Maria donna dell'ascolto - Paoline

Maria donna dell’ascolto
Guida: oggi contempliamo uno degli atteggiamenti che ha permesso a Maria di divenire la madre
di Dio, l’ascolto.
Nei vangeli sembra quasi che gli evangelisti abbiano voluto ricalcare lo stile che ha contraddistinto
la vita di Maria, pochi dati, poche informazioni. Impariamo da Maria a gustare la parola di Dio e ad
accoglierla nell’ascolto e nel silenzio.
ADORO
Canto di esposizione: Nel tuo silenzio (in Come fuoco vivo, Gen)
Preghiera di adorazione:
Signore, siamo qui dinanzi a te.
Sappiamo che per te siamo importanti.
Abbiamo la certezza che ci guardi e ci ascolti.
Donaci il coraggio di ascoltarti e accoglierti dentro di noi come ha fatto Maria.
Silenzio di adorazione
Canto: Vieni spirito di luce (in Chiesa incontro di amici, M. Chiarapini, Paoline)
ASCOLTO
Dal vangelo: Lc 1,34-37
Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito
Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà
sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua
vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è
impossibile a Dio ». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello
che hai detto». E l’angelo partì da lei.
L’ascolto, della parola dell’angelo, rende Maria capace di ricevere la rivelazione nella sua essenza
più vera “Maria è la piena di grazia”. Dall’ascolto profondo nasce l’accoglienza del dono e la
disponibilità di Maria a ricevere e custodire la Parola fatta carne.
Dal vangelo: Lc 11,27-28
Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti
ha portato e il seno da cui hai preso il latte!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano
la parola di Dio e la osservano!».
Guida: Maria è madre di Gesù non solo per i vincoli di sangue, ma anche perché ascolta e compie
la volontà di Dio. L’ascolto della parola instaura tra Gesù e colui che ascolta familiarità,
beatitudine. La parola di Dio, meditata nel silenzio arriva direttamente al nostro cuore e diventa
memoria.
Dal vangelo: Lc 2,18-19
Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua,
serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.

Guida: Come Maria facciamo anche noi memoria di una frase del vangelo che ci ha toccato
profondamente.
Pausa di riflessione e interiorizzazione
Gesto simbolico
Ai piedi dell’altare ci sono tanti vasi di terra quanti sono i partecipanti e una ciotola di semi.
Ognuno si alza e mette il seme in un vaso e poi lo prende con sé. La Parola accolta nel terreno
fertile del mio cuore produce. Mentre viviamo il gesto ascoltiamo il canto: Pellegrina insieme a
noi (in Cammina con noi Maria, Auricchio, Paoline).
Dal vangelo: Mt 13,18-23
Dunque intendete la parabola del seminatore: tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e
non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il
seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l’uomo che
ascolta la parola e subito l’accoglie con gioia, ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché
appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato.
Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e
l’inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto. Quello seminato nella terra
buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il
sessanta, ora il trenta».
INTERIORIZZO
Guida: Mi rivolgo a Maria con questa preghiera perché mi aiuti a vivere come lei l’ascolto della
Parola.
Maria vorrei che il mio «sì»
fosse semplice come il tuo,
che non avesse astuzie mentali.
Vorrei che il mio «sì»,
come il tuo non mi mettesse al centro, ma a servizio.
Vorrei che il mio «sì » al disegno di un altro,
come il tuo volesse dire soffrire in silenzio.
Vorrei che il mio «sì»
come il tuo, volesse dire tirarsi indietro
per fare posto alla vita.
Vorrei che il mio «sì»,
come il tuo, racchiudesse una storia di salvezza.
Ma il mio peccato, l’orgoglio,
la mia autosufficienza dicono un sì ben diverso.
Il tuo sguardo su di me,
Maria, mi aiuti ad essere un semplice,
uno che si dimentica,
uno che vuol perdersi nella disponibilità di chi
sa di esistere da sempre soltanto come un pensiero d'amore.
Pausa di silenzio e di confronto con la Parola
Per crescere mi chiedo:
Quale tipo di ascolto offro al Signore?
Quale tipo di ascolto privilegio nella mia giornata?
Come mi piacerebbe ascoltare?
In che modo desidero migliorarmi?

Preghiamo a due cori il Salmo 70
In te mi rifugio, Signore,
ch’io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia,
porgimi ascolto e salvami.
Sii per me rupe di difesa,
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
Sei tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno;
a te la mia lode senza fine.
Sono parso a molti quasi un prodigio:
eri tu il mio rifugio sicuro.
PREGO
Della tua lode è piena la mia bocca,
della tua gloria, tutto il giorno.
Non mi respingere nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando declinano le mie forze.
O Dio, non stare lontano:
Dio mio, vieni presto ad aiutarmi.
Io, invece, non cesso di sperare,
moltiplicherò le tue lodi.
La mia bocca annunzierà la tua giustizia,
proclamerà sempre la tua salvezza,
che non so misurare.
Dirò le meraviglie del Signore,
ricorderò che tu solo sei giusto.
Ti renderò grazie sull’arpa,
per la tua fedeltà, o mio Dio;
ti canterò sulla cetra, o santo d’Israele.
Cantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra.
Preghiera di intercessione (spontanea)
Diciamo insieme: Ascoltaci, Signore, per intercessione di Maria.
Canto finale: Magnifica il Signore (in Cammina con noi Maria, P. Auricchio, Paoline).