. All’occorrenza le ciglia<br />

colorate possono rappresentare<br />

un dettaglio fascinoso che dona<br />

a chi le porta uno sguardo<br />

inconfondibile. Il kit<br />

d’avviamento 2Amazing Lashes<br />

(200 applicazioni circa)<br />

contiene tutti i prodotti<br />

necessari all’infoltimento ed<br />

allungamento delle ciglia: ciglia<br />

di diverse lunghezze e colori,<br />

collante nero e trasparente, un<br />

pettinino per ciglia, un<br />

MAKE-UP<br />

disponibile da aprile 2008<br />

design valigetta chiusa<br />

pennellino, una forbicina dalle<br />

punte sottili, una pinzetta diritta<br />

ed una arcuata, uno<br />

sgrassatore, un solvente, una<br />

pompetta. E’ ovviamente<br />

consentito effettuare ordini<br />

singoli di completamento. Una<br />

presentazione di servizio<br />

altamente redditizia a fronte di<br />

costi minimi, che non mancherà<br />

di richiamare nuovi clienti:<br />

Tradotto in denaro, il costo di<br />

ciglia, colante ed una giornata<br />

di addestramento intensivo<br />

ammonta a solo 3,00 euro ca.<br />

per ogni clente, mentre<br />

un’applicazione (da 60-180<br />

minuti ca.i) per il cliente un<br />

momento di assoluto relax, gli<br />

stilisti professionali delle ciglia<br />

richiedono attualmente ca. 180<br />

euro a seconfa del numero di<br />

ciglia impiegate.<br />

L’addestramento intensivo che<br />

comsta di una parte teorica ed<br />

una pratica, consente un<br />

approccio professionale alla<br />

tecnica di applicazione delle<br />

ciglie. La teoria trasmette i<br />

principi della corretta tecnica<br />

lavorativa, mentre la parte<br />

pratica conclusiva lascia<br />

sufficiente spazio alla<br />

realizzazione di quanto<br />

appreso.


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GIBELLIERI S.A.S.-GIORGIO FABIANI S.R.L.-GIORGIO IACHINI & C. S.N.C.-GIOVANNI FABIANI S.R.L.-GIOVANNI GIUSTI S.R.L.-<br />

GIULIANO VENANZI-GIXUS-GOOD MAN S.R.L.-GRIF S.R.L.-GUERRINO MARSILI-GUIDO SGARIGLIA S.R.L.-GUPTA OVERSEAS<br />

AGRA-HEROS S.R.L.-ICONE-IDEA<strong>DONNA</strong> S.R.L.-IO & TE-IMAC S.P.A.-IXOS S.N.C.-JACKAL-JAPE-JEAN PIERRE S.N.C. DI MORELLI<br />

FERMO<br />

Ronny<br />

Bigioni<br />

Presidente<br />

Calzaturieri<br />

IVO & C.-JECKERSON-JOHN RICHMOND-KARMA OF CHARME-KATE BY CALZ. FERRARI-KELTON S.R.L.-KENZO BEVERLY-KOIL-LA<br />

MARTINA-LA REPO S.R.L.-LANCIO-LARA MANNI-LAREDO S.R.L.-L'AUTRE CHOSE BOCCACCINI-LE SILLA-LEFT AND RIGHT-LENA<br />

MILOS-LEVITAS-LIDFORT DEI F.LLI FORTUNA & C. SNC-LIDO MARINOZZI S.R.L.-LILIAN S.R.L.-LILIANA FORTUNA-LINEA ITALIA<br />

CALZATURE-LINO MARINI-LOITA T&C ORIGINALS / BRINI VIGNOLI-LORENA PAGGI SNC-LORENZI DI MAZZA GIOVANNI & C. SAS-<br />

LORETTA PETTINARI-LORIBLU-LORIBLU UOMO-MAG S.R.L.-MANALI-MANDOCH S.R.L.-MARCO MASSETTI-MARIELLA BURANI-<br />

MARILU' CALZATURIFICIO SRL-MARILUNGO CALZATURIFICIO-MARINO FABIANI S.R.L.-MARIO BRUNI CALZAT.SPRING S.R.L.-<br />

MAROS S.R.L.-MARTINA ERRE T & C ORIGINALS / BRINI-VIGNOLI-MARY S.R.L.-MAURON DI I. E N. GUERRINI-MAX MODA S.R.L.-<br />

MELANIA-MELIN S.R.L.-MENSTOR BY CALZ. GIADA-MERRELL-MERYNELL-MIRAGE- G.D.N. SRL-MIRELLA S.R.L.-MIRKO CICCIOLI-<br />

MISSOURI S.R.L.-MOKI S.R.L.-MULTIMODA MAVIS-NANDO MUZI-NAZZARENO CARELLI-NERO DI SOLE E.ESSE.GI-NERO GIARDINI -<br />

BAG S.P.A.-NORMA J. BAKER S.R.L.-NUOVA MOKAS S.R.L.-NUOVA VEREGRA S.R.L.-ORIETTA MANCINI BY RACCOSTA S.R.L.-<br />

ORSILVIA-PANDA S.R.L.-PANTANETTI-PERLI DI PERETTI RENZO & C. S.N.C.-PERSONAL SHOES S.R.L.-PIERGENTILI GIORGIO-<br />

PIERRE FASHION GROUP S.R.L. (FORMENTINI)-POLDINO-POLINI MANIFATTURE SPA-PRADIKA S.R.L.-PREMIATA-PRIMABASE-<br />

PRINCES S.A.S.-R. FABI-R.G. DI ROSSI E GALIE' S.R.L. MONTE URANO-RAPARO F.LLI S.R.L. CALZATURIFICIO-RAPARO S.R.L.-<br />

RENZI-RENZO MERCURI-RENZONI ILASIO-REPO-RICCI-RIPA CALZATURE S.R.L.-ROBERTO ROSSI-ROCCO P. / PRINCIPE DI<br />

BOLOGNA-RODA'-RODOLFO ZENGARINI-ROGANI-ROKAIL S.R.L.-ROMINA S.R.L.-ROMIT S.P.A.-ROSSI S.R.L.-SANDRO G. DI<br />

SANDRO GUARDIANI-SANDRO GIUSTI-SANDRO MORI SRL-SASSETTI SILVANO-SCOLARO S.R.L.-SEBASTIANO MIGLIORE ( IL<br />

GUSTO DI CREARE)-SECCHIARI-MICHELE-SESA S.R.L.-SGN-SHOE COLOR-SHOTO DI MEDORI STEFANO-SICAP-SILVANO<br />

LATTANZI-SPAZIOTRE-STARRY-T & C ORIGINALS SNC - LOITA/MARTINA ERRE-TENTAZIONE S.R.L.-TEODORI DIFFUSION S.R.L.-<br />

TERMICAL SNC-TIME-TIME & CO DI GRASSELLI CESARE-TIP TAP S.R.L.-TRIVER FLIGHT-UNO-V.F. ITALIA SRL CALZATURE-V.R.L. DI<br />

LATTANZI GIANFRANCO-V.S.M. ITALIA S.A.S.-VALLE D'ORO CREAZIONI-VEGA DI COLLETTI GENESIO-VERDECCHIA E MAINQUA'-<br />

VIRLE CALZATURIFICIO-VITTORIO VIRGILI S.R.L.-VIVIANE CALZATURE DI L. MICHETTI & C.-VUEFFE SRL CALZATURIFICIO-X<br />

BACCO S.R.L.-ZAGIS-ZINTALAS.R.L. SILVANO LATTANZI<br />

di Nicol Lucarelli<br />

ARTIGIANATO DI QUALITÀ<br />

PERLECALZATUREELE<br />

PELLETTERIE MARCHIGIANE<br />

Maestri della calzatura e articoli in pelle sono specialità di<br />

un’eccellenza che nelle Marche ha tradizione secolare. C’è una<br />

grande tradizione artigianale alle spalle del vivacissimo e<br />

importante mondo industriale delle calzature, uno tra i settori di<br />

punta delle Marche. Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso<br />

la sua dimensione produttiva era solo artigianale, caratteristica<br />

che risaliva fino all’epoca medievale. Allora, all’interno delle città,<br />

le corporazioni dei calzolai rivestivano ruoli di rilievo. Questa<br />

regione, inoltre, era il principale punto di ingresso delle<br />

importazioni di cuoio provenienti da Grecia, Albania e Bulgaria.<br />

Il made in Italy<br />

Ai primi del Novecento si data il passaggio dei calzolai<br />

marchigiani alla produzione di stampo industriale, soprattutto a<br />

Fermo e Macerata. Dopo le crisi economiche legate alle guerre,<br />

la ripresa è stata massima grazie al coraggio degli imprenditori,<br />

che oggi esportano articoli di qualità ovunque nel mondo,<br />

all’esperienza e alla competenza delle maestranze.<br />

Uno stile unico<br />

L’approccio industriale e l’espansione all’estero non hanno<br />

penalizzato le specificità di questa produzione che si distingue<br />

proprio per creatività, qualità, eleganza, stile unico e irripetibile.<br />

ESSERE PRIMI?<br />

UNA QUESTIONE DI STILE.<br />

MICAM<br />

Al<br />

di Milano<br />

"Ronny Bigioni, il neo eletto presidente della Sezione Calzaturieri Confindustria Fermo, si prepara ad “Il successo di<br />

affrontare la nuova edizione del Micam, la tradizionale fiera di settore più autorevole del panorama un’associazione è il<br />

È DI SCENA LA CALZATURA GRIFFATA<br />

internazionale a cui aderiscono oltre 250 aziende calzaturiere del distretto, che per la stagione inverno<br />

2008 è stata anticipata di circa un mese (26-29 febbraio). Inoltre, grazie alla collaborazione di ANCI e risultato del lavoro di un<br />

“Made in Marche”<br />

ICE, una delegazione di Clienti russi di circa 50 componenti è stata invitata al Micam e subito dopo la team affiatato che<br />

stessa sarà ospite dal 1 al 3 Marzo, ci conferma Bigioni, nelle Marche, per una visita guidata del quotidianamente si<br />

territorio. Nell'occasione specifica, la clientela invitata avrà modo di conoscere più da vicino la realtà impegna affinchè le istanze<br />

PROTAGONIST FOOTWEAR MADE IN MARCHE<br />

produttiva locale. Il programma prevede per domenica 2 Marzo una serata di gala con imprenditori e<br />

clienti. Poi, lunedì 3 Marzo, Confindustria Fermo e Confindustria Macerata organizzeranno presso la<br />

degli imprenditori trovino<br />

HANDICRAFT OF QUALITY FOR THE MARCHIGIANE<br />

FOOTWEAR AND LEATHER SHOPS<br />

suggestiva Abbazia di Fiastra un'esposizione di calzature di oltre quaranta aziende locali, per dar risposta. In qualità di<br />

Masters of footwear A tradition of craftsmanship is behind the vibrant<br />

shoe production industry here, one ofthe leading economic<br />

modo alla delegazione di apprezzare gli alti standard di qualità e design raggiunti dalla produzione Presidente vorrei<br />

marchigiana. Questa rassegna marca un'altra tappa fondamentale nella collaborazione tra<br />

ringraziare tutti coloro che<br />

sectors which dates backto the Middle Ages when shoe-making<br />

imprenditori, ovvero l'inizio di una ritrovata comunione di intendi tra il territorio fermano e quello<br />

contribuiscono al<br />

guildswould fit out the prominent people of the area. Shoes and<br />

maceratese, entrambi di forte tradizione calzaturiera, rivolta alla valorizzazione del 'Made in Italy'.<br />

articles in leather are a centuries-old speciality of excellence in the<br />

"Apprezzare lo stile italiano attraverso le sue eccellenze", ci dice ancora il Presidente, "significa miglioramento dei servizi i<br />

Marches. Made in ItalyThe beginning of the twentieth century<br />

innanzitutto essere coesi tra colleghi, affinchè si possa riuscire a farle conoscere ed apprezzare nel quali meritano di essere<br />

marked the passage of the Marches’ shoe-making guilds into<br />

mondo al di là di ogni inutile concorrenza che non sia quella nei confronti di altri operatori stranieri. valorizzati. Lascio pertanto<br />

industrial production, especially inFermo and Macerata. The great<br />

Le realtà imprenditoriali locali si apprestano a vivere una nuova primavera, nella consapevolezza che il<br />

growth that this industry has seen up until now has been due to the<br />

a loro il compito di<br />

nostro bagaglio culturale e la nostra creatività rappresentano un vantaggio ineguagliabile che non va<br />

boldness of entrepreneurs who ha-ve exported their quality products<br />

assolutamente disperso." Bigioni conclude: "Aprire nuovi mercati significa innanzitutto credere nella rappresentare la grande<br />

around the world, not to mention experience in the field and the skill<br />

nostra Unicità. A testimonianza di ciò, basti osservare il consolidamento di posizioni che c'è stato sul famiglia Confindustria”.<br />

of the workers.Il made in Italy A unique styleImportant factors make<br />

the shoe industryin the Marches the success that it is: crea-tivity,<br />

mercato russo e riprodurne le stesse condizioni operative sui mercati di Cina e Giappone che Silvano Lattanzi<br />

quality, elegance and a unique andinimitable style.<br />

dovranno essere affrontati con il medesimo spirito imprenditoriale vincente.”<br />

66 www.donnaimpresa.com


dossier tendenze<br />

La moda:<br />

una realtà<br />

effimera ed<br />

evanescente, in<br />

continua<br />

evoluzione,<br />

vestita di<br />

quell’ambiguità<br />

che la<br />

caratterizza.<br />

La nascita di<br />

una nuova<br />

moda decreta<br />

la fine di<br />

un’altra, in un<br />

ciclo continuo e<br />

sempre più<br />

breve nella<br />

storia<br />

contemporanea<br />

LA COMUNICAZIONE È OGGI L'ATTO<br />

FONDAMENTALE DEL VIVERE SOCIALE,<br />

ALL'INTERNO DELL'IMMENSO<br />

PANORAMA COMUNICATIVO IN CUI GLI<br />

INDIVIDUI SI TROVANO<br />

CONTINUAMENTE IMMERSI.<br />

L'ABBIGLIAMENTO È UN CODICE,<br />

DIVERSO DA QUELLO PARLATO E DA<br />

QUELLO SCRITTO, MA BEN DEFINITO<br />

DA REGOLE PROPRIE. SI TRATTA DI UN<br />

CODICE "A BASSA SEMANTICA" CHE<br />

VEICOLA SIGNIFICATI CONDIVISI E CHE<br />

POSSIEDE DIVERSI ELEMENTI<br />

COMUNICATIVI DI BASE FRA CUI LE<br />

STOFFE, I COLORI, LA FOGGIA ED IL<br />

TAGLIO. IL CODICE<br />

DELL'ABBIGLIAMENTO È FORTEMENTE<br />

LEGATO AL CONTESTO STORICO,<br />

POLITICO E SOCIALE NEL QUALE È<br />

INSERITO. LA MODA È, INFATTI, IN<br />

GRADO DI ESPRIMERE TANTISSIMO SIA<br />

A PROPOSITO DEL TEMPO STORICO<br />

NEL QUALE È INSERITA, SIAA<br />

PROPOSITO DELLA CONDIZIONE<br />

SOCIALE E CULTURALE DELLE<br />

PERSONE, SIA DEI LORO SENTIMENTI,<br />

DELLE LORO EMOZIONI E DEL LORO<br />

PROFILO PSICOLOGICO...<br />

INDOSSARE IL TEMPO<br />

acqua<br />

la forza dell’ ,<br />

la bellezza del<br />

San Ginesio (Mc)<br />

AQUATEAM FIRMA IL MARE TUTTO L’ANNO, LA PISCINA E IL<br />

FITNESS CON 800 PUNTI VENDITA AFFILIATI, 2 SPACCI<br />

AZIENDALI, 50 NUOVE APERTURE DISLOCATE NELLE STAZIONI<br />

BALNEARI PIU’ IN AUGE E NEI VILLAGGI TURISTICI, (LA CUI<br />

APERTURA E’ PREVISTA ENTRO IL 2009) E CON LA PRESENZA<br />

NELLE AGENZIE DI VIAGGIO PIU’ IMPORTANTI ATTRAVERSO LA<br />

NUOVA LINEA MARE/TEMPO LIBERO “LAST MINUTE”.<br />

PRESENTI IN GRECIA, SPAGNA, PORTOGALLO E FRANCIA, SI<br />

APPRESTANO A PENETRARE I MERCATI MONDIALI<br />

ATTRAVERSO FORMULE DI COMPARTECIPAZIONE MODERNE<br />

E FLESSIBILI.<br />

A CAPO DELL’ AZIENDA L’ AFFASCINANTE 45ENNE ROBERTO<br />

TIRABASSI (NELLA FOTO) NATURALMENTE SUPPORTATO<br />

DALL’ESPERIENZA DEL PAPA’ LUCIANO, UNO DEI FONDATORI<br />

DELL’ATTUALE PRESTIGIOSO MARCHIO.<br />

nella foto: Roberto Tirabassi<br />

fitness<br />

Micaela Ambrosi<br />

le pellicce<br />

QUATTROP<br />

MICAELA IC NASCE DALL’ESPERIENZA SARTORIALE IN<br />

PELLICCERIA ED ABBIGLIAMENTO DELLA FAMIGLIA<br />

AMBROSI. NEL CUORE DEL DISTRETTO DI SETTORE DEI<br />

COLLI EUGANCI (PADOVA ITALIA), LEGATAAD UNA<br />

PRESENZA ULTRADECENNALE NEL MERCATO, ANCHE<br />

NELLA VENDITA DIRETTA IN FERRARA (ANTICA<br />

PELLICCERIA DALLA LIBERA).<br />

Quattro P è una PMI padovana che propone al mercato italiano dei<br />

negozi di pellicceria e abbigliamento un prodotto che negli ultimi<br />

anni ha assunto una propria identità specifica: la ricerca sui tessuti<br />

utilizzati, sui particolari, la scelta dei complementi in pellicceria ed<br />

in pelle, l’artigianalità delle finiture si esprimono in un’offerta<br />

particolare. Con la collezione autunno/inverno 2007/2008<br />

l’ azienda si evidenzia per una scelta di colori e tessuti innovativa,<br />

per una modellistica particolare destinata ad un pubblico non solo<br />

nazionale, ma anche internazionale: dal verde oro e argento, dai<br />

sintetici ultraleggeri alle sete impermeabili, fino ai prodotti più<br />

classici riconoscibili sul mercato.<br />

SEGUE...<br />

Moda, colori, fantasia, sono<br />

questi i punti di forza di Segue...<br />

il marchio fiorentino di<br />

borse,scarpe,valigie ed<br />

accessori che in soli 6 anni ha<br />

conquistato il mercato italiano ed<br />

internazionale, con un successo<br />

dirompente che sta continuando<br />

anche nel 2008. Dopo gli oltre<br />

250 negozi raggiunti nel<br />

Dicembre scorso, Segue... ha<br />

infatti superato i 300 punti<br />

vendita in Italia e nel mondo<br />

dando vita così a quello che è<br />

cheèstatodefinitounveroe<br />

proprio concept store,una porta<br />

spalancata sul mondo Segue...<br />

un luogo di incontro, dove<br />

lasciarsi coinvolgere in una<br />

“shopping experience” senza<br />

precedenti. Significativa anche la<br />

crescita fuori dai confini<br />

nazionali: il marchio infatti ha<br />

raggiunto considerevoli livelli di<br />

presenza in mercati emergenti<br />

come Spagna, Portogallo,<br />

nella foto: Andrea e Nicola Zini<br />

Turchia, Grecia, Medio Oriente,<br />

Centro e Sud America ed è proprio in questo nuovo mercato che sta esplodendo la mania Segue... “Siamo<br />

molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questi anni - spiegano i fratelli Andrea e Nicola Zini, proprietari del<br />

Gruppo ABC Srl e ideatori del marchio - Segue…nasce dalla nostra trentennale esperienza nella distribuzione<br />

e commercializzazione degli accessori Benetton e Sisley, che ci ha permesso di creare un progetto fin<br />

dall‘inizio molto ambizioso, che in soli 6 anni è riuscito a crescere ed affermarsi sul mercato italiano ed estero“.<br />

68 www.donnaimpresa.com


La casa<br />

del<br />

presentefuturo...<br />

ritratto di chi<br />

desidera vivere<br />

in completa<br />

armonia con la<br />

propria<br />

dimensione<br />

emotiva<br />

“C’è bisogno di ri-scoprirsi come primitivi<br />

uomini metropolitani capaci di ascoltare i<br />

propri desideri più primordiali, più reconditi,<br />

di saper guardare e vedere gli altri. L’unico<br />

modo, oggi, per sentirsi parte integrante di<br />

un lussuoso racconto è di mutare punto di<br />

vista, è di avere un rapporto di verità, di<br />

trasparenza e di bellezza con gli uomini e<br />

con le cose, è di riuscire a staccarsi più o<br />

meno completamente dalla convulsa e<br />

balzana logica della super produttività, è di<br />

dare grande valore alla parola e all’ascolto,<br />

è di comprendere a pieno che la meraviglia<br />

più grande è vivere accompagnati<br />

dall’amore e dall’intelligenza in spazi<br />

naturali o artificiali pieni di sentimento”<br />

di Simone Micheli<br />

Abitare il tempo contemporaneo vuole dire<br />

essere in totale sintonia con lo spirito dei<br />

tempi e con i suoi comandamenti. Nella<br />

casa questo si traduce nel trionfo del<br />

design più attuale, quello che ha ridotto le<br />

linee al minimo essenziale, esaltando la<br />

purezza delle forme e delle superfici, la<br />

loro nitidezza e brillantezza.<br />

Finiti gli anni delle 'quantità', anche il<br />

mercato immobiliare risponde a valori<br />

legati sempre più a fattori di 'qualità',<br />

secondo vari livelli che dal progetto<br />

urbanistico alla scala architettonica si<br />

estendono sino alla definizione degli<br />

interni, con scelta degli arredi e delle<br />

finiture, oltre che dei servizi (domotica,<br />

cablaggi ottici), in una filosofia progettuale<br />

di tipo 'globale'. Kant affermava che nel<br />

momento in cui il nostro sguardo si posa su<br />

un "oggetto bello" il nostro animo non può<br />

che compiacersi, non può che riconoscere<br />

la bellezza e, dunque, sentirsi "pieno".<br />

Questo pensiero risulta essere alla base<br />

della concezione degli spazi privati e<br />

collettivi come opere d'arte che possono<br />

essere tali a prescindere dai riferimenti<br />

linguistici ed espressivi. Ciò che rende<br />

questi luoghi ospitali vere e proprie opere è<br />

la capacità di suscitare primitive emozioni,<br />

destabilizzanti turbamenti sensoriali,<br />

sensuali trasporti concettuali più o meno<br />

coscienti.<br />

di Bruno Baldassarri<br />

ABITARE IL TEMPO<br />

LA CASA DIVIENE<br />

SPECCHIO DI UNO<br />

STILE DI VITA, SI<br />

VESTE DI QUELLA<br />

STESSA NATURA CHE<br />

CONTRADDISTINGUE<br />

NON SOLO GUSTI E<br />

PERSONALITÀ, MA<br />

VERE E PROPRIE<br />

TENDENZE IN<br />

GRADO DI CREARE<br />

ATMOSFERE<br />

DOMESTICHE<br />

DIVERSE NATE DAL<br />

DESIDERIO DI<br />

RISPONDERE ALLE<br />

NUOVE E DIVERSE<br />

ESIGENZE<br />

D'INTERPRETAZIONE<br />

DELLA CASA DI<br />

OGGI.<br />

70 www.donnaimpresa.com<br />

dossier tendenze<br />

>>>>><br />

>>>>><br />

ASCENSORI<br />

SALIRE E SCENDERE IN UN BATTITO D'ALI<br />

TECNOLIFTsrl<br />

porto san giorgio (ap/fm)


SENTIRE<br />

LA FORZA<br />

DELL’<br />

L’acqua depura il<br />

corpo, lo sorregge.<br />

In una vasca<br />

idromassaggio di<br />

Sanigor, però, l’acqua<br />

libera anche tutta la sua<br />

forza. Coccola, rilassa<br />

e ridà tono. Sorregge il<br />

corpo privandolo quasi<br />

della sua gravità.<br />

È benefica per lo<br />

spirito e la salute. Con<br />

la combinazione di<br />

bocchette d’aria e<br />

acqua, tantissime<br />

varianti in dotazione e<br />

una tecnica<br />

idromassaggio<br />

avanzatissima, da una<br />

vasca da bagno Sanigor<br />

può nascere il vostro<br />

idromassaggio per un<br />

benessere perfetto che<br />

rende ancora più<br />

sensuale il bagno.<br />

Nessun elemento<br />

antiestetico, una<br />

bellezza fatta di<br />

elementi ricercati e<br />

tanto, tanto comfort.<br />

ACQUA<br />

SANIGOR E’ VENDITA DIRETTA DELLE<br />

PIU’ BELLE ED ESCLUSIVE VASCHE<br />

E CABINE DOCCIA IDROMASSAGGIO<br />

LE DOCCE E LE VASCHE SONO<br />

PROPOSTE IN TANTISSIMI<br />

MODELLI A SODDISFARE LE<br />

ESIGENZE DI DESIGN E SPAZIO.<br />

LE CARATTERISTICHE:<br />

Materiali di base di alta<br />

qualità estremamente robusti<br />

e resistenti ai graffi.<br />

Elevata stabilità Assoluta<br />

comodità Jet a fondo vasca e<br />

laterali ultrapiatti Interni vasca<br />

spaziosi ed ergonomici.<br />

Finitura piacevolmente calda<br />

e antiscivolo.<br />

Silenziosità<br />

SARDONE SRL<br />

<strong>by</strong><br />

tecnologia<br />

del benessere<br />

VIA DON EZIO CINGOLANI 7_62010 MONTECASSIANO (MC)_<br />

tel.0733.596042 fax 298126_mail:sardsrl@libero.it_sardone@aruba.it<br />

MADE IN ITALY<br />

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EDIL CENTRO<br />

MARCHE: CARRABS<br />

TAGLIA IL NASTRO<br />

ALLA FIERA<br />

DELL’EDILIZIA<br />

ACCANTO<br />

ALL’ASSESSORE<br />

REGIONALE, IL<br />

MAESTRO ANTONIO<br />

MOSCIATTI AUTORE<br />

DEL LIBRO SUI<br />

“BAMBINI DEL<br />

TERREMOTO” A<br />

SERRAVALLE DI<br />

CHIENTI<br />

MACERATA – Centro Fiere Villa<br />

Potenza. 16.000 sono stati i<br />

visitatori nella tre giorni della Fiera<br />

dell’Edilizia “Edil Centro Marche”.<br />

Un edizione, la quarta appena in<br />

archivio con numeri record a<br />

dimostrazione della crescita di una<br />

manifestazione che è diventata un<br />

appuntamento a livello regionale<br />

per un settore tanto strategico per<br />

l’economia quale quello edile.<br />

Tanto pubblico al cospetto di 170<br />

aziende espositrici, per almeno 300<br />

produttori diversi, in rappresentanza<br />

di 25 province italiane e di tre stati<br />

esteri. “Dati che certificano un ruolo<br />

di riferimento assunto dalla<br />

manifestazione, per tutti gli<br />

operatori del settore” ha<br />

riconosciuto Gianluca Carrabs,<br />

assessore ai Lavori Pubblici e<br />

all’Edilizia pubblica delle Marche,<br />

intervenendo per il taglio del nastro<br />

all’inaugurazione ufficiale,<br />

testimoniando così l’attiva<br />

partecipazione dell’ente regionale<br />

alla manifestazione, al fianco di<br />

Carrabs, il Sindaco di Macerata<br />

Giorgio Meschini ed Antonio<br />

Mosciatti, il maestro elementare di<br />

Serravalle di Chienti, autore del<br />

libro che 10 anni fa commosse<br />

l’Italia: “Mi tremava anche il<br />

sogno”, dedicato ai bambini delle<br />

zone colpite dal sisma.<br />

Tutti i 20.000 mq. di aree espositive,<br />

tra coperto ed all’aperto, sono stati<br />

affollati da un interessato pubblico,<br />

alla ricerca delle migliori soluzioni.<br />

Mentre nei 15.000 mq. di campi<br />

prova hanno lavorato<br />

ininterrottamente le macchine<br />

scavatrici e di movimento terra,<br />

testate dagli addetti ai lavori. La<br />

possibilità di provare i bestioni da<br />

cantiere direttamente all’interno<br />

dell’area fieristica è una rarità<br />

apprezzata da molti “destinatari”<br />

giunti a Macerata da tutta Italia.<br />

Evento pieno di contenuti espressi nel<br />

corposo ed interessante programma<br />

di incontri e seminari. Con il<br />

coordinamento del presidente dei<br />

Giornalisti marchigiani Giannetto<br />

Rossetti, sabato 29 si è tenuto il<br />

convegno su “Il controllo energetico<br />

nell’edificio ed il risparmio sostenibile<br />

alla luce del d.lg. 311/06”, con il<br />

patrocinio dell’Università Politecnica<br />

di Ancona, la partecipazione di Eni,<br />

la collaborazione di Confartigianato<br />

e il Collegio dei Geometri di<br />

Macerata, il supporto tecnico di Infissi<br />

Design.<br />

Al dibattito, dopo i saluti di rito, sono<br />

intervenuti Mario Volongo (Eni),<br />

Roberto Fioretti (Università<br />

Politecnica), Maurizio Mazzurana<br />

(Infissi Design), Sergio Botta e Silvio<br />

Fattorillo (Botta&Associati).<br />

Si è parlato anche di altri aspetti<br />

relativi agli attualissimi temi del<br />

risparmio energetico (“Tetti in legno”)<br />

e della produzione di energie<br />

alternative (“Fotovoltaico e<br />

geotermia”) con sessioni “teoriche”<br />

supportate dalla presenza in fiera di<br />

un’ampia varietà di materiali e<br />

soluzioni, tra i quali: pannelli solari,<br />

pannelli fotovoltaici, pale eoliche ecc.<br />

Particolare riguardo alla tematica del<br />

terremoto con un’incontro con i<br />

protagonisti e testimoni di quei giorni<br />

tragici e della ricostruzione.<br />

Nella sala convegni sono stati inoltre<br />

proiettati i filmati della Regione<br />

Umbria e della Provincia di<br />

Macerata, bellissimi entrambi.<br />

Grande apprezzamento per la<br />

mostra fotografica d Guido Picchio<br />

sul terremoto, allestita nel padiglione<br />

fieristico.<br />

”EDIL CENTRO MARCHE INTENDE<br />

ORA VIVERE TUTTO L’ANNO ED<br />

ARRIVARE ALLA SUA QUINTA<br />

EDIZIONE CON UN CARNET DI<br />

PRESTIGIO NEL 2008 - DICE<br />

MARCO CRESCENZI TITOLARE<br />

DELLA SERVICE PROMOTION CHE<br />

HA CURATO L’EVENTO -<br />

PENSIAMO A CONVEGNI E<br />

WORKSHOP SUI TEMI CALDI<br />

DELL’EDILIZIA E SULLE NOVITÀ DEL<br />

SETTORE. COLTIVANDO LA<br />

RICERCA IN TEMA DI RISPARMIO<br />

ENERGETICO, BIOEDILIZIA, E<br />

PRODUZIONE ENERGIE<br />

ALTERNATIVE CON IL SOSTEGNO<br />

DI REGIONE, PROVINCIA,<br />

COMUNE E DELLE ASSOCIAZIONI<br />

DI CATEGORIA IN PRIMO<br />

LUOGO” .<br />

LE AZIENDE PRESENTI<br />

alla fiera dell’edilizia<br />

ACQUA SERVICE<br />

ADRIATICA SPURGO<br />

AERTECNICA<br />

ALESI IVANO<br />

ALESSANDRONI CARLO<br />

ALFER<br />

ALLE PORTE DI EFA<br />

AMATI DOMENICO<br />

AREA PARQUET<br />

ART FER<br />

AVI Adriatica Veicoli Ind.<br />

B.C.C. di Civitanova M.<br />

BAMA CARR<br />

BARTOLI MARIO<br />

BONCI<br />

BONGIOVANNI DEVID<br />

BONIFAZI Bussolotto S.<br />

BUTAN GAS<br />

C.A.M.I.<br />

C.M.E<br />

CALORCASA CARDEA<br />

CARNEVALI<br />

CARTECHINI Gilberto &C.<br />

CASA LIBELLA<br />

CICARILLI LAMBERTO<br />

CINCIRIPINI Prefbbbricati<br />

CIOTTI COPERTURE<br />

CIPEF<br />

CIRIX<br />

CIRTE SOC. COOP<br />

CM PORTE<br />

COMAR COMMERCIALE<br />

CONC. CIMINI<br />

COOP. SPERANDIA<br />

COTTO DEL PERUGINO<br />

CVR SRL<br />

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nelle foto: il complesso residenziale a Marina di Altidona (ap/fm)<br />

CHI SIAMO<br />

Una società edile a gestione familiare artefice di molteplici plessi abitativi sia di uso pubblico che privato. Una carriera iniziata circa trent'anni fa<br />

che si occupa della costruzione e della vendita diretta dei suoi immobili aventi prevalentemente destinazione residenziale, commeriale, terziaria.<br />

Sempre all' avanguardia nell' applicare le nuove tecnologie e i nuovi materiali alla realizzazione delle sue costruzioni con il proposito di affermare<br />

la qualità e la sicurezza al di sopra di ogni altra cosa, collocano l' impresa in sintonia con le esigenze degli acquirenti. Moreschini ha operato ed<br />

opera attualmente nel territorio del fermano: a Marina di Altidona, Pedaso, Porto San Giorgio, Porto Sant' Elpidio, Montegranaro, Montegiorgio,<br />

ad Alba Adriatica in Provincia di Teramo ed a Fiano Romano in Provincia di Roma. Lo staff dell' impresa è composto da una squadra di operatori<br />

qualificati che coprono tutti i settori: amministrativo, tecnico ed esecutivo. La sua organizzazione consente di seguire tutte le fasi della<br />

realizzazione di un' opera dalla progettazione alla consegna definitiva.<br />

NUOVI PROGETTI:<br />

La lottizzazione in localtà Marina di Altidona è in fase di realizzazione e comprende la<br />

costruzione di più edifici residenziali. In particolare sono di prossimo compimento<br />

quattro palazzine a tre piani e tre villette a due piani, tutte con vista mare.<br />

Le rifiniture<br />

interne sono di grande pregio con infissi in legno, porte in noce nazionale o laccate,<br />

portoncini blindati in massello, pavimenti e rivestimenti di prima scelta, impianti<br />

autonomi di riscaldamento, vasche idromassaggio, video citofoni, impianti TV terrestre<br />

e satellitare, predisposizione allarmi antintrusione e condizionamento, ascensori e<br />

persiane in alluminio con lamelle orientabili.<br />

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il piacere di arredare<br />

TEKNICA<br />

un valido punto di riferimento nella scelta di mobili e complementi d'arredo che migliorino la qualità della vita<br />

L' ESIGENZA DI FUNZIONALITÀ DEL NOSTRO TEMPO NON CI HA FATTO DIMENTICARE CHE ABITARE E' UN' ARTE.<br />

PROPRIO PER QUESTO, DA SEMPRE, CREIAMO PRODOTTI IN GRADO DI COMUNICARE VALORI ESSENZIALI, MA<br />

RICCHI DI MEMORIE ANCORA MOLTO IMPORTANTI. CREARE PRODOTTI AVVOLTI DA UNA TRADIZIONE ARTIGIANA<br />

E' UN'ARTE SENZA TEMPO CHE CI APPARTIENE.<br />

Stile e tradizione, rigore e creatività, tecnologia e design. Teknica ha saputo coniugare sapientemente tutte queste<br />

caratteristiche, ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: oggi i suoi mobili, richiesti in tutta Italia, sono la scelta di chi<br />

vuole arredare la propria casa con buon gusto e con l’inimitabile stile italiano. Cucine, armadi, salotti, sedie,<br />

contract, non c’è segmento della grande filiera del legno-arredo che non prenda forma in questa azienda, cuore<br />

propulsore di una regione che vive di tradizione artigiana: le Marche<br />

“Progettiamo e<br />

realizziamo con voi<br />

l'arredamento che avete<br />

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vi accompagneremo<br />

all'interno della vostra<br />

nuova casa”.<br />

nella foto: Francesco Leonelli<br />

Mi parli della sua azienda Francesco<br />

La Nostra azienda costruisce un prodotto interamente su misura. Ogni realizzazione è perciò unica nel suo genere perché esclusiva e progettata<br />

per quello spazio. Siamo un'impresa artigiana che si dedica principalmente alla produzione di un'ampia gamma di articoli per l'arredamento,<br />

facendo rivivere sia in chiave moderna che tradizionale l'arte del legno: i prodotti realizzati, grazie all'utilizzo di materie prime scelte<br />

accuratamente e all'adozione di tecniche di lavorazione particolari, risultano molto funzionali e belle esteticamente. I materiali che lavoriamo<br />

vanno dal tradizionale massello ad un gran numero di essenze lignee di varietà diverse, incollate tra loro a formare effetti cromatici particolari.<br />

Il suo cliente ideale?<br />

E' colui che ama la natura, che pensa in armonia con l'ambiente, che presta grande attenzione alla cura dei dettagli propri delle lavorazioni<br />

artigianali, che esige materiali pregiati, che guardi alla perfezione delle forme, delle nuance. E' colui che vive la casa, che ama il confort, che è<br />

razionale nell'ottimizzazione degli spazi, affinchè siano funzionali alle sue esigenze, ma che non perde mai di vista la bellezza di un arredo. E'<br />

infine colui che sogna una casa diversa non standardizzata da arredi fabbricati “in larga scala” in quanto vuole il meglio, vuole l'esclusività.<br />

Teknica arredamenti è : comunicazione, consulenza, progettazione, coordinamento lavori, produzione e forniture per ambienti<br />

lavorazione del legno, di cui oltre un decennio alla guida di una attività che si occupa di progettazione e realizzazione di arredamenti,<br />

le hanno permesso di conquistare una posizione leader sul mercato e un elevato know how tecnico...quali, i punti di forza?<br />

I punti di forza sono da ricercarsi in uno staff la cui professionalità acquisita in tanti anni di lavoro ci consente di far fronte a qualsiasi richiesta,<br />

nell’ampia scelta su catalogo di elettrodomestici da incasso e complementi d’arredo delle migliori ditte e nel rispetto del cliente che affianchiamo<br />

nelle scelte costruendo con lui un percorso di costante e proficua collaborazione, nell'ottica del raggiungimento della qualità sia nel servizio<br />

come nel prodotto. Incontriamo il cliente e ne ascoltiamo le necessità, analizziamo il contesto, concordiamo il target e consigliamo le strategie;<br />

stabiliamo le caratteristiche tecniche, progettiamo, organizziamo e seguiamo i lavori fino alla loro conclusione. Lo scopo finale è di fornire<br />

proposte per l'arredamento anche di bar, negozi e ambienti commerciali che rispettino i criteri di funzionalità, con particolare attenzione al confort<br />

e alla vivibilità di un ambiente, pensato per soddisfare diverse aspettative ed esigenze. lavoriamo con passione, competenza ed esperienza<br />

perché ogni aspirazione divenga davvero un'opportunità dal carattere vincente.<br />

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Energia solare,<br />

riqualificazione energetica,<br />

una realtà sostenibile<br />

a cura di Francesco Silvi Presidente Gruppo Edili<br />

UAPI Confartigianato ap/fm<br />

Il sole è in grado di assicurare una quantità d’energia<br />

superiore a quella utilizzata dall'uomo, gratuita e<br />

disponibile per chiunque voglia utilizzarla. L'energia<br />

solare è già stata sfruttata in molte parti del mondo e ha<br />

notevoli potenzialità e può essere impiegata<br />

direttamente per produrre energia elettrica, per il<br />

riscaldamento e anche per il condizionamento.<br />

Le piante trasformano la luce del sole in sostanze<br />

chimiche vitali attraverso la fotosintesi clorofilliana. Il<br />

concetto di "energia solare" è realizzato attraverso la<br />

conversione diretta della luce del sole in energia termica<br />

o elettrica pronta all'uso. I due tipi principali d’energia<br />

solare sono il solare termico e il solare fotovoltaico.<br />

Lo sviluppo delle energie rinnovabili, alla luce dei<br />

cambiamenti climatici già in atto, è diventato per il<br />

nostro Paese una priorità; La recente approvazione del<br />

decreto sul solare fotovoltaico e i finanziamenti a tasso<br />

agevolato, permetteranno a chi vorrà realizzare un<br />

impianto, di affrontare l’investimento iniziale con più<br />

facilità. Sarebbe auspicabile, approvare rapidamente<br />

forme d’incentivazione più efficaci estendendo il<br />

sistema del “conto energia” non solo per il solare ma per<br />

tutte le fonti rinnovabili, e soprattutto semplificare le<br />

procedure.<br />

In Italia, produciamo più energia di quella che<br />

consumiamo, però siamo costretti ad acquistarne una gran<br />

quantità dall’estero. Perché? La maggior parte<br />

dell’energia prodotta, è dissipata durante il trasporto,<br />

anche se per i lunghi tragitti sono impiegati differenze di<br />

potenziale pari a 380.000 volt. Mutare la politica delle<br />

grandi centrali in piccole ma radicate sul territorio,<br />

comporterebbe oltre che una minore produzione<br />

d’energia, quindi minore inquinamento, una distribuzione<br />

della ricchezza sul territorio, soprattutto in termini<br />

d’occupazione.<br />

Scegliere le fonti alternative significa produrre energia sia<br />

elettrica che termica con bassissimo impatto ambientale.<br />

Utilizzando gli incentivi del conto energia, il sistema<br />

fotovoltaico può divenire un investimento, sia per i<br />

cittadini sia per le imprese. L’obbiettivo sarebbe quello di<br />

rendere le piccole imprese autosufficienti, nella<br />

produzione e nel consumo d’energia.<br />

Solare fotovoltaico<br />

Con il solare fotovoltaico si genera elettricità direttamente<br />

dalla luce. Il segreto di questo processo è l'impiego di un<br />

materiale semi-conduttore trattato in modo tale da<br />

rilasciare elettroni, le particelle con carica negativa che<br />

sono alla base dell'elettricità. Il materiale semi-conduttore<br />

più comune tra quelli usati per la realizzazione delle celle<br />

fotovoltaiche è il silicio, che di solito si trova nella sabbia.<br />

In tutte le celle fotovoltaiche ci sono almeno due strati di<br />

semi-conduttori, uno con carica positiva, l'altro con carica<br />

negativa. Quando il raggio di luce colpisce il semiconduttore,<br />

il campo elettrico che si determina tra i due<br />

strati determina il flusso di elettroni che genera corrente<br />

elettrica. Più la luce è intensa, più è intenso il flusso<br />

d’elettricità. Un sistema fotovoltaico non ha tuttavia<br />

bisogno di un sole troppo forte per funzionare.<br />

E' invece in grado di generare elettricità anche quando il cielo è<br />

nuvoloso, con un'erogazione d’energia proporzionale al grado<br />

di densità delle nuvole. A causa della rifrazione dei raggi solari,<br />

le giornate con poche nuvole possono essere addirittura più<br />

produttive di quelle con cielo terso. Oltre che per<br />

l'alimentazione di piccole apparecchiature come le calcolatrici,<br />

il solare fotovoltaico è anche usato per fornire energia in aree<br />

dove non esiste una rete elettrica alla quale allacciarsi. Dopo la<br />

sperimentazione necessaria, il fotovoltaico potrà essere<br />

impiegato dalle organizzazioni umanitarie per distribuire i<br />

vaccini in aree del mondo dove non c'è elettricità e in generale<br />

da chiunque non voglia dipendere dalla rete elettrica per la<br />

conservazione e il raffreddamento del cibo. I Tecnici stanno<br />

inoltre utilizzando sempre di più le celle fotovoltaiche come<br />

elemento di design. I pannelli solari possono, ad esempio,<br />

sostituire i materiali comunemente impiegati per la copertura<br />

dei tetti. Sottili pellicole possono essere integrate nelle<br />

coperture, dove moduli semitrasparenti permettono di<br />

realizzare interessanti mix d’ombre e luci. I pannelli solari<br />

possono anche essere impiegati per gestire al meglio i picchi di<br />

domanda d’energia, ad esempio durante le calde e assolate<br />

giornate estive, quando i condizionatori richiedono più energia<br />

e possono, in questo modo, contribuire a decongestionare la<br />

rete elettrica.<br />

Solare termico<br />

Un gioco di specchi concentra i raggi del sole in un unico<br />

punto. Il calore che si crea è utilizzato per generare vapore. Il<br />

vapore, ad alta temperatura e a pressioni elevate alimenta le<br />

turbine che generano elettricità. Nelle regioni più assolate gli<br />

impianti di solare termico possono garantire una gran<br />

percentuale della produzione d’energia. Secondo le stime, la<br />

quantità d’impianti di solare termico istallati dovrebbe passare<br />

dai soli 354 MW a 5000 MW nel 2015. Dovrebbe invece<br />

aumentare di 4500 MW l’anno fino al 2020 sino a raggiungere<br />

l'erogazione di 30.000 MW, che corrispondono al fabbisogno<br />

energetico di circa 30 milioni di abitazioni. Riscaldamento e<br />

raffreddamento solare. Il solare termico sfrutta il calore del sole<br />

in modo diretto. Questi sistemi si basano su un principio molto<br />

semplice e conosciuto da secoli: il sole riscalda l'acqua<br />

contenuta in un recipiente scuro. Le tecnologie per lo<br />

sfruttamento del solare termico disponibili sul mercato sono<br />

efficienti e molto diffuse. I campi di applicazione sono diversi:<br />

dall'acqua calda per uso domestico al riscaldamento degli<br />

ambienti in edifici residenziali e commerciali, dal<br />

condizionamento al processo di riscaldamento industriale e alla<br />

desalinizzazione dell'acqua potabile. Il riscaldamento<br />

dell'acqua ad uso domestico è senza dubbio l'applicazione più<br />

comune al momento, a tal punto che in alcune nazioni è<br />

diventata una caratteristica molto diffusa nella progettazione<br />

degli edifici residenziali.<br />

Ci sono due tipi di tecnologia:<br />

I collettori sottovuoto<br />

Hanno una forma tubolare che consente loro di catturare i raggi<br />

del solo in modo molto efficiente. La forma arrotondata del<br />

tubo consente al collettore di rendere al meglio anche quando,<br />

nelle giornate nuvolose, la luce è diffusa e colpisce il collettore<br />

da diverse prospettive contemporaneamente.<br />

I collettori piani<br />

Sono delle strutture con una copertura di vetro che è istallata sul<br />

tetto. All'interno dei collettori ci sono una serie di tubi di rame.<br />

L'intera struttura è rivestita con un materiale nero progettato per<br />

catturare al meglio i raggi del sole. Questi raggi riscaldano una<br />

mistura d’acqua e antigelo che dal collettore arriva fino al<br />

serbatoio d’accumulo.


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Raffreddamento<br />

I condizionatori solari usano il solare<br />

termico per produrre aria fredda o<br />

deumidificarla in modo simile a come<br />

accade per i refrigeratori o i deumidificatori<br />

convenzionali. Questa applicazione è<br />

particolarmente interessante in quanto la<br />

domanda di condizionatori aumenta proprio<br />

in quei periodi in cui c'è più sole. Il<br />

condizionamento solare è una realtà. In<br />

futuro ci possiamo attendere un uso<br />

crescente di quest’applicazione, dovuto<br />

anche alla riduzione del costo della<br />

tecnologia per gli impianti. Un impianto<br />

fotovoltaico o termico, necessitano<br />

semplicemente di un luogo d’installazione<br />

adeguato; è importante soprattutto che la<br />

superficie non sia ombreggiata. I moduli<br />

solari devono essere orientati il più possibile<br />

verso sud e presentare un angolo<br />

d’inclinazione da 25° a 35°(fotovoltaico);<br />

angolo di inclinazione pari alla latitudine del<br />

luogo (circa 42° per la zona sud delle<br />

Marche).<br />

Riqualificazione energetica:<br />

Dalla Finanziaria del 2007, la<br />

consapevolezza che bisogna risparmiare<br />

energia attraverso una maggiore efficienza<br />

degli impianti esistenti, miglioramento delle<br />

coibentazioni degli edifici e l’utilizzo di<br />

fonti rinnovabili, attraverso una<br />

riqualificazione energetica degli ambienti;<br />

altri incentivi pari al 55% sotto forma di<br />

detrazione sull’I.R.P.E.F. la fornitura e<br />

messa in opera di materiale coibente, la<br />

fornitura e posa in opera di nuove finestre, le<br />

integrazioni e sostituzioni degli elementi<br />

vetrati esistenti, la fornitura e posa in opera<br />

di tutte le apparecchiature e delle opere<br />

idrauliche e murarie per la realizzazione<br />

d’impianti solari termici collegati alle<br />

utenze, anche in integrazione con impianti di<br />

riscaldamento, la sostituzione di impianti di<br />

climatizzazione invernale con impianti<br />

dotati di caldaie a condensazione. Negli<br />

interventi ammissibili sono compresi, oltre a<br />

quelli relativi al generatore di calore, anche<br />

gli eventuali interventi sulla rete di<br />

distribuzione, sui sistemi di trattamento<br />

dell’acqua, sui dispositivi di controllo, della<br />

regolazione e sui sistemi di emissione. Sono<br />

ammissibili ai fini delle detrazioni, le<br />

prestazioni professionali necessarie alla<br />

realizzazione degli interventi, comprensive<br />

della redazione dell’attestato di<br />

certificazione energetica o di qualificazione<br />

energetica. La documentazione richiesta<br />

(copia dell'attestato di certificazione o di<br />

qualificazione energetica e una scheda<br />

informativa - necessaria per il monitoraggio<br />

dell'iniziativa e riportata nell'allegato E al<br />

decreto) va inviata ad Enea tramite<br />

raccomandata o attraverso la procedura<br />

online, che rilascerà una ricevuta<br />

informatica. Il decreto interministeriale che<br />

attua i commi da 344 a 349 della Finanziaria<br />

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prevede che l’attestato di certificazione o di qualificazione<br />

energetica e la scheda informativa relativa agli interventi<br />

realizzati siano trasmessi all’Enea, entro 60 giorni dalla fine<br />

dei lavori. E’ stato precisato che, al contrario delle<br />

ristrutturazioni edilizie, non è necessario inviare domanda<br />

preventiva né altra documentazione all'Ufficio delle Imposte<br />

di Pescara.<br />

Memo per richiedere la concessione delle tariffe diffuse dal GSE:<br />

Le persone fisiche e giuridiche, e i soggetti pubblici e i condomini d’unità abitative e/o d’edifici che siano interessati<br />

all’incentivazione del fotovoltaico, individuati come soggetti responsabili nel DM 19 febbraio 2007, devono inoltrare al<br />

GSE - entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto, pena la decadenza dall’ammissibilità alle tariffe<br />

incentivanti – l’apposita richiesta di concessione della tariffa pertinente. Il Soggetto Responsabile, per la richiesta<br />

dell’incentivazione, potrà utilizzare l’apposita applicazione informatica resa disponibile sul portale del GSE. •La richiesta<br />

dell’incentivo (all. A1/A1p) •La scheda tecnica finale dell’impianto (all. A2/A2p) •La dichiarazione sostitutiva d’atto di<br />

notorietà (all. A4/A4P) •La richiesta di premio per uso efficiente dell’energia (opzionale – all. A3a/A3b) documentazione<br />

finale di progetto dell’impianto; certificato di collaudo dell’impianto; dichiarazione sulla proprietà dell’immobile; copia del<br />

permesso a costruire o della D.I.A.; •copia della comunicazione con la quale il gestore di rete locale ha notificato al<br />

soggetto responsabile il codice identificativo del punto di connessione alla rete; A seguito della registrazione, il Soggetto<br />

Responsabile riceverà USER ID e PASSWORD per poter poi inserire i propri dati e stampare la documentazione. Ad ogni<br />

richiesta sarà assegnato automaticamente, dal sistema informativo del GSE, un numero identificativo “n°= …………”<br />

dell’impianto fotovoltaico. Tale numero identificativo dovrà essere utilizzato per la richiesta dell’incentivo e per qualsiasi<br />

comunicazione del Soggetto Responsabile inerente l’incentivazione. Le richieste per l’incentivazione, corredate<br />

dell’apposita documentazione di supporto, dovranno essere inoltrate a: Gestore dei Servizi Elettrici – GSE S.p.A.<br />

Incentivazione impianti fotovoltaici ai sensi del DM 19 febbraio 2007 – N°= ……….... (Numero identificativo Impianto)<br />

Viale Maresciallo Pilsudski, 92 00197 - Roma •Per mezzo di plico raccomandato con avviso di ricevimento (A.R.);<br />

•Tramite posta celere, posta prioritaria od ordinaria; •Tramite consegna a mano; Tramite corriere. Ogni plico dovrà<br />

contenere una sola richiesta. Ai fini dell’ammissibilità alle tariffe incentivanti farà fede la data di protocollo in ingresso<br />

apposta dall’Ufficio Protocollo del GSE (coincidente con quella dell’avviso di ricevimento nel caso si scelga l’invio tramite<br />

plico raccomandato con A.R.<br />

Tariffe riconosciute<br />

Le tariffe riconosciute agli impianti in esercizio sono riportati nella tabella seguente:<br />

Taglia di potenza<br />

dell’impianto<br />

Non integrato<br />

(€/kWh)<br />

Parzialmente integrato<br />

(€/kWh)<br />

Integrato<br />

(€/kWh)<br />

1kW P 3kW 0,40 0,44 0,49<br />

3kW20kW 0,36 0,40 0,44<br />

I valori delle tariffe sopra menzionati sono riferiti agli impianti entrati in esercizio nel periodo intercorrente fra la data di<br />

emanazione della delibera 90/07 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) prevista dal decreto 19 febbraio<br />

2007 ed il 31 dicembre 2008. Dal 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, le tariffe sono decurtate del 2% per ciascuno<br />

degli anni di calendario successivi al 2008 (con arrotondamento alla terza cifra decimale). Le suddette tariffe sono<br />

incrementate del 5% (con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale) nei seguenti casi, non cumulabili fra<br />

loro: Impianti maggiori di 3 kW di potenza non integrati architettonicamente, i cui soggetti responsabili impiegano<br />

l’energia elettrica prodotta in modo tale da conseguire il titolo di autoproduttori (ai sensi dell’art. 2, comma 2 del D. Lgs.<br />

n. 79/99 e successive modifiche e integrazioni); Impianti i cui soggetti responsabili sono scuole pubbliche o paritarie di<br />

qualunque ordine e grado o strutture sanitarie pubbliche; Impianti integrati (integrazione “totale” ai sensi dell’articolo 2,<br />

comma 1, lettera b3) del DM 19 febbraio 2007)in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto<br />

realizzati in superfici esterne degli involucri di: edifici, fabbricati, Strutture edilizie di destinazione agricola; Impianti i cui<br />

soggetti sono Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti in base all’ultimo censimento ISTAT (incluse<br />

Municipalità e Circoscrizioni, sempre che abbiano una loro autonomia e siano sotto i 5000 abitanti). Per gli impianti<br />

fotovoltaici operanti in regime di scambio sul posto e che alimentano, anche parzialmente, utenze ubicate all’interno o<br />

asservite ad unità immobiliari di edifici, è prevista l’applicazione di un premio (max 30% della tariffa riconosciuta)<br />

aggiuntivo abbinato all’esecuzione d’interventi che conseguono una riduzione del fabbisogno energetico degli edifici.<br />

Curiosità: Nel gennaio 2008 inizierà la distribuzione del primo veicolo solare ad alte prestazioni; con due persone a<br />

bordo raggiunge i 120 km/h ed ha un’autonomia di 120 km. Prezzo orientativo 120.000,00 euro.<br />

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illuminotecnica, dell’elettronica e della elettrotecnica, da sempre ha<br />

posto all’apice dei suoi principali obiettivi quello di riuscire ad offrire la<br />

più vasta gamma di realizzazioni impiantistiche ed un’ ampia serie di<br />

soluzioni possibili per soddisfare al meglio le esigenze della propria<br />

clientela. Grazie ad una pluriennale esperienza sul campo e ad un<br />

qualificato staff tecnico di prim’ ordine, oggi l’azienda è in grado di proporsi<br />

sul mercato con un’offerta ampia e differenziata di prodotti e sevizi che<br />

vanno dalla progettazione con studio di calcoli illuminotecnici, elettronici<br />

ed elettrotecnici alla vera e propria realizzazione degli impianti. Tecnici<br />

esterni del settore collaborano fattivamente con il personale interno per<br />

risolvere ogni tipo di richiesta, integrando ed ampliando le potenzialità<br />

tecnico-organizzative dell’azienda. Capacità tecniche altamente<br />

qualificate unite ad un’ampia disponibilità di attrezzature e mezzi<br />

tecnologicamente avanzati permettono all’ azienda di poter realizzare<br />

lavori “chiavi in mano” che possono comprendere: impianti di sicurezza,<br />

telefonia, trasmissione dati, ricezione via satellite, impianti TVcc,<br />

sonorizzazione ambienti, traduzioni simultanee, illuminazione con<br />

gestione del risparmio energetico etc. “ Un attento servizio di consulenza -<br />

ci dicono i fratelli Luigi e Gianni Segoni - mette il nostro cliente nelle<br />

condizioni di poter effettuare la scelta migliore in funzione delle proprie<br />

esigenze e delle disponibilità di spazio; i nostri tecnici sono ben lieti di poter<br />

fornire indicazioni per la scelta di impianti e sistemi adeguati alle diverse<br />

tipologie di edificio, consigliando la nostra clientela su come ottenere dei<br />

locali perfettamente illuminati con impianti idonei ed al contempo in regola<br />

con le norme in vigore in materia di sicurezza e conformi alla legge 626/94<br />

sia in ambienti residenziali che in quelli industriali. Al riguardo ci pregiamo<br />

di essere stati selezionati dalla Beghelli Spa come installatori di fiducia per<br />

il sistema SOS Beghelli 626 “.<br />

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Conoscere la luce significa innanzi tutto riconoscere il ruolo che<br />

l’illuminazione ha nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Sul luogo di<br />

lavoro, nella propria dimora, nei luoghi pubblici, ospedali, scuole, o sulle<br />

strade, e, non da ultimo nel paesaggio urbano ed extraurbano. Una<br />

migliore illuminazione porta con sé qualità di vita, sicurezza e condizioni di<br />

lavoro migliori. Con la loro attività i fratelli Luigi e Gianni Segoni, si pongono<br />

l’obiettivo di razionalizzare e migliorare l’impiego dell’illuminazione per una<br />

vita a misura di tutti noi, per davvero.<br />

nelle foto: una vista del loggiato di Piazza del Popolo a Fermo i cui<br />

recenti lavori di illuminazione sono stati eseguiti dalla ditta Segoni srl.


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che hanno fatto di Edi Elettronica la realtà emergente più affermata del centro Italia in un mercato privo di regolamentazione l'azienda risulta<br />

infatti essere tra le poche affidabili e garantite. “Seguiamo il cliente dal processo conoscitivo fino alla realizzazione ci dicono i titolaricontinuiamo<br />

ad affiancarlo anche una volta terminata l'installazione. Il nostro servizio assistenza cura ogni richiesta e necessità successiva. Un<br />

servizio che nessun installatore improvvisato o “di fortuna” potrà mai offrirvi. Noi lo facciamo, da sempre. Se avete voglia di toccare con mano<br />

venite a trovarci e non esitate a contattarci poichè siamo sempre a vostra disposizione per ogni chiarimento”.<br />

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trascorre il 90% del proprio tempo in luoghi chiusi. In Italia,<br />

dai dati contenuti nell’annuario ISTAT 2007 risulta che il<br />

41,7% delle famiglie soffre per inquinamento dell’aria e<br />

oltre il 22% per odori sgradevoli. Il 37,8% soffre per<br />

inquinamento acustico. Moltissimi anche i casi di rinite<br />

allergica che, secondo un’indagine condotta dall’unità<br />

operativa di Allergologia di Ancona all’interno dello stesso<br />

capoluogo, colpisce un anconetano su quattro.<br />

“ Siamo distributori esclusivisti per le Marche di un innovativo sistema di<br />

aerazione per ambienti abitativi che vi fornisce del più importante elemento:<br />

aria fresca e sana. E ciò senza disturbi ambientali come rumori pollini o<br />

polveri sottili. Non potete modificare il mondo che vi circonda, potete però<br />

creare nella vostra casa o nel vostro ambiente di lavoro un microclima<br />

abitativo su misura” è quanto ci dice il titolare di Eco-point Gianni Belletti<br />

incontrato alla fiera Edil-Expo 2008 di Civitanova Marche che ringraziamo<br />

per la gentilezza con la quale ci ha accolti.<br />

Redazione Donna Impresa Magazine<br />

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DONNE E VINO: ovvero un connubio di successo. Ebbene sì, quella che viene definita “l'altra metà” della cantina<br />

e della vigna è oggi una presenza importante nella filiera vitivinicola e nei settori confinanti con essa. Produttrici,<br />

enotecarie, sommelier e giornaliste eno-gastronomiche, sono loro che, occupando ruoli di alta responsabilità, si<br />

ritagliano uno spazio di direzione in un mondo storicamente “maschile”.<br />

NELLE FOTO:<br />

1 - FERNANDO PIGHIN E CONSORTE<br />

2 - PAOLA COCCI GRIFONI<br />

3 - PIA DONATA BERLUCCHI<br />

4 - ANGELA VELENOSI<br />

a cura di Laura Pontin, Nicoletta Marcolini, Valeriana Mariani<br />

1<br />

4<br />

2<br />

3<br />

Vini Pighin Rosso Riserva:<br />

dalla terra dei bianchi<br />

un vino di sorprendente<br />

personalità.<br />

Tre differenti vitigni per un vino prezioso, parliamo del<br />

Rosso Riserva Villa Agricola Pighin. Un vino friulano di<br />

sorprendente personalità. Un curvèe nobile, vera perla<br />

dell’azienda Pighin che hanno riscoperto nei rossi friulani<br />

la qualità di eccellenza che da sempre contraddistingue i<br />

grandi bianchi di questa terra altamente vocata alla<br />

coltivazione della vite. Risultato di questa ricerca, degno<br />

di particolare nota, Rosso Riserva è il risultato di una<br />

miscellanea di vini ottenuti dalla vinificazione di una<br />

selezione di uve tra le quali spicca la varietà autoctona<br />

per eccellenza Refosco (70%) unito ai nobili Merlot<br />

(15%) e Cabernet Sauvignon (15%). Affinato per due<br />

anni in botti di rovere di Allier, Lemousin e Slavonia, Villa<br />

Agricola fonde nella brillante corposità del suo color<br />

rubino carico di un’armonia di profumi di frutti di bosco,<br />

spezie e dolci note di liquirizia che lo rendono<br />

inconfondibile. Vino di lunga persistenza aromatica e<br />

grande finezza, da servire a 18/20 gradi, è sorprendente<br />

accompagnato a carni rosse grigliate, selvaggina, pollame nobile, e formaggi<br />

stagionati: matrimonio di sapori della tradizione italiana per assaporare tutto il<br />

calore della terra friulana.<br />

Paola Cocci Grifoni titolare della tenuta<br />

“Cocci Grifoni” e vice presidente degli<br />

Enologi marchigiani.<br />

La giovanissima Paola Cocci Grifoni dal volto acqua e sapone e gli occhi<br />

sorridenti, laureata in viticoltura ed enologia si prepara a festeggiare con la sua<br />

famiglia i 40 anni del suo Rosso Piceno Superiore. Ama il vino e lo si vede dalla<br />

grazia con cui te lo offre, da come lo assaggia e lo accarezza con lo sguardo, dal<br />

tempo che giorno per giorno impiega affinchè sia migliorato, studiandolo e<br />

curandone con minuzia tutti gli aspetti peculiari.<br />

Orgogliosa di essere figlia di un papà che tra i primi ha creduto nel territorio, Paola<br />

è anche sostenitrice del movimento turistico del vino che in questo periodo è molto<br />

penalizzato e che subisce continui attacchi terroristici dai media e dalle istituzioni<br />

governative i quali prendono in considerazione la sola gradazione alcolica,<br />

condannandola ed attribuendole responsabilità che diversamente sono da<br />

ricercare in un forte malessere sociale e sottovalutandone invece sia il peso<br />

economico quanto l’aspetto più propriamente legato alla storia, alla identità di un<br />

popolo come il nostro le cui radici si fondano proprio nella cultura contadina. Per<br />

Paola il vino è la professione che ha scelto di condivide con il marito forte di una<br />

lunga tradizione di famiglia, è l’ambiente che ha conosciuto sin dalla nascita, e se,<br />

in un primo momento, può sembrare scontata la scelta di diventare enologa,<br />

parlando con lei si comprende quanto il suo lavoro è sostenuto dall’amore, dalla<br />

passione, dalla gelosia, dalla cura che ha nel seguire l’evoluzione del suo<br />

prodotto, proprio come una mamma....<br />

Amministratore delegato dell'azienda<br />

Fratelli Berlucchi e Presidente<br />

dell'Associazione Nazionale Donne Del<br />

Vino. Pia Donata Berlucchi è<br />

un'imprenditrice brillante, interprete ideale<br />

di una cultura e del suo territorio ed<br />

emblema della capace presenza femminile<br />

nel mondo vinicolo.<br />

L'Azienda agricola vitivinicola Fratelli Berlucchi, simbolo storico di Franciacorta, è<br />

donna. Non è un'affermazione sessista, non lo diciamo perché la dirige una donna<br />

brillante e grintosa come Pia Donata Berlucchi, definita "lady di ferro", nonchè<br />

Presidente nazionale delle "Donne del Vino", neanche perché alla Fratelli<br />

Berlucchi le donne che vi lavorano sono in maggioranza, cinque in ufficio e quattro<br />

in cantina, e neppure perché ad accogliere gli ospiti vi è la bellissima Tilli, la figlia<br />

di Pia, che cura la parte commerciale dell'azienda. L'Azienda Fratelli Berlucchi è<br />

donna perché nell'elegante palazzo in pietra con volte<br />

del `300 e affreschi cinquecenteschi, nella splendida e<br />

antica cantina, nel bellissimo giardino della "Casa delle<br />

Colonne", si respira quell'aria familiare tipica di una<br />

cultura femminile che ama l'arte e la bellezza. Ma è<br />

donna soprattutto nel vino dei Berlucchi dove si ritrova la<br />

rotondità, lo spessore e le dure dolcezze della terra che<br />

solo la donna sa esprimere. Ma accanto a questi tratti in<br />

rosa vi è una famiglia che scopriamo essere una<br />

famiglia compatta, con un forte sentimento di<br />

appartenenza e di accoglienza.<br />

Angela Velenosi titolare<br />

dell’azienda agricola “<br />

Velenosi” ed “ambasciatrice”<br />

del territorio nel mondo.<br />

Bella, grintosa e sicura, indubbiamente à la page, come<br />

direbbero i francesi, Angela ha iniziato la sua scalata<br />

quasi in punta di piedi ed oggi sicuramente non può<br />

passare inosservata, basta un dato da 100.000 a<br />

2.000.000 le bottiglie che immette sul mercato<br />

internazionale. Dall’Australia al Canada, dalla Svizzera


itinerari del gusto: il vino<br />

STATI GENERALI DEL VINO: a dicembre il consiglio dei ministri dell'Agricoltura dell'Unione Europea<br />

dovrà trovare un accordo definitivo sull'OCM vino. Fra i punti fondamentali della proposta c'è la proibizione di<br />

zuccheraggio, per fare aumentare la gradazione alcolica dei vini. Ma una ventina di paesi dell'Unione vuole<br />

conservare questa pratica, diffusa nel Nord Europa, dove il clima rigido non consente all'uva di raggiungere<br />

un'adeguata concentrazione zuccherina.<br />

alla California, dalla Cina all’Africa, la signora Velenosi è<br />

un’infaticabile promotrice del suo vino e del suo territorio, dal<br />

quale il vino non può prescindere, per le sue peculiarità, per il<br />

microclima per tutti i fattori che caratterizzano i vini piceni, il<br />

Rosso Piceno, il Rosso Piceno Superiore ed il Falerio.<br />

Mamma di famiglia, innamorata dei suoi figli, poco presente,<br />

come lei stessa ammette, è comunque felice del rapporto<br />

creato in famiglia e con i suoi collaboratori, che considera “di<br />

famiglia”. Una sua frase potrebbe mettere in discussione<br />

molti, se non tutti: “il marchigiano non crede nel marchigiano”.<br />

La prima riflessione che ne deriva infatti che pochissimi sono<br />

ad esempio i ristoranti che propongono i prodotti e nello<br />

specifico, i vini marchigiani e continua … “bisogna credere<br />

nei nostri prodotti, investicirci…”. Ha saputo sfruttare al<br />

meglio le occasioni all’estero che la Regione Marche ha<br />

offerto negli anni ai produttori del settore, non solo per<br />

vendere ma anche per studiare, conoscere le altre realtà<br />

internazionali, carpirne i segreti, non solo nei vari metodi di<br />

lavorazione delle uve ma anche nel packaging, nel marketing<br />

ecco perché riesce sempre ad offrire al mercato ciò che il<br />

mercato richiede e nonostante il suo correre incessante, si<br />

siede a parlare con te mentre fa portare dalla sua preziosa<br />

collaboratrice delle olive all’ascolana appena fritte, bruschetta<br />

all’olio Velenosi, veramente squisito ed un ottimo calice di<br />

nettare di uva griffato Velenosi.<br />

Nella zona del fermano, tra<br />

verdeggianti colline nasce il vino<br />

Rio Maggio un’ azienda giovane,<br />

dinamica e pura.<br />

Da anni conosco Simone Santucci e sua moglie, proprietari<br />

delle Tenute Rio Maggio uno dei primi produttori del fermano<br />

ma con Tiziana, una lunga chiacchierata l’ho fatta solo<br />

qualche giorno fa, nel grande salone accogliente della loro<br />

casa, dove vivono e accolgono i clienti per le degustazioni.<br />

Ed è proprio lì, accanto al grande camino acceso che Tiziana<br />

ed il suo Rudy, un enorme Rotweiler di un’enorme simpatia,<br />

ci raccontano. Sembra quasi una fiaba questa<br />

storia…comincia quando Tiziana proprietaria di un negozio di<br />

profumeria fa un viaggio ed incontra, proprio durante il<br />

viaggio, Simone che, da lì a poco la sposerà. Pochi anni<br />

dopo, alla morte del papà di Simone, i due decidono di<br />

rilevare l’azienda di famiglia e di produrre vino. Tiziana intanto<br />

vende il negozio, abbandona i trucchi, i profumi, i colori di<br />

quel mondo per indossare quelli della sua terra…pantaloni da<br />

lavoro, se non jeans o tute, maglioni, viso pulito e capelli<br />

raccolti, un fascino discreto che mi fa venire in mente una<br />

Meryl Streep in un, certamente improbabile ma affascinante,<br />

film“ la mia vigna”…. “La mia vita è cambiata, completamente<br />

– dice - ma non sono stata mai così bene con me stessa con<br />

il mondo”. Schiva agli eventi mondani e a tutto ciò che è<br />

pubblico, la sua vita scorre tra vigne e casa: mamma sempre<br />

presente per le due figlie quanto perfetta padrona di casa per<br />

i visitatori della tenuta ed, ancor più, insostituibile compagna<br />

5<br />

di vita…mentre Simone gira il mondo lei gli prepara il vino, nel senso più vero<br />

e concreto della parola. In un decennio di attività ha anche voluto conoscere e<br />

studiare i segreti delle viti e imparare a trattarle, ciò grazie alle competenze del<br />

suo enologo che è riuscito a trasferirle, complice la passione, professionalità e<br />

padronanza nella gestione dell’impresa. Ogni giorno riconferma la sua scelta e<br />

confessa che “non potrebbe vivere in altro modo anche se ci sono giornate<br />

estremamente faticose…a cominciare da quelle della vendemmia che iniziano<br />

dalla selezione delle uve, alla raccolta, alla vinificazione, al dirigere uomini…in<br />

un mondo che, per inciso, è sempre stato il loro”. Con un grande sorriso poi,<br />

sfodera il suo asso nella manica, ovvero Julia, la biologa che accettò la sfida di<br />

lavorare con lei, motivata dalla medesima passione…quella passione che oggi<br />

ripercorre le tappe significative dell’azienda quando i momenti duri del lavoro<br />

soccombevano senza ostacolo alcuno di fronte all’orgoglio, all’intesa, alle<br />

seppur modeste soddisfazioni…e questo “vincere”nonostante le avversità<br />

traspare fiero dai lavori volti, proprio come un vino sincero.<br />

L’azienda agricola “la collina” ha il volto<br />

dolce di Elisabetta Ciamarra<br />

E’ molto recente la comparsa dell’Azienda Agricola La Collina nel mondo del<br />

vino perché lungo è stato il percorso che Elisabetta Ciamarra ha dovuto<br />

affrontare.La proprietà di famiglia ha sempre prodotto uva che veniva venduta<br />

tutta ai vari produttori di vino finchè un giorno, Elisabetta, ha deciso di<br />

riprendere in mano le sue terre e di creare il suo vino.<br />

NELLE FOTO:<br />

5 - TIZIANA SANTUCCI<br />

6 - ELISABETTA CIAMARRAI<br />

La determinazione, la capacità, la costanza, le sue grandi qualità<br />

manageriali nascono con lei, infatti Elisabetta è figlia di un noto imprenditore<br />

della zona, ma quando parla del papà racconta di lui quello che ogni figlia<br />

potrebbe dire del proprio papà…ovvero parlare di quello che è l’aspetto più<br />

propriamente legato alla sfera intima, quella dei sentimenti, della complicità,<br />

del rispetto; quella degli insegnamenti: la devozione nei confronti del lavoro,<br />

il valore del denaro…cose che Elisabetta Ciammarra, vuole oggi tramandare<br />

alle sue figlie. Elisabetta inizia prestissimo a lavorare nell’azienda di famiglia<br />

ma non come “figlia di papà” bensì partendo dalla gavetta, in manovia e<br />

facendo tutti i vari e necessari passaggi che l’hanno poi portata ai piani<br />

superiori. Di se racconta “….ero la prima ad entrare e l’ultima ad uscire, la<br />

più piccola, ma mi volevano bene tutti..”. Oggi, sposata ad un professionista,<br />

Elisabetta ha due figlie alle quali dedica con soddisfazione il tempo che le<br />

resta tra un’azienda e l’altra, perché da anni porta avanti con successo<br />

anche una tra le strutture turistiche più importanti d’Italia: il Salinello dove si<br />

consumano, per dare un dato, 1200 pasti l’ora o si inviano, per darne un<br />

altro, 35.000 biglietti di auguri ai capo famiglia suoi clienti. E La Collina? La<br />

Collina dal 2000 è stata ampliata, i vigneti sono stati sostituiti da nuovi<br />

impianti e recentissima sul mercato la comparsa dello Chardonnay, del<br />

Merlot e del Trebbiano, insieme al Rosso Piceno e al vino cotto, non ultima<br />

la produzione di olio extravergine d’oliva. Anni di passione, di dedizione per<br />

un successo che cresce giorno dopo giorno. All’orizzonte? La soddisfazione<br />

di avercela fatta, alla grande…perché per Elisabetta Ciamarra è stata una<br />

ulteriore sfida che non voleva perdere.<br />

6<br />

L'Associazione<br />

Nazionale Le Donne<br />

del Vino formatasi nel<br />

1988 per merito di una<br />

produttrice toscana,<br />

Elisabetta Tognana<br />

rappresenta uno dei<br />

sodalizi più attivi e<br />

conosciuti nel vasto<br />

panorama di interessi<br />

che ruota intorno all'enologia. Un settore, quello<br />

vinicolo, di impronta storicamente maschile,<br />

contraddistinto da una vivacità e da una tendenza<br />

alla comunicazione moderna e anticipatrice, tale da<br />

costituire un autentico fenomeno associativo unico<br />

al mondo. Una grande realtà che vanta al suo attivo<br />

più di settecento iscritte: produttrici, ristoratrici,<br />

enotecarie, enologhe, sommelier e giornaliste, che<br />

in tutta Italia con la loro attività promuovono la<br />

cultura del vino nel senso più ampio. Negli ultimi<br />

vent'anni le donne, che da sempre lavorano nelle<br />

aziende vinicole, dalla vigna alla cantina, in modo<br />

professionale ma quasi "oscuramente", hanno<br />

preso coscienza delle loro capacità imprenditoriali.<br />

Alcune, poi, si sono trovate ad ereditare e a gestire<br />

patrimoni ed aziende vitivinicole. Una circostanza,<br />

anch'essa, che dà il segno del cambiamento: in<br />

passato, infatti, questi passaggi avvenivano sempre<br />

in linea maschile. Oggi, invece, anche le donne<br />

frequentano scuole e fanno studi prima tipicamente<br />

maschili, per diventare agronome, enotecarie,<br />

enologhe, sommelier.<br />

Noi ne abbiamo incontrata una che risponde al<br />

nome di Serenella Randelli.<br />

Sommelier dal 1984 è da sempre una appassionata<br />

del vino e del mondo che lo circonda. Delegata per<br />

la zona di Ancona dell’ Associazione Italiana<br />

Sommelier Serenella è anche responsabile per le<br />

Marche dell’ Associazione “Le donne del vino” la<br />

cui presidenza nazionale vanta l’autorevole nome di<br />

Pia Donata Berlucchi rieletta il 7 marzo scorso per il<br />

triennio 2007-2010. Serenella ha elaborato le carte<br />

dei vini dei migliori ristoranti marchigiani e collabora<br />

con molti di questi affinchè si instilli il piacere della<br />

conoscenza del vino ed in particolare del “ vino al<br />

femminile” che significa oggi, sempre di più,<br />

desiderio di saper scegliere un prodotto di alta<br />

qualità, piacere di gustare in modo consapevole,<br />

conoscere le caratteristiche dei vini per arrivare ad<br />

abbinarli correttamente ai cibi, e così via.


itinerari del gusto: l’olio<br />

L’OLIO DI OLIVA presenta notevoli proprietà salutari per i muscoli, la bellezza della pelle, aumenta il<br />

contenuto di “Colesterolo buono”, aiuta a prevenire il rischio coronarico e ha effetti anti età.In esso sono<br />

presenti: anti ossidanti, grassi mono insaturi che contribuiscono alla riduzione del colesterolo, acido oleico<br />

che riduce il cancro al seno, vitamine A, B1, B2, C, D, E e K, ferro, poli fenoli, potenti antiossidanti che<br />

riducono la pressione del sangue dilatando le arterie<br />

Oleificio Abbruzzetti Monterubbiano<br />

Loriana, il fratello Silvio Abbruzzetti e la cognata Maria Pia continuano a portare avanti l’azienda di famiglia fondata nel 1930 che oggi è<br />

diventata uno dei frantoi più moderni della zona tanto da essere diventato centro di produzione di molti produttori locali. La loro produzione in<br />

parte ottenuta dalle proprie olive ed in parte con quelle acquistate in Abruzzo, si aggira sui 100 ql. l’anno. “La cosa più difficile in un frantoio - ci<br />

diceLoriana-èl’organizzazione in quanto tutto il lavoro è concentrato in un periodo di un mese e mezzo circa e circa 1500 clienti devono<br />

essere soddisfatti. Il nostro frantoio, rinnovato con tecnologie moderne e dotato di un impianto di aria condizionata, è in grado di garantire<br />

un’alta qualità di prodotto, grazie ad un impianto continuo che ha sostituito integralmente quello esistente ed anche perchè dotato di silos in<br />

acciaio e azoto importantissimi per mantenere inalterate le caratteristiche dell’olio”. Loriana Abbruzzetti attualmente vive a Roma dove si<br />

occupa della promozione e commercializzazione del loro prodotto che ha un’importanza nazionale oltre che regionale e rientra a<br />

Monterubbiano solo per il periodo necessario alla gestione del frantoio. Sposata con due figlie di 17 e 14 anni, ha rinunciato al lavoro fino a<br />

che le ragazze non sono cresciute, salvo che per il breve periodo della gestione del frantoio dopodichè ha ripreso l’attività a pieno ritmo:<br />

convegni, associazione ed addirittura collaborazione con un noto ristorante di Roma. Fondatrice e presidente dell’Associazione culturale<br />

“Pandolea”, sul web all’indirizzo www.pandolea.it, organizzazione che raccoglie le donne dell’olio d’Italia. A lei nel 2002 è stata dedicata la<br />

copertina del Gambero Rosso ed un servizio nel quale si parlava del suo olio come di un nettare prezioso. Oltre al marchio Abrruzzetti, ad<br />

onorare il servizio del Gambero Rosso, nasce una nuova etichetta di selezione ad alta qualità in produzione limitata “ L’oro di Loriana”.<br />

Sommelier ed assaggiatrice d’olio qualificata, come il fratello e la cognata che, nonostante le due bimbe piccole, 4e6anni,svolgelestesse<br />

mansioni a Monterubbiano, Loriana si ritiene una donna molto soddisfatta della sua vita professionale e molto orgogliosa dei riconoscimenti<br />

ricevuti a livello nazionale dal ”suo” olio la cui commercializzazione, nonostante il pregio, è estremamente difficile vista la concorrenza dei<br />

prodotti industriali a basso costo...ma lei, saggia e determinata, non ha esitazione alcuna nel voler portare avanti il suo progetto che la vede<br />

onorare la promessa di crescita di quell’azienda, da sempre condotta da donne, che rappresenta il sogno di tutta la sua famiglia.<br />

a cura di Angela Rinolfi, Nicoletta Marcolini, Redazione Di<br />

CON<br />

CARLI<br />

CARD<br />

I BENEFIT<br />

DEL CIRCUITO<br />

SELECARD<br />

SINT gestisce il nuovo<br />

programma loyalty di<br />

Fratelli Carli realizzato in<br />

collaborazione con<br />

Santander Consumer Bank<br />

La CARLI CARD, uno strumento di pagamento comodo, chiaro e conveniente,<br />

rappresenta un’evoluzione della filosofia aziendale di Fratelli Carli, nota<br />

azienda produttrice di olio d’oliva di alta qualità, che, da sempre, si preoccupa<br />

di fornire ai suoi “amici clienti” il miglior olio di oliva e un servizio eccellente.<br />

CARLI CARD è una carta di credito senza costi di emissione, gestione e<br />

rinnovo. Consente di rateizzare la spesa effettuata presso Fratelli Carli in 6<br />

mesi a tasso zero senza spese aggiuntive; per qualsiasi altro acquisto<br />

vengono applicate le migliori condizioni del mercato e ogni titolare può<br />

decidere come e quanto pagare al mese.<br />

Ma Carli Card non è solo una carta di pagamento.<br />

“La CARLI CARD nasce dalla necessità di continuare a servire in modo<br />

eccellente i nostri amici clienti e di creare una continuità relazionale insieme ad<br />

un senso di appartenenza” dice Mario Martino, Direttore Marketing di Fratelli<br />

Carli “Abbiamo identificato sul mercato dei partner importanti che ci<br />

garantissero un prodotto assolutamente affidabile, conveniente ma anche<br />

ricco di vantaggi. Santander Consumer Bank ha creato una carta di credito<br />

revolving con condizioni di assoluto favore e SINT ha ideato tutto un mondo di<br />

soluzioni e agevolazioni” prosegue Martino “il numero delle card richieste al<br />

nostro call center, conferma la validità della nostra scelta”.<br />

“I vantaggi creati per CARLI CARD” dice Bianca Mutti, Amministratore<br />

Delegato di SINT “hanno un duplice obiettivo: da una parte fidelizzare la<br />

clientela grazie ad un programma di caring che include vantaggi e sconti<br />

effettuati presso i partner del circuito Selecard nelle aree dei viaggi e tempo<br />

libero, casa e famiglia, salute e benessere. Dall’altra aumentare la retention<br />

verso i prodotti Carli grazie ad acquisti che generano buoni sconto spendibili<br />

sui cataloghi dei prodotti Carli: Specialità e Linea Mediterranea” conclude<br />

Mutti.<br />

I titolari della card, grazie ad un numero verde gratuito e ad un sito Internet<br />

totalmente dedicato, possono ottenere informazioni dettagliate sui servizi e<br />

vantaggi offerti dai partner del circuito Selecard e gli esercizi convenzionati<br />

dove, con l’acquisto, non si ottiene uno sconto immediato sulla spesa ma un<br />

“resto” (differenza fra il prezzo pieno pagato e quello convenzionato)<br />

convertibile in buoni sconto spendibili per il riordino di prodotti.<br />

Per richiedere l’emissione della CARLI CARD basta contattare il Numero<br />

Verde di Fratelli Carli 0183 7080.<br />

L’Italia<br />

prodotti<br />

dei<br />

tipici:<br />

l’olio<br />

GUSTO E SALUTE<br />

Organoletticamente, l'olio d'oliva di buona qualità (ci<br />

riferiamo soprattutto all'extravergine) ha profumo<br />

gradevole, nettamente riferibile a quello del frutto da<br />

cui deriva e sapore assai piacevole, caratteristico:<br />

profumo e sapore sono tuttavia molto variabili in<br />

relazione al tipo di prodotto connesso con la<br />

provenienza, la varietà dei frutti, il metodo di<br />

estrazione, il grado di maturazione e lo stato<br />

sanitario delle olive, la maggiore o minor freschezza<br />

che va da quella dell'olio nuovo a quella dell'olio che<br />

ha superato il periodo ideale di consumo, ossia<br />

l'annata di produzione e si è avviato ad affrontare<br />

per la seconda volta la stagione calda dopo 18 e più<br />

mesi dall’estrazione. Influiscono sul gusto<br />

complessivo dell'olio, come su quello dei vini, le<br />

percezioni tattili di consistenza e fluidità, la<br />

percezione termica, le sensazioni brucianti o<br />

astringenti proprie di sostanze come i tannini, certi<br />

alcoli, certi idrocarburi.<br />

D.O.C., D.O.P ed I.G.P.<br />

Le Denominazioni di Origine Controllata (D.O.C.),<br />

ossia le Denominazioni di Origine Protetta (D.O.P.)<br />

europee e le stesse Indicazioni Geografiche<br />

Protette (I.G.P.), dovrebbero servire proprio ad<br />

evidenziare le differenze dei prodotti con riguardo<br />

alla loro provenienza e alle loro peculiarità<br />

connesse alla varietà di frutto, alle lavorazioni<br />

tradizionali e via dicendo: esse vengono quindi ad<br />

evidenziare anche le piccole suddivisioni a livello di<br />

peculiarità non solo regionali ma zonali o addirittura<br />

locali. Esistono però anche delle utili suddivisioni<br />

che danno un'idea delle differenze salienti dei<br />

prodotti connesse con caratteristiche di vaste zone<br />

olivicole. Si può ricordare la suddivisione basata sul<br />

clima che fu formulata da A. Morettini nella sua<br />

opera "Olivicoltura" del 1972 .


itinerari del gusto:la carne, la pasta<br />

LO SAPEVATE CHE dal punto di vista della digeribilità, contrariamente a quanto si crede in genere, le<br />

carni rosse sono facilmente digeribili, anche più digeribili di alcune carni bianche come quella di vitello, che,<br />

ricca di gelatina e più povera di albumina, rende più difficoltosa la digestione<br />

SECONDO L’IPO (International Pasta Organisation) con la pasta migliora l'umore: in quanto il glucosio<br />

che si libera dall'amido della pasta favorisce, indirettamente, la sintesi a livello cerebrale della serotonina,<br />

definito l'ormone della gioia.<br />

Cassandra Popa Palombi<br />

Figlia unica di una coppia di professori, Cassandra a quattordici anni<br />

supera un’esame di selezione per entrare nella più prestigiosa scuola<br />

di Bucarest, come desideravano i genitori che infatti le comprano un<br />

appartamento vicino alla nonna e la lasciano studiare nella capitale<br />

mentre loro lavorano in una città vicina. Dopo il diploma è tra le prime a<br />

laurearsi in Economia e Commercio, parliamo del dopo rivoluzione in<br />

Romania, e subito ottiene un prestigioso lavoro in un’azienda di<br />

import-export che le permette di guadagnare molto e frequentare gli<br />

ambienti più esclusivi ed aristocratici della capitale, come i circoli<br />

diplomatici, e soprattutto che le permette di viaggiare in tutto il mondo,<br />

grazie anche alle sue tre lingue parlate: inglese, francese, italiano. Ed<br />

è proprio in uno di questi viaggi che incontra l’amore, lascia in un batter<br />

d’occhio tutto il suo mondo alle spalle e si sposa a Fermo con<br />

l’avvocato Nicola Palombi con il quale condivide i suoi valori più<br />

importanti che non viveva nella vita agiata in Romania: la famiglia.<br />

Arrivano presto i due figli, Valentino ed Edoardo, ma lei vuole lavorare:<br />

è interprete giurata del Tribunale di Fermo e Macerata e fondatrice e<br />

presidentessa dell’Associazione no-profit Italia-Romania.<br />

Ma non basta, la sua scommessa è appena iniziata. Trova lavoro in<br />

un’azienda di commercio del bestiame la quale però dopo quattro anni<br />

chiude. Cassandra prende l’occasione al volo. Il grande lavoro,<br />

sottopagato, svolto in quegli anni è stato sicuramente una grande<br />

scuola. Con un socio fonda la Palcor, società agrozootecnica e rileva<br />

in affitto la struttura di Montecosaro per farne un allevamento. In poco<br />

più di un anno si qualifica come il più grande allevamento di bovini<br />

delle Marche passando da 200 a 400 capi di bestiame di razza<br />

pregiata da carne come la CHARLOAIS e LIMOUSINE che acquista<br />

direttamente e personalmente scegliendo le bestie nelle aste francesi<br />

con grande perizia,<br />

vista la sua esperienza acquisita in precedenza.<br />

La scelta delle razze si basa essenzialmente sull’ottima qualità della<br />

carne prima che sulla resa, infatti è proprio una caratteristica delle<br />

razze francesi, mi spiega, di sviluppare molta carne in piccole<br />

dimensioni. Oltre alla razza, la qualità viene data dall’alimentazione<br />

che è tutta a base di cereali, esclusivamente locali, senza OGM, e a<br />

secco, cioè senza insilati, quindi un cibo assolutamente puro e<br />

tradizionale, senza aggiunta di vitamine. Oggi la Palcor è una delle più<br />

importanti fornitrici del mercato regionale; infatti il suo obiettivo è creare<br />

un allevamento in grado di soddisfare la richiesta regionale, che<br />

permetta di evitare le importazioni di carni, spesso alterate, dalle<br />

regioni del nord, evitando quindi anche gli ingenti costi dei trasporti ed<br />

infine offrendo lavoro ai mattatoi regionali. Per raggiungere questo<br />

scopo Cassandra continua ad investire nella sua azienda per<br />

assicurare al mercato una quantità ed una qualità costante; infatti a<br />

conferma di quanto asserisce, invita chiunque voglia visitare le stalle<br />

del suo allevamento, in qualsiasi momento e senza preavviso.<br />

L’allevamento viene regolato da un disciplinare che impone per almeno<br />

un minimo di 7 mesi l’osservanza di regole strettissime se si vuole poi<br />

ottenere la certificazione di “ allevato nelle Marche” qualifica che per<br />

alimentazione ed igiene si differenzia molto da quella di altre regioni<br />

italiane. Con soddisfazione racconta i suoi risultati, le continue sfide in<br />

un mercato molto maschilista, chiuso e difficile che ha conquistato con<br />

la simpatia, la testa e soprattutto con la capacità di cogliere le<br />

opportunità “al momento giusto” e con la sua tenacia. Con un sorriso<br />

immenso parla della sua famiglia della quale si dichiara soddisfatta al<br />

1000%, dei suoi figli, ai quali non ha mai dato uno schiaffo e che dopo<br />

una giornata di lavoro trova la forza di portare in piazza a festeggiare<br />

Halloween. “Se perdo delle ore di lavoro per stare con loro le<br />

guadagno comunque in qualità della vita”, racconta...con il marito resta<br />

la grande intesa consolidata nel tempo, un ottimo rapporto di<br />

collaborazione e rispetto.<br />

PASTIFICIO DE CARLONIS Borgo San Patrizio,13 63010 CAMPOFILONE (AP)I Via Castiglionese,15 63017 PORTO SAN GIORGIO (AP) ITALIA<br />

La qualità<br />

non solo nei<br />

sapori e negli<br />

ingredienti<br />

ma nella cura<br />

dei dettagli<br />

LA PASTA<br />

DAL 1968 IL MEGLIO DELLA<br />

TRADIZIONE<br />

La DE CARLONIS è una azienda a conduzione familiare fortemente legata<br />

alla sua terra e alle sue tradizioni ma con una grande propensione allo<br />

sviluppo. Dinamica, fortemente innovativa e dotata di quello spirito<br />

imprenditoriale che fa di una "piccola" azienda una "grande" azienda in<br />

campo produttivo commerciale.<br />

Dalla migliore tradizione marchigiana solo il meglio per la vostra tavola.<br />

Questa la 'mission' .Un progetto legato alle radici culturali e culinarie di una<br />

terra generosa e ricca dal punto di vista enogastronomico. La cura, la<br />

passione e la ricerca degli ingredienti migliori, sono alla base di questo<br />

progetto. Un progetto ricco di gusto e di qualità non solo nei sapori e negli<br />

ingredienti ma anche nella cura dei dettagli e nella preparazione dei prodotti.<br />

Alla DE CARLONIS infatti nulla è lasciato al caso. Ogni singolo prodotto viene<br />

accuratamente seguito durante la preparazione, nella fase del<br />

confezionamento e nei tempi e nei modi della consegna, perché la qualità non<br />

si riconosce solo dal gusto e dal sapore ma anche dalla serietà con cui viene<br />

prodotta. I migliori macchinari in commercio, le attrezzature più moderne, il<br />

massimo controllo igienico-sanitario su tutto il ciclo produttivo, un sistema di<br />

preparazione e confezionamento merci standardizzato, un servizio di<br />

consegna e distribuzione all'altezza della situazione. Questo fa della DE<br />

CARLONIS un'azienda all'avanguardia nella produzione, distribuzione e<br />

commercializzazione di prodotti freschi e genuini, prodotti frutto di una<br />

tradizione che si rinnova nel rispetto di una regola he alla DE CARLONIS è<br />

primaria: la serietà.<br />

VALORE NUTRIZIONALE<br />

I condimenti aggiunti integrano perfettamente le carenze del piatto di pasta<br />

base: l'aggiunta di condimenti (quali olio, burro, ecc.), copre la carenza di<br />

grassi; quella di formaggio porta gli amminoacidi essenziali ed il calcio carenti<br />

nella farina; il pomodoro o le verdure della salsa portano vitamine,<br />

specialmente se aggiunti crudi o appena sbollentati; ideale è l'abbinamento<br />

con le leguminose (pasta e ceci, pasta e fagioli, ecc.) in quanto queste<br />

apportano proprio gli amminoacidi essenziali e le vitamine mancanti nel<br />

frumento. Un miglioramento intrinseco si ha nelle paste all'uovo: si<br />

innalza il valore biologico delle proteine,aumenta il contenuto di calcio,<br />

ferro e fosforo, si incrementano i lipidi, il contenuto in vitamina B1 ed in<br />

vitamina A.<br />

L’arte<br />

entra in<br />

cucina<br />

Oggigiorno, si dice, manca il<br />

tempo, tempus fugit! Eccome se<br />

fugge! Tutti viviamo in situazioni<br />

esasperate, dove spesso solo il<br />

superfluo emerge ma…alla buona<br />

tavola non è saggio rinunciare mai.<br />

Non importa se gli ingredienti sono<br />

semplici, ma ogni pietanza va<br />

cucinata, presentata e gustata<br />

sempre nel migliore dei modi<br />

possibile, credendo in quello che si<br />

prepara e poi in ciò che si mangia.<br />

Iniziamo questo 2008 con la sottile<br />

riflessione di considerare il cibo un<br />

impareggiabile godimento e<br />

conquista e traendo da ogni singolo<br />

boccone la soddisfazione<br />

indescrivibile che solo una buona<br />

leccornia ed anche il buon bere<br />

può concederci. Dal più umile dei<br />

piatti sino a quello più sontuoso,<br />

dalla zuppa di verdure fatta però<br />

con amore, sino alla più appetitosa<br />

delle creps, dalla scaloppina per<br />

giungere al filetto proposto dal più<br />

creativo degli chef, con una<br />

seducente sauce! Celebrazione del<br />

gusto, dunque, ma anche<br />

indiscussa soddisfazione<br />

conseguente da un'alimentazione<br />

corretta e sempre in linea con le<br />

proprie esigenze, se semplice,<br />

buona, meglio ancora!


CON NOI<br />

EDMONDO<br />

ZACCARONI<br />

TITOLARE DEL<br />

ROOF<br />

GARDEN<br />

RESTAURANT & COCKTAIL<br />

LUNGE...OVVERO MILLE<br />

EMOZIONI IN UNA KERMESSE<br />

DI ALTA GASTRONOMIA<br />

TUTTA DA VIVERE E SCOPRIRE.<br />

A MILANO.<br />

DIMEN<br />

SIONE<br />

GUSTO<br />

UN TOUR<br />

NELLA<br />

CULTURA<br />

GASTRO<br />

NOMICA<br />

ITALIANA<br />

ATTRAVER<br />

SO LE<br />

STRUTTU<br />

RE RICET<br />

TIVE PIÙ<br />

BELLE<br />

D’ITALIA<br />

PARLANDO<br />

CON EDMONDO<br />

ZACCARONI<br />

(nella foto a destra)<br />

una delle prime cose<br />

che ti colpiscono<br />

positivamente oltre alla<br />

simpatia e cordialità,<br />

sono, la sua<br />

disponibilità e<br />

gentilezza e, una cosa<br />

che mi ha emozionato<br />

da subito, la sua<br />

autentica semplicità:<br />

certo, in un'epoca dove<br />

tutti vogliono apparire<br />

per forza e in ogni<br />

modo, Edmondo che<br />

ha fatto tesoro<br />

d'esperienze non solo<br />

culinarie ma anche<br />

umane, ti disarma con<br />

savoir faire ed una<br />

simpatia che è il vero<br />

segreto dei grandi<br />

professionisti in tutti i<br />

settori. Gestisce a<br />

Milano, lo stellato Roof<br />

Garden restaurant,<br />

locale noto ed<br />

apprezzato la cui fama<br />

oramai ha varcato i<br />

confini regionali perché<br />

considerato vero<br />

laboratorio d'idee ed<br />

emozioni dedicate ai<br />

sensi. Potremmo a<br />

ragione definirlo<br />

l’atelier dei sapori in<br />

cui si studia, elabora e<br />

poi si creano quelli che<br />

alcuni definiscono<br />

piatti ma io, da umile<br />

ospite attenta non solo<br />

alla forma ma anche<br />

alla sostanza, definirei<br />

pure espressioni<br />

concrete di desideri e<br />

sogni, per aprire una<br />

porta importante, oltre<br />

che per il nostro palato<br />

anche per il cuore…


itinerari:<br />

PORTOOSTIA_ROMA<br />

SAN<br />

shilling/larotonda<br />

GIORGIO<br />

abbiamo<br />

scelto per voi<br />

FIORI<br />

e<br />

TENTAZIONI<br />

ADDOBBI PER MATRIMONI,<br />

RICORRENZE,<br />

OMAGGI FLOREALI A TEMA<br />

VIALE DELLA RESISTENZA 30<br />

PIANE DI FALERONE (AP/FM)<br />

TEL. 0734.759602<br />

Lungomare Gramsci 365_63017 Porto San Giorgio_Tel. 0734_675558 (3 linee r.a.) _Fax 0734_673477<br />

E-mail:ilcaminetto@libero.it _www.hotelcaminetto.it<br />

UN’ARENILE DI SABBIA FINISSIMA,<br />

LA CUCINA RICERCATA E LA<br />

GESTIONE FAMILIARE, CHE VANTA<br />

ORMAI UN'ESPERIENZA<br />

PLURIENNALE NEL SETTORE<br />

ALBERGHIERO DELLA<br />

RISTORAZIONE, FANNO<br />

DELL’HOTEL CAMINETTO IL<br />

GIOIELLO DI PORTO SAN<br />

GIORGIO. LA CORDIALITÀ, LA<br />

DISPONIBILITÀ E LA GENTILEZZA<br />

DEL PERSONALE,<br />

PERMETTERANNO DI<br />

TRASCORRERE LA VERA VACANZA<br />

ITALIANA IN FAMIGLIA SULLA<br />

COSTA ADRIATICA MARCHIGIANA<br />

L' hotel, situato direttamente sul mare in un'ottima<br />

posizione tranquilla a pochi passi dal centro, è dotato di<br />

spiaggia privata ( con ombrelloni, sdraio, lettini e<br />

servizio cabine ), una bellissima terrazza panoramica sul<br />

mare, sala congressi per 200 persone, un ottimo<br />

ristorante, sala hall, bar, garage e parcheggio. Le camere,<br />

raggiungibili per mezzo di un suggestivo ascensore vista<br />

mare realizzato completamente in cristallo che corre<br />

sulla fiancata esterna della struttura, sono confortevoli ed<br />

elegantemente arredate, dotate di servizi, con doccia e<br />

asciugacapelli, aria condizionata climatizzata, TV via<br />

satellite, telefono, cassetta di sicurezza, frigo bar. Tutti<br />

gli ambienti comuni sono climatizzati. Il Caminetto è<br />

realizzato secondo le esigenze della più moderna tecnica<br />

alberghiera, completamente ristrutturato da alcuni anni<br />

secondo canoni di confort moderni, conserva inalterata la<br />

sua caratteristica sobrietà, inoltre la gestione da parte dei<br />

proprietari garantisce ai propri clienti uno splendido<br />

soggiorno.<br />

Hotel<br />

Ristorante<br />

Il Caminetto<br />

(ap/fm)<br />

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QUANDO LA<br />

PASSIONE<br />

DIVENTA<br />

PROFESSIONE<br />

MANGIARE CIOCCOLATO FA<br />

BENE:<br />

rimette in pace con se stessi e solleva l’umore, grazie alla<br />

serotonina e alla produzione di endorfine; allontana la<br />

depressione per effetto della feniletilammina, cura la tosse e ha<br />

influenza positiva sul desiderio sessuale. Come se non bastasse<br />

aiuta anche il cuore: pare infatti che il fondente aumenti del 20%<br />

le concentrazioni di antiossidanti nel sangue e ritardi<br />

l’indurimento delle arterie nei fumatori. Esso riduce inoltre la<br />

pressione nel sangue per effetto dei polifenoli e – non tralasciamo<br />

la cosa più ovvia - ha un sapore davvero molto piacevole…<br />

EMANUELA TI<br />

CONSIGLIA:<br />

San Valentino:<br />

FRASI DOLCI - PER LUI<br />

Ti ho regalato le chiavi del mio<br />

cuore affinché tu ne sia il<br />

custode ed il ladro, il<br />

proprietario ed il servo.<br />

FRASI DOLCI - PER LEI<br />

"..Il mio desiderio più audace<br />

sarà soltanto di baciare<br />

quell'aria che poco fa ti ha<br />

baciata..”<br />

Ad un amico/amica<br />

Gli amici sono come le<br />

STELLE: non li vedi sempre,<br />

ma sai che esistono!!!<br />

Frasi di<br />

congratulazioni<br />

Congratulazioni! Niente male<br />

per uno/a che frequenta gente<br />

come noi!<br />

Anniversario<br />

Un cordiale augurio di gioia e di<br />

felicità per il vostro<br />

anniversario.<br />

In occasione dell'anniversario<br />

del vostro matrimonio, vogliate<br />

gradire questo piccolo omaggio<br />

testimonianza della nostra<br />

amicizia e della nostra stima.<br />

Frasi per nascite<br />

Il sorriso innocente di un bimbo<br />

è l'espressione più viva<br />

dell'amore! Auguri!<br />

Frasi per nozze<br />

Che il sorriso e la gioia di<br />

questo giorno vi accompagnino<br />

per tutta la vita.<br />

Frasi di<br />

Ringraziamento<br />

(Bigliettini Formali)<br />

Desideramo esprimerVi tutta la<br />

gratitudine con cui abbiamo<br />

accolto il Vostro gesto.


itinerari: in viaggio<br />

F.lliMARONI<br />

import-export<br />

Le TERRE<br />

dei<br />

SAVOIA<br />

nel cuore del Piemonte una nuova meta di viaggio e di vacanza<br />

anni’60<br />

di Angelo Lo Rizzo<br />

C’è una parte del Piemonte che è sicuramente una delle terre più segrete d’Europa. Alla lontananza dei grandi percorsi e<br />

delle grandi arterie stradali si deve il suo naturale isolamento, l’indole naturalmente riservata della sua gente che, per<br />

generazioni, ha preservato e conservato il territorio come una roccaforte della tradizione. Ce lo dice Beppe Ballauri,<br />

Presidente del GAL Mongioie che gentilmente ci ha accompagnato in un press-tour promosso dall’ATL del Cuneese e<br />

che, fra l’altro, ci ha fatto scoprire una Mostra a dir poco sorprendente. Stiamo parlando di Spazio Theatrum . Con<br />

questo nome ben trentuno Comuni associati nelle Terre dei Savoia, hanno scelto di identificare la Mostra permanente<br />

presso la Residenza regale di Racconigi, quasi a significare una comunità di intenti, offrire una “vetrina” di promozione<br />

culturale,economica e turistica dei loro territorio, per andare alla scoperta dei loro trentuno tesori. Il nome, Terre dei<br />

Savoia, identifica la più lunga dinastia di tutti i tempi che attraverso mille anni ha lasciato in queste zone segni<br />

indelebili, facendone un crocevia della storia europea. Infatti in queste terre i Savoia sono stati davvero un marchio così<br />

forte da riassumere tutte le contraddizioni della Storia. Tale da caratterizzare in modo suggestivo e spesso irripetibile la<br />

struttura urbanistica delle città; e da contraddistinguere con forme uniche e peculiari le diverse stagioni architettoniche<br />

ed artistiche. I Savoia non avrebbero potuto restare per più di nove secoli (1003-1946) sul ponte di comando senza<br />

l‘apporto di un popolo di grande temperamento, capace di una cultura raffinata e costruttore di una civiltà che ebbe come<br />

cardini la forza, la giustizia, la saggezza, la perseveranza, la concordia. Al termine di questo percorso millenario ecco<br />

stagliarsi l’originalità, ai confini del paradosso, che costituisce il grande fascino della nostra storia: la terra che fu una<br />

fucina della Monarchia e del Risorgimento, si rivelò capace di proporsi quale incubatrice della Repubblica, e di dare<br />

originali contributi alla ricostruzione e all’ammodernamento del Paese. Così in questa originale Mostra, nel tempo di una<br />

vacanza, è possibile percorrere tutte le principali vicende che hanno scandito la nascita dello Stato unitario nazionale,<br />

effettuando trenta tappe, immersi nelle trenta storie individuali dei Comuni, i quali – uno in fila all’altro – offrono<br />

l’attrattiva turistica di una storia collettiva che ha tutto il fascino dell’epopea. Punto di partenza ideale di un viaggio alla<br />

scoperta di queste terre è il Castello Reale di Racconigi, che fu l’ultima residenza piemontese dei Savoia, sede di reali<br />

villeggiature fino all’esilio. Un gioiello dalle svariate sfaccettature, una dimora che riassume il fascino dell’arte e del<br />

gusto di tre secoli, dalla seconda metà del ‘600 ai primi decenni dell’800, con notevoli anticipazioni neoclassiche della<br />

metà del ‘700. Grazie ad una convenzione sottoscritta con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le Terre dei<br />

Savoia attendono i visitatori nei bassi fabbricati che chiudono il lato occidentale del cortile d’onore della Residenza. Un<br />

vero e proprio museo virtuale, con un nome che è una evocazione storica: Spazio Theatrum. Un nome che si rifà a quel<br />

Theatrum Sabaudie che alla fine del ‘600 fu una clamorosa operazione editoriale che diffuse nelle capitali europee le<br />

vedute dei castelli e delle città degli Stati dei Duchi di Savoia.<br />

Ai visitatori sarà possibile immergersi in un viaggio virtuale attraverso ventisette secoli di storia, arte, cultura, tradizioni,<br />

natura e sapori .<br />

Info: terredeisavoia@libero.it<br />

È SITUATO A CIRCA 300 Mt.<br />

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L’<strong>IMPRESA</strong><br />

TURISMO è<br />

DEL<br />

donna?<br />

CERTO CHE SI.<br />

O PERLOMENO È INNEGABILE<br />

CHE LE DONNE ABBIANO UN<br />

RUOLO CHIAVE NELLA<br />

PROMOZIONE DELL’OSPITALITÀ<br />

di Gavino Maresu<br />

“Il Bed & Breakfast, come generalmente<br />

conosciuto, è una forma di ricettività<br />

inventata dagli Inglesi e per la quale noi<br />

siamo famosi”: così si legge su una delle<br />

guide edite da una compagnia privata<br />

inglese che commercializza queste strutture.<br />

Sull’invenzione inglese non sono di certo<br />

d’accordo gli Irlandesi, che rivendicano con<br />

validi argomenti il loro diritto di primogenitura<br />

dell’attività di Bed & Breakfast, che secondo<br />

la stessa guida, è un termine generico che<br />

indica un edificio piccolo che offre il<br />

pernottamento e il breakfast ad un prezzo<br />

contenuto in case private, in fattorie con una<br />

o due camere per gli ospiti, in castelli o ville<br />

di interesse storico abitati dai proprietari. In<br />

Italia non esiste una norma statale sui Bed &<br />

Breakfast, ma solo leggi regionali, vista la<br />

competenza esclusiva delle Regioni in<br />

materia di attività, imprese e professioni<br />

turistiche. Ogni regione si è quindi regolata a<br />

suo piacimento, determinando così una<br />

babele di norme confuse e contradditorie, da<br />

vero paese “dei campanili” più ancora che<br />

“dei campanelli”. Di certo l’attività di B&B<br />

deve essere esercitata in genere nei locali di<br />

residenza del proprietario o possessore<br />

dell’immobile, non costituisce quindi cambio<br />

di destinazione d’uso dello stesso e inoltre,<br />

avvalendosi della normale organizzazione<br />

famigliare, non costituisce attività d’impresa.<br />

Il cuore dell’attività di B&B è l’accoglienza<br />

dell’ospite in casa propria che il viaggiatore,<br />

più che come servizio ricettivo, concepisce<br />

come un vero e proprio stile di vacanza,<br />

106 www.donnaimpresa.com<br />

spinto soprattutto dal desiderio di entrare in<br />

contatto con le realtà, i modi di vita, le<br />

tradizioni, le abitudini alimentari dei<br />

residenti, per penetrare nell’anima e nello<br />

spirito della terra che sta visitando. Nessuno<br />

meglio di una donna, vera “regina della casa”<br />

(“titolo” che, secondo l’ottica maschile,<br />

comporta però parità di onori e oneri, della<br />

serie: “lei stira e lui …ammira”!), gelosa e<br />

intelligente custode di tutti i valori che<br />

connotano l’identità della propria comunità e<br />

della propria terra, è in grado di accogliere<br />

l’ospite con quella innata “cultura<br />

dell’accoglienza”, che va ben oltre il generico<br />

senso dell’ospitalità. L’accoglienza infatti<br />

consiste nel far sentire l’ospite come se<br />

fosse in casa propria: questa sottile<br />

sensazione la può trasmettere soltanto una<br />

“padrona di casa”, sia perché più attenta di<br />

un uomo alle sfumature, ai particolari, ai<br />

risvolti psicologici dei rapporti che si<br />

instaurano con l’ospite, sia perché lei ha<br />

verso la propria casa un rapporto di amore<br />

molto più intenso, oserei dire più struggente,<br />

di un uomo. Casa che, a sua volta, assorbe<br />

la linfa vitale della propria identità dalla “terra<br />

madre” dove poggiano le sue fondamenta,<br />

come le radici di un albero che nasce, vive e<br />

si evolve in simbiosi con il ciclo di vita e con i<br />

fenomeni che si verificano intorno a lui. I<br />

valori della propria identità e la capacità di<br />

trasmetterli attraverso il dialogo con l’ospite<br />

sono alla base del successo della formula<br />

B&B, a patto che il dialogo sia binario, non<br />

sfoci cioè nel monologo, verso cui le donne<br />

hanno forse (?!?) una maggiore propensione<br />

degli uomini. “Che bel giorno se gli inglesi<br />

imparassero a parlare e gli irlandesi ad<br />

ascoltare!”, avvertiva al riguardo l’irlandese<br />

Oscar Wilde, sottolineando i difetti dei due<br />

popoli che hanno “inventato” e portato al<br />

successo la formula del B&B! La maggiore<br />

predisposizione delle donne alla gestione di<br />

un servizio di B&B è confermata anche da<br />

una ricerca del 2003 effettuata dal Touring<br />

Club Italiano e dalla “SL&A”, da cui risulta<br />

che il 63% dei proprietari sono donne, il 73%<br />

possiede un diploma o una laurea (ha quindi<br />

molti argomenti di cui parlare e una<br />

propensione all’incontro e al confronto con<br />

realtà e culture diverse) e che le motivazioni<br />

principali che spingono i turisti verso<br />

l’ospitalità in famiglia sono costituite dal clima<br />

famigliare, dal contatto e dal legame che si<br />

instaurano con il territorio visitato e dalla<br />

convenienza del prezzo. Se si incrociano<br />

questi dati con quelli relativi alle motivazioni<br />

che spingono i gestori ad aprire un’attività di<br />

B&B, pur prevalendo (65%) le ragioni di<br />

carattere economico, tuttavia emerge che in<br />

media ricava di più chi ha aperto per<br />

“conoscere nuove persone e nuove culture”<br />

(solo il 23% del totale), rispetto a coloro che<br />

lo fanno principalmente per “arrotondare il<br />

bilancio famigliare”. Per quanto riguarda le<br />

Marche la legge di riferimento per l’attività di<br />

B&B è la n. 9 del 11/07/2006, T.U. delle<br />

norme regionali in materia di turismo, e in<br />

particolare l’articolo 34, che stabilisce che<br />

l’offerta del servizio di alloggio e prima<br />

colazione è subordinata alla denuncia di inizio<br />

di attività al Comune, che essa può essere<br />

esercitata con carattere saltuario o per periodi<br />

ricorrenti stagionali, in non più di tre camere<br />

con un massimo di sei posti letto. Nessuna<br />

regione prevede deroghe al divieto di fornire<br />

pasti oltre alla prima colazione, contrariamente<br />

a quanto avviene, per esempio, in Inghilterra, in<br />

Irlanda o in Francia, dove è possibile mangiare<br />

con i proprietari su richiesta. La prima<br />

colazione però rappresenta in tutti i paesi un<br />

elemento comune fondamentale<br />

dell'accoglienza B&B che, oltre all’evidente<br />

valenza di servizio, costituisce un momento di<br />

aggregazione e di “vita in famiglia” che<br />

caratterizza e contraddistingue la formula B&B<br />

rispetto ad altre forme di ricettività. Purtroppo<br />

quasi tutte le leggi regionali impongono che la<br />

prima colazione debba essere servita solo<br />

fornendo cibi e bevande preconfezionati o<br />

senza alcun tipo di manipolazione,<br />

contraddicendo così il concetto di ospitalità<br />

casalinga. Niente quindi confetture, torte,<br />

focacce o dolci “della nonna” o “della mamma”,<br />

ma anonimi, insapori e inodori buondì, snack o<br />

rollini prodotti “in batteria”, brioche surgelate e<br />

“rianimate” in asettici forni a microonde, e<br />

sprigionanti odori stantii di conservanti e<br />

aromatizzanti di dubbia natura. In tutti gli altri<br />

paesi europei la prima colazione è l'elemento<br />

qualificante e personalizzante dell'offerta del<br />

B&B, che dà l'opportunità alla padrona di casa<br />

di offrire qualcosa di "suo", creato da lei per<br />

l'ospite, qualcosa che fa parte della cultura e<br />

dello spirito del luogo. Sul tema della prima<br />

colazione la legge della Regione Marche si<br />

differenzia però da quelle delle altre regioni:<br />

infatti coloro che esercitano l’attività di B&B<br />

nelle Marche “devono assicurare il servizio di<br />

prima colazione utilizzando prodotti tipici della<br />

zona, confezionati direttamente o acquisiti da<br />

aziende o cooperative agricole della regione in<br />

misura non inferiore al 70%. Tale servizio è<br />

assicurato mediante l’uso della cucina<br />

domestica”. Insomma le Signore marchigiane,<br />

al contrario delle loro colleghe del resto d’Italia,<br />

possono liberare il loro estro creativo in cucina<br />

anche se limitatamente alla prima colazione,<br />

che però potrebbe essere allestita come un<br />

vero e proprio pasto, come si usa in Inghilterra,<br />

ricco non solo di dolci, torte, confetture ecc.,<br />

ma anche di formaggi, insaccati ecc.., dando<br />

così l’opportunità da un lato di far apprezzare<br />

l’anima gastronomica marchigiana (qualcuno<br />

ha scritto che noi siamo anche quello che<br />

mangiamo…) e dall’altro di valorizzare i prodotti<br />

tipici locali. Una prima colazione così concepita<br />

può essere uno dei plus competitivi della “via”<br />

marchigiana al Bed & Breakfast, rispetto<br />

all’offerta concorrente delle altre regioni. Se poi,<br />

accanto all’eccellenza della prima colazione, si<br />

concede all’ospite l’opportunità di vivere il<br />

calore della tranquillità casalinga tra le<br />

fascinose atmosfere degli antichi borghi<br />

sospesi nel tempo che caratterizzano le<br />

Marche, allora il successo è assicurato, perché<br />

l’ospite diventerà vostro amico.<br />

Gavino<br />

Maresu<br />

Docente di Gestione<br />

delle Imprese e degli<br />

Eventi Turistici<br />

Università di Genova<br />

Direttore del<br />

Dipartimento Turismo<br />

EURISPES


I<br />

LUOGHI<br />

dell’<br />

ARTE<br />

arte<br />

La conviviale del Rotary Club Porto<br />

San Giorgio-Riviera Fermana, tenutasi<br />

presso l’Hotel Garden di Porto San<br />

Giorgio, è stata l’occasione per<br />

incontrare l’artista Paolo Sistilli.<br />

L’illustre ospite, la cui produzione<br />

artistica ha raggiunto livelli di<br />

eccellenza in Italia e all’estero, è<br />

quell’esempio di umani talenti che il<br />

nostro territorio genera e che<br />

rappresentano un orgoglio per tutta la<br />

comunità. Nato a Porto San Giorgio<br />

Proyecto EDUARTE con los ayuntamientos de Villalba y nel 1950, dopo essersi diplomato, ha<br />

Navacerrada Exposiciones de los pintores Paolo Sisitilli proseguito i suoi studi in Olanda dove<br />

y Peter Schenk de Holanda<br />

vive e lavora da 32 anni.<br />

Collado Villalba Teatro de Cultura/Biblioteca Miguel Il Presidente Andrea Valentini ha<br />

Hernández<br />

presentato il ricco curriculum<br />

Viernes 15 de febrero 2008, 19.30 h: Inauguración en professionale e di vita di Paolo Sistilli<br />

Collado Villalba<br />

che è divenuto, dopo essersi trasferito<br />

Navacerrada Casa de Cultura<br />

in Olanda e, successivamente,<br />

laureatosi presso l’Accademia di<br />

Miércoles 12 de marzo 2008, 19.30h: Inauguración en<br />

Navacerrada<br />

Scienze Monumentali di Utrecht,<br />

pittore di successo e dal 1983 espone<br />

le sue opere in molte gallerie d’arte<br />

italiane ed europee.<br />

Dopo la presentazione da parte del<br />

Presidente del Club ha preso la parola<br />

l’artista che, con la sua natura<br />

estroversa e la sua brillante<br />

esposizione, ha consentito agli ospiti<br />

presenti in sala di comprendere quelle<br />

emozioni e sensazioni che egli riesce a<br />

mettere nelle sue creazioni.<br />

Attraverso le immagini delle sue opere,<br />

il cui linguaggio è fatto di geometrie e<br />

“Alfabeti Immaginari”, si apprezza quel<br />

lavoro di sintesi che l’artista opera<br />

nelle forme simboliche senza<br />

tralasciare quelli che sono i valori<br />

chiaroscurali e materici. Particolare<br />

attenzione e suggestiva l’ idea di<br />

questi “Alfabeti”come impronte<br />

lasciate, resinature quotidiane<br />

osservate come resti di affiches<br />

pubblicitarie distaccate da pareti<br />

urbane. Anche la ricca<br />

documentazione fotografica sia del<br />

suo atelier ad Utrecht che dei suoi<br />

viaggi in Estremo Oriente, costituita da<br />

foto di paesaggi e natura dai colori<br />

armoniosi, sono fonte di ispirazione<br />

per la sua produzione artistica.<br />

www.paolosistilli.nl<br />

108 www.donnaimpresa.com<br />

"Nell'istante in<br />

cui il quadro è<br />

compiuto,<br />

l'intimità tra la<br />

creazione e il<br />

creatore è finita.<br />

Quest'ultimo è<br />

un estraneo. Il<br />

quadro deve<br />

essere per lui,<br />

come per<br />

chiunque altro ne<br />

farà esperienza<br />

più tardi, la<br />

risoluzione<br />

inattesa e senza<br />

precedenti di un<br />

bisogno<br />

eternamente<br />

familiare”.<br />

Rothko<br />

IL ROTARY CLUB INCONTRA paoloSISTILLI<br />

UNA FOTO<br />

DELL’ ATELIER<br />

DELL’ ARTISTA<br />

PAOLO SISTILLI<br />

AD UTRECHT (OLANDA)


i luoghi dell’arte contemporanea<br />

“Stop, please”<br />

Sono da segnalare le mostre presso la galleria Franco Marconi di<br />

Cupramarittima, lo spazio espositivo di maggiore rilievo tra i nostri lidi<br />

adriatici che ancora ispirano curatori ed artisti.La prima dal titolo accattivante<br />

“Stop, please”, con la presentazione accurata e vivace di Paola D’Andrea,<br />

indicativa del lavoro dei due artisti.<br />

Concentrati ed incentrati a consolidare l’affezione del pubblico con<br />

“irriverenti, aggressive, caustiche” figurine da “ conquistadores” i nostri bravi<br />

ragazzi dimostrano brillantemente di sapere il fatto loro.. Con effetti speciali e<br />

digitali su tela, Maicol e Mirco danno prova di dribblare gli inconvenienti della<br />

vita facendone il verso sapendo bene che “le storie non devono piacere,<br />

devono dispiacere”.<br />

Tutti giù dal piedestallo, accidenti, e allora, forse poi ricominceremo da capo,<br />

ma senza regole.<br />

Rita Vitali Rosati<br />

Riflessioni sull'arte<br />

Le opere, come nei pozzi artesiani, salgono tanto più alte<br />

quanto più a fondo la sofferenza ha scavato il cuore. (Marcel<br />

Proust)<br />

free zone<br />

rita vitali rosati<br />

Vincenzo Massari<br />

Nato a Porto San<br />

Giorgio (ap) il<br />

18-12-1954 da<br />

madre tedesca e<br />

padre italiano,<br />

ha conseguito la<br />

maturità<br />

scientifica nel<br />

1973 presso il<br />

Liceo di Fermo.<br />

I suoi maestri<br />

sono stati Luigi<br />

Dania (critico<br />

d’arte) e Sandro<br />

Trotti (artista)<br />

I flipper<br />

di<br />

Vincenzo<br />

Massari<br />

i “ FLIPPER ”<br />

Un semplice<br />

gioco si<br />

trasforma<br />

all’improvviso<br />

nell’esigenza<br />

di andare oltre<br />

la tela, come<br />

consistenza<br />

espressiva è<br />

stata e sarà<br />

una finalità<br />

fondamentale<br />

per un’artista<br />

che cerca una<br />

strada diversa da percorrere. Una ricerca di nuove sensazioni verso ciò che si intuisce ma il<br />

più delle volte rimane allo stato di pura percezione: i flipper sono frutto di questa sentita<br />

elaborazione. I materiali più importanti per trovare un’armonia in grado di creare una<br />

sensazione reale di spasso senza vincoli per soddisfare le ali della mente. Il gioco in sè<br />

racchiude la personlità dello stesso artista, che in lui rivede la sua tendenza ad uno stato di<br />

allegria e puro divertimento. Rivivere quei momenti panati di partecipazione profonda<br />

attraverso una forma d’arte, con l’intento di tracciare una visione alternativa al solito essere.<br />

www.vincenzomassari.com<br />

i Massarelli<br />

“Nell’area dell’informale”<br />

Con I Massarelli nasce un nuovo modo di fare arte.<br />

I cugini Pino e Giuseppe attraverso una fusione<br />

empatica, sono riusciti a creare un dualismo perfetto<br />

basato sulle singole esperienze di scultore e di<br />

musicista. Il primo Pino Massarelli diplomato<br />

all’accademia delle Belle Arti di Bari, crea in maniera<br />

del tutto magistrale sculture di marmo, terracotta e<br />

bronzo che sembrano confidare alla materia, con<br />

l’aggiunta di tocchi coloristici, il proprio concetto di<br />

esistenza. Il musicista, Giuseppe Massarelli<br />

diplomato in pianoforte, diventa protagonista di<br />

quello informale “materico gestuale e segnico“ e<br />

utilizza la sua tendenza astratta per distendere sul<br />

legno gesti impetuosi, striature di colori e lacerazioni<br />

volutamente inferti sulla materia. Con il segno I<br />

Massarelli non intendono rappresentare immagini<br />

sterili, ma vogliono soltanto trovare gli elementi primi<br />

di un nuovo alfabeto figurale e di una nuova<br />

scrittura. Il pianista, abilmente, riesce a trasferire nei<br />

suoi lavori la stessa magia che si crea nell’ascoltare i<br />

suoi concerti Egli, infatti, fa parte di un duo a due<br />

pianoforti (Polaris Duo) con il M° Miro Abbaticchio<br />

dedito alla divulgazione della musica del cinema con<br />

il supporto delle immagini,sono stati invitati in<br />

prestigiose sale da concerto e hanno inciso diversi<br />

cd di musica da film. E’ proprio con le lore opere che<br />

I Massarelli, confidando nella forza comunicativa<br />

dell’arte, creano un vero e proprio “ terremoto<br />

emotivo”.


mixer: libri<br />

CONSIGLI DI LETTURA<br />

NOI ADULTI<br />

Abbiamo mattini di terribili ricordi<br />

Figli lontani<br />

Giuramenti non mantenuti<br />

Passioni svanite.<br />

Il solco della pena, ogni giorno più profondo. Molti.<br />

Non c’è denaro che procuri il sorriso sincero<br />

Della pace e della gioia dell’anima. [Sergio Soldani]<br />

LEANDRO CASTELLANI, nato a Fano (Pesaro e Urbino) è un autore-regista che opera<br />

fra TV, cinema e radio. E' stato uno dei principali creatori dell'inchiesta storica televisiva e<br />

dei programmi di testimonianze, per i quali ha ricevuto numerosi riconoscimenti<br />

internazionali, dal Leone d'oro di Venezia al Premio Marconi, dal Premio Montecarlo al<br />

Prix Italia,al<br />

Premio Chianciano della Critica Radiotelevisiva,alPremio Fortino-<br />

Montefeltro (con Sergio Leone) ecc.; l'ideatore di "Teatro-inchiesta" e numerose altre<br />

formule di programma culturale tv.<br />

Fra le inchieste-tv da lui curate e realizzate, L'enigma Oppenheimer, la prima (1965), e i<br />

cicli Mille non più mille (1979), La bomba prima e dopo (1984), Norimberga processo<br />

al processo (1985), Le mille e una Italia (1987), Vaticano segreto (1997).<br />

Ha diretto e spesso anche scritto numerosi "sceneggiati", telefilm e tv-movie, fra cui<br />

possiamo ricordare L'affare Dreyfus (1968), Il processo Slansky (1968), Le cinque<br />

giornate di Milano (1970), Orfeo in paradiso (1971), Ipotesi sulla scomparsa di un<br />

fisico atomico (1972), Il caso don Minzoni (1973), Ladri & Quadri, (1973), Quaranta<br />

giorni di libertà (1974), La gatta (1978), Il sottoscritto Giuseppe Donati (1983), Se non<br />

avessi l'amore (1991) e molti altri.<br />

Si è cimentato, sempre con successo, in quasi tutti i generi televisivi, dal "teatro<br />

reinventato per la tv" ( Il Faust di Marlowe, 1977), allo spettacolo musicale ( Vai col liscio! ,<br />

1974), al "giallo" ( Sul filo della memoria, 1972) al film-tv d'impegno culturale ( Tommaso<br />

d'Aquino, 1975), alla "docu-fiction" come le quindici biografie risorgimentali di Italia<br />

chiamò (1992). Ha inoltre curato la regia della quarta e quinta serie della fiction televisiva<br />

Stanno ottenendo un vero successo i corsi di dizione e avviamento alla<br />

Incantesimo (2000-2002).<br />

Per la radio ha scritto e diretto importanti sceneggiati, Oganga Schweitzer (12 puntate),<br />

Le voci dell'aria (Guglielmo Marconi, 65 punt.), Raccontare Antonio (5 punt.), ecc.<br />

Per il cinema ha diretto Il coraggio di parlare (1987), vincitore del Premio Sezione<br />

Giovani al Festival di Mosca e di altri numerosi riconoscimenti ( primo premio assoluto<br />

al Festival di Giffoni, premio Villerupt in Francia, premio Pasolini, ecc.), e Don Bosco<br />

(1988, Premio Navicella) con Ben Gazzara, Patsy Kensit. Karl Zinny, Laurent Terzieff e<br />

Raymond Pellegrin.<br />

Nel 2004 ha realizzato un video sulle poesie di Giovanni Paolo II, Trittico romano per il<br />

Centro Televisivo Vaticano, e il mediometraggio Ai confini del cielo (Odorico da<br />

Pordenone) prodotto per conto della Regione Friuli-Venezia Giulia, unico film europeo<br />

premiato alla prestigiosa Rassegna cinematografica di Chang-Chun (Repubblica<br />

Popolare Cinese), 2005.<br />

Laureato in filosofia all'Università di Urbino e diplomato al Corso Superiore di Giornalismo<br />

presso la stessa Università, ha dato alle stampe volumi storici ( 6 agosto-Storia della<br />

IL REGISTA<br />

bomba atomica, 1965; Einstein, 1966; Dossier Majorana, 1974; La grande paura,<br />

LEONE D'ORO<br />

1985), saggi giornalistici ( I santi dell'apocalisse, 1979), ricognizioni folkloriche e di<br />

costume ( Proverbi marchigiani, 1973; Lo Strauss della Romagna, 1989), opere di<br />

RACCONTA LA SOCIETÀ narrativa ( Lavinia, 2005; Il profeta, 2006; E quanti amori… , 2007), pamphlets ( Te la dò<br />

io la tv, 2006). Ha anche dedicato alcuni volumi al linguaggio audiovisivo ( Temi e figure<br />

CONTEMPORANEA<br />

del cinema contemporaneo, 1965; Come si fabbrica un programma tv, 1970; Leggere<br />

Una giovane suora stuprata, una bimba contesa e scrivere audiovisivo, 1986; Temi e figure del film religioso, 1994; La TV dall'anno<br />

da più madri, un santo, una prostituta, un guru, zero, premio Diego Fabbri 1996, 2002: Cinema e spiritualità cristiana, premio Capriuna<br />

ragazza psicopatica, un giornalista televisivo, San Michele, premio Domenico Meccoli 2002; Nella casa dello specchio, 2002).<br />

una cartomante, l’adepto di una setta, un Redattore per le voci di cinema e televisione nel grande dizionario di scienze e tecniche La<br />

barbone...<br />

comunicazione (2002).<br />

La traccia segreta di destini e di amori diversi,<br />

disperati, che riflettono come in uno specchio E' STATO DOCENTE DI "TEORIA E TECNICA DELLA TELEVISIONE" PRESSO LA<br />

drammi e passioni del nostro tempo. Una sorta di<br />

“soap opera” tutta da leggere, nell’intreccio FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE DELL'U.P.S.-ROMA. E'<br />

apparentemente divergente delle singole vicende MEMBRO DELL'ACCADEMIA MARCHIGIANA DI SCIENZE LETTERE ED ARTI,<br />

che finiscono per interferire sempre più SODALE DEL PIO SODALIZIO DEI PICENI DI ROMA, SOCIO DELLA<br />

profondamente sino a confluire in unità,<br />

costituendo un racconto serrato ed essenziale, FONDAZIONE CARIFANO, COMMENDATORE AL MERITO DELLA<br />

e potranno costruire un nuovo futuro per il nostro paese.<br />

che non concede tregue.<br />

REPUBBLICA ITALIANA.<br />

L’Assessore alla Cultura<br />

Nazzareno Antinori<br />

112 www.donnaimpresa.com<br />

nella foto a<br />

sinistra:<br />

Sergio Soldani<br />

i corsisti:<br />

Stefania<br />

Muccichini,<br />

Horus Vitulli,<br />

Alessia Ceci,<br />

Lucia Berducci,<br />

Barbara Ilari,<br />

Giampiero<br />

Marcattili, Gaia<br />

Dellisanti, Niko<br />

Squadroni,<br />

Marco Amaolo,<br />

Alessandro<br />

Cimadamore,<br />

Elisa<br />

Fortuna,Maria<br />

Laura Iommi.<br />

recitazione ideati, condotti e diretti da Sergio Soldani, coadiuvato dai suoi ex<br />

allievi, Alessandro Maranesi, Michela Capriccioni, Gaia Dellisanti. Nei quattro<br />

Comuni intorno alla neonata provincia di Fermo nelle Marche: Porto<br />

Sant’Elpidio, Montegiorgio, Porto San Giorgio e Sant’Elpidio a Mare, Sergio<br />

Soldani è riuscito a imporre il suo metodo di avviamento all’espressione, che<br />

parte da un primo anno di studio approfondito della fonetica e della corretta<br />

pronuncia delle consonanti della lingua italiana, applica a vari esercizi<br />

micromnemonici di stimolo e verifica delle potenzialità vocali di ogni singolo<br />

corsista e prosegue con un secondo anno di specializzazione che consiste in<br />

verifiche di interazioni di battute mnemoniche, lettura declamatoria di brani<br />

letterari e tecniche di improvvisazione di scena a tema precedentemente<br />

individuato. Questa esperienza, che è arrivata al sesto anno consecutivo, ha<br />

formato un gruppo di giovani talentuosi attori che sta affrontando una serie di<br />

spettacoli comici che girano per le regioni del centro Italia, e spettacoli per<br />

ragazzi ispirati alla internazionalità della favola della tradizione orale.<br />

Rapagnano è un piccolo paese, ma dalla storia antica, che prende avvio<br />

dall’età picena. Era pertanto sentita l’esigenza dai cittadini e dagli amanti<br />

della cultura di conoscere qualcosa di più sulla nostra storia comunale. Già<br />

in passato un gruppo di benemeriti cittadini avevano realizzato delle piccole<br />

monografie, ma occorreva una ricerca più completa che abbracciasse le<br />

varie epoche storiche, attraverso l’esame dei documenti, per offrire una<br />

precisa e ricca analisi storico-artistico del nostro paese. E’ quanto ha fatto<br />

con estrema cura per tanti anni il nostro benemerito concittadino Giuseppe<br />

Rutili, recentemente scomparso, appassionato raccoglietore di documenti<br />

cittadini, al quale va il nostro più vivo ringraziamento e ricordo. Il lavoro di<br />

ricerca, di studio e di analisi è stato oltremodo meticoloso, preciso e<br />

puntuale. Il rigore con cui il nostro Rutili ed i suoi collaboratori hanno<br />

affrontato l’argomento, è di per sé ampia garanzia della validità scientifica<br />

del libro. Per la prima volta, in maniera completa ed organica, un libro<br />

ricostruisce i caratteri originali del paese e segue le vicende storiche di<br />

Rapagnano fino agli anni più recenti. In questo volume, oltre alla storia, ampio spazio è<br />

dedicato ai monumenti, ai tesori artistici conservati nelle chiese e nel Museo Parrocchiale,<br />

alllestito a cura del parroco don Luigi Malloni, alle antiche tradizioni popolari, alle piccole<br />

curiosità storiche, ed agli illustri e benemeriti concittadini di Rapagnano, partendo proprio dal<br />

nostro papa Giovanni XVII. Un ampio capitolo è dedicato ai tragici eventi della Seconda<br />

Guerra Mondiale, di cui per la prima volta sono narrati i fatti avvenuti nel nostro paese. Questa<br />

pubblicazione è dedicata in special modo ai giovani, perchè solo conoscendo la storia, le loro<br />

radici e recuperando le loro tradizioni, riusciranno a cogliere l’essenza più intima di Rapagnano<br />

Il Sindaco<br />

on. Remigio Ceroni (nella foto di destra)<br />

Nell’oceano,<br />

che a volte fa paura,<br />

dove il vento<br />

tira<br />

le sue raffiche,<br />

un’onda cullata,<br />

da fiori<br />

marini,<br />

cimitero di navi,<br />

che hanno<br />

traversato il deserto,<br />

con dei cammelli<br />

stanchi.<br />

Là<br />

non ci sono croci,<br />

o lapidi,<br />

là<br />

tutto si dimentica,<br />

solo la morte<br />

può.<br />

Naufraghi<br />

del pensiero,<br />

aggrappati<br />

a una zattera,<br />

una speranza,<br />

un ricordo.<br />

Un’urlo<br />

spezza il tormento,<br />

la morte<br />

prende le tue mani,<br />

i tuoi fiori,<br />

i tuoi anni.<br />

Zingaro del passato,<br />

morto<br />

nelle tue braccia.<br />

Giuseppe Capriotti


mixer: teatro e musica d’autore<br />

VIAGRA SISTER<br />

interviste curate da Nadia Fondelli<br />

Ha sdoganato questa scienza inusuale in<br />

tv. Si sente un’innovatrice?<br />

No, mi sento solo quella che ha fatto<br />

conoscere una scienza che nessuno prima<br />

conosceva, ma non mi sento per questo<br />

un’innovatrice, ma solo una persona che ha<br />

aperto una strada, tant’è che dopo di me, oggi<br />

ci sono tanti grafologi in tv. Però io sono stata<br />

la prima<br />

Grafologa, autrice radio tv, presentatrice,<br />

scrittrice e ora anche spalla comica.<br />

Personalità poliedrica o voglia di affermarsi<br />

comunque?<br />

Mi piace assaggiare un po’ di tante cose,<br />

semplicemente.<br />

La sua canzone della vita?<br />

Non ho una canzone della vita, ma una<br />

canzone che mi piace più di tutte in assoluto,<br />

ma è una canzone particolare: “Ancora” di<br />

Edoardo De Crescenzo. Perché questo qua da<br />

quando si è lasciato con quella non fa più<br />

sesso? Non l’ho proprio capito, però a me<br />

piace questa canzone. Anzi, aggiungo che<br />

vorrei essere quella lì, ma non lo sarò mai<br />

Cosa la fa piangere?<br />

A volte anche niente, anche la felicità di<br />

un’altro<br />

Ha più stretto i denti, la cinghia o le spalle<br />

nella sua vita?<br />

Tutte e tre<br />

Esistono compromessi nel suo settore per<br />

arrivare?<br />

Sì esistono<br />

Ci è passata dentro?<br />

No, non ne ho fatto parte, anche perchè non<br />

sono una strafiga e quindi nessuno me l’ha<br />

mai chiesta!<br />

“DICA 33”<br />

Meglio averci provato o non averci provato<br />

per niente?<br />

Averci provato, sempre e comunque<br />

C’è una persona che le ha cambiato la vita?<br />

In peggio sì<br />

Lei l’ha cambiata a qualcuno?<br />

A tanti. Tante persone che si sono affidate a<br />

me hanno cambiato la loro vita grazie alla<br />

grafologia e ai miei buoni consigli<br />

Ha un lavoro stupendo?<br />

MIRKA CESARI<br />

Credo di sì. Per me lo è<br />

E’ convinta che la sua vita sarebbe stata<br />

Mirka, non so lei, ma a me le solite interviste Monella però risultavo modello<br />

Grafologa. Professione difficile solo nel<br />

migliore se avesse scelto di fare altro?<br />

annoiano e credo che annoino anche il Descriva con 5 aggettivi l’altra Viagra Sister nome o anche nei fatti?<br />

No<br />

lettore e allora le faccio una proposta. e non ha molto tempo per farlo…<br />

Nel nome è difficile sicuramente per tutti.<br />

Il mondo dello spettacolo che lei conosce<br />

Possiamo fare un’intervista diversa, parlare Testona, ingenua, sbordellona, simpatica e con Nessuno capisce mai cos’è. Nei fatti invece<br />

beneèrealeoèunmondo parallelo?<br />

in libertà fuori dai soliti schemi. Lei vive nel un gran culo, fisicamente parlando<br />

basta studiare anche se bisogna esserne<br />

Parallelo, sicuramente<br />

mondo dello spettacolo capirà il mio Scusi ma sbordellona che significa? predisposti, avere una certa sensibilità e un po’<br />

Si sente qualcuno?<br />

bisogno di creatività …<br />

E’ una persona che dice le cose a vanvera, di testa per capire. Ad esempio mia sorella non<br />

Assolutamente no<br />

Sì certo.<br />

senza pensarci. Anzi dice tutto ciò che gli passa ci sarebbe mai arrivata a far la grafologa!<br />

E’ mai stata impacciata?<br />

La sua età me la dice oppure appartiene alla per la bocca!<br />

Perché questa scelta?<br />

Sì sempre, ogni volta<br />

categoria di donne che non dice i suoi anni? Se la sua vita fosse un gioco, che gioco Una scelta prima di tutto di curiosità e poi di<br />

E’ possibile divertirsi con niente?<br />

No no, la dico. Ho 52 anni, ma tanto non gli sarebbe?<br />

passione<br />

Sì senz’altro. Proprio io sono una che ride per<br />

dimostro!<br />

Un gioco in perdita sicuramente<br />

Con le sue analisi ha fatto più riflettere,<br />

niente<br />

Cosa sognava di fare da grande?<br />

Cosa canta sotto la doccia?<br />

sorridere o soffrire?<br />

Come riesce a catturare l’attenzione degli<br />

Sognavo di andare nei tribunali e ci sono andata Canto, ma sinceramente non so neanche io Si equivalgono tutte e tre. Ho visto tanti<br />

altri?<br />

e poi sognavo l’amore. Ma dove sta l’amore? cosa canto. Pensi che canto addirittura in piangere, tanti riflettere, non c’è un sentimento<br />

Basta che parlo e catturo subito. Come apro<br />

Scolara modello o monello?<br />

inglese, però non conosco una parola d’inglese! che prevalere sugli altri<br />

bocca e dico qualsiasi stupidaggine…<br />

114 www.donnaimpresa.com<br />

Scelga: Amore senza sesso o sesso senza<br />

amore?<br />

Sesso senza amore, tanto l’amore dove sta?<br />

C'è un proverbio inglese che dice "il<br />

fallimento è la colonna sonora del<br />

successo" e ripetere gli errori è<br />

probabilmente la garanzia per imparare...<br />

cosa ne pensa?<br />

Beh, sotto un certo aspetto sono daccordo ma<br />

fino a un certo punto. Sennò sei prorpio un<br />

testone!<br />

Qual’è la domanda che non le hanno mai<br />

fatto e a cui avrebbe sempre voluto<br />

rispondere? Le lascio la libertà di farsela…<br />

Bella. Questa è tosta. Non ci ho mai pensato,<br />

ma forse me l’hanno fatte tutte, non saprei<br />

cosa rispondere<br />

Che resterà di lei?<br />

Mio figlio di sicuro!<br />

Quante bugie ha detto in questa intervista?<br />

Nessuna, perché mi cresce il naso?<br />

Chi sono le Viagra Sister?<br />

Due persone che in un momento particolatre<br />

della loro vita si sono incontrate ed hanno<br />

deciso che si sono rotte le scatole degli uomini<br />

e così,da quel momento, si sono messe<br />

insieme e con la parolina magica, Viagra,<br />

intendono metterlo in quel posto agli uomini…<br />

TIZIANA<br />

Non so lei Tiziana, ma a me le solite<br />

interviste annoiano e credo che<br />

annoino anche il lettore e allora le<br />

faccio una proposta. Possiamo<br />

fare un’intervista diversa, parlare in<br />

libertà fuori dai soliti schemi.<br />

Lei vive nel mondo dello<br />

spettacolo mentre capirà il mio<br />

bisogno di creatività …<br />

Certo che sì, anzi, menomale…<br />

La sua età me la dice oppure<br />

appartiene alla categoria di donne<br />

che non dice i suoi anni?<br />

Assoltuamente no, la dico, non c’è<br />

problema. Sono nata il 3 agosto 1951<br />

Cosa sognava di fare da grande?<br />

Non lo so, lo sto sognando ancora…<br />

A scuola quante volte è stata dietro<br />

la lavagna?<br />

Mai, ero buona da piccola. Mi sono<br />

sciupata nel crescere…<br />

Si descriva con 5 aggettivi e non<br />

ha molto tempo per farlo…<br />

Ah…stupenda, intelligentissima,<br />

briosa, eccezionale, categoricamente<br />

soddisfacente sotto tutti i punti di vista<br />

Se la sua vita fosse un gioco, che<br />

gioco sarebbe?<br />

Ungiocotremendodovesiperde<br />

sempre… Un poker con un baro<br />

Cosa canta sotto la doccia?<br />

No, non canto ed è meglio così…<br />

Lei che è del ramo ci dica perché ci<br />

sono così poche donne comiche.<br />

Non sanno far ridere o non<br />

riescono ad emergere?<br />

Non riescono ad emergere forse<br />

perchéinquantoalfarriderebasta<br />

essere donna. Nel senso che le<br />

donne sono sempre più complicate e<br />

quindi forniscono molta più materia<br />

primaaicomici<br />

Perché ha scelto di far ridere gli<br />

altri?<br />

Perché voglio ridere io stessa<br />

Dietro un grande comico c’è<br />

sempre una vena malinconica.<br />

E’ così anche per lei?<br />

Senz’altro. Io sono proprio<br />

tragicomica<br />

La parolaccia e un optional o è<br />

necessaria per far ridere?<br />

Sono un optional, anzi se si possono<br />

evitare meglio<br />

Perché ride lei stessa delle sue<br />

battute? Eppure dovrebbe<br />

conoscerle…<br />

Bella questa…rido perché sennò non<br />

mi resterebbe che piangere<br />

E’ più facile strappare la risata<br />

parlando di sesso o politica?<br />

Di politica senz’altro oggi giorno, il<br />

sesso non fa più scalpore.<br />

Qual è l’argomento che strappa più<br />

risate al pubblico?<br />

La miseria umana<br />

La sua canzone della vita?<br />

Non ce l’ho. Ho tutt’al più le<br />

filastrocche che mi cantavano a<br />

bambina...


Cosa la fa piangere?<br />

solo, recitando in vari film. Tra essi ricordiamo: "I pompieri", "Vacanze di<br />

Le tasse da pagare!<br />

Natale","Anni 90", "Anni 90 parte II”, "Gli inaffidabili", "Simpatici &<br />

Meglio averci provato o non averci<br />

antipatici"... Dopo il grande successo personale e artistico, ottenuto<br />

provato per niente?<br />

come co-presentatore nel programma "Domenica in" di Mara Venier e in<br />

Meglio averci provato, in assoluto<br />

tanti spettacoli teatrali, l'attore bolognese si sposa e si separa poco<br />

C’è una persona che le ha cambiato la<br />

tempo dopo dalla showgirl Stefania Orlando. Tra le serie televisive<br />

vita?<br />

Eh sì, ma è meglio se lasciamo perdere…<br />

invece sono da evidenziare: "Don Tonino", "La voce del cuore", "I Misteri<br />

Lei l’ha cambiata a qualcuno?<br />

di Cascina Vianello" e "Carabinieri" (dove, fin dalla prima serie, Andrea<br />

Non credo, ma se posso averla cambiata<br />

ha interpretato il ruolo di Costante Romanò, un appuntato dei carabinieri<br />

spero in meglio<br />

un po’ pigro ma molto simpatico, buono e dedito alla famiglia). Nel<br />

E’ convinta che la sua vita sarebbe<br />

gennaio del 2008 è uscito al cinema il sequele dell’ "L’allenatore nel<br />

stata migliore se avesse scelto di fare<br />

pallone" (film cult degli anni ’80, che ha venduto più di 180.000 copie di<br />

altro?<br />

dvd).<br />

Mah chi sa, meglio non vivere di rimpianti.<br />

Tanto qualsiasi cosa tu abbia fatto pensi<br />

A TU PER TU con di Valeriana Mariani<br />

sempre che forse era meglio se<br />

Andrea Roncato è autentico, simpatico. Per lui il primo aggettivo che mi<br />

avevi fatto qualcos’altro<br />

viene in mente è: schietto. Una dote sempre più rara di cui dovremmo<br />

Ha più stretto i denti, la cinghia o le<br />

forse riappropriarci, tutti. E' una persona intelligente e le parole che usa<br />

spalle nella sua vita?<br />

per parlare di sé lo dimostrano. Al mio complimentarmi per uno dei suoi<br />

I denti<br />

ultimi lavori “L’allenatore nel pallone”, risponde con ironia che non è il<br />

Esistono compromessi nel suo<br />

caso di congratularsi per una esperienza professionale alla quale non<br />

settore?<br />

riconosce grande valore artistico ed in cui egli, fra l’altro, ha un ruolo<br />

Sì<br />

UN<br />

piuttosto marginale....senza nulla togliere, precisa, alla bravura di Lino<br />

Ci è passata dentro?<br />

NAOMI<br />

Banfi che stima molto professionalmente ma al quale, in riferimento a<br />

No, ci passo sopra, gli scavalco!<br />

questa precisa circostanza, non riconosce particolari abilità se non<br />

Si sente qualcuno?<br />

No<br />

quella di essere riuscito a fare, di un film piuttosto modesto nel<br />

E’ mai stata impacciata?<br />

“soggetto” e nei “soggetti”chiamati ad interpretarlo, un campione di<br />

Certo che sì. Quando la maestra a scuola<br />

incassi ai botteghini. Coerentemente al famoso detto popolare “quando<br />

chiedeva chi voleva andare alle<br />

ci sono troppi galli a cantare non si fa mai giorno” Banfi avrebbe invece,<br />

interrogazioni. Un po’ quello che mi<br />

secondo Roncato, peccato un po’di vanità nel voler incentrare tutto su di<br />

succede anche oggi prima di salire su un MAGISTRALMENTE DIRETTO DAL RE<br />

sé con il rischio di compromettere, come è avvenuto, l’esito del lavoro<br />

palco quando, il presentatore dietro alla<br />

cinematografico. Critico anche nei confronti di una televisione<br />

quinte, chiede ai vari artisti presenti<br />

DEGLI ATTORI BOLOGNESI:<br />

standardizzata su intrattenimenti di scarsa qualità e dubbio gusto, rozzi e<br />

chi vuol salire per primo sul palco. Ecco,<br />

SUA MAESTÀ<br />

la cui volgarità è sotto agli occhi di tutti. Un paese che urla, spesso<br />

in quei frangenti mi comporto come a<br />

anche attraverso i propri esponenti istituzionali, le insoddisfazioni<br />

scuola, fischietto e faccio finta di<br />

all’interno di programmi televisivi in cui la “discrezione” delle persone e la<br />

niente…<br />

E’ possibile divertirsi con niente?<br />

RONCATO<br />

qualità dei contenuti avrebbero da tempo abdicato a favore dell’alto<br />

grado di litigiosità che diviene elemento primario di spettacolo.<br />

Sì senz’altro. Anzi è quando ci si diverte di<br />

più<br />

Un plauso rivolto invece alla serie “Carabinieri” che ritiene, non a torto,<br />

Come riesce a catturare l’attenzione<br />

assolutamente apprezzabile ed in cui si augura di recitare nuovamente<br />

degli spettatori?<br />

per lo stile sobrio del linguaggio e per il rapporto coeso con il team degli<br />

Raccontando quelle che sono le situazioni<br />

attori con molti dei quali condivide anche una solida amicizia nella vita<br />

che anche loro stessi vivono nel loro<br />

privata. Complimenti ancora rivolti al suo amico di sempre, Gigi, che<br />

quotidiano<br />

nella foto da sinistra:<br />

stima profondamente e con il quale a breve condividerà le fatiche del<br />

Scelga: Amore senza sesso o sesso uno dei titolari del “Naomi” Mauro Alberti con Andrea Roncato<br />

seguito di “Acapulco...prima spiaggia a sinistra” un film rimasto indelebile<br />

senza amore?<br />

nella memoria di moltissimi appassionati del genere. Tanti ancora i<br />

Sesso senza amore se devo scegliere Andrea Roncato è diventato noto al grande pubblico negli anni '80 per aver fatto coppia<br />

progetti in cantiere: la realizzazione di un film in cui si narra la storia di un<br />

C'è un proverbio inglese che dice "il con Gigi Sammarchi, interpretando il simpatico ruolo della mamma: agghindato da<br />

uomo con un cane, a confermare la sua innata passione per gli animali,<br />

fallimento è la colonna sonora del donna, con tanto di ferri da maglia, raccontava le sue disavventure col marito e col figlio<br />

in cui potremo apprezzarlo anche in veste di regista e la messa a punto<br />

successo" e ripetere gli errori è<br />

Gigi, intercalando con le famose frasi "Stai attento che come t'ho fatto ti disfo!..." e<br />

di una commedia all’italiana, sulla falsa riga de “Il vizietto”, scritta da<br />

probabilmente la garanzia per<br />

"Come t'ho dato alla luce ora te la spengo!..." Dopo anni di esibizioni nei locali come<br />

Sandro Mayer. Andrea Roncato è un personaggio straordinariamente<br />

imparare...cosa ne pensa?<br />

Penso che questa domanda è troppo<br />

cabarettisti e cantanti di pianobar (prima nel gruppo "I ragazzi della nebbia" e poi in duo<br />

poliedrico nel lavoro: teatro, cinema, televisione. Scrive romanzi e<br />

difficile e quindi non riesco a rispondere.<br />

musicale, con Gigi alla chitarra e Andrea alla voce), debuttano in RAI nel 1977, con uno<br />

poesie, a breve sarà infatti pubblicato l’ennesimo lavoro, si occupa della<br />

Rispondo ancora se vuole, a quella di spettacolo legato alla Lotteria Italia, "Io e la befana", insieme alla coppia Raimondo<br />

direzione artistica di numerosi locali tra i più apprezzati d’Italia...fra questi<br />

prima. Ripensandoci è bello anche<br />

Vianello-Sandra Mondaini. Nel 1984 partecipano anche a un programma condotto da<br />

non possiamo non menzionare il Naomi, dove ci auguriamo persista quel<br />

l’amore senza il sesso.<br />

Loretta Goggi, "Hello Goggi" e poi dal 1984 "Premiatissima", show con Johnny Dorelli e<br />

sodalizio vincente che ha caratterizzato il locale dei giovani titolari Mauro<br />

Qual’è la domanda che non le hanno Ornella Muti. Nel 1986 Andrea raggiunge la consacrazione come showman di talento<br />

Alberti e Gianluca Mazzieri, come una delle mete notturne più<br />

mai fatto e a cui avrebbe sempre<br />

grazie a "Grand Hotel", programma al quale partecipano tanti famosi artisti italiani, ma<br />

suggestive della costa marchigiana e che ci ha dato modo di conoscere<br />

voluto rispondere? Le lascio la libertà anche attori di fama mondiale, in qualità di ospiti d'onore. Successivamente conduce<br />

meglio un uomo apprezzato sino ad allora solo per le sue performance<br />

di farsela…<br />

vari programmi televisivi, tra cui "Sabato al circo" (con Gigi e con la partecipazione di<br />

professionali. Un uomo che ci ha non poco meravigliati per la sua<br />

Non so, non ci ho mai pensato<br />

Cristina D'Avena) e più tardi "Le cose buone della vita" e "20 anni". Al cinema invece<br />

disponibilità, la sua congenita propensione al dialogo ma soprattutto, ed<br />

Che resterà di lei?<br />

Gigi e Andrea approdano nel 1982 grazie a Flavio Mogherini, che li lancia con "I<br />

in particolare, per l’attaccamento alle cose semplici ed ai valori<br />

Mah…<br />

Camionisti", ma raggiungono la vera celebrità come attori grazie al regista Sergio<br />

importanti della vita: ci ha parlato dell’amore nei confronti della sua<br />

Quante bugie ha detto in questa<br />

Martino, in film facenti parte del cosiddetto filone della "commedia all'italiana", oggi<br />

fidanzata, della profonda passione per il lavoro, della solidità di alcuni<br />

intervista?<br />

Credo nessuna. A meno che non sia<br />

diventati dei cult: “Acapulco, prima spiaggia... a sinistra", "L'allenatore nel pallone" e<br />

importanti rapporti di amicizia come ad esempio quelli<br />

riuscita a capire alcune domande…. "Mezzo destro mezzo sinistro". La coppia "Gigi e Andrea" vive per tanti anni un grande<br />

straordinariamente longevi con il Senatore Mario Baldassarri e con il<br />

Chi sono le Viagra Sister?<br />

e meritatissimo successo, fino all'inevitabile separazione: Roncato prosegue la sua<br />

suo storico compagno di lavoro, Gigi. Ci ha parlato infine della sua<br />

Come chi sono! Io e la mia sorellina<br />

carriera del cosiddetto filone della "commedia all'italiana", oggi diventati dei cult:<br />

dimora-fattoria, in cui ospita numerosi animali fra i quali sei cani e due<br />

perbacco! Due donne che cercano di “Acapulco, prima spiaggia... a sinistra", "L'allenatore nel pallone" e "Mezzo destro<br />

cavalli, e della sua filosofia di vita molto distante da quel vivere mondano<br />

ironizzare su loro stesse, sul mondo che mezzo sinistro". La coppia "Gigi e Andrea" vive per tanti anni un grande e meritatissimo<br />

che tutti noi pensiamo, erroneamente, appartenga alle persone che<br />

le circonda, ma soprattutto sugli uomini. successo, fino all'inevitabile separazione: Roncato prosegue la sua carriera artistica da<br />

lavorano nel mondo dello spettacolo.<br />

116 www.donnaimpresa.com<br />

IL VENERDI<br />

IL SABATO<br />

PORTO SAN GIORGIO<br />

EXZ<br />

extrazen<br />

DISCOTECA EXTRAZEN<br />

via solferino_mobile 328.3194031_mail: info@extrazen.it_www.extrazen.it


extra<br />

QUESTA È DANNY DE GODOY<br />

dell’ariete, frutto di un mix di razze, Italo-<br />

Espaniche da parte materna e Afro-Indigene da<br />

parte del padre. Cantare, ballare e animare fanno<br />

parte della sua cultura, la libertà di espressione<br />

durante i famosi “CARNAVAIS” fanno in Brasile di<br />

ogni singola persona un artista! Dopo un corso da<br />

indossatrice e portamento, che dapprima la<br />

faranno calcare svariate passerelle come modella<br />

ed indossatrice, decide poi di venire in Italia a<br />

svolgere la professione di traduttrice di importanti<br />

firme italiane, questo lavoro oltre che lasciarle una<br />

grande esperienza le dà la possibilità di fare<br />

importanti incontri legati al circuito dello<br />

spettacolo. Nasce così, naturalmente grazie al<br />

Nata a San Paolo de Brasil, sotto il segno<br />

nella foto da sinistra: Chicco e Danny all’Extrazen di Porto San Giorgio<br />

QUESTO È CHICCO<br />

QUANDO SI DICE LA PERSONA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO!!!<br />

E’ nato tutto quasi per gioco o forse, sarebbe meglio dire, per una combinazioni di eventi: passione sfrenata per la musica (Rap, Funky,<br />

un pizzico di fortuna e tanta voglia di fare…Nel mondo del clubbing viene catapultata un voce nuova di cui sentiremo parlare: CHICCO<br />

VOICES<br />

altri e con chi lavora nelle console. Lui ama il suo lavoro ma soprattutto ama ancora di più riuscire a trasmettere al suo pubblico quella<br />

voglia di divertimento che è lo spirito guida del suo LIFE STYLE. CHICCO oggi possiamo incontrarlo nei Best Club di tutta Italia, come il<br />

Sali e Tabacchi di Reggio Emilia, il Toqueville di Milano (dove è di scena il mercoledì), il Banus, il Milionaire, il Club21 di Torino<br />

(periodicamente presente nei week-end di ogni mese nella stagione invernale) il Sesto Senso<br />

Papeete Villa Papeete<br />

mia presenza all’ Extrazen di Porto San Giorgio. Tanto per farsi un’ idea del suo talento, CHICCO ha lavorato nel mitico “ Folies de<br />

Pigalle” di Parigi e come se non bastasse ha ritirato il prestigioso riconoscimento riferito agli operatori del mondo della notte “<br />

AWARD 2005” come miglior vocalist! CHICCO incontra settimanalmente un pubblico che ammonta complessivamente a quasi 10 mila<br />

persone. Numeri che lo rendono, gioco-forza, un personaggio dalla grande visibilità.<br />

I suoi contatti<br />

118 www.donnaimpresa.com<br />

suo talento, una straordinaria carriera divisa tra il “cantare” e il fare la “vocalist” nei piu’ importanti locali d’Italia.<br />

Visto il successo ottenuto grazie al singolo “ O Paradiso do Mundo” cantato da Ana Flora (VIRGIN RECORDS) nell’estate del 2002 i<br />

Costarika, formati da Ricki Muratori e Luca Costa, scelgono Danny come nuovo volto e voce del gruppo e partono in tournè, andando sui<br />

palchi piu’ importanti d’ Italia con il singolo “Viva a Vida” (VIRGIN RECORDS) affiancando il Tour dei Pirati di Radio Rds. Nel 2004 subito a<br />

seguire il terzo disco: “To be do” (SONY MUSIC) estate 2004, affiancando cantanti del calibro di Mario Venuti e Neffa.<br />

Oltre ai suoi progetti discografici, affiancando importanti djs come vocalist, dà vita a due vite parallele: Danny di fatto è dotata di un<br />

carattere solare e molto socievole, il suo sex appeal è delicatissimo ed un gradevole savoire fare ne semplificano in particolare l’approccio<br />

alle relazioni interpersonali, diventando un vero punto di forza per i locali dove si esibisce. I locali che l’hanno ospitata sono fra i più<br />

importanti d’Italia, fra questi ricordiamo: il Sopravento (Porto Cervo), il Beach cafè (Riccione), il Jolly (Nova Feltria), il Prince (Riccione),<br />

Villa delle Rose (Riccione), Nafta (San Benedetto del Tronto), E’eau Club (San Benedetto del Tronto), il Verbena (P. d’Ascoli), l’ History<br />

(Napoli), il Gattopardo (Alba Adriatica), il Gatto Blu (Civitanova Marche), il MuchMore (Matelica), l’ Americo Village (P. d’Ascoli), il 45.com<br />

(P. d’Ascoli), La Terrazza (San Benedetto del Tronto), l’ Hawaii (Alba Adriatica), Tuculca e Marilin (Alba Adriatica), il GretaGarbo (L’Aquila),<br />

il Komedia (Ancona), il BB Disco Dinner (Grottammare), Rio Bo (Gallipoli), La Vispa Teresa (Arezzo), il Le Gall (Porto San Giorgio), il<br />

Delfino (Milano Marittima) ed all’ Extrazen di Porto S. Giorgio nel quale si è esibita in questa stagione 2007/2008.<br />

contatti: demis@blacklily.eu<br />

www.myspace.com/dannydegodoy<br />

Blues, House, Pop), interesse per i club che fanno moda, stilemi vita, il tutto condito con un mix d’intraprendenza, senso di protagonismo,<br />

. CHICCO si rispecchia molto nella figura che ricopre durante le serate. Per lui è naturale essere spontanei e comunicativi con gli<br />

(il Club più esclusivo del Lago di Garda) e<br />

come ogni estate al e di Milano Marittima (oggi le icone principe del divertimento) per citarne alcuni….non ultima la<br />

BABALOO<br />

: www.chiccovoice.it www.myspace.com/chiccovoice www.nightstar.it<br />

extra<br />

jack & chicco<br />

www.captainjack.it<br />

nella foto da sinistra: Jack e Chicco alla discoteca Extrazen di Porto San Giorgio<br />

un ringraziamento speciale per le foto a Roberto di Riviera Cool www.rivieracool.it


extra<br />

QUESTO È AUGUSTO NOVECENTO<br />

Augusto Marcattili in arte “Augusto 900 the voice” nasce realmete per gioco....un gioco<br />

iniziato alcuni anni fa quando per volontà di alcuni amici gestori di discoteche inziò a parlare<br />

al microfono. Da lì la passsione per la musica e lo stretto contatto con amici dj hanno fatto<br />

tutto il resto...hanno fatto nascere in lui un grande desiderio di continuare questa attività di<br />

vocalist che in inverno lo vede coinvolto nei luoghi “SACRI” del divertimento tra i quali il suo<br />

storico locale il “Caffè 900” di Porto San Giorgio da cui prende il nome d’arte. Tantissimi i<br />

locali in cui è protagonista, sia in ambito regionale che locale...bellissima ad esempio la<br />

collaborazione con il “dejavu” nel quale l’abbiamo visto esibirsi in questa stagione invernale.<br />

Il suo successo è da attribuirsi ad una serie di fattori importantissimi: primi fra tutti la sua voce “carica” ed il suo straordinario carisma.<br />

Noi l’abbiamo incontrato e gli abbiamo chiesto di parlarci di quella che oggi è diventata una delle sue più grandi passioni... “ Questo lavoro<br />

ha una grande parte artistica ed ogni vocalist esprime se stesso e trasmette una grande energia percettibile da chi ascolta. Senza dubbio però il<br />

capitano della consolle deve restare il dj e regina incontrastata la musica, la voce del vocalist che sale sopra le note deve essere un valore aggiunto<br />

a ciò che si ascolta ma non deve mai essere la protagonista; il vocalist deve esaltare la musica e arricchire l' anima di chi ascolta e di chi<br />

balla...deve entusiasmare, deve valorizzare i frequentatori delle discoteche, perchè... diciamolo francamente e sinceramente, se non ci fossero i veri<br />

frequentatori delle disco non avrebbe ragione di esistere il dj e tanto meno il vocalist. Secondo me un buon vocalist deve innanzi tutto avere una<br />

bella voce che esalti, deve saper cantare ma non deve assolutamente sostituirsi alla voce orignale della<br />

canzone, se non per un ritornello da far cantare anche al pubblico che balla, che ascolta, e che si diverte<br />

ad essere coinvolto. A volte bisogna essere anche ironici ma soprattutto simpatici e creare subito un filo<br />

conduttore tra la voce e il pubblico che deve essere il tuo primo sostenitore ed il principale alleato affinchè<br />

vi sia la riuscita di una bella serata. Bisogna creare complicità con chi ascolta e balla, bisogna creare<br />

amicizia...non bisogna assolutamente atteggiarsi...mai creare distacco tra la consolle e il pubblico, cercare<br />

invece un'armonia fatta di luci, suoni, voce e “tanto cuore” restando però sempre dei professionisti al<br />

sevizio della musica. E’ bene non prendersi troppo sul serio e lasciarsi trascinare dal piacere di fare un<br />

bellissimo lavoro che ci dà soddisfazione e ci fa conoscere tantissima bella gente. Aggiungo a tutto questo<br />

un’altra funzione che un buon vocalist deve svolgere...ovvero quella di promuovere “il rispetto” per se<br />

stessi e per gli altri attraverso comportamenti responsabili...ricordando con metafore o dicendolo<br />

direttamente, magari mentre va la meraviglia dell'estate "ris upe" che non bisogna esagerare con l' alcool,<br />

che non bisogna correre in macchina e soprattutto che abbiamo una vita meravigliosa da vivere e ci si puo'<br />

divertire senza additivi di nessun genere...ricordare insomma a tutti, giovani e meno giovani, che la<br />

cocaina è la peste bianca del nostro secolo. Augusto, le faccio i miei personali complimenti per la<br />

disponibilità e la serenità con la quale ci ha accolti, ma soprattutto per questo suo appello alla<br />

“responsabilità” che<br />

troviamo sia<br />

adeguato in un<br />

momento difficile<br />

come quello in cui<br />

stiamo vivendo, in<br />

cui è facile perdere<br />

l’identità a volte<br />

anche a scapito del<br />

bene più prezioso<br />

che abbiamo: la<br />

vita. Se le chiedessi<br />

una dedica per i<br />

nostri lettori e<br />

lettrici? Non<br />

potrebbe che essere<br />

“buona vita a tutti”.<br />

QUESTA È LORETTA GRACE<br />

Nigeriana d'origine, nata e vissuta in Italia, Loretta Grace, 20 anni, si preannuncia essere un grande talento della musica Soul/R&B su territorio<br />

italiano e non solo. Già nel mirino di molte case discografiche per le sue doti di cantante ma anche ballerina, vanta già numerose collaborazioni<br />

come il nuovo talento Alessio Beltrami il dj Joey , il suo stesso Manager, Demis la coreografa Alberta Allegrezza (Rai) con il progetto Nu-Woman<br />

Nu-Soul, e molti altri.<br />

Radio Skyline (Radio di solo soul) da quest’anno l’ha voluta come artista per tutte le date ufficiali della stessa radio.<br />

E’ travolgente l’energia che porta con i suoi live anche in una situazione club, apprezzata e già richiesta dai più importanti locali nazionali.<br />

Il suo talento non si ferma ad interpretare egregiamente brani di famosi artisti nu-soul e rhythm and, blues, Loretta è autrice dei suoi testi e della sua<br />

musica, è in fase di registrazione e lavorazione il suo album di esordio, che vede oltre che importanti collaborazioni la presenza come produttore<br />

artistico di Luca Dimoon (candidato migliore artista mondiale r&b a mtv Giappone), con uno stile che racchiude oltre alle sue indescrivibili doti, una<br />

tecnica innata e perfezionata in anni di studio al conservatorio Pergolesi di Ancona ed un eccellente livello culturale musicale. I Locali più<br />

importanti:Mamamia (Senigallia), Lascensore (Ancona), Kiro Kiro (Portorecanati), Komedia (Castelfidardo), Miu Miu (Marotta), La Lampara<br />

(Trani), Saponeria (Roma), G - Lounge (Milano), Pestifero (Rimini), Marni Club (Pescara)<br />

Eventi: Miss Over 2006 (Pesaro), Concerto Fabri Fibra 2006, Compleanno Radio SkyLine 2006 (Numana), Theleton Rai 2006 (Roma)<br />

QUESTO È MICHELE CASAGRANDE<br />

in arte MIKE the official voice<br />

of INAYA CLUB<br />

extra<br />

NELLA FOTO DA SINISTRA: JACK E MIKE AD UN PARTY<br />

EXCLUSIVO ALL’EXTRAZEN DI PORTO SAN GIORGIO<br />

Nasce a San Benedetto del Tronto in provincia di Ascoli Piceno nelle Marche il 20 aprile del 1977. Nel 1995<br />

ha inizio la sua carriera da DJ a livello amatoriale. Tra il 1996 e 1998 collabora nei locali piu importanti del<br />

centro Italia quali AQUA DISCO VILLAGE (AN), VANILLA (EX ATLANTIDE) di San Benedetto del Tronto<br />

(AP), CELLOPHANE e ECU (RIMINI), affiancando dj di fama nazionale come Claudio Di Rocco, Joe<br />

T.Vannelli ecc. Tra il 1999 e il 2000 diventa stretto collaboratore dello staff del direttore artistico Giovanni<br />

Perna e lavora negli anni successivi come resident al PARCO DEI CIGNI (PE), FIXX HOUSE CLUB (PE), e<br />

DIVA (EX ATLANTIDE -AP-) partecipando anche al prestigioso PARTY ON THE WOOD che ha raggiunto<br />

20.000 presenze, LA MIMOSA di Grottammare, TUCULCA (TE) ecc.ecc... E' in questi anni che<br />

CONQUISTA IMMEDIATAMENTE la curiosita di COLLABORATORI E PUBBLICO per la sua scelta<br />

musicale e nel 2001 RAGGIUNGE I SUOI MASSIMI LIVELLI su scala NAZIONALE partecipando al SILB.<br />

Negli anni successivi continua la sua escalation verso il successo fino a quando nel 2003 diventa resident<br />

della discoteca piu importante del centro Italia.. il PLAZA di Tortoreto Lido (TE). Qui affianca dj di fama<br />

mondiale quali Morales, Vega, Knuckles e molti altri fino ad arrivare al 2004 anno un cui instaura una stretta<br />

collaborazione con la discoteca COCORICO' di Riccione dove diventa Resident ogni primo sabato del<br />

mese! Nel 2005 collabora con le 2 radio piu importanti del centro italia, Radio Domani e Radio Ketchup, e in<br />

seguito inizia la sua importante collaborazione con il programma radio di musica house piu importante<br />

d'Italia, LA NOCHE ESCABROSA, che va in onda dapprima su Italia Network e oggi su Radio Deejay.<br />

Sempre in quell'anno entra a far parte della GPM MANAGEMENT, agenzia di dj e artisti che Giovanni Perna<br />

fonda in società con il Cocorico. Nell'anno 2006, il 16 Aprile, lavora al DIABOLIKA di Roma dove sara' in<br />

diretta nazionale su M20... A febbraio nasce il party di consacrazione per Andrea Mattioli dove il tutto è<br />

incentrato su un dj set che va dal primo all'ultimo disco della serata...il party si chiama "SOLD OUT" e grazie<br />

alla sua originalita' ed energia è destinato a divenire nell'arco di pochi mesi un marchio e un party capace di<br />

avere i suoi riscontri anche se itinerante.. il 16 settembre viene per la prima volta presentato a livello<br />

nazionale al Cocorico' Titilla di Riccione. A luglio 2006 Andrea Mattioli insieme al suo socio di produzioni<br />

Gabriel C si consolida produttore discografico iniziando una collaborazione con un delle etichette italiane piu<br />

importanti a livello europeo, L'OCEAN DARK! Il suo primo progetto si intitola "Come to me" e dopo 2<br />

settimane dall'uscita sul mercato raggiunge livelli ottimi su tutte le classifiche nazionalDi seguito nel 2007<br />

altre produzioni quali "Some People Are Addicted" uscita sulla compilation "ELECTRO FAMILY 3", "The<br />

Third Experience" uscita sulla compilation "MATRIX 2007", "COFFEE TIME" uscita sulla compilation<br />

"ELECTRO FAMILY 5" e "Future Shock" uscita su "STEREO SEVEN PLUS" che in pochi giorni arriva prima<br />

alla "TOP 50" del Discopiu di Rimini. Uscito a Gennaio su "STEREO SEVEN PLUS" il primo E.P. di Andrea<br />

Mattioli & Gabriel C intitolato "OUT OF HEAD E.P." con 3 tracce diverse...Si prevede un nuovo grande<br />

successo...!!!<br />

Oggi Andrea Mattioli gode di fama nazionale e di collaborare con i club piu prestigiosi d'Italia quali:<br />

Cocorico' (RN), Plaza(TE), Kursaal(UD), Wish(RN), Centrale del Latte(CR), Prince After Hour(RN),<br />

The<br />

Club(FG), Pacha,Movida,Bier Garten(PA), Angel of Love(NA), Alcatraz(MI), Matrix(BS),<br />

La<br />

Canniccia(LU), Privilege(TO), Le Scuderie, Dna(MO), Deluxe(LC), Spirity(MO), Master(AL), Justin(PV),<br />

Metropolitan(CASTEGGIO), Club 12/14(MI), Charlie(CA), Magic Fly(BN), La Capannina(SV) e tanti altri.<br />

MICHELE CASAGRANDE IN ARTE: MIKE, THE VOICE OF THE NIGHT.<br />

APPENA VENTUNENNE, È QUEL “TIPO” PER IL QUALE LE RAGAZZE<br />

IMPAZZISCONO: LOOK RICERCATO, VISO AGGRAZIATO DAGLI OCCHI<br />

FURBISSIMI E DAL SORRISO ACCATTIVANTE, GRANDE SIMPATIA E<br />

FORTE PERSONALITÀ, MIKE HA TALENTO DA VENDERE E LE SUE<br />

PERFORMANCE SONO SEMPRE ACCLAMATISSIME. GRINTA E SEX<br />

APPEAL IN UN MIX CHE FA IMPAZZIRE LE NUOVE GENERAZIONI...<br />

SEMPLICEMENTE PIACE. È BRAVO A COINVOLGERE, È ABILE A<br />

CREARE E MANTENERE CALDA (?!) L'ATMOSFERA DEL LOCALE PER<br />

TUTTA LA SERATA (O PER MEGLIO DIRE LA NOTTATA...). SEMPRE<br />

ACCOMPAGNATO DALLA BELLA ROBERTA (CHE NON LO MOLLA UN<br />

ATTIMO) E DALL’INSEPARABILE DUO: IL DJ ALESSANDRO VERITÀ ED<br />

IL PERCUSSIONISTA WALTER PATERNESI, MIKE SI APPRESTA A<br />

SALIRE NELLE CONSOLLE PIÙ AMBITE DOPO L’INEVITABILE<br />

GAVETTA, COMUNE A TUTTI GLI ARTISTI, IN QUEI LOCALI CHE HANNO<br />

CREDUTO IN LUI E NELLE SUE CAPACITÀ: IL KINGHINO, IL PUERTO<br />

BANANA, UP & DOWN, IL DIVINA E L’INIMITABILE E MITICO EXTRAZEN<br />

CAPITANATO DAI FRATELLI ANDREA E STEFANO NICOLAI.<br />

“LA PAROLA D’ORDINE...”OGNI NIGHT”? LASCIARSI ANDARE AL RITMO<br />

DELLA MUSICA ED AL SUONO SUADENTE DELLA SUA VOCE ...<br />

PRESTO FARÀ PARLARE DI SÈ...PAROLA DI CAPITANO”....<br />

JACK DOCET!<br />

www.inayaclub.it<br />

andrea<br />

deejay


extra<br />

andrea<br />

deejay<br />

“Mi sono<br />

avvicinata<br />

alla<br />

consolle,<br />

pur sapendo<br />

che non<br />

sarebbe<br />

stato facile,<br />

un ruolo che<br />

fino a<br />

qualche<br />

tempo fa era<br />

sempre stato occupato da soli<br />

uomini”.<br />

Si potrebbe quasi dire che<br />

Andrea è stata una pioniera<br />

nel campo delle donne Dj e a<br />

sentirla suonare in discoteca<br />

è...davvero incredibile!<br />

L’ affascinante Dj Andrea<br />

e <strong>DONNA</strong> di SPETTACOLO<br />

si racconta<br />

Una lunga carriera di attrice anche al fianco dei mostri sacri del cinema italiano,<br />

la ricordiamo in particolare nel film “Il tassinaro” con uno straordinario Alberto<br />

Sordi, seppure il suo curriculum vanti ruoli altrettanto prestigiosi in molte<br />

pellicole e varietà televisivi. Ha lavorato ad esempio con Neri Parenti in<br />

“Hercules 2” e per Bruno Mattei nel film “Belle da morire”...ed ancora<br />

l’abbiamo vista in TV in programmi come “Tango Blu” di Bevilacqua su Rai 2<br />

in cui era protagonista. Sempre per la Rai l’abbiamo potuta apprezzare in “Passi<br />

d’amore”, “Un invitato molto speciale”, “Fantastico 91” ed è stata addirittura<br />

chiamata a fare la madrina a Sanremo. Anche le reti private, ed in particolare<br />

Canale 5, non se la sono lasciata scappare offrendole un ruolo in “Odiens” e a<br />

“Premiatissima”. Ha fatto la modella, è stata testimonial di molte pubblicità ed<br />

ha posato infine per molte riviste fra le più prestigiose del tessuto nazionale ed<br />

internazionale, due fra tutte: “Playboy” e “Panorama” che le ha addirittura<br />

concesso una copertina. È stata fotografata dai più autorevoli fotografi di moda<br />

posando anche per svariati calendari, l’ultimo dei quali stampato di recente.<br />

Bellissima e non solo, la camaleontica Andrea, romana d’adozione, annovera fra<br />

le sue infinite attitudini anche una straordinaria abilità nello scrivere. Fra le sue<br />

esperienza lavorative pertanto non poteva mancare anche una bella<br />

collaborazione con alcune testate giornalistiche fra le quali, non possiamo<br />

omettere di citare, “Il Tempo” e “L’estrazione del lotto”. Oggi è Dj. “Tutto è<br />

iniziato come Pr in alcuni dei locali più famosi di Roma” ci racconta “dove la<br />

passione irresistibile per la musica mi hanno portata ad avvicinarmi a quella<br />

consolle che di lì a poco, è diventata lo strumento essenziale della mia nuova<br />

sfida professionale”. Andrea non teme le difficoltà e da buon Capricorno<br />

qual’ è, trascorre molto del suo tempo a perfezionarsi “quando faccio qualcosa<br />

voglio farlo bene” dice “ogni scelta è stata dettata da null’altro che dalla<br />

passione. Amo la vita notturna, adoro stare a contatto con le persone, mi piace in<br />

particolare interagire con gli altri e farli sentire bene. Per riuscirci, quando sono<br />

al cospetto di una platea, mi affido esclusivamente all’intuito...vedo la gente che<br />

ho di fronte, l’atmosfera che c’è e scelgo i dischi in base a certe emozioni che<br />

percepisco...”<br />

“Anche nel battito di ali di farfalla c’è musica.<br />

Basta saperla ascoltare”<br />

MUSICULTURA<br />

www.musilcultura.it_musicultura@musicultura.it<br />

LA SODDISFAZIONE DI CESANELLI<br />

Il direttore artistico Piero Cesanelli (nella<br />

foto), al tavolo della giuria tecnica, si è<br />

dichiarato molto soddisfatto delle idee<br />

musicali in concorso: “Ero sicuro della grande<br />

eterogeneità della proposta artistica. Le<br />

piacevoli sorprese di questo primo giro sono<br />

state le performance notevoli degli artisti che<br />

hanno fatto della canzone una<br />

rappresentazione teatrale, di quelli che hanno<br />

riproposto le leggende trobadoriche e di altri<br />

che hanno attinto in modo originale al<br />

dialetto”. Segno importante poi, il grande<br />

successo di pubblico che gli spettacoli finora<br />

presentati hanno registrato “Con un pubblico<br />

attento e numeroso – ha continuato Cesanelli<br />

- l’Italia che canta sta sfilando con tutti i suoi<br />

gioielli ed entra anche nelle case per merito<br />

di Graduus, la libera tv creativa che diffonde<br />

ogni sera le sue dirette”.<br />

AUDIZIONI VISTE DA TUTTO IL MONDO<br />

Ha avuto un esito più che positivo, infatti,<br />

anche l’altra scommessa di Musicultura: la<br />

diretta web delle esibizioni. Novità per le<br />

Audizioni Live, ma esperimento già riuscito al<br />

Musicultura Tour, la diretta web, a cura della<br />

redazione digitale di Graduus, ha portato i<br />

volti ed i suoni degli artisti audizionati in tutto il<br />

mondo. Il successo della trasmissione via<br />

internet cresce di giorno in giorno, facendo<br />

registrare un incremento continuo di contatti.<br />

Una media di 1.000 spettatori a serata si<br />

collegano ai siti www.musicultura.it e<br />

www.graduus.it per godere dello spettacolo di<br />

Musicultura. Sono di questi giorni i dati che<br />

registrano numerosi collegamenti anche<br />

oltreoceano. Le prime cinque giornate sono<br />

state seguite, oltre che dall’Europa (in<br />

particolare Francia, Germania, Olanda,<br />

Spagna), anche da Stati Uniti, Russia,<br />

Giappone, Peru, Malesia, Costa d’Avorio,<br />

Nicaragua, India, Vietnam, Nuova Zelanda,<br />

Canada, e tanti altri… Al termine delle<br />

Audizioni live, saranno in 16 a proseguire la<br />

gara. Solo 8 saranno i vincitori che<br />

affiancheranno i grandi della musica italiana e<br />

internazionale all’Arena Sferisterio di<br />

Macerata nel corso delle tre serate finali. Il<br />

vincitore si aggiudicherà il Premio “Ubi -<br />

Banca Popolare di Ancona” di 20.000,00<br />

euro. Info tel. 071/7574320.


Professione: cantautore<br />

inossidabile<br />

C’è solo una spiegazione: le acque del torrente Limentra che scorre in quel di Pavana hanno virtù apparentabili a quelle<br />

dei più gettonati fiumi sacri. E il tuffo che babbo Ferruccio vi fece fare al piccolo Francesco deve averlo trasformato in<br />

una specie di Achille senza nemmeno il tallone.<br />

Dio benedica sempre la benemerita istituzione dell’Amico che sa le Cose, figura invisa a tutte le mamme premurose e pseudolibertarie del<br />

mondo come la mia, le quali sostengono che i figli sono del summentovato orbe terraqueo. Si, i figli degli altri: “Il mio bambino no, lui è un’anima<br />

innocente!” E allora c’è l’Amico che sa le Cose, il quale pazientemente ti spiega che i bambini non li porta esattamente la cicogna: altro volatile<br />

provvede a soddisfare il desiderio di maternità. Nel mio caso l’Amico in questione si chiamava Lucio e di cose ne sapeva pure troppe, non solo<br />

in tema di riproduttività ma anche nel settore Suoni, Canti e Balli. Fu proprio lui, sui sedili in fondo ad un pullman da gita nell’ormai sideralmente<br />

lontano 1976, a spostare di diverse miglia in avanti il mio orizzonte musicale. Accadde che mentre suonavo roba tipo Sanremo, Lucio mi fa:”<br />

Conosci Guccini?” E io da perfetto<br />

idiotello supponente, con<br />

l’aggravante di essere il primo della<br />

classe dico: “Chi? Puccini?” Lui<br />

nemmeno risponde e attacca La<br />

Locomotiva, quel martellante<br />

passaggio re/re di quarta, mi aprì,<br />

in pochi decimi di secondo, le<br />

Porte della Percezione; le stesse<br />

Porte che anni prima si erano<br />

aperte per Jim Morrison grazie al<br />

libello di Aldous Huxley The Doors<br />

of Perception, da cui il nome della<br />

band che Jim mise insieme da li a<br />

poco. In nove minuti scarsi, tanto<br />

dura La Locomotiva, capii tante di<br />

quelle cose su come deve essere<br />

una canzone, da intraprendere<br />

subito un percorso formativo e<br />

informativo su colui che avevo<br />

ingenuamente confuso con il<br />

Maestro di Lucca. Il primo passo fu<br />

l’allora appena pubblicato Via<br />

Paolo Fabbri 43, album che deve il<br />

titolo all’indirizzo bolognese di<br />

Francesco Guccini e la fama<br />

all’Avvelenata, ironica invettiva per<br />

troppo tempo confusa con le<br />

canzoni di rabbia e di protesta<br />

propriamente dette. Anni dopo,<br />

grazie alla mia attività nell’ambito<br />

dei concerti, arriva finalmente il<br />

giorno della conoscenza diretta<br />

della quale conservo un ancora<br />

lucido ricordo, benché in quel<br />

momento tutto ero meno che<br />

lucido; eravamo per un concerto<br />

non mi ricordo più dove, quando<br />

Francesco entrò nel camerino che<br />

stavo sistemando e dopo aver<br />

salutato urbanamente si mise alla<br />

ricerca di qualcosa borbottando fra<br />

i denti roba incomprensibile, ad un<br />

nella foto: Fracesco Guccini in un momento di un concerto<br />

certo punto prende un bicchiere lo<br />

riempie a metà di acqua e ci spegne la cicca. Accortosi del mio sguardo meravigliato che aveva accompagnato il suo versar l’acqua nel<br />

bicchiere mi fa: “Mo’ pensavi che la bevessi? Apri una bottiglia va’”.<br />

Iniziò così una conoscenza che nel corso degli anni si è consolidata diventando quasi amicizia. Un rapporto antico ormai di oltre vent’anni che<br />

sabatinofurnari<br />

presenta<br />

Francesco<br />

Guccini<br />

124 www.donnaimpresa.com<br />

nella foto:<br />

Sabatino<br />

Furnari nasce<br />

per caso<br />

all’Aquila 45<br />

(quasi 46) anni<br />

or sono.<br />

Laureato in<br />

Giornalismo,<br />

Critica e<br />

Informazione<br />

Musicale,<br />

esperto di storia<br />

ed estetica delle<br />

musiche afro<br />

americane e<br />

gucciniano<br />

naturale. A volte<br />

scrive anche di<br />

cose normali ma<br />

non si diverte e<br />

allora per<br />

scacciare la noia<br />

accetta sfide<br />

come questa.<br />

Vedremo.


si rinnova ogni volta (poche purtroppo) che gli impegni di lavoro mi<br />

consentono di correre ad un suo concerto. E ogni volta è<br />

un’esperienza nuova fatta di racconti e aneddoti che solo Guccini,<br />

contastorie e affabulatore di razza, sa rendere unici anche se banali<br />

nella loro essenza. Come quando ti racconta del recente concerto<br />

tenuto a Bellinzona in Svizzera nazione della quale ha apprezzato la<br />

civiltà avanzatissima ma non esente, come ha spiegato il Maestrone<br />

da “sfighe vergognose”, come i ristoranti: “Dopo il concerto ci hanno<br />

portato a mangiare in un posto tipo baita – racconta – attorno al quale<br />

c’erano delle capre che dormivano. Quando abbiamo chiesto cosa<br />

c’era sul menù ci hanno detto che potevamo avere solo del<br />

minestrone con busecche ( trippa ). Ho chiesto se si potesse fare<br />

almeno senza busecche. E poi avevano un vino ignobile”. Il rapporto<br />

di Francesco con il vino va molto al di la del semplice gusto del bere:<br />

il vino è stare insieme, parlare, raccontare e giù puttanate! Del resto<br />

quando Guccini cominciava a frequentare la Bologna di notte c’erano<br />

i whisky a go – go, dove si pagava tanto e si beveva poco e le osterie<br />

dove si beveva tanto e si pagava poco. La scelta per uno studente<br />

sempre in duomo ( gergale modenese per al verde ), era giocoforza<br />

obbligata. Dicevo di Guccini contastorie, non cantastorie come<br />

qualcuno ha autorevolmente sostenuto, un affascinante parlatore che<br />

ti appassiona anche quando ti racconta i fatti suoi; nelle<br />

canzoni come nei libri. Un esempio per tutti? Incontro,<br />

storia di un amore finito con tale Betty, ufficialmente nei<br />

racconti di Francesco “perché lei non aveva tette”, ma<br />

forse le cose non stavano proprio così. Comunque la<br />

canzone narra un fatto personale dell’autore, un fatto<br />

chesecapitaate,elovaiadireaduntuoamicoilmeno<br />

che ti possa capitare è un: “ E chi se ne frega non ce lo<br />

metti?” Guccini no: lui ci fa una canzone che va in giro<br />

ormai da 35 anni, naturalmente insieme ad altre,<br />

attraversando generazioni che nei concerti trovi<br />

schierate invariabilmente per ordine di età: partendo con<br />

i più giovani sotto al palco e via andare, fino ai coetanei<br />

del Vate di Pavana seduti comodamente in tribuna,<br />

mentre lui ad un’età nella quale di solito si cura l’orto e si<br />

spupazzano i nipotini, ha ancora la voglia di confrontarsi<br />

con il pubblico nel corso di lunghi concerti fatti di<br />

canzoni e parole, di silenzi e di battute fulminanti con le<br />

quali il Guccini, si di sinistra ma intellettualmente onesto,<br />

non risparmia nessun partito di nessun colore.<br />

Una generazione sulla locomotiva lanciata a<br />

bomba contro l’ingiustizia. Un maestro di<br />

pensiero e di vita dal quale, all’occorrenza,<br />

dissentire senza essere considerati<br />

imbecilli. O peggio essere tacciati di non<br />

aver capito niente.<br />

E’ sintomatico come la mia generazione, quella targata<br />

1960-64, che negli anni settanta considerava vecchio e<br />

superato chiunque avesse più di trenta primavere,<br />

avesse eletto a maestro di pensiero e solido punto di<br />

riferimento l’ultratrentenne Guccini. Di Francesco Guccini<br />

ti potevi fidare: lui politicamente definito ma non<br />

politicizzato, tanto da sottolineare l’innocenza dell’eskimo<br />

che indossava per ridotte possibilità economiche e non<br />

per altro. Quando Francesco diede alle stampe<br />

discografiche la Locomotiva di anni ne aveva 32, e<br />

quando vide la luce Via Paolo Fabbri 43, il Maestrone<br />

andava allegramente per i 36. Il pianeta Guccini terra<br />

promessa intorno alla quale orbitare e, sulla quale,<br />

spesso e volentieri atterrare, è ancora oggi al centro dei<br />

gusti culturali di una significativa fetta di ultraquarantenni.<br />

La mia in fondo è una generazione di confine, una<br />

generazione che nel ’68 era troppo piccola per capire<br />

quello che stava succedendo (salvo poi scoprire che non<br />

stava succedendo nulla). Una generazione che negli<br />

anni ’70 ha cercato di affrancarsi dai modelli pseudo<br />

culturali dei cattivi maestri del ’68 venuti su a colpi di 6<br />

politico, che pretendevano di insegnarci la vita. Il mio<br />

quasi coetaneo Luciano Ligabue ebbe felicemente a<br />

dire: “Negli anni ’70 la politicizzazione del tutto era<br />

talmente esasperata che se, ad esempio, spostavi un<br />

bicchiere senza un motivo politico eri considerato una<br />

merda”. Quegli stessi modelli pseudo culturali con<br />

annessi cattivi maestri protagonisti di una pagliacciata<br />

come il cosiddetto Processo ai Cantautori, processo che<br />

vide coinvolti, in tempi e luoghi diversi, Antonello Venditti,<br />

Fancesco De Gregori e lo stesso Guccini, il quale venne<br />

messo sulla graticola per aver chiesto 300.000 lire di<br />

rimborso per suonare ad una festa dell’Unità. E’<br />

interessante notare che gli integralisti di allora i quali<br />

pretendevano concerti gratuiti, sono oggi in massima<br />

parte dirigenti di partito o ricoprono cariche<br />

amministrative per le quali percepiscono somme<br />

iperboliche; e vagli a dire qualcosa che vedi come si<br />

incazzano. Comunque Guccini ci ha permesso di<br />

sopravvivere alla decadenza culturale degli anni ’80 e<br />

alla, per molti culturalmente letale, proliferazione<br />

epidemico-televisiva dei novanta, tornando utilissimo<br />

nelle lunghe veglie universitarie durante i giorni della<br />

Pantera, fino a ritrovarci all’alba del terzo millennio, un<br />

po’ invecchiati, faticosamente mamme e papà impegnati<br />

a tenere i figli con la testa fuori dal mondo di plastica, e<br />

magari a portarli con noi sulla locomotiva “Lanciata a<br />

bomba contro l’ingiustizia”.<br />

Una canzone per l’altra metà del cielo<br />

Anche se in maniera necessariamente ristretta non poteva mancare<br />

uno sguardo alle canzoni che Francesco Guccini ha dedicato<br />

all’universo femminile; i titoli sarebbero tanti: da Incontro a Vorrei, da<br />

Scirocco a Quattro Stracci, la scelta non è facile, comunque per<br />

rendere un’idea dell’alta considerazione che il Vate di Pavana ha<br />

delle donne e del loro mondo ho scelto Le Ragazze della Notte, tratto<br />

dall’album Quello che Non……. Un affresco delicato e struggente nel<br />

quale Guccini tratteggia le ragazze incontrate durante lo scorrere<br />

della notte: “Non si tratta di prostitute – ha spiegato il Maestrone –<br />

come qualcuno ha voluto pensare. Parlo di quelle ragazze che vivono<br />

la notte nei locali; per stare insieme, magari per divertirsi e che<br />

cercano in fondo alla notte qualcosa che non trovano, ma forse il<br />

trovare sta nella ricerca stessa di un qualcosa di indefinito e<br />

irraggiungibile”. La canzone procede, come spesso capita a Guccini,<br />

per immagini e assonanze allegoriche, come nella sestina inizale:<br />

Che cosa cercano le ragazze della notte, trucco e toilettes che si<br />

spampanano piano come il ghiaccio va in acqua dentro al tumbler<br />

squagliandosi col caldo della mano, e frugano con gli occhi per<br />

vedere un viso o un' ombra nell' oscurità o per trovare qualcuno a cui<br />

ripetere le frasi solite di quell' umanità... Un’umanità d’arte varia:<br />

avventurieri falliti, baristi preteschi, uomini di dubbia moralità, pianisti<br />

da quattro note appresso ai quali: si mettono a cantare un po’ stonate<br />

quando qualcuno va a picchiare un piano… Ragazze che al mattino<br />

fuggono complice un tassì, ragazze che Francesco Guccini vede<br />

simili e se nella continua ricerca di vita in fondo alla notte viaggiando<br />

magari su un treno parallelo al suo e quindi incontri impossibili, ma a<br />

volte sentirsi vicini conta più che toccarsi.<br />

Sullo sfondo una panoramica delle<br />

migliaia di ragazzi accorsi al concerto di<br />

Guccini, evento - come sottolineato<br />

dall’assessore alla cultura di San<br />

Benedetto del Tronto, Margherita Sorge -<br />

di grandissimo spessore musicale e<br />

culturale che siamo orgogliosi di aver<br />

presentato in esclusiva regionale.<br />

PORTAVO ALLORA UN ESKIMO INNOCENTE<br />

FRANCESCO GUCCINI<br />

SI RACCONTA A<br />

MASSIMO COTTO<br />

CON UNA NOTA DI<br />

LUCIANO LIGABUE<br />

Guccini nell’ I-Pod, in<br />

biblioteca e in video<br />

Scegliere le canzoni di Guccini da<br />

portarsi appresso non è facile<br />

soprattutto per il digiuno di cose<br />

gucciniane. Quello che segue è<br />

solo un tentativo, molto personale,<br />

di fornire ai neofiti qualche dritta<br />

iniziale, poi la strada ve la fate da<br />

soli. Solo un assunto ritengo<br />

assolutamente incontrovertibile e<br />

ve lo passo con indicibile<br />

soddisfazione essendo una mia<br />

personale frase celebre secondo la<br />

quale chi ama la musica, almeno<br />

una volta nella vita, deve andare ad<br />

un concerto di Guccini. Consiglio<br />

di scaricare nel vostri I-Pod tutto il<br />

disco “Fra la via Emilia e il West”,<br />

nonché i singoli brani: “Cirano”,<br />

“Non bisognerebbe”, “Ho ancora<br />

la forza”, “La Genesi”, “Il bello”,<br />

“Signora Bovary”, “Scirocco”,<br />

“Antenor”, “Gli amici”,<br />

“L’ubriaco”, “Al Trist”, “Quello che<br />

non…” , “Le ragazze della notte”,<br />

“Tango per due”, “Acque”,<br />

“Samantha”, “Farewell”, “Nostra<br />

Signora dell’Ipocrisia”, “Lettera”,<br />

“Vorrei”, “Stelle”, “ I Fichi”,<br />

“Stagioni”, “Culodritto”, “Don<br />

Chisciotte”, “E un Giorno”. Per<br />

quello che riguarda i romanzi<br />

indispensabile invece la trilogia<br />

Pavana – Modena – Bologna,<br />

costituita da Croniche Epafaniche,<br />

“Vacca d’un Cane” editi per<br />

Feltrinelli, “Cittanova Blues”<br />

(Mondadori). Se poi vi piace il giallo<br />

sono da leggere i romanzi scritti a<br />

quattro mani con Loriano<br />

Macchiavelli padre del genere noir<br />

all’italiana: “Macaronì”, “Romanzo<br />

di Santi e Delinquenti”, “Un disco<br />

dei Platters”, “Romanzo di un<br />

Maresciallo e una Regina”, “Questo<br />

sangue che impasta la terra”, “Lo<br />

Spirito e altri briganti”, romanzi<br />

questi editi tutti per i tipi di<br />

Mondadori. Per Approfondire la<br />

conoscenza di Guccini,<br />

personaggio e persona, c’è solo un<br />

libro: “Portavo allora un eskimo<br />

innocente”, seconda<br />

conversazione con il giornalista<br />

Massimo Cotto edito da Giunti. Sul<br />

versante dvd assolutamente<br />

impedibili l’antologia “Parole e<br />

Canzoni”, edita da Einaudi, e il<br />

doppio cd-dvd Anfiteatro Live. Tutti<br />

i dischi del “Maestrone” sono editi<br />

dalla EMI.


new<br />

generation<br />

hip hop<br />

iloveyou<br />

stylo aka<br />

LUCA VERDINELLI, classe 1987, in arte Stylo Aka Space si appassiona alla cultura hip-hop sin dall’infanzia. Il suo<br />

primo CD (Biography) è un’introspezione ai problemi giovanili, le rime sono semplici, arrivano dove vogliono, senza<br />

troppi giri di parole, colpiscono il bersaglio e centrano l’avversario. Un ragazzo con un particolare talento per il<br />

freestyle, ha partecipato a tanti contest in giro per l’Italia. I più importanti sono stati quelli del “tecniche perfette” dove<br />

Stylo è sempre arrivato sul podio. Si può definire un vero maestro di cerimonia con grandi doti di intrattenitore. Il video<br />

tratto dal suo singolo “usurpatori” si può vedere anche su youtube.com scrivendo “stylo aka space usurpatori”. Stylo è<br />

autore e interprete delle sue canzoni che fa ascoltare live nelle varie serate, ad esempio a Montegranaro presso il<br />

Campo dei Tigli; ad Altidona, insieme a Lighea e Kontrasto; a Cesena; all’Altomondo Studio di Rimini; a Spoleto etc<br />

etc… Nell’avventura lo segue sin dall’inizio l’amico d’infanzia GIUSEPPE LUCARELLI, classe 1988, in arte South<br />

Face, il quale condividendo la passione per l’hip-hop diventa la seconda voce nonchè primo collaboratore per il CD<br />

prossimamente in uscita. Al duo,Stylo e South Face si affiancano Andrea Mercuri, in arte Andrik e Jounes in arte J.X.<br />

Per contatti www.stylo.135.it<br />

BYROBY B.<br />

new<br />

generation<br />

musiclive<br />

IL TERMINE HEAVY METAL, CORRISPONDENTE ALL'ITALIANO METALLO PESANTE, assume un significato figurato particolare e<br />

lievemente differente rispetto al concetto etimologico; difatti, come è possibile notare nelle riviste di settore automobilistico, spesso ci si<br />

riferisce ad esso come all'insieme delle parti di un motore di auto o moto; anche per questo spesso il termine è gergalmente (talvolta in<br />

modo spregiativo) riferito a generiche fragorose parti di ferro, o acciaio, in movimento, come noi ad esempio diremmo ferraglia. Il<br />

significato figurato è (dai dizionari) tradotto con materiale duro ad indicare il carattere di una persona, come diremmo noi un duro tutto<br />

d'un pezzo. Oggigiorno il termine è comunemente riferito principalmente al genere musicale molto fragoroso e duro, quasi a voler<br />

riassumere le due interpretazioni. L'uso di quest'espressione in riferimento a un genere musicale è incerta e pare che risalga alla stampa<br />

statunitense della fine degli anni settanta. Una possibile ispirazione potrebbe essere derivata dalla canzone Born to Be Wild degli<br />

Steppenwolf, pubblicata nell'omonimo album del 1968 Steppenwolf e inclusa nella colonna sonora del film Easy Rider. In questo brano<br />

compare la frase "heavy metal thunder" ("tuono sferragliante") con riferimento al rombo della ferraglia delle moto bicilindriche usate dai<br />

riders, le mitiche Harley Davidson.<br />

« I LIKE SMOKE AND LIGHTNING HEAVY METAL THUNDER RACIN' WITH THE WIND »...« MI<br />

PIACCIONO IL FUMO E IL LAMPO IL TUONO DI FERRAGLIA GAREGGIARE CON IL VENTO »<br />

Si può ritenere che la nascita del rock sia<br />

proprio da associarsi all'introduzione<br />

massiccia di strumenti e amplificazione<br />

elettrici, e all'opera di sperimentazione<br />

artistica e intellettuale degli artisti che si<br />

occuparono di esplorare le nuove<br />

possibilità offerte da questa evoluzione<br />

tecnologica. Il passaggio alla chitarra<br />

elettrica, in particolare, ebbe influenza<br />

anche sugli altri strumenti; mentre la<br />

batteria blues era spesso costituita da<br />

pochi elementi, quella rock tende a<br />

essere più ricca e dotata di componenti<br />

più voluminosi, in grado di tenere il<br />

passo con l'aumentata potenza della<br />

chitarra; al tempo stesso, i batteristi<br />

iniziano ad utilizzare tecniche che<br />

pongono maggiore enfasi<br />

sull'aggressività e incisività dei suoni e<br />

dei ritmi. Persino i cantanti rock,<br />

affidandosi all'amplificazione, riescono<br />

ad esplorare nuove frontiere sonore, dal<br />

sussurro alla distorsione artificiale della<br />

voce, diventando spesso più stilizzati e<br />

drammatici dei loro predecessori blues.<br />

La musica heavy metal appare<br />

concettualmente alla fine di questo<br />

percorso di potenziamento tecnico e<br />

><br />

><br />

tecnologico del suono. Le sue origini si<br />

devono sicuramente cercare nel Regno<br />

Unito (forse nei dintorni di Birmingham)<br />

verso la fine degli anni sessanta, quando<br />

gruppi come i Led Zeppelin e i Black<br />

Sabbath trasformarono il blues in una<br />

forma di rock molto "duro". In genere<br />

questi gruppi vengono definiti "hard<br />

rock" sebbene alcuni critici utilizzino<br />

questa espressione per altri gruppi, meno<br />

rivoluzionari e considerati più<br />

commerciali (ad esempio i The Who), e<br />

classifichino già queste storiche band<br />

degli anni sessanta/settanta come heavy<br />

metal (in particolare i Black Sabbath).<br />

Questi gruppi erano certamente<br />

influenzati anche dal rock psichedelico e<br />

da artisti come Jimi Hendrix, pioniere e<br />

grande sperimentatore, padre della<br />

chitarra elettrica moderna così come<br />

essa viene concepita nel rock in genere.<br />

Altre influenze comprendono i primi<br />

rocker britannici come The Who e The<br />

Kinks, che spianarono la strada al futuro<br />

stile "metal", grazie all'introduzione dei<br />

power chords e di percussioni più<br />

aggressive ( Keith Moon è annoverato da<br />

molti come uno dei padrini della batteria<br />

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hard rock ed heavy metal). Altro gruppo<br />

considerato fondamentale per<br />

l'evoluzione del genere è quello dei<br />

Cream, che lanciarono il power trio, un<br />

modello di formazione della band che<br />

ebbe in seguito molti emuli nell'hard<br />

rock e nell'heavy metal.<br />

La prima canzone chiaramente<br />

identificabile come pre-prototipo<br />

dell'heavy metal è You Really Got Me<br />

dei The Kinks, pubblicata nel 1965. Il<br />

brano era chiaramente segno dei tempi:<br />

già alla fine del 1968 le sonorità di tutta<br />

la scena rock si erano "indurite" rispetto<br />

alla prima metà del decennio. Diversi<br />

brani di quell'anno, per molti versi<br />

cruciale, vengono etichettati dai critici<br />

come "il primo vero pezzo heavy metal";<br />

fra gli esempi si possono citare<br />

Summertime Blues di Eddie Cochran<br />

riproposto come cover dai Blue Cheer,<br />

Helter Skelter dei Beatles, o la<br />

reinterpretazione, da parte dei Love<br />

Sculpture di Dave Edmunds, della<br />

Danza delle spade di Aram Khačaturjan;<br />

come album, si possono citare Truth di<br />

Jeff Beck e, solo l'anno dopo, il primo<br />

album dei Led Zeppelin.<br />

129


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generation<br />

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RAGAZZE CHE SANNO<br />

VINCERE<br />

Oro, argento, rame, bronzo. Comunque preziose.<br />

Trionfano nello sci, nel volley, nella scherma. incarnano le qualità e la<br />

cultura di un Paese straordinario. Il nostro<br />

. Professioniste dello sport. Sciolte, sicure, anche un po´ narcise, spesso anche ribelli. Un made in Italy<br />

che funziona. Addio Barbie. Muscoli da prestazione, ma anche da copertina. Piercing e iPod, pratiche<br />

della nostra epoca. Poche lacrime e pentimenti, sanno vincere anche il dolore della sconfitta, perché il<br />

segreto per vincere è innanzi tutto quello di imparare a perdere. Giovani donne che schiacciano,<br />

volano, nuotano, segnano, infilzano, stendono, mirano, corrono, saltano, cavalcano. E spesso salgono<br />

al podio. La ragazza italiana nello sport è cambiata, ha maggiore consapevolezza di sé e del suo<br />

corpo, delle sue capacità agonistiche, vuole e pretende, non si accontenta. È femminile, ma<br />

combattiva, è bambina, ma decisa. Sa aspettare, programmare. Sa affrontare le rivali e gestire le<br />

emozioni, la tensione non è più un problema. Poi torna a casa, ad occuparsi della sua vita di tutti i<br />

giorni, così come fanno le altre ragazze. Scuola, ragazzo famiglia, amici. Nord, centro, sud, non è più<br />

questione di regioni. Ogni città, paese, provincia ha la sua tradizione: il resto lo fa la mentalità e la<br />

struttura tecnica. Ogni ragazza è diversa, ma uguale nel cercare soddisfazione. Noi intanto assistiamo<br />

al loro sbocciare, giorno dopo giorno, in un rapido succedersi di ore.....così, come l’alternarsi delle<br />

pagine di un libro, di un quotidiano, di una rivista che ci auguriamo, un giorno, parlerà dei loro successi.<br />

nella foto: la giovanissima cavallerizza Sofia Giustozzi<br />

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