ospedale maria vittoria
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ienza dimostra pur troppo che anche in istituti materni<br />
igienici per eccellenza possono scoppiare improvvise<br />
nuove epidemie puerperali, o febbri di infezione,<br />
prontamente fatali alle persone ricoverate. Quindi,<br />
così come è, l’istituto materno di Torino non può,<br />
non deve ricoverare donne che non siano per necessità<br />
chiamate all’atto del parto. È questa la nostra<br />
ferma convinzione, manifestata più volte e divisa<br />
dalla grande maggioranza dei medici nazionali ed<br />
esteri.<br />
Per non tediare con mille citazioni in proposito,<br />
valgano le seguenti dell’egregio prof. Bottini di Pavia,<br />
che in simile materia è giustamente tenuto come<br />
autorità indiscutibile. Nel dar conto di una visita da<br />
lui fatta in varii ospedali del nord d’Europa, così<br />
conclude a proposito dei nostri:<br />
« Bisogna avere il coraggio di dire la verità e<br />
portare, senza titubanze e spogli da pusillanimi reticenze,<br />
il dito, o meglio il ferro rovente, sulla piaga.<br />
Le amministrazioni ospitaliere da noi credono, ed in<br />
buona fede, che i loro nosocomii dal lato costruzione<br />
e governo rispondano ai moderni postulati dell’arte e<br />
della scienza; or bene, bisogna avere il coraggio di<br />
dire a questi signori che « sono agli antipodi » ; conviene<br />
non correggere, ma abbattere ed abbandonare e<br />
rifare.<br />
Le correzioni, poco su, poco giù, lasciano il<br />
tempo che trovano ed hanno l’aria di un efficace<br />
provvedimento, mentre non sono che un ripiego, li<br />
cui valore molte volte è assai discutibile. In tutta