ATERInformacasa Settembre 2009 - Ater Trieste
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Verifica di compatibilità funzionale<br />
Tale controllo precede qualsiasi altra operazione. Si<br />
tratta in pratica di verificare che il piano d’appoggio<br />
(solaio) abbia la capacità di sopportare il peso del generatore<br />
- fatto che normalmente per piccoli generatori è<br />
oggettivamente verificato - che le pareti laterali/posteriori<br />
e il piano d’appoggio siano realizzati con materiali<br />
incombustibili e non sensibili al calore o, nel caso<br />
contrario, che siano interposte idonee protezioni d’isolamento<br />
qualora ammesse nelle istruzioni del costruttore.<br />
Va infine controllato il rispetto del volume minimo<br />
d’installazione (indicato dal costruttore) e dei requisiti<br />
richiesti al sistema d’evacuazione (camino) ai fini del<br />
buon funzionamento (sezione interna, materiali, omogeneità<br />
della sezione, assenza di ostruzioni, altezza del<br />
camino, idoneità del comignolo, dimensioni prese<br />
d’aria esterne).<br />
Collegamento al sistema di evacuazione fumi<br />
Il sistema d’evacuazione dei fumi, cioè il camino, deve<br />
ricevere lo scarico del solo apparecchio da installare<br />
previa verifica di eventuali divieti d’installazione e distanze<br />
legali. è vietato convogliare nello stesso canale<br />
da fumo lo scarico proveniente dalla cappa come pure<br />
è vietato lo scarico diretto verso spazi chiusi anche a<br />
cielo libero. Lo scarico diretto dei fumi deve essere<br />
previsto a tetto con un condotto fumario di caratteristiche<br />
adeguate, precisate nella norma e nelle istruzioni di<br />
montaggio dell’apparecchiatura.<br />
Montaggio e posa in opera<br />
Non è ammesso installare le stufe in locali in cui siano<br />
già presenti apparecchi a gas a tiraggio naturale o che<br />
prelevano l’aria comburente dal locale stesso, oppure<br />
qualora siano presenti condotti di ventilazione di tipo<br />
collettivo, o elettroventilatori/aspiratori collegati con<br />
l’esterno in grado di mettere in depressione il locale (ad<br />
esempio gli estrattori sottocappa).<br />
è ammesso installare le stufe in locali in cui siano<br />
presenti apparecchi a gas funzionanti in modo stagno<br />
rispetto al locale oppure in locali in cui vi siano apparecchi<br />
di cottura e relative cappe senza estrattore. Qualora<br />
le stufe siano installate in locali adiacenti e comunicanti<br />
con locali in cui siano presenti gli apparecchi di<br />
cui sopra ne è vietato l’uso contemporaneo ove esista il<br />
rischio che uno dei due locali sia messo in depressione<br />
rispetto all’altro.<br />
Poiché la stufa deve poter disporre dell’aria necessaria<br />
al regolare funzionamento deve essere presente<br />
una presa d’aria esterna di adeguate caratteristiche,<br />
precisate dal costruttore oppure con caratteristiche di-<br />
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mensionali minime prescritte dalla norma UNI citata a<br />
seconda del tipo di stufa a focolaio aperto/ chiuso.<br />
Collaudo e documentazione<br />
La messa in esercizio deve essere preceduta dal collaudo<br />
con le modalità prescritte dalla norma UNI o dal costruttore<br />
dell’apparecchio.<br />
Dice infatti la norma UNI 10683: 2005 alla voce “Documentazione<br />
complementare e informazioni all’utente”<br />
che “a installazione conclusa, l’installatore deve informare<br />
l’utente sulle modalità di uso corrente dell’apparecchio<br />
e consegnargli:<br />
• libretto d’uso e manutenzione dell’apparecchio fornito<br />
dal costruttore;<br />
• la documentazione tecnica degli accessori impiegati e<br />
soggetti a manutenzione;<br />
• la documentazione dell’avvenuta installazione.<br />
La documentazione dell’avvenuta installazione<br />
DEVE comprendere:<br />
• esplicito riferimento alla norma UNI 10683:2005;