Passaporto sulle tracce di Michelangelo - Palazzo Strozzi

PassaPorto
sulle tracce
dI MIchelangelo
PassPort
In the footsteps of
MIchelangelo

PassaPorto
sulle tracce dI
MIchelangelo In toscana
PassPort
In the footsteps of
MIchelangelo In tuscany

Palazzo Strozzi è noto per i suoi "Passaporti" per la città
e per il territorio. Ogni Passaporto contiene una serie di
consigli per una visita di Firenze e della Toscana, a volte
in collegamento con le mostre in corso a Palazzo Strozzi,
a volte invece con un tema specifico, come nel caso del
Passaporto per le famiglie. Se un visitatore si reca in almeno
cinque dei luoghi elencati e si fa timbrare il Passaporto, ha
diritto all’ingresso gratuito alle mostre di Palazzo Strozzi.
Oltre al Passaporto, i visitatori possono scaricare un’app
per iPhone con tanti diversi itinerari a Firenze e nei dintorni
in italiano, inglese e cinese. Questo Passaporto segnala i
luoghi di Michelangelo, uno degli artisti fiorentini più celebri.
Michelangelo (6 marzo 1475-18 febbraio 1564) fu scultore,
pittore, architetto, poeta e ingegnere, ed è considerato uno
dei più grandi artisti di tutti i tempi. Già da vivo fu chiamato
spesso “il Divino”. Una delle sue qualità più ammirate dai
contemporanei fu la “terribilità”, il senso di una grandiosità
che incute timore, e il suo stile estremamente personale
pose le basi per il Manierismo, il movimento artistico più
importante nell’arte occidentale dopo il Rinascimento,
e a esso immediatamente successivo.
James M. Bradburne
The Palazzo Strozzi is known for its “Passports” to the city
and surrounding territory. Every Passport lists highlights
of a visit to Florence and Tuscany, sometimes linked to the
exhibitions at the Palazzo Strozzi, sometimes with another
focus, such as Families & Children. If a visitor goes to
at least five of the sights listed and gets their Passport
stamped at each, they can get in free to the Palazzo
Strozzi’s exhibitions. In addition to the Passport, visitors
can download an iPhone app with different itineraries in
Florence and its vicinity in English, Italian and Chinese.
This Passport highlights the places linked to
Michelangelo, one of Florence’s most famous artists.
Michelangelo (6 March 1475-18 February 1564) was an
Italian sculptor, painter, architect, poet, and engineer and
is considered one of the greatest artists of all time. During
his lifetime he was often called Il Divino (“the divine one”).
One of the qualities admired by his contemporaries was
his terribilità, a sense of awe-inspiring grandeur, and his
highly personal style laid the foundations for Mannerism,
the next major movement in Western art after the
Renaissance.
James M. Bradburne

I tIMBrI del passaporto
sulle tracce dI MIchelangelo
the footsteps of MIchelangelo
passport staMps
Completa il tuo Passaporto!
Visitando un museo o frequentando le istituzioni che hanno
aderito all’iniziativa e che trovi di seguito elencati, potrai farti
rilasciare un timbro che lo renderà un unico e personale
souvenir del tuo soggiorno a Firenze. Presentando alla
biglietteria il Passaporto con 5 o più timbri, riceverai un
biglietto di ingresso gratuito alla mostra in programmazione
a Palazzo Strozzi!
Have your Passport stamped!
If you visit one of the museums or institutions listed below,
you can have your Passport stamped to make it your very
own souvenir of your stay in Florence. Present your Passport
at the ticket office: with 5 or more stamps you will receive a
free ticket to whatever exhibition happens to be on at Palazzo
Strozzi!
* L’asterisco segnala gli indirizzi presso i quali
non sarà possibile ottenere il timbro.
* Passport stamp will not be available at the
addresses marked by an asterisk.
4
Provincia di Firenze
Firenze
ACCAdemiA deLLe Arti
deL disegno
BAsiLiCA e ComPLesso
monumentALe di
sAntA CroCe
BAsiLiCA di sAntA mAriA
noveLLA
*CHiesA di sAntA mAriA
deL CArmine
*CHiesA di sAnto sPirito
*CAsA di miCHeLAngeLo
Complesso di San Lorenzo
BAsiLiCA di sAn Lorenzo
BiBLioteCA mediCeA
LAurenziAnA
CHiostro
*museo deLLe CAPPeLLe
mediCee
*ex monAstero di
sAntA APoLLoniA
*FortiFiCAzioni dei
BAstioni di sAn miniAto
*gALLeriA
deLL'ACCAdemiA
*gALLeriA degLi uFFizi
*giArdino di sAn mArCo
*giArdino di BoBoLi,
grottA grAnde deL
BuontALenti
* LoggiAto degLi uFFizi
* museo degLi Argenti
*museo nAzionALe deL
BArgeLLo
museo deLLA CAsA
BuonArroti
*museo deLL’oPerA di
sAntA mAriA deL Fiore
museo di PALAzzo
veCCHio
PALAzzo mediCi riCCArdi
*PiAzzA deLLA signoriA
*PiAzzALe miCHeLAngeLo
Provincia di Arezzo
*CAPrese miCHeLAngeLo
museo miCHeLAngeLo
Provincia di Carrara
*CAve di CArrArA
Provincia di Lucca
*PietrAsAntA
Seravezza
*CAve di mArmo deL
monte ALtissimo
*strAdA di
miCHeLAngeLo
Provincia di Siena
Siena
*CAttedrALe

6
7

Eugenio Prati, Michelangelo incoraggia il giovane Barocci/
Michelangelo encourages the young Barocci, 1868, Firenze/Florence,
Accademia delle Arti del Disegno, (Galleria dell'Accademia)
sulle tracce dI
MIchelangelo In toscana
Michelangelo Buonarroti nasce il 6 marzo 1475 a Caprese,
nell’aretino, dove il padre è podestà. Messo a bottega di
Domenico Ghirlandaio nel 1487, viene poi ammesso da Lorenzo
il Magnifico a frequentare il Giardino mediceo di San Marco. Nel
1494, cacciati i Medici, ripara a Venezia e a Bologna, poi è a di
nuovo Firenze, dove è colpito dalla predicazione di Savonarola.
Nel primo soggiorno romano scolpisce la Pietà di San Pietro
(1497-1499), e quando nel 1501 fa ritorno a Firenze è un
maestro affermato e ottiene di porre mano al David, “il Gigante”
collocato l’8 settembre 1504 davanti al Palazzo dei Signori. Nel
1505 è chiamato a Roma da papa Giulio II per il quale inizia a
progettare il colossale monumento funebre. Parte per Carrara
al fine di sceglierne i marmi, ma al ritorno il costoso progetto
è sfumato: sarà per quaranta anni motivo di dissidi e delusioni.
Di nuovo a Firenze, ottiene dal gonfaloniere Pier Soderini la
commissione dell’affresco della Battaglia di Càscina per la Sala
del Maggior Consiglio, ma ne realizza solo i cartoni e riparte
per Roma dove, tra il 1508 e il ’12, per quanto riluttante non
essendosi mai cimentato con l’affresco, decora la volta della
Cappella Sistina. I papi medicei (Leone X e Clemente VII) gli
affidano a Firenze dal 1516 importanti interventi sul complesso
di San Lorenzo, ma quando nel 1527 i Medici sono cacciati da
Firenze, dove rinasce la repubblica, Michelangelo abbandona i
9

lavori avviati per loro e aiuta a progettare le difese della città,
assediata dalle truppe di Carlo V. Nel 1534 lascia Firenze per
Roma, dove rimane fino alla morte avvenuta trent’anni dopo,
il 18 febbraio 1564. Il corpo è trafugato dal nipote Lionardo e,
«come fussi una mercatanzia, inviatolo alla patria in una balla».
10
In the footsteps of
MIchelangelo In tuscany
Michelangelo Buonarroti was born on 6 March 1475 in Caprese,
near Arezzo, where his father was podestà. Apprenticed to
Domenico Ghirlandaio in 1487, he was admitted to the Medici
Sculpture Garden in San Marco by Lorenzo the Magnificent.
When the Medici were exiled in 1494 he went to Venice, then to
Bologna, and finally back to Florence where he was influenced
by Savonarola’s preaching. He carved the Pietà (1497–9), in St.
Peter’s on his first trip to Rome and by the time he returned
to Florence in 1501 he was an acknowledged master and was
allowed to turn his hand to the David, “the Giant”, which was
placed outside the Palazzo dei Signori on 8 September 1504. In
1505 Pope Julius II summoned him back to Rome where began
to design the pope’s colossal tomb. He travelled to Carrara
to select marble for the work, but by the time he returned
to Rome the project had fallen into abeyance. It was to be a
source of dispute and disappointment for forty years years.
Back in Florence, he was commissioned by Gonfaloniere Pier
Soderini to decorate the Sala del Maggior Consiglio with a
fresco depicting the Battle of Càscina, but he only completed
the cartoons before returning to Rome where, despite a certain
reluctance due to the fact that he had never yet tried his hand
at fresco painting, he decorated the vault of the Sistine Chapel
between 1508 and 1512. After 1516, the Medici popes (Leo X
11

and Clement VII) gave him several major commissions on
the San Lorenzo complex in Florence, but when the Medici
were once again exiled and the republic restored in 1527,
Michelangelo abandoned the work and turned his attention
to the defences of a city under siege by Charles V. He left
Florence for Rome in 1534 and stayed there till his death thirty
years later, on 18 February 1564. His body was stolen by his
nephew Lionardo, and “despatched back home wrapped in a
bail” “like so much merchandise”.
12
PROVINCIA DI FIRENzE/PROVINCE OF FLORENCE
FIRENzE
accadeMIa delle artI del dIsegno
accadeMIa delle artI del dIsegno
Fino dalla fondazione
l’Accademia primeggiò tra
le istituzioni culturali sia
come scuola che come
custode delle tradizioni.
Vi erano iscritti tutti gli
operatori nel campo artistico
fiorentino, che formavano il
“corpo”, mentre un ristretto
numero di artefici (fra i
primi Michelangelo, Vasari,
Ammannati, Bronzino)
costituiva l’Accademia che
sovrintendeva alle attività
artistiche nel principato
mediceo. Questo ruolo si
rivelò con gli apparati allestiti
nel luglio 1564 in occasione
delle solenni esequie di
Michelangelo in San Lorenzo,
alla presenza di Cosimo I.
L’Accademia conserva un
Busto di Michelangelo della
13
seconda metà del XVI secolo,
che è una versione in bronzo
del ritratto marmoreo eseguito
da Giovan Battista Lorenzi per
il monumento in Santa Croce.
From the day it was founded,
the Accademia was the leading
cultural institution both as a
school and as a repository of
tradition. All those working
in the arts in Florence were
members, forming the
“body”, while a select group
of artists (its first members
including Michelangelo, Vasari,
Ammannati and Bronzino)
formed the Accademia
proper which supervised
artistic activity in the Medici
principality. This role came to
the fore with the apparatus
designed for Michelangelo’s

solemn obsequies, in Cosimo
I’s presence, in San Lorenzo
in July 1564. The Accademia
owns a Bust of Michelangelo
dating back to the second
half of the 16 th century, which
is a bronze version of the
marble portrait made by
Giovan Battista Lorenzi for
the master’s monument in
Santa Croce.
Via Orsanmichele 4
tel. +39 055 219642
www.aadfi.it
Agostino Ciampelli, Esequie
di Michelangelo organizzate
dall’Accademia delle Arti del
Disegno/Michelangelo's funeral,
arranged by the Accademia delle
Arti del Disegno, 1617, Firenze/
Florence Museo della Casa
Buonarroti
BasIlIca e coMplesso
MonuMentale dI santa croce
BasIlIca and santa croce
MonuMent coMplex
Il corpo di Michelangelo,
trafugato a Roma dal nipote
Lionardo, fu esposto nella
sagrestia di Santa Croce, poi
solennemente tumulato il 12
marzo 1564 nel pavimento
presso la cappella della
famiglia Buonarroti. Insieme
a Michelangelo, dal 1400 al
1858 sono oltre sessanta
gli antenati e i discendenti
dell’artista che hanno trovato
riposo in Santa Croce. Il
Monumento funebre fu
realizzato fra il 1564 e il ’74
su disegno di Giorgio Vasari
da vari artisti: la Pietà e gli
affreschi sono di Giovan
Battista Naldini; il Busto
di Michelangelo e la statua
della Pittura (a sinistra) di
Giovan Battista Lorenzi; la
Scultura (al centro) di Valerio
Cioli; l’Architettura (destra) di
15
Giovanni Bandini. L’emblema
delle tre corone di alloro
intrecciate, poi adottato
dall’Accademia delle Arti del
Disegno, è ricordo dei tre
cerchi con cui Michelangelo
siglava i blocchi di marmo
prescelti nelle cave e
potrebbe alludere a Pittura,
Scultura e Architettura.
Michelangelo’s body, which
his nephew Lionardo had
stolen in Rome, lay in state
in the sacristy of Santa Croce
before being solemnly buried
in the floor of the church by
the Buonarroti family chapel
on 12 March 1564. Over
sixty of his ancestors and
descendants were buried in
Santa Croce between 1400
and 1858. His Tomb was
built by various artists to

16
a design by Giorgio Vasari
between 1564 and 1574: the
Pietà and the frescoes are
by Giovan Battista Naldini;
the Bust of Michelangelo
and the statue of Painting
(left) are by Giovan Battista
Lorenzi; Sculpture (centre)
is by Valerio Cioli; and
Architecture (right) is by
Giovanni Bandini. The
emblem of three interlinked
crowns later adopted by
the Accademia delle Arti
del Disegno harks back to
the three circles with which
Michelangelo marked the
marble blocks he chose in
the quarries, and it may
allude to Painting, Sculpture
and Architecture.
17
nel nome di michelangelo
biglietto cumulativo € 8,50
per ingresso Santa Croce e
Casa Buonarroti
in michelangelo’s name
all-inclusive ticket €8.50
admits holder to Santa Croce
and Casa Buonarroti
aperto: feriali 10.00-17.00;
domenica e festività
cattoliche 14.00-17.00
(chiusura cassa).
open: weekdays 10.00–17.00;
Sunday and holidays
14.00–17.00
(box office closes).
Piazza Santa Croce/
Largo Bargellini
tel. +39 055 2466105
www. santacroceopera.it

BasIlIca dI santa MarIa novella
BasIlIca of santa MarIa novella
Narra Vasari che
Michelangelo – messo a
bottega da Ghirlandaio,
al lavoro in quel periodo
alla cappella maggiore di
Santa Maria Novella – iniziò
«a ritrarre di naturale […]
alcuni di que’ giovani che
18
lavoravano. Per il che,
tornato Domenico, e visto il
disegno di Michele Agnolo,
disse: “Costui ne sa piú di
me”; e rimase sbigottito
della nuova maniera e della
nuova imitazione che, dal
giudizio datogli dal cielo,
aveva un simil giovane in
età cosí tenera». Per la
cappella di Palla Rucellai
nel transetto sinistro della
chiesa, Giuliano Bugiardini
realizzò, fra 1530 e 1540, il
Martirio di Santa Caterina
d’Alessandria, probabilmente
con l’aiuto di disegni forniti
da Michelangelo: i due
artisti furono infatti legati
da una lunga amicizia nata
nell’adolescenza, quando
frequentavano il Giardino di
San Marco.
Vasari tells us that
Michelangelo—who worked
under Ghirlandaio when
the latter was decorating
the chancel of Santa Maria
Novella—began “to portray
in the natural manner
[…] some of the young
apprentices at work. When
Domenico returned and saw
Michelangelo’s drawing,
he said, ‘He knows more
than I do’, and was amazed
at the new style and new
imitation produced by the
judgment of so young a
boy”. Giuliano Bugiardini
painted the Martyrdom of St.
Catherine of Alexandria for
the chapel of Palla Rucellai
in the north transept of the
church between 1530 and
1540, probably with the
19
help of drawings supplied by
Michelangelo, because the two
artists’ friendship went back
many years to their adolescence
when they both frequented the
San Marco Sculpture Garden.
aperto: 9.00-17.00; venerdì
e domenica 13.00-17.00.
open: 9.00–17.00; Friday and
Sunday 13.00–17.00.
Piazza Santa Maria Novella
tel. +39 055 219257
www.chiesasantamarianovella.it

20
*chIesa dI santo spIrIto
*church of santo spIrIto
Michelangelo intorno al
1492-1493, diciassettenne,
eseguì il Crocifisso in
legno policromo che
secondo Vasari sarebbe
stato realizzato per essere
collocato «sopra il mezzo
tondo dello altare maggiore»
della chiesa agostiniana di
Santo Spirito per il priore
Niccolò Bicchielli che lo
aveva accolto dopo la morte
di Lorenzo il Magnifico e gli
aveva consentito di studiare
i cadaveri provenienti
dall’ospedale del convento.
When Michelangelo was
about seventeen (1492–3)
he made the polychrome
wooden Crucifix which Vasari
says was designed to be set
“over the lunette above the
high altar” in the Augustinian
21
church of Santo Spirito for
Prior Niccolò Bicchielli,
who had taken him in after
Lorenzo the Magnificent’s
death and allowed him to
study dead bodies from the
convent hospital.
aperto: feriali 10.00-12.00
16.00-18.00.
chiuso: mercoledì
pomeriggio, sabato
pomeriggio, domenica.
open: weekdays 10.00–12.00
16.00–18.00.
closed: Wednesday p.m.,
Saturday p.m., Sunday.
Piazza Santo Spirito

*chIesa dI santa MarIa del carMIne
*church of santa MarIa del
carMIne
Vasari narra che al Carmine
Pietro Torrigiano tirò il
famoso pugno al naso a
Michelangelo, che lo sfigurò
per sempre: [Michelangelo]
«disegnò molti mesi nel
Carmino alle pitture di
Masaccio, dove con tanto
giudicio quelle opere
ritraeva, che ne stupivano
gli artefici e gli altri uomini,
di maniera che gli cresceva
l’invidia insieme col nome.
Dicesi che, avendo il
Torrigiano contratto seco
amicizia e scherzando,
mosso da invidia di vederlo
più onorato di lui e più
valente nell’arte, con tanta
amorevolezza gli percosse
d’un pugno il naso, che rotto
e schiacciatolo di mala sorte
lo segnò per sempre».
22
Vasari reports that Pietro
Torrigiano famously broke
Michelangelo’s nose,
disfiguring him for ever,
in the Carmine church:
[Michelangelo] “for many
months drew Masaccio’s
paintings in the Carmine,
showing such judgment that
he amazed artists and others,
and also roused envy. It is said
that Torrigiano made friends
with him, but moved by envy
at seeing him more honoured
and skilful than himself, struck
him so lovingly on the nose
that he broke it and disfigured
him for life.”
aperto: 8.00-12.00; 16.00-18.00.
open: 8.00-12.00;16.00-18.00.
Piazza del Carmine
tel. +39 055 212331
*casa dI MIchelangelo
*MIchelangelo’s house
Una lapide ricorda:
CASA DOVE MICHELANGELO
BUONARROTI NATO A
CAPRESE NEL CASENTINO
VISSE GLI ANNI DELLA
SUA GIOVINEzzA
e realmente nel Catasto del
1480 Francesco e Ludovico
Buonarroti dichiaravano:
«Tegnamo a pigione una casa
per nostro abitare nel popolo
di San Pulinari nella via de’
Bentachordi». Caprese non
è in Casentino ma nella Val
Tiberina, e la lapide fu posta
nel centenario del 1876,
quando ferveva la polemica
fra Chiusi della Verna in
Casentino e Caprese in Val
Tiberina.
A plaque informs us that
this is the:
HOUSE WHERE
MICHELANGELO
BUONARROTI BORN
23
IN CAPRESE IN THE
CASENTINO LIVED IN THE
yEARS OF HIS yOUTH
and sure enough, in the land
registry for 1489 Francesco
and Ludovico Buonarroti
declare: “We have rented a
house for our residence in
the parish of San Pulinari in
via de’ Bentachordi”. Caprese
is not in the Casentino but
in the Tiber Valley, but the
plaque was put up to mark
the centenary of 1876, when
the issue was the subject of a
lively dispute between Chiusi
della Verna in the Casentino
and Caprese in the Tiber
Valley.
Via dei Bentaccordi 15,
angolo Via dell’Anguillara
Via dei Bentaccordi 15, on the
corner of Via dell’Anguillara

COMPLESSO DI SAN LORENzO/SAN LORENzO COMPLEX
BasIlIca dI san lorenzo
BasIlIca of san lorenzo
Chiesa parrocchiale dei
Medici dal Quattrocento,
San Lorenzo ha sempre
beneficiato della
committenza della famiglia:
per realizzare la facciata
papa Leone X bandì una
sorta di concorso cui
parteciparono i maggiori
artisti del momento tra cui
Raffaello e Michelangelo.
Risultò vincitore il Buonarroti
che realizzò un progetto nel
1517 e lo inviò a Roma per
l’approvazione pontificia.
Di questa impresa, che non
vide mai il suo compimento,
restano a Casa Buonarroti
vari studi e il modello
ligneo. Sulla controfacciata
Michelangelo ha realizzato,
tra il 1525 e il 1533, la
Tribuna delle Reliquie su
commissione di Clemente
24
VII. Due colonne corinzie
sorreggono un balcone, dietro
il quale si aprono tre porte.
Al di sotto un cranio «come il
testo del cavallo, antica cosa
di scudo» come è descritto in
una lettera a Michelangelo,
racchiude lo stemma della
famiglia Medici.
The Medici parish church since
the 15 th century, San Lorenzo
owes a great deal to the
family’s patronage. Pope Leo
X held a competition for the
façade in which all the leading
artists of the day, including
Raphael and Michelangelo,
took part. Michelangelo’s
design was the winner and in
1517 he sent a plan to Rome
for the pope’s approval. While
the façade itself was never
built, Casa Buonarroti owns
various studies and a wooden
model for it. Michelangelo
built the Tribune of the Relics
for Clement VII
on the counter-façade
between 1525 and 1533. Two
Corinthian columns support
a balcony with three doors
opening onto it. Below, a
skull “like the head of a
25
horse, an old shield device”,
as it is described in a letter to
Michelangelo, encloses the
Medici family crest.
aperto: feriali 10.00-17.00;
domenica e festivi
13.30-17.00.
chiuso: domenica
da novembre a febbraio.
open: weekdays 10.00–17.00;
Sunday and holidays
13.30–17.00.
closed: Sunday from
November to February.
Piazza San Lorenzo
tel. +39 055 214042
www.operamedicealaurenziana.it

BIBlIoteca MedIcea laurenzIana
laurentIan lIBrary
Michelangelo nel 1524
progettò per papa Clemente
VII Medici un edificio degno
della ricchissima biblioteca
di famiglia. Il vestibolo
è quasi completamente
occupato dallo scalone
eseguito dall’Ammannati
secondo un modello inviato
da Michelangelo (1559) che lo
concepì come una scultura,
autonoma dall’ambiente
che la ospita. La sala larga
10 metri e lunga 46: sia il
soffitto ligneo che i banchi
con leggii sono su disegno
di Michelangelo, finemente
intagliati da Battista del
Tasso e Antonio Carota
(soffitto) e da Ciapino e
Battista del Cinque (banchi).
26
Michelangelo designed a
building to house the Medici
family’s immensely rich
library for Pope Clement
VII in 1524. The vestibule is
almost completely filled by a
staircase built by Ammannati
to a plan sent to him in
1559 by Michelangelo, who
interpreted it as a sculptural
work independent of its
environment. The room is
10 mt. wide and 46 mt. long;
both the wooden ceiling
and the benches with their
lecterns were designed by
Michelangelo and skilfully
carved by Battista del Tasso
e Antonio Carota (ceiling) and
by Ciapino and Battista del
Cinque (benches).
www.bml.firenze.sbn.it
27

Due portali del piano
superiore del chiostro sono
connessi con l’intervento
michelangiolesco della
Libreria: quello di ingresso
alla Libreria e l’altro sul
lato est che conduce
alla stanza detta “del
materassaio”. Durante i
restauri sull’intonaco della
parete nord è stato trovato
il disegno a carboncino
preparatorio per il timpano
della porta. Un altro disegno
mostra il probabile studio
per il parapetto della Tribuna
delle Reliquie. Sulla parete
è presente anche un profilo
caricaturale; tutti sono
attribuiti a Michelangelo.
chIostro
cloIster
28
Two doors on the cloister’s
upper floor are connected
with Michelangelo’s work on
the Library. One is the Library
entrance, the other the door
on its east side (leading to the
so-called “room of the mattressmaker”).
A preparatory sketch in
charcoal for the tympanum above
the door was discovered on the
old plaster during restoration
work. Another lifesize drawing
showing the balusters was
probably a study for the parapet
of the Tribune of Relics, while
a caricature profile can also
be seen on the wall. All are
attributed to Michelangelo.
aperto: lunedì-sabato 9.30-19.00;
domenica e festivi: 9.30-13.30.
open: Monday–Saturday
9.30–19.00; Sunday and
holidays: 9.30–13.30.
*Museo delle cappelle MedIcee
*MedIcI chapel MuseuM
Papa Leone X e il cardinale
Giulio de’ Medici (in
seguito papa Clemente VII)
affidarono a Michelangelo
la cappella funeraria
di famiglia, detta poi
Sagrestia Nuova. È la prima
opera architettonica del
Buonarroti, commissionata
nel 1519, iniziata nel ’21
e che all’inizio del ’24 era
già voltata. L’esecuzione
delle sculture si protrasse
però a lungo a causa della
cacciata dei Medici (1527)
e dell’assedio di Firenze
(1529-1530); inoltre la
morte di Clemente VII e la
partenza di Michelangelo
da Firenze (1534) fecero
lasciare incompiuta la
Sagrestia, ultimata da Vasari
e Ammannati. Accoglie la
Tomba di Giuliano de’ Medici,
duca di Nemours (con la
29
Statua di Giuliano, il Dì, il
Giorno); la Tomba di Lorenzo
de’ Medici, duca d’Urbino
(con la Statua di Lorenzo,
il Crepuscolo, l’Aurora) e
la Madonna col Bambino
(Madonna Medici) per la
tomba dei Magnifici Giuliano
e Lorenzo. Sulle pareti di
uno vano sotterraneo nel
1971 sono stati scoperti
disegni murali tracciati col
carboncino: tra essi autografi
di Michelangelo del periodo
in cui l’artista, dopo l’assedio,
trovò rifugio alle rappresaglie
dei Medicei presso un
canonico di San Lorenzo suo
amico.
Pope Leo X and Cardinal
Giulio de’ Medici (later Pope
Clement VII) entrusted
Michelangelo with designing
the family mortuary chapel.

30
Subsequently called the New
Sacristy, it was the artist’s
first work of architecture.
Commissioned in 1519, it
was begun in 1521 and by
early 1524 it was already
vaulted. The execution
of the sculpture, on the
other hand, was a far more
drawn-out affair due to
the Medici’s exile (1527)
and the siege of Florence
(1529–30). Clement VII’s
death and Michelangelo’s
departure from Florence
(1534) meant that the chapel
remained unfinished, later
to be completed by Vasari
and Ammannati. It contains
the Tomb of Giuliano de’
Medici, Duke of Nemours
(with the Statue of Giuliano,
Night, and Day), the Tomb
of Lorenzo de’ Medici, Duke
of Urbino (with the Statue of
Lorenzo, Dusk, and Dawn),
and the Madonna and Child
(Medici Madonna) for the
31
tomb of Giuliano and Lorenzo
the Magnificent. Some wall
drawings in charcoal were
discovered in an underground
chamber in 1971 including
three by Michelangelo’s own
hand, which he sketched
during the siege while a friend
of his, a canon of San Lorenzo,
was hiding him from Medici
retaliation.
aperto: feriali 8.15-16.30;
festivi 8.30-16.30.
chiuso: 2 a , 4 a domenica
del mese, 1°, 3°, 5°
lunedì del mese.
opening hours: 8.15–16.30;
holidays 8.30–16.30.
closed: 2 nd and 4 th Sunday
of the month, 1 st , 3 rd and 5 th
Monday of the month.
Piazza Madonna
Aldobrandini 5
tel. +39 055 2388602

*ex Monastero dI santa apollonIa
*forMer convent of
santa apollonIa
La chiesa dell’ex monastero
di Santa Apollonia è oggi
utilizzata dalla Mediateca
Regionale Toscana. La
tradizionale attribuzione
del portale a Michelangelo
– riferito anche a Giovan
Antonio Dosio – pare
suffragata da una
testimonianza di Cosimo
Bartoli, nei Ragionamenti
accademici (Venezia 1567).
32
The church of the former
convent of Santa Apollonia is
now used by the Mediateca
Regionale Toscana. The
traditional attribution of the
main door to Michelangelo—
also recorded by Giovan
Antonio Dosio—appears
to be borne out by Cosimo
Bartoli in his Ragionamenti
accademici (Venice 1567).
Via San Gallo 25
www.mediatecatoscana.it
*fortIfIcazIonI deI BastIonI
dI san MInIato
*san MInIato fortIfIcatIons
Nel 1527, dopo la cacciata
dei Medici da Firenze,
Michelangelo abbandonò
i lavori iniziati per loro e
si mise al servizio della
Repubblica. Nel 1529, in
previsione dell’assedio
delle truppe imperiali, fu
investito della carica di
Governatore e procuratore
generale delle fortificazioni.
Progettò cortine e bastioni
che, dalla Porta di San
Miniato e da quella di San
Niccolò salivano sulla collina
includendo il convento, la
chiesa di San Salvatore
e quella di San Miniato
insieme con il Palazzo dei
Vescovi. Questi baluardi
erano muniti di artiglierie
poste in cannoniere ed erano
rivestiti di mattoni fatti con
imbottiture e sterco animale
33
per attutire i colpi delle
artiglierie nemiche; forse si
deve a lui l’idea di proteggere
il campanile di San Miniato
con materassi.
After the Medici were exiled
from Florence in 1527,
Michelangelo abandoned
the work he had begun for
them and placed himself
at the Republic’s disposal.
When it became certain in
1529 that the city would come
under siege, he was elected
to the post of Governor and
General Procurator for the
Fortification. He designed
curtain walls and bastions
running up the hill from the
San Miniato and San Niccolò
gates and embracing the
churches of San Salvatore
and San Miniato along with

Bishops’ Palace. These
bulwarks, which included
artillery set in embrasures,
were clad with bricks padded
with animal dung to reduce
the impact of enemy fire; he
may even be responsible for
the idea of using mattresses
to protect the bell tower of
San Miniato.
Matteo Rosselli, Michelangelo
erige i bastioni di difesa sulla collina
di San Miniato/Michelangelo builds
the defences on the hill of San
Miniato, 1615, Firenze/Florence,
Museo della Casa Buonarroti
*gallerIa dell’accadeMIa
*accadeMIa gallery
La Galleria accoglie il
più importante nucleo di
sculture di Michelangelo:
oltre al David, il San Matteo
per il duomo del 1506 circa
e quattro Prigioni incompiuti
per la tomba di papa Giulio
II. Questo sepolcro tormentò
Michelangelo per tutta
la vita, costringendolo
a riprendere più volte il
lavoro in forme sempre più
modeste. Per Michelangelo
aspirazione della vita umana
è lo sforzo di liberarsi dal
peso della materia e l’artista
lotta per far emergere la
forma già esistente nel
blocco di marmo. Il David
fu posto nel 1504 sulla
ringhiera di Palazzo Vecchio,
ma la scultura – che si stava
deteriorando – fu trasferita
nel 1874 nella attuale tribuna
appositamente costruita
35
dall’architetto Emilio De
Fabris. All’Accademia è
esposta anche la Pietà di
Palestrina, già attribuita a
Michelangelo.
The Gallery houses the
world’s leading collection of
sculpture by Michelangelo,
comprising the David, a St.
Matthew for the cathedral
(c. 1506) and four unfinished
Prisoners for Pope Julius II’s
tomb. The tomb tormented
Michelangelo throughout his
life, forcing him to return to
the project again and again
on an increasingly modest
scale. Michelangelo saw
man’s task in life as shaking
off the weight of matter,
while the artist struggles to
reveal a form already existing
in a block of marble. In 1504
the David was placed on the

stone arengario platform
outside Palazzo Vecchio, but
to avoid further damage from
the elements it was moved
to its present purposebuilt
tribune, designed by
Emilio De Fabris, in 1874.
The Accademia also houses
another work formerly
attributed to Michelangelo,
the Palestrina Pietà.
36
aperto: martedì-domenica
8.15-18.50.
chiuso: tutti i lunedì,
1° gennaio, 25 dicembre.
open: Tuesday–Sunday
8.15–18.50.
closed: Monday, 1 January,
25 December.
Via Ricasoli 58-60
tel. +39 055 2388 609
*gallerIa deglI uffIzI
*uffIzI gallery
La Sacra Famiglia con san
Giovannino (Tondo Doni) è la
sola tavola di Michelangelo
conservata, unico suo dipinto
rimasto a Firenze, forse il
quadro più emblematico del
Cinquecento. Vasari narra
che apparteneva ad Agnolo
Doni, marito di Maddalena
Strozzi. La straordinaria
cornice, il cui disegno è
attribuito a Michelangelo
stesso, fu forse intagliata
da Marco e Francesco del
Tasso. Termine post quem
per la realizzazione è il 1506,
quando a Roma si dissotterrò
il Laooconte alla presenza
di Michelangelo. Al gruppo
ellenistico s’ispira la posa
del nudo dietro san Giuseppe
mentre gli altri corpi
derivano da sculture antiche
già conosciute all’epoca. Le
37
scultoree figure della Sacra
Famiglia sono inserite in una
composizione serpentinata,
utilizzando una gamma
cromatica che è la stessa
della Cappella Sistina dopo i
restauri.
The Holy Family with
St. John (Doni Tondo) is
Michelangelo’s sole surviving
panel painting, the only
painting by him still in
Florence and possibly the
most emblematic work of
the 16 th century. Vasari tells
us that it belonged to Agnolo
Doni, Maddalena Strozzi’s
husband. The splendid
frame, purportedly designed
by Michelangelo himself,
may have been carved by
Marco and Francesco del
Tasso. The picture cannot

38
have been painted before
1506, when the Laocoön
was unearthed in Rome in
Michelangelo’s presence,
because the artist took his
cue from the Hellenistic
group for the pose of the
nude behind St. Joseph. The
other bodies were inspired
by classical sculpture
already known at the time.
The sculptural figures of
the Holy Family are set in
a serpentine composition,
using a palette akin to the
colour range in the Sistine
Chapel after restoration.
39
aperto: martedì-domenica
8.15-18.50.
chiuso: tutti i lunedì,
1° gennaio, 25 dicembre.
open: Tuesday–Sunday
8.15–18.50.
closed: Monday, 1 January,
25 December.
Piazzale degli Uffizi
tel. +39 055 294883

*gIardIno dI san Marco
*san Marco sculpture garden
Nel suo giardino tra piazza
San Marco e via San Gallo,
Lorenzo de’ Medici aveva
raccolto molte importanti
opere dell’antichità. Vi
insegnava Bertoldo di
Giovanni, poiché il Magnifico,
desiderando «creare una
scuola di pittori e di scultori
eccellenti», voleva che
avessero «per guida e per
capo» Bertoldo, che era stato
discepolo di Donatello. Tra
i giovani accolti vi furono
Pietro Torrigiano, Baccio da
Montelupo, Giovanfrancesco
Rustici, Lorenzo di Credi,
Giuliano Bugiardini;
Michelangelo vi fu condotto
quindicenne, intorno al
1490, dall’amico Francesco
Granacci.
40
Lorenzo de’ Medici installed
his important collection of
classical sculpture in this
garden between Piazza San
Marco and Via San Gallo.
Bertoldo di Giovanni ran a
school there. Wishing “to
create a school of excellent
painters and sculptors”,
Lorenzo wanted them to have
Bertoldo, who had studied
under Donatello, “as their
mentor and master”. The
school’s pupils included
Pietro Torrigiano, Baccio da
Montelupo, Giovanfrancesco
Rustici, Lorenzo di Credi
and Giuliano Bugiardini;
Michelangelo was introduced
by his friend Francesco
Granacci in 1490.
41

*gIardIno dI BoBolI,
grotta grande del BuontalentI
*BoBolI gardens,
BuontalentI’s grotto
42
I quattro Prigioni per la
tomba di Giulio II realizzati
a Firenze, furono donati dal
nipote Lionardo Buonarroti al
duca Cosimo I de’ Medici alla
morte di Michelangelo, nel
1564. Bernardo Buontalenti
li collocò negli angoli della
Grotta Grande eretta a
Boboli, immedesimandoli
con le pareti dai rilievi
“spugnosi”. Nel 1909 sono
stati trasferiti alla Accademia
e sostituiti da copie.
Michelangelo’s nephew
Lionardo gave the four
Prisoners, carved in Florence
for the tomb of Julius II, to
Duke Cosimo I de’ Medici
on the sculptor’s death in
1564. Bernardo Buontalenti
placed them in the corners
of the Large Grotto erected
43
in the Boboli gardens,
blending them in with the
“spongy” relief work of the
walls. They were moved to
the Accademia in 1909 and
replaced by copies.
aperto: ottobre,
lunedì-domenica 8.15-17.30;
novembre-febbraio
8.15-16.30.
chiuso: primo e ultimo lunedì
del mese, 1° gennaio,
25 dicembre.
open: Monday to Sunday
October 8.15–17.30;
November to February
8.15–16.30.
closed: first and last Monday
of the month, 1 January,
25 December.
Palazzo Pitti, Piazza Pitti

*loggIato deglI uffIzI
*uffIzI loggIa
44
Tra 1842 e 1856 nelle nicchie
dei pilastri della Galleria
degli Uffizi sono state
inserite ventotto statue di
Uomini illustri del Loggiato.
A Emilio Santarelli (Firenze
1801-1886) si deve la figura
di Michelangelo, risalente al
1842 e collocata nel quarto
pilastro a destra.
Twenty-eight statues of
Famous Men were set in the
niches of the Uffizi Gallery
columns between 1842 and
1856. We owe the figure of
Michelangelo, in the fourth
pillar on the right, to Emilio
Santarelli (Florence, 1801–
86), who carved it in 1842.
*Museo deglI argentI
*sIlver MuseuM
Fra il 1638 e il 1642 Ottavio
Vannini ha affrescato sulla
parete della Sala detta di
Giovanni da San Giovanni
Lorenzo de’ Medici e gli artisti
fiorentini, tra i quali il giovane
Michelangelo negli orti di San
Marco. Famoso l’episodio:
Lorenzo è impressionato da
una testa di fauno copiata da
Michelangelo da un’antica
scultura, ma lo canzona
bonariamente perché la
dentatura perfetta contrasta
con il volto di vecchio. Di
nascosto Michelangelo toglie
allora un dente, trapanando
la gengiva in modo da farlo
sembrare caduto insieme alla
radice. Lorenzo, colpito dalla
capacità del giovane, chiede
al padre di portarlo a vivere
con la propria famiglia nel
palazzo di via Larga, dove il
Buonarroti entrerà a far parte
della colta cerchia medicea.
45
Ottavio Vannini painted a fresco
on the window wall between
1638 and 1642 showing
Lorenzo de’ Medici and the
Florentine Artists, including
the young Michelangelo in the
San Marco Sculpture Garden.
The episode is well known:
Lorenzo is impressed by a
faun’s head that Michelangelo
has copied from a classical
work, but he mocks him
because the faun’s perfect
set of teeth clash with his old
man’s face. So Michelangelo
secretly removes a tooth,
drilling the gum to make it
look as though it had fallen
out with its root. Struck by the
youngster’s skill, Lorenzo asks
his father to bring him with his
family to live in the palace on
Via Larga, where Michelangelo
joins the sophisticated Medici
circle.

aperto: martedì-domenica
8.15-18.50.
chiuso: tutti i lunedì,
1° gennaio, 25 dicembre.
open: Tuesday to Sunday
8.15–18.50.
closed: every Monday,
1 January, 25 December.
Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1
tel. +39 055 2388709;
+39 055 294883
*Museo nazIonale del Bargello
*Bargello natIonal MuseuM
Il museo conserva importanti
opere di Michelangelo: il
Bacco, marmo giovanile
commissionatogli a Roma nel
1496, rivela una straordinaria
reinterpretazione della
statuaria antica e mostra
il dio del vino che, ebbro,
solleva un calice mentre
un satirello alle sue spalle
assapora chicchi di un
grande grappolo d’uva. Il
museo accoglie anche il
Tondo Pitti, commissionato
nel 1505 da Bartolomeo
Pitti, e il David-Apollo
(diversamente identificato
come l’uno o l’altro
personaggio), che secondo
la testimonianza vasariana
sarebbe stato scolpito per
Baccio Valori, commissario di
papa Clemente VII a seguito
del ritorno dei Medici a
47
Firenze nel 1530. Il Bruto
– anch’esso ispirato alla
statuaria classica – venne
realizzato a Roma nel 1536
per il cardinale Niccolò
Ridolfi su ispirazione dello
scrittore Donato Giannotti,
esiliato fiorentino. Potrebbe
celebrare Lorenzino de’
Medici, novello Bruto,
che aveva assassinato il
tiranno Alessandro, suo
cugino. Il busto fu portato
a compimento dal seguace
Tiberio Calcagni. Al Bargello
è esposto anche il piccolo
Crocifisso ligneo, acquisito
dallo Stato italiano nel
2008 con attribuzione a
Michelangelo e precocissima
datazione al 1492-1495.

The museum hosts some
of Michelangelo’s most
important work. The marble
Bacchus, commissioned
in Rome in 1496, is an
astonishing revisitation of
classical sculpture. The god
of wine, clearly inebriated,
raises his cup while a satyr
picks grapes from a large
bunch behind him. The
museum also houses the
Pitti Tondo, commissioned
by Bartolomeo Pitti in
1505, and the David–Apollo
(variously identified with
one or the other figure),
which Vasari tells us was
carved for Pope Clement VII’s
commissioner Baccio Valori
in 1530, after the return
of the Medici to Florence.
The Brutus–again inspired
by classical sculpture–
was carved for Cardinal
Niccolò Ridolfi in Rome in
1536 on the suggestion of
writer and Florentine exile
49
Donato Giannotti. It may
commemorate Lorenzino de’
Medici, a latter-day Brutus
who murdered his tyrannical
cousin Alessandro de’ Medici.
The bust was finished by
Michelangelo’s pupil Tiberio
Calcagni. Also on display in
the Bargello is a small wooden
Crucifix purchased by the state
in 2008 and attributed to a very
young Michelangelo (1492–5).
aperto: 8.15-13.50.
chiuso: 1a, 3a, 5a domenica
del mese; 2° e 4° lunedì del
mese, 1° gennaio, 1° maggio,
25 dicembre.
open: 8.15-13.50.
closed: closed: 1 st , 3 rd , 5 th
Sunday of the month; 2 nd and
4 th Monday of the month,
1 January, 1 May, 25
December.
Via del Proconsolo 4
tel. +39 055 2388606

Museo della casa BuonarrotI
casa BuonarrotI MuseuM
Le modeste casette
acquistate da Michelangelo
dal 1508, e in cui l’artista
risiedette dal 1516, furono
trasformate dal pronipote
Michelangelo il Giovane
all’inizio del Seicento nel
palazzo attuale. Conserva
capolavori giovanili assoluti
(la Madonna della Scala e
la Battaglia dei centauri),
disegni originali e il grande
50
modello ligneo della facciata
di San Lorenzo. Accoglie anche
un bozzetto per un Crocifisso,
attribuito a Michelangelo come
opera dell’estrema vecchiaia.
La prima sala della Galleria
(1613-1635) è una biografia
per immagini dell’artista che
si deve ai pittori fiorentini più
importanti dell’epoca: l’Empoli,
il Passignano, Artemisia
Gentileschi, Giovanni da San
Giovanni, Matteo Rosselli,
Francesco Furini.
The modest dwellings which
Michelangelo bought after
1508 and in which he lived
after 1516 were transformed
into the present palace by his
great-nephew Michelangelo
the younger in the early 17 th
century. The palace houses
youthful masterpieces (the
Madonna of the Stairs and
the Battle of the Centaurs),
original drawings and a
large wooden model for the
façade of San Lorenzo. It also
has a sketch for a Crucifix
attributed to Michelangelo
in the final years of his life.
The first room in the Gallery
(1613–1635) is an illustrated
biography of the artist by the
leading Florentine painters
of the period: Empoli,
Passignano, Artemisia
51
Gentileschi, Giovanni da San
Giovanni, Matteo Rosselli and
Francesco Furini.
nel nome di michelangelo
biglietto cumulativo € 8,50
per ingresso Santa Croce e
Casa Buonarroti
in michelangelo’s name
all-inclusive ticket €8.50
admits holder to Santa Croce
and Casa Buonarroti
aperto: feriali e festivi
10.00-17.00.
chiuso: tutti i martedì,
1° gennaio, 25 dicembre.
open: Wednesday–Monday
10.00–17.00.
closed: Tuesdays, 1 January,
25 December.
Via Ghibellina 70
tel. +39 055 241752
www.casabuonarroti.it

*Museo dell’opera
dI santa MarIa del fIore
*opera dI santa MarIa del fIore
MuseuM
Il museo ospita la Pietà a
cui Michelangelo cominciò
a lavorare dal 1550-1553
per destinarla alla propria
tomba. L’artista l’abbandonò
dopo aver rotto, in un accesso
d’ira, il braccio, la gamba
sinistra del Cristo e la mano
della Vergine. Fu poi l’allievo
Tiberio Calcagni a ricostruire
il braccio e a ultimare la
Maddalena lasciata allo stato
di non-finito. Il gruppo del
Cristo sorretto dalla Vergine
e dalla Maddalena culmina
nella figura di Nicodemo, in
cui sono riconoscibili i tratti
del Buonarroti ormai anziano.
Dopo averlo cominciato per la
propria tomba in Santa Maria
Maggiore a Roma, l’artista lo
cedette a Francesco Bandini
che lo collocò nei giardini
di Montecavallo. Nel 1674 il
52
gruppo venne trasferito a
Firenze nei sotterranei di
San Lorenzo; nel 1722 fu
trasportato in Santa Maria
del Fiore e nel 1980 è
passato nel Museo.
The museum has a Pietà on
which Michelangelo worked
from 1550 to 1553, intending
it for his own tomb. He
abandoned it after breaking
the arm and left leg of Christ
and the Virgin’s hand in a fit
of anger. His pupil Tiberio
Calcagni repaired the arm
and completed the unfinished
figure of the Magdalen. The
group of Christ supported by
the Virgin and the Magdalen
culminates in the figure of
Nicodemus, whose features
closely resemble that of the
aging Michelangelo. After
starting work on it for his
tomb in Santa Maria Maggiore
in Rome, the artist gave it
to Francesco Bandini who
placed it in his gardens at
Montecavallo. The group was
moved to the crypt of San
Lorenzo in Florence in 1674,
transferred to the cathedral
in 1722 and finally moved to
the museum in 1980.
53
aperto: feriali 9.00-19.30;
domenica 9.00-13.45.
open: Monday–Saturday
9.00–19.30; Sunday
9.00–13.45.
Piazza del Duomo 9
tel. + 39 0552302885
www.operaduomo.firenze.it

Museo dI palazzo vecchIo
palazzo vecchIo MuseuM
Nella Sala del Maggior
Consiglio (oggi Salone dei
Cinquecento), Michelangelo
ricevette dal gonfaloniere
Pier Soderini l’incarico di
rappresentare la Battaglia
di Cascina, quasi in gara con
Leonardo da Vinci cui era
stata affidata la Battaglia
di Anghiari. Michelangelo
si limitò a prepararne,
dopo una serie di disegni e
schizzi, il cartone che non
fu mai tradotto in affresco
e «diventato uno studio di
artefici, fu condotto in casa
Medici […] e […] mentre
nessuno badava a tal cosa,
fu stracciato ed in molti
pezzi diviso». Il Salone
dei Cinquecento accoglie
oggi il Genio della Vittoria,
scultura eseguita nel 1530-
1534 per la tomba romana
54
di Giulio II della Rovere,
rimasta incompiuta. Il gruppo
marmoreo fu donato a Cosimo
I da Lionardo Buonarroti
nipote dell’artista nel 1565
e collocato nel Salone.
Successivamente spostato,
è stato riportato in questa
posizione in occasione delle
mostre medicee del 1980.
Gonfaloniere Pier Soderini
commissioned Michelangelo to
paint the Battle of Càscina in
the Sala del Maggior Consiglio
(known today as the Salone
dei Cinquecento), in virtual
competition with Leonardo da
Vinci who had been assigned
the Battle of Anghiari. After
producing a series of drawings
and sketches, Michelangelo
went on to prepare the
cartoon, but it never made it
55

to the fresco stage. “Having
become a study of artifice,
it was taken to the Medici
palace […] and […] when no
one heeded such things, it
was torn and divided into
many pieces." The Salone dei
Cinquecento today houses
the Genius of Victory, a
statue Michelangelo made
in 1530–4 for the tomb of
Pope Julius II della Rovere
in Rome. The marble
group, which the artist's
nephew Lionardo gave to
Duke Cosimo I in 1565, was
initially placed in the hall.
After various moves, it was
finally returned to its present
position for the Medici
exhibitions in 1980.
56
aperto: 9.00-19.00 salvo
aperture straordinarie;
9.00-14.00 giovedì e giorni
festivi infrasettimanali.
chiuso: 25 dicembre.
open: 9.00–19.00 opening
hours may vary on special
occasions;
9.00–14.00 Thursday and
on midweek holidays.
closed: 25 December.
Piazza della Signoria
tel. +39 055 2768325
www.museicivicifiorentini.it
palazzo MedIcI rIccardI
palazzo MedIcI rIccardI
A Michelangelo, che nel
palazzo di via Larga era
vissuto giovanetto presso
Lorenzo il Magnifico, si deve
il progetto delle finestre
“inginocchiate”, appoggiate
su mensoloni, inserite nella
tamponatura, voluta dal
cardinale Giulio de’ Medici
nel 1519-1521, della loggia
d’angolo tra le attuali via de’
Gori e via Cavour.
Michelangelo, who lived in the
palazzo in Via Larga as a boy
in the entourage of Lorenzo
the Magnificent, designed
the “kneeling” windows, on
large corbels, for the walling
with which Cardinal Giulio de’
Medici ordered the original
loggia on the corner of what
are now Via de’ Gori and
Via Cavour to be closed in
1519–21.
57
aperto: tutti i giorni
9.00-19.00.
chiuso: mercoledì.
open: every day 9.00–19.00.
closed: Wednesday.
Via Cavour
tel. +39 0552760340
www.palazzo-medici.it

*pIazza della sIgnorIa
*pIazza della sIgnorIa
All’inizio del 1504
Michelangelo aveva quasi
ultimato il David, e la scelta
del luogo in cui esporlo fu
affidata a una commissione
composta dai maggiori
artisti dell’epoca tra i quali
Leonardo, Botticelli, Filippino
Lippi, Perugino, Andrea
della Robbia. Il “Gigante”,
alto quasi cinque metri, fu
collocato sulla ringhiera
davanti a Palazzo Vecchio
e per il suo trasferimento
dall’Opera del Duomo
occorsero molti giorni e
l’intervento di quaranta
uomini e complessi
macchinari; l’8 settembre
il David fu “svelato”
all’ammirazione dei cittadini.
Nel 1872 venne stabilito, a
motivo del precario stato di
conservazione, di ricoverare
la scultura nella Galleria
58
dell’Accademia, e il difficile
spostamento ebbe luogo
nell’agosto del 1873, ma
solo nel 1882 fu terminata
la Tribuna edificata per
accoglierlo. Nel 1910 in
piazza della Signoria fu
collocata la copia tuttora
presente di Luigi Arrighetti.
Michelangelo had almost
completed the David by early
1504, and a commission
comprising the leading
artists of the day (including
Leonardo da Vinci, Botticelli,
Filippino Lippi, Perugino and
Andrea della Robbia) was
tasked with choosing where
it should be displayed. The
“Giant”, almost five metres
tall, was placed on the stone
arengario platform outside
Palazzo Vecchio. It took forty
men and some complex
machinery many days to
move the David from the
Opera del Duomo, but on 8
September it was “unveiled”
to the applause of the
citizenry. Its precarious state
of conservation prompted
the corporation to rule that it
be moved to the Accademia
59
Gallery in 1872. The statue
was moved with some
difficulty in August 1873, but
the Tribune built to house it
was only completed in 1882.
The present copy in Piazza
Signoria, by Luigi Arrighetti,
was erected in 1910.

*pIazzale MIchelangelo
*pIazzale MIchelangelo
Si deve a Giuseppe Poggi
la realizzazione dello
scenografico Piazzale
Michelangelo (1875), con il
Monumento a Michelangelo
composto dalle copie in
bronzo del David (del 1866,
opera di Clemente Papi)
e delle statue dei sepolcri
medicei di San Lorenzo,
su basamento in marmo
disegnato dal Poggi stesso.
Occorsero nove paia di
buoi per trasportare il
monumento il 25 giugno
1873. La Loggia, che oggi
accoglie un ristorante, fu
progettata in origine come
museo di originali e calchi
michelangioleschi.
60
Giuseppe Poggi built
the panoramic Piazzale
Michelangelo in 1875, with its
Monument to Michelangelo
consisting of bronze copies
of the David (carved by
Clemente Papi in 1866) and
of the statues on the Medici
tombs in San Lorenzo set
on a marble base designed
by Poggi himself. It took
nine brace of oxen to shift
the monument on 25 June
1873. The Loggia, which
now houses a restaurant,
was originally designed as
a museum to contain both
originals and plaster-casts of
works by Michelangelo.
61

*studIo dI MIchelangelo
*studIo of MIchelangelo
Per lavorare ai marmi
della facciata di San
Lorenzo, Michelangelo nel
1518 acquistò un terreno
con fronte su via Mozza,
corrispondente all’ultimo
tratto dell’attuale via San
zanobi verso via delle Ruote.
Alla partenza per Roma
vi lasciò tra l’altro (oltre a
disegni, cartoni e modelli)
i Prigioni e il Genio della
Vittoria, donati in seguito dal
nipote Lionardo a Cosimo I.
I blocchi di marmo furono
utilizzati per il monumento in
Santa Croce.
62
Michelangelo bought a
plot of land on Via Mozza,
corresponding to the last part
of what is now the Via delle
Ruote end of Via San zanobi,
to finish the marble work for
the façade of San Lorenzo.
On moving to Rome, he left
behind not only drawings,
cartoons and models but
also the Prisoners and the
Genius of Victory, which his
nephew Lionardo later gave to
Cosimo I. The blocks of marble
were used for the sculptor’s
funerary monument in Santa
Croce.
Via Mozza, oggi Via San zanobi
Via Mozza, now Via San zanobi
Il piccolo Michelangelo fu
messo a balia a Settignano,
dove il padre aveva una villa,
presso una figlia e moglie
di scalpellini. Fu dunque a
contatto nella prima età con
questi maestri specializzati
nella lavorazione della pietra
serena e con gli attrezzi da
loro usati.
*settIgnano
*settIgnano
63
As a baby, Michelangelo was
placed with a wet-nurse,
a daughter and wife of
stonemasons, in Settignano,
where his father owned a
villa. Thus from a very early
age he was in close contact
with these masters in the art
of carving grey pietra serena
and with the tools of their
trade.

PROVINCIA DI AREzzO/PROVINCE OF AREzzO
*caprese MIchelangelo
*caprese MIchelangelo
La comunità di Caprese,
assieme a quella di Chiusi
della Verna, si sottomise alla
Repubblica fiorentina dal
1384 e i podestà fiorentini
si avvicendarono con carica
annuale. Tra questi, nel
1474-1475, Ludovico di
Lionardo Buonarroti Simoni:
un documento di sua mano
attesta la nascita del figlio
Michelangelo a Caprese il
6 marzo 1475 e testimonia
che gli fu somministrato il
battesimo nella chiesa di San
Giovanni Battista due giorni
dopo. Vi è conservato un
Monumento a Michelangelo,
in bronzo, di Arnaldo zocchi,
di primo Novecento.
64
The communities of Caprese
and Chiusi della Verna
placed themselves under the
protection of the Florentine
Republic in 1384, and
Florence sent a new podestà
every year to govern the
area. Ludovico di Lionardo
Buonarroti Simoni was
podestà from 1474 to 1475.
A document in his own hand
records the birth of his son
Michelangelo in Caprese on
6 March 1475, noting that
Michelangelo was christened
in the church of St. John the
Baptist two days later. The
village contains an early 20th
century bronze Monument
to Michelangelo by Arnaldo
zocchi.
Museo MIchelangelo
Museo MIchelangelo
Il museo è costituito da tre
edifici principali: il Palazzo
del Podestà, Palazzo Clusini
e la Corte Alta, e da un
giardino con esposizione
all’aperto. Il nucleo originario
del museo, fondato nel 1875,
ruota intorno al Palazzo del
Podestà, abitato da Ludovico
Buonarroti con la moglie
65
Francesca del Sera. Una
delle camere è indicata per
tradizione come quella in cui
nacque l’artista. Il museo
accoglie gessi di sculture di
Michelangelo, riproduzioni
e incisioni della Cappella
Sistina ed è completato da
un documentario sulla vita
dell’artista.

The museum comprises
three main buildings: the
Palazzo del Podestà, Palazzo
Clusini and the Corte Alta,
and a garden with an openair
exhibition. The core of
the museum, established in
1875, revolves around the
Palazzo del Podestà, where
Ludovico Buonarroti lived
with his wife Francesca
del Sera. One of the rooms
is traditionally shown as
the chamber in which
the artist was born. The
museum has plaster casts of
Michelangelo’s sculptures,
and reproductions and
engravings of the Sistine
Chapel. Visitors can also
watch a documentary on the
life of the artist.
66
aperture: controllare sul sito
del museo.
opening hours: please check
the museum website.
Viale Capoluogo
tel. +39 0575 793776
www.capresemichelangelo.
net/costume/museo
PROVINCIA DI MASSA CARRARA/PROVINCE OF
MASSA CARRARA
*cave del polvaccIo
*polvaccIo QuarrIes
Michelangelo fu per la prima
volta a Carrara intorno al
1496 a scegliere i marmi
per la Pietà di Roma; ritornò
poi nel 1505, come attesta
una lettera dell’artista che
ricorda come, quando papa
Giulio II della Rovere gli
commissionò la sepoltura
«stetti otto mesi a Carrara
a lavorare i marmi». Fu
nuovamente nelle cave del
Polvaccio nel 1516-1518, e
si vuole che risalga al 1525
la firma sul bassorilievo dei
Fantiscritti (il nome deriva
da un bassorilievo romano
con tre piccole divinità
fanti, cioè bambini, scritti,
cioè scolpiti nella roccia).
Analisi petrografiche hanno
attestato che anche il marmo
del David proviene dalla
stessa cava.
67
Michelangelo went to Carrara
for the first time in around
1496 to select the marble for
the Rome Pietà. He returned
in 1505, according to an
autograph letter in which he
says that, when Pope Julius
II della Rovere gave him the
commission for his tomb: “I
spent eight months in Carrara
working on the marble”. He
returned to the Polvaccio
quarries in 1516–18, while his
signature on the Fantiscritti
bas-relief [the name comes
from a Roman bas-relief with
three child, or “infant”, gods
carved, or “written” (scritti) in
stone] is thought to date back
to 1525. Petrological analysis
has confirmed that the marble
for the David comes from the
same quarry.

PROVINCIA DI LUCCA/PROVINCE OF LUCCA
Due lapidi ricordano la
presenza di Michelangelo
a Pietrasanta e i contratti
stipulati per i marmi
destinati alla facciata di San
Lorenzo.
In questa casa
MICHELANGELO
BUONARROTI
il 10 marzo 1518
in presenza di Donato Benti
architetto e scultore
fiorentino stipulava il primo
contratto per la facciata del
S. Lorenzo a Firenze
*pIetrasanta
*pIetrasanta
68
MICHELANGELO
BUONARROTI
nel 27 aprile e 1° giugno
1518 strinse nuovi contratti
per la facciata del S. Lorenzo
a Firenze in questa casa
già di Leonardi Percacci
ch’ebbe a nepote l’esimio
scultore Silvio Cusini da
Fiesole
Two plaques record
Michelangelo’s presence in
Pietrasanta and the contracts
drawn up for the marble
façade of San Lorenzo.
In this house
MICHELANGELO
BUONARROTI
on 10 March 1518
in the presence of Donato
Benti an architect and
sculptor of Florence drew
up the first contract for the
façade of San Lorenzo in
Florence
69
MICHELANGELO
BUONARROTI
on 27 April and 1 June 1518
signed new contracts
for the façade of San Lorenzo
in Florence in this house
formerly owned by Leonardi
Percacci whose nephew was
the illustrious sculptor
Silvio Cusini of Fiesole

SERAVEzzA
*cave del Monte altIssIMo
*Monte altIssIMo QuarrIes
Dopo la donazione nel 1515
da parte della Comunità di
Seravezza e della Cappella
delle montagne per
l’escavazione dei marmi
e anche dei terreni per la
costruzione delle strade
necessarie per il trasporto
dei materiali, papa Leone
X incaricò Michelangelo
– cui era stata affidata
la realizzazione della
facciata di San Lorenzo – di
localizzare nuove cave di
marmo statuario sul Monte
Altissimo. Fino ad allora il
marmo da figura era stato
reperito nelle cave del
Polvaccio sopra Cararra,
ma il costo maggiore delle
maestranze e il fatto che
il papa preferiva utilizzare
marmi del dominio fiorentino
70
(mentre Carrara ricadeva nel
territorio di Alberico Cybo
Malaspina), lo indussero a far
cercare nuove cave.
After the Comunity of
Seravezza and Cappella
in 1515 donated quarries
for marble and land for
building the roads required
to transport the material,
Pope Leo X charged
Michelangelo (who had been
commissioned to build the
façade of San Lorenzo) to
find new statuary marble
quarries on Monte Altissimo.
Previously marble for statues
had come from the Polvaccio
quarries above Carrara, but
the higher cost of skilled
labour and the fact that the
pope preferred to use marble
from areas under Florentine
rule (while Carrara was held
by Alberico Cybo Malaspina)
prompted him to seek out
new quarries.
Via Monte Altissimo
71

strada dI MIchelangelo
MIchelangelo’s road
Per poter trasportare al
mare gli enormi blocchi
di marmo estratti dalle
nuove cave della zona di
Pietrasanta, Michelangelo
progettò fra il 1516 e il 1518
insieme al capomastro
Donato Benti la strada che
dal pontile sul mare (forse
nei pressi dell’attuale Forte
dei Marmi) attraversando le
paludi giungeva fino alla cava
denominata Cappella.
72
From 1516 to 1518,
Michelangelo worked with
quarrymaster Donato Benti
on designing a road running
from the loading quay by the
sea (possibly in the vicinity
of what is now Forte dei
Marmi), across the marshes
and up to the quarry known
as Cappella.
PROVINCIA DI SIENA/PROVINCE OF SIENA
Per l’altare del duomo di
Siena di Andrea Bregno (1480-
1485), il cardinale Francesco
Todeschini Piccolomini
commissionò a Michelangelo
nel 1501 quindici figure di
santi, per i quali avrebbe
dovuto anche procurare il
marmo. Brevemente papa nel
1503 con il nome di Pio III, il
Piccolomini morì il 18 ottobre,
e le quattro figure nelle
nicchie dei Santi Gregorio e
Paolo a destra, Pietro (1503-
1504) e Pio vescovo a sinistra,
sono quanto Michelangelo
ha realizzato tra il 1501 e il
1504, in un periodo in cui era
impegnato in altre numerose
e importanti commissioni.
L’artista rilavorò anche il San
Francesco cominciato dal
Torrigiano.
SIENA
*cattedrale
*cattedrale
73
Cardinal Francesco
Todeschini Piccolomini
commissioned Michelangelo
in 1501 to produce fifteen
figures of saints, for which
the sculptor was to find
the marble himself, to
adorn an altar that Andrea
Bregno had made for Siena
cathedral in 1480–5. Elected
to the papacy as Pius III
in 1503, Piccolomini died
on 15 October of the same
year. The four figures in the
niches, St. Gregory and St.
Paul on the right, St. Peter
(1503–4) and St. Pius the
Bishop on the left, are all
that Michelangelo managed
to produce between 1501 and
1504, at a time when he was
working on numerous other
important commissions.

Michelangelo also reworked
the statue of St. Francis
begun by Torrigiano.
aperto: 1 marzo-2 novembre
10.30-19.00; 3 novembre-
28 febbraio 10.30-17.30;
26 dicembre-6 gennaio
10.30-19.00.
open: 1 March–2 November
10.30–19.00; 3 November–
28 February 10.30–17.30;
26 December–6 January
10.30–19.00.
www.operaduomo.siena
75

per saperne dI pIÙ
to fInd out More
Piero Pierotti, La Valle dei Marmi. La Strada di
Michelangelo. Il Paesaggio Storico alle Falde del Monte
Altissimo. Il Progetto di Recupero, Ospedaletto (Pisa),
Pacini, 1996.
Giovinezza di Michelangelo, catalogo della mostra
(Firenze, Palazzo Vecchio, Sala d’Arme-Casa Buonarroti,
6 ottobre 1999-9 gennaio 2000 ) a cura di Kathleen Weil-
Garris Brandt, Cristina Acidini Luchinat, James David
Draper, Nicholas Penny, Firenze-Milano, ArtificioSkira,
1999.
Jack Wasserman, Michelangelo’s Florence Pietà,
Princeton-Oxford, Princeton University Press, 2003.
Jack Wasserman, La Pietà di Michelangelo a Firenze,
edizione aggiornata e riveduta, Firenze, Mandragora 2006.
Il volto di Michelangelo, catalogo della mostra (Firenze,
Casa Buonarroti, 7 maggio-30 luglio 2008) a cura di Pina
Ragionieri, Firenze, Mandragora, 2008.
Cristina Acidini Luchinat, Michelangelo scultore, fotografie
di Aurelio Amendola, Milano, 24 ORE cultura, 2010.
Sergio Risaliti, Francesco Vossilla, Metamorfosi del David,
Firenze, Florens, 2010.
Anastagio Fontebuoni, Michelangelo a Bologna
si presenta a Giulio II/Michelangelo appears
before Julius II in Bologna, 1617, Firenze/Florence,
Museo della Casa Buonarroti

palazzo strozzI e la cIttÀ
Fin dal suo avvio, la Fondazione Palazzo Strozzi ha dichiarato
apertamente che la sua missione era “non solo mostre”.
Fin dal 2006 le mostre a Palazzo Strozzi sono state dunque
considerate un mezzo (per quanto potente) per raggiungere
l’obiettivo principale della Fondazione: aiutare Firenze a
diventare una città contemporanea e dinamica, contribuendo
così a un rinnovato turismo di qualità, a una maggiore crescita
economica, e a una qualità della vita migliore per i suoi
cittadini. La Fondazione Palazzo Strozzi usa pertanto le mostre
per creare modi nuovi e stimolanti perché turisti e cittadini
esplorino la città, la provincia e tutta la Toscana.
Questi programmi innovativi comprendono “Passaporti” pensati
per i visitatori stranieri, per gli studenti e per le famiglie,
Applicazioni per iPhone e iPad abilitate per il GPS, itinerari
speciali, visite guidate agli studi di artisti contemporanei,
performance itineranti di teatro di strada. Palazzo Strozzi
organizza conferenze internazionali, propone corsi universitari
di gestione museale e realizza ricerche approfondite
sull’impatto economico delle strategie culturali della città. Il
laboratorio principale e in Palazzo Strozzi, ma gli esperimenti
avvengono dappertutto, in città e oltre.
80
orari Piano nobile
Tutti i giorni 9.00-20.00
Giovedì 9.00-23.00
Accesso in mostra consentito
fino a un’ora prima
dell’orario di chiusura.
orari CCC strozzina
Martedì-domenica
10.00-20.00
Speciale ingresso gratuito
giovedì 18.00-23.00
Lunedì chiuso. Accesso in
mostra consentito fino a
un’ora prima dell’orario
di chiusura.
Biglietti Piano nobile
Intero € 10,00
ridotto € 8,50; € 8,00
scuole € 4,00
Biglietti CCC strozzina
Intero € 5,00
ridotto € 4,00
scuole € 3,00
Biglietto Congiunto
€ 10,00 Piano Nobile +
CCC Strozzina
Biglietto Famiglia
€ 20,00 (fino a 2 adulti +
ragazzi dai 7 ai 18 anni)
Questo biglietto consente
l’ingresso illimitato alla
mostre in corso al Piano
Nobile + CCC Strozzina.
Biglietto Palazzo
€ 20,00
Con un unico biglietto tutte
le mostre di Palazzo Strozzi
(valido per un anno da
gennaio a gennaio)
Comunicazione
e promozione
Susanna Holm – Sigma CSC
tel. +39 055 2340742
susannaholm@cscsigma.it
Prenotazioni
Sigma CSC
tel. +39 055 2469600
fax +39 055 244145
prenotazioni@cscsigma.it
informazioni
tel. +39 055 2645155
www.palazzostrozzi.org
www.strozzina.org

82
palazzo strozzI and the cIty
Since its inception, the Fondazione Palazzo Strozzi has
clearly declared its mission to be ‘non solo mostre’ (not
just exhibitions). This means that since 2006, exhibitions at
Palazzo Strozzi have been considered merely a means—albeit
a powerful one—to reach the Fondazione’s main goal: to help
make Florence a dynamic contemporary city, and thereby
contribute to renewed quality tourism, increased economic
growth, and a better quality of life for its citizens.
The Fondazione involves the whole city, from hotel concierges
and taxi drivers to shopkeepers, tour guides and students, in
developing its programmes and communicating its mission.
The Fondazione Palazzo Strozzi uses its exhibitions to create
exciting new ways for tourists and citizens alike to explore
the city, the county and the entire region of Tuscany. These
innovative programmes include Passports for foreign visitors,
students and families, GPS-enabled iPhone and iPad apps,
special itineraries, guided visits to the studios of contemporary
artists, travelling street theatre performances. The Palazzo
Strozzi organises international conferences, offers graduate
courses in museum management and conducts extensive
research on the economic impact of the city’s cultural strategies.
The main ‘laboratory’ is the Palazzo Strozzi, but the
experiments happen throughout the city and beyond.
83

Piano nobile
opening Hours
Daily 9.00–20.00;
Thursdays 9.00–23.00
Visitors admitted until one
hour before exhibition closes.
CCC strozzina
opening Hours
Tuesday-Sunday
10.00–20.00
Special free admission on
Thursdays 18.00–23.00
Mondays closed. Visitors
admitted until one hour
before exhibition closes.
Piano nobile Admission
Full price €10.00;
Concessions €8.50; €8.00;
Schools €4.00
CCC strozzina Admission
Full price €5.00
Concessions €4.00
Schools €3.00
84
Combined ticket
€10.00 Piano Nobile +
CCC Strozzina.
Family ticket
€20.00 (up to 2 adults +
kids aged 7 to 18)
This ticket allows holders to
visit the exhibitions on the
Piano Nobile and CCC
Strozzina as often as they wish.
season ticket
€20.00
One ticket admits holder to
all Palazzo Strozzi exhibitions
(valid one year from January
till January)
Communication
and Promotion
Susanna Holm – Sigma CSC
tel. +39 055 2340742
susannaholm@cscsigma.it
reservations
Sigma CSC
tel. +39 055 2469600
fax +39 055 244145
prenotazioni@cscsigma.it
85
information
tel. +39 055 2645155
www.palazzostrozzi.org
www.strozzina.org

una grande casa: storIa della
faMIglIa e del palazzo strozzI
In questa piccola esposizione, primo nucleo del futuro Museo
di Palazzo Strozzi, brevi testi in italiano e inglese raccontano le
vicende di personaggi, illustrano opere d’arte e famosi eventi
collegati alla famiglia Strozzi e al loro palazzo: una storia
strettamente connessa con quella di Firenze. Otto pannelli
tracciano la storia della famiglia dalle origini fino al Novecento.
La sala accoglie il grande modello ligneo del Palazzo (attribuito
a Giuliano da Sangallo o a Benedetto da Maiano), rimasto
proprietà degli Strozzi e conservato nel Palazzo fino alla vendita
dell’edificio, avvenuta nel 1937. L’albero genealogico degli
Strozzi relativo al ramo di Filippo il Vecchio aiuta il visitatore a
comprendere la complessa storia della famiglia dal Medioevo
fino al giorno d’oggi, mentre i bambini saranno affascinati da
brevi didascalie loro espressamente dedicate. I testi dei pannelli
sono di Ludovica Sebregondi e Beatrice Paolozzi Strozzi, una tra
gli attuali discendenti diretti della famiglia Strozzi.
orario
tutti i giorni 9.30-19.30
ingresso libero
www.palazzostrozzi.org/casa
86
87

a great house: the strozzI faMIly
and theIr palazzo
In this small exhibition the first step towards a future Palazzo
Strozzi Museum, short illustrated bilingual texts tell the
story of the historical figures, works of art and famous
events associated with the Strozzi family and their Florentine
palazzo—a history intimately bound up with the history of the
city itself. Eight panels trace the history of the Strozzi family
from its beginnings to the 20th century. The exhibition also
features the large wooden model of the palazzo attributed
to Giuliano da Sangallo or Benedetto da Maiano, kept by the
Strozzi family before the building was sold in 1937. The family
tree tracing the descendants of Filippo the Elder has been
created in order to help the visitor follow the family’s complex
history from its medieval roots to the present day. Children
too will be fascinated by the special captions below the large
illustrated panels. The panel texts were written by Ludovica
Sebregondi and Beatrice Paolozzi Strozzi, a direct descendent
of the Strozzi family.
opening hours
Daily 9.30-19.30
Free entrance
www.palazzostrozzi.org/house
88
89

90
caffÈ gIacosa a palazzo strozzI
gIacosa cafÉ at palazzo strozzI
Uno dei caffè più prestigiosi della tradizione fiorentina ha
trovato ospitalità nel cortile di Palazzo Strozzi, per offrire ai
viaggiatori in città un punto di ristoro elegante ma al tempo
stesso appartato. L’ideale per una pausa caffè, per un aperitivo
o uno snack in uno spazio che consente ai genitori di rilassarsi
mentre i bambini giocano davanti ai loro occhi nel cortile del
palazzo. Il nome del Caffè Giacosa a Palazzo Strozzi cambia e si
adegua a quello della mostra allestita al Piano Nobile: in questo
modo tutti i soggetti che abitano il palazzo condividono di volta
in volta il progetto espositivo.
One of the city’s most prestigious traditional cafés has
moved into the courtyard of Palazzo Strozzi, offering visitors
a convenient place to stop for a coffee break, an apéritif or a
snack in discreet yet elegant surroundings where parents can
relax, while the children romp around under their watchful gaze
in the Palazzo’s Renaissance courtyard. The Caffè Giacosa at
Palazzo Strozzi’s name changes with each season to reflect the
exhibition being held on the Piano Nobile, allowing everyone
living and working in the palazzo to share in the experience.
orario/opening hours
tutti i giorni/Daily 9.00-20.00
giovedì/Thursdays 9.00-23.00
91

AGORA|z
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a palazzo strozzI
desIgn/BooK shop at
palazzo strozzI
Agora|z è l’accogliente spazio Mandragora dove è possibile
lasciarsi attrarre dalla curata e curiosa selezione: libri
d’arte con speciale attenzione per i bambini, design,
artigianato artistico e una piccola galleria dedicata a continue
presentazioni creative di artisti contemporanei. Il catalogo delle
mostre, gli art book per bambini e le altre proposte renderanno
indelebile il ricordo della visita alla mostra e al palazzo.
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on the ground floor where you can browse through a carefully
selected and fascinating range of art books with a host of items
for children, designer goods, quality craftwork and a small
gallery of constantly updated creations by contemporary artists.
The shop stocks the catalogue of the exhibitions, the art books
for children and numerous other items to make your visit to the
exhibition and the palazzo a truly unforgettable experience.
orario/opening hours
tutti i giorni/Daily 10.30-19.30
www.mandragora.it
92
93

Project/Concept
FONDAzIONE PALAzzO
STROzzI
Fondatori/Founders
Comune di Firenze
Provincia di Firenze
Camera di Commercio
di Firenze
Associazione Partners
Palazzo Strozzi
Banca CR Firenze
Banca Federico Del Vecchio
Banca Monte dei Paschi
di Siena S.p.A.
Fondazione Premio
Galileo 2000
con il sostegno di /
with the support of
Regione Toscana
da un’idea di/
From an idea of
James M. Bradburne
Collaborazioni/
Collaborations
Basilica e complesso
monumentale di Santa
Croce_Basilica di Santa
Maria Novella_Basilica di
San Lorenzo_Biblioteca
Medicea Laurenziana_Museo
della Casa Buonarroti_
Museo di Palazzo Vecchio_
Palazzo Medici Riccardi
testi e coordinamento
editoriale/texts and
editorial coordination
Ludovica Sebregondi
traduzioni/translations
Lara Fantoni
Stephen Tobin
Progetto grafico/
graphic design
RovaiWeber design
Crediti fotografici/
Photo credits
James O’Mara/O’Mara &
Mc Bride (copertina, pp. 36,
82, 85, 87, 89, 90, 93); Antonio
Quattrone (p. 27); Rabatti
& Domingie Photography
(retrocopertina, pp. 8, 14,
25, 30, 34, 52, 46, 74, 77);
Candida Höfer (p. 10).
Su concessione MiBAC,
Soprintendenza PSAE e
per il Polo museale della
città di Firenze (copertina,
retrocopertina, pp. 10, 30,
36, 38, 42, 44, 46, 48).
Comunicazione
e promozione/Communication
and promotion
Sigma CSC
in collaborazione con/
in collaboration with
Regione Toscana
Toscana Promozione
Provincia di Firenze
Comune di Firenze
www.intoscana.it
www.firenzeturismo.it
© Fondazione
Palazzo Strozzi, 2012
La Fondazione Palazzo
Strozzi non si assume la
responsabilità nel caso di
cambiamenti di modalità e
orari di apertura.
The Fondazione Palazzo
Strozzi assumes no liability
in case of changes to opening
hours or conditions.

Disponibile anche su iPhone,
scarica l’applicazione “Firenze in tasca”.
Available also for iPhone, download
the application “Florence in your pocket”.
iPhone 应用软件“口袋中的翡冷翠”可供下载
www.palazzostrozzi.org/firenzeintasca