Il ritorno del rimosso - Università degli studi di Bergamo
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deflattiva - descritto con precisione nel secolo scorso da Hyman Minsky e prima <strong>di</strong><br />
lui, in relazione alla crisi <strong>del</strong> 1929, da Irving Fisher. 59<br />
Nella crisi, puntualmente, si è interrotto il ciclo <strong>di</strong> trasformazione <strong>del</strong>la merce in<br />
denaro e si è prodotta quella caratteristica “carestia <strong>di</strong> denaro” che trasforma il denaro<br />
stesso, da semplice mezzo <strong>di</strong> circolazione <strong>del</strong> capitale, in “merce assoluta”, in “forma<br />
autonoma <strong>del</strong> valore” superiore e contrapposta alle singole merci: “in perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
depressione, quando il cre<strong>di</strong>to si restringe oppure cessa <strong>del</strong> tutto, il denaro<br />
improvvisamente si contrappone in assoluto a tutte le merci quale unico mezzo <strong>di</strong><br />
pagamento e autentica forma <strong>di</strong> esistenza <strong>del</strong> valore” (p. 103). Anche in questa crisi,<br />
in parallelo all’assottigliarsi dei flussi finanziari e al <strong>di</strong>minuire <strong>del</strong> processo <strong>di</strong><br />
conversione <strong>del</strong>le merci in denaro, è aumentata la richiesta <strong>di</strong> mezzi <strong>di</strong> pagamento,<br />
quali le banconote, e si sono verificati rilevanti fenomeni <strong>di</strong> tesaurizzazione. 60 Di più:<br />
dopo il fallimento <strong>di</strong> Lehman Brothers, nel settembre 2008, la circolazione <strong>del</strong><br />
capitale è sembrata interrompersi e gli stessi prestiti interbancari si sono per qualche<br />
tempo letteralmente paralizzati su scala mon<strong>di</strong>ale.<br />
9. Crisi e <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> capitale<br />
La crisi iniziata nel 2007 ha assunto col passare dei mesi le caratteristiche <strong>di</strong> una<br />
vera e propria crisi generale. Attraverso <strong>di</strong> essa si è verificata una enorme <strong>di</strong>struzione<br />
<strong>di</strong> capitale su scala mon<strong>di</strong>ale.<br />
La <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> capitale che si verifica nelle crisi non è per Marx un accidente,<br />
ma una con<strong>di</strong>zione necessaria al fine <strong>di</strong> ripristinare con<strong>di</strong>zioni più elevate <strong>di</strong><br />
red<strong>di</strong>tività <strong>del</strong> capitale investito. Questa <strong>di</strong>struzione è <strong>di</strong> due tipi.<br />
Da una parte abbiamo la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> “capitale reale”, che Marx descrive<br />
così: “in quanto il processo <strong>di</strong> riproduzione si arresta, il processo lavorativo viene<br />
limitato o talvolta interamente arrestato, viene <strong>di</strong>strutto capitale reale. <strong>Il</strong> macchinario<br />
che non viene usato, non è capitale. <strong>Il</strong> lavoro che non viene sfruttato equivale a<br />
produzione perduta. Materia prima che giace inutilizzata non è capitale. Costruzioni<br />
che restano inutilizzate (altrettanto quanto nuovo macchinario costruito) o restano<br />
incompiute, merci che marciscono nel magazzino, tutto ciò è <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> capitale”.<br />
In tutti questi casi “le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> produzione esistenti… non vengono messe in<br />
funzione”, e quin<strong>di</strong> si perde tanto il loro valore d'uso quanto il loro valore <strong>di</strong> scambio<br />
(p. 104). Questo aspetto <strong>del</strong>la crisi “si risolve in una <strong>di</strong>minuzione reale <strong>del</strong>la<br />
produzione, <strong>del</strong> lavoro vivo – allo scopo <strong>di</strong> ristabilire la giusta proporzione tra lavoro<br />
necessario e pluslavoro, su cui in ultima istanza tutto si fonda”. 61 Tale proporzione<br />
può essere ristabilita in quanto la crisi comporta licenziamenti <strong>di</strong> massa e la creazione<br />
<strong>di</strong> un esercito industriale <strong>di</strong> riserva: da questo <strong>di</strong>scende una <strong>di</strong>minuzione <strong>del</strong> potere<br />
contrattuale dei lavoratori, e pertanto un aumento <strong>del</strong>la quota <strong>del</strong> lavoro non pagato e<br />
<strong>del</strong> saggio <strong>del</strong> plusvalore.<br />
Un secondo aspetto <strong>del</strong>la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> capitale è rappresentato dalla “caduta<br />
rovinosa dei prezzi <strong>del</strong>le merci”. In questo caso “non viene <strong>di</strong>strutto nessun valore<br />
59 Di H. Minsky ve<strong>di</strong> ad es. Finance and Stability: The Limits of Capitalism, cit., p. 16. Su Minsky e<br />
Fisher ve<strong>di</strong> R. Bellofiore, Introduzione a H. Minsky, Keynes e l’instabilità <strong>del</strong> capitalismo, Bollati<br />
Boringhieri, Torino 2009, pp. XXIV sgg. Di “ven<strong>di</strong>te per pagare” aveva parlato lo stesso Marx (p. 101).<br />
60 Al riguardo è interessante notare che la richiesta <strong>di</strong> banconote da 100 e 500 euro è risultata<br />
particolarmente elevata nell’ultimo trimestre <strong>del</strong> 2008. In particolare, rispetto all’anno precedente è<br />
cresciuta <strong>del</strong> 17% la quantità <strong>di</strong> banconote da 500 euro, che – secondo quanto <strong>di</strong>chiarato da un report<br />
<strong>del</strong>la Banca Centrale Europea – “sono adoperate in larga misura a fini <strong>di</strong> tesaurizzazione”: ve<strong>di</strong> R.<br />
Atkins, Lehman collapse led to euro note ‘hoar<strong>di</strong>ng’, «Financial Times», 22 aprile 2009.<br />
61 K. Marx, Lineamenti fondamentali <strong>del</strong>la critica <strong>del</strong>l’economia politica, 1857-8, MEW 42.360; tr. it.<br />
<strong>di</strong> G. Backhaus in MEOC 29.383.<br />
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