Come essere un buon Counselor Olistico ... - Academy of Light

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Corso in
COUNSELING
con specializzazione in
NOME SPECIALIZZAZIONE
PNL (Programmazione neuro linguistica) e
AURA-SOMA® il sistema del prendersi
cura con il colore.
TESI
TITOLO
Come essere un buon counselor olistico attraverso
una comunicazione efficace e un nuovo linguaggio
dei colori.
NOME COGNOME
Ornella Tomasoni
Maiolo, lì, 13.11.2011

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PREMESSE
È mia intenzione con questo lavoro esprimere un perfetto connubio con più discipline a
sostegno della conoscenza dell’individuo come ricercatore di Sé nella propria realtà oggettiva
e soggettiva.
Da alcuni anni mi sono interessata a capire meglio ciò che mi è accaduto in passato e
come potervi mettere rimedio, o meglio comprendere a quali mie risorse potevo
accedere per trovare armonia nella mia vita, soprattutto partendo da un punto di
armonizzazione psico-fisico e psico-spirituale.
Il percorso è stato affannoso e a volte con delusioni in merito alla scelta di pensare di
essere stata aiutata o usata dalla vita. Non vi sono colpe, ne colpevoli nella relazione
tra noi e ciò che è realtà oggettiva. Solo la soggettività come risultato alchemico di vita
vissuta, emozioni, idee, concetti, traumi ed altro ha generato in me un obsoleto senso
del giusto o sbagliato.
In realtà più mi sono avvicinata a tecniche di meditazione, a conoscere la disciplina del
Reiki (Rei energia universale che incontra l’energia Ki individuale), la PNL
(programmazione neuro linguistica), l’aura-soma® (tecnica del prendersi cura con il
colore), mi sono accorta che vi erano in me solo idee e pensieri limitanti che mi
rendevano prigioniera di un destino che non rappresentava sicuramente il frutto di un
mondo meraviglioso che avevo ed ho dentro di me.
In questa tesi ho tanto desiderio di rendere manifesta la mia ricerca di donna al
proprio potere personale, alla propria natura olistica, al essere insomma sempre più
fedele ad un progetto di vita nella gioia.
Da qui al desiderio di poter essere nella relazione d’aiuto verso terzi è conseguenza
naturale.
Si, è un naturale apprendistato, prima ci si rende liberi e si procede nella integrità etica
di sé e poi questo dono di sé richiede di essere esteso ad altri come frutto ecologico,
amoroso, etico. Non si possono condividere cose che non sono state integrate

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perfettamente nella propria natura umana, il momento della condivisione è la prova
del nove. Si è credibili, da modello, unicamente se tutto ciò che siamo è realmente ciò
che è la nostra parola, e viceversa,
Io parlo al cliente, io insegno reiki, aura-soma…. Cercando di essere esattamente ciò
che dico, ciò che respiro, colei che ascolta, o più precisamente tutti i miei sforzi sono
tesi al raggiungimento continuo di sempre maggiore integrità.
Da tempo, nell’essere nell’ascolto dell’altro, cerco in me espressioni di amorevole
gentilezza per condividere ciò che è stato efficace per me e per la mia crescita di
consapevolezza di donna. Tutto questo mi ha impegnato per molti anni e ancora sento
che non è certo un raggiungere un traguardo perfetto, ma è un impegno di vita che mi
chiede sempre integrità, etica, compassione, empatia, ascolto…. Insomma un continuo
essere allenabile al mettersi in gioco e a vivere nell’amore verso di me, con una visione
pluralistica, amplificata alla collettività, al complesso cosmico in cui siamo.
Nulla accade se non vi è amore, nulla può accadere se non c’è lo spazio dell’amore
condiviso.
Trovo, pertanto, che ciò che desidero fare-essere nel condividere lo spazio – tempo
con le persone che mi chiedono sostegno e supporto è un grande dono di
consapevolezza condivisa.
L’amore non è, se non ha condivisione.
La consapevolezza non è, se non trova condivisione.
INTRODUZIONE
Il contesto socio-culturale in cui siamo, ci da, lo spunto per trovare sempre di più
risorse (esempio la PNL, l’Aura-Soma®) per realizzare la nostra natura umana nel suo
totale sviluppo come realtà olistica.

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Chi siamo noi? Chi siamo nel contesto di un macrocosmo collettivo che ci chiede
continuamente un senso dell’Essere con chi, dove, quando..?
Mi piace riproporre i concetti esplicati da R. Assaggioli in merito proprio alla sua
definizione dell’uomo:
Secondo Assagioli l'individuo, in quanto persona, è una inscindibile unità di
componenti biologiche, psicologiche, spirituali, capace di sviluppare un orientamento
cosciente e volitivo, dopo aver conosciuto e padroneggiato il proprio mondo inconscio.
In realtà il nome completo della Psicosintesi dovrebbe essere Biopsicosintesi, proprio
perché Assagioli intendeva, da vero precursore, pensare l'uomo nella sua completezza,
contemplandone aspetti biologici, emozionali, mentali e spirituali, aspetto, questo,
spesso mal visto dai vari orientamenti psicologici.
Argomento questo che ben si addice al senso del termine Olistico riferito al Counselor
olistico, all’atteggiamento olistico verso tutto ciò che è l’uomo nella sua esperienza
singolare e condivisa nella pluralità.
Il pensiero assagioliano parte quindi dalla psicoanalisi classica per muoversi nella via
della psicologia umanistica (Assagioli e Maslow ebbero scambi e interessi clinici in
comune) ed infine su quella transpersonale, attivando la dimensione superiore
dell'inconscio. L'uomo viene visto come incompleto, teso alla propria realizzazione
lungo un percorso esistenziale e spirituale che non ha sostanzialmente mai fine.
Riporto il simbolo di Assaggioli (uovo di assaggioli) per rappresentare l’uomo nella sua
interezza a prescindere dalle sue molteplici parti costituenti:

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Descrizione delle parti:
L’inconscio profondo, è ciò che la persona non ha come chiarezza di sé, vi sono
esperienze, sentimenti, emozioni che sono rimosse per la loro carica emotiva e
significativa molto forte. Possiamo identificarlo come un passato, remoto, prossimo. Vi
sono potenzialità da liberare come qualità e strategie di sopravvivenza.
Conscio: è ciò che la persona pensa e sa di sapere su di se, come esperienza e
percezione. Potremmo dire anche che è il qui e ora.
Subconscio: è molto labile come confine fra conscio e superconscio, ossia è quella
cortina che separa l’uomo ordinario dall’uomo illuminato.
Superconscio: è attivato e si attiva in modo non continuativo, ma quando questo
accade succede che la persona si sente nelle vere qualità, nei propri talenti a 360 gradi.
Dal supersconsio si collega al collettivo (coscienza collettiva con la quale entriamo
costantemente in contatto).

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Sé superiore: Potremmo anche dire che sono gli insight, che portano l’uomo dallo
stato di coscienza ordinario allo stato di coscienza mistica, illuminata, ossia allo stadio
di contatto la propria divinità.
Quando siamo allineati con tutte le nostre parti, (subconscio, inconscio, conscio,
superconscio….) siamo anche allineamento con i nostri corpi energetici, nonché
chakra. Se i nostri chakra sono in armonia fra loro, noi siamo olisticamente un tutt’uno
con l’universo in noi e fuori di noi.
L’immagine che riporto la trovo esplicativa per rappresentare nello stesso istante la
perfezione dell’uovo di Assaggioli e la nostra natura energetica riproposta nella sua
integrità.

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Paragrafo 1 LA STORIA
CAP. 1
COSA é IL COUNSELOR OLISTICO
I fondatori sono Rollo May e Carl Rogers. Sarà attraverso la loro psicologia umanistica
che porteranno un grande cambiamento nella definizione di chi aiuta e di chi fruisce
dell’aiuto.
Nel 1940 Rogers nel suo libro: Counseling e psicoterapia, introduce il termine di
counseling.
Nel 1952 nasce in USA la Counseling Association per normare lo sviluppo in America
del counseling. Arriva in Inghilterra nel 1970 e sarà utilizzato nei servizi sociali,
soprattutto nel reinserire i reduci di guerra.
Arriva in Europa nel 1994 con la nascita dell’EAC (European Association for
Counseling). L’Italia non è rimasta immune da questo nuovo sistema di relazione
d’aiuto; dagli anni 1980/90 ad ora sta conoscendo un accelerazione nella sua
diffusione e nella sua applicazione. Inizialmente sarà applicato nell’ambito sanitario
(ambulatori medici, consultori familiari), scolastici (aiuto e sostegno per scelte
scolastiche), interculturale (nell’ambito del flusso migratorio verso i paesi sviluppati),
di emarginazione sociale.
Paragrafo 2 – La visione di C. Rogers (Chicago 1902 – San Diego 1987), e la sua
evoluzione ad oggi.
Egli spiega come un colloquio è centrato sul cliente; è cura del counselor creare un
clima di genuinità, apprezzamento, comprensione. Affinchè possano accadere cose
stimolanti al riconoscimento di Sé del cliente è necessario uscire dalla rigidità
dell’analisi del terapeuta, per essere in una fluidità in cui vi è dinamicità, stimolo alla
autonomia, all’autoaccettazione, ossia una graduale facilitata creatività del cliente.
Rollo May, ha così espresso la sua visione, che ritengo condivisa con Rogers:

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“Se durante la seduta mi soffermo principalmente sul come e sul perché è sorto il
problema, avrò capito tutto tranne la cosa più importante, la persona esistente. Avrò
capito tutto salvo l’unica vera fonte di dati a mia disposizione, ossia questo essere
umano che sperimenta, emerge, diviene, ‘costruisce un mondo’, per dirla con gli
psicologi esistenziali, e che si trova appunto nella mia stanza” (May, 1969).
Oggi noi parliamo di un essere counselor olistico come naturale conseguenza
all’accettazione di quei principi sopracitati sviluppati dal C. Rogers e da suoi sostenitori.
Il termine olistico è nato dalla necessità epocale di considerare l’uomo come una
sintesi perfetta ed interattiva di un contesto cosmico che lo riflette. O meglio l’uomo
riflette il contesto cosmico in cui egli si trova ad agire, ad essere, ad esistere.
L’uomo è spirito, è carne, è emozione, è pensiero. Come stabilire una naturale
interazione fra tutte queste parti così sostanziali che generano e sono frutto della
natura umana in relazione a ciò che egli crea?
Questa è la grande sfida in cui ci troviamo ora nel nostro contesto globale. Pace,
amore, sostegno, vita… sono virtù che hanno bisogno di essere messe al primo posto
nella definizione del grande disagio cosmico in cui ora ci troviamo. Come un respiro
che lascia il corpo così anche per la nostra natura umana vi è la necessità di lasciar
andare il vecchio per il nuovo; nuovo respiro è il respiro dell’amore, dell’ecologia,
dell’integrità. Che l’uomo ritorni ad essere Co-creatore di armonia, pace, condivisione,
sviluppo.
Molto malessere è dilagante nella nostra società e nel nostro mondo attuale. Le risorse
della terra sono indiscriminatamente abusate, non vi è relazione tra esseri umani,
razze, non vi è rispetto di una pluralità a beneficio dell’individualismo egoico e
egocentrico.
Vi è necessità di nuova cultura del benessere globale. La nuova figura di sostegno, di
aiuto, di supporto nella figura del Counselor Olistico è pertanto, a mio parere, una
naturale conseguenza.

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Ad oggi chi è il Counselor Olistico? Colui che è consapevole della situazione caotica
planetaria e che riconduce all’individuo la possibilità di trasformazione etica, ecologica,
co-creativa, empatica ed amorosa come chiave risolutiva al caos.
Il caos è generante nuova vita, movimento, trasformazione, nuova possibilità di
integrazione tra diverse realtà oggettive e soggettive generatesi nel naturale
movimento di tutto ciò che è.
Olos, parola greca, significa intero.
Le doti di un buon Counselor olistico sono l’ascolto, l’empatia, l’amore, l’integrità,
l’ecologia, insomma tutte quelle qualità che riconducono l’uomo a se stesso come uno
specchio della Divinità nell’uomo. La realtà che è indagata è il momento di adesso
attraverso risorse e soluzioni che nascono dal cliente. È il cliente che è nella genesi del
suo cambiamento in luce e amore. Non è compito di un Counselor olistico portare la
persona alle parti ombra, al trauma, al prescrivere farmaci… Ma sostiene nella ecologia
del sistema del qui e ora una serie di movimenti naturali del cliente verso se stesso
come soluzione a più aspetti di sé e del suo disagio.
Il cliente è ricondotto alla propria responsabilità e libertà di edificare soluzione creative
alla sua sintomatologia fisico-spico-spirituale.
Il cliente è dotato di risorse che sono nel suo stato cosciente e non cosciente. Il non
cosciente è definito anche inconscio.
Tutto ciò che è generato dall’inconscio non è distruttivo, non è un deterrente. Infatti
Rollo May (dice:
“Nel mio lavoro di psicoterapeuta diventa sempre più chiaro che l’angoscia oggi sorge
non tanto dalla paura della mancanza di appagamento lipidico o dalla mancanza di
sicurezza, ma piuttosto dalla paura, della mancanza delle proprie capacità e dai
conflitti che nascono da quella. paura” (May, 1969).
Non si deve considerare l’inconscio come un serbatoio di impulsi, pensieri e desideri
socialmente inaccettabili.
May lo definisce come “quelle potenzialità di conoscere e sperimentare che l’individuo
non può o non vuole realizzare”.

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Viene continuamente posto cioè il problema della libertà dell’uomo rispetto alle sue
potenzialità. “Ogni meccanismo è uno dei tanti modi con cui l’uomo realizza le sue
potenzialità” (May, 1969).
Una delle qualità imprescindibili che determinano la qualità di un buon counselor
olistico è la comunicazione efficace con il cliente.
A tal proposito nel prossimo capitolo sottolineo come la natura della PNL è un
fenomeno metodologico importantissimo che ha generato una rivoluzione in merito al
conoscere la comunicazione.
CAP. 2
COME RITENERE LA PNL (Programmazione neurolinguistica) UN PRESUPPOSTO
INDISPENSABILE AD UNA COMUNICAZIONE EFFICACE?
Una comunicazione efficace con sé stessi è la pluralità di tanti noi stessi che sono
rappresentati semplicemente da chi incontriamo nella nostra vita quotidiana, in ciò
che percepiamo come collettività in un contesto dalla dimensione sistemica molto più
ampia.

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Nella mia ricerca di trovare sempre di più presupposti e modalità per raggiungere
armonia in tutta la mia vita, mi sono avvicinata alla PNL umanistica integrata di M.
Scardolvelli e successivamente alla PNL presentata nel terzo anno di counselor olistico
dell’Academy of Light.
I conflitti interni, fra le nostre parti interne, e i conflitti esterni fra persone, nascono
proprio da un difetto di comunicazione.
Paragrafo 1) Storia della PNL
È interessante notare come la PNL ha una storia giovane.
Nasce negli anni settana negli Stati Uniti d'America, quando all'Università di Santa Cruz
in California, un informatico Richard Bandler e un docente di linguistica John Grinder
entrano in contatto. All'epoca Bandler teneva gruppi di studio e lavoro sulla Gestalt
therapy proprio mentre Grinder si occupava di ricerche sulla grammatica
transformazionale.

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Bandler in quei gruppi imitava il lavoro di Fritz Perls uno dei padri fodatori della Gestal
Therapy, imitandone anche fisicamente la voce. Richard Bandler propose a Grinder di
ricercare insieme i motivi degli stupefacenti risultati raggiunti nello studio di Perls ed
altri.
Il Professor Grinder da’ incarico a Bandler di sbobinare e trascrivere al computer,
alcuni filmati dei grandi nomi della psicoterapia americana: Virginia Satir, Milton
Erickson e Fritz Perls. I due decisero di condurre insieme studi e ricerche ulteriori: in
quel momento nasceva la Programmazione Neuro Linguistica. Durante questi lavori si
forma il nucleo dei futuri sviluppatori della PNL(Robert Dilts, Judith De Lozier, Leslie
Cameron Bandler, David Gordon ed altri ...). Durante questo lavoro Richard Bandler,
influenzato dalla sua formazione di “programmatore”, riconobbe alcuni schemi
linguistici (che definì adoperando, in parte, una terminologia informatica) che i
terapeuti, in modo particolare Fritz Perls e Virginia Satir (amica personale di Bandler),
utilizzavano con domande in “chunking down” (dal generale al particolare), per
giungere all’esperienza soggettiva profonda della persona.
A questo insieme di domande ricorsive di precisione Richard Bandler diede il nome di
“Metamodello” (o Modello della precisione). L’intervento del Programmatore Neuro
Linguista mira ad ampliare il Modello del Mondo del cliente in modo che egli possa
avere di fronte a sé più possibilità e, quindi, più scelte a disposizione.
La PNL è una metodologia, cioè un insieme di più tecniche, ed il Metamodello è solo
una di queste: l’abilità di Bandler è stata quella di contemperare più tecniche, molte
appartenenti a modelli anche lontani fra loro: in particolare Richard Bandler fece
riferimento alle tecniche “non comuni” di Milton Erickson, ma anche alla terapia
familiare di Virginia Satir e a modelli al di fuori della terapia come il metodo di Moshe
Feldenkrais.
Da allora la PNL ha esteso il suo campo di applicazione a moltissime attività e risorse
umane: dal business alla gestione delle risorse umane, dalla psicoterapia
all'insegnamento, dalla vendita alle strategie di leadership. ”Programmazione” è il
sistema che utilizziamo per ottenere dei risultati; “Neuro” è riferito al nostro apparato
neurologico che utilizziamo per pensare e percepire; “Linguistica” è la parte

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dell’espressione attraverso il linguaggio: cosa diciamo, come lo diciamo e come siamo
influenzati da quello che diciamo o ascoltiamo.
Secondo questa scuola, la PNL, ciò che importa maggiormente sono i risultati, e questi
dipendono direttamente dai nostri obiettivi. Un elemento centrale della PNL è il
modellamento: l'identificazione delle strategie utilizzate da persone che già
conseguono risultati eccezionali in qualsiasi campo, con successiva appropriazione
delle stesse strategie al fine di ottenere risultati analoghi. Moltissime persone che
hanno ottenuto risultati eccellenti in un gran numero di attività sono state "modellate"
ed il repertorio delle strategie vincenti per ottenere risultati straordinari è molto vasto
e sempre in evoluzione. La Programmazione Neurolinguistica è una via di osservazione
per penetrare il mondo interiore degli altri e dare più voce alla propria volontà. La PNL
può insegnare a:
- Come leggere i gesti e gli atteggiamenti che rivelano le vere intenzioni delle persone,
nonché i veri sentimenti, i veri pensieri.
- Un percorso verso la crescita personale e la sintonia con il mondo che ci circonda.
- Un nuovo approccio all'ipnosi.
Paragrafo: n. 2) IL METAMODELLO
Da questa incredibile storia di come è nata la PNL desidero dare particolare attenzione
al METAMODELLO, un grande strumento attraverso il quale impariamo a farci la
domanda giusta per sradicare forti convinzioni, idee invalidanti il nostro potere
personale, strutture di pensiero che sono limitazione allo sviluppo della nostra
creatività. Una creatività che ci vede fautori del nostro destino di comunicatori efficaci,
di realizzatori di presupposti nuovi per guarire da noi stessi e per ampliare la
definizione di noi stessi. Noi siamo i pensieri che coltiviamo, noi siamo i fondatori di un
mondo nuovo nel quale ognuno di noi ha il suo posto, la sua dignità di essere, la sua
definizione di uomo nuovo in un mondo nuovo.

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Il nuovo è rappresentato sempre ed unicamente dalla grande realizzazione dell’essere
umano come un integratore perfetto di Spirito e materia, di direzionalità e direzione,
di progetto e creazione.
Il creare è un fatto concreto tra una spinta mistica e pratica, l’idea si unisce alla
esperienza che crea, che modella, che interpreta. Noi siamo gli interpreti di un mondo
di grazia e di amore, sempre che, conosciamo noi stessi.
Fondamentale quindi è conosci te stesso e conoscerai il mondo. Conosci te stesso e
conoscerai l’altro.
Perché conoscersi?
Perché è imprescindibile necessità dell’uomo cercare la relazione, rapportarsi, vivere in
relazione, essere con e non contro.
Torniamo ora al Metamodello, ne riporto tecnicamente le definizioni che lo
costruiscono.
METAMODELLO
Utile per rilevare le cancellazioni, le generalizzazioni e le distorsioni mediante le quali,
partendo dalle rappresentazioni contenute nella nostra mappa del mondo, noi
costruiamo le nostre descrizioni linguistiche. Lo scopo è quindi quello di recuperare il
materiale o le informazioni che si sono perdute in questo passaggio.
PRESUPPOSTI (P) – distorsione
Sono ciò che il parlante, nel suo linguaggio, dà per scontato, come esistente o come
vero.
Esempi:

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Violazioni Presupposto
Prima di studiare, pulisci il giardino
Continua a rilassarti
Dopo che sarò guarito, andrò in
montagna
Preferisci lavare i piatti o pulire per
terra?
Ti rendi conto di quanto sei migliorato in
storia?
P.: tu pulirai il giardino
P: ti stai rilassando
P: guarirò
P: fari una delle due cose
P: sei migliorato in storia
CAUSA – EFFETTO (CE) – distorsione
Enunciato linguistico in cui una persona è ritenuta responsabile diretta dello stato
d’animo o dei sentimenti di un’altra.
Esempi:
Posso farti stare male
Posso farti stare bene
Puoi farmi stare bene
Puoi farmi stare male
Mi rendi felice
Lo fai star male
Ci fai soffrire
Violazioni Domande
Come ciò causa quello?
Come ciò causa quello?
Come ciò causa quello?
Come ciò causa quello?
In che modo sono capace di renderti
felice?
In che modo lo fa star male?
In che modo vi fa soffrire?
EQUIVALENZA COMPLESSA (EC) – distorsione
Quando un fatto viene interpretato come la causa di qualcosa che non è in relazione
col fatto stesso.
Esempi

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Mangia perché si annoia
Mangia perché è depresso
Urla perché non ci sopporta
Violazioni Domande
Come ciò significa quello?
Come ciò significa quello?
Come ciò significa quello?
LETTURA DELLA MENTE (LM) – distorsione
Quando una persona attribuisce ad un altro un sentimento, senza averne prova
concreta. La lettura della mente si basa su un presupposto: “io posso leggere la mente
altrui” che è come dire “tutti funzioniano nello stesso modo”. La lettura della mente è
quasi il contrario dell’empatia.
Esempi.
Sento che non mi sopporti
So che ce l’hai con me
Violazioni Domande
Mi rincresce di continuare a disturbarti
Devi essere sorpreso per la mia
preoccupazione
Come fai a sapere che non ti sopporto?
Come fai a sapere che ce l’ho con te?
Come sai che mi stai disturbando?
Come fai a sapere che sono sorpreso?
PERFORMATIVE PERDUTE (PP) – Cancellazione
Quando la descrizione linguistica originaria non riporta l’autore della valutazione. Tale
enunciato tende ad elicitare una certa rappresentazione in cui viene perduto il
carattere valutativo dell’affermazione, che acquista al suo posto lo statuto di un fatto
naturale e quindi fuori discussione.
Esempi:
È una fortuna che…
È male che…
È bene che…
Violazioni Domande
Per chi è una fortuna?
Per chi è male?
Per chi è bene?

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FALSI AVVERBI (FA) – cancellazione
Trasformazione delle performative perdute.
Esempi:
Fortunamente sei qui
Violazioni Domande
Disgraziatamente te ne sei andato
Ovviamente poi vai a casa
Fortunamente per chi?
Disgraziatamente per chi? P chi è una
disgrazia?
Ovviamente per chi? Per chi è ovvio?
NOMINALIZZAZIONI (NOM) – Cancellazioni
Verbi che si sono trasformati e condensati in un nome.
Esempi:
Comunicazione
Depressione
incapacità
Violazioni Domande
Recuperare il verbo condensato.
Trasformare la nominalizzazione nel
verbo che la contiene
.. Comunicare…
VERBI NON SPECIFICATI (VNS) – cancellazioni
Verbo in cui manca la specificazione sensoriale
Esempi:
Io sto pensando
Parlo
Violazioni Domande
Come pensi?
Come parli?

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Vengo subito da te Come specificatamente ti muovi per
venire da me?
MANCANZA DI INDICE RIFERENZIALE (MIR) – cancellazione
Quando il soggetto non è individuato o specificato. Una categoria di mancanza di
indice referenziale è costituita da alcuni quantificatori universali: “tutti, la gente”
Esempi:
Si dice…
La gente dice…
Si pensa che…
Violazioni Domande
Chi lo dice?
QUANTIFICATORI UNIVERSALI (QI) – generalizzazione
Indicano che è in atto nel parlante un meccanismo di ipergeneralizzazione e quindi di
distorsione della realtà.
Esempi:
Sempre/mai
Tutto/niente
Tutte le volte che
Sono sempre stanca
Non riposo mai
Tutto mi fa schifo
Non c’è niente che mi piace
Violazioni Domande
Tutte le volte che vengo interrogata mi
blocco.
Proprio sempre/mai?
Proprio tutto/niente?
Proprio tutte le volte?
Ci sono momenti cin cui non lo sei?
Proprio mai?
Proprio tutto?
Sicura che non ci sia proprio niente?
C’è mai stata una volta che non ti sei
bloccata?

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CANCELLAZIONE DEL COMPARATIVO (CC) – Cancellazione
Il comparativo presuppone due temi di confronto, si ha cancellazione del comparativo
quando il secondo termine di paragone viene omesso.
Esempi:
Sono più cattiva
Sono più bravi
Sete meno belli
Violazioni Domanda
Di chi?
Di chi?
Rispetto a chi, che cosa?
OPERATORI MODALI (OP) – generalizzazione
Indicano la presenza di uno stato bloccato, qualcosa che il soggetto si rappresenta
appunto come immodificabile o impossibile per lui.
Esempio:
Violazioni Domande
Devo / non devo/bisogna/non bisogna
(OP di necessità)
Non posso (OP di possibilità)
Non riesco
Devo farcela
Non devo mollare
Non posso mollare
Non riesco a studiare
Cosa addacrebbe se…?
Cosa ti impedisce?
Cosa ti impedisce?
Cosa ti accadrebbe se non ce la facessi?
Cosa accadrebbe se tu mollassi?
Cosa accadrebbe se tu mollassi?
Cosa ti impedisce di studiare?
È importante quindi in una consulenza saper porre le domande giuste affinchè il cliente
possa dare risposte tali da portarlo sempre di più al nucleo di cosa, chi e come lo
allontana dalla sua Centralità come Essere Uno.

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Con le domande opportune si ridona il potere personale al cliente. Lui stesso nel suo
interrogarsi trova soluzioni che lo portano ad essere LEADER DI SE.
La PNL mi ha dato strumenti efficacissimi nel ritrovare il mio essere leader di me e
desiderare di portare altre persone nella conoscenza di se stessi.
È un passaggio consequenziale trovare la propria natura unica come espressione
costante di equità, responsabilità, integrità, amore per la verità, per donarsi alla vita.
Le pagine successive sono una piacevole costruzione di come poter descrivere uno
svelarsi di situazioni che portano ad un continuo flusso di domande, risposte, situazioni
che si propongono quando iniziamo ad accogliere i segnali del nostro desiderio di
equilibrio.
CAP. 3
LEADER DI SE’
ovvero essere al comando del proprio GOVERNO in perfetta armonia con tutte le
parti interne

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Paragrafo 1: OSSERVAZIONI PERSONALI
UN VERO LEADER E’ AL SERVIZIO DEGLI ALTRI
C’è molta confusione in merito al tema del potere. Cosa è il potere personale? Cosa
vuol dire assumersi il proprio potere personale?
Ho visto spesso atteggiamenti carichi di aggressività essere confusi con “avere le
palle” per dire ed essere nella propria posizione di verità… ma quale verità in quel
momento si sta esprimendo con tale aggressività o prevaricazione dell’altro?
Sicuramente molta paura di essere minacciati nel proprio territorio sia fisico ed
emotivo.
Paura, aggressività, sottomissione, non portano ad un potere ecologico verso di sé e
verso gli altri.
Queste inquinanti generano solo separazione e un leader di pace non coltiva la
separazione, ma coltiva amore, condivisione, libertà…
In realtà noi non viviamo a contatto con una cultura che affronta il tema così
importante del potere personale.
Si impara sul campo, nelle relazione affettive, nelle relazione lavorative, nelle relazione
amicali, nella relazione con se stessi.
È una responsabilità individuale poter esprimere il proprio potere personale, il proprio
essere leader di sé. Chi ora è in grado di poter vivere pienamente questa condizione
dell’essere è un pioniere per tante persone.
Vi sono conflitti a livello mondiale e dire che è urgente una risposta nuova nella nostra
comunicazione è riduttivo.
Personalmente mi è molto caro l’argomento; tutta la mia vita è costellata da episodi,
esperienze, riflessioni che mi hanno e mi conducono alla ricerca di un perfetto
connubio con la realtà di me stessa in quanto Essere donna in un contesto ordinario di
fatiche, di sfide nel superare le paure, le indecisioni, la mancanza di fiducia nei miei
talenti…

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Per ogni conflitto vi è una chiave di risoluzione, la PNL umanistica è una di quelle chiavi
a mio parere efficace ed elegante nella sua disciplina olistica.
Il termine olistico è ben attribuito se consideriamo l’uomo in tutta la sua poliedricità di
uomo in amore, espressione, creazione di sé per sé e per tutto ciò che è al di fuori di
sé.
Paragrafo 2: racconto di ALICE
Credo che potrei scrivere una breve storia da raccontare proprio dal punto di vista
della consapevolezza dell’Io, del senso più profondo del Potere personale, ossia del
potere racchiuso nell’essere Leader di sé verso se stessi e verso gli altri.
…Alice, è una bambina molto ribelle nei confronti di tutto ciò che le arriva dai suoi
genitori come imposizione di abitudini, di regole, di divieti….
Queste sono alcune delle sue espressioni:
“ma quanto ancora ho da crescere per poter dire la mia?
Quando sarò grande vedrete voi adulti!!!
Quando avrò un figlio non sarò come i miei genitori! E NO! NO! NO!”
ALICE E’ TRISTE, ARRABBIATA, PIANGE …
PROPRIO NON E’ VISTA

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Alice ha proprio molto da esprimere, non trova la strada per la sua energia vitale,
quanti divieti, quante cose che non capisce che deve fare: andare a scuola, ringraziare
la maestra, essere educata con i compagni ….
Ma sono queste cose che la rendono furiosa, perché tanta gentilezza quando non trova
la possibilità di dire la sua, di esprimere le sue iniziative di gioco che, guarda caso non
collimano con i tempi della scuola e gli adulti, celando carezze affettate o rimbrotti, la
bloccano sempre nelle sue cose da dire…
Lei ha molto da dire su come il cane dei vicini è simpatico, su come il suo compagno
voleva calpestarle il golfino perché Lei non voleva cedergli la merenda… Ma tutte
queste cose come le può far sapere ai grandi quando non è ascoltata, non è vista?
Ecco che in Alice nascono già idee fuorvianti riguardo al potere, all’autorità… Sarà una
bambina con l’ingiunzione costante: “Tanto non sei vista, non è necessario che tu dica
la tua, non sei ascoltata….è meglio non faccio vedere agli altri cosa ho altrimenti ne
vengo derubata….Meglio non fidarsi!!!”…
Insomma non è un quadro felice…
Alice ora è grande, ha un lavoro, ha un fidanzato e presto desidera avere dei figli… Ma
qualcosa non sta andando come lei avrebbe voluto… Quanta fatica fa a farsi rispettare
dal datore di lavoro, non ha molti amici di cui fidarsi, il suo fidanzato poi è molto
“genitore normativo”… e i figli??? Ma chissà se lei sarà una buona madre….
Che ne è stata della ribellione di Alice bambina? Tutta quella sua energia vitale dove è
finita?
ALICE E’ DEPRESSA, ANNOIATA…. UFFA….BASTA!!!

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Alice è stanca di essere depressa, annoiata, realizza che vuole essere felice, vuole avere
rispetto dal suo datore di lavoro, desidera un fidanzato accogliente, morbido, pieno di
iniziative, poi avere molti più amici… e anche dei bei bambini da crescere in armonia,
non certo come lei ha vissuto la sua infanzia…
Qualcosa accade ad Alice, forse un viaggio dentro se stessa, forse è il tempo del suo
rinnovamento? Forse…. E come tante situazioni che portano a maturazione …
Ora Alice prende coraggio e va da un counselor olistico.
QUI INIZIA UNA PROFONDA INDAGINE E VERIFICA SU DI Sé
la sua rinascita per una vita più piena di ciò che lei è…
Il counselor olistico le parla della rabbia repressa trasformata in depressione, in
sfiducia, in svalutazione… ma nello stesso tempo Lei da vittima è perfettamente una
carnefice abilissima nel far sentire inadeguati il fidanzato, gli amici, il datore di lavoro…
Non è semplicemente una vittima, ma con i suoi sguardi afflitti, la sua sofferenza, il suo
malumore serpeggia molto disappunto, la sua strategia è generare sensi di colpa nel
fidanzato, negli amici nel datore di lavoro etcc.
Alice è sorpresa, quasi non crede alle sue orecchie, cosa sta sentendo? Come questo
counselor olistico ne sa più di Lei?

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Ma qualcosa accade in Alice, vede una bella pubblicità di un Guru indiano che spande
gioia e pace ad ogni suo allievo per ogni sua frase illuminante….
“ Sii tu il cambiamento che desideri nell’altro!....”
LA GIOIA E’ UN CONTAGIO
Lasciare che il contagio avvenga è un’arte del cambiamento
UMM… Si, Si Alice ora riflette…. Sarà che questo Counselor ha forse un po di
ragione???
Accadono altre cose… in una rivista legge di donne che sono Leader nel loro lavoro,
hanno generato sistemi di lavoro e di reddito tale da aver guadagnato il titolo di
Leader.

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SI! SI”SI!
Ecco come vorrebbe essere, coordinare il lavoro, distribuire idee, essere creativa…
… Proprio come avrebbe voluto lei., si, allora forse sarebbe felice… immagina la sua
persona nel ruolo di quelle donne Leader … Potere decisionale, potere economico,
potere potere potere…
Ma cosa è questo potere? Perché diventare una di loro? Perché si è sentita per un
attimo ammaliata da tali Leader?
Si, ora comprende, solo così forse qualcuno la guarderà e la apprezzerà per qualcosa
che Lei ha fatto in modo eccellente… Il suo fidanzato smetterà di pressarla con le sue
regole, e i suoi amici….????
Immagina finamente il riconoscimento che attendeva dagli adulti fin da bambina…
Ma ancora Alice non è contenta… no!
Sarà che forse può finalmente decidere di essere se stessa, senza timore di giudizio
altrui, senza dover dimostrare, senza fatica insomma… Forse Lei è perfetta così come
è…
Una profonda risata le nasce dal cuore, si la vita è sempre stata e sarà sempre una
bella cosa da vivere…

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LA SUA RISATA FANCIULLA,
LA SUA INNATA LEGGEREZZA
Ritorno alle origini, si Alice ora comprende che può con la forza della donna di ora
ritornare ai ricordi del suo essere stata bambina e di riprogrammare tutte quelle
ingiunzioni che aveva creato dentro di se come equivalenti reali a ciò che ha vissuto.
Alice ora può scegliere di ritornare al flusso della vita e a tutto ciò che è creazione, è
creatività, è gioia.
In fondo è stata una magia, una bambina che ha creato un suo mondo di risposte per
trovare apparente rifugio dalla non fiducia, non rispetto, non ascolto….
Ora come la creatività di una bambina può ristrutturare tutte queste convinzioni
perché Lei è.
Si Lei è una donna nel suo potere personale, nel suo totale diritto alla sopravvivenza e
alla gioia.
Perché tutto questo? Cosa l’ha indotta a scegliere di trasformare la magia della
bambina che ha generato nel tempo solo frustrazione, tristezza…
Un fatto molto semplice, Alice voleva e vuole essere solo FELICE.

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ALICE ORA E’ UNA DONNA
Unita al cielo e all’acqua
Lei è ponte, è nel quadro della vita
Con parole scritte da Mauro Scardovelli (fondatore PNL umanistica) potremmo
descrivere questa scelta finale come finalmente una salita al potere del suo Governo e
aver ascoltato tutte le sue parti e averle unite in un unico scopo prioritario e generante
che è la GIOIA.
Non si può essere un leader di pace se non si ha sperimentato la gioia, non si può
essere un leader di sé se non si ha gioia dentro di se.
Paragrafo 3:TECNICHE PER RAGGIUNGERE LO STATO DESIDERATO: LA GIOIA
Ora posso aggiungere una piccola avvertenza: la gioia è a intermittenza… perché così è
la vita… un po di dispiacere sano e un po di gioia… Quando sono nel dispiacere posso
scegliere di ritornare alla gioia attraverso tecniche, meditazione, preghiera e altro
ancora ….
La PNL (programmazione neuro linguistica) possiede un ottimo strumentario per
ripristinare la Gioia quando viene a mancare.
Le tecniche per raggiungere lo stato desiderato dal quale fare fluire da noi e per noi le
qualità di un Leader di pace sono varie:

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Esempio:
- La meditazione (camminata, contemplativa, la preghiera
- Tecnica delle costellazioni con le qualità dell’Essere: Umiltà, Amore, Gioco-
Humor
- Tecnica dei generatori di nuove qualità (qualora fossi nel dubbio di riconoscere
in me tali qualità, posso riconoscerle in alcuni mentori che ho conosciuto e
conosco)
- Inoltre posso nutrire il mio animo, la mia mente con letture che mi inducono al
cambiamento, posso frequentare quel luogo, quelle persone che mi aiutano a
mantenere la gioia, l’amorevole gentilezza…
Dal mio punto di vista e di esperienza personale, ho trovato nella meditazione un
ottimo strumento per riequilibrare tutte le parti del mio Governo e di lasciare che il
troppo, il di più, il non necessario possa scivolare in un fluido sorriso dentro di me.
Mentre la meditazione accade,
io sono presente a me stessa

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Paragrafo 4: COSA E’ UN LEADER DI PACE
Essere un leader è essere nel potere personale, un potere che porta armonia,
gentilezza, efficienza, solidarietà…. Un potere che si è emancipato dal dolore cronico,
dalla sofferenza cronica, dalla rabbia, dalla frustrazione…
Un leader efficace:
- Ascolta e collabora con le proprie parti costruttive, conversa con esse, riceve
feedback.
- Sostiene e incoraggia le parti infantili o spaventate, fornisce loro una base
sicura.
- Riconosce, smaschera e delegittima con chiarezza le parti distruttive.
UN LEADER DI SE può scegliere ogni volta cosa vuole essere e fare, si assume la
responsabilità, sostiene la sua e l’altrui MISSIONE.
è allenabile nei seguenti casi:
- Opposizione e contraddizioni
- Sa guidare ed essere guidato
- Sta al centro e ai margini del gruppo
- Rispetta le gerarchie e contemporaneamente costruisce (membership)
- Genera nuovi pensieri profondi ed anche agili
- Apprende e disapprende continuamente
Torniamo alla vita di Alice, mi è capitato proprio di incontrarla ieri al supermercato…
Era raggiante di felicità, aspetta un bambino e al suo fianco c’era il suo fidanzato
premuroso ed attento nei suoi confronti. Mi racconta che ha anche una buona
relazione con il suo datore di lavoro…
Cosa è accatudo ad Alice di così fantastico ed imprevedibile per farla vivere così
perfettamente integrata con i suoi desideri e impegni?

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Con queste mie domande interiori, la accompagno con il mio sguardo mentre se ne va,
dopo avermi salutato, con questa andatura così buffa proprio di chi ha un grosso
pancione e un bimbo all’interno….
…. FORSE AVRA’ INCONTRATO SE STESSA NELLA SUA INTEREZZA, NEL SUO ESSERE
DONNA ORDINARIA NELL’ASCOLTO DELLA SUA ANIMA, DEL SUO INTIMO SENTIRE CON
RIGUARDO AI SUOI BISOGNI DI AMARE ED ESSERE AMATA NELLA GIOIA
Questo racconto l’ho proposto a volte ad alcune persone che avevano desiderio di
capire se il loro “stato problema” era una cosa patologica o invece una situazione
meravigliosa da cui partire per decollare con ciò che è la scoperta di Sé.
Dal presupposto che una buona intervista con il cliente porta notevoli vantaggi per la
individuazione di risorse per la risoluzione di disarmonie nella persona e nella vita
esperienziale della stessa; spesso ricorro anche alla tenica del prendersi cura con il
colore Aura-Soma®.
E più specificatamente intendo ora descrivere cosa è Aura - Soma®, come questo
sistema del prendersi cura con il colore può essere un ottimo canale di conoscenza, di
supporto, di facilitazione al cliente.
CAP. 4
L’AURA SOMA®, cosa è e come si colloca nella dinamica di una sessione individuale di
colloquio con il cliente.
Paragrafo 1) Cenni sulla storia del Sistema AURA - SOMA® e quali sono i prodotti
maggiormente significativi.
Nasce in Inghilterra nel 1983 dalle mani di una anziana ex farmacista, ormai privata
delle sue facoltà vedenti e notevolmente provata da infarto e da diabete.
VICKY WALL sarà, a sua insaputa, una grande innovatrice dal punto di vista della sua
creazione del Sistema. Una grande pioniera nel suo essere una donna molto spirituale,

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molto in connessione con la Fonte, con il suo essere uno Spirito grande oltre ad essere
una semplice donna.
Nasce da un padre medico inglese e dalla madre che morirà molto presto quando lei
aveva pochi mesi di vita.
Negli anni maturerà un rapporto molto speciale con il padre dal quale Lei stessa
acquisirà molte cose che saranno proprio di aiuto nella sua ancora insaputa dote di
creare un Sistema mondiale del prendersi cura con il colore. Acquisirà dal padre
l’amore per le piante e le erbe e lui stesso le insegnerà la legge delle segnature (ogni
fiore nella sua morfologia e struttura è similarmente associabile ad un organo o parte
del corpo umano). Nasce in una famiglia di Ebrei e di nascosto ascolterà gli
insegnamenti di suo Padre rabbino che elargiva ai suoi fratelli.
Per lei ancora non era chiaro il progetto di un grande fiume di colore che si sviluppava
e avvilluppava la terra di un grande potenziale di sfumature di amore, cura,
conoscenza, sviluppo dell’anima e della persona.
Tre notti precedenti la nascita delle prime bottiglie, equilibrium, Lei stessa fu visistata
nella notte da onde di colore e una indescrivibile voce che le chiedeva di unire le sue
erbe che raccoglieva nelle sue passeggiate nella campagna inglese, e le acque.
Successivamente alla sua adesione alla sollecitazione di creare con acque, piante,
fiori… Fu invitata a separare le acque, ossia la miscela così vincente che ancora è
rappresentata dalla presenza di olio nella base superiore della bottiglia e dalla
presenza di acqua nella parte inferiore.
Fu una grande sfida aderire ad un progetto di Luce che non poteva essere rivelato ai
suoi occhi nella grandezza in cui ora si sta manifestando.
Vicky fu successivamente accompagnata per 7 anni da Mike Booth, colui che ora porta
avanti il Sistema, fino a quando lei stessa non lasciò il suo corpo nel 1991.
Vicky aveva già intuito molte cose in merito a cosa era e sarebbe stata l’opera
dell’Aura-Soma® per tutti noi; un metodo naturale per la natura dell’uomo,
similarmente nella delicatezza di essere il colore che supporta e rivela cose nascoste e
pronte per essere accolte come verità della natura stessa dell’essere che vi si approccia
per ritrovarsi nel mare delle vibrazioni di luce. Noi siamo corpo di luce oltre a tutta una
fisicità ben conosciuta dai medici. Il nostro corpo di luce è il nostro potenziale

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spirituale attraverso il colore. Ridisegnamo la nostra anatomia sottile attraverso questi
codici di luce, la miscela che si ottiene dallo scuotimento delle equilibrium (bottiglie) è
proprio il potenziale del nostro risveglio umano alla luce di un progetto magnifico di
Uomini Risvegliati a Se Stessi. È proprio un metodo universalmente adatto a tutti gli
uomini, per ogni cultura a cui essi appartengono, per ogni credo; il colore è un
linguaggio universale che unisce e in modo molto gentile recupera l’uomo a se stesso
nella visione olistica ed ecologica di sé e l’ambiente, di sé e l’altro.
Vicky Wall che sapeva ascoltare lo Spirito di ogni pianta, fiore, cristallo, gemme… Solo
successivamente le fu rivelato dal mondo Spirituale il senso di tutto il suo lavoro che ha
dato origine alle prime bottiglie dai bellissimi colori… Ogni colore aveva, ha una sua
chiave di lettura per chi sceglie dal set di 110 bottiglie (le bottiglie ad ora, grazie a Mike
Booth che ha continuato il suo servizio a Dio e agli uomini).
Attraverso i colori scelti si possono comprendere molte cose di se, sia dal punto di vista
energetico-fisico, emotivo, mentale e spirituale. Non vi è alcun dubbio sulla veridicità
di tale metodo; molte persone hanno potuto ricostruire i loro risultati nell’armonia
psico-energetica proprio attraverso il cammino nel principio della non intrusività
dell’Aura – Soma; (è il cliente che sceglie, non vi è un colore meglio dell’altro….).
I miei strumenti di lavoro attraverso il colore sono i 5 pilastri che sorreggono il
principio del metodo di Aura – Soma®:
Bottiglie Equilibrium : risvegliarsi attraverso il colore
le Pomander: la protezione con il colore

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Le Quintessenze: una invocazione ispirata verso il
mondo spirituale dei maestri ascesi e cosmici (fratellanza bianca)
Le Essenze di Colore: luce liquida che radica e fa da
armonizzazione a tutto il sistema olistico tra la persona e i prodotti Aura-Soma
spirituale
Gli Arcangeloi,
l’aiuto dell’Arcangelo per lavorare con la famiglia
Ogni prodotto va usato sulla persona, gli olii sul corpo, le pomander e le quintessenze
vanno a nutrire i corpi energetici attraverso il loro profumo e l’ applicazione nell’aurea
e sui chakra, le essenze di colore possono essere messe a piccole gocce sui polsi o sul
cuore, proprio come luce liquida colorata, gli arcangeloi per ricordaci di essere nella
famiglia spirituale adatta al nostro momento e dalla quale attingere tutto il sostegno
necessario.
Paragrafo 2: L’aura - soma®: specchio dell’anima.
“Aggirati fra gli oli colorati che sembrano gioielli, loro hanno un linguaggio: imparalo. Sono
come un libro: leggilo e sappi che sono come uno specchio tenuto davanti a te. Tu hai il
miracolo delle mani. Apri i sensi alla percezione. Apri lo scrigno che contiene il caleidoscopio dei
gioielli brillanti.
E’ all’interno della nostra percezione interiore. E’ vicino ad ognuno di noi. E’ il dono di tutti
coloro le cui dita e il cui cuore si protendono gentilmente verso la profonda, intima conoscenza
dell’autorivelazione.” Wicky Wall

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Come si svolge una consulenza di aura soma?
Dopo aver accolto la persona nella sua interezza e averla opportunamente messa a suo
agio con un colloquio efficace ed ecologico, la invito a rivolgere il suo sguardo alla
bacheca luminosa in cui trovano collocazione le 110 bottiglie equilibrium.
La persona sarà lei a scegliere quattro bottiglie che cattureranno la sua attenzione.
Vicky soleva dire che proprio mentre in fase di scelta, se la persona si scioglieva in
lacrime, era già un essere a metà di un processo di apertura alla sua auto-coscienza,
alla sua auto-risoluzione del conflitto in cui era.
Per ogni bottiglia, per ogni colore rappresentato in essa, vi sono messaggi di speranza,
di gratitudine, di possibilità che la persona può trovare come rivelazione di se stessa
nella sua possibilità di risveglio alla sua enorme potenzialità di armonizzazione a più
livelli, dallo spirituale, all’emotivo, al mentale all’energetico.
Per me è una grande soddisfazione quando ogni volta trovo guizzi di gioia o di risveglio
negli occhi di chi mi chiede consulenza attraverso questi colori meravigliosi.
Sono guizzi di gioia quando essi scoprono che per qualsiasi colore, qualsiasi miscela
ottenuta da queste stupende acque vi sono talenti, risorse, opportunità di
comprensione e di alchimia dall’ombra alla luce per ogni segno di disagio-disequilibrio-
incertezze.
Per esempio molto spesso le bottiglie mi anticipano cosa la persona sta accogliendo
nella sua vita come prove di consapevolezza, di vissuti. Mi ricordo infatti di una
persona che mi aveva consultato in un suo momento di difficoltà per accogliere la
madre ammalata; ebbene nelle sue bottiglie vi era proprio molto colore Viola e
Magenta scuro (presagendo la dipartita della madre). Nella sua applicazione sul corpo
dei colori scelti, lei stessa aveva già saggiamente anticipato il bisogno di lasciar andare
(colore viola) il dolore della perdita, il bisogno di attraversare il lutto, il bisogno di
sentirsi amata dall’Alto (colore magenta) proprio in virtù di un abbandono della madre
nel suo trapasso.

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Prima di iniziare una sessione, applico sempre il colore pomander alle mani mie e della
persona. Per tale situazione (accogliere la persona) uso Il colore rosa che porta
armonizzazione, consapevolezza nell’amore, amorevole gentilezza nell’espressione di
se, cura, calore.
In questo modo invito la persona ad ascoltarsi in un momento di reciproco silenzio, con
una mano sul cuore e una sull’ombellico.
Trovo che questo momento sia efficacissimo per permettere alla persona di cambiare
stato: dal momento frenetico del viaggio verso il mio studio, dalle preoccupazioni che
potrebbero distoglierla dal vero fulcro, ad uno stato di centratura e presenza.
Il respirare poi questo profumo della Pomander è un altro invito al ritrovarsi e iniziare
già un primo efficacissimo impatto con l’amorevole gentilezza di un incontro con me,
con se stessa e le equilibrium.
Nella scelta delle 4 bottiglie vi si distinguono più processi di consapevolezza, più
specificatamente si scindono i quattro movimenti di coscienza:
- nella prima bottiglie vi sono indicati i talenti della personalità (colore superiore
della bottiglia) e dell’anima(colore inferiore della bottiglia) che la persona
riconosce di essere e che sono ora disponibili a sostegno per il suo problema, o
disagio.
- nella seconda bottiglia invece, rivela ciò che è nel suo potenziale come risorse
in talenti della personalità (colore superiore della bottiglia) e dell’anima (colore
inferiore della bottiglia). Sono talenti che ancora si riconosce.
- Nella terza bottiglia vi è ciò che la persona nel qui e ora sta già interpretando
per se stessa come talenti dell’anima e anche ciò che già traspare come
possibilità di sensibilità acquisita verso la seconda bottiglia.
- Nella quarta bottiglia rappresenta ciò che dal prossimo futuro ella stessa
accoglierà come alchimia perfetta tra il moto dell’anima (prima bottiglia) le
risorse nascoste (seconda bottiglia) e il qui e ora (terza bottiglia).

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A volte dopo la scelta delle quattro bottiglie, conduco la persona in meditazione con le
bottiglie che ha scelto, da una a tutte e quattro, non vi è intrusività nel sistema di aura
- soma®, è sempre il cliente che sceglie, che decide con quali colori lavorare.
Nella meditazione, nel respiro consapevole essa già lascia che le alchimie meravigliose
lavorino nel suo campo energetico; ciò che ne ricava è sempre un profondo
rilassamento e maggiore consapevolezza di cosa e come il colore può donarle spunto
per riequilibrio, riarmonizzazione di tutto il suo sistema olistico.
Il messaggio del colore è antichissimo, sempre vi è stata Luce e dalla Luce si generano i
colori. Sono ogni volta una rivelazione per noi stessi che siamo alla continua ricerca di
ciò che è simile a noi, a ciò che è noi. Con spontaneità e senza interferenza la persona
sceglie i sui colori preferiti; i colori come parole al suo Essere. I colori sono espressione
della sua anima, della sua missione nel qui e ora, nella sua definizione ultima di un
Essere alla ricerca del suo filo d’orato che lo colloca nella realtà spirituale e concreta.
Nel seguente schema porto brevemente il linguaggio dei colori
come possono essere delle chiavi di lettura per individuare talenti,
risorse per il cliente
Per ogni colore possiamo leggere a parole che nascono dalla luce e
Colore – codice
di luce
parole che nascono dall’ombra di noi stessi
Qualità - LUCE
Disarmonie -
OMBRA

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ROSSO
BLU
GIALLO
VERDE
Energia. Coraggio. Forza.
Volontà. Radicamento
Pace, serenità, comunicazione,
archetipo femminile, genitori
(madre e padre), autorità, fede
(inizio la scuola fiduciosa).
Intelletto, studio, chiarezza
mentale, conoscenza, gioia di
vivere, attimismo,
indipendenza, felicità.
Equilibrio, ricerca della verità,
spazio e tempo , legame con la
natura, vivere con il cuore,
giusto giudizio.
Rabbia. Collera.
Stanchezza.
Frustrazione.
Problemi sessuale.
Mancanza di energia
– Esaurimento.
Mancanza pace,
difficoltà con
autorità, difficoltà
Espressione,
isolazione, difficoltà
con i genitori.
Paura, depressione,
confusione mentale,
gelosia, dipendenza,
confusione anche
esteriore, complessi
di inferiorità,
pessimismo
Cuore insofferenza,
invidia, problemi con
il tempo e lo spazio.
Non saper decidere.
Troppe critiche, non
corretto giudizio.

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ARANCIONE
VIOLA
TURCHESE
Beatitudine (buddista:
sublimazione energia sessuale
in energia spirituale),
socievolezza (ho bisogno di
divertirmi con il gruppo)
divertirsi, creatività,
indipendenza.
Spiritualità, pace interiore,
trasformazione, servizio al
prossimo e guaritore.
Comunicazione al gruppo,
comunicazione dei sentimenti,
vivere i sentimenti, creatività
della vita quotidiana. Temi della
nuova era (cristalloterapia, fiori
di bach…)
OLIVE Energia femminile,
emancipazione, perdonare,
riconciliare, guida al femminile
Dipendenza,
mancanza
perseveranza, shock
e trauma
Problemi, dispiaceri,
disperazione fino a
morte e suicidio,
isolamento.
Difficoltà di
esprimere
sentimenti,
deprimere
sentimenti. Non
adare con il tempo.
Problemi con
l’emancipazione,
avere rancore,
portare amarezza,
fanatismo.

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CORALLO
ORO
MAGENTA
BLU ROYAL/
INDACO
Saggezza nell’amore, intuizioni
ad un livello superiore,
indipendenza, nobile amore
Saggezza, percezione dell’io,
fortuna, illuminazione,
profonda felicità (gioia)
Compassione, servizio al
prossimo anche quando costa
sacrificio. Amore per i piccoli
dettagli, amore divino,
pazienza.
Misticismo, sesto senso,
apertura ad un livello più
profondo per i mondi superiori.
Shock emotivo,
dipendenza,
sofferenza per
amore non
corrisposto.
Angoscia irrazionale,
dubbi verso se
stesso, mancanza di
autostima, profonda
confusione,
attaccamento alla
materia, avidità.
Falsa modestia.
Troppa sofferenza,
troppa compassione,
ricerca amore
perfetto.
Isolamento
profondo, solitudine,
rigidità mentale,
paura del
paranormale.

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ROSA
Amore universale, carità,
femminilità, bambino interiore,
creatività femminile, accettare
se stesso, dare e ricevere amore
con equilibrio.
BIANCO Purificazione, purezza e
chiarezza, comprensione della
sofferenza
Ricerca dell’amore,
difficoltà ad avere
amore per se stessi,
mancanza
autostima.
Blocco, lacrime,
disperazione, buco
nero,
incomprensione
della sofferenza.
La rosa dei colori che riporto rivela la nascita dei colori nella loro intrinseca miscela dei
3 colori primari Blu, Giallo, Rosso, generando i secondari Verde, Arancio, Viola e poi
dall’unione di questi secondari con i primari nascono i colori terziari, oro, blu reale,
turchese, magenta, verde oliva, corallo.

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La rosa dei colori dimostra dettagliatamente come dai tre colori primari otteniamo una
vasta gamma di colori, e se i colori sono i nostri codici dell’anima, comprendiamo bene
come siamo simili; in ogni codice di colore in realtà vi è la genesi dell’altro. Non vi
sono colori così differenti, ma tanta omogeneità nell’esplicarsi da una sfumatura di un
colore all’altro; così come la conoscenza dell’uomo farà emergere tante parti, colori,
che sono la continuità di un'unica essenza: la Luce, ossia l’Anima, ossia La grande
unicità che siamo.
Paragrafo 3 : Le tre tendenze, ossia come posso essere nella sofferenza:

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Volere ciò che non si ha
Avere ciò che non si vuole
Non sapere cosa si vuole
Voglio parlare delle tre tendenze rispetto ai colori in cui ognuno di noi ci possiamo
identificare in merito al nostro atteggiamento verso la vita, verso noi stessi, nella
alchimia relazionale con tutto ciò che è vita.
Dalla scelta delle 4 bottiglie posso calcolare la tendenza di quel colore che prevale su
tutti gli altri nella selezione.
Per tutti gli esseri, sia piccoli come una singola cellula o immensi come una galassia
dello spazio, sia semplici quanto una singola cellula ameba o complessi quanto un
essere multicellulare, si può affermare che in definitiva esistono tre risposte per ogni
situazione.
1 – aprirsi alle circostanze di fronte, integrando qualcosa, dicendo “SI” alla situazione
(tendenza blu)
2 – Chiudersi alle circostanze presenti, rifiutando, rispondendo “NO” alla situazione
(tendenza rossa)
3 – Non sapere quale seguire delle due reazioni sopradescritte, esprimendo incertezza
sulla situazione (tendenza gialla)
Anche nelle nuove situazioni le nostre reazioni passate iniziano gradualmente a creare
un’abitudine, un modello comportamentale dentro di noi. Nasce così una tendenza
associata ad ogni risposta. L’acquisire nelle situazioni può essere descritto come una
Tendenza acquisitiva, il chiudersi ad esse si descrive come una Tendenza avversativa,
l’essere incerti sul come rispondere può essere definito come Tendenza confusa.
Come esseri umani muniti di un corpo fisico, i nostri pensieri e sentimenti vengono
vissuti all’interno di questa situazione. Se tratteniamo a livello mentale o emozionale
questo si riflette nel nostro corpo e nella muscolatura fino a livello cellulare.
Questo è altrettanto vero per le tendenze del rigetto o della confusione.

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È molto utile pertanto l’indicazione che la scelta dei colori dona al cliente che non
comprende come Lei stessa sta generando una realtà funzionale appunto a questi
atteggiamenti.
La tendenza acquisitiva
È una tendenza a prendere e trattenere. Dal cibo, al calore, all’attenzione, al conforto
o qualunque cosa sia. Questo impulso di acquisire ha un impatto su ogni livello: la
sensazione che vogliamo qualcosa, le parole che usiamo per esprimere i sentimenti
nella nostra mente, e i movimeni fisici verso l’oggetto. Ogni aspetto del nostro essere è
sottilmente conformato da questa tendenza di prendere. Più lo faremo e più diventerà
un’abitudine, modellando non solo i nostri pensieri ed i nostri sentimenti ma anche la
struttura e l’abituale postura del nostro corpo fisico.
La tendenza avversa
Questa è la tendenza a rifiutare a rigettare. Viene sperimentata ogni qualvolta un
essere vivente deve confrontarsi con qualcosa di pericoloso o qualcosa che viene
percepito come tale. Quest’impulso a cacciare via verrà similmente riflesso nei
pensieri, sentimenti e nel corpo dell’essere.
Tendenza confusa
Si presenta quando il soggetto non sà se acquisire o se rifiutare quello che ha di fronte.
Quando la vita diventa più complessa e ci troviamo di fronte a situazioni sconosciute,
spesso reagiamo con confusione. Questa tendenza è caratterizzata da una oscillazione
fra gli impulsi delle due altre tendenze.
Queste tre tendenze non sono da leggersi interamente negative, ognuna ha un giusto
essere ed una parte da giocare. Ma se non sono riconosciute a livello conscio iniziano a
dominare la nostra vita portando a conseguenze pesanti. Nella loro forma più estrema
possono agire come dei veleni poiché ognuna distruggerebbe la salute dell’organismo
che la pratica all’eccesso.

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Per esempio, la tendenza acquisitiva se portata all’estremo nell’ingerire cibo, aria, e
calore senza lasciar andare nessuno di essi porterebbe subito l’organismo ad
avvelenare il suo proprio sistema.
Anche la tendenza avverso è un veleno se portata all’estremo perché tutto verrebbe
rigettato dall’organismo. In questa sua manifestazione di rifiuto verso il mondo, anche
ciò che è essenziale alla vita verrebbe negato, e senza nutrimento, calore o energia
vitale l’organismo alla fine morirebbe da solo. Anche il prolungarsi in modo eccessivo
della tendenza confusa a lungo andare sarebbe dannoso e condurrebbe ad una paralisi
della volontà ed alla incapacità di reagire o rispondere alla vita.
Come si collega il tutto all’Aura-Soma?
Sarebbe utile considerare che, ogni momento che ci confrontiamo con le situazioni
della vita, è come se nuvole di colori passassero attraverso la nostra coscienza. Così
facendo stimolano certi pensieri, sentimenti e di conseguenza alcune azioni.
Colori diversi stimolano tendenze diverse. È sorprendente infatti, come queste
tendenze caratterizzano il nostro orientamento fondamentale alla vita cioè i tre colori
primari a cui queste tendenze possono essere collegate.
La prima tendenza, quella di acquisire, è relativa la primario dei primari, il Blu.
Il blu tende ad esserre associato alla qualità di afferrare, di attaccarsi e di trattenere, lo
può testimoniare il fatto di quante volte il blu è il colore scelto dai partiti politici
conservatori.
La tendenza avversa si riferisce al colore primario rosso; curioso è notare come certi
animali quale l’octopus, esibisce un colore rosso se minacciato da un pericolo.
Il giallo è il colore primario legato alla tendenza confusa e riflette interamente ciò che
già conosciamo sulle associazioni con il giallo.
Tutti gli esseri, inclusi noi stessi, sono soggetti a queste tre tendenze, e in relazione a
queste tre ognuno ha le proprie preferenze e modelli. Se desideriamo diventare più
consapevoli e più liberi allora dobbiamo conoscere ciò che lavora sopra, sotto di noi.

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Per determinare la relazione fra queste tre tendenze all’interno della nostra esperienza
può essere un processo molto complesso ma nonostante, nel selezionare quattro
combinazioni di colore, è possibile avere una veloce e accurata fotografia del
significato delle tendenze nella nostra vita.
Ogni combinazione di colore può essere vista come una percentuale di blu, giallo e
rosso e così facendo produce una immediata valutazione della relazione di queste tre
tendenze operanti nel nostro essere.
Questa è una valutazione che sparge luce sulle nostre predisposizioni a rispondere a
certi modelli dal livello cellulare attraverso le nostre posture ed il respiro. Questi
modelli a loro volta governano i nostri sentimenti e la nostra capacità di pensare in
modo chiaro e positivo.
Non esiste un equilibrio ideale a cui aspirare fra le tre tendenze.
Ciò che conta è venire a termine con ciò che abbiamo.
È importante notare che la soluzione ad ogni tendenza risiede all’interno della stessa
energia che la alimenta. Colui che ha una forte tendenza ad acquisire, che si riflette
come tanto blu nella selezione dei propri colori, non risolverà certo la propria
situazione diventando confuso (risposta gialla) e neppure lo risolverà rispingendo
alcune delle cose che lo attraggono (risposta rossa). Troverà la soluzione imparando
come usare l’energia acquisitiva in maniera giusta; sviluppando fiducia quale
espressione positiva dell’energia blu.
Mentre sono con la persona nella consultazione ho premura nel passare proprio questi
messaggi: nulla è estremamente negativo o positivo, la via sta nel mezzo e nel mezzo ci
sono proprio le risorse già rivelate dal conflitto.
Infatti mentre nelle loro forme estreme ogni tendenza appare molto diversa – il
respingere non è certo simile all’attrarre, che a sua volta è molto diverso dall’essere
confuso – man mano che uno migliora nel lavorare con ogni energia, le risposte ad
esse inizieranno ad apparire sempre più simili. Il lasciar che qualcosa sia è più vicino al
distacco che all’acquisire; non automaticamente il respingere qualcosa è più simile
all’accettare che al rifiutare.

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Mentre diventiamo meno presi nel reagire ad ognuna, esiste la possibilità di sviluppare
migliore chiarezza nel vedere cosa succede.
Riconoscendo che l’energia di ogni tendenza può essere equamente usata nel coltivare
una qualità positiva di vita ritorniamo al concetto delle tre radici salutari descritte nella
tradizione Buddista: Alobha, Adosa, Amoha.
- Nel praticare fiducia ci serviamo delle radici di Alobha (non cupidigia) e
possiamo liberarci dal bisongo di acquisire.
- Nel praticare il distacco ci serviamo delle radici di Adosa (non antipatia) e
possiamo liberarci dall’impulso di rifiutare, realizzando così la compassione.
- Nel praticare chiarezza ci serviamo delle radici Amoha (non disorientamento)
e possiamo liberarci dalla confusione.
CONCLUSIONE
L’aspetto delle tre tendenze è per me molto esplicativo anche per ricordarmi che vi
sono proprio tre principi a cui attenermi per il mio atteggiamento umano-professionale
che vivo nel processo fenomenologico tra me e il cliente.
Così come Bert Hellinger indica:
SENZA PAURA – tendenza gialla
Qualsiasi cosa accada, come facilitatore non devo smorzarne l’effetto.
SENZA INTENZIONALITA’ – tendenza blu
Come conunselor non esercito preconcetti, giudizi, aspettative, ma mi affido a ciò che
c’è.
SENZA AMORE – tendenza rossa
È mia responsabilità non assumere posizioni di simpatia, ma rivolgo a tutto il sistema
un amore impersonale.
Ricordo a me stessa come la sofferenza, veicolo prezioso per la scelta inderogabile del
cliente ad accettare di essere accompagnato nel processo di conoscenza di se,
ha radici molto precise:

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- perdita del contatto con la propria natura
- sentirsi separati dagli altri, dal mondo, da se stessi creando confini sempre più
asfittici e occultanti la luce
- rinunciare alla vita, alla responsabilità del proprio valore di se.
Ringrazio tutti gli insegnanti, docenti, istruttori che ho incontrato nel mio percorso di
crescita personale, spirituale, professionale.

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Sono stata molto fortunata, ho ricevuto dall’Universo tutto ciò di cui
avevo bisogno nei temi e nei modi consoni al mio esperire.
Sono contenta ora di poter partecipare a questo esame di counselor
olistico, è proprio una cornice perfetta, necessaria ed adeguata per
contenere tutte le mie esperienze propedeutiche alla creazione di
Me.
CHI SONO: Sono felice di essere solo una donna con curiosità da
soddisfare, con titubanze che sanno di cautela e delicatezza nel
vivere chi sono.
Alla luce del mio crescere posso ringraziare tanto tanto la mia
ANIMA, grande compagna e grande consigliera di virtù e saggezza.
Amo e amo essere amata.
Grazie
Ornella Tomasoni

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Bibliografia:
*Guarire con i colori / Vicky Wall – Roma : Mediterranee, copyr. 2001 – 204 p.
*Subpersonalita' e crescita dell'io / Mauro Scardovelli. - Roma : Borla,
copyr. 2000. - 513 p. ; 21 cm
*Barriere / Mauro Scardovelli ; illustrazioni Arianna Ruffinengo. -
[Genova] : Libero di scrivere, 2008. - 156 p. : ill. ; 21 cm
*Feedback e cambiamento / Mauro Scardovelli. - Roma : Borla,
copyr. 1998. - 284 p. ; 21 cm
*Io-governo / Mauro Scardovelli ; illustrazioni Arianna Ruffinengo. -
[Genova] : Libero di scrivere, 2008. - 121 p. : ill. ; 21 cm
Il *potere di adesso / Eckhart Tolle. - Milano : Armenia, copyr. 2000.
- 216 p. ; 22 cm. ((Trad. di: The power of now
*Ordini dell'amore : un manuale per la riuscita delle relazioni / Bert
Hellinger. - Milano : Urra, copyr. 2003. - XIX, 481 p. : ill. ; 21 cm.
*Potere personale : la forza interiore e il suo effetto rivoluzionario /
Carl R. Rogers. - Roma : Astrolabio, 1978. - 255 p. ; 21 cm
L'*arte del counseling : il consiglio, la guida, la supervisione / Rollo
May. - Roma : Astrolabio, 1991. - 151 p. ; 21 cm
Il *counseling sistemico pluralista : dalla teoria alla pratica / Cecilia
Edelstein. - Gardolo : Erickson, copyr. 2007. - 395 p. : ill. ; 24 cm

51
*Anatomia dello spirito : i sette livelli del potere personale / Caroline
Myss. - Milano : Mondadori, 1999. - 330 p. ; 23 cm. ((Trad. di:
Anatomy of the spirit
La *forza di amare / Martin Luther King. - Torino : Societa' editrice
internazionale, copyr. 1967. - 275 p. ; 19 cm. ((Trad. di: Strenght to
love
*Essere se stessi : l'unica via per incontrare il benessere / Raffaele
Morelli. - Milano : Riza, copyr. 2004. - 77 p. ; 19 cm. ((Distrib. con:
Riza psicosomatica. 2004

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INDICE
PREMESSE PG 2
INTRODUZIONE PG 3
CAP. I
COSA è IL COUNSELOR OLISTICO PG 7
CAP II
COME RITENERE LA PNL (Programmazione neurolinguistica) UN PRESUPPOSTO
INDISPENSABILE AD UNA COMUNICAZIONE EFFICACE? PG 10
CAP. III
LEADER DI SE’
ovvero essere al comando del proprio GOVERNO in perfetta armonia con tutte le
parti interne PG 20
CAP. IV
L’AURA SOMA®, cosa è e come si colloca nella dinamica di una sessione individuale di
colloquio con il cliente PG 31.
CONCLUSIONE PG 47