Sette Saggi del destino - Liutprand
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ancora - saprà quando e dove farli incontrare. Come<br />
quella Safia, incontrata ancora, a distanza di quasi<br />
tredici anni, allo stesso tavolo, nella stessa discoteca<br />
di Mogadiscio, proprio mentre raccontavo agli amici<br />
presenti il ricordo <strong>del</strong> mio primo ingresso in quel<br />
locale. La sala da ballo era molto decaduta, negli<br />
anni: da appendice <strong>del</strong> migliore albergo <strong>del</strong>la città a<br />
balera quasi malfamata. Questa Safia che veniva al<br />
nostro tavolo era ancora lei, col suo corpo (e la testa)<br />
da sedicenne e ventinove anni non dichiarati, reduce<br />
da matrimoni e convivenze nello Yemen, a Djibouti,<br />
in Italia. Alla discoteca <strong>del</strong>l’Hotel Jubba due fili si<br />
riannodavano quella sera, per un momento, nello<br />
svolgersi <strong>del</strong>l’enorme gomitolo <strong>del</strong> tempo, come<br />
capita con quelle onde che sciacquano a lungo le<br />
anse a lunetta <strong>del</strong>la spiaggia, sulla costa <strong>del</strong>l’Oceano:<br />
si separano e poi ritornano da direzioni diverse, anche<br />
opposte, come se d’improvviso avessero una<br />
gran fretta d’incontrarsi.<br />
Vivere in Africa è stato come essere una di quelle<br />
onde, che lambiscono i lidi degli Oceani: fra tante<br />
altre, un giorno o l’altro, ne incontri qualcuna di<br />
nuovo. Come l’Oceano, la Boscaglia è un mare, la<br />
Savana è un mare, il Deserto è un mare per<br />
eccellenza, con le piste che l’attraversano come rotte<br />
e i porti, dove chi ritorna è riconosciuto per i suoi<br />
ricordi:<br />
«Lei ha conosciuto l’Hôtel Transat?»<br />
Non c’è più, ma tu sei uno <strong>del</strong>la famiglia, perché ci<br />
sei stato. Il deserto avanza verso sud, nel Sahel, più<br />
per causa degli uomini che abbandonano per sempre<br />
la terra che non <strong>del</strong> clima, che va e viene: meno<br />
pioggia per un anno, o per cinque o sette anni (i sette<br />
biblici anni di vacche magre); più pioggia in altri<br />
periodi, ma gli uomini non sono più là per coltivare.<br />
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