03. PARTE SECONDA (10-18).pdf - ITIS Morosini
03. PARTE SECONDA (10-18).pdf - ITIS Morosini
03. PARTE SECONDA (10-18).pdf - ITIS Morosini
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>PARTE</strong> <strong>SECONDA</strong><br />
1.1-CENNI SULLA SITUAZIONE ECONOMICO SOCIALE DELLA CITTÀ<br />
Correva la fine del <strong>18</strong>00 e la popolazione di Ferentino era di 12.398 abitanti 1 , di cui 8.000 2<br />
erano concentrati sul colle circondato dalle mura ciclopiche, usate nel passato per difendersi<br />
dagli invasori e dai briganti.<br />
Nel 1902 in Ferentino furono censite le seguenti industrie:<br />
-9 frantoi da olio che occupavano 38 operai per 90 giorni l'anno<br />
-1 fabbrica di cappelli con 2 operai per <strong>18</strong>0 giorni l'anno<br />
-1 tipografia con 2 operai per 250 giorni l'anno<br />
-2 fabbriche di carri, carrozze, ecc. con 3 operai per 300 giorni l'anno<br />
-6 fabbriche di botti, barili, tini con 13 operai per 90 giorni.<br />
Nella città, era esercitata come industria casalinga la fabbricazione delle spazzole di seggina; si<br />
calcolava che se ne producevano in media 200.000 l'anno, le quali venivano vendute<br />
principalmente nelle provincie di Roma, Bari, Napoli, Chieti, ma si esportavano anche<br />
all'estero. Addetti a questa lavorazione erano occupati 57 operai (38 adulti e 19 ragazzi) per 170<br />
giorni in media all'anno. Il numero degli operai occupati nelle imprese industriali di Ferentino<br />
era in totale di 115 3<br />
Il resto della popolazione viveva quali esclusivamente di una economia agricola, basata sulla<br />
produzione di olio, vino e cereali come la restante popolazione della valle del Sacco. 4<br />
Nell’agricoltura della Ciociaria era molto diffuso il patto colonico 5 , questo tipo di contratto<br />
interessava circa il 20,3% della popolazione, più numerosa invece era la categoria dei braccianti<br />
agricoli 6 , circa il 23% , infine la rimanente parte dei contadini lavorava i terreni presi in affitto.<br />
Il Consiglio comunale di Ferentino era politicamente a stragrande maggioranza clericale 7<br />
liberale. Alle elezioni per il Consiglio Provinciale di Roma nel mandamento di Ferentino il<br />
Sindaco cav. Vincenzo Roffi Isabelli, fu più volte eletto, senza competitori 8 .<br />
1 Dati ISTAT censimento generale del 1901<br />
2<br />
A. C. Fer b.214 rg.714 (1902): lettera n.883 del 28 maggio 1902 di risposta alla nota del <strong>10</strong> aprile 1902 del Sindaco<br />
di Sora con la quale erano stati posti dei quesiti relativi sull'illuminazione pubblica elettrica.<br />
3<br />
A. Esta op. cit. pg.51 dati Annali di Statistica 1902 Le industrie della provincia romana.<br />
4 B. Brizzi Lazio Scomparso pg.159.<br />
5<br />
A. Esta op. cit. pag.20 Il proprietario concede al colono un terreno nudo o incolto con l’obbligo di eseguire a tutte<br />
sue spese determinati miglioramenti e deve corrispondere al proprietario la metà, o un terzo, o i due quinti dei<br />
prodotti del suolo.<br />
6A. Esta op. cit. pag.21 Nei primi anni di questo secolo scorso il salario giornaliero per gli uomini era di L. 1,00 (£<br />
6.300), per le donne era L. 0,80 (£ 5.040) e per i ragazzi di era L. 0,60 (£ 3.780)<br />
7 A. Esta op. cit. pg.50 Gli schieramenti politici risultanti dalle elezioni amministrative del <strong>18</strong>99 sui 40 comuni del<br />
Circondario di Frosinone erano così rappresentati nei consigli comunali: Moderati (monarchici) 235; Progressisti 25;<br />
Clericali opportunisti 307; Clericali intransigenti 119; Incerti 11. In Ferentino i clericali intransigenti ottennero la<br />
maggioranza relativa (12 consiglieri su 30).<br />
8 A. Esta op. cit. pg 51 elezioni del <strong>18</strong>99; pg.115 elezioni del 1905; pg.134 elezioni 1907. Il cav. Roffi Isabelli era<br />
candidato alle elezioni provinciali per lo schieramento liberale-moderato<br />
<strong>10</strong><br />
<strong>10</strong>
1.2-L'ILLUMINAZIONE A PETROLIO<br />
Negli anni precedenti all'utilizzo dell'energia elettrica, la città di Ferentino era dotata di un<br />
sistema di illuminazione a petrolio, così come risulta dai documenti consultati. Per provvedere<br />
all'accensione dei 93 fanali si consumavano circa 3.750 litri di petrolio per un spesa annua<br />
complessiva di L. 3.000 (corrispondenti £ <strong>18</strong>.900.263 del 1998). La predetta spesa era<br />
comprensiva dell'acquisto del petrolio, della manutenzione e del salario di 4 persone (lampisti)<br />
che percepivano un salario mensile L.15 [£ 94.501] ognuno. 9<br />
I lampisti sorvegliavano ognuno ¼ dell'impianto di illuminazione a petrolio (23 lumi) e<br />
dovevano provvedere certi giorni ad accendere spegnere i lampioni. <strong>10</strong> Capitava a volte che<br />
costoro creavano problemi alla Amministrazione Comunale come risulta da un documento del<br />
8.6.<strong>18</strong>96 “una sera di giugno <strong>18</strong>96, il Capo guardia trovò 6 lampioni spenti, per tale motivo la<br />
Giunta applicò una multa di L. 3 (£ <strong>18</strong>.857) al lampista inadempiente.” 11<br />
9 A.C. Fer b.214 rg.708: lettera n.2328 del <strong>18</strong> 09.<strong>18</strong>99, in risposta alla nota del 6 settembre <strong>18</strong>99 del Comune di Cori<br />
che chiedeva informazioni sull’impianto di illuminazione a petrolio.<br />
<strong>10</strong> A.C. Fer Reg Giunta anno <strong>18</strong>96/<strong>18</strong>97:G.M. n.143 del 14.4.<strong>18</strong>96I lampioni a petrolio erano soggetto ad atti di<br />
vandalismo da parte dei ragazzi di Ferentino, sono stati trovati dei documenti che attestano tale fenomeno. Il 14<br />
aprile <strong>18</strong>96 il capo guardia in un suo rapporto al Comune segnala che un bambino di anni <strong>10</strong> ruppe<br />
(presumibilmente lanciando sassi) due lampioni a petrolio.<br />
11 A.C. Fer. Rg Giunta anno <strong>18</strong>96/97:G.M. n.233 del 8.6.<strong>18</strong>96. A seguito del rapporto del Capo Guardia sugli<br />
inconvenienti che si verificano alla illuminazione notturna della città. Visto che furono trovati spenti n. 6 fanali del<br />
reparto di servizi spettante ad un certo lampista delibera di applicargli una multa di L. 3 facendogli osservare che se<br />
si sarebbero verificati altri inconvenienti, la Giunta sarebbe stata costretta a licenziarlo. E così fece per un altro<br />
lampista.<br />
11<br />
11
I fanali non venivano accessi solamente nelle notti di luna piena e di cielo stellato. 12 Per il<br />
rifornimento di petrolio il Comune indiceva gare d’appalto le quali rimanevano spesso deserte,<br />
come risulta dalla documentazione relativa agli anni <strong>18</strong>94/95 in quanto il comune richiedeva<br />
materiali a costi troppo bassi.<br />
Per questi motivi, o meglio a causa delle difficoltà di trovare il petrolio, il comune accettò la<br />
proposta della Noerremberg (di cui non abbiamo trovato un documento specifico), di<br />
sostituire il vecchio sistema di illuminazione ed adottare quello di tipo elettrico.<br />
Si deve supporre che la proposta della Noerremberg sia pervenuta al Comune agli inizi<br />
dell'anno <strong>18</strong>97, in quanto è stata trovata una lettera del 25 settembre <strong>18</strong>97 con la quale la<br />
suddetta società ricordava al Comune che diversi mesi prima gli aveva inviato il Capitolato<br />
dell'impianto della luce elettrica, e lo sollecitava a dare una risposta in merito. Questa lettera fu<br />
scritta dopo che era stata effettuata l'inaugurazione dell'impianto dell'illuminazione in<br />
Guarcino, dove la Noerremberg aveva costruito lungo l'alto corso del fiume Cosa una centrale<br />
idroelettrica. La società aveva proposto lo stesso progetto anche ai comuni di: Alatri, Ferentino e<br />
Veroli.<br />
Il Consiglio Comunale affrontò la questione dell'illuminazione elettrica nella seduta del 13<br />
maggio del <strong>18</strong>97.<br />
1.3- LA SCELTA DELL'ILLUMINAZIONE ELETTRICA<br />
Il 13 maggio <strong>18</strong>97 il Consiglio Comunale si riunì per discutere il progetto d'impianto ed esercizio<br />
dell'illuminazione elettrica<br />
La riunione in seduta pubblica fu presieduta dal Sindaco Cav. Vincenzo Roffi Isabelli e fu<br />
portata avanti con vivacità e interesse.<br />
La ditta Noerremberg aveva inviato al Comune il suo capitolato d'opera e chiedeva, per il<br />
funzionamento dell'impianto un canone annuo di L.4.000 (£ 25.200.351). Dopo che il segretario<br />
lesse il capitolato d'opera intervenne per primo il consigliere Capriglioni Ambrogio il quale<br />
affermò che il canone doveva essere pagato dal Comune dopo l’installazione e il<br />
funzionamento dell’impianto.<br />
Più prudente fu invece Il consigliere Cesare Stampa, il quale propose di aspettare e procedere<br />
con cautela e di vedere l'impianto in funzione prima in altre città limitrofe in modo da<br />
verificare praticamente il funzionamento. Inoltre fece presente che per tale impianto il Comune<br />
avrebbe speso L. 1.000 (£ 6.300.087) in più alla spesa per l'illuminazione a petrolio (L. 3.000)<br />
e che quindi avrebbero dovuto aumentare la tassa del fuocatico 13 , colpendo soprattutto anche i<br />
meno abbienti.<br />
Il più entusiasta e favorevole al progetto dell'illuminazione elettrica fu il consigliere Pezzella<br />
Vittorio, il quale osservò che l'aumento di L. 1.000 per il nuovo servizio non sarebbe stato un<br />
onere pesante per il bilancio del Comune in quanto, secondo il Pezzella, l'impianto della luce<br />
elettrica avrebbe favorito il lavoro degli operai, ed inoltre il Comune sarebbe stato obbligato<br />
a fare ritinteggiare le case, a migliorare la selciatura delle vie, piazze e altro.<br />
L'assessore Scala Costantino affermò che i lavori proposti dal consigliere Pezzella potevano<br />
12 A.C. Fer b.214 rg.708: lettera n.2328 del <strong>18</strong> 09.<strong>18</strong>99 cit.<br />
13 Imposta medievale riscossa per famiglia (cioè per fuoco, focolare) a prescindere dal numero dei componenti della<br />
famiglia stessa<br />
12<br />
12
farsi anche indipendentemente dall'impianto dell'illuminazione elettrica e concluse il suo<br />
intervento proponendo di studiare la questione e verificare se il bilancio del <strong>18</strong>98, poteva<br />
consentire questo aumento di spesa.<br />
Il consigliere Pezzella Vittorio ribadì nuovamente le proprie opinioni e propose che il<br />
Consiglio approvasse in linea di massima il progetto dell'illuminazione elettrica senza fissare<br />
al momento né il numero delle lampade da installare e né l'eventuale spesa che si sarebbe<br />
dovuta sostenere. A sostegno della sua tesi chiese che fosse letta una lettera del Sindaco di<br />
Bracciano, nella quale lo stesso si dichiarava soddisfatto dell'impianto dell'illuminazione<br />
elettrica della sua città costruito, in quel comune, dalla Noerremberg.<br />
L'assessore Scala Costantino propose di chiedere delle garanzie alla ditta, ma a sua volta il<br />
Sindaco intervenne rispondendo che il rappresentante della Ditta aveva assicurato verbalmente<br />
di essere pronto nel caso in cui il Comune accettasse di costruire tale impianto e depositare una<br />
somma come cauzione.<br />
Il consigliere Cellitti Giuseppe osservò che dal Capitolato d'appalto risultava che il progetto era<br />
favorevole solo al concessionario, mentre erano presenti condizioni abbastanza onerose per il<br />
Comune. Quindi affermò che sarebbe stato opportuno rinviare il progetto fino a quando il<br />
Comune non avesse chiuso la transazione in corso con la Società Generale Immobiliare in<br />
Roma che era stata dichiarata fallita. In quanto la somma che il Comune avrebbe ottenuto<br />
dalla suddetta transazione poteva essere utilizzata per finanziare il progetto dell'illuminazione<br />
elettrica.<br />
La discussione proseguì animata, ma scaturì unanime l'idea di approvare in via di massima<br />
l'impianto della illuminazione elettrica in città, salvo scegliere successivamente quei progetti che<br />
si sarebbero ritenuti più convenienti e vantaggiosi per il Comune.<br />
Il consigliere Cocumelli avv. Pietro propose di approvare il progetto dell'impianto<br />
dell'illuminazione elettrica senza che il Comune assumesse impegni con nessuna impresa.<br />
Il consigliere Pezzella Vittorio non condivise questa proposta perché a suo avviso significava<br />
non prendere nessuna decisione, allora propose di fissare al 1 luglio <strong>18</strong>97 il termine entro il<br />
quale studiare la questione, dopo di che il Consiglio avrebbe potuto deliberare con maggior<br />
causa l'argomento.<br />
L'assessore Scala Costantino non fu d'accordo con quanto affermato dal Pezzella, in quanto per<br />
lui il limite di tempo assegnato per analizzare la questione era troppo breve, in quanto<br />
l'Amministrazione Comunale doveva essere libera nella sua scelta.<br />
Il consigliere anziano Cellitti Giuseppe propose allora che si rinviasse anche lo studio della<br />
proposta e del progetto, al momento della stesura del bilancio di previsione del <strong>18</strong>98.<br />
La discussione continuò viva e animata fino a quando il consigliere Cellitti Giuseppe facendo<br />
una sintesi della discussione pose all'attenzione del Consiglio il seguente ordine del giorno.<br />
1)di accettare in linea di massima l'impianto d'illuminazione elettrica nella città;<br />
2)di sostituire l'illuminazione a petrolio con quella elettrica;<br />
3)di nominare una Commissione con incarico:<br />
a)di esaminare vari progetti, che eventualmente durante questo periodo di tempo<br />
fossero stati presentati;<br />
b)di prendere informazioni;<br />
c)di visitare se necessario le città, nelle quali funzionava il nuovo sistema<br />
d'illuminazione elettrica;<br />
e)di riferire al Consiglio il risultato della sua azione entro il 31 agosto <strong>18</strong>97.<br />
13<br />
13
Posto ai voti il suddetto ordine del giorno fu dal Consiglio approvato all'unanimità. Furono scelti<br />
a far parte della Commissione d'esame i Consiglieri Cellitti Giuseppe, Pezzella Vittorio e<br />
Sterbini Cesare.<br />
1.4-LE PROPOSTE<br />
Dopo questa deliberazione si deve presumere che la Commissione visitò la città di Guarcino e<br />
quella di Alatri, che si trovavano nel Circondario di Frosinone, dove la ditta Noerremberg<br />
aveva installato l'impianto di illuminazione elettrica. Nel frattempo oltre alla proposta della<br />
ditta Noerremberg se ne aggiunse un'altra presentata dagli ing. Fazio Achille e <strong>Morosini</strong> Luigi<br />
presumibilmente tra giugno e luglio del <strong>18</strong>97.<br />
La Commissione confrontò le due proposte presentate dalla ditta Noerremberg e C e dagli<br />
ingegneri Luigi <strong>Morosini</strong> e Achille Fazio, dal loro confronto 14 possiamo desumere quale dei due<br />
contratti fosse più o meno interessante.<br />
1°)Secondo il preventivo della ditta Noerremberg e C, il Comune alla scadenza del contratto<br />
della durata di quarant'anni doveva:<br />
a)o far fronte alla spesa d'acquisto di tutto l'impianto, che se pure modesto veniva stimata<br />
non inferiore a lire 50 mila (£ 315.004.390);<br />
b) o prorogare il contratto, solo se la Ditta liberamente era disposta ad accettare, se si<br />
dichiarava indisponibile a prolungare la concessione il Comune di Ferentino, o, doveva<br />
acquistare obbligatoriamente tutto l'impianto, o, doveva cambiare il sistema<br />
d'illuminazione.<br />
La proposta degli ingegneri <strong>Morosini</strong> e Fazio invece stabiliva che alla scadenza del contratto<br />
dopo quarant'anni il Municipio diveniva proprietario di tutto l'impianto senza dover pagare<br />
nulla.<br />
2°)Il canone chiesto dalla Noerremberg era di lire 4 mila annuo (£ 25.200.351).<br />
Quello degli ingegneri <strong>Morosini</strong> e Fazio era di lire 3 mila ottocento (23.940.333)<br />
3°)Il numero delle lampade [ragguagliate di 16 candele (64 W)] per la Noerremberg<br />
corrispondeva a circa 62 [<strong>10</strong>00 candele (4 kW)] più due lampade ad arco da porre nella piazza<br />
del Mercato. Il numero delle lampade del progetto degli ing. <strong>Morosini</strong> e Fazio invece<br />
corrispondeva a circa 80 [1280 candele (5,1 kW)] e di due lampade ad arco alla piazza del<br />
Mercato.<br />
4°)La Noerremberg concedeva la fornitura di energia elettrica ai privati per 16 centesimi(£<br />
1.008) la sera per luce di una lampada di 16 candele [lire 57,60 l'anno(£ 362.885)]<br />
Gli ingegneri <strong>Morosini</strong> e Fazio invece la concedevano per centesimi 12 (£ 756) a sera [lire 42<br />
annue(£ 264.603)]<br />
5°)I prezzi dell'allegato C della Noerremberg erano quasi doppi dei cataloghi delle industrie<br />
produttrici.<br />
Gli ingegneri <strong>Morosini</strong> e Fazio, invece, si impegnavano a fornire il materiale elettrico ad un<br />
prezzo maggiorato del <strong>10</strong>% in più rispetto a quelli di listino.<br />
6°)Le opere di installazione dell’impianto per la Noerremberg era tutte a carico del Municipio,<br />
mentre per gli ingegneri <strong>Morosini</strong> e Fazio, erano a carico dei concessionari.<br />
14 A.C.Fer. b. 214 rg.708: relazione della commissione d’esame inviata per l’approvazione alla Sotto prefettura di<br />
Frosinone e restituita vistata il 22.9.<strong>18</strong>97<br />
14<br />
14
7°)Anche sulle multe vi era una considerevole differenza, per esempio, in caso di mancata<br />
erogazione della corrente elettrica, la Noerremberg fissava una penale di solo 8 lire(50.400) per<br />
sera, per gli ingegneri <strong>Morosini</strong> e Fazio era di lire 30 (£ <strong>18</strong>9.002) la prima sera e lire 40 (£<br />
252.003) per le successive. In caso di ritarda sull'accensione la Noerremberg stabiliva una multa<br />
di lire 0,20 (1.260) per ogni ora, per gli ingegneri <strong>Morosini</strong> e Fazio era invece lire 3 (£ <strong>18</strong>.900)<br />
per la prima ora e 6 lire (37.800) le ore successive.<br />
Il confronto dei due capitolati effettuato dalla Commissione si soffermò solo sugli aspetti<br />
strettamente contrattuali, non sull'aspetto tecnico. Dagli atti risulta chiaramente che la ditta<br />
Noerremberg avrebbe fornito energia elettrica prodotta con la forza idraulica. Mentre gli<br />
ingegneri Fazio e <strong>Morosini</strong> intendevano generare l'energia elettrica, con delle macchine a vapore<br />
da 50 cavalli (si presume almeno due di cui una di riserva). Secondo il progetto dei due<br />
ingegneri le macchine sarebbe state poste nel comune di Ferentino, presumibilmente all'esterno<br />
delle Mura ciclopiche. Le macchine a vapore consumavano un chilogrammo di carbone per ogni<br />
cavallo e per ora. Quindi in caso che la caldaia funzionasse per 8 ore ogni notte (ciò era<br />
possibile in estate) il consumo giornaliero si sarebbe aggirato intorno a 4 quintali di carbone. Al<br />
prezzo di L. 3 al quintale (£ <strong>18</strong>.900), la spesa quotidiana sarebbe stata di L. 12 (£ 75.601).<br />
La Noerremberg invece aveva in Guarcino la propria centrale idroelettrica che era l'unica del<br />
Circondario di Frosinone. Le autorità comunali erano però orientate a scegliere il progetto<br />
della Noerremberg, nonostante le migliori condizioni contrattuali presentate dagli ingegneri<br />
Fazio e <strong>Morosini</strong> di ciò abbiamo testimonianza in una lettera appello al sindaco Roffi Isabelli del<br />
12 ottobre <strong>18</strong>97.<br />
In questa lettera dopo i rituali atti di stima e di deferenza tipici di quell'epoca. Gli ingegneri<br />
Fazio e <strong>Morosini</strong> ribadiscono i vantaggi economici della loro proposta rispetto a quella dei<br />
concorrenti già rilevati in fase di confronto da parte della Commissione comunale, e chiesero<br />
al Sindaco per quale il motivo basava le proprie scelte più sul sistema di produzione che non<br />
sull’aspetto economico di tutto il progetto.<br />
Documento (A. C. Fer. b. 214 rg.708)<br />
Ing. Achille Fazio Roma 12 ottobre <strong>18</strong>97<br />
Gentilissimo signor Sindaco<br />
noi la ringraziamo una volta ancora della cortese attenzione che mostra prestare alla nostra cosa. Non è facile e<br />
frequente trattare con tanta amabilità e com tale disinteressato criterio una questione d'opera pubblica così come<br />
la tratta Lei.<br />
Da tutto quello che avevamo ieri l'onore di sottoporle, Ella avrà fatto le deduzioni giuste e serene.<br />
Se il tempo non le facesse difetto, nello studio comparativo dei due capitolati, troverebbe di sé tanto materiale da<br />
non aver bisogno alcuno di altro giudizio, visto che Lei tanto.<br />
Ma poiché, Ella ha così scarso tempo, ci permette di riassumere qui tale confronto fra i due capitolati.<br />
CANONE- V'è già una differenza di 200 lire l'anno.<br />
QUANTITA` DI LUCE- V'è una differenza in più, per noi, di <strong>18</strong> lampade di 16.<br />
SPESE DI CONTRATTO- Per la registrazione del contratto, circa 2.500 lire. La Noerremberg esige che la<br />
metà venga pagata dal Comune, noi le paghiamo tutte noi.<br />
TARIFFE PRIVATE- La Noerremberg dà ai privati le lampade da 16 a £ 57,60 l'anno noi, invece, le diamo a 42,00<br />
l'anno.<br />
MULTE E PENALI- Basta leggere un po' i due capitolati per rilevare la differenza enorme che quello che più<br />
deve preoccupare l'Amministrazione è la parte del capitolato che tratta della concessione e dei fatti e alla<br />
scadenza di queste.<br />
La Noerremberg, scaduti il 40°anno, ha la facoltà di sciogliersi di ogni vincolo, se lo crederà. La il Municipio?<br />
15<br />
15
dopo aver pagato 40 anni quaranta volte quattromila lire deve o sobbarcarsi a riscattare l'impianto, o a<br />
rinnovare, se ciò piace all'Impresa, a patti non stabiliti neppure e che potrebbero essere ancora più gravosi, il<br />
contratto.<br />
Di più su tutto va male per la Noerremberg, alla scadenza del contratto che ha l'obbligo di potarsi via tutto il<br />
materiale, come se avesse da portare via del terreno di scavo o non avesse un pregiudizio. E` infatti, un obbligo<br />
curioso quello di portarsi via del rame, del ferro che al 40° anno, forse, la Noerremberg prenderà, sicuro senza<br />
valore!!<br />
Noi, invece, diciamo onestamente al Comune: la concessione è per 4 anni; dopo, se tutte due le parti contraenti<br />
conviene, il contratto si rinnova; altrimenti cediamo tutto l'impianto di illuminazione elettrica gratis et amore.<br />
Questo fatto bilaterale e la dimostrazione della nostra buona fede e del nostro modo di trattare gli affari.<br />
Come vede, non c'è bisogno di alcun perché Lei, col suo esattissimo criterio e con la sua intelligenza chiara, abbia<br />
a giudicare dei sondaggi delle nostre domande.<br />
Il Municipio - e nessun Municipio del mondo lo ha mai fatto- non può non deve imporre la forza, donde venga, a<br />
quale distanza si produce: ha il diritto sacrosanto ed il dovere di esigere che la città sia continuamente illuminata<br />
con quella continuità di luce contrattuale, per quella durata di tempo stabilita e per quell'esattezza di<br />
funzionamento che si richiede.<br />
Se a noi venisse in mente di andare all'Aniene, a Trevi, a prendere le forze, che cosa potrebbe dire il Comune?<br />
Nulla, così come non si dice ad altri che la porta da Guarcino, a 20 chilometri o più.<br />
I 20 chilometri non sono più una distanza considerevole, ma per i piccoli impianti vale più, per due o tre mesi una<br />
motrice (di riserva) a vapore funzioni sulla rete di 2 Kilowatti che avesse una condotta di 20 chili, per la quale, a<br />
far le cose bene occorre una continua sorveglianza!<br />
Che tutto ciò, ed altro, d'ordine tecnico-finanziario, non interessa il Comune: questo ha il diritto di esigere che<br />
l'impresa contratti e firmi davvero, a tale scopo richieda una cauzione di mille lire; il Municipio ha il diritto di<br />
rescindere il contratto e di incassare la cauzione se dopo un tempo stabilito i lavori i lavori non si iniziano; ha il<br />
diritto di esigere che questi ultimi si facciano in un tempo anche fissato e con la sorgeglianza di persone<br />
incaricate dal Comune; può il Municipio esigere che le operazioni siano fatte bene e che la consegna non venga<br />
al Comune non dopo un collaudo regolare; deve pretender che l'impianto funzioni regolarmente e costantemente;<br />
in caso contrario per un primo periodo si utilizza una illuminazione a petrolio; per un secondo le multe si<br />
aggravano, fino a stabilire un terzo periodo, dopo del quale, se l'impresa non accudisce e mantiene i suoi impegni,<br />
il Comune può rescindere il contratto.<br />
Garanzie, dunque, quante ne vuole e può escogitare il Municipio, ma imposizioni tecniche proprie all'impianto,<br />
alla natura della forza ecc.. non mi pare siano doverose.<br />
Quello che deve spender uno che porta la corrente da 20 chilometri, per la rete di fili(circa 20 mila lire) e per la<br />
sorveglianza della condotta (un cantoniere non può prendere meno di 600 lire l'anno certo) e più di quanto<br />
occorra a noi per alimentare 3 mesi dell'anno la rete con motrice a vapore. E glielo dimostriamo subito, 17<br />
chilometri di condotta elettrica in più servono circa 17 mila lire oltre 6% km 1.020 al chilometro; <strong>10</strong>00 pel<br />
cantoniere; in tutto si ha una spese maggiore annua di lire 1.620.<br />
Una motrice a vapore di 50 cavalli consuma circa 1 Chilogrammo di carbone per ogni cavallo e per ogni ora.<br />
Lavorando, d'estate 8 ore la notte andiamo da consumare 4 quintali di carbone; pagandolo 3 Lire il quintale, la<br />
spesa per 3 mesi è di 1.080 Lire.<br />
Ma quali vantaggi per l'impresa e pel Comune di avere a vista d'occhio sotto di sé tutta linea elettrica! Chi se le<br />
muove di una rete elettrica potrebbe testimoniarlo!<br />
Di più l'impianto di Ferentino dipenderebbe da quello di Guarcino, quando, invece, così Ferentino ne avrebbe uno<br />
a sé indipendente. E per la città che tiene al proprio decoro ed alla propria indipendenza le cose non ha lieve<br />
importanza.<br />
Comunque consideri, gentilissimo signor Sindaco, Ella troverà tutto per non dubitare un solo momento delle<br />
preferenze scaturite dalle nostre domande.<br />
E se Ella si persuaderà, come siamo certi, della bontà della nostra offerta, siamo sicuri che nessuno assessore<br />
potrà pensarla diversamente senza tradire gli interessi del Comune, alla cui custodia sta Lei, così onesto e così<br />
indipendente.<br />
Scusi tanto la lungaggine della lettera e ci creda, gentilissimo signor Sindaco, con tutta cordialità e con tanti<br />
ossequi.<br />
Devoti suoi F.to Achille Fazio F.to Luigi <strong>Morosini</strong><br />
16<br />
16
Nel frattempo la ditta Noerremberg per ridurre le più evidenti differenze tra i due progetti<br />
modificò il proprio capitolato. Questa informazione si ricava da una lettera del 13 novembre<br />
<strong>18</strong>97 15 degli ingegneri Fazio e <strong>Morosini</strong> che chiesero al Sindaco di Ferentino una copia del<br />
nuovo capitolato per presentare le loro eventuali contro proposte.<br />
Il nuovo capitolato conteneva le seguenti variazioni:<br />
a)il canone annuo richiesto era di Lire 3.600 (£ 22.680.316) per una potenza base fornita di<br />
1.500 candele (6 kW). Rispetto al precedente il canone era stato ridotto di L. 400 e la potenza<br />
fornita era stata aumentata di 500 candele (2 kW).<br />
b)fu innalzata la multa che la ditta doveva corrispondere al Comune in caso di mancato<br />
funzionamento dell'impianto per sera a L.11 (£ 69.300) mentre nel precedente preventivo era di<br />
L 8 (£ 50.400).<br />
c)rimase, invece, invariata la penalità di Lire 0,20 (£ 1.260) per ogni ora, in caso di ritardata<br />
accensione per lampada.<br />
Il consiglio comunale dopo la seduta del 13 maggio <strong>18</strong>97 fu riconvocato l'11 agosto del<br />
<strong>18</strong>98 per riesaminare lo stesso argomento. Nella detta seduta il consiglio comunale prese atto<br />
delle variazioni apportate al capitolato dalla ditta Noerremberg come quelle sopra evidenziate,<br />
e all'unanimità il Consiglio deliberò di accettare in via di massima il progetto dell'impianto<br />
dell'illuminazione elettrica salvo all'atto della stipula del contratto stabilire il numero delle<br />
lampade necessarie per un efficace servizio di illuminazione.<br />
1.5-AUTORIZZAZIONE ALLA GIUNTA PER LA STIPULA DEL<br />
CONTRATTO<br />
Il Consiglio Comunale di Ferentino si riunì successivamente il 3 dicembre <strong>18</strong>98. Alla<br />
riunione fu presente il signor Cadlolo Augusto rappresentante della Noerremberg, per fornire<br />
eventuali chiarimenti e spiegazioni in merito. La seduta iniziò con la lettura del capitolato<br />
15 A.C. Fer. b. 214 rg.708<br />
17<br />
17
da parte del segretario. Il primo ad intervenire fu l'assessore Cesare Ricci, che propose di<br />
obbligare la ditta a modificare il sistema dell'illuminazione prima dei venti anni, periodo<br />
minimo stabilito nel capitolato, se qualora l'evoluzione tecnologica avesse permesso<br />
miglioramenti nei sistemi d'illuminazione. La seduta andò avanti con alti e bassi e varie<br />
proposte fino a quando l'assessore Pezzella Vittorio, preso atto che la maggioranza del Consiglio<br />
era pronta a deliberare chiese che la giunta si garantisse esigendo una cauzione di L. <strong>10</strong>.000 (£<br />
63.000.878) dalla ditta Noerremberg. Il Sindaco chiudendo la discussione propose che il<br />
Consiglio:<br />
1)autorizzasse la Giunta a stipulare il contratto con la ditta Noerremberg per la sostituzione<br />
dell'attuale illuminazione a petrolio con quella elettrica;<br />
2)che la firma del contratto con la Noerremberg fosse subordinata al versamento nelle Casse<br />
comunali da parte della stessa di una tassa di cauzione di L. <strong>10</strong>.000 (£ 63.000.878);<br />
3)che la ditta fornisse gratuitamente 20 candele (80 w) per l'Ospedale.<br />
Il Consiglio si riunì nuovamente il 3 gennaio <strong>18</strong>99 perché la sotto Prefettura con una lettera del<br />
26 dicembre <strong>18</strong>98 invitò il Comune a ridiscutere l'argomento, in quanto non aveva ratificato la<br />
delibera del 3 dicembre <strong>18</strong>98, facendo le seguenti osservazioni:<br />
a)la cauzione doveva essere versata dalla ditta alla Cassa Depositi e Prestiti e non in quelle<br />
comunali;<br />
b) siccome la spesa deliberata interessava il bilancio comunale per oltre 5 anni, la deliberazione<br />
doveva essere presa in seconda lettura.<br />
Anche questa seduta fu aperta a richiesta da alcuni consiglieri. con la lettura del Capitolato. Al<br />
termine intervenne il consigliere Apolloni Giovanni che chiese che fra le condizioni da<br />
inserire nel contratto fosse stabilito che l'intensità della Luce dell'impianto elettrico di Ferentino<br />
non fosse inferiore a quella del Comune di Guarcino.<br />
Gli altri Consiglieri fecero osservare che il criterio proposto non era obiettivo, e che era più<br />
saggio attenersi alle clausole inserite nel Capitolato, dove era fissato un metodo oggettivo per<br />
valutare il valore dell'intensità della luce.<br />
Il Consiglio preso atto delle osservazioni fatte dalla Sotto Prefettura a voti unanimi approvò in<br />
seconda lettura la precedente deliberazione 3 dicembre <strong>18</strong>98.<br />
<strong>18</strong><br />
<strong>18</strong>