Alessandro Maganza (1556-~1640) Painter and etcher ... - Arsantiqva

Alessandro Maganza (1556-~1640) Painter and etcher
81 Restitution medal coined at the mint of Florence between 1765 and 1786. Opus: Giovanni Zanobio Weber or Veber. (AE-Ø35mm
- 11.6 g). Obv/ ALEX(ANDER) MAGANZA PICT(OR) VICENT(INVS). Bust, right. Rev/ NATVS MDLXXXXVI OBIIT
MDCXXXXIIII - V(EBER) F(ECIT). Written on four lines within laurel and oak wreath. Voltolina n. 1574; Rizzini II, p. 192,
n. 1238.
Medaglia di restituzione coniata presso la Zecca di Firenze tra il 1765 e il 1786. Opus: Giovanni Zanobio Weber o Veber. (AE-Ø35
mm - 11,6 g). D/ ALEX(ANDER) MAGANZA PICT(OR) VICENT(INVS). Busto a destra. R/ NATVS MDLXXXXVI OBIIT
MDCXXXXIIII - V(EBER) F(ECIT). Scritta in quattro righe entro corona d’alloro e quercia. Voltolina n. 1574; Rizzini II, p. 192,
n. 1238.
RR EF e250/400
This is the third medal of the small series of restitution medals in the Serenissima Collection. Again, a painter is celebrated: Alessandro
Maganza from Vicenza. The dates of birth and death on the reverse are evidentially wrong.
È questa la terza medaglia della miniserie “di restituzione” presentata dalla Collezione Serenissima. Anche in questo caso viene
celebrato un pittore: il vicentino Alessandro Maganza. Le date di nascita e morte indicate al rovescio risultano però palesemente errate.
Sebastiano Ricci (1659-1734) Painter and engraver
82 Restitution medal coined at the mint of Florence between 1765 and 1786. Opus: Giovanni Zanobio Weber or Veber. (AE - Ø 36.8 mm
- 16.8 g). Obv/ SEBASTIANVS RICCIVS PICT(OR) VENET(VS) - V(EBER) F(ECIT). Bust, right, with long hair. Rev/ NATVS
MDCLIX OBIIT MDCCXXXIIII - I(OANNES) V(EBER). Written on four lines within laurel and oak wreath. Voltolina n. 1577;
Rizzini II, p. 192, n. 1243.
Medaglia di restituzione coniata presso la Zecca di Firenze tra il 1765 e il 1786. Opus: Giovanni Zanobio Weber o Veber. (AE - Ø 36,8
mm - 16,8 g). D/ SEBASTIANVS RICCIVS PICT(OR) VENET(VS) - V(EBER) F(ECIT). Busto a destra con lunga capigliatura.
R/ NATVS MDCLIX OBIIT MDCCXXXIIII - I(OANNES) V(EBER). Scritta in quattro righe entro corona d’alloro e quercia.
Voltolina n. 1577; Rizzini II, p. 192, n. 1243.
RR FDC e300/500
This is the fourth and last of the “restitution” series presented by the Serenissima Collection. Again, a painter is celebrated, Sebastiano
Ricci from Belluno.
È questa la quarta e ultima medaglia della miniserie “di restituzione” presentata dalla Collezione Serenissima. Anche in questo caso
viene celebrato un pittore: il bellunese Sebastiano Ricci.
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Abbondio Rezzonico (1742-1810)
Senator in Rome during the eight years of Papacy of his uncle Clemente XIII
83 Celebrative medal coined at Rome in 1766. Opus: Antonio Pazzaglia. (AR - Ø 62.8 mm - 81 g). Obv/ ABVNDIVS REZZONICO
SENATOR VRBIS - PAZZAGLIA. Bust, right, with long hair and an embroidered robe. Rev/ CLEMENTIS XIII P(ONTIFICIS)
M(AXIMI) PATRVI ANNO VIII - MDCCLXVI. The statue of Rome seated on a throne, at her feet trophies of arms and standards.
Voltolina n. 1579; Correr sec. XVII/XVIII, p. 107, n. 87; Forrer IV, p. 440.
Medaglia celebrativa coniata a Roma nel 1766. Opus: Antonio Pazzaglia. (AR - Ø 62,8 mm - 81 g). D/ ABVNDIVS REZZONICO
SENATOR VRBIS - PAZZAGLIA. Busto a destra con lunga capigliatura e veste ricamata. R/ CLEMENTIS XIII P(ONTIFICIS)
M(AXIMI) PATRVI ANNO VIII - MDCCLXVI. La statua di Roma seduta in trono, ai suoi piedi trofei d’armi ed insegne.
Voltolina n. 1579; Correr sec. XVII/XVIII, p. 107, n. 87; Forrer IV, p. 440.
RRR EF e1800/3000
In 1765 Abbondio Rezzonico was elected Senator in Rome. This appointment was given by the expressed will of his uncle, Pope Clemente
XIII. The Senator of Rome was the highest lay magistrate in the city, head of a municipal team of 48 Consiglieri and two Ecclesiastical
Deputies of the secular and regular clergy; he was also extremely close to the Pope and was admitted to the Camera Segreta. The
prestigious appointment was celebrated with a portrait by Pompeo Batoni and the coining of a medal, here on offer as a precious silver
example.
Nel 1765 Abbondio Rezzonico fu eletto Senatore di Roma. La carica gli venne conferita per espressa volontà dello zio Pontefice Clemente
XIII. Il Senatore di Roma era il primo magistrato laico della città, capo di un corpo municipale composto da 48 Consiglieri e due
Deputati ecclesiastici del clero secolare e regolare; egli inoltre poteva vantare una straordinaria vicinanza al Papa ed era ammesso alla
sua Camera Segreta. Il prestigioso incarico venne celebrato con l’esecuzione di un ritratto opera di Pompeo Batoni e con la coniazione
della medaglia, qui proposta in un prezioso esemplare in argento.
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Abbondio Rezzonico (1742-1810)
Senator in Rome in the eight year
of Papacy of his uncle Clemente XIII
84 Celebrative medal coined at Rome in 1766. Opus:Antonio Pazzaglia.
(AE - Ø 62.8 mm - 82 g). Obv/ ABVNDIVS REZZONICO
SENATOR VRBIS - PAZZAGLIA. Bust, right, with long hair and
an embroidered robe. Rev/ CLEMENTIS XIII P(ONTIFICIS)
M(AXIMI) PATRVI ANNO VIII - MDCCLXVI. The statue of
Rome seated on a throne, at her feet trophies of arms and standards.
Voltolina, n. 1579; Correr, sec. XVII/XVIII, p. 107, n. 87; Forrer, IV,
p. 440.
Medaglia celebrativa coniata a Roma nel 1766. Opus: Antonio
Pazzaglia. (AE - Ø 62,8 mm - 82 g). D/ ABVNDIVS REZZONICO
SENATOR VRBIS - PAZZAGLIA. Busto a destra con lunga capigliatura
e veste ricamata. R/ CLEMENTIS XIII P(ONTIFICIS)
M(AXIMI) PATRVI ANNO VIII - MDCCLXVI. La statua di Roma
seduta in trono, ai suoi piedi trofei d’armi ed insegne. Voltolina,
n. 1579; Correr, sec. XVII/XVIII, p. 107, n. 87; Forrer, IV, p. 440.
RRR FDC e700/1000
Ex Volonté Collection, Milan.
See previous historical note.
Cfr. scheda storica precedente.
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Scuola della Passione in Venice
85 Celebrative medal coined at the mint of Venice in 1766. Opus: anonymous. (AR - Ø
40.5 mm - 6.2 g). Obv/ IESVS NAZAR(ENVS) REX IVDEOR(VM). Bust of Jesus,
left. Rev/ SANCTE MARIAE LAVRETANAE INTERCES(SIO)
PROTE(CTIOQVE) - 1766. The Holy Church held by Cherubs; above, on the
clouds, bust of the haloed Virgin holding the Child with rayed head. Voltolina n. 1582.
Medaglia celebrativa coniata presso la Zecca di Venezia nel 1766. Opus: anonimo.
(AR - Ø 40,5 mm - 6,2 g). D/ IESVS NAZAR(ENVS) REX IVDEOR(VM). Busto di
Gesù a sinistra. R/ SANCTE MARIAE LAVRETANAE INTERCES(SIO)
PROTE(CTIOQVE) - 1766. La Santa Casa sostenuta da Cherubini; sopra di questa,
appoggiato sulle nuvole, busto della Vergine aureolata con in braccio il Bambin Gesù
con il capo raggiante. Voltolina n. 1582.
RRR VF e500/800
This fine medal, coined in silver, shows the vitality of the Confraternita della Passione
which had been much followed by the Venetian population ever since it was founded in
1560 (see Venus I, nn. 235, 282-294; Venus II, n. 152). In this example, on the reverse
instead of the usual representation of the Passion of Christ, there is the devotion for the
Madonna of Loreto.
Questa bella medaglia, coniata in argento, testimonia la vitalità della Confraternita
della Passione che godette di largo seguito tra la popolazione veneziana sin dal suo
primo sorgere, nel 1560 (cfr. Venus I, nn. 235, 282-294; Venus II, n. 152). In questo
caso, nel rovescio, in luogo della più comune rappresentazione della Passione di Cristo
si ritrova la devozione per la Madonna di Loreto.

Scuola Grande di Santa Maria della Carità in Venezia,
to Giambattista Schioppalalba
86 Celebrative medal coined at the mint of Venice in 1767. Opus: anonymous. (AE
- Ø 50.5 mm - 45.8 g). Obv/ IO(ANNI) BAPTISTAE SCHIOPPALALBA
PHILOLOGO. Representation of the precious reliquary. Rev/ ANNO
MDCCLXVII SODALITAS CARITATIS. Potentate Cross in two circles, symbol
of the Scuola della Carità. Voltolina n. 1584 (otherwise unpublished).
Medaglia celebrativa coniata presso la Zecca di Venezia nel 1767. Opus: anonimo.
(AE - Ø 50,5 mm - 45,8 g). D/ IO(ANNI) BAPTISTAE SCHIOPPALALBA
PHILOLOGO. Rappresentazione del prezioso reliquiario. R/ ANNO
MDCCLXVII SODALITAS CARITATIS. Croce ancorata intrecciata con due
cerchi concentrici, simbolo della Scuola della Carità. Voltolina n. 1584
(altrimenti inedita).
RRRR FDC e1500/2000
The medal, issued in 1767 while Gian Giacomo Corniani was Guardian Grande (he
was born in 1726), celebrates the Abbot Giambattista Schioppalalba, chaplain of
the Scuola della Carità, a great scholar of the classical world, who had published
that year an accurate description of the precious reliquary donated by the Cardinal
Bessarione to the Scuola della Carità in 1463. When the Scuola was suppressed
(1806) the reliquary was at first bought by the Count Luigi Savorgnan, and, later, by
the Austrian Emperor for the Vienna Museum; it would return only in 1919, when it
was put in the galleries of the Accademia. The rarity and splendid conservation of
this medal, which belongs to the much sought-after typology of the Venetian Scuole
Grandi, make this example particularly interesting.
La medaglia, emessa nel 1767 mentre era Guardian Grande Gian Giacomo Corniani
(nato nel 1726), celebra l’Abate Giambattista Schioppalalba, cappellano della
Scuola della Carità, grande studioso del mondo classico che, in quell’anno, aveva
pubblicato una accurata descrizione del prezioso reliquiario donato dal Cardinale
Bessarione alla Scuola della Carità fin dal 1463. Alla soppressione della Scuola (1806) il reliquiario venne dapprima acquistato dal
Conte Luigi Savorgnan e, successivamente, dall’Imperatore d’Austria per essere collocato nei Musei di Vienna; di qui sarebbe ritornato
solo nel 1919, per trovare definitiva sistemazione nelle gallerie dell’Accademia. La rarità e la straordinaria conservazione di questo
esemplare, appartenente alla tipologia molto ambita delle Scuole Grandi di Venezia, rendono particolarmente interessante questa
medaglia.
Girolamo Emiliani or Miani (1486-1537)
Canonised together with five other Saints by Pope Clemente XIII
87 Celebrative medal coined at the mint of Rome in 1768. Opus: Ferdinando Hamerani,
attributed. (AE - Ø 39.7 mm - 25.2 g). Obv/ CLEMENS XIII PONT(IFEX) M(AXIMVS)
A(NNO) X. Bust, right, with embroidered stole. Rev/ DECOR EIVS GLORIA
SANCTORVM - AN(NO) MDCCLXVIII. The six new Saints on clouds with a rayed
sky; from left to right: S. Giovanni Canzio, S. Giuseppe Colasanzio, S. Girolamo Emiliani,
S. Giuseppe da Copertino, S. Serafino d’Ascoli and S.ta Giovanna Francesca Frémyot de
Chantal. Voltolina n. 1586; Bartolotti p. 186, n. E 768; Lincoln n. 1904.
Medaglia celebrativa coniata presso la Zecca di Roma nel 1768. Opus: Ferdinando
Hamerani, attribuita. (AE - Ø 39,7 mm - 25,2 g). D/ CLEMENS XIII PONT(IFEX)
M(AXIMVS) A(NNO) X. Busto a destra con camauro, mozzetta e stola ricamata.
R/ DECOR EIVS GLORIA SANCTORVM - AN(NO) MDCCLXVIII. I sei nuovi Santi
in atteggiamento di devozione su nubi con il cielo irraggiato; da sinistra a destra: S.
Giovanni Canzio, S. Giuseppe Colasanzio, S. Girolamo Emiliani, S. Giuseppe da
Copertino, S. Serafino d’Ascoli e S.ta Giovanna Francesca Frémyot de Chantal. Voltolina
n. 1586; Bartolotti p. 186, n. E 768; Lincoln n. 1904.
RR EF+ e150/200
On the 27th of October 1767, the Venetian Pope, Clemente XIII (Carlo Rezzonico), canonised
San Giovanni Canzio, San Giuseppe Colasanzio, San Giuseppe da Copertino, San Serafino,
Santa Giovanna Francesca Frémyot and San Girolamo Emiliani (or Miani); the latter was
also a Venetian. Venice celebrated the sanctification of Emiliani with ceremonies and gave
4000 ducati to the Congregazione at S. Maria della Salute; the Doge Alvise IV Mocenigo
also dedicated the annual osella of 1768 to the Venetian Saint.
Il 27 ottobre 1767 il Pontefice veneziano Clemente XIII (Carlo Rezzonico) canonizzava San Giovanni Canzio, San Giuseppe Colasanzio,
San Giuseppe da Copertino, San Serafino, Santa Giovanna Francesca Frémyot e San Girolamo Emiliani (o Miani), quest’ultimo
veneziano anch’esso. Venezia celebrò la santificazione dell’Emiliani con particolari cerimonie ed elargì 4000 ducati alla Congregazione
residente presso S. Maria della Salute, inoltre il Doge Alvise IV Mocenigo dedicò l’annuale osella del 1768 alla figura del Santo
veneziano.
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The Senate to the subjects of Venetian Albania
during the dogato of Alvise IV Mocenigo
88 Merit medal coined at the mint of Venice in 1769. Opus: anonymous. (AV - Ø 36.7 mm - 13.8
g1 ). Obv/ ALOISIVS MOCENICO DVX - 1769. Lion in majesty. Dotted border.
Rev/ FIDEI SVBDITORVM SENATVS. Written on three lines between decorations above
and below; border of dots and rosettes. Voltolina n. 1587; Von Heyden n. 147-148; Majer
1927, p. 43-44, n. 38, pho. p. 53; Morosini p. 18, n. 66.
1 This weight corresponded to four zecchini.
Medaglia di benemerenza coniata presso la Zecca di Venezia nel 1769. Opus: anonimo. (AV
- Ø 36,7 mm - 13,8 g1 ). D/ ALOISIVS MOCENICO DVX - 1769. Leone in maestà. Bordo
perlinato. R/ FIDEI SVBDITORVM SENATVS. Scritta in tre righe fra ornati in alto e in
basso; bordo di rosette e perlinatura. Voltolina n. 1587; Von Heyden nn. 147-148; Majer
1927, pp. 43-44, n. 38, fot. p. 53; Morosini p. 18, n. 66.
RRRR FDC e12000/18000
1 Con questo peso corrispondeva all’equivalente di quattro zecchini.
Ex Donà delle Rose Collection - ex listino Ratto n. XIII, 1934, n. 700.
A gold medal in itself is exceptional, not only for the value of the metal and the rarity, but for its history and the reasons it avoided being
melted, like so many gold objects. This example has been studied and has precise archive documents. In 1768 the Venetian Senate wanted
to reward the Albanian subjects that had cooperated in reducing to obedience the three towns of Pobori, Braichi and Maini, situated on
the border with Montenegro; they had revolted against the Venetian authority on the incitement of a Russian impostor. On the 14th of
January the Venetian mint was commissioned to coin 40 gold medals for a total of 116 zecchini: 12 of the value of 4 zecchini, 12 of 3
zecchini and 16 of 2 zecchini. The medal here on offer, in an extraordinary conservation, is one of the 12 more precious ones, that of the
value of 4 zecchini.
Una medaglia d’oro costituisce di per sè un qualcosa di eccezionale, non solo per il valore intrinseco del metallo e per la rarità, ma anche
per la storia che la pervade, per le vicende che le hanno consentito di sfuggire al crogiuolo in cui sono finiti tanti altri oggetti d’oro.
Questo esemplare è stato approfonditamente studiato ed è accompagnato da precise documentazioni d’archivio. Nel 1768 il Senato
Veneto volle premiare i sudditi Albanesi che avevano cooperato a ridurre all’obbedienza i tre comuni di Pobori, Braichi e Maini situati
alle falde del Montenegro che, sobillati da un impostore russo, si erano ribellati all’autorità veneta. Il 14 gennaio vennero commissionate
alla Zecca di Venezia 40 medaglie d’oro per una spesa complessiva di 116 zecchini: 12 da 4 zecchini, 12 da 3 zecchini e 16 da 2
zecchini. Quella che viene qui proposta in una straordinaria conservazione è una delle 12 più preziose, quella da 4 zecchini.
The Senate to the subjects of Venetian Albania
during the dogato of Alvise IV Mocenigo
89 Merit medal coined at the mint of Venice in 1769. Opus: anonymous. (AR - Ø 38.7 mm -
16.9 g). Obv/ ALOISIVS MOCENICO DVX - 1769. Lion in majesty. Dotted border.
Rev/ FIDEI SVBDITORVM SENATVS. Written on three lines between decorations above
and below; border of dots and rosettes. Voltolina n. 1587; Von Heyden n. 147-148; Majer
1927, p. 43-44, n. 38, pho. p. 53; Morosini p. 18, n. 66.
Medaglia di benemerenza coniata presso la Zecca di Venezia nel 1769. Opus: anonimo.
(AR - Ø 38,7 mm - 16,9 g). D/ ALOISIVS MOCENICO DVX - 1769. Leone in maestà.
Bordo perlinato. R/ FIDEI SVBDITORVM SENATVS. Scritta in tre righe fra ornati in alto
e in basso; bordo di rosette e perlinatura. Voltolina n. 1587; Von Heyden nn. 147-148; Majer
1927, pp. 43-44, n. 38, fot. p. 53; Morosini p. 18, n. 66.
RRRR Small piercing on the border. EF+ e3000/4000
Ex Lucheschi Collection.
As well as the gold medal, presented in the previous lot, the Serenissima Collection offers a
silver example of great rarity and prestige.
Accanto alla medaglia d’oro presentata nella scheda precedente, la Collezione Serenissima
propone questo esemplare in argento di grande rarità e prestigio.
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Giovanni Battista Rezzonico (1740-1783)
Prefect of the Sacri Palazzi Apostolici and Governor of the Conclave
90 Celebrative medal coined at the mint of Rome in 1769. Opus: anonymous. (AE - Ø 28.5 mm - 8.8
g). Obv/ SEDE VACANTE. In the field, the Rezzonico coat of arms surmounted by a Cardinal’s
hat. Rev/ IOH(ANNES) BAPTISTA REZZONICVS S(ACRI) PAL(ATII) APOST(OLICI)
PRAEFECTVS ET CONCLAVIS GVBERNATOR MDCCLXIX. Written on seven lines. Voltolina
n. 1589; Johnson 1990, III, n. 697.
Medaglia celebrativa coniata presso la Zecca di Roma nel 1769. Opus: anonimo. (AE - Ø 28,5 mm
- 8,8 g). D/ SEDE VACANTE. Nel campo stemma gentilizio dei Rezzonico sormontato da cappello
cardinalizio. R/ IOH(ANNES) BAPTISTA REZZONICVS S(ACRI) PAL(ATII) APOST(OLICI)
PRAEFECTVS ET CONCLAVIS GVBERNATOR MDCCLXIX. Scritta in sette righe. Voltolina
n. 1589; Johnson 1990, III, n. 697.
RR EF e300/500
Arnaldo Speroni degli Alvarotti (1727-1800)
Bishop of Adria. Foundation of the Church of
S. Maria di Villa Guardia Ferrarese
91 Foundation medal cast in 1770. Opus: anonymous. (AE - Ø 65.2 mm
-88g).Obv/ D(OMINVS) ARNALDVS SPERONIVS NOB(ILIS)
PATAV(INVS) EPISC(OPVS) ADRIEN(SIS) PRIMVM
LAP(IDEM) POS(VIT). Bust, right, in ecclesiastical robes and cross.
Rev/ ECCLESIA SANCTAE MARIAE VILLAE GVARDIAE
FERRARIENSIS FVNDATA V IDVS SEPTEMBRIS MDCCLXX.
Written on seven lines, with bishop’s arms and priestly standard.
Voltolina n. 1592; Johnson 1990, III, n. 683; Rizzini II, p. 222,
n. 1396.
Medaglia di fondazione fusa nel 1770. Opus: anonimo. (AE - Ø 65,2
mm-88g).D/ D(OMINVS)ARNALDVS SPERONIVS NOB(ILIS)
PATAV(INVS) EPISC(OPVS) ADRIEN(SIS) PRIMVM
LAP(IDEM) POS(VIT). Busto a destra in veste ecclesiale con croce
pettorale. R/ ECCLESIA SANCTAE MARIAE VILLAE GVARDIAE
FERRARIENSIS FVNDATA V IDVS SEPTEMBRIS MDCCLXX.
Scritta in sette righe, stemma vescovile e insegne prelatizie. Voltolina
n. 1592; Johnson 1990, III, n. 683; Rizzini II, p. 222, n. 1396.
RR Small piercing closed with wax. EF e400/600
Giovanni Battista Rezzonico had been elected Prefect of the Sacri Palazzi in 1766; in 1769, at the
death of his uncle the Pope (Clemente XIII) he was Governor of the Conclave, with a pomp and
magnificence that aroused universal admiration. The medal was made during the “sede vacante”.
Giovanni Battista Rezzonico era stato eletto fin dal 1766 Prefetto dei Sacri Palazzi; nel 1769, alla
morte dello zio pontefice (Clemente XIII) egli sostenne l’incarico di Governatore del Conclave con uno
sfarzo e una magnificenza tali da incontrare l’universale ammirazione. La medaglia venne realizzata
proprio nel periodo di “sede vacante”.
Sperone Speroni degli Alvarotti held the diocese of Adria for 34 years,
during which time he promoted the building of many churches. In this
case, the laying of the first stone for the new Parochial church of S.
Maria di Villa Guardia Ferrarese is commemorated; an example of this
medal was placed in the foundations.
Sperone Speroni degli Alvarotti resse la diocesi di Adria per 34 anni,
nel corso dei quali promosse la costruzione di numerose chiese. In
questo caso viene ricordata la posa della prima pietra della nuova
Chiesa parrocchiale di S. Maria di Villa Guardia Ferrarese, nelle cui
fondamenta venne posto anche un esemplare di questa medaglia.
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College of San Marco in Padua (1771-1796)
92 Merit medal coined at the mint of Venice around 1771. Opus: anonymous. (Gilded AE - Ø 36.6 mm - 25.4 g). Obv/ COLLEGIUM
DIVI MARCI. Written on three lines between two ornaments, above and under. Rev/ S(ENATUS) C(ONSULTO). Above and
under, ornaments with leaves. Voltolina n. 1597 (otherwise unpublished).
Medaglia di benemerenza coniata presso la Zecca di Venezia intorno al 1771. Opus: anonimo. (AE dorato - Ø 36,6 mm - 25,4 g).
D/ COLLEGIUM DIVI MARCI. Scritta in tre righe tra due ornamenti sopra e sotto. R/ S(ENATUS) C(ONSULTO). Sopra e sotto
due elementi ornamentali con foglie. Voltolina n. 1597 (altrimenti inedita).
RRRR VF e600/800
This extremely rare medal is an interesting document of the desire to reform the entire education system in the Venetian State between
1770 and 1780. Faced with the low level of the students starting their University career, the Reformers of the Paduan University, with the
mandate from the Government, decided to found a model college in Padua, to prepare students for the university. The College of San
Marco was opened in 1771, in the suppressed monastery of Sant’Antonio. 53 youngsters were put up in as many rooms (many were poor
nobles) and had to be present at the College on the 11th of November, and remain there until “their exams”. They had to wear a uniform
with the symbol of the College of San Marco embroidered in gold. The medal was an identification mark and an incentive that the
Venetian Government, much involved in this reform, gave to the best pupils. The College was closed on the 23rd of December 1796, when
the building was required for barracking a battalion of soldiers.
Questa rarissima medaglia costituisce una interessante testimonianza di quel desiderio di riforma dell’intero sistema dell’educazione che
pervase lo Stato veneto tra il 1770 e il 1780. Di fronte al basso livello evidenziato dagli studenti che affrontavano la carriera universitaria,
i Riformatori dello Studio di Padova, su mandato del Governo, decisero di istituire a Padova un collegio modello, preparatorio agli studi
universitari. Nacque così, nel 1771, il Collegio di San Marco, nel soppresso Monastero di Sant’Antonio. In altrettante camerette vennero
ospitati 53 giovani (perlopiù patrizi poveri) che erano tenuti a presentarsi in Collegio l’11 novembre, per rimanerci sino al “Respettivo
Esame”. Essi dovevano portare una divisa con il simbolo del Collegio di San Marco ricamato in oro. La medaglia costituiva un
riconoscimento e un incentivo che il Governo veneto, tanto coinvolto in questa operazione di riforma, assegnava ai giovani più capaci.
La storia del Collegio si chiuse il 23 dicembre 1796, quando i locali furono sequestrati per ospitare un battaglione di soldati.
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Stephen I (969-1038)
King of Hungary, Saint for the translation of the reliquary from Ragusa to Buda
93 Celebrative medal coined at Vienna in 1771. Opus: anonymous. (AR - Ø 42.2 mm - 26.1 g). Obv/ DEXTERA B(EATI) STEPHANI
REGIS ET CONFESSORIS GLORIOSI. The precious reliquary, surmounted by royal crown, with the left hand of the Saint.
Rev/ QUAM AB AN(NO) MXC AD MDXXVI IN HUNGAR(IA) TUM RAGUSAE ULTRA II SEC(ULA) CULTAM IOS(EPH)
II ET M(ARIA) THER(ESIA) AUGG 1 MDCCLXXI XXIX MAII RECUPERARUNT ET POST IX DIER(UM) DEVOTIONEM
HUNG(ARIS) D(ONO) D(EDERUNT) BUDAE QUOT ANNIS PUBL(ICAE) VENERATIONI PROPONENDAM. Written on
twelve lines between two friezes, above and below. Voltolina n. 1598; Mimica p. 404; Probstzt p. 331, n. 237; Fiala Stempel, 969.
1 AUGG stands for AUGUSTI.
Medaglia celebrativa coniata a Vienna nel 1771. Opus: anonimo. (AR - Ø 42,2 mm - 26,1 g). D/ DEXTERA B(EATI) STEPHANI
REGIS ET CONFESSORIS GLORIOSI. Il prezioso reliquiario, sormontato dalla corona reale contenente la reliquia della mano
destra del Beato. R/ QUAM AB AN(NO) MXC AD MDXXVI IN HUNGAR(IA) TUM RAGUSAE ULTRA II SEC(ULA)
CULTAM IOS(EPH) II ET M(ARIA) THER(ESIA) AUGG1 MDCCLXXI XXIX MAII RECUPERARUNT ET POST IX
DIER(UM) DEVOTIONEM HUNG(ARIS) D(ONO) D(EDERUNT) BUDAE QUOT ANNIS PUBL(ICAE) VENERATIONI
PROPONENDAM. Scritta in dodici righe tra due fregi sopra e sotto. Voltolina n. 1598; Mimica p. 404; Probstzt p. 331, n. 237;
Fiala Stempel, n. 969.
RR FDC e1200/1800
1 AUGG sta per AUGUSTI.
The medal illustrates the solemn translation of the reliquary of the right hand of Saint Stephen, king of Hungary (canonised by Pope
Gregorio VII in 1083). The reliquary arrived in Ragusa after the year 1526, and had been kept and venerated for over 200 years. In 1771,
after requests by the Emperor Joseph II and the Empress Maria Theresa of Austria, the city agreed to give back the precious reliquary to
Buda. On the 29 of May 1771, the hand of the Saintly King was sent to Vienna, where, by order of the Empress, it was shown for nine days
in the Chapel of the Schoenbrunn palace. Later, it was placed in a precious shrine, shown on the obverse of the medal, and taken to
Hungary. This event was much publicised, as the many medals in different metals show. The one here on offer is a precious example in
a large size, coined in silver; but there are also two smaller medals made with slightly different dies. The Serenissima Collection offers both
variations of the smaller medal (see n. 94-95).
La medaglia illustra la solenne traslazione della reliquia della mano destra di Santo Stefano Re di Ungheria (canonizzato da Papa
Gregorio VII nel 1083). La reliquia era giunta a Ragusa dopo il 1526 e vi era stata conservata e venerata per oltre 200 anni. Nel 1771,
dietro sollecitazione dell’Imperatore Giuseppe II e dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, la città dalmata aveva consentito a restituire
la preziosa reliquia alla città di Buda. Il 29 maggio 1771 la mano del Re Santo venne inviata a Vienna, dove, per ordine dell’Imperatrice,
fu esposta per nove giorni nella cappella del Castello di Schoenbrunn. Successivamente, posta nella ricca teca raffigurata nel dritto della
medaglia, venne traslata in Ungheria. L’avvenimento ebbe notevole rilievo, come evidenzia la realizzazione di più medaglie in diversi
metalli. Quello che viene qui proposto è un prezioso esemplare di grande modulo, coniato in argento, ma esistono anche due medaglie
di modulo inferiore realizzate con due conii leggermente diversi fra loro. La Collezione Serenissima è in grado di proporre entrambe le
varianti del modulo più piccolo (cfr. nn. 94-95).
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Stephen I (969-1038)
King of Hungary, Saint for the translation of the reliquary from Ragusa to Buda
94 Celebrative medal coined at Vienna in 1771. Opus: anonymous. (AR - Ø 25.8 mm -4g).Obv/ DEXTERA B(EATI) STEPHANI
REGIS ET CONFESSORIS GLORIOSI. The precious reliquary, surmounted by royal crown, with the left hand of the Saint.
Rev/ QUAM AB A(NNO) MXC AD MDXXVI IN HUN(GARIA) TUM RAG(USAE) ULT(RA) II SEC(ULA) CULT(AM)
IOS(EPH) II ET M(ARIA) THER(ESIA) AUG(USTI) MDCCLXXI XXIX MAI(I) RECUP(ERARUNT) ET POST IX DIER(UM)
DEVOT(IONEM) HU(NGARIS) D(ONO) D(EDERUNT) BUD(AE) QUOT AN(NIS) PUB(LICAE) VENERAT(IONI)
PROPONEND(AM). Written on ten lines between two friezes, above and below. Voltolina n. 1599; Fiala Stempel, 970.
Medaglia celebrativa coniata a Vienna nel 1771. Opus: anonimo. (AR - Ø 25,8 mm -4g).D/ DEXTERA B(EATI) STEPHANI
REGIS ET CONFESSORIS GLORIOSI. Il prezioso reliquiario, sormontato dalla corona reale contenente la reliquia della mano
destra del Beato. R/ QUAM AB A(NNO) MXC AD MDXXVI IN HUN(GARIA) TUM RAG(USAE) ULT(RA) II SEC(ULA)
CULT(AM) IOS(EPH) II ET M(ARIA) THER(ESIA) AUG(USTI) MDCCLXXI XXIX MAI(I) RECUP(ERARUNT) ET POST
IX DIER(UM) DEVOT(IONEM) HU(NGARIS) D(ONO) D(EDERUNT) BUD(AE) QUOT AN(NIS) PUB(LICAE)
VENERAT(IONI) PROPONEND(AM). Scritta in dieci righe tra due fregi sopra e sotto. Voltolina n. 1599; Fiala Stempel, n. 970.
RR EF e250/400
It is the first type of medal made with a 25 mm module, for the translation of the reliquary of Saint Stephen, King of Hungary. For the
historical reasons for this event, see the previous note.
Si tratta del primo tipo della medaglia realizzata con modulo di 25 mm, per la traslazione delle reliquie di Santo Stefano Re d’Ungheria.
Sulle circostanze storiche che la determinarono cfr. scheda storica precedente.
Stephen I (969-1038)
King of Hungary, Saint for the translation of the reliquary from Ragusa to Buda
95 Celebrative medal coined at Vienna in 1771. Opus: anonymous. (AR - Ø 25.2 mm -4g).Obv/ DEXTERA B(EATI) STEPHANI
REGIS ET CONFESSORIS GLORIOSI. The precious reliquary, surmounted by royal crown, with the left hand of the Saint.
Rev/ QUAM AB A(NNO) MXC AD MDXXVI IN HUN(GARIA) TUM RAG(USAE) ULT(RA) II SEC(ULA) CULT(AM)
IOS(EPH) II ET M(ARIA) THER(ESIA) AUG(USTI) MDCCLXXI XXIX MAI(I) RECUP(ERARUNT) ET POST IX DIER(UM)
DEVOT(IONEM) HU(NGARIS) D(ONO) D(EDERUNT) BUD(AE) QUOT AN(NIS) PUB(LICAE) VENERAT(IONI)
PROPONEND(AM). Written on ten lines between two friezes, above and below. Voltolina n. 1599/b; Fiala Stempel, 970.
Medaglia celebrativa coniata a Vienna nel 1771. Opus: anonimo. (AR - Ø 25,2 mm -4g).D/ DEXTERA B(EATI) STEPHANI
REGIS ET CONFESSORIS GLORIOSI. Il prezioso reliquiario, sormontato dalla corona reale contenente la reliquia della mano
destra del Beato. R/ QUAM AB A(NNO) MXC AD MDXXVI IN HUN(GARIA) TUM RAG(USAE) ULT(RA) II SEC(ULA)
CULT(AM) IOS(EPH) II ET M(ARIA) THER(ESIA) AUG(USTI) MDCCLXXI XXIX MAI(I) RECUP(ERARUNT) ET POST
IX DIER(UM) DEVOT(IONEM) HU(NGARIS) D(ONO) D(EDERUNT) BUD(AE) QUOT AN(NIS) PUB(LICAE)
VENERAT(IONI) PROPONEND(AM). Scritta in dieci righe tra due fregi sopra e sotto. Voltolina n. 1599/b; Fiala Stempel, n. 970.
RR EF e250/400
It is the second type of medal made with a module of 25 mm, for the translation of the reliquary of Saint Stephen, King of Hungary. It is
immediately obvious that the reverse was made with a different die from the previous medal; the friezes above and below the legend are
completely different, larger and positioned in a different way with regard to the writing.
Si tratta del secondo tipo della medaglia realizzata con modulo di 25 mm, per la traslazione delle reliquie di Santo Stefano Re
d’Ungheria. Appare evidente che il rovescio è stato eseguito con un conio diverso da quello della medaglia precedente; infatti i fregi
sopra e sotto la scritta sono nettamente differenti, più grandi e posizionati diversamente rispetto alla scritta stessa.
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Giovanni Battista Morgagni (1682-1771)
Doctor and famous anatomist
96 Celebrative medal coined at Bologna in 1771. Opus: Obv/ Joseph Lückner; Rev/ Francesco Barattini. (AE -Ø51mm-45.7 g).
Obv/ I(OHANNES) B(APTISTA) MORGAGNVS ANATOMICVS AET(ATE) XC - LVCKNER. Bust, right, with cloak.
Rev/ PROXIMOS OCCVPAVIT HONORES - MDCCLXXI - F(RANCISCVS) B(ARATTINI) F(ECIT). Aesculapius standing
with his left hand resting on long stick with a serpent around it; at right Telesforo, the cloaked god of convalescents (from a statuary
group in the Palazzo Massimo alle Colonne in Rome); at left, an open book with an anatomic head surmounted by an owl.
Voltolina n. 1601; Forrer I, p. 120, III, p. 489; Johnson 1990, n. 272, 407.
Medaglia celebrativa coniata a Bologna nel 1771. Opus: D/ Joseph Lückner; R/ Francesco Barattini. (AE -Ø51mm-45,7 g).
D/ I(OHANNES) B(APTISTA) MORGAGNVS ANATOMICVS AET(ATE) XC - LVCKNER. Busto a destra con mantellina.
R/ PROXIMOS OCCVPAVIT HONORES - MDCCLXXI - F(RANCISCVS) B(ARATTINI) F(ECIT). Al centroAsclepio (Esculapio
presso i Romani) stante con la mano sinistra appoggiata ad un lungo bastone con il serpente attorcigliato, a destra Telesforo, il genio
ammantato dio dei convalescenti (dal gruppo statuario posto a Roma nel Palazzo Massimo alle Colonne), alla sinistra un libro aperto
con sopra una testa anatomica sovrastata da una civetta. Voltolina n. 1601; Forrer I, p. 120, III, p. 489; Johnson 1990, nn. 272, 407.
RR EF+ e300/500
On the 5th of December 1771 Giovanni Battista Morgagni died, at almost ninety; he founded pathological anatomy. This medal was
made in his honour. The obverse is signed by Joseph Lückner, from Hildesheim (Germany); the reverse has the initials F. B., normally
attributed to Filippo Balugani, although some think it is Francesco Barattini, medallist working in Bologna in this period.
Il 5 dicembre 1771 moriva, quasi novantenne, Giovanni Battista Morgagni, fondatore dell’anatomia patologica. In suo onore venne
realizzata questa medaglia. Il dritto è firmato da Joseph Lückner, di Hildesheim (Germania); il rovescio reca invece le iniziali: F. B., che
sono normalmente attribuite a Filippo Balugani; altri commentatori pensano invece a Francesco Barattini, medaglista in quel periodo
operante a Bologna.
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Marco Carburi (1731-1808)
Professor of Chemistry and experimenter
97 Merit medal coined at the mint of Venice in 1772. Opus:Antonio Schabel. (AE - Ø 51.1 mm - 72.2 g). Obv/ RESPUBLICAVENETA
- A(NTONIUS) SCHABEL FEC(IT). The Lion of San Marco, lying left, with open book and on pedestal. Rev/ M(ARCO)
COM(ITI) CARBURIO P(ROFESSORI) CHYMICAE ANTEC(ESSORI) MUNIFICENTIA SENATUS A(NNO) MDCCLXXII.
Written on five lines; two crossed cannons with cannon balls, two Baroque friezes above and below. Voltolina n. 1604; Ratto XIII,
n. 506.
Medaglia di benemerenza coniata presso la Zecca di Venezia nel 1772. Opus: Antonio Schabel. (AE - Ø 51,1 mm - 72,2 g).
D/ RESPUBLICAVENETA - A(NTONIUS) SCHABEL FEC(IT). Il Leone di San Marco, accosciato e retrospiciente verso sinistra,
con libro aperto e seduto su basamento. R/ M(ARCO) COM(ITI) CARBURIO P(ROFESSORI) CHYMICAE ANTEC(ESSORI)
MUNIFICENTIA SENATUS A(NNO) MDCCLXXII. Scritta in cinque righe; due fusti di cannone incrociati con relative palle, due
fregi barocchi in alto e in basso. Voltolina n. 1604; Ratto XIII, n. 506.
RRRR FDC e1000/1300
There is a vast documentation on this merit medal. In 1772 the Venetian Senate asked Marco Carburi, chemistry professor at the
University of Padua, to research for a non-combustible paper for artillery, so that gunpowder could be wrapped in it. The results were
extremely brilliant; Carburi’s results were better than the English ones. On the 18th of April of the same year, the Senate decided to give
Carburi a gold medal worth 24 zecchini. The medal, made on the 30th of April 1772, cost 74 ducati. Some bronze examples of this medal
were made, probably to give to personalities present at the award ceremony; the great rarity of this example shows that not many
examples were made.
Su questa medaglia di benemerenza esiste una vasta documentazione. Nel 1772 il Senato veneto incaricò Marco Carburi, professore di
chimica presso l’Università di Padova, di sperimentare una carta non combustibile, a uso dell’artiglieria, come avvolgente per la
polvere da sparo. I risultati furono molto brillanti: il prodotto del Carburi si dimostrò superiore persino a quello inglese. Il 18 aprile dello
stesso anno venne allora deliberato dal Senato di assegnare al Carburi una medaglia d’oro del valore di 24 zecchini. La medaglia,
realizzata il 30 aprile 1772, comportò una spesa di 74 ducati. Della medaglia vennero realizzati anche alcuni esemplari in bronzo,
donati probabilmente alle personalità intervenute alla premiazione; la grande rarità della medaglia qui proposta indica che tali
esemplari furono decisamente pochi.
134

Andrea Benedetto Ganassoni (1734-1786) Archbishop of Corfu
98 Celebrative medal with artistic cornice 1 , cast around 1773. Opus: anonymous. (AR - oval 43.2x37.5 mm - 16.9 g). Obv/ D(IVVS)
ANDR(EAS) BENEDICT(VS) ARCHIEP(ISCOPVS) CORCYR(AE). Bust, right, with zucchetto and cross. Ornate border.
Rev/ PAX. Archbishop’s arms and motto, surmounted by a hat with two cords with a total of twelve ribbons. Voltolina n. 1607
(otherwise unpublished).
1 Cornice made with a leaf of gilded silver that forms the original loop.
Medaglia celebrativa con artistica cornice1 , fusa intorno al 1773. Opus: anonimo. (AR - ovale 43,2 x 37,5 mm - 16,9 g). D/ D(IVVS)
ANDR(EAS) BENEDICT(VS) ARCHIEP(ISCOPVS) CORCYR(AE). Busto a destra con zucchetto e mozzetta, croce pendente sul
petto. Bordo modanato. R/ PAX. Stemma arcivescovile, con motto, sormontato dal cappello dal quale scendono due cordoni con un
totale di dodici fiocchi. Voltolina n. 1607 (altrimenti inedita).
RRRR EF e2000/3000
1 Cornice realizzata con lamierino di argento dorato che forma anche l’antico appiccagnolo.
Ex Pisani Collection.
The medal celebrates the election of Andrea Benedetto Ganassoni as Archbishop of Corfu, which took place on the 28th of August 1773.
The consecration took place only on the 20th of December. Chronicles describe in a positive way Ganassoni’s behaviour on the Greek
island; but he could not bear the sea climate and insistently asked to be transferred elsewhere. On the 12th of July 1779 he was transferred
to the diocese of Feltre. We offer a very rare example in silver of the medal.
La medaglia celebra l’elezione di Andrea Benedetto Ganassoni all’Arcivescovato di Corfù, avvenuta il 28 agosto 1773. Di fatto però la
consacrazione avvenne solo il 20 dicembre successivo. Le cronache descrivono in termini molto positivi il comportamento del Ganassoni
in quest’isola greca; egli, però, mal sopportava il clima marittimo e chiese insistentemente di poter passare altrove. Il 12 luglio 1779
ottenne il trasferimento alla diocesi di Feltre. Della medaglia viene qui proposto un rarissimo esemplare in argento.
135

Scuola Grande of San Giovanni Evangelista in Venice
99 Celebrative medal cast at Venice in 1773. Opus: anonymous. (AR - Ø 45.8 mm - 30 g). Obv/ Without inscription. San Giovanni,
seated, holding in his right hand a pen and in his left the open Gospel. Under, at right, an eagle. Rev/ 1773. Above the date, the
reliquary of the Cross, with the scene of the Crucifixion, and, at right and left, the Madonna and San Giovanni.
Medaglia celebrativa fusa a Venezia nel 1773. Opus: anonimo. (AR - Ø 45,8 mm - 30 g). D/ Anepigrafo. San Giovanni, seduto, tiene
nella mano destra la penna e regge con la sinistra il Vangelo aperto. In basso, a destra, l’aquila. R/ 1773. Sopra la data, il reliquiario della
Croce, costituito da Gesù crocifisso con, ai suoi piedi, a destra e a sinistra, la Madonna e San Giovanni.
RRRR EF e1500/2000
Ex Pisani Collection.
Founded in March 1261 as the Devotional Confraternita dei Battuti, San Giovanni Evangelista was one of the original five Scuole Grandi
in Venice. It was directed by a group of confratelli that formed the “Banca” and the “Zonta” and the role lasted a year. The end of the
mandate was celebrated with a distribution on behalf of the Guardian Grande or Guardian da Matin, of the so-called “palme” to the
colleagues of the “Banca”; originally they were rarely medals. At the end of the XVIII century the execution and distribution of the annual
medal became a question of honour for this and the other Scuole Grandi. “Series” were made, which became so important that in some
cases it was ruled that one medal was given to the Scuola so it could be kept. These medals are much sought-after today, but the fact that
they were produced in a limited number (not more than a dozen examples) makes them difficult to find. The Serenissima Collection offers
the opportunity to buy a good number of them. This medal on offer was made in 1773, when the major roles of the Scuola Grande of San
Giovanni Evangelista were the following: Guardian Grande Luca Fusi, Vicario Bortolo Biffi, Guardian da Matin Felice Pezzi, Cancelliere
Anzolo Bajamonte Capitanio.
Sorta nel marzo del 1261 come Confraternita devozionale dei Battuti, quella di San Giovanni Evangelista fu una delle cinque Scuole
Grandi originarie di Venezia. A reggerla era un gruppo di confratelli che formavano la “Banca”e la “Zonta” e duravano in carica un
anno. La scadenza del mandato era celebrata con la distribuzione, da parte del Guardian Grande o del Guardian da Matin, delle
cosiddette “palme” ai colleghi di “Banca”; inizialmente solo di rado esse consistevano in medaglie. Sul finire del Settecento però la
realizzazione e la distribuzione della medaglia annuale diventò quasi un punto d’onore per questa come per le altre Scuole Grandi. Si
costituirono così delle “serie” la cui importanza apparve subito evidente, tanto che in alcuni casi fu imposto per regolamento che almeno
una medaglia venisse consegnata alla Scuola per essere archiviata. Queste medaglie sono oggi molto ambite ma il fatto che esse
venissero realizzate in un numero limitato (difficilmente superiore a poche decine di esemplari) rende particolarmente problematico il
loro reperimento. La Collezione Serenissima offre l’opportunità, probabilmente irripetibile, di poterne acquisire un numero cospicuo.
Quanto alla medaglia in questione, essa venne realizzata nel 1773, quando le maggiori cariche della Scuola Grande di San Giovanni
Evangelista erano così ripartite: Guardian Grande Luca Fusi, Vicario Bortolo Biffi, Guardian da Matin Felice Pezzi, Cancelliere Anzolo
Bajamonte Capitanio.
136

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Medal offered by Angelo Querini (1721-1796) to the philosopher Voltaire (1694-1778)
100 Celebrative medal cast at Venice in 1773. Opus:Antonio Canova (on the drawing by Giambattista Locatelli). (AE - Ø 121 mm - 695
g). Obv/ MAR(IE) FRAN(ÇOIS) AROVET DE VOLTAIRE - VENETIIS MDCCLXXIII. Bust of the philosopher, turned right.
Rev/ EXAEQVAT VICTORIA COELO. Man in military dress on a winged horse right, holding a caduceus in his raised right hand,
defeating a dragon.
Medaglia celebrativa fusa a Venezia nel 1773. Opus: Antonio Canova (su disegno di Giambattista Locatelli). (AE - Ø 121 mm - 695
g). D/ MAR(IE) FRAN(ÇOIS) AROVET DE VOLTAIRE - VENETIIS MDCCLXXIII. Busto del filosofo volto a destra.
R/ EXAEQVAT VICTORIA COELO. Personaggio in abiti militari su cavallo alato a destra, il caduceo nella destra levata, nell’atto di
atterrare il drago.
RRRR EF+ e1500/2000
This very rare medal (only one other example is known, in the Correr Museum in Venice) was modelled by the sixteen year-old Antonio
Canova, based on a drawing by Giambattista Locatelli, from Verona, and commissioned by the Venetian Senator Angelo Querini (1721
1796). The medal was dedicated to the philosopher Voltaire, of whom Querini was an admirer. There is a documentation about this
medal, that is to be published by the Rivista Italiana di Numismatica: the medallion was worked and cast in bronze in 1773 in an
underground room of the Villa Altichiero,which belonged to Querini, so that it would remain a secret. Only in 1777 did Querini go to
Ferney, where he met Voltaire and gave him the medal, which was much appreciated.
Questo rarissimo medaglione (è nota l’esistenza di un solo altro esemplare conservato presso il Museo Correr di Venezia) fu modellato
dall’allora sedicenne Antonio Canova su disegno del veronese Giambattista Locatelli e su commissione del Senatore veneziano Angelo
Querini (1721-1796). Esso fu dedicato al filosofo Voltaire, di cui il Querini era ammiratore. Al riguardo esiste una circostanziata
documentazione in corso di pubblicazione presso la Rivista Italiana di Numismatica: il medaglione fu lavorato e fuso in bronzo nel 1773
in una stanza sotterranea della Villa Altichiero, proprietà del Querini, perché l’esecuzione rimanesse segreta. Solo nel 1777 il Querini,
recatosi a Ferney, incontrò il Voltaire presentandogli il dono che fu molto apprezzato.
Medal for the Church of Sant’Edvige - The painter Bernardino Galliari (1707-1794)
101 Celebrative medal coined in 1773. Opus: anonymous. (AE - Ø 41.4 mm - 32.4 g). Obv/ RELIGIO PROMOVETARTES. On the left,
the Church of Sant’Edvige; above, the Saint on clouds; at right, the three Graces, the one in the centre holding a laurel wreath, at the
sides, the other two holding an oval with the bust of the painter. Rev/ B(ERNARDINO) GALLIARI PEDEM AB ANDURNO QUI
SUO AERE OPIFICIO CATHOLICUM S HEDWIG TEMP(LUM) BEROLINI DECORAVIT ET PERFECIT A(NNO)
MDCCLXXIII. Written on eight lines.
Medaglia celebrativa coniata nel 1773. Opus: anonimo. (AE - Ø 41,4 mm - 32,4 g). D/ RELIGIO PROMOVET ARTES. Sulla
sinistra la Chiesa di Sant’Edvige; in alto la Santa su un cuscino di nuvole; sulla destra le tre Grazie: una, al centro solleva una corona
d’alloro, ai lati, le altre due, sostengono un tondo con il busto del pittore. R/ B(ERNARDINO) GALLIARI PEDEMABANDURNO
QUI SUO AERE OPIFICIO CATHOLICUM S HEDWIG TEMP(LUM) BEROLINI DECORAVIT ET PERFECIT A(NNO)
MDCCLXXIII. Scritta in otto righe.
R EF e150/250
The medal refers to the Church of Sant’Edvige in Berlin, built by order of the Emperor Frederick II, on the insistence and financial help
of Cardinal Querini (see n. 69). The work, which started in 1747, was stopped in 1755 for financial reasons, and started again in 1773.
On this occasion the painter, Bernardino Galliari (1707-1794), from Vercelli, offered to decorate the inside of the church for free. The
medal celebrates his generous gesture.
La medaglia si riferisce alla Chiesa di Sant’Edvige a Berlino, costruita per ordine dell’Imperatore Federico II, ma su sollecitazione e con
il contributo del Cardinale Querini (cfr. n. 69). I lavori, iniziati nel 1747, erano stati interrotti nel 1755 per difficoltà finanziarie; ripresero
nel 1773. In quell’occasione il pittore vercellese Bernardino Galliari (1707-1794) si offrì di decorare gratuitamente l’interno. La
medaglia celebra il suo gesto generoso.
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