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Numero 1 marzo 2007 - consiglio regionale del piemonte

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Proposta di legge <strong>regionale</strong> di iniziativa popolare<br />

per l’istituzione di centri antiviolenza con case segrete<br />

LA NOSTRA FIRMA<br />

per le donne vittime di violenza<br />

per dare loro un luogo sicuro<br />

per ricominciare a vivere<br />

La violenza contro le donne – fisica, sessuale, psicologica, economica – è un fatto di drammatica attualità, un problema<br />

mondiale ancora non sufficientemente riconosciuto e denunciato, un reato contro la persona umana che troppo spesso<br />

rimane impunito.<br />

Una stima europea ci indica che almeno 1 donna su 5ha subito nel corso <strong>del</strong>la vita una qualche forma di violenza.<br />

LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE È UNA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI E RAPPRESENTA, IN EUROPA, LA PRIMA CAUSA DI MORTE PER LE<br />

DONNE TRA I 16 E I 50 ANNI.<br />

IN ITALIA SI RITENE CHE OGNI 3 MORTI VIOLENTE, UNA RIGUARDI DONNE UCCISE DA UN UOMO DELLA CERCHIA FAMILIARE (MARITO,<br />

CONVIVENTE, FIDANZATO, PADRE).<br />

La morte di una donna vittima di violenza comincia prima che si consumi un omicidio:<br />

una donna costretta al silenzio<br />

che ha paura di denunciare<br />

che non sa e non può proteggersi dal suo aggressore<br />

che non può difendere se stessa e provvedere ai proprio figli e figlie<br />

che non sa dove rifugiarsi e da dove ricominciare a vivere<br />

è già morta.<br />

NESSUNA SOCIETÀ CHE SI DEFINISCA CIVILE PUÒ PERMETTERE CHE QUESTO CRIMINE SI RIPETA OGNI GIORNO.<br />

UNA SOCIETÀ CIVILEDEVE INTERVENIRE CON LEGGI E STRUTTURE PER PROTEGGERE LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA.<br />

LA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE,<br />

CHE HA BISOGNO DELLA FIRMA DI TUTTI,<br />

CHIEDE:<br />

- Che la Regione Piemonte istituisca Centri Antiviolenza con Case Segrete per donne sole o con figli/e – senza<br />

distinzione di etnia, età, handicap, orientamento sessuale, religione, cittadinanza – che hanno subito o sono<br />

esposte alla minaccia di violenza, in ogni sua forma (fisica, sessuale, psicologica, economica).<br />

- Che tali Centri siano collocati su tutto il territorio <strong>regionale</strong>, istituiti a livello locale e gestiti con il concorso<br />

diretto <strong>del</strong>le associazioni di donne, la cui storia ed esperienza costituisce elemento prezioso per affrontare e<br />

risolvere il problema.<br />

- Che i Centri siano messi in grado di costruire una recedi interventi e svolgere attività di formazione permanente<br />

per chi opera sul territorio e attività di sensibilizzazione e informazione per le cittadine e i cittadini.<br />

- Che i Centri garantiscano la segretezza e la riservatezza alle vittime e la totale protezione nei percorsi che esse<br />

dovranno intraprendere per uscire dalle situazioni violente.<br />

- Che i Centri vengano stabilmente finanziati attraverso risorse pubbliche e gestiti da personale qualificato in<br />

grado di accogliere e proteggere le vittime, tutelarle legalmente e promuovere percorsi di uscita dalla violenza,<br />

per tornare a vivere.<br />

- Che la Regione Piemonte istituisca fondi di garanzia per il sostentamento <strong>del</strong>le vittime che si allontanano da<br />

situazioni violente e fondi di solidarietà per le spese legali.<br />

Per informazioni:<br />

COMITATO PROMOTORE<br />

telefono: 3467254603<br />

e mail: firmaconnoi@fastwebnet.it<br />

AFFERMIAMO UN DIRITTO:<br />

FIRMA CON NOI!<br />

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