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Luca Salasnich – FISICA MEDICA - infm udr padova

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<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

4.1 Principi della dinamica<br />

4. DINAMICA<br />

I tre principi della dinamica per un corpo puntiforme<br />

(detto anche punto materiale o particella) sono:<br />

1) principio di interzia di Galilei;<br />

2) legge dinamica di Newton;<br />

3) principio di azione e reazione.<br />

Il principio di interzia di Galilei afferma che un corpo libero, cioè<br />

non sottoposto all’azione di altri corpi, si muove di moto rettilineo<br />

uniforme. Quindi la sua velocità è costante, e si indica con v 0<br />

r .<br />

Il vettore costante v 0<br />

r può essere nullo ed in questo caso si dice<br />

che il corpo è in quiete.<br />

La legge dinamica di Newton afferma che nel generico moto di un<br />

corpo di massa m, l’accelerazione istantanea del corpo è<br />

determinata da una causa esterna secondo la relazione<br />

r v<br />

F = m a ,<br />

dove la grandezza vettoriale F r è detta forza agente sul corpo.<br />

La forza si misura in Newton (N), dove 1 N = 1 kg m/s 2 .<br />

Dalla legge di interzia e dalla legge dinamica di Newton si<br />

deduce che per un corpo libero, la cui accelerazione è nulla,<br />

deve essere nulla la forza agente sul corpo:<br />

r r r r<br />

a = 0 ⇔ F = 0 .


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

Va notato che la forza agente su un corpo può essere la somma<br />

vettoriale di forze diverse che agiscono sul corpo.<br />

Cioè, se N F F F<br />

v v r<br />

1 , 2,...,<br />

sono le N forze che agiscono sul corpo, la<br />

forza risultante sarà<br />

v<br />

F<br />

N<br />

= ∑<br />

i=<br />

1<br />

r<br />

F<br />

i<br />

r<br />

= F<br />

1<br />

r<br />

+ F<br />

2<br />

r<br />

+ ... + F<br />

Ed è questa la forza risultante che determina il moto del corpo.<br />

Il principio di azione e reazione afferma che dati due corpi<br />

la forza F12 r che agisce sul primo corpo a causa del secondo corpo<br />

è uguale e contraria alla forza F21 r<br />

che agisce sul secondo corpo a<br />

causa del primo corpo. Ovverosia:<br />

r r<br />

F12<br />

= − F21<br />

.<br />

Questo principio a volte si enuncia dicendo che “ad ogni azione<br />

corrisponde una reazione uguale e contraria”.<br />

4.2 Quantità di moto<br />

Dato un corpo di massa m e velocità v r , la sua quantità di moto è<br />

la grandezza vettoriale definita come<br />

r r<br />

p = mv<br />

.<br />

La quantità di moto si misura in kg m/s = N s.<br />

Se vi sono N corpi, ognuno con la propria quantità di moto,<br />

la quantità di moto totale è la somma vettoriale delle quantità di<br />

moto dei singoli corpi. Inoltre, si dimostra la conservazione della<br />

quantità di moto: se non agiscono forze esterne sul sistema la<br />

quantità di moto totale di conserva.<br />

N<br />

.


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

4.3 Forze agenti su un corpo<br />

La dinamica di un corpo puntiforme è determinata dalle legge di<br />

Newton<br />

r v<br />

F = m a .<br />

Consideriamo alcuni semplici casi.<br />

4.3.1 Forza peso<br />

Se la forza è costante anche l’accelerazione è costante e quindi il<br />

corpo si muove di moto uniformemente accelerato.<br />

È questo il caso della forza peso, che ora analizziamo.<br />

La forza peso è la forza a cui è soggetta un corpo in caduta libera<br />

nel vuoto. Essa è data da<br />

r<br />

F =<br />

r<br />

mg<br />

dove m è la massa del corpo mentre g r è un vettore noto come<br />

accelerazione di gravità, diretto verso il centro della terra ed il cui<br />

modulo vale circa<br />

g = 9.81 m/s 2 .<br />

Dunque l’intensità della forza peso è proporzionale alla massa del<br />

corpo. Nel linguaggio parlato spesso le parole “peso” e “massa”<br />

vengono considerate sinonimi.


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

Se un corpo è in caduta libera nel vuoto su di esso agisce la sola<br />

r r<br />

forza peso F = m g e quindi dalla legge di Newton<br />

r<br />

m g =<br />

v<br />

m a<br />

si ricava l’accelerazione, che è l’accelerazione di gravità.<br />

Lungo l’asse verticale z:<br />

a = − g ,<br />

dove il segno meno è dovuto al fatto che l’accelerazione di gravità<br />

è diretta verso il basso.<br />

Si tratta di una moto uniformemente accelerato.<br />

Se il corpo parte da fermo da un’altezza h, la sua posizione nel<br />

tempo lungo l’asse verticale z risulta data da<br />

1 2<br />

z = h − gt<br />

2<br />

,<br />

con z = 0 quando il corpo tocca il suolo. In quel caso si avrà<br />

1 2<br />

h = gT<br />

2<br />

,<br />

dove T è il tempo impiegato dal corpo per raggiungere il suolo.


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

4.3.2 Forza elastica<br />

La forza elastica è la forza che segue la seguente legge, nota<br />

come legge di Hooke:<br />

r r<br />

F = −kr<br />

,<br />

dove r r è la posizione del corpo sulla quale agisce la forza<br />

e k è una costante, detta costante elastica, che si misura in<br />

Newton/metro.<br />

Essa è detta forza elastica perché è la forza esercitata da un<br />

elastico o una molla per piccole deformazioni. La forza elastica<br />

è una forza di richiamo perché ha sempre segno opposto alla<br />

deformazione e tende a riportare l’elastico o la molla nello stato<br />

di riposo.<br />

Se un corpo di massa m è sottoposto all’azione di una forza<br />

elastica si dimostra che esso è soggetto ad un moto armonico,<br />

la cui frequenza angolare è data da<br />

ω =<br />

k<br />

m<br />

.


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

4.3.3 Forza di reazione vincolare<br />

La forza di reazione vincolare è la forza esercitata da una<br />

superficie solida su un corpo a contatto con la superficie.<br />

La forza di reazione vincolare F r , essendo un vettore, si può<br />

pensare come la somma vettoriale di<br />

una forza di reazione FT r<br />

tangente (parallela) alla superficie ed<br />

una forza di reazione FN r<br />

normale (perpendicolare) alla superficie:<br />

r r r<br />

F = FT<br />

+ FN<br />

.<br />

La forza FN r<br />

di reazione normale alla superficie è sempre tale da<br />

impedire il moto del corpo nella direzione normale (entrante) alla<br />

superficie, se la superficie non si deforma o spezza.<br />

La forza T Fr di reazione tangente alla superficie è anche detta forza<br />

di attrito. Per essa si distinguono due casi:<br />

i) superficie liscia (o vincolo liscio): 0 r r F T =<br />

ii) superficie scabra (o vincolo scabro): 0 r r F ≠ .<br />

Dagli esperimenti si trova che la forza di attrito T Fr agente su un<br />

corpo che si muove su una superficie solida scabra è data da<br />

F = − μ F<br />

T<br />

N<br />

dove μ è un coefficiente, detto coefficiente di attrito<br />

(solitamente compreso tra 0 ed 1).<br />

T


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

Es. Le forze agenti su un corpo fermo su un piano orizzontale<br />

r r<br />

sono: la forza peso W = mg<br />

e la forza di reazione normale N r<br />

La forza peso W è perpendicolare al tavolo e la forza di<br />

reazione vincolare N è uguale e contraria alla forza peso.<br />

4.3.4 Forza di attrito in un fluido<br />

La forza di attrito in un fluido (gas o liquido) è la forza<br />

esercitata dal fluido su un corpo che si muove con una<br />

velocità v r all’interno del fluido. La forza è data da<br />

r<br />

F<br />

=<br />

r<br />

−cv<br />

dove c è un coefficiente, detto coefficiente di attrito viscoso,<br />

che dipende dalla forma del corpo e dalla natura del fluido.<br />

Si osservi che questa espressione per la forza di attrito viscoso è<br />

valida se la particella si muove a bassa velocità. A velocità altre la<br />

dipendenza dalla velocità non è più lineare.<br />

Nel caso di una sfera di raggio R che si muove in un fluido Stokes<br />

ha dimostrato che il coefficiente di attrito viscoso è dato dalla<br />

seguente formula<br />

c = 6πRη<br />

dove η è un coefficiente noto come viscosità del fluido.<br />

Una semplice analisi dimensionale mostra che la viscosità η si<br />

misura in Ns/m 2 , dove 1 N s/m 2 = 1 Poiseuille (Po).


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

4.3.5 Forza di tensione di un cavo<br />

Quando un cavo (o una fune, una corda, un filo) è fissato ad un<br />

corpo e tirato , si dice che è sotto tensione.<br />

Il cavo esercita sul corpo una forza di tensione, indicata<br />

solitamente con T r , applicata al punto di fissaggio del cavo e<br />

orientata lungo il cavo nel verso di allontanamento dal corpo.<br />

4.4 Statica di un corpo rigido<br />

Affinché il corpo rigido non trasli deve essere nulla la somma<br />

vettoriale delle forze esterne agenti su di esso:<br />

r =<br />

∑i i<br />

0 r<br />

F .<br />

Ma per avere un corpo rigido fermo questo non basta.<br />

Infatti, affinché il corpo rigido non ruoti deve essere nullo il<br />

momento risultante delle forze esterne:<br />

∑ i<br />

r =<br />

0 r<br />

M i .<br />

Non abbiamo però ancora definito il momento di una forza.<br />

Ecco la definizione.<br />

Data la forza F r r<br />

ed il raggio vettore r = OP,<br />

si dice momento della<br />

forza applicata nel punto P rispetto all’origine O, la seguente<br />

grandezza vettoriale:<br />

r r r<br />

M = r ∧ F .


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

Es. In figura sono rappresentati due corpi, una a sinistra di<br />

massa mS e distanza rS dal fulcro, ed uno a destra<br />

di massa mD e distanza rD dal fulcro,<br />

appoggiati su una asta rigida, di massa trascurabile,<br />

appoggiata al fulcro grigio.<br />

r<br />

Le frecce indicano la forza peso mS g agente sul corpo<br />

r<br />

di sinistra, la forza peso mDg agente sul corpo di destra e<br />

la forza di reazione vincolare N r dell’asta e dell’appoggio.<br />

Per l’equilibrio:<br />

g+<br />

m g = N<br />

mS D<br />

ma anche, calcolando i momenti delle forze dispetto al fulcro<br />

Dalla prima equazione:<br />

dalla seconda equazione:<br />

rS S D D<br />

⋅ m g = r ⋅m<br />

g.<br />

N = ( mS + mD ) g ,<br />

rS mS = rD mD .


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

4.5 Trazione cervicale<br />

Mostriamo due esempi di trazione cervicale.<br />

La forza F1 esercitata sulle vertebre cervicali di un paziente nel<br />

dispositivo di trazione mostrato in figura è di intensità pari a<br />

quella della forza peso P del corpo collegato con una cinghia ed<br />

una puleggia al mento del paziente.<br />

La testa del paziente è appoggiata su una piattaforma mobile in<br />

modo da eliminare l’attrito tra la testa e il tavolo.<br />

Il sistema è all’equilibrio:<br />

- la forza peso P è equilibrata dalla forza F di tensione<br />

verticale della cinghia;<br />

- la forza F1 di tensione orizzontale della cinghia è equilibrata<br />

dalla forza <strong>–</strong>F1 di reazione vincolare della cervicale.


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

Nella figura sottostante la trazione cervicale sul paziente è<br />

esercitata utilizzando un corpo di forza peso P = 10 N.<br />

La forza verticale F che agisce sulla cervicale è la somma<br />

vettoriale delle due forze trasversali di tensione P del cavo.<br />

Dato che queste due forze sono uguali in modulo e formano un<br />

angolo di 90 o ne segue che la forza F è di lunghezza pari alla<br />

diagonale del quadrato di lato P.<br />

Si ha perciò<br />

F = 2 P .


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

4.6 Esercizi svolti sulla dinamica<br />

1. Una forza agisce su un corpo di 5 kg di massa riducendo la<br />

sua velocità da 7 a 3 metri al secondo in 2 secondi.<br />

Calcolare la forza in Newton.<br />

Soluzione:<br />

posto M = 5 kg , v1 = 7 m/s , v2 = 3 m/s , Δt = 2 s<br />

si ha<br />

F = M a = M (v2 <strong>–</strong> v1)/Δt = 5 kg×4 m/s / (2 s)<br />

= 10 kg m/s 2 = 10 N .<br />

2. Una cabina di massa 2000 kg scende nel pozzo di uan<br />

miniera con una accelerazione di 1m/s 2 .<br />

Determinare la tensione nel cavo quando la cabina si muove.<br />

Soluzione:<br />

posto M = 2×10 3 kg , a = 1 m/s 2 , g = 9,81 m/s 2<br />

e detta T la tensione del cavo, la forza risultante F agente<br />

sulla cabina è data da<br />

F = M a = M g <strong>–</strong> T ,<br />

da cui segue<br />

T = M (g <strong>–</strong> a) = 2×10 3 kg × 9,81 m/s 2 =<br />

= 17,62×10 3 kg m/s 2 = 17,62×10 3 N .


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

3. Una forza orizzontale di 20 N agisce per 3 s su un blocco di<br />

5 kg posto su un terreno scabro orizzontale (coefficiente di<br />

attrito 0,25). Determinare la velocità del blocco<br />

dopo 3 secondi sapendo che la velocità iniziale è nulla.<br />

Soluzione:<br />

posto Fe = 20 N , M = 5 kg , v1 = 0 ,<br />

Δt = 3 s , μd = 0,25 , g = 9,81 m/s 2<br />

e detta Fa la forza di attrito data da<br />

Fa = μ M g ,<br />

la forza risultante F nella direzione orizzontale è<br />

F = Fe <strong>–</strong> Fa = Fe <strong>–</strong> μ M g = M (v2 <strong>–</strong> v1)/Δt<br />

da cui si ricava la velocità finale<br />

v2 = (Fe <strong>–</strong> μ M g)Δt/M<br />

= (20 N <strong>–</strong> 0,25×5 kg×9,81 m/s 2 )×3 s/(5 kg)<br />

= 4,5 m/s .<br />

4. Una macchina lanciatrice di palline da tennis è posta in uno<br />

stagno ghiacciato. La macchina lancia una pallina di 0,15 kg<br />

orizzontalmente con una velocità di 36 m/s. Qual’è la<br />

velocità di rinculo della macchina se la sua massa è di 50 kg?<br />

Soluzione:<br />

posto mp = 0,15 kg , M = 50 kg , vp =36 m/s ,<br />

e detta v la velocità di rinculo della macchina,<br />

poiché il sistema pallina e macchina lanciatrice è isolato<br />

e lo stagno ghiacciato permette di trascurare l’attrito,<br />

la quantità di moto totale del sistema, che prima del lancio è<br />

zero, si conserva. Quindi:<br />

mp vp <strong>–</strong> M v = 0<br />

da cui<br />

v = (mp/M) vp = (0,15 kg/50 kg) × 36 m/s =<br />

= 0,11 m/s .


<strong>Luca</strong> <strong>Salasnich</strong> <strong>–</strong> <strong>FISICA</strong> <strong>MEDICA</strong> <strong>–</strong> Cap. 4<br />

5. Una leva è incernierata in un punto distante 1/3 della sua<br />

lunghezza da un estremo. Indicando con F1 e con F2 le due<br />

forze agenti, perpendicolarmente alla leva, ai due estremi (F1<br />

sul braccio più corto ed F2 sul braccio più lungo), indicare il<br />

valore del rapporto F1/F2 affinché la leva sia in equilibrio.<br />

Soluzione:<br />

detta L la lunghezza della leva,<br />

il modulo del momento della forza F1 con punto di<br />

applicazione sul fulcro (cerniera) è dato da<br />

M1 = (L/3) F1 ,<br />

Il modulo del momento della forza F2 con punto di<br />

applicazione sul fulcro è dato da<br />

M2 = (2L/3) F2 .<br />

Per l’equilibrio deve essere M1 = M2 e quindi<br />

(L/3) F1 = (2L/3) F2 da cui F1/F2 = (2/3) / (1/3) = 2 .<br />

6. Una leva è incernierata nel suo punto di mezzo. Su di un<br />

braccio sono sospesi due corpi di masse 5 kg e 3 kg a<br />

distanze dal fulcro di 75 cm e 120 cm, rispettivamente.<br />

Calcolare la massa che, sospesa sull’altro braccio ad una<br />

distanza di 100 cm, mantiene la leva in equilibrio orizzontale.<br />

Soluzione:<br />

posto m1 = 5 kg , m2 = 3 kg , g = 9,81 m/s2 ,<br />

L1 = 0,75 m , L2 = 1,2 m , L2 = 1 m ,<br />

ed indicata con m3 la massa incognita,<br />

il modulo del momento della forza peso agente<br />

sulla i-esima massa risulta<br />

Mi = mi g Li , con i = 1,2,3 .<br />

Per l’equilibrio deve essere<br />

da cui<br />

ed infine<br />

M1 + M2 = M3<br />

m1 g L1 + m2 g L2 = m3 g L3<br />

m3 = (m1 L1 + m2 L2)/L3 = 7,35.

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