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Cristina Avitabile Brancaccio - Vivereliberi.it

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Aveva acquis<strong>it</strong>o una notevole conoscenza biblica basilare e anche se spesso veniva<br />

ridicolizzata e beffata da molti per questa sua forma “popolare” i testimonianza<br />

cristiana, molte persone semplici l’ascoltavano e in segu<strong>it</strong>o si convertirono.<br />

Fu testimone di molte guarigioni per mezzo della preghiera.<br />

Uno dei metodi che ella maggiormente adottava per testimoniare era quello legato d un<br />

costume molto diffuso nei paesi del napoletano, di sedersi fuori della parta della<br />

propria ab<strong>it</strong>azione, come facevano molte donne anziane. Portava con se la Bibbia,<br />

fermava i passanti e li intratteneva parlando una incerta lingua <strong>it</strong>aliana, infarc<strong>it</strong>a di<br />

frasi miste di dialetto campano ed espressioni <strong>it</strong>alo-americane. Tutti, però, rimanevano<br />

colp<strong>it</strong>i dalla sua fede e dal suo fervore, anche quelli che passavano dall’altro lato della<br />

strada tentando di sottrarsi all’incontro, venivano vivacemente apostrofati ed inv<strong>it</strong>ati<br />

ad una conversazione.<br />

Era una donna semplice, generosa e dinanzi alle condizioni di miseria vera o presunta era<br />

disposta ad aiutare tutti. Basti pensare che non aveva un cambio di indumenti, anche se<br />

il figlio non le faceva mancare nulla ed ogni mese le inviava una somma di denaro, che<br />

però ella distribuiva a quanti le chiedevano aiuto, anche se, e ciò avveniva spesso,<br />

approf<strong>it</strong>tavano della sua generos<strong>it</strong>à.<br />

Coloro che erano stati beneficiati spir<strong>it</strong>ualmente e si erano convert<strong>it</strong>i, erano però<br />

sempre disponibili a riceverla in casa ed a provvedere per lei quotidianamente, anche se<br />

non faceva richieste di sorta e viveva in modo molto semplice.<br />

L’esperienza di Siano<br />

Chi scrive, giovanissimo pastore della nascente comun<strong>it</strong>à di Salerno, nel 1950 fu<br />

incaricato di prendere cura della nuova comun<strong>it</strong>à di Siano, dove la sorella <strong>Cristina</strong> stava<br />

evangelizzando con successo, seguendo il suo metodo prefer<strong>it</strong>o, quello di sedersi nella<br />

strada e parlare con tutti.<br />

Si era formata un comun<strong>it</strong>à di una trentina di credenti, molti dei quali non avevano<br />

ancora testimoniato della propria fede con il battesimo.<br />

Avevano preso in f<strong>it</strong>to un locale sotto l’androne di un antico palazzo, in una zona quasi<br />

centrale della c<strong>it</strong>tadina. Era stato addobbato con vecchie sedie, un tavolo ed una<br />

piattaforma. Sul muro, la sorella <strong>Cristina</strong> aveva fatto affiggere un manifesto, forse<br />

portato dall’America, con il versetto :” E Maria disse: L’anima mia magnifica il Signore; e<br />

lo Spir<strong>it</strong>o mio festeggia in Dio, mio salvatore”. Sulle altre due pareti campeggiavano<br />

altri due testi biblici :” Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu, e la casa tua”<br />

e “Iddio ha tanto amato il mondo, ch’Egli ha dato il Suo Unigen<strong>it</strong>o figliuolo, acciocché<br />

chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia v<strong>it</strong>a eterna”.<br />

La sala era povera, con le pareti scrostate qua e là, molte sedie erano mal ridotte,<br />

insomma era proprio una chiesa prim<strong>it</strong>iva.<br />

I culti erano frequentati e la sorella <strong>Cristina</strong>, in prima fila, interveniva con una<br />

testimonianza molto efficace prima di ogni sermone.<br />

Molti partecipavano alle riunioni di culto, quasi tutti per la prima volta e tutti erano<br />

interessati.

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