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Teoria dell'ascolto - CIRMA

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<strong>Teoria</strong> dell’ascolto<br />

Da Pierre Schaeffer<br />

all’audiovisione


Quattro modi di ascolto<br />

Ipotesi di Schaeffer: dalla semantica come attestazione culturale<br />

Dizionario<br />

Riassunto in quattro ambito/modalità<br />

“Quattro ascolti” = modi di ascolto<br />

(verbi modellati sul francese ma traducibili)<br />

1. Ascoltare (écouter) : prestare orecchio, interessarsi a. Attivo.<br />

2. Udire (ouïr) : percepire con l’orecchio. Ciò che è dato<br />

(vs. Ascoltare).<br />

3. Intendere : avere un’intenzione.<br />

4. Comprendere : prendere con sé.


Quattro modi di ascolto<br />

Ipotesi di Schaeffer: dalla semantica come attestazione culturale<br />

Dizionario<br />

Ascoltare: “trattenersi volontariamente ad udire, prestare attenzione”<br />

Udire: “percepire i suoni mediante l’organo dell’udito”<br />

Intendere: “indica la capacità di ricondurre fatti contingenti a significati di ordine<br />

pratico o concettuale”<br />

Comprendere: “attrarre nella sfera della propria capacità conoscitiva, mediante<br />

l’attribuzione di un significato sicuro e circoscritto”<br />

(Sentire: “Avere una sensazione o una percezione determinata”; “Percepire con<br />

l’udito”.<br />

Capire: “Comprendere attivamente sul piano intellettivo”; “arrivare a sentire”)


Ascoltare<br />

Ascoltare: “ascoltare un interlocutore”. Il suono come<br />

mezzo. Prestare orecchio.<br />

“Prestare orecchio”, “l’interessarsi a”.<br />

Soggetto dell’ascoltare: soggetto attivo<br />

Es. “ascoltare un interlocutore”.<br />

• riconduzione immediata del suono ad un’impronta<br />

energetica figurativa<br />

• il suono è puro indice della cosa<br />

• ricostruzione un paesaggio di oggetti sonanti e<br />

risonanti, di percussori, di risonatori, di diffusori:<br />

stereotipie delle dinamiche oggettuali in un mondo<br />

popolato di interazioni.


Ascoltare:<br />

Ascoltare<br />

“Non ascoltare gli astrologi anche se sei costretto ad udirli”.<br />

Ascoltare come prestare fede o obbedire (“Ascoltami!”).<br />

Ascoltare un automobile per capire come va il motore, quanto è<br />

lontana.<br />

-Ascolto indicale<br />

-Ascolto utilitario.


Auscultare<br />

Stessa etimologia<br />

Ascoltare<br />

Esercizio semiotico (proprio della “semeiotica medica”) che<br />

consiste nel “riconoscere con l’orecchio […] i suoni normali o<br />

anormali che provengono dagli organi interni” (Zingarelli cit.,<br />

v. auscultare)<br />

una situazione acusmatica viene ricondotta ad un paesaggio<br />

“popolato” d’organi a regime di funzionamento<br />

Ascolto indicale (“causale”)


Udire<br />

Ri-flessione verso il soggetto della percezione percepire con l’orecchio.<br />

Ciò che è dato.<br />

Non cessiamo mai d’udire.<br />

“Je me déplace dans une “ambiance” comme dans un paysage” (104).<br />

Udiamo passivamente, continuamente, senza volere, rumore di fondo,<br />

flusso informativo costante, che spesso cerchiamo di non ascoltare.<br />

Es. al supermercato.<br />

Il paesaggio sonoro è fatto di toniche sovrascoltate (Murray Schafer).<br />

“Rumori” al cinema.


Udire<br />

Doppia accezione dell’udire (passiva/attiva):<br />

1. passività della ricezione inestinguibile di un rumore di<br />

fondo, flusso informativo costante (rispetto all’attività<br />

dell’ascoltare come prestazione d’attenzione)<br />

2. Possibilità dell’attività di un soggetto inteso<br />

fenomenologicamente come testimone di un surplus<br />

della percezione rispetto alla sua codificazione indicale<br />

(ritorno al percetto)<br />

Poter udire --> nuovo ascoltare


Udire<br />

Doppia accezione dell’udire (passiva/attiva):<br />

Poter udire --> nuovo ascoltare<br />

• “vers l’objet sonore brut”<br />

• “dans l’objet sonore que j’écoute, il y a toujours plus<br />

à entendre”.


Intendere<br />

Manifestare un’intenzione d’ascolto, selezionare<br />

Intenzionalità come pertinentizzazione selettiva.<br />

Non posso mai udire senza intendere.<br />

Dato un paesaggio sonoro, subito lo strutturo, lo gerarchizzo, lo<br />

articolo.<br />

“Je ne maintiendrait pas plus d’un instant une écoute impartiale”.


Intendere<br />

Manifestare un’intenzione d’ascolto, selezionare<br />

Qualificazione dell’ascolto. Ascolto per meglio intendere, e poi per<br />

comprendere in funzione di una significazione precisa. Intendo ciò<br />

che già so.<br />

Manifestare un’intenzione d’ascolto, selezionare<br />

Es.<br />

Ascolto il ticchettìo di un orologio e “”malgré moi, je lui impose un<br />

rythme”<br />

Es.<br />

Il sesto senso - ritrovamento della voce nel nastro<br />

Intenzione d’ascolto: riqualificazione del materiale sonoro


Comprendere<br />

Comprendere: “prendere con sé”<br />

“saisir le sens”, cogliere il senso o dei valori.<br />

Trattare il suono come un segno che rinvia ad un senso, in<br />

funzione di un linguaggio, di un codice.<br />

Relazione di arbitarietà rispetto al senso<br />

L’oggetto sonoro è allora nuovamente evacuato nella sua<br />

datità rispetto al senso cui rinvia<br />

Funzione introduttiva dell’oggetto sonoro


Comprendere<br />

Esempio prototipico: linguaggio verbale che elimina la<br />

pertinenza del supporto<br />

Musica “pura”: insieme di tratti formali che veicolano<br />

specifici valori tali da permettere (entro certo limiti) una<br />

traducibilità rispetto ai materiali sonori.<br />

Es. Trascrizione al pianoforte di un brano orchestrale<br />

(indipendenza dalla “sonorità” dell’oggetto sonoro)<br />

Ascolto codale (“semantico”) --> simbolico


Quattro ascolti<br />

Due assi di organizzazione dei quattro modi<br />

Oggettività/soggettività<br />

Ascolto indicale / Ascolto codale<br />

- competenza sul “mondo naturale” (figuratività:<br />

oggetti in interazione)<br />

- Competenza sulla “lingua naturale” (arbitarietà<br />

dell’associatività)<br />

Oggettività come intersoggettività della cultura


Quattro ascolti<br />

Due assi di organizzazione dei quattro modi<br />

Oggettività/soggettività<br />

Udire/Intendere<br />

Garanzia della possibilità della percezione<br />

indipendentemente (di principio) dalla<br />

culturalizzazione


Quattro ascolti<br />

Due assi di organizzazione dei quattro modi<br />

Astratto / concreto<br />

Intendere/comprendere<br />

oggetto iconico alle sue qualità che permettono di metterlo in<br />

rapporto con altri “systèmes signifiants”<br />

Udire/ascoltare<br />

dato concreto tra virtualità della percezione ricchezza referenziale<br />

delle cause.


Quattro ascolti<br />

Due assi di organizzazione dei quattro modi<br />

Riassumendo: confronto tra un soggetto ricettivo e una realtà<br />

oggettiva/tra valorizzazioni astratte e dati concreti.


Quattro ascolti<br />

ASTR. CONCR.<br />

4 Comp. 1 Asc. OGG.<br />

Senso Indice<br />

3 Int. 2 Ud. SOGG.<br />

OS qual. OS br.


NOTE<br />

Quattro ascolti<br />

1. Lo schema è inteso per mettere in valore un certo numero<br />

di processi tipicamente inanalizzati.<br />

2. C’è un continuo commercio tra i settori (ovviamente). Il<br />

soggetto esperto circola tra i livelli.


Quattro ascolti<br />

“Modalizzazione” dei quadranti.<br />

1-4: dover ascoltare. L’oggettività è in effetti categoria<br />

deontica. L’indice si impone in quanto causa mentre il<br />

senso si impone come arrivo (cfr. la voce: il corpo<br />

come sorgente, il senso come bersaglio) ;<br />

2: poter ascoltare. L’oggetto sonoro bruto è il luogo<br />

della scaturigine del senso (in tutte le sue accezioni);<br />

3. saper ascoltare. La qualificazione dell’oggetto è in<br />

carico al soggetto competenzializzato (infatti “chacun<br />

entend ce qu’il peut au secteur 3”, si fa quel che si può in<br />

funzione delle proprie competenze). Cfr. “écoute<br />

practicienne” dell’accordatore.


Quattro ascolti<br />

Mettere gli oggetti ai verbi:<br />

-ascolto un motore CAUSA<br />

-odo un rumore COSA<br />

-intendo un fagotto QUALIFICAZIONE<br />

-comprendo un accordo perfetto SENSO<br />

NOTA: primità esperienziale della causa.


Quattro ascolti<br />

Sintassi tipica (“canonica”) dell’ascolto (esemplarità della voce):<br />

« Une fois choisi l’objet privilégié (j’écoute), je tends l’oreille (j’ouïs),<br />

j’apprécie ce que j’entends, et je me réfère à ce que je sais dejà<br />

(je comprends). Mais tout cela vaut pour le basson comme pour<br />

l’accord, pour le moteur comme pour le bruit »<br />

“Je vous ai ouï malgré moi, sans que j’aie écouté à la porte, mais je n’ai<br />

pas compris ce que j’entendais » (147).<br />

“io ti ho udito senza farlo apposta, senza che stessi ascoltando alla porta,<br />

ma non ho compreso che cosa ho inteso”.


Quattro ascolti<br />

Sintassi tipica (“canonica”) dell’ascolto:<br />

1. Ascolto. Indicalità (114). Anedottica energetica. Ascoltiamo<br />

sempre delle cause. Il mondo ha un senso perché è un<br />

insieme di oggetti in relazione.<br />

2. Odo. Ritorno al percetto. a) Verso l’oggetto sonoro bruto.; b)<br />

la percezione si dà “per esquisses”: “il y a toujours plus à<br />

entendre”.


Quattro ascolti<br />

Sintassi tipica (“canonica”) dell’ascolto:<br />

3. Intendo: Lo stesso oggetto sonoro è preso in un processo di<br />

qualificazione. “L’objet sonore unique, qui rend possibile<br />

cette multiplicité d’aspects qualifiés de l’objet, subsiste sous<br />

la forme d’un halo, pourrait-on dire, de perceptions<br />

auxquelles les qualifications explicites font implicitement<br />

référence ».<br />

4. Comprendo: Trattare il suono come un segno ed interessarmi<br />

del suo senso (115). Esempio su tutti: parola.


Ascolto<br />

Quattro ascolti<br />

Sintassi “tipica” dell’ascolto:<br />

ASTR. CONCR.<br />

4 Comp. 1 Asc. OGG.<br />

Senso Indice<br />

3 Int. 2 Ud. SOGG.<br />

OS qual. OS br.


Ascolto<br />

Musica e linguaggio: Linguaggio<br />

Nel linguaggio, non si ode. Ascolto qualcuno, intendo fonemi,<br />

comprendo un senso.<br />

ASTR. CONCR.<br />

4 Comp. 1 Asc. OGG.<br />

Senso Indice<br />

3 Int. 2 Ud. SOGG.<br />

OS qual. OS br.


Ascolto<br />

Musica e linguaggio: Musica<br />

Nella musica non si comprende. Ascolto uno strumento, odo<br />

una sonorità, intendo valori, ma non comprendo nulla.<br />

ASTR. CONCR.<br />

4 Comp. 1 Asc. OGG.<br />

Senso Indice<br />

3 Int. 2 Ud. SOGG.<br />

OS qual. OS br.


Ascolto<br />

Musica e linguaggio:<br />

NOTA:<br />

- nulla esclude categoricamente che io possa comprendere<br />

la musica o udire il linguaggio.<br />

- Musica pura e linguaggio occupano esclusivamente il<br />

settore 4.<br />

- La teoria dell’ascolto di Schaeffer è fenomenologica<br />

perché non riconduce ad una opposizione semplice coppie<br />

di termini, ma predilige una mappatura, la cartografia<br />

dell’esistente;<br />

c’è musica e musica, non solo “musica vs. linguaggio: sì o<br />

no?”.


Bach,<br />

Die Kunst der Fuge<br />

(Urtext)<br />

- Non c’è indicazione<br />

strumentale<br />

- Non c’è indicazione<br />

“timbrica”


Quattro ascolti<br />

Due film sulla presa audio e sul problema<br />

dell’ascolto<br />

1. B.De Palma, Blow Out<br />

2. F. F. Coppola, La conversazione


Blow Out (1981)<br />

Quattro ascolti<br />

“Problema di Jack Terri”<br />

- Ricostruzione indicale a partire dall’ascolto<br />

iconico.<br />

- La causa a partire dalla cosa<br />

- Progressiva restituzione dell’integrità<br />

figurativa


Blow Out (1981)<br />

Quattro ascolti<br />

“Ascoltare” dell’effettista:<br />

Dall’oggetto sonoro alla sorgente<br />

Analisi della scena uditiva in termini figurativi<br />

in tempo reale:<br />

1. vento, voci, gufo, auto<br />

Acusmatizzazione:<br />

2. Sparo<br />

3. Apertura/chiusura del diaframma


Blow Out (1981)<br />

Quattro ascolti<br />

Stabilizzazione della funzione “referenziale”: 2-->1<br />

Prima funzione che rela la soggettività all’oggettività.<br />

accesso al vero nei termini della ricostruzione indicale.


Blow Out (1981)<br />

Quattro ascolti<br />

“Ascoltare” dell’effettista:<br />

Dall’oggetto sonoro alla sorgente<br />

Integrazione figurativa polimodale<br />

Causalità inferita dal suono<br />

Scena visiva (sequenza di immagini)


Ascolto<br />

Quattro ascolti<br />

Blow Out:<br />

ASTR. CONCR.<br />

4 Comp. 1 Asc. OGG.<br />

Senso Indice<br />

3 Int. 2 Ud. SOGG.<br />

OS qual. OS br.


Quattro ascolti<br />

La conversazione (1974)<br />

“Problema di Harry Caul”<br />

Qualificare vs. Comprendere<br />

“All I want is a nice, fat recording”<br />

“Io me ne frego, sono cavoli loro”


La conversazione (1974)<br />

“Problema di Harry Caul”<br />

Quattro ascolti<br />

Harry Caul in realtà non si interessa dell’oggetto sonoro in se<br />

stesso<br />

qualificare l’oggetto come enunciato senza capirlo in<br />

quanto dotato di senso<br />

Qualificare senza Comprendere<br />

è impossibile (due posizioni teoriche)


La conversazione (1974)<br />

Quattro ascolti<br />

Fino a: “Ci ammazza se gliene diamo l’occasione”<br />

Non si tratta più di intercettare ma di accettare il senso<br />

Comprendere: dimensione etica dell’ascolto come interrelazione.<br />

Se Harry Caul comprende il senso<br />

deve trarne le conseguenze (cfr. confessione)<br />

(Rottura dell’involucro, “caul”)


La conversazione (1974)<br />

Quattro ascolti<br />

Mancata stabilizzazione della funzione “simbolica”: 3-->4<br />

Seconda funzione che rela la soggettività all’oggettività.<br />

accesso al vero nei termini della ricostruzione<br />

semantica.


Ascolto<br />

Quattro ascolti<br />

La conversazione:<br />

ASTR. CONCR.<br />

4 Comp. 1 Asc. OGG.<br />

Senso Indice<br />

x<br />

3 Int. 2 Ud. SOGG.<br />

OS qual. OS br.


Note conclusive<br />

Quattro ascolti<br />

1. L’ascolto è una prassi: “l’auditeur travaille son oreille<br />

comme l’instrumentiste travaillait son instrument”<br />

2. La prospettiva sull’ascolto è fenomenologica e semiotica e<br />

volutamente non distingue tra hardware e software<br />

3. La quadripartizione non è una cronologia e non è una<br />

logica: “mettre en valeur provisoirement un certain nombre<br />

de processus habituellement non analysés”<br />

4. L’attività d’ascolto implica una cogenza, cioè una coagenza<br />

dei quattro ascolti<br />

5. La pluralità degli ascolti attiva un insieme di “oggetti<br />

parziali”


Note conclusive<br />

Quattro ascolti<br />

6. Unione e intersezione di oggetti parziali: virtualità di una<br />

certa oggettività: importanza abissale del settore due<br />

7. Ogni ascolto “pratico” (=esperto) costituisce una nuova<br />

pertinentizzazione del materiale sonoro che si sottrae alla<br />

significazioni attestate ed istituisce “un nouveau monde des<br />

significations”. “Rilancio, riofferta” di valore che costituisce<br />

un nuovo 3 (qualificazione: 3’) e trasforma 3 in 4 (4’).


Dalle regioni (“secteurs”) ai poli<br />

Sintassi a grafo<br />

modi d’ascolto: vertici<br />

Relazioni tra i modi: archi<br />

Quattro ascolti


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Due assunti:<br />

1. C’è una circolazione continua<br />

2. Alcuni cammini sono più frequenti di altri (“scavo”,<br />

“sedimentazione”)<br />

(Pesatura del valore)


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Esempi<br />

Sintassi tipica<br />

(“cammino canonico”):<br />

[1,2,3,4]<br />

Obiettivo: senso (4)<br />

comprenderne il senso<br />

intenderla<br />

(in termini fonologici)<br />

ascoltare una voce<br />

udirne la qualità materiale


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Esempi<br />

Musica/Linguaggio (prassi d’ascolto):<br />

Linguaggio: [1,3,4]<br />

Musica: [1,2,3]<br />

(Pesatura del valore)


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Esempi<br />

Musica/Linguaggio (prassi d’ascolto):<br />

Linguaggio: [1,3,4] Musica: [1,2,3]<br />

Continua circolazione e pesatura del valore


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Esempi<br />

Janacek: ricerca di melodie vocali nel parlato ed uso musicale<br />

Obiettivo: nuovo materiale sonoro<br />

[4/1, 3,2]<br />

Senso a regime (simbolico/indicale),<br />

sospensione della qualificazione,<br />

nuovo accesso all’udire


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Esempi<br />

1. “Prepared piano” (Cage): trattare il pianoforte come una<br />

percussione (e vedere cosa succede dal punto di vista<br />

dell’udire)<br />

2. Approcci algoritmici alla composizione in termini macchinali<br />

(es. “SawDust”)<br />

[1,3,2]


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Esempi<br />

Ascolto “experimental” (di chi compone)<br />

Un insieme di comportamenti codificati (1) per essere rilevanti<br />

rispetto a tratti del materiale sonoro (3), che viene infine<br />

“sostanziato” (2)<br />

[1,3,2]


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Cage, “Metatool”: trasformare il mondo in strumento<br />

Sistemi di composizione che prevedono una organizzazione di un<br />

materiale sonoro astratta rispetto allo stesso materiale,<br />

nella forma di istruzioni esecutive.<br />

[3,1,2]<br />

(liberazione dell’ascolto:<br />

“Just attention to the<br />

activity of sounds”)


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Fontana Mix (1958)<br />

• »10 transparent sheets with points, 10 drawings having six differentiated curved lines, a graph (having 100<br />

units horizontally, 20 vertically) and a straightline, the two last on transparent material.<br />

• Place a sheet with points over a drawing with curves (in any position). Over these place the graph. Use the<br />

straight line to connect a point within the graph with one outside.<br />

• Measurements horizontally on the top and bottom lines of the graph with respect to the straight line give a 'time<br />

bracket' (time within which the event may take place).<br />

• Measurements vertically on the graph with respect to the intersections of the curved lines and the straight line<br />

may specify actions to be made. Thus in case of tape music, the thickest curved line may give sound sources.<br />

(...) Intersections of the other lines may specify machines for the alteration of original material. Amplitude,<br />

frequency, overtone structure may be changed, loops and specific durations introduced.«<br />

(Preface)


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Cage, Fontana Mix<br />

curved line<br />

Points<br />

matrix


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Cage, Fontana Mix<br />

Possibile risultato: Cage (1959); Max Neuhaus (1968)


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Esempi<br />

“Sonification”<br />

Obiettivo: ricostruzione di un comportamento causale<br />

(trasformazione in corpo sonoro)<br />

In un certo materiale sonoro è richiesto di ritrovare alcune<br />

dimensioni pertinenti che permettano di descrivere un<br />

comportamento.<br />

[2,3,1, (4)]


Sonification<br />

Quattro ascolti<br />

Possibilità di costruire “auditory displays”<br />

“ The auditory system is particularly well suited for following multiple streams of information<br />

such as those contained in complex heart beat time series. With this in mind,<br />

sonification may offer an effective means for simultaneous display of many signal<br />

processing operations. By displaying an HRV data set as a multidimensional<br />

sonification, correlations among analytic techniques, which might normally be difficult<br />

to perceive, may be observed aurally. Further, such a technique might prove useful in<br />

screening long time series records for clinically important dynamics”.<br />

(Ballora et al.,<br />

http://www.music.psu.edu/Faculty%20Pages/Ballora/sonification/overview.html)


Sonification<br />

Quattro ascolti<br />

Possibilità di costruire “auditory displays”<br />

A series of signal processing operations are saved as separate files, loaded into SuperCollider and stored as<br />

array variables. The arrays are iterated simultaneously, with each successive value employed as the<br />

source of a musical event. The model employs the following mappings:<br />

Each interbeat interval is mapped to a pitch, sounded by an oscillator that produces short sine wave sounds<br />

("grains"). Higher heart rates correspond to higher pitches. To produce a harmonious blend of<br />

sounds, the same pitch mapping formula is used as the basis for all sonification tracks.<br />

* Successive intervals differing by more than 50 ms are given an additional timbral annotation, a "tinkling"<br />

sound produced by phase modulation synthesis.<br />

* The current interval is considered to be the center of a sliding window of 300 values, a number<br />

corresponding to roughly five minutes of activity, a time window used for some heart rate variability<br />

analyses [11]. The window's standard deviation is sonified by a pulsing, spectrally rich waveform with<br />

all harmonics at equal amplitude to the fundamental. The standard deviation value is mapped to<br />

pulsing speed and number of harmonics.<br />

* Two smaller sliding windows sonify running means. The window sizes are smaller than that used for the<br />

standard deviation window in order to hear changes on shorter time scales. The first is a window of<br />

fifteen values, sounded by a glassy hum. The second is a window of 5 values, with rounded values so<br />

that changes occur with a coarser degree of precision, sounded by a clarinet-like timbre.<br />

(Ballora et al.,<br />

http://www.music.psu.edu/Faculty%20Pages/Ballora/sonification/gui.html)


Sonification<br />

Possibilità di costruire<br />

“auditory displays”<br />

A healthy heart beat shows subtle<br />

but complex variations with<br />

intermittent, but not<br />

extreme, fluctuations in all<br />

parameters, creating a<br />

pattern that is neither<br />

random nor periodic.<br />

Changes in the mean and<br />

standard deviation are<br />

easily perceived, reflecting<br />

physiologic nonstationarity.<br />

Patches of higher variability<br />

produce clusters of the<br />

tinkling sound associated<br />

with larger interbeat<br />

intervals.<br />

Quattro ascolti


Quattro ascolti<br />

Azione d’ascolto: sequenza di modi (cammino sul grafo)<br />

Cocktail party<br />

[2,1]<br />

“qualcuno parla”<br />

[1,2]<br />

Dalla causalità di produzione alla messa a fuoco percettiva<br />

“tendere l’orecchio”<br />

[2,3]<br />

Qualificazione del percetto rispetto ad un sistema di pertinenze<br />

“qualcuno parla in francese”<br />

[3,4]<br />

“qualcuno parla in francese di politica”<br />

Accesso al senso attraverso la stabilizzazione del senso


Quattro ascolti<br />

Percorso canonico:<br />

Può essere pensato come [1,4]<br />

Simmetricamente: [4,1]<br />

Ricostruzione dell’enunciatore a partire dalla comprensione<br />

dell’enunciato (“chi sta parlando di politica?”).<br />

[3,2]<br />

Dalla pertinenza del sistema al materiale<br />

Cercare una voce in particolare nel brusio<br />

In una registrazione: “c’è rumore di fondo”<br />

[2,1]: ricostruzione dal materiale del produttore<br />

(fallimento figurativo: cfr. cinema horror ,<br />

“ascolto dello strano”, Barthes). “che cos’è?”


Quattro ascolti<br />

Percorso canonico:<br />

Può essere pensato come [1,4]<br />

[1, 3]: ascolto linguistico (non pertinenza del sonoro)<br />

[3,1]: dai tratti “sonologici” al paesaggio strumentale (il timbro<br />

del violino) (cfr. sonification)<br />

[4,2]: affaticamento, dal senso immediatamente al percetto<br />

“svaporamento” del senso (“farsi cullare dalle parole”)<br />

[2,4]: viceversa, estrazione di brandelli semantici<br />

dal brusio<br />

(cfr. The Conversation)


Quattro ascolti<br />

Relazione tra le pratiche d’ascolto<br />

Quale relazioni tra differenti azioni/prassi d’ascolto dello stesso<br />

materiale?


Quattro ascolti<br />

Relazione tra le pratiche d’ascolto<br />

Primo aspetto<br />

Esempio: tipologia degli ascoltatori di Adorno (Introduzione alla<br />

sociologia della musica, 1962)<br />

“Tipi di comportamento musicale” (tipi ideali)<br />

1) Ascoltatore esperto: ascolto strutturale, riconoscimento della<br />

logica compositiva, comprensione per categorie tecniche,<br />

coappartenza alla produzione.<br />

2) Buon ascoltatore:ascoltatore capace di apprezzare la costruzione<br />

ma non del tutto consapevole dei procedimenti tecnici. Capisce la<br />

musica come la lingua: pur non sapendo nulla di sintassi e di<br />

grammatica.<br />

3) Consumatore di cultura: ascoltatore insaziabile, centralità della<br />

nozione sulla musica, informazione storica e biografica (amante dei<br />

concerti, dell’opera, dei “generi”). “Uomo dell’apprezzamento”,<br />

centralità dell’esecuzione (valorizzazione della tecnica).


Quattro ascolti<br />

Relazione tra le pratiche d’ascolto<br />

Primo aspetto<br />

Esempio: tipologia degli ascoltatori di Adorno (Introduzione alla<br />

sociologia della musica, 1962)<br />

“Tipi di comportamento musicale” (tipi ideali)<br />

4) Ascoltatore emotivo: abolizione di ogni filtro culturale esplicito, e<br />

prevalenza esclusiva dell’investimento passionale. Lontananza dal<br />

materiale sonoro (“la nostra canzone”).<br />

5) Ascoltatore risentito: cultore rigoroso e settario di un preciso stile,<br />

genere, autore (es. Bach, jazz d’avanguardia).<br />

6) Ascoltatore per passatempo: musica come comfort, arredamento,<br />

fonte di stimoli (“musica come fumare”)


Quattro ascolti<br />

Relazione tra le pratiche d’ascolto<br />

Centratura intorno all’udire<br />

Circonferenza: comprendere<br />

(stabilizzazione “astratta”)


Quattro ascolti<br />

Relazione tra le pratiche d’ascolto<br />

Ascolto “pratico” (professionale/esperto: cfr. “strutturale”)<br />

Accordatore di pianoforti<br />

controlla i battimenti tra le frequenze delle singole corde<br />

Pianoforte<br />

Ascolto “musicale”:<br />

Rispetto ad un ascolto “ordinario”, rilevazione dello spazio modulo 12<br />

delle altezze (qualificazione della massa: intendere)<br />

Operazione complessa<br />

- difficile da imparare (solfeggio)<br />

- Indifferente alla variazione della massa (cfr. spettro)


Ascolto “emotivo”<br />

4: Semantizzazioni<br />

attestate (es.<br />

passionali)<br />

3: pertinentizzazione<br />

organizzazione<br />

dell’altezza (massa)<br />

Quattro ascolti<br />

1: paesaggio strumentale<br />

2: materiale sonoro


Quattro ascolti<br />

Ascolto “strutturale” (non esclude quello emotivo)<br />

4: comprensione<br />

melodico-armonica<br />

(cfr. 3 “emotivo”)<br />

3: qualificazione esatta<br />

delle altezze<br />

(indifferenza alla massa<br />

--> apertura dell’ascolto<br />

banale)<br />

1: dispositivo tecnico<br />

funzionante secondo<br />

precise modalità<br />

(staccato, col pedale,<br />

etc)<br />

2: materiale sonoro


Ascolto dell’accordatore<br />

4: insieme delle<br />

altezze<br />

3: qualificazione esatta<br />

dei battimenti che<br />

costituiscono tratti di<br />

ogni altezza<br />

Quattro ascolti<br />

1: dispositivo acustico<br />

funzionante secondo<br />

modalità meccaniche<br />

(percussione dei<br />

martelletti, etc.)<br />

2: materiale sonoro


Quattro ascolti<br />

“Lo specialista si isola nel settore 3 e vi ritrova un nuovo mondo di significazioni”<br />

(Schaeffer)<br />

Caso del pianoforte: ordinario --> musicale --> accordatore<br />

Stesso settore 2 (possibilità di ritorno all’udire)<br />

Specializzazione supplementare rispetto alla altezza (massa)<br />

Ascolto “musicale”<br />

L’organizzazione delle altezze non è mezzo per accedere alle semantizzazioni<br />

(ascolto ordinario), ma fine (nuova semantizzazione).<br />

Prensione analitica delle altezze<br />

Ascolto “accordatore”: ulteriore ritrovamento di tratti che compongono ogni nota (3<br />

corde).<br />

Es. Dal mi stonato ad un “armonia dissonante” di mi


Piano Tuning<br />

Learn to<br />

Quattro ascolti<br />

* Listen differently to notes played and to<br />

pick out and work with component<br />

within the overall sound<br />

* Recognise basic musical intervals and<br />

apply them to tuning a complete<br />

instrument, including octaves and<br />

unisons<br />

* Use tools efficiently and accurately<br />

* Set a particular pitch and tune a<br />

complete piano from that single note<br />

* Tune quickly and accurately<br />

Course content<br />

* Beats and beat rates<br />

* ‘Chipping-up’<br />

* The components of the ‘Strung Back’<br />

* Equal temperature: the basics<br />

* Listening techniques<br />

* 4ths and 5th<br />

* Pythagoras’s comma<br />

* ‘Rough tuning’<br />

* Tools and tool usage<br />

* Tuning the bass<br />

* Tuning the treble<br />

* Unisons<br />

* Techniques of tuning a piano (principally upright<br />

pianos)<br />

* Octaves<br />

* Tuning at speed<br />

* Setting the pin<br />

* Setting the pitch<br />

* Standards of accuracy<br />

* Tuning stability


Quattro ascolti<br />

“Lo specialista si isola nel settore 3<br />

e vi ritrova un nuovo mondo<br />

di significazioni” (Schaeffer)<br />

Ascolto “emotivo”<br />

Ascolto “strutturale”<br />

Ascolto “pratico” (accordatore)


Quattro ascolti<br />

2: stabile catena 3-->4


Quattro ascolti<br />

-catena 3 --> 4<br />

(trasformazione lato-diagonale)<br />

- nuovi 1<br />

- perno 2


Quattro ascolti<br />

Specializzazione<br />

dell’ascolto<br />

una pratica si produce<br />

a partire da un’altra<br />

serie di pratiche come<br />

meccanismo ricorsivo<br />

Intepretazione metrica:<br />

Stringere della<br />

focalizzazione su 2<br />

Interpretazione topologica:<br />

Soltanto cateba di pratiche<br />

centrate su 2


Tre intenzioni<br />

Date quattro modalità d’ascolto, si possono identificare tre<br />

movimenti “prototipici”:<br />

Intenzioni d’ascolto: ogni atto è un atto intenzionale,<br />

direzionato.<br />

In quale direzione?<br />

Tre intenzioni:<br />

- “Causale”<br />

- “Semantico”<br />

- “Ridotto”


Tre intenzioni<br />

Ascolto causale, semantico, ridotto (P. Schaeffer).<br />

Due curiosità simmetriche<br />

1. Lato superiore<br />

Risalire alle cause o decifrare significati<br />

ascoltare il messaggero e comprendere il messaggio<br />

Causale: ricondurre un evento sonoro alla sua causa.<br />

Stereotipia meccanica (ascoltare, 1).<br />

Contesto degli avvenimenti<br />

Semantico: il sonoro rimanda ad un qualche codice, ad un uso<br />

sociale più o meno diffuso.<br />

Stereotipia sociosemiotica (comprendere, 4)<br />

Contesto del linguaggio


Tre intenzioni<br />

Ascolto causale, semantico, ridotto (P. Schaeffer).<br />

Due curiosità simmetriche<br />

Ritornare dal “già sensato” al “sensibile”<br />

2. Lato inferiore<br />

Ridotto: verso il suono “in se stesso”, ripertinentizzando<br />

l’oggetto sonoro. tipologiche e morfologiche


Denominazioni<br />

Tre intenzioni<br />

Causale --> Indicale<br />

Semantico --> Simbolico<br />

Ridotto --> Iconico<br />

(Peirce)


Tre intenzioni<br />

Data una pratica d’ascolto (--> quadripartizione)<br />

pratica --> indicale simbolico


ascolto iconico<br />

Tre intenzioni<br />

- Sospensione delle intepretazioni stabilizzate (simbolico-indicali)<br />

- Ripertinentizzazione dell’oggetto<br />

- produttività dell’ascolto, produzione di nuova conoscenza a<br />

partire dall’oggetto.<br />

- L’oggetto d’ascolto è preso in un nuovo rispetto<br />

stabilizzazione di una nuova pratica (non uscita dalla<br />

semioticità)


ascolto iconico<br />

Tre intenzioni<br />

- Sospensione delle intepretazioni stabilizzate (simbolico-indicali)<br />

- Ripertinentizzazione dell’oggetto


Ascolto indicale<br />

“Ricondurre un evento sonoro alla sua causa”<br />

- centrale nel rapporto con la realtà creazione della rappresentazione del<br />

mondo come pluralità coerente di indizi polisensoriali.<br />

Indicalità: ruolo chiave nella multimedialità.<br />

- si può produrre semplicemente attraverso la co-occorenza stabile del<br />

sonoro col visivo: si crea un rapporto di implicazione reciproca.<br />

- fenomeno, detto sincresi dalla fusione di sincronizzazione e sintesi (Chion<br />

1997: 55):<br />

“La saldatura inevitabile e spontanea che si produce tra un fenomeno<br />

sonoro e uno visivo puntuale quando questi accadono contemporaneamente,<br />

e ciò indipendentemente da ogni logica razionale (1997: 58)”.


Ascolto indicale<br />

Esempio:<br />

- costantemente in atto nella multimedialità.<br />

Cfr.<br />

- coordinamento tra pressione di un pulsante e suono;<br />

- coordinamento tra un oggetto in movimento e<br />

l’accompagnamento audio rumore proprio.<br />

Causalità percezione della dinamicità di un ambiente<br />

multimediale reattivo.<br />

E’ importante la causalità, più che la natura dei suoni impiegati.<br />

Esempio: la porta di Guerre stellari.<br />

Sincresi:<br />

Un ambiente di suoni palesemente sintetici può essere<br />

più verosimile di uno che impieghi suoni registrati in esterno.<br />

Il mondo naturale è ritagliato dalla cultura: i rumoristi<br />

costruiscono indici della natura.


Ascolto indicale<br />

Il sincronismo dipende dagli stili di produzione.<br />

La tolleranza nell’asincronismo audio-video è variabile.<br />

ES. Francia: sincronismo stretto.<br />

Italia: sincronismo più largo.<br />

Influenza del doppiaggio:<br />

necessità di adattare (come si può) il testo tradotto<br />

all’articolazione labiale.<br />

(fuori sincrono costante)<br />

(ruolo dell’adattatore).


Ascolto indicale<br />

Verosomiglianza<br />

Esempio:<br />

1) videogiochi che presentano simulazioni di console di<br />

comando.<br />

2) plance delle astronavi visibili nei film di fantascienza.<br />

L’azionamento dei comandi spesso accompagnato da suoni<br />

sintetici (immaginario sonoro futuribile e volutamente<br />

artificiale)<br />

Operano come indici con un “realismo” molto efficace proprio<br />

grazie alla sincresi.


Ascolto indicale<br />

La sincresi<br />

- potente mezzo di mascheramento della dissociazione costitutiva di<br />

audio e video<br />

- CAUTELA: può riservare sorprese:<br />

1) un elemento sonoro che parrebbe in astratto assolutamente adatto<br />

in congiunzione con l’immagine si rivela alla prova empirica del tutto<br />

anonimo, se non dannoso.<br />

2) suoni che paiono di scarsa rilevanza possono dimostrarsi, in<br />

congiunzione con l’immagine, di forte impatto.<br />

Problema della resa.<br />

Il suono adatto allo scopo quello che riesce, in relazione<br />

inestricabile con l’immagine, a fornire una sorta di percezione più<br />

globale dell’oggetto.<br />

L’ascolto indicale si concentra infatti sulla relazione tra audio e video<br />

più che sulla qualità audio.


Ascolto indicale<br />

Messa in sincrono dell’audio con il video<br />

L’orecchio gioca un ruolo sovrano per coordinare un suono ad un’immagine.<br />

- non è sufficiente la visualizzazione sullo schermo di entrambi.<br />

- Una sincronizzazione visiva tra il segnale video e quello audio (cfr. editor<br />

audio e video) non implica una sincronizzazione effettiva durante<br />

l’esecuzione in tempo reale.<br />

La percezione della durata, sia nel flusso audio che in quello video, è un<br />

fenomeno assai complesso.<br />

Ad esempio:<br />

- in relazione con la quantità di informazione veicolata nel tempo dal<br />

messaggio.


Ascolto simbolico<br />

“il sonoro rimanda ad un qualche codice, ad un uso sociale più o<br />

meno diffuso”<br />

Esempio più tipico:<br />

Linguaggio parlato<br />

- più in generale l’ascolto simbolico coinvolge tutti gli elementi sonori<br />

a cui è riconosciuta una qualche forma di semioticità esplicita:<br />

il sonoro rimanda ad un qualche codice, ad un uso sociale<br />

più o meno diffuso.<br />

Esempio:<br />

sirena = allarme.<br />

- 3 componenti<br />

Parlato<br />

Musica<br />

Altri elementi sonori


Ascolto simbolico<br />

Parlato<br />

- cogenza dell’ascolto simbolico.<br />

- Codici linguistico (preponderante) e paralinguistici.<br />

Esempio:<br />

È quasi impossibile ascoltare una voce nella propria lingua<br />

senza comprendere il contenuto espresso.<br />

Esempio:<br />

Voce in un prodotto multimediale veicola il contenuto<br />

linguistico delle espressioni:<br />

Occultare la sua caratteristica di essere suono (oggetto sonoro)<br />

e di essere emissione di qualcuno (indice).<br />

Speakeraggio:<br />

- qualità non eccelsa del segnale.<br />

- ATTENZIONE agli effetti di “marcatezza” prosodica.


Ascolto simbolico<br />

Musica<br />

- intenzione d’ascolto rilevante anche per la musica<br />

Codici sonori (meno cogenti):<br />

1) orientano la percezione<br />

2) attivano dei significati condivisi.<br />

Esempio:<br />

Tutti riconoscono l’elemento tensivo introdotto dall’attacco della V<br />

di Beethoven, pur non conoscendo né l’opera né l’autore.<br />

Difficile un uso così segnaletico della musica nella multimedialità<br />

TUTTAVIA:<br />

- ogni elemento musicale (o meglio, più generalmente sonoro)<br />

attiva inevitabilmente dei codici stilistici.


Ascolto simbolico<br />

Musica - Connotazioni<br />

Esempio:<br />

musica di sottofondo in un sito<br />

1) un piano MIDI che suona Chopin.<br />

2) un loop estratto dai Massive Attack.<br />

Due piani connotativi differenti:<br />

ad es.:<br />

classico vs. tecnologico<br />

Le connotazioni interagiscono con altri codici visivi<br />

presenti, rafforzando o attenuando gli effetti<br />

sistematici.


Ascolto simbolico<br />

Altri elementi sonori<br />

- Vale lo stesso discorso sulle connotazioni<br />

Esempio:<br />

(Classico).<br />

- I suoni di sintesi della musica elettronica, per molti anni associati al<br />

futuribile prospettato dai film di fantascienza.<br />

Esempio:<br />

Forbidden Planet (Louis & Bebe Barron, 1956).<br />

La Guerra dei Mondi (Byron Haskins, 1953).<br />

Gli unici suoni di sintesi in sono quelli che accompagnano l’atterraggio<br />

degli alieni marziani e il loro terribile raggio distruttore.<br />

Riferimenti metalinguistici (sul codice, Jakobson)<br />

Uso talmente sedimentato da permettere ovvi riferimenti metalinguistici,<br />

come dimostra Mars Attacks! (Tim Burton, 1996), il cui audio è intessuto<br />

da suoni che riprendono l’uso tipicamente sci-fi dei suoni elettronici.


Ascolto simbolico<br />

Altri elementi sonori<br />

La Guerra dei Mondi (Byron Haskins, 1953).<br />

Unici suoni di sintesi:<br />

1) Stazionamento dell’astronave<br />

2) Raggio alieno<br />

--> apparizione dell’ “alienità” sonora<br />

Cfr. primo contatto: tace la musica orchestrale, resta solo l’elettronico.


Ascolto simbolico<br />

Riferimenti metalinguistici (sul codice, Jakobson)<br />

Uso talmente sedimentato da permettere ovvi riferimenti metalinguistici,<br />

come dimostra Mars Attacks! (Tim Burton, 1996), il cui audio è intessuto<br />

da suoni che riprendono l’uso tipicamente sci-fi dei suoni elettronici.<br />

Citazioni/riferimenti in Mars attacks!<br />

-Sibilo di stazionamento della astronavi<br />

-Apparizione del raggio (cfr. esecuzione del pastore)<br />

-Caratterizzazione glissante dell’ “alienità” (cfr. Theremin/Onde Martenot)<br />

- Attacco su Los Angeles<br />

(Struttura navi invertita)


(Haskins2.wav)


(Haskins1.wav)


Altri esempi.<br />

Cfr. l’apertura “meta” di Blow Out<br />

- Respiro affannoso/rantolo<br />

- Passi<br />

- Doccia<br />

- Battito cardiaco<br />

- Soundscape della festa (dance)<br />

- Musica atonale (tipo clavicembalo)<br />

(Indicazioni del mixer)


Altri esempi.<br />

Film epico hollywoodiano: grande orchestra ‘800 (sinfonismo,<br />

tonale/modale).<br />

Indipendentemente dal genere:<br />

Cfr. Guerre stellari (Donner) (anche: IV)<br />

Scorsese, Gangs of New York, orchestra dozzinale da colossal (grande<br />

massa degli archi).<br />

Molto diverso da Bernard Hermann (es. Psycho, Marnie, anche Taxi<br />

Driver).


Altri esempi.<br />

Lo squalo (grande orchestra: Williams).<br />

(Leitmotiv dello squalo)<br />

Caccia alla squalo:<br />

La musica sottolinea la dimenione epica dello scontro con la natura,<br />

piuttosto che quella orrorifica dell’alterità del mostro<br />

--> più vicino alla caccia di Moby Dick che a quella di Alien.


Altri esempi.<br />

Clichées:<br />

http://www.filmsound.org/cliche/<br />

Wilhelm Scream<br />

http://hollywoodlostandfound.net/wilhelm/<br />

The Universal Telephone Ring<br />

http://hollywoodlostandfound.net/sound/uniphone.html<br />

Castle Thunder<br />

http://hollywoodlostandfound.net/sound/castlethunder.html


Taxi Driver (1976),<br />

Scorsese, Chapman, Hermann (De Niro, Foster, Keitel)<br />

Musica: Bernard Hermann.<br />

Tema jazzistico del sax: la grande mela<br />

la città del jazz (dei club, del Greenwich<br />

Village).<br />

Anche: Jazz come musica da radio<br />

(elettronica/diffusa on the air: non<br />

localizzabile, è off o è in campo? Di nuovo:<br />

Apocalypse Now; Problema della solitudine)<br />

La musica contribuisce a installare l’isotopia figurativa dominante:<br />

La notte newyorchese come spettacolo Nebbia iniziale, colori, neon.


Taxi Driver, Scorsese<br />

La musica è compresa in una strategia enunciativa complessiva:<br />

Correlazione categoriale polimodale<br />

vs.<br />

Notte Giorno<br />

lungo viaggio in macchina Breve percorso a piedi<br />

Luci colorate dello spettacolo Luce bianca uniforme<br />

Musica Rumori ambientali<br />

Voce Silenzio<br />

Foc./oc. interna Foc./oc. Esterna (0)<br />

Euforico Disforico<br />

Luoghi di transizione tra i due domini:<br />

- stazione dei taxi<br />

- camera di Travis<br />

Es. Indici di transizione (preparazione della notte):<br />

La stazione, la voce microfonata nella stazione come un imbonitore,<br />

l’inizio della musica, stacco come sommario (tempo imperfetto), la<br />

notte.


Taxi Driver, Scorsese<br />

La musica è compresa in una strategia enunciativa complessiva:<br />

La rigidità dell’opposizione viene progressivamente erosa.<br />

Ambiguità di Betsy: Betsy è un angelo (bianco) diurno.<br />

Ambiguità dell'acqua: notte vs. pulizia<br />

Giorno musicale di Betsy:<br />

-Betsy come superamento della dicotomia interno/esterno, come<br />

recupero unitario, come spostamento verso il positivo.<br />

-C'è un ribaltamento dell'assiologizzazioine notte/+ giorno/-? E' giorno<br />

ma non c'è rumore (c’è musica).<br />

-Citazione di Broadway. Chi guarda? E' l'interiorità di Travis?<br />

"apparizione angelica"<br />

Rinvio metalinguistico (codice della ripresa di moda: ralenti, musica,<br />

attorno al volto). Spettacolo come Broadway


Taxi Driver, Scorsese<br />

Altro momento ambiguo<br />

Il cinema porno e la falsa notte:<br />

buio (ma è giorno),<br />

musica (ma è filtrata e riverberata: non è il brano di<br />

Hermann)<br />

foc/oc esterna<br />

---<br />

Progressiva rottura del sincretismo:<br />

la musica si stacca dall’interiorità di Travis e diventa autonoma (in<br />

solidarietà con Sporty) la musica è NY<br />

Finale: ritorno ciclico o spirale. La performance di Travis è di notte,<br />

ritorna la musica come indice instabile dell’interiorità del protagonista.


Ascolto simbolico<br />

Due considerazioni finali<br />

1)<br />

Il progettista multimediale deve sapersi muovere con disinvoltura,<br />

almeno orientativamente, nella pluralità di codici che intessono la<br />

cultura audiovisiva.<br />

- Vale sia per l’audio che per il video. Evitare ingenuità realizzative.<br />

2) il progettista multimediale deve garantirsi un margine di estraneità<br />

alle connotazioni stilistiche più ovvie (laddove chiaramente quest’ultimo<br />

aspetto non sia voluto di proposito).


Ascolto simbolico<br />

Suggerimento 2: produrre da sé il proprio audio.<br />

Da dove prendere l’audio (fonti):<br />

a) da Internet<br />

b) da CD<br />

c) tramite un microfono<br />

Come manipolarlo (strumenti):<br />

- Sound Editor<br />

- Sequencer


Ascolto iconico<br />

“Verso il suono in se stesso, proteso a captarne tutte le<br />

caratteristiche tipologiche e morfologiche”<br />

L’ascolto iconico: ascolto innaturale<br />

- volutamente autonomo e dissociato dalle altre percezioni;<br />

- consiste nella sospensione di tutti gli elementi indicali e semantici;<br />

- valutazione del suono in sé.<br />

Situazione acusmatica: non si vede la causa produttrice del suono.<br />

- quella in cui meglio si pratica l’ascolto iconico:<br />

eliminazione dell’interferenza dell’ordine del visivo.<br />

Cfr. musica elettronica.<br />

Esempio:<br />

Stockhausen, Aus Den Sieben Tagen;<br />

La Monte Young, Drift Study.


Ascolto iconico<br />

Multimedialità:<br />

- il contesto meno indicato per la pratica dell’ascolto ridotto:<br />

- un prodotto multimediale mira:<br />

1) all’integrazione degli stimoli polisensoriali (audio, video, ecc.),<br />

proprio quanto invece dovrebbe essere costitutivamente escluso<br />

dall’ascolto iconico.<br />

2) all’attivazione degli ascolti indicale e simbolico, proprio per<br />

superare il suo carattere di congerie artificiale di elementi diversi:<br />

Indicalità: aumentare l’effetto di realtà con la creazione di nessi<br />

causa-effetto.<br />

Semanticità: posizionare il prodotto all’interno di una rete di<br />

significati condivisi.


Ascolto iconico<br />

Nella multimedialità<br />

1) come esercizio.<br />

2) come atteggiamento provocato.


Ascolto iconico<br />

1) Esercizio di fondamentale importanza<br />

- concentrarsi sulle caratteristiche precipue del suono.<br />

- Richiede due elementi:decontestualizzazione (acusmatizzazione) e<br />

ripetizione.<br />

Decontestualizzazione (non-indicalità):<br />

- rompere la catena (pseudo-)causale tra ciò che si vede e ciò che si sente.<br />

Strumento indispensabile la registrazione: nella registrazione l’audio viene<br />

acusmatizzato, dissociato dal contesto polisensoriale e reso autonomo.<br />

Scardinamento della sincresi (della resa).<br />

Esempio:<br />

Taxi Driver: è solo la situazione acusmatica prodotta dell’esclusione delle<br />

immagini che ci rivela un silenzio in verità assai denso, quasi disturbante.<br />

Luc Ferrari, Music Promenade (1969);<br />

Annea Lockwood, A Map of the Hudson River.


Ascolto iconico<br />

Ripetizione (non-semanticità):<br />

La ripetizione annulla l’informazione veicolata, e rende pertinente il suo<br />

supporto.<br />

- l’ascolto reiterato permette allora di apprezzare e valutare le qualità<br />

sonore.<br />

Esempio:<br />

campionamenti: un elemento musicale e ambientale conosciuto e<br />

fortemente associato ad un contesto semantico, riacquista la sua valenza<br />

di oggetto sonoro attraverso la sua ripresentazione in forma identica.<br />

Cfr. Steve Reich, Come out. Meglio con le fonti elettroniche: nella musica<br />

basata sui loop, dal minimalismo alla dance.<br />

Esempio:<br />

esperienza di un ascolto decontestualizato e reiterato con un segnale<br />

assolutamente triviale: un campanello, un clacson, una suoneria ecc.


Ascolto iconico<br />

2) atteggiamento provocato<br />

L’ascolto iconico mette in gioco l’attenzione:<br />

- svincolarsi dell’oggetto sonoro dalle relazioni indicali e<br />

semantiche.<br />

- le caratteristiche dell’ambiente multimediale si prestano<br />

maggiormente rispetto al cinema all’emergenza delle peculiarità del<br />

sonoro (maggiore autonomia)<br />

- Multimedia: spazio alla possibilità di invenzione, alla<br />

progettazione di un sonoro significativo in sè.


Ascolto iconico<br />

Non è il risultato di un’intenzione del soggetto.<br />

TUTTAVIA:<br />

- la progettazione dell’audio può perciò porsi nella prospettiva di stimolare<br />

l’ascolto iconico attraverso un uso innovativo, creativo del sonoro.<br />

Esempio:<br />

Il raggio alieno de La guerra dei mondi:<br />

- l’oggetto sonoro sintetico è sicuramente appreso come indice<br />

dell’emissione del raggio.<br />

All’epoca esso costituiva probabilmente l’unico elemento sonoro che si<br />

imponesse all’attenzione dello spettatore.<br />

Emergenza del sonoro.<br />

Esempio:<br />

Edgar Varèse, Ionisation (1931). Il suono della sirena come produttore di<br />

una nuova spazialità sonora.<br />

Lo scandalo deriva dall’incapacità del pubblico di praticare un ascolto<br />

iconico, sospendendo le più ovvie relazioni indicali e semantiche.

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