Schema Progetto del Territorio - Sistema Informativo Territoriale ...
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Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
Gruppo di lavoro – PTCP di Taranto<br />
Progettista<br />
ing. Giuseppe ANCONA<br />
Coordinamento Scientifico<br />
prof. arch. Francesco KARRER<br />
prof. arch. Antonio Alberto CLEMENTE<br />
Gruppo di esperti<br />
prof. geologo Alfonso RUSSI<br />
arch. Rocco CERINO<br />
ing. Angelo BUSO<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
COORDINAMENTO SCIENTIFICO_ PROF. ARCH. Francesco KARRER - PROF. ARCH. Antonio Alberto CLEMENTE elaborazioni grafiche_arch. Massimo PADRONE TARANTO, 18 DICEMBRE 2008<br />
scheda<br />
1<br />
Esperti operatori GIS<br />
dott. Francesco DURSI - dott. archeologa Sabrina DEL PIANO
Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
Legge Regione Puglia n. 20/2001, PTCP come PIANO di SETTORE di valenza territoriale<br />
LEGGE REGIONE PUGLIAN <strong>del</strong> 27 LUGLIO 2001, N. 20 Norme generali di governo e uso <strong>del</strong> territorio<br />
TITOLO IV - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PROVINCIALE<br />
Art. 6 (Piano territoriale di coordinamento provinciale)<br />
comma 2. Ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 57 <strong>del</strong> decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, il PTCP assume l’efficacia di<br />
piano di settore nell’ambito <strong>del</strong>le materie inerenti la protezione <strong>del</strong>la natura, la tutela <strong>del</strong>l’ambiente, <strong>del</strong>le<br />
acque, <strong>del</strong>la difesa <strong>del</strong> suolo, <strong>del</strong>le bellezze naturali, a condizione che la definizione <strong>del</strong>le relative disposizioni<br />
avvenga nella forma di intese fra la Provincia e le Amministrazioni, anche statali, competenti.<br />
COORDINAMENTO SCIENTIFICO_ PROF. ARCH. Francesco KARRER - PROF. ARCH. Antonio Alberto CLEMENTE elaborazioni grafiche_arch. Massimo PADRONE TARANTO, 18 DICEMBRE 2008<br />
scheda<br />
2<br />
DOMINIO DEL PIANO
Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
Documento <strong>del</strong> 21 aprile 2008 a cura <strong>del</strong>l’Assessorato all’assetto <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>la Regione Puglia<br />
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scheda<br />
3<br />
si configura come un testo di Linee Guida che, rendendo più espliciti<br />
e dettagliati gli obiettivi e i principi espressi nella norma regionale in<br />
modo essenziale e con scarse indicazioni operative, è finalizzato a<br />
fornire alle Province indirizzi e orientamenti in grado di contribuire<br />
in modo efficace alla redazione ed approvazione dei loro strumenti<br />
di pianificazione.<br />
Commissione <strong>del</strong> Consiglio regionale, il 28 ottobre 2008<br />
parere favorevole sulla parte <strong>del</strong> Documento regionale di assetto generale (Drag) che detta indirizzi<br />
e orientamenti per i piani territoriali di coordinamento provinciale (PTCP) esaltando il ruolo <strong>del</strong>la<br />
Provincia quale ente preposto al coordinamento <strong>del</strong>le pianificazioni comunali e di snodo fra questi<br />
e la Regione.
Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
Il PTCP è un piano con maggiore capacità di incidere sulle scelte dei soggetti - i comuni in particolare - da coordinare con:<br />
› Legge costituzionale n. 3/2001 che ha riformato il Titolo V <strong>del</strong>la Costituzione stabilendo una<br />
sostanziale equiordinazione tra Stato, regione, Provincia, città metropolitana, Comune;<br />
› DLgs n. 267/200, Testo unico <strong>del</strong>le leggi sull’ordinamento degli enti locali. in particolare:<br />
Art. 19 (Funzioni)<br />
Spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse<br />
provinciale che riguardino vaste zone intercomunali o l’intero<br />
territorio provinciale nei seguenti settori:<br />
a. difesa <strong>del</strong> suolo, tutela e valorizzazione <strong>del</strong>l’ambiente e prevenzione<br />
<strong>del</strong>le calamita’;<br />
b. tutela e valorizzazione <strong>del</strong>le risorse idriche ed energetiche;<br />
c. valorizzazione dei beni culturali;<br />
d. viabilità e trasporti;<br />
e. protezione <strong>del</strong>la flora e <strong>del</strong>la fauna parchi e riserve naturali;<br />
f. caccia e pesca nelle acque interne;<br />
g. organizzazione <strong>del</strong>lo smaltimento dei rifiuti a livello provinciale,<br />
rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi <strong>del</strong>le acque<br />
e <strong>del</strong>le emissioni atmosferiche e sonore;<br />
h. servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla<br />
legislazione statale e regionale;<br />
i. compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed<br />
artistica ed alla formazione professionale, compresa l’edilizia<br />
scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale;<br />
j. raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa<br />
agli enti locali.<br />
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scheda<br />
4<br />
Art. 20 (Compiti di programmazione)<br />
La provincia, inoltre, ferme restando le competenze<br />
dei comuni ed in attuazione <strong>del</strong>la legislazione e dei<br />
programmi regionali, predispone ed adotta il piano<br />
territoriale di coordinamento che determina gli indirizzi<br />
generali di assetto <strong>del</strong> territorio e, in particolare,<br />
indica:<br />
a. le diverse destinazioni <strong>del</strong> territorio in relazione alla prevalente<br />
vocazione <strong>del</strong>le sue parti;<br />
b. la localizzazione di massima <strong>del</strong>le maggiori infrastrutture e<br />
<strong>del</strong>le principali linee di comunicazione;<br />
c. le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica<br />
ed idraulico-forestale ed in genere per il consolidamento <strong>del</strong><br />
suolo e la regimazione <strong>del</strong>le acque;<br />
d. le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali
Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
LEGGE REGIONALE 27 LUGLIO 2001, N. 20 - Norme generali di governo e uso <strong>del</strong> territorio<br />
Art. 2 (Principi) - comma1. La presente legge assicura il rispetto dei principi di:<br />
perequazione.<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
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scheda<br />
5<br />
I PRINCIPI DEL PIANO<br />
sussidiarietà, mediante la concertazione tra i diversi soggetti coinvolti, in<br />
modo da attuare il metodo <strong>del</strong>la copianificazione;<br />
efficienza e celerità <strong>del</strong>l’azione amministrativa attraverso<br />
la semplificazione dei procedimenti;<br />
trasparenza <strong>del</strong>le scelte, con la più ampia partecipazione;
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PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
SUSSIDIARIETÀ<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
La sussidiarietà è legata al principio <strong>del</strong>la responsabilità ed attribuisce le competenze di pianificazione e gestione <strong>del</strong> territorio<br />
al livello istituzionale più efficiente rispetto agli interventi e al loro livello di ricaduta sul territorio.<br />
Il piano dovrebbe valorizzare il ruolo di ciascun soggetto pianificatore territorialmente competente, senza imporre nessuna<br />
decisione che non sia esito di un lavoro mirato all’individuazione di quel punto di possibile accordo in cui ognuno può arrivare<br />
senza rinunciare alla propria identità e allo specifico e diretto rapporto con la comunità locale.<br />
In questo quadro la governance <strong>del</strong> territorio coniuga la sussidiarietà verticale (tra enti) con quella orizzontale (tra<br />
associazioni e cittadini) al fine di:<br />
› semplificare i rapporti amministrativi con accordi di pianificazione per la elaborazione degli strumenti urbanistici<br />
in cui siano ben chiari competenze e ruoli;<br />
› semplificare le procedure amministrative configurando nuovi rapporti di efficienza tra enti e cittadini;<br />
› favorire la partecipazione e la condivisione tra sistema interistituzionale e mondo <strong>del</strong>la cooperazione sociale<br />
ed economica sviluppando così la concertazione tra interessi pubblici e privati (sancita sul piano giurisprudenziale dagli<br />
accordi di programma, dai patti territoriali, dalla conferenza dei servizi, etc);<br />
› programmare congiuntamente le politiche strategiche di lungo termine e quelle che possono attuarsi nel tempo<br />
di un mandato amministrativo istituendo forme di verifica come ad es. il “bilancio di pianificazione”;<br />
› mettere a sistema i diversi strumenti che già sono presenti sul territorio attivandone integrazione e coerenza.<br />
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6<br />
I PRINCIPI DEL PIANO
Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
SVILUPPO SOSTENIBILE<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
Il principio <strong>del</strong>la sostenibilità è ormai diffusamente conosciuto come quello che soddisfa i bisogni <strong>del</strong>le popolazioni esistenti<br />
senza compromettere la capacità <strong>del</strong>le generazioni future di soddisfare i propri bisogni.<br />
Dalla prima dichiarazione <strong>del</strong>l’UE sullo sviluppo sostenibile (Bergen, 1990), il concetto si è fortemente evoluto passando da<br />
un approccio prevalentemente ambientalista ad uno orientato alla<br />
integrazione <strong>del</strong>le componenti ambientali, sociali ed economiche<br />
Applicare tale principio nella scelte di pianificazione e programmazione significa trattare in maniera integrata questi tre<br />
grandi sottosistemi che rappresentano l’insieme di risorse e relazioni che costituiscono il territorio.<br />
Le componenti ambientali, sociali ed economiche si intendono sostenibili quando si riducono al minimo le conseguenze<br />
negative che ogni sottosistema ha sugli altri nel suo percorso evolutivo massimizzando le conseguenze positive.<br />
La visione integrata <strong>del</strong>lo sviluppo sostenibile trova nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) lo strumento<br />
principale.<br />
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scheda<br />
7<br />
I PRINCIPI DEL PIANO
Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PARTECIPAZIONE<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
La partecipazione è il principio secondo il quale è necessario<br />
coinvolgere tutti gli attori, gli enti e le istituzioni<br />
che sono chiamati a condividere il piano e le sue scelte.<br />
Il processo partecipativo <strong>del</strong> PTCP sarà maggiormente indirizzato alla condivisione di principi regolatori <strong>del</strong>le scelte.<br />
È ipotizzabile che il processo di copianificazione con i comuni porti a definire con loro i processi partecipativi più idonei<br />
in relazione ai temi e ai territori coinvolti.<br />
L’aspetto preminente è la necessità di caratterizzare la partecipazione mediante un<br />
processo continuo di verifica e rielaborazione<br />
Per non esaurire l’esperienza di condivisione entro i tempi di redazione e approvazione <strong>del</strong> Piano bisognerebbe attivare<br />
strumenti stabili di concertazione (come conferenze di pianificazione, tavoli tematici permanenti<br />
ecc.) che garantiscano un confronto permanente tra enti, mondo sociale ed economico.<br />
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scheda<br />
8<br />
I PRINCIPI DEL PIANO
Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PEREQUAZIONE TERRITORIALE<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
La perequazione territoriale riguarda quei fenomeni che possono efficacemente essere trattati in un’ottica di area vasta.<br />
Ed è una <strong>del</strong>le possibili risposte alla disomogenea e frammentata gestione <strong>del</strong> territorio<br />
che, a causa <strong>del</strong>la competizione sovracomunale, porta ad una pluralità di svantaggi per le singole Amministrazioni comunali<br />
e per le comunità urbane.<br />
Il PTCP attraverso l’uso sistematico <strong>del</strong>la perequazione territoriale intende<br />
migliorare le condizioni <strong>del</strong> sistema ambientale, insediativo e produttivo al fine di:<br />
› ridurre gli effetti negativi derivanti da un uso concentrato ed eccessivo di suolo (sia insediativo/<br />
produttivo sia agricolo);<br />
› favorire l’aggregazione e la coesione sociale tra le diverse componenti <strong>del</strong>le varie comunità locali;<br />
› rendere più coerente la programmazione degli interventi sul territorio all’interno di un quadro politicoistituzionale<br />
in cui le scelte di pianificazione tengano nella dovuta considerazione tanto le necessità <strong>del</strong>la scala provinciale<br />
quanto quelle dei singoli comuni;<br />
› diminuire i costi derivanti dal mancato sfruttamento di eventuali economie di agglomerazione per le attività<br />
produttive (insediate o da insediare);<br />
› razionalizzare l’erogazione dei servizi pubblici locali sfruttando le possibili economie di scala.<br />
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scheda<br />
9<br />
I PRINCIPI DEL PIANO
Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
10<br />
Individua e tutela i siti interessati da habitat naturali e da specie floristiche e faunistiche di interesse comunitario.<br />
Definisce gli aspetti relativi alla difesa <strong>del</strong> suolo e alla sicurezza degli insediamenti determinando, con<br />
particolare riferimento al rischio geologico, idraulico e idrogeo-logico e alla salvaguardia <strong>del</strong>le risorse <strong>del</strong> territorio,<br />
le condizioni di fragilità ambientale.<br />
Identifica le strategie di tutela e valorizzazione <strong>del</strong> patrimonio agro-forestale e <strong>del</strong>l’agricoltura<br />
specializzata in coerenza con gli strumenti di programmazione <strong>del</strong> settore agricolo e forestale.<br />
Prescrive le norme finalizzate alla prevenzione e difesa dall’inquinamento indicando gli usi espressamente<br />
vietati, incompatibili con le esigenze di tutela.<br />
Individua le aree a rischio di incidente rilevante di cui al DLgs 17/08/99, n. 334 “Attuazione <strong>del</strong>la direttiva<br />
96/82/CE relative al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose”.<br />
Riporta i vincoli territoriali previsti da disposizioni di legge.<br />
I CONTENUTI DEL PIANO<br />
Individua gli ambiti di tutela per la formazione di parchi e riserve naturali di competenza provinciale<br />
nonché le zone umide, i biotopi e le altre aree relitte naturali, le principali aree di risorgiva, da destinare a<br />
particolare disciplina ai fini <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>le risorse naturali e <strong>del</strong>la salvaguardia <strong>del</strong> paesaggio;<br />
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PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
11<br />
Individua e disciplina i corridoi ecologici al fine di costruire una rete di connessione tra le aree protette, i biotopi<br />
e le aree relitte naturali, i fiumi e le risorgive.<br />
Perimetra i centri storici, individua le architetture e i complessi rurali e gli edifici di pregio architettonico.<br />
Indica gli obiettivi e gli elementi fondamentali <strong>del</strong>l’assetto <strong>del</strong> territorio, i sistemi <strong>del</strong>le infrastrutture, le<br />
attrezzature, gli impianti e gli interventi di interesse pubblico di rilevanza provinciale.<br />
Identifica i criteri per la valorizzazione dei distretti produttivi di rilevanza provinciale.<br />
Individua gli ambiti per la pianificazione dei nuovi insediamenti industriali, artigianali, turistico - ricettivi.<br />
Identifica gli eventuali ambiti per la pianificazione coordinata tra più comuni.<br />
I CONTENUTI DEL PIANO<br />
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RELAZIONE<br />
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PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
Contenuti:<br />
quadro conoscitivo, risultati <strong>del</strong>le analisi e <strong>del</strong>le verifiche territoriali utili alla valutazione di sostenibilità<br />
ambientale e territoriale, indirizzi per lo sviluppo socio-economico.<br />
ELABORATI GRAFICI<br />
Contenuti:<br />
progetto di territorio.<br />
NORME TECNICHE<br />
Contenuti:<br />
direttive, prescrizioni e vincoli.<br />
BANCA DATI ALFA-NUMERICA E VETTORIALE<br />
Contenuti:<br />
quadro conoscitivo, informazioni contenute negli elaborati di cui ai punti precedenti.<br />
scheda<br />
12<br />
LA FORMA DEL PIANO<br />
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PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
PTCP dovrà stimolare la realizzazione di politiche di sviluppo sostenibile<br />
PTCP dovrà dialogare con il piano strategico<br />
scheda<br />
13<br />
PTCP dovrà contribuire alla formazione <strong>del</strong> piano paesaggistico statale/regionale e comunque di indirizzo<br />
per pianificazioni e progettazioni di livello locale in quanto si ritiene che, ai sensi <strong>del</strong> Dlgs n. 63/2008 , il PTCP non abbia “valenza” paesaggistica.<br />
PTCP dovrà contenere prevalentemente:<br />
- indirizzi di pianificazione<br />
IL CONCEPT DEL PIANO<br />
- parte prescrittiva limitata<br />
al recepimento di quanto già preordinato in materia ambientale, paesaggistica, di prevenzione dei rischi naturali, di reti, ecc.<br />
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IL PROCESSO DI VAS<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
Concept <strong>del</strong> PTCP<br />
ambiente (naturale, culturale e paesaggio)<br />
sistema insediativo (urbano - produttivo)<br />
grandi attrezzature collettive<br />
reti<br />
poli di competitività<br />
ambiti di pianificazione coordinata<br />
Il concept di piano, strutturato per sistemi, sarà organizzato per<br />
scenari alternativi di assetto<br />
ai quali applicare la<br />
Valutazione Ambientale Strategica<br />
Implementazione <strong>del</strong> PTCP (NTA)<br />
PRESCRIZIONI<br />
DIRETTIVE<br />
INDIRIZZI<br />
progetti esemplari e/o buone pratiche<br />
scheda<br />
14<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
15<br />
IL QUADRO CONOSCITIVO DEL PIANO<br />
Propedeutica alla fase di Avvio di redazione <strong>del</strong> Piano <strong>Territoriale</strong> di Coordinamento<br />
Provinciale è la costruzione di un quadro di conoscenze relativa alle risorse:<br />
› ambientali (suolo, aria, acqua)<br />
› paesaggistiche<br />
› rurali<br />
› insediative<br />
› infrastrutturali (mobilità, energia, impianti)<br />
La costruzione di un quadro conoscitivo provinciale, inteso come ricognizione sistematica e ordinata di informazioni territoriali di fonti<br />
diverse, costituisce non solo il supporto indispensabile per le scelte di assetto <strong>del</strong>la Provincia, ma è strumento di<br />
rilevante utilità anche nei confronti degli altri Enti pubblici.<br />
Al fine di supportare in modo organico e coordinato la costruzione <strong>del</strong>la<br />
pianificazione territoriale,il sistema <strong>del</strong>le conoscenze deve essere:<br />
coordinato e condiviso<br />
processuale e aggiornabile<br />
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PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
IL QUADRO CONOSCITIVO DELLA PROVINCIA<br />
REDATTO DAL SETTORE PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO<br />
Costruzione di un archivio informatizzato dei dati relativi al territorio provinciale.<br />
Consultazione degli uffici tecnici dei 29 Comuni <strong>del</strong>la Provincia per la raccolta e la ricognizione <strong>del</strong>le basi<br />
cartografiche e <strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong>la pianificazione urbanistica.<br />
Realizzazione, per iniziativa congiunta <strong>del</strong>la Provincia e <strong>del</strong>la Regione Puglia <strong>del</strong>la Cartografia Tecnica<br />
Numerica Provinciale alla scala 1:5000.<br />
Realizzazione di Cartografie Tematiche interattive e aggiornabili mediante un sistema informativo (SIT).<br />
Raccolta sistematica <strong>del</strong>la pianificazione di area vasta a livello provinciale e regionale.<br />
scheda<br />
16<br />
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Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
La costruzione <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>le conoscenze è finalizzata alla:<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
Ì comprensione, descrizione e rappresentazione <strong>del</strong> patrimonio territoriale provinciale nelle diverse parti, urbane ed<br />
extraurbane, e dimensioni, ambientali, paesaggistiche, infrastrutturali, socioeconomiche, ponendo particolare attenzione alle<br />
reciproche relazioni sistemiche, alle loro criticità d’uso e potenziale valorizzazione in forme sostenibili;<br />
Ì comprensione, descrizione e rappresentazione <strong>del</strong>le peculiarità identitarie locali e alla individuazione dei caratteri<br />
emergenti degli ambiti territoriali e paesistici subprovinciali riconoscibili all’interno <strong>del</strong> territorio provinciale, in<br />
funzione <strong>del</strong>la definizione dei caratteri invarianti e <strong>del</strong>le regole trasformative relative agli assetti territoriali, ambientali, culturali<br />
e socioeconomici;<br />
scheda<br />
17<br />
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PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
18<br />
Ì ricognizione <strong>del</strong>le relazioni tra il proprio territorio provinciale e i territori contermini, valutando con la dovuta attenzione<br />
sia le continuità spaziali, in special modo morfologiche, ambientali e infrastrutturali, che gli specifici caratteri socioeconomici e<br />
identitari dei territori di frontiera provinciale;<br />
Ì ricognizione sistematica degli atti di pianificazione, dei programmi e dei progetti che insistono nel territorio provinciale<br />
e <strong>del</strong> relativo stato di attuazione;<br />
Ì individuazione, comprensione, descrizione e rappresentazione <strong>del</strong>le criticità derivanti dalle pressioni e dagli impatti esercitati da<br />
insediamenti e infrastrutture esistenti sull’ambiente e sul paesaggio, nonché da quelle derivanti dall’attuazione <strong>del</strong>le previsioni<br />
degli atti di pianificazione, dei programmi e dei progetti che insistono nel territorio provinciale.<br />
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PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
AMBITO OPERATIVO<br />
OBIETTIVI<br />
RISULTATI ATTESI<br />
AMBITO OPERATIVO<br />
OBIETTIVI<br />
RISULTATI ATTESI<br />
Rapporto ambientale<br />
Partecipazione all’interno <strong>del</strong> processo di VAS<br />
Coordinare il processo di VAS con il processo di Piano<br />
Rapporto ambientale<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
19<br />
LA FASE ATTUALE DEL PIANO<br />
pianificazione e programmazione urbanistica e territoriale in essere ed in itinere;<br />
programmazione negoziata;<br />
analisi <strong>del</strong>l’armatura urbana (dotazioni, bacini di influenza, confinazioni funzionali, etc);<br />
analisi <strong>del</strong> sistema insediativo (urbano/attività produttive).<br />
Il sistema insediativo relativo alla rete urbana, alle attrezzature/servizi di livello sovracomunale, sia allo stato attuale<br />
sia ai progetti/programmi previsti.<br />
tendenze in atto dei processi insediativi (l’evoluzione <strong>del</strong>la dispersione, il rapporto densità/forma, il consumo<br />
di mobilità);<br />
piani e programmi che hanno portato ad individuare ambiti ottimi di programmazione e di gestione.<br />
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Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
AMBITO OPERATIVO<br />
OBIETTIVI<br />
RISULTATI ATTESI<br />
AMBITO OPERATIVO<br />
OBIETTIVI<br />
RISULTATI ATTESI<br />
stato <strong>del</strong>lo sfruttamento territorio;<br />
rischi industriali / piani di prevenzione;<br />
fragilità territoriali.<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
20<br />
Costruire un quadro <strong>del</strong>le fragilità territoriali. In relazione, al Decreto Ministeriale 9 maggio 2001 - Requisiti minimi<br />
di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente<br />
rilevante, e ai sensi <strong>del</strong>l’art.57, D. Lgs. 112/1998, il PTCP assume l’efficacia di piano di settore nell’ambito <strong>del</strong>le<br />
materie inerenti la protezione <strong>del</strong>la natura, la tutela <strong>del</strong>l’ambiente, ecc.<br />
Elaborato grafico e relazione descrittiva <strong>del</strong>le fragilità territoriali che devono mettere in evidenza:<br />
stabilimenti a rischio di incidente rilevante<br />
elementi ambientali vulnerabili; tali elementi dovranno essere tenuti in considerazione nella redazione degli strumenti<br />
di pianificazione comunale.<br />
aree protette;<br />
tutela e valorizzazione ambientale;<br />
Quadro sintetico relativo al sistema ambientale i cui contenuti essenziali devono essere gli ambiti di tutela e valorizzazione<br />
ambientale di interesse comunitario, nazionale, regionale, provinciale e sovracomunale.<br />
Elaborato grafico <strong>del</strong> sistema ambientale e scheda sintetica sui caratteri e le peculiarità dei vari ambiti di tutela.<br />
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Provincia di TARANTO_Assessorato PROGRAMMAZIONE e ASSETTO <strong>del</strong> TERRITORIO<br />
PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
AMBITO OPERATIVO<br />
OBIETTIVI<br />
RISULTATI ATTESI<br />
AMBITO OPERATIVO<br />
OBIETTIVI<br />
RISULTATI ATTESI<br />
infrastrutture <strong>del</strong>la mobilità;<br />
uso <strong>del</strong> territorio e domanda di mobilità;<br />
logistica.<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
Costruire un quadro sintetico <strong>del</strong>lo stato e <strong>del</strong>le criticità <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>la mobilità.<br />
Relazione descrittiva accompagnata da grafici, schemi, ecc. da cui emerga:<br />
l’uso <strong>del</strong>la rete stradale;<br />
i caratteri e le dinamiche <strong>del</strong>la mobilità provinciale;<br />
le relazioni con i strumenti di pianificazione settoriali;<br />
il trasporto pubblico e intermodalità;<br />
la viabilità e trasporto merci<br />
Vincoli naturalistici ed ambientali;<br />
Patrimonio architettonico, archeologico, culturale;<br />
Paesaggio<br />
Integrazione <strong>del</strong> quadro conoscitivo con i vincoli paesaggistici, e con i territori rurali di pregio<br />
scheda<br />
21<br />
Elaborato grafico sui valori/beni culturali e paesaggistici a livello provinciale: utile poiché il PTCP potrà contribuire<br />
alla formazione <strong>del</strong> piano paesaggistico statale/regionale e comunque sarà di indirizzo per pianificazioni e progettazioni<br />
di livello locale benchè, ai sensi <strong>del</strong> Dlgs n. 63/2008, il PTCP non ha “valenza” paesaggistica.<br />
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PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
22<br />
L’ELABORAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO<br />
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PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
23<br />
PROGETTO DI TERRITORIO<br />
OBIETTIVI<br />
Identificare le aree di<br />
criticità ambientale<br />
derivanti da pressioni<br />
e impatti esercitati<br />
dagli insediamenti<br />
e dalle infrastrutture<br />
esistenti nonché<br />
da quelle derivanti<br />
dall’attuazione <strong>del</strong>le<br />
previsioni derivanti<br />
da piani, programmi e<br />
progetti al fine di:<br />
Ì Predisporre la bonifica<br />
dei siti inquinati.<br />
Ì Individuare ambiti per<br />
la compensazione ambientale.<br />
Ì Realizzare un sistema<br />
di azioni integrate di<br />
mitigazione <strong>del</strong>le aree<br />
a maggiore criticità.<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
24<br />
PROGETTO DI TERRITORIO<br />
OBIETTIVI<br />
Potenziare la rete <strong>del</strong>le<br />
aree a elevata naturalità<br />
attraverso corridoi<br />
ecologici.<br />
Tutelare gli elementi<br />
naturali e morfologici<br />
funzionali alla salvaguardia<br />
<strong>del</strong>le risorse<br />
ambientali.<br />
Integrare le risorse<br />
ambientali con quelle<br />
storico-archeologiche,<br />
architettoniche e identitarie.<br />
Tutelare il patrimonio<br />
agro - forestale e <strong>del</strong>l’<br />
agricoltura specializzata.<br />
Valorizzare il ruolo<br />
pluri-funzionale <strong>del</strong>la<br />
agricoltura in campo<br />
culturale,ambientale,<br />
turistico.<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
25<br />
PROGETTO DI TERRITORIO<br />
OBIETTIVI<br />
Tutelare e valorizzare<br />
il sistema dei centri<br />
storici.<br />
Recuperare e riqualificare<br />
il patrimonio<br />
<strong>del</strong>l’architettura rurale.<br />
Contenere il consumo<br />
di suolo riorganizzando<br />
l’armatura urbana<br />
in forma di sistema<br />
policentrico organizzato<br />
per nodi dotati di<br />
funzioni di eccellenza<br />
e servizi di interesse<br />
collettivo.<br />
Valorizzare le potenzialità<br />
turistiche <strong>del</strong> territorio.<br />
Articolare nel territorio<br />
provinciale ambiti<br />
e poli di competitività.<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
26<br />
PROGETTO DI TERRITORIO<br />
OBIETTIVI<br />
Migliorare e qualificare<br />
l’interconnessione tra<br />
i nodi <strong>del</strong>le reti infrastrutturali.<br />
Potenziare il sistema<br />
degli hub regionali.<br />
Potenziare il sistema<br />
ferroviario al fine migliorare<br />
l’accesso agli<br />
hub e ai sistemi urbani.<br />
Agevolare la connessione<br />
al Corridoio VIII.<br />
Potenziare le direttrici<br />
di collegamento Tirrenico-Ioniche.<br />
Completare il sistema<br />
autostradale.<br />
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PROGETTISTA_ING. Giuseppe ANCONA<br />
PTCP<br />
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
PTCP<br />
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
PTCP<br />
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
scheda<br />
27<br />
QUESTIONI APERTE<br />
PIATTAFORME TERRITORIALI STRATEGICHE<br />
TRANSNAZIONALI<br />
NAZIONALI<br />
INTERREGIONALI<br />
I TERRITORI SNODO<br />
IV. BARI - BRINDISI - TARANTO-<br />
INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE TERRITORIALI<br />
I PIANI STRATEGICI<br />
A5 - Piattaforma sud-orientale<br />
B4 - Asse trasversale Napoli-Bari<br />
C5 - Piattaforma sud-orientale<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
PIATTAFORME TERRITORIALI STRATEGICHE<br />
TRANSNAZIONALI<br />
A5 - Piattaforma sud-orientale<br />
scheda<br />
28<br />
La connessione tra l’Italia e i Balcani è un grande obiettivo strategico.<br />
La plurimodalità dovrà essere la caratteristica connotante questo corridoio,<br />
sia in termini di infrastrutture per il trasporto di persone e di merci, sia in<br />
termini di reti che fanno sistema. Tra queste, un posto di assoluta preminenza<br />
dovrebbe essere riservato alle reti energetiche, capaci di trasportare<br />
le fonti di energia dai luoghi di produzione <strong>del</strong>l’Europa orientale ai mercati di<br />
sbocco, nazionale e non solo.<br />
Bari, Taranto, Brindisi sono nodi portuali che potrebbero candidarsi<br />
a gestire insieme, con logica di sistema, l’aggancio all’Autostrada <strong>del</strong><br />
Mare adriatica, assolvendo a tutte le necessità che questo comporta in termini<br />
di relazioni da e verso i territori retrostanti: infrastrutturazione a<br />
terra, poli di interscambio, interporti, piattaforme logistiche.<br />
La Piattaforma strategica transnazionale meridionale peninsulare<br />
appare caratterizzata da forti orientamenti alla competitività territoriale<br />
e di sistema, che una migliore accessibilità transcalare e il rafforzamento<br />
<strong>del</strong>l’offerta di servizi urbani potrebbero rafforzare in<br />
maniera significativa. Tuttavia, a fronte di condizioni di sviluppo relativo che<br />
hanno determinato il phasing out dall’Obiettivo 1 di alcuni territori, permangono<br />
allo stesso tempo aree in notevole ritardo.<br />
AA.VV. Il territorio come infrastruttura di contesto. Contributi alla programmazione 2007 – 2013<br />
Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture, Roma 2007.<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
PIATTAFORME TERRITORIALI STRATEGICHE<br />
NAZIONALI<br />
B4 - Asse trasversale Napoli-Bari<br />
scheda<br />
29<br />
La Piattaforma territoriale strategica Napoli - Bari costituisce una direttrice<br />
trasversale di fondamentale importanza per lo sviluppo <strong>del</strong> Mezzogiorno,<br />
poiché riconnette due aree che, da sole, rappresentano oltre il 40% <strong>del</strong>la<br />
produzione meridionale. Sull’asse economico Martina Franca - Bari<br />
- Barletta, infatti, si concentra il 16% <strong>del</strong>la produzione meridionale,<br />
mentre sull’asse Nola – Marcianise – Napoli - Salerno raggiunge e supera il<br />
28%.<br />
Le possibilità che l’area ha di aggancio ai Corridoi VIII ed Adriatico<br />
nell’ambito <strong>del</strong> sistema mediterraneo <strong>del</strong>le Autostrade <strong>del</strong> mare – per i<br />
quali il sistema dei porti pugliesi costituisce terminale di assoluta strategicità<br />
impongono interventi di notevole impatto per il potenziamento dei sistemi<br />
di connessione con Napoli e il Corridoio I, oltre agli interventi sugli aeroporti<br />
di Bari, Brindidi, Foggia, Taranto, e <strong>del</strong>l’aeroscalo merci di Grottaglie,<br />
già in programma.<br />
… sottoutilizzo e la carenza di infrastrutture su ferro, nonché di<br />
attrezzature intermodali collegate agli snodi ferroviari, in specie quelli<br />
pugliesi, caratterizzano negativamente tutto il sistema trasversale interno<br />
alle due coste.<br />
AA.VV. Il territorio come infrastruttura di contesto. Contributi alla programmazione 2007 – 2013<br />
Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture, Roma 2007.<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
PIATTAFORME TERRITORIALI STRATEGICHE<br />
INTERREGIONALI<br />
C5 - Piattaforma sud-orientale<br />
scheda<br />
30<br />
La Direttrice basentana rappresenta il principale asse di connessione<br />
tra costa tirrenica e costa ionica e si caratterizza per la presenza<br />
di tre poli territorilai con caratteristiche diverse: il sistema salernitano e <strong>del</strong>la<br />
piana <strong>del</strong> Sele, il territorio potentino e l’area <strong>del</strong> Metaponto.<br />
Il potenziamento <strong>del</strong>la direttrice basentana appare, pertanto, come un<br />
intervento strategico prioritario anche in considerazione <strong>del</strong> fatto che gravitano<br />
alcuni distretti produttivi di grande importanza quali:<br />
- il polo <strong>del</strong>l’automobile di Melfi,<br />
- il polo agroalimentare <strong>del</strong> Vulture,<br />
- il polo energetico <strong>del</strong>la Val d’Agri<br />
- il sistema <strong>del</strong>la ricerca di Potenza – Tito<br />
e che essa ha come terminale il porto di Taranto, che rappresenta<br />
lo sbocco naturale <strong>del</strong> sistema produttivo lucano, anche in vista <strong>del</strong><br />
previsto ampliamento <strong>del</strong> porto tramite la realizzazione di un nuovo molo<br />
“Basilicata”.<br />
In una prospettiva più ampia, nella quale la strutturazione di un sistema<br />
integrato estenda le ricadute economiche dei sistemi portuali<br />
all’interno <strong>del</strong> territorio meridionale appare utile perseguire una strategia<br />
di parallelo potenziamento <strong>del</strong>le direttrici di collegamento tirrenicoadriatiche<br />
(Napoli – Bari e Sele – Ofantina) e tirrenico – ionica (Salerno<br />
– Potenza –Taranto).<br />
AA.VV. Il territorio come infrastruttura di contesto. Contributi alla programmazione 2007 – 2013<br />
Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture, Roma 2007.<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
I TERRITORI SNODO<br />
Definizione<br />
scheda<br />
31<br />
All’interno <strong>del</strong>le Piattaforme territoriali strategiche, i Territori Snodo rappresentano<br />
quelle realtà che più di altre hanno la capacità di fungere da<br />
commutatori tra i grandi flussi europei e internazionali e i territori<br />
locali.<br />
Sono i luoghi maggiormente predisposti a fungere da ambienti innovatori<br />
suscettibili di riverberare all’intorno gli impulsi al cambiamento <strong>del</strong>le<br />
strutture produttive e sociali esistenti. Proprio questi territori-snodo, insieme<br />
alla rete <strong>del</strong>le città medie che hanno il compito di favorire la coesione tra<br />
traiettorie di sviluppo a diverse velocità, appaiono la trama portante<br />
degli assetti <strong>del</strong> territorio nazionale.<br />
Appare evidente che questi territori-snodo sono i cardini <strong>del</strong>le aree <strong>del</strong> Paese<br />
che sono in grado di produrre effetti di sistema sull’innalzamento<br />
complessivo <strong>del</strong>la capacità di produrre crescita e sviluppo.<br />
Sui tali territori snodo dovrebbe convergere il massimo sforzo di mobilitazione<br />
e di integrazione degli investimenti. Non solo collegamenti<br />
aerei, marittimi, ferroviari e stradali completati con le relative attrezzature<br />
<strong>del</strong>la logistica, ma anche reti digitali a banda larga integrate<br />
con i centri di eccellenza <strong>del</strong>la ricerca scientifica e tecnologica<br />
e reti finanziarie e culturali.<br />
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Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture, Roma 2007.<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
I TERRITORI SNODO<br />
IV. BARI - BRINDISI - TARANTO<br />
scheda<br />
32<br />
1. ASSETTO TERRITORIALE E INFRASTRUTTURALE<br />
La connessione Italia - Balcani è un grande obiettivo strategico. In questo<br />
contesto, il triangolo Bari Brindisi Taranto costituisce il territorio<br />
snodo <strong>del</strong>la piattaforma transnazionale sud-orientale, l’ambito<br />
privilegiato di “atterraggio”dei flussi generati e serviti dal Corridoio VIII.<br />
La creazione di un sistema territoriale integrato tra i tre capoluoghi pugliesi,<br />
non è mai decollata a causa:<br />
- <strong>del</strong>l’assenza di adeguate infrastrutture terrestri di supporto,<br />
- <strong>del</strong>la mancata specializzazione produttiva dei singoli porti<br />
- e per ragioni legate, in special modo nel caso di Brindisi e Taranto, alla<br />
fragilità <strong>del</strong> tessuto economico-produttivo locale e al mancato<br />
effetto-irraggiamento <strong>del</strong>le città polo, fortemente caratterizzate dalla<br />
presenza, e dal successivo fallimento, <strong>del</strong>l’industria pesante.<br />
Il mo<strong>del</strong>lo infrastrutturale appare fortemente sbilanciato verso la<br />
costa adriatica, che ospita le principali infrastrutture:<br />
- stradali (A14, SS16-379),<br />
- ferroviarie (FS Bologna- Lecce),<br />
- portuali (Ba e Br), con l’unica eccezione di Taranto sul versante ionico,<br />
- ed aeroportuali (Bari- Palese e Brindisi Casale).<br />
Il tratto <strong>del</strong>l’Autostrada A14 lungo la linea Bologna-Bari-Taranto (che si<br />
ferma inspiegabilmente a Massafra a pochi km da Taranto).<br />
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Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture, Roma 2007.<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
I TERRITORI SNODO<br />
scheda<br />
33<br />
2. ALCUNI ELEMENTI DI DIAGNOSI<br />
La città di Taranto è oggi posta di fronte alla opportunità di internazionalizzazione<br />
come hub portuale, e al contempo al rischio di<br />
una ulteriore marginalizzazione come vecchia siderurgica con gravi conseguenze<br />
ambientali.<br />
Considerate le buone condizioni generali <strong>del</strong>la infrastruttura portuale<br />
tarantina e la felice collocazione geografica, gli interventi dovrebbero essere<br />
concentrati sull’efficace riconnessione <strong>del</strong> terminal al sistema<br />
autostradale e ferroviario nazionale, ed in particolare:<br />
- il potenziamento infrastrutturale e i raccordi di trasporto ferroviari e<br />
stradali (collegamento Massafra – Taranto via Palagiano, prolungamento<br />
A14 Massafra – Taranto. Completamento e raddoppio<br />
ferroviario FS Taranto – Bari, elettrificazione linea<br />
FS Taranto – Brindisi),<br />
- lo sviluppo <strong>del</strong>l’entroterra logistico (districtpark e agromed),<br />
- il collegamento <strong>del</strong>le aree di insediamento produttivo.<br />
Lo sviluppo <strong>del</strong>le attività di transhipment, attualmente collocate nello<br />
scalo tarantino, si caratterizzano per un’elevata volatilità. Decisivo è, pertanto,<br />
intervenire sui fattori di radicamento di tali attività, qualificando<br />
sempre più l’offerta in termini di sistema territoriale complessivo e<br />
non solo di attrezzatura portuale.<br />
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I TERRITORI SNODO<br />
scheda<br />
34<br />
3. POSSIBILI PRIORITÀ D’AZIONE<br />
Taranto trova la sua più forte caratterizzazione nel configurarsi come nodo<br />
logistico di rilievo internazionale […].<br />
Alla luce <strong>del</strong> quadro strategico <strong>del</strong>ineato in fase diagnostica l’individuazione<br />
di possibili priorità d’azione relative al territorio-snodo considerato non<br />
può che partire dalla definizione di un sistema integrato dei porti,<br />
valorizzando le specializzazioni che già oggi sembrano emergere con sufficiente<br />
evidenza. In particolare:<br />
- il porto di Taranto è il secondo hub italiano dedicato al transhipment<br />
e presenta rilevanti opportunità di sviluppo in questo settore.<br />
Tali opportunità potranno essere colte se si riuscirà ad attrezzare il suo<br />
retroterra per accogliere funzioni avanzate di carattere logistico e<br />
saprà offrire un’efficace riconnessione al sistema autostradale e<br />
ferroviario nazionale;<br />
- l’efficace riconnessione ferroviaria tra i porti di Gioia Tauro e<br />
Taranto rappresenta una priorità strategica in funzione <strong>del</strong> potenziamento<br />
dei due hub container.<br />
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scheda<br />
35<br />
INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE TERRITORIALI<br />
I PIANI STRATEGICI<br />
01_Area vasta <strong>del</strong>la Capitanata<br />
02_Area vasta dei Monti Dauni<br />
03_Area vasta Vision 2020<br />
04_Area vasta Metropolitana di Bari<br />
05_Area vasta Città Murgiana<br />
06_Area vasta <strong>del</strong>la Valle d’Itria<br />
07_Area vasta Salento 2020<br />
08_Area vasta di Taranto<br />
09_Area vasta di Brindisi<br />
10_Area vasta di Lecce<br />
Il processo di pianificazione strategica è andato avanti secondo i tempi e le<br />
modalità operative definiti dalla Regione Puglia nelle Linee Guida per la<br />
Pianificazione Strategica <strong>Territoriale</strong> di Area Vasta.<br />
Le Province siedono ai tavoli <strong>del</strong>le pianificazione strategiche ma per conquistare<br />
l’autorevolezza che compete al ruolo che l’ente intermedio svolge a livello di<br />
pianificazione occorre un progetto di territorio definito.<br />
È un obiettivo di breve periodo al quale le Province devono far fronte perché<br />
è solo attraverso il PTCP che si può ottenere un quadro di coerenza,<br />
la salienza strategica dei vari progetti e quindi l’ordine di priorità<br />
all’interno <strong>del</strong> quale innestare le vision dei vari piani strategici per avviarsi verso<br />
una integrazione <strong>del</strong>le politiche per il territorio.<br />
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PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO PROVINCIALE<br />
COMUNICAZIONE A<br />
REGIONE, COMUNI<br />
E ALTRI SOGGETTI<br />
INTERESSATI<br />
Attivazione <strong>del</strong>la cooperazione istituzionale<br />
PROMOZIONE DELLA<br />
1^ CONFERENZA DI COPIANIFICAZIONE<br />
PER ELABORARE LO SCHEMA DI PTCP<br />
CON LA PRESENTAZIONE DEL<br />
RAPPORTO DI SCOOPING (VAS)<br />
scheda<br />
36<br />
PASSI ULTERIORI<br />
Esiti /risposte<br />
VERBALE DEGLI ESITI<br />
DELLE CONFERENZE DI<br />
COPIANIFICAZIONE<br />
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