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RIVISTA 2010.indd - Premio Internazionale di Cultura Re Manfredi

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XIX E<strong>di</strong>zione<br />

<strong>Cultura</strong> e Spettacolo<br />

per la promozione del territorio<br />

Sabato 11 Settembre 2010<br />

Anfiteatro Spiaggia Castello<br />

Manfredonia<br />

www.premioremanfre<strong>di</strong>.it


2<br />

L<br />

a XIX e<strong>di</strong>zione del <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

si presenta con una veste giuri<strong>di</strong>ca nuova: ARCADIA Nova<br />

che ha curato l’organizzazione delle precedenti e<strong>di</strong>zioni, con atto<br />

pubblico notarile del 29 luglio c.a., si è trasformata in FONDAZIO-<br />

NE, che succede senza soluzioni <strong>di</strong> continuità in tutti i contratti<br />

e rapporti negoziali posti in essere dalla predetta Associazione<br />

culturale, conservando la veste <strong>di</strong> ONLUS.<br />

Il “<strong>Premio</strong>”, quin<strong>di</strong>, giuri<strong>di</strong>camente rafforzato, che fa meravigliosamente<br />

da sempre interagire cultura e spettacolo, si vuole<br />

strettamente correlarlo nella progettualità futura, alla promozione<br />

culturale, turistica ed economica del territorio.<br />

E’ nell’ottica <strong>di</strong> tale obiettivo che ci siamo portati a Milano, lo<br />

scorso 8 luglio, per celebrare, presso la preziosa Sala Stoppani<br />

dell’Istituto dei Ciechi, la Cerimonia <strong>di</strong> presentazione della XIX<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

Il <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

Il <strong>Premio</strong> 2010<br />

<strong>di</strong> Giovanni Tricarico<br />

Presidente della Fondazione<br />

e<strong>di</strong>zione del <strong>Premio</strong>, alla quale hanno significativamente collaborato<br />

l’Associazione <strong>Re</strong>gionale dei Pugliesi <strong>di</strong> Milano, la Città <strong>di</strong><br />

Manfredonia, il Gal DaunOfantino, la <strong>Re</strong>gione Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Da Manfredonia a Milano, quin<strong>di</strong>, per costruire incontri non affatto<br />

casuali, occasioni culturali, turistiche, economiche ed enogastronomiche;<br />

per costruire un ponte ideale verso New York,<br />

che la Fondazione guarda con attenzione per presentare, nella<br />

primavera del 2011, la XX e<strong>di</strong>zione del <strong>Premio</strong> in collaborazione<br />

con l’Istituto Italiano <strong>di</strong> <strong>Cultura</strong> e la Citizen Foundation italo-americana<br />

organizzatrice del Columbus Day.<br />

Abbiamo voluto riconfermare il concitta<strong>di</strong>no Alfredo TROISI - veronese<br />

<strong>di</strong> adozione - alla Direzione artistica <strong>di</strong> questa e<strong>di</strong>zione<br />

2010, preparata con la sua consueta professionalità ed eleganza,<br />

per dar vita ad uno spettacolo me<strong>di</strong>atico <strong>di</strong> risonanza nazionale e<br />

<strong>di</strong> prima grandezza.<br />

Un doveroso ringraziamento alle pubbliche Istituzioni che con<strong>di</strong>vidono<br />

il Progetto del “<strong>Premio</strong>”, assurto ormai a patrimonio pubblico<br />

da tutelare, agli Sponsor privati che ci sostengono, a quanti,<br />

sempre più numerosi, ci gratificano con il loro consenso, a tutti i<br />

soci della gloriosa associazione ARCADIA Nova, e in particolare,<br />

al Primo Collaboratore, il Vice Presidente Vanni Grieco.<br />

Arrivederci all’11 settembre, nella meravigliosa cornice dell’anfiteatro<br />

<strong>di</strong> Spiaggia Castello.


Il <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

Una opportunità <strong>di</strong> rilancio del territorio<br />

Alla soglia del ventesimo anno <strong>di</strong> attività, il <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Cultura</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>” va confermandosi come manifestazione<br />

<strong>di</strong> punta del contesto culturale non solo <strong>di</strong> questo territorio.<br />

E più che guardare in<strong>di</strong>etro, legittimamente compiaciuto <strong>di</strong><br />

quanto ha saputo fare per rappresentare la Città, le sue peculiarità<br />

straor<strong>di</strong>narie, si è proiettato innanzi con rinnovato vigore ed<br />

entusiasmo a rafforzare il ruolo <strong>di</strong> alfiere <strong>di</strong> una città che vuole<br />

crescere, aspira a dare concretezze alle potenzialità emergenti,<br />

mettersi al passo del progresso.<br />

In questo contesto il <strong>Premio</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>” si è segnalato alle<br />

gran<strong>di</strong> agenzie della cultura nazionale e si appresta a farlo ancor<br />

più incisivamente in orizzonti più allargati, per la promozione delle<br />

arti, delle scienze, della conoscenza umana in genere. Con uno<br />

sguardo particolare alla Poesia alla quale il <strong>Premio</strong> de<strong>di</strong>ca una<br />

sezione speciale ad ambito nazionale.<br />

La recente presentazione a Milano <strong>di</strong> questa XIX e<strong>di</strong>zione, alla<br />

presenza <strong>di</strong> autorevoli rappresentanze delle istituzioni lombarde,<br />

ha dato pieno riscontro ed ulteriore impulso alla strada intrapresa<br />

dai promotori e dagli organizzatori del <strong>Premio</strong>. E le prospettive si<br />

presentano ancor più allettanti e proficue <strong>di</strong> risultati gratificanti.<br />

Più che giustificata, doveroso <strong>di</strong>rei, l’attenzione riservata dalla<br />

Cerimonia conclusiva del XIX <strong>Premio</strong><br />

<strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Cultura</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

La serata<br />

spettacolo<br />

<strong>di</strong> Alfredo Troisi<br />

Direttore artistico del XIX <strong>Premio</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong><br />

IMPRENDITORIA<br />

civica Amministrazione a questo presi<strong>di</strong>o operativo, appena trasformatosi<br />

in Fondazione Onlus, le cui azioni si riverberano con<br />

grande efficacia nei vari settori della cultura ma anche del turismo<br />

e dunque dell’economia in genere.<br />

Auguro pertanto al <strong>Premio</strong> internazionale <strong>di</strong> cultura “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”,<br />

le migliori e più vivificanti fortune.<br />

Angelo Riccar<strong>di</strong> Sindaco <strong>di</strong> Manfredonia<br />

La Cerimonia conclusiva del XIX <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Cultura</strong><br />

“<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>” <strong>di</strong> Sabato, 11 settembre, si svilupperà attraverso<br />

una serie <strong>di</strong> segmenti <strong>di</strong> spettacolo coor<strong>di</strong>nati tra loro<br />

come frammenti <strong>di</strong> un racconto in sequenza, ideale connubio tra<br />

poesia, danza, teatro e musica nelle sue varie espressioni. Nella<br />

suggestiva location dell’Anfiteatro Spiaggia Castello si esibiranno<br />

artisti <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ssima fama. La scenografia avrà una struttura<br />

tipicamente televisiva con un allestimento <strong>di</strong> grande effetto, arricchito<br />

da giochi <strong>di</strong> luce, con un grande schermo centrale che<br />

visualizzerà i contributi relativi agli artisti, al pubblico, e per connotare<br />

ogni momento dello show. La serata avrà una conduzione<br />

sempre sciolta e incalzante, affidata a un volto televisivo <strong>di</strong> primo<br />

piano, per dare ritmi e tempi ottimali allo spettacolo. Aprirà la<br />

serata l’esibizione <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> ballerini <strong>di</strong> fama internazionale,<br />

quin<strong>di</strong> potremo assistere alla performance <strong>di</strong> cantanti lirici della<br />

New Generation de l’Oscar della Lirica, premio <strong>di</strong> rilevanza internazionale<br />

per i gran<strong>di</strong> protagonisti dell’Opera da me ideato e<br />

curato nella <strong>di</strong>rezione artistica, in programma all’Arena <strong>di</strong> Verona<br />

il 31 agosto 2010. A seguire, l’esibizione <strong>di</strong> un’artista <strong>di</strong> assoluto<br />

rilievo, una musicista <strong>di</strong> fama internazionale. Più avanti, la finestra<br />

sulla Danza, con due etoile mon<strong>di</strong>ali, <strong>di</strong>rettamente dall’Opera<br />

<strong>di</strong> Parigi; sarà poi il momento delle emozioni, con lo spazio de<strong>di</strong>cato<br />

a un grande cantante scomparso, ricordato attraverso la<br />

testimonianza <strong>di</strong> sua moglie e <strong>di</strong> un grande paroliere. La serata<br />

culminerà con due cantanti amatissimi da pubblico e critica che,<br />

per l’occasione, si esibiranno in un suggestivo duetto.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 3


4<br />

Carlo d’Angiò, il vincitore <strong>di</strong> Manfre<strong>di</strong>, cercò <strong>di</strong> cancellare ogni<br />

traccia del sovrano svevo. Spostò la zecca, provò a sistemare<br />

altrove la grande campana, ma non poté cancellare una città.<br />

Tentò <strong>di</strong> cambiare il nome, ma il nuovo nome Sipontum novellum<br />

o Nova Sipontum resistette solo pochi anni. Poi gradualmente<br />

Carlo d’Angiò comprese l’importanza che poteva avere la città<br />

progettata da Manfre<strong>di</strong> e che raccoglieva l’ere<strong>di</strong>tà dell’antica<br />

Siponto, ed attuò un vasto programma <strong>di</strong> completamento e <strong>di</strong><br />

costruzione delle mura, del castello, del porto, degli e<strong>di</strong>fici civili.<br />

La nuova città, <strong>di</strong>ce un importante cronista me<strong>di</strong>evale, Salimbene<br />

de Adam (1221-1288), fu chiamata da Manfre<strong>di</strong> con il proprio<br />

nome; ed essa, se il principe svevo “fosse vissuto pochi anni in<br />

più, sarebbe <strong>di</strong>ventata una delle più belle città del mondo”.<br />

La fondazione <strong>di</strong> Manfredonia rientrava in un <strong>di</strong>segno strategico:<br />

la città, grazie al ruolo del porto, affacciato sull’Adriatico, doveva<br />

assumere, nei piani della corona, la leadership economica e politica<br />

della Capitanata”, e doveva <strong>di</strong>venire “un nuovo e <strong>di</strong>namico<br />

porto sulla costa pugliese, al tempo stesso emporio commerciale<br />

e base avanzata per la colonizzazione della costa adriatica”.<br />

Mancano tracce e immagini <strong>di</strong> Manfre<strong>di</strong>... tutto è stato cancellato.<br />

Ma non le testimonianze <strong>di</strong> tanti scrittori, che descrivono con<br />

ammirazione gli Svevi e il loro legame con la Capitanata.<br />

Manfre<strong>di</strong>, secondo un altro cronista me<strong>di</strong>evale (Jamsilla), “fu veramente<br />

erede e universale successore delle grazie e delle virtù<br />

del padre”. Pare ci fosse un affetto speciale <strong>di</strong> Federico II verso<br />

Manfre<strong>di</strong>, cui piaceva andare a caccia con i falconi, comporre e<br />

cantare poesie e indossare, come il padre, ampi mantelli ver<strong>di</strong>.<br />

Ebbero in comune, Federico e Manfre<strong>di</strong>, l’interesse per la cultura<br />

araba. E Ibn Wasil, storico dei Mamelucchi, giunto nel 1261<br />

come ambasciatore alla corte <strong>di</strong> Manfre<strong>di</strong> nella “Terra lunga”<br />

(l’Italia nella geografia araba del Me<strong>di</strong>oevo), rimase impressionato<br />

da un re, conoscitore della lingua araba ed ebraica e amante<br />

delle scienze speculative.<br />

Di Manfre<strong>di</strong> non conosciamo la produzione scritta, eppure aveva<br />

fama <strong>di</strong> essere rimatore e stornellatore. Un cronista del XIII secolo<br />

scrive che il re durante l’estate si sedeva sulla riva del mare<br />

e cantava “strambuotte et canzoni”. Con Manfre<strong>di</strong> si rinverdì lo<br />

splendore dell’epoca <strong>di</strong> Federico II. “Ancora una volta, scrive Kantorowicz,<br />

in quel regno del Sud brillò lo spirito sereno, la gioia <strong>di</strong><br />

vita e la festevolezza degli Staufen; ancora una volta si videro i<br />

falchi dell’imperatore salire, si seppe <strong>di</strong> filosofi e saggi d’oriente<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

Il <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

Manfre<strong>di</strong> e la sua Città<br />

e d’occidente coi quali il re sedeva a colloquio, e <strong>di</strong> sonatori e<br />

cantori, che, in numero maggiore dei guerrieri, circondavano il<br />

sovrano munifico”.<br />

Dante mostrò grande rispetto verso Federico e Manfre<strong>di</strong>. “E<br />

veramente gli illustri eroi Federico imperatore e Manfre<strong>di</strong>, degnamente<br />

nato da lui, manifestando la nobiltà e la rettitu<strong>di</strong>ne<br />

della loro anima, finché la fortuna lo permise, vissero da uomini,<br />

<strong>di</strong>sdegnando <strong>di</strong> vivere da bruti”.<br />

Di Manfre<strong>di</strong>, Dante ricorda, nel III Canto del Purgatorio, la bellezza<br />

e la gentilezza: “Biondo era bello e <strong>di</strong> gentile aspetto”.<br />

Gli abitanti <strong>di</strong> Manfredonia dovrebbero prendere maggiore consapevolezza<br />

dell’origine della loro città e dovrebbero amare e<br />

curare tutto ciò che esalta il fondatore.<br />

Questo evento, che si ripete da vent’anni, è l’occasione per ricordare<br />

un grande sovrano ed anche per ripensare l’origine e il<br />

futuro <strong>di</strong> una città.<br />

Paolo Cascavilla<br />

Assessore alla cultura - Comune <strong>di</strong> Manfredonia


Il <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

Il GAL DaunOfantino<br />

ed il <strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010<br />

<strong>di</strong> Luca D’Errico<br />

Presidente del GAL DAUNOFANTINO<br />

Il Gal che mi onoro <strong>di</strong> rappresentare, con entusiasmo ha accettato<br />

l’idea dell’amico Giovanni TRICARICO - Presidente dell’Associazione<br />

<strong>Cultura</strong>le ARCADIA Nova, da poco trasformatasi in<br />

Fondazione, <strong>di</strong> portarci a Milano l’8 luglio scorso per incontrare<br />

le istituzioni pubbliche milanesi e l’Associazione <strong>Re</strong>gionale dei<br />

Pugliesi, per presentare il <strong>Premio</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>” 2010. Nel prossimo<br />

anno è in programma uno sbarco a New York, costruendo<br />

così i pilastri <strong>di</strong> un ponte ideale tra Manfredonia, Milano e la<br />

Grande Mela capace <strong>di</strong> consolidare e potenziare le reti istituzionali<br />

e personali, strumenti essenziali per uno sviluppo territoriale<br />

a 360 gra<strong>di</strong>.<br />

Uno degli obiettivi del GAL DaunOfantino è quello <strong>di</strong> far conoscere<br />

e valorizzare sempre più le risorse naturali, storiche e architettoniche<br />

del territorio ed i suoi prodotti tipici, provenienti da<br />

piccole e me<strong>di</strong>e imprese agricole <strong>di</strong> trasformazione.<br />

L’augurio è quello che con le Istituzioni ed associazioni locali si<br />

possa allacciare un rapporto duraturo, per meglio rappresentare<br />

i nostri prodotti che vanno dall’olio al vino, ai prodotti agricoli e<br />

artigianali che abbracciano una vasta gamma nel campo della<br />

gastronomia. L’accoglienza riservataci a Milano è stata a <strong>di</strong>r poco<br />

meravigliosa.<br />

Le pubbliche Istituzioni lombarde hanno pienamente con<strong>di</strong>viso e<br />

molto apprezzato il Progetto “<strong>Cultura</strong> e Spettacolo per la promozione<br />

del territorio”, tanto da assicurare la loro presenza il 2011<br />

a New York.<br />

Riteniamo, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> dover manifestare il pieno appoggio all’iniziativa,<br />

per un Progetto che necessariamente va scritto da subito<br />

a più mani.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 5


6<br />

Il <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>” si accinge a celebrare<br />

l’anno prossimo il suo ventennale, con un bilancio positivo e lusinghiero,<br />

e ponendo le premesse per una svolta capace <strong>di</strong> dargli<br />

nuova vitalità e nuove prospettive.<br />

Nato come <strong>Premio</strong> legato alla storia della Città <strong>di</strong> Manfredonia e<br />

al suo territorio, ha saputo, nel corso <strong>di</strong> 18 e<strong>di</strong>zioni, tener fede<br />

a questa vocazione originaria portando sul palcoscenico citta<strong>di</strong>no<br />

una serie <strong>di</strong> personaggi che, da un lato rappresentavano<br />

delle eccellenze nel loro campo <strong>di</strong> attività, e dall’altro avevano<br />

<strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente un rapporto con il territorio della<br />

Capitanata.<br />

Non c’è dubbio che la Città, sul piano dell’immagine culturale si<br />

è giovata della presenza al “<strong>Premio</strong>” <strong>di</strong> personaggi prestigiosi,<br />

anche se è mancato un vero investimento su tali personaggi che<br />

consentisse anche una ricaduta in termini economici e sociali.<br />

Di qui la necessità <strong>di</strong> una riflessione da parte sia degli organizzatori<br />

del <strong>Premio</strong>, sia dell’Amministrazione Comunale e <strong>di</strong> altri<br />

soggetti, coinvolti a vario titolo nel “<strong>Premio</strong>”.<br />

Lo spunto può esser dato dal fatto che quest’anno la presentazione<br />

è avvenuta su una piazza estremamente importante come<br />

MILANO, e che si sono poste le premesse per la presentazione<br />

dell’anno prossimo, che dovrebbero avvenire su un palcoscenico<br />

ancora più prestigioso come la città <strong>di</strong> NEW YORK.<br />

È chiaro che non si tratta soltanto <strong>di</strong> dare lustro a una vetrina,<br />

perché sarebbe una operazione <strong>di</strong> breve respiro. Si tratta invece<br />

<strong>di</strong> cogliere alcune opportunità <strong>di</strong> grande significato per dare una<br />

prospettiva molto più interessante al “<strong>Premio</strong>”. Il riconoscimento<br />

che si darà quest’anno allo scrittore Joseph TUSIANI, letterato<br />

<strong>di</strong> fama internazionale, e al giovane architetto Antonio SARACI-<br />

NO, entrambi operanti nella metropoli americana, é un modo<br />

prezioso per creare non solo un ponte ideale, ma anche delle<br />

possibili iniziative culturali e impren<strong>di</strong>toriali, per dare alla città <strong>di</strong><br />

Manfredonia prospettive veramente nuove.<br />

Oggi c’è bisogno <strong>di</strong> operazioni culturali che abbiano al loro interno<br />

anche potenzialità <strong>di</strong> crescita economica e sociale.<br />

Ed è questo l’obiettivo che deve darsi il <strong>Premio</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>” se<br />

vuole da una parte essere fedele alla sua vocazione originaria e<br />

dall’altra cogliere il senso nuovo dell’investimento culturale.<br />

La cultura oggi può essere una risorsa economica se attorno ad<br />

essa si è capaci <strong>di</strong> mettere insieme iniziative ricche <strong>di</strong> creatività<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

Il <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

Dalla <strong>Cultura</strong><br />

all’Impren<strong>di</strong>torialità<br />

<strong>di</strong> Raffaele Cera<br />

Presidente del Comitato Scientifico del <strong>Premio</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

e <strong>di</strong> operatività. A NEW YORK si deve andare non per fare una<br />

passerella, ma per gettare le basi <strong>di</strong> incontri e contatti con la<br />

potente comunità degli italo-americani. Dalla cultura alla ricerca<br />

<strong>di</strong> occasioni impren<strong>di</strong>toriali e <strong>di</strong> progetti innovativi: questo deve<br />

essere lo slogan perché il <strong>Premio</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>” assolva per intero<br />

il suo compito.


Il <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

Il perché <strong>di</strong> un premio<br />

<strong>di</strong> Roberto Lo Scocco<br />

Vice Presidente della Fondazione<br />

Il perché <strong>di</strong> un premio come il “<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>” è da ricercare<br />

in un nutrito elenco <strong>di</strong> motivazioni e <strong>di</strong> stimoli che aprono a<br />

nuove opportunità.<br />

Un premio come il “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>” non si consuma nella sola serata<br />

<strong>di</strong> Gala ma è frutto e opera <strong>di</strong> un lavoro che dura un anno intero<br />

e che punta a lasciare sul territorio qualcosa <strong>di</strong> concreto.<br />

Cosa lascia, dunque, al territorio e alla comunità il premio <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>?<br />

L’hanno spiegato bene gli ospiti dell’associazione pugliesi <strong>di</strong><br />

Milano in occasione, a luglio, della presentazione del premio nella<br />

città meneghina. Questa manifestazione lascia la possibilità, la<br />

voglia, e anche gli strumenti, <strong>di</strong> aprire il nostro territorio a scenari<br />

più ampi. Nella particolare situazione che stiamo vivendo, poi, <strong>di</strong><br />

provare ad uscire da una crisi che da troppo tempo si protrae e<br />

ci coinvolge. Come ci riesce il <strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>? Attraverso<br />

l’attività <strong>di</strong> promozione del territorio con interventi <strong>di</strong> marketing<br />

turistico e culturale. Sì, perché un premio come il “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

è <strong>di</strong> fatto un intervento <strong>di</strong> marketing, un intervento cospicuo in<br />

termini <strong>di</strong> promozione delle risorse turistiche e culturali del territorio<br />

che l’organizza. Far conoscere ciò che questo territorio è in<br />

grado <strong>di</strong> offrire significa consentire a questo territorio <strong>di</strong> aprirsi a<br />

visitatori e turisti vogliosi ed in grado <strong>di</strong> conoscere le peculiarità<br />

che Manfredonia, il Gargano, la provincia <strong>di</strong> Foggia, custo<strong>di</strong>scono<br />

come proprie. Si tratta <strong>di</strong> peculiarità <strong>di</strong> carattere archeologico,<br />

architettonico, gastronomico, ambientale, turistico e culturale in<br />

senso ampio. L’offerta turistica e culturale, dove per cultura si ricomprendano<br />

gli aspetti tanto gastronomici quanto archeologici<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong><br />

IMPRENDITORIA<br />

quanto ambientali et similia, è un’offerta eterogenea e <strong>di</strong>versifica<br />

e tuttavia concreta, fatta <strong>di</strong> cose e <strong>di</strong> persone, fatta <strong>di</strong> economia<br />

reale, <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong> merci, informazione, prodotti, servizi.<br />

Il premio <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> è dunque promozione, apertura a ciò che<br />

viene da fuori; è farci conoscere, pure e nonostante tutte le <strong>di</strong>fficoltà<br />

che la crisi generale che attanaglia l’Europa comporta. E’ un<br />

biglietto <strong>di</strong> presentazione ed un invito a venire a trovarci.<br />

L’organizzazione del premio è onere <strong>di</strong> cui gli organizzatori si sono<br />

fatti carico, con l’ausilio in<strong>di</strong>spensabile dell’intervento degli enti<br />

locali e <strong>di</strong> quello degli amici sponsor. Anche questo rappresenta<br />

un fattore <strong>di</strong> crescita, la capacità <strong>di</strong> mettere insieme pubblico e<br />

privato per valorizzare il territorio; perché economia è cultura e<br />

cultura è economia, senza soluzione <strong>di</strong> continuità.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 7


8<br />

La XIX e<strong>di</strong>zione del <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Cultura</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”,<br />

parte da Milano. La conferenza stampa <strong>di</strong> presentazione si<br />

è svolta a Milano, nella sala “Stoppani” dell’Istituto dei ciechi,<br />

alla presenza dell’Assessore alla Casa della Lombar<strong>di</strong>a Domenico<br />

ZAMBETTI, del presidente dell’Istituto dei Ciechi, Rodolfo MA-<br />

STO, del Vicepresidente dell’Associazione <strong>Re</strong>gionale dei Pugliesi<br />

<strong>di</strong> Milano, Francesco LENOCI, dell’Assessore alle attività produttive<br />

<strong>di</strong> Manfredonia, Antonio AGELILLIS, del presidente del Comitato<br />

Scientifico Raffaele CERA, del Presidente dell’Associazione<br />

Arca<strong>di</strong>a Nova, organizzatrice dell’evento, Giovanni TRICARICO,<br />

e del Presidente del Gal DaunOfantino, Luca D’ERRICO, che ha<br />

sostenuto in pieno l’iniziativa e la trasferta in terra lombarda. “Il<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> - ha detto l’assessore Angelillis, in delega<br />

del Sindaco RICCARDI - è un evento <strong>di</strong> cui il territorio è orgoglioso,<br />

un tassello <strong>di</strong> un progetto sul quale lavora da quasi due<br />

decenni l’Associazione Arca<strong>di</strong>a Nova con il sostegno della stessa<br />

Amministrazione comunale”.<br />

“Credo che l’importanza della presentazione del <strong>Premio</strong> a Milano<br />

- ha sottolineato l’Assessore ZAMBETTI - vada ricercata nella<br />

caratterizzazione <strong>di</strong> queste due terre, pugliese e lombarda, unite<br />

dal filo rosso della cultura della vita, del turismo, patrimonio dei<br />

pugliesi che si sono recati al Nord per lavoro, nella sua accezione<br />

più ampia. Il <strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> riscopre l’identità culturale<br />

rappresentata da uomini che vivono al nord ma che sono nati in<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

Il <strong>Premio</strong> <strong>Internazionale</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”<br />

La XIX e<strong>di</strong>zione del<br />

<strong>Premio</strong> presentata a Milano<br />

<strong>di</strong> Annamaria Vitulano<br />

terra <strong>di</strong> Puglia”.<br />

Nel 2009 il premio venne conferito a Francesco LENOCI per la<br />

sezione “economia”. “Mi ha intrigato l’idea - <strong>di</strong>ce oggi Lenoci<br />

- che l’e<strong>di</strong>zione 2010 partisse da Milano, città dove generazioni<br />

<strong>di</strong> pugliesi hanno dato il meglio <strong>di</strong> sé. Per questo ho voluto coinvolgere<br />

l’Associazione <strong>Re</strong>gionale Pugliesi <strong>di</strong> Milano e il Piccolo<br />

Teatro che da 36 anni ospita da presentazione del festival della<br />

Valle d’Itria. Ancor più intrigante è stata l’idea <strong>di</strong> Arca<strong>di</strong>a Nova <strong>di</strong><br />

organizzare la presentazione della XX e<strong>di</strong>zione del premio a New<br />

York, grazie anche al poeta Joseph TUSIANI”.<br />

“Abbiamo sostenuto l’iniziativa - puntualizza D’Errico, presidente<br />

del Gal DaunOfantino, l’agenzia <strong>di</strong> promozione del basso Tavoliere<br />

- perché cre<strong>di</strong>amo nel progetto <strong>di</strong> Arca<strong>di</strong>a Nova e dall’Amministrazione<br />

<strong>di</strong> Manfredonia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere la cultura <strong>di</strong> questo<br />

territorio. Il Gal sostiene molti settori produttivi e la sua attività<br />

spazia dalla formazione al sostegno alle imprese e alla fornitura<br />

<strong>di</strong> servizi alle stesse”.<br />

“Due anni fa eravamo a Roma, oggi è dalla europeissima Milano<br />

- ha concluso Tricarico, presidente <strong>di</strong> Arca<strong>di</strong>a Nova - che lanciamo<br />

il nostro messaggio: costruire incontri, allacciare relazioni,<br />

creare nuove occasioni per promuovere la cultura nelle sue <strong>di</strong>verse<br />

espressioni, importante ambasciatrice per la promozione<br />

del territorio. La cerimonia <strong>di</strong> presentazione <strong>di</strong> quest’anno farà da<br />

ponte a quella della XX e<strong>di</strong>zione, nel 2011 a New York, organizzata<br />

in collaborazione con l’Istituto Italiano <strong>di</strong> <strong>Cultura</strong> e con la Citizen<br />

Foundation italo-americana che organizza il “Columbus day”.


Joseph Tusiani<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> LETTERATURA<br />

Poeta e Scrittore<br />

Joseph Tusiani è nato a San Marco in Lamis (FG) nel 1924, quando<br />

il padre era già emigrato negli Stati Uniti. Fu allevato dalla<br />

madre, sarta, che nelle gravi ristrettezze causate<br />

anche dalla guerra, riuscì a farlo stu<strong>di</strong>are.<br />

Si laureò in Lettere all’Università <strong>di</strong> Napoli nel<br />

1947, e subito partì con la madre per gli Stati<br />

Uniti. La famiglia Tusiani si riunì a New York.<br />

Joseph, iniziò subito a insegnare nel College of<br />

Mount S. Vincent e altre università, inserendosi<br />

nei circoli culturali italo-americani. Spronato<br />

dalla scrittrice Frances Winwar, si stacca dagli<br />

ambienti italo-americani e si de<strong>di</strong>ca anche alla<br />

poesia in lingua inglese.<br />

Poco dopo la sua poesia The <strong>Re</strong>turn, riceveva<br />

il Greenwood Prize dalla Poetry Society of England,<br />

aumentando grandemente il suo prestigio. È stato professore<br />

alla City University (Lehmann College, Hunter College), alla<br />

Fordham University, Direttore della Catholic Poetry Society, Vice<br />

Presidente della American Poetry Society.<br />

Vinse poi l’Alice Fay <strong>di</strong> Castagnola Award, della Catholic Poetry<br />

Society, con un’opera drammatica in progress in versi, dal titolo<br />

If Gold should rust. Le sue liriche inglesi più belle sono raccolte<br />

in volumi.<br />

Ha pubblicato anche due romanzi, uno in italiano<br />

e l’altro in inglese (poi tradotto in italiano).<br />

Per la sua attività poetica, Tusiani ha usato<br />

anche la lingua latina, a cominciare dal 1955.<br />

Le sue liriche latine, pubblicate in più volumi e<br />

tradotte in più lingue, fanno <strong>di</strong> Tusiani il maggiore<br />

fra poeti neolatini viventi.<br />

Ha pubblicato 7 volumi in versi in <strong>di</strong>aletto garganico.<br />

Altra e fondamentale attività attività <strong>di</strong><br />

Tusiani è quella <strong>di</strong> traduttore.<br />

L’elenco delle sue traduzioni è vastissimo.<br />

Joseph Tusiani conduce una vita attiva, componendo<br />

nelle lingue che ha sempre usato. Le sue opere sono<br />

oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o in molte Università. Fra i numerosi riconoscimenti<br />

ottenuti, Tusiani: la Medaglia del Congresso americano<br />

(1984) e il premio Italiani nel mondo del Ministero per gli Italiani<br />

nel Mondo, a Roma nel 2004.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 9


10<br />

Antonio Manganelli<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> CULTURA DELLA LEGALITÀ<br />

Prefetto - Capo della Polizia<br />

Antonio Manganelli è nato ad Avellino l’8 <strong>di</strong>cembre 1950.<br />

Laureato in Giurisprudenza presso l’Università <strong>di</strong> Napoli, si è specializzato<br />

in Criminologia Clinica presso l’università <strong>di</strong> Modena.<br />

Dagli anni ‘70 ha operato costantemente nel campo delle investigazioni,<br />

acquisendo particolare esperienza e preparazione tec-<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

nica nel settore dei sequestri <strong>di</strong> persona a scopo <strong>di</strong> estorsione e<br />

in quello antimafia. Ha collaborato con i più importanti magistrati<br />

e organi giu<strong>di</strong>ziari investigativi europei ed extraeuropei, dei quali<br />

è <strong>di</strong>ventato un punto <strong>di</strong> riferimento, legando il suo nome anche<br />

alla cattura <strong>di</strong> alcuni dei latitanti <strong>di</strong> maggior spicco delle organizzazioni<br />

mafiose.<br />

È stato docente <strong>di</strong> “Tecnica <strong>di</strong> Polizia Giu<strong>di</strong>ziaria” presso l’Istituto<br />

Superiore <strong>di</strong> Polizia ed è autore <strong>di</strong> pubblicazioni scientifiche sui<br />

sequestri <strong>di</strong> persona e sulla tecnica <strong>di</strong> polizia giu<strong>di</strong>ziaria, tra cui il<br />

manuale pratico delle tecniche <strong>di</strong> indagine “Investigare”, scritto<br />

con il prefetto Franco Gabrielli, <strong>di</strong>rettore del S.I.S.De.<br />

Nominato <strong>di</strong>rigente superiore, ha quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>retto il Servizio Centrale<br />

Protezione collaboratori <strong>di</strong> giustizia, contribuendo a riorganizzare<br />

con intelligente sensibilità la delicata materia.<br />

E’ stato questore <strong>di</strong> Palermo e Napoli.<br />

Nel 2000 è stato nominato dal Consiglio dei Ministri prefetto <strong>di</strong><br />

1a classe, con l’incarico <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore centrale della Polizia Criminale<br />

e vice <strong>di</strong>rettore generale della Pubblica Sicurezza.<br />

Dal <strong>di</strong>cembre 2001 è stato vice <strong>di</strong>rettore generale della Pubblica<br />

Sicurezza con funzioni vicarie. Il Consiglio dei ministri lo ha nominato<br />

capo della Polizia il 25 giugno 2007.


<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> GIUSTIZIA<br />

Antonio Laudati<br />

Procuratore Distrettuale Antimafia<br />

Antonio Laudati, nato nel 1954 a Forino, in provincia <strong>di</strong> Avellino,<br />

ha due fratelli. All’età <strong>di</strong> soli sei anni si trova ad essere orfano<br />

del padre. Frequenta la scuola dell’obbligo<br />

e quella superiore ad Avellino presso il Convitto<br />

Nazionale “Colletta”, dove consegue la<br />

maturità classica.<br />

Appena laureatosi in Giurisprudenza presso<br />

l’Università <strong>di</strong> Napoli, vince il concorso per<br />

l’insegnamento nei convitti nazionali, venendo<br />

assegnato prima a quello <strong>di</strong> Maddaloni e,<br />

dopo due anni, a quello <strong>di</strong> Avellino.<br />

Successivamente vince il concorso come<br />

Commissario <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza.<br />

Supera poco dopo anche il concorso in magistratura<br />

venendo assegnato inizialmente a<br />

Lecco. Ritorna poi in Irpinia, presso la Procura<br />

della <strong>Re</strong>pubblica <strong>di</strong> Avellino, negli anni in<br />

cui l’ufficio passa da Ferrante a Gagliar<strong>di</strong>.<br />

Segue il trasferimento a Napoli, alla Dia,<br />

come sostituto procuratore all’antimafia, a<br />

fianco del procuratore Grasso.<br />

Nel 2007 viene nominato Direttore degli Af-<br />

fari Penali del Ministero <strong>di</strong> Grazia e Giustizia, incarico ricoperto in<br />

precedenza anche dal compianto Giovanni Falcone.<br />

Il 30 aprile 2010, è stato nominato dal plenum<br />

del Csm, all’unanimità, nuovo procuratore<br />

della <strong>Re</strong>pubblica <strong>di</strong> Bari.<br />

È Sposato con un magistrato napoletano, ha<br />

tre figli. È esperto <strong>di</strong> cooperazione internazionale<br />

e ha pubblicato stu<strong>di</strong> sul terrorismo<br />

internazionale e sul contrasto patrimoniale<br />

alla criminalità organizzata. Ha presieduto,<br />

presso il Consiglio dell’Unione europea, il<br />

Gruppo multi<strong>di</strong>sciplinare per il contrasto al<br />

crimine organizzato.<br />

Nel 2009 ha dato alle stampe il libro Mafia<br />

pulita, scritto in collaborazione con Elio Veltri.<br />

In occasione della marcia silenziosa del<br />

“No mafia day”, svoltasi a Manfredonia il 24<br />

luglio scorso dopo i due omici<strong>di</strong> legati alla<br />

faida del Gargano, Antonio Laudati ha rivolto<br />

una lettera <strong>di</strong> elogio ai 2.000 giovani in<br />

maglietta bianca che vi hanno preso parte,<br />

definendoli “marciatori <strong>di</strong> legalità”.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 11


12<br />

Eliseo Zanasi, foggiano classe 1947, è un affermato impren<strong>di</strong>tore<br />

nel settore delle costruzioni. Dopo gli stu<strong>di</strong> classici presso il<br />

“Lanza” <strong>di</strong> Foggia si laurea in Ingegneria Civile<br />

all’Università <strong>di</strong> Bologna.<br />

Dal 1974 al 1977 si è occupato <strong>di</strong> progettazione<br />

e calcolo in collaborazione con prestigiosi<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ingegneria ed Architettura facenti<br />

capo a personalità <strong>di</strong> fama mon<strong>di</strong>ale nel settore<br />

quali Alvar Aalto, Kenzo Tange, Trebbi e<br />

Gresleri, sviluppando nel contempo una collaborazione<br />

intensa con la Facoltà <strong>di</strong> Ingegneria<br />

dell’Università <strong>di</strong> Bologna.<br />

Di notevole rilievo l’impegno profuso per la pro<br />

gettazione e l’esecuzione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> rilevanza<br />

internazionale.<br />

L’esperienza tecnico-professionale e la formazione<br />

d’eccellenza acquisite da Zanasi nel periodo emiliano ssaranno<br />

fattori <strong>di</strong> notevole importanza, quando la prematura scomparsa<br />

del padre Erminio, nel 1977 lo lascia titolare dell’impresa<br />

<strong>di</strong> costruzioni “Zanasi e Moschella” che ha segnato lo sviluppo<br />

e<strong>di</strong>lizio della città <strong>di</strong> Foggia. Gli anni successivi lo vedono impegnato<br />

sia nella realizzazione <strong>di</strong> strutture pubbliche nella propria<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

Eliseo Zanasi<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> IMPRENDITORIA<br />

Presidente Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> Foggia<br />

città, sia nell’avvio <strong>di</strong> un organico programma <strong>di</strong> progettazione ed<br />

esecuzione <strong>di</strong> importanti complessi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale privata,<br />

dando concretamente inizio alla fase della<br />

riqualificazione urbana nella città <strong>di</strong> Foggia.<br />

Nell’anno 1989 viene nominato Presidente<br />

della Sezione Costruttori E<strong>di</strong>li e Vicepresidente<br />

<strong>di</strong> Confindustria Foggia, dopo aver ricoperto<br />

le cariche <strong>di</strong> componente <strong>di</strong> Giunta e del Consiglio<br />

Direttivo.<br />

È inoltre stato per molti anni Presidente del<br />

Consorzio Opere Pubbliche <strong>di</strong> Capitanata, l’organismo<br />

che ha svolto un ruolo determinante<br />

per lo sviluppo dell’e<strong>di</strong>lizia agevolata in tutta la<br />

provincia provvedendo, statutariamente, alla<br />

promozione e all’assegnazione dell’appalto <strong>di</strong><br />

lavori, pubblici e/o privati, a favore delle imprese<br />

consorziate. Nel maggio 2006 è stato eletto Presidente <strong>di</strong><br />

Confindustria Foggia. Prima della sua elezione a Presidente della<br />

Camera <strong>di</strong> Commercio, nel luglio 2008, è stato dal 2003 componente<br />

la Giunta camerale. delle Camere <strong>di</strong> Commercio (Unioncamere).<br />

Nell’aprile 2010 è stato inoltre eletto Presidente del Distretto<br />

Produttivo Agroalimentare <strong>Re</strong>gionale “Terre Federiciane”.


<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> ARCHITETTURA<br />

Antonio Pio Saracino<br />

Architetto e Designer<br />

Antonio Pio Saracino, nato a San Marco in Lamis nel 1976, architetto<br />

e designer, attualmente vive e lavora a New York. Nel 2002<br />

ha ricevuto la laurea cum laude all’Università<br />

<strong>di</strong> Architettura ‘La Sapienza’ <strong>di</strong> Roma, dove<br />

ha lavorato come assistente <strong>di</strong> Architectural<br />

Design. Dal 2003 ha lavorato in <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> architettura in Italia e negli Stati Uniti, incluso<br />

lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Massimiliano Fuksas a Roma,<br />

con cui ha collaborato al progetto del Palazzo<br />

Congressi EUR. Saracino ha collaborato con<br />

l’architetto Steve Blatz su progetti concettuali,<br />

<strong>di</strong> interni e concorsi <strong>di</strong> design, quali la Seed<br />

House (Casa Seme), una residenza a forma<br />

<strong>di</strong> germoglio, che ha ricevuto l’American Architecture<br />

Award nel 2007 dal Chicago Athenaeum<br />

and Museum of Architecture.<br />

Saracino ha vinto <strong>di</strong>versi premi <strong>di</strong> arte, architettura e design,<br />

inclusi quattro ‘Future Furniture Awards’ da parte della rivista<br />

americana Interior Design Magazine. I suoi progetti sono presenti<br />

sulle riviste d’arte e design in tutto il mondo.<br />

Nel 2007 il progetto <strong>di</strong> interni della boutique Tibi <strong>di</strong> SoHo, New<br />

York, è stato pubblicato nel numero ‘Best of the Year’ della rivista<br />

americana Interior Design magazine e nel Global Shop <strong>di</strong> Wallpaper.<br />

Nello stesso anno, è stato nominato tra i<br />

25 più interessanti trend setters dalla rivista <strong>di</strong><br />

New York ARTnews Magazine.<br />

Nel 2008 Saracino è stato vincitore della gara<br />

d’arte Agorafolly a Buxelles, per il 50esimo anniversario<br />

dell’Unità Europea. Nel 2009 opere<br />

d’arte e progetti <strong>di</strong> Saracino sono stati esposti<br />

in gallerie d’arte e musei delle città <strong>di</strong> tutto<br />

il mondo, tra cui Roma, New York, Bruxelles,<br />

Mosca, Cordoba, Sydney. Ha <strong>di</strong>segnato l’Arco<br />

<strong>di</strong> Trionfo, installazione temporanee per le città<br />

<strong>di</strong> Bruxelles e Roma, da costruire nel 2011.<br />

Ha anche <strong>di</strong>segnato un monumento permanente<br />

per Cordoba, per i 200 anni <strong>di</strong> In<strong>di</strong>pendenza<br />

dell’Argentina, da costruire a fine 2010.<br />

Sempre nel 2010 Saracino ha <strong>di</strong>segnato il trofeo per la Formula<br />

Uno 2010 e per il Campionato Mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> Moto GP.<br />

Il suo lavoro è stato pubblicato nella rivista semestrale Interior<br />

Design Market Tabloid.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 13


14<br />

Sergio Escobar, nato a Milano il 3 novembre 1950, sposato con<br />

tre figli, ha stu<strong>di</strong>ato con Ludovico Geymonat, <strong>Re</strong>mo Cantoni ed<br />

Enzo Paci, laureandosi in Filosofia della<br />

Scienza presso l’Università Statale <strong>di</strong> Milano,<br />

dove ha svolto funzione <strong>di</strong> assistente<br />

per un biennio. Dopo una lunga esperienza<br />

all’interno <strong>di</strong> organismi associativi del<br />

settore cinematografico, Escobar inizia la<br />

sua carriera nello spettacolo nel ’79, alla<br />

Scala, come responsabile sponsorizzazioni<br />

e rapporti con le televisioni e le nuove<br />

tecnologie. Collabora con Clau<strong>di</strong>o Abbado<br />

a ideare e fondare l’Orchestra filarmonica<br />

del Teatro alla Scala.<br />

Tra l’83 e l’85 collabora con il gruppo Fininvest<br />

occupandosi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>toria televisiva<br />

anche in ambito internazionale. Dall’85,<br />

come Assistente del Sovrintendente della<br />

Scala Carlo Maria Ba<strong>di</strong>ni, in particolare ha funzioni <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

delle <strong>di</strong>rezioni e responsabile delle tournée internazionali.<br />

Dal ’90 al ’95 è Sovrintendente del Teatro Comunale <strong>di</strong> Bologna.<br />

Nel marzo dello stesso anno passa alla guida dell’Ente Autonomo<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> TEATRO<br />

Sergio Escobar<br />

Direttore Piccolo Teatro “G. Strehler” <strong>di</strong> Milano<br />

“Teatro Carlo Felice” <strong>di</strong> Genova e quin<strong>di</strong>, nell’ottobre del ’96, assume<br />

la sovrintendenza dell’Opera <strong>di</strong> Roma.<br />

Dall’ottobre ’98 è Direttore del Piccolo<br />

Teatro <strong>di</strong> Milano. In veste <strong>di</strong> <strong>di</strong>datta, ha<br />

tenuto Master e corsi <strong>di</strong> perfezionamento<br />

post lauream presso alcune istituzioni<br />

italiane ed internazionali come il DAMS <strong>di</strong><br />

Bologna, l’Università Bocconi, l’Università<br />

Cattolica del Sacro Cuore, ecc.<br />

È stato Consigliere d’Amministrazione dell’Au<strong>di</strong>tel,<br />

Membro del Comitato <strong>Re</strong>gionale<br />

Beni <strong>Cultura</strong>li <strong>Re</strong>gione Lombar<strong>di</strong>a, Consigliere<br />

d’Amministrazione della Triennale <strong>di</strong><br />

Milano.<br />

Ha pubblicato stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Storia della Scienza<br />

su Cartesio, Leonardo e su aspetti economici<br />

e scientifici della Venezia del ‘400-<br />

‘500; ha collaborato alla Storia d’Italia<br />

pubblicata da Einau<strong>di</strong> e curata da Ruggiero Romano.<br />

Nel 1998 ha ricevuto dal Presidente della <strong>Re</strong>pubblica l’onorificenza<br />

<strong>di</strong> Grande Ufficiale della <strong>Re</strong>pubblica per l’attività svolta per il<br />

teatro.


XIX Concorso Nazionale <strong>di</strong> Poesia “Città <strong>di</strong> Manfredonia”<br />

<strong>di</strong> Pasquale Ricucci Consigliere della Fondazione - <strong>Re</strong>sponsabile Concorso <strong>di</strong> Poesia<br />

Il Concorso <strong>di</strong> Poesia, parte integrante del <strong>Premio</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”, si articola in 3 Sezioni:<br />

A]<br />

B]<br />

C]<br />

POESIE EDITE<br />

POESIE INEDITE<br />

SPECIALE SCUOLE<br />

Le Sezioni A) e B), come è ormai consuetu<strong>di</strong>ne, vedono la partecipazione<br />

<strong>di</strong> Poeti - tra cui <strong>di</strong>versi pluripremiati - da tutta Italia,<br />

che scelgono il Concorso Sipontino per cimentarsi tra loro con<br />

liriche <strong>di</strong> elevata qualità. Quest’anno, le poesie della Sez. B) Poesie<br />

Ine<strong>di</strong>te, grazie anche a un ulteriore impegno degli Organizzatori,<br />

saranno pubblicate nell’Antologia Poetica 2010, scaricabile<br />

gratuitamente dal Sito Ufficiale del premio: www.premioremanfre<strong>di</strong>.it<br />

a partire dalla seconda decade <strong>di</strong> agosto.<br />

Per quanto riguarda la Sezione C) del Concorso, riservata agli<br />

Alunni delle Scuole italiane <strong>di</strong> ogni Or<strong>di</strong>ne e Grado, Essa ha confermato<br />

il lusinghiero successo nazionale ottenuto lo scorso anno.<br />

A questo si è aggiunta la gratificazione <strong>di</strong> vedere, nel giorno della<br />

Premiazione, il 7 maggio u.s., presso il Teatro Comunale “Perotto”,<br />

nella platea gremita <strong>di</strong> studenti, <strong>di</strong>verse classi e rappresentanze<br />

<strong>di</strong> Istituti <strong>di</strong> altre città, tra cui: Pescara, Andria, Cerignola,<br />

Foggia, Caltanissetta, Palermo, a <strong>di</strong>mostrazione dell’alto gra<strong>di</strong>-<br />

mento del Concorso Nazionale “Città <strong>di</strong> Manfredonia”, come ha<br />

rimarcato il Presidente della Giuria del Concorso, lo scrittore Italo<br />

MAGNO, nel suo intervento su quel palco. Ma un’altra grande<br />

sod<strong>di</strong>sfazione è anche derivata dall’essere riusciti ad attivare,<br />

attraverso il Concorso, un “circolo virtuoso”, prefigurato lo scorso<br />

anno, che riuscisse a offrire delle ricadute economiche per il<br />

Territorio, per lo spostamento su lunghe <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> persone<br />

quali intere classi <strong>di</strong> alunni: se si muove la cultura, si mette<br />

in moto anche l’economia. Nel corso della Cerimonia conclusiva<br />

del <strong>Premio</strong> “<strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong>”, Sabato 11 settembre, gli Autori delle<br />

Poesie prime classificate per le Sezioni A) e B), e delle prime <strong>di</strong><br />

ogni Categoria della Sezione C) riceveranno la Targa Commemorativa<br />

e il <strong>Premio</strong> in denaro secondo le modalità già riportate nel<br />

Bando <strong>di</strong> Concorso.<br />

Un sentito ringraziamento va alla Prof.ssa Lella<br />

Trigiani e ai ragazzi della Scuola “Trigiani Danza”,<br />

per le coreografie e i balletti che hanno<br />

accompagnato la declamazione delle poesie<br />

vincitrici della Sezione Scuole del 7 maggio.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 15


16<br />

Le Poesie premiate per la Sez. C)<br />

1]<br />

2]<br />

3]<br />

1]<br />

2]<br />

3]<br />

PER LA SCUOLA PRIMARIA:<br />

SOLIDARIETÀ<br />

Angela CALVIO (5 a B) Circolo Didattico “MARCONI”, CERIGNOLA (FG)<br />

HAITI<br />

Giulia SCARPULLA (5 a A) Circ. Didatt. “LUTHER KING”, CALTANISSETTA<br />

LIBERA COME UNA FARFALLA...<br />

Carmen IPPOLITO (5 a B) Istituto Comprensivo, DELICETO (FG)<br />

PER LA SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO:<br />

L’ARCOBALENO<br />

Yuri NOTA (2 a L) S.M.S. “PEROTTO”, MANFREDONIA (FG)<br />

IL MIO GRANDE AMICO<br />

Davide VECCHI (2 a I) S.M.S. “TINOZZI-PASCOLI” PESCARA<br />

COLORI D’INFANZIA<br />

Michela TOTO (3 a A) S.M.S. “ZINGARELLI” FOGGIA<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

1]<br />

2]<br />

3]<br />

PER LA SCUOLA SECONDARIA 2° GRADO:<br />

BREZZA ASSOPITA<br />

Stefania Pia PERRINO (4 a G) Liceo “RONCALLI” MANFREDONIA (FG)<br />

LA DANZA<br />

Angelo GENCARELLI (4 a A) I.T.C.G.T. “FALCONE” ACRI (CS)<br />

PENSIERI MALATI<br />

Rossella TOTA (5 a C) Liceo “TROYA” ANDRIA (BAT)


XIX Concorso Nazionale <strong>di</strong> Poesia “Città <strong>di</strong> Manfredonia”<br />

Le Poesie Vincitrici per la Sez. C) Speciale Scuole<br />

Scuola Primaria 1 a Classificata<br />

Solidarietà<br />

Donate ai bambini la felicità<br />

per esser sereni donate la creatività<br />

i bambini poverelli<br />

non hanno i pastelli.<br />

Donate una storia da colorare<br />

che li faccia ogni giorno sognare.<br />

La strega non fa più male,<br />

il lupo gioca con le cicale.<br />

Nelle storie della natura<br />

trovi spazio per l’avventura,<br />

questa e’ la nostra solidarietà<br />

per noi donare non costerà.<br />

Angela Calvio<br />

V B Circolo Didattico “MARCONI”, CERIGNOLA (FG)<br />

Scuola Sec. <strong>di</strong> Primo Grado 1 a Class.<br />

L’arcobaleno<br />

Un arco teso tra le nubi e il sereno<br />

Colori in cammino mescolati nel cielo<br />

Un ponte d’amore apparso in un baleno<br />

L’aria si tinge <strong>di</strong> ogni emozione<br />

Speranza verde, gioia d’arancione<br />

Indaco quiete, rosso passione<br />

E se il dolore s’annuncia col blu<br />

Ecco il giallo che brilla <strong>di</strong> più<br />

Nella scala <strong>di</strong> luce che sale lassù<br />

Nera e’ la notte ma domani, chissà<br />

Sarà più fulgida la felicità<br />

Come la pace vien <strong>di</strong>etro al dolore<br />

Come il silenzio che segue al rumore<br />

Di arcobaleni non ce n’e’ mai abbastanza<br />

Per riempire il mondo <strong>di</strong> soave speranza<br />

E stringere ogni giorno una forte alleanza<br />

Tra la terra e il cielo, l’uomo con l’uomo<br />

Eliminare ogni senso <strong>di</strong> triste abbandono<br />

E rendere il mondo più bello e più buono<br />

Come l’arcobaleno teso ai bor<strong>di</strong> del cielo<br />

Che dona alla vita i colori <strong>di</strong> un velo<br />

E ammanta il mondo in un baleno.<br />

Yury Nota<br />

II L S.M.S. “PEROTTO”, MANFREDONIA (FG)<br />

Scuola Sec. <strong>di</strong> Secondo Grado 1 a Class.<br />

Brezza assopita<br />

Come uccelli appollaiati<br />

su vecchie antenne <strong>di</strong> città <strong>di</strong>menticate,<br />

noi, guar<strong>di</strong>amo dondolando<br />

alba e tramonto<br />

<strong>di</strong> giorni già finiti,<br />

scan<strong>di</strong>ti da quel ticchettio penetrante,<br />

irritante,<br />

che <strong>di</strong>stratto<br />

decide della nostra vita.<br />

Vittime inquiete,<br />

trafitte da trascurabili silenzi,<br />

sostiamo sui tetti,<br />

senza volare o camminare<br />

per ammirare confusi orizzonti<br />

creati da lustrascarpe <strong>di</strong> passaggio o eroi<br />

<strong>di</strong> strada.<br />

Ingor<strong>di</strong>,<br />

siamo scintille <strong>di</strong> vita fuori rotta<br />

svanite nell’oblio<br />

insensibili a quei saggi<br />

stor<strong>di</strong>ti dalla luce.<br />

Avvinghiati alla paura del buio<br />

sentiamo la vita<br />

nei furenti tuoni e nella stanca pioggia;<br />

planiamo come ron<strong>di</strong>ni<br />

tra menti in tempesta<br />

in cieli <strong>di</strong> anime e stelle umiliate.<br />

Senz’aria<br />

respiriamo le venature <strong>di</strong> un mondo accartocciato<br />

e socchiu<strong>di</strong>amo gli occhi<br />

nell’attesa <strong>di</strong> sgretolarci gloriosamente<br />

al respiro <strong>di</strong> una brezza assopita.<br />

Stefania Pia Perrino<br />

IV G Liceo “RONCALLI”, MANFREDONIA (FG)<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 17


18<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong><br />

MUSICA POP<br />

Domenico Modugno<br />

Domenico Modugno è il padre dei cantautori italiani e tra i più gran<strong>di</strong> autori e interpreti d’Europa.<br />

Nacque il 9 gennaio 1928 a Polignano a Mare. Dal padre Cosimo imparò fin da piccolo a suonare la chitarra e la fisarmonica ed ere<strong>di</strong>tò<br />

una grande passione per la musica. A 19 anni parte per Roma per partecipare al concorso per attori al Centro Sperimentale <strong>di</strong> Cinematografia,<br />

e vince la borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o quale migliore allievo della sezione <strong>di</strong> recitazione.<br />

Da allora fra musica, teatro, canzone e cinema fu un crescendo continuo. Esordì nel 1951, ancora allievo, nel film Filumena Marturano <strong>di</strong><br />

E. De Filippo. Nel 1957 vinse il II premio al Festival della Canzone Napoletana con Lazzarella.<br />

Nel 1958 partecipò al Festival <strong>di</strong> Sanremo con Nel blu <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> blu (coautore Migliacci), che trionfò rivoluzionando la canzone italiana.<br />

Volare fu tradotta in tutte le lingue, fu in testa alle classifiche <strong>di</strong> tutto il mondo, tanto che in America del Nord, in cui si vendettero milioni<br />

e milioni <strong>di</strong> copie, nel 1958 gli furono assegnati due Grammy Awards. Tanti i successi <strong>di</strong>scografici ed e<strong>di</strong>toriali <strong>di</strong> quel periodo. Nel 1961<br />

debuttò come protagonista nella comme<strong>di</strong>a musicale Rinaldo in campo <strong>di</strong> Garinei e Giovannini, <strong>di</strong> cui compose anche tutte le musiche<br />

e che fu definito: “Il più grosso successo teatrale <strong>di</strong> tutti i tempi in Italia”. Attraversa tutti gli anni ‘60, ‘70 e ‘80 continuando a mietere<br />

successi in tutti i campi dello spettacolo e affermandosi come il più grande artista che l’Italia abbia avuto, vincendo premi cinematografici,<br />

teatrali, musicali. Modugno <strong>di</strong>venta il Mito Modugno. Nel 1984, però, un ictus lo ferma. Caparbiamente, lotta, si <strong>di</strong>fende, sembra<br />

superarlo. Nel 1986 si iscrive al Partito Ra<strong>di</strong>cale e ne <strong>di</strong>venta deputato. E’ molto attivo nelle battaglie civili, soprattutto a favore dei più<br />

deboli. Tuttavia, la malattia lo aveva subdolamente minato. Morirà a Lampedusa il 6 Agosto 1994 nella sua casa davanti al mare.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione


Franco Migliacci<br />

Franco Migliacci è nato a Mantova nel 1930. Segue gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ragioneria a Firenze, ma scopre che la<br />

sua vera passione è l’arte in tutte le sue espressioni, dalla letteratura allo spettacolo, dalla musica al<br />

figurativo. Fin da giovanissimo partecipa a molti spettacoli teatrali.<br />

Nel 1952 vince un concorso cinematografico per giovani talenti, ma sono anni <strong>di</strong>fficili. Prima fa la comparsa,<br />

poi le piccole parti in cinema, teatro, doppiaggio, RAI, Televisione.<br />

Scrive e <strong>di</strong>segna storie per i giornali per bambini. Alcune <strong>di</strong> quelle storie a fumetti sono ispirate dalle<br />

canzoni <strong>di</strong> uno degli amici più cari, un certo Domenico Modugno, conosciuto durante i provini del film<br />

Carica eroica <strong>di</strong> De Robertis. I due <strong>di</strong>ventano amici inseparabili. Per Franco è un’amicizia preziosa perché<br />

Domenico, detto Mimmo, gode già <strong>di</strong> un notevole successo <strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong> critica e per <strong>di</strong> più è un amico<br />

vero, generoso, anche <strong>di</strong> consigli. Nel 1957 in una delle giornate più scombinate e negative della sua<br />

vita, prende carta e penna e butta giù un’idea: ... nel blu, <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> blu.<br />

Con l’aiuto <strong>di</strong> Modugno, Franco scrive la canzone. Al Festival <strong>di</strong> Sanremo del 1958 Nel blu, <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> blu<br />

non solo stravince ma rivoluziona il gusto musicale degli italiani. La coppia Modugno-Migliacci produce<br />

altri successi. Franco ha capito che le canzoni sono <strong>di</strong>ventate ormai il suo pane quoti<strong>di</strong>ano.<br />

Ma non si Đ<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong><br />

MUSICA POP<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 19


20<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong><br />

DANZA<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

Eleonora Abbagnato<br />

Nata a Palermo nel 1978, è da anni ètoile all’Operà <strong>di</strong> Parigi. A soli 4 anni il primo saggio; a 11 anni viene notata da Pippo Baudo, che la<br />

fa esor<strong>di</strong>re con Raffaele Paganini, col quale mostra già la <strong>di</strong>sinvoltura e la sicurezza <strong>di</strong> una grande artista. Incoraggiata dalla famiglia, a<br />

12 anni frequenta a Montecarlo la scuola <strong>di</strong> Marika Bresobrasova, e nello stesso anno vince il DanzaEuropa.<br />

A 13 anni è in tournée fra Marsiglia e Parigi con La bella addormentata <strong>di</strong> Roland Petit, nel ruolo <strong>di</strong> Aurora bambina.<br />

Dopo aver frequentato per a Cannes lo stage <strong>di</strong> Rosella Hightower e l’Accademia <strong>di</strong> Danza Principessa Grace a Monaco, incontra Claude<br />

Bessy, <strong>di</strong>rettrice dell’Accademia dell’Opèra, che la ammette, come borsista, alla Ècole de danse dell’Opèra <strong>di</strong> Parigi.<br />

Nel 1996, appena maggiorenne, si <strong>di</strong>ploma, entrando nel corpo <strong>di</strong> ballo dell’Opèra, dove rapidamente si afferma: Coryphée nel ’99, Sujet<br />

nel 2000 e finalmente Première danseuse (Prima ballerina) nel 2001, unica ballerina italiana del nuovo millennio. Nel 2001 partecipa al<br />

video <strong>di</strong> musica dance Little scare <strong>di</strong> Benjamin Diamond, col ballerino francese Jéremie Belingard (suo compagno all’epoca).<br />

Nel 2007 esor<strong>di</strong>sce come attrice nel film Il 7 e l’8 <strong>di</strong> Ficarra e Picone.<br />

Sempre nello stesso anno partecipa anche come ballerina per una notte alla quarta puntata della quarta e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Ballando con le stelle,<br />

condotto da Milly Carlucci, su Rai Uno. Nel 2009 affianca Paolo Bonolis nella conduzione alla seconda serata del Festival <strong>di</strong> Sanremo, con<br />

lei anche Luca Laurenti ed il modello israeliano Nir Lavi. Nello stesso anno è ballerina nel videoclip <strong>di</strong> Vasco Rossi Ad ogni costo.<br />

A novembre 2009 Rizzoli pubblica il suo libro autobiografico Un angelo sulle punte.


Benjamin Pech<br />

Entrato nel corpo <strong>di</strong> ballo dell’Opéra a <strong>di</strong>ciotto anni, a venti ha vinto il Grand Prix e la Medaglia<br />

d’oro al concorso Plissetskaïa <strong>di</strong> San Pietroburgo.<br />

Benjamin Pech è stato nominato étoile dell’Opéra <strong>di</strong> Parigi nel settembre 2005, al termine<br />

<strong>di</strong> una serata in cui ha ballato Albrecht in Giselle e Frédéri ne L’Arlésienne al Gran Teatro <strong>di</strong><br />

Shanghai. Già Chevalier des Arts et Lettres, oggi è una delle stelle più luminose del Ballet<br />

de l’Opéra de Paris, dove ha già ricoperto praticamente tutti i ruoli principali del repertorio,<br />

venendo molto apprezzato sia per la purezza e il rigore nel repertorio classico, che per la sua<br />

interpretazione del repertorio contemporaneo. A otto anni comincia a prendere lezioni <strong>di</strong> ballo<br />

nel suo paese; a un<strong>di</strong>ci frequenta a Parigi la scuola dell’Opéra. A trentadue anni, all’apice della<br />

carriera, ciò che preferisce, nella danza, è recitare, raccontare una storia, incarnare un personaggio<br />

e non solo ballare. Gli piace interpretare il personaggio perché questo rappresenta<br />

una sfida a livello tecnico. Un impegno che è anche fisico e <strong>di</strong> buona coor<strong>di</strong>nazione: secondo<br />

Pech, un buon rapporto con la partner rappresenta un ottimo inizio e una garanzia per il lavoro.<br />

Lavora molto bene con Eleonora Abbagnato, che conosce da tempo e ritiene, al momento, la<br />

partner ideale, con la quale riesce a creare qualcosa <strong>di</strong> magico ogni volta che sono in scena.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong><br />

DANZA<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 21


22<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong><br />

MUSICA LEGGERA<br />

Ron<br />

Ron nasce a Dorno (PV), ma ha origini pugliesi (suo padre è <strong>di</strong> Trani). Fin da ragazzino manifesta un’innata passione per la musica: prende<br />

lezioni <strong>di</strong> canto, partecipa a concorsi canori. Nel 1970 debutta a Sanremo con Pa’ <strong>di</strong>glielo a ma’, nel 1971 partecipa al Disco per l’Estate<br />

con Il gigante e la bambina, nel 1972 scrive la musica <strong>di</strong> Piazza Grande, cantata da Dalla e pubblica i primi due album: Il bosco degli<br />

amanti, e Dal nostro livello. Interrompe poi l’attività <strong>di</strong> cantautore per il cinema: è attore nei film Lezioni private, <strong>di</strong> De Sisti, L’Agnese va a<br />

morire, <strong>di</strong> Giuliano Montaldo, In nome del papa re, <strong>di</strong> Luigi Magni, Turi e i pala<strong>di</strong>ni, Mascagni, <strong>di</strong> Aldo Lado. Nel 1979 è con de Gregori e<br />

Dalla nel tour Banana <strong>Re</strong>public, dove partecipa come musicista e cantante con i brani I ragazzi italiani e Come va’. Negli anni successivi<br />

pubblica Una città per cantare, Canzone senza inganni (con Graziani e Kuzminac), Al centro della musica, Guarda chi si vede, il cui singolo<br />

Anima vince il Festivalbar; quin<strong>di</strong> il live Tutti i cuori viaggianti, e Calypso. A questi seguono I gran<strong>di</strong> successi <strong>di</strong> Ron, Ron, E’ l’Italia che<br />

va. Dopo due anni <strong>di</strong> silenzio torna a Sanremo con Il mondo avrà una grande anima, nel 1990 pubblica Apri le braccia e poi vola e scrive<br />

Attenti al lupo interpretata da Dalla. Seguiranno Le foglie e il vento, Angelo.<br />

Nel 1996 trionfa a Sanremo con Tosca in Vorrei incontrarti tra cent’anni, e partecipa al Concerto <strong>di</strong> Natale in Vaticano con Natale tutto<br />

l’anno. L’anno seguente incide Stelle.<br />

Nel 1998 ritorna a Sanremo con Un porto nel vento.<br />

L’anno dopo pubblica l’album Adesso, e nel 2000 festeggia i trent’anni <strong>di</strong> carriera con lo spettacolo in prima serata RAI “Una città per<br />

cantare”, da cui trae il doppio album-best, ‘70/’00. In trent’anni <strong>di</strong> carriera costellata da molteplici esperienze e collaborazioni, Ron ha<br />

scritto canzoni per Moran<strong>di</strong>, Mannoia, Dalla, Bertè, Oxa, Antonacci, Tosca, Milva, Goggi, in una esperienza che lo stimola ad andare<br />

sempre avanti per esplorare i luoghi più strani, <strong>di</strong>versi e affascinanti della musica.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione


Dolcenera<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong><br />

MUSICA LEGGERA<br />

Nata a Galatina (LE), a quattor<strong>di</strong>ci anni già scrive canzoni. Dopo il Diploma, si trasferisce a Firenze. Collabora a jingle pubblicitari e a<br />

trasmissioni su Italia Uno e <strong>Re</strong>te Quattro. Nel 2002 partecipa a “Destinazione Sanremo” e al 53° Sanremo.<br />

Nel 2003, vince a Sanremo, per le “Nuove proposte”, con Siamo tutti là fuori, e pubblica il primo album Sorriso nucleare e, nel 2005 Un<br />

mondo perfetto. Nello stesso anno vince Music Farm; è <strong>di</strong>sco <strong>di</strong> platino con l’album Un mondo perfetto; partecipa al concerto <strong>di</strong> Baglioni<br />

a Lampedusa e al concerto “Natale in Vaticano”; ottiene il <strong>Premio</strong> De André, al “Miglior Artista Emergente” e il Leone d’argento come<br />

“Rivelazione Musicale dell’Anno”.<br />

Nel 2006, pubblica Dolcenera canta il cinema; è a Sanremo con Com’è straor<strong>di</strong>naria la vita; pubblica Il popolo dei sogni, <strong>di</strong>sco d’oro e <strong>di</strong><br />

platino; dà vita al Welcome Tour 2006; è conduttrice televisiva in Hitlist Italia su MTV. Nel 2007 parte col Welcome Tour 2007, in Germania;<br />

partecipa ai film Il nostro Messia <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Serughetti, e Scrivilo sui muri <strong>di</strong> Giancarlo Scarchilli. Nel 2008 e si esibisce in Germania e<br />

a Parigi; apre i concerti <strong>di</strong> Zucchero in Austria; è ospite all’inaugurazione del Rockmuseum <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera; apre i concerti <strong>di</strong> Vasco<br />

Rossi ad Ancona; partecipa al Festival internazionale <strong>di</strong> Cartagine (Tunisi); si esibisce all’”Expo 2008” <strong>di</strong> Saragozza e per i cinquant’anni<br />

della canzone Volare a Polignano a Mare.<br />

Nel 2009 è a Sanremo con Il mio amore unico; pubblica l’album Dolcenera nel paese delle meraviglie, <strong>di</strong>sco <strong>di</strong> platino; è ospite ai TRL<br />

Awards 2009, a Trieste, e al The Great Wide Open in Germania; partecipa al concerto Amiche per l’Abruzzo; è ospite del Battiti Live a<br />

Foggia e del Concerto <strong>di</strong> Natale 2009 a Catania; ottiene il <strong>Premio</strong> Lunezia 2009, è premiata Artista Femminile dell’Anno ai Venice Music<br />

Awards, riceve il premio speciale RTL 102.5 per Il mio amore unico, il <strong>Premio</strong> Videoclip Italiano per La più bella canzone d’amore che c’è.<br />

Sta lavorandĐ<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 23


24<br />

Adriana Volpe nasce a Trento il 31 Maggio 1973.<br />

Trasferitasi a Milano, inizia la sua carriera come modella,<br />

sfilando a Milano, Parigi, Zurigo e Tokio. Nel ‘92<br />

si trasferisce a Roma e debutta su Rai1, partecipando<br />

a 3 e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> “Scommettiamo che?”, con Fabrizio Frizzi<br />

e Milly Carlucci. Nel ‘95 recita nei film: “Viaggi <strong>di</strong> nozze”<br />

<strong>di</strong> Carlo Verdone e “Croce e Delizia” <strong>di</strong> Luciano De<br />

Crescenzo. Dal ‘96 al ‘98 conduce “The Lion Network”<br />

un programma per ragazzi <strong>di</strong> 100 puntate in <strong>di</strong>retta su<br />

TMC2. Nel ‘99 torna in Rai per condurre “Mezzogiorno<br />

in Famiglia”, in onda tutti i sabati e le domeniche su<br />

Rai2 dalle 11.00 alle 13.00. Nel 2000 recita nel film<br />

“Arresti Domiciliari” <strong>di</strong> Stefano Calvagna. Dal 2003 a<br />

giugno 2009 conduce i programmi: “Mezzogiorno in Famiglia”<br />

e “Mattina in Famiglia”, entrambi <strong>di</strong>retti da Michele<br />

Guardì, su Rai2 tutti i fine settimana dalle 06.45<br />

alle 10.00 e dalle 11.00 alle 13.00. A giugno 2004 è autrice<br />

e conduttrice <strong>di</strong> “In forma Rimini Fitness” in onda<br />

il primo pomeriggio su Rai2.<br />

Nello stesso anno realizza un calendario per Panorama.<br />

Dal 2004 è iscritta all’albo dei giornalisti come giornalista<br />

pubblicista. Nel 2007 partecipa come concorrente<br />

alla seconda e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “Notti sul Ghiaccio” in onda su<br />

Rai1. Nel 2008 sposa l’impren<strong>di</strong>tore Roberto Parli. Da<br />

settembre 2009 a maggio 2010 conduce “I fatti vostri”<br />

in onda su Rai2 dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle<br />

13.00 con Giancarlo Magalli e Marcello Cirillo e Paolo<br />

Fox. Il Palinsesto Rai del 2011 vede già confermata la<br />

sua conduzione della 21 a e<strong>di</strong>zione de “I fatti vostri” nella<br />

stessa fascia oraria.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

Adriana<br />

Volpe<br />

Conduttrice


Katica<br />

Illenyi<br />

Violinista<br />

Katica Illenyi è una meravigliosa violinista ungherese che,<br />

non solo suona, ma balla, canta e recita.<br />

È una multi-talented artist con una grande personalità, che<br />

le deriva dalla sua famiglia, de<strong>di</strong>ta alla musica e al canto.<br />

Inizia a stu<strong>di</strong>are violino a 3 anni e si <strong>di</strong>ploma all’Accademia<br />

Musicale <strong>di</strong> Budapest nel 1991; estremamente dotata,<br />

nel frattempo riesce anche a stu<strong>di</strong>are canto classico, danza<br />

classica e jazz.<br />

Ha recitato in importanti operette e film; dal 1995 al 2001<br />

si esibisce come cantante e violinista in un’importante Orchestra<br />

ungherese. Dal 2002 ha iniziato la carriera si musicista<br />

solista esibendosi nel mondo in concerti dove alterna<br />

swing, jazz classico, musica classica, colonne sonore<br />

famose e evergreen classici. Ha inciso numerosi Album,<br />

ottenendo alcuni Dischi d’Oro e <strong>di</strong> Platino. È Ambasciatrice<br />

della <strong>Cultura</strong> Ungherese e della Croce Rossa.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 25


26<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione<br />

RBR<br />

Dancecompany<br />

La Compagnia nasce nel 1998, dopo un’intensa esperienza<br />

dei suoi fondatori a New York e Parigi. Diretta dal coreografo<br />

Cristiano Fagioli, si è subito impegnata in un intenso lavoro<br />

che fondesse coreografia contemporanea e atletismo<br />

dei danzatori. Nel 1999 si esibisce ai Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> Ciclismo<br />

a Verona, per poi debuttare nello spettacolo “RBR SHOW”,<br />

al Teatro Greco, a Roma.<br />

È poi un susseguirsi fitto <strong>di</strong> esibizioni e spettacoli: BICYCLE<br />

2000, SYNCRO, SIX ELEMENTS, CUBICO, ABYSS, OPEN-<br />

SPACE, ONE LOVE, BLUE TWO, RED PASSION, STATUARIA,<br />

questi i nomi <strong>di</strong> alcune loro emozionanti coreografie e incre<strong>di</strong>bili<br />

spettacoli prodotti negli anni.<br />

La danza italiana contemporanea si vede arricchita dallo<br />

stile unico ed innovativo della Compagnia che da sempre<br />

ha saputo incantare pubblico e critica.


Giuseppina<br />

Cannella<br />

Madrina della Cerimonia, Vice Miss Italia nel Mondo<br />

Nelle serate <strong>di</strong> “Miss Italia nel Mondo” 2010, a Iesolo, abbiamo<br />

tutti tifato per lei. È giunta a un passo solo dal trionfo,<br />

sbaragliando decine <strong>di</strong> agguerrite concorrenti. Giuseppina<br />

Cannella, Miss Italia in Germania, è nata 17 anni fa a Leverkusen,<br />

da Vincenzo, <strong>di</strong> Siculiana (AG), e Sipontina Salcuni, <strong>di</strong><br />

Manfredonia. Alta (1,72), snella, occhi castani e capelli biondo-scuri,<br />

Giuseppina frequenta con profitto un Istituto Tecnico<br />

Commerciale in Germania e parla <strong>di</strong>verse lingue. È <strong>di</strong> casa<br />

nei due paesi italiani <strong>di</strong> origine, in particolare, a Manfredonia,<br />

dove ha amici e vivono i suoi amati nonni materni. Ha aspirazioni<br />

nel campo della moda, ma non <strong>di</strong>sdegnerebbe il lavoro<br />

<strong>di</strong> agente immobiliare, in cui ha già esperienza e che le<br />

permetterebbe <strong>di</strong> viaggiare e stare tra la gente.<br />

<strong>Premio</strong> <strong>Re</strong> Manfre<strong>di</strong> 2010 XIX E<strong>di</strong>zione 27


Composizione e progettazione:

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