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MadiaiCM_Siena 21-10-2011 (lezione 2).pdf

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Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

2. Scelta del moto sismico di input<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

NS<br />

verticale i l<br />

(1)<br />

(2)<br />

(3) ( )<br />

(1)<br />

(2)<br />

(3)<br />

(1)<br />

(2)<br />

(3)<br />

Parametri del moto sismico<br />

(1) accelerogramma<br />

(2) velocigramma<br />

(3) sismogramma<br />

delle tre componenti<br />

(NS, verticale, EW)<br />

di una scossa sismica<br />

EW 2/<br />

1


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Parametri del moto sismico<br />

I parametri e i grafici più significativi e utilizzati nelle<br />

applicazioni sono quelli che si ricavano dagli accelerogrammi<br />

In particolare:<br />

ampiezza massima dell’accelerazione (amax, PGA)<br />

durata (Td) periodo fondamentale (o predominante) (Tp)<br />

spettro di Fourier<br />

spettro di risposta elastico<br />

intensità di Arias<br />

intensità di Housner<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Parametri del moto sismico<br />

ACCELERAZIONE MASSIMA E ACCELERAZIONE ‘EFFICACE’<br />

La forma è un elemento significativo del segnale (1-impulsivo; 2-vibratorio)<br />

(1) (2)<br />

Anche se in generale i terremoti con valori elevati di PGA sono più<br />

distruttivi, il solo valore di picco p dell’accelerazione può p non essere<br />

rappresentativo della reale severità del moto sismico:<br />

se il picco è isolato e relativo ad una frequenza particolarmente elevata<br />

e il terremoto è di breve durata, il danno è assai più limitato<br />

Per tener conto del reale potenziale di danneggiamento del terremoto è<br />

più utile riferirsi ad un valore di accelerazione ‘efficace’, ottenuto<br />

moltiplicando PGA per un fattore riduttivo (0.65 per molte applicazioni)<br />

3/<br />

4/<br />

2


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Parametri rappresentativi del moto sismico<br />

DURATA<br />

E’ un parametro che influenza molto la risposta del terreno<br />

Dipende da molti fattori: meccanismi di faglia, faglia distanza<br />

ipocentrale, natura dei terreni attraversati, ecc.<br />

Principali tipi di durata:<br />

1. ‘bracketed’ (DB): tempo<br />

compreso tra il primo e l’ultimo<br />

superamento di un dato valore<br />

di accelerazione<br />

2. ‘uniforme’ (DU): somma dei<br />

tempi in cui è superato un dato<br />

valore di accelerazione<br />

3. ‘Trifunac’ (DT): tempo con<br />

energia del segnale compresa<br />

tra il 5% e il 95% dell’energia<br />

totale (5%≤Hn≤95%) Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

1° superamento ultimo superamento<br />

parametro di Husid:<br />

t<br />

2<br />

∫ [ a(<br />

t ) ]<br />

0<br />

H n(<br />

t ) = ⋅ <strong>10</strong>0<br />

∞<br />

2<br />

∫<br />

0<br />

[ a(<br />

t ) ]<br />

Parametri rappresentativi del moto sismico<br />

spettro di Fourier<br />

delle ampiezze<br />

DFT<br />

X ( ω3<br />

)<br />

SPETTRO DI FOURIER<br />

x(t 1)<br />

x(t 2)<br />

IDFT<br />

+ spettro di Fourier delle fasi<br />

Da una serie N armoniche<br />

(serie di Fourier) si può<br />

ricavare una funzione del<br />

tempo di N punti<br />

(Trasformata di Fourier<br />

Discreta Inversa)<br />

Una funzione di N punti ad intervalli di tempo regolari<br />

si può esprimere come somma di N armoniche<br />

(Trasformata di Fourier Discreta) 6/<br />

5/<br />

3


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Parametri rappresentativi del moto sismico<br />

SPETTRO DI FOURIER<br />

Grafico che contiene:<br />

in ascissa la frequenza (o il periodo)<br />

in ordinata l’ampiezza l ampiezza o la fase (spettro di ampiezza o di fase)<br />

delle singole armoniche della serie di Fourier<br />

Nei casi in cui vale il principio di sovrapposizione degli effetti, la<br />

trasformazione di una funzione complessa (es. un accelerogramma) in<br />

una serie di N armoniche permette di ricavare la soluzione di un<br />

problema complesso mediante la sovrapposizione di N soluzioni semplici<br />

(una per ciascuna armonica)<br />

DFT<br />

input sismico serie di Fourier<br />

(input)<br />

serie di Fourier<br />

(output)<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

IDFT<br />

Parametri rappresentativi del moto sismico<br />

<strong>10</strong> 20 30 40<br />

output<br />

SPETTRO DI FOURIER<br />

5 <strong>10</strong> 15 20 25<br />

Frequenza (Hz)<br />

frequenza<br />

fondamentale<br />

Dallo spettro di Fourier si ricava il valore della frequenza<br />

(o del periodo) fondamentale o predominante, cioè quello in<br />

corrispondenza del quale si ha il valore dell’ampiezza massima<br />

7/<br />

8/<br />

4


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Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Parametri rappresentativi del moto sismico<br />

SPETTRO DI RISPOSTA ELASTICO<br />

Grafico che descrive la massima risposta (picco in termini di<br />

spostamento spostamento, velocità o accelerazione) ad un moto di input di un sistema<br />

ad un grado di libertà (SDOF)<br />

in funzione del suo periodo naturale T0=2π√m/k =2π/ω0 (o della frequenza naturale f0= ω0/2π) e del rapporto di smorzamento ξ =c/2√k m=c·ω0 /2k<br />

m<br />

k, c<br />

Sa accelerazione massima<br />

del sistema<br />

T 0<br />

moto sismico del suolo<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Parametri rappresentativi del moto sismico<br />

SPETTRO DI RISPOSTA<br />

ELASTICO<br />

risposta del sistema<br />

in accelerazione<br />

moto sismico del suolo<br />

T 0=0.15 s T 0=0.8 s T 0=2 s<br />

Spettro di risposta<br />

elastico in termini di<br />

accelerazione<br />

T<br />

9/<br />

<strong>10</strong> <strong>10</strong>/<br />

5


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Parametri rappresentativi del moto sismico<br />

SPETTRI DI RISPOSTA<br />

accelerogramma<br />

Spettro di risposta elastico<br />

in (pseudo)accelerazione<br />

Spettro di risposta elastico<br />

in (pseudo)velocità<br />

Spettro di risposta elastico<br />

in spostamento<br />

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Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Spettri di risposta e normative sismiche<br />

Gli spettri di risposta elastici sono utilizzati per definire l’azione sismica<br />

sulle strutture: noto il periodo proprio T e il rapporto di smorzamento ξ<br />

dell’opera, consentono di ricavare le sollecitazioni di progetto<br />

Gli spettri delle NTC08 vengono<br />

definiti (mediante un approccio<br />

semplificato*) assegnando:<br />

il valore di ag (accelerazione<br />

massima a periodo zero su terreno<br />

rigido di riferimento)<br />

il valore di S (fattore di<br />

amplificazione stratigrafica e<br />

topografica)<br />

la forma (in relazione alla classe di sottosuolo<br />

e al valore dello smorzamento strutturale ξ)<br />

* per categorie speciali di sottosuolo, per determinati sistemi geotecnici o per aumentare<br />

l’accuratezza nella stima delle azioni sismiche, possono essere impiegate analisi di RSL<br />

11 11/<br />

12 12/<br />

6


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Altri parametri rappresentativi del moto sismico<br />

Intensità di Arias<br />

Ia<br />

2g<br />

∫0 ∞<br />

= π<br />

g<br />

2 [ a()<br />

t ]dt<br />

g: accelerazione di gravità; a(t): accelerazione al tempo t<br />

Ha le dimensioni di una velocità<br />

2.<br />

5<br />

v<br />

0.<br />

1<br />

Intensità di Housner SI( ξ ) = S ( ξ , T )<br />

S Sv: : spettro di risposta in pseudovelocità<br />

Ha le dimensioni di uno spostamento; generalmente è calcolata per ξ=5%<br />

N.B. : l’intensità di Arias e l’intensità di Housner permettono di tener conto<br />

contemporaneamente sia dell’ampiezza sia del contenuto in frequenza del<br />

moto sismico<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Per le analisi numeriche di risposta sismica locale è necessario<br />

assegnare un moto sismico rappresentativo per il sito (di norma<br />

un accelerogramma) l ) su affioramento ffi t roccioso i (V (Vs>800 800 m/s) / )<br />

pianeggiante, con riferimento ad un dato periodo di ritorno TR (generalmente per studi di MS si assume TR=475 anni)<br />

∫<br />

dT<br />

Moto sismico di input per MS di livello 3<br />

Il moto sismico di riferimento può essere scelto in base a diversi<br />

criteri, ad esempio utilizzando:<br />

1. segnali reali registrati su roccia in prossimità del sito (scelti su<br />

base deterministica)<br />

22. segnali reali spettro-compatibili spettro compatibili relativi ad altri siti con<br />

caratteristiche sismogenetiche analoghe a quello di interesse<br />

3. accelerogrammi spettro-compatibili generati artificialmente<br />

4. accelerogrammi di terremoti simulati mediante un’opportuna<br />

modellazione del meccanismo di sorgente e di propagazione<br />

13 13/<br />

14 14/<br />

7


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Moto sismico di input per MS di livello 3<br />

Di norma negli studi di MS di livello 3, l’input sismico è un<br />

accelerogramma reale o artificiale, con spettro elastico<br />

‘sufficientemente prossimo’ a quello relativo alla pericolosità<br />

sismica di base del sito definita su scala nazionale<br />

La pericolosità sismica nazionale è sintetizzata in mappe di<br />

pericolosità sismica nelle quali sono riportati, per un dato<br />

periodo di ritorno dell’evento sismico (TR), alcuni dei principali<br />

parametri:<br />

(Intensità ( macrosismica) )<br />

PGA<br />

ordinate spettrali in pseudo-velocità e pseudo-accelerazione in<br />

corrispondenza di vari periodi T<br />

Analisi dei<br />

dati storici<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Pericolosità di base e pericolosità locale<br />

Studi di geologia<br />

regionale<br />

Studi<br />

sismologici<br />

1. SISMICITÀ REGIONALE<br />

(identificazione della potenziali sorgenti<br />

sismiche e determinazione di alcune<br />

caratteristiche della loro attività)<br />

Applicazione di metodi<br />

deterministici o probabilistici<br />

Analisi ed elaborazione su basi statistiche<br />

dei dati strumentali o macrosismici<br />

PERICOLOSITÀ SISMICA DI BASE<br />

2. LEGGI DI ATTENUAZIONE<br />

(definizione di correlazioni tra<br />

parametri sismici, magnitudo<br />

e distanza ipo- o epicentrale)<br />

Analisi della<br />

Risposta Sismica Locale<br />

PERICOLOSITÀ SISMICA LOCALE<br />

15 15/<br />

16 16/<br />

8


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1. Sismicità regionale<br />

ZS9 - Zonazione sismogenetica del territorio italiano<br />

INGV- Gruppo di lavoro per la redazione della mappa di<br />

pericolosità sismica (O.P.C.M. 3274)<br />

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Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Forma tipica:<br />

2. Leggi di attenuazione<br />

Y parametro rappresentativo del moto<br />

M magnitudo g<br />

R distanza dalla sorgente o dall'epicentro<br />

C fattore correttivo dell’attenuazione<br />

F, S parametri di sorgente e di sito<br />

a, b, c coefficienti empirici<br />

σlogy deviazione standard di log y<br />

Es: Sabetta e Pugliese (1987)<br />

per picco di accelerazione:<br />

per ciascuna zona sismogenetica<br />

viene determinata una relazione<br />

magnitudo-frequenza<br />

log Y = a + b M - c log (R + C) + F + S ± σ logY<br />

log A= 0.306 M w -log √( D 2 + 5.8 2 ) + 0.169 S1-1.56 ± 0.19<br />

A= picco di accelerazione in g<br />

Valida per 4.6 ≤ Mw ≤ 6.8<br />

MW = magnitudo momento<br />

D ≅ distanza epicentrale (in km)<br />

S1= 0 per depositi profondi e rigidi;<br />

S1= 1 per depositi poco profondi e deformabili<br />

17 17/<br />

18 18/<br />

9


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Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Pericolosità sismica nazionale<br />

MAPPA DI PGA (50mo percentile;<br />

probabilità di superamento <strong>10</strong>% in 50 anni<br />

⇒ periodo di ritorno T R=476 anni)<br />

(http://zonesismiche.mi.ingv.it/)<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Pericolosità sismica nazionale<br />

(http://esse1-gis.mi.ingv.it)<br />

MAPPA DI PGA<br />

19 19/<br />

20 20/<br />

<strong>10</strong>


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Se (T=0.<strong>10</strong> s)<br />

(http://esse1-gis.mi.ingv.it)<br />

Pericolosità sismica nazionale<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

MAPPE DI<br />

ACCELERAZIONI<br />

SPETTRALI<br />

Se (T=0.20 s) <strong>21</strong> <strong>21</strong>/<br />

Pericolosità sismica nazionale - Disaggregazione<br />

La disaggregazione valuta i contributi di diverse sorgenti<br />

sismiche alla pericolosità di un sito e fornisce la coppia M-R<br />

del terremoto che contribuisce maggiormente alla<br />

pericolosità (terremoto di scenario).<br />

ε : numero di dev. st. per cui log(a g)<br />

devia dal valore mediano predetto<br />

dalla legge di attenuazione<br />

(http://esse1-gis.mi.ingv.it)<br />

grafico di disaggregazione<br />

22 22/<br />

11


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Pericolosità sismica di base<br />

Siti di interesse per ricavare la pericolosità sismica di base:<br />

http://esse1 http://esse1-gis.mi.ingv.it<br />

gis mi ingv it<br />

http://www.cslp.it/cslp/<br />

seguendo il percorso: Normative tecniche per le costruzioni → Azioni sismiche<br />

- Spettri di risposta ver. 1.03 → Download - Spettri - NTC ver. 1.03<br />

è possibile scaricare un foglio di Excel che consente di ricavare la<br />

pericolosità di base del sito (così come indicata nella Mappa di Pericolosità –<br />

All. B alle NTC 2008 – per 9 periodi di ritorno (da 30 a 2475 anni) in<br />

corrispondenza dei nodi di un reticolo che copre tutto il territorio nazionale)<br />

in termini di :<br />

- accelerazione massima su terreno duro di riferimento, ag, e parametri F0 e T *<br />

C<br />

(insieme ad ag servono per definire gli spettri)<br />

- spettri di risposta elastici<br />

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Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Pericolosità sismica di base<br />

Spettri - NTC ver. 1.03<br />

23 23/<br />

24 24/<br />

12


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Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Pericolosità sismica di base<br />

Spettri - NTC ver. 1.03<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Pericolosità sismica di base<br />

OSSERVAZIONI SUL METODO DI ‘INTERPOLAZIONE’<br />

Il programma Spettri - NTC ver. 1.03 propone 2 metodi: ‘superficie superficie<br />

rigata ’ e ‘media ponderata ’<br />

Con la media ponderata si hanno discontinuità in corrispondenza dei<br />

lati delle maglie (valori diversi per maglie adiacenti); il problema può<br />

essere ovviato usando la tecnica della superficie rigata<br />

(NB: nell’All. A delle NTC è indicata la media pesata)<br />

Le coordinate rilevate con Google sono espresse in WGS84 e vanno<br />

convertite tit iin ED50 ( (errore nel l posizionamento i i t di circa i 130-140m) 130 140 ) e,<br />

se il punto è vicino al bordo può ricadere in una maglia diversa<br />

(nel caso in cui le coordinate non siano state convertite, con la tecnica della<br />

superficie rigata si commette un errore minore rispetto alla media pesata)<br />

25 25/<br />

26 26/<br />

13


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Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Pericolosità sismica di base<br />

per MS<br />

Spettri - NTC ver. 1.03<br />

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Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Spettri - NTC ver. 1.03<br />

Pericolosità sismica di base<br />

per MS<br />

(475 anni)<br />

a tratto continuo: NTC08<br />

a tratteggio: S1-INGV<br />

27 27/<br />

28 28/<br />

14


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Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Moto sismico di input per MS di livello 3<br />

USO DI CATALOGHI ON-LINE<br />

Il moto sismico di riferimento può essere ricavato da banche dati on on-line line<br />

mediante i seguenti passi:<br />

1. identificazione di:<br />

a) spettro di risposta elastico di riferimento per il sito<br />

(ottenuto ad es. da Spettri - NTC ver. 1.03 o ricavato da specifiche<br />

analisi di pericolosità)<br />

b) principali caratteristiche del terremoto che contribuisce<br />

maggiormente gg alla pericolosità p del sito<br />

(magnitudo, distanza dalla faglia, ecc.)<br />

2. ricerca nella banca dati dei terremoti con caratteristiche e spettri simili<br />

a quello assegnato e se<strong>lezione</strong> di uno o più segnali<br />

3. controllo di conformità tra lo spettro assegnato (target) con quelli dei<br />

segnali selezionati<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

MOTO SISMICO DI INPUT: ESEMPIO DI IMPIEGO DI CATALOGO ON-LINE<br />

Obiettivo: simulazione del terremoto della Calabria del 1783 (terremoto di scenario)<br />

1a) Magnitudo M=7.3; distanza ipocentrale R=2.6km<br />

1b) spettro di risposta elastico ottenuto da specifica<br />

analisi di pericolosità, applicando la legge di<br />

attenuazione di Pugliese & Sabetta (1989)<br />

2) Parametri per la ricerca nel catalogo P.E.E.R.<br />

(University of California at Berkeley)<br />

Magnitudo (6.8


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Moto sismico di input per MS di livello 3<br />

database italiano<br />

http://itaca.mi.ingv.it<br />

USO DI CATALOGHI ON-LINE<br />

database europeo<br />

www.isesd.cv.ic.ac.uk/esd/frameset.htm<br />

database USA<br />

http://db.cosmos-eq.org<br />

ddatabase t b Giapponese<br />

Gi<br />

www.k-net.bosai.go.jp/k-net/index_en.shtml<br />

Dal sito http://www.reluis.it/ è possibile scaricare il codice Rexel - 3.2 (beta)<br />

che permette la ricerca di combinazioni di accelerogrammi naturali compatibili con<br />

gli spettri delle NTC-08, dell'EUROCODICE 8 o specificamente definiti dall'utente<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL<br />

REXEL v 3.2 beta consente di assegnare specifiche caratteristiche di<br />

sorgente (coppie magnitudo-distanza) o il valore di amax I database inclusi REXEL v 3.2 beta sono:<br />

Italian Accelerometric Archive (ITACA) (aggiornato ad ottobre 20<strong>10</strong>)<br />

dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) scaricabile<br />

dal sito internet http://itaca.mi.ingv.it/<br />

European Strong-motion Database (ESD), (aggiornato a luglio 2007)<br />

scaricabile dal sito internet http://www.isesd.cv.ic.ac.uk/<br />

Selected Input Motions for displacement-Based Assessment and<br />

DDesign i (SIMBAD) ( (aggiornato i t a giugno i <strong>2011</strong>) sviluppato il t nell’ambito ll’ bit<br />

del progetto ReLUIS 20<strong>10</strong>-2013<br />

I primi due fanno riferimento a registrazioni di terremoti con magnitudo<br />

maggiore di 4; SIMBAD contiene registrazioni di terremoti mondiali con<br />

magnitudo ≥ 5 e distanza epicentrale ≤ 30 km<br />

31 31/<br />

32 32/<br />

16


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 1. Spettro target<br />

Ogni volta che si modifica uno dei parametri dello spettro target è necessario<br />

rendere effettive le modifiche attraverso il tasto [Build code spectrum]<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 2. Se<strong>lezione</strong> nel database<br />

33 33/<br />

34 34/<br />

17


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 3. Adattamento allo spettro<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 4. Opzioni di analisi<br />

35 35/<br />

36 36/<br />

18


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - RISULTATI<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 4. Opzioni di analisi<br />

37 37/<br />

38 38/<br />

19


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 4. Opzioni di analisi<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 4. RISULTATI<br />

39 39/<br />

40 40/<br />

20


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 4. RISULTATI<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 4. RISULTATI<br />

41 41/<br />

42 42/<br />

<strong>21</strong>


eadme.<strong>pdf</strong><br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 4. RISULTATI<br />

Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 4. RISULTATI<br />

*****<br />

*****<br />

43 43/<br />

44 44/<br />

22


Claudia Madiai ‐ Metodologie per la Microzonazione Sismica di Terzo Livello<br />

Corso di Perfezionamento in Microzonazione Sismica ‐ <strong>Siena</strong>, Ottobre <strong>2011</strong><br />

Utilizzo del software REXEL - 4. RISULTATI<br />

IT0<strong>10</strong>3ya_record IT0<strong>10</strong>3ya_spectrum<br />

45 45/<br />

23

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