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InterVIsta Con uno deI gIoVanI Che hanno Pranzato Con Il PaPa a ColonIa<br />
All’inizio <strong>del</strong>l’anno, Nicolás<br />
Frias Ossandón<br />
– 19 anni, alunno <strong>del</strong>l’Università<br />
Cattolica<br />
di Santiago <strong>del</strong> Cile – è<br />
andato a Colonia al fine di prestare servizio<br />
come volontario nell’organizzazione<br />
<strong>del</strong>la Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù.<br />
Lì, per sei mesi, ha fatto amicizia con centinaia<br />
di altri giovani idealisti come lui. E<br />
ha avuto, in un giorno come tanti altri di<br />
lavoro, la maggior sorpresa <strong>del</strong>la sua vita:<br />
ha ricevuto un invito per pranzare, insieme<br />
ad altri undici giovani, con il Papa Benedetto<br />
XVI!<br />
Nicolás offre ai nostri lettori una<br />
preziosa testimonianza di questa esperienza<br />
veramente travolgente.<br />
12 <strong>Salvami</strong> <strong>Regina</strong> · Ottobre 2005<br />
Egli è un uomo<br />
rispettoso e umile<br />
Uno dei dodici giovani che hanno avuto il privilegio di pranzare<br />
con il Papa Benedetto XVI a Colonia, in occasione <strong>del</strong>la 20ª<br />
Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù, offre la sua testimonianza su<br />
come il Santo Padre tratta tutti quanti gli si accostano.<br />
<strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>: Pochissimi<br />
uomini, anche fra le persone<br />
più importanti, ricevono un<br />
invito per pranzare con il Papa...<br />
Come è che lei è stato scelto?<br />
Nicolás Frias Ossandón: Come sono<br />
stato scelto, neanche io lo so. Un<br />
giorno, all’inizio di luglio, sono arrivato<br />
molto tranquillo al mio luogo di lavoro<br />
nel “Callcenter” e un amico paraguaiano<br />
mi ha consegnato una bu-<br />
sta. L’ho aperta e ho letto la seguente<br />
lettera: “Egregio Nicolás, il Papa desidera<br />
pranzare in compagnia di dodici<br />
giovani, un paio per ogni continente.<br />
Io avrei piacere che Lei fosse uno<br />
di questi. Per favore mi faccia sapere<br />
se accetta”. Questa lettera era firmata<br />
Il Santo Padre<br />
ascoltava quello che<br />
ognuno diceva e dava<br />
risposte incentivanti:<br />
“Che bene! Questo<br />
mi dà gioia!”<br />
da uno dei sacerdoti organizzatori <strong>del</strong>la<br />
Giornata.<br />
AV: E quale è stata la sua reazione?<br />
Nicolás: Bene, nel leggere questo<br />
sono diventato un po’ nervoso, mi<br />
sembrava di non aver capito bene, non<br />
ci credevo, mi sono chiesto: “Sarà mai<br />
uno scherzo?” come può un giovane<br />
studente reagire di fronte a una propo-<br />
Cristian Núñez Durán<br />
sta tale come questo invito a partecipare<br />
ad un pranzo con il Papa?!<br />
AV: Come è che lei e i suoi<br />
compagni si sentivano prima<br />
di iniziare il pranzo.<br />
Nicolás: Quando fu annunciato che<br />
il Papa stava arrivando, siamo andati<br />
tutti e dodici al refettorio. Il clima tra<br />
di noi era di grande tranquillità, ci sentivamo<br />
molto rassicurati e fiduciosi. Poco<br />
dopo è entrata Sua Santità, allegro<br />
e sorridente. Quando è arrivata su un<br />
carrello una torta con il logotipo <strong>del</strong>la<br />
Giornata Mondiale <strong>del</strong>la Gioventù, ha<br />
fatto un commento simpatico al riguardo.<br />
In seguito, ci ha salutati uno ad uno,<br />
cominciando da me, che mi trovavo più<br />
vicino. Mi ha chiesto da dove venivo.<br />
Gli ho risposto che sono cileno, e subito<br />
è passato a parlare in spagnolo: “Ah,<br />
che bene! Conosco il Cile. Sono già stato<br />
a Santiago, e anche a Antofagasta,<br />
nel nord”. E poi è andato dagli altri, dicendo<br />
ad ognuno cose simili.<br />
AV: E il pranzo, come è andato?<br />
Nicolás: Guardi, fu molto poco protocollare.<br />
Era come se avessimo l’abitudine<br />
di mangiare insieme tutte le dome-
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