Il Brentella - Consorzio di Bonifica Piave
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<strong>Il</strong> <strong>Brentella</strong> 10<br />
NUMERO 2 • DICEMBRE 2001<br />
SE LA COLLINA METTE IL CAPPELLO, COMPRA IL MANTELLO<br />
NEL QUARTIER DEL PIAVE, UNA PREZIOSA ZONA UMIDA CHE RISCHIA DI SCOMPARIRE<br />
PALÙ, archeologia rurale<br />
DA SALVARE<br />
Tra il corso del <strong>Piave</strong> a sud, quello del Soligo a est e la fascia collinare che a nord va da Colbertaldo a Farra <strong>di</strong> Soligo,<br />
si estende un’ampia depressione, in origine paludosa ma già dal Basso Me<strong>di</strong>oevo bonificata e abitata dall’uomo, che<br />
ne seppe ricavare un originale sistema <strong>di</strong> prati coltivati, chiusi da siepi alberate, dai quali derivava tutto quanto<br />
serviva al proprio sostentamento. Un raro esempio <strong>di</strong> uso razionale del territorio in sintonia con l’ambiente naturale,<br />
che sopravvive a fatica, lasciato a se stesso e aggre<strong>di</strong>to dalle coltivazioni intensive, ma che merita <strong>di</strong> essere tutelato.<br />
Ampi prati (sopra) delimitati da siepi alberate formate da salici, ontani, farnie e pioppi (nella pagina a fianco): così si presenta il Palù, che visto dall’alto<br />
pare un labirinto verde percorso da una fitta rete <strong>di</strong> fossati e strutturato come una maglia <strong>di</strong> appezzamenti <strong>di</strong> varie forme e misure<br />
Sul suolo dell’alta pianura trevigiana,<br />
l’acqua è materia evanescente,<br />
sfuggevole. Perciò il Palù del Quartier<br />
del <strong>Piave</strong> rappresenta un caso insolito<br />
<strong>di</strong> zona umida nel cuore <strong>di</strong> una piana<br />
permeabile e asciutta, dove l’acqua è figura<br />
capillare e perenne, e insieme proposizione,<br />
reale e simbolica, <strong>di</strong> un universo<br />
antropologico.<br />
Esteso in quell’ampia depressione delimitata<br />
a sud dal <strong>Piave</strong> e a est dal Soli-<br />
go, e dalla forma <strong>di</strong> triangolo rovesciato,<br />
con la base parallela alla cordonata<br />
collinare che va da Colbertaldo a Farra<br />
<strong>di</strong> Soligo e il vertice alla confluenza fra i<br />
torrenti Raboso e Rosper, presso Sernaglia<br />
della Battaglia, il Palù, come suggerisce<br />
il nome stesso, si presentava in<br />
origine come una vasta palude, formata<br />
dal ristagno dell’acqua su suoli bassi e<br />
molto impermeabili: al margine settentrionale<br />
la falda pedecollinare affiora<br />
Foraggio, legna, caccia,<br />
pesca, frutti, erbe<br />
alimentari e officinali,<br />
materie prime artigianali,<br />
energia idraulica: la<br />
civiltà conta<strong>di</strong>na<br />
preindustriale ne faceva<br />
un uso integrale.