Cristina Avitabile Brancaccio - Vivereliberi.it
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<strong>Cristina</strong> <strong>Av<strong>it</strong>abile</strong> <strong>Brancaccio</strong><br />
( 1895 – 1980)<br />
Una delle donne che più si dedicò all’evangelizzazione personale in Italia è stata <strong>Cristina</strong><br />
<strong>Av<strong>it</strong>abile</strong> vedova <strong>Brancaccio</strong> (fu Gaetano e fu Maria Redenta <strong>Brancaccio</strong>).<br />
Una donna molto originale, ma piena di fede e con una spiccata disposizione naturale a<br />
comunicare con tutti.<br />
Questo suo fervore creava talvolta delle s<strong>it</strong>uazioni singolari.<br />
Il suo scopo era unicamente quello di parlare di Gesù e della salvezza per ottenere<br />
liberazione dal peccato e dalla malattia.<br />
Si era convert<strong>it</strong>a nella metà degli anni ’20, in una delle chiese pentecostali della L<strong>it</strong>tle<br />
Italy, a Brooklyn, New York. Le era stato detto che Gesù ancora oggi guarisce, perché<br />
era gravemente malata.<br />
Secondo le sue dichiarazioni soffriva di calcoli al fegato, di diabete ed altre gravi<br />
malattie.<br />
Era originaria di Sarno (provincia di Salerno).<br />
Non sappiamo molto della sua famiglia, tranne il fatto che uno dei figli era medico a New<br />
York.<br />
Doveva essere stata una donna molto devota e quando accettò l’Evangelo ed ottenne la<br />
guarigione si convertì al Signore decidendo di annunciare la Sua grazia a chiunque<br />
avesse incontrato.<br />
Era rimasta vedova e quindi utilizzava il proprio tempo adottando una forma di<br />
evangelizzazione “sui generis”.<br />
Cominciò naturalmente nell’amb<strong>it</strong>o della famiglia e delle amicizie della L<strong>it</strong>tle Italy, ma<br />
soprattutto mise in seria difficoltà il proprio figlio medico, perché molto spesso andava<br />
nel suo studio e lo metteva letteralmente sottosopra evangelizzando i pazienti in attesa<br />
di vis<strong>it</strong>a. Per questa ragione il figlio fu disposto a sostenerla finanziariamente,<br />
aderendo al suo desiderio di venire in Italia.<br />
Giunse intorno al 1933 per svolgere un’opera di testimonianza personale nel suo paese<br />
natio e nella zona del napoletano.<br />
Immediatamente la sua presenza venne notata sia per la testimonianza che rendeva nei<br />
culti, sia per l’evangelizzazione che era disposta a svolgere in qualunque luogo, privato e<br />
pubblico. Per le strade, sui treni, sugli autobus, doveva trovare l’occasione per rendere<br />
testimonianza sempre in modo insol<strong>it</strong>o e apparentemente bizzarro.<br />
Era stata liberata da una religione superstiziosa legata alle forme idolatriche e<br />
folkloristiche che gl’<strong>it</strong>aliani avevano importato anche in America ed ora desiderava che<br />
tutti ne fossero sciolti.<br />
Senza alcuna remora si rivolgeva ai religiosi che incontrava, preti e suore, ed<br />
immediatamente, senza mezzi termini, diceva loro di abbandonare quella v<strong>it</strong>a religiosa e<br />
convertirsi a Gesù.
Aveva acquis<strong>it</strong>o una notevole conoscenza biblica basilare e anche se spesso veniva<br />
ridicolizzata e beffata da molti per questa sua forma “popolare” i testimonianza<br />
cristiana, molte persone semplici l’ascoltavano e in segu<strong>it</strong>o si convertirono.<br />
Fu testimone di molte guarigioni per mezzo della preghiera.<br />
Uno dei metodi che ella maggiormente adottava per testimoniare era quello legato d un<br />
costume molto diffuso nei paesi del napoletano, di sedersi fuori della parta della<br />
propria ab<strong>it</strong>azione, come facevano molte donne anziane. Portava con se la Bibbia,<br />
fermava i passanti e li intratteneva parlando una incerta lingua <strong>it</strong>aliana, infarc<strong>it</strong>a di<br />
frasi miste di dialetto campano ed espressioni <strong>it</strong>alo-americane. Tutti, però, rimanevano<br />
colp<strong>it</strong>i dalla sua fede e dal suo fervore, anche quelli che passavano dall’altro lato della<br />
strada tentando di sottrarsi all’incontro, venivano vivacemente apostrofati ed inv<strong>it</strong>ati<br />
ad una conversazione.<br />
Era una donna semplice, generosa e dinanzi alle condizioni di miseria vera o presunta era<br />
disposta ad aiutare tutti. Basti pensare che non aveva un cambio di indumenti, anche se<br />
il figlio non le faceva mancare nulla ed ogni mese le inviava una somma di denaro, che<br />
però ella distribuiva a quanti le chiedevano aiuto, anche se, e ciò avveniva spesso,<br />
approf<strong>it</strong>tavano della sua generos<strong>it</strong>à.<br />
Coloro che erano stati beneficiati spir<strong>it</strong>ualmente e si erano convert<strong>it</strong>i, erano però<br />
sempre disponibili a riceverla in casa ed a provvedere per lei quotidianamente, anche se<br />
non faceva richieste di sorta e viveva in modo molto semplice.<br />
L’esperienza di Siano<br />
Chi scrive, giovanissimo pastore della nascente comun<strong>it</strong>à di Salerno, nel 1950 fu<br />
incaricato di prendere cura della nuova comun<strong>it</strong>à di Siano, dove la sorella <strong>Cristina</strong> stava<br />
evangelizzando con successo, seguendo il suo metodo prefer<strong>it</strong>o, quello di sedersi nella<br />
strada e parlare con tutti.<br />
Si era formata un comun<strong>it</strong>à di una trentina di credenti, molti dei quali non avevano<br />
ancora testimoniato della propria fede con il battesimo.<br />
Avevano preso in f<strong>it</strong>to un locale sotto l’androne di un antico palazzo, in una zona quasi<br />
centrale della c<strong>it</strong>tadina. Era stato addobbato con vecchie sedie, un tavolo ed una<br />
piattaforma. Sul muro, la sorella <strong>Cristina</strong> aveva fatto affiggere un manifesto, forse<br />
portato dall’America, con il versetto :” E Maria disse: L’anima mia magnifica il Signore; e<br />
lo Spir<strong>it</strong>o mio festeggia in Dio, mio salvatore”. Sulle altre due pareti campeggiavano<br />
altri due testi biblici :” Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu, e la casa tua”<br />
e “Iddio ha tanto amato il mondo, ch’Egli ha dato il Suo Unigen<strong>it</strong>o figliuolo, acciocché<br />
chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia v<strong>it</strong>a eterna”.<br />
La sala era povera, con le pareti scrostate qua e là, molte sedie erano mal ridotte,<br />
insomma era proprio una chiesa prim<strong>it</strong>iva.<br />
I culti erano frequentati e la sorella <strong>Cristina</strong>, in prima fila, interveniva con una<br />
testimonianza molto efficace prima di ogni sermone.<br />
Molti partecipavano alle riunioni di culto, quasi tutti per la prima volta e tutti erano<br />
interessati.
Una sera, però, accadde un fatto insol<strong>it</strong>o.<br />
Trovai la sala grem<strong>it</strong>a più del normale, era in vis<strong>it</strong>a anche Rocco Ciotta (1909-1992),<br />
anziano della chiesa di Lioni (AV).<br />
Giungendo notai un assembramento di gente, molti erano ragazzi mun<strong>it</strong>i di bastoni.<br />
Iniziai ugualmente il culto confidando nell’aiuto di Dio, ma immediatamente un uomo<br />
cominciò a disturbare, mi resi conto che si trattava di facinorosi che volevano creare<br />
problemi di ordine pubblico. Notai tra l’altro che quell’uomo aveva in mano un fazzoletto<br />
con cui si copriva una guancia.<br />
Interruppi il culto, mi accostai e scopersi che si era fer<strong>it</strong>o per poi affermare che lo<br />
avevamo malmenato.<br />
Ordinai di chiudere la porta e chiesi d un fratello di andare a chiamare i carabinieri,<br />
che giunsero poco dopo. Spiegai loro i fatti e arrestarono quell’uomo e qualche altro<br />
trovato con dei bastoni in mano; purtroppo fu arrestato anche il Ciotta, perché non<br />
aveva alcun documento d’ident<strong>it</strong>à.<br />
Potemmo poi proseguire il culto.<br />
La reazione di quel clero locale era il risultato dell’evangelizzazione “a tappeto”<br />
compiuta dalla <strong>Brancaccio</strong>.<br />
Quel mancato attentato risultò poi alla gloria di Dio.<br />
Rocco Ciotta fu messo in guardia insieme ai capibanda della sommossa, i quali piangevano<br />
perché erano stati arrestati. Il nostro fratello li rimproverò e quando fu portato loro<br />
del cibo, li obbligò a pregare con lui per ringraziare Dio di quanto aveva provveduto.<br />
La settimana seguente tornai per il culto.<br />
Il Comandante dei Carabinieri mi aveva chiesto di celebrare il culto a porte chiuse per<br />
ev<strong>it</strong>are altri disordini.<br />
Accettai.<br />
La sorella <strong>Cristina</strong> si oppose, ma fui fermo nella mia decisione.<br />
Avevo detto ad un fratello di appoggiarsi alla porta con l’intesa che se avesse sent<strong>it</strong>o<br />
spingere, dopo che se ne fosse accertato, avrebbe aperto lasciando entrare liberamente<br />
il vis<strong>it</strong>atore.<br />
Quella sera la sala fu colma di persone come non mai.<br />
Forse è utile accennare che la <strong>Brancaccio</strong> si interessò per acquistare una casa, come<br />
diceva lei, per il culto, ma fu ingannata. La proprietà fu acquistata da quattro falsi<br />
credenti e la comun<strong>it</strong>à si trovò ben presto senza locale.<br />
Dinanzi a questo triste evento la sorella <strong>Cristina</strong> non si sgomentò e rispose:”tutte le<br />
cose cooperano al bene di quelli che amano Dio”.<br />
La testimonianza però fu salva e fra alterne vicende un gruppo di credenti rimase<br />
fedele e ancora oggi esiste una sana comun<strong>it</strong>à che testimonia dell’amore di Cristo.<br />
Risultati diretto dell’opera di testimonianza personale della sorella <strong>Cristina</strong> fu la<br />
cost<strong>it</strong>uzione della comun<strong>it</strong>à di Sarno e di Siano, ma anche molte altre anime furono<br />
raggiunte dall’Evangelo per mezzo di lei, in tutte le c<strong>it</strong>tadine a sud di Napoli.<br />
Quando ormai ottuagenaria perdette le forze fu accolta nella casa di riposo evangelica<br />
”Betel”, a Roma, dove il Signore , che aveva serv<strong>it</strong>o ed amato, la raccolse a Sé.
Aveva speso ben 50 anni della sua v<strong>it</strong>a per testimoniare di Gesù.<br />
Dagli anni ’30 fino alla sua morte, avvenuta intorno al 1980, rimase sempre in Italia,<br />
fatta eccezione per il periodo dal 1935 al 1945. Appena terminato il secondo confl<strong>it</strong>to<br />
mondiale tornò aiutando tutti e dando del suo per il bene degli altri. Indubbiamente era<br />
una donna con caratteristiche peculiari, al lim<strong>it</strong>e dello stravagante, ma tutta ded<strong>it</strong>a alla<br />
testimonianza cristiana.<br />
Una vis<strong>it</strong>a a Roma<br />
Chi scrive ricorda due appisoli esemplari.<br />
Si trovava a Roma osp<strong>it</strong>ata presso la chiesa e volle andar a far vis<strong>it</strong>a ad una sorella<br />
malata ricoverata presso uno degli ospedali romani.<br />
L’accompagnava un’altra credente.<br />
Sal<strong>it</strong>e sull’autobus, nel lungo trag<strong>it</strong>to fino all’ospedale testimoniò a tutti ad alta voce<br />
creando perfino qualche punta di allegria per il linguaggio <strong>it</strong>alo-napoletano,intercalato<br />
con esclamazioni in “americano”.<br />
Vis<strong>it</strong>ò la malata, ripetendo la stessa cosa nella corsia dell’ospedale.<br />
Uscendo, mentre tentava di salire sull’autobus, che intanto aveva terminato la corsa ed<br />
era tornato al capolinea, la sorella che l’accompagnava sentì il fattorino gridare<br />
all’autista:”Parti prima dell’orario, sta tornando di nuovo quella donna che ha messo<br />
sottosopra l’autobus”, e partirono sub<strong>it</strong>o senza attendere che le sorelle salissero sul<br />
mezzo pubblico.<br />
Ab<strong>it</strong>uata com’era a sedersi fuori della porta della casa dove era osp<strong>it</strong>ata, come avveniva<br />
nei piccoli centri del Sud, una mattina, verso le 9.00, fece lo stesso accanto al portone<br />
della chiesa di via dei Bruzzi, a Roma, con l’intento di testimoniare ai passanti. Notò tre<br />
signori che erano entrati in una piccola fabbrica di burro, proprio di fronte a lei. Si alzò<br />
ed entrò nel laboratorio. Le ore passavano, erano le 14.00, quando finalmente uscì fuori<br />
con quei signori e tornò dalla sorella che la osp<strong>it</strong>ava.<br />
Chi scrive, nel primo pomeriggio andò a chiedere scusa ai proprietari di quella d<strong>it</strong>ta per<br />
l’invadenza della sorella <strong>Cristina</strong>, ma con grande meraviglia la risposta fù :”Quali scuse, l’<br />
ha mandata Dio, quei tre uomini della Finanza venuti per fare un sopralluogo, ma invece<br />
non sono riusc<strong>it</strong>i a fare nulla perché intrattenuti dalla vecchietta hanno rilasciato un<br />
verbale per cui tutto risulta regolare”.<br />
I suoi interventi erano irresistibili e fuori del comune, tuttavia il Signore la usata per la<br />
dedizione e l’amore che nutriva per Lui.<br />
Con le sue peculiar<strong>it</strong>à, <strong>Cristina</strong> <strong>Brancaccio</strong> può essere considerata uno strumento usato<br />
da Dio per la conversione dell’Evangelo di moltissime anime.<br />
Le comun<strong>it</strong>à di Sarno e di Siano, come tanti altri credenti sparsi nella provincia di<br />
Napoli e Salerno, sono il risultato della sua opera evangelistica.<br />
Il Signore ci usa come siamo, purché ci doniamo a Lui interamente.<br />
Francesco Toppi
Tratto da :”Cristiani Oggi” 16-30 Giugno 2002