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4<br />
30 anni ma non li dimostra...<br />
È<br />
arrivata l'estate e con essa la festa del paese che<br />
quest'anno assume un significato particolare<br />
per il trentennale della Compagnia del Nostro<br />
Teatro.<br />
Ebbene sì, sono già passati 30 anni da quel lontano<br />
1981 quando è andato in scena il primo spettacolo teatrale.<br />
Tanto timore e dubbi sulla riuscita di quell'iniziativa<br />
sono stati spazzati via dall'accoglienza più che calorosa<br />
del pubblico presente in quell'afoso 15 agosto.<br />
Rassicurati da tale partecipazione quello sparuto gruppo<br />
formato da quattro persone ha iniziato a moltiplicarsi<br />
come dei cerchi nell'acqua fino ad arrivare ai<br />
giorni nostri dove la schiera di partecipanti conta ormai<br />
più di trenta persone. Nel corso degli anni alcuni hanno<br />
abbandonato le scene, altri si sono aggiunti e altri<br />
ancora che amavano recitare ora lo stanno facendo da<br />
lassù.<br />
Chi più chi meno tutti hanno lasciato un'impronta nella<br />
compagnia come ha raccontato il libro uscito per il<br />
25esimo e come racconterà quello che è in uscita quest'anno<br />
nel quale si raccontano coloro che da poco tempo<br />
ne fanno parte.<br />
Mai come in questo ultimo anno, che ho seguito la<br />
compagnia per via del mio libro, mi sono resa conto<br />
della complicità e dell'amicizia che lega i suoi componenti.<br />
Indipendentemente dalla commedia in cartellone, dietro<br />
le quinte in attesa di andare in scena si ripassa, ci<br />
si racconta la giornata, un viaggio appena fatto, si parla<br />
di tutto proprio come una famiglia quando si ritrova la<br />
sera.<br />
Purtroppo, come in ogni famiglia, ci sono stati abbandoni<br />
in corso d'opera, scaramucce e qualche volta liti-<br />
gi, ma il bene comune ha sempre avuto la meglio.<br />
Non ho bisogno di specificare chi è il motore di questa<br />
armonia, chi è che appiana le discussioni e che fa da<br />
collante tra i vari elementi, credo sia superfluo ricordare<br />
che tutto è nato dalla sua passione per il teatro e si è<br />
sviluppato grazie all'impegno, alla caparbietà e alla tenacia<br />
nel perseguire i suoi obiettivi.<br />
Anche gli attori, soprattutto quelli di vecchia data, si<br />
sono fatti trascinare dal suo entusiasmo e tra di loro c'è<br />
stato qualcuno che aveva smesso di recitare per motivi<br />
personali e che ha ripreso con grinta dimostrando una<br />
bravura incredibile.<br />
La soddisfazione più grande per chi recita, anche se a<br />
livello amatoriale, è l'approvazione del pubblico e la<br />
solidarietà dei compagni. Credo che questo, unito alla<br />
“forza motore”, sia l’equazione giusta per la longevità<br />
della compagnia, una sorta di elisir di lunga vita.<br />
Non mi resta altro da dire se non… TANTI AUGURI<br />
COMPAGNIA!<br />
Patrizia Siciliano<br />
“Benvenuti a teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso...”<br />
(Gigi Proietti)