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BOZEN|MERAN<br />
RESULTS<br />
14.-17.5.2009
CONTENUTI<br />
2<br />
PREFAZIONE PAGINA 3<br />
PARTECIPANTI PAGINA 4<br />
PARTNER PAGINA 18<br />
PROGRAMMA PAGINA 20<br />
RELAZIONI PRINCIPALI PAGINA 21<br />
ESCURSIONE PAGINA 24<br />
WORKSHOPS PAGINA 28<br />
CONFERENZA PAGINA 38<br />
DISCUSSIONE CONCLUSIVA PAGINA 39<br />
ORGANIZZATORI PAGINA 42<br />
IMPRESSUM Copyright: © 2009 ap35 GmbH<br />
Testi: Dr. Oliver Herwig, Florian Semmler, ap35<br />
Materiale fotografico: Daniel Grund, ap35<br />
Grafica: Anja Sawatzke, ap35<br />
ALPITECTURE – CODE 1-09<br />
Le Alpi rappresentano un ambiente unico nel cuore dell‘Europa.<br />
Condizioni spesso estreme determinano geologicamente, topograficamente e climaticamente<br />
lo sviluppo di flora e fauna.<br />
L‘uomo si è adattato di generazione in generazione attraverso millenni all‘ambiente<br />
interagendo con esso. Le nuove tecnologie hanno da un lato semplificato la vita<br />
nelle regioni alpine, dall‘altro hanno contribuito a notevoli cambiamenti nel paesaggio.<br />
L‘architettura manifesta la cultura della popolazione di una regione. Essa viene<br />
influenzata dalla struttura sociale, politica, economica ecc. in relazione con la<br />
storia. Gli edifici possono essere attribuiti alle epoche. La loro concezione e le<br />
nuove costruzioni sono espressione dei nostri giorni. Informazioni e conoscenza<br />
raddoppiano nelle società industriali di oggi circa ogni 5 anni e influenzano la cultura<br />
attraverso disponibilità e globalizzazione Le specializzazioni sono necessarie<br />
per poter agire con successo sul piano economico. L‘architettura collega sulla<br />
base della collocazione gli interessi del committente e della popolazione sotto la<br />
coordinazione delle imprese costruttrici con la tecnologia più recente. Si formano<br />
interfacce di una rete in crescita che deve esser collegata tramite la comunicazione.<br />
<strong>alpitecture</strong> dà spazio per discutere sull‘esistente e per sviluppare nuove visioni.<br />
Visioni che oggi sono già realizzabili in parte. Esse possono fornire impulsi per un<br />
ulteriore sviluppo architettonico, oltre che tecnologico ed economico.<br />
Con <strong>alpitecture</strong> si crea una piattaforma per lo scambio di conoscenze ed esperienze<br />
dal punto di vista di Alpi, architettura e tecnologia; un catalizzatore per<br />
l‘impostazione dei problemi nella cultura edilizia, un modello per altre regioni.<br />
L‘Alto Adige è contrassegnato da opposti: montagna e valle, industria e agricoltura,<br />
transito e turismo, ecc.; qui le culture dell‘area mediterranea si fondono con quella<br />
della popolazione ladina e con la cultura tedesca originaria del nord del passo del<br />
Brennero<br />
Per secoli si è sviluppata una molteplicità che ha contrassegnato, anche involontariamente,<br />
l‘immagine culturale della regione.<br />
Limitate possibilità di sviluppo e molteplici interessi presuppongono un‘elevata<br />
cultura di comunicazione per formulare regole universali che garantiscano uno<br />
sviluppo della cultura edilizia orientata al futuro del paese. I partecipanti alla <strong>alpitecture</strong><br />
hanno avuto modo di convincersi della posizione esemplare dell‘Alto<br />
Adige, anche se si sono espressi criticamente e motivatamente sulle opportunità<br />
e procedure esistenti.<br />
3
PARTECIPANTI<br />
4<br />
ARCH. COSTANZA BRUINI<br />
ARKÉ STUDIO ASSOCIATE; MODENA<br />
WWW.ARKESTUDIO.IT<br />
2001-2002 Ecole d’Architecture et de Paysage de Bordeaux<br />
2004 Laurea presso l’Università di architettura di Firenze<br />
Collaborazione con lo Studio Molini di Vicenza<br />
2005 Collaborazione con lo Studio Politecnica (MO)<br />
2006-oggi: Collaborazione con lo Studio Arké e Vincitrice del Concorso per la<br />
risistemazione urbana nei pressi di Bologna<br />
Anna Allesina, Andrea Sola e Massimo Poluzzi hanno fondato Arké Studio Associato nel Dicembre 2002.<br />
Partendo dallo studio preliminare fino ai dettagli esecutivi e al processo manageriale lo studio si occupa principalmente dei seguenti campi:<br />
Uffici e capannoni industriali; Pianificazione Urbanistica; Residenziale e sociale; Edifici di tipo sanitario; Bioarchitettura; Concorsi; Restauro<br />
scientifico e Ristrutturazioni; Programmi Integrati e Capitolati d’Appalto<br />
Lavori recenti:<br />
• Scuola elementare “Anna Frank” a Modena<br />
• Edifici Residenziali catalogato in Classe A di CasaClima<br />
• Restauro della Chiesa di S.Rocco a Carpi(MO)<br />
•Restauro della Chiesa di S.Ignazio e Sistemazione della galleria museale Cardinale Rodolfo Pio di Savoia a Carpi (MO)<br />
•Pianificazione Urbana e riassetto stradale in località Settecani (MO)<br />
Ing. diplomato (scuola tecnica superiore)<br />
Armin Tittel<br />
Alpstein GmbH, Immenstadt<br />
www.alpstein-architektur.de<br />
• Formazione per carpentiere<br />
• Corso di laurea in architettura a Heidelberg<br />
• Collaborazione con piccoli studi in Svevia Superiore<br />
• Collaborazione come direttore di progetto per la Noichl Blüml Achitekten BDA<br />
Oberstdorf<br />
• Amministratore delegato dello studio di architettura Alpstein a Immenstadt, al<br />
momento 60 dipendenti<br />
• 12 dipendenti nel settore centrale architettura e turismo, dall’architetto di interni<br />
allo specialista in analisi degli sforzi<br />
L’idea di Alpestein è quella di riunire il know-how di specialisti di vari settori per poter assistere i clienti in modo perfetto e completo.<br />
La ALPSTEIN vuole diventare leader sul mercato a livello regionale per quanto riguarda la pianificazione di progetti edilizi complessi e<br />
stimolanti. I punti di forza particolari della ALPSTEIN emergono nel campo dei progetti per il turismo.<br />
La combinazione di conoscenze ingegneristiche, dell’esperienza di lunga data nel turismo e dell’unione di specialisti dell’architettura è la<br />
garanzia per prestazioni perfette e innovazione. I progetti della ALPSTEIN possono già essere ammirati in numerose destinazioni turistiche<br />
ed il loro numero aumenta continuamente.<br />
Ing. diplomato Arch. Eckehart Loidolt<br />
baumschlager & eberle, Vienna<br />
www.baumschlager-eberle.com<br />
• 86-90: corso di laurea in architettura presso l’ETH (Istituto Tecnico Elvetico) di<br />
Zurigo<br />
• 90-95: corso di laurea in architettura alla TH (Università Tecnica) di Darmstadt<br />
• 97 „Tische”: Borsa di studio del Ministero austriaco di Scienza e Cultura a Barcellona<br />
• 04: esame da ingegnere civile, accreditamento, giuramento<br />
• 05: accreditamento per esercitare la libera professione di ingegnere civile in<br />
qualità di architetto<br />
• 06: membro della Camera degli Architetti della Repubblica Ceca<br />
• 95-96: collaborazione con lo studio Mediastadt/Topos a Darmstadt<br />
• 97-97: collaborazione con lo studio Lapena & Torres di Barcellona<br />
• 98-02: collaboratore esterno presso la Baumschlager + Eberle Lochau, Vaduz<br />
• 02-04: dipendente presso la P.ARC Baumschlager + Eberle Gartemann Raab<br />
GmbH a Vienna<br />
• dal gennaio 05: collaboratore esterno presso la Baumschlager Eberle P.ARC ZT<br />
GmbH<br />
Con più di 300 progetti realizzati, Baumschlager + Eberle è oggi uno degli studi di architettura di maggiore successo a livello internazionale.<br />
Riconoscimenti notevoli e premi onorano la qualità di lavori che sono stati realizzati a partire dalla fondazione nel 1985. Il grande<br />
riconoscimento nei confronti di Baumschlager + Eberle deriva da un’idea che sa coniugare direttamente valore d’uso, desideri del cliente<br />
e durevolezza culturale. I team nelle sei sedi in Europa e Cina si assumono con l’architettura una particolare responsabilità nei confronti<br />
dell’utente, del contesto regionale e dell’ambiente sociale. Ma anche così resta sempre abbastanza spazio di manovra per realizzare visioni<br />
estetiche. Su questo approccio complessivo si fondano la fiducia nell’architettura e l’offerta flessibile di prestazioni di Baumschlager Eberle,<br />
come è necessario per creare costruzioni durature e così anche riuscite dal punto di vista economico.<br />
ING. ARCH. DIPLOMATO ON. FAIA<br />
STEFAN BEHNISCH<br />
BEHNISCH ARCHITEKTEN STOCCARDA, MONACO,<br />
LOS ANGELES, BOSTON; WWW.BEHNISCH.COM<br />
Stefan Behnisch ha studiato filosofia presso l‘Università gesuita di Monaco, economia<br />
politica presso la Ludwig Maximilians Universität München e architettura presso<br />
la Universität Karlsruhe, dove nel 1987 ha concluso gli studi con il diploma.<br />
1984-85 ha lavorato presso Stephen Woolley & Assoc. Architects a Venice, CA/<br />
USA. Dopo il diploma è entrato nello studio paterno Behnisch & Partner e nel 1989<br />
ha fondato la filiale Innenstadt, che nel 1991 è divenuta indipendente e dal 2005<br />
firma come Behnisch Architekten. Nel 1999 è stato aperto un altro studio, Behnisch<br />
Architects, Inc., a Los Angeles, nel 2007 è seguito il Behnisch Studio East a Boston<br />
e nel 2008 un piccolo studio a Monaco.<br />
Stefan Behnisch è membro BDA, RIBA (GB), CIMA (USA) e Honorary Fellow del<br />
AIA (USA). Ha insegnato tra l‘altro presso le università di Stoccarda, Portsmouth<br />
(UK), Nancy (Francia), Austin, Texas/USA, e alla Yale School of Architecture a New<br />
Haven/USA. Stefan Behnisch, nel 2002, ha ricevuto il premio francese per l‘edilizia<br />
ecologica, “Trophée Sommet de la Terre et Bâtiment“.<br />
Nel 2004 è seguito il „Environmental Champion Award“ del Interiors & Sources<br />
Magazine, USA, e nel 2007 è stato nominato per il „Global Award for Sustainable<br />
Architecture“ tra cinque architetti.<br />
5
PARTECIPANTI<br />
6<br />
Ing. (scuola tecnica superiore) Christine Schön<br />
Die Planstelle, Monaco<br />
www.dieplanstelle.de<br />
• 1994-1996: formazione come disegnatrice edile<br />
• 1996-1997: disegnatrice edile presso lo studio di architettura Wolf a Parsberg<br />
• 1997-2002: corso di laurea in architettura degli interni a Rosenheim/ laurea<br />
quinquen<br />
• Tesi di laurea: 2002 Hopfenmuseum a Wolnzach<br />
• 2002: corso di laurea in architettura all’Università delle Arti Figurate di Amburgo<br />
• 1997-2002: lavoro parallelo all’università presso lo studio di architettura Martin<br />
+ Grossmann a Rosenheim e presso Graf Bau GmbH a Velburg<br />
• 2002: collaboratrice esterna in qualità di architetto di interni presso lo studio di<br />
architettura Thidtke+Behringer a Rosenheim<br />
• dal 2002 al 2003: collaboratrice esterna in qualità di architetto di interni presso<br />
Vitamine (Amburgo) (parallelamente allo studio universitario)<br />
• dal 2003 al 2004: collaboratrice esterna in qualità di architetto di interni presso<br />
lo studio di architettura Hansmann (Amburgo) (parallelamente allo studio universitario)<br />
• 2004: architetto di interni presso Team4, Monaco<br />
• 2005: direzione dello studio “die Planstelle”, Monaco<br />
Pubblicazione:<br />
Concorso delle finestre, Institut für Fenstertechnik e.v. (Istituto per la tecnologia<br />
delle finestre), Rosenheim<br />
Ing. (scuola tecnica superiore)Monika Berghammer<br />
Die Planstelle, Monaco<br />
www.dieplanstelle.de<br />
• 1997 - 2002 Corso di laurea in architettura di interni presso la Fachhochschule<br />
(scuola tecnica superiore) di Rosenheim<br />
• Tesi di laurea: 2002, 2002, Geburtshaus „Freudenhaus“ (casa natale “bordello”),<br />
vincitore del „BDIA“ – premio di promozione “Innovazione nella sanità”<br />
• 2001 – 2002 presso Schmidhuber & Partner a Monaco<br />
• 03.2002 - 07.2002 collaboratrice esterna presso lo studio di architettura<br />
Schmidhuber & Partner di Monaco<br />
• dall’08.2002 al 06.2005 dipendente della Team4 Monaco<br />
• dall’01.2005 direzione di „die Planstelle“<br />
Pubblicazione<br />
• ait - 11/2003 – Tesi di laurea „Freudenhaus“ (“bordello”)<br />
DIE PLANSTELLE si occupa di lavori nel settore dell’architettura di interni.<br />
Architettura. Gestione progetti. Design del prodotto. Mostre.<br />
Vari progetti<br />
• „Studio Franken“, ristrutturazione interna del Ticket-Shop<br />
• „Küchenmanufaktur“, ristrutturazione della sala mostre<br />
• „VBW Cluibzimmer“, concorso per la VIP-Lounge<br />
• „Kirchenstraße 28“, progetto e piano di inserimento di una casa monofamiliare<br />
• Progettazione della casa monifamiliare „Wohnhaus Weiden“<br />
• Progettazione della casa monifamiliare, „Maximilian“<br />
• Piano per il settore della ristorazione „The Dome“<br />
• Progetto per l’agenzia di eventi B+W<br />
Ing. diplomato Jan Papenhagen<br />
Dorsch Gruppe<br />
www.dorsch.de<br />
• Corso di laurea in architettura presso l’Università Tecnica di Karlsruhe dal 1987<br />
al 1995<br />
• 1993 – 1994 Borsa di studio Erasmus presso la Escuela Technica Superior de<br />
Architectura a La Coruna / Spagna<br />
• 1995 – 1996 studio di architettura Weindel a Karlsruhe<br />
• 1996 – 2000 studio di architettura RKW Rhode Kellermann Wawrowsky Architettura<br />
e urbanistica a Lipsia<br />
• 1997 - 2008 studio di architettura RKW Rhode Kellermann Wawrowsky, Architettura<br />
e urbanistica a Lipsia e Francoforte sul Meno<br />
• 2000 – 2001 studio di architettura Gewers Kühn & Kühn a Berlin<br />
• 2003 - 2004 Postgraduate Studies. Corso di laurea postuniversitario in economia<br />
degli immobili, parallelo al lavoro, presso l’Accademia degli Immobili<br />
EUROPEAN BUSINESS SCHOOL a Oestrich-Winkel, Titolo accademico: economista<br />
di immobili (ebs)<br />
• 2006 – 2008 direttore di sede della RKW di Francoforte<br />
• 2008 fondazione dello studio di design design4 in società con Angelika<br />
Mosig,Wolfgang Ott, Andreas Notter<br />
• dal 2008 Dorsch Gruppe hoffmann röder hochbau GmbH<br />
• dal 2008 responsabile progetti del Gruppo Dorsch.<br />
Da più di 50 anni Dorsch è un partner stimato nel consulting e engineering per clienti industriali, investitori privati ed istituzioni pubbliche.<br />
Con circa 1.600 dipendenti, il Gruppo Dorsch Germania è il maggiore gruppo indipendente di progettazione e consulenza. Le singole aziende<br />
del gruppo occupano posizioni eccellenti con la loro gamma di prestazioni specifiche che si caratterizzano per l’ampio spettro di servizi<br />
offerti nell’engineering e anche per le ottime referenze nella collaborazione per lo sviluppo.<br />
Orientati al futuro e consapevoli della qualità, i dipendenti del gruppo Dorsch lavorano per clienti in tutte le regioni del mondo. Il gruppo<br />
Dorsch offre l’intero ventaglio delle prestazioni negli ambiti dell’ingegneria civile, industriale e degli impianti, delle acque, aeroporti, infrastrutture,<br />
trasporti e ambiente.<br />
Ing. Architetto diplomato della BDA (Associazione<br />
degli Architetti Tedeschi) Erasmus<br />
Eller<br />
Architetti Eller + Eller, Düsseldorf<br />
www.eller-eller.de<br />
Erasmus Eller ha studiato architettura ad Aquisgrana ed ha poi cominciato a lavorare<br />
per lo studio Eller Maier Walter a Düsseldorf. Nel 1993 ha fondato una sede a<br />
Mosca, la seconda dopo Berlino. Dal 1997 dirige questo studio, che nel frattempo<br />
porta il nome di Architetti Eller + Eller, in qualità di amministratore delegato e dal<br />
2003 è l’unico socio.<br />
Oltre alla realizzazione di progetti significativi per committenti privati e pubblici in<br />
Germania, un ulteriore fulcro della sua attività è costituito da Mosca e dall’Europa<br />
dell’Est. Inoltre, Erasmus Eller tiene numerose conferenze sul tema „Costruire<br />
all’estero“.<br />
Lo studio di architettura Eller + Eller ha la sua sede principale a Düsseldorf e ulteriori filiali a Berlino, Mosca e Kiev. Lo studio fu fondato nel<br />
1964 con il nome di Eller Moser Walter e dal 1997 porta il nome di Architetti Eller + Eller. Oltre alle classiche prestazioni degli architetti, i<br />
compiti di progettista generale sono diventati negli ultimi anni sempre più importanti.<br />
Dal 1993 lo studio è attivo in Europa Orientale, soprattutto a Mosca.<br />
Tra i progetti internazionali si annoverano:<br />
• Daimler AG, sede a Mosca; Kutuzovsky International Center, Mosca;<br />
• European Plaza, Kiev; Metro AG, sede di Kiev<br />
• Ressort sciistico e alberghiero Stepanovo<br />
• Park City, Mosca<br />
• Hotel e costruzione area ad uso abitativo, Riga<br />
• Office Center Haniel, Shanghai<br />
Tra i progetti noti in Germania ci sono il Landtag (Parlamento) della Renania Settentrionale – Vestfalia a Düsseldorf, il Ministero Federale<br />
della Giustizia a Berlino, il Ministero Federale dei Trasporti a Bonn e il Museo Storico Tedesco a Berlino in collaborazione con in I.M. Pei,<br />
New York.<br />
7
PARTECIPANTI<br />
8<br />
Ing. diplomato Jan Parth<br />
Gewers & Partner, Berlin<br />
www.gewers-partner.de<br />
Corso di laurea in architettura presso la FH NON, Buxtehude<br />
1996 Laurea<br />
1996 Bolten & Sefl, Amburgo<br />
1997 David Ling Architects, New York<br />
1998 Henn Architekten, Berlino<br />
2008 Gewers & Partner, Berlino<br />
Gewers & Partner<br />
• Fondazione di Gewers & Partner, architects designers engineers nel 2008,<br />
• successore dello studio già esistente G K K.<br />
• 1.11. 2008 Henry Pudewill e Georg Gewers Partner<br />
Dal loro loft sull’acqua nel quartiere di Kreuzberg ,Georg Gewers e Henry Pudewill elaborano con altri 15 collaboratori progetti nazionali e<br />
internazionali dai parametri più disparati. In primo piano c’è l’approccio completo dalle più alte esigenze di progettazione in combinazione<br />
con uno svolgimento dei lavori di prima classe.<br />
Entrambi i soci hanno alle spalle più di 15 anni di esperienza con committenti e progetti di alto livello, molti di tali lavori sono stati premiati.<br />
Lo studio elabora i temi architettonici più diversi, come ad esempio la nuova costruzione degli uffici/laboratori dell’Istituto Federale per la<br />
valutazione dei rischi a Berlino, o progetti per l’arte e la cultura, come la ristrutturazione del famoso Palazzo dell’Ammiraglio a Berlino.<br />
Lo studio si percepisce a livello internazionale ed è al momento attivo in Arabia Saudita, Cina e Libano.<br />
Ing. diplomato (scuola tecnica superiore)<br />
Carmen Wolf<br />
Architetti Hild und K, Monaco<br />
www.hildundk.de<br />
1992-95 Corso di laurea in sport, Stoccarda<br />
1995-99 Corso di laurea in architettura, Biberach/Ulm<br />
1997/98 Architecture Jean Nouvel, Parigi. Progetto: gasometro a Vienna /A<br />
1999 Laurea in architettura a Biberach; tema: Accademia dello Sport di Stoccarda<br />
1999 Partecipazione a diversi workshops con Pippo Ciorra, Pietro Caruso<br />
1999/2000 architetto presso LAB FAC, Parigi. Progetto: “Congis sur Thérouanne”<br />
2000 architetto presso Philippe Gazeau, Parigi. Vari concorsi<br />
2000 architetto presso Fink+Jocher, Monaco.<br />
Concorso: centro parrocchiale di Riem<br />
2001 partecipazione a diversi concorsi in Germania e all’estero<br />
Luglio 2001 architetto e direttrice di progetto presso Architetti Hild und K, Monaco,<br />
ingegneria civile, concorsi, architettura di interni e mobili<br />
Sotto la direzione di entrambi i soci Andreas Hild e Dionys Ottl, un giovane team ambizioso si impegna a Monaco ad alto livello professionale<br />
a contribuire con i compiti ad esso affidati alla discussione sull’architettura.<br />
Oltre alla ristrutturazione e ai lavori per la conservazione dei monumenti, che aprono nella continuità del compito molte possibilità per nuove<br />
scoperte per le costruzioni, uno dei nuclei del lavoro è costituito anche dall’edilizia abitativa ed universitaria del settore pubblico, le cui<br />
esigenze riguardanti l’impiego dei mezzi finanziari pubblici e le scadenze temporali vengono prese molto sul serio dal nostro studio.<br />
Con committenti esigenti sono state realizzate diverse case ad uso abitativo e monofamiliari anche di alta qualità artigianale.<br />
La realizzazione degli spazi interni a fronte di richieste complesse riguardanti l’uso dello spazio stesso ed il design delle mostre hanno<br />
contribuito negli ultimi anni, insieme ai mobili e al design del prodotto, ad ampliare notevolmente lo spettro di prestazioni coperto dallo<br />
studio. Anche i piccoli incarichi di costruzione, fino a quella di una fermata dell’autobus, vengono comunque considerati sempre anche da<br />
una prospettiva unitaria e andando alla ricerca delle loro qualità molteplici (e in questo caso anche urbanistiche).<br />
© Karin Lernbeiß<br />
Ing. diplomato Martin Krammer<br />
INNOCAD Planung und Projektmanagement GmbH,<br />
Graz; www.innocad.at<br />
Professionalmente:<br />
• dal 1996 al 2001 responsabile degli uffici europei dello studio mOrphosis<br />
architects, Los Angeles a Graz<br />
• dal 2001 al 2003 lavoro associato con l’architetto Marion Wicher<br />
• dal 2003: INNOCAD Planung und Projektmanagement GmbH<br />
Istituzionalmente:<br />
• al 1999 Presidente dell’Associazione Centrale degli Archittetti Austriaci, sezione<br />
di Steiermark.<br />
• dal 2007 Presidente del consiglio di amministrazione della Casa dell’Architettura<br />
a Graz<br />
• Mitglied del „Forum Stadtpark“, Graz<br />
Lavori recenti:<br />
• Oltre all’architettura, nel corso della sua attività Martin Krammer si è occupato<br />
tra l’altro anche di scenografie (ad esempio per autunno stiriano, Theater im<br />
Bahnhof), di istallazioni spaziali, dell’organizzazione di manifestazioni (ad es. i<br />
100 anni dell’Associazione Centrale di Semperdepot Vienna) e della produzione<br />
di alimenti (pasticceria sperimentale e gastronomia veloce)<br />
• attuale curatore della serie di manifestazioni „Foodline“ nell’ambito del “designmonat”<br />
(mese del design) a Graz<br />
Fondazione 1999<br />
Lavoriamo con il contesto, ci avviciniamo in modo pragmatico e sviluppiano a partire dalle conoscenze idee non convenzionali. Così il<br />
nostro approccio risulta spesso semplice. Sovrapposti con i vari fattori influenti, i progetti diventano complessi, il tema viene interpretato<br />
in modo molteplice, viene campionato, modulato, astratto o remixato.<br />
Ispirazione<br />
Ci facciamo ispirare dalle piccole e grandi cose del mondo, il nostro motto è: lavorare col cervello ed agire col cuore.<br />
Il design non è fine a se’ stesso, non è in primo piano, ma trasporta l’idea come conseguenza logica. Con i nostri edifici non perseguiamo<br />
l’obiettivo di raggiungere un ideale di bellezza privo di imperfezioni. Nascono “teste caratteristiche”, oggetti carismatici dotati di personalità<br />
e piccole, simpatiche “particolarità”.<br />
Ing. architetto diplomato Stefan Haass,<br />
kadawittfeldarchitektur, Aquisgrana<br />
www.kadawittfeldarchitektur.de<br />
1991 - 1998 Corso di laurea presso la RWTH di Aquisgrana; 1998 laurea<br />
Dal 1998 dipendente della kadawittfeldarchitektur, Aquisgrana (D)<br />
Dal 2005 direzione dello studio<br />
Gestione progetti:<br />
• 1999 - 2001 casa di riposo St. Nikolaus a Neumarkt, Salisburgo<br />
• 2003 - 2005 centro pedagogico speciale Hallein, Salisburgo<br />
• 2004 - 2006 scuola Mittersill, Salisburgo<br />
• Dal 2006 sede centrale del gruppo AachenMünchener Versicherungen, Aquisgrana<br />
• Dal 2008 sede centrale di Patrizia, Augusta<br />
Concorsi:<br />
• 2002 Scuola Mittersill, Salisburgo; 1° posto<br />
• 2002 Ospizio di Düren, Düren 1° posto<br />
• 2002 Chiesa e commercio, Amburgo; 1° posto<br />
• 2005 Casa di riposo di Altenmarkt, Pongau 1° posto<br />
• 2005 Ampliamento scuola elementare Kuchl, Salisburgo 1° posto<br />
• 2005 Sede Centrale del gruppo AachenMünchener Versicherungen, Aquisgrana<br />
1° posto<br />
kadawittfeldarchitektur è uno studio di architettura attivo a livello europeo che ha sede ad Aquisgrana, in Germania, ed affonda le sue radici<br />
a Graz, in Austria.<br />
La sede di Aquisgrana dà lavoro nel frattempo a 50 dipendenti fissi diplomati. Gli ambiti di lavoro rappresentati vanno dalla geografia<br />
economica all’urbanistica; la maggior parte dei collaboratori sono architetti, fino agli architetti di interni e ai designer di prodotto. Come si<br />
evince dalla struttura dei dipendenti, puntiamo ad una gamma completa di prestazioni per i nostri committenti.<br />
Il nostro spettro di prestazioni comprende concorsi, studi di fattibilità, progettazione di piani e autorizzazioni e dello svolgimento, appalti e<br />
direzione generale dei lavori. Lavoriamo sempre di più come progettisti generali, svolgendo le progettazioni specialistiche complementari<br />
insieme a partner rinomati, con cui ci lega una collaborazione di lunga data.<br />
Oltre alla nostra parte nel settore dell’architettura, dal gennaio 2008 esiste anche kadawittfeldconsult che si occupa della progettazione<br />
dell’organizzazione degli uffici, del design del prodotto, della costruzione di mobili e di sistemi intuitivi di direzione.<br />
I progetti della kadawittfeldarchitektur spaziano dall’architettura all’urbanistica agli spazi interni; studi urbani sviluppano il significato di<br />
edifici pubblici nel loro ambiente.<br />
9
PARTECIPANTI<br />
10<br />
Ing. diplomato Sabine Keggenhoff<br />
KEGGENHOFF | PARTNER, Arnsberg-Neheim<br />
www.keggenhoff.de<br />
Sabine Keggenhoff, membro della BDIA (Associazione degli Architetti di Interni<br />
Tedeschi) e della AKNW (Camera degli Architetti della Renania Settentrionale-Vestfalia),<br />
titolare di KEGGENHOFF I PARTNER, è tra l’altro docente di “Introduzione<br />
alla progettazione” presso il dipartimento di architettura di interni della scuola di<br />
architettura e architettura di interni Detmolder.<br />
Dopo una laurea in architettura di interni in Germania, una borsa di studio in architettura<br />
presso la „University of New South Wales“ a Sydney e soste ad Amsterdam,<br />
nel 2001 ha fondato con Michael Than KEGGENHOFF I PARTNER. Lo<br />
spettro delle attività, o meglio delle competenze centrali interne, comprende la<br />
coniugazione coerente di discipline complementari come architettura di interni,<br />
architettura, design e comunicazione.<br />
I suoi lavori vengono pubblicati ripetutamente e ad essi vengono assegnati premi<br />
per il design nazionali e internazionali (tra gli altri, l’„INsider Award“ – il migliore<br />
dei migliori in Germania). Le conoscenze specifiche ed il suo impegno nei confronti<br />
del tema “SPAZIO” sono altrettanto documentati nelle numerose relazioni,<br />
partecipazioni a giurie, assemblee specializzate, congressi e workshop.<br />
PROFILO DELLO STUDIO KEGGENHOFF I PARTNER<br />
Gli spazi e gli edifici che sviluppiamo per conto di committenti a livello nazionale ed internazionale possono essere descritti in modo semplice:<br />
architettura di interni, architettura e Corporate Design come opera completa, come unità, adeguata, orientata allo scopo, emotiva,<br />
funzionale.<br />
Composizioni di materiali e colori, contrasti di superfici e strutture, giochi di luci ed ombre racchiudono un valore particolare. Forme<br />
geometriche di base e riferimenti ben definiti si snodano come un filo conduttore tra i vari progetti e costituiscono nel complesso un’unità<br />
concettuale.<br />
Un’analisi precisa costituisce la base per raggiungere soluzioni di alta qualità e responsabilità.<br />
Ing. diplomato Regina Kohlmayer,<br />
Oberst&Kohlmayer Generalplaner GmbH<br />
Stoccarda<br />
www.kohlmayer-oberst-architekten.de<br />
• Laurea nel 1991 presso l’Università di Kaiserslautern<br />
• Collaboratrice esterna presso Mahler Günster Fuchs a Stoccarda<br />
• 1996/97 docente presso l’Istituto per edilizia dell’Università di Stoccarda, Prof.<br />
Stefan Behling<br />
• Dal 1997 architetto esterno presso la AK Baden-Württemberg<br />
• 1997-2000 collaboratrice scientifica presso l’Istituto urbanistico dell’Università,<br />
Stoccarda, Prof. Dr. Helmut Bott<br />
• 1998 fondazione della Kohlmayer Oberst Architetti a Stoccarda con Jens<br />
Oberst<br />
• Dal 2004: socia esecutiva della Oberst&Kohlmayer Generalplaner GmbH,<br />
Stoccarda e Girlan, Italia<br />
Ing. diplomato (scuola tecnica superiore)<br />
Barbara Bischof<br />
Küchel Architects & Partners, St.Moritz<br />
www.kuechelarchitects.ch<br />
1988–1991 Formazione come falegname presso la falegnameria Sirch, Stötten<br />
a.A.<br />
1993–1997 corso di laurea in architettura presso la scuola tecnica superiore di<br />
Monaco<br />
1995–1997 collaborazione con lo studio di architettura Fink + Jocher, Monaco<br />
1998–2004 collaborazione con vari studi di architettura in Allgäu e a Monaco<br />
Dal 2005 collaborazione con la Küchel Architects, St. Moritz<br />
Dal 2008 socia presso la Küchel Architects<br />
Ci troviamo a St. Moritz, longitudine 9,48° e latitudine 46,50° e buoni 1850 metri<br />
sul livello del mare. Il paesaggio montano è il nostro segno di forza, libertà e natura<br />
pura, consideriamo la nostra sede un privilegio, ne ricaviamo energia, creatività<br />
e ci confrontiamo direttamente con l’edilizia ecologia e biologica.<br />
1991 fondazione della Küchel Architects, St. Moritz<br />
2008 Küchel Architects & Partners, St. Moritz<br />
Dal 2009 Küchel Architects & Partners, Zurigo<br />
Titolare: Arnd Küchel, architetto diplomato presso l’ETH (Isituto Tecnico Elvetico)<br />
Partner: Barbara Bischof, Architetto Ing. diplomato (scuola tecnica superiore)<br />
Bettina Braun, Architetto Ing. diplomato (scuola tecnica superiore)<br />
Ulrich Schroff, Architetto Ing. diplomato (scuola tecnica superiore)<br />
ca. 17 dipendenti fissi<br />
11
PARTECIPANTI<br />
12<br />
Ing. Arch. diplomato Jan Kliebe<br />
MGF Architekten, Stoccarda<br />
www.mgf-architekten.de<br />
1992-1999 corso di laurea a Kaiserslautern; 06/1999 tesi di laurea<br />
1999-2002 collaboratore esterno presso la Mahler Günster Fuchs<br />
Dal 2002 architetto libero professionista<br />
Dal 2003 socio e amministratore delegato della Mahler Günster Fuchs Generalplaner<br />
GmbH<br />
Dal 2005 MGF Architekten GmbH<br />
2002-2004 direzione progetto del nuovo edificio per l’istituto tecnico di qualificazione<br />
professionale e istituto professionale di Memmingen<br />
2005 - 2009 direzione progetto dell’edificio sostitutivo per gli alloggi della sezione<br />
di semilibertà dell’istituto di pena di Düppel<br />
2009 direzione progetto del nuovo edificio della mensa della clinica<br />
universitaria di Greifswald<br />
1990 fondazione della Mahler Günster Fuchs Architekten; Dal 2005 MGF Architekten GmbH<br />
Dipendenti: 12-15<br />
Settori di attività:<br />
architettura, progettazione di impianti all’aperto, progettazione generale, tipologia edilizia, scuole, università, edifici pubblici, amministrativi,<br />
per il sociale, per i trasporti, per l’industria, uffici.<br />
La partecipazione a concorsi e perizie nazionali ed internazionali e le costruzioni conseguenti determinano l’opera dello studio MGF Architekten<br />
GmbH di Stoccarda. Il modello costruito in varie scale e le rappresentazioni grafiche influenzano e determinano lo sviluppo della<br />
forma e la disposizione dell’edificio.<br />
Strutture ed ordini chiari e geometri definiscono l’impressione degli architetti e riflettono in tal modo una propria identità nella forma. La<br />
modularità e la disposizione in fila come principio estetico costituiscono le basi per la rappresentazione della forma. La forma architettonica<br />
ideale è quella che integra numerosi modelli singoli. Un atteggiamento di base semplice, generoso ed una materialità chiara nel progetto e<br />
nella costruzione sottolineano la qualità del luogo. Il collegamento di struttura portante, funzione e tecnica nella forma le dona un particolare<br />
splendore.<br />
La concezione e precisione degli spazi offrono una base robusta per realizzare gli edifici. I materiali e la costruzione formano il progetto.<br />
Parte e tutto sono collegati geometricamente e formalmente e si influenzano in maniera reciproca. Materiali lasciati principalmente alla<br />
natura caratterizzano l’atmosfera dei luoghi costruiti e riflettono il luogo preesistente.<br />
Ing. Arch. diplomato Josef Hämmerl<br />
MGF Architekten, Stoccarda<br />
www.mgf-architekten.de<br />
1991 Corso di laurea in architettura presso l’università di Kaiserlautern<br />
1994-1998 Collaboratore scientifico nell’ambito dell’insegnamento e della ricerca,<br />
edilizia I e progettazione,<br />
1998 tesi di laurea, tema clinica della bellezza,<br />
1998 collaboratore esterno presso lo studio Mahler Günster Fuchs Architekten,<br />
Stoccarda, elaborazione di concorsi e progetti<br />
2001 architetto libero professionista,<br />
2000 docente incaricato per il semestre invernale, introduzione<br />
all’edilizia,<br />
2001 docente universitario per il semestre estivo, introduzione alla progettazione<br />
I ed elaborazione di compiti assegnati per esercitazioni<br />
di base nel primo e nel secondo semestre<br />
2002 socio ed amministratore delegato della Mahler Günster Fuchs Generalplaner<br />
GmbH<br />
2005 cambiamento della denominazione in MGF Architekten GmbH, direzione<br />
e gestione progetti, progettazione, pianificazione e svolgimento<br />
lavori<br />
Ing. diplomato Sebastian Thomas,<br />
Muck Petzet Architekten, Monaco<br />
www.mp-a.de<br />
1997-2004 corso di laurea in architettura presso l’Università Tecnica del Brandeburgo<br />
BTU Cottbus e il Politecnico di Milano.<br />
2003 tirocinio presso OMA/AMO, Rotterdam.<br />
2004-2005 collaborazione con la querkraft, Vienna<br />
Dal 2005 collaborazione con lo studio Muck Petzet Architekten, Monaco<br />
• SAAL ristrutturazione della sala plenaria del Landtag (Parlamento) bavarese, Monaco, 2000.<br />
• HELL recupero ambientale dell’area teatro del festival, Hellerau, 2000-03.<br />
• KST nuova costruzione dell’area ad uso abitativo e commerciale con TG / risanamento di monumenti / cambiamento della destinazione,<br />
Monaco, 00-01.<br />
• MOH Mohrmanns Basics, Cinque cortili, Monaco, 2001.<br />
• WAL rinaturalizzazione parziale e modernizzazione del quartiere ad uso abitativo, Waltershausen, 2001.<br />
• CAM sede centrale Infineon, Unterbiberg, 2001.<br />
• HESS ristrutturazione dell’asilo, Monaco, 2001.<br />
• AST cambiamento della destinazione dell’edificio tecnico connesso ai loft, Monaco, 2001-03.<br />
• BAGAB balconi e tettoie, Monaco, 2002-03.<br />
• ETRO Etro, Maximilianshöfe, Monaco, 2002-03.<br />
• HANF MFH, Starnberg, 2003 MPBBPL cambiamento del progetto di edificazione, Planegg, 2003.<br />
• GEV+E progettazione di edificazione connessa a progetto GE, Garching, 2003-04.<br />
• HBF stazione centrale, Monaco, 2003.<br />
• HY Lausitztower, Hoyerswerda, 2003-05.<br />
• BOZ Concorso centro delle biblioteche, Bolzano, 2004.<br />
• HHS concorso piazza del chiosco dei giochi, Amburgo, 2004.<br />
• SCHILL modernizzazione EFH, Krailling 2004.<br />
• GOLL modernizzazione di casa protetta in quanto monumento, Monaco 2004.<br />
• INNING BPL cambiamento della progettazione di edificazione, Inning, 2005-07<br />
• HAUS C costruzione di casa, 2006-07<br />
• SEE realizzazione di casa e atelier, See 2006<br />
• DK ristrutturazione e modernizzazione di appartamento d’epoca, Monaco, 2006<br />
• SUBO negozio Susanne Bommer, Monaco, 2006<br />
• UB11 progettazione casa plurifamiliare, Monaco<br />
• MAR concorso centro culturale Marstall, Monaco 2007<br />
• STEIN modernizzazione / ristrutturazione di casa, nuova costruzione di atelier, Steinebach 2008<br />
• PLZ modernizzazione di casa plurifamiliare, Monaco 2007<br />
• MENS modernizzazione della Mensa dell’opera universitaria, Monaco 2007<br />
Ing. Arch. diplomato BDA Andreas Ferstl<br />
Muck Petzet Architekten, Monaco<br />
www.mp-a.de<br />
1994-2002 corso di laurea in architettura a Cottbus, Graz e Stoccarda<br />
2002-2004 collaborazione in diversi studi di architettura / progetti propri in collaborazione<br />
con MVRDV<br />
dal 2004 collaborazione con Muck Petzet Architekten, Monaco<br />
dal 2006 associate presso Muck Petzet Architekten<br />
13
PARTECIPANTI<br />
14<br />
Ing. Arch. diplomato Nico Santuario<br />
Nething Generalplaner Ulm/Neu-Ulm GmbH<br />
www.nething.com<br />
Corso di laurea presso l’Università Bauhaus, Weimar ed il Politecnico di Milano,<br />
Facoltà di architettura<br />
dal 2001 presso Nething Generalplaner<br />
Nuclei dell’attività<br />
• gestione progetti<br />
• sviluppo progetti e concezioni di edifici<br />
• pianificazione di progetti e concorsi<br />
• direzione di team<br />
Nething Generalplaner è stata fondata nel 1967 da Frieder Nething.<br />
Amministratori delegati: Frieder Nething, Paul Kaszay, Axel Nething<br />
Dipendenti: 120<br />
La Generalplanung è architettura ++.<br />
Nething Generalplaner è uno studio di architettura indipendente, diretto dai titolari con quattro decenni di esperienza nella progettazione,<br />
costruzione e consulenza. La nostra sede principale è a Neu-Ulm. A livello nazionale siamo presenti con ulteriori uffici a Ulm, Günzburg,<br />
Lipsia, Colonia e Berlino. Per la progettazione generale e anche per lo svolgimento di prestazioni architettoniche classiche, lo studio è attivo<br />
con successo a livello nazionale ed internazionale dai primi anni Ottanta.<br />
Affidabilità e fiducia sono la base del nostro agire. Numerosi committenti di lunga data hanno fiducia nella nostra consulenza capace di<br />
comunicare, nella progettazione professionale e nell’applicazione precisa dal punto di vista del budget.<br />
Marieke Kums<br />
SANAA / Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa, Tokyo<br />
www.sanaa.co.jp<br />
2000 – 2005 corso di laurea in architettura e urbanistica all’Università Tecnica<br />
di Delft<br />
2002 Borsa di studio Fulbright presso il Massachussetss Institute of<br />
Technology, Boston, USA<br />
2005 Conclusione degli studi in architettura e urbanistica all’Università<br />
Tecnica di Delft<br />
2002 – 2005 Metropolitan Architecture, Rotterdam<br />
2006 fino oggi: SANAA/Kazuyo Sejima & Ryue Nishizawa, Tokyo<br />
2006 fino oggi: docente ospite presso l’Università Tecnica di Delft, la Princeton<br />
University, Harvard GSD, American University of Sharjah UAE<br />
Ing. Arch. diplomato Christian Simons<br />
Schneider + Schumacher Architekten,<br />
Francoforte<br />
www.schneider-schumacher.de<br />
• 2008 amministratore delegato della schneider+schumacher<br />
• 2000 membro del team direttivo della s+s-: IT e gestione progetti<br />
• 1997 collaboratore presso schneider+schumacher<br />
• 1995 collaborazione parallela allo studio universitario presso schneider +schumacher;<br />
progettazione dei lavori degli uffici KPMG<br />
• 1993 collaborazione parallela allo studio universitario presso lo studio di architettura<br />
AS&P, Albert Speer und Partner, Francoforte; redazione edizione speciale<br />
di a+u<br />
• 1999 viaggio studio attraverso la Cina<br />
• 1993 viaggio studio attraverso Giappone e Stati Uniti, costa occidentale, centrale<br />
e meridionale<br />
• 1991 1° premio concorso Schinkel della AIV (Associazione Architetti e Ingegneri)<br />
di Berlino, area della stazione di Potsdam<br />
• 1988 – 1997 corso di laurea presso la TH (Università Tecnica) di Darmstadt<br />
Attività di docente<br />
• 1994 – 1997 collaboratore scientifico alla cattedra di progettazione e CAD,<br />
Prof. Koob, Università Tecnica di Darmstadt<br />
• 2002 – 2003 incarico di insegnamento presso la scuola tecnica superiore di<br />
Francoforte sul Meno, Progettazione II<br />
Lo studio di architettura schneider+schumacher è stato fondato a Francoforte sul Meno nel 1998 dagli architetti Till Schneider e Michael<br />
Schumacher. Semplicità e perfezione, disciplina e umore, soddisfazione ottimale della funzione ed immagini incisive: lavori non dogmatici,<br />
caratterizzati da leggerezza ed eleganza, smascherano tutti quei contrasti e quelle contraddizioni per ciò che sono: antagonisti solo apparenti,<br />
che possono essere certamente riuniti in edifici notevoli in cui le persone si soffermano volentieri. Questi sono gli obiettivi delle strategie di<br />
progettazione che schneider+schumacher sviluppa per i vari incarichi.<br />
Una delle costruzioni più note e leggendarie è stato il chiosco delle informazioni a Potsdamer Platz a Berlino. L’agenzia pubblicitaria J. W.Thompson<br />
di Francoforte sul Meno, l’edificio dell’amministrazione della KPMG a Lipsia, l’amministrazione principale della BRAUN Kronberg i.Ts., gli uffici<br />
con hotel CUBUS a Düsseldorf, il magazzino di scaffali ERCO a Lüdenscheid, il museo Sachsenhausen a Oranienburg, il nuovo quartiere cittadino<br />
Westhafen a Francoforte sul Meno, un progetto di banche per la EuroHypo a Eschborn presso Francoforte sul Meno sono progetti eccellenti<br />
e più volte pubblicati, per i quali lo studio ha ottenuto numerosi premi.<br />
Dr.ssa Arch. Mag. Barbara Lanz<br />
Architekten Lanz | Mutschlechner Innsbruck<br />
www.stadtlabor.org<br />
2006 conclusione del corso di laurea in storia dell’arte, Università di Innsbruck<br />
1999 esame di stato alla Facoltà di architettura di Venezia<br />
1999 conclusione con lode del corso di laurea in architettura, Università di<br />
Innsbruck<br />
1996 / 1997 borsa di studio Erasmus presso l’Università La Sapienza di Roma<br />
Lavoro come architetto e storica dell’arte libera professionista, con fulcro nella<br />
ricerca edilizia storica, come anche nell’attività di progettazione, consulenza e<br />
perizie in continuità o meglio in relazione con la sostanza edilizia storica.<br />
L’ambito di lavoro è dal punto di vista della topografia e del contenuto molto ampio<br />
e comprende l’elaborazione fino all’accompagnamento dei cantieri e la progettazione<br />
di tutti i processi relativi alla sostanza edilizia. Nel fare ciò, si occupa di oggetti<br />
in campo sacro come anche in quello profano di vari ordini di grandezza: elementi<br />
costruttivi di rovine e fortezze, monumenti tecnici, case urbane e rurali, ma anche<br />
interi ensemble di luoghi e città.<br />
15
PARTECIPANTI<br />
16<br />
March(BI) Dott. Arch. DI Martin Mutschlechner<br />
Architekten Lanz | Mutschlechner; Innsbruck<br />
www.stadtlabor.org<br />
Corso di laurea e tesi presso l’Università Leopold Franzens a Innsbruck, seguito da<br />
master presso il Berlage Institute di Rotterdam.<br />
2001 fondazione di www.stadtlabor.org<br />
Studio per la ricerca e lo sviluppo nel campo dell’architettura, della città e del<br />
paesaggio<br />
Contemporaneamente membro della piattaforma austriaca per la politica<br />
dell’architettura e la cultura dell’edilizia<br />
Professore ospite presso il Berlage Institute e l’Università Leopold Franzens di<br />
Innsbruck.<br />
Al momento lavora a vari progetti di urbanistica e piani complessivi e pubblicazioni.<br />
Ricerca e sviluppo nell’ambito dell’architettura, città e paesaggio<br />
Lo studio viene gestito da Mutschlechner | Lanz con al momento tre dipendenti ed è inserito in una rete dinamica e interdisciplinare di<br />
partner nei progetti.<br />
Profilo delle prestazioni nei seguenti campi:<br />
• architettura dal progetto alla direzione dei lavori<br />
• urbanistica dalla coordinazione del progetto alla elaborazione dell’idea e alla progettazione<br />
• sostanza edilizia esistente, ricerca edilizia storica, analisi, valutazione, ristrutturazione e risanamento<br />
• interior design dai progetti di mobili fino alle idee di spazio<br />
• pubbliche relazioni, mediazione scientifica, presentazione e processi di partecipazione<br />
Prof.ssa Ing. diplomato Ruth Berktold MSc.<br />
Yes Architecture, Monaco, Graz<br />
www.yes-architecture.com<br />
Ruth Berktold ha frequentato l’Università a Stoccarda ed ha studiato poi alla Städelschule<br />
presso Enric Miralles e Peter Cook. Durante questo periodo, ha lavorato<br />
per alcuni anni per Eisele + Fritz, a Darmstadt, e Behnisch und Partner a Stoccarda.<br />
Successivamente ha vissuto e lavorato per nove anni a New York. Una borsa di<br />
studio del DAAD (servizio tedesco per lo scambio accademico) le ha permesso di<br />
frequentare e concludere con lode il Master of Science in Advanced Architectural<br />
Design presso la Columbia University.<br />
Ha lavorato successivamente per tre anni presso Bernard Tschumi, il decano della<br />
Columbia University, nel Columbia Student Center – Lerner Hall. A seguito di tale<br />
esperienza è divenuta designer di prodotto presso la Polshek Partnership per una<br />
nuova sala concerti nella Carnegie Hall.<br />
Ha accettato la sua prima cattedra con Alan Balfour presso il Rensselaer Politechnic<br />
Institute a Troy, NY e successivamente ha insegnato insieme a Lise Anne<br />
Couture presso la Parsons School of Design a NY.<br />
E’ stata poi direttrice progetti presso l’azienda Asymptote ed ha partecipato come<br />
responsabile a vari concorsi, come il centro di distribuzione della BMW e la Mercedes<br />
Benz a Stoccarda.<br />
Dal giugno 2002 gestisce insieme alla sua socia Marion Wicher di Graz lo studio<br />
YES Architecture a Monaco.<br />
Dall’aprile 2003 è professoressa di CAX e progettazione presso la scuola tecnica<br />
superiore di Monaco.<br />
YES è uno studio con sedi a Monaco, Graz e New York, fondato nel 1994 dalle socie Prof.ssa Ruth Berktold (D) e Marion Wicher (A), che<br />
si sono conosciute durante il loro master alla Columbia a New York. Il lavoro di ricerca e progettazione comprende architettura, urbanistica,<br />
realizzazione di interni, mobili, prodotti e webdesign.<br />
Il carattere multidisciplinare dello studio deriva dalla cooperazione con diversi artisti e designer in una pratica sempre più fluente e che<br />
genera sempre nuove collaborazioni.<br />
La sede dello studio a Monaco, Graz e New York permette alla YES di insegnare in varie città e di contribuire così a sviluppare ulteriormente<br />
sia la sua ricerca della progettazione che la sua pratica edilizia.<br />
Ing. Arch. diplomato della BDA<br />
Michael Ziller<br />
Zillerplus Architekten, Monaco<br />
www.zillerplus.de<br />
Corso di laurea in architettura a Monaco presso la scuola tecnica superiore e<br />
l’Accademia delle Arti Figurate,<br />
falegname di mobili,<br />
dal 1998 architetto indipendente a Monaco (zillerplus Architekten und Stadtplaner),<br />
premio bavarese dell’edilizia abitativa 2002 e 2005,<br />
premio onorario 2005 della capitale del Land Monaco per buona edilizia abitativa,<br />
2005-2008 presidente della BDA (Associazione degli Architetti Tedeschi) di Monaco<br />
e Baviera superiore,<br />
settimana dell’architettura a Monaco A3 e A4, giudice di premio specialistico,<br />
insegnamento,<br />
pubblicazioni sull’architettura e l’urbanistica.<br />
Profilo dello studio<br />
• costruzioni su terreni particolari (posizione geografica, inquinamento sonoro, usi condivisi, stile, cambiamento di destinazione… )<br />
• risanamento dal punto di vista dell’energia e misure anti-incendio<br />
• edilizia abitativa, costruzione di scuole, amministrazione e industria, automezzi in sosta<br />
• studi sul patrimonio urbanistico, progetti e piani generali<br />
• progettazione concettuale e concorsi, giudice di premi<br />
Margarete von Lupin<br />
Istituto per la ricerca del design della<br />
ZHdK (Università delle Arti di Zurigo)<br />
www.zhdk.ch; www.design2context.ch<br />
Margarete von Lupin, Zurigo/Costanza. Giornalista freelance, redattrice, presentatrice,<br />
autrice. Margarete von Lupin è docente di teoria e storia del design, come<br />
anche di competenza del dialogo presso la ZHdK, Università delle Arti di Zurigo.<br />
Sempre a Zurigo, è anche dipendente della Design2context, istituto per la ricerca<br />
del design. E’ direttrice degli studi di “Identità urbana e design”, punto di unione<br />
tra comunicazione visuale e urban design. Margarete von Lupin è specializzata<br />
in interviste qualitative sulla ricerca del design. Nel 2005-2006 ha dato vita e<br />
guidato tra gli altri il progetto di ricerca del design “Alla ricerca del Genius Loci di<br />
Galata/Karaköy, Istanbul”, in parte anche in collaborazione con il docente dell’ETH<br />
(Istituto Tecnico Elvetico) Kees Christiaanse. Margarete von Lupin scrive e conduce<br />
interviste anche in vari mezzi di comunicazione e pubblicazioni (radio, riviste<br />
specializzate, giornali, libri) e nei settori urbanità, design, comunicazione visuale,<br />
teoria e ricerca del design. Margarete v. Lupin ha studiato etnologia presso<br />
l’Università Ludwig Maximilian di Monaco; produzione multimediale presso la<br />
scuola tecnica superiore di Weingarten/Accademia per i Media e il Design; design<br />
culture presso la ZHdK. Oggi analizza le richieste dialogiche particolari rivolte ai<br />
soggetti interessati nei progetti di design e progettazione. E’ membro della giuria<br />
svizzera dei concorsi urbanistici europei EUROPAN_10 (2008-2010).<br />
17
PARTNER<br />
18<br />
ERLACHER INNENAUSBAU<br />
St. Gertrude 8<br />
I-39040 Barbiano,<br />
Ponto Gardena (BZ)<br />
t +39 0471 654 308<br />
f +39 0471 654 041<br />
info@erlacher.it<br />
www.erlacher.it<br />
FRENER & REIFER<br />
Metallbau GmbH/Srl<br />
Via Alfred Ammon Straße 31<br />
I-39042 Brixen/Bressanone<br />
t. +39 0472 270 111<br />
f. +39 0472 270 170<br />
info@frener-reifer.com<br />
www.frener-reifer.com<br />
ERLACHER INNENAUSBAU – LEGATO ALLA<br />
TRADIZIONE, ORIENTATO AL FUTURO.<br />
ERLACHER INNENAUSBAU sviluppa interni di qualità a misura di tutti gli spazi interiori , così come<br />
anche soluzioni complete fino alla consegna dell’abitazione pronta ad essere abitata. Oltre al legno<br />
vengono impiegati come materiali la pietra, il vetro, il metallo e la plastica. Molto forte nell’arredamento<br />
di hotel di categoria alta, appartamenti, edifici pubblici, banche, case di riposo e del settore abitativo<br />
privato.<br />
Inoltre, ERLACHER INNENAUSBAU è specializzata nell’acustica degli spazi e nelle soluzioni di protezione<br />
acustica, come anche nelle idee per l’illuminazione.<br />
Nel 1976 Toni Erlacher acquisì la falegnameria Schenk, che era stata già fondata nel 1905 e dà lavoro<br />
ad oggi a 35 tecnici, maestri e lavoratori specializzati molto motivati.<br />
Rappresentata alla <strong>alpitecture</strong> da:<br />
Toni Erlacher e Thomas Erlacher.<br />
COPERTURE PER EDIFICI,<br />
COSTRUZIONI DI METALLO E VETRO<br />
La FRENER & REIFER Metallbau realizza progetti insoliti per architetti e committenti a livello internazionale:<br />
sviluppi speciali per coperture per edifici e facciate. Costruzioni esclusive in vetro, metallo, altri<br />
materiali. Adattamenti particolari di alta qualità e amore per il dettaglio, integrazione di idee durevoli di<br />
edifici e facciate.<br />
La FRENER & REIFER Metallbau è stata fondata nel 1974 da Georg Frener e Franz Reifer e dà al momento<br />
lavoro a 160 dipendenti fissi.<br />
Rappresentata alla <strong>alpitecture</strong> da:<br />
Michael Reifer e Michael Purzer<br />
Höller KG<br />
Via Alfred-Nobel 22<br />
I-39055 Laives (BZ)<br />
T. +39 0471.592666<br />
F. +39 0471.592667<br />
info@hoeller.com<br />
www.hoeller.com<br />
LANZ METALL KG<br />
Gratsch - Grazze 19<br />
I-39034 Toblach - Dobbiaco<br />
t: +39 04 74 97 21 31<br />
f: +39 047 4 97 28 13<br />
info@lanz.bz.it<br />
www.lanz.bz.it<br />
HÖLLER AMBIENTA IDEE<br />
In qualità di azienda specializzata nell‘arredamento HÖLLER riunisce le abilità di progettazione con<br />
l‘elaborazione di dettagli tecnici fino alla fornitura e integrazione di materiali inusuali. I collaboratori<br />
sono specialisti e progettano e costruiscono su una superficie aziendale di 5.000 m2 tutti i prodotti<br />
con la qualità HÖLLER certificata.<br />
HÖLLER è un‘azienda di arredamento diretta dai proprietari dal 1949. I punti focali di realizzazione<br />
si trovano in edifici pubblici oltre che in alberghi e banche, ma anche nell‘arredamento di ambienti<br />
abitativi di privati esigenti.<br />
Klaus Höller dirige l‘azienda dal 1988 con i suoi 33 collaboratori.<br />
Rappresentati alla <strong>alpitecture</strong> da:<br />
Klaus Höller, Gabriel Troger, Jakob Meraner e Andrea Daldos<br />
SOLUZIONI INNOVATIVE –<br />
CREAZIONE DI PRODOTTI CLASSICI<br />
Tra i punti di forza di LANZ METALL vi sono le soluzioni innovative, la creazione di prodotti classici e la<br />
lavorazione di strutture metalliche. I progetti vengono realizzati in tutta l‘Europa centrale.<br />
Josef Lanz ha fondato l‘azienda nel 1963. Da officina di fabbro di paese l‘azienda si è sviluppata in<br />
specialista competente e professionale nel settore costruzioni in acciaio, metallo e vetro. La direzione<br />
dell‘azienda è nelle mani di Josef Lanz e di suo figlio Gert Lanz, entrato in azienda nel 1996. La crescita è<br />
stata continua sin dalla fondazione e attualmente conta 26 collaboratori e circa 40 montatori esterni.<br />
Rappresentati alla <strong>alpitecture</strong> da:<br />
Gert Lanz, Erwin Trojer e Harald Wisthaler<br />
19
PROGRAMM<br />
20<br />
1° GIORNO;<br />
GIOVEDÌ 14/05/2009<br />
14:30 - 16:15 Saluti e presentazione degli ospiti, EOS e partner<br />
16:45 - 19:15 Relazioni principali<br />
20:30 - 22:30 Castel Mareccio – degustazione di vini e wine party<br />
3° GIORNO;<br />
SABATO 16/05/2009<br />
07:30 - 09:00 Visita alle Terme di Merano, facoltativa<br />
10:00 - 10:45 Workshop I – Impostazione del problema<br />
11:00 - 12:30 Workshop II – Elaborazione<br />
14:00 - 15:30 Workshop III – Risultati<br />
15:45 - 17:30 Presentazione dei risultati dei workshop<br />
19:00 - 20:00 Relazione introduttiva, Teatro Merano<br />
20:00 - 21:00 Tavola rotonda su Architettura, Alpi ed Tecnologia<br />
2° GIORNO;<br />
VENERDÌ 15/05/2009<br />
09:00 - 10:30 Vigilius Mountain Resort, Visita e colazione<br />
12:00 - 13:45 Frener & Reifer, Bressanone, visita<br />
14:00 - 14:30<br />
all’azienda con Höller KG, presentazione<br />
aziendale, pranzo<br />
Libera Università di Bolzano, Bressanone<br />
15:00 - 15:45 Erlacher, Ponte Gardena, visita all‘azienda<br />
16:30 - 18:00 Castel Firmiano, MMM -<br />
Messner Mountain Museum<br />
18:30 - 19:00 Wine center Cantine Caldaro<br />
19:15 - 19:30 Lido di Caldaro<br />
19:45 - 20:45 Tenuta Manincor, Caldaro<br />
21:00 - 23:00 Cena<br />
COME INTRODUZIONE E PER UN PRIMO SGUARDO ALLA REGIONE<br />
BOLZANO ALTO ADIGE ALCUNE PERSONALITÀ RICONOSCIUTE HAN-<br />
NO RELAZIONATO SU DIVERSI TEMI DELLA PROVINCIA AUTONO-<br />
MA.<br />
DR. LEO ANDERGASSEN,<br />
UFFICIO BENI ARCHITETTONICI<br />
ED ARTISTICI<br />
VALORI CULTURALI E STORICI<br />
DELL‘ALTO ADIGE<br />
Il nome Tirolo viene da Terriolis (terra) e significa terra. Una terra per cui hanno<br />
litigato i vescovati di Chur, Brixen e Trient. Nell‘alto medioevo è iniziato un vivace<br />
scambio commerciale. Nacquero „liberi insediamenti“ delle case nobiliari nel<br />
paese. Le città si svilupparono indipendenti nelle strutture medievali, anche se<br />
modificate notevolmente nel corso del tempo. Nel 19° secolo la Bolzano storica<br />
viene suburbanizzata, altre città decadono a piccoli capoluoghi distrettuali. É<br />
un‘epoca senza impulsi. Nel 1868 una linea ferroviaria permette la traversata del<br />
Brennero. Al volgere del 19° secolo Merano si sviluppa a località di villeggiatura.<br />
Nasce il turismo. Nei decenni del 1920 e 1930 alla struttura marcatamente contadina<br />
è stata imposta l‘industrializzazione. Il boom edilizio del fascismo degli ultimi<br />
decenni avvenne senza alcun riferimento alla storia, senza l‘“anima del paese“<br />
tipicamente contadina.<br />
Oggi esistono le „ultime cicatrici di memoria di una struttura contadina“ sotto<br />
forma di cascine del 15° secolo con ambienti di 1,60 metri di altezza.<br />
La tendenza verso l‘autonomia dell‘Alto Adige ha portato dopo le vicissitudini delle<br />
due guerre mondiali nel 1972 al „pacchetto Alto Adige“ con un nuovo statuto<br />
autonomo per la provincia Bolzano.<br />
„La storia è il presente di ieri, non cancellabile dall‘oggi.“<br />
21
RELAZIONI PRINCIPALI<br />
22<br />
DR. STEFANO PERINI,<br />
DIRETTORE DELL‘UFFICIO IN-<br />
FORMAZIONE ECONOMICA DELLA<br />
CAMERA DI COMMERCIO BOLZANO<br />
DR. ING. ANTON ASCHBACHER,<br />
DIRETTORE,<br />
PROVINCIA AUTONOMA BOLZANO<br />
ALTO ADIGE, SETTORE PIANI-<br />
FICAZIONE EDILIZIA<br />
L‘ECONOMIA DELL‘ALTO ADIGE E LE SUE<br />
NICCHIE<br />
Molteplicità ambientale nel cuore delle Alpi, il 37 % del paese si trova sopra ai<br />
2.000 metri, il 13 % è sotto i 1.000 metri, solo il 6,8 % è adatto per insediamenti<br />
permanenti.<br />
La popolazione dell‘Alto Adige si è sviluppata da popolo contadino a società di<br />
servizi. I settori economici sono equilibrati con agricoltura (4,9 %), artigianato (11<br />
%), industria (17 %), commercio (14 %), ospitalità (11 %), servizi (26 %) e settore<br />
pubblico (16 %). La dimensione media delle imprese è di 4 dipendenti.<br />
L‘Alto Adige appartiene alle prime 20 regioni economiche nel cuore di uno spazio<br />
economicamente forte con 1.900 miliardi di Euro di potere d‘acquisto all‘interno<br />
di un raggio di 500 km.<br />
Il PIL è di 31.000 Euro per abitante. Due mentalità si comprendono grazie<br />
all‘interfaccia culturale e alla competenza linguistica.<br />
Le monoculture frutticole e vinicole contribuiscono con un 47,5 % e un 12,2 % in<br />
larga parte al fatturato complessivo dell‘agricoltura.<br />
Industria/artigianato: 400 imprese grandi con più di 15 dipendenti hanno una quota<br />
d‘esportazione del 45 %, in media le imprese raggiungono un 17 %. L‘edilizia<br />
raggiunge il 90 % del fatturato all‘interno del paese.<br />
13.000 aziende artigianali raggiungono il 72 % del loro successo sul mercato<br />
interno. Il commercio all‘ingrosso utilizza l‘Alto Adige come ponte e per la distribuzione<br />
verso il mercato italiano.<br />
Con 27,7 milioni di pernottamenti l‘anno 2008 rappresenta un record per il turismo.<br />
Le autorità sono committenti importanti, con un budget di 5 miliardi di Euro.<br />
Circa il 4 % del budget viene investito nell‘edilizia privata.<br />
In un confronto dell‘immagine rispetto alla qualità i prodotti della lavorazione dei<br />
metalli vengono prima rispetto a quelli della lavorazione del legno.<br />
Attualmente il tasso di disoccupazione in Alto Adige è del 2,6 %.<br />
PROGETTAZIONE DEL TERRITORIO E<br />
DEI TRASPORTI IN ALTO ADIGE<br />
Nella riforma della legislazione edilizia del 1977 l‘autorizzazione a costruire diviene<br />
un diritto che deve essere acquistata dalla regione (concessione edilizia). Questa<br />
imposta viene oggi condonata a molti cittadini.<br />
„Non possiamo permetterci di non pianificare“. Nel LEROP (Piano provinciale di<br />
sviluppo e di coordinamento territoriale) il parlamento determina gli obiettivi di<br />
coordinamento del territorio con le strategie fissate dalla giunta provinciale. La<br />
giunta provinciale stabilisce le diverse misure tramite dei progetti specifici. I piani<br />
edilizi sono deliberati dalla giunta e stabiliscono le condizioni obbligatorie.<br />
Per la realizzazione è responsabile la giunta regionale con piani esecutivi.<br />
Nell‘anno 1974 è stata eseguita una previsione sullo sviluppo della popolazione e<br />
del turismo. Partendo da 520.000 abitanti (in realtà, 2005: 483.000) e 330.000<br />
turisti (in realtà, 2005: 215.000). Sulla base di questa previsione si sono analizzate<br />
delle possibili densità di insediamento e sono state stabilite delle misure di<br />
pianificazione e degli obiettivi.<br />
Alto Adige. un paradiso a tempo; depliant di Alfons Benedikter.<br />
Legge urbanistica provinciale n° 6/1970, principio: è permesso costruire in zone<br />
edificabili.<br />
Come soluzione transitoria, fino alla redazione di piani edilizi, limitatamente,<br />
all‘interno delle aree urbane.<br />
LR n°. 38/1973, tutti i comuni hanno l‘obbligo di redigere un piano edilizio, identificazione<br />
di aree edificabili solo al bisogno per 10 anni, controllo rigoroso da parte<br />
della regione.<br />
Legge provinciale di riforma di edilizia abitativa (LR n° 15/1972), nuove aree edilizie<br />
abitative (
ESCURSIONE<br />
24<br />
IMPRESSIONI DELL‘ESCURSIONE<br />
Foto: Therme Meran/Tappeiner<br />
PIÙ DI UNO SPA:<br />
STEIGENBERGER THERME MERAN<br />
SEGNO DELLA COESIONE: WINECENTER KELLEREI KALTERN<br />
Foto: Therme Meran/Tappeiner.<br />
SOPRA TUTTE LE VETTE REGNA<br />
LA PACE:<br />
VIGILIUS MOUNTAIN RESSORT<br />
WEINGUT MANINCOR<br />
Committente: Conte Michael Goëss-Enzenberg<br />
Architetti: Walter Angonese, Rainer Köberl, Silvia Boday<br />
Termine lavori: 2004<br />
Ora sono in vendita: i vini dell‘annata 2007, una grande annata di sorsi sfaccettati<br />
che „si schiudono lentamente per svilupparsi in una complessità armonica“ come<br />
promette l‘ultimo numero del notiziario della tenuta „manincor 09“. Ai visitatori<br />
della tenuta Manincor eretta nel 1609 sul lago Caldaro succede quasi lo stesso.<br />
Della tenuta vinicola non si vede nulla, nè cisterne in acciaio nè botti di quercia in<br />
cui i vini maturano lentamente.<br />
Null‘altro che un padiglione di cemento dietro l‘edificio principale e un rampa che<br />
porta nella montagna. Il vino cresce sopra, ma all‘interno della collina prende carattere.<br />
Nel 1996 il Conte Michael Goëss-Enzenberg succede nella gestione della<br />
tenuta e con gli architetti Walter Angonese, Silvia Boday e Rainer Köberl erige una<br />
moderna tenuta vinicola. Un portale imponente accoglie i visitatori che scendono<br />
nella collina per tre piani. Saloni senza colonne, cemento e molta umidità.<br />
Alla fine si raggiunge la degustazione: un blocco di cemento sporgente temerario<br />
dalla collina, con soffitto inclinato e cornici in cuoio alle finestre con telaio di<br />
acciaio.<br />
LIBERA UNIVERSITÀ BOLZANO,<br />
SEDE DI BRESSANONE<br />
Committente: Provincia Autonoma Bolzano – Alto Adige<br />
Architetti: Kohlmayer Oberst Architekten, Stoccarda<br />
Partecipanti al progetto: Team Bergmeister, Vahrn-Neustift (Ingegneria strutturale);<br />
IB Hausladen, Kirchheim (Ingengeria edile);<br />
Conceptlicht, Innsbruck (Impianti elettrici); Frener &<br />
Reifer, Bressanone (Costruzione facciate, finestre,<br />
pareti divisorie, coperture in vetro); Höller KG, Leifers<br />
(Mobili, finiture interne)<br />
Termine lavori: 2004<br />
Una casa come una montagna, con gallerie e fossati, incisioni profonde e cortili<br />
a lucernario. Un cuboide di cemento che sembra nascere dalla terra. Una casa<br />
della scienza, precisa e determinata. La nuova costruzione, terminata nel 2004,<br />
della Facoltà di Scienze della Formazione dell‘Università di Bressanone sembra<br />
un castello che non polverizza ciò che lo circonda, ma che lega e amalgama le<br />
strutture minori.<br />
Il complesso cubico con 75 metri di lunghezza rappresenta l‘evoluzione dei classici<br />
pergolati e porticati dell‘Alto Adige. Un ambiente pubblico a forma circolare e<br />
a tre piani circonda il nucleo universitario con laboratori, biblioteca, palestra, Aula<br />
Magna, mensa, ambienti di soggiorno.<br />
Il grande volume costruttivo con una superficie totale di 23.000 metri quadrati è<br />
alleggerito da cortili a lucernario precisi. L‘edificio è ordinato da ritmi precisi, materiali<br />
minimali e lavorazione perfetta. Nella sua precisione e nella sua esecusione<br />
dettagliata la costruzione degli Kohlmayer Oberst Architekten di Stoccarda ricorda<br />
gli standard svizzeri.<br />
25
ESCURSIONE<br />
26<br />
MESSNER MOUNTAIN MUSEUM,<br />
CASTEL FIRMIANO<br />
Committente: Provincia Autonoma Bolzano - Alto Adige<br />
Architetto: Werner Tscholl, Morter<br />
Partecipanti al progetto: Lanz Metall in collaborazione con Metall Ritten (fabbro:<br />
facciate, scale e balaustre)<br />
Termine lavori: 2005<br />
Budda sorride. E dà il benvenuto a tutti i visitatori che camminano verso il Castel<br />
Firmiano.<br />
Il motto è: rallentare. Da quando la leggenda dell‘alpinismo Reinhold Messner ha<br />
restaurato prodigamente le rovine eleggendole a cuore del „Messner Mountain<br />
Museum“.<br />
MMM Firmian, nome che ricorda il suo primo nome, non è quasi stato violato<br />
dall‘architetto Werner Tscholl. Gli impianti sono reversibili, le coperture in vetro<br />
e tubature, impianti elettrici e idraulici sono invisibili dall‘esterno. Un percorso di<br />
acciaio rugginoso si snoda attorno alle rocce di porfido lungo i bastioni del tardo<br />
medioevo. L‘intervento dell‘architetto è così leggero e determinato, legato in modo<br />
così geniale al luogo e alla sua storia, che passerelle e inferriate appaiono contemporaneamente<br />
moderne e antichissime. Il percorso si svolge tra grotte artificiali e<br />
torri passando davanti a esposizioni ordinate, alcune feritoie liberano lo sguardo<br />
sulle Alpi e sui quartieri industriali di Bolzano.<br />
Alla confluenza dei fiumi Adige e Isarco, dove nel 1957 Silvius Magnago con circa<br />
30.000 sudtirolesi chiese l‘autonomia, il passato e il presente si manifestano. Il<br />
MMM inaugurato il 9 giugno 2006 ospita installazioni spaziali, un‘opera d‘arte<br />
totale e affascinante.<br />
FRENER & REIFER METALLBAU E HÖLLER KG<br />
FRENER & REIFER Metallbau convince<br />
nella monotona zona industriale<br />
ERLACHER INNENAUSBAU<br />
Georg Frener: esperimenti con<br />
prototipi<br />
Le costruzioni metalliche lasciano le consegne a<br />
Klaus Höller per le finiture interne<br />
Convincente fin nel dettaglio: pareti e mobili di Höller KG Piano esecutivo secondo le misure degli architetti<br />
Legame con il territorio: una decisione consapevole<br />
per una sede di prestigio<br />
Toni Erlacher descrive progetti che<br />
risvegliano l‘interesse<br />
Architettura: un committente che<br />
comprende la sua passione<br />
27
WORKSHOP 1<br />
28<br />
ARGOMENTO: PER QUALI MOTIVI LE ALPI, PER ESEMPIO DELL‘ALTO<br />
ADIGE, SONO UNA SEDE INTERESSANTE PER<br />
L‘ARCHITETTURA?<br />
Moderatore: Dipl.-Ing. Wolfgang Ritsch, Dornbirn<br />
Partecipanti: Monika Berghammer, Die Planstelle<br />
Jan Kliebe, MGF Architekten - Mahler Günster Fuchs<br />
Martin Mutschlechner, www.stadtlabor.org<br />
Jan Papenhagen, Dorsch Gruppe<br />
Nico Santuario, Nething Generalplaner Ulm/Neu-Ulm GmbH<br />
Spunto di rifl essione: Sviluppo tradizionale, legame con Italia e Austria, impegno<br />
per un‘architettura moderna, qualità nell‘esecuzione da parte di imprese<br />
altoadesine,diritto edilizio, collaborazione con le autorità per le<br />
concessioni, ruolo dell‘economia, influenza del turismo, luogo e utilizzo,<br />
formulazione di regole ecologicamente sostenibili, deve essere<br />
tutto permesso all‘architettura, gli altri paesi come si comportano<br />
con l‘architettura/i loro architetti?<br />
Dipl.-Ing. Wolfgang Ritsch, studio presso la Staatlichen Akademie der Bildenden<br />
Künste Stoccarda. Dal 1983 Atelier proprio a Dornbirn. 1989-1998 docente di<br />
progettazione architettonica presso la Hochschule Liechtenstein. 1991 Premio del<br />
Land Vorarlberg come gruppo Vorarlberger Baukünstler.<br />
1993-1998 membro del consiglio direttivo ZV Vorarlberg.<br />
1997-2005 Presidente del Vorarlberger Architektur Institut.<br />
dal 2005 docente ospite presso l‘Università d‘artre di Linz e direttore schientifico<br />
del corso di studi universitario Überholz, Linz.<br />
Beiratstätigkeiten:<br />
1996-2000 Consigliere Liechtenstein,<br />
1999-2001 Consigliere formazione Lauterach,<br />
dal 2004 Consigliere formazione Klaus, Vorarlberg<br />
2006 - 2008 Membro del consiglio per la cultura edilizia e il paesaggio Bolzano<br />
(Alto Adige)<br />
dal 2007 Consigliere Bressanone (Alto Adige) membro del consiglio „Piattaforma<br />
per questioni rilevanti per l‘edilizia“ del reparto pianificazione<br />
edilizia.<br />
Conclusioni:<br />
Tutti parlano delle alpi, ma cosa comporta in fatto di significati, idee ed emozioni?<br />
Un‘analisi strutturale dello spazio alpino apre lo sguardo alle atmosfere<br />
particolari dell‘ambiente naturale, che vogliono essere percepite, riconosciute ed<br />
incrementate. Dalle sue contraddizioni fondamentali risultano delle provocazioni<br />
particolari e delle opportunità per i progettisti e l‘industria edilizia: Sfruttamento<br />
parsimonioso delle risorse e il sentimento per la vastità della natura confluiscono<br />
quasi d‘obbligo in speciali qualità di lavorazione dei prodotti.<br />
Immagini delle Alpi, le caratteristiche delle Alpi da punto di vista degli abitanti<br />
(visione interna) e degli ospiti (visione esterna) contrassegnano i potenziali per<br />
l‘architettura in Alto Adige, per raggiungere una convivenza duratura di natura e<br />
paesaggio culturale, di transito e residenza, ecologia ed economia. Peculiarità<br />
culturali e marketing globale non si affrontano contrastanti, ma si condizionano<br />
a vicenda.<br />
La situazione particolare dell‘Alto Adige, nel mutare tra separazione e collegamento,<br />
accanto e insieme, porta inevitabilmente ad un dialogo come caratteristica<br />
determinante di un paese con funzione di ponte. Da ciò è nata una cultura che<br />
collega lo sviluppo e il progresso con la forza per la protezione, che resiste a<br />
differenze e molteplicità e che accetta anche le contraddizioni. Solo così una legislazione<br />
edilizia liberale e la collaborazione con le autorità edilizie locali porterà a<br />
un‘architettura unica nel gioco degli interessi di economia e turismo.<br />
Conseguentemente gli obiettivi per progettisiti ed architetti sono: in una regione in<br />
cui solo il 5 percento è edificabile e le aree abitabili hanno subito per un 25 percento<br />
un‘urbanizzazione incontrollata, è necessario formulare delle linee guida che<br />
favoriscano una crescita sostenibile conservando contemporaneamente i valori<br />
tradizionali e culturali: una sfida per tutti noi e per le generazioni future.<br />
29
WORKSHOP 2<br />
30<br />
ARGOMENTO: ARCHITETTURA E NATURA: PROGETTAZIONE INTEGRA-<br />
TIVA NEGLI AMBIENTI NATURALI ED EDIFICABILI<br />
Moderatore: Prof. Dipl.-Ing. Andreas Gottlieb Hempel, Bressanone<br />
Partecipanti: Josef Hämmerl, MGF Architekten - Mahler Günster Fuchs<br />
Sebastian Thomas, Muck Petzet Architekten<br />
Armin Tittel, Alpstein Architektur<br />
Spunto di rifl essione: Concezione ecologicamente sostenibile di edifici per industrie,<br />
turismo e abitazione, valutazione delle opportunità offerte<br />
dai materiali oggi disponibili e soluzioni tecniche.; Interfacce e sovrapposizione<br />
di architettura e natura, utilizzo sostenibile della natura,<br />
movimentazione terra, sviluppo, volumi; aree edilizie alpine; visioni;<br />
apertura dei paesi, relazione con i settori industriali; periferie<br />
1969 – 1999 architetto a Monaco.<br />
1995 – 2003 uffici a Monaco e Berlino<br />
2003 abbandono degli uffici e della residenza in Germania.<br />
Trasferimento a Bressanone, attività come giornalista, scrittore, relatore<br />
e consulente per questioni architettoniche.<br />
Corrispondente di diversi giornali e riviste. Autore tra l‘altro di „Architektur<br />
in Südtirol“ Callwey Verlag (2008).<br />
1972 – 2005 Membro del Bundes Deutscher Architekten BDA.<br />
1991-1995 Vicepresidente del BDA.<br />
1995-1999 Presidente del BDA.<br />
1995-1999 Editore della rivista mensile „Der Architekt”.<br />
Dal 1995 consulente della città anseatica Wismar.<br />
1994-2000 Presidente del Deutschen Architektur Zentrum, DAZ Berlino.<br />
1991-2002 Presidente della sezione tedesca della Union Internationale des Architectes<br />
UIA<br />
1996 - 2002 Presidente del XXI. UIA-world-kongress 2002 e della UIA 2002<br />
Berlin e.V<br />
1976-78 Professore presso la Fachhochschule Rosenheim.<br />
Dal 1998 Professore della International Academy of Architects IAA, Sofia,<br />
Bulgaria<br />
Dal 2004 professore ospite della Hochschule für Technik in Stuttgart für Europaprojekte<br />
Conclusioni:<br />
Gli ambienti alpini sono fragili e necessitano di sforzi particolari per non perdere la<br />
coesione tra abitazioni, paesaggio e reti viarie, tra spazi culturali e spazi naturali.<br />
Per questo al centro di una progettazione integrativa si trova il luogo stesso, le<br />
sue caratteristiche, qualità e limiti. L‘architettura senza relazione con il contesto<br />
fallirà.<br />
Al centro di una concezione ecologicamente sostenibile degli edifici per l‘industria,<br />
il turismo e le abitazioni troviamo compiti centrali: quale dovrà essere l‘aspetto<br />
della vita in futuro, come eliminare conflitti d‘interesse con il dialogo, come dischiudere<br />
opportunità con i materiali e le soluzioni tecnologiche oggi disponibili.<br />
La movimentazione del terreno, lo sviluppo e i volumi costruttivi segneranno il<br />
nostro futuro.<br />
La pianificazione con le premesse specifiche del Sudtirolo significa mantenere la<br />
relazione con il luogo e la percezione degli spazi, formulare delle linee guida urbanistiche<br />
e rafforzare la responsabilità delle comunità e delle regioni: La pressione<br />
edilizia può essere contrastata con misure adeguate, con lo sviluppo interno e<br />
l‘edificazione sull‘esistente.<br />
Si tratta di utilizzare le numerose interfacce tra amministrazione e progettazione<br />
per raggiungere un rapporto sostenibile con la natura. L‘archettura come mera<br />
misurazione delle cubature, come accade a volte, porta in una via senza uscita.<br />
È necessario sviluppare strumenti intelligenti per mantenere con un equilibrio tra<br />
architettura e natura lo straordinario paesaggio culturale del Sudtirolo e per rafforzarlo<br />
per il futuro.<br />
31
WORKSHOP 3<br />
32<br />
ARGOMENTO: QUALE ASPETTO POTREBBERO AVERE LE ALPI<br />
NELL‘ANNO 2020 PER ESEMPIO IN ALTO ADIGE?<br />
Moderatore: Arch. Thomas Demetz, Bolzano<br />
Partecipanti: Barbara Bischof, Küchel Architects & Partners<br />
Costanza Bruini, Arké studio associato<br />
Stefan Haass, kadawittfeldarchitektur<br />
Marieke Kums, SANAA / Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa<br />
Christine Schön, Die Planstelle<br />
Spunto di rif lessione: La pianificazione territoriale del paesaggio; architettura<br />
come percezione dei luoghi; architettura dal contesto del luogo;<br />
analisi dello sfruttamento delle aree esistenti e potenziali inutilizzati<br />
nello sfruttamento delle aree; analisi dei potenziali e dove già oggi<br />
vi è un‘esigenza di reazione; osservazione dell‘insieme della pianificazione<br />
territoriale nelle Alpi; osservazione delle regioni; sviluppo di<br />
scenari („città Bolzano“, ambiente urbano, ambiente rurale, ambiente<br />
alpino).<br />
• Università: Politecnico Milano,<br />
• Università Genova Ph.D. Scuola 2007,<br />
• Università Triento collaboratore scientifico, pianificazione del territorio,<br />
laboratorio di progettazione<br />
• Università Trento Infra. paesaggio, coordinazione territoriale, lettorato<br />
• Università Bolzano collaboratore scientifico, pianificazione del<br />
territorio, laboratorio di progettazione<br />
• 1997-2004 Collaboratore dell‘ufficio per la pianificazione territoriale<br />
superiore, provincia autonoma Bolzano<br />
• 2004 Libera professione<br />
• 2008 Fondazione di magmarchitects im.material office for intense<br />
architecure<br />
Conclusioni:<br />
In futuro edificare nelle Alpi sarà contrassegnato dalle seguenti premesse: solo il<br />
5 percento della superficie è edificabile, di cui un quarto è stato edificato. Si tratta<br />
di comprendere la natura e la cultura come valori fondamentali che necessitano<br />
di protezione allo stesso modo. Dopo un‘analisi morfologica per la costruzione<br />
nelle Alpi, dall‘agglomerato urbano di Bolzano fino agli alpeggi, si evince che un<br />
concetto di sviluppo territoriale dinamico deve fare riferimento alla „personalità<br />
del paesaggio“.<br />
„Sostenibilità“ rappresenta il parapetto per zone stabili che resteranno anche nel<br />
futuro. Sia che si utilizzino gli scavi per il tunnel principale del Brennero per modellare<br />
il paesaggio, o si creino zone commerciali accatastate, come aree industriali<br />
con grattacieli, comunque la variabilità e flessibilità rappresentano le premesse<br />
fondamentali per gli scenari, sia che la città Bolzano risulti centrale sia che invece<br />
ci si focalizzi sulle aree urbane o rurali.<br />
L‘importante per il futuro è cogliere il contrasto tra città e campagna, cultura e<br />
natura e promuovere uno sviluppo sostenibile con nuovi e completi strumenti di<br />
pianificazione.<br />
33
WORKSHOP 4<br />
34<br />
ARGOMENTO: CATALOGO DI MISURE ARCHITETTONICHE PER LO SVILUPPO<br />
ECONOMICO?<br />
Moderatore: Dr. Arch. Lukas Abram, Bolzano<br />
Partecipanti: Andreas Ferstl, Muck Petzet architetti<br />
Regina Kohlmayer, Oberst&Kohlmayer Generalplaner GmbH<br />
Barbara Lanz, www.stadtlabor.org<br />
Carmen Wolf, Hild und K Architekten<br />
Spunto di riflessione: Domanda di incarico edilizio in industria, abitazioni e turismo,<br />
determinazione delle aree di incarico con i potenziali maggiori; quali<br />
saranno le aree di gioco della creazione architettonica con normative<br />
più severe? I nuovi sviluppi tecnologici rappresentano la chiave di una<br />
architettura „economica“?<br />
Catalogo di misure, a sostegno di uno sviluppo architettonico; è possibile<br />
che le normative sull‘architettura possano influenzare lo sviluppo<br />
economico dell‘edilizia della regione? Un‘edilizia CO2 neutrale e<br />
l‘obbligo di impiego di energie rinnova bili deve diventare in futuro uno<br />
standard? Come viene influenzata l‘archiettura?<br />
Partner nel Büro Abram & Schnabl, Bolzano<br />
1995 – 2002 Studio architettura presso la TU-Graz, Tesi di laurea con Univ. Prof.,<br />
Dipl. architetto ETH Daniele Marques<br />
Nov 2002 Esame di stato a Venezia<br />
Dez 2005 Esperto Klimahaus certificato<br />
März 2009 Esperto per tutela paesaggio e urbanistica<br />
Seit Feb 09 presidenza giuria Architektouren der BYAK<br />
Membro giuria „Golden Pencil Awards 2007“ in Lubljana, ottobre 2007<br />
Seit 2005 presidente dell‘Ordine degli architetti Alto Adige<br />
Seit 2003 redattore della rivista TURRISBABEL<br />
Conclusioni:<br />
Cosa rappresenta il Sudtirolo, e come è possibile collegare le tradizioni con uno<br />
sviluppo economico futuro? L‘architettura è un mattone importante per l‘identità,<br />
ma anche per l‘economia della regione. Quale aspetto potrebbe avere un catalogo<br />
di normative a sostegno di uno sviluppo architettonico? Gli scenari sono legati agli<br />
strumenti di pianificazione creati negli ultimi decenni.<br />
Resta fondamentale il Piano provinciale di sviluppo e di coordinamento territoriale<br />
(LEROP), con la partecipazione di politica, economia ed enti. Si tratta di ancorare<br />
l‘identificazione nel processo di progettazione: Il LEROP è stato voluto, ripetibile<br />
e valutabile. I piani edilizi invece definiscono l‘utilizzo delle superfici e forniscono<br />
linee guida chiare per i piani edilizi concreti, la costruzione giuridicamente vincolante<br />
di grandi aree tramite concorsi.<br />
Si tratta di ottimizzare le aree pubbliche e creare un equilibrio tra sfruttamento e<br />
natura, tramite condensazione e spopolamento mirato. Queste regole forniscono<br />
chiare linee guida per la progettazione.<br />
Dei comitati forniscono la garanzia della qualità delle singole misure. Essi creano<br />
consapevolezza per il valore aggiunto della progettazione e degli annunci pubblici<br />
e fornisce uno scambio di esperienze tra tutti i partecipanti al progetto. Una buona<br />
edificazione favorisce una presa di coscienza: cambiamento di pensiero, pensare<br />
oltre, pensare nuovo. Una buona edificazione e la volontà di un‘architettura eccezionale<br />
non bastano. Solo grazie a delle condizioni cornice di edificazione urbana<br />
la cultura edilizia e l‘economia avranno dei vantaggi.<br />
35
WORKSHOP 5<br />
36<br />
ARGOMENTO: KNOW HOW TRANSFER – COMPETITIVITA‘<br />
Moderatore: Prof. Dipl.-Ing. Ruth Berktold MSc., Yes Architecture, Monaco, Graz e<br />
Dipl.-Ing. Martin Krammer, INNOCAD Planung und Projektmanagement<br />
GmbH, Graz<br />
Partecipanti: Sabine Keggenhoff, KEGGENHOFF | PARTNER<br />
Jan Parth, Gewers & Partner, GPAI GmbH<br />
Christian Simons, Schneider + Schumacher<br />
Margarete von Lupin, Institut für Designforschung der ZHdK<br />
Spunto di rifle ssione: La strategia delle aziende artigiane per essere competitive a<br />
livello internazionale; Come si realizzano i processi d‘innovazione?<br />
Come possono essere guidati i processi d‘innovazione?<br />
L‘innovazione è parte integrante del programma? Le interfacce<br />
sono definite? Quali vantaggi hanno le imprese altoadesine? Da<br />
quali caratteristiche è possibile generare dei vantaggi alle imprese?<br />
Conclusioni:<br />
Come è possibile sfruttare in modo ottimale i vantaggi del Sudtirolo e delle sue<br />
aziende nel luogo d‘incontro tra Nord e Sud, tra modi di vivere italiani e tradizione<br />
austriaca?<br />
Chi studia le strategie di marketing del passato scoprirà che vale la pena investire<br />
in un marchio umbrella, che deve essere costruito e rafforzato.<br />
Il Co-Branding delle aziende riecheggia nel Claim sudtirolese e punta su fattori<br />
specifici come qualità dell‘artigianato e personalità degli imprenditori.<br />
Ma come si configurano i processi d‘innovazione, e come possono essere guidati?<br />
Soprattutto: Da quali caratteristiche locali è possibile generare dei vantaggi<br />
alle imprese? Saranno indispensabili delle strategie mirate, come partecipazione<br />
a concorsi (red dot Hannover) per garantire l‘eccellenza progettuale.<br />
A ciò si aggiungono ricerche a lungo termine, l‘ottimizzazione dei processi e la<br />
creazione delle basi per un‘economia di successo e un catalogo di prodotti differenziato.<br />
Partner vicini per i processi d‘innovazione si trovano nelle università e<br />
tra i progettisti (designer, architetti). Gli imprenditori devono utilizzare il loro knowhow<br />
per lo stabilirsi di una propria cultura imprenditoriale.<br />
L‘economia sudtirolese si colloca in modo eccellente, se riuscirà a collegare le<br />
qualità tradizionali e la personalità con un branding di successo dei suoi prodotti e<br />
servizi. Quindi: coraggio per l‘unicità e per la sperimentazione.<br />
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CONFERENZA<br />
38<br />
RELAZIONE DI STEFAN BEHNISCH<br />
ARCHITETTURA CONTRASSEGNATA DAI CONTENUTI: PROGETTAZIONE<br />
NEL CONTESTO AMBIENTALE<br />
UN‘ARCHITETTURA SOSTENIBILE NASCE DALL‘INTERAZIONE TRA SITUAZIONE TOPO-<br />
GRAFICA, CLIMATICA, GEOPOLITICA E CULTURALE DI UN LUOGO SPECIFICO.<br />
Stefan Behnisch, Dipl.-Ing. Arch., Hon. FAIA<br />
Behnisch Architekten,<br />
Stoccarda, Monaco, Los Angeles, Boston<br />
www.behnisch.com<br />
Dimensione della sostenibilità<br />
Il tempo della modernità internazionale, che poteva costruire tutto ovunque è passato.<br />
Se allora abbiamo acquistato comodità attraverso energie a porco prezzo,<br />
per il futuro si tratta di progettare e costruire in modo sostenibile.<br />
Ma cosa c‘è dietro alla parola di moda? Prof. Stefan Behnisch ha spiegato i molteplici<br />
significati culturali e le conseguenze della progettazione sostenibile. Nel 2004<br />
a Cambridge nacque il quartier generale della Genzyme Corporation, che l‘anno<br />
successivo ottenne il LEED Platinum e il RIBA Worldwide Award del Royal Institute<br />
of British Architects.<br />
Un‘osservazione puramente energetica degli edifici è troppo ristretta. Dobbiamo<br />
scoprire la sostenibilità nei suoi molteplici aspetti, come progettazione di spazi e<br />
luci, progettazione degli spazi all‘aperto, senso per il luogo e le sue qualità, oltre<br />
che la sua atmosfera.<br />
In una visita virtuale tra progetti importanti dello studio di Stoccarda balenano<br />
impressioni di un‘architettura sostenibile e responsabile. Nuovi materiali e concetti<br />
luminosi collegano il Straslunder Ozeaneum con i progetti di ristrutturazione del<br />
Campus della Harvard University. Anche il conseguente utilizzo<br />
di edifici esistenti si estende attraverso il lavoro dello studio. A ciò si aggiungono<br />
gli investimenti nel bene comune degli spazi pubblici.<br />
Solo l‘architettura di qualità riunisce creazione, sostenibilità e sviluppo sostenibile:<br />
una sfida centrale per tutta l‘industria edilizia e tutti i costruttori.<br />
ALPI – ARCHITETTURA – TECNOLOGIA<br />
ALPITECTURE: DISCUSSIONE CONCLUSIVA<br />
MODERATORE: DR. OLIVER HERWIG<br />
PARTECIPANTI:<br />
Dipl.-Ing. Arch., Hon. FAIA Stefan Behnisch, Behnisch Architekten;<br />
Studio di architettura fondato nel 1989 attivo a livello internazionale,<br />
noto per la costruzione spettacolare della Norddeutschen Landesbank<br />
di Hannover.<br />
Prof. Dipl.-Ing. Ruth Berktold MSc., Yes Architecture<br />
Partner nello studio austriaco-tedesco con sede a Graz e Monaco,<br />
Professoressa per CAX e sviluppo presso la Fachhochschule Monaco.<br />
Dipl.-Ing. Wolfgang Ritsch, Atelier für Baukunst<br />
Presidente del Vorarlberger Architekturinstitut e consigliere per la<br />
cultura edilizia e il paesaggio.<br />
Dr. Arch. Lukas Abram, Presidente dell‘Ordine degli architetti Alto<br />
Adige; Partner del rinomato studio Abram & Schnabel.<br />
Dipl.-Ing. Jan Papenhagen, Dorsch Gruppe<br />
Direttore Projects Dorsch Gruppe, maggior gruppo di consulenza e<br />
progettazione indipendente della Germania.<br />
Dr. Markus Walder, EOS. – Organizzazione export Alto Adige della<br />
Camera di commercio Bolzano; direzione International Trade Support<br />
e vicedirettore e ospite di Alpitecture.<br />
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DIBATTITO<br />
40<br />
ALPI – ARCHITETTURA – TECNOLOGIA<br />
ALPITECTURE: DISCUSSIONE CONCLUSIVA<br />
Costruire nelle Alpi costituisce una provocazione permanente.<br />
Come è possibile contrastare l‘urbanizzazione incontrollata,<br />
come collegare i progetti guida dell‘edilizia<br />
urbana e la crescita economica con la protezione del<br />
paesaggio peculiare? Un incontro di esperti di alto<br />
livello di architettura ed economia ha discusso le<br />
possibilità, opportunità, ma anche i rischi dell‘edilizia<br />
alpina con riferimento particolare alla situazione in<br />
Alto Adige.<br />
L‘incontro ha dato una risposta negativa al regionalismo<br />
unilaterale, come anche ai concetti della modernità,<br />
ripresi senza controllo. Un‘architettura contemporanea<br />
crea identità come l‘ambiente naturale<br />
circostante forma un peculiare ambiente culturale.<br />
L‘architettura è quindi parte di una formazione di consapevolezza<br />
completa, essa rafforza il legame tra autodeterminazione,<br />
responsabilità, fiducia in se stessi<br />
e conoscenza di sé, che deve avvenire all‘interno di<br />
un dialogo.<br />
Una pianificazione intelligente va oltre le cubature e le<br />
distanze, essa crea un equilibrio tra natura e cultura,<br />
economia e ricreazione. Se architettura e infrastruttura<br />
diventano parte di una politica strutturale olistica si<br />
aprono prospettive per tutti.<br />
L‘Alto Adige, grazie alla sua storia, le sue tradizioni<br />
vive e l‘elevata qualità dell‘industria edilizia, ha le<br />
migliori premesse per portare avanti l‘innovazione<br />
nell‘edilizia. Un‘edilizia intelligente nelle Alpi comprende<br />
fattori topografici, geopolitici, economici, strutturali<br />
e sociali e funge da catalizzatore per un insieme<br />
di economia e cultura edilizia del futuro.<br />
ALPITECTURE - ON TOUR<br />
Il vostro interesse è per le Alpi, l‘architettura e siete entusiasti dalla tecnologia?<br />
Non eravati presenti da <strong>alpitecture</strong> code 1-09?<br />
<strong>alpitecture</strong> arriva anche nella vostra città durante un giro in autunno 2009. Conoscerete<br />
maggiori dettagli riguardo all‘Alto Adige rispetto alle vostre esperienze<br />
già vissute durante le ferie: ospitalità e prodotti di alta qualità come speck, mele<br />
e vino.<br />
<strong>alpitecture</strong> - on tour vi porta le tematiche. Sotto gli aspetti topografia, cultura,<br />
società, economia ecc. l‘Alto Adige, una regione di collegamenti molteplici a rete<br />
nelle Alpi, è stato discusso con i punti fondamentali architettura e tecnologia di<br />
esperti internazionali.<br />
<strong>alpitecture</strong> - on tour trasmette durante un‘organizzazione serale le impressioni<br />
trasmesse durante il congresso a maggio 2009 a Bolzano e Merano. Un partecipante<br />
di <strong>alpitecture</strong> racconta le sue nuove conoscenze della regione alpina.<br />
Visuelle conferma in una conferenza di opera di un rinomato architetto altoatesino.<br />
L‘architettura contemporanea è stata possibile realizzarla di alta qualità soltanto<br />
con impegno in loco. Le aziende altoatesine presentano la loro filosofia e prestazioni,<br />
i quali devono essere percepite anche oltre il paese!<br />
Ovviamente è di vantaggio anche l‘impressione culinaria dell‘Alto Adige. In tal<br />
modo vi è la possibilità di conversare con gli attori ed approfondire le tematiche<br />
della serata.<br />
GLI APPUNTAMENTI - ALPITECTURE - ON TOUR:<br />
30. SETTEMBRE 2009 - ZURIGO<br />
28. OTTOBRE 2009 - VIENNA<br />
25. NOVEMBRE 2009 – MONACO<br />
ANNOTARSI L‘APPUNTAMENTO:<br />
ALPITECTURE CODE 2-10<br />
6. - 8. MAGGIO 2010 ALTO ADIGE<br />
WWW.ALPITECTURE.COM<br />
41
42 ORGANIZZATORI<br />
ALPITECTURE – L‘ECCEZIONALE PIATTAFORMA PER LA COMU-<br />
NICAZIONE DI NUOVE IDEE DAI TEMI ALPI, ARCHITETTURA E<br />
TECNOLOGIA È STATA ISPIRATA DA AP35 E PROMOSSA DA EOS.<br />
– ORGANIZZAZIONE EXPORT ALTO ADIGE DELLA CAMERA DI COM-<br />
MERCIO DI BOLZANO<br />
„Spianiamo la via per nuovi clienti e mercati“<br />
EOS. sostiene le imprese altoadesine nella costruzione e nel consolidamento dei<br />
mercati.<br />
EOS. crea reti, utilizza sinergie e contribuisce con ciò all‘incremento dalla competitività<br />
e al mantenimento a lunga scadenza del benessere in Alto Adige.<br />
EOS. – Organizzazione Export Alto Adige della Camera di Commercio di Bolzano<br />
Via Alto Aldige 60<br />
I – 39100 Bolzano<br />
T. +39 04 71.94 57 50<br />
www.eos-export.org<br />
ap35 GmbH Architecture Management & Relationship Marketing è l‘agenzia per<br />
le strategie di mercato, presentazione del marchio e comunicazione nel settore<br />
architettura.<br />
Siamo focalizzati su architetti e imprese del settore architettonico. I contenuti<br />
della nostra agenzia comprendono: Marketing, consulenza, strategia, corporate<br />
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La nostra agenzia è partner di architetti e aziende di successo internazionali.<br />
ap35 GmbH<br />
Magirus-Deutz Str. 12<br />
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