proposte e le schede - Paoline

Giù le maschere
Primas fase: SGUINZAGLIATI QUA E LÀ
attività:
• redigere un’intervista per interpellare e coinvolgere i coetanei sull’uso delle maschere
• realizzare tale intervista nei luoghi di ritrovo dei ragazzi della città, organizzandosi nei
seguenti ruoli: un intervistatore, due cameraman, un microfonista, uno scenografo (che cura
l’inquadratura perché sia piacevole, soprattutto in relazione allo sfondo);
• analizzare, con l’ausilio di una scheda, alcuni articoli sui vari tipi di maschere;
• realizzare un cartellone su cui apporre le schede degli articoli;
• vedere e analizzare spezzoni di film, precedentemente selezionati, compilando una scheda;
• realizzare un cartellone su cui apporre le schede della presentazione dei film.
Scheda per l’intervista
1. Definisci il tuo carattere in tre parole.
2. Cosa cambieresti del tuo carattere?
3. Ti capita di cambiare il tuo comportamento
a seconda delle circostanze?
4. Che cosa fai per piacere agli altri: sei
sempre te stesso; cambi a seconda
delle persone con cui stai, non entrando
mai in conflitto?
5. Ti senti meglio con chi: comanda; ti
ascolta; ha i tuoi stessi interessi; ti fa
divertire; se ne sta in disparte?
6. Che cosa dicono di te gli amici?
INTERVISTA
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7. Quando sei con gli altri, ti capita di
recitare una parte?
8. Dove ti senti più a tuo agio: famiglia,
scuola, gruppo, comitiva o da solo?
9. C’è un personaggio famoso o un idolo che
imiti quando sei con gli altri?
10. Che cosa ti piace e che cosa non ti piace
di te?
11. Il giudizio degli altri influenza il tuo
comportamento?
12. C’è qualcosa del tuo carattere che
cerchi di nascondere?

Giù le maschere
Diverse idee per la maschera
DIVERSE IDEE SULLA «MASCHERA»
La parola allo psicologo: la maschera fa crescere. Secondo alcuni scienziati,
l’uso delle maschere consentirebbe ai ragazzi di imboccare il proprio ruolo nella
società. Felici i ragazzi, scettici gli insegnanti. Gli effetti benefici sarebbero dovuti
alla possibilità di intraprendere ruoli eccentrici, surreali, che stimolano
comportamenti inusuali e una volta appresi, possono rivelarsi efficaci anche dopo
aver eliminata la maschera.
Microcriminalità: nuovo colpo degli scippatori. La banda, che utilizza un
motorino truccato e maschere per non farsi riconoscere, ha messo a segno un
numero elevatissimo di scippi senza mai essere presa, seminando il panico
nell’intera cittadina. Ci si interroga ancora sull’identità dei banditi…
Tendenze: è qui la festa? Sì, ma in maschera! Da halloween a carnevale, da Rio
a Venezia, dovunque esplode la voglia di maschera e trasgressione.
Dal nostro inviato. Sì, perché cosa è la maschera se non trasgressione? Dietro la
maschera puoi fare di tutto; puoi fare scherzi più o meno intelligenti o cose che non
faresti senza maschera, come prendere in giro un professore o il capoufficio; puoi
fare la corte alla ragazza altrui o far credere alla tua di essere qualcun altro e vedere
come reagisce: insomma, di tutto! Un oggetto che riveste il significato magico di
incarnare lo spirito che la maschera rappresenta. Indossarla significa festa, gioco e
trasgressione.
Tutti pazzi per «La maschera di ferro». Incredibile boom di ascolti auditel per il
film che ripropone la vicenda del presunto fratello gemello del re di Francia Luigi
XIV, cui sarebbe stata imposta una maschera da portare a vita perché non
rivendicasse la corona.
Archeologia: ritrovata antica maschera etrusca. Clamoroso ritrovamento nella
zona di Perugia, dove pare ci fosse un fiorente centro teatrale della mitica civiltà
italica. Le maschere erano normalmente usate dagli attori greci, etruschi, latini per
rappresentare i diversi ruoli delle commedie o delle tragedie. Gli attori
interpretavano i personaggi semplicemente cambiando maschera. Alle donne non
era permesso recitare, così gli uomini, con le maschere, interpretavano anche le
parti femminili.
Fumetti: perché i supereroi hanno la maschera? Secondo l’esperta di fumetti,
Clara Chenta, è la possibilità di pensare che dietro una maschera posso esserci
anch’io, a far sì che i supereroi siano rappresentati come uomini mascherati. Essi
hanno una vita reale apparentemente normale: sono giornalisti, medici, a volte non
vedenti o storpi. Non possono mostrarsi per quello che sono, perché altrimenti
dovrebbero smettere di avere questa dimensione «normale» della loro vita. E allora,
ci domandiamo, qual è la maschera e quale il volto vero? I supereroi sono uomini
normali che si mascherano e diventano super o degli esseri sovraumani che si
mascherano da uomini normali? A questa domanda, la dottoressa Clara Chenta è
costretta a lasciarci. «Un attimo», dice, «devo andare nella cabina qua sotto a fare
una telefonata».
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Giù le maschere
FILM INDICATI
Mean Creek, di J. A. Estes
(cfr. recensione, Dossier in
Catechisti parrocchiali, 4/2007, pp.
14-15)
Ricordati di me, di G. Muccino
Caterina va in città, di P. Virzì
di Comunità C.A.Sa – Lecce, in Catechisti Parrocchiali, febbraio 2008
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