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LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Negli ultimi decenni ...

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SERATE CHIMICHE - La seconda rivoluzione Industriale - www.seratechimiche.altervista.org<br />

<strong>LA</strong> <strong>SECONDA</strong> <strong>RIVOLUZIONE</strong> <strong>INDUSTRIALE</strong><br />

<strong>Negli</strong> <strong>ultimi</strong> <strong>decenni</strong> dell'800 si assiste ad un fenomeno riconosciuto come seconda<br />

rivoluzione industriale. I Paesi in cui il processo industriale si era prodotto lentamente<br />

rispetto all'Inghilterra, ovvero Francia, Germania, Svizzera, Austria e Ungheria, diedero vita a<br />

scuole tecniche con personale altamente qualificato, laboratori di ricerca ed istruzione<br />

severa e selettiva, che produssero un eccezionale mutamento tecnologico che diede<br />

l'avvio decisivo verso la modernità. A trarre vantaggio da questa moderna attività industriale,<br />

furono i settori mettalurgico e chimico. Si ebbe così lo sviluppo e la produzione dell'acciaio,<br />

(una lega di ferro e carbonio) e dell'alluminio (ricavato attraverso un processo chimico dalla<br />

bauxite). La chimica organica compiva passi da gigante, vennero prodotti: la soda (utile per la<br />

produzione di vetro e sapone), le prime materie plastiche, i nuovi tessuti sintetici, insetticidi e<br />

gli esplosivi.<br />

Alla fine dell'800 nacque l'industria elettrica. Grazie alla produzione di generatori di corrente<br />

o dinamo (1870), l'energia elettrica divenne di uso quotidiano. Sfruttando l'energia di una<br />

turbina mossa dal vento o dall'acqua furono realizzate le prime centrali elettriche. L'invenzione<br />

della lampadina di Edison nel 1879, rese definitivo lo sviluppo industriale. Tra la fine dell'800<br />

e i primi anni dell' 900, furono lanciati nel mercato americano, i primi elettrodomestici:<br />

ventilatore (1889), ferro da stiro (1890), aspirapolvere (1901), lavabiancheria (1906).,<br />

tostapane (1909), frigorifero (1925).<br />

I motori elettrici che sfruttavano le dinamo, furono utilizzati anche nei trasporti, tram,<br />

metropolitane e ferrovie si dotarono presto di questo rivoluzionario strumento della tecnica.<br />

Nel 1876 fu introdotto il motore a scoppio, che presto fu adattato anche nelle automobili e<br />

nelle motociclette da Karl Benz. Sfruttando queste scoperte nel 1903 avvenne il primo volo<br />

grazie all'impresa dei Fratelli Wright, nel 1909 il francese Blériot sorvolò la manica.<br />

Alla fine dell'800 le principali vie di comunicazione erano completate, grazie all'apertura dei<br />

canali, (Suez e Panama per esempio) e con la costruzione dei trafori alpini.<br />

In questi stessi anni, la scienza e la tecnologia si associarono per produrre il primo telegrafo,<br />

e successivamente il primo telefono, progettato dall'italiano Antonio Meucci ma brevettato<br />

dall'americano Bell. Furono scoperte anche onde elettromagnetiche dal fisico tedesco<br />

Hertz, sfruttate dall'italiano Guglielmo Marconi per realizzare il primo telegrafo senza fili, il<br />

“padre della radio”. Nel 1906 fu realizzata la prima trasmissione radiofonica in america,<br />

destinata a rivoluzionare gli usi e costumi della società.<br />

Con la Seconda Rivoluzione Industriale, il ruolo di leadersheep dell'Inghilterra venne meno,<br />

soppiantata dalla nuova potenza industriale americana, che disponeva di maggiori risorse,<br />

grazie alla produzione dell'acciaio. Il declino inglese cambiò l'assetto economico mondiale. Le<br />

nuove possibilità e il boom economico produsse una crisi di sovrapproduzione, vi fu una<br />

caduta dei prezzi e il rallentamento complessivo degli scambi internazionali. Nazioni<br />

costrette fino a qualche tempo prima ad acquistare merce all'estero ora erano diventate<br />

potenze industriali, questo generò il cosiddetto “protezionismo industriale”, volto a tutelare<br />

gli interessi economici di un singolo Stato. Vi fu quindi una corsa ai nuovi mercati per<br />

assicurarsi materie prime a basso costo. Paesi come Francia, Italia, Germania, Russia e Stati<br />

Uniti, imposero dazi doganali e si formarono grandi concentrazioni di imprese (trust) per<br />

sopravvivere alle nuove leggi di mercato che non favorivano più il libero scambio. Furono<br />

necessari anche “cartelli”, ovvero la produzione specializzata di un singolo prodotto in un<br />

singolo settore (il cartello dell'acciaio per esempio) da parte di grandi imprese che si<br />

ritagliavano così una “pesante” fetta di mercato. Il risultato fu che il prezzo dei prodotti era<br />

determinato dalla pressione di poche società potentissime. Il grande processo industriale rese<br />

fondamentale la funzione della banche, che concedevano prestiti a grandi imprese generando il<br />

fenomeno del “capitalismo finanziario”. Per far fronte agli investimenti finanziari non<br />

sempre gli imprenditori potevano contare sui prestiti delle banche così si impose ben presto<br />

l'istituzione delle società per azioni. In questo caso le società venivano quotate in borsa<br />

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attraverso l'acquisto di azioni. Ogni azionista era socio dell'impresa e ne ricava profitti in base<br />

all'andamento finanziario in borsa e al pacchetto di azioni acquistato.<br />

La circolazione fluente di denaro rese necessaria l'introduzione della moneta di carta.<br />

L'aumento di produzione sviluppò nuove tecniche commerciali per attirare il cliente:<br />

vendita a rate, vendita per corrispondenza, vendita a domicilio e impiego dei primi<br />

lanci pubblicitari. Sorsero anche i primi grandi magazzini e venivano organizzate<br />

manifestazioni come le esposizioni universali (la prima avvenne a Londra nel 1851), dove i<br />

Paesi organizzatori poterono mostrare i propri traguardi tecnici ed industriali al resto del<br />

mondo.<br />

Per far fronte alle continue richieste fu avviata la produzione in serie a largo consumo. Vennero<br />

applicati i metodi introdotti da Frederick W. Taylor, che prevedevano un organizzazione<br />

scientifica del lavoro, con la figura chiave di un capoufficio, destinato a pianificare e<br />

verificare tutte le fasi di lavorazione al fine di ottimizzare costi e tempi di produzione. Questo<br />

metodo detto taylorismo, diede il via al concetto di catena di montaggio, utilizzato per la<br />

prima volta nello stabilimento Ford di Detroit. questo metodo vantaggioso e proficuo per<br />

l'imprenditore, era al contrario alienante ed usurante per gli operai, costretti a ritmi intensi e<br />

ripetitivi. Nonostante le difficoltà imposte agli operai, fu esteso a tutte le altre fabbriche.<br />

In tutto il mondo la popolazione aumentò notevolmente, cambiando radicalmente il<br />

tessuto urbano. Per far fronte alle speculazioni edilizie ed al prezzo eccessivo dei terreni,<br />

furono costruiti i primi grattacieli.<br />

Fra i vari Paesi esistevano però molte differenze, all'espansione economica degli Stati Uniti, si<br />

contrapponeva l'arretratezza della Russia, alla vitalità economica dell'Inghilterra, l'immobilità<br />

della Spagna. Queste differenze tra una Nazione all'altra furono la causa principale dell'enorme<br />

movimento migratorio che portò tra il 1846 al 1875 all'abbandono dell'Europa di 9<br />

milioni di persone, costrette a lasciare la loro vita ed i loro ricordi per spostarsi in zone dove<br />

c'era maggiore richiesta di manodopera e maggiori opportunità di lavoro.<br />

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