Bike's clinic - AC Motos

Bike’s clinic
Suzuki Team Castellari
EMX
- TM Ricci Racing - KTM Silver Action - Yamaha JK Racing
Nascono nei reparti corse di quattro top team italiani,
che affrontano il tema del “125 due tempi” ognuno
con la sua diversa filosofia. Hanno nel mirino il titolo
europeo 2013 e sono le protagoniste di questa nostra
stuzzicante prova pre-season...
125
Stefano Dami
Marco Campelli
Marcello Mannoni
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Tornare bambini per un giorno si
può, anche per uno come me che
per lavoro ha la possibilità di fare ciò
che più gli piace, andare in moto.
Ma se allenarsi e correre con il mio
450 è pur sempre bello, ritrovarsi in pista per un
test con dei 125 2T ti fa davvero tornare indietro
di anni, a quando ahimé ero molto più giovane!
Ancor meglio se le moto da provare non sono
dei 125 qualsiasi, ma quanto di meglio si possa
trovare in circolazione andando a curiosare sotto
le tende dei top team di casa nostra.
Le quattro regine che sto per testare sono
passate per le sapienti mani di factory che non
hanno bisogno di presentazioni, visto che si
parla di Ricci Racing, Silver Action, JK Racing e
di Bertino Castellari. Ovviamente nello specifico,
seguendo lo stesso ordine di sopra, si tratta
di TM, KTM, Yamaha e Suzuki. Tutte rigorosamente
pronto gara, con kit e trasformazioni che
partono dalla moto di serie, ma che prevedono
diverse interpretazioni. Sì, perché a ben vedere,
ognuna di queste moto ha una sua filosofia.
La pista che ci ospita oggi è la nuova Ottobiano,
nel Pavese, caratterizzata da un fondo
sabbioso che mette alla frusta i propulsori di
queste piccole ottavo di litro. Un tracciato che
presenta anche salti tecnici e una notevole
quantità di buche utili per testare le ciclistiche.
Insomma è tutto pronto per questo giorno nel
mio luna park preferito, buona lettura!
KTM, la regina è lei
La 125 austriaca è di sicuro una delle moto
più richieste per questa categoria, avendo
come punto di forza l’esuberanza dei suoi cavalli.
E questa prerogativa salta all’occhio non
appena metti le ruote in pista. Da metà in su
spinge davvero forte ed è dotata di un allungo
infinito. Ma sotto rimane piuttosto vuota per i
miei gusti, se la lasci scendere troppo di giri
in ingresso curva... rischi di incappare in un
piccolo vuoto che ti costringe ad attaccarti alla
frizione. Il suo è un motore da usare sempre a
fuoco, senza mai mollare il gas, e che obbliga a
entrare in curva con una velocità di percorrenza
elevata. Se si riesce a farlo... poi si apprezza la
spinta che lancia sui rettilinei con forza e velocità,
con un cambio marcia da top di categoria.
Dal punto di vista della ciclistica, risulta molto
stabile sul veloce e nelle buche lunghe, anche
se la piega del manubrio girata all’indietro mi
ha messo in difficoltà, costringendomi a rimanerci
un po’ appeso. Ottimo il comportamento
del mono in fase di accelerazione e in staccata,
così come quello della forcella che assorbe
bene tutte le asperità. L’ingresso curva però non
è così facile: faccio fatica a buttarla giù questa
KTM e devo usare un po’ di forza, idem nei salti
dove risulta un po’ macchinoso trovare cambi di
direzione e pieghe. In sostanza, la grande stabi-
AbbigliAmento
casco Just One J12:
459,00 euro
completo Thor Core:
pantaloni 126,70 euro;
maglia 42,20 euro;
guanti 16,00 euro
stivali Sidi Crossfire2:
425,00 euro
Occhiali Thor Ally:
66,40 euro
niente di strano,
ma una ricetta
che funziona...
alla fine, questa
è la moto con cui
tim gajser ha vinto nel 2012!
Ktm 125 SX
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teAm Ktm SilVeR ACtion
Pilota Francisco Bordonado
Team manager Mirko Madaschi
Programma 2013 EMX 125,
Campionato spagnolo 125
Website www.silveractionteam.it
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il pensiero di bertino:
“per i ragazzi
serve una 125 ancora più
affidabile della standard!”
lità sul veloce la si paga con un pochino di maneggevolezza
in meno. È una moto impegnativa
questa Kappa, ma se finisce nelle mani giuste,
può andare al bersaglio. Le mani, per la cronaca,
l’anno scorso erano quelle dello sloveno Tim
Gajser. Vederemo se lo spagnolo Francisco Bordonado
saprà essere all’altezza.
SUZUKi, Un granDe ClaSSiCO
La parola d’ordine per questa moto è “facilità”.
Tutto sembra orientato nel cercare un compromesso
generale che si traduca in una guida
fluida e poco dispendiosa. E il risultato raggiunto
è davvero sorprendente. Nonostante la taratura
delle sospensioni sia davvero troppo morbida
per me (il suo pilota Kade Walker peserà 50 kg
bagnato…) e non mi consenta di forzare troppo
là dove le buche diventano veri crateri, mi accorgo
comunque di una ciclistica capace di perdonarti
davvero molti errori, rendendo facile il recupero
da situazioni che lì per lì sembrano al limite.
Dove invece il mio peso non porta a tamponare
le sospensioni, permettendomi di spingere di
più, scopro un equilibrio speciale, con un mono
che, aiutato con il movimento delle gambe, copia
alla perfezione le buche in accelerazione e
non fa mai staccare dal terreno la ruota posteriore.
Anche in staccata si avverte molta sicurezza,
con una forcella che, rispetto al dietro, tende a
non infossarsi troppo e a volare bene sopra le
buche. Ottimo l’inserimento in curva, facile e
veloce, così come la maneggevolezza sui salti.
Anche il motore è facile da usare, con dei
buoni bassi che ti portano con vigore fuori dai
continua a p.136 ...
SUZUKi Rm 125
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teAm CAStellARi
Pilota Kade Walker
Team manager Bertino Castellari
Programma 2013 EMX 125,
Campionato Italiano 125
Website www.teamcastellari.com
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134 BIKe’s clInIc
1
KTM 125 sx
silver action
SUZUKI RM 125
team castellari
TM MX 125
ricci racing
del motore parte
si montano pezzi
1 1
1
2 limitate “Factory”.
2 sono soprattutto
2 tolleranze) e alla 2
3 invece l’FMF (4)
3 rivisitate dal team,
3 del keihin 38
3
4
il telaio è standard,
verniciato in
arancio come sulle
kappa ufficiali:
un vezzo... che fa
sognare. la ricetta
per il motore (1)
prevede un pistone
Wiseco monofascia,
lavorazione travasi,
camera di squish
della testa, mentre
per l’ammissione
viene montato il
pacco lamellare
del 2006 (!), che
per esperienza si
accorda meglio
a questo tipo di
preparazione.
l’espansione (2)
è la Doma realizzata
per kTM, quella
montata sulle serie
il silenziatore è
del catalogo kTM
Power Parts,
da cui arrivano
anche la centralina
con mappatura
dedicata e i tubi
dell’acqua. il filtro
aria Twin Air e la
cassa modificata
completano l’opera.
Per la ciclistica, ci
sono sospensioni
standard, riviste
da quel Mirko
Madaschi che è
anche patron della
squadra. Di gran
scena le piastre
Geco (3). le ruote
prevedono cerchi
Alpina e dischi
freno Moto Master
Davanti alla leva
del cambio si vede
una protezione
artigianale (1),
studiata per evitare
che si accumuli il
fango (o che si infili
accidentalmente
una pietra)
impedendone l’uso.
la preparazione
dallo scarico con
silenziatore ed
espansione HGs
(2-4), pacco
lamellare V-Force,
pistone Vertex
e lavorazione
della testa.
la frizione è
standard, ma con
molle più tenaci.
Per la ciclistica ci
sospensioni
a partire dalla
forcella con molle
più dure (3), con
l’idraulica adeguata
di conseguenza.
Per la gialla, quindi,
una ricetta tutto
sommato semplice
ma efficace.
castellari, per
le moto con cui
i ragazzi devono
delle pesaresi per il
4 4
4
perfezionare il
loro stile prima
di passare alle
250 4T, tiene
particolarmente
all’affidabilità:
“Deve essere anche
migliore rispetto
a quelle di serie!”
l’approccio per
la pesarese che
correrà nell’eMX
125 è radicale: si
prende la moto di
serie e la si porta
nel reparto corse di
Ricci Racing, che la
fa brillare come un
gioiello. Per precisa
scelta, però, non
speciali: la blu è
già di suo la più
“factory” tra le
125 in vendita dai
concessionari.
si lavora quindi
su accoppiamenti
e scorrevolezze.
la cura più grossa
è sul motore
(con particolare
attenzione alle
carburazione
PWk (1). la TM è
l’unica a offrire la
doppia mappatura.
l’ammortizzatore
(2) realizzato da TM
e la forcella kayaba
(3) sono curati
dagli specialisti di
stop&Go, gli stessi
che mettono mano
alle sospensioni
mondiale. standard
anche i leveraggi,
impreziositi però
dall’anodizzazione
bronzo. Tante
le parti con questo
trattamento, come
il distanziale del
coperchio della
frizione idraulica (4)
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YAMAHA YZ 125
jk racing
l’espansione
artigianale con
saldature a vista
(1) è marchiata Jk,
come del resto la
testa, realizzata
da zero (2), e il
silenziatore (4)
con fondello in
carbonio. il pistone
è invece della
Wossner. il kit, che
comprende gruppo
termico e scarico,
è in vendita a 1.028
euro al pubblico.
le sospensioni sono
le kayaba originali,
con qualche ritocco
da parte del team
toscano. nella
forcella (3) ci sono
20 cc in più di olio,
oltre ai consueti
affinamenti. Per il
resto, ci sono da
segnalare paramani
e manubrio circuit,
oltre al kit di
plastiche UFO che
sostituisce le forme
rotonde e un po’
vecchiotte della
YZ 125 standard.
spigoli vivi e codino
alto, oltre alle
grafiche aggressive,
danno una botta
di vita al look di
una moto che è
quantomai attuale
da guidare!
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136 BIKe’s clInIc
... segue da p.132
canali. Il cambio marcia è valido, così come l’allungo,
che anche se non è paragonabile a quello
del KTM, permette comunque di insistere sulla
marcia per lungo tempo: anche quando si raggiunge
il limite massimo di giri, infatti, non si ha
mai la sensazione che il motore si tiri indietro.
100% MaDe in iTaly
Rispetto alle altre, la TM è la moto che presenta
l’assetto più rigido, con una scelta sulla
taratura delle sospensioni tendente piuttosto
al duro. Se questo set-up da un lato avvicina
la 125 pesarese alle mie esigenze di peso (ho
trovato le altre moto piuttosto morbide, com’era
prevedibile visti i loro pilotini...), dall’altro
mette ancor più in risalto la rigidità del telaio
in alluminio, forse eccessiva per una ottavo di
litro. Quindi mi ritrovo a riscontrare il buon comportamento
delle sospensioni sulle buche più
per uno come ilario
ricci, anche una
“piccola” 125 deve essere
curata come una ufficiale.
e in effetti questa
moto è leccatissima
grosse, dove posso forzare senza scompormi,
ma anche le reazioni troppo brusche là dove
servono leggerezza e maneggevolezza. In definitiva,
la guida è poco rilassata. Anche l’ingresso
in curva e il mantenimento della linea scelta
non sono troppo intuitivi: se non si usa un po’
di forza è difficile far scendere la TM nel canale.
Così come in aria, dove la sensazione è di una
moto un po’ pesante da manovrare.
Il motore rappresenta il punto di forza: potenza
massima, spinta ai bassi e rapidità nel
salire di giri sono micidiali. In uscita di curva la
seconda è davvero pronta (come sulla KTM,
però, è necessario non far calare troppo il regime,
per non incappare in un piccolo vuoto) e
non bisogna attendere troppo a cambiare, se
non si vuole imballare il motore. La spaziatura
del cambio è forse troppo ravvicinata, perché
anche la terza, nonostante salga di giri molto
tm mX 125
RiCCi RACing
Pilota Tomas Ragadini
Team manager Ilario Ricci
Programma 2013 EMX 125,
Campionato Italiano 125
Website www.ricciracing.it
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138 BIKe’s clInIc
YAmAHA YZ 125
teAm JK RACing
Pilota Leonardo Frosali
Team manager Riccardo Boschi
Programma 2013 EMX 125,
Campionato Italiano 125
Website www.jkracing.com
“spendere il meno possibile
per farla andare
il più possibile”
riccardo boschi
la pensa così.
E CENTRA L’OBIETTIVO
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rapidamente, finisce un po’ presto rispetto alle
altre moto. In quarta invece l’allungo è davvero
irresistibile, probabilmente al top di categoria...
yaMaHa, CHe feeling!
Il kit prodotto dalla Factory di Riccardo Boschi
risulta davvero molto valido. Il risultato finale è
una moto equilibrata, che racchiude una ciclistica
facile e generosa e un propulsore dotato di
ottime qualità. Nonostante le sospensioni completamente
di serie, la Yamaha è molto easy da
usare, grazie a un telaio che si comporta bene
sia sul veloce che in quelle situazioni dove serve
maneggevolezza. L’ingresso in curva è uno
dei più precisi, così come la facilità che si ha
nei cambi di direzione e sui salti, davvero al top.
Il motore spinge forte, ti porta fuori dalle curve
in maniera vigorosa e ha un ottimo cambio
marcia: anche là dove il terreno lega maggiormente,
non si avvertono cali di potenza quando
si butta la terza. Ai bassi risulta ottimamente
carburato, non si sentono vuoti o cali di potenza
- anche allo scendere dei giri - e questo
permette una guida più facile anche per i meno
esperti. Ottimo anche l’allungo, che fa sì di poter
insistere sulla marcia quanto si vuole. Rimane
sempre una gran moto la YZ 125, ancora di
più se con pochi ma sapienti ritocchi.
anD THe Winner iS...
Dopo una giornata passata a giocare con
queste zanzarine, mi sento ringiovanito di almeno
una decina d’anni! Mi sono piaciute tutte,
anche se ognuna con le sue caratteristiche
e i suoi pregi. E ricordiamoci che non sono prodotti
di serie, ma moto adattate a piloti che per
caratteristiche fisiche e di guida differiscono da
me. Per la facilità di utilizzo mi sento di dare
qualcosa in più a Suzuki e Yamaha: le loro prestazioni
sono davvero alla portata di tutti. Sono
quelle che trasmettono un feeling più immediato
e che si lasciano cavalcare in modo più
rilassato. KTM e soprattutto TM hanno un’anima
più racing, che si traduce in una guida più
di forza, esperta, diciamo che sono ideali per i
più smaliziati. Certo che se dobbiamo guardare
puramente al lato estetico... la moto di Pesaro
fa paura, esce già dalla casa madre bella di suo
e la cura Ricci la rende unica all’impatto visivo.
Stessa cosa sper il Kappa by Silver Action, curatissimo.
Insomma, c’è ne davvero per tutti i
gusti, e io non saprei decidere. Faremo un sondaggio
dietro al cancelletto, tra i pilota dell’Europeo
125... x
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