VIAGGI 2011-2012 - La Regione Ticino

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46 VIAGGI 2011-2012 Approfondimenti Le mille sfaccettature della Cina La Cina è una terra immensa, un crocevia infinito di popoli, idee e filosofie, uno scrigno inesauribile di tesori naturali, culturali e spirituali. Il quarto paese più grande del mondo e il primo per popolazione. Ma la distribuzione demografica e l’utilizzo del territorio presentano significative disparità. La geografia della Cina è fortemente segnata dagli aspetti naturali, da una storia antica, da un particolare sistema politico e dai recenti tentativi di apertura al mondo. Con più di 5000 km che separano i confini occidentali e orientali, la Cina presenta una conformazione molto diversificata. La parte orientale del paese, culla della civiltà cinese, è costituita da fertili pianure, montagne, deserti e steppe. La parte occidentale è occupata da depressioni, massicci e da una parte del più alto altopiano del mondo. Il Sud è luogo delle minoranze; il Nord, custode delle passate vestigia imperiali, a un passo dalle sterminate praterie della Mongolia e regno incontrastato dei nomadi della Siberia. Mezzo milione di anni fa viveva in Cina quello che fu chiamato l’Uomo di Pechino, una sottospecie di Homo Erectus, i cui resti sono stati ritrovati nella regione pechinese di Zhoukoudian. Celebri sono nella storia della Cina le grandi dinastie, da quella del famoso Imperatore Giallo Huang Di, alla dinastia Xia, passando per quelle Shang, Zhou, Jin, Ming, che hanno lasciato incredibili testimonianze di oltre 5000 anni di storia. La storia cinese risulta caratterizzata dall’alternanza di periodi di unità e divisioni. In qualche occasione il territorio fu dominato da popoli provenienti dall’Asia centrale, che furono poi assorbiti nella popolazione Han. Influenze culturali e politiche da molte parti del continente asiatico, portate da ondate successive di immigrazione, espansione e assimilazione culturale, sono parte della moderna cultura della Cina. Nell’immaginario del viaggiatore comune la Cina è la terra dei riti e delle tradizioni, del Comunismo, di Shangai, una delle città più popolose al mondo e motore trainante dell’economia cinese, di Pechino, con la sua splendida Città Proibita. La Cina è anche quella delle vulcaniche terre del Sichuan (habitat del panda gigante e custode del Buddha più grande del mondo), dei 6000 km della grande muraglia cinese, eretta per contenere le incursioni dei popoli confinanti, in particolare dei Mongoli. In realtà non si rivelò molto efficace, perché gli invasori riuscivano spesso a sfruttare i punti deboli rappresentati dalle porte che, necessariamente, la muraglia doveva avere. La civiltà cinese è tra le più antiche del mondo e si è espressa in molte forme artistiche, talvolta lontane dal nostro gusto comune, ma forse per questo, ancora più affascinanti. Il passato più recente del Paese è legato alla fine dell’impero, alla guerra civile, al comunismo di Mao, alla ripresa economica, alla lotta per l’affermazione dei diritti umani. Le immagini di quei giorni del luglio 1989, quando l’esercito sparò sulla folla di studenti riuniti in piazza Tien’anmen sono ancora vivide nei ricordi di molti di noi. La filosofia cinese è studiata ovunque, dal confucianesimo al buddismo, passando per la versione cinese del comunismo fino alla tanto amata medicina cinese, al Feng Shui, alla cucina cinese e ai celebri proverbi. Ci piace concludere questa nostra introduzione citando i proverbi cinesi, utili lungo il sentiero della vita a districarsi tra fiori e rovi, dilemmi morali e materiali, di conforto nelle rinunce, provvidenziali nel non sopravvalutare le vittorie e accettare le sconfitte. Alla base dei proverbi, dai tempi più remoti, si trovano l’acume di Lao Tzù, il buon senso di Confucio, la praticità di Han Fei, il sorriso di Yang Chu, la credenza mistica del monaco buddista e la naturale saggezza dell’uomo comune. Concludiamo allora con un proverbio cinese: «Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita».
Cornovaglia: Re Artù Considerata da molti come la regione più bella dell’Inghilterra, la Cornovaglia, questa estremità sud-occidentale della penisola della Gran Bretagna conserva le tracce del passaggio di antiche popolazioni e i tanti castelli circondati da verdi colline proiettano il turista in un passato affascinante. Data la sua posizione, circondata per due terzi dal mare, il clima in Cornovaglia è piuttosto mite. La contea, infatti, è famosa per le spiagge, meta indiscussa delle vacanze estive degli inglesi, e per le affascinanti scogliere a picco sul mare. Lungo la costa nord, quella più selvaggia, si sono sviluppati deliziosi villaggi di pescatori con gli immancabili porti turistici. Lungo la costa meridionale, soprannominata «Riviera», troviamo soprattutto spiagge di ghiaia. I turisti stranieri, però, preferiscono concentrarsi sui luoghi storici, che in Cornovaglia non mancano di certo. L’Unesco ha inserito ben dieci siti all’interno dei Patrimoni dell’Umanità. Il Castello di Tintagel attira ogni anno migliaia di visitatori. Il motivo? Secondo la leggenda, è qui che visse Re Artù. Le rovine del castello di Tintagel sono una delle mete più frequentate della Cornovaglia. Il castello si trova su una roccia a strapiombo sul mare ed è molto suggestivo. Quando c’è bassa marea, si può visitare anche la grotta di Merlino, sotto le mura. In realtà, il castello risale al XII secolo, quindi difficilmente vi nacque Artù, che verosimilmente, se mai è esistito, visse tra il V e il VI secolo. Fu eretto intorno al 1249 da Riccardo di Cornovaglia. Quest’ultimo decise di costruire proprio qui la sua fortezza in base alla credenza popolare sulla nascita di Artù. Alcuni storici ritengono che la leggenda di Re Artù derivi in parte da fatti realmente accaduti. Egli fu probabilmente un capo guerriero romano-britannico che guidò la resistenza dei Celti contro le invasioni Sassoni del VI secolo d. C. Nella Historia regum Britanniae del 1139, Goffredo di Monmouth narra per la prima volta le gesta di Artù. La costa intorno a Tintagel è composta da ardesia devoniana che dona un meraviglioso colore verde-turchese al litorale e alle acque, specialmente durante il periodo caldo. Launceston Castle, nel centro della contea, risale all’età normanna. Pendennis Castle, a Falmouth, fu eretto da Enrico VIII per difendersi dalle incursioni francesi e spagnole. Di fronte si trova il Castello St. Mawes con splendidi giardini. Ha un’originale forma rotonda il Restormel Castle, a Lostwithiel. Da non perdere il Castello di St Catherine, a Fowey, affacciato sul mare e raggiungibile dalla spiaggia percorrendo un sentiero pedonale. Sono circa 30 anche i siti preistorici risalenti all’età del ferro. La città più importante della Cornovaglia è Truro. Gli edifici vittoriani, la cattedrale e la City Hall valgono un’attenta visita. Ma Truro è famosa soprattutto per le sue lunghe spiagge, frequentate dagli amanti del surf. Bodmin, fondata da un gruppo di monaci e abitata prima dai Celti e poi dai Romani, è sempre stata una via di transito commerciale e, per questo, molto animata. Intorno a queste due città si trovano tanti cottage, bed & breakfast e guest house tipici dove trascorrere la notte piacevolmente, senza spendere troppo e immergendosi in una realtà unica. Al largo della costa si trovano le Isole Scilly, che segnano il confine tra la Manica e l’Oceano Atlantico (un tempo erano chiamate Land’s End, la fine della Terra). L’arcipelago è composto da circa 140 isole, isolotti e scogli, di cui solo sei abitati. Sono il paradiso del birdwatching. Seguendo la costa si trovano alcune località marine che vivono di pesca e che valgono assolutamente una visita. Ci sono le due cittadine gemelle di East Looe e West Looe. Si tratta di due villaggi di pescatori molto pittoreschi che sorgono sulle opposte rive del fiume Looe e che sono uniti da un noto ponte a sette archi dell’inizio del XIX secolo. Poco lontano, raggiungibile con una passeggiata nell’entroterra, c’è Polperro. È anch’esso un piccolo paese che vive di pesca (e di turismo). È un labirinto di piccole strade strette, con casupole con tetti in ardesia. Fowey è un’altra piccola località di mare, che sorge sulla foce del fiume omonimo. Il suo nome è legato a quello della scrittrice Daphne du Maurier. L’autrice di «Rebecca la Prima Moglie» arrivò a Fowey all’inizio degli anni Venti e si innamorò subito del posto. Molti dei suoi romanzi sono ambientati proprio in Cornovaglia. Proseguendo lungo la costa, si incontra l’altro VIAGGI 2011-2012 47 bel villaggio di Mevagissey. La penisola di Lizard è forse la più bella, e sicuramente la più incontaminata, della Cornovaglia. Il Lizard Point è il punto più meridionale della Gran Bretagna. È un territorio di grandi contrasti. Qui si possono vedere scogliere a picco sul mare, come Lizard Point, Kynance, Mullion, e prati verdi e fioriti lungo le rive del fiume Helford. Una delle principali attrazioni della Cornovaglia è St. Michael’s Mount. È un’abbazia benedettina dell’XI secolo, poi trasformata in un castello. Sorge su isolotto al largo di Marazion. Quando c’è la bassa marea, l’isolotto e la terra ferma sono uniti da una striscia di terra percorribile a piedi. Quando i Normanni conquistarono l’Inghilterra nel 1066 rimasero colpiti dalla somiglianza di questo luogo con Mont-St-Michel. Come nell’omologo francese i monaci benedettini vennero chiamati per costruirvi un’ abbazia. Durante i secoli successivi quest’ultima fu adibita a fortezza, un baluardo contro eventuali attacchi francesi. Nel 1650 l’isola-penisola fu acquistata da Sir John St Aubyn, i cui discendenti trasformarono la precedente costruzione in sontuosa residenza. L’isola è raggiungibile in barca da Marazion o a piedi lungo una strada a ciottoli durante la bassa marea. Da non perdere assolutamente, inoltre, l’enorme Eden Project vicino a St. Austell diventato, negli utlimi anni, un grande successo turistico, con le sue maestose biosfere all’interno delle quali troviamo circa 100’000 provenienti da tutto il mondo. La Cornovaglia è la punta estrema di un mondo che non esiste più, o che sta lentamente scomparendo. Secondo gli abitanti del Regno Unito, la vita qui ha un ritmo più lento. Per alcuni ciò è un pregio mentre per altri è un difetto. La Cornovaglia offre scorci suggestivi e romantici per gli amanti della natura, ma anche per gli amanti della storia e delle tradizioni. Dalle maestose scogliere sull’Atlantico, alle lunghissime spiagge invase da famiglie e surfisti, ai piccoli porticcioli di pescatori meta di artisti, ai castelli medievali. Un luogo che non deve mancare nell’agenda di ogni viaggiatore.
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