Speciale # CITROEN RACING TROPHY 14 Lieneré l’obiettivo è un italiano nel mondiale Nel Bel Paese è di casa. “La prima volta che attraversai le Alpi per lavoro, fu nell’89 per seguire la R 21 Turbo dell’Autorel e da allora, prima per la Renault e poi per la Citroen, ho avuto tantissime occasioni di tornarci: sì, adesso posso dire di conoscere bene l’Italia dei rally, squadre e piloti”, ammette Jean-François Lieneré. Responsabile dei programmi competizioni clienti della Citroen, il tecnico francese è un appassionato vero. Ma anche un apprezzato professionista che guarda con occhio attento la realtà che lo circonda. E non nasconde che dell’Italia non apprezza solo le bellezze naturali e la cucina: “E’ nel vostro Paese – ricorda – che recentemente è stata consegnata la centomillesi- ma DS3 di serie e per quel che riguarda le corse, è il primo mercato per la DS3 R3T. Può anche sorprendere, ma da voi ne sono state vendute più che in Francia e già questo basta a tracciare un primo bilancio molto ➦Il punto Vescovi tien Botta A due gare dalla fine, la partita non è chiusa. L’aritmetica lascia ancora qualche speranza a Giuseppe Botta, poche però: primo al Lanterna, al Casentino e al Città di Lucca, secondo al Valli Cuneesi, Roberto Vescovi ha un margine – diciotto punti – che gli consente di dormire sonni tran<strong>qui</strong>lli. E che obbliga il suo giovane avversario ad affrontare l’asfalto del Sanremo e quello di Como con la poco rassicurante certezza che neppure due vittorie potrebbero bastargli a ribaltare la situazione. Così prima del Sanremo ASSOLUTA 1° Roberto Vescovi p. 38 2° Giuseppe Botta p. 20 3° Alex Vittalini Federico Gasparetti p. 16 5° Andrea Cortinovs p. 13 positivo”. - Quante adesioni al Citroen DS3 Racing Trophy Italia vi eravate prefissi di raccogliere? “Per questo primo anno, pensavamo di avere una decina di piloti al via di ogni gara, ne abbiamo sempre avuto di più e di conseguenza non possiamo che essere soddisfatti. Il nostro è un progetto triennale e, viste le premesse, per la prossima edizione abbiamo alzato l’asticella per cui ci aspettiamo almeno venti iscritti anche perché sono convinto che il programma che coinvolge Simone Campedelli e Andrea Crugnola sia un’ottima “locomotiva” per il trofeo: malgrado il regolamento, anche il bilancio di questa operazione è positivo e i risultati che i due ragazzi hanno ottenuto invoglieranno altri a gareggiare con le DS3”. - Quali sono i punti forti della vettura in configurazione R3T? “Direi tre. Il primo è che si tratta di un’auto nuova tecnologicamente interessante, con un cambio che è lo stesso della DS3 World Rally Car, il secondo che ha un motore con il turbo, il terzo che telaio e sospensioni sono di livello alto, decisamente superiore alla media. In sostanza, grazie alle sinergie interne, le esperienze mondiali della Citroen Racing aiutano ad alzare costantemente il livello dei prodotti che offriamo ai nostri clienti sportivi”. - Con un regolamento che strizza l’occhio ai giovani, ve ne aspettavate di più? “Premesso che da quanto ho visto anche nel corso di questa stagione sono fermamente convinto che in Italia non manchino i talenti, devo riconoscere che contavo di vedere nel nostro monomarca un numero maggiore di giovani e giovanissimi. Comunque penso che già l’anno venturo saranno di più e posso solo confermare che la volontà della Citroen è portare un italiano ai massimi livelli: il nostro obiettivo è contribuire a dare a un giovane la possibilità di arrivare a correre stabilmente nel mondiale”.
Roberto Vescovi Giuseppe Botta Federico Gasperetti 15