Le SCHISI LABIO-PALATINE - Centro Labiopalatoschisi
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Il Poster dal titolo“<strong>Le</strong> schisi labio-palatine. Valutazione logopedica delle funzioni orali motorie,<br />
deglutitorie e comunicative in un gruppo di 60 soggetti in età 0-24 mesi”,<br />
autori: Logopedista Dott. Flavia Nardi, Foniatra Dott. Teresa Menegus, Logopedista Dott. Sara<br />
Toaldo, Otorinolaringoiatra Dott. Raffaele Bottin, è stato presentato e premiato all’VIII Convegno<br />
Nazionale della Federazione Logopedisti Italiani (F.L.I.): “La clinica logopedica: le linee guida e<br />
le raccomandazioni scientifiche su disfagia, D.S.A., afasia. Implementazione e disseminazione”<br />
tenutosi a Bologna il 28 – 29 Settembre 2007.<br />
Lo studio riguarda una ricerca condotta presso l’U.O. Chirurgia Maxillo-Facciale (responsabile<br />
dott: Padula) di Vicenza, <strong>Centro</strong> Regionale per lo Studio delle malformazioni Cranio-Facciali<br />
(responsabile dott. U.Baciliero). Chi fosse interessato può prenderne visione e leggere l’abstract di<br />
sintesi dei risultati.
Università degli Studi di Padova<br />
Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea in Logopedia,<br />
Anno Accademico 2004-2005<br />
Laureanda: Toaldo Sara<br />
Relatore: Ch.mo Prof. Bottin Raffaele<br />
Correlatori: Dott. ssa Nardi Flavia e Dott. ssa Menegus Teresa<br />
<strong>Le</strong> <strong>SCHISI</strong> <strong>LABIO</strong>-<strong>PALATINE</strong>:<br />
VALUTAZIONE LOGOPEDICA delle FUNZIONI ORALI- MOTORIE,<br />
DEGLUTITORIE e COMUNICATIVE in un gruppo di 60 SOGGETTI in<br />
età 0- 24 MESI<br />
<strong>Le</strong> schisi labiopalatine o cheilognatopalatoschisi (CGPS) sono uno dei più comuni difetti<br />
strutturali congeniti oro-facciali, dovuti ad un arresto o ad un’alterazione del normale<br />
sviluppo embriogenetico delle strutture deputate alla formazione del labbro superiore e del<br />
palato, che si instaurano precocemente, tra la IV° e la X° settimana di vita intrauterina<br />
(Franchella et al.,1987; Hagberg et al.,1998).<br />
L’incidenza percentuale delle CGPS, rispetto al numero delle nascite, varia da 1 su 600 a 1<br />
su 800 neonati, pari a circa l’1.5 per mille della popolazione neonatale (A.A.V.V., 2004).<br />
<strong>Le</strong> cause sono ancora in gran parte sconosciute; ad eccezione delle anomalie geniche e<br />
cromosomiche e delle sindromi, si riconosce una eziologia multifattoriale, sarebbero cioè<br />
riconducibili all’interazione tra fattori di rischio ambientali e geni di suscettibilità (Schutte<br />
& Murray, 1999).<br />
Date le molteplici funzioni alle quali partecipano le strutture coinvolte, le schisi<br />
labiopalatine sono responsabili di una sintomatologia molto complessa, di interesse<br />
foniatrico-logopedico (Schonweiler et al., 1994; Talmant & Lumineau, 2004; Pamplona et<br />
al., 2005). Possono infatti presentarsi: deficit di sensibilità oro-faringea; permanenza<br />
patologica di riflessi neonatali oro-facciali; disturbi di alimentazione, suzione, suzione-<br />
deglutizione, deglutizione e/o masticazione; incoordinazione respiratoria o alterazioni<br />
della modalità respiratoria fisiologica; difficoltà di ventilazione dell’orecchio medio, otiti<br />
medie e perdite uditive; disturbi della comunicazione e del linguaggio; malocclusioni con<br />
alterazioni della postura linguale statica e dinamica; problemi di ordine psicologico<br />
(Spriesterbach, 1973; Paradise & McWilliams, 1974; Jones, Henderson & Avery, 1982; Jones,<br />
1988; Seth & McWilliams, 1988; Arvedson & Brodsky, 1993; Richard, 1994; Schonweiler,<br />
Schonweiler & Schmelzeisen, 1994; Tuchman, 1994; <strong>Le</strong>e, Nunn & Wright, 1996; Senez,<br />
2002; Accordi & Agnelli, 2006).<br />
In particolare, secondo quanto riportato in letteratura, il 75% dei neonati presenterebbe<br />
difficoltà di alimentazione da moderate a gravi fin dalla nascita, caratterizzate da: suzione<br />
inefficace, debole, rallentata; incapacità di creare un’adeguata pressione intraorale<br />
negativa; alterazione della coordinazione suzione-deglutizione-respirazione; eccessiva<br />
ingestione di aria; rigurgito nasale; possibilità di penetrazione di alimenti nelle vie aeree;<br />
inadeguata assunzione di cibo e tempi dei pasti troppo lunghi (Spriestersbach, 1973).<br />
1
Al fine di favorire un adeguato sviluppo delle abilità orali, sensoriali-motorie, di feeding,<br />
comunicativo-linguistiche e cognitive sottostanti si rende necessaria, fin dalla nascita<br />
l’attuazione di un programma chirurgico, assistenziale, valutativo, terapeutico-abilitativo-<br />
riabilitativo basato sull’integrazione, la coordinazione e l’armonizzazione delle specifiche<br />
conoscenze ed esperienze di diverse figure professionali, mediche e non. All’interno<br />
dell’équipe multispecialistica, una collocazione di rilievo è attribuita all’intervento<br />
foniatrico-logopedico, sin dalle prime fasi di vita neonatale.<br />
Nonostante il contributo valutativo-(ri)abilitativo foniatrico-logopedico sia ben<br />
codificato in età 24-36 mesi, non risulta ancora definito in maniera approfondita<br />
l’approccio al bambino in età 0-24 mesi.<br />
Gli autori della ricerca, condotta in collaborazione con il <strong>Centro</strong> Regionale per la Diagnosi e<br />
la Cura delle Malformazioni Cranio-Maxillo-Facciali, presso l’U.O. di Chirurgia Maxillo-Facciale<br />
e Odontostomatologia dell’Ospedale S. Bortolo di Vicenza si propongono di mettere in<br />
evidenza, sulla base di una valutazione logopedica delle abilità sensoriali-motorie orali, del<br />
feeding, comunicativo-linguistiche e cognitive, come la schisi labiopalatina possa influire sullo<br />
sviluppo fisiologico, ed in tempi adeguati, di tali abilità. Sulla base dei risultati ottenuti,<br />
intendono quindi fornire un contributo nel delineare la presa in carico logopedica precoce dei<br />
bambino affetto da schisi labiopalatina, a carattere prevalentemente educativo-preventivo ed<br />
abilitativo in età 0-24 mesi, allo scopo di favorire uno sviluppo globale armonioso e<br />
funzionale, che tenga conto delle specifiche necessità psicofisiche ed evolutive individuali.<br />
Da una casistica complessiva di 112 soggetti, sono stati selezionati 60 bambini, sulla base<br />
della maggior frequenza, tra i diversi tipi di schisi labiopalatina, della palatoschisi (PS) e<br />
della cheilognatopalatoschisi monolaterale (CGPS): 34 maschi (età media 10.17 ± 1.23<br />
mesi) e 26 femmine (età media 10.41 ± 0.88 mesi); 30 soggetti (15 ! e 15 ") affetti da PS<br />
e 30 (11 ! e 19 ") da CGPS.<br />
Come dati di riferimento sono stati considerati i risultati ricavati nel corso di una<br />
precedente ricerca. Il gruppo di controllo risulta costituito di 60 bambini (0-24 mesi), non<br />
affetti da patologie o malformazioni rilevanti (Bottin, Nardi & Maronese, 2002).<br />
Tutti i neonati sono stati suddivisi in base alla progressione degli stadi funzionali<br />
dell’alimentazione (A.A.V.V., 1985) e sono stati valutati tramite somministrazione di un<br />
protocollo valutativo logopedico specifico, organizzato complessivamente in 5 allegati, che<br />
forniscono una descrizione dettagliata delle abilità e disabilità dei bambini in osservazione<br />
(Nardi et all., 2006).<br />
Sulla base dei dati riportati in letteratura e dell’esperienza clinica degli autori, si ipotizzava<br />
di osservare: alterazioni di tutti i riflessi neonatali oro-facciali, con incidenze percentuali<br />
diverse; alterazioni delle abilità di feeding; distribuzione rallentata nell’acquisizione degli<br />
antecedenti cognitivi al linguaggio e delle abilità comunicativo- linguistiche<br />
(Spriestersbach, 1973; Paradise & McWilliams, 1974; Jones, Henderson & Avery, 1982;<br />
Arvedson & Brodsky, 1993; Tuchman, 1994; Bortolini, 2000; Senez, 2002).<br />
L’analisi dei dati raccolti ed il confronto dei risultati ottenuti nel gruppo sperimentale e nel<br />
gruppo di controllo ha messo in evidenza che la presenza di schisi labiopalatina ha delle<br />
2
significative implicazioni sullo sviluppo fisiologico delle abilità orali, senso-motorie, di<br />
feeding e comunicativo- linguistiche.<br />
In particolare, è emerso quanto segue:<br />
- il riflesso oro-facciale del labbro si estingue secondo una cronologia sovrapponibile a<br />
quella dei bambini del gruppo di controllo, mentre permane alterata nel tempo la<br />
dinamica labiale nell’alimentazione;<br />
- il riflesso di suzione- deglutizione è patologico in un’elevata percentuale di bambini<br />
affetti e ciò influenza lo sviluppo di una dinamica linguale raffinata e matura;<br />
- il riflesso della lingua trasversa compare tardivamente in un’elevata percentuale di<br />
bambini affetti, forse per la presenza della schisi e, in alcuni casi, per l’utilizzo della<br />
placca palatina, che sollecitano la lingua in modo tale da indurla a mantenere una<br />
motricità “in-out”;<br />
- il riflesso del morso si estingue tardivamente nei bambini di entrambi i gruppi,<br />
determinando un’elevata percentuale di alterazione della dinamica mandibolare-<br />
masticatoria (assenza della masticazione rotatoria e presenza del morso fasico).<br />
In riferimento alle abilità comunicativo-linguistiche ed agli antecedenti cognitivi, non si<br />
notano, per soggetti esaminati nel periodo dell’allattamento, significative differenze<br />
rispetto ai parametri evolutivi fisiologici. Nel periodo di transizione e nel periodo<br />
modificato adulto, si osserva nei bambini affetti un rallentamento nel ritmo di acquisizione<br />
delle abilità comunicativo-linguistiche ed, in particolare, delle abilità fonetiche. È quindi<br />
riconfermato che il bambino affetto da schisi labiopalatina si comporta sul piano evolutivo<br />
come il bambino senza difetti organici. Pertanto ciò che si presenta alterato non sono le<br />
sequenze di acquisizione o le tappe principali dello sviluppo quanto, piuttosto, il ritmo<br />
dello sviluppo, cioè la distribuzione delle acquisizioni nel tempo, spesso marcatamente<br />
rallentata (Rondal J. A. ed Edward, 1997).<br />
Sulla base di quanto emerso si ritiene fondamentale la presa in carico logopedica precoce<br />
del bambino affetto da schisi labiopalatina, attraverso le attività della valutazione<br />
logopedica, del counselling genitoriale e della terapia logopedica, diversificate in rapporto<br />
agli stadi funzionali di sviluppo dell’alimentazione. Il logopedista si farà carico dei<br />
problemi senso-motori orali, del feeding, della comunicazione e del linguaggio, attraverso<br />
modalità dirette e/o indirette. In particolare, cercherà di favorire l’acquisizione e lo<br />
sviluppo delle normali tappe funzionali dell’alimentazione, delle abilità orali senso-motorie,<br />
fono-articolatorie, comunicative, linguistiche e cognitive.<br />
Si ritiene in particolare fondamentale:<br />
- informare, educare, formare i genitori;<br />
- individuare precocemente le alterazioni nella transizione degli stadi di sviluppo delle abilità<br />
orali-motorie, masticatorie, deglutitorie, comunicative, cognitive e linguistiche;<br />
- prevenire il mantenimento di abitudini sbagliate, di atteggiamenti nutrizionali protettivi o di<br />
performance inadeguate;<br />
- favorire l’evolvere e maturare di abilità e funzioni offrendo, nel contempo, un autentico ed<br />
integrato continuum multispecialistico.<br />
3
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