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Profilo Paese: YEMEN - Ice

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Italian Trade Commission<br />

Trade Promotion Section of the Italian Embassy<br />

ﻟﺎﻳﻻا ةرﺎﻟا ﻲﻓ يرﺎﻟا ﻳوﻟا ﻗ – ﻟﺎﻳﻻا ةرﺎﻟا ﻣ<br />

<strong>Profilo</strong> <strong>Paese</strong>: <strong>YEMEN</strong><br />

Luglio 2010


Cenni sull’ordinamento socio-politico<br />

Dopo un lungo periodo di divisioni e guerre civili (iniziate nel 1962), nel 1990 è stata<br />

proclamata la Repubblica dello Yemen, finalmente riunificato.<br />

Nel 1991, con l’entrata in vigore della prima Costituzione, il <strong>Paese</strong> è divenuto la prima<br />

democrazia parlamentare a più partiti della penisola arabica.<br />

Nel 1994 è seguito un tentativo di secessione da parte del sud del <strong>Paese</strong>, stroncato nello<br />

stesso anno dall’esercito del nord.<br />

Nel 1997 il partito del Presidente, il Congresso Generale del Popolo, per la prima volta<br />

dalla fine della guerra civile, ha potuto ottenere un significativa vittoria alle elezioni<br />

presidenziali.<br />

La situazione di instabilita’ non e’ pero’ cessata nel <strong>Paese</strong>.


Nel 1998-1999, militanti del gruppo islamico Aden-Abyan Islamic Army, sono stati<br />

protagonisti di numerosi attacchi ai turisti occidentali, mentre nel nord del <strong>Paese</strong> il gruppo<br />

Houthi, militanti sciiti del gruppo Zaidi Shia, hanno continuato per anni a combattere con il<br />

potere centrale, sostenendo che la loro comunita’ sia oggetto di discriminazioni.<br />

Il Governo di Sana a sua volta accusa gli Houthi di avere legami con il regime iraniano e<br />

con la stessa al-Qaeda.<br />

Nel corso del 2009, si e’ anche ulteriormente acquito il clima di tensione politica tra Nord e<br />

Sud, con rilevante rischio di instabilità a causa delle istanze secessioniste del Sud,<br />

unitamente al basso livello di ordine interno.<br />

Nel febbraio 2010, dopo 6 anni di guerriglia, e’ stato finalmente raggiunto un accordo tra il<br />

Governo centrale e gli Houthi per la cessazione delle ostilita’, ottenendo dagli Houthi,<br />

come condizione, la rinuncia all’occupazione delle aree del nord che sono sotto il loro<br />

controllo e anche la rinuncia a lanciare attacchi all’Arabia Saudita che si e’ trovata<br />

coinvolta nel conflitto dal settembre del 2009, riportando numerose vittime<br />

Per quanto riguarda la struttura sociale, lo Yemen ha un’impostazione molto<br />

tradizionalista.<br />

Il Governo yemenita è impegnato nella lotta al terrorismo (non sempre con risultati<br />

efficaci).<br />

Tale impegno è stato anche sancito da un accordo di cooperazione con gli Stati Uniti,<br />

accordo che riscuote dissensi tra le tribù ed il partito di opposizione.<br />

Il sistema giuridico yemenita si basa sulla shari’a (legge islamica).<br />

Gli Yemeniti sono in maggioranza sunniti, mentre gli sciiti, il 40-45% della popolazione,<br />

seguono il movimento zaydita, prevalentemente nel nord del <strong>Paese</strong>.<br />

1. QUADRO MACROECONOMICO<br />

1.1) Andamento congiunturale e rischio <strong>Paese</strong><br />

Le prospettive dell’economia yemenita rimangono deboli, con un tasso di crescita reale<br />

ben inferiore a quello del 7% fissato dal governo nell’ultimo piano quinquennale (2006-<br />

2010).<br />

L’EIU stima l’aumento del PIL reale del 3,8% nel 2009, del 5% nel 2010 ed in calo del<br />

2,6% nel 2011, a causa di un previsto declino della produzione petrolifera.<br />

In mancanza di una significativa diversificazione del sistema produttivo, l’economia del<br />

paese resta fortemente dipendente dal petrolio, che rappresenta circa il 90% delle<br />

esportazioni e il 70% delle entrate pubbliche. La produzione petrolifera e’ peraltro in<br />

diminuzione dal 2000 ed, in assenza di nuovi ritrovamenti, le attuali riserve potrebbero<br />

esaurirsi nel corso del prossimo decennio.


La situazione e’ stata ulteriormente aggravata nel 2009 dalla recessione globale che ha<br />

portato per le casse yemenite ad una perdita degli introiti petroliferi.<br />

Le prospettive di sviluppo dello Yemen appaiono dunque poco promettenti, a causa della<br />

diminuzione delle risorse petrolifere, oltre che di quelle idriche, ed a causa della diffusa<br />

povertà aggravata dal costante progressivo incremento demografico (+3,5% all’anno) e<br />

dell’elevata l’inflazione che sebbene sia scesa nel primo semestre 2009 al 3,7% e’ poi<br />

cominciata a risalire nell’ultimo semestre e secondo EIU dovrebbe, nel biennio 2010-2011,<br />

raggiungere la media del 12,8%.<br />

L’attuale politica economica del Governo, a fronte dell’ incertezza sulle previsioni di medio<br />

termine, punta infatti a massimizzare lo sfruttamento delle risorse energetiche disponibili,<br />

promuovendo la prospezione di nuove aree e l’estrazione estensiva dai depositi di gas<br />

naturale, anche al fine di rinviare le necessarie misure fiscali (in particolare la riduzione dei<br />

sussidi sui carburanti) che se applicate nell’attuale avverso contesto congiunturale<br />

potrebbero avere un ultreriore effetto sociale destabilizzante.<br />

Tuttavia, nel 2009-2010, la negativa situazione congiunturale, potrebbe indurre il governo<br />

ad una riduzione della spesa pubblica, con indiretto ulteriore effetto deprimente sui<br />

consumi privati, mentre è presumibile che la crisi finanziaria globale possa incidere<br />

negativamente sugli investimenti stranieri unitamente alla grave instabilita’ politico-sociale<br />

che ha colpito il <strong>Paese</strong>.<br />

Un beneficio compensativo all’attuale situazione congiunturale, potrebbe provenire dagli<br />

aiuti promessi dalla Conferenza di Londra del 2006. Il Governo yemenita conta sul<br />

sostegno dei donatori internazionali che, in occasione di tale Conferenza, hanno<br />

promesso allo Yemen oltre 5 miliardi di dollari per il periodo 2007-2010, destinati al<br />

finanziamento dei progetti previsti dal piano governativo quinquennale di sviluppo.<br />

Un ulteriore aiuto e’ previsto dai vicini Paesi del Golfo, politicamente interessati alla<br />

stabilita’ dello Yemen.<br />

Particolarmente elevato risulta il tasso di disoccupazione, aggravata dalla scarsa<br />

disponibilità nel mercato yemenita di forza lavoro qualificata.<br />

La maggior parte della forza lavoro risulta occupata nel settore agricolo e pesca ed in<br />

quello dei servizi.<br />

Per incoraggiare l’industria privata e attirare gli investitori stranieri, il governo ha previsto,<br />

nel 2009-2010, di rafforzare il settore finanziario ed il sistema creditizio, aumentando il<br />

numero delle banche che offrono servizi di microfinanza. Sono state inoltre previste<br />

misure per la modernizzazione dei tribunali commerciali e la revisione in senso piu’<br />

liberale della legge che regola gli investimenti (esenzione fiscale per 7 anni, titolarità al<br />

100% dell’investimento estero, libera riesportazione degli utili e del capitale,<br />

esenzioni/agevolazioni doganali).


La Banca Mondiale classifica lo Yemen al 99^ posto su 181 Paesi, quanto a facilità<br />

complessiva nel condurre un’attività economica (Doing Business 2010), con i risultati<br />

peggiori in “ottenere credito” (150^), “pagamento delle tasse” (148^), “protezione degli<br />

investitori” (132^).<br />

Il miglioramento del “business environment” e delle relative opportunità non può pertanto<br />

prescindere dalla condizione essenziale di un riscontro di fiducia da parte dei potenziali<br />

investitori, condizione che richiederebbe una diminuzione dei fattori di rischio legati alla<br />

instabilità’ politica ed alla situazione di insicurezza in cui si trova il paese (classificato a<br />

rischio elevato dalle Agenzie di rating e da OCSE/SACE nella categoria: 7/7).<br />

PIL nominale in mld USD A<br />

PREZZI CORRENTI<br />

Popolazione (milioni di<br />

abitanti)<br />

PIL pro-capite in US$<br />

Principali indicatori macroeconomici<br />

(valori in miliardi di dollari)<br />

2008 2009 2010<br />

Previsione<br />

2011<br />

Proiezione<br />

28,707 28,496 30,521 32,435<br />

22,9 23,6 24,3 25,0<br />

(a parità di potere di acquisto) 2.570b 2.622 2.702 2.724<br />

Variazione reale del PIL 3,2% 3,8% 5,0% 2,6%<br />

Composizione del PIL<br />

(2007)<br />

- Industria 40,8%<br />

- Agricoltura 12,4%<br />

- Servizi 46,7%<br />

Inflazione media 19% 3,7% 12,4% 13,2%<br />

Entrate di bilancio del governo<br />

centrale (% del PIL)<br />

Spese di bilancio del governo<br />

centrale (% del PIL)<br />

Posizione fiscale<br />

(Surplus/deficit di bilancio<br />

in % del PIL)<br />

Fonte EIU<br />

32,2 b 22,6 22,3 18,7<br />

36,1 b 32,9 31,0 29,3<br />

-3,9 -10,3 -8,6 -10,5<br />

1.2) Grado di apertura del <strong>Paese</strong> al commercio internazionale e agli investimenti<br />

esteri<br />

Il rapporto tra import/export e PIL mostra un relativo basso grado di apertura al commercio<br />

internazionale.


Il petrolio costitusce il principale prodotto d’esportazione, mentre per il non-oil, sono<br />

relativamente significative le esportazioni provenienti dal settore agricolo e pesca.<br />

Lo Yemen importa dall’estero una vasta gamma di prodotti, inclusi 60.000 b/g di prodotti<br />

derivati dalla raffinazione del carburante.<br />

A causa dello squilibrio tra import ed export, la bilancia commerciale e’ particolarmente<br />

vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi internazionali delle materie prime, in particolare del<br />

greggio.<br />

I principali mercati di sbocco delle esportazioni yemenite (rif. EIU 2007), principalmente<br />

petrolio, sono quelli asiatici, in particolare Cina, India, Thailandia, Corea del Sud.<br />

Quanto ai fornitori, i principali partners (rif. EIU 2007) sono gli Emirati Arabi Uniti, Cina,<br />

USA, Arabia Saudita.<br />

Modesto è anche il grado di apertura agli investimenti esteri, in rapporto al PIL, tenuto<br />

conto che gli investimenti si concentrano prevalentemente nel settore energetico,<br />

necessariamente dipendente dalla tecnologia estera.<br />

Dal 1992 al 2007 risultano comunque registrati presso la GIA (General Investment<br />

Authority) 5.840 progetti di investimento, per un totale di 1.706.632 mln YR (circa 8<br />

miliardi e mezzo di USD).<br />

Nel 2008 vi è stato un incremento del 40%, rispetto al 2007, degli investimenti in entrata.<br />

I principali investimenti sono concentrati nel settore dell’estrazione del petrolio. Si citano<br />

innanzitutto l’americana Yemen Hunt, la francese Total e la canadese Nexen.<br />

Altre imprese operanti nel settore sono le canadesi Vintage e Calvalley, la norvegese<br />

DNO, l’inglese Dove Energy e la cinese Sinopec.<br />

Total e’ inoltre impegnata in una joint venture (con Yemen Hunt e le sudcoreane SK e<br />

Hyundai) e la Yemen LNG, per l’estrazione del gas. Nel 2005 la Dubai Port Authority si e’<br />

aggiudicata l’appalto per il porto di Aden, dove sono attesi ulteriori investimenti.<br />

France Telecom e’ inoltre presente con un investimento nella compagnia telefonica<br />

Teleyemen.<br />

Dal dicembre 2008 e’ presente a Sana un ufficio dell’ENI, avendo l’Eni rilevato la<br />

compagnia inglese Burren Energy che nel 2006 si era aggiudicata licenze di esplorazione<br />

dei blocchi 6 e 17, comprendente il territorio di Aden/Abyan.<br />

Altre importanti società italiane, quali la SELEX SI (Gruppo Finmeccanica) e la D’Apollonia<br />

spa, sono già presenti nel <strong>Paese</strong> con propri uffici ed è altresì presente il Consorzio<br />

MEDEXPORT che rappresenta in Yemen 8 aziende italiane produttrici di medicinali.<br />

Nel settembre 2008, l’OVVIESSE ha aperto a Sana, con la formula del franchising, un<br />

proprio punto vendita.


Ad aprile 2008 sono stati firmati i production sharing agreements con 10 compagnie<br />

petrolifere in 10 blocchi esplorativi relativi alla terza gara internazionale per i diritti di<br />

sfruttamento del petrolio, tra cui l’australiana OMV, l’indiana Oil Corp, la norvegese DNO<br />

e la Kuwait Energy Company, comprendenti non solo l’esplorazione e la produzione di<br />

petrolio ma anche lo sfruttamento e il commercio di gas.<br />

Investimento rilevante yemenita all’estero e’ quello realizzato in Etiopia dalla National<br />

Tobacco Company.<br />

In Italia risulano registrate 4 società yemenite, mentre secondo i dati di registrazione della<br />

GIA (General Investment Authority) sono dieci le società italiane che partecipano a J.V.<br />

con aziende locali (produzione cuoio, torrefazione caffe’, fabbricazione materiali alluminio,<br />

assemblaggio motori e interruttori e tubi per pompe elettriche, assemblagio pompe<br />

verticali elettriche e tubi, fabbricazione blocchi cemento armato, fabbricazione materiali<br />

per imballaggio, ristorazione, sartoria e stamperia).<br />

Nel maggio del 2007 e’ stata approvata una nuova legge sul leasing, elaborata dalla<br />

Banca centrale e dalla IFC, allo scopo di sostenere il settore privato, in particolare le<br />

piccole e medie imprese, per favorirne l’accesso al credito ed incrementarne gli<br />

investimenti.<br />

Nel 2003, lo Yemen ha presentato formalmente domanda per divenire membro della<br />

WTO ed auspica di entrare a far parte del Consiglio di Cooperazione del Golfo.<br />

Bilancia commerciale dello Yemen<br />

(valori in miliardi di dollari e variazioni %)<br />

2008 2009 2010 (*) 2011 (*)<br />

Esportazion<br />

USD (Fob) 8,977 5,822 7,218 6,982<br />

Importazioni<br />

USD (Fob) -9,334 -7,521 -8,320 -8,485<br />

Bilancia<br />

Commerc.<br />

USD<br />

-357 -1,699 -1,102 -1,503<br />

Fonte EIU (*) dati di previsione<br />

Principali fornitori dello Yemen 2009<br />

(valori in dollari o euro e quote %)<br />

<strong>Paese</strong> Quota %<br />

Cina 14,0<br />

E A U 12,3<br />

India 8,6<br />

Arabia Saudita 5,8<br />

Turchia 4,5<br />

Fonte: elaborazione ICE su dati FMI-DOTS<br />

Principali clienti dello Yemen anno 2009<br />

<strong>Paese</strong> Quota %<br />

Cina 36,0<br />

India 13,5


Investimenti esteri diretti<br />

Giappone 5,3<br />

EAU 5,0<br />

Arabia Saudita 3,0<br />

Fonte: Fonte: elaborazione ICE su dati FMI-DOTS<br />

Flusso Investimenti Esteri<br />

Diretti in entrata<br />

(mln USD)<br />

Fonte: UNCTAD, WIR 09<br />

Flusso Investimenti Esteri<br />

Diretti in uscita (mln USD)<br />

Fonte: UNCTAD, WIR 09<br />

Stock Investimenti Esteri<br />

Diretti in entrata (mln USD)<br />

Fonte: UNCTAD, WIR 09<br />

Stock Investimenti Esteri<br />

Diretti in uscita (mln USD)<br />

Fonte: UNCTAD, WIR 09<br />

2006 2007 2008 2009<br />

1121 917 463 nd<br />

56 54 66 nd<br />

2. LE OPPORTUNITA’ PER IL SISTEMA ITALIA<br />

2842 3305 nd<br />

310 376 nd<br />

2.1) Andamento dell’interscambio commerciale con l’Italia e degli investimenti<br />

diretti bilaterali; opportunità di mercato per le imprese italiane<br />

Le oppportunità per il Made in Italy, sono relative ai prodotti il cui andamento esportativo<br />

ha già registrato un peso rilevante ed un positivo incremento medio: macchine ed<br />

apparecchi per la produzione e l’impiego di energia meccanica ed altre macchine di<br />

impieghi speciali e generali.<br />

Più in generale, le opportunità per il Made in Italy sono da mettere in relazione alle<br />

potenzialità di sviluppo dei settori di maggiore importanza per l’economia yemenita, pur<br />

tenendo conto delle difficoltà economico-congiunturali del <strong>Paese</strong>.<br />

Risorse minerarie, in particolare marmo e granito - Macchinari per l’estrazione e<br />

lavorazione delle pietre<br />

La ricchezza geologica del <strong>Paese</strong> è indiscussa, così come l’evidente assenza di un<br />

sistematico sfruttamento della stessa. In questo <strong>Paese</strong> le aziende italiane possono trovare<br />

vaste risorse minerarie da destinare all’esportazione verso i Paesi del Golfo e dell’Europa.<br />

Allo stesso tempo c’è spazio per la vendita di macchinari (anche di seconda mano) per<br />

l’estrazione, il trasporto e la lavorazione dei blocchi di marmo e granito. Le poche aziende<br />

yemenite che operano nel settore sono inoltre in cerca di partner commerciali per<br />

ampliare i propri investimenti, nonchè il loro mercato


Agricoltura, agroalimentare e pesca – Macchine ed apparecchiature agricole e per<br />

l’irrigazione. Macchine per la trasformazione dei prodotti agroalimentari e pesca e per il<br />

relativo confezionamento, imballaggio e conservazione.<br />

L'agricoltura è uno dei settori importanti dell’economia yemenita, pur se è limitata nel suo<br />

sviluppo dalla crescente scarsità di acqua, dall’impiego di metodi antiquati di coltivazione<br />

e dalla preferenza verso la coltura del qat (le cui foglie da masticare sono utilizzate dalla<br />

popolazione locale come blando stupefacente).<br />

È sentita l’esigenza di introdurre un più efficiente sistema di irrigazione ed impianti di<br />

dissalazione nel sud del <strong>Paese</strong>.<br />

L'agricoltura è in gran parte concentrata sugli altopiani (cereali, patate, ortaggi, frutta) o<br />

sulle pendici delle montagne, con coltivazioni su piccole terrazze (caffè e qat), la cui<br />

topografia è pertanto meno adatta all’impiego di macchine agricole, mentre le più<br />

pianeggianti zone meridionali e costiere (tabacco, cotone, datteri, banane) sono<br />

certamente più favorite nell’impiego della meccanizzazione.<br />

Le potenzialità offerte dall’industria della pesca sono notevoli. Lo Yemen dispone di<br />

2.500 km di costa, oltre che di numerose isole. Le acque territoriali del Mar Rosso e del<br />

Golfo di Aden sono particolarmente pescose. Il pescato è di ottima qualità ed è la fonte<br />

principale di occupazione e nutrimento di molti Yemeniti; negli ultimi 15 anni ha svolto un<br />

ruolo importante nell’alimentazione di gran parte della popolazione, alleviandone la<br />

povertà. Manca tuttavia un adeguato sistema industriale di sfruttamento, con potenziali<br />

opportunità per le nostre industrie del settore.<br />

Gas naturale e petrolio - Progetti di sviluppo e relative subforniture<br />

Pur se le risorse petrolifere sono in progressivo esaurimento, si presentano nuove<br />

opportunità per lo sfruttamento del gas naturale, quale il progetto Yemen LNG (gas), che<br />

prevede la costruzione di un impianto di estrazione a Mareb, un impianto di liquidificazione<br />

a Belhaf sul golfo di Aden, oltre che l’acquisizione di condutture di collegamento e di<br />

strutture portuali.<br />

Produzione ed erogazione di energia elettrica – Centrali elettriche e generatori di<br />

elettricità<br />

Il Ministero dell’Elettricità ha annunciato un programma per aumentare il volume della<br />

produzione di energia, con la previsione di nuovi impianti di distribuzione, mentre nelle<br />

zone rurali (ove si concentra la maggior parte della popolazione) sono prevalentemente<br />

utilizzati generatori privati o cooperativi. Teoricamente vi sono opportunità anche per lo<br />

sviluppo dell’energia eolica e solare.<br />

Edilizia, infrastrutture (in particolare progetto ponte Yemen-Gibuti), gestione risorse<br />

idriche, viabilita’ e trasporti, telecomunicazioni, riciclaggio e smaltimento rifiuti,<br />

turismo<br />

Opportunità possono essere offerte dall’export di strumenti medicali e prodotti<br />

farmaceutici, come testimoniato dalla presenza attiva del Consorzio MODEXPORT che


appresenta 8 aziende farmaceutiche italiane e che si propone di offrire consulenza e<br />

supporto anche ad altri operatori italiani del medesimo settore, interessati al mercato.<br />

I dati ISTAT sull’interscambio Italia-Yemen, relativi al 2009, registrano una sensibile<br />

diminuzione delle importazioni italiane dallo Yemen (-80,7%, rispetto allo stesso periodo<br />

2008). La diminuzione è dovuta prevalentemente al calo delle importazione italiana<br />

relative alle due principali voci, la cui incidenza e’ per l'Italia di peso preminente, quali i<br />

prodotti della pesca (diminuiti del 67% rispetto all'anno precedente) e il piombo e lavori in<br />

piombo diminuiti del 90,6%.<br />

Le esportazioni italiane verso lo Yemen hanno invece registrato una relativa lieve<br />

diminuzione rispetto all'anno precedente, riportando un decremento di circa il 5,1%.<br />

Anche nel 2009 il saldo commerciale dell’Italia nei confronti dello Yemen è stato di segno<br />

positivo, pari a 10,5 milioni di euro, ma con un surplus superiore di 16,3 milioni di Euro<br />

rispetto al 2008.<br />

L’interscambio commerciale nel 2009 e’ stato di 121,3 milioni di euro, contro i 150 milioni<br />

di euro del 2008, con un calo di circa il 19%.<br />

Le contrazioni registrate sono riconducibili principalmente alla grave crisi economica che<br />

ha colpito lo Yemen nell’ultimo biennio, aggravata dai riflessi della situazione finanziaria<br />

internazionale.<br />

I prodotti italiani maggiormente esportati nel 2009 (con indicato il relativo peso<br />

percentuale sul totale export italiano in Yemen) risultano essere: "macchine e apparecchi<br />

meccanici (49,7%)", "macchinari e apparecchiature elettriche e loro parti (11,9%)",<br />

"preparazioni a base di ceriali, di farine, di amidi, di fecole o di latte, prodotti di pasticeria<br />

(5%)", "lavori di ghisa, ferro e acciaio (4,9%)" e " materie plastiche e lavori in materie<br />

plastiche (3,5%)".<br />

Positiva è l’immagine e l’apprezzamento dei prodotti italiani tra i consumatori/utilizzatori<br />

yemeniti, anche se l’offerta italiana, ed EU in generale, si presenta mediamente poco<br />

competitiva per il mercato yemenita, prevalentemente orientato all’acquisto di prodotti a<br />

piu’ basso costo, di provenienza regionale o asiatca.<br />

Interscambio commerciale Yemen - Italia<br />

(valori in milioni di euro e variazioni %)<br />

2007 2008 Variazioni% 2009 Variazioni%<br />

2008/2007<br />

2009/2008<br />

Esportazioni 160,1 122,1 -23,67 115,9 -5,08<br />

Importazioni 14,5 27,9 87,54 5,4 -80,7<br />

Saldo 145,6 94,2 110,5<br />

FONTE ELAB. ICE DATI ISTAT


Export dell'Italia verso Yemen (principali settori)<br />

Valori in migliaia di Euro<br />

2008 2009 VAR%<br />

Macchinari e apparecchiature 58.836 56.838 -3,4<br />

Apparecchiature elettriche e apparecchiature<br />

per uso domestico non elettriche 10.614 10.725 1,0<br />

Prodotti alimentari 7.516 9.395 25,0<br />

Prodotti in metallo, esclusi macchinari e<br />

attrezzature 13.915 7.035 -49,4<br />

Prodotti di metallurgia 6.934 6.795 -2,0<br />

Computer e prodotti di elettronica e ottica,<br />

apparecchi elettromedicali, apparecchi di<br />

misurazione e orologi 4.712 6.622 40,5<br />

Prodotti ceramici 5.973 5.791 -3,0<br />

FONTE ELAB. ICE DATI ISTAT<br />

Export dell'Italia verso Yemen (principali prodotti)<br />

Valori in migliaia di Euro<br />

2008 2009 VAR%<br />

Macchine di impiego generale 33.213 26.017 -21,7<br />

Altre macchine di impiego generale 19.205 13.502 -29,7<br />

Alter machine di impiego speciale 4.571 12.301 169,1<br />

Strumenti e apparecchi di misurazione, prova<br />

4.145 6.049<br />

45,9<br />

e navigazione, orologi<br />

Motori, generatori e trasformatori elettrici,<br />

apparecchiature per la distribuzione e il<br />

controllo dell'elettricità<br />

Macchine per la formatura dei metalli e altre<br />

macchine utensili<br />

Articoli di coltelleria, utensili e oggetti di<br />

ferramneta<br />

FONTE ELAB. ICE DATI ISTAT<br />

5.487 4.962<br />

1.595 4.709<br />

2.837 4.209<br />

-11,2<br />

195,2<br />

48,3

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