FIORAVANTE CIULLA ANALISI EDIFICIO consegna.pdf
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Corso di Patologia e Diagnostica edilizia a.a. 2007/2008<br />
Politecnico di Milano<br />
BEST-Building & Environment Scienze technology<br />
Dipartimenti di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito<br />
Corso di laurea in ingegneria edile<br />
PATOLOGIA EDILIZIA<br />
Prof. Fiori Matteo<br />
-<strong>ANALISI</strong> PATOLOGICA DI UN EDIFICO RESIDENZIALE-<br />
STUDENTI:<br />
• <strong>CIULLA</strong> Daniele mat. 671950<br />
• <strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro mat. 665528<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
1
INDICE<br />
Corso di Patologia e Diagnostica edilizia a.a. 2007/2008<br />
1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE<br />
1.1 Analisi ambientale<br />
2. DESCRIZIONE DEL FABBRICATO<br />
2.1. Dati urbanistici e generali<br />
2.2. Dettagli costruttivi<br />
2.3. Rilievo fotografico<br />
3. ELENCO ANOMALIE RISCONTRATE<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
2
Geeografia<br />
1- INQQUADRAAMENTOO<br />
TERRITTORIALE<br />
L’ aarea<br />
in cuui<br />
si trovaa<br />
l’edificioo<br />
è situataa<br />
nel com mune di MMilano,<br />
quuest’ultim<br />
mo è situato<br />
neella<br />
Piannura<br />
Padana<br />
nell'area<br />
cenntro-occid<br />
dentale, ccompresoo<br />
tra i fium mi Ticino e<br />
Addda,<br />
fra il ffiume<br />
Poo<br />
e i primi rilievi preealpini.<br />
Con C una ssuperficiee<br />
di circa 181 Kmqq<br />
è<br />
possizionato<br />
a 122 metri sopra<br />
il liveello<br />
del mare.<br />
Grannde<br />
centrro<br />
industr riale,<br />
ecoonomico--finanziarrio,<br />
culturaale<br />
è cappoluogo<br />
di d Regione<br />
e di Proovincia.<br />
INGGRANDIMEENTO<br />
ZONNA:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
Di sseguito<br />
uuna<br />
tabellla<br />
riassunntiva<br />
riguardante<br />
la<br />
popolaazione:<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
Nummero<br />
Fammiglie<br />
588. 197<br />
Numero<br />
Abitazzioni<br />
633. 145<br />
Popolaazione<br />
Res sidente<br />
1. .256.211 ( (M 586.128 8, F 670.0883)<br />
Densità per Kmq: 6.899,6<br />
(daati<br />
Istat 2001)<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
3
Climatologia:<br />
Corso di Patologia e Diagnostica edilizia a.a. 2007/2008<br />
La temperatura non si discosta molto da quella media della pianura Padana da una<br />
tmin di -5° a una tmax di 35°; i venti dominanti sfiorano da Nord a Nord-Ovest.<br />
1.1 <strong>ANALISI</strong> AMBIENTALE<br />
I principali problemi dell’area circostante all’edificio oggetto di studio sono:<br />
• Inquinamento acustico<br />
• Inquinamento atmosferico<br />
• Inquinamento elettromagnetico<br />
- Il rumore rappresenta il principale agente fisico inquinante presente a Milano. Il<br />
livello di rumorosità presente è molto elevato e distribuito quasi uniformemente<br />
sul territorio perché prodotto da sorgenti di origine diversa e comunque sempre<br />
numericamente molto significative. Le sorgenti sonore presenti sul territorio sono<br />
riferibili al traffico (prima sorgente per dimensione ed intrusività), alle sorgenti<br />
temporanee (manifestazioni pubbliche, cantieri edili) e ai locali pubblici.<br />
- Le problematiche connesse alla qualita’ dell’aria sono legate alle emissioni in<br />
atmosfera di sostanze inquinanti derivanti da diverse fonti (trasporti stradali,<br />
processi industriali, impianti per il riscaldamento, centrali per la produzione<br />
energetica, uso di solventi, smaltimento e trattamento rifiuti, ecc.). le condizioni<br />
climatiche in oltre spesso possono influenzare negativamente le concentrazioni<br />
degli inquinanti, sia per quanto concerne la durata e l’intensità degli episodi acuti<br />
che, talvolta, le statistiche di medio-lungo periodo.<br />
In prima istanza si può affermare che la problematica che più interessa l’edificio in<br />
analisi è l’inquinamento atmosferico che porta varie patologie tra cui<br />
l’invecchiamento precoce degli strati di rifinitura superficiale delle murature; oltre che<br />
a reazioni chimiche dell’atmosfera con tutti quei materiali metallici non<br />
opportunamente trattati.<br />
2- DESCRIZIONE DELL’UNITA’ IMMOBILIARE<br />
L’immobile oggetto d’analisi si trova in via Largo Fatima traversa di via Lorenteggio<br />
al civico n° 23 città di Milano.<br />
L’edificio è costituito da una palazzina a 5 piani fuori terra, realizzata nel 1979.<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
4
2.1 Dati urbanistici e generali:<br />
Corso di Patologia e Diagnostica edilizia a.a. 2007/2008<br />
Il complesso sorge su un terreno di circa 600 mq, trattasi di un palazzo facente<br />
parte di una serie di costruzioni analoghe con la stessa destinazione d’uso.<br />
2.2 Dettagli costruttivi:<br />
- strutture : le strutture portanti verticali sono realizzate con sistema a telaio<br />
portante in c.a., le strutture orizzontali come i solai sono invece in latero – cemento.<br />
- Murature e tavolati: i muri controterra sono in cemento armato; le murature di<br />
tamponamento sono costituite da parametro esterno in blocchi di laterizio<br />
non portante. I tavolati divisori sono in mattoni forati. I divisori tra gli appartamenti in<br />
laterizio a doppia parete, con interposto pannello isolante.<br />
- Copertura: la copertura è tetto piano isolato; scossaline, converse, pluviali e i pezzi<br />
speciali sono realizzati in lamiera preverniciata .<br />
- Facciate: sono rivestite con rivestimento plastico su sottofondo in pannelli di<br />
polistirene con sistema a “isolamento a cappotto”; davanzali, finestre e soglie<br />
esterne in serizzo levigato.<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
5
2.33<br />
lievo<br />
fotografico:<br />
prospettto<br />
ovest:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
6
Proospetto<br />
es est:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
7
Proospetto<br />
no nord<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
8
Proospetto<br />
su sud<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
9
PROSPETTO ovest<br />
PROSPETTO est<br />
Corso di Patologia e Diagnostica edilizia a.a. 2007/2008<br />
PROSPETTO sud PROSPETTO nord<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
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Corso di Patologia e Diagnostica edilizia a.a. 2007/2008<br />
3- SCHEDE DI RILIEVO E <strong>ANALISI</strong> PREDIAGNOSTICA :<br />
analisi anomalia 1:<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
11
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Ingrandimento patologia in altre zone interessate:<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
12
Rillievo<br />
forttograficoo:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
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Corso di Patologia e Diagnostica edilizia a.a. 2007/2008<br />
ORIENTAMENTO Sud geografico<br />
COLLOCAZIONE L’anomalia si riscontra sulle facciate esposte a sud, lungo tutta l’estensione<br />
della facciata stessa con fenomeni più significativi nella parte inferiore<br />
prossima al piano d calpestio (marciapiede)<br />
GEOMETRIA Porzioni con forme regolari e rettangolari<br />
ESTENSIONE<br />
Diffusa ed estesa.<br />
ANOMALIA<br />
DESCRIZIONE L’anomalia oggetto di studio interessa l’isolamento a cappotto dell’edificio.<br />
Osservando l’edificio si può notare Il distacco/assenza dello strato di<br />
finitura, nonché fessure, distacco e mancanza e distacco rigonfiamento e<br />
corrugamento della rete porta intonaco e dello strato di finitura minerale.<br />
Si osserva inoltre un “erosione” a zone dell’isolante con distacco di<br />
porzioni superficiali di coibente.<br />
<strong>ANALISI</strong><br />
PREDIAGNOSTICA<br />
Il problema è dovuto al procedimento di posa; nello specifico si può<br />
ipotizzare che non sia stato steso il primo strato di rasante minerale a<br />
supporto della retina porta intonaco, ovvero gli operatori hanno applicato ai<br />
pannelli isolanti la rete annegandola successivamente con un unico strato di<br />
rasante minerale. la buona regola invece suggerisce la stesura di una prima<br />
mano di rasante, successivamente annegare la rete porta intonaco per poi<br />
stendere una seconda mano di rasante ad omogeneizzare il supporto che, a<br />
distanza di tempo, verrà rivestito con lo strato di finitura finale. Per quanto<br />
riguarda lo stato fessurativo questo è causato, dall’instaurarsi di uno stato<br />
tensionale non sostenibile dalla finitura. Le cause vanno ricercate, molto<br />
probabilmente, nelle deformazioni dei pannelli indotte dai cicli di<br />
raffreddamento e riscaldamento.<br />
CONTROLLI Verifica visiva della superficie deteriorata<br />
RIMEDIO<br />
ALL’ANOMALIA<br />
Per ovviare al problema la soluzione sta nel ripristinare la superficie<br />
dei pannelli isolanti.<br />
L’unica soluzione possibile è la seguente:<br />
- rimozione dell’intero rivestimento a cappotto fino al raggiungimento<br />
del piano di posa;<br />
- verifica della situazione dell’intonaco sottostante;<br />
- ripristino se necessario delle parti incoerenti mediante asportazioni e<br />
reintegrazione delle parti ammalorate;<br />
posa dei nuovi pannelli isolanti mediante incollaggio con apposito<br />
materiale minerale e fissaggio meccanico con “tasselli a fungo “ in ragione<br />
di quatto per pannello, nella posa è buona norma sfalsare le fughe dei<br />
pannelli e rendere nulla la fuga tra i pannelli stessi; LA FASE DI POSA DEI<br />
PANNELLI ISOLANTI DEVE ESSERE ESEGUITA “SOTTO STAGGIA” AL<br />
FINE DI GARANTIRE UNA CERTA REGOLARITA’ DI PLANARITA’;<br />
- a distanza di tempo,Terminata la posa dei pannelli,si passa alla stesura,<br />
mediante spatola dentata del primo strato di rasante a rinforzo dei pannelli<br />
spessore medio 2 mm;<br />
- in successione posare la rete di rinforzo in materiale plastico, adagiandola<br />
aiutandosi con spatola a lama liscia per il completamento “annegamento”<br />
della stessa nel primo strato di rasante;<br />
- in successione stesura del secondo strato di rasante a copertura completa della<br />
rete di rinforzo e regolarizzazione della superficie;<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
14
Annalisi<br />
anoomalia<br />
2:<br />
Rillievo<br />
graafico:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
- a distanza di tempo posa dell’ ultimo strato di finiitura<br />
secondo o richeste dell<br />
ccommittente<br />
in termini di i pigmentazioone<br />
e di lavoorazione<br />
supe erficiale<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
15
Rillievo<br />
forttograficoo:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
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Scheda n° 2:<br />
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ORIENTAMENTO Ovest geografico<br />
COLLOCAZIONE L’anomalia si riscontra all’intradosso delle travi di collegamento in zona<br />
esterna della balconata<br />
GEOMETRIA Regolare con estensione longitudinale<br />
ESTENSIONE<br />
Continua e ripetuta sui cordoli<br />
ANOMALIA<br />
DESCRIZIONE L’anomalia oggetto di studio interessa il copri ferro delle travi in cls.<br />
Si osserva in alcune parti una fessurazione, in altre espulsione calcestruzzo<br />
con conseguente esposizione dei ferri d’armatura.<br />
I ferri, barre correnti/staffe, presentano fenomeni di corrosione più o meno<br />
importante a secondo della posizione.<br />
Si osservano infine residui di ossido di ferro sulle superfici di cls adiacenti.<br />
<strong>ANALISI</strong><br />
PREDIAGNOSTICA<br />
Il tipo di deterioramento oggetto di studio è dovuto con certezza al<br />
fenomeno espansivo della corrosione delle armature del manufatto in c.a.<br />
Generalmente la corrosione può essere indotta dalla carbonatazione del c.a.<br />
La fase di innesco della corrosione è determinata dalla velocità di<br />
penetrazione della carbonatazione e dallo spessore del copri ferro; si può<br />
quindi affermare che il problema è dovuto ad un insufficiente spessore del<br />
copri ferro e alla qualità non appropriata del cls.<br />
CONTROLLI Per avere una certezza matematica delle cause del degrado si può in prima<br />
istanza rilevare lo spessore del copri ferro ed in secondo luogo analizzare la<br />
RIMEDIO<br />
ALL’ANOMALIA<br />
porosità del cls verifica da eseguire in laboratorio.<br />
Per interrompere il fenomeno degenerativo si deve impedire la<br />
propagazione della corrosione.<br />
Le procedure da attuare per eliminare l’anomalia in ogetto sono le seguenti:<br />
- controllo visivo e rimozioni delle parti ancorate incoerentemente;<br />
- spazzolatura e pulitura della superficie esposta;<br />
- applicazione di malte epossidiche fibroinforzate a colmare le parti<br />
espulse dalla corrosione;<br />
- proteggere il resto del manufatto per impedire l’insorgere di altre<br />
problematiche simili in altri punti, la protezione da posare in superficie<br />
può essere realizzata mediante pitturazione e rivestimento con appositi<br />
materiali.<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
17
Annalisi<br />
anoomalia<br />
3:<br />
Rillievo<br />
graafico:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
18
Rillievo<br />
forttograficoo:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
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Corso di Patologia e Diagnostica edilizia a.a. 2007/2008<br />
ORIENTAMENTO Sud,nord e ovest geografico<br />
COLLOCAZIONE L’anomalia si riscontra a sud nelle vicinanze delle aperture finestrate;<br />
a nord invece, il danno è visibile lungo l’intera facciata dell’edificio;<br />
a ovest si riscontra nella parte sottostante la scossalina di copertura.<br />
GEOMETRIA Macchiatura irregolare<br />
ESTENSIONE<br />
ANOMALIA<br />
Nel prospetto sud il problema è contenuto nelle immediate vcinanze delle<br />
aperture e in corrispondenza della parte inferiore dei parapetti dei balconi.<br />
Nel prospetto nord il degrado e visibile sull’intera estensione del prospetto,<br />
con maggiore intensita’ nella parte sottostante e destra e via via<br />
attenuandosi salendo di quota.<br />
DESCRIZIONE L’anomalia oggetto di studio interessa la superficie di finitura del<br />
rivestimento a cappotto.<br />
A colpo d’occhio si notano Patine biologiche depositate sulla superficie<br />
rugosa della finitura nonché una marcata alterazione cromatica.<br />
<strong>ANALISI</strong><br />
PREDIAGNOSTICA<br />
L’aggressione da patine biologiche, si ha nei casi in cui sulla superficie di<br />
rivestimento vige la presenza d’acqua e di umidità assorbita per un periodo<br />
sufficiente a favorire la loro formazione; nel nostro caso sul prospetto nord<br />
là dove la facciata non è la più bagnata, ma quella che riceve una quantità<br />
minore d’irraggiamento e di apporto solare diretto. Possiamo notare come<br />
nelle posizioni in cui l’acqua meteorica e di condensazioni si è concentrata<br />
maggiormente ha favorito con più intensità l’aggressione degli agenti<br />
biologici, si notano per questo le sfumature più scure nelle zone più umide<br />
e l’alleviazione nei punti meno umidi e meno colpiti dall’acqua.<br />
CONTROLLI Il controllo da effettuare è quello che viene fatto durante la realizzazione<br />
dello strato più esterno dell’edificio, quindi, che venga utilizzato un<br />
materiale che sia conforme a quanto previsto. L’effetto biocida dei<br />
materiali utilizzati per la finitura sappiamo benissimo che non è eterno<br />
quindi è buona regola il rinnovo la pulizia e la pitturazione della facciata<br />
ogni 15 anni.<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
20
Annalisi<br />
anoomalia<br />
44:<br />
Rillievo<br />
graafico:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
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Rilievo fortografico:<br />
ORIENTAMENTO ovest geografico<br />
Corso di Patologia e Diagnostica edilizia a.a. 2007/2008<br />
COLLOCAZIONE L’anomalia si riscontra all’intradosso dei cordoli in cls.<br />
GEOMETRIA Macchiatura irregolare<br />
ESTENSIONE<br />
Il danno si evidenzia sotto le parti di copri ferro mancanti.<br />
ANOMALIA<br />
DESCRIZIONE L’anomalia oggetto di studio interessa la superficie di finitura dei cordoli<br />
orizzontali sottostanti i balconi.<br />
Si possono osservare macchie di colore marrone conseguenza delle<br />
percolazione di ossido di ferro proveniente dai ferri d’armatura ormai<br />
corrosi.<br />
<strong>ANALISI</strong><br />
PREDIAGNOSTICA<br />
L’alterazione cromatica è dovuta al percolare dell’ossido di ferro<br />
proveniente dalle soprastanti parti prive di copri ferro e con le armature<br />
corrose.<br />
CONTROLLI Ricercare, nelle prossimità delle macchie, parti aggredite da corrosione e<br />
soggette ad espulsione di copri ferro.<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
22
anaalisi<br />
anoomalia<br />
5aa:<br />
Rillievo<br />
graafico:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
23
Rillievo<br />
forttograficoo<br />
ORRIENTAMEENTO<br />
COLLOCAZIIONE<br />
GEOMETRIAA<br />
ESTTENSIONEE<br />
ANOMALIA<br />
DESSCRIZIONNE<br />
ANAALISI<br />
PREEDIAGNOOSTICA<br />
CONTROLLII<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
ovesst<br />
geograficoo<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
L’anoomalia<br />
si risscontra<br />
all’i intradosso ddei<br />
balconi iin<br />
cls.<br />
irreggolare<br />
Diffuusa,<br />
interessa<br />
la maggio or parte dei balconi.<br />
L’anoomalia<br />
oggeetto<br />
di studi io interessa la superficiie<br />
di finitura a dei balconni.<br />
Si puuò<br />
osservaree<br />
Esfoliazion ne da microofessurazionne<br />
del suppo orto in<br />
intonnaco<br />
e mobillità<br />
Sali.<br />
In quuesto<br />
caso è evidente no otare l’esfolliazione<br />
del rivestiment to continuoo<br />
per caavillatura<br />
del<br />
supporto dove vi è sorta<br />
anche lla<br />
fuori usci ita di sali. NNel<br />
nostroo<br />
caso vi è il distacco e la mancannza,<br />
in alcunni<br />
punti, del llo strato di<br />
colorrazione<br />
dell’ ’edificio. La a lesione deella<br />
pitturaziione<br />
è norm malmente<br />
causaata<br />
dal supporto.<br />
Le no ormali pitturre<br />
non resisstono<br />
a trazi ione ad<br />
allunggamento<br />
e a rottura suf fficiente plaastiche<br />
per ccontrastare<br />
le<br />
deforrmazioni<br />
e lle<br />
fessurazio oni indotte ssulle<br />
facciatte.<br />
Nel nost tro caso si nnota<br />
che laa<br />
pitturazionne<br />
recente a differenzaa<br />
del supporrto<br />
che è me eno recente,<br />
per quuesto<br />
i due component ti vanno in ccrisi<br />
per esffoliazione<br />
molto m<br />
veloccemente.<br />
Neglii<br />
interventi di manuten nzione è oppportuno<br />
valuutare<br />
lo stato o del suppoorto<br />
e la stabilità<br />
dimmensionale<br />
dell’eventua d ale stato di rregolarizzaz<br />
zione che viiene<br />
utilizzato<br />
per ripparare<br />
e siste emare i punnti<br />
lacerati o a ripristina are una<br />
disgreegazione<br />
diifferenziata<br />
della superficie<br />
oltre a verificare la l<br />
comppatibilità<br />
deii<br />
materiali utilizzati u con<br />
il supportto.<br />
Preferibi ilmente va<br />
utilizzato<br />
un matteriale<br />
anco orante che garantisca<br />
laa<br />
compensaz zione del rittiro<br />
dell’aadesione<br />
al supporto e che migliorrino<br />
la resisttenza<br />
a trazione.<br />
24<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele
Annalisi<br />
anoomalia<br />
55b:<br />
Rillievo<br />
graafico:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
25
Rillievo<br />
forttograficoo<br />
ORRIENTAMEENTO<br />
COLLOCAZIIONE<br />
GEOMETRIAA<br />
ESTTENSIONEE<br />
ANOMALIA<br />
DESSCRIZIONNE<br />
ANAALISI<br />
PREEDIDIAGNNOSTICA<br />
CONTROLLII<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
Ovesst,<br />
sud ed esst<br />
geografic co<br />
L’anoomalia<br />
si risscontra<br />
su i parapetti deei<br />
balconi inn<br />
cls.<br />
irreggolare<br />
Diffuusa,<br />
interessa<br />
la maggio or parte dei balconi.<br />
L’anoomalia<br />
oggeetto<br />
di studi io interessa la superficiie<br />
di finitura a dei balconni.<br />
Si puuò<br />
osservaree<br />
una cavilla atura e disgrregazione<br />
ddell’intonaco<br />
o e della<br />
pitturrazione;<br />
queesto<br />
fenome eno mette inn<br />
evidenzia alterazioni cromatiche.<br />
Si ossserva<br />
inoltre<br />
la mancan nza del’intoonaco<br />
stessoo<br />
In priimo<br />
luogo ssi<br />
nota uno strato s più reecente<br />
posatto<br />
uno strato o più vecchhio,<br />
in questa<br />
situazioone<br />
tra l’int terfaccia traa<br />
le due finitture<br />
si crea una zona<br />
critica<br />
di adesionne;<br />
il distacc co della finiitura<br />
più reccente<br />
da que ella vecchiaa<br />
e<br />
quinddi<br />
dovuta daa<br />
una scarsa a adesione trra<br />
le parti.<br />
Si ossserva<br />
inoltre<br />
che anche e lo strato soottostante<br />
è mancante ovvero o si puuò<br />
affermmare<br />
che a sseguito<br />
di movimenti m ddel<br />
supportoo<br />
in cls si so ono venute a<br />
crearee<br />
cavillaturee<br />
e, per mez zzo delle quuali,<br />
il penettrare<br />
di acqu ua e a seguiito<br />
di ciccli<br />
di gelo-ddisgelo<br />
ha cr reato il fenoomeno<br />
del ddistacco<br />
dell l’intonaco ccon<br />
espossizione<br />
del ccls.<br />
Eseguuire<br />
controlllo<br />
visivo e prove p di strrappo<br />
per rillevare<br />
la res sistenza dell<br />
suppoorto<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
26
anaalisi<br />
anoomalia<br />
6: :<br />
Rillievo<br />
forttograficoo<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
27
ORIENTAMENTO Superfici orrizzontali<br />
Corso di Patologia e Diagnostica edilizia a.a. 2007/2008<br />
COLLOCAZIONE L’anomalia si riscontra sulla copertura piana dell’edificio<br />
GEOMETRIA irregolare<br />
ESTENSIONE<br />
ANOMALIA<br />
Diffusa<br />
DESCRIZIONE Si osserva una lacerazione della membrana bituminosa con rigonfiamenti e<br />
corrugamenti<br />
<strong>ANALISI</strong><br />
PREDIAGNOSTICA<br />
Trattasi di membrana bituminosa stesa a caldo su supporto in cls; il danno è<br />
dovuto in primo luogo al fatto che nel punto interessato esisteva una sacca<br />
dovuta ad un errato processo di posa più precisamente in quel punto<br />
l’incollaggio della membrana non era adeguato.<br />
Con il passare del tempo e degli agenti atmosferici la membrana ha subito<br />
un invecchiamento con una decadenza delle prestazioni di deformabilità<br />
quindi un irrigidimento della membrana la quale non e più in grado di<br />
deformarsi elasticamente arrivando quindi a lacerarsi anche per piccole<br />
deformazioni del supporto sottostante. Da evidenziare che la membrana in<br />
oggetto non presenta armatura interna di rinforzo e strato superficiale di<br />
protezione dai raggi solari..<br />
CONTROLLI Per verificare l’ipotesi prediagnostica il controllo che rimane da fare è<br />
quello di controllare visivamente la presenza di altri rigonfiamenti<br />
sull’intera superficie nonché, nelle zone lacerate, verificare con appositi<br />
attrezzi lo stato di adesione esercitando una forza tra il supporto sottostante<br />
RIMEDIO<br />
ALL’ANOMALIA<br />
e la guaina.<br />
Sostituzione del manto impermeabile.<br />
Per ripristinare le prestazioni dell’impermeabilizzazione, non risulta<br />
efficiente rattoppare le lacerazioni con porzioni di membrane bituminose<br />
posate a caldo; la soluzione da adottare rimane quella di asportare tutto lo<br />
strato esistente d’ impermeabilizzazione, rimuovere il supporto sottostante<br />
fino a raggiungere la soletta portante, creare un nuovo strato di sottofondo<br />
per formazione pendenze e regolarizzazione, posare un primo strato di<br />
guaina bituminosa armata a caldo ed infine posare un ultimo strato di<br />
guaina sempre armata ma con superficie ardesiata per contrastare l’azione<br />
dei raggi solari e quindi rallentare il processo d’invecchiamento.<br />
<strong>FIORAVANTE</strong> Alessandro <strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
28
anaalisi<br />
anoomalia<br />
8 :<br />
Rillievo<br />
graafico:<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
29
Rilievo fotografi fico<br />
ORRIENTAMEENTO<br />
COLLOCAZIIONE<br />
GEOMETRIAA<br />
ESTTENSIONEE<br />
ANOMALIA<br />
DESSCRIZIONNE<br />
ANAALISI<br />
PREEDIAGNOOSTICA<br />
CONTROLLII<br />
Corso di PPatologia<br />
e DDiagnostica<br />
edilizia e a.a. 22007/2008<br />
ovesst<br />
geograficoo<br />
FIORAVAANTE<br />
Alessandro<br />
L’anoomalia<br />
si risscontra<br />
all’i intradosso ddei<br />
balconi iin<br />
cls.<br />
irreggolare<br />
Diffuusa,<br />
interessa<br />
la maggio or parte dei balconi.<br />
Si noota<br />
al di sotto<br />
dei balcon ni delle maccchie<br />
longittudinali<br />
di vario v tipo<br />
ovverro<br />
un depossito<br />
superfic ciale poco coerente<br />
e adderente<br />
al su upporto dei<br />
materriali<br />
estraneei<br />
di varia na atura.<br />
Si evidenzia<br />
di cconseguenza<br />
a un alterazione<br />
cromattica<br />
con col lonizzazionee<br />
biologica<br />
con coonseguente<br />
esfoliazione e e e mancanzza<br />
di vernice.<br />
Il prooblema<br />
è doovuto<br />
in prim mo luogo all<br />
percolare ddell’acqua<br />
piovana p<br />
conseeguenza<br />
dell<br />
fatto che non n esiste unn<br />
gocciolatooio<br />
all’intrad dosso dei<br />
balcooni<br />
ed una copertina<br />
pro otettiva del parapetto. iinoltre<br />
un ec ccessivo<br />
assorrbimento<br />
d’aacqua<br />
da pa arte del suppporto<br />
porta al distacco della finiturra<br />
superrficiale.<br />
//<br />
<strong>CIULLA</strong> Daniele<br />
30