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Date ottobre 2010 Titolo La betoniera 05 2010 3.21 MB

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04.1.a<br />

04.1.a.b Le navi che sbarcano<br />

al nuovo Terminal Crociere<br />

di Porto Corsini a Ravenna.<br />

04.1.c Foto aerea del Terminal<br />

Crociere di Ravenna.<br />

04.1<br />

lavori in corso<br />

di Angela Vincenzi<br />

Completati i lavori del Terminal Crociere di<br />

Porto Corsini: arrivano le navi da crociera…<br />

Sono terminati i lavori dell’appalto denominato<br />

“Opere di Protezione a mare di Porto Corsini,<br />

III Stralcio”, informalmente “nuovo Terminal<br />

Crociere”. E sono arrivate le prime navi…<br />

L’opera fa parte del progetto, rientrante nel Piano<br />

Regolatore Portuale vigente, di dotare l’avamporto<br />

nord di Porto Corsini di alcune infrastrutture portuali,<br />

prima tra tutte uno sporgente per l’attracco<br />

delle navi da crociera, poi un pontile di dimensioni<br />

più modeste per circoscrivere una darsena da adibire<br />

all’ormeggio di mezzi minori e militari, ed infine<br />

uno scivolo di alaggio/rimessaggio natanti.<br />

Situato sul waterfront di Porto Corsini in prossimità<br />

dell’accesso al Canale Candiano, fra la pineta<br />

e la spiaggia, il nuovo Terminal Crociere consentirà<br />

di ridurre sensibilmente i tempi di entrata in porto e<br />

di accosto, e sarà in grado di ospitare le navi più grandi<br />

attualmente in circolazione (due dei quattro accosti<br />

previsti potranno ormeggiare navi fino a 350 metri<br />

di lunghezza con un pescaggio fino a 10.50 metri).<br />

L’area adiacente al Terminal, di circa 14 ettari, sarà<br />

presto urbanizzata e ospiterà una nuova Stazione<br />

Marittima (già attivata in occasione dell’arrivo<br />

delle prime navi), uno spazio dedicato ad uffici,<br />

dei parcheggi, un’area residenziale, aree verdi e hotel<br />

di lusso. Lo sporgente, lungo 301.20 m e largo 40 m<br />

con un fondale di progetto di - 11.50 m s.l.m.m.,<br />

si innesta perpendicolarmente alla banchina di riva,<br />

anch’essa realizzata da Cmc. Per quanto riguarda<br />

la struttura, il nuovo Terminal Crociere è un cofferdam<br />

sormontato da una trave di coronamento in cemento<br />

armato; longitudinalmente le palancole della paratia,<br />

suddivisa in cinque celle lunghe circa 60.00 m<br />

ognuna, sono collegate da un doppio ordine<br />

di tiranti metallici; il pontile è riempito con sabbia<br />

da cava il cui consolidamento è stato agevolato<br />

mediante l’installazione di dreni a nastro,<br />

ed è corredato da sottoservizi, arredi e finiture.<br />

Il dragaggio fino alla -9.00 m s.l.m.m. dei fondali<br />

dell’avamporto, nonché di una porzione del cerchio<br />

di evoluzione a sud del Canale Candiano, completa<br />

i lavori appaltati. I tempi d’esecuzione erano alquanto<br />

ridotti: 399 giorni per un progetto pensato per il doppio<br />

della durata; consegna prevista il 9 maggio <strong>2010</strong><br />

(la società che ha in gestione il Terminal Crociere,<br />

in effetti, ha costantemente monitorato l’avanzamento<br />

dei lavori con svariati sopralluoghi in cantiere).<br />

p.04 la Betoniera<br />

04.1.b<br />

Alcune lavorazioni, nelle quali Cmc ha un’esperienza<br />

ormai consolidata, sono state completate addirittura<br />

con forte anticipo sulla data di ultimazione prevista:<br />

l’infissione delle palancole, grazie al motopontone<br />

‘Opemar I’ di Cmc che, con il supporto delle<br />

maestranze a terra, ha lavorato continuativamente da<br />

giugno a fine agosto, è stata ultimata con un anticipo<br />

di oltre 2 mesi sulla presunta fine dell’attività, ed ha<br />

garantito una produzione di oltre 1.400 tonnellate<br />

al mese. Ciò ha indubbiamente consentito di anticipare<br />

tutte le attività successive, prime tra tutte il riempimento<br />

in sabbia delle singole celle e la posa alla quota<br />

- 2.00 m s.l.m.m. del primo ordine dei tiranti di grande<br />

diametro, forniti dalla tedesca Anker-Schroeder, nonché<br />

la posa in opera dei dreni a nastro. <strong>La</strong> lavorazione<br />

certamente più impegnativa è stata la realizzazione<br />

della trave di coronamento in cemento armato<br />

realizzata con calcestruzzo ad alta resistenza, di gran<br />

lunga influenzata, nei tempi di casseratura e getto,<br />

dall’alternarsi delle maree; l’intradosso, infatti, è sotto<br />

al livello del medio mare e la presenza dell’acqua,<br />

com’è noto, complica l’assemblaggio in opera dei<br />

pannelli, la posa dell’armatura e la prima fase dei getti.<br />

Per rispettare il programma lavori e seguire l’andamento<br />

delle maree, in cantiere si è lavorato su due fronti<br />

ed in doppio turno, con grande impegno e disponibilità<br />

non solo di mezzi ma anche di maestranze,<br />

esclusivamente di Cmc: nella fase di maggior<br />

produzione, in cantiere sono state presenti fino a 42<br />

persone tra carpentieri, fabbri, operai in genere…<br />

suddivisi in 2 squadre operative contemporaneamente<br />

sui 2 lati del pontile. L’approvazione di una variante<br />

al progetto originario, con la quale l’Autorità Portuale<br />

ci ha assegnato maggiori quantità di dragaggio,<br />

ha spostato la data di ultimazione dei lavori all’8 luglio<br />

<strong>2010</strong>. <strong>La</strong> struttura del pontile è stata completata il 30<br />

giugno <strong>2010</strong>. Nel frattempo sono iniziate le attività di<br />

dragaggio, che hanno interessato in prima fase l’intera<br />

darsena di Porto Corsini e successivamente l’avamporto<br />

tra la diga foranea Nord ed il Canale Candiano, compresa<br />

una porzione della parte sud del cerchio di evoluzione.<br />

Gli interventi svolti nella prima fase hanno portato<br />

a quota -5.50 m s.l.m.m. l’area a ridosso della diga<br />

foranea nord, destinata al futuro approdo dei mezzi<br />

minori, ed a quota -9.00 m s.l.m.m. il fondale nelle aree<br />

adiacente la banchina di riva e circostante lo sporgente.<br />

Questo escavo, per complessivi 310.000 mc, è stato<br />

eseguito dalla draga ‘Teodora’ di Cmc, nell’ambito<br />

04.1.c<br />

delle opere del “I e II Stralcio”. <strong>La</strong> nostra ‘Teodora’,<br />

draga stazionaria aspirante refluente, ha realizzato<br />

un dragaggio di tipo selettivo secondo una sequenza<br />

operativa ben precisa: dopo l’iniziale scotico<br />

dei 50 cm superficiali di materiale, risultato non idoneo<br />

al ripascimento, ed il conseguente refluimento<br />

in una cassa di colmata realizzata ad hoc a tergo<br />

della nuova banchina di riva, sono stati eseguiti<br />

l’approfondimento fino alla quota di progetto<br />

ed il recupero del materiale a formazione di una barra<br />

soffolta presso Marina Romea nord. Questa barra<br />

ha rappresentato un’efficace protezione per il litorale<br />

a sud della foce del fiume <strong>La</strong>mone, tanto che,<br />

in occasione delle mareggiate invernali, non si sono<br />

verificati i consueti danneggiamenti che occorrono alla<br />

linea di riva in analoghi frangenti. L’approfondimento<br />

di seconda fase ha interessato invece le restanti aree<br />

della darsena, ossia l’avamporto tra la diga foranea Nord<br />

ed il Canale Candiano, nonché quota parte del cerchio<br />

di evoluzione a sud: tale dragaggio, per complessivi<br />

600.000 mc circa, è stato effettuato con una draga<br />

autocaricante autopropulsa aspirante refluente<br />

dotata di un pozzo di carico di capacità circa 5.600 mc.<br />

<strong>La</strong> draga autocaricante ‘Artevelde’, di proprietà della<br />

Dredging International, Luxembourg, subappaltatore<br />

per il dragaggio inerente il Terminal Crociere,<br />

ha conferito tutto il materiale di risulta dall’escavo<br />

di questa fase nella vasca di colmata ‘Nadep Centrale’,<br />

percorrendo il Canale Candiano fino alla Piallassa<br />

Piomboni e qui collegandosi ad un’apposita tubazione<br />

di refluimento. In condizioni di esercizio, l’’Artevelde’<br />

ha dragato circa 400.000 mc in un mese, garantendo<br />

una produzione giornaliera di circa 12.500 mc.<br />

Nonostante un fermo forzato di più di 2 settimane<br />

dovuto ai danni subiti da un’elica causa l’urto con<br />

un parabordo di banchina intercettato accidentalmente<br />

dalla draga nel suo passaggio in piallassa, già alla fine di<br />

giugno si era raggiunta una profondità tale da consentire<br />

l’ingresso e l’accosto al Terminal di navi di grossa stazza.<br />

I lavori di dragaggio si sono comunque conclusi<br />

nel rispetto dei tempi contrattuali, ed il 24 agosto u.s.<br />

la prima nave da crociera - la Azamara Quest -<br />

ha fatto scalo al Terminal. Il programma crocieristico<br />

ha già visto l’attracco al nuovo Terminal Crociere<br />

di altre grandi navi nel corso del mese di settembre…<br />

ed è solo l’inizio… Grazie a tutti coloro, tecnici,<br />

maestranze a terra e marittimi, che hanno lavorato<br />

tanto per portare a termine questo importante progetto.

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