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clicca qui per il n.2 2005 - Ente Vicentini nel Mondo

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UN DOLORE UNIVERSALE<br />

a questa grande festa di s<strong>per</strong>anza e di<br />

pace. È fuori discussione <strong>il</strong> feeling che<br />

Giovanni Paolo II ha sempre avuto con<br />

i giovani. Un carisma straordinario che è<br />

<strong>il</strong> propulsore fondamentale del successo<br />

delle Giornate Mondiali della Gioventù. È<br />

la testimonianza di quanto stanno a cuore<br />

alla Chiesa le nuove generazioni che sono<br />

sempre più invitate ad “aprire, anzi a spalancare<br />

<strong>il</strong> cuore a Gesù”, come ha ripetuto<br />

continuamente <strong>il</strong> Papa ai giovani.<br />

L’appartenenza alla comunità cattolica –<br />

spiegò <strong>nel</strong>la Giornata dei migranti - non è<br />

determinata né da nazionalità né da origine<br />

sociale o etnica bensì, fondamentalmente,<br />

dalla fede in Gesù Cristo e dal Battesimo<br />

<strong>nel</strong> nome della Santissima Trinità. “La costituzione<br />

«cosmopolita» del Popolo di Dio,<br />

oggi, è visib<strong>il</strong>e praticamente in ogni Chiesa<br />

particolare, poiché la migrazione ha trasformato<br />

anche le comunità piccole e in<br />

precedenza isolate in realtà pluralistiche e<br />

interculturali. Infatti, luoghi che fino a poco<br />

tempo fa vedevano raramente la presenza<br />

di un forestiero si sono ora trasformati in<br />

casa <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone provenienti da varie parti<br />

del mondo. Sempre più frequente, come<br />

<strong>per</strong> esempio <strong>nel</strong>l’Eucaristia domenicale,<br />

diventa l’ascolto della Buona Novella in<br />

lingue mai sentite prima, dando così una<br />

nuova espressione all’esortazione dell’antico<br />

Salmo: «Lodate <strong>il</strong> Signore, popoli tutti,<br />

voi tutte, nazioni, dategli gloria». Sia <strong>per</strong> i<br />

Pastori che <strong>per</strong> i fedeli”.<br />

“C’è <strong>il</strong> dovere cristiano – questo un altro<br />

importante messaggio della sua altissima<br />

lezione evangelica – di accogliere<br />

chiunque bussi <strong>per</strong> necessità alla nostra<br />

porta. Questa a<strong>per</strong>tura edifica comunità<br />

cristiane vive, arricchite dallo Spirito con<br />

i doni che vengono portati loro dai nuovi<br />

discepoli provenienti da altre culture. Tale<br />

espressione fondamentale d’amore è al<br />

contempo ispiratrice d’innumerevoli programmi<br />

di solidarietà a favore dei migranti<br />

e dei profughi in ogni parte del mondo”.<br />

Per comprendere la dimensione di questo<br />

patrimonio ecclesiale di servizio concreto<br />

agli immigrati e ai profughi basterà ricordare<br />

le realizzazioni e l’eredità di <strong>per</strong>sonaggi<br />

come Santa Francesca Saverio<br />

Cabrini o <strong>il</strong> Vescovo Giovanni Battista<br />

Scalabrini, o, attualmente, la vasta attività<br />

dell’agenzia cattolica Caritas e della<br />

Commissione cattolica internazionale <strong>per</strong><br />

le migrazioni.<br />

Ma spesso la solidarietà non è cosa spontanea.<br />

Essa richiede formazione e allontanamento<br />

da atteggiamenti di chiusura,<br />

che in molte società di oggi sono divenuti<br />

<strong>Vicentini</strong> <strong>nel</strong> mondo<br />

HE AMAVA I MIGRANTI<br />

Papa Wojtyla e Madre Teresa di Calcutta.<br />

3<br />

più sott<strong>il</strong>i e diffusi. Per far fronte a questo<br />

fenomeno, la Chiesa possiede risorse<br />

educative e formative a ogni livello. “Mi<br />

rivolgo a genitori e insegnanti – sottolineò<br />

un giorno questo grande papa - affinché<br />

combattano <strong>il</strong> razzismo e la xenofobia<br />

inculcando atteggiamenti positivi fondati<br />

sulla dottrina sociale cattolica”.<br />

FRANCO PEPE

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