104 Encarnación Sánchez García Fig. 16. Francesco Lanario, Le guerre di Fiandra. Napoli, Domenico Roncagliolo, 1617. Frontispicio.
105 Imprenta y cultura en la Nápoles virreinal ser propuesto de nuevo en 1617 pues mantenía su carácter oficial incluso en campo iconográfico, gracias al escudo real que domina la portada. La segunda obra que nos interesa es el volumen Le guerre di Fiandra de Francesco Lanario 22 (figs. 15 y 16), cuya primera edición había salido en Amberes en 1615 en italiano, y que, tras otra edición milanesa 23 , veía la luz en noviembre de 1617 en Nápoles “con l’aggiunta de i successi dell’illustriss. et eccellentiss. sig. D. Pietro Girone, Duca d’Ossuna, vicerè e Capitan Generale di questo Regno” y con dedicatoria de Lanario al primogénito del Duque, el Marqués de Peñafiel 24 . 22 LE GUERRE/ DI FIANDRA/ Breuemente narrate/ DA DON FRAN- CESCO LANARIO/ caualiero dell’habito di Calatraua, e del/ Consiglio di Guerra di Sua Maestà/ cattolica ne’ Paesi Bassi./ Con l’Aggiunta de i successi/ <strong>DEL</strong>L’ILLUSTRISS. ET ECCELL. SIG./ D. PIETRO GIRONE/ DUCA D’OSSUNA/ vicerè, e Capitan Generale in questo Regno. IN NAPOLI,/ per Gio. Domenico Roncagliolo. 1617. 23 Le guerre di Fiandra brevemente narrate […]Anversa, Apud Hieronimum Verdusium, 1615; Le guerre di Fiandra brevemente narrate, Milano, Gio. Battista Bidelli, <strong>1616</strong>. Para la edición española habrá que esperar a 1623: Las guerras de Flandes, desde el año mil y quinientos y cincuenta y nueve hasta el de seiscientos y nueve. Madrid, Luis Sánchez 1623. Dedicatoria A D. Gaspar de Guzmán, Conde de Olivares: Vid. J. Simón Díaz, Bibliografía de la literatura hispánica, Tomo XII. Madrid, C.S.I.C., 1982, pp. 625-627. Entre las ediciones italianas Simón Díaz no recoge la nuestra. Sobre la figura de Lanario vid. también Enciclopedia Universal Ilustrada. Madrid, Espasa Calpe, s.a., tomo XXIX, p. 532. 24 “All’Illustrissimo, & Eccellentissimo Sig. Don Giovanni Teglies Girone Marchese De Pegnafiel, e mio Signore. Mi persuado che facilmente sarò stato incolpato da V. E. che nella mia breue narratione delle Guerre di Fiandra non habbia posto le gloriose, & esemplari attioni del Duca suo Padre, e mio Signore. Perciò Supplico V.E. voglia credere che il tutto sia derivato dal non haverne havuto sino adesso particulare, & distinta relatione. Hora dopo molte fatiche con l’istesso stile c’ho tenuto nell’opera l’espongo al giuditio del mondo per sodisfare in parte alla servitù che professo di tenere con l’Eccellentiss. Sig. Duca d’Ossuna, e per riverire, e conoscere V.E. per mio hereditario padrone, al qual ardisco dedicare quest’ultima impressione sicuro che verrà difesa, & illustrata dalla sua grandezza, e prudenza, & à finche meriteuolmente gli’Heroici successi di suo Padre non solo siano imitati da V.E. ma ammirati da i Signori di cotesti felicissimi Regni di Spagna, anzi di tutta Europa, e con la dovuta osservanza le fò humilmente riverenza da Napoli a 27. Di Novembre 1617. Illustriss. E Eccellentiss. Sig. Di V.E. Obligatiss. E deuotiss. Servitore Don Francesco Lanario” ( fol. a-Al) Después de la reproducción de la Epístola al lector de la primera edición añade Lanario otra titulada “Al Lettore Aggiunta”: “Le molte, e diuerse relationi, che mi faceuano de’ memorabili progressi che fece il Duca d’Ossuna in cinque anni di residenza ne’ Paesi bassi, & il non hauerne hauuto quel tempo destinta, e certa notitia, è stata cagione che non te l’habbia rappresentati nella mia breue narratione delle guerre di Fiandra stampata in Anversa à 28 d’Agosto dell’anno 1615. E l’essere stato occupato nel gouerno della Prouincia di Terra d’Otranto ha ritardato quest’ultima impressione nella quale non posso negare di non hauerci trauagliato per essersi stampata più volte in molte Città d’Italia, perloche è stato necessario ch’io mirassi molto bene, che la verità dell’Istoria non ti venisse raportata con qualche velo d’adulatione, ò di falsità” ( fol. Al 6-7).