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Marrocu, Debrà Libanòs - Sardegna Cultura

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– Chi vi ha detto che sono della Polizia Politica?<br />

– Non è un mistero che voi e l’ingombrante signore<br />

con cui andate in giro per Addis Abeba siete della Politica.<br />

O pensavate che sareste passati inosservati?<br />

– È difficile che il mio capo passi inosservato.<br />

– Appunto. Come non notare un grasso signore attempato<br />

in tenuta da safari… tanto più se si accompagna<br />

a un bel giovanotto italiano. Vi ho visto tutti e<br />

due ieri sera al caffè Roma. Siete già famosi. Veramente<br />

incredibile il vostro capo… mi ricorda… mi ricorda…<br />

– …il Feroce Saladino?<br />

La contessa sorrise. Seguì una pausa, durante la quale<br />

la donna accese una sigaretta. Poi Serra, assunta<br />

quella che pensò potesse essere una convincente aria<br />

da poliziotto, disse:<br />

– Veniamo alla ragione della mia visita, contessa. So<br />

che siete già stata interrogata, ma vorrei sentire direttamente<br />

da voi come andarono le cose quella notte,<br />

la notte che Bellassai è stato ucciso. C’era un ricevimento,<br />

qui a casa vostra…<br />

– C’era un ricevimento, c’erano molti invitati, c’era<br />

il tenente Bellassai e c’ero io, naturalmente… comunque,<br />

caro ispettore, ho paura di valere ben poco come<br />

testimone di quella serata.<br />

– Cosa intendete dire?<br />

– Che ero in uno stato di sovreccitazione alcolica.<br />

Ho ricordi piuttosto confusi.<br />

– Qualcosa comunque è successo. Non è stata una<br />

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serata qualsiasi, voglio dire… a parte la morte del tenente.<br />

– Se intendete riferirvi al pesante vaso di cristallo<br />

che ho lanciato addosso al tenente Bellassai… in effetti<br />

questo lo ricordo. Come ricordo benissimo di<br />

averlo mancato… purtroppo.<br />

– Scusate contessa, ma è una domanda che non posso<br />

evitarvi: quali erano i rapporti tra voi e il tenente?<br />

– Siamo stati amanti.<br />

– Non lo eravate più, dunque.<br />

– Duilio era un amante… come definirlo?… intermittente?…<br />

c’era e non c’era, a seconda di dove lo portavano<br />

il vento e le circostanze, e le circostanze ultimamente<br />

l’avevano portato lontano da me.<br />

Nel tono di consumata mondanità della contessa, a<br />

Serra parve si fosse insinuata una nota di stanchezza.<br />

La stessa stanchezza che provava lui, ora, a farle quel<br />

tipo di domande.<br />

– Dove vi trovavate quando il tenente è stato ucciso?<br />

– Se è un alibi che vi aspettate, ho paura di dovervi<br />

deludere. Dopo il lancio del vaso, il tenente Bellassai<br />

ha pensato bene di lasciarci. Lo ha fatto con la sua automobile.<br />

Dopo qualche minuto, ho deciso di andargli<br />

dietro con la mia, cosa che sicuramente vi potranno<br />

confermare tutti i presenti. Qualcuno si è anche<br />

offerto di accompagnarmi, ma io ho voluto andare da<br />

sola a cercarlo. Ho girato per ore, aspettandomi di vedere<br />

la sua Aurelia parcheggiata vicino a uno dei po-<br />

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