Il Cinghiale Corazzato - Comunità Antagonista Padana

Infatti spesso ci si trova intrappolati
in una tela di convenzioni,
di banali formalismi e comportamenti
socialmente imposti che ci
soffocano perché “ ci si cuce addosso
brandelli di banalità che poi
non vanno più via e i guai incominciano
proprio da qui” cit.
Trovano nella violenza uno sfogo
che gli permette di scrollarsi quelle
frustrazioni che gli si appiccicano
addosso; è un modo per tornare a
una condizione primordiale di istinti
carnali e fisici che vengono
repressi per apparire dei benpensanti
socialmente accettati.
In definitiva è un modo per tornare
a qualcosa di concreto, seppure
violento, tuttavia umano, reale,
alla faccia di freddi swap, derivati,
subprime che, considerando la
bolla economica che sottendono,
di valore reale hanno ben poco.
Allora si possono immaginare gli
scontri più succulenti: la segreta-
ria con tacco 12 e unghie affilatissime
che non vede l’ora di
incontrare sul ring il manager
neo laureato tiranno con la segretaria
e asservito al superiore
più anziano;
il superiore più anziano che incontra
sul ring il capo reparto
del quale da anni brama il posto;
il responsabile acquisti vs il
responsabile vendite; il cuoco
della mensa gigantesco e afroamericano
che si trova contro
quella manager che gli rinfaccia
ogni giorno la dozzinalità dei
suoi cibi e che si nutre solo di
pillole e valium.
Tuttavia se , come pare stia accadendo,
questi combattenti non
si curano di osservare la prima
regola del fight club che, come
diceva Tyler Durden è “non si
deve mai parlare del fight club”,
allora gli scontri più pericolosi
devono ancora venire: ci prospettiamo
infatti un boom delle
iscrizioni a questi tornei da parte
di tutte quelle migliaia di piccolo-medio
investitori che verranno
accecati dal desiderio di
potersi “chiarire” con quei colletti
bianchi che hanno bruciato
i loro risparmi, allora sì che ci
saranno vere botte da orbi.
PIETRO SALA