Sette Saggi del destino - Liutprand
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deve chinarsi per proseguire. I suoi timori prendono<br />
corpo, pensa che il corridoio si possa trasformare in<br />
un bu<strong>del</strong>lo o possa essere interrotto da un crollo.<br />
Continua a tastare avanti e in alto, con la mano,<br />
prima d’avanzare. Quando meno se l’aspetta, incontra<br />
il vuoto sopra la testa e le sembra d’intravedere<br />
un lontano chiarore, in alto. Si rialza dalla posizione<br />
rannicchiata cui era stata costretta nell’ultimo tratto.<br />
Dopo un buon minuto di adattamento, lo sguardo le<br />
permette di utilizzare quel poco di luce che penetra<br />
per rendersi conto di dove sia. È un pozzo rotondo,<br />
profondo sì e no cinque metri. Circa a metà altezza<br />
<strong>del</strong> pozzo, un passaggio dà accesso a dei gradini che<br />
salgono probabilmente sino in superficie. La debole<br />
luce filtra da un tavolato di assi che chiudono la<br />
bocca <strong>del</strong> pozzo. Con gran fatica, approfittando <strong>del</strong>le<br />
irregolarità <strong>del</strong>la parete e di qualche chiodo che vi è<br />
rimasto infisso, riesce ad issarsi sino ad aggrapparsi<br />
ai gradini <strong>del</strong>l’apertura laterale. Entra così nella sala<br />
<strong>del</strong>le sette nicchie. Uno strano effetto di luce, dovuto<br />
al riflesso <strong>del</strong>la luna piena, penetra da qualche parte<br />
e trae mille bagliori dall’umidità che cola sulle pareti<br />
<strong>del</strong>l’antro. Sul muro di fondo si allineano sette<br />
piccole arcate, come il Cavagna le aveva descritte sei<br />
secoli prima: sei sono occupate da forme fasciate, dal<br />
vago aspetto umano, poste in piedi e agganciate al<br />
muro di fondo. La settima nicchia è vuota. La muffa<br />
e le ragnatele coprono tutto. Il brillio <strong>del</strong>la luce<br />
lunare entra da uno squarcio attraverso il pozzo<br />
appena visto, ora Viviana riesce a vederlo. Con un<br />
poco di ribrezzo, si accinge a ripulire le mummie per<br />
cercare eventuali documenti ancora contenuti tra le<br />
loro bende. Si accorge che le ossa, coi bran<strong>del</strong>li di<br />
vestiti e la polvere che le tengono insieme, rischiano<br />
di cadere in disfacimento e occorre muoversi con<br />
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