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Numero 1 marzo 2007 - consiglio regionale del piemonte

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Organizzazione PRC:<br />

prossima la<br />

Conferenza nazionale di Alberto Deambrogio<br />

Tra <strong>marzo</strong> e aprile si tiene la Conferenza<br />

nazionale di organizzazione <strong>del</strong> nostro partito.<br />

Un appuntamento atteso da molto tempo,<br />

che si colloca in una fase politica <strong>del</strong>icata contrassegnata<br />

dalle difficoltà che il Governo nazionale<br />

attraversa.<br />

Un appuntamento, dunque, su cui si addensano<br />

molte discussioni, incertezze, ma anche<br />

attese e speranze per una comunità politica<br />

capace di cogliersi come tale. Nelle scorse<br />

settimane, lungo lo svolgersi <strong>del</strong>le conferenze<br />

di base, il partito <strong>piemonte</strong>se ha potuto confrontarsi<br />

liberamente e “senza rete” sulla sua<br />

capacità di costruire iniziativa politica, tessere<br />

rapporti sociali e di movimento, nonché<br />

immettere nella propria organizzazione elementi<br />

di innovazione utili all’efficacia <strong>del</strong>le<br />

proprie azioni e alla vita interna di ogni nostra<br />

articolazione.<br />

Non si è trattato di un passaggio rituale legato<br />

solo alla discussione <strong>del</strong>le tracce fornite<br />

dai documenti nazionali, ma di un tentativo<br />

serio di fare i conti, da una parte con le nostre<br />

criticità e, dall’altra, con le emergenze positive<br />

che pure esistono e vanno ulteriormente sviluppate.<br />

Il momento è sicuramente propizio,<br />

nonostante le insidie e la confusione che regnano<br />

sotto il cielo <strong>del</strong>la politica nel nostro<br />

Paese. È proprio questo stato <strong>del</strong>le cose che<br />

richiede da parte nostra uno sforzo in più per<br />

offrire all’ampio spettro <strong>del</strong>la sinistra politica<br />

e sociale un’occasione di ricomposizione. Con<br />

il progetto <strong>del</strong>la Sinistra Europea vogliamo<br />

stare esattamente dentro questo contesto, attraversandolo<br />

con la convinzione che da esso<br />

può scaturire una risposta politica e<br />

organizzativa alle domande diffuse di ricostruzione<br />

di uno spazio pubblico critico e democratico<br />

in cui riconoscersi e agire. In questo<br />

senso, non mancano in Piemonte gli abbozzi e<br />

le prime realizzazioni, basta pensare al nodo<br />

di Sinistra Europea nato a cavallo tra le province<br />

di Vercelli, Alessandria e Torino su questioni<br />

ambientali, oppure all’iniziativa torinese<br />

che vede un rinnovato confronto tra il PRC<br />

e associazioni come Uniti a Sinistra e l’Arci.<br />

L’accelerazione che dobbiamo imprimere a<br />

questo processo, imposta per molti versi dai<br />

fatti che stanno accadendo sullo scenario nazionale,<br />

deve individuare nelle relazioni esistenti<br />

sul nostro territorio il giusto motivo per<br />

un possibile slancio ulteriore.<br />

Anche di questo si è parlato in una recente<br />

e utile intervista collettiva fatta da Vittorio<br />

Rieser e Vittorio Mantelli a una decina di compagne<br />

e compagni provenienti da diverse federazioni.<br />

Ognuno e ognuna di loro ha potuto,<br />

attraverso il metodo <strong>del</strong> cosiddetto “focus<br />

group”, far emergere uno spaccato <strong>del</strong>la vita<br />

reale all’interno <strong>del</strong>la nostra comunità. Il risultato<br />

apprezzabile è stato quello di mettere<br />

in risalto lo spessore politico, umano e<br />

relazionale che abita il nostro partito e che,<br />

anche nelle situazioni più difficili o di fronte<br />

ai nodi più complicati <strong>del</strong>l’agire politico può<br />

essere una cifra preziosa da valorizzare. Certo,<br />

non sempre le condizioni in cui tutti operiamo<br />

rendono facile una riflessione di questo<br />

tipo, eppure questo tema non può essere posto<br />

fuori dalla nostra agenda o relegato semplicemente<br />

al singolo passaggio <strong>del</strong>la conferenza<br />

organizzativa.<br />

L’intervista ha fatto emergere con forza il<br />

bisogno di riflettere di più su tempi di vita e<br />

tempi <strong>del</strong>la politica, sul tempo per la formazione<br />

e l’autoformazione, sulla tensione alla<br />

costruzione di nuovi mo<strong>del</strong>li di relazione con<br />

i soggetti sociali. Il dibattito tra di noi si deve<br />

fare, dunque, permanente e deve affrontare<br />

questioni che per troppo tempo abbiamo ritenuto<br />

di minor importanza, schiacciate sotto il<br />

peso <strong>del</strong>l’emergenza, <strong>del</strong> fare oggi e subito<br />

sotto il ricatto di mille scadenze.<br />

Insieme con Rieser e Mantelli abbiamo ritenuto<br />

utile trasformare le due ore di lavoro<br />

collettivo in uno strumento fruibile da tutti.<br />

Nei prossimi giorni la registrazione e le riprese<br />

video <strong>del</strong>l’intervista saranno a disposizione<br />

<strong>del</strong> partito <strong>piemonte</strong>se. Nelle vostre mani,<br />

nelle mani di tutti i compagni e le compagne<br />

che vorranno scoprirle, ci sarà un punto di vista<br />

in cui riconoscersi o su cui dissentire. Avrete,<br />

in ogni caso, una possibilità in più per interrogarvi<br />

e contribuire a costruire un appuntamento<br />

seminariale <strong>regionale</strong> da mettere in<br />

cantiere prima <strong>del</strong>l’estate.<br />

3<br />

editoriale<br />

Malgrado<br />

le insidie e la<br />

confusione che<br />

regnano<br />

sotto il cielo<br />

<strong>del</strong>la politica<br />

<strong>del</strong> nostro Paese<br />

il momento si<br />

presenta<br />

sicuramente<br />

propizio

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