Congressi 2009-2018
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
2014<br />
Non posso tralasciare di fare qui un particolare riferimento al progetto Transaqua – a cui<br />
gli stessi attuali documenti progettuali della Commissione per il Bacino del lago Ciad si richiamano<br />
- che oltre un trentennio fa prospettava l’idea di una grandiosa infrastruttura multifunzionale<br />
capace di trasferire un volume considerevole di acqua dal fiume Congo al limitrofo<br />
lago Ciad. Concordo quindi con i Governi della Commissione del Bacino Lago Ciad sull’urgenza<br />
di intervenire e sulla formula adottata, la cui filosofia nel dare concreta attuazione ai lavori<br />
immediati e improcrastinabili per migliorare l’esistente con la contemporanea azione di approfondimento<br />
ed aggiornamento degli studi necessari per dare avvio alle opere idrauliche e<br />
strutturali che dovranno assicurare la soluzione definitiva del problema.<br />
Il programma deve dunque farsi carico di due tipi diversi di fattori.<br />
In primo luogo, deve essere fondato su aspetti tecnici quali la riorganizzazione dei sistemi<br />
produttivi e la manutenzione e riabilitazione degli attuali sistemi diirrigazione.<br />
In secondo luogo, deve affrontare questioni politiche come il potenziamento della governance<br />
locale e della cooperazione internazionale e il monitoraggio qualificato e permanente<br />
della situazione.<br />
Tutto ciò va in parallelo con la realizzazione delle indispensabili opere infrastrutturali: dighe<br />
e canali che riforniranno il bacino del lago Ciad di un flusso addizionale di acqua derivata dal<br />
fiume Ubangi che riuscirà a ristabilire i livelli idrici preesistenti. Tali opere forniranno inoltre<br />
energia da fonti rinnovabili e non inquinanti, fondamentale per contribuire allo sviluppo sostenibile<br />
della regione.<br />
Spetta adesso alla comunità internazionale di concorrere con generosità alla riuscita di<br />
questo progetto. Si tratta di dare un esempio che deve insegnare che anche i peggiori disastri<br />
ambientali, a cui in questo caso ha contribuito anche la mano dell’uomo, possono essere governati<br />
con interventi di lungo respiro e in cui vengano coinvolti tutti gli attori politici e sociali<br />
locali. Tali interventi devono essere volti a produrre benefici duraturi alle popolazioni e preservare<br />
anche la necessaria biodiversità, ristabilendo gli equilibri dell’ecosistema.<br />
Essi devono rafforzare allo stesso tempo la collaborazione fra i popoli e migliorare la convivenza<br />
pacifica.<br />
38