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16 Murlo Murlo Murlo Cultura<br />
Cultura<br />
U na<br />
Parole libere e poesia: due diversi modi per esprimere emozioni<br />
L’identità <strong>in</strong> mutazione di Vallerano<br />
di Luciano Scali<br />
poesia di Antonella su Vallerano pervenuta<br />
<strong>in</strong> redazione qualche tempo fa, mi ha<br />
sp<strong>in</strong>to a tornare laggiù quasi di nascosto,<br />
con l’<strong>in</strong>tima speranza di ritrovarvi la traccia delle<br />
emozioni provate quando vi giunsi per la prima volta.<br />
E’ proprio vero che le illusioni sono le ultime a<br />
morire poiché, guarda caso, sono ancorate alle sensazioni<br />
del primo <strong>in</strong>contro, allorché per curiosità o<br />
per caso, si arriva <strong>in</strong> un borgo speciale. Senza saperlo,<br />
i dettagli del suo aspetto si imprimono nella<br />
mente restandovi come foto <strong>in</strong> un album di ricordi<br />
e da quel momento l’identità del luogo vi sarà legata<br />
per sempre. Nel frattempo il borgo pressoché abbandonato<br />
dagli orig<strong>in</strong>ari abitatori ha <strong>in</strong>iziato a morire<br />
e sul suo corpo sono apparse ferite sempre più<br />
ampie e evidenti che gli sporadici <strong>in</strong>terventi dei<br />
nuovi proprietari non sono riusciti a sanare. Ben<br />
altre sono le cure di cui un borgo antico avrebbe<br />
bisogno per trasformarsi pur mantenendo <strong>in</strong>tatta la<br />
propria identità. Gli ultimi arrivati ci hanno provato<br />
riuscendo solo ad evidenziarne la decadenza con<br />
<strong>in</strong>terventi che non riescono a legare con l’esistente.<br />
Se la trasformazione di un borgo possa avvenire<br />
così non lo so, ma sta per certo che l’atmosfera del<br />
mio primo ricordo ormai non c’è più. I versi di Antonella<br />
sapranno rendere meglio il senso di quanto<br />
io provi, assai di più delle parole che hanno tentato<br />
di farlo.<br />
Lo scorrere del vecchio fosso<br />
fa gorgogliare l’acqua fra i sassi.<br />
Il vento mormora all’orecchio<br />
la storia, un rumore<br />
il vecchio mol<strong>in</strong>o<br />
quali generose acque<br />
un tempo<br />
gli hanno donato vita.<br />
Odore di far<strong>in</strong>a<br />
e una madia che si chiude.<br />
Poi il crepitare di scopi<br />
che avvampano<br />
nel forno del paese.<br />
E la mente evoca<br />
nell’<strong>in</strong>nocente <strong>in</strong>telletto<br />
ricordi mai vissuti<br />
e raccontati dall’amore<br />
per le cose semplici.<br />
Semplice e immutato nel tempo<br />
come è rimasto<br />
questo magico borgo.<br />
Antonella Guidi