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Le Strutture Collegiali in Italia, Inghilterra, Francia e ... - MIT Media Lab

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<strong>Le</strong> <strong>Strutture</strong> <strong>Collegiali</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, <strong>Inghilterra</strong>, <strong>Francia</strong> e Stati<br />

Uniti<br />

Analisi comparativa e basi progettuali<br />

Gruppo di lavoro:<br />

Filippo de Vivo<br />

Luca E<strong>in</strong>audi<br />

Manuela Magliocchetti<br />

Carlo Ratti<br />

Cambridge, Agosto 1998. Un Rapporto per la


Indice<br />

p. 4 1. Introduzione<br />

6 2. I collegi nel sistema universitario statunitense<br />

2.1 Analisi generale<br />

2.1.1 I colleges<br />

2.1.2 Cenni sul f<strong>in</strong>anziamento del sistema universitario statunitense<br />

2.2 Primo caso: Harvard University<br />

2.2.1 Profilo didattico<br />

2.2.2 Profilo gestionale<br />

2.3 Secondo caso: Cornell University<br />

2.3.1 Profilo didattico<br />

2.3.2 Profilo gestionale<br />

28 3. I collegi nel sistema universitario francese<br />

3.1 Analisi generale<br />

3.1.1 Il ruolo dei centri di eccellenza nel sistema universitario francese<br />

3.1.2 L’ammissione alle Ecoles<br />

3.1.3 Studenti-funzionari e rapporto tra centri di eccellenza e Stato<br />

3.2 Primo caso: l’Ecole Nationale des Ponts et Chaussées<br />

3.2.1 Profilo didattico<br />

3.2.2 Profilo gestionale<br />

3.3 Secondo caso: l'Ecole Normale Supérieure di Parigi<br />

3.3.1 Profilo didattico<br />

3.3.2 Profilo gestionale<br />

55 4. I collegi nel sistema universitario <strong>in</strong>glese<br />

4.1 Analisi generale<br />

4.1.1 Cenni storici<br />

4.1.2 La struttura del college<br />

4.1.3 Ammissione e sostegno f<strong>in</strong>anziario<br />

4.1.4 Struttura amm<strong>in</strong>istrativa<br />

4.1.5 <strong>Le</strong> basi f<strong>in</strong>anziarie dei college<br />

4.1.6 La fondazione di nuovi collegi a Cambridge dal 1945 ad oggi<br />

4.1.7 La popolazione studentesca dei college di Cambridge al 31-12-1996<br />

4.2 Primo caso: St. John's College<br />

4.2.1 Profilo didattico<br />

4.2.2 Profilo gestionale<br />

4.3 Secondo caso: New Hall<br />

4.3.1 Profilo didattico<br />

4.3.2 Profilo gestionale


p. 76 5. I collegi nel sistema universitario italiano<br />

5.1 Analisi generale<br />

5.1.1 Cenni storici<br />

5.1.3 <strong>Le</strong> residenze universitarie degli Enti regionali per il diritto allo studio<br />

5.1.4 I Collegi Universitari legalmente riconosciuti dal MURST<br />

5.2 Primo caso: il Collegio Universitario "Renato E<strong>in</strong>audi" di Tor<strong>in</strong>o<br />

5.2.1 Profilo didattico<br />

5.2.2 Profilo gestionale<br />

5.3 Secondo caso: la Residenza Universitaria Lamaro-Pozzani di Roma<br />

5.3.1 Profilo didattico<br />

5.3.2 Profilo gestionale<br />

5.4 Terzo caso: il Collegio Ghislieri di Pavia<br />

5.4.1 Profilo didattico<br />

5.4.2 Profilo gestionale<br />

5.5 Quarto caso: la Scuola Normale Superiore di Pisa<br />

5.5.1 Profilo didattico<br />

5.4.2 Profilo gestionale<br />

112 6. Basi progettuali<br />

6.1 Analisi comparativa delle strutture collegiali precedentemente esam<strong>in</strong>ate<br />

6.1.1 Servizi offerti agli studenti<br />

6.1.2 Criteri di ammissione e permanenza<br />

6.1.3 Indirizzi di studio ammessi<br />

6.1.4 Fonti di f<strong>in</strong>anziamento<br />

6.1.5 Costi<br />

6.1.6 Tabelle riassuntive<br />

6.2 Il rafforzamento dei collegi ed il sistema universitario italiano<br />

6.3 Dati di progetto<br />

6.3.1 Descrizione del funzionamento<br />

6.3.2 Elementi quantitativi<br />

6.3.3 Tabella di marcia: le tappe<br />

128 7. Riferimenti<br />

7.1 Bibliografia<br />

7.2 Siti <strong>in</strong>ternet<br />

7.3 Note


1. Introduzione<br />

Nei mesi scorsi abbiamo assistito <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> ad un ampio dibattito sui quotidiani<br />

nazionali relativo all'opportunità di rilanciare i collegi universitari, trasformandoli <strong>in</strong><br />

centri <strong>in</strong>novativi di alto livello 1<br />

. Modelli - è stato detto - potrebbero essere i Collegi<br />

storici di Pavia e le Scuole di Pisa oppure, più <strong>in</strong> generale, le Grandes Ecoles<br />

francesi, i college <strong>in</strong>glesi e le Università americane dell'Ivy league.<br />

Queste istituzioni, tuttavia, pur accomunate da una simile vocazione residenziale,<br />

hanno caratteristiche molto diverse. <strong>Le</strong> Grandes Ecoles ed i college dell'Ivy league<br />

sono vere e proprie università, che svolgono attività didattica e di ricerca e<br />

rilasciano titoli accademici. I college di Cambridge e Oxford, al contrario, si<br />

affiancano all'università, offrendo agli studenti servizi didattici <strong>in</strong>tegrativi. <strong>Le</strong> strutture<br />

collegiali italiane, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, non seguono un modello unico e presentano caratteri molto<br />

variabili.<br />

Questa ricerca, nata grazie all'<strong>in</strong>teresse dimostrato dalla Compagnia di San Paolo,<br />

si propone di esam<strong>in</strong>are e di confrontare i diversi sistemi collegiali esistenti <strong>in</strong><br />

Europa e negli Stati Uniti, ed <strong>in</strong>clude <strong>in</strong>oltre alcuni elementi per uno studio di<br />

fattibilità relativo ad un collegio di nuova istituzione <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>.<br />

Ci siamo <strong>in</strong>teressati <strong>in</strong> particolare ai criteri di ammissione, alle strutture residenziali,<br />

all'organizzazione dei servizi offerti agli studenti, alla ripartizione dell'attività didattica<br />

e agli strumenti di sostegno economico agli studenti nei vari Paesi. Inoltre abbiamo<br />

analizzato la struttura amm<strong>in</strong>istrativa e f<strong>in</strong>anziaria di diversi istituti, valutando i<br />

vantaggi relativi all'utilizzazione di f<strong>in</strong>anziamenti pubblici, contributi studenteschi,<br />

donazioni e proventi patrimoniali.<br />

Per ciascuno dei quattro paesi considerati (<strong>Italia</strong>, <strong>Inghilterra</strong>, <strong>Francia</strong> e Stati Uniti)<br />

un'<strong>in</strong>troduzione generale si propone di descrivere il ruolo delle strutture collegiali<br />

all'<strong>in</strong>terno del sistema universitario. In seguito alcuni casi di studio vengono<br />

esam<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> maggior dettaglio: Harvard e Cornell University negli Usa, l'Ecole<br />

Nationale des Ponts et Chaussées el'Ecole Normale Supérieure <strong>in</strong> <strong>Francia</strong>, il St<br />

John's College e New Hall <strong>in</strong> Gran Bretagna, il Collegio E<strong>in</strong>audi, la Residenza<br />

Universitaria Lamaro-Pozzani, il Collegio Ghislieri e la Scuola Normale di Pisa <strong>in</strong><br />

<strong>Italia</strong>.<br />

Nel reperire le <strong>in</strong>formazioni necessarie ci siamo basati sui prospetti <strong>in</strong>formativi, sulle<br />

relazioni di bilancio e sulle pag<strong>in</strong>e web dei diversi collegi, nonché sulla letteratura<br />

specifica e sui rapporti di varie commissioni parlamentari. Abbiamo beneficiato<br />

<strong>in</strong>oltre di conversazioni personali con diversi esponenti del mondo accademico e<br />

della nostra esperienza di vita <strong>in</strong> collegio. <strong>Le</strong> fonti sono <strong>in</strong>dicate, quando opportuno,<br />

<strong>in</strong> nota al testo.<br />

L'utilizzo di materiale piuttosto eterogeneo non ha comportato difficoltà particolari<br />

per quanto riguarda gli aspetti qualitativi. L'elaborazione dei dati f<strong>in</strong>anziari relativi ai<br />

diversi collegi è stata <strong>in</strong>vece più problematica. La presenza di aggregati di bilancio


diversi nelle varie istituzioni, l'impiego di criteri contabili variabili da Paese a Paese e<br />

la diversa qualità delle <strong>in</strong>formazioni disponibili non hanno permesso di produrre<br />

sempre statistiche omogenee e pienamente comparabili. Nonostante un<br />

considerevole sforzo di normalizzazione, gran parte delle cifre fornite devono qu<strong>in</strong>di<br />

essere considerate come <strong>in</strong>dicazioni di massima e non come valori assoluti.<br />

Per concludere vorremmo r<strong>in</strong>graziare tutti coloro che hanno contribuito a questa<br />

ricerca. Innanzitutto Walter Joffra<strong>in</strong>, tutor di Fisica del Collegio Ghislieri di Pavia,<br />

temporaneamente a Cambridge nell'ambito di un programma di scambio con St<br />

John's College. Gli siamo grati per le delucidazioni sul sistema collegiale italiano e<br />

per la compagnia di molte sere trascorse <strong>in</strong> sala computer. R<strong>in</strong>graziamo <strong>in</strong>oltre<br />

Lucia Beria, per averci messo a disposizione parte dei dati da lei raccolti nella sua<br />

tesi di laurea sul sistema universitario <strong>in</strong>glese, Barbara Ravelhofer, fellow di St<br />

John's College, per gli utili suggerimenti e Simone Medio per l’aiuto nel lavoro f<strong>in</strong>ale<br />

di revisione.<br />

Inf<strong>in</strong>e, <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alfabetico, vorremmo ricordare tutti coloro che, responsabili a vario<br />

titolo delle istituzioni collegiali esam<strong>in</strong>ate <strong>in</strong> questo lavoro, ci hanno fornito dati e<br />

documentazioni. Senza la loro cortese disponibilità questa ricerca non sarebbe<br />

stata possibile. In particolare: Sig.ra Elisabeth Baldaqu<strong>in</strong> (Ecole Nationale des<br />

Ponts et Chaussées), prof. Franco Bassani (Direttore della Scuola Normale di Pisa),<br />

prof. Andrea Belvedere (Rettore del Collegio Ghislieri), sig. ra Marie-Ange<br />

Cammarota (Ecole Nationale des Ponts et Chaussées), dott. Luisa Colicchio<br />

(Collegio Ghislieri), arch. Roberto E<strong>in</strong>audi (Cornell University), prof. Donato Firrao<br />

(Presidente del Collegio E<strong>in</strong>audi), prof. Peter Goddard (Master di St John's<br />

College), Sir. Geoffrey Lloyd (Master di Darw<strong>in</strong> College), sig.ra Anne Lonsdale<br />

(President di New Hall), dott. Crist<strong>in</strong>a Maddaloni (Collegio E<strong>in</strong>audi), Prof. Wladimir<br />

Mercouroff (Ecole Normale Supérieure), dott. Irzio Monterm<strong>in</strong>i (Direttore del Collegio<br />

E<strong>in</strong>audi), dott. Francesco Pozzi (Scuola Normale di Pisa), dott. George Reid (Senior<br />

Bursar di St John's College), dott. Stefano Semplici (Direttore della Residenza<br />

Lamaro-Pozzani).<br />

Naturalmente eventuali <strong>in</strong>terpretazioni erronee del materiale che ci è stato fornito<br />

sono di nostra esclusiva responsabilità.<br />

Ci auguriamo che questa ricerca possa contribuire a rilanciare i collegi universitari <strong>in</strong><br />

<strong>Italia</strong>. Siamo conv<strong>in</strong>ti <strong>in</strong>fatti che essi potrebbero svolgere un ruolo molto importante<br />

per il sistema universitario e - come ha scritto a proposito dei collegi anglosassoni<br />

Amartya Sen, già docente di economia ad Harvard ed ora Master di Tr<strong>in</strong>ity College -<br />

per <strong>in</strong>nescare quelle "trasformazioni sociali che hanno dato grande impulso ai<br />

movimenti per una maggior uguaglianza e giustizia sociale nel mondo". 2


2. I collegi nel sistema universitario statunitense


2.1 Analisi generale<br />

Il sistema universitario statunitense è fortemente decentrato e non segue un<br />

modello organizzativo unico, neanche nel caso di un gruppo di università<br />

apparentemente omogenee come quelle della Ivy <strong>Le</strong>ague 3 . Su 3.688 istituzioni di<br />

educazione universitaria 2.047 sono private, ma queste ultime accolgono solo il<br />

21.5% dei 14.4 milioni di studenti americani. A seconda della maniera di formulare<br />

le statistiche, negli USA una quota che oscilla tra il 22 ed il 32% della popolazione<br />

ha ricevuto qualche forma di educazione universitaria. Il sistema educativo<br />

statunitense prevede il rilascio di un associate degree dopo almeno due anni di<br />

corsi universitari e di un bachelor's degree dopo quattro anni, corrispondente<br />

all'<strong>in</strong>circa ad una laurea italiana senza tesi. Gli studenti che cont<strong>in</strong>uano dopo il<br />

bachelor's degree sono chiamati postgraduate (o graduate) students e possono<br />

ottenere un master's degree <strong>in</strong> uno o due anni o un dottorato (PhD) con un m<strong>in</strong>imo<br />

di quattro anni dopo la graduation.<br />

2.1.1 I colleges<br />

<strong>Le</strong> istituzioni di educazione universitaria vengono chiamate università, college o<br />

scuole professionali. I collegi universitari residenziali degli Stati Uniti non sono tutti<br />

necessariamente dei college nel senso di Oxbridge o di Pavia, anzi <strong>in</strong> molti casi non<br />

lo sono. Il term<strong>in</strong>e college viene usato spesso negli Stati Uniti come s<strong>in</strong>onimo di<br />

università, ma <strong>in</strong> realtà ha quattro significati diversi che si ispirano ad altrettanti<br />

modelli organizzativi: 4<br />

• Il modello Oxbridge: nelle università organizzate secondo il modello <strong>in</strong>glese<br />

l'attività dei dipartimenti e delle facoltà viene <strong>in</strong>tegrata da quella dei collegi. Docenti<br />

e studenti non sono raggruppati per discipl<strong>in</strong>a, ma <strong>in</strong> base al collegio di<br />

appartenenza, dove hanno l'obbligo di risiedere e dove si svolgono forme di<br />

tutoraggio più assidue di quanto non capiti <strong>in</strong> un'università ord<strong>in</strong>aria. <strong>Le</strong> autorità<br />

accademiche cercano di solito di limitare la dimensione dei collegi a poche cent<strong>in</strong>aia<br />

di studenti. La University of California Santa Cruz ed i Claremont colleges sono<br />

degli esempi di questo tipo di organizzazione, che è tuttavia m<strong>in</strong>oritaria negli USA e<br />

non co<strong>in</strong>volge le maggiori università (anche se Harvard, Yale e Pr<strong>in</strong>ceton ne<br />

mantengono alcuni tratti). 5<br />

• College come università <strong>in</strong>dipendente: alcune piccole università residenziali<br />

prendono il nome di college. Svolgono attività didattica e supervision e forniscono ai<br />

residenti vitto, alloggio e le strutture necessarie per un'animata vita associativa,<br />

rimanendo entro dimensioni relativamente ristrette. Dartmouth College èlapiù<br />

piccola delle università dell'Ivy league ed è un antico e prestigioso esempio di<br />

questo modello. Quando il college si specializza <strong>in</strong> corsi undergraduate di 2 anni<br />

viene chiamato Junior college.


• College <strong>in</strong>teso come facoltà all'<strong>in</strong>terno dell'università: istituzioni come Cornell<br />

University hanno mantenuto la denom<strong>in</strong>azione di college per alcuni raggruppamenti<br />

discipl<strong>in</strong>ari. Il College of Architecture, Arts and Plann<strong>in</strong>g oilCollege of Agriculture<br />

and Life Sciences ne sono degli esempi. Questo tipo di college non ha nessuna<br />

funzione residenziale o comunitaria, ma svolge soltanto attività didattica e di ricerca.<br />

• Community College: i collegi che servono le comunità locali offrono un'educazione<br />

universitaria a coloro che non hanno ottenuto buoni risultati scolastici, limitandosi<br />

generalmente agli associate degrees. Svolgono un'importante funzione sociale,<br />

provvedendo ad una formazione tecnica e professionalizzante e offrendo nuove<br />

opportunità a chi non si è dist<strong>in</strong>to particolarmente <strong>in</strong> ambito scolastico. Pur<br />

essendoci un numero non trascurabile di studenti dei community colleges che<br />

riesce poi ad essere ammesso <strong>in</strong> università prestigiose, non si tratta di istituzioni di<br />

eccellenza.<br />

Alla f<strong>in</strong>e dell'ottocento e all'<strong>in</strong>izio del novecento la crescita delle università<br />

americane ha generato l'impressione di un crescente allontanamento tra docenti e<br />

studenti. Lo sviluppo della graduate education e della ricerca assorbivano sempre di<br />

più il corpo accademico, relegando <strong>in</strong> secondo piano l'<strong>in</strong>segnamento<br />

undergraduate. Il rimedio più ambizioso proposto per risolvere questa discrasia fu<br />

l'adozione del sistema dei residential colleges, importato da Oxbridge. 6<br />

Dividendo le<br />

grandi strutture universitarie <strong>in</strong> piccoli nuclei di alcune cent<strong>in</strong>aia di studenti e<br />

professori si voleva ricreare un clima di scambio <strong>in</strong>tellettuale anche al di fuori delle<br />

aule. All'università di Harvard questo modello fu proposto senza successo attorno al<br />

1895 e con parziale successo negli anni venti, così come a Yale oaChicago. Il<br />

presidente di Pr<strong>in</strong>ceton University, Woodrow Wilson, futuro presidente degli Stati<br />

Uniti, fece nel primo decennio del secolo un importante tentativo per <strong>in</strong>trodurre degli<br />

edifici di tipo collegiale <strong>in</strong> cui studenti e docenti avrebbero convissuto <strong>in</strong>teragendo<br />

costantemente. L'obiettivo di Wilson era non solo quello di garantire supervisioni più<br />

assidue agli studenti e di rivalutare l'<strong>in</strong>segnamento universitario generalistico (liberal<br />

arts) rispetto ai saperi più specializzati ed alla ricerca, ma anche quello di rompere i<br />

comportamenti antiaccademici di alcuni gruppi studenteschi elitari che dedicavano<br />

poco tempo allo studio separandosi dal resto del corpo universitario <strong>in</strong> funzione<br />

della classe sociale di appartenenza, grazie ad esclusive fraternities ed eat<strong>in</strong>g<br />

clubs. Queste considerazioni vennero riprese anche dal presidente di Harvard,<br />

Laurence Lowell. I vari tentativi di <strong>in</strong>trodurre negli Stati Uniti il modello Oxbridge non<br />

riuscirono però mai <strong>in</strong>tegralmente. Resistenze venivano dai trustees, spaventati dal<br />

costo del progetto; dagli accademici, poco desiderosi di costruire un sistema che<br />

esigeva molto tempo per l'<strong>in</strong>segnamento e riduceva le possibilità di ricerca; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

dagli studenti, i quali si sentivano soffocare <strong>in</strong> un sistema adatto solo ai più<br />

"<strong>in</strong>tellettuali" tra loro. Quando vennero creati i collegi ad Harvard negli anni venti,<br />

con la denom<strong>in</strong>azione di House, itutor erano esclusivamente dei graduate student,<br />

mentre i professori rimanevano ad <strong>in</strong>segnare nelle facoltà. Per mettere f<strong>in</strong>e alle<br />

consorterie ed ai clan basati sull'appartenenza sociale fu <strong>in</strong>oltre necessario<br />

<strong>in</strong>trodurre il sorteggio come criterio per allocare gli studenti nelle varie house,<br />

metodo tuttora <strong>in</strong> uso. A Yale vennero <strong>in</strong>trodotti i collegi negli anni trenta, ma col<br />

solo compito di facilitare la socializzazione e lo sport, senza tutor<strong>in</strong>g.


In generale tutte le grandi università private dell'Ivy <strong>Le</strong>ague seguono s<strong>in</strong>golarmente<br />

lo studente negli studi e nella vita privata, fornendo servizi e sostegno didattico,<br />

f<strong>in</strong>anziario e psicologico. Gli studenti vivono nel campus o nelle immediate<br />

vic<strong>in</strong>anze, lasciando la casa dei genitori. La percentuale di abbandoni prima del<br />

conseguimento del titolo è generalmente molto <strong>in</strong>feriore al 10%, anche se talvolta si<br />

ha l'impressione che il sistema diventi iper-protettivo e f<strong>in</strong>isca per rallentare la<br />

maturazione personale dello studente. <strong>Le</strong> maggiori università americane<br />

conseguono gran parte degli scopi del college tipo Oxbridge-Pavia,maaduncosto<br />

complessivamente più elevato, come vedremo poi <strong>in</strong> dettaglio. Questo non è il caso<br />

delle università pubbliche o di alcune università private di dimensioni m<strong>in</strong>ori che non<br />

dispongono delle risorse per f<strong>in</strong>anziare questo tipo di servizio. Lo studente<br />

americano che paga 40 milioni di lire di tuition (tasse universitarie) all'anno esige un<br />

servizio che non è paragonabile a quello fornito da un'università italiana, dove se ne<br />

pagano uno o due. In questo senso però le università residenziali americane dell'Ivy<br />

league, pur non designando necessariamente un tutor <strong>in</strong>dividuale per lo studente,<br />

garantiscono un rapporto con i docenti piuttosto stretto. I professori sono reperibili <strong>in</strong><br />

dipartimento e disponibili per il semplice fatto che il numero di studenti di cui si<br />

debbono occupare è basso. Lo studente è un cliente con dei diritti precisi e non un<br />

utente rompiscatole senza doveri né diritti.<br />

2.1.2 Cenni sul f<strong>in</strong>anziamento del sistema universitario statunitense<br />

La diversità delle fonti di f<strong>in</strong>anziamento delle università americane è uno dei loro<br />

punti di forza. I fondi raccolti provengono dalle tasse studentesche (tuition fees, cui<br />

si aggiunge l'affitto, room and board), da contributi pubblici federali o locali<br />

(federal,state and local grant), da donazioni di privati, (spesso ex allievi), da proventi<br />

derivanti dalla ricerca e da servizi forniti ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e dai dividendi degli <strong>in</strong>vestimenti<br />

effettuati grazie ai cospicui patrimoni accumulati nel tempo (endowment). Gli<br />

endowment delle università di maggiori dimensioni superano il miliardo di dollari e<br />

producono un flusso di entrate estremamente importante; meno importante di quello<br />

dei college di Oxbridge ma superiore a quello di gran parte dei collegi nel resto<br />

dell'Europa.<br />

Fonti di f<strong>in</strong>anziamento per le università statunitensi nel 1994-95 7<br />

Fonte Istituzioni Istituzioni Insieme<br />

pubbliche private<br />

F<strong>in</strong>anziamento pubblico, di cui 52% 18% 39%<br />

Federale 11% 15% 12%<br />

Statale o locale 41% 3% 27%<br />

Tuition ed altre fees 18% 41% 27%<br />

Donazioni e contratti 4% 9% 6%<br />

Vendite e servizi 23% 23% 23%<br />

Altri 3% 9% 5%<br />

Totale 100% 100% 100%


Allo stesso tempo la possibilità di aumentare le entrate ha permesso nel passato<br />

che lo sviluppo dell'università si accompagnasse ad un aumento dei costi. Secondo<br />

la commissione britannica sull'università del 1997, presieduta da Sir Ron Dear<strong>in</strong>g,<br />

"<strong>in</strong> questo modo gli sforzi per rendere le istituzioni di educazione universitaria più<br />

efficienti sono stati frustrati, salvo nei casi <strong>in</strong> cui lo Stato regola ed <strong>in</strong>cassa le tasse<br />

studentesche." 8 L'aumento dei costi dell'istruzione universitaria ha però contribuito a<br />

creare una pressione da parte delle famiglie e del governo federale per un<br />

contenimento di tali costi, anche se le misure di riduzione della spesa pubblica negli<br />

ultimi anni hanno portato a riduzioni del f<strong>in</strong>anziamento pubblico, spostando vieppiù il<br />

costo dell'educazione sugli studenti e sulle loro famiglie.<br />

Costo annuo medio dell'educazione per un undergraduate negli Stati Uniti nel<br />

1994-95 9<br />

Istituzione<br />

pubblica,<br />

corso di 2<br />

anni ($)<br />

Istituzione<br />

pubblica,<br />

corso di 4<br />

anni ($)<br />

Istituzione<br />

privata,<br />

corso di 4<br />

anni ($)<br />

Harvard<br />

University,<br />

corso di 4<br />

anni ($)<br />

Tuition 1.194 2.689 11.522 17.470<br />

Room and board 0 3.985 5.124 6.135<br />

Totale 1.194 6.674 16.646 23.605<br />

Il costo di Harvard è stato riportato nella tabella precedente poiché è<br />

rappresentativo di quello dei dieci college ed università più prestigiosi degli USA,<br />

come <strong>in</strong>dicato nella tabella seguente.<br />

Il costo delle pr<strong>in</strong>cipali università private degli USA nel 1997 10<br />

Università<br />

Tuition+<br />

Room and<br />

Board +<br />

altre fees<br />

1997 ($)<br />

Variazione<br />

% rispetto al<br />

1996<br />

Room and<br />

board 1997<br />

($)<br />

Variazione<br />

% rispetto al<br />

1996 ($)<br />

Harvard 28.896 +4.8% 6.996 +4.2%<br />

Yale 28.880 +4.5% 6.680 +0.8%<br />

Pr<strong>in</strong>ceton 28.735 +4.9% 6.325 +3.4%<br />

Brown 28.658 +4.8% 6.538 +5.2%<br />

Columbia 28.623 +5.4% 7.159 +4.3%<br />

Univ Penn 28.460 +4.8% 7.330 +1.1%<br />

<strong>MIT</strong> 28.350 +4.4% 6.350 +3.3%<br />

Dartmouth 28.233 +4.4% 6.282 +2.5%<br />

Cornell 27.919 +4.1% 6.945 +2.7%<br />

Stanford 27.827 +4.6% 7.337 +8.0%<br />

Nel 1998 il costo della frequenza di una università statunitense "top 10",<br />

comprensivo di tuition, room and board, altrefees e spese personali, è di circa<br />

33.000 dollari (approssimativamente 58 milioni di lire). <strong>Le</strong> università pubbliche<br />

costano meno di un terzo di questa somma ma offrono <strong>in</strong> generale un'educazione


meno competitiva. Vi sono tuttavia eccezioni rilevanti, come Berkeley University ela<br />

University of California Los Angeles (UCLA).<br />

Il costo molto elevato dell'istruzione d'élite è <strong>in</strong> qualche modo giustificato dalla forte<br />

correlazione che esiste <strong>in</strong> America tra livello di salario e titolo di studio. In media un<br />

lavoratore con un PhD guadagna quasi il doppio di un collega con un associate<br />

degree. 11<br />

Inoltre la maggioranza degli studenti non paga <strong>in</strong>teramente tuition e fee,<br />

grazie a sofisticati pacchetti f<strong>in</strong>anziari preparati dalle s<strong>in</strong>gole università, e che<br />

tengono conto della situazione personale, del reddito e del patrimonio famigliare<br />

degli studenti. Tali pacchetti <strong>in</strong>cludono borse di studio, lavori a tempo parziale<br />

durante gli studi (<strong>in</strong> parte sussidiati dal governo federale) e prestiti d'onore a tassi<br />

relativamente bassi. L'onere f<strong>in</strong>anziario per le famiglie rimane comunque <strong>in</strong>gente e<br />

richiede una pianificazione f<strong>in</strong>anziaria che com<strong>in</strong>cia f<strong>in</strong> dalla nascita dei figli; talvolta<br />

sia la famiglia che lo studente devono <strong>in</strong>debitarsi. Inoltre la necessità di lavorare per<br />

mantenersi durante gli studi allunga la durata degli studi stessi e riduce il tempo<br />

disponibile per l'apprendimento. I packages of f<strong>in</strong>ancial aid sono basati<br />

esclusivamente sul bisogno e non sul merito, dato che il merito è comunque un prerequisito<br />

per l'ammissione all'università. Negli ultimi anni le università hanno<br />

accresciuto notevolmente l’ammontare di aiuti distribuiti ed il numero dei beneficiari,<br />

sia attraverso campagne per la raccolta di fondi privati, sia attraverso aumenti<br />

generalizzati delle tuition fees.<br />

Distribuzione della spesa nelle istituzioni universitarie degli USA nel 1992-93 12<br />

Istituzioni pubbliche Istituzioni private<br />

Tipologia di Corsidi2 Corsidi4 Università Corsi di 4 Università<br />

spesa<br />

anni anni<br />

anni<br />

Insegnamento 50% 42% 36% 33% 38%<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione 21% 19% 13% 21% 14%<br />

Serv. agli studenti 11% 7% 4% 9% 4%<br />

Ricerca 0% 10% 22% 4% 18%<br />

Biblioteche 2% 3% 3% 3% 3%<br />

Servizio pubblico 2% 4% 8% 3% 3%<br />

Edilizia 10% 9% 7% 7% 7%<br />

Borse di studio 3% 4% 5% 11% 11%<br />

Altro 1% 2% 2% 2% 2%<br />

Totale 100% 100% 100% 100% 100%<br />

La spesa sostenuta dalle università/college per gli studenti risulta generalmente<br />

maggiore anche della full tuition. Ad Harvard la differenza è di circa 10.000 dollari<br />

all'anno e può essere sostenuta soltanto grazie all'enorme patrimonio dell'università<br />

ed alla ricchezza degli alumni; altri istituti però non possono permettersi un sussidio<br />

così ampio. Per contenere i costi alcune università hanno avviato un processo di<br />

reeng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g (ad esempio il Project 2000 a Cornell), dest<strong>in</strong>ato ad ottimizzare l'uso<br />

delle risorse esistenti e a ridurre i costi amm<strong>in</strong>istrativi, razionalizzando processi<br />

<strong>in</strong>terni e servizi offerti. Il contract<strong>in</strong>g out permette di affidare a ditte esterne la<br />

gestione di alcuni servizi sulla base di contratti a tempo, economicamente<br />

vantaggiosi e che non richiedono assunzioni permanenti. La ricerca di costi m<strong>in</strong>ori


porta anche ad una parziale precarizzazione della docenza, con la riduzione delle<br />

cattedreavita(tenured professorships) ed un uso crescente dei graduate students<br />

come dipendenti a tempo parziale: teach<strong>in</strong>g assistant (TA), research assistant (RA)<br />

o Tutors.<br />

In generale le università private americane sono amm<strong>in</strong>istrate da un Presidente, da<br />

un Board of Trustees edaunBoard of Overseers, composti da alumni-donatori e da<br />

docenti. I trustees sono sempre più spesso uom<strong>in</strong>i d'affari o banchieri e sempre<br />

meno liberi professionisti, uom<strong>in</strong>i di chiesa o community leaders. <strong>Le</strong> università si<br />

autogestiscono e si r<strong>in</strong>novano per cooptazione, anche se non appartengono al<br />

settore privato <strong>in</strong> senso stretto, dato che non vi sono né proprietari, né azionisti, né<br />

distribuzione di profitti. Vi sono però forti contatti con il settore privato, eccessivi<br />

secondo alcuni, specialmente nella ricerca, che produce brevetti e royalties a favore<br />

dell'università. 13 La crescita del ruolo degli amm<strong>in</strong>istratori rispetto agli educatori è un<br />

altro fenomeno che sta generando molte polemiche negli USA, <strong>in</strong> quanto modifica<br />

gli obiettivi e mette <strong>in</strong> crisi le ragioni stesse dell'università. 14<br />

La situazione f<strong>in</strong>anziaria dei college americani presenta luci ed ombre e non si<br />

presta ad un'imitazione acritica e sistematica nell'ambito di possibili nuove istituzioni<br />

da creare <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. Tuttavia, per fornire un visione più dettagliata dei vari modelli di<br />

college americani sono state selezionate due università della Ivy league, presentate<br />

nel seguito:<br />

• Harvard University, un'università di grandi dimensioni, <strong>in</strong>serita <strong>in</strong> un importante<br />

centro urbano e organizzata <strong>in</strong> vari college, detti house;<br />

• Cornell University, un'università residenziale extraurbana, <strong>in</strong> cui i college sono dei<br />

dipartimenti allargati;<br />

Data la completa <strong>in</strong>tegrazione organizzativa tra college e università non è possibile<br />

fornire nei vari casi stime separate attendibili del costo delle residenze collegiali, a<br />

meno di non limitarsi ai 6-7.000 dollari annui di room and board.


2.2 Primo caso: Harvard University<br />

Harvard University è stata fondata nel 1636 a Cambridge (MA) dall'assemblea della<br />

Colonia del Massachusetts. Il primo benefattore, John Harvard, educato a<br />

Cambridge (<strong>Inghilterra</strong>), donò la propria biblioteca e metà del proprio patrimonio<br />

all'università. Inizialmente Harvard contava 9 studenti ed un master, ed era<br />

dest<strong>in</strong>ata all'educazione di ecclesiatici puritani. 15<br />

Nel corso degli anni vennero<br />

aggiunti gli <strong>in</strong>segnamenti delle materie scientifiche, anche se il grande salto verso<br />

un'educazione <strong>in</strong>teramente laica ed un'università moderna fu fatto solo sotto la<br />

presidenza di Charles W. Eliot (1869-1909), con il rilancio del diritto, della medic<strong>in</strong>a<br />

e l'istituzione di nuovi corsi di management e di scienze. Il numero di studenti e di<br />

docenti ha cont<strong>in</strong>uato a crescere negli anni, così come il capitale dall'università<br />

(endowment). Il curriculum degli studi fu ridisegnato sotto la presidenza di A.<br />

Lawrence Lowell (1909-33) per assicurare agli undergraduates un'educazione<br />

“generalista” (liberal education), che associ una specializzazione <strong>in</strong> una discipl<strong>in</strong>a<br />

particolare con una serie di corsi afferenti ad altre materie. Oggi gli studenti<br />

possono scegliere tra 51 aree discipl<strong>in</strong>ari (fields of concentration). Il sistema dei<br />

tutor, <strong>in</strong>trodotto anch'esso da Lowell, rimane una caratteristica dist<strong>in</strong>tiva di Harvard<br />

ed offre agli undergraduate un'istruzione personalizzata.<br />

I nove studenti del 1636 erano diventati 1.000 nel 1869, 3.000 nel 1909 e 18.000<br />

nel 1995-6. Oggi Harvard ha 2000 docenti e impiega <strong>in</strong> totale 14.000 persone. 16<br />

Harvard è una delle università più prestigiose degli Stati Uniti, r<strong>in</strong>omata sia per<br />

l'<strong>in</strong>segnamento sia per la ricerca. Provengono da Harvard, tra gli altri, 6 presidenti<br />

degli Stati Uniti (tra cui i due Roosevelt e John Fitzgerald Kennedy), 34 premi Nobel<br />

e 32 campioni olimpici. Harvard è un college-università che offre ai propri studenti<br />

praticamente ogni tipo di corso. Sono particolarmente r<strong>in</strong>omati gli studi nelle materie<br />

umanistiche e nelle scienze sociali ed economiche: si pensi ad esempio alla John<br />

Kennedy School of Government e alla Harvard Bus<strong>in</strong>ess School. Nelle materie<br />

tecniche Harvard è <strong>in</strong> concorrenza con un <strong>in</strong>gombrante vic<strong>in</strong>o: il Massachussetts<br />

Institute of Tecnology (<strong>MIT</strong>), "quell'altro posto, giù, lungo il fiume" (the other place,<br />

down the river), come viene <strong>in</strong>dicato, con disprezzo.<br />

2.2.1 Profilo didattico<br />

A) Ruolo attuale e dimensioni<br />

Nel 1996 Harvard ospitava 18.572 studenti, il 45.5% dei quali ragazze. Il 93.6% del<br />

totale è composto da studenti a tempo pieno. L'<strong>in</strong>segnamento ha luogo nelle<br />

facoltà, nei dipartimenti e nelle varie scuole che fanno parte dell'università (medic<strong>in</strong>a<br />

e legge <strong>in</strong> particolare), ma i dormitori (house) hanno mantenuto un ruolo didattico,<br />

configurandosi quasi come collegi all'<strong>in</strong>terno dell'università stessa.


Sotto la presidenza di A. Lawrence Lowell (1909-33) fu <strong>in</strong>trodotto a Harvard il<br />

sistema curricolare <strong>in</strong> uso ancora oggi. Lo studente può scegliere tra 51 aree di<br />

<strong>in</strong>teresse pr<strong>in</strong>cipale (major) a cui aggiunge vari corsi appartenenti a discipl<strong>in</strong>e<br />

diverse, per garantire un'educazione non eccessivamente specializzata.<br />

La ricerca viene effettuata <strong>in</strong>teramente a livello di dipartimento o di facoltà e non<br />

co<strong>in</strong>volge le istituzioni di tipo collegiale. Harvard mantiene ampi contatti per la<br />

ricerca con il settore privato, tanto che alcuni studenti graduate svolgono ricerca<br />

<strong>in</strong>dividuale e sono co<strong>in</strong>volti nella ricerca istituzionale , spesso come part-time<br />

research assistant.<br />

B) Ammissione e performance<br />

Selezione e supporto f<strong>in</strong>anziario<br />

L'ammissione degli studenti viene valutata da Harvard con una cura particolare, dal<br />

momento che il mantenimento della propria reputazione di eccellenza dipende dalla<br />

capacità di attrarre e sostenere i candidati migliori. L'università cerca anche di<br />

tutelarsi da possibili accuse di discrim<strong>in</strong>azione o di elitarismo; si è dotata a tal scopo<br />

di una serie di codici di comportamento, che riguardano le prove di ammissione, i<br />

rapporti con gli studenti, ecc. I criteri usati per scegliere i futuri studenti <strong>in</strong>cludono il<br />

tipo di scuola frequentata, i risultati ottenuti, le lettere di presentazione di professori,<br />

l'ampiezza degli <strong>in</strong>teressi extracurriculari del candidato e l'esito di uno o più test,<br />

gestiti a livello nazionale ed <strong>in</strong>ternazionale. Il test è basato su di una serie di<br />

domande con risposte multiple. Per gli undergraduate l'esame è generalmente il<br />

Scholastic Assessment Test (SAT) e per i graduate il Graduate Record Exam<strong>in</strong>ation<br />

(GRE).<br />

La politica di ammissione adottata da Harvard si basa solo sui risultati scolastici<br />

dello studente, senza considerare la sua situazione f<strong>in</strong>anziaria (need bl<strong>in</strong>d<br />

admission policy), aff<strong>in</strong>ché non risult<strong>in</strong>o discrim<strong>in</strong>ati gli studenti più poveri che<br />

gravano maggiormente sull'università. Harvard dichiara esplicitamente che "la<br />

politica di ammissione need-bl<strong>in</strong>d è nata dalla conv<strong>in</strong>zione che gli studenti imparano<br />

gli uni dagli altri tanto quanto tramite lo studio formale. Dunque, maggiore è la<br />

diversità del corpo studentesco, maggiori sono le opportunità di apprendimento dai<br />

propri compagni." Infatti, la presenza di studenti provenienti da m<strong>in</strong>oranze etniche,<br />

religiose, o di altro tipo è triplicata rispetto agli anni settanta raggiungendo, oggi, il<br />

35% del corpo studentesco, grazie all'adozione di specifiche politiche di<br />

ammissione.<br />

Ammissioni al primo anno undergraduate nel 1997-98<br />

Maschi Femm<strong>in</strong>e Totale<br />

Candidati 9.661 8.522 18.183<br />

Accettati 1.131 943 2.074<br />

Iscritti 893 724 1.617<br />

Il numero di candidati è circa undici volte superiore al numero di posti disponibili, ma<br />

un qu<strong>in</strong>to di coloro che sono ammessi non si iscrive, perché preferisce recarsi


presso altre università. <strong>Le</strong> femm<strong>in</strong>e rappresentano il 46.9% dei candidati ed il 44.8%<br />

degli iscritti.<br />

Il corpo studentesco si caratterizza anche per la diversa distribuzione geografica<br />

del paese di provenienza: nel 1997 il 47.7% degli studenti proveniva dalla costa<br />

Atlantica, il 16.6% dal Sud degli Stati Uniti, il 15.6% dal Midwest, dalle montagne e<br />

dalle grandi pianure del centro, il 13.3% dalla costa del pacifico ed il 6.8% da Paesi<br />

stranieri. Il numero di graduate students si sta avvic<strong>in</strong>ando lentamente al 50%.<br />

Evoluzione degli iscritti e status lavorativo: iscritti tra il 1992 e il 1996 (<strong>in</strong>clusi<br />

gli iscritti alla extention school) 17<br />

1992 1993 1994 1995 1996<br />

Titolo profession.<br />

(2 anni)<br />

2.534 2.691 2.679 2.716 2.710<br />

di cui Part-Time 1.0% 0.9% 1.1% 1.0% 1.0%<br />

Undergraduates<br />

(4 anni)<br />

7.289 7.182 7.098 7.051 7.089<br />

di cui Part-Time 4,6% 4,5% 4,4% 4,1% 4,0%<br />

Graduate<br />

Students<br />

8.677 8.868 8.775 8.543 8.850<br />

di cui Part-Time 9,5% 10,1% 9,4% 9,2% 10,1%<br />

Totale 18.500 18.741 18.552 18.310 18.649<br />

di cui Part-Time 6,4% 6,6% 6,3% 6,0% 6,5%<br />

Supporto f<strong>in</strong>anziario agli studenti<br />

Il costo sostenuto dallo studente undergraduate ad Harvard nel 1996-97 era di<br />

28.896 dollari, divisi tra 19.770 dollari di tuition, 2.131 dollari di Health and Facilities<br />

fees e 6.995 dollari di Room and board<br />

La decisione di aumentare la diversità del corpo studentesco, aprendolo ai capaci e<br />

meritevoli ancorché privi di mezzi, fu presa dal Presidente James Bryant Conant<br />

con la creazione nel 1936 del National Scholarship Program. Durante l'anno<br />

accademico 1995-96, gli undergraduate di Harvard hanno ricevuto per le sole borse<br />

di studio 39 milioni di dollari, provenienti per il 90% dall'università. Il 45% circa degli<br />

undergraduate di Harvard riceve scholarship grants, con un valore medio di 13.000<br />

dollari. Il 70% circa riceve una qualche forma di aiuto f<strong>in</strong>anziario sotto forma di<br />

borse, prestiti o lavori term-time, per un totale di oltre 70 milioni di dollari. L'aiuto<br />

f<strong>in</strong>anziario totale medio offerto ad ogni studente è di oltre 19.000 dollari a cui si<br />

deve aggiungere il sussidio implicito di 10.000 dollari che tutti gli studenti ricevono<br />

<strong>in</strong>discrim<strong>in</strong>atamente, come specificato <strong>in</strong> seguito.


Totale degli aiuti f<strong>in</strong>anziari ricevuti dagli studenti di Harvard (1996-97) 18<br />

Da Harvard Da governo Da altri Totale<br />

(M$) fed. (M$) esterni (M$) (M$)<br />

Grants 81,8 18,7 20,5 121,0<br />

Prestiti 9,6 91,2 13,8 114,5<br />

Lavoro - 4,8 34,5 39,2<br />

Totale 91,4 114,7 68,8 274,7<br />

<strong>Le</strong> somme stanziate dal governo federale sotto forma di sussidio al lavoro rientrano<br />

nel programma Work-Study (CWSP) attraverso il quale il governo collabora con i<br />

college e le università per fornire agli studenti la possibilità di lavorare mentre<br />

studiano. L'università riesce così ad <strong>in</strong>cassare il sussidio pubblico e ad impiegare gli<br />

studenti <strong>in</strong> varie maniere: gli undergraduate svolgono spesso l'attività di assistenti<br />

bibliotecari, mentre i graduate vengono impiegati come Teach<strong>in</strong>g o Research<br />

Assistant.<br />

C) Servizi offerti<br />

<strong>Strutture</strong> residenziali<br />

Il campus di Harvard è situato al centro della città di Cambridge, a poche cent<strong>in</strong>aia<br />

di metri da Boston. Il progetto di creare delle residenze con tutte le funzioni di un<br />

piccolo college <strong>in</strong>glese, l'"House Plan", è stato realizzato dal presidente Lowell negli<br />

anni 30, grazie alle donazioni di un magnate del petrolio, Harkness. Oggi gli studenti<br />

undergraduate sono alloggiati nel campus o nelle immediate vic<strong>in</strong>anze durante il<br />

loro primo anno, mentre vengono successivamente distribuiti <strong>in</strong> una delle 13<br />

Harvard Houses, poste a poche cent<strong>in</strong>aia di metri dal campus lungo il fiume<br />

Charles, dove trascorrono il resto della loro carriera undergraduate. Nelle Houses,<br />

che <strong>in</strong>izialmente ospitavano tra 200 e 280 studenti (anche se oggi il numero è<br />

aumentato) gli studenti hanno a disposizione una mensa, una biblioteca ed un fitto<br />

calendario di attività sportive, sociali e culturali. Non tutti gli studenti sono alloggiati<br />

nel campus o nelle houses: i graduates, <strong>in</strong> particolare, tendono ad abitare altrove,<br />

procurandosi un alloggio per conto proprio.<br />

Tutoraggio<br />

Il tutorial system fu <strong>in</strong>trodotto nelle Houses da Lowell per offrire agli undergraduate<br />

un tutoraggio <strong>in</strong>formale ma specializzato. Attualmente ogni House dispone di<br />

almeno sei tutor, che sono di solito studenti graduate sotto la guida di un Master e<br />

di un senior tutor. IlMaster è un membro di spicco di una facoltà, mentre il senior<br />

tutor-dean of student è un docente più giovane del Master, anch'esso residente<br />

nella House. Iltutor<strong>in</strong>g viene svolto da graduate student <strong>in</strong> cambio di un alloggio<br />

gratuito, ma, contrariamente alle <strong>in</strong>tenzioni <strong>in</strong>iziali, non riguarda quasi per nulla i<br />

contenuti della didattica, che viene fornita quasi <strong>in</strong>teramente nelle facoltà e nei<br />

dipartimenti.


Biblioteca e servizi <strong>in</strong>formatici<br />

La biblioteca di Harvard è una delle più grandi e articolate del mondo e costituisce<br />

uno strumento di lavoro unico. Comprende <strong>in</strong>fatti oltre 90 sezioni, collegate tra loro<br />

da un catalogo <strong>in</strong>formatizzato. Il complesso bibliotecario <strong>in</strong>clude 12 milioni di libri,<br />

6,7milionidimicrofilm,6,5milionidimanoscritti,oltrea5milioni di oggetti della<br />

Theatre Collection e 1,5 milioni della F<strong>in</strong>e Arts Library. 19<br />

Gli studenti possono anche<br />

usufruire di una serie di musei universitari di archeologia, di arte moderna e<br />

contemporanea, e di antropologia, oltre al Carpenter Centre for Visual Arts,<br />

progettato da <strong>Le</strong> Corbusier.<br />

Oltre ad offrire a tutti gli studenti un collegamento <strong>in</strong>ternet, Harvard sta sviluppando<br />

un programma d'avanguardia, Intranet, che ha attirato l'attenzione anche della<br />

commissione britannica sull'università (Dear<strong>in</strong>g Report) per la potenzialità che ha<br />

dimostrato nel fornire un' educazione a distanza molto competitiva, di cui potrebbero<br />

usufruire anche studenti non residenti negli Stati Uniti.<br />

Impianti sportivi<br />

Gli impianti sportivi sono molto consistenti e l'università è fiera della propria<br />

tradizione olimpica, attestata dalle 75 medaglie v<strong>in</strong>te da atleti di Harvard <strong>in</strong> un<br />

secolo di giochi: 32 ori, 27 argenti e 16 bronzi. Sono molto considerati sport di<br />

gruppo come il football, il baseball, il basketball ed il canottaggio, poiché r<strong>in</strong>forzano<br />

il senso di appartenenza alla comunità studentesca ed <strong>in</strong>segnano a lavorare <strong>in</strong><br />

team. Harvard ha però cercato di contrastare l'eccessivo professionalismo nella<br />

pratica dello sport universitario e <strong>in</strong>fatti non attribuisce borse di studio per meriti<br />

atletici, sebbene questa sia una prassi di molte altre università americane che,<br />

selezionando parte degli studenti <strong>in</strong> base a meriti sportivi, cercano di aumentare il<br />

proprio prestigio e, <strong>in</strong> ultima analisi, la propria capacità di attrarre f<strong>in</strong>anziamenti.<br />

Ex alunni<br />

Harvard ha un'organizzazione di Alumni (ex-allievi) particolarmente agguerrita,<br />

grazie alle posizioni di rilievo da essi occupate nell'establishment americano. <strong>Le</strong><br />

reunions sono anche un'occasione per raccogliere fondi a favore dell'università. I<br />

club di alumni operano su base territoriale <strong>in</strong> tutti gli Stati dell'Unione ed <strong>in</strong> nazioni<br />

estere. Gli alumni partecipano al processo di selezione dei nuovi studenti di<br />

Harvard, <strong>in</strong>tervistando gratuitamente i candidati nelle città di provenienza. Il network<br />

di alumni permette <strong>in</strong>oltre di orientare i neolaureati di Harvard, e li facilita nella<br />

ricerca di uno stage o di un posto di lavoro. Gli Alumni partecipano allo sviluppo<br />

dell'università, <strong>in</strong>contrandosi <strong>in</strong> reunions periodiche delle varie classi ed<br />

impegnandosi <strong>in</strong> vari consigli e comitati. L'Università <strong>in</strong>coraggia la Harvard Alumni<br />

Organisation (HAO) attribuendo ai suoi soci riconoscimenti di vari tipo.


2.2.2 Profilo gestionale<br />

A) Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Harvard University è una istituzione senza scopo di lucro, i cui proprietari nom<strong>in</strong>ali<br />

sono il Presidente ed i Fellows. Gli organi di gestione vengono r<strong>in</strong>novati per<br />

cooptazione o eletti dagli alumni.<br />

Il Presidente di Harvard guida e rappresenta l'Università ed è solitamente un<br />

amm<strong>in</strong>istratore professionista esterno al mondo accademico: <strong>in</strong>fatti, al contrario di<br />

quanto accade ad Oxbridge, non sono i professori a prendere le pr<strong>in</strong>cipali decisioni<br />

strategiche ed esecutive ad Harvard. L' Università ha poi due organi di governo. Il<br />

primoèlaHarvard Corporation, conosciuta più frequentemente come the President<br />

and Fellows of Harvard College, che funziona come un consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione<br />

(executive board). Il consiglio gestisce le f<strong>in</strong>anze e gli affari correnti dell'università,<br />

ma discute anche delle questioni didattiche ed istituzionali più importanti su richiesta<br />

del Presidente e dei Deans (presidi di facoltà o responsabili amm<strong>in</strong>istrativi di pari<br />

grado). Il consiglio è composto da sette membri, <strong>in</strong> parte accademici ed <strong>in</strong> parte<br />

provenienti dal mondo della f<strong>in</strong>anza e dell'<strong>in</strong>dustria (al momento un Direttore della<br />

società di consulenza McK<strong>in</strong>sey svolge il ruolo di tesoriere). Il secondo organo di<br />

governo dell'università è il consiglio di sorveglianza (Board of Overseers), composto<br />

da 30 membri eletti dagli ex studenti (alumni) di Harvard e Radcliffe. Per mezzo dei<br />

suoi comitati permanenti o "<strong>in</strong> visita" (Stand<strong>in</strong>g and Visit<strong>in</strong>g Committees), il board<br />

viene <strong>in</strong>formato delle politiche educative e dell'attività dell'università, fornendo pareri<br />

(v<strong>in</strong>colanti <strong>in</strong> casi di particolare rilievo) alla Corporation.<br />

B) Aspetti f<strong>in</strong>anziari<br />

Tavola ricapitolativa delle entrate 1996 20<br />

Motivazione M$ %<br />

Tasse e contributi studenteschi 501 33%<br />

Rendita del patrimonio 304 20%<br />

Donazioni e contributi di privati 150 10%<br />

Contributi pubblici 249 17%<br />

Proventi della ricerca e vendita di beni 304 20%<br />

Totale 1.508 100%<br />

Il bilancio di Harvard si dist<strong>in</strong>gue per l'importanza del reddito generato da donazioni<br />

passate e presenti: il 30% delle entrate provengono da donazioni di privati, società<br />

e fondazioni 21<br />

, e dai frutti di un endowment accumulatosi nel corso dei secoli, contro<br />

una media di meno del 9% per l'<strong>in</strong>sieme delle istituzioni universitarie private<br />

americane. Alla base di questa situazione privilegiata vi sono l'alta reputazione di<br />

cui gode Harvard ed il quadro normativo statunitense, che favorisce un cospicuo<br />

flusso di donazioni. Infatti da un lato le donazioni sono defiscalizzate e dall'altro il<br />

livello di tassazione complessivo negli Stati Uniti è <strong>in</strong>feriore di circa 12 punti<br />

percentuali rispetto alla media dell'Europa cont<strong>in</strong>entale. Vi sono un maggior<br />

<strong>in</strong>centivo e una maggiore disponibilità f<strong>in</strong>anziaria per atti di liberalità.


Il contributo f<strong>in</strong>anziario degli studenti al bilancio di Harvard è pari ad un terzo del<br />

totale ed è <strong>in</strong> aumento. La tuition elealtrefee rappresentavano nel 1996 il 33% dei<br />

ricavi, valore pur sempre <strong>in</strong>feriore alla media americana. Ciononostante la crescita<br />

della tuition negli ultimi vent'anni è stata impressionante: dai 4.100 dollari del 1977,<br />

si è passati ai 10.590 del 1986 ed ai 20.424 del 1997. Depurata dagli effetti<br />

dell'<strong>in</strong>flazione la crescita della tuition <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i reali è stata del 103% <strong>in</strong> vent'anni.<br />

L'aumento della tuition ha sp<strong>in</strong>to l'università ad aumentare il sostegno economico ai<br />

propri studenti (il che, tuttavia, ha generato un ulteriore aumento dei costi). Oggi<br />

perf<strong>in</strong>o Harvard è costretta a razionalizzare le proprie spese, a causa delle crescenti<br />

difficoltà nell'aumentare le entrate.<br />

Tavola ricapitolativa delle uscite 1996 22<br />

Motivazione M$ %<br />

Insegnamento 350 23%<br />

Ricerca 319 21%<br />

Sostegno accademico 228 15%<br />

Biblioteche e musei 91 6%<br />

Borse di studio/fellowships 106 7%<br />

Borse <strong>in</strong>terne (<strong>in</strong>stitutional support) 122 8%<br />

Servizi ausiliari 213 14%<br />

Servizi agli studenti 91 6%<br />

Totale 1.520 100%<br />

La ripartizione delle spese è complessa e consente confronti molto meno<br />

significativi di quelli possibili per le entrate, poiché le università non classificano i<br />

costi <strong>in</strong> maniera omogenea. I conti di Harvard degli ultimi due anni poi non sono<br />

stati presentati con gli stessi raggruppamenti per capitolo di spesa, rendendo il<br />

confronto temporale ancora più difficile. In generale si può dire che le spese sono<br />

aumentate tra il 1995 e il 1996 del 3.5%, <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con l'aumento delle entrate. Il<br />

costo maggiore sostenuto dall'università è rappresentato dagli stipendi, pari al 39%<br />

del totale, divisi tra ricerca ed <strong>in</strong>segnamento.<br />

Un problema strutturale nelle spese di Harvard è il seguente: i donatori hanno la<br />

tendenza a sponsorizzare la costruzione di edifici ed aule che offrono un immediato<br />

e consistente ritorno d'immag<strong>in</strong>e, ma raramente forniscono anche i mezzi necessari<br />

per la loro manutenzione ord<strong>in</strong>aria e straord<strong>in</strong>aria. La donazione f<strong>in</strong>isce così per<br />

provocare un aumento delle spese senza fornire i mezzi per farvi fronte, rendendo<br />

così più fragile la situazione f<strong>in</strong>anziaria dell'università.<br />

Costo annuo per studente<br />

È difficile stabilire con precisione il costo sostenuto dall'università per ogni studente,<br />

non potendosi dist<strong>in</strong>guere precisamente le spese per la ricerca da quelle per<br />

l'<strong>in</strong>segnamento, l'uso degli edifici, gli stipendi, il materiale, etc. Il prospetto di<br />

Harvard <strong>in</strong>dica che la cifra spesa dall'università per educare ogni studente è pari al<br />

totale delle tuition e fees, più circa 10.000 dollari, per un totale di circa 39.000<br />

dollari. I 10.000 dollari di sussidio annuo per studente sono resi possibili grazie ai<br />

proventi annui dell'endowment, pari nel 1995 a 384.812 dollari per studente.


Patrimonio dell'Università<br />

L'endowment di Harvard era di 2.3 milioni di dollari nel 1869, di 22.5 nel 1909, di<br />

5.778 nel 1993 e di 7.046 milioni di dollari nel 1995, pari a oltre 12.000 miliardi di<br />

lire. Harvard è l'istituzione universitaria più ricca degli Stati Uniti e probabilmente del<br />

mondo. Per raggiungere questa posizione l'università ha lanciato periodicamente<br />

imponenti campagne f<strong>in</strong>anziarie al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>crementare gli aiuti agli studenti, di<br />

costruire nuovi edifici e di assumere nuovi docenti e ricercatori. Il Program for<br />

Harvard College raccolse 82 milioni di dollari tra gli anni C<strong>in</strong>quanta e Sessanta e la<br />

Harvard Campaign del 1979-84 raccolse 356 milioni di dollari. Dal 1994 è <strong>in</strong> corso<br />

una nuova campagna, che si chiuderà nel 1999, che punta a raccogliere 2.1 miliardi<br />

di dollari <strong>in</strong> donazioni: questa somma permetterà di espandere e rafforzare<br />

l'<strong>in</strong>segnamento, di modernizzare le strutture <strong>in</strong>formatiche e bibliotecarie e di aiutare<br />

gli studenti privi di mezzi.<br />

C) Gestione dei servizi<br />

Dati non pervenuti.


2.3 Secondo caso: Cornell University<br />

La creazione di Cornell University fu legata alla decisione di L<strong>in</strong>coln del 1861 di<br />

favorire la creazione, <strong>in</strong> ogni Stato dell'Unione, di college per l'<strong>in</strong>segnamento<br />

dell'agricoltura e delle arti meccaniche, offrendo terreni federali grazie al Morril Land<br />

Grant Act. Term<strong>in</strong>ata la guerra civile nel 1865, Ezra Cornell donò a questo f<strong>in</strong>e il<br />

suo patrimonio e i suoi terreni vic<strong>in</strong>o al villaggio di Ithaca, nel nord dello Stato di<br />

New York, poco lontano dal Canada. Questo lascito era v<strong>in</strong>colato alla creazione di<br />

un università molto democratica che offrisse istruzione a chiunque desiderasse<br />

avvalersene. Oggi gli obiettivi pr<strong>in</strong>cipali di Cornell sono l'<strong>in</strong>segnamento e la ricerca<br />

applicata: il prospetto dell'Università recita: "Cornell è una comunità scientifica, il cui<br />

f<strong>in</strong>e è servire la società, educando i leaders di domani ed estendendo le frontiere<br />

della conoscenza." Cornell riceve sostegno f<strong>in</strong>anziario sia dallo Stato che dal<br />

governo federale per ricerche del tipo "organised-research" ed "extension-service<br />

programs". Il f<strong>in</strong>anziamento di queste due l<strong>in</strong>ee di ricerca è assicurato dallo Stato di<br />

New York (NYS), e garantisce oltre la metà delle risorse di cui godono 4 dei 7<br />

college di Cornell: il collegio di agricoltura e scienze della vita, il collegio di ecologia<br />

umana, la scuola di relazioni <strong>in</strong>dustriali e del lavoro e il collegio di medic<strong>in</strong>a<br />

veter<strong>in</strong>aria. Il resto del f<strong>in</strong>anziamento di NYS viene impiegato per la didattica, la<br />

ricerca nei dipartimenti ed altri servizi agli undergraduate. Cornell coopera con gli<br />

altri college del sistema universitario di NYS, portando avanti programmi di ricerca<br />

comuni.<br />

2.3.1 Profilo didattico<br />

A) Ruolo attuale e dimensioni<br />

Cornell si vanta di essere "un'università di elite che non è elitarista" 23 : di perseguire<br />

cioè una politica di eccellenza accademica lottando al tempo stesso per garantire<br />

uguali opportumnità di accesso alle m<strong>in</strong>oranze svantaggiate. Contrariamente ai<br />

college più antichi della East Coast, Cornell ha accolto f<strong>in</strong> dalla fondazione i figli di<br />

agricoltori, lavoratori manuali e emigranti.<br />

Cornell è la prima università americana che ha permesso agli studenti di<br />

personalizzare il proprio percorso accademico tramite gli elective (corsi opzionali).<br />

Nel 1997 i 19.500 studenti hanno potuto scegliere tra 4.000 corsi forniti nei sette<br />

undergraduate college. I collegi comprendono agricoltura e scienze della vita,<br />

architettura, pianificazione, arti e scienze, <strong>in</strong>gegneria, gestione alberghiera, ecologia<br />

umana e relazioni <strong>in</strong>dustriali e del lavoro. I college di Cornell sono simili a facoltà<br />

italiane od europee, anche se alcuni servizi sono potenziati. Non forniscono<br />

alloggio, ma posseggono biblioteche, laboratori, studi e punti di ristorazione rapida.<br />

Il campus di Cornell si articola su un ampio terreno <strong>in</strong> una zona rurale vic<strong>in</strong>o alla


cittad<strong>in</strong>a di Ithaca. Gli studenti vivono dunque <strong>in</strong>sieme nel campus o nelle<br />

immediate vic<strong>in</strong>anze e non si disperderono <strong>in</strong> una grande città come succede, ad<br />

esempio, alla Columbia University (New York City). Il numero ridotto di studenti per<br />

docente e la costante presenza di professori e ricercatori nei dipartimenti<br />

contribuisce poi ad aumentare le possibilità di <strong>in</strong>terazione tra studenti e docenti.<br />

B) Ammissione e performance<br />

Selezione e supporto f<strong>in</strong>anziario<br />

Buone votazioni, lettere di presentazione favorevoli, un solido programma<br />

accademico ed ottimi risultati nei vari test 24<br />

sono necessari per l'ammissione, anche<br />

se il potenziale <strong>in</strong>tellettuale e la propensione allo studio non sono gli unici criteri<br />

seguiti. Cornell dichiara di voler andare al di là dei semplici voti. L'università cerca<br />

dei candidati con idee ed <strong>in</strong>teressi extracurricolari, capaci di leadership nella propria<br />

comunità di provenienza. È richiesto ad ogni candidato di scrivere un tema su<br />

argomenti scelti ogni anno dall'università. 25<br />

Per alcune discipl<strong>in</strong>e (architettura e<br />

amm<strong>in</strong>istrazione alberghiera) è anche necessaria un'<strong>in</strong>tervista personale.<br />

L'Università <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e si <strong>in</strong>teressa al background famigliare dei candidati e segue, come<br />

Harvard, politiche need-bl<strong>in</strong>d.<br />

<strong>Le</strong> domande di ammissione al primo anno sono circa 20.000 per 3.000 posti<br />

disponibili. Nel 1997 vi sono state 19.854 domande, 6.715 delle quali sono state<br />

accettate, anche se solo 3.104 studenti si sono poi effettivamente iscritti, gli altri<br />

avendo esercitato una opzione a favore di un altra università. Nell'autunno 1996,<br />

Cornell aveva 13.512 studenti undergraduate e 5.966 graduate o professional (629<br />

dei quali nell'ospedale di New York) per un totale di 19.478 studenti. Nel 1996, il<br />

38.4% degli studenti proveniva dallo Stato di New York, l' 8.8% dal New England e il<br />

14.8% dagli stati immediatamente a sud di New York, mentre il 14.7% erano<br />

studenti stranieri o provenienti da possedimenti statunitensi (Puerto Rico).<br />

Come tutte le università americane, Cornell cerca di favorire la diversità,<br />

cancellando il vecchio stereotipo di un'università frequentata solo da studenti<br />

bianchi, di sesso mascile e provenienti da scuole private. Nell'ultimo anno il 47% dei<br />

nuovi iscritti erano donne, il 29% appartenevano a m<strong>in</strong>oranze etniche o razziali e<br />

solo l' 11% degli studenti erano figli di ex alunni.<br />

Supporto f<strong>in</strong>anziario agli studenti<br />

Il costo della tuition varia a seconda che lo studente sia o meno membro di un<br />

college sovvenzionato dallo Stato di New York. <strong>Le</strong> spese per room and board ele<br />

altre fee sono uguali per tutti.<br />

Gli aiuti f<strong>in</strong>anziari vengono forniti <strong>in</strong> base al bisogno e mai <strong>in</strong> funzione dei meriti<br />

accademici o atletici. Il f<strong>in</strong>ancial office di Cornell determ<strong>in</strong>a il livello di aiuto<br />

f<strong>in</strong>anziario necessario per lo studente (f<strong>in</strong>ancial aid award) tenendo conto del costo<br />

totale di un anno a Cornell (tuition+room and board+fees+mantenimento e<br />

trasporti), da cui vengono dedotti sia il contributo dei genitori dello studente,<br />

determ<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> funzione di reddito e patrimonio, sia il contributo dello studente,<br />

composto da risparmi, da lavoro estivo oppure da lavoro part time durante l'anno.


Costo di un anno di studio a Cornell nel 1997-98<br />

Collegi<br />

f<strong>in</strong>anziati da<br />

privati*<br />

Collegi<br />

assistiti dallo<br />

Stato**<br />

Collegi<br />

assistiti dallo<br />

Stato**<br />

($) Residenti <strong>in</strong> Non<br />

NYS ($) residenti ($)<br />

Tuition e activity fee 21.914 9.374 18.024<br />

Room and board 7.110 7.110 7.110<br />

Libri e cancelleria 555 555 555<br />

Spese personali 1.125 1.125 1.125<br />

Totale 30.704 18.164 26.814<br />

* College of Architecture, Art, and Plann<strong>in</strong>g; College of Arts and Sciences; College of Eng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g;<br />

School of Hotel Adm<strong>in</strong>istration.<br />

**College of Agriculture and Life Sciences; College of Human Ecology; School of Industrial and <strong>Lab</strong>or<br />

Relations.<br />

L'università aiuta lo studente ad ottenere tutte le borse, i prestiti ed i premi esterni<br />

disponibili e f<strong>in</strong>anzia la somma residua, mentre il governo federale fornisce agli<br />

studenti più bisognosi il Federal Direct Loan, a tasso zero per tutta la durata degli<br />

studi. Il Federal Work Study Program viene offerto anch'esso <strong>in</strong> base al reddito e<br />

distribuisce sussidi ai datori di lavoro che assumono studenti. Gran parte dei lavori<br />

sono svolti sotto la responsabilità dall'università stessa, con paghe comprese tra i<br />

5,15 ed i 7 dollari all'ora. L'università ritiene che 10-12 ore di lavoro settimanali non<br />

<strong>in</strong>cidano negativamente sugli studi. Con 3.400 studenti il Work-Study Program di<br />

Cornell è il più ampio degli Stati Uniti.<br />

Il totale di aiuti f<strong>in</strong>anziari distribuiti da Cornell nel 1995-96 è stato di 121.8 milioni di<br />

dollari. Il 68% degli studenti ha ricevuto una qualche forma di aiuto f<strong>in</strong>anziario ed il<br />

51% lo ha ricevuto dal bilancio di Cornell stessa.<br />

Distribuzione del reddito delle famiglie che hanno usufruito di aiuto basato sul<br />

bisogno nel 1996-97 26<br />

Reddito famigliare Numero di studenti<br />

Meno di $20.000 959<br />

$20.000-$40.000 1.348<br />

$40.000-$60.000 1.453<br />

$60.000-$80.000 1.216<br />

$80.000-$100.000 850<br />

Più di $100.000 697<br />

Studenti <strong>in</strong>dipendenti che hanno<br />

ricevuto aiuto f<strong>in</strong>anziario nel 96-<br />

97<br />

243<br />

Totale 6.766


C) Servizi offerti<br />

<strong>Strutture</strong> residenziali<br />

Come già accennato il sistema di supervision di Cornell non è a livello residenziale,<br />

ma a livello di facoltà e dipartimenti. Nonostante ciò il sistema residenziale<br />

contribuisce molto alla formazione dello studente ed alla sua esperienza<br />

universitaria. Vi sono 25 residenze (residential halls) per undergraduate, alcune<br />

miste, altre separate, altre ancora "a soggetto". A queste ultime, dette Residential<br />

Program Houses, appartengono ad esempio la Multicultural Liv<strong>in</strong>g <strong>Le</strong>arn<strong>in</strong>g Unit, i<br />

cui 54 studenti si concentrano su questioni etniche e culturali; oppure la Language<br />

House, comunità multil<strong>in</strong>gue per 62 studenti <strong>in</strong> cui si parlano tutti gli idiomi tranne<br />

l'<strong>in</strong>glese; e molte altre residenze dedicate a temi quali l'ecologia o la musica, oppure<br />

a gruppi etnici come i Lat<strong>in</strong>o-Americani, agli <strong>in</strong>diani d'America, gli Afro-Americani.<br />

Gli studenti non sono obbligati a vivere nel campus dopo il primo anno e il 75% di<br />

loro sceglie di vivere altrove. Da un punto di vista europeo questo “altrove” è però<br />

quasi sempre parte <strong>in</strong>tegrante del campus: cooperative studentesche, fraternities o<br />

sororities.<br />

Il cosiddetto "sistema greco" è particolarmente importante: <strong>in</strong>fatti il 38% degli uom<strong>in</strong>i<br />

e il 36% delle donne appartengono alle 45 fraternities e alle 16 sororities di Cornell.<br />

Si tratta di comunità studentesche che posseggono una residenza identificata con<br />

tre lettere dell'alfabeto greco come ad esempio Alpha Beta Kappa. Come recita il<br />

Big Red Book 27<br />

"il sistema greco si propone di formare leaders, migliorare le<br />

capacità di studio, sostenere lo spirito di servizio a favore della collettività,<br />

<strong>in</strong>coraggiare l'atletica ed altri <strong>in</strong>teressi extracurricolari, offrire sostegno e guida<br />

accademica, fornire opportunità di conoscenze e contatti e far socializzare<br />

maggiormente i propri membri". Ogni fraternity ha il proprio stile, mantenendo i<br />

propri riti di <strong>in</strong>iziazione ed usi goliardici.<br />

Biblioteca e servizi <strong>in</strong>formatici<br />

Il sistema bibliotecario di Cornell è composto da 19 biblioteche che ospitano 5,9<br />

milioni di libri, 7 milioni di microfilm, oltre a riviste, film, video e registrazioni sonore.<br />

Tutte le residenze undergraduate hanno un collegamento permanente con il<br />

network <strong>in</strong>formatico dell'università. I siti web di Cornell permettono di ottenere<br />

<strong>in</strong>formazioni a distanza su tutte le attività dell'università, mentre il Language center<br />

dispone di programmi <strong>in</strong> tutte le 50 l<strong>in</strong>gue <strong>in</strong>segnate dall'università e <strong>in</strong> altre 46<br />

l<strong>in</strong>gue. Nei sei centri di ricerca scientifica nazionale presenti a Cornell lavorano<br />

quattro premi nobel. <strong>Le</strong> strutture scientifiche <strong>in</strong>cludono il Centre for Theory an<br />

Simulation <strong>in</strong> Science and Engeneer<strong>in</strong>g, ilCenter for High Energy Synchrotron<br />

Studies, ilFloyd R. Newman <strong>Lab</strong>oratory of Nuclear Studies, ilNational Astronomy<br />

and Isosphere Center, ilCornell Nanofabrication Facility eilNational Science and<br />

Technology Center for Computer Graphics and Scientific Visualisation.<br />

Impianti sportivi<br />

In quanto ad attività sportive Cornell copre tutto lo spettro di attività sportive<br />

concepibili <strong>in</strong> America, dal basket alla corsa campestre, all'equitazione, a scherma,<br />

vela, golf, hockey, calcio, squash, softball, tennis, volleyball, ecc. L'università è<br />

favorita dalla grande disponibilità di spazi aperti, che la fanno quasi assomigliare ad


un villaggio olimpico.<br />

Ex-alunni e vita associativa<br />

Il campus annovera oltre 400 associazioni studentesche che vanno dal volontariato<br />

alla politica, alle arti, alla musica e alla religione. Queste attività extracurriculari sono<br />

<strong>in</strong>coraggiate dall'università, dato che permettono di sviluppare, <strong>in</strong> maniera<br />

complementare rispetto ai corsi istituzionali, il carattere e le capacità degli studenti.<br />

Nel 1995-96 Cornell aveva 192.490 alumni (ex studenti), organizzati <strong>in</strong> comitati a<br />

seconda dell'anno e della discipl<strong>in</strong>a di laurea. Gli alumni di Cornell organizzano<br />

reunions tra ex-compagni di corso, raccolgono f<strong>in</strong>anziamenti per l'università ed<br />

eleggono i trustees. Gli alumni <strong>in</strong>tervistano i candidati quando la facoltà non può<br />

farlo (ad esempio, quando il candidato non vive negli Stati Uniti) ed <strong>in</strong> alcuni casi<br />

sostengono i neolaureati con offerte di lavoro. Anche il "servizio carriera" per la<br />

ricerca di impiego (career service) può contare sul network di ex studenti: ogni anno<br />

a settembre viene organizzato un <strong>in</strong>contro con le imprese, cui partecipano 5.000<br />

studenti e oltre 100 datori di lavoro.<br />

Nel 1996-97 oltre 700 donazioni erano pervenute al solo College of Architecture, Art<br />

and Plann<strong>in</strong>g da parte di Alumni, società, fondazioni, “amici” graduate e genitori.<br />

Come r<strong>in</strong>graziamento tutti i donatori vengono <strong>in</strong>seriti nel Donor Honor Roll del<br />

college <strong>in</strong>viato annualmente a tutti coloro che sono stati membri del college. <strong>Le</strong><br />

donazioni erano mirate <strong>in</strong> particolare all'istituzione di borse di studio,<br />

all'organizzazione di conferenze ed al miglioramento strutturale degli edifici.


2.3.2 Profilo gestionale<br />

A) Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Cornell è amm<strong>in</strong>istrata da un presidente e da un board of trustees composto<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente da rappresentanti degli alumni. L'università è <strong>in</strong>dipendente e viene<br />

governata da manager selezionati dagli alumni per la parte gestionale e da<br />

accademici per la parte didattica e di ricerca. Nel 1995-96 Cornell annoverava 2.337<br />

docenti (faculty members) e un personale amm<strong>in</strong>istrativo di 9.144 persone.<br />

B) Aspetti f<strong>in</strong>anziari<br />

Tavola ricapitolativa delle entrate 1995-96 28<br />

Motivazione M$ % del totale<br />

Tuition 323 25,0%<br />

Interessi dall'endowment 93 7,2%<br />

Donazioni private 97 7,5%<br />

F<strong>in</strong>anziamento pubblico 387 30,0%<br />

Introiti dalla ricerca 332 25,7%<br />

Altro 59 4,6%<br />

Totale 1.291 100,0%<br />

I proventi dell'endowment di Cornell non sono elevati (7% del totale di bilancio<br />

contro il 20% di Harvard). Inoltre il contributo degli studenti e delle loro famiglie sotto<br />

forma di tuition e di donazioni è <strong>in</strong>feriore alla media. L'università compensa queste<br />

debolezze relative grazie ai proventi della ricerca, alla vendita di servizi ed alla<br />

gestione di un ospedale universitario a New York City (15.5%). Inoltre riceve un<br />

sostegno pubblico, proveniente sia dal governo federale (18.8%) che dallo Stato di<br />

New York (11.2%), molto consistente.<br />

Tavola ricapitolativa delle uscite 1995-96 29<br />

Motivazione M$ % del totale<br />

Didattica e supporto accademico 351 27,2%<br />

Ricerca 280 21,7%<br />

Student grants 83 6,5%<br />

Edilizia (plant operations) 93 7,2%<br />

Public service 67 5,2%<br />

Facoltà di medic<strong>in</strong>a 180 14,0%<br />

Institutional support service 96 7,5%<br />

Servizi agli studenti 47 3,7%<br />

Altri 90 7,0%<br />

Total 1.287 100,0%<br />

La tendenza recente ad una crescita piuttosto ridotta delle risorse di Cornell è<br />

dest<strong>in</strong>ata a perdurare poiché il contributo pubblico non aumenterà, data la<br />

determ<strong>in</strong>azione di Wash<strong>in</strong>gton di raggiungere il pareggio di bilancio statale. La


crescente competizione per fondi di <strong>in</strong>segnamento e di ricerca, pubblici e privati, si<br />

comb<strong>in</strong>a con l'impossibilità di aumentare sostanzialmente le tasse studentesche.<br />

Per rimanere alla pari con il resto delle università dell'Ivy league, Cornell è dunque<br />

costretta a contenere i costi. A tal f<strong>in</strong>e l'università ha avviato il "Progetto 2000", con<br />

l'<strong>in</strong>tento di ripensare gli obiettivi dell'istituzione <strong>in</strong> funzione dei "clienti": facoltà,<br />

studenti, alumni, famiglie, donatori, sponsor, venditori, visitatori e dipendenti.<br />

L'obiettivo è un aumento di efficienza, ottenuta attraverso la riduzione dei costi<br />

amm<strong>in</strong>istrativi, l'impiego di software <strong>in</strong>formatico più avanzato ed una maggiore<br />

concentrazione sulle priorità accademiche. Il term<strong>in</strong>e usato, reeng<strong>in</strong>eer<strong>in</strong>g, èmolto<br />

alla moda da alcuni anni nella Bus<strong>in</strong>ess comunity americana.<br />

Costo annuo per studente<br />

Cornell <strong>in</strong>dica che il costo sostenuto per ogni studente è pari alla somma delle<br />

tuition e delle fee cui va aggiunto poco più del 25%. Si ottiene per l'anno 1997-98<br />

una cifra di circa 37.000 dollari, poco meno di 65 milioni di lire. Questa somma non<br />

è però confrontabile con quella di un collegio residenziale che non svolge<br />

contemporaneamente il ruolo di università e che dunque non ha bisogno di<br />

sostenere i costi della ricerca e di un corpo docente al completo con le relative<br />

strutture di supporto.<br />

Patrimonio dell’Università<br />

L'Endowment dell'università valutato a prezzi di mercato al 30 giugno 1996 era di<br />

1.853 milioni di dollari, con un <strong>in</strong>cremento del 25.6% rispetto all'anno precedente.<br />

Pur essendo un capitale di oltre 3.000 miliardi di lire è solo un quarto di quello di<br />

Harvard.<br />

C) Gestione dei servizi<br />

Dati non pervenuti.


3. I collegi nel sistema universitario francese


3.1 Analisi generale<br />

La parola francese “collège” non ha lo stesso significato del suo equivalente <strong>in</strong>glese<br />

“college”. Il collège <strong>in</strong> <strong>Francia</strong> è generalmente il liceo dove gli studenti affrontano gli<br />

ultimi anni dell’<strong>in</strong>segnamento <strong>in</strong>feriore e dove essi sostengono le prove di<br />

Baccalauréat (maturità). Esistono tuttavia nel sistema universitario francese delle<br />

strutture “di eccellenza” che formano e alloggiano studenti selezionati con processi<br />

di ammissione competitivi, strutture che per molti versi sono equiparabili ai colleges<br />

<strong>in</strong>glesi.<br />

Questa ricerca <strong>in</strong>tende analizzarne le caratteristiche fondamentali. La prima parte<br />

dello studio descriverà le l<strong>in</strong>ee essenziali del sistema universitario francese e del<br />

ruolo che vi occupano i centri di eccellenza, mentre la seconda e la terza parte<br />

saranno dedicate allo studio dettagliato di due di questi centri.<br />

3.1.1 Il ruolo dei centri di eccellenza nel sistema universitario francese<br />

Come sta progressivamente accadendo <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, l’<strong>in</strong>segnamento universitario <strong>in</strong><br />

<strong>Francia</strong> si articola su livelli successivi. Al corso di laurea di 4 anni si accede dopo il<br />

Baccalauréat: esso è diviso <strong>in</strong> diplomi relativi grosso modo ai diversi anni di corso.<br />

Una volta ottenuta la Maîtrise alla f<strong>in</strong>e del quarto anno con una tesi di dimensioni<br />

simili ad una nostra comune tesi di laurea, si può passare al livello successivo, che<br />

consiste <strong>in</strong> un anno di specializzazione. Equivalente al Master angloamericano <strong>in</strong><br />

uso anche presso certi atenei italiani, questo corso assume diversi titoli: DESS<br />

(Diplôme d’Etudes Supérieures Spécialisées, a sbocco professionale), DEA<br />

(Diplôme d’Etudes Approfondies, anno <strong>in</strong>termedio di ricerca <strong>in</strong> preparazione al<br />

dottorato), e Master (solo <strong>in</strong> certe istituzioni, a sbocco professionale, e spesso<br />

orientato verso la gestione d’impresa). A seguito di questo corso si può accedere a<br />

corsi di dottorato, che conducono alla redazione di una “thèse” di dimensioni molto<br />

ampie, preludio necessario ad una carriera universitaria. Il dottorato, che si sta<br />

diffondendo sempre di più anche <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, è <strong>in</strong> <strong>Francia</strong> molto comune.<br />

Mentre l’ammissione ai corsi superiori di specializzazione e di ricerca è decisa dai<br />

s<strong>in</strong>goli atenei sulla base della presentazione di un curriculum, non vi è selezione di<br />

<strong>in</strong>gresso per i corsi di laurea del primo ciclo. L’università francese si presenta qu<strong>in</strong>di<br />

come una grande realtà di massa <strong>in</strong> gran parte simile a quella italiana.<br />

Esistono però <strong>in</strong> <strong>Francia</strong> dei “centri di eccellenza”, che estendono la selezione<br />

anche al primo grad<strong>in</strong>o della formazione universitaria, e che hanno il vantaggio e la<br />

forza di coprire tutti e tre questi livelli del corso di studi, proponendosi così come<br />

luogo di convivenza e collaborazione cont<strong>in</strong>ua per studenti e giovani ricercatori di<br />

ogni livello. La maggior parte di queste strutture sono pubbliche ed <strong>in</strong>trattengono un<br />

rapporto molto stretto con lo Stato, da cui sono controllate e da cui ricevono la quasi<br />

totalità dei f<strong>in</strong>anziamenti. Esse sono di due tipi che verranno analizzati


successivamente: le Grandes Ecoles, veri e propri atenei <strong>in</strong>dipendenti<br />

dall’università, e le Ecoles Normales, strutture residenziali e di tutoraggio a<br />

<strong>in</strong>tegrazione dell’università.<br />

A differenza di quel che accade <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, l’università non è <strong>in</strong> <strong>Francia</strong> l'unico luogo<br />

dell’<strong>in</strong>segnamento superiore. Esso si divide <strong>in</strong>vece <strong>in</strong> due grandi percorsi alternativi.<br />

Da una parte le Universités, istituzioni di massa senza controllo all'<strong>in</strong>gresso<br />

(nemmeno, come <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, per la facoltà di Medic<strong>in</strong>a, dove lo sbarramento è situato<br />

alla f<strong>in</strong>e del primo/secondo anno di corso), e con dei criteri di funzionamento molto<br />

simili ai nostri. Dall’altra le cosiddette Grandes Ecoles, istituzioni che ospitano<br />

ciascuna qualche cent<strong>in</strong>aia di studenti, a cui si accede attraverso concorsi<br />

altamente selettivi, e che amm<strong>in</strong>istrano i propri propri corsi <strong>in</strong> maniera del tutto<br />

<strong>in</strong>dipendente dalle università. Esse godono di una grande autonomia amm<strong>in</strong>istrativa<br />

e collaborano spesso tra loro formando una rete di istituzioni di <strong>in</strong>segnamento<br />

superiore del tutto alternativa all’università. Ciò consente loro di avere una qualità<br />

dell’<strong>in</strong>segnamento generalmente superiore alla media, anche grazie all’elevato<br />

numero di docenti (<strong>in</strong> media uno ogni dieci studenti).<br />

Per molte facoltà, per lo più appartenenti alle discipl<strong>in</strong>e tecnico-scientifiche, gli<br />

studenti possono decidere a quale dei due tipi di istituzione iscriversi. <strong>Le</strong> Grandes<br />

Ecoles rilasciano due tipi di diplomi: da una parte dei diplomi equivalenti alla nostra<br />

laurea (soprattutto nei campi dell’<strong>in</strong>gegneria e dell’amm<strong>in</strong>istrazione), ottenibili dopo<br />

corsi di studio della durata di tre anni (cui vanno aggiunti i due/tre anni passati nei<br />

corsi di preparazione all’entrata a queste scuole); dall’altra dei diplomi superiori di<br />

specializzazione e di dottorato, che ospitano quasi 100 studenti all'anno per il<br />

complesso delle Grandes Ecoles, con relativi cospicui <strong>in</strong>vestimenti nel campo della<br />

ricerca. Queste scuole altamente selettive e competitive non hanno equivalenti<br />

paragonabili a livello europeo e <strong>in</strong>fatti sono state chiamate “l’exception française”.<br />

Nelle Grandes Ecoles viene formata l’élite dei dirigenti d’impresa e dei quadri della<br />

funzione pubblica francesi. Oltre il 60% dei presidenti e direttori generali delle 100<br />

più grandi società francesi sono usciti dalle Grandes Ecoles, mentre l’ammissione ai<br />

livelli massimi dell’amm<strong>in</strong>istrazione statale è del tutto condizionata al<br />

completamento dei corsi della Ecole Nationale d’Adm<strong>in</strong>istration (ENA), cui possono<br />

accedere soltanto i migliori studenti delle Grandes Ecoles. Queste istituzioni hanno<br />

<strong>in</strong>oltre un ruolo fondamentale nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie, avendo<br />

direttamente partecipato alla progettazione ed alla messa <strong>in</strong> funzione di progetti<br />

quali il satellite Ariane, l’Airbus, i treni ad alta velocità (TGV), molte centrali nucleari,<br />

la rete di telecomunicazione M<strong>in</strong>itel. Strettissimi sono i legami con il mondo delle<br />

<strong>in</strong>dustrie, con le quali le Grandes Ecoles hanno istituito un ampio numero di scambi<br />

sotto forma di stage per gli studenti e corsi di formazione per i dirigenti <strong>in</strong>dustriali.<br />

Inf<strong>in</strong>e, grande importanza è stata data <strong>in</strong> anni recenti all’<strong>in</strong>tegrazione con paesi<br />

stranieri, soprattutto europei.<br />

Oltre a Universités e Grandes Ecoles, esiste poi un terzo tipo di istituzioni con<br />

caratteristiche ibride, le Ecoles Normales Supérieures, sul cui modello è stata creata<br />

all’<strong>in</strong>izio dell’Ottocento la Scuola Normale di Pisa. L'Ecole Normale è tecnicamente<br />

parlando una Grande Ecole (vi si accede sulla base di un concorso molto simile),<br />

ma essa non offre che pochissimi corsi, da considerarsi come sostegno agli studenti<br />

che devono comunque essere regolarmente iscritti anche nelle università. Uno


studente “normalien” è anche iscritto ad una delle università che hanno sede nella<br />

stessa città della Ecole Normale. Mentre le Grandes Ecoles rilasciano dei diplomi<br />

equivalenti a quelli rilasciati dalle università, le Ecoles Normales non fanno che<br />

preparare, con il sostegno di <strong>in</strong>segnanti <strong>in</strong>terni ed <strong>in</strong>frastrutture di qualità, i propri<br />

studenti agli esami tenuti dalle università e f<strong>in</strong>alizzati all’ottenimento dei diplomi<br />

universitari: <strong>in</strong> senso stretto, esse non rilasciano nessun tipo di diploma, se non il<br />

titolo di ex-allievo. Mentre les Grandes Ecoles impongono un percorso totalmente<br />

alternativo rispetto a quello delle università, l’Ecole Normale si affianca all’università<br />

e la <strong>in</strong>tegra a beneficio di un numero ristretto di studenti meritevoli. Inoltre, mentre le<br />

Grandes Ecoles si concentrano su un numero limitato di discipl<strong>in</strong>e specialistiche<br />

(per lo più <strong>in</strong>gegneria e management), tutte le discipl<strong>in</strong>e sono storicamente presenti<br />

nelle Ecoles Normales, dalle scienze esatte (matematica, <strong>in</strong>formatica, scienze<br />

naturali, chimica fisica e biologia), alle scienze sociali (economia, sociologia, etc.),<br />

alle discipl<strong>in</strong>e umanistiche. Tuttavia, le ENS di fondazione più recente tendono<br />

<strong>in</strong>vece ad una specializzazione maggiore (l’ENS di Lione è esclusivamente<br />

scientifica, quella di Fontenay Sa<strong>in</strong>t-Cloud è letteraria; quella di Cachan è<br />

prettamente scientifica e tecnologica, ma offre anche un’affermata preparazione <strong>in</strong><br />

scienze sociali). In generale, l’<strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>arietà è considerata un elemento<br />

essenziale della formazione degli studenti “normaliens”, i cui percorsi possono<br />

essere assai diversi tra loro e portare a specializzazioni molto diverse da quella<br />

<strong>in</strong>izialmente messe <strong>in</strong> conto. La vocazione storica delle ENS è creare docenti e<br />

ricercatori, e <strong>in</strong> effetti il sostegno maggiore è dato agli studenti <strong>in</strong> vista della<br />

preparazione ai concorsi nazionali necessari per l’<strong>in</strong>segnamento secondario e<br />

superiore.Tuttavia, un certo numero di studenti entrano per concorso nei corpi<br />

tecnici o amm<strong>in</strong>istrativi dello Stato, mentre altri lavorano <strong>in</strong> imprese pubbliche o<br />

private.<br />

Nonostante l’enorme rilevanza a livello professionale dei diplomati delle due<br />

categorie di Ecoles analizzate, a livello numerico l’<strong>in</strong>cisività di queste strutture nel<br />

sistema universitario francese è naturalmente limitata, come appare dai dati che<br />

seguono.<br />

Ripartizione della popolazione studentesca superiore francese nel 1997 30<br />

Numero di studenti<br />

632.000 Università, primi due anni di corso<br />

716.000 Università, ultimi due anni di corso e corsi<br />

superiori (specializzazioni e dottorati)<br />

113.000 Istituti universitari di tecnologia (IUT)<br />

86.000 Istituti universitari di formazione per <strong>in</strong>segnanti<br />

delle scuole <strong>in</strong>feriori<br />

601.000 Classi superiori di cui:<br />

80.000 preparazione ai concorsi delle Grandes<br />

Ecoles<br />

241.000 classi di formazione tecnica (spesso gestite<br />

da licei)<br />

280.000 Altre istituzioni pubbliche o private (<strong>in</strong>cluse le<br />

grandes ecoles)


Complessivamente 2.150.000 studenti sono registrati come iscritti ad un livello<br />

qualsiasi dell’<strong>in</strong>segnamento superiore o post-scolastico. La maggioranza di questi<br />

studenti è iscritta a qualche corso di una delle 90 università francesi: 1.547.000<br />

(73.66%). Solo 280.000 sono iscritti <strong>in</strong> altre istituzioni a corsi equivalenti ai corsi<br />

universitari (cioè il 13%), ma di questi solo una parte m<strong>in</strong>ima corrisponde ai grandi<br />

centri pubblici di eccellenza (Grandes Ecoles). Gli altri studenti sono divisi tra<br />

numerosissime istituzioni di <strong>in</strong>segnamento dei tipi più disparati, che ammontano a<br />

circa 3.600 e tra le quali bisogna contare un grandissimo numero di licei che offrono<br />

dei corsi avanzati di formazione di livello parauniversitario.<br />

D’altra parte, è enorme la percentuale di f<strong>in</strong>anziamenti che viene assegnata alle<br />

Ecoles dallo Stato, se confrontata con quanto avviene per le altre istituzioni. <strong>Le</strong><br />

stime del M<strong>in</strong>istero dell’Educazione nazionale e dell’Università <strong>in</strong>dicano che nel<br />

1996 sono stati spesi complessivamente 96 miliardi di franchi per l’<strong>in</strong>segnamento<br />

superiore <strong>in</strong> <strong>Francia</strong> (cioè l’1.2% del PIL, e il 16.2% della spesa globale nel settore<br />

dell’educazione, <strong>in</strong>feriore e superiore, di 578 miliardi di franchi). Questo rappresenta<br />

una spesa complessiva di quasi 45.000 franchi per studente (più di 13 milioni di lire<br />

al cambio attuale). Lo Stato ai suoi vari livelli (governo, enti territoriali, imprese<br />

pubbliche) ha sostenuto il 61.5% di questa spesa, 59 miliardi di franchi, cioè 27.442<br />

franchi per studente (circa 8.150.000 L.), 1.600 franchi per contribuente. A ben<br />

vedere, però, questo è un dato del tutto <strong>in</strong>dicativo. Stando a cifre più dettagliate del<br />

M<strong>in</strong>istero dell’Educazione, uno scorporo più esatto delle spese per studente<br />

sostenute dalla collettività sarebbe il seguente:<br />

Spesa pro-capite per studente 31<br />

Tipo di istituzione Spesa (FF) Indicizzaz.<br />

Università (escluse Grandes Ecoles e IUT) 35.500 79<br />

Istituti Universitari di Tecnologia (IUT) 53.500 119<br />

Classi di specializzazzione tecnica 64.400 143<br />

Classi preparatorie all’ammissione Grandes<br />

75.500 168<br />

Ecoles<br />

Grandes Ecoles di Ingegneria 89.200 198<br />

<strong>Media</strong> (spesa compless./numero studenti) 45.000 100<br />

3.1.2 L’ammissione alle Ecoles<br />

I concorsi di ammissione sia per le Grandes Ecoles sia per le Ecoles Normales<br />

Supérieures avvengono al term<strong>in</strong>e di due anni di “classes preparatoires”, successivi<br />

al Baccalauréat. Questi corsi di preparazione, per essere ammessi ai quali occorre<br />

avere ottenuto i massimi voti al Baccalauréat e presentare un curriculum di studi<br />

soddisfacente, hanno luogo <strong>in</strong> centri specializzati ospitati nei migliori licei del paese.<br />

Questi corsi ospitano una fascia consistente della popolazione universitaria: come<br />

risulta dalle cifre riportate più sopra, nel 1997 80.000 studenti erano iscritti ad una<br />

delle classes préparatoires per le Grandes Ecoles (CPGE). Solo una parte di coloro<br />

che frequentano le classes préparatoires passerà il concorso, ma la suddivisione<br />

dei corsi di laurea francesi <strong>in</strong> diplomi successivi permette anche a chi non sia stato<br />

ammesso di <strong>in</strong>tegrarsi nell’università senza perdere anni di corso: semplicemente<br />

passando un esame di DEUG che si sostiene alla f<strong>in</strong>e del secondo anno, essi


verranno ammessi al terzo anno del corso di studi, ad uno stadio qu<strong>in</strong>di equivalente<br />

a quello dei loro compagni che abbiano superato il concorso di ammissione alle<br />

Ecoles.<br />

Un dato comune, dunque, ad entrambi i tipi di istituzioni di eccellenza francesi è che<br />

esse formano gli studenti solo a partire da un livello avanzato, e mai prima del terzo<br />

anno di università. <strong>Le</strong> modalità dei concorsi di ammissione variano tuttavia da tipo a<br />

tipo.<br />

Per quanto riguarda le Grandes Ecoles, i concorsi sono organizzati da enti pubblici<br />

a livello nazionale. Tre tipi di concorsi sono banditi: la maggior parte degli studenti<br />

che desider<strong>in</strong>o entrare <strong>in</strong> una Grande Ecole prova tutti e tre i concorsi, ma ognuno<br />

dà accesso ad un tipo diverso di scuola (dato questo che èasuavoltaunaprova<br />

implicita della buona fama delle Grandes Ecoles <strong>in</strong> quanto luoghi di acculturazione<br />

e di scambio al di là delle s<strong>in</strong>gole materie che vi sono <strong>in</strong>segnate).<br />

a.) concorso per tutte le Ecoles Centrales (scuole di <strong>in</strong>gegneria orientata verso<br />

l'amm<strong>in</strong>istrazione d’azienda);<br />

b.) concorso comune delle Grandes Ecoles di Ingegneria;<br />

c.) concorso particolare dell’Ecole Polytechnique (scuola militare “generalista”,<br />

anche se orientata soprattutto verso la matematica, che dà poi accesso ad altre<br />

Grandes Ecoles);<br />

La maggior parte delle Grandes Ecoles richiede un Baccalauréat scientifico<br />

(considerato il migliore ed ottenuto ogni anno da circa il 13.3% degli studenti che<br />

passano le varie prove di maturità) seguito da una preparazione post-baccalauréat<br />

di due anni, alla quale possono accedere solo gli studenti che abbiano passato il<br />

baccalauréat con i massimi voti, e questo <strong>in</strong>: matematica, fisica, e lettere per gli<br />

aspiranti <strong>in</strong>gegneri; economia, matematica e lettere per gli aspiranti amm<strong>in</strong>istratori.<br />

In seguito ai risultati del concorso, organizzato a livello nazionale, viene stesa una<br />

lista nazionale dei piazzamenti dei candidati <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e di risultato. <strong>Le</strong> s<strong>in</strong>gole<br />

Grandes Ecoles ammettono poi i loro studenti tra i migliori che desiderano entrare.<br />

A differenza delle Grandes Ecoles, leEcoles Normales organizzano <strong>in</strong>dividualmente<br />

i loro concorsi. Vi si accede dopo avere frequentato normalmente due o tre anni di<br />

classes préparatoires, dello stesso tipo di quelle frequentate per accedere alle<br />

Grandes Ecoles, ma si può anche partecipare al concorso come candidato<br />

“privatista”. Ogni Ecole Normale sceglie i propri studenti, con criteri e prove che<br />

sono decisi di anno <strong>in</strong> anno dal corpo docente della scuola stessa, caratteristica<br />

conservata gelosamente come parte <strong>in</strong>tegrante dell’autonomia didattica di ogni<br />

s<strong>in</strong>gola scuola. <strong>Le</strong> prove di <strong>in</strong>gresso alle Ecoles Normales riflettevano f<strong>in</strong>o a poco<br />

tempo fa l’<strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>arietà dell’<strong>in</strong>segnamento impartito <strong>in</strong> queste istituzioni, <strong>in</strong><br />

quanto esse vertevano su tutto lo spettro delle materie. Oggi solo la più antica di<br />

esse (l’ENS di Parigi rue d’Ulm, esam<strong>in</strong>ata nel seguito di questo studio) conserva un<br />

concorso di ammissione di questo tipo, mentre le altre si sono specializzate (prove<br />

umanistico-letterarie a Fontenay, scientifiche a Lione e Cachan).<br />

In aggiunta a questi concorsi di ammissione, sia le Grandes Ecoles sia le Ecoles<br />

Normales accettano un numero sempre crescente di studenti che abbiano raggiunto


uno stadio avanzato degli studi. In questa maniera il corpo studentesco viene<br />

allargato a studenti particolarmente meritevoli che non siano stati ammessi al primo<br />

concorso e che abbiano fatto uno o più anni presso una università. Per essi è stato<br />

istituito un certo numero di concorsi avanzati che verranno analizzati più <strong>in</strong> dettaglio<br />

<strong>in</strong> seguito. Inf<strong>in</strong>e, sono ammessi a frequentare i corsi di Grandes Ecoles e Ecoles<br />

Normales un alto numero di studenti provenienti da grandi università e centri di<br />

eccellenza stranieri. I numerosi vantaggi di queste istituzioni ne fanno <strong>in</strong> effetti il<br />

luogo privilegiato della mobilità studentesca a livello europeo ed extra-europeo.<br />

3.1.3 Studenti-funzionari e rapporto tra centri di eccellenza e Stato<br />

Come apparirà con evidenza dall’analisi dei bilanci delle due scuole esam<strong>in</strong>ate più<br />

oltre <strong>in</strong> questo studio, Grandes Ecoles e Ecoles Normales hanno un rapporto di<br />

strettissima dipendenza dallo Stato. Nella maggior parte dei casi esse sono state<br />

fondate dopo la rivoluzione del 1789 e durante il regime napoleonico per supplire ai<br />

bisogni di una nazione giovane: decapitati molti di coloro che avevano retto il paese<br />

f<strong>in</strong>o a quel momento, si presentava il problema di creare una nuova classe dirigente<br />

<strong>in</strong> base al merito e non più alla nascita. <strong>Le</strong> Grandes Ecoles, all'<strong>in</strong>izio orientate<br />

soprattutto verso l’<strong>in</strong>gegneria civile, furono allora istituite per formare un corpo di<br />

tecnici <strong>in</strong> grado di dotare il Paese di una vasta rete di <strong>in</strong>frastrutture. L’orientamento<br />

scientifico-umanistico delle Ecoles Normales dipende <strong>in</strong>vece dal fatto che queste<br />

istituzioni erano votate alla formazione di maestri di scuola e docenti per rispondere<br />

all’<strong>in</strong>grandimento ed alla diversificazione dell’<strong>in</strong>segnamento seguito alla<br />

democratizzazione del paese. Strettamente legata a questa vocazione <strong>in</strong>iziale è una<br />

caratteristica importante della popolazione studentesca di queste strutture. Una<br />

certa percentuale degli studenti ammessi alle Grandes Ecoles e tutti gli studenti<br />

ammessi alle Ecoles Normales hanno lo statuto di “fonctionnaires élèves”, sono cioè<br />

tecnicamente funzionari dello Stato. Si tratta dei migliori studenti selezionati nei<br />

concorsi nazionali delle Grandes Ecoles e di tutti gli studenti selezionati nei concorsi<br />

delle Ecoles Normales.<br />

Gli studenti che sono stati selezionati come funzionari allievi non devono sostenere<br />

alcuna spesa per la formazione che ricevono, e anzi percepiscono un salario di<br />

circa 7.500 franchi al mese (quasi 2.500.000 lire) per tutta la durata degli studi. Il<br />

sistema del funzionariato è pertanto la forma pr<strong>in</strong>cipale dell’assegnazione di borse<br />

di studio. In cambio gli studenti si impegnano a lavorare per lo Stato per un numero<br />

complessivo di 10 anni (ivi compresi gli anni passati alle rispettive scuole). Nei fatti,<br />

ciò significa che questi studenti f<strong>in</strong>iranno col ricoprire le cariche più importanti della<br />

funzione pubblica per quanto riguarda le Grandes Ecoles, e con l’avere un accesso<br />

di fatto privilegiato ai concorsi per l’<strong>in</strong>segnamento <strong>in</strong>feriore e superiore per quanto<br />

riguarda le Ecoles Normales. Allo stesso tempo, il sistema del funzionariato fa di<br />

Grandes Ecoles e Ecoles Normales un laboratorio di formazione cont<strong>in</strong>ua dei quadri<br />

della funzione pubblica, fatto questo che rende comprensibile l’enorme<br />

f<strong>in</strong>anziamento che lo Stato eroga ogni anno verso queste istituzioni, che, come<br />

vedremo meglio <strong>in</strong> seguito, dipendono direttamente da certi m<strong>in</strong>isteri.


3.2 Primo caso: l'Ecole Nationale des Ponts et Chaussées<br />

L’Ecole Nationale des Ponts et Chaussées, fondata prima della Rivoluzione con il<br />

f<strong>in</strong>e di fornire allo Stato un corpo di <strong>in</strong>gegneri civili specializzati nella costituzione di<br />

<strong>in</strong>frastrutture, è dal 1993 un’istituzione pubblica a carattere scientifico, culturale e<br />

professionale (“établissement public à caractère scientifique, culturel et<br />

professionel”), posta sotto la tutela del M<strong>in</strong>istère de l’Equipment (m<strong>in</strong>istero<br />

<strong>in</strong>caricato dei lavori pubblici).<br />

Obbiettivi primari della Scuola sono la formazione di <strong>in</strong>gegneri civili e la ricerca <strong>in</strong><br />

campo tecnologico. Negli ultimi anni si è potenziata anche una formazione mirata<br />

alla gestione d’impresa. Recita l’articolo 2 del decreto aggiornato di<br />

regolamentazione della scuola del 1988: “L’Ecole Nationale des Ponts et<br />

Chaussées ha per compito pr<strong>in</strong>cipale la formazione <strong>in</strong>iziale e cont<strong>in</strong>ua di <strong>in</strong>gegneri<br />

dotati di competenze scientifiche, tecniche e generali di alto livello, che li rendano<br />

capaci di esercitare funzioni di responsabilità nei campi delle <strong>in</strong>frastrutture, della<br />

gestione delle risorse, della costruzione, dei trasporti, dell’<strong>in</strong>dustria e dell’ambiente.<br />

L’Ecole <strong>in</strong>traprende azioni di ricerca e di diffusione delle conoscenze nei campi di<br />

sua competenza, sia a livello nazionale che <strong>in</strong>ternazionale”. 32<br />

La prima delle Grandes Ecoles, l’ENPC viene creata per ord<strong>in</strong>e regio nel 1747, al<br />

f<strong>in</strong>e di consolidare il corpo di <strong>in</strong>gegneri <strong>in</strong>caricati dei lavori pubblici nella <strong>Francia</strong><br />

dell’Assolutismo Illum<strong>in</strong>ato. Il direttore di questo periodo (f<strong>in</strong>o al 1794) è un<br />

<strong>in</strong>gegnere ed erudito, Jean-Rodolphe Perronet, che partecipa alla redazione<br />

dell’Encyclopedie di d’Alembert e Diderot. Nel 1794, anno dell’istituzione dell’Ecole<br />

Polytechnique, la Scuola si apre a studenti di tutte le provenienze e diventa gratuita,<br />

e negli anni '30 dell'Ottocento, con l’istituzione di un laboratorio specializzato, essa<br />

diventa il luogo istituzionale della ricerca dest<strong>in</strong>ata al Genio civile, che durante tutto<br />

l’800 è responsabile della creazione di una moderna rete nazionale di <strong>in</strong>frastrutture.<br />

Questa rimane la sua natura f<strong>in</strong>o al secondo Dopoguerra. A partire dagli anni ‘60 la<br />

Scuola evolve rapidamente, per rispondere alla domanda del settore privato e<br />

pubblico. La fisionomia cambia e riflette i cambiamenti nelle tecnologie e nella<br />

ricerca (per esempio <strong>in</strong> seguito all’espansione del problema ecologico).<br />

3.2.1 Profilo didattico<br />

A) Ruolo attuale e dimensioni<br />

Negli ultimi venti anni la Scuola è molto cambiata, con l'<strong>in</strong>troduzione di nuove<br />

materie di <strong>in</strong>segnamento, e l’ampliamento del campo di formazione dei propri<br />

studenti. Sebbene l’<strong>in</strong>gegneria civile rimanga l’obiettivo primario dell’educazione<br />

impartita alla scuola, gli aspetti gestionali sono stati rafforzati, anche <strong>in</strong> seguito a un


aumento percentuale degli studenti che si rivolgono verso questo tipo di sbocchi<br />

dopo gli anni di studio (si veda più oltre). Frutto di questo ampliamento delle<br />

prospettive è anche l’istituzione di Master aperti a studenti che provengono da altre<br />

istituzioni o che hanno già qualche anno di esperienza nel mondo del lavoro.<br />

Parallelamente all’<strong>in</strong>segnamento vero e proprio, <strong>in</strong>oltre, sono state sviluppate anche<br />

l’attività di ricerca da un lato, e la “formazione cont<strong>in</strong>ua” dall'altro: pubblicazioni,<br />

conferenze, corsi di lezioni, sem<strong>in</strong>ari dest<strong>in</strong>ati a quadri di imprese esterne che<br />

vogliano perfezionare le loro capacità tecnico-scientifiche.<br />

In questo stesso periodo, <strong>in</strong>oltre, sono state potenziate le relazioni <strong>in</strong>ternazionali,<br />

sia con imprese che con università straniere.<br />

La ricerca e l’<strong>in</strong>segnamento sono coord<strong>in</strong>ati da 5 dipartimenti: Amm<strong>in</strong>istrazione,<br />

trasporti e ambiente; Economia e scienze sociali; Matematica e <strong>in</strong>formatica;<br />

Meccanica e scienze materiali; Scienza e tecnica della costruzione. Esiste <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e un<br />

dipartimento della Formazione <strong>in</strong>ternazionale <strong>in</strong>caricato degli <strong>in</strong>segnamenti di l<strong>in</strong>gua<br />

e dei contatti all’estero.<br />

L’<strong>in</strong>segnamento è diviso su tre livelli:<br />

• Diploma di <strong>in</strong>gegneria (durata tre anni). Vi si accede su concorso <strong>in</strong> seguito a due<br />

anni di classi preparatorie comuni ad altre Grandes Ecoles tecniche, ed equivale<br />

alla nostra laurea. Quasi il 60% degli studenti della Scuola sono iscritti ai corsi che<br />

portano a questo diploma. Per quanto riguarda gli studenti iscritti al diploma di<br />

<strong>in</strong>gegneria o all’anno di specializzazione, lo studio è diviso <strong>in</strong> c<strong>in</strong>que settori, a cui<br />

corrispondono c<strong>in</strong>que “collèges” diversi, da <strong>in</strong>tendersi allo stesso tempo come<br />

dipartimenti e strutture residenziali sul campus. Essi sono diretti da un presidente di<br />

collegio, generalmente assistito da un comitato di collegio. Loro f<strong>in</strong>alità è<br />

l’orientamento e la supervisione cont<strong>in</strong>ua degli studenti. A titolo <strong>in</strong>dicativo vengono<br />

forniti i numeri di studenti del secondo anno iscritti che lavorano <strong>in</strong> ciascun “collège”:<br />

Genio civile e costruzioni (43); Genio <strong>in</strong>dustriale (37); Economia, Réseaux e<br />

amm<strong>in</strong>istrazione (59); Ingegneria matematica e <strong>in</strong>formatica (19); Urbanistica (ville et<br />

territoires) (22).<br />

• Corsi di specializzazione (durata un anno). Equivalenti ai masters angloamericani,<br />

essi sono divisi <strong>in</strong>: Master (a sbocco professionale, orientato verso la<br />

gestione d’impresa), Diplôme d’Etudes Supérieures spécialisées (DESS, a sbocco<br />

professionale, orientato verso il campo <strong>in</strong>gegneristico-tecnologico), Diplôme<br />

d’Etudes Approfondies (DEA, equivalente al master, ma con obbiettivi generalmente<br />

di ricerca da cont<strong>in</strong>uarsi nell’ambito del dottorato).<br />

• Dottorati di ricerca (durata tre anni) e successivi ai master. I dottorandi hanno uno<br />

statuto al tempo stesso più flessibile (possono approfondire la loro ricerca a<br />

seconda delle loro necessità e <strong>in</strong>dipendentemente dai limiti tra collèges) ma anche<br />

più legato all’ambiente fisico dove la loro ricerca ha luogo (il s<strong>in</strong>golo laboratorio). Per<br />

l’anno 1998-1999 è prevista l’istituzione di un collège specifico per i dottorandi.<br />

L’ENPC rilascia diplomi per tutti i tipi di corsi da essa gestiti (Diplomi di <strong>in</strong>gegneria,<br />

Masters, DEA, DESS, Dottorati).<br />

In complesso, l’ENPC ospita <strong>in</strong> tutto circa un migliaio di studenti, e si colloca così


nella fascia alta delle Grandes Ecoles francesi. Nell’anno accademico 1997-98 il<br />

corpo studenti era suddiviso nella maniera seguente 33<br />

:<br />

Diploma di <strong>in</strong>gegneria (durata 3 anni) 554<br />

Elèves stagiaires (studenti Erasmus, ecc.) 41<br />

Masters 127<br />

Elèves chercheurs (Dottorandi) 148<br />

Corso di DEA 77<br />

Corso di DESS 20<br />

Per quanto riguarda le nuove reclute, nell’anno accademico 1997-98 su 554<br />

studenti iscritti ad uno dei corsi di laurea <strong>in</strong> <strong>in</strong>gegneria i nuovi arrivati erano 179 (74<br />

ragazzi e 12 ragazze), ripartiti fra:<br />

Matricole ammesse al primo anno provenienti 86<br />

dalle classi preparatorie<br />

Ammessi al secondo anno provenienti da Ecole 30<br />

Normale Supèrieure e Ecole Polytechnique<br />

(<strong>in</strong>génieurs-élèves)<br />

Ammessi al secondo anno provenienti dalla 36<br />

formazione <strong>in</strong>gegn. civile dell’Ecole Polytechnique<br />

Ammessi al secondo anno provenienti dai laureati 9<br />

<strong>in</strong> scienze delle Università<br />

Altri ammessi al secondo anno varia provenienza 18<br />

Totale 179<br />

Il corpo docente dell’ENPC è attualmente costituito da 343 docenti, di cui:<br />

Professori (cattedratici) 48<br />

<strong>Le</strong>ttori a posto fisso (maîtres de conférences) 295<br />

Totale 343<br />

Il corpo docente è <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong>tegrato ogni anno da circa 360 conferenzieri occasionali.<br />

Il totale stimato di ore di <strong>in</strong>segnamento è pari a 10.300.<br />

I compiti dei docenti sono stabiliti <strong>in</strong> base alle cariche che essi ricoprono <strong>in</strong> seno alla<br />

Scuola. Essi possono articolarsi <strong>in</strong>: <strong>in</strong>segnamento, programmazione<br />

dell’<strong>in</strong>segnamento e delle strategie pedagogiche, sostegno agli studenti parallelo<br />

all’<strong>in</strong>segnamento, ricerca.<br />

B) Ammissione e performance<br />

Selezione e supporto f<strong>in</strong>anziario<br />

L’ENPC seleziona ogni anno circa 180 studenti per ammetterli ad uno dei primi due<br />

anni del diploma di <strong>in</strong>gegneria (per lo scorporo delle cifre, si veda sopra). La scelta<br />

degli studenti del primo anno avviene a partire dai risultati del concorso comune<br />

delle Grandes Ecoles di <strong>in</strong>gegneria (si veda sopra), <strong>in</strong> base ad un numero di


piazzamento progressivo. La scuola accetta solo candidati che siano arrivati tra i<br />

primi 300 di questo concorso nazionale (il rango medio nel 1997 è il 148° posto),<br />

piazzandosi qu<strong>in</strong>di tra le Grandes Ecoles più selettive ed ambite. Per gli studenti<br />

ammessi al secondo anno, esistono delle convenzioni con altre Grandes Ecoles e<br />

istituzioni francesi e straniere. Questi studenti vengono ammessi sulla base di un<br />

curriculum. Tutti i funzionari allievi vengono ammessi al secondo anno e<br />

provengono per la massima parte dalla Ecole Polytechnique e <strong>in</strong> m<strong>in</strong>or numero da<br />

una delle Ecoles Normales.<br />

Supporto f<strong>in</strong>anziario agli studenti 34<br />

La Scuola offre agli studenti due tipi pr<strong>in</strong>cipali di f<strong>in</strong>anziamento: la borsa di studio e<br />

il prestito d’onore.<br />

• <strong>Le</strong> borse di studio sono concesse <strong>in</strong> base al reddito oltre che al merito e<br />

possono comprendere:<br />

- il solo ammontare delle tasse universitarie con aggiunta di un aiuto f<strong>in</strong>anziario<br />

per i costi di spostamento sostenuti per frequentare la scuola (2.760 F nel 1996);<br />

- il mantenimento globale (tasse universitarie e sostentamento).<br />

Inoltre è stato istituito un numero limitato di borse di studio per giovani ricercatori<br />

ammessi alla preparazione del dottorato, complete di tasse e sostentamento. Ogni<br />

borsa è concessa per un anno, ma generalmente r<strong>in</strong>novabile.<br />

• I prestiti d’onore sono concessi esclusivamente sulla base del merito e possono<br />

all’occorrenza <strong>in</strong>tegrare una borsa di studio. Questi prestiti possono raggiungere i<br />

10.000 franchi all’anno, non comportano <strong>in</strong>teressi e sono amm<strong>in</strong>istrati dalla Società<br />

degli Amici della ENPC (una delle associazioni di ex-alunni). Devono essere<br />

<strong>in</strong>teramente rimborsati entro lo scadere dei due anni dopo l’uscita dalla scuola.<br />

Compimento degli studi<br />

Per quanto riguarda i corsi equiparabili alla nostra laurea <strong>in</strong> <strong>in</strong>gegneria, nel 1996-<br />

1997 sono stati rilasciati 191 diplomi di <strong>in</strong>gegneria, che equivale a più di un terzo del<br />

corpo studente complessivamente iscritto a questo corso. Questo vuol dire che,<br />

data una durata del corso di tre anni, tutti gli studenti riescono ad ottenere un<br />

diploma <strong>in</strong> tempo. Questa altissima performance è garantita da una selezione<br />

operata sulla base di criteri molto severi, e da una grande disponibilità del corpo<br />

docente verso gli studenti. In effetti la proporzione tra studenti (di ogni livello) e<br />

<strong>in</strong>segnanti è quasi di 1/3.<br />

Sbocchi<br />

Senza contare i “corpsards”, funzionari dello Stato tenuti a lavorare per un certo<br />

numero di anni presso strutture del m<strong>in</strong>istero dei lavori pubblici, si ha la seguente<br />

ripartizione: 35


Attività 1996 1997<br />

Industria 27% 24%<br />

BTP (costruzione civile) 23% 20%<br />

Servizi urbani e trasporti 16% 12%<br />

Ingegneria e consulenza 14% 15%<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione 8% 6%<br />

Banca, assicurazioni, f<strong>in</strong>anza 8% 13%<br />

Informatica 2% 8%<br />

Altro 2% 2%<br />

Compenso medio al primo <strong>in</strong>gaggio per studenti con il diploma di <strong>in</strong>gegneria: 219KF<br />

(circa 65 milioni di lire). Si confront<strong>in</strong>o questi dati con quelli relativi agli stage lunghi<br />

e si noterà l’effetto benefico di questo contatto stretto con il mondo del lavoro.<br />

C) Servizi offerti<br />

Insegnamento <strong>in</strong>dividuale e servizi offerti agli studenti<br />

Ad ogni studente vengono offerti 200 moduli tra scientifici e tecnici; 60 moduli di<br />

<strong>in</strong>segnamento di l<strong>in</strong>gue straniere; 58 moduli di formazione all’esportazione e agli<br />

affari <strong>in</strong>ternazionali. Ogni modulo equivale circa a un mezzo / un terzo di<br />

un'annualità nell'università italiana. La scuola assicura un <strong>in</strong>segnamento <strong>in</strong>tensivo<br />

ed obbligatorio delle l<strong>in</strong>gue straniere.<br />

Gli stage.<br />

Il corso di studio e formazione dell’ENPC è strutturato secondo un pr<strong>in</strong>cipio di<br />

alternanza cont<strong>in</strong>ua tra momenti di <strong>in</strong>segnamento propriamente universitario e<br />

periodi di stage nelle imprese pubbliche e private. Durante i tre anni di corso gli<br />

studenti possono partecipare ad un gran numero di stage professionali nel mondo<br />

dell’<strong>in</strong>dustria e della ricerca sia presso imprese private che presso istituzioni<br />

pubbliche - la durata complessiva degli stage si aggira tra i 6 e 16 mesi per il corso<br />

di tre anni che porta al diploma di <strong>in</strong>gegnere, ed è dunque considerata parte<br />

fondamentale della formazione universitaria vera e propria. Tutti gli stage fanno<br />

parte <strong>in</strong>tegrante della formazione impartita dalla scuola e sono <strong>in</strong>fatti valutati sulla<br />

base di una relazione di stage fatta dallo studente e presentata ad una<br />

commissione mista di docenti della scuola e di dirigenti dell’impresa o laboratorio<br />

dove lo stage ha avuto luogo. Data l’importanza degli stage, la scuola ha istituito un<br />

servizio preciso che si occupa della loro organizzazione e partecipa alla<br />

valutazione.<br />

• Stage autunnali nel M<strong>in</strong>istero dei Lavori Pubblici. Dest<strong>in</strong>ato solo agli studenti<br />

dest<strong>in</strong>ati al corpo di futuri funzionari statali (<strong>in</strong>génieurs élèves corpsards): ha luogo<br />

durante i primi 4 mesi del corso di studi.<br />

• Stage autunnali nelle imprese facenti parte di tutti i settori dell’attività<br />

tradizionale dell’<strong>in</strong>gegneria e scelte dall’organismo che si occupa degli stage.<br />

Dest<strong>in</strong>ati agli altri studenti, ha luogo durante i primi 4 mesi del corso di studi. Può


aver luogo all’estero.<br />

• Stage scientifici. A partire dal primo anno, ultimo trimestre, ricerca <strong>in</strong> laboratorio,<br />

la cui scelta spetta allo studente tra una rosa propostagli dall’organismo che si<br />

occupa dell’organizzazione degli stage.<br />

Dest<strong>in</strong>azione 1996 1997<br />

<strong>Lab</strong>oratori <strong>in</strong>terni alla scuola o associati 17% 22%<br />

<strong>Lab</strong>oratori e organismi di ricerca pubblici 8% 3%<br />

<strong>Lab</strong>oratori e organismi di ricerca privati 35% 38%<br />

<strong>Lab</strong>oratori di università straniere convenzionate (9<br />

paesi, 13 università)<br />

40% 37%<br />

Nei laboratori <strong>in</strong>terni alla scuola gli studenti lavorano fianco a fianco con i dottorandi<br />

e giovani ricercatori della scuola <strong>in</strong> programmi di ricerca comuni. Questo assicura<br />

un tutoraggio di fatto da parte degli studenti più anziani.<br />

• Stage lunghi. Tutti gli studenti hanno l’opportunità di passare un anno di stage <strong>in</strong><br />

un’impresa tra il secondo e il terzo anno di studi. Questo stage è obbligatorio per gli<br />

studenti dest<strong>in</strong>ati al corpo di futuri funzionari statali e facoltativo per gli altri.<br />

Attualmente, il 70% degli studenti che hanno term<strong>in</strong>ato il secondo anno hanno<br />

deciso di fare uno stage lungo. Su 124 studenti <strong>in</strong> stage, 40 compiono lo stage<br />

all’estero (32.5%, un dato percentuale <strong>in</strong> crescita cont<strong>in</strong>ua da tre anni).<br />

Dest<strong>in</strong>azione 1996 1997<br />

BTP 24% 23%<br />

Industria 25% 21%<br />

Servizi urbani e trasporti 12% 10%<br />

Ingegneria e consulenza 6% 9%<br />

Banca, assicurazioni e f<strong>in</strong>anza 20% 27%<br />

Informatica 6% 3%<br />

Altro 7% 7%<br />

Tra le compagnie francesi che hanno ospitato studenti stagiaire figurano: Boygues<br />

BTP, Systra, RFR, Citroèn, L’Oréal, Sa<strong>in</strong>t-Goba<strong>in</strong>, Peugeot-sports, Sony-music,<br />

Framatome, Dassault Electronique, Indosuez, Ernst & Young, JP.Morgan, Galeries<br />

Lafayette.<br />

• Stage corti. Gli studenti che non siano dest<strong>in</strong>ati al corpo di futuri funzionari statali<br />

possono sostituire allo stage lungo uno stage corto estivo della durata di due mesi.<br />

In ogni caso uno stage è obbligatorio. Nel 1997 50 studenti hanno optato per questa<br />

scelta, contro i 72 del 1996. Nel 1997 6 studenti hanno effettuato il loro stage<br />

all’estero.<br />

<strong>Strutture</strong><br />

La Biblioteca possiede 140.000 titoli, 700 periodici e una collezione di 350 serie di<br />

riviste est<strong>in</strong>te. Inoltre c’è una vasta fototeca e videoteca, con parecchi CD-roms.<br />

<strong>Le</strong> strutture <strong>in</strong>formatiche sono sviluppatissime <strong>in</strong> quanto fanno parte <strong>in</strong>tegrante del


materiale di lavoro dei vari corsi di studio. La rete <strong>in</strong>formatica della nuova sede<br />

possiede 58 elementi attivi di rete e 588 tra posti di lavoro (ognuno dotato di<br />

accesso alla rete <strong>in</strong>ternet) e stampanti. Nella antica sede di Parigi rue des Sa<strong>in</strong>ts-<br />

Pères la rete <strong>in</strong>formatica è costituita da 38 elementi attivi di rete e 167 posti di<br />

lavoro.<br />

Ricerca<br />

La Scuola, che ha una forte tradizione di ricerca, coord<strong>in</strong>a il lavoro di 171 ricercatori<br />

permanenti e 147 dottorandi, che si avvalgono di 10 laboratori specializzati, e gode<br />

di 105 contratti di ricerca con istituzioni o società esterne. Gran parte della ricerca<br />

avviene anche grazie alle strutture <strong>in</strong> comune con il M<strong>in</strong>istero dell’Equipment ed il<br />

CNRS (CNR francese).<br />

Attività parallele<br />

La formazione cont<strong>in</strong>ua: nel 1996 ci sono state 180 giornate di studio; 5.000<br />

stagiaires, 1.200 partecipanti complessivi (di cui 60% provenienti dal settore<br />

pubblico e 40% dal settore privato); 2 colloqui <strong>in</strong>ternazionali.<br />

<strong>Le</strong> edizioni della Scuola: le Presses des Ponts, che pubblicano importanti collane<br />

tecnico-scientifiche<br />

Alloggio<br />

La recente creazione di una sede completamente nuova alle porte di Parigi, che<br />

<strong>in</strong>tegra la storica sede settecentesca della rue des Sa<strong>in</strong>ts-Pères, ha permesso di<br />

alzare considerevolmente la qualità degli alloggi dest<strong>in</strong>ati agli studenti. La zona<br />

residenziale, situata a poca distanza dalla metropolitana leggera che la collega con<br />

la città, possiede diverse strutture comuni tra le quali un grande bar, lavanderie, una<br />

zona televisione, ed una zona di ricreazione (flipper, p<strong>in</strong>g-pong, biliardi, etc.). Sono<br />

anche state predisposte delle sale <strong>in</strong>formatiche, ed <strong>in</strong>oltre ogni camera è cablata <strong>in</strong><br />

maniera da garantire l'accesso diretto con un personal computer alla rete telematica<br />

della scuola. <strong>Le</strong> camere hanno una superficie di 23 metri quadrati; esse sono<br />

organizzate a “studio”: hanno tutte un bagno, e sono provviste di un piccolo angolo<br />

cottura attrezzato con un frigorifero. Queste camere sono tutte <strong>in</strong>dividuali e vengono<br />

pagate dagli studenti 1.900 franchi al mese (560.000 lire); esistono poi altre camere,<br />

attrezzate nella stessa maniera ma più grandi (circa 30 metri quadrati), per due<br />

persone, il cui costo pro capite è di 1.500 franchi mensili (445.000 lire).<br />

Ex alunni<br />

l'AAENPC Association des Anciens Eleves de l’ENPC, si occupa ad esempio del<br />

monitoraggio degli sbocchi professionali degli studenti e mantiene contatti con il<br />

mondo delle imprese. Si occupa anche di raccolta fondi : “taxe d’apprentissage”<br />

presso le imprese, che godono di benefici fiscali nel f<strong>in</strong>anziare la Scuola.<br />

L'Associazione stampa l'annuario della Scuola, con i recapiti di tutti gli ex-allievi<br />

classificati per attività e promotion (anno di laurea).


3.2.2 Profilo gestionale<br />

A) Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Con il nuovo Statuto del 1974, la Scuola ha acquisito lo status di “istituzione<br />

pubblica a carattere scientifico, culturale e professionale” (“établissement public à<br />

caractère scientifique, culturel et professionel” - EPSCP). Questo statuto ha<br />

permesso alla scuola di godere di un’ampia autonomia anche rispetto al M<strong>in</strong>istero<br />

sotto la cui tutela essa è posta (M<strong>in</strong>istero dei Lavori Pubblici), e che rimane<br />

comunque il suo referente pr<strong>in</strong>cipale (anzi, con una legge del 1993, tale M<strong>in</strong>istero è<br />

stato esautorato dal dovere di sottoporre i dati della gestione della scuola <strong>in</strong> visione<br />

al M<strong>in</strong>istero dell’Educazione nazionale). 36<br />

La supervisione amm<strong>in</strong>istrativa, pedagogica e propriamente scientifica è coord<strong>in</strong>ata<br />

da tre consigli <strong>in</strong>dipendenti (ma <strong>in</strong> stretta collaborazione) e dal direttore della scuola.<br />

• Il consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione è composto di 24 membri: presidente e<br />

vicepresidente <strong>in</strong>terni alla scuola ma con importanti cariche all’esterno, 4<br />

rappresentanti dello Stato (di cui due funzionari del M<strong>in</strong>istero dei Lavori Pubblici), 8<br />

persone qualificate provenienti del mondo delle imprese scelte dal M<strong>in</strong>istro per i<br />

Lavori Pubblici (nel 1997: Citroèn, Suez-Lyonnaise des Eaux, Cofiroute), 10<br />

rappresentanti eletti (3 dai professori di ruolo, 3 dai lettori e dai ricercatori, 3 dagli<br />

studenti, 1 dal personale non docente). Il CdA elegge un presidente con mandato<br />

triennale r<strong>in</strong>novabile. I membri del CdA sono eletti ogni tre anni ad eccezione dei<br />

rappresentanti degli studenti, che durano <strong>in</strong> carica solo un anno.<br />

Il CdA sceglie una rosa di candidati per il posto di direttore della scuola, scelti fra gli<br />

<strong>in</strong>gegneri funzionari del M<strong>in</strong>istero dei Lavori Pubblici. La nom<strong>in</strong>a del direttore è di<br />

competenza del M<strong>in</strong>istro dei Lavori Pubblici. Il mandato è di 5 anni r<strong>in</strong>novabile una<br />

volta.<br />

Il CdA ha funzioni di: orientamento generale della scuola, supervisione<br />

dell’andamento, condizioni di assunzione del personale. È di sua competenza<br />

anche la politica generale <strong>in</strong> materia di borse di studio (durata e quantità) e la<br />

decisione delle l<strong>in</strong>ee generali dell’attività di ricerca (che sono però nello specifico di<br />

competenza degli altri due consigli). È il CdA a decidere di eventuali prelevamenti<br />

sulle riserve f<strong>in</strong>anziarie della scuola.<br />

Nel 1997 il CdA si è riunito 4 volte.<br />

• Il consiglio per l’<strong>in</strong>segnamento e la ricerca, presieduto dal direttore della<br />

scuola, è composto da membri della direzione, rappresentanti del corpo docente,<br />

dei ricercatori e degli studenti della scuola <strong>in</strong> numero uguale. Esso si occupa<br />

dell’organizzazione dei corsi di studio e delle attività di ricerca nel quadro delle l<strong>in</strong>ee<br />

<strong>in</strong>dicate dal CdA, dei criteri di ammissione per studenti e ricercatori, delle condizioni<br />

di nom<strong>in</strong>a degli <strong>in</strong>segnanti, delle caratteristiche dei corsi di studio offerti dalla<br />

scuola. Questo consiglio amm<strong>in</strong>istra le borse di studio e può attribuire premi di<br />

merito agli studenti (nell’esercizio di queste ultime funzioni non sono ammessi i<br />

rappresentanti degli studenti). Nel 1997 questo consiglio si è riunito 4 volte.<br />

• Il consiglio scientifico è composto da un numero compreso tra le 12 e le 20<br />

personalità esterne alla scuola (<strong>in</strong> questo momento esse sono 18), ed è nom<strong>in</strong>ato


dal M<strong>in</strong>istro dei Lavori Pubblici su <strong>in</strong>dicazione del M<strong>in</strong>istro della Ricerca sulla base<br />

di criteri di eccellenza e competenza nei terreni di ricerca propri della scuola.<br />

Questo consiglio assicura una valutazione imparziale della politica scientifica che<br />

essa porta avanti nei suoi laboratori. Ogni laboratorio della scuola è sottoposto ad<br />

un esame globale ogni 4 anni, ed ogni 2 esso è tenuto ad una presentazione<br />

formale del proprio operato. Compito pr<strong>in</strong>cipale di questo consiglio è appunto la<br />

valutazione, <strong>in</strong> base alla quale esso può esprimere delle <strong>in</strong>dicazioni generali di<br />

orientamento. Inf<strong>in</strong>e, esso è chiamato ad esprimere anche <strong>in</strong>dicazioni per quanto<br />

riguarda il coord<strong>in</strong>amento dei dottorandi.<br />

• Il direttore dirige la scuola e la rappresenta giuridicamente. Esercita tutte le<br />

funzioni che non sono state f<strong>in</strong>ora attribuite ai tre consigli. Prepara e esegue le<br />

deliberazioni del CdA; prepara il preventivo, lo presenta al CdA e ne assicura<br />

l’esecuzione; nom<strong>in</strong>a il personale della scuola che non è nom<strong>in</strong>ato dai consigli o dal<br />

M<strong>in</strong>istero dei Lavori Pubblici; presiede il consiglio per l’<strong>in</strong>segnamento e la ricerca; è<br />

responsabile del mantenimento dell’ord<strong>in</strong>e nella scuola; riferisce al CdA.<br />

Come si può dedurre dal profilo amm<strong>in</strong>istrativo appena tracciato, la Scuola ha<br />

un’ampia autonomia gestionale, che spazia dall’amm<strong>in</strong>istrazione delle risorse<br />

f<strong>in</strong>anziarie proprie ai sistemi di ammissione degli studenti, ai criteri di selezione dei<br />

docenti. Essa è tuttavia sottoposta al controllo del M<strong>in</strong>istero dei Lavori Pubblici che<br />

è anche, come vedremo, il suo pr<strong>in</strong>cipale f<strong>in</strong>anziatore. Inoltre, dato molto<br />

importante, essa deve dare conto ad un consiglio scientifico che, sebbene eletto dal<br />

M<strong>in</strong>istero, rappresenta <strong>in</strong> qualche modo il mondo scientifico esterno alla scuola,<br />

assicurando il mantenimento dell’eccellenza dell’istituzione.<br />

B) Aspetti f<strong>in</strong>anziari<br />

Il bilancio 1997 deve essere letto <strong>in</strong> relazione alle uscite straord<strong>in</strong>arie che la scuola<br />

ha dovuto sostenere per la sistemazione della nuova sede della Cité Descartes a<br />

Marne-la-Vallée e per il trasloco. L’equilibrio di bilancio è stato possibile solo grazie<br />

al prelevamento di 3.3 MF dalle riserve proprie della scuola, pari al 1.73% delle<br />

uscite.


Tavola ricapitolativa delle entrate 1997 (milioni di franchi francesi) 37<br />

Motivazione MF %<br />

Sovvenzioni dello Stato 145,1 75,9%<br />

Tasse di iscrizione degli studenti 38<br />

3,8 2,0%<br />

Tassa di apprendistato 5,1 2,7%<br />

Formazione 8,3 4,4%<br />

Sovvenzione per costruzione della nuova sede 6,2 3,2%<br />

Prestazioni e sovvenzioni varie 4,5 2,3%<br />

Prodotti f<strong>in</strong>anziari 1,5 0,8%<br />

Contratti di ricerca 5,9 3,1%<br />

Consulenze tecniche varie 0,6 0,3%<br />

Autof<strong>in</strong>anziamento (deficit) 0,3 0,1%<br />

Immobilizzazioni corporali e non 10,0 5,2%<br />

Totale 191,3 100,0%<br />

Come appare chiaramente dai dati appena citati, lo Stato, attraverso il M<strong>in</strong>istero dei<br />

Lavori Pubblici, è di gran lunga il pr<strong>in</strong>cipale f<strong>in</strong>anziatore della Scuola. Stanno<br />

tuttavia crescendo le fonti di entrata <strong>in</strong>terne alla scuola, <strong>in</strong> relazione sia agli<br />

<strong>in</strong>vestimenti f<strong>in</strong>anziari che ai contratti di ricerca. Inoltre, una fonte di reddito<br />

importante è costituita dalla formazione cont<strong>in</strong>ua, dest<strong>in</strong>ata ai quadri delle imprese<br />

pubbliche e private. In armonia con quanto accade nelle altre istituzioni universitarie<br />

pubbliche francesi, le tasse universitarie non raggiungono il milione di lire per<br />

studente e non sono divise per fasce di reddito. Tuttavia sono molto più elevate le<br />

tasse pagate dagli studenti iscritti ai corsi di master e queste rappresentano un’alta<br />

percentuale delle fonti di entrata di questo tipo.<br />

Tavola ricapitolativa delle uscite (milioni di franchi francesi) 39<br />

Motivazione MF %<br />

Funzionamento 45,6 23,9%<br />

Personale 109,4 57,4%<br />

Borse di studio e sovvenzioni agli studenti 10,3 5,4%<br />

Spese diverse 1,6 0,8%<br />

Equipaggiamento 7,2 3,8%<br />

Ammobiliamento nuova sede 6,2 3,2%<br />

Immobilizzazioni corporali e non 10,0 5,2%<br />

Immobilizzazioni f<strong>in</strong>anziarie 0,5 0,3%<br />

Totale 190,8 100,0%


Costo annuo per studente<br />

È difficile mettere <strong>in</strong> relazione le spese con la popolazione studentesca per stabilire<br />

un dato di spesa pro capite. Il personale comprende, oltre ai docenti e al personale<br />

amm<strong>in</strong>istrativo, anche un grande numero di ricercatori impegnati nei laboratori dove<br />

soltanto una piccola parte degli studenti ha accesso, e che non hanno dunque<br />

diretta rilevanza per il funzionamento della scuola <strong>in</strong> quanto struttura di formazione<br />

a livello universitario. Lo stesso vale per le strutture immobiliari e le spese varie di<br />

manutenzione.<br />

Un’altra serie di cifre fornita dalla Scuola e purtroppo discordante nei dati<br />

agglomerati dalla precedente permette però di scorporare a livello <strong>in</strong>dicativo questi<br />

dati. (Si noti che l’ammontare più alto del totale di queste cifre dipende dal fatto che<br />

vengono tenute <strong>in</strong> conto qui anche attività f<strong>in</strong>anziate dallo Stato o dal privato non<br />

direttamente contenute nel bilancio proprio della scuola, ma che pesano su altri<br />

bilanci. Un esempio che ricorre anche nell’altro caso da noi studiato è quello di<br />

personale docente e non di servizio presso la scuola, ma stipendiato da altri<br />

organismi statali.) Rifacendosi ad essa si possono dividere le uscite relative al<br />

funzionamento della scuola di cui beneficiano direttamente gli studenti e quelle che<br />

non hanno a che vedere con essi.<br />

Ripartizione entrate/uscite per motivazione e fonte 40<br />

Motivazione Uscite MF Fonti<br />

pubbliche<br />

MF e %<br />

Fonti <strong>in</strong>terne<br />

sponsors<br />

MF e %<br />

Insegnamento 56,2 40,5 (72%) 15,7 (28%)<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione e gestione servizi 53,2 41,0 (77%) 12,2 (23%)<br />

Ricerca 67,5 55,5 (82%) 12,0 (18%)<br />

Formazione cont<strong>in</strong>ua 46,2 8,9 (19%) 37,3 (81%)<br />

Totale 223,1 145,9 (65%) 77,2 (35%)<br />

Sottraendo i dati relativi alla ricerca ed alla formazione cont<strong>in</strong>ua (dest<strong>in</strong>ata a clienti<br />

esterni alla scuola), le uscite globali relative alla formazione di studenti sono di<br />

109.4 milioni di franchi (<strong>in</strong>segnamento + amm<strong>in</strong>istrazione), di cui circa il 75% sono<br />

f<strong>in</strong>anziati dallo Stato. Per una popolazione studentesca di 967 studenti, questo<br />

equivale ad una spesa per studente di 113.133 franchi (circa 33.600.000 L., di cui lo<br />

Stato paga il 75%, cioè 25.200.000 L.). A queste cifra va naturalmente aggiunto il<br />

costo dei salari per quegli allievi che sono anche funzionari dello Stato (7.600 FRF<br />

al mese, circa 27 milioni di lire l’anno).<br />

Questi dati permettono <strong>in</strong>oltre di farsi un’idea della ripartizione del f<strong>in</strong>anziamento<br />

pubblico e privato <strong>in</strong> relazione ai s<strong>in</strong>goli capi di uscita. Appare evidente che lo Stato,<br />

sebbene rimanga sempre il più grande f<strong>in</strong>anziatore della scuola, partecipa solo <strong>in</strong><br />

secondo piano al f<strong>in</strong>anziamento delle attività di formazione cont<strong>in</strong>ua che la scuola<br />

organizza dietro pagamento da parte dei clienti, anche come potente mezzo di<br />

autof<strong>in</strong>anziamento.


Patrimonio della Scuola<br />

Non sono pervenuti dati precisi. Per statuto, comunque, la Scuola dispone di<br />

strutture ai f<strong>in</strong>i del completamento del proprio compito di formazione e ricerca -<br />

immobili, personale, attrezzature tecniche, crediti f<strong>in</strong>anziari. Tali strutture sono<br />

messe a disposizione della scuola dallo Stato per mezzo del M<strong>in</strong>istero dei Lavori<br />

Pubblici e delle entità territoriali. Gli immobili messi a disposizione rimangono di<br />

proprietà dello Stato, ma la loro manutenzione è di competenza della scuola.<br />

C) Gestione dei servizi<br />

Il personale non docente della scuola ammonta a 285 unità, un numero <strong>in</strong> forte<br />

crescita rispetto a quello dell’anno precedente(197), crescita dovuta allo<br />

spostamento e all’<strong>in</strong>grandimento della sede.<br />

La gestione dei servizi di manutenzione cont<strong>in</strong>ua della scuola è gestita dalla scuola<br />

stessa. Per quel che riguarda le nuove residenze universitarie nella sede di Marne-<br />

La-Vallée, nel 1997-1998 (primo anno di gestione) è stata sperimentata la soluzione<br />

di affidare la gestione alla Società degli Amici dell’ENPC. Fonti <strong>in</strong>terne alla Scuola<br />

affermano che questa soluzione non è risultata soddisfacente, e che pertanto la<br />

gestione verrà affidata a delle società esterne. È questo un primo passo verso<br />

l’outsourc<strong>in</strong>g della gestione dei servizi raccomandato <strong>in</strong> istituzioni analoghe <strong>in</strong><br />

<strong>Inghilterra</strong>.


3.3 Secondo caso: l'Ecole Normale Supérieure di Parigi<br />

Il 9 Brumaio dell’anno III dalla Rivoluzione, ovvero nel 1794, viene istituita l’Ecole<br />

Normale, quella che diventerà il modello delle 4 Ecoles Normales Supérieures oggi<br />

esistenti. Il decreto di fondazione fissa già la vocazione fondamentale della scuola,<br />

quella di preparare all’<strong>in</strong>segnamento: “sarà istituita a Parigi una Scuola Normale<br />

dove verranno chiamati, da tutte le parti della <strong>Francia</strong>, dei cittad<strong>in</strong>i già istruiti nelle<br />

scienze utili, per apprendere, sotto la guida dei migliori professori di ciascuna<br />

discipl<strong>in</strong>a, l’arte di <strong>in</strong>segnare.” Dopo una breve crisi, e rifondata da Napoleone nel<br />

1808 (lo stesso anno della Scuola Normale Superiore di Pisa, essa pure di<br />

ispirazione napoleonica), la Ecole Normale Supérieure segue le peripezie della<br />

politica francese per tutto il diciannovesimo secolo. Nel 1847 viene aperta <strong>in</strong> rue<br />

d’Ulm, sulla coll<strong>in</strong>a di Sa<strong>in</strong>te Genéviève, dietro il Pantheon la sede della più antica<br />

di queste scuole, oggetto di questo studio (le altre tre vengono fondate tra il 1880 e<br />

il 1912). Essa viene considerata dal regime di Napoleone III come un’istituzione per<br />

la creazione di maestri di liceo che siano preparati e fedeli. È soprattutto durante la<br />

Terza Repubblica che si del<strong>in</strong>eano i tratti pr<strong>in</strong>cipali dell’ENS: accanto a docenti di<br />

alto livello vengono preparati, come nelle altre Grandes Ecoles, i migliori ricercatori<br />

(è nei laboratori della scuola che Pasteur conduce le sue ricerche e scopre il<br />

vacc<strong>in</strong>o contro la rabbia nel 1885). Questa doppia missione cont<strong>in</strong>ua per tutto il<br />

ventesimo secolo f<strong>in</strong>o ad oggi, ed è stata confermata dall’ultimo decreto governativo<br />

riguardante la scuola (26 agosto 1987). Ancora oggi molti docenti universitari<br />

francesi sono stati allievi di questa istituzione, così come un grande numero di<br />

premi Nobel, tra cui Roma<strong>in</strong> Rolland e Jean Paul Sartre (letteratura), Gabriel<br />

Lippmann, Jean Perr<strong>in</strong>, Louis Néel, Alfred Kastler, Pierre Gilles de Gennes (fisica),<br />

Paul Sabatier (chimica), Gérard Debreu (economia). In tutto, più della metà delle<br />

medaglie d’oro del Centro Nazionale della Ricerca sono state attribuite a ex-allievi<br />

della scuola. Vengono <strong>in</strong>oltre dalla ENS di rue d’Ulm importanti uom<strong>in</strong>i di Stato<br />

francesi, da Léon Blum a Georges Pompidou, e, <strong>in</strong> tempi più recenti, Ala<strong>in</strong> Juppé.<br />

3.3.1 Profilo didattico<br />

A) Ruolo attuale e dimensioni<br />

“La pep<strong>in</strong>ière”, cioè il vivaio, la culla, dell’élite di domani: è così che si def<strong>in</strong>isce<br />

l’ENS di rue d’Ulm. Come le altre Ecoles Normales, l’ENS di rue d’Ulm è<br />

un’istituzione pubblica di <strong>in</strong>segnamento superiore (“établissement public<br />

d’Enseignement supérieur”) che ammette i propri studenti con un processo<br />

altamente selettivo come le Grandes Ecoles, ma lavora <strong>in</strong> stretta relazione con<br />

l’università. Istituzione d’<strong>in</strong>segnamento superiore, essa è associata alla<br />

preparazione dei diplomi universitari degli studenti (“licence”, “maîtrise”, “magistère”


o“aggrégation”, “DEA” e “dottorato”), ma gli studi veri e propri hanno luogo sia<br />

all’ENS che nelle università parig<strong>in</strong>e con le quali essa collabora da vic<strong>in</strong>o. L’ENS di<br />

rue d’Ulm dipende, come le sue sorelle, dal M<strong>in</strong>istero dell’Educazione<br />

dell’Insegnamento e della Ricerca, che, come vedremo, ne è anche il pr<strong>in</strong>cipale<br />

f<strong>in</strong>anziatore, e che sostiene economicamente tutti gli studenti francesi ed europei<br />

ammessi alla scuola <strong>in</strong> quanto “fonctionnaires stagiaires”. Come i funzionari allievi<br />

provenienti da altre Grandes Ecoles, gli studenti dell’Ecole Normale sottoscrivono<br />

tutti alla loro entrata nella scuola un contratto che li impegna a svolgere una<br />

funzione retribuita per un periodo di dieci anni per lo Stato <strong>in</strong> cambio del salario<br />

studentesco e della formazione privilegiata che essi ricevono gratis alla scuola. In<br />

pratica, questo vuol dire che essi f<strong>in</strong>iscono per la maggior parte con l’<strong>in</strong>segnare<br />

nell’università. Sebbene siano non pochi gli studenti che allo scadere dei dieci anni<br />

si spostano nel settore privato, la vocazione dell’ENS è senz’altro quella di fornire<br />

docenti universitari (sempre meno <strong>in</strong>segnanti di liceo), e più <strong>in</strong> generale di preparare<br />

quadri dest<strong>in</strong>ati al servizio del pubblico. Questo ruolo formativo della classe<br />

dirigente è chiaramente fissato nel già citato ultimo decreto governativo riguardante<br />

la scuola del 26 agosto 1987 : “la Scuola prepara attraverso una formazione<br />

culturale e scientifica di alto livello degli allievi dest<strong>in</strong>ati alla ricerca scientifica teorica<br />

e applicata, all’<strong>in</strong>segnamento nell’università, nelle classi preparatorie alle grandes<br />

écoles e nella scuola secondaria, e più <strong>in</strong> generale, al servizio delle amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

dello Stato e delle entità territoriali, delle loro istituzioni pubbliche, e delle imprese”. 41<br />

Nel 1985 è stata abbandonata l’antica divisione delle quattro Ecoles Normales<br />

Supérieures <strong>in</strong> maschili e femm<strong>in</strong>ili e l’ENS di rue d’Ulm ha f<strong>in</strong>almente accolto<br />

anche le ragazze. Come a Pisa, il corpo degli studenti è suddiviso <strong>in</strong> due classi<br />

separate, la classe di <strong>Le</strong>ttere e la classe di Scienze. Il numero degli studenti della<br />

scuola è di circa 1.000, ma può variare a seconda degli anni a causa degli<br />

allontanamenti temporanei di quegli studenti che <strong>in</strong>terrompono momentaneamente<br />

gli studi per recarsi <strong>in</strong> stage all’estero. Il turnover è di 200 studenti all’anno, divisi<br />

egualmente tra le due classi. Bisogna tuttavia aggiungere che, oltre agli studenti<br />

correntemente iscritti alla scuola, i locali e le strutture che essa mette a loro<br />

disposizione sono anche frequentati da un grandissimo numero di ex-allievi che<br />

mantengono numerosi dei loro diritti. Essi hanno anche un nome con il quale<br />

vengono comunemente identificati, “archicubes”.<br />

B) Ammissione e performance<br />

Selezione e supporto f<strong>in</strong>anziario<br />

Il concorso di ammissione all’ENS ha luogo alla f<strong>in</strong>e di due anni di classes<br />

préparatoires nello stesso periodo <strong>in</strong> cui hanno luogo i concorsi per le altre Ecoles<br />

Normales. A differenza di quanto accade con le Grandes Ecoles, dunque, un<br />

candidato non ha la possibilità di sostenere più concorsi per più istituzioni. Il numero<br />

dei posti è limitato a circa 200 all’anno, ed i candidati possono raggiungere le<br />

diverse migliaia (cifre precise non sono purtroppo state fornite, ma si stima che ogni<br />

anno circa 15.000 studenti partecip<strong>in</strong>o ai vari concorsi delle Ecoles Normales, per<br />

un totale di circa 800 posti).


Il concorso di entrata è diverso per ogni ENS. Per l’ENS di rue d’Ulm, esso<br />

comporta diverse prove, articolate <strong>in</strong> scritte e orali: matematica, fisica, scienze<br />

naturali, lettere, scienze sociali. Esse sono considerate più orig<strong>in</strong>ali rispetto a quelle<br />

dei concorsi delle altre Grandes Ecoles e sono f<strong>in</strong>alizzate ad ammettere studenti<br />

dalle eccezionali qualità personali e <strong>in</strong>tellettuali. Ne risulta che l’ENS sia<br />

normalmente la prima scelta di tutti coloro che vogliano entrare <strong>in</strong> una Grande Ecole<br />

scientifica.<br />

Per ovviare ad una certa chiusura che le era stata rimproverata, negli ultimi anni<br />

l’ENS ha aperto un numero crescente di concorsi a studenti che abbiano già<br />

frequentato due o tre anni di università e che magari non siano riusciti ad essere<br />

ammessi al primo concorso di ammissione. Si tratta del “troisième concours”:<br />

accanto al concorso tradizionale, questo apre posti a persone che non siano riuscite<br />

ad entrare, o che non abbiano fatto domanda, sia francesi che stranieri. Il numero<br />

complessivo dei posti banditi non è alto (3 posti <strong>in</strong> lettere, 6o7<strong>in</strong>scienze),ma<br />

dovrebbe aumentare nei prossimi anni.<br />

Inoltre, ogni anno la scuola ammette un numero abbastanza consistente di<br />

“residenti stranieri”, studenti di università straniere che possono così passare un<br />

anno di studio <strong>in</strong> <strong>Francia</strong> nel più stimolante degli ambienti universitari. Si tratta di<br />

circa 70-80 ragazzi/e che ottengono per la durata di un anno (talvolta r<strong>in</strong>novabile a<br />

due anni) tutti i diritti degli allievi dell’ENS (salvo naturalmente lo statuto di funzionari<br />

dello Stato). Spesso tali studenti sono ammessi sulla base di scambi per cui<br />

studenti dell’ENS sono <strong>in</strong>viati all’estero al loro posto.<br />

Supporto f<strong>in</strong>anziario agli studenti<br />

Gli studenti francesi ottengono automaticamente al momento della loro iscrizione<br />

alla ENS lo statuto di funzionari dello Stato francese e ricevono qu<strong>in</strong>di un salario (al<br />

momento fissato a 7.557 FRF mensili, equivalenti a oltre due milioni di lire). Dal<br />

1993 lo statuto di funzionari, e qu<strong>in</strong>di il rispettivo salario sono stati estesi a tutti gli<br />

studenti provenienti dall’Unione Europea, il cui numero è <strong>in</strong> crescita, anche se<br />

ampiamente m<strong>in</strong>oritario.<br />

La maggior parte degli studenti che non sono cittad<strong>in</strong>i dell’Unione Europea ricevono<br />

una borsa dal loro paese d’orig<strong>in</strong>e o una borsa di scambio universitario dello Stato<br />

francese. Coloro che non ricevono nessun aiuto f<strong>in</strong>anziario di questo tipo possono<br />

generalmente contare su una borsa di studio assegnata dalla scuola grazie a fondi<br />

<strong>in</strong>terni. Talvolta si hanno donazioni particolari.<br />

Compimento degli studi e sbocchi professionali<br />

Gli studenti della ENS si laureano quasi senza eccezione nei tempi previsti e con i<br />

migliori voti. Essi sono generalmente tra i primi classificati <strong>in</strong> tutti i concorsi di posti<br />

per giovani ricercatori e docenti. Tre sono i tipi di sbocco professionale pr<strong>in</strong>cipali<br />

aperti agli allievi dell’ENS, esplicitati, come si è visto nel succitato ultimo decreto<br />

governativo riguardante la scuola. Essi consistono <strong>in</strong>:<br />

• L’<strong>in</strong>segnamento e la ricerca. Solo pochi allievi decidono di <strong>in</strong>segnare nei licei,<br />

dove peraltro essi ricevono immediatamente delle cattedre, spesso nei corsi<br />

avanzati, grazie al loro statuto privilegiato di funzionari allievi. La stragrande


maggioranza di tutti gli sceglie <strong>in</strong>vece la carriera universitaria, e <strong>in</strong>traprende i primi<br />

grad<strong>in</strong>i della ricerca alla scuola. Negli ultimi anni la percentuale degli allievi che<br />

hanno fatto questa scelta si è mantenuta attorno al 75%. La scuola mette a<br />

disposizione dei suoi studenti strutture di prima qualità a questo scopo.<br />

• La funzione pubblica. Ogni anno circa il 10% degli allievi che escono dalla scuola<br />

optano di andare a cont<strong>in</strong>uare la loro formazione nelle Grandes Ecoles che formano<br />

i corpi tecnici e amm<strong>in</strong>istrativi dello Stato (le grandes écoles di <strong>in</strong>gegneria civile,<br />

l’Ecole Nationale d’Adm<strong>in</strong>istration, etc.), e nei reparti di formazione dei vari m<strong>in</strong>isteri.<br />

• L’impresa privata. Nonostante il servizio dello Stato sia con tutta evidenza la<br />

scelta primaria degli allievi dell’ENS ogni anno circa il 15% di essi decide di entrare<br />

nel settore privato, cosa che è possibile fare dietro risarcimento di una parte del<br />

salario ricevuto come funzionari allievi (molti studenti preferiscono passare ancora<br />

c<strong>in</strong>que anni nell’<strong>in</strong>segnamento o <strong>in</strong> altre branche del servizio pubblico prima di fare<br />

questo passo, periodo che est<strong>in</strong>gue formalmente ogni loro debito verso lo Stato). A<br />

stadi più avanzati della carriera, la formazione degli ex-allievi dell’ENS permette un<br />

passaggio cont<strong>in</strong>uo dal settore pubblico al privato. Esiste un club di ex-allievi<br />

impiegati nel settore privato che offre guida e sostegno agli allievi che vogliano<br />

<strong>in</strong>traprendere una carriera <strong>in</strong> questo settore. Esso conta oggi circa 400 iscritti.<br />

C) Servizi offerti<br />

Insegnamento <strong>in</strong>dividuale e servizi offerti agli studenti<br />

Gli allievi ammessi alla scuola vi rimangono iscritti per la durata di quattro anni,<br />

periodo durante il quale essi sono chiamati a sostenere esami nelle loro università<br />

di appartenenza (si ricorda che l’ENS è una struttura di appoggio, <strong>in</strong>tegrativa e non<br />

sostitutiva dell’università). L’ENS offre ai suoi studenti corsi <strong>in</strong>tegrativi dell’università<br />

che risultano essere molto utili per affrontare gli esami: sem<strong>in</strong>ari <strong>in</strong> cui il numero<br />

ristretto degli studenti permette il chiarimento di dubbi personali e l’approfondimento<br />

di problematiche specifiche non trattate nelle lezioni universitarie. Spesso la fama di<br />

questi corsi è tale che molti studenti esterni alla scuola vi si recano per assistervi,<br />

previo l’assenso del docente. In genere, tuttavia, il valore di questi corsi consiste<br />

nella guida che essi offrono agli studenti ai primi passi nell’università. Di particolare<br />

importanza è il sostegno offerto agli studenti <strong>in</strong> speciali sem<strong>in</strong>ari di preparazione al<br />

concorso di “aggrégation”, il concorso che è necessario sostenere per accedere alla<br />

carriera dell’<strong>in</strong>segnamento secondario e universitario.<br />

Oltre ai sem<strong>in</strong>ari, viene offerto agli studenti un sostegno <strong>in</strong>dividuale da parte dei<br />

numerosi docenti della scuola. Questo sostegno ha un suo luogo formale nel<br />

rapporto che si <strong>in</strong>staura f<strong>in</strong> dal primo anno tra gli studenti e i cosiddetti “caïmans”,<br />

ovvero gli specialisti delle s<strong>in</strong>gole materie, che hanno orari di permanenza<br />

prestabiliti <strong>in</strong> cui gli studenti possono chiedere il loro aiuto sia per la chiarificazione<br />

di parti difficili del programma, sia più <strong>in</strong> generale per una guida e un consiglio sui<br />

corsi da <strong>in</strong>traprendere. Al di là di questo sostegno <strong>in</strong>dividuale, tuttavia, occorre<br />

sottol<strong>in</strong>eare che la qualità personale delle relazioni tra docenti e studenti all’<strong>in</strong>terno<br />

della scuola è eccezionale e che questi ultimi possono disporre di tutto il sostegno<br />

che desiderano. In generale l’<strong>in</strong>dividualità e l’<strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>arietà sono i valori


fondamentali della formazione offerta dalla ENS ai suoi allievi, che ricevono una<br />

guida dai docenti della scuola per poter organizzare i propri studi <strong>in</strong> maniera<br />

<strong>in</strong>dipendente e responsabile. Altrettanto utili alla formazione degli allievi sono gli<br />

scambi cont<strong>in</strong>ui tra di essi a tutti i livelli degli studi: coloro che hanno più esperienza<br />

esercitano così un tutoraggio di fatto verso le matricole. Inf<strong>in</strong>e, bisogna notare che<br />

l’enfasi più forte è posta all’ENS sull’<strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>arietà: frequenti sono i sem<strong>in</strong>ari<br />

organizzati <strong>in</strong> comune da docenti di matematica e filosofia, geografia e economia,<br />

etc. Soprattutto, la vita <strong>in</strong> comune di studenti con <strong>in</strong>teressi e bagagli culturali molto<br />

diversi è considerata un momento fondamentale della loro formazione.<br />

Un’utilissima <strong>in</strong>troduzione all’<strong>in</strong>formatica ed un sostegno cont<strong>in</strong>uo<br />

nell’apprendimento delle pr<strong>in</strong>cipali l<strong>in</strong>gue straniere sono offerti a tutti gli allievi.<br />

Gli stage<br />

Grazie ai numerosi scambi con l’estero, la scuola offre ai suoi allievi la possibilità di<br />

<strong>in</strong>traprendere stages di ricerca e <strong>in</strong>segnamento <strong>in</strong> laboratori e università straniere.<br />

Questi stage non sono obbligatori, ma essi riscuotono un grande successo grazie<br />

alla formazione che permettono di acquisire non soltanto nell’apprendimento delle<br />

l<strong>in</strong>gue straniere, ma anche nelle attività proprie che caratterizzeranno la maggior<br />

parte degli sbocchi professionali dei “normaliens”.<br />

<strong>Le</strong> varie associazioni che sono state create attorno all’ENS aiutano gli allievi a<br />

trovare stages anche nel mondo delle imprese. È questo il caso della Fondazione<br />

dell’ENS e del Club dei Normaliens nell’Impresa.<br />

<strong>Strutture</strong><br />

La scuola possiede diverse biblioteche specializzate (scienze, scienze sociali,<br />

lettere classiche, matematica, etc.), e una grande biblioteca centrale orientata verso<br />

le materie umanistiche che dispone di circa 450.000 volumi, tutti disponibili su<br />

scaffali aperti. È questo il pr<strong>in</strong>cipale luogo di studio dell’università, altamente<br />

apprezzato anche dagli ex-allievi (che ne sono <strong>in</strong>fatti i pr<strong>in</strong>cipali utenti).<br />

<strong>Lab</strong>oratori di ricerca scientifica, considerati tra i migliori <strong>in</strong> <strong>Francia</strong>, accolgono circa<br />

1.000 giovani ricercatori. Divisi <strong>in</strong> Dipartimenti o Sezioni: Dipartimenti di Matematica<br />

e Informatica, Fisica, Chimica, Terra-Atmosfera-Oceano, Biologia, Scienze Sociali,<br />

Filosofia, <strong>Le</strong>tterature e L<strong>in</strong>gue, Scienze dell’Antichità, Storia, Geografia. Numerosi<br />

contatti all’estero, e presenza cont<strong>in</strong>ua di almeno 100 ricercatori stranieri.<br />

Ex alunni<br />

Associazioni che si sono create <strong>in</strong>torno alla Scuola: l’Associazione degli Ex-Allievi,<br />

l’Associazione degli Amici dell’ENS, il Club dei Normalisti nell’impresa. Esiste <strong>in</strong>oltre<br />

un “Institut d’expertise et de perspective” dell’ENS, che organizza <strong>in</strong>contri e scambi<br />

di conoscenze con le imprese. Dato l’importante ruolo che queste associazioni<br />

svolgono nella ricerca di f<strong>in</strong>anziamenti e nel coord<strong>in</strong>amento delle donazioni fatte alla<br />

scuola, esse verranno analizzate meglio nelle prossime sezioni.


3.3.2 Profilo gestionale<br />

A) Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

L’Ecole Normale Supérieure di rue d’Ulm è, come le sue consorelle, un’istituzione<br />

pubblica di <strong>in</strong>segnamento superiore direttamente dipendente dal M<strong>in</strong>istero<br />

dell’Educazione Nazionale, dell’Insegnamento Superiore e della Ricerca. Questo<br />

rapporto di dipendenza si traduce nella nom<strong>in</strong>a da parte di questo m<strong>in</strong>istero di<br />

entrambi gli organi che controllano l’amm<strong>in</strong>istrazione della scuola e la qualità<br />

dell’<strong>in</strong>segnamento <strong>in</strong> essa impartito.<br />

Essi sono:<br />

• Il consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione, composto da 10 membri scelti tra docenti<br />

universitari a livello nazionale, dirigenti del M<strong>in</strong>istero dell’Educazione e di altri<br />

m<strong>in</strong>isteri, e importanti funzionari delle imprese pubbliche. I membri del CdA sono<br />

eletti ogni tre anni. Il CdA sceglie una rosa di candidati per il posto di direttore della<br />

scuola, scelti fra gli <strong>in</strong>gegneri funzionari del M<strong>in</strong>istero dei Lavori Pubblici. La nom<strong>in</strong>a<br />

del direttore è di competenza del M<strong>in</strong>istro dei Lavori Pubblici. Esso ha funzioni di:<br />

orientamento generale della scuola, supervisione dell’andamento, condizioni di<br />

assunzione del personale. È di competenza del CdA l’approvazione del bilancio<br />

della Scuola<br />

• Il consiglio scientifico è composto da un numero compreso tra le 10 e le 15<br />

personalità provenienti dal mondo universitario e della ricerca scientifica, ma tutte<br />

esterne alla scuola (anche se molti possono essere ex-allievi). Esse sono elette<br />

ogni tre anni. Il consiglio scientifico ha un compito di supervisione dell’attività<br />

pedagogica e di ricerca tenuta dall’ENS, da un lato, e di orientamento e<br />

proposizione dall’altro. Questo consiglio assicura una valutazione imparziale della<br />

politica scientifica portata avanti dalla scuola.<br />

A questi due organi si affianca la direzione, che rappresenta il potere forte<br />

all’<strong>in</strong>terno della scuola ed è il mezzo della sua autonomia gestionale. Il direttore<br />

dirige la scuola e la rappresenta giuridicamente. Prepara ed esegue le delibere del<br />

CdA, ma ha anche un forte potere propositivo. E’ coadiuvato da diversi direttori di<br />

dipartimento: uno per ognuna delle due classi (<strong>Le</strong>ttere e Scienze), uno per la<br />

biblioteca, uno per le Relazioni Internazionali, etc. Il M<strong>in</strong>istero dell’Educazione<br />

decide le nom<strong>in</strong>e del personale docente e assegna il personale non docente.<br />

B) Aspetti f<strong>in</strong>anziari<br />

Tavola ricapitolativa delle entrate 1998<br />

Non sono pervenuti dati precisi. Tuttavia la quasi totalità dei f<strong>in</strong>anziamenti della<br />

ENS proviene dallo Stato.<br />

Inoltre, a differenza dell'ENPC, l’ENS non può, se non <strong>in</strong> m<strong>in</strong>ima parte, produrre<br />

servizi "vendibili" ad acquirenti privati. Cionondimeno esiste dal 1985 un “Institut<br />

d’Expertise et de Prospective de l’ENS”, creato dalla scuola e dal Club dei<br />

Normaliens nell’Impresa, che si propone di “trasmettere le conoscenze dalla ENS<br />

verso le imprese e l'amm<strong>in</strong>istrazione pubblica”. Esso organizza sem<strong>in</strong>ari, corsi e


stages di approfondimento e formazione simili alla Formazione Cont<strong>in</strong>ua<br />

organizzata dalla ENPC. Spesso temi ed orientamento dei sem<strong>in</strong>ari rispondono alle<br />

esigenze ed alle richieste delle imprese stesse. Questo istituto ha un bilancio<br />

<strong>in</strong>dipendente da quello della Scuola, cui contribuiscono la vendita di servizi e le<br />

tasse di iscrizione delle imprese affiliate.<br />

Inoltre, anche a scopo di immag<strong>in</strong>e, l’ENS si sta sforzando di ottenere f<strong>in</strong>anziamenti<br />

dal settore privato sotto forma di donazioni. A questo f<strong>in</strong>e si è costituita grazie<br />

all’<strong>in</strong>iziativa di alcune grandi imprese e banche francesi la Fondazione dell’ENS,<br />

riconosciuta di utilité publique, con lo scopo di sostenere f<strong>in</strong>anziariamente certi<br />

settori dell’ENS, offrire borse di studio per numerosi allievi ed <strong>in</strong>coraggiare carriere<br />

esterne al mondo dell’<strong>in</strong>segnamento e della ricerca.<br />

Tavola ricapitolativa delle uscite 1998 (<strong>in</strong> milioni di franchi francesi) 42<br />

Motivazione MF %<br />

Personale* 132,0 39,4%<br />

Insegnamento e ricerca** 27,5 8,2%<br />

Borse di studio e affitti 129,0 38,5%<br />

Manutenzione edilizia e funzionamento 9,0 30,0%<br />

Altro 16,5 4,9%<br />

Totale 335,0 100,0%<br />

* esclusi ricercatori puri<br />

** A questi f<strong>in</strong>anziamenti, bisogna anche aggiungere le spese sostenute dallo Stato <strong>in</strong> diverse forme<br />

per il sostenimento della ricerca condotta nei vari laboratori della ENS. Si tratta di 130 milioni di<br />

franchi per il personale impiegato presso questi laboratori alle dipendenze di organismi nazionali di<br />

ricerca (come il CNRS, etc.), e di 30 milioni di franchi per f<strong>in</strong>anziamenti diretti a questi laboratori.<br />

Alcuni dati <strong>in</strong>teressanti sono contenuti nel Bilancio di gestione consolidato 1998,<br />

che <strong>in</strong>clude solo le spese "vive" della Scuola, riaccorpandole <strong>in</strong> maniera diversa.<br />

Sono escluse le spese sostenute dal M<strong>in</strong>istero dell’Educazione Nazionale per<br />

l’impiego del personale docente e non docente <strong>in</strong> servizio presso l’ENS, le spese<br />

sostenute dalle università che concedono <strong>in</strong> prestito i propri docenti all'ENS pur<br />

cont<strong>in</strong>uando a stipendiarli regolarmente, e naturalmente i salari e le borse di studio<br />

dest<strong>in</strong>ati agli allievi. La ripartizione è la seguente:


Bilancio di gestione consolidato per il 1998 (<strong>in</strong> milioni di franchi francesi) 43<br />

Motivazione MF %<br />

Insegnamento e ricerca 27,4 37,1%<br />

Edizioni <strong>in</strong>terne e pubblicazioni 0,3 0,4%<br />

Concorso di ammissione 3,2 4,3%<br />

Vita della scuola 12,4 16,7%<br />

Logistica amm<strong>in</strong>istrativa 0,8 1,1%<br />

Logistica immobiliare 6,4 8,7%<br />

Funzionamento e manutenzione 23,5 31,7%<br />

Totale 74,0 100,0%<br />

Costo annuo per studente<br />

Come nel caso di altre istituzioni, è difficile scorporare dal bilancio dell'ENS le spese<br />

relative alla ricerca, che chiaramente non devono essere conteggiate per<br />

determ<strong>in</strong>are il costo annuo per studente. Ad esempio, quanta parte dello stipendio<br />

di un docente deve essere imputata alla didattica e quanta alla ricerca ? In questa<br />

sede si può soltanto notare che <strong>in</strong> un'istituzione simile, la Scuola Normale di Pisa,<br />

meno della metà del bilancio totale va a beneficio diretto degli studenti.<br />

Ammettendo, del tutto arbitrariamente, che la stessa ripartizione valga per l'ENS, si<br />

potrebbe immag<strong>in</strong>are un costo annuo procapite di 157.000 FF, pari a oltre 45 milioni<br />

di lire. Ripetiamo, del tutto arbitrariamente.<br />

Patrimonio della Scuola<br />

Poiché lo Stato si assume direttamente o <strong>in</strong>direttamente quasi tutti i costi, l'Ecole<br />

Nornale non ha bisogno di un proprio endowment. La Scuola non è nemmeno<br />

tecnicamente proprietaria dei propri locali, ma li ha <strong>in</strong> uso dallo Stato.<br />

Un gran numero di donazioni sono tuttavia state fatte alla Scuola nel corso dei<br />

decenni, spesso sotto forma di libri o strumenti di ricerca, ma a volte anche <strong>in</strong> beni<br />

mobili e immobili. Spesso queste donazioni impongono particolari v<strong>in</strong>coli, come nel<br />

caso della donazione Romieu, istituita dalla famiglia di un ex-allievo caduto <strong>in</strong><br />

guerra e gestita dalla Società degli Amici dell’ENS, che attribuisce ogni anno un<br />

premio ad uno studente della classe di lettere.<br />

C) Gestione dei servizi<br />

L'Ecole Normale gestisce <strong>in</strong> modo diretto l'<strong>in</strong>sieme dei servizi di cui necessita.<br />

Tuttavia sta prendendo corpo l'ipotesi di appaltare ad enti esterni il mantenimento e<br />

la gestione delle strutture nuove o riorganizzate di recente. L’Ufficio delle Relazioni<br />

Internazionali ci ha annunciato che la scuola pensa di sottoscrivere un contratto di<br />

gestione con la Fondazione dell’ENS per la gestione di una nuova sede, la<br />

Residenza des Ursul<strong>in</strong>es (da realizzare su di un'area prossima alla scuola),<br />

dest<strong>in</strong>ata all’alloggio di docenti stranieri <strong>in</strong> visita ed allo svolgimento di conferenze.


4. I collegi nel sistema universitario <strong>in</strong>glese


4.1 Analisi generale<br />

Nel sistema educativo <strong>in</strong>glese le università di Cambridge ed Oxford occupano una<br />

posizione particolare. Per molti secoli hanno detenuto il monopolio<br />

dell'<strong>in</strong>segnamento universitario ed ancora all'<strong>in</strong>izio di questo secolo ospitavano circa<br />

un terzo degli studenti universitari del Regno Unito. Nel 1980 questa percentuale<br />

era scesa all'8 % e oggi si sta avvic<strong>in</strong>ando al 6 %. Eppure ancora oggi gli ex<br />

studenti di Oxbridge occupano posizioni chiave nella politica, nell'amm<strong>in</strong>istrazione<br />

pubblica e nell'imprenditoria privata. Negli ultimi due secoli e mezzo 26 primi m<strong>in</strong>istri<br />

britannici su 51 provenivano da Oxford (tra cui Gladstone, Thatcher e Blair) e 14 da<br />

Cambridge (ad esempio Palmerston e Baldw<strong>in</strong>). 44<br />

In campo scientifico i 31 premi<br />

Nobel ottenuti da ricercatori e professori di Cambridge, gli ultimi nel 1996 e nel<br />

1997, testimoniano la cont<strong>in</strong>uità di una tradizione d'eccellenza.<br />

La specificità e la forza di Oxbridge (contrazione di Oxford e Cambridge) deriva dal<br />

collegiate system, un sistema federativo di collegi universitari che completano e<br />

rafforzano i dipartimenti. I collegi sono istituzioni <strong>in</strong>dipendenti gestite dalle comunità<br />

accademiche <strong>in</strong> essi ospitate (i fellow), ed il loro compito è quello di alloggiare e<br />

seguire gli studenti undergraduate e graduate, <strong>in</strong>tegrando l'<strong>in</strong>segnamento impartito<br />

a livello centrale dall'università. Attraverso i collegi gli studenti ricevono un'istruzione<br />

su base <strong>in</strong>dividuale e vengono a contatto con docenti e ricercatori della propria<br />

materia; hanno <strong>in</strong>oltre la possibilità di partecipare ad una serie di attività collettive<br />

con studenti di tutte le nazionalità, impegnati nello studio delle discipl<strong>in</strong>e più diverse.<br />

L'ambiente collegiale è altamente stimolante, permette di ampliare i propri orizzonti<br />

culturali e fornisce tutto il sostegno di cui si ha bisogno nei momenti di difficoltà,<br />

siano esse personali, didattiche o f<strong>in</strong>anziarie.<br />

<strong>Le</strong> strutture collegiali descritte <strong>in</strong> questo capitolo fanno generalmente riferimento a<br />

Cambridge, salvo alcuni riferimenti espliciti ad Oxford. Data l’estrema uniformità dei<br />

college cantabrigensi, la struttura di questa sezione sarà leggermente diversa da<br />

quella di tutte le altre: esam<strong>in</strong>eremo <strong>in</strong>fatti nel dettaglio il funzionamento di un<br />

“collegio tipo”, limitandoci ad una descrizione sommaria dei due casi di studio<br />

previsti:<br />

• St John’s College;<br />

• New Hall.<br />

Si ricorda che nel sistema universitario britannico gli studenti conseguono un<br />

Bachelor of Arts (BA) nei primi tre anni di università (da undergraduates). Se<br />

cont<strong>in</strong>uano gli studi dopo la laurea diventano graduate students e possono<br />

conseguire un Master ounDiploma nel primo anno, ed un dottorato (PhD) nei tre<br />

anni sucessivi.


4.1.1 Cenni storici<br />

Prima di descrivere i momenti salienti della vita collegiale o di esam<strong>in</strong>are la struttura<br />

amm<strong>in</strong>istrativa e f<strong>in</strong>anziaria di un collegio è necessaria une breve premessa storica,<br />

che non costituirà una "guida turistica" per l'università, ricca di note di colore, ma<br />

consentirà di mettere <strong>in</strong> luce l'<strong>in</strong>aspettata capacità di adattamento del sistema<br />

collegiale, talvolta accusato di conservatorismo, <strong>in</strong>adeguatezza ed elitarismo. Dietro<br />

agli affasc<strong>in</strong>anti ma anacronistici rituali medievali, alle toghe <strong>in</strong>dossate da fellow e<br />

studenti, ai monumentali edifici storici, si cela un mondo molto più moderno ed<br />

efficiente di quanto non appaia <strong>in</strong> superficie.<br />

Così come l'università di Oxford si consolidò nel dodicesimo secolo <strong>in</strong> seguito<br />

all'arrivo di alcuni studiosi di teologia dalla Sorbona, così l'università di Cambridge<br />

nacque nel 1209 <strong>in</strong> seguito all'abbandono di Oxford da parte di alcuni studiosi che<br />

protestavano per l'esecuzione di due di loro da parte delle autorità cittad<strong>in</strong>e. 45<br />

I<br />

college di Oxbridge non sono il risultato di una riforma studiata "a tavol<strong>in</strong>o", ma<br />

semplicemente il riconoscimento e la codificazione di un'evoluzione spontanea -<br />

come spesso accade <strong>in</strong> Gran Bretagna. All'<strong>in</strong>izio i docenti prendevano <strong>in</strong> locazione<br />

degli edifici, facendo da pr<strong>in</strong>cipal ad alcuni studenti cui subaffittavano le stanze.<br />

All'epoca gli studenti bisognosi di educazione e di alloggio erano soprattutto<br />

graduate dest<strong>in</strong>ati all'amm<strong>in</strong>istrazione del Regno ed alla carriera ecclesiastica. In<br />

seguito nacquero i college. Il primo ad Oxford fu Merton College, fondato nel 1264,<br />

mentre a Cambridge Peterhouse <strong>in</strong>iziò l'attività vent'anni dopo. Collegi e "case",<br />

cont<strong>in</strong>uarono a convivere per molto tempo e solo nel '500 il sistema collegiale si<br />

del<strong>in</strong>eò <strong>in</strong> modo preciso a Cambridge.<br />

Lo scioglimento delle istituzioni religiose e la creazione della chiesa anglicana ad<br />

opera di Enrico VIII rischiò di co<strong>in</strong>volgere anche i college, vista la ricerca assillante<br />

di risorse f<strong>in</strong>anziarie da parte del sovrano. La m<strong>in</strong>accia fu sventata grazie alla<br />

presenza di rappresentati dei collegi a corte, e <strong>in</strong>fatti proprio a quell'epoca risale la<br />

pratica di nascondere l'entità reale delle ricchezze dei collegi, al f<strong>in</strong>e di sottrarle agli<br />

attacchi periodici di governi <strong>in</strong> difficoltà economiche.<br />

Enrico VIII si tramutò tuttavia <strong>in</strong> seguito <strong>in</strong> un munifico f<strong>in</strong>anziatore di Oxbridge,<br />

utilizzando le <strong>in</strong>genti risorse provenienti dallo scioglimento delle istituzioni religiose<br />

per creare due grandi collegi: Tr<strong>in</strong>ity College (Cambridge, 1546) e Christchurch<br />

College (Oxford). Un sovrano del '400 o del '500 era sp<strong>in</strong>to a fondare un collegio da<br />

motivi quali la necessità di provvedere alla formazione degli amm<strong>in</strong>istratori del<br />

Regno (o della Chiesa), oppure dalla volontà di rendere evidenti i propri atti di<br />

liberalità e dal bisogno di assicurarsi preghiere <strong>in</strong> perpetuità per la salvezza<br />

dell'anima.<br />

I collegi riflettevano appieno la struttura sociale del tempo, provvedendo <strong>in</strong> modo<br />

rapido (senza ostacoli e senza esami) all'educazione dei noblemen, alloggiati <strong>in</strong><br />

residenze di carattere patrizio e ricevuti alla tavola dei fellow coniltitolodifellow<br />

commoner. 46<br />

Lo status degli altri studenti, che pagavano una retta molto più bassa,<br />

era <strong>in</strong>vece più simile a quello degli studenti moderni.<br />

A partire dal 1850 tuttavia le trasformazioni sociali prodotte dalla rivoluzione<br />

<strong>in</strong>dustriale <strong>in</strong>taccarono le strutture e le regole di Cambridge e portarono


all'abolizione delle differenze di trattamento tra gli studenti noblemen e pensioners.<br />

Dopo secoli di esclusione anche le donne vennero ammesse ad Oxbridge:<br />

nell'Ottocento <strong>in</strong>iziarono a fondare i propri collegi, vennero poi ammesse a seguire i<br />

corsi ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e furono <strong>in</strong>tegrate completamente nell'università (nel 1920 a Oxford e<br />

nel 1948 a Cambridge). Dagli anni Settanta <strong>in</strong> poi tutti i college maschili si sono<br />

aperti alle studentesse prima ed <strong>in</strong> seguito a fellow di sesso femm<strong>in</strong>ile. L'ultimo<br />

college di Cambridge ad accettare l’<strong>in</strong>novazione è stato Magdalene College, nel<br />

1987. La diversità del corpo studentesco è stata promossa a partire dal 1962,<br />

quando lo Stato si è accollato tasse universitarie, retta collegiale e parte del costo di<br />

mantenimento per tutti gli studenti undergraduate britannici, rimuovendo gli ostacoli<br />

economici all'accesso. 47<br />

Tuttavia, poiché permanevano "barriere sociali <strong>in</strong>visibili"<br />

all'ammissione, l'università ed i vari college hanno promosso delle politiche attive<br />

per attirare studenti provenienti da ambienti disagiati, da scuole tradizionalmente<br />

fuori dal circuiti di Cambridge (Target School Program) e da gruppi religiosi o etnici<br />

m<strong>in</strong>oritari (GEEMA - Group to Encourage Ethnic M<strong>in</strong>ority Applications). Collegi e<br />

dipartimenti <strong>in</strong>coraggiano l'accesso ai disabili, offrendosi di costruire le strutture di<br />

accoglienza necessarie per le diverse necessità. <strong>Le</strong> biblioteche dispongono di<br />

sistemi per la traduzione <strong>in</strong> braille di testi accademici e, a richiesta, possono<br />

<strong>in</strong>cidere su nastro tutto il materiale necessario per uno studente non vedente.<br />

Il K<strong>in</strong>g's College di Cambridge si è imposto l'obiettivo di ridurre la quota di studenti<br />

provenienti dalle scuole private (chiamate "public schools" per uno dei tanti<br />

paradossi <strong>in</strong>glesi), dopo che per secoli i public school boy avevano costituito la<br />

stragrande maggioranza del corpo studentesco. 48 K<strong>in</strong>g's è riuscito ad aumentare la<br />

proporzione degli studenti provenienti dalle scuole statali dal 50% al 80% del totale,<br />

anche se occorre ricordare che, sebbene solo il 7% degli studenti britannici<br />

consegua la maturità nelle scuole private, queste ancora forniscono quasi la metà<br />

degli studenti di Cambridge. Anche il governo sollecita le università ad una maggior<br />

diversificazione del corpo studentesco ed all'aumento del numero di studenti<br />

provenienti da scuole pubbliche, proprio perché il sistema attuale può essere<br />

migliorato, sebbene negli ultimi anni si siano compiuti importanti passi <strong>in</strong> avanti.<br />

Se Cambridge ha perso negli ultimi due secoli parte del proprio potere politico, ha<br />

tuttavia aumentato la propria prem<strong>in</strong>enza <strong>in</strong>ternazionale nella ricerca scientifica.<br />

Infatti, grazie alla reputazione dell'università, i due maggiori college di Cambridge,<br />

Tr<strong>in</strong>ity e St.John's, hanno potuto create importanti parchi tecnologici, che attirano<br />

capitali e ricercatori da tutto il mondo. In questa maniera i collegi si assicurano non<br />

solo un reddito importante, ma contribuiscono anche alla diffusione della ricerca<br />

universitaria nei circuiti economici, stimolando l'<strong>in</strong>novazione tecnologica.<br />

4.1.2 La struttura del college<br />

Figura dom<strong>in</strong>ante nei collegi di Oxbridge èilfellow. Ifellow sono degli accademici<br />

assunti dal collegio con contratti a tempo determ<strong>in</strong>ato, solitamente della durata di 4<br />

anni r<strong>in</strong>novabili. Dopo un certo numero di r<strong>in</strong>novi il contratto diventa a vita ed il<br />

fellow può rimanere ospite dell'istituzione f<strong>in</strong>o alla propria morte. I junior research<br />

fellow non hanno obblighi di <strong>in</strong>segnamento né <strong>in</strong> college né all'università e possono<br />

così proseguire le proprie ricerche nei primi anni della carriera universitaria. Gli altri


fellow, <strong>in</strong>vece, oltre a dedicarsi alla ricerca, sono responsabili dell'attività didattica<br />

del collegio: generalmente svolgono le funzioni di tutor, supervisor o director of<br />

studies. Per <strong>in</strong>segnare nei dipartimenti, tuttavia, essi devono ricevere un <strong>in</strong>carico<br />

separato. Gli economisti John Maynard Keynes e Piero Sraffa furono esempi<br />

eccezionali di fellow che non ricoprirono <strong>in</strong>carichi di <strong>in</strong>segnamento a livello<br />

universitario.<br />

L'<strong>in</strong>segnamento nel college avviene sotto forma di supervision, <strong>in</strong>contri settimanali<br />

tra supervisors e studenti. Il supervisor è generalmente un fellow specializzato nella<br />

materia di studio dello studente, mentre per le materie non "coperte" all'<strong>in</strong>terno del<br />

collegio vengono usati graduate student oppure docenti di altri collegi. Durante la<br />

supervision, che avviene per lo più con un solo studente e meno frequentemente<br />

con due o tre <strong>in</strong>sieme (a seconda della materia), il docente corregge e discute con<br />

lo studente il lavoro svolto durante la settimana. La supervision non sostituisce le<br />

lezioni universitarie impartite nella facoltà, ma le <strong>in</strong>tegra. 49<br />

Il college di Cambridge fornisce <strong>in</strong>oltre sostegno e orientamento a tutti i livelli,<br />

guidando lo studente nella scelta dei corsi e nelle questioni accademiche generali. Il<br />

tutor èunfellow cui lo studente può rivolgersi per problemi materiali di ogni tipo,<br />

dall'alloggio alle difficoltà f<strong>in</strong>anziarie, mentre per le questioni di discipl<strong>in</strong>a <strong>in</strong>terna del<br />

college deve rifarsi al Dean. Se lo studente poi ha problemi di carattere personale<br />

che non desidera discutere con i docenti, può rivolgersi al cappellano del college<br />

oppure ad un rappresentante studentesco, il welfare officer. Esistono anche l<strong>in</strong>ee<br />

telefoniche di sostegno gestite da studenti universitari (helpl<strong>in</strong>e) per aiutare i<br />

colleghi stressati, <strong>in</strong>certi o <strong>in</strong> difficoltà.<br />

Ogni college dispone di una biblioteca, che si affianca a quella centrale<br />

dell'università (quasi sei milioni di titoli) ed a quelle più specializzate dei dipartimenti.<br />

<strong>Le</strong> biblioteche dei collegi, le più grandi delle quali possono raggiungere 100.000<br />

volumi, contengono per lo più opere di carattere generale, necessarie per la<br />

preparazione di un saggio o la stesura di una tes<strong>in</strong>a. Gli orari di apertura delle<br />

biblioteche collegiali farebbero sognare qualsiasi studente italiano: la biblioteca di<br />

Tr<strong>in</strong>ity College ad esempio è aperta sette giorni a settimana dalle 9 alle 24. A St<br />

John's, K<strong>in</strong>g's, Darw<strong>in</strong> ed <strong>in</strong> altri college l'accesso con carta magnetica consente di<br />

entrare tutti i giorni 24 ore su 24, senza bisogno di personale di sorveglianza<br />

notturna. I cataloghi di tutte le biblioteche (collegiali, dipartimentali University<br />

Library) sono <strong>in</strong>teramente <strong>in</strong>formatizzati e sono consultabili contemporaneamente<br />

con un collegamento unico disponibile via Internet.<br />

Tutti i college hanno un collegamento <strong>in</strong>ternet, sale computer e talvolta offrono un<br />

servizio di prestito di computer e stampanti. I nuovi edifici sono sempre cablati.<br />

La vita dello studente di Cambridge non si concentra solo sullo studio e sulla<br />

ricerca. Alle matricole viene spiegato di solito che a Cambridge si possono fare tre<br />

cose: studiare, socializzare e fare sport; ma soltanto due su tre si possono far bene<br />

e tocca allo studente scegliere la comb<strong>in</strong>azione più adatta. La vita <strong>in</strong> comune nelle<br />

strutture collegiali moltiplica le occasioni di <strong>in</strong>contro e di discussione. Gli studenti<br />

undergraduate passano di solito all'<strong>in</strong>terno del collegio tutti i tre anni necessari ad<br />

ottenere un BA e, se lo spazio nelle sedi storiche non dovesse bastare, vengono<br />

alloggiati <strong>in</strong> edifici di proprietà del collegio sparsi nella città. L'attribuzione delle


stanze migliori premia coloro che hanno ottenuto i risultati più brillanti, mentre per gli<br />

altri l'assegnazione avviene per sorteggio. Gli studenti sono fortemente <strong>in</strong>coraggiati<br />

apranzareeacenare <strong>in</strong>sieme nella mensa del college, che, nei college più antichi,<br />

consiste <strong>in</strong> un grande salone gotico alle cui pareti sono affissi i ritratti degli ex<br />

studenti e dei fellow. A Tr<strong>in</strong>ity College si pranza sotto lo sguardo di Newton, Francis<br />

Bacon e Lord Byron, discutendo di politica, storia, fisica e di altri pettegolezzi. La<br />

vic<strong>in</strong>anza delle stanze favorisce le discussioni, e le common rooms, con televisione,<br />

quotidiani e riviste, sono un'importante punto di <strong>in</strong>contro.<br />

Come e più di quanto accade nelle università statunitensi della Ivy <strong>Le</strong>ague esistono<br />

a Cambridge moltissime associazioni, sia a livello collegiale che a livello<br />

universitario. Alcune servono come trampol<strong>in</strong>i per la carriera politica, come la<br />

società di dibattito (Union Society) o il s<strong>in</strong>dacato studentesco; altre servono a<br />

costituire delle reti di conoscenze <strong>in</strong> settori specifici; altre <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e hanno scopi<br />

esclusivamente religiosi, sportivi o di svago. Si possono imparare le l<strong>in</strong>gue,<br />

collaborare ad un giornale studentesco (Varsity), dip<strong>in</strong>gere o partecipare alle sfide<br />

sportive annuali con Oxford (varsity match). Nel campo sportivo tre sport<br />

primeggiano ad Oxbridge: il cricket, il rugby ed il canottaggio. Il calcio <strong>in</strong>vece è<br />

ancora considerato uno "sport nuovo", anche se le regole del gioco sono state<br />

scritte nell'Ottocento sui prati di Tr<strong>in</strong>ity College.<br />

Gli sport mantengono ancora <strong>in</strong> qualche modo le primitive caratterizzazioni<br />

imperiali: discipl<strong>in</strong>a, gioco di squadra e sforzo collettivo. Sono sicuramente tra le<br />

attività che creano un forte spirito di corpo ed accade così che ogni collegio abbia il<br />

proprio campo di calcio e di rugby <strong>in</strong> <strong>in</strong>verno, trasformato <strong>in</strong> campo di cricket <strong>in</strong><br />

estate.<br />

La vita degli studenti undergraduate e graduate non sono identiche, poiché il<br />

secondo dipende meno dal college e svolge gran parte della propria attività di<br />

ricerca nel dipartimento. Il graduate <strong>in</strong>oltre viene alloggiato più di frequente <strong>in</strong><br />

residenze esterne. La differenza d'età tra i due gruppi contribuisce <strong>in</strong>oltre a<br />

modificare gusti e comportamenti, anche se non porta ad una completa<br />

separazione: <strong>in</strong>fatti alcuni studenti graduate contribuiscono ad accogliere e ad<br />

<strong>in</strong>trodurre alla vita collegiale le matricole, e fungono spesso da supervisor per gli<br />

studenti undergraduate.<br />

4.1.3 Ammissione e sostegno f<strong>in</strong>anziario<br />

I criteri di ammissione a Cambridge variano per gli studenti undergraduate e per<br />

quelli graduate. I primi vengono ammessi <strong>in</strong> base al risultato degli A-level (esami<br />

equivalenti alla maturità italiana), ad una prova di conoscenza della l<strong>in</strong>gua <strong>in</strong>glese<br />

(per i non britannici), alla qualità di due lettere di presentazione ed al valore dei<br />

lavori scritti svolti durante il cursus scolastico. Essi devono <strong>in</strong>oltre sostenere <strong>in</strong><br />

college una serie di colloqui con i fellow, sotto la direzione dell'admission tutor. Il<br />

colloquio mira a stabilire il potenziale accademico e l'agilità mentale del candidato,<br />

più che lo stato delle sue conoscenze. Per i graduate <strong>in</strong>vece l'ammissione è decisa<br />

unicamente dai dipartimenti e solo <strong>in</strong> un secondo momento essi vengono assegnati<br />

ad un college. Metro di giudizio sono i risultati degli esami sostenuti, il voto di


laurea, le lettere di presentazione di docenti universitari, la conoscenza della l<strong>in</strong>gua<br />

<strong>in</strong>glese (per gli stranieri) e l'esito di un eventuale colloquio. Per il dottorato di ricerca<br />

(PhD) <strong>in</strong>oltre è necessario sottoporre al dipartimento <strong>in</strong>teressato uno statement of<br />

purpose (progetto di ricerca) conv<strong>in</strong>cente, e trovare un docente disposto a seguire<br />

la ricerca.<br />

L'ottantasei per cento degli studenti undergraduate ammessi a Cambridge nell'anno<br />

accademico 1996-97 aveva ottenuto il massimo dei voti <strong>in</strong> almeno 3 A levels, l'11%<br />

rientrava nel primo grad<strong>in</strong>o al disotto del voto massimo e solo il 3% aveva ottenuto<br />

voti <strong>in</strong>feriori. La competizione per un posto a Cambridge è maggiore per gli stranieri,<br />

i quali presentano il 17% delle domande ma costituiscono solo il 9.7% degli<br />

undergraduate ammessi. Nel 1996-97 ci sono stati 10.757 candidati per i corsi<br />

undergraduate, di cui 2.868 sono stati accettati.<br />

A livello graduate la competizione per ottenere un posto è ancora maggiore: su<br />

9.527 candidati (il 74% dei quali stranieri), solo 1660 (il 56.5% dei quali stranieri)<br />

hanno <strong>in</strong>iziato il corso nel 1996-97. 50<br />

La partecipazione femm<strong>in</strong>ile sta rapidamente<br />

aumentando e si può prevedere che supererà la partecipazione maschile tra<br />

qualche anno. Ancora nel 1968 le donne rappresentavano solo l'11% della<br />

popolazione studentesca complessiva, mentre oggi hanno raggiunto il 44%.<br />

Nel 1996-97 solo il 48% degli studenti undergraduate ammessi a Cambridge<br />

proveniva da scuole statali, anche se ciò corrisponde al numero di studenti che<br />

hanno fatto domanda (il 49%). 51<br />

La presenza di un 44% di studenti provenienti da<br />

scuole private è una conseguenza sia dei voti più alti ottenuti da questi ultimi ai<br />

GCE A levels, sia della loro maggior propensione per Cambridge, determ<strong>in</strong>ata<br />

spesso da precedenti famigliari. I college accettano oggi la critica, tradizionalmente<br />

rivolta ai processi di ammissione, secondo la quale i meriti accademici siano almeno<br />

parzialmente determ<strong>in</strong>ati da fattori socio-culturali. È necessario dunque <strong>in</strong>trodurre<br />

procedure che tengano <strong>in</strong> conto questi aspetti, permettendo davvero di ammettere<br />

ad Oxbridge gli studenti più capaci. 52 Per questa ragione sono stati lanciati i<br />

programmi Target Schools e Cambridge Access Scheme sopra-citati. I collegi<br />

<strong>in</strong>viano nelle scuole pubbliche da cui non siano mai pervenute candidature i propri<br />

studenti e fellow, i quali illustrano agli scolari le potenzialità dell'università,<br />

l'organizzazione degli studi, i criteri di ammissione e le opportunità di ottenere<br />

sostegno f<strong>in</strong>anziario. Il progetto Access Scheme cerca <strong>in</strong>oltre di <strong>in</strong>coraggiare gli<br />

studenti disagiati a presentare domanda. La sola esistenza di statistiche pubbliche<br />

sulla distribuzione dei candidati per sesso, razza e provenienza scolastica stimola<br />

l'università di Cambridge a riequilibrare il corpo studentesco.<br />

Il f<strong>in</strong>anziamento degli studi è radicalmente diverso per i graduate egli<br />

undergraduate. Tuttavia il quadro è <strong>in</strong> rapida evoluzione a causa delle riforme<br />

proposte dal governo Blair.<br />

Per quanto riguarda gli studenti undergraduate, f<strong>in</strong>o ad oggi essi dovevano pagare<br />

solo nom<strong>in</strong>almente le tasse dell'università (university composition fee) e del collegio<br />

(college fee). Per conto loro provvedeva <strong>in</strong>vece lo Stato, tramite le Local Education<br />

Authorities. 53 Inoltre, a partire dal 1962 lo Stato f<strong>in</strong>anziava anche i costi di<br />

mantenimento degli studenti (ma<strong>in</strong>tenance grant), permettendo loro di iscriversi<br />

all'università più adatta e non necessariamente a quella sotto casa. Queste borse


erano means tested, attribuite cioè <strong>in</strong> base alle condizioni f<strong>in</strong>anziarie della famiglia<br />

di orig<strong>in</strong>e. I governi conservatori degli anni '80 e '90, tuttavia, le hanno<br />

progressivamente ridotte ed esse hanno perso, tra il 1977 ed il 1997, il 40% del loro<br />

valore d'acquisto. Sono stati <strong>in</strong>vece potenziati i prestiti studenteschi. 54<br />

Quest'anno il governo Blair ha deciso di abolire <strong>in</strong>teramente le borse di<br />

mantenimento, sostituendole <strong>in</strong> parte con maggiori prestiti studenteschi. Tali prestiti<br />

dovranno essere restituiti dopo la laurea e precisamente quando lo studente<br />

raggiungerà le 10.000 sterl<strong>in</strong>e di reddito annuo (28.5 milioni di lire). Inoltre il<br />

governo ha deciso di far pagare direttamente allo studente 1000 sterl<strong>in</strong>e annue di<br />

tassa universitaria e di non versare più ai college di Oxbridge la college fee,<br />

trasferendo direttamente tale somma all'università. In questa operazione, i cui<br />

dettagli non sono ancora def<strong>in</strong>iti e che verrà applicata progressivamente, i collegi<br />

perderanno circa il 20% delle risorse attualmente provenienti dalle college fee e<br />

probabilmente saranno obbligati a chiedere un aumento delle rette ai graduate<br />

student e agli studenti stranieri.<br />

Seguendo <strong>in</strong> parte le raccomandazioni della commissione Dear<strong>in</strong>g 55<br />

, il governo<br />

britannico ritiene che gli studenti universitari dovrebbero <strong>in</strong> futuro contribuire<br />

maggiormente al costo della propria educazione, dato che la collettività li mantiene<br />

agli studi consentendo loro, una volta laureati, di percepire redditi superiori alla<br />

media. Inoltre, <strong>in</strong> tempi di restrizione f<strong>in</strong>anziaria, il governo non ritiene del tutto<br />

giustificato f<strong>in</strong>anziare i collegi di Oxbridge, dest<strong>in</strong>ati a studenti più brillanti della<br />

media e dunque, <strong>in</strong> teoria, meno bisognosi di aiuto.<br />

I collegi però sostengono che l'eccellenza accademica ha costi supplementari e che<br />

sarebbe folle m<strong>in</strong>are alle basi un sistema educativo di fama mondiale. Inoltre<br />

l'aumento delle tasse universitarie e la riduzione delle borse versate dallo Stato<br />

rischierebbero di penalizzare proprio gli studenti più poveri che il governo dice di<br />

voler aiutare: essi probabilmente ridimensionerebbero le proprie ambizioni<br />

universitarie pur di non entrare nella vita lavorativa con troppi debiti. Come ha scritto<br />

Amartya Sen, professore di economia e filosofia a Harvard e ora Master di Tr<strong>in</strong>ity<br />

College (Cambridge) "There can be little doubt that a good college education can<br />

make a dramatic difference to human abilities and achievements. Not only can it<br />

transform <strong>in</strong>dividual lives, its role <strong>in</strong> social change can be crucial, <strong>in</strong>clud<strong>in</strong>g changes<br />

that have greatly contributed to movements for equity and social justice <strong>in</strong> the<br />

world". 56<br />

Questi cambiamenti porteranno ad una convergenza tra i meccanismi di<br />

f<strong>in</strong>anziamento degli studi graduate ed undergraduate. Già oggi i graduate non<br />

ricevono sussidi statali automatici e f<strong>in</strong>anziano i propri studi con borse di studio<br />

pubbliche e private (provenienti ad esempio dalla British Accademy, ecc.), con<br />

crediti bancari e con contributi famigliari. Per non compromettere gli esiti scolastici<br />

l'Università di Cambridge proibisce ai propri studenti di lavorare durante l'anno<br />

accademico (tranne, naturalmente, per svolgere supervision).<br />

Nel sistema attuale anche i college contribuiscono al f<strong>in</strong>anziamento dei propri<br />

studenti: alcuni hanno istituito borse proprie (scholarship e studentship) f<strong>in</strong>anziate<br />

con i ricavi provenienti dal patrimonio; altri dispongono di fondi di emergenza per<br />

studenti <strong>in</strong> difficoltà (hardship grant). Il sistema collegiale offre <strong>in</strong>oltre una


molteplicità di sussidi: vi sono borse generali, fondi <strong>in</strong>tercollegiali per f<strong>in</strong>anziare<br />

specificamente gli studi di coloro che provengono dai paesi poveri (ad esempio<br />

dall'Asia, dall'Africa o dai paesi del Commonwealth), premi <strong>in</strong> denaro, travel,<br />

research o book grant f<strong>in</strong>anziati da lasciti specifici da parte di ex allievi.<br />

Tasse collegiali ed universitarie per uno studente undergraduate di<br />

Cambridge 57<br />

Studenti GB<br />

oUE(£)<br />

Studenti non<br />

UE nelle arti<br />

(£)<br />

Studenti<br />

non UE nelle<br />

scienze (£)<br />

Studenti<br />

non UE <strong>in</strong><br />

medic<strong>in</strong>a (£)<br />

University<br />

Composition Fee<br />

2.540 6.306 8.262 15.288<br />

College Fee<br />

(average)<br />

1.680 1.680 1.680 1.680<br />

Totale 4.220 7.986 9.942 16.968<br />

Si ripete che, f<strong>in</strong>o ad oggi, le University e College fees, erano completamente<br />

rimborsate dal governo <strong>in</strong>glese agli studenti di provenienza EU.<br />

4.1.4 Struttura amm<strong>in</strong>istrativa<br />

I collegi si autogovernano e le decisioni vengono prese quasi <strong>in</strong>teramente dai dons<br />

(soprannome dei fellow di Oxbridge), <strong>in</strong>dipendentemente dagli enti locali, dal<br />

governo, o dalle organizzazioni di ex studenti. Il Master (talvolta chiamato President<br />

o Prevost) presiede il college ed è nom<strong>in</strong>ato dai fellow.<br />

Gli <strong>in</strong>vestimenti e le f<strong>in</strong>anze del collegio sono amm<strong>in</strong>istrati dal Senior Bursar, il quale<br />

è generalmente un fellow (Keynes fu Bursar di K<strong>in</strong>g's College negli anni Venti e<br />

Trenta). Gli <strong>in</strong>vestimenti f<strong>in</strong>anziari sono generalmente gestiti da operatori<br />

specializzati, anche se le scelte strategiche vengono prese dal Bursar. Lo Junior<br />

Bursar amm<strong>in</strong>istra <strong>in</strong>vece la spesa corrente, <strong>in</strong>teragendo direttamente con gli<br />

studenti. Il Bursar, il Junior Bursar, il Master e rappresentanti dei fellow<br />

costituiscono il College Council.<br />

4.1.5 <strong>Le</strong> basi f<strong>in</strong>anziarie dei college<br />

I bilanci dei collegi di Oxbridge sono estremamente difficili da <strong>in</strong>terpretare <strong>in</strong><br />

dettaglio, poiché seguono particolari criteri <strong>in</strong> cui flussi e stock sono spesso<br />

registrati <strong>in</strong>sieme. <strong>Le</strong> tabelle sono spesso volutamente poco esplicative, per<br />

difendere i collegi da possibili <strong>in</strong>gerenze esterne (ad esempio governative) e per<br />

garantire loro autonomia f<strong>in</strong>anziaria. Tuttavia, senza soffermarsi sui dettagli, è<br />

possibile def<strong>in</strong>ire le strategie generali di f<strong>in</strong>anziamento dei collegi di Cambridge: i<br />

collegi con patrimoni cospicui vivono soprattutto dei frutti del capitale ricevuto e<br />

re<strong>in</strong>vestito nel corso dei secoli; quelli più poveri si affidano soprattutto ai contributi<br />

studenteschi, agli affitti delle stanze, ai proventi ottenuti dall'organizzazione di<br />

sem<strong>in</strong>ari e conferenze esterne e a donazioni private. I collegi più ricchi trasferiscono


parte delle proprie entrate ai college più poveri attraverso un fondo di perequazione.<br />

Nella tabella seguente sono riportati i proventi che i vari collegi ricavano<br />

dall'endowment. Tali cifre sono <strong>in</strong>dicative, poiché dipendono da def<strong>in</strong>izioni contabili<br />

molto particolari.<br />

Rendite <strong>in</strong> conto capitale e contributi al fondo di perequazione per alcuni<br />

collegi di Cambridge nel 1997 58<br />

Anno di<br />

fondazione<br />

Rendita<br />

annua<br />

teorica del<br />

collegio<br />

(M£)<br />

Contributo<br />

al fondo di<br />

perquazione<br />

(M£)<br />

Tr<strong>in</strong>ity 1546 15.20 0.67<br />

St John's 1511 3.66 0.17<br />

Gonville and Caius 1348 2.94 0<br />

Jesus 1496 2.23 0.11<br />

Churchill 1958 0.96 0<br />

New Hall 1954 0.56 0<br />

Darw<strong>in</strong> 1965 0.47 0<br />

Rob<strong>in</strong>son 1974 0.36 0<br />

Totale per i 31 collegi - 45.30 1.33<br />

Tr<strong>in</strong>ity è di gran lunga l'istituzione collegiale più ricca della Gran Bretagna e <strong>in</strong>cassa<br />

da sola un terzo delle rendite nom<strong>in</strong>ali dei college di Cambridge, contribuendo per<br />

circa metà al fondo di perequazione. Come segnalato da Sen, Tr<strong>in</strong>ity dona ogni<br />

anno più di quanto non spenda direttamente per la gestione delle proprie strutture. 59<br />

È <strong>in</strong>teressante osservare che l'endowment tradizionale dei college era costituito da<br />

terreni, tanto che si era soliti dire <strong>in</strong> passato che sarebbe stato possibile andare a<br />

piedi da Cambridge ad Oxford senza mai uscire dalle terre di proprietà di Tr<strong>in</strong>ity<br />

College (Cambridge). Tr<strong>in</strong>ity rimane tutt'ora il terzo proprietario terriero della Gran<br />

Bretagna, dopo la Corona e la Chiesa Anglicana. Queste proprietà <strong>in</strong>oltre non sono<br />

solo un anacronismo f<strong>in</strong>anziario, ma producono un gettito annuale estremamente<br />

elevato. Tr<strong>in</strong>ity ha promosso la costruzione, su terreni di sua proprietà, di uno dei<br />

maggiori porti per conta<strong>in</strong>ers della Gran Bretagna. Alle porte di Cambridge ha<br />

costruito un Science Park, cedendo <strong>in</strong> leas<strong>in</strong>g i propri terreni (edificabili) 60<br />

asocietà<br />

che lavorano esclusivamente nel campo della ricerca e dello sviluppo. Inoltre, se un<br />

comune decide di rendere edificabili proprietà di Tr<strong>in</strong>ity, il collegio <strong>in</strong>cassa notevoli<br />

plusvalenze. Non bisogna dimenticare <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e i più tradizionali proventi da attività<br />

agricole e da contratti di locazione.<br />

Una parte del patrimonio è <strong>in</strong>vestita <strong>in</strong> azioni e obbligazioni attraverso <strong>in</strong>termediari<br />

f<strong>in</strong>anziari. I bursars dei grandi collegi seguono una sorta di "regola d'ora": le<br />

donazioni devono essere impiegate per accrescere il capitale del collegio e non per<br />

aumentare la spesa corrente (salvo naturalmente v<strong>in</strong>coli particolari posti dal<br />

donatore); solo il reddito prodotto dall'<strong>in</strong>vestimento deve essere speso.<br />

L'Independent ha stimato l'anno scorso il patrimonio di Tr<strong>in</strong>ity pari a 300 milioni di<br />

sterl<strong>in</strong>e e quello di St John's a 90 milioni. Queste cifre non sono state confermate


però dai responsabili dei due collegi.<br />

Nel 1989-90 i proventi dell'endowment coprivano oltre 80% delle spese di Tr<strong>in</strong>ity<br />

College, Cambridge, e di tre college di Oxford, Christchurch, St John's e All Souls. 61<br />

Nello stesso anno, 29 dei 37 college di Oxbridge fondati prima del 1920 potevano<br />

contare sul proprio endowment per coprire oltre il 40% delle proprie spese. In<br />

nessun caso l'endowment copriva meno del 20% delle spese.<br />

Un bilancio cumulativo semplificato, relativo all’<strong>in</strong>sieme dei college di Cambridge,<br />

può essere trovato<strong>in</strong> un <strong>in</strong>tervento di J. Womack dal titolo “University and College<br />

F<strong>in</strong>ance” 62<br />

. Riportiamo nel seguito le cifre più significative relative all’a.a. 1992-93.<br />

Tavola ricapitolativa delle entrate a.a.1992-93<br />

Motivazione M£ %<br />

Tasse universitarie 32,6 27,5%<br />

Income from <strong>in</strong>vestments 43,0 36,3%<br />

Trust fund <strong>in</strong>come 11,5 9,7%<br />

Affitto stanze ed organizzazione conferenze 13,6 11,5%<br />

Ricavi mensa 17,7 15,0%<br />

Totale 118,4 100,0%<br />

Tavola ricapitolativa delle uscite a.a.1992-93<br />

Motivazione M£ %<br />

Vitto e alloggio 54,4 46,0%<br />

Edilizia (costruzioni/ristrutturazioni) 9,5 8,0%<br />

Didattica e ricerca 38,0 32,0%<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione 7,0 6,0%<br />

Altro (tra cui borse di studio, campi sportivi, ecc.) 9,5 8,0%<br />

Totale 118,4 100,0%<br />

4.1.6 La fondazione di nuovi collegi a Cambridge dal 1945 ad oggi 63<br />

Dal 1284 ad oggi sono stati fondati a Cambridge 31 college, di cui ben 11 (7 collegi<br />

e 4 'società' semicollegiali) dopo la seconda guerra mondiale. 64<br />

Qualche cenno alle<br />

condizioni che ne hanno determ<strong>in</strong>ato la nascita può essere utile.<br />

Churchill College venne fondato nel 1958 per ricordare il ruolo di W<strong>in</strong>ston Churchill<br />

nella seconda guerra mondiale, per stimolare la ricerca nelle scienze e nella<br />

tecnologia, e per collegare l'università con l'<strong>in</strong>dustria. Il successo di un appello e di<br />

una sottoscrizione pubblica permisero la creazione di un collegio con 60 fellow e<br />

540 studenti residenti <strong>in</strong> un campus di 17 ettari. Il collegio conserva parte<br />

dell'archivio di Churchill e materiale relativo ad altri politici conservatori e a<br />

scienziati. Rob<strong>in</strong>son College nacque <strong>in</strong>vece dall'<strong>in</strong>iziativa di David Rob<strong>in</strong>son, ricco<br />

cittad<strong>in</strong>o di Cambridge che desiderava contribuire al sistema educativo della sua<br />

città f<strong>in</strong>anziando la costruzione del college negli anni Settanta <strong>in</strong> collaborazione con<br />

Gonville and Caius. 65 Darw<strong>in</strong> College e Clare Hall nacquero <strong>in</strong>vece come filiazioni<br />

dirette di altri college che desideravano istituire un luogo adatto al crescente<br />

numero di graduate student, senza aumentare eccessivamente la dimensione dei


collegi esistenti. Darw<strong>in</strong> fu fondato da Tr<strong>in</strong>ity, St John's e Gonville and Caius<br />

utilizzando le proprietà e la dimora della famiglia di Charles Darw<strong>in</strong>, autore della<br />

teoria sull'evoluzione della specie. Clare Hall è una creatura dell'antico Clare<br />

College, resa possibile grazie a sostanziali contributi della Ford Foundation e della<br />

Old Dom<strong>in</strong>ion Foundation.<br />

4.1.7 La popolazione studentesca dei college di Cambridge al 31-12-1996 66<br />

Undergr. Graduate Totale Donne Stranieri<br />

Christ's 402 120 522 31% 14%<br />

Churchill 431 303 734 30% 31%<br />

Clare 417 190 607 42% 15%<br />

Clare Hall - 130 130 46% 77%<br />

Corpus Christi 264 192 456 41% 26%<br />

Darw<strong>in</strong> - 522 522 35% 54%<br />

Down<strong>in</strong>g 391 209 600 34% 15%<br />

Emmanuel 438 203 641 41% 17%<br />

Fitzwilliam 448 194 642 31% 17%<br />

Girton 489 192 681 49% 20%<br />

Gonville & Caius 470 282 752 37% 18%<br />

Homerton 474 404 878 81% 3%<br />

Hughes Hall 9 327 336 38% 44%<br />

Jesus 464 227 691 42% 16%<br />

K<strong>in</strong>g's 417 427 644 42% 22%<br />

Lucy Cavendish 73 95 168 100% 35%<br />

Magdalene 315 183 498 36% 27%<br />

New Hall 351 92 443 100% 21%<br />

Newnham 314 146 560 100% 21%<br />

Pembroke 385 207 592 38% 21%<br />

Peterhouse 260 112 372 30% 21%<br />

Queens' 492 293 785 36% 21%<br />

Rob<strong>in</strong>son 384 139 523 34% 16%<br />

St Cather<strong>in</strong>és 417 160 577 39% 13%<br />

St Edmund's 54 175 229 25% 61%<br />

St John's 560 338 898 35% 21%<br />

Selwyn 371 136 507 37% 13%<br />

Sidney Sussex 323 144 467 39% 18%<br />

Tr<strong>in</strong>ity 668 374 1.042 31% 30%<br />

Tr<strong>in</strong>ity Hall 350 257 607 39% 28%<br />

Wolfson 74 476 550 31% 50%<br />

Totale 10.585 7.069 17.654 43% 24%<br />

Alcuni college, come Lucy Cavendish, St Edmund’s e Wolfson, accettano <strong>in</strong><br />

prevalenza studenti avanti negli anni, detti mature student.


4.2 Primo caso: St. John's College<br />

St John's College è stato fondato nel 1511 da Lady Margaret Beaufort, madre di<br />

Enrico VII Re d'<strong>Inghilterra</strong>, conv<strong>in</strong>ta dal proprio confessore, John Fisher, vescovo di<br />

Rochester , a trasformare il vecchio ospedale della città <strong>in</strong> un collegio dedicato a<br />

San Giovanni Evangelista. F<strong>in</strong> dalla fondazione St John's si è del<strong>in</strong>eato come<br />

un'istituzione particolarmente facoltosa e qualificata, ed è ancora oggi il secondo<br />

college più ricco di Cambridge dopo Tr<strong>in</strong>ity. Dalla data di fondazione il Collegio è<br />

rimasto un'istituzione <strong>in</strong>dipendente e non riceve nessun contributo diretto da parte<br />

dello Stato; autof<strong>in</strong>anzia la sua attività grazie all'endowment e contribuisce, come si<br />

è visto, alle spese dell'università e degli altri college. Tra gli ex studenti o fellow<br />

troviamo tre primi m<strong>in</strong>istri britannici (tra cui Palmerston), vari premi Nobel e<br />

numerosi v<strong>in</strong>citori di ori olimpici.<br />

4.2.1 Profilo didattico<br />

A) Ruolo attuale e dimensioni<br />

Nel 1996-97 St John's aveva 120 fellow, 560 studenti undergraduate e 338<br />

graduate, dei quali il 35% è costituito da ragazze e il 21% da stranieri. Tutti gli exallievi,<br />

attualmente circa 12.000, vengono considerati membri a vita del collegio.<br />

Scienze naturali, l<strong>in</strong>gue, <strong>in</strong>gegneria ed economia sono le materie per le quali St<br />

John's è più qualificato, ma vengono ammessi studenti da tutte le discipl<strong>in</strong>e.<br />

Malgrado l'alto numero di studenti, St John's è riuscito a mantenere negli anni una<br />

forte coesione <strong>in</strong>terna e un'apertura <strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>are, che lo rendono<br />

particolarmente vivo.<br />

B) Ammissione e performance<br />

Selezione e supporto f<strong>in</strong>anziario<br />

Il college ammette gli studenti dopo aver valutato i risultati scolastici (A-level per le<br />

arti, Step oS-level per le materie scientifiche). Tutti i candidati residenti nel Regno<br />

Unito devono sostenere dei colloqui e <strong>in</strong> alcuni casi (ad esempio per filosofia e<br />

legge) vengono sottoposti a test scritti. Il collegio si def<strong>in</strong>isce "ansioso di reclutare<br />

studenti con background diversi, provenienti da scuole diverse e da paesi diversi." 67<br />

Supporto f<strong>in</strong>anziario agli studenti<br />

St John's è particolarmente generoso nel sostegno f<strong>in</strong>anziario ai propri studenti. Gli<br />

studenti <strong>in</strong> legge possono beneficiare delle James McMahon Studentships, i<br />

graduate delle Benefactor's Scholarships e coloro che stanno term<strong>in</strong>ando o hanno


appena f<strong>in</strong>ito il PhD di sei Junior Research Fellowships (JRF) all'anno. <strong>Le</strong> JRF sono<br />

borse di ricerca della durata di tre anni, cui possono competere anche coloro che<br />

non sono membri del college. Tutti gli studenti ricevono fondi per l'acquisto di libri,<br />

contributi per viaggi di studio e premi <strong>in</strong> denaro se si dist<strong>in</strong>guono particolarmente<br />

negli studi. Inoltre "il collegio cerca di fornire assistenza f<strong>in</strong>anziaria a qualsiasi<br />

studente <strong>in</strong> difficoltà". 68<br />

C) Servizi offerti<br />

Insegnamento<br />

La maggior parte dei 120 fellow partecipa alla supervisione degli studenti, seguendo<br />

il sistema classico di Cambridge.<br />

Biblioteca<br />

St John's possiede un'antica biblioteca, rimodernata e ampliata di recente,<br />

all'<strong>in</strong>terno della quale vi sono 120.000 volumi, 30 computer e 120 posti a sedere;<br />

l'accesso di studenti e fellow è regolato da carta magnetica ed è consentito 24 ore<br />

su 24.<br />

Attività comuni e sport<br />

Il college può vantare una partecipazione studentesca alla vita comunitaria più forte<br />

della media degli altri college. L'atmosfera cordiale è facilitata dall'esistenza di due<br />

mense, una <strong>in</strong>formale e una formale per le cene <strong>in</strong> toga. Vi sono <strong>in</strong>oltre due stanze<br />

comuni (Junior Comb<strong>in</strong>ation Room e Samuel Butler Room per gli studenti<br />

graduate), un bar <strong>in</strong>terno e società e club studenteschi, di cui molti dedicati allo<br />

sport.<br />

St John's è <strong>in</strong>fatti uno dei collegi di Cambridge con maggiore tradizione sportiva. È<br />

dotato di una boathouse, dove vengono custodite le barche per il canottaggio, di<br />

una palestra, di campi di badm<strong>in</strong>ton, squash, calcio, rugby, cricket, ecc. Il sito web<br />

del college assicura (con serietà) che "lo sviluppo di doti fisiche e di robustezza<br />

mentale attraverso la pratica sportiva, <strong>in</strong>sieme alla formazione <strong>in</strong>tellettuale che<br />

rimane l'obiettivo primario del collegio, ha avuto un ruolo nella formazione del<br />

carattere di molti studenti di John's".<br />

Il coro di St John's College è particolarmente r<strong>in</strong>omato e svolge attività concertistica<br />

a livello nazionale ed <strong>in</strong>ternazionale. Tuttavia, oltre ad esso, sono nati <strong>in</strong> collegio<br />

una Music Society, un'orchestra, un secondo coro, una banda jazz e numerosi<br />

gruppi da camera. Il collegio dispone anche di un teatro, di uno studio per artisti e di<br />

una sala discoteca per organizzare feste.<br />

Ex alunni<br />

Il college gestisce un database con nomi e <strong>in</strong>dirizzi di tutti gli allievi ed ex-allievi, ai<br />

quali <strong>in</strong>via la rivista dei Johnians, The Eagle. Ilcollege <strong>in</strong>coraggia le donazioni, pur<br />

assicurando di non <strong>in</strong>trattenere una campagna permanente per la raccolta di fondi.<br />

La Johnian Society, fondata nel 1923, mette <strong>in</strong> contatto gli ex studenti grazie a cene<br />

annuali, conferenze e partite di golf.


4.2.2 Profilo gestionale<br />

A) Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

St John's college è parte del sistema federale dei college di Cambridge ed è<br />

amm<strong>in</strong>istrato dal Master, dal Senior Bursar e dal College Council per le questioni di<br />

ord<strong>in</strong>aria amm<strong>in</strong>istrazione. L'assemblea dei fellow delibera sulle questioni<br />

straord<strong>in</strong>arie.<br />

B) Aspetti f<strong>in</strong>anziari<br />

Elementi ricapitolativi delle entrate 1998<br />

Non è stato posibile determ<strong>in</strong>are con precisione nessuna delle componenti del<br />

bilancio di St John's. Da una conversazione privata con il Master risulta che le<br />

spese ord<strong>in</strong>arie di St John's (runn<strong>in</strong>g costs) sono all'<strong>in</strong>circa di 7 milioni di sterl<strong>in</strong>e (20<br />

miliardi). Gli studenti contribuiscono con circa 1.5 milioni di sterl<strong>in</strong>e, di cui 0.815<br />

sotto forma di college fee ed il resto sotto forma di affitto. L'endowment di St John's<br />

copre dunque una quota compresa tra il 50 ed il 70% delle spese complessive,<br />

mentre la quota studentesca è pari a circa il 21%, di cui l'11% pagato <strong>in</strong>direttamente<br />

dallo Stato sotto forma di college fee e il 10% dallo studente sotto forma di affitto.<br />

Elementi ricapitolativi delle uscite 1998<br />

<strong>Le</strong> uniche spese certe sono quelle per la mensa, pari a 2,429 milioni di sterl<strong>in</strong>e<br />

all'anno (<strong>in</strong>cluso il vitto dei fellow e dei partecipanti a vari congressi organizzati dal<br />

college). Esse si f<strong>in</strong>anziano da sole, dal momento che gli studenti pagano il vitto<br />

separatamente dal college fee. Il bilancio della mensa non è dunque <strong>in</strong>cluso nel<br />

totale delle spese ord<strong>in</strong>arie precedentemente <strong>in</strong>dicato. <strong>Le</strong> spese per il personale,<br />

per le borse agli studenti, per la manutenzione edilizia e per l'acquisto di beni e<br />

servizi è troppo dispersa tra i vari capitoli di bilancio, con rimandi e sussidi <strong>in</strong>crociati,<br />

per poter essere <strong>in</strong>dicata con qualche precisione.<br />

Patrimonio del College<br />

L'endowment del collegio, stimato da alcuni <strong>in</strong> 90 milioni di sterl<strong>in</strong>e, non è riportato<br />

nella contabilità del college, dove figura soltanto la rendita annuale prodotta<br />

dall'endowment. Quest'ultima viene valutata <strong>in</strong> 3,66 milioni di sterl<strong>in</strong>e per il 1996-97,<br />

ai f<strong>in</strong>i del calcolo dei trasferimenti da effettuare nell'ambito del fondo di<br />

perequazione. Tuttavia essa è valutata <strong>in</strong> 6,26 milioni nel bilancio annuale, ridotta a<br />

3,48 milioni dopo varie deduzioni e va ulteriormente <strong>in</strong>crementata dei rendimenti<br />

che emergono da una serie di altri trusts. 69<br />

L'endowment di St Johns <strong>in</strong>clude tra l’altro 7.000 ettari di terreni agricoli di qualità. I<br />

redditi sono pr<strong>in</strong>cipalmente di tipo agricolo e proventi di urbanizzazione. Il Collegio<br />

promuove anche <strong>in</strong>iziative autonome, come l'Innovation Park, la risposta di St<br />

John's al Science Park di Tr<strong>in</strong>ity. L'Innovation Park è composto da terreni alla<br />

periferia di Cambridge, immediatamente accanto al Science Park, che sono stati<br />

edificati e ceduti <strong>in</strong> leas<strong>in</strong>g a società che operano nel campo della ricerca e dello<br />

sviluppo. Il parco contiene anche servizi comuni ed è amm<strong>in</strong>istrato da un direttore<br />

nom<strong>in</strong>ato dal college. Il College ricava 1.8 milioni di sterl<strong>in</strong>e l'anno dall'Innovation


Park.<br />

Un <strong>in</strong>vestment committee si riunisce tre volte all'anno per esam<strong>in</strong>are gli <strong>in</strong>vestimenti<br />

<strong>in</strong> azioni ed obbligazioni del collegio e per def<strong>in</strong>ire le strategie future.<br />

C) Gestione dei servizi<br />

St John's impiega parecchio personale e preferisce gestirlo direttamente, senza<br />

subcontract<strong>in</strong>g ad aziende esterne. La pulizia delle stanze dei fellow e degli studenti<br />

è garantita da lavoratrici part-time, le cosiddette bedder, efficientissime nel<br />

trasmettere pettegolezzi sulla vita privata dei membri del college. I pittoreschi porter,<br />

con bombetta e completo grigio, sono di solito ex-poliziotti <strong>in</strong> pensione, assunti dal<br />

collegio con mansioni di sorveglianza e di sicurezza.<br />

Il Senior Bursar ricorda che negli anni Settanta era pratica corrente a Cambridge<br />

affidare la gestione delle mense a imprese esterne, ma <strong>in</strong> seguito quasi tutti i collegi<br />

hanno ripreso il controllo diretto della ristorazione. Il personale permanente è di<br />

solito più costoso, ma risulta più affidabile e può essere diretto e controllato meglio.<br />

St John's si limita ad affidare soltanto la manutenzione edilizia straord<strong>in</strong>aria ad<br />

aziende esterne.<br />

A proposito della fondazione di un nuovo collegio, il Master di St John's ritiene che<br />

si debbano prevedere 7-10 unità di personale amm<strong>in</strong>istrativo ogni cento studenti.


4.3 Secondo caso: New Hall<br />

Fondato nel 1954 da un comitato per la promozione degli studi femm<strong>in</strong>ili, New Hall<br />

ammette solo studenti di sesso femm<strong>in</strong>ile. Ricordiamo <strong>in</strong>fatti che solo a partire dal<br />

1972 i college maschili di Cambridge ammettono anche le ragazze.<br />

L'<strong>in</strong>iziativa della fondazione è stata presa da Newnham, primo college femm<strong>in</strong>ile.<br />

Tuttavia New Hall nacque sotto-dimensionato e venne dotato di un endowment<br />

<strong>in</strong>sufficiente. Negli anni Sessanta importanti donazioni delle fondazioni private<br />

Wolfson e Nuffield permisero la costruzione di nuovi edifici su terreni offerti dai<br />

discendenti di Charles Darw<strong>in</strong>, consentendo di <strong>in</strong>nalzare a 300 il numero di<br />

studentesse ospitate. Più recentemente il college ha istituito un rapporto di<br />

collaborazione con la giapponese Kaetsu Educational Foundation e ha così potuto<br />

costruire nel 1995 nuovi alloggi per 112 studenti, una sala conferenze e altre<br />

strutture. È stato poi fondato il Kaetsu Educational and Cultural Centre, che è<br />

un'istituzione <strong>in</strong>dipendente realizzata su terreni ceduti <strong>in</strong> leas<strong>in</strong>g da New Hall per 60<br />

anni. Al term<strong>in</strong>e di questo periodo i nuovi edifici diventeranno di proprietà del<br />

collegio.<br />

New Hall èuncollege moderno ed <strong>in</strong>formale, <strong>in</strong> cui gli anacronistici riti cantabrigensi<br />

sono ridotti al m<strong>in</strong>imo, anche se permangono le cene formali <strong>in</strong> toga ealumedi<br />

candela.<br />

4.3.1 Profilo didattico<br />

A) Ruolo attuale e dimensioni<br />

New Hall ammette studenti di tutte le discipl<strong>in</strong>e, anche se ha una vocazione<br />

particolare per la medic<strong>in</strong>a e le scienze naturali. Attualmente ospita 351<br />

undergraduate, 93graduate e45fellow. Gli studenti sono solo di sesso femm<strong>in</strong>ile,<br />

mentre i fellows possono essere sia uom<strong>in</strong>i che donne.<br />

B) Ammissione e performance<br />

Selezione e supporto f<strong>in</strong>anziario<br />

Nel selezionare gli studenti New Hall segue i criteri comuni a tutti i college di<br />

Cambridge. I candidati sono <strong>in</strong>vitati ad un colloquio diretto, e devono sostenere un<br />

test 70<br />

e altre prove scritte che vengono valutate dai fellow del college. L'ammissione<br />

non dipende dalla capacità di sostenere il costo degli studi.


Supporto f<strong>in</strong>anziario agli studenti<br />

Il college offre un numero limitato di graduate studentship ediOverseas Student<br />

Bursaries per studenti sia <strong>in</strong>glesi che stranieri. Dispone <strong>in</strong>oltre di Hardship grants e<br />

di f<strong>in</strong>anziamenti ad hoc per viaggi e ricerca.<br />

C) Servizi offerti<br />

Insegnamento<br />

Il Tutor<strong>in</strong>g a New Hall segue i pr<strong>in</strong>cipi organizzativi comuni a tutti i college di<br />

Cambridge.<br />

<strong>Strutture</strong> residenziali<br />

I nuovi alloggi degli studenti, costruiti grazie ai f<strong>in</strong>anziamenti giapponesi, sono dotati<br />

di bagni, di telefoni e di accessi Internet <strong>in</strong> ogni stanza. <strong>Le</strong> vecchie abitazioni sono<br />

meno confortevoli, con bagni e docce <strong>in</strong> comune.<br />

La mensa prevede 200 posti a sedere. Un bar viene gestito dal s<strong>in</strong>dacato<br />

studentesco e gli studenti possono affittare sale da pranzo private per cene o feste.<br />

In collegio vi sono <strong>in</strong>oltre tre sale TV, sale studio, sale conferenze e quattro stanze<br />

per la musica con pianoforte.<br />

La Rosemary Murray Library, biblioteca del collegio, è aperta 24 ore su 24. <strong>Le</strong> sale<br />

computer sono numerose e collegate <strong>in</strong> rete all'Università.<br />

Ricerca<br />

La ricerca viene svolta dai fellow nei dipartimenti. I graduate student nelle materie<br />

scientifiche sono spesso co<strong>in</strong>volti nelle ricerche svolte dai fellow del collegio, mentre<br />

gli undergraduate collaborano <strong>in</strong> modo episodico.<br />

Attività comuni e sport<br />

Gli studenti godono di una rappresentanza con diritto di voto <strong>in</strong> tutti gli organi<br />

collegiali. Vi sono poi due associazioni studentesche autogestite, dirette da comitati<br />

elettivi r<strong>in</strong>novati annualmente, che si occupano soprattutto di <strong>in</strong>trattenimento, sport<br />

e attività del tempo libero.<br />

<strong>Le</strong> squadre di New Hall, che competono nella maggior parte dei tornei<br />

<strong>in</strong>tercollegiali, dispongono di una palestra e di campi per lo squash e per il tennis.<br />

Ex alunni<br />

Dal 1994 un'organizzazione composta da ex alunni partecipa alla raccolta di<br />

f<strong>in</strong>anziamenti per il collegio, anche se il suo impatto sulle entrate complessive di<br />

New Hall è ancora molto limitato. Dal 1997 tale associazione si occupa di<br />

riallacciare i contatti con gli ex-studenti: un'attività che per il momento viene def<strong>in</strong>ita<br />

"friend rais<strong>in</strong>g" piuttosto che "network<strong>in</strong>g" oppure "fund-rais<strong>in</strong>g".


4.3.2 Profilo gestionale<br />

A) Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

New Hall è un'istituzione senza scopo di lucro appartenente alla struttura federale<br />

dell'Università di Cambridge ('The President and Fellows of New Hall <strong>in</strong> the<br />

University of Cambridgé). Dal 1972 New Hall è dotato di uno statuto, che è stato<br />

approvato dal Consiglio Privato della Reg<strong>in</strong>a (il Privy Council, un organo di alta<br />

giustizia amm<strong>in</strong>istrativa).<br />

Il college è retto dalla President, una donna (solitamente una ex alunna), che è<br />

fellow e docente universitario. Attualmente questa carica è rivestita da Anne<br />

Lonsdale.<br />

Il College Council è composto da una rappresentanza dei fellow e prende decisioni<br />

di ord<strong>in</strong>aria amm<strong>in</strong>istrazione, mentre le decisioni straord<strong>in</strong>arie vengono prese dal<br />

Govern<strong>in</strong>g Body of all fellows (assemblea di tutti i fellow) che si riunisce tre volte<br />

all'anno. L'Accademic Policy Committee consiglia il College Council sulla didattica.<br />

B) Aspetti f<strong>in</strong>anziari<br />

Tavola ricapitolativa delle entrate 1996-97 71<br />

Motivazione £ %<br />

Tasse studentesche ed affitti 986.969 34,7%<br />

Affitto pagato dagli studenti 625.744 22,0%<br />

Proventi dall'endowment 706.317 24,8%<br />

Donazioni da parte di privati 59.588 2,1%<br />

F<strong>in</strong>anziamento pubblico diretto 0 0,0%<br />

Donazioni di ex alunni 9.279 0,3%<br />

Reddito prodotto dalla ricerca 0 0,0%<br />

Altri 457.438 16,1%<br />

Totale 2.845.335 100,0%<br />

New Hall aveva nel 1996-97 un bilancio di circa 8,25 miliardi di lire, il 5.9% <strong>in</strong> più<br />

rispetto all'anno precedente.<br />

Come già detto, le rette del college sono state pagate f<strong>in</strong>o ad oggi dallo Stato, ma<br />

dal 1999 dovranno probabilmente essere pagate dagli studenti stessi. Il 34.7% delle<br />

entrate provenienti dai college fee deve pertanto essere considerato ancora un<br />

trasferimento dallo Stato. Anche l'affitto delle stanze (pari al 22%), pagato<br />

direttamente dagli studenti, è <strong>in</strong> realtà <strong>in</strong>direttamente e parzialmente sovvenzionato<br />

dallo Stato tramite i ma<strong>in</strong>tenance grants (cf. sopra). I proventi dell'endowment<br />

rappresentano un quarto delle entrate del college e corrispondono solo ad una<br />

frazione dei ricavi percepiti da collegi più antichi e ricchi. New Hall non sarebbe<br />

qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> grado di compensare un'eventuale riduzione delle entrate dovute alle<br />

college fees, e <strong>in</strong>fatti le autorità del collegio seguono molto attentamente gli attuali<br />

sviluppi politici della riforma universitaria <strong>in</strong>glese.<br />

Tenendo conto della vita relativamente breve del Collegio (44 anni) l'endowment è


elativamente consistente (si veda più oltre), anche se aumenta con difficoltà dato<br />

che quasi tutti i ricavi vengono assorbiti dalle spese. I fondi sono <strong>in</strong>oltre scarsi per<br />

f<strong>in</strong>anziare <strong>in</strong> maniera adeguata il personale docente, e per fornire borse di studio e<br />

sussidi agli studenti.<br />

Una voce <strong>in</strong>teressante nel bilancio di New Hall (pari al 12.5% delle entrate) è<br />

prodotta da conferenze e congressi ospitati durante l'estate, quando gran parte<br />

degli studenti e dei fellow non sono a Cambridge. Molte aziende private ed<br />

istituzioni di ricerca apprezzano molto i collegi di Oxbridge, che permettono di<br />

ospitare <strong>in</strong>contri di alcuni giorni <strong>in</strong> un ambiente più rilassato e piacevole dei<br />

tradizionali centri congressi.<br />

Tavola ricapitolativa delle uscite 1996-97 72<br />

Motivazione £ %<br />

Stipendi del personale docente 482.807 17,3%<br />

Stipendi del personale non docente 972.665 34,9%<br />

Borse di studio 25.615 0,9%<br />

Edilizia 830.568 29,8%<br />

Biblioteca (stipendi esclusi) 17.649 0,6%<br />

Informatica 52.446 1,9%<br />

Altri 408.476 14,6%<br />

Totale 2.790.226 100,0%<br />

I costi maggiori sono legati al personale e <strong>in</strong> particolare modo al personale non<br />

docente. Vi sono state però negli ultimi due anni spese <strong>in</strong>genti per la ristrutturazione<br />

di edifici e per il rifacimento di coperture e condutture: si è trattato, <strong>in</strong>fatti, del primo<br />

importante <strong>in</strong>tervento di ristrutturazione degli edifici costruiti negli anni Sessanta.<br />

Costo annuo per studente<br />

Il costo per studente, calcolato dall'amm<strong>in</strong>istrazione del collegio, è pari a 5.695<br />

sterl<strong>in</strong>e all'anno (circa 16.5 milioni di lire). È stato determ<strong>in</strong>ato deducendo dai costi<br />

complessivi i costi della ricerca e delle conferenze (8.7% del totale) e dividendo poi<br />

il risultato per il numero di studenti membri del college.<br />

Patrimonio del collegio<br />

Il valore totale del capitale di New Hall (esclusi gli edifici del collegio) era nel 1997 di<br />

16.2 milioni di sterl<strong>in</strong>e (circa 47 miliardi di lire). Non si tratta di una somma elevata,<br />

se confrontata con i 300 milioni di Tr<strong>in</strong>ity College ed i 90 di St Johns College<br />

(rispettivamente 870 e 243 miliardi di lire circa). L'endowment è <strong>in</strong>teramente<br />

<strong>in</strong>vestito <strong>in</strong> azioni, obbligazioni e fondi comuni, ed il collegio non ha proprietà<br />

terriere (a differenza di collegi storici come Tr<strong>in</strong>ity e St Johns).<br />

C) Gestione dei servizi<br />

Il collegio impiega 41 persone a tempo pieno e 56 a tempo parziale. La gestione dei<br />

servizi amm<strong>in</strong>istrativi <strong>in</strong>terni e della mensa è svolta esclusivamente da personale<br />

fisso, mentre il 64% dei lavori di riparazione e manutenzione ed il 96% dei lavori di


costruzione sono svolti da contractors esterni. <strong>Le</strong> stanze degli studenti e dei fellow<br />

residenti nel college vengono pulite quotidianamente da personale di servizio<br />

assunto con contratto part-time dal collegio. La ripartizione del personale è<br />

presentata nella tabella seguente.<br />

Personale non docente di New Hall 73<br />

T. pieno T. parziale Totale<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione 10 3 13<br />

Biblioteca 2 1 3<br />

Pulizie 3 31 34<br />

Giard<strong>in</strong>ieri 4 - 4<br />

Mensa 10 10 20<br />

Manutenzione 4 - 4<br />

Portieri e sicurezza 6 - 6<br />

Infermiera - 1 1<br />

Totale 39 46 85


5. I collegi nel sistema universitario italiano


5.1 Analisi generale<br />

Come ha fatto notare Riccardo Chiaberge sul Corriere della Sera 74<br />

“la parola<br />

«collegio», <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, ha un suono punitivo, evoca staffilate e monastiche clausure”.<br />

Inoltre il term<strong>in</strong>e “collegio”, a differenza dell’equivalente <strong>in</strong>glese “college”, non è<br />

circoscritto soltanto all’educazione universitaria, ma - come <strong>in</strong> <strong>Francia</strong> dove il liceo si<br />

chiama collège - si estende gli istituti privati della scuola secondaria superiore.<br />

Pur limitando l’analisi alle strutture collegiali universitarie, non esiste <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> un<br />

modello di riferimento unico: a volte i collegi sono istituzioni di orig<strong>in</strong>e tardor<strong>in</strong>ascimentale,<br />

come il Borromeo ed il Ghislieri di Pavia; <strong>in</strong> altri casi Scuole<br />

napoleoniche modellate sulle Ecoles francesi, come la Normale di Pisa; oppure<br />

istituti più recenti, sorti come poli di eccellenza accademica o più semplicemente<br />

come strutture residenziali (pensionati universitari) per <strong>in</strong>iziativa di Enti o privati.<br />

Molte di queste istituzioni, oltre a fornire alloggio e vitto agli studenti, si prefiggono<br />

autonome f<strong>in</strong>alità educative. In alcuni casi semplicemente approfittando delle<br />

predisposizioni allo scambio <strong>in</strong>tellettuale proprie della vita collegiale. In altri casi<br />

mettendo <strong>in</strong> pratica ambiziosi programmi di tutoraggio e di <strong>in</strong>tegrazione della<br />

didattica universitaria. Spesso costituiscono, più o meno esplicitamente, un punto di<br />

riferimento importante nella formazione culturale e sociale degli studenti e nella<br />

preparazione della classe dirigente del Paese.<br />

Questa sezione com<strong>in</strong>cia con qualche cenno storico sull'evoluzione delle strutture<br />

collegiali <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. Prosegue con l'esame delle residenze gestite dagli Enti regionali<br />

per il diritto allo studio e dei Collegi Universitari legalmente riconosciuti dal M<strong>in</strong>istero<br />

dell'Università. Si conclude qu<strong>in</strong>di con lo studio dettagliato di quattro istituti: il<br />

Collegio Universitario E<strong>in</strong>audi di Tor<strong>in</strong>o, il Collegio Ghislieri di Pavia, la Residenza<br />

Lamaro-Pozzani di Roma e la Scuola Normale Superiore di Pisa.<br />

5.1.1 Cenni storici<br />

I collegi medioevali<br />

Per ripercorrere l’esistenza dell’istituzione collegiale <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> è necessario ricondurla<br />

al contesto che gli è proprio, quello cioè dell’Università e della sua storia.<br />

All’ <strong>in</strong>terno dell’eterogeneo mondo delle Università medioevali ogni collegio era<br />

caratterizzato dall’<strong>in</strong>tento che aveva mosso il suo fondatore. In un primo momento<br />

non era raro <strong>in</strong>contrare una spiccata attenzione verso gli studenti più giovani, quelli<br />

delle scuole d’arti, che costituivano la componente più importante del mondo delle<br />

scuole: alcuni collegi erano espressamente riservati a loro, come il Collegio<br />

Bresciano e il Collegio di Spagna per Bologna, i Collegi Zanet<strong>in</strong>i, Campi e Sp<strong>in</strong>elli<br />

per Padova, la Sapienza di Siena o il Capranica di Roma.<br />

Frequente è il caso <strong>in</strong> cui, accanto ai posti riservati agli studenti d’arte, ve ne


fossero altri per gli studenti di teologia e di diritto canonico, evidenziando <strong>in</strong> tal<br />

modo che, seppure non dichiarato espressamente, il collegio <strong>in</strong>tendeva <strong>in</strong>centivare<br />

il livello di preparazione culturale del clero secolare. Questo obiettivo era ancor più<br />

evidente <strong>in</strong> quei casi <strong>in</strong> cui l’<strong>in</strong>tero collegio era riservato ai soli studenti di teologia,<br />

come il Collegio Torrisani di Padova, accanto al quale troviamo altre prestigiose<br />

istituzioni - dal Collegio di Spagna di Bologna, al Castiglioni di Pavia (1429), al<br />

Pratense di Padova - che furono fondate da esponenti del clero.<br />

L’impatto dell’umanesimo sulle Università non mancò di produrre effetti di grande<br />

rilievo per la storia <strong>in</strong>tellettuale; fu <strong>in</strong>fatti favorita la creazione di nuovi baricentri della<br />

vita culturale e la nascita contemporanea di accademie, sodalitates, cenacoli<br />

<strong>in</strong>formativi che divennero poi il fulcro della ricerca d’avanguardia.<br />

Alle soglie dell’età moderna il collegio aveva assunto la fisionomia di centro<br />

dell’<strong>in</strong>novazione <strong>in</strong>tellettuale e pedagogica, ruolo che comportò un’ulteriore<br />

evoluzione del suo assetto istituzionale e della sua organizzazione <strong>in</strong>terna.<br />

Un’eccezione a questa l<strong>in</strong>ea di sviluppo è costituita proprio dal caso italiano dove<br />

l’<strong>in</strong>sistenza sullo Studio di forze diverse (collegi dottorali, comunità locali,<br />

componenti studentesche...) impedì il verificarsi di quelle trasformazioni che<br />

avrebbero potuto alterare <strong>in</strong> modo significativo gli equilibri fra le molteplici parti <strong>in</strong><br />

causa. Così, il passaggio ai collegi delle attività didattiche fu reiteratamente<br />

ostacolato da una rigorosa legislazione protezionistica e questo costituì la causa, e<br />

al tempo stesso l’effetto, dello scarso sviluppo dei collegi universitari italiani: la loro<br />

dimensione restò generalmente modesta e fu sempre più simile a quella dei primi<br />

collegi medioevali, dest<strong>in</strong>ati a un piccolo numero di borsisti, piuttosto che alle capaci<br />

strutture dei collegi <strong>in</strong>glesi, francesi o spagnoli.<br />

A partire dal ‘500 la Compagnia di Gesù, per esercitare il proprio apostolato fra gli<br />

<strong>in</strong>tellettuali, ricorse sistematicamente alla fondazione di nuovi collegi. Con i Gesuiti<br />

la storia dei collegi conobbe la sua “età dell’oro”: cent<strong>in</strong>aia di collegi e migliaia di<br />

docenti furono dissem<strong>in</strong>ati sull’<strong>in</strong>tera Europa cont<strong>in</strong>entale e fu soprattutto la<br />

capacità, espressa <strong>in</strong> sommo grado proprio dall’ord<strong>in</strong>e gesuita, di <strong>in</strong>terpretare le<br />

nuove esigenze educative dello Stato moderno, che fece degli stessi collegi i luoghi<br />

privilegiati per la formazione delle future classi dirigenti.<br />

Ancor più importante fu il ruolo che i collegi assunsero nella diffusione<br />

dell’<strong>in</strong>segnamento superiore <strong>in</strong> centri sprovvisti di Università - come Milano,<br />

Genova, Palermo - o la funzione sussidiaria assolta presso piccole sedi<br />

universitarie, altrimenti <strong>in</strong>capaci di garantire un’attività didattica cont<strong>in</strong>ua (Fermo,<br />

Mess<strong>in</strong>a, Cagliari, Mantova, ...).<br />

Sempre nel XVI secolo, nell’età che si suole chiamare della Controriforma cattolica,<br />

nascono i due maggiori Collegi storici pavesi, il Borromeo (1561) e il Ghislieri<br />

(1567). Nell’idea comune dei due <strong>in</strong>signi fondatori, il Card<strong>in</strong>ale Carlo Borromeo e<br />

Papa Pio V Ghislieri, i due grandi collegi si proponevano lo scopo altissimo di creare<br />

le possibilità per un approfondimento culturale e morale che servisse a preparare<br />

coloro che avrebbero poi retto la Chiesa e qu<strong>in</strong>di la società. I due collegi, posti su<br />

base economica solidissima, svolsero un’<strong>in</strong>dubbia funzione promozionale nei ceti<br />

dirigenti lombardi fra ‘600 e ‘700 e contribuirono alla rilancio dell’Università di Pavia


durante il periodo teresiano.<br />

<strong>Le</strong> Scuole Napoleoniche<br />

Come la sorella maggiore parig<strong>in</strong>a, l’Ecole Normale Superiéure, laScuolaNormale<br />

Superiore di Pisa è figlia degli ideali della Rivoluzione francese e non l’erede di<br />

tradizioni monastiche medioevali. Alle due scuole fu assegnato <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>e il compito<br />

di formare, attraverso studi rigorosi, giovani di ogni classe sociale, selezionati<br />

esclusivamente sulla base delle loro capacità <strong>in</strong>tellettuali, per farne degli <strong>in</strong>segnanti<br />

dei licei nazionali, i centri nei quali si sarebbe diffuso il nuovo sapere laico.<br />

La Scuola Normale fu fondata da Napoleone, anche se l’imperatore, che nel 1810<br />

ne aveva decretata l’istituzione, non poté vederla nascere se non per l’anno<br />

accademico 1813- 1814.<br />

Dopo varie vicissitud<strong>in</strong>i durante la restaurazione, la Scuola Normale del Granducato<br />

si trasforma formalmente nel 1862 <strong>in</strong> Scuola Normale Superiore del Regno d’<strong>Italia</strong>,<br />

col compito esplicito di preparare con una severa discipl<strong>in</strong>a <strong>in</strong>tellettuale i futuri<br />

<strong>in</strong>segnanti dei licei del nuovo Regno. I giovani professori dei licei che si erano<br />

formati alla Normale contribuirono notevolmente ad elevare il livello<br />

dell’<strong>in</strong>segnamento nelle scuole del nuovo Stato ed è grazie a loro che la Normale<br />

poté essere f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio considerata scuola nazionale anziché regionale.<br />

Di ispirazione francese, oltre alla Normale, furono anche la Scuola di Ponti e Strade<br />

di Napoli, fondata nel 1810 da Murat su modello dell'Ecole Nationale des Ponts et<br />

Chaussées di Parigi, e divenuta nel 1863 Scuola di Applicazione per <strong>in</strong>gegneri;<br />

nonché le Scuole di agricoltura di Milano (1870) e di Portici (1872). Lo stesso<br />

Istituto di Studi Superiori di Firenze, creato da Ricasoli alla f<strong>in</strong>e del 1859 ( e nucleo<br />

orig<strong>in</strong>ario del futuro ateneo fiorent<strong>in</strong>o) era ispirato al Collège de France, cosìcome<br />

la sua Scuola di Paleografia Diplomatica era aff<strong>in</strong>e all’Ecole des Chartes.<br />

In un certo senso appartiene alle Scuole di ispirazione francese anche la Scuola<br />

Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa, che tuttavia<br />

raccoglie eredità diverse. Nasce nel 1987 dalla fusione della Scuola Superiore di<br />

Studi Universitari e di Perfezionamento e del Conservatorio Sant’Anna, istituito nel<br />

1785 dal Granduca Pietro <strong>Le</strong>opoldo di Lorena. Entrambe le istituzioni avevano alle<br />

spalle una lunga tradizione. La Scuola Superiore di Studi Universitari e di<br />

Perfezionamento si ricollegava idealmente, per i settori discipl<strong>in</strong>ari della<br />

giurisprudenza e della medic<strong>in</strong>a, al Collegio Ferd<strong>in</strong>ando I fondato nel 1593 per<br />

volere del Granduca per accogliere studenti della facoltà di medic<strong>in</strong>a e di diritto, e al<br />

Collegio Puteano, fondato nel 1605 dall’Arcivescovo Carlo Antonio Dal Pozzo per<br />

accogliere studenti della facoltà di medic<strong>in</strong>a, diritto e filosofia. Queste istituzioni<br />

furono successivamente rifondate con la nascita nel 1931 del Collegio Mussol<strong>in</strong>i per<br />

le Scienze Corporative e nel 1932 del Collegio Nazionale Medico, entrambi annessi<br />

alla Scuola Normale Superiore. Nel 1967 questi colleghi vennero scorporati<br />

dall’istituzione di appartenenza per essere fusi con la Scuola Superiore per le<br />

Scienze Applicate Antonio Pac<strong>in</strong>otti, che nel frattempo era stata istituita per<br />

accogliere studenti della facoltà di agraria, economia e commercio e <strong>in</strong>gegneria.


5.1.3 <strong>Le</strong> residenze universitarie degli Enti regionali per il diritto allo studio<br />

A partire dal 1977 tutte le funzioni amm<strong>in</strong>istrative esercitate dallo Stato <strong>in</strong> materia di<br />

assistenza scolastica sono state trasferite alle Regioni. L’assistenza scolastica<br />

comprendeva “tutte le strutture, i servizi e le attività dest<strong>in</strong>ate a facilitare, mediante<br />

erogazioni e provvidenze <strong>in</strong> denaro o mediante servizi <strong>in</strong>dividuali o collettivi a favore<br />

degli alunni di istituzioni scolastiche pubbliche o private, anche se adulti,<br />

l’assolvimento nell’obbligo scolastico, nonché, per gli studenti capaci e meritevoli<br />

ancorché privi di mezzi, la prosecuzione degli studi” 75 . <strong>Le</strong> funzioni, i beni ed il<br />

personale delle Opere Universitarie preesistenti sono stati così trasferiti alle<br />

Regioni.<br />

Gli Enti regionali per il diritto allo studio gestiscono oggi strutture con f<strong>in</strong>alità<br />

semplicemente residenziali (pensionati universitari). In totale, nel 1994/95 erano<br />

disponibili sul territorio nazionale 25.000 posti letto pubblici, con una media di un<br />

letto ogni 55,6 studenti. 76<br />

Questo valore è molto variabile da regione a regione. Se Piemonte e Lombardia<br />

sono leggermente al di sopra della media (cioè hanno una lieve carenza di posti<br />

letto, più accentuata <strong>in</strong> Piemonte), la Campania supera ad esempio i 300 studenti<br />

per posto letto 77<br />

. Un’eccezione è la Calabria, la cui media di circa 5 studenti per<br />

posto letto è dovuta all’istituzione nel 1968 della prima ed unica università<br />

residenziale italiana, dotata di alloggi e attrezzature sportive, ricreative, associative<br />

e sanitarie. 78<br />

Questi valori sono molto bassi rispetto a quelli corrispondenti ad altri paesi europei.<br />

Tuttavia bisogna notare che i flussi <strong>in</strong>terregionali di studenti <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> sono piuttosto<br />

scarsi. Infatti, a parte alcune eccezioni, molte Università nazionali cont<strong>in</strong>uano ad<br />

attrarre studenti provenienti da un limitato “bac<strong>in</strong>o di utenza”. Il che, <strong>in</strong> altre parole,<br />

significa che i giovani cont<strong>in</strong>uano ad iscriversi all'"ateneo sotto casa". Gli studenti<br />

che seguono corsi universitari <strong>in</strong> regioni diverse da quella di provenienza sono a<br />

livello nazionale meno di uno su c<strong>in</strong>que 79 , con punte m<strong>in</strong>ime di uno su venti nel<br />

Lazio.<br />

I criteri seguiti dalle Regioni per assegnare i posti di studio nelle residenze si<br />

basano per lo più sulle condizioni economiche degli studenti. La recente normativa<br />

<strong>in</strong> materia (decreto del presidente del Consiglio dei M<strong>in</strong>istri del 30 aprile 1997<br />

"Uniformità di trattamento sul diritto allo studio universitario") prevede <strong>in</strong>fatti una<br />

soglia di merito piuttosto bassa: 42/60 come voto di maturità per il primo anno o, per<br />

gli anni successivi, il superamento del numero medio di annualità degli studenti<br />

immatricolati nello stesso anno accademico e nello stesso corso di laurea. <strong>Le</strong><br />

condizioni economiche <strong>in</strong>vece sono determ<strong>in</strong>anti: è richiesto un <strong>in</strong>dicatore massimo<br />

della condizione patrimoniale della famiglia d'orig<strong>in</strong>e tra 100 e 130 milioni, ed un<br />

<strong>in</strong>dicatore massimo del reddito annuo tra 43 e 50 milioni.


5.1.4 I Collegi Universitari legalmente riconosciuti dal M<strong>in</strong>istero dell'Università<br />

(MURST)<br />

I collegi universitari legalmente riconosciuti dal M<strong>in</strong>istero dell'Università<br />

raccoglievano, nel 1994, 11 istituti situati a Tor<strong>in</strong>o, Pavia, Padova, Roma e Palermo.<br />

Tra questi vi sono i Collegi E<strong>in</strong>audi e Ghislieri, esam<strong>in</strong>ati più <strong>in</strong> dettaglio nel seguito.<br />

Il fondamento giuridico del riconoscimento di questi collegi può essere trovato <strong>in</strong><br />

una norma del 1933 (R.D. 31 agosto 1933 n.1592), la quale stabiliva che "le opere<br />

e le fondazioni che hanno per f<strong>in</strong>e l'<strong>in</strong>cremento degli studi superiori e l'assistenza<br />

nelle sue varie forme agli studi nelle università e negli istituti di istruzione superiore,<br />

sono sottoposte alla vigilanza del M<strong>in</strong>istero delle Pubblica Istruzione". Una profilo<br />

normativo completo dei collegi universitari legalmente riconosciuti si trova <strong>in</strong> nel<br />

saggio di Mario Spasiano 80 . In questa sede può essere utile soltanto ricordare che<br />

nel 1977 questi collegi non sono confluiti negli Enti regionali per il diritto allo studio<br />

poiché è stata riconosciuta la loro importanza nel fornire supporto culturale, oltre<br />

che logistico, agli studenti. Considerati strutture di sostegno delle università, essi<br />

sono perciò rimasti nella sfera di competenza dello Stato, pur nei rispetto dei propri<br />

marg<strong>in</strong>i di autonomia.


5.2 Primo caso: il Collegio Universitario "Renato E<strong>in</strong>audi" di Tor<strong>in</strong>o<br />

Il Collegio Universitario “Renato E<strong>in</strong>audi”, pur essendo una via di mezzo tra una<br />

semplice residenza universitaria ed un vero e proprio “college” per quel che riguarda<br />

strutture e servizi offerti agli studenti, rappresenta un “centro di eccellenza” nel<br />

panorama universitario di Tor<strong>in</strong>o.<br />

Il Collegio prende il nome dal fondatore, Prof. Renato E<strong>in</strong>audi, docente di<br />

Meccanica Razionale presso il Politecnico di Tor<strong>in</strong>o. Nel 1945 egli fu nom<strong>in</strong>ato<br />

"Commissario per la straord<strong>in</strong>aria amm<strong>in</strong>istrazione della Casa dello Studente", con il<br />

compito di ristrutturare come residenza universitaria un fabbricato <strong>in</strong> Via Galliari 30.<br />

In seguito edificò altre 4 sezioni (<strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e cronologico: via Maria Vittoria 39, corso<br />

Lione 24, Corso Lione 44 e via delle Ros<strong>in</strong>e 3), che costituiscono ancora oggi,<br />

<strong>in</strong>sieme alla sede storica di via Galliari, il Collegio Universitario di Tor<strong>in</strong>o "Renato<br />

E<strong>in</strong>audi".<br />

Il fabbricato di via Galliari tuttavia era già sede, prima della guerra, della “Casa del<br />

Goliardo”. La quale, a dispetto del titolo, si proponeva di offrire seriamente agli<br />

studenti “vitto sano ed abbondante, aiuto ed assistenza morale e materiale”. La<br />

Relazione istitutiva della “Casa” (1922) 81 è <strong>in</strong>teressante ai f<strong>in</strong>i di questa ricerca,<br />

poiché mette <strong>in</strong> risalto una delle f<strong>in</strong>alità di un Collegio Universitario: compensare il<br />

classismo congenito di ogni sistema universitario. ”La piccola borghesia, che ha<br />

sempre fornito il maggior numero di studenti universitari, considerando questo un<br />

suo dovere, non ha più mezzi per cont<strong>in</strong>uare; il campo culturale viene limitato così<br />

alle classi più abbienti. Occorre adunque dare ai giovani, durante gli anni di vita<br />

universitaria, modo di vivere più a buon mercato senza eccessivo aggravio delle<br />

famiglie”.<br />

A livello f<strong>in</strong>anziario si auspicava la collaborazione tra istituzioni pubbliche e private:<br />

“Per una tale impresa è necessario non solo l’appoggio dei Corpi Accademici, ma<br />

quello dello Stato e degli Enti Pubblici <strong>in</strong> genere, ai quali <strong>in</strong>combe l’obbligo di<br />

facilitare e di promuovere gli studi universitari; il loro esempio non potrà che trovare<br />

largo seguito nelle classi <strong>in</strong>dustriali e commerciali che hanno il massimo <strong>in</strong>teresse<br />

nel favorire la preparazione di un elemento direttivo colto ed istruito per le proprie<br />

aziende”. 82<br />

Il progetto restò fermo per una dec<strong>in</strong>a d’anni. Solo nel 1934 viene acquistato il<br />

fabbricato di via Galliari e fu stipulato l’atto di costituzione della “Casa” (ribattezzata<br />

“dello Studente”). Tra i f<strong>in</strong>i sociali <strong>in</strong>dicati nella nuova carta del 1934 c’è ora una<br />

novità: il sostegno agli scambi studenteschi nazionali ed <strong>in</strong>ternazionali. “Tale<br />

istituzione, oltre all’assistenza dei giovani universitari <strong>in</strong> genere, si propone di offrire<br />

una decorosa ospitalità a studenti stranieri che vengono a Tor<strong>in</strong>o a scopo di studio,<br />

<strong>in</strong> modo da <strong>in</strong>coraggiarli ad orientarsi sempre di più verso l’alta cultura italiana”. 83<br />

Dopo qualche vicissitud<strong>in</strong>e durante il periodo bellico, la “Casa dello Studente”


assunse la fisionomia attuale - come scrisse Norberto Bobbio -“grazie all’opera<br />

<strong>in</strong>defessa, ost<strong>in</strong>ata ed appassionata di una sola persona” 84<br />

: Renato E<strong>in</strong>audi.<br />

5.2.1 Profilo didattico<br />

A) Ruolo attuale e dimensioni<br />

Il Collegio ospita <strong>in</strong> tutto circa 700 studenti dell’Università e del Politecnico.<br />

Nell’anno accademico 1996/97 la ripartizione era la seguente:<br />

Laurea Politecnico 408<br />

Laurea Università 296<br />

Accademia Belle Arti 5<br />

Dottorato di Ricerca e Scuole dirette a f<strong>in</strong>i speciali 27<br />

Diplomi universitari 5<br />

Totale 741<br />

Il Collegio accoglie studenti iscritti a tutti i corsi di laurea degli atenei tor<strong>in</strong>esi. <strong>Le</strong><br />

facoltà più rappresentate nell’a.a. 1996-97 erano:<br />

Ingegneria 376<br />

<strong>Le</strong>ttere e filosofia 55<br />

Medic<strong>in</strong>a e chirurgia 50<br />

Magistero-Psicologia 39<br />

Architettura 32<br />

Il numero totale di studenti ospitati è rimasto pressoché costante negli ultimi 10<br />

anni. Tuttavia sta progressivamente dim<strong>in</strong>uendo lo squilibrio tra studenti del<br />

Politecnico (per tradizione più numerosi) e studenti dell’Università. Il rapporto attuale<br />

è di circa uno a due.<br />

È <strong>in</strong>teressante notare la distribuzione geografica dei residenti: il 52% proviene dalle<br />

regioni dell'<strong>Italia</strong> settentrionale, il 2 % da quelle centrali, ed il 44% dal sud e dalle<br />

isole. La percentuale di studenti stranieri è modesta, ma non trascurabile:<br />

approssimativamente il 2%.<br />

L’E<strong>in</strong>audi, pur non disponendo di strutture prestigiose come quelle dei Collegi storici<br />

di Pavia o della Scuola Normale di Pisa è un riferimento importante nella vita<br />

universitaria di Tor<strong>in</strong>o. Tra gli ex-allievi che hanno dato lustro al Collegio vengono<br />

ricordati di solito Umberto Eco, Gian Luigi Beccaria, Claudio Magris, Massimo L.<br />

Salvadori, Gianni Billia, ed altri.


B) Ammissione e performance<br />

Selezione e supporto f<strong>in</strong>anziario<br />

Ogni anno il Collegio mette a concorso “100 posti di studio per studenti/esse<br />

iscritti/e all’Università o al Politecnico di Tor<strong>in</strong>o”. Il 75% dei posti è riservato a<br />

studenti del primo anno.<br />

Criteri per l’ammissione sono il reddito famigliare ed il merito scolastico. I candidati<br />

vengono divisi <strong>in</strong> 11 classi, <strong>in</strong> base al reddito imponibile del nucleo famigliare di<br />

provenienza. Qualche compensazione è prevista per tenere conto dell’eterogeneità<br />

dei redditi da lavoro dipendente/autonomo, nonché del numero di figli a carico della<br />

famiglia.<br />

Di solito il 10% dei posti totali è riservato ad ogni classe di reddito, all’<strong>in</strong>terno della<br />

quale vengono fatte le attribuzioni <strong>in</strong> base ad una graduatoria di merito. Questa<br />

viene stilata <strong>in</strong> base ai risultati dell’esame di maturità, oppure - per gli studenti non<br />

del primo anno - al numero ed alla media degli esami sostenuti. Requisiti m<strong>in</strong>imi per<br />

l’ammissione sono tuttavia un voto di maturità di 42/60, oppure una media di 24/30.<br />

Ogni anno i candidati sono molto numerosi, e superano spesso il numero di 500. Il<br />

voto medio di maturità degli ammessi è così molto elevato (55,6/60 nell' a.a. 1997-<br />

98).<br />

I posti <strong>in</strong> collegio vengono riconfermati da un anno all’altro <strong>in</strong> base al numero di<br />

esami sostenuti - stabilito da una tabella relativa ai diversi corsi di laurea - ed alla<br />

media, che deve essere pari almeno a 24/30. Sebbene i criteri per il r<strong>in</strong>novo dei<br />

posti non siano estremamente restrittivi, ogni anno circa 90 studenti (quasi il 15%<br />

del corpo studentesco) 85<br />

perdono il posto <strong>in</strong> Collegio.<br />

Un numero di posti limitato e prefissato ogni anno dal Consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione<br />

è riservato <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e ai dottorandi ed agli iscritti ai corsi di specializzazione.<br />

Supporto f<strong>in</strong>anziario agli studenti<br />

Ogni residente deve pagare una retta annuale, il cui ammontare è una funzione<br />

della classe di reddito della famiglia di orig<strong>in</strong>e. Nel 1996 per la classe di reddito più<br />

bassa questo valore era pari a 1.470.000 L. Per la classe di reddito più alta a<br />

6.510.000 L., pari al costo effettivo del posto di studio <strong>in</strong> collegio.<br />

Gli studenti più meritevoli, residenti <strong>in</strong> collegio da almeno un anno accademico,<br />

possono concorrere all’assegnazione di posti gratuiti, f<strong>in</strong>anziati da lasciti, donazioni,<br />

o contributi di enti e privati. Dall’<strong>in</strong>testazione di queste borse emerge parte della<br />

storia del collegio e dei suoi pr<strong>in</strong>cipali benefattori.<br />

Unico criterio per l’attribuzione di questi posti è il merito universitario. Nel 1995-96 il<br />

Collegio ha assegnato 29 posti di studio gratuiti, a studenti con media compresa tra<br />

28.8/30 e 30/30.<br />

Alcuni studenti <strong>in</strong>oltre ricevono borse di studio per lavori part-time <strong>in</strong> biblioteca o<br />

nelle sale computer. Si tratta di un sistema sperimentato nelle università americane,<br />

che consente al Collegio di fornire servizi più flessibili ed efficienti.


Compimento degli studi<br />

Gli studenti del Collegio si laureano di solito con votazioni eccellenti. Il voto medio<br />

degli esami sostenuti dai residenti è pari a 27,1/30 86 . Sono numerosi ogni anno<br />

coloro che ricevono il Premio Optime, assegnato dall'Unione Industriale ai migliori<br />

laureati dei due atenei tor<strong>in</strong>esi.<br />

C) Servizi offerti<br />

<strong>Strutture</strong><br />

I residenti dispongono di camere s<strong>in</strong>gole, di cui alcune dotate di servizi <strong>in</strong>terni. Il<br />

vitto è escluso, ma l’Ente regionale per il diritto allo studio gestisce direttamente il<br />

servizio mensa <strong>in</strong> alcune sezioni del Collegio. In ognuna delle 5 sezioni (le due<br />

sezioni di Corso Lione e quelle di via Galliari, via Maria Vittoria, e via delle Ros<strong>in</strong>e)<br />

sono presenti i seguenti servizi comuni:<br />

• cuc<strong>in</strong>e di piano;<br />

• servizio di lavanderia dei capi personali;<br />

• sala lettura quotidiani e riviste; ogni sezione riceve 2 riviste, 4 quotidiani e<br />

settimanali di <strong>in</strong>formazione scelti con referendum tra i residenti;<br />

• sala televisione e videoregistratore;<br />

• sala giochi (p<strong>in</strong>g-pong e calciobalilla);<br />

Vi sono <strong>in</strong>oltre, ripartite tra le varie sezioni:<br />

• 3 sale musica con pianoforte;<br />

• 3 sale conferenze;<br />

• 3 palestre attrezzate;<br />

• 1salamostrapitturaeartigrafiche;<br />

• 1 sala c<strong>in</strong>ema con proiettore 16 mm;<br />

• 1 laboratorio fotografico per sviluppo e stampa;<br />

<strong>Le</strong> sezioni di via Maria Vittoria e via Bobbio contengono due biblioteche, per un<br />

totale di 90 riviste specializzate (medic<strong>in</strong>a, <strong>in</strong>formatica, architettura,...) e 21.000<br />

volumi, con un <strong>in</strong>cremento annuo di quasi 1.000 volumi. Completano i sussidi<br />

didattici le sale tecnigrafi e le sale <strong>in</strong>formatiche. Queste ultime contengono <strong>in</strong> totale<br />

21 personal computer (alcuni collegati <strong>in</strong> rete), oltre a stampanti, plotter, ecc.<br />

I residenti possono partecipare a corsi di nuoto, il cui costo èacaricodelCollegio.<br />

Inoltre impianti sportivi privati sono a disposizione degli studenti <strong>in</strong> giorni ed ore<br />

stabiliti.<br />

Corsi <strong>in</strong>terni e supervisions<br />

Il Collegio non dispone di corsi <strong>in</strong>tegrativi strutturati o di regolari supervisions per i<br />

residenti. Tuttavia <strong>in</strong> anni recenti è stato attivato per gli studenti del Politecnico un<br />

sistema volontario di tutoraggio, svolto sotto il controllo di docenti e con la<br />

collaborazione di studenti più anziani. Occasionalmente <strong>in</strong> passato sono stati<br />

organizzati <strong>in</strong> collegio corsi propedeutici di analisi matematica, tenuti da docenti<br />

universitari e rivolti alle matricole delle facoltà scientifiche. A partire dall'anno


prossimo i dottorandi residenti <strong>in</strong> Collegio saranno disponibili per supervision per gli<br />

studenti undergraduate.<br />

Per il tempo libero il Collegio organizza 2 corsi di yoga e3corsiditeoriaepratica<br />

della fotografia.<br />

Corsi di l<strong>in</strong>gue<br />

Il Collegio organizzava <strong>in</strong> passato corsi di <strong>in</strong>glese, francese e tedesco. I corsi di<br />

<strong>in</strong>glese erano seguiti da circa un qu<strong>in</strong>to dei residenti. Oggi i corsi sono stati sostituiti<br />

da supporti multimediali (cassette, CD-rom, ecc.).<br />

Sem<strong>in</strong>ari, gruppi di studio, <strong>in</strong>contri<br />

Conferenze su temi di attualità, o cicli su temi specifici.<br />

Attività sociali<br />

Il viaggio di studio annuale, della durata di quasi una settimana, <strong>in</strong> una località<br />

estera. 130 abbonamenti alla stagione teatrale del Teatro Stabile e 50 abbonamenti<br />

alla stagione concertistica della Accademia Stefano Tempia possono essere<br />

utilizzati a rotazione dai residenti.<br />

Associazioni ex-allievi<br />

Presso il Collegio Universitario ha sede l’associazione ex-ospiti del Collegio, la cui<br />

attività è tuttavia molto ridotta.


5.2.2 Profilo gestionale<br />

A) Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Il Collegio è un Ente Morale posto sotto la vigilanza del M<strong>in</strong>istero dell’Università e<br />

della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Sono organi del Collegio:<br />

• L’assemblea dei contributori, che riunisce i pr<strong>in</strong>cipali f<strong>in</strong>anziatori del Collegio (ad<br />

esempio coloro che hanno fornito contributi annui tali da coprire almeno il costo di<br />

un posto di studio). L’assemblea si riunisce almeno due volte all’anno ed elegge tre<br />

rappresentanti nel Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione;<br />

• Il Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione, composto da:<br />

• un membro <strong>in</strong> rappresentanza del M<strong>in</strong>istero dell’Università;<br />

• quattro membri <strong>in</strong> rappresentanza degli atenei tor<strong>in</strong>esi;<br />

• tre membri eletti dall’Assemblea dei Contributori;<br />

• f<strong>in</strong>o ad un massimo di tre membri <strong>in</strong> rappresentaza di enti o privati che si<br />

impegn<strong>in</strong>o a sovvenzionare il Collegio per l’equivalente di almeno 10 posti<br />

studio;<br />

• due membri <strong>in</strong> rappresentanza degli studenti;<br />

Il Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione def<strong>in</strong>isce gli <strong>in</strong>dirizzi generali dell’attività del collegio,<br />

stabilisce le modalità di assegnazione dei posti di studio e delibera <strong>in</strong> materia di<br />

spese e su altre questioni amm<strong>in</strong>istrative. Il Consiglio nom<strong>in</strong>a un proprio Presidente,<br />

che ha la rappresentanza del Collegio, cura i rapporti con l’esterno e sovr<strong>in</strong>tende<br />

alla gestione nell’ambito delle delibere del Consiglio.<br />

• Il Collegio dei revisori dei conti, composto da c<strong>in</strong>que membri designati da:<br />

M<strong>in</strong>istero del Tesoro, M<strong>in</strong>istero dell’Università, Istituto Bancario San Paolo di Tor<strong>in</strong>o,<br />

Cassa di Risparmio di Tor<strong>in</strong>o, Assemblea dei contributori;<br />

Un Direttore, nom<strong>in</strong>ato dal Presidente su delibera del Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione,<br />

dà esecuzione alle delibere del Consiglio. Ha <strong>in</strong>oltre le funzioni di capo del<br />

personale, cura l’osservanza del regolamento <strong>in</strong>terno da parte degli studenti e<br />

coord<strong>in</strong>a le attività culturali, sportive e ricreative del Collegio.<br />

B) Aspetti f<strong>in</strong>anziari<br />

Tavola ricapitolativa delle entrate 1996<br />

Motivazione ML %<br />

Rette collegiali 1.766 33,5 %<br />

Proventi dal patrimonio 764 14,5 %<br />

Donazioni da parte di privati 185 3,5 %<br />

F<strong>in</strong>anziamento pubblico diretto 1.682 31,9 %<br />

Donazioni ex-allievi n.d. n.d.<br />

Reddito prodotto dalla ricerca 0 0,0 %<br />

Altri 880 16,6 %<br />

Totale 5.277 100,0%


Pr<strong>in</strong>cipale fonte di reddito per il Collegio sono le rette pagate dagli studenti, che<br />

costituiscono il 33.5 % delle entrate totali. Per questo l’E<strong>in</strong>audi costituisce un caso a<br />

sé rispetto alle altre istituzioni italiane ed estere prese <strong>in</strong> esame. Tuttavia bisogna<br />

notare che <strong>in</strong> valore assoluto il contributo studentesco non è molto elevato, poiché il<br />

costo di ogni posto di studio <strong>in</strong> Collegio è piuttosto contenuto (vedere più oltre).<br />

Alcuni college <strong>in</strong>glesi ricavano dai contributi studenteschi una percentuale maggiore<br />

delle proprie entrate; tuttavia <strong>in</strong> <strong>Inghilterra</strong> questa voce può essere considerata<br />

parte del f<strong>in</strong>anziamento pubblico, poiché le tasse del college vengono rimborsate<br />

dallo Stato.<br />

L’importanza del contributo studentesco è cresciuta negli ultimi anni. Mentre nel<br />

periodo 1991-96 il f<strong>in</strong>anziamento MURST è rimasto pressoché <strong>in</strong>variato <strong>in</strong> valore<br />

nom<strong>in</strong>ale, i proventi delle rette sono cresciuti di oltre il 120 %. Ciò si è verificato<br />

grazie ad un <strong>in</strong>cremento generalizzato dei contributi ed alla ridistribuzione delle<br />

classi di reddito. <strong>Le</strong> donazioni da parte di privati sono dim<strong>in</strong>uite <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i reali negli<br />

ultimi anni.<br />

Tavola ricapitolativa delle uscite 1996<br />

Motivazione ML %<br />

Stipendi per il personale docente 0 0,0 %<br />

Stipendi per il personale non docente 1.923 36,4 %<br />

Borse di studio n.d. n.d.<br />

Spese per l’acquisto di beni e servizi 1.884 35,7 %<br />

Oneri tributari 247 4,7 %<br />

Deprezzamenti e ammortamenti 953 18,1 %<br />

Altri 270 5,1 %<br />

Totale 5.277 100,0%<br />

La spesa relativa al personale è nel caso dell'E<strong>in</strong>audi piuttosto contenuta. Ciò deve<br />

essere attribuito sia ad un fattore di scala (700 allievi permettono di ripartire meglio<br />

l'organico disponibile) sia al fatto che l'E<strong>in</strong>audi si serve di collaborazioni<br />

studentesche per servizi quali la biblioteca o la sala computer. Gli studenti<br />

selezionati si impegnano a lavorare per 15 ore alla settimana e ricevono una paga<br />

lorda variabile tra 11.000 e 15.000 L/ora. L'evoluzione della spesa per il personale<br />

non presenta variazioni significative negli ultimi anni.<br />

Non è stato possibile <strong>in</strong> base ai dati del bilancio 1996 ricavare dati più precisi sulla<br />

ripartizione delle spese per l'acquisto di beni e servizi. Tuttavia nel Bilancio<br />

preventivo dell'anno 1991 esse erano ripartite nel modo seguente: combustibile per<br />

il riscaldamento 30%, manutenzione 16%, energia elettrica 12%, pulizia camere<br />

9%, attività culturali e acquisto di libri, giornali e riviste 6%, attività sportive 2%,<br />

Una voce importante nelle uscite è costituita dagli ammortamenti (che non<br />

sembrano essere presenti nei bilanci di istituzioni simili). Non è ben chiaro <strong>in</strong> che<br />

cosa consistano gli oneri tributari.


Costo annuale pro-capite 1996<br />

Il costo annuale pro-capite determ<strong>in</strong>ato dal Collegio e riportato <strong>in</strong> “Prospetti, dati e<br />

notizie 1996” è pari a 6.660.000 L.<br />

Dividendo il totale di bilancio sopra riportato per il numero totale di studenti ospitati<br />

si otterrebbe un valore leggermente superiore (qualche punto percentuale). La<br />

differenza è dovuta allo scorporo di alcune poste correttive presenti <strong>in</strong> bilancio.<br />

Nell'anno 1989 il costo unitario del posto di studio era circa 3.700.000 L.<br />

Patrimonio del Collegio<br />

Oltre agli edifici che ne ospitano l'attività, segnati a bilancio per circa 9 miliardi, il<br />

collegio dispone di un patrimonio di circa 7 miliardi.<br />

C) Gestione dei servizi<br />

Il servizio mensa non è <strong>in</strong>terno al collegio e viene gestito autonomamente dall’Ente<br />

regionale diritto allo studio. Non sono pervenuti dati per gli altri servizi, che<br />

sembrano tuttavia essere affidati a personale <strong>in</strong>terno al collegio.


5.3 Secondo caso: la Residenza Universitaria Lamaro-Pozzani di Roma<br />

La RULP si colloca, per quel che riguarda strutture e servizi offerti agli studenti, tra il<br />

Collegio E<strong>in</strong>audi di Tor<strong>in</strong>o ed il Collegio Ghislieri di Pavia. Essa presenta un<br />

notevole <strong>in</strong>teresse ai f<strong>in</strong>i di questa ricerca, sia perché struttura collegiale di recente<br />

istituzione, sia perché f<strong>in</strong>anziata <strong>in</strong>teramente con fondi privati: la Residenza <strong>in</strong>fatti è<br />

stata fondata e viene gestita <strong>in</strong> modo autonomo dalla Federazione Nazionale dei<br />

Cavalieri del Lavoro (nel bilancio non vi è traccia di contributi pubblici). Una ragione<br />

ulteriore di <strong>in</strong>teresse è il complesso rapporto della RULP con tre università diverse -<br />

"La Sapienza", "Tor Vergata" e "Roma III" - rapporto risolto attraverso una totale<br />

<strong>in</strong>dipendenza della Residenza dagli atenei pubblici sia per quanto riguarda la<br />

selezione dei candidati che la scelta degli orientamenti didattici.<br />

La Relazione annuale 1996-97 della RULP contiene una presentazione completa e<br />

concisa della storia e delle f<strong>in</strong>alità della Residenza: "La Federazione Nazionale dei<br />

Cavalieri del Lavoro, <strong>in</strong> aderenza agli scopi <strong>in</strong>dicati nel suo Statuto, ha realizzato a<br />

Roma, nel quartiere Tuscolano, una Residenza Universitaria per ospitare studenti di<br />

ogni parte d'<strong>Italia</strong> che abbiano conseguito ottimi risultati negli studi superiori e si<br />

iscrivano al primo anno di un corso di laurea presso le università statali di Roma "La<br />

Sapienza", "Tor Vergata" e "Roma III". La residenza, ideata sul f<strong>in</strong>ire degli anni<br />

sessanta dal Presidente della Fondazione Enrico Pozzani, è stata portata a term<strong>in</strong>e<br />

nel 1971 dal suo successore Furio Cicogna, grazie alla generosità di Antonio<br />

Lamaro, che donò il terreno ed il rustico edilizio, e di molti altri Cavalieri del Lavoro. I<br />

Presidenti della Federazione, da Bruno Velani ad Alfredo Diana, hanno sempre<br />

seguito con viva attenzione le attività della Residenza Universitaria, sicuri del valore<br />

dell'opera per l'educazione e la formazione dei giovani. Gli studenti sono ospitati<br />

gratuitamente <strong>in</strong> stanze s<strong>in</strong>gole con servizi. Un'aula magna, studi di piano, sale di<br />

soggiorno ed una biblioteca sono disponibili per le attività culturali di tutta la<br />

comunità e per gruppi ristretti. La "Casa" è <strong>in</strong>oltre dotata dei necessari servizi per le<br />

esigenze della vita quotidiana, di un ampio giard<strong>in</strong>o e di alcuni impianti sportivi:<br />

campi da tennis, pallavolo, pallacanestro ed una palestra".<br />

5.3.1 Profilo didattico<br />

A) Ruolo attuale e dimensioni<br />

Il numero totale di studenti iscritti ad una delle università statali di Roma ed ospitati<br />

dalla RULP nell'anno accademico 1996/97 era pari a 66, di cui 24 ragazze e 42<br />

ragazzi.<br />

È <strong>in</strong>teressante notare la distribuzione geografica degli studenti: 51 provengono dalle<br />

regioni dell'<strong>Italia</strong> centro-meridionale e 15 dalle regioni settentrionali.


Per quanto riguarda le discipl<strong>in</strong>e, la Residenza da spazio a tutti i corsi di laurea<br />

delle Università statali di Roma. Tuttavia le facoltà più rappresentate sono<br />

Giurisprudenza (18 studenti), Ingegneria (16) ed Economia (11). Tra i corsi di laurea<br />

di più recente istituzione Scienze della Communicazione occupa una posizione<br />

importante.<br />

In alcuni periodi dell'anno <strong>in</strong>oltre la Residenza ospita studenti post-graduate e<br />

studenti stranieri, nell'ambito di vari programmi di cooperazione e di scambio:<br />

• Rapporto con l'Università di Warwick. Nel 1996-97 la Residenza ha ospitato<br />

giovani dei Dipartimenti di <strong>Italia</strong>no e di Storia dell'Università Britannica;<br />

simmetricamente, otto studenti della RULP sono andati <strong>in</strong> <strong>Inghilterra</strong> par seguire<br />

corsi estivi di l<strong>in</strong>gua ed un laureando per frequentare corsi afferenti alla sua facoltà;<br />

• Collaborazione con il Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di<br />

Milano, e con le Scuole di Management di Praga e Budapest. In Giugno ed <strong>in</strong><br />

Settembre vengono ospitati giovani manager dell'Europa dell'Est, impegnati <strong>in</strong> stage<br />

formativi di carattere teorico e pratico (tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g <strong>in</strong> aziende dei cavalieri del Lavoro);<br />

• Progetto Ponte. 12 partecipanti, <strong>in</strong> base ad un accordo di collaborazione tra la<br />

RULP, la Pontificia Università Angelicum e l'Association of <strong>Italia</strong>n American<br />

Educators, che raccoglie alcune università dello Stato di New York. Giovani italoamericani<br />

frequentano corsi di l<strong>in</strong>gua, cultura, storia ed economia italiana.<br />

B) Ammissione e performance<br />

Selezione e supporto f<strong>in</strong>anziario<br />

Gli esami per l'ammissione alla RULP si svolgono ogni anno tra f<strong>in</strong>e Agosto ed<br />

<strong>in</strong>izio Settembre. <strong>Le</strong> prove sono riservate a studenti con un curriculum scolastico<br />

particolarmente brillante (60/60 come voto di maturità o 7,5/10 di media nei primi<br />

quattro anni della scuola secondaria superiore) e si articolano <strong>in</strong> due fasi: la prima è<br />

composta da prove scritte, colloqui <strong>in</strong>dividuali e dibattiti; la seconda da test psicoattitud<strong>in</strong>ali<br />

e da un duplice colloquio <strong>in</strong>dividuale. La formalizzazione delle<br />

ammissioni avviene solo dopo la verifica degli atti degli esami da parte della<br />

Commissione di Vigilanza per la Residenza. Un particolare <strong>in</strong>teressante delle prove<br />

di ammissione è che anche laureandi ed ex-laureati della Residenza partecipano<br />

alla selezione delle matricole.<br />

Nel 1996 erano presenti 109 candidati, di cui 45 studenti e 64 studentesse. 43<br />

hanno superato la prima fase delle prove. Alla f<strong>in</strong>e sono stati ammessi alla<br />

Residenza 19 studenti, di cui 11 ragazzi ed 8 ragazze. Il numero di candidati è <strong>in</strong><br />

costante aumento: nel 1997 sono pervenute alla Residenza 178 domande di<br />

ammissione.<br />

La permanenza <strong>in</strong> collegio viene riconfermata da un anno all’altro, a giudizio<br />

<strong>in</strong>s<strong>in</strong>dacabile della Direzione, <strong>in</strong> base al superamento di tutti gli esami previsti dalle<br />

disposizioni <strong>in</strong>terne per ogni s<strong>in</strong>gola facoltà, dei risultati conseguiti nei corsi<br />

istituzionali organizzati dalla Residenza, della partecipazione alle attività <strong>in</strong>terne e<br />

del comportamento nella comunità.


Supporto f<strong>in</strong>anziario agli studenti<br />

La RULP non dispone di un sistema di borse di studio per gli studenti. Tuttavia la<br />

permanenza e la partecipazione a tutte le attività della Residenza (corsi<br />

propedeutici, corsi di l<strong>in</strong>gua, sem<strong>in</strong>ari, ecc.) è completamente gratuita, <strong>in</strong>dipendente<br />

dalle classi di reddito degli studenti.<br />

Compimento degli studi<br />

Non sono disponibili dati relativi alla durata del corso degli studi per gli studenti<br />

ospitati dalla RULP. Tuttavia l'analisi dei dati relativi ai laureati evidenzia<br />

performance accademiche di eccellenza. Ad esempio nel periodo giugno 1996<br />

aprile 1997 hanno conseguito il titolo 11 allievi, 9 con la votazione 110 e lode e 2<br />

con 110/110.<br />

Sbocchi<br />

L'obiettivo esplicito della Residenza è di "contribuire alla formazione di una classe<br />

dirigente preparata ad affrontare le nuove sfide della complessità attraverso una<br />

consolidata attitud<strong>in</strong>e all'<strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>arietà e una esperienza di vita ricca e<br />

differenziata. I risultati danno ragione alla scelta dei Cavalieri del Lavoro di puntare<br />

sul merito. I quasi 300 laureati della Residenza si sono tutti <strong>in</strong>seriti nel mondo del<br />

lavoro senza difficoltà e molti hanno già raggiunto posizioni di particolare prestigio e<br />

responsabilità." 87<br />

Un’analisi più circostanziata evidenzia un passaggio relativamente<br />

breve dall'università al mondo del lavoro. La situazione occupazionale di tutti i<br />

laureati della RULP (quasi 300 dall'anno di fondazione) è la seguente:<br />

Settore percentuale di ex-allievi<br />

Aziende pubbliche e private 44.2%<br />

Libera professione 17.3%<br />

Pubblica amm<strong>in</strong>istrazione 15.5%<br />

Università, ricerca ed <strong>in</strong>segnamento 14.0%<br />

In attesa di primo impiego o impegnati nel servizio<br />

militare<br />

9.0%<br />

C) Servizi offerti<br />

<strong>Strutture</strong><br />

Tutti gli studenti ricevono alloggio e vitto dalla Residenza. Sono ospitati <strong>in</strong> stanze<br />

s<strong>in</strong>gole con bagno e telefono, e dispongono di un'Aula Magna ed altri locali comuni.<br />

In particolare una biblioteca (limitata ad alcune opere di fondamentale consultazione<br />

e ad abbonamenti a riviste dei diversi settori) ed una sala <strong>in</strong>formatica, con una<br />

dec<strong>in</strong>a di computer e collegamento Internet. Sono <strong>in</strong>oltre a disposizione dei<br />

residenti una palestra e campi da tennis, pallacanestro e pallavolo. La Residenza<br />

promuove parecchie attività di carattere culturale/formativo, come specificato nel<br />

seguito.


Corsi propedeutici di economia ed <strong>in</strong>formatica<br />

La Residenza organizza ogni anno corsi propedeutici di economia ed <strong>in</strong>formatica<br />

per le matricole. Alla f<strong>in</strong>e delle lezioni, la cui frequenza è obbligatoria, ogni studente<br />

deve presentare un elaborato. Il corso di economia affronta argomenti di carattere<br />

generale: il sistema bancario, la gestione delle imprese, l’economia monetaria, le<br />

politiche economiche ed il debito pubblico, ecc. Il corso di <strong>in</strong>formatica si propone di<br />

famigliarizzare gli studenti con i sistemi e gli ambienti operativi più comunemente<br />

utilizzati.<br />

Corsi di l<strong>in</strong>gue<br />

La residenza collabora con alcuni Istituti di l<strong>in</strong>gue, quali il “British Institute of Rome”<br />

per l’<strong>in</strong>glese, il “Centre d’Etudes Sa<strong>in</strong>t Louis de France” per il francese, ed il<br />

“Goethe-Institut” per il tedesco. Gli studenti frequentano i corsi e sostengono i<br />

relativi esami a f<strong>in</strong>e anno.<br />

Sem<strong>in</strong>ari, gruppi di studio, <strong>in</strong>contri<br />

La RULP promuove durante l’anno accademico una seri di sem<strong>in</strong>ari, gruppi di<br />

studio ed <strong>in</strong>contri con personalità del mondo politico, imprenditoriale e della cultura.<br />

A titolo di esempio, alcuni dei temi affrontati nel 1996-97 riguardavano il settore noprofit,<br />

il sistema azienda, il sistema fiscale d’impresa, la narrativa italiana negli anni<br />

80-90, la riforma delle Istituzioni, ecc. I testi di alcuni <strong>in</strong>terventi particolarmente<br />

significativi vengono raccolti periodicamente nella Collana Dario Mazzi, realizzata<br />

dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro <strong>in</strong>sieme all’Editrice “Il Mul<strong>in</strong>o”.<br />

La Residenza promuove <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e gli “Incontri dei giovani con il mondo del lavoro”,<br />

rivolti a studenti degli ultimi anni della scuola secondaria superiore.<br />

Attività sociali<br />

Il viaggio di studio annuale, la pubblicazione della rivista “Panorama per i giovani” e<br />

varie altre attività.<br />

Associazione ex-allievi<br />

Da sedici anni è attiva l'Associazione Laureati della Residenza Universitaria<br />

"Lamaro-Pozzani". I laureati sono peraltro molto vic<strong>in</strong>i all'istituzione e alcuni di loro<br />

collaborano direttamente alle attività culturali, consentendo fra l'altro un significativo<br />

contenimento dei costi.


5.3.2 Profilo gestionale<br />

A) Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

La Residenza è stata fondata dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro.<br />

Questa associazione, costituita <strong>in</strong> Ente Morale f<strong>in</strong> dal 1925, raccoglie i nomi più<br />

importanti dell'imprenditoria italiana. I Cavalieri del Lavoro sono nom<strong>in</strong>ati ogni anno<br />

dal Capo dello Stato <strong>in</strong> numero di ventic<strong>in</strong>que, <strong>in</strong> occasione della Festa della<br />

Repubblica. La Residenza Universitaria, che tuttora dipende strutturalmente e<br />

giuridicamente dalla Federazione, è un'organizzazione <strong>in</strong>teramente no-profit, senza<br />

legami formali né con l'autorità pubblica, né con le molte università presenti a<br />

Roma.<br />

I diversi programmi culturali sono approvati dal Consiglio della Federazione<br />

Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, il cui Presidente è attualmente Alfredo Diana,<br />

già parlamentare italiano e europeo e M<strong>in</strong>istro dell'Agricoltura nei governi Amato e<br />

Ciampi. All'<strong>in</strong>sieme delle attività sovr<strong>in</strong>tende un Comitato, nom<strong>in</strong>ato dal Consiglio<br />

della Federazione e che, con alcune <strong>in</strong>tegrazioni, costituisce anche il Comitato dei<br />

Garanti della Collana di Studi e Ricerche "Dario Mazzi". Attualmente quest'ultimo<br />

Comitato è composto dai Cavalieri del Lavoro Tancredi Bianchi, Ercole Canali,<br />

Umberto Colombo, Alfredo Diana, Gianfranco Dioguardi, Mario Federici e Carlo<br />

Lotti, dalla Sig.ra Giuliana Mazzi e dal Segretario Generale della Federazione<br />

Giorgio S<strong>in</strong>atti.<br />

B) Aspetti f<strong>in</strong>anziari<br />

Tavola ricapitolativa delle entrate 1997<br />

Motivazione ML %<br />

Rette collegiali - -<br />

Proventi dal patrimonio 404 22,0%<br />

Donazioni da parte di privati 1.275 69,1%<br />

F<strong>in</strong>anziamento pubblico diretto - -<br />

Donazioni ex-allievi 139 7,5%<br />

Altri 26 1,4%<br />

Totale 1.844 100%<br />

La struttura delle entrate e delle uscite è rimasta <strong>in</strong>variata f<strong>in</strong> dalla fondazione della<br />

Residenza. La RULP si caratterizza per l'assenza di qualsiasi tipo di f<strong>in</strong>anziamento<br />

pubblico, a differenza di quanto accade <strong>in</strong> tutti gli altri collegi italiani ed esteri<br />

considerati <strong>in</strong> questo lavoro. Anche la gratuità dei servizi offerti agli studenti,<br />

<strong>in</strong>dipendentemente dalla classe di reddito familiare, è piuttosto <strong>in</strong>solita (l'unico altro<br />

esempio tra i collegi <strong>in</strong> esame è l'Ecole Normale di Parigi). Gli unici contributi versati<br />

dagli studenti <strong>in</strong>fatti si riferiscono alla partecipazione alle spese per i viaggi di<br />

istruzione e alle <strong>in</strong>iziative nel settore graduate. Sotto la voce "altro" vengono<br />

conteggiati i ricavi relativi all'attività editoriale del college.


Tavola ricapitolativa delle uscite 1997<br />

Motivazione MF %<br />

Direzione, consulenze, attività culturali e<br />

collaborazioni<br />

198 10,8%<br />

Personale (eccetto direzione) 461 25,0%<br />

Borse di studio - -<br />

Edilizia 771 41,8%<br />

Viaggi d'istruzione, stages 125 6,8%<br />

Pubblicazioni 56 3,0%<br />

Altro 233 12,6%<br />

Totale 1.844 100,0%<br />

La voce di spesa relativa al corpo docente deve essere analizzata tenendo conto<br />

del fatto che, come tutti i college italiani ad eccezione della Scuola Normale di Pisa,<br />

la Residenza non dispone di un corpo docente <strong>in</strong>terno e attiva i propri programmi<br />

culturali attraverso contratti con enti, istituzioni e s<strong>in</strong>goli specialisti, sotto il<br />

coord<strong>in</strong>amento dalla Direzione. <strong>Le</strong> voci relative ai viaggi di istruzione, agli stage e<br />

alle pubblicazioni costituiscono un elemento importante e caratterizzante<br />

dell'istituzione, mentre le spese per la biblioteca (limitata ad alcune opere di<br />

fondamentale consultazione e ad abbonamenti a riviste dei diversi settori) e la sala<br />

computer sono comprese nelle altre voci <strong>in</strong>dicate. Fra le "altre" spese, di particolare<br />

rilievo sono quelle relative all'<strong>in</strong>iziativa "Incontri dei giovani con il mondo del lavoro",<br />

che fa capo alla Residenza Universitaria e attraverso la quale vengono raggiunti e<br />

sensibilizzati ai problemi dell'orientamento e della scelta del corso di laurea alcune<br />

migliaia di studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori.<br />

Costo annuo per studente<br />

Come sempre, non è facile determ<strong>in</strong>are il costo annuo pro-capite per uno studente<br />

"regolare" della RULP. È necessario <strong>in</strong>fatti considerare le entrate e le uscite relative<br />

agli studenti "saltuari" ospitati per brevi periodi di tempo dalla Residenza nell'ambito<br />

dei vari accordi di scambio e di cooperazione (vedi sopra). Il valore calcolato dalla<br />

Direzione della Residenza è di circa 25 milioni annui.<br />

Patrimonio della Residenza<br />

Oltre all'edificio che ne ospita l'attività, la Residenza dispone di un patrimonio di<br />

circa sei miliardi, <strong>in</strong>teramente <strong>in</strong>vestito <strong>in</strong> titoli di Stato.<br />

C) Gestione dei servizi<br />

Il servizio mensa e di pulizia sono appaltati a ditte esterne già da alcuni anni e con<br />

risultati giudicati soddisfacenti dalla Direzione.


5.4 Terzo caso: il Collegio Ghislieri di Pavia<br />

Siamo stati molto <strong>in</strong>decisi su quale tra due Collegi storici di Pavia, legati/separati da<br />

antiche rivalità, <strong>in</strong>cludere <strong>in</strong> questo studio. Simili per età, costituzione e<br />

funzionamento, non potevano essere considerati entrambi. Alla f<strong>in</strong>e ne abbiamo<br />

scelto uno. Ma - ci scus<strong>in</strong>o i Ghislieriani - cerchiamo di riparare al torto citando per<br />

primo l'altro, il Borromeo: "Ideato da San Carlo, studente a Pavia, come luogo di<br />

perfezione religiosa e culturale, il Collegio Borromeo nacque ufficialmente con la<br />

bolla di Pio IV "Ad apostolicae dignitatis apicem" del 15 ottobre 1561. Costruito da<br />

Pellegr<strong>in</strong>o Tibaldi, rif<strong>in</strong>ito dal Rich<strong>in</strong>i, illustrato dagli affreschi del Nebbia e dello<br />

Zuccari, il più antico collegio d'<strong>Italia</strong> gode anche di un <strong>in</strong>imitabile prestigio artistico" 88<br />

.<br />

Di pochi anni posteriore (1567) è la fondazione del Collegio Ghislieri, ad opera del<br />

pontefice S. Pio V, al secolo Antonio Michele Ghislieri, già lettore di Filosofia e<br />

Teologia nell'Università di Pavia e passato alla storia come organizzatore della<br />

alleanza cristiana v<strong>in</strong>citrice della battaglia di <strong>Le</strong>panto (1571).<br />

Att<strong>in</strong>giamo da uno dei prospetti <strong>in</strong>formativi: "Lo scopo [del Collegio] era quello di<br />

consentire a giovani di brillante <strong>in</strong>gegno ma di scarsi mezzi l'accesso all'antica e<br />

r<strong>in</strong>omata Università di Pavia, dove Papa Ghislieri era stato lettore di teologia.<br />

Affermatasi nel tempo la sua fama, il Ghislieri meritò un importante riconoscimento<br />

a metà del '700, quando la monarchia austriaca (allora regnante <strong>in</strong> Lombardia)<br />

assunse il patronato sul Collegio, mantenendolo per circa un secolo f<strong>in</strong>o alla perdita<br />

dei territori lombardi. Durante il periodo napoleonico il Ghislieri visse la s<strong>in</strong>golare<br />

esperienza di essere trasformato <strong>in</strong> scuola militare. Dotato s<strong>in</strong> dalla fondazione di<br />

un cospicuo patrimonio terriero con un imponente castello che il Collegio ancora<br />

possiede [a Lardirago (Pavia)], il Ghislieri ha potuto svolgere <strong>in</strong><strong>in</strong>terrottamente la<br />

sua funzione per più di quattro secoli, aumentando i posti di alunno dai ventiquattro<br />

orig<strong>in</strong>ari al cent<strong>in</strong>aio attuale. A questi si sono aggiunti dal 1965 i cento posti della<br />

sezione femm<strong>in</strong>ile, <strong>in</strong>titolata alla fondatrice Sandra Bruni. Con la unificazione<br />

nazionale il patronato sul Collegio passò al Re d'<strong>Italia</strong> e poi, con la caduta della<br />

monarchia, al Presidente delle Repubblica, che lo esercita attualmente. Il Collegio<br />

Ghislieri opera oggi sotto la vigilanza del M<strong>in</strong>istero dell'Università e della Ricerca<br />

Scientifica, che lo ha riconosciuto come ente di alta qualificazione culturale."<br />

Al di là del sostegno ai "giovani di brillante <strong>in</strong>gegno ma di scarsi mezzi", due sono<br />

state le priorità del Collegio <strong>in</strong> oltre quattro secoli di attività:<br />

• favorire un ambiente studentesco stimolante e ricco di scambi tra i vari campi del<br />

sapere. Ciò si realizza all'<strong>in</strong>terno della comunità collegiale anche grazie a una delle<br />

più grandi biblioteche private italiane (oggi circa 100000 volumi, con un fondo antico<br />

di parecchie cent<strong>in</strong>aia di edizioni c<strong>in</strong>que-seicentesche) ed una cospicua collezione


di opere d'arte antica e moderna.<br />

• Raccogliere la comunità degli studenti attorno a valori etici comuni e condivisi. La<br />

Bolla di fondazione recita: "Sapientia cum probitate morum coniuncta humanae<br />

mentis perfectio". "Probitas morum" che doveva contribuire, negli <strong>in</strong>tenti del<br />

fondatore, al miglioramento della società civile. Tra gli alunni che hanno fatto onore<br />

al motto, il Collegio è solito ricordare il commediografo Carlo Goldoni, lo statista<br />

Giuseppe Zanardelli, il fondatore dell'Università Cattolica padre Agost<strong>in</strong>o Gemelli, il<br />

martire della Resistenza Teresio Olivelli, il m<strong>in</strong>istro Ezio Vanoni, il filologo<br />

Gianfranco Cont<strong>in</strong>i.<br />

5.4.1 Profilo didattico<br />

A) Ruolo attuale e dimensioni<br />

Il Collegio ospita attualmente circa 200 studenti, equamente divisi tra la sezione<br />

maschile e quella femm<strong>in</strong>ile.<br />

Tradizionalmente i residenti <strong>in</strong> Collegio sono studenti "undergraduates", iscritti ai<br />

vari corsi di laurea dell'Università di Pavia. Denom<strong>in</strong>ati "alunni" e"alunne", essi<br />

costituiscono ancora oggi il corpo pr<strong>in</strong>cipale dei collegiali.<br />

Negli ultimi anni sono stati assegnati posti di perfezionamento <strong>in</strong> collegio a studenti<br />

laureandi e ad alunni laureati iscritti ad un corso di dottorato di ricerca.<br />

Sono <strong>in</strong>oltre presenti <strong>in</strong> collegio alcuni studenti stranieri grazie a scambi con alunne<br />

ed alunni italiani che si recano all'estero per un periodo di studio o di ricerca. In<br />

particolare il Collegio ha costruito nel tempo una fitta rete di scambi con istituti<br />

universitari europei ed americani: Cambridge, Monaco di Baviera, G<strong>in</strong>evra, Zurigo,<br />

Sussex, Strasburgo, Ma<strong>in</strong>z, Parigi, Oregon.<br />

B) Ammissione e performance<br />

Selezione e supporto f<strong>in</strong>anziario<br />

Gli esami per l'ammissione al Collegio si svolgono ogni anno <strong>in</strong> Settembre. I<br />

candidati, il cui voto di maturità deve essere pari almeno a 48/60, vengono<br />

esam<strong>in</strong>ati da una commissione di professori dell'Università di Pavia, presieduta dal<br />

Rettore dell'Ateneo. Nell'anno 1997-98 erano disponibili 15 posti per la sezione<br />

maschile ed altrettanti per quella femm<strong>in</strong>ile, da attribuire <strong>in</strong> base alle graduatorie di<br />

merito. Tutte le discipl<strong>in</strong>e sono ammesse ed almeno un posto deve essere attribuito<br />

<strong>in</strong> ciascuno dei seguenti tre gruppi di corsi di laurea: umanistici, medico-biologici,<br />

tecnico-scientifici.<br />

Nella sezione femm<strong>in</strong>ile la graduatoria di merito è l'unico criterio per l'attribuzione<br />

dei posti. Nella sezione maschile oltre alla graduatoria di merito devono essere<br />

rispettate altre "condizioni particolari" relative alla provenienza geografica ed alla<br />

condizione economica dei concorrenti. La ragione di queste condizioni deve essere<br />

ricercata nella storia del collegio e nei v<strong>in</strong>coli cui sono stati sottoposti nei secoli<br />

lasciti e borse di studio. Tuttavia questi criteri sembrano a volte un pò anacronistici.


Il bando recita ad esempio che ogni anno un posto <strong>in</strong> Collegio è riservato a studenti<br />

del Mandamento di Morbegno, compatibilmente con la posizione conseguita nelle<br />

graduatorie.<br />

Gli esami di ammissione consistono di una prova scritta e due prove orali, di cui una<br />

a scelta del candidato. La prova scritta, della durata di 5 ore, consiste <strong>in</strong> una<br />

dissertazione su un argomento a scelta tra quelli proposti, con riferimento a:<br />

letteratura, storia, filosofia, economia, matematica, fisica, chimica, biologia. <strong>Le</strong> prove<br />

orali consistono <strong>in</strong> un esame su due discipl<strong>in</strong>e afferenti al corso di laurea per il<br />

quale è stata presentata domanda.<br />

I posti di perfezionamento vengono attribuiti con un concorso <strong>in</strong>terno riservato agli<br />

alunni del Collegio.<br />

Supporto f<strong>in</strong>anziario agli studenti<br />

I posti <strong>in</strong> collegio sono attribuiti a titolo gratuito f<strong>in</strong>o ad un determ<strong>in</strong>ato reddito<br />

famigliare (60 milioni di lire nel 1996-97), determ<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> base alle dichiarazioni<br />

fiscali ed eventualmente <strong>in</strong>tegrato da altri parametri stabiliti dal Consiglio di<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione per tenere conto della capacità complessiva di spesa della<br />

famiglia. Oltre questo limite i posti vengono assegnati dietro il rimborso parziale<br />

delle spese di mantenimento, secondo quanto fissato annualmente dal Consiglio di<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione. Ad esempio nel 1998 le rette erano determ<strong>in</strong>ate nel modo<br />

seguente:<br />

• f<strong>in</strong>o a 60.000.000 L: gratuito;<br />

• oltre a 60.000.000: L.: 3.500.000 L. + 13 % del reddito eccedente 60.000.000 L,<br />

f<strong>in</strong>o ad un massimo di 10.000.000 L.<br />

Il collegio dispone <strong>in</strong>oltre di un articolato sistema di borse di studio <strong>in</strong>tegrative:<br />

• borse di studio e di specializzazione post lauream, attribuite annualmente nelle<br />

diverse discipl<strong>in</strong>e, <strong>in</strong> memoria dei diversi benefattori;<br />

• una borsa per i primi classificati nelle graduatorie di ammissione, esentati dal<br />

pagamento delle rette del Collegio <strong>in</strong>dipendentemente dal reddito famigliare;<br />

• borse di studio brevi o annuali dell'Associazione ex-alunni a favore degli alunni <strong>in</strong><br />

corso;<br />

Compimento degli studi<br />

Per mantenere il posto <strong>in</strong> Collegio è necessario sostenere tutti gli esami previsti dal<br />

piano di studio entro il 31 dicembre di ogni anno, con una media complessiva di<br />

27/30 ed un voto m<strong>in</strong>imo di 24/30. Tutti gli studenti del Collegio devono pertanto<br />

essere "forzosamente" <strong>in</strong> corso. Il numero di allievi che ogni anno "perdono" il<br />

collegio, non riuscendo a rispettare scadenze e votazioni, è variabile: ad esempio,<br />

un alunno nell'anno accademico 1997-98. Il Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione può<br />

tuttavia, <strong>in</strong> casi eccezionali, concedere una proroga di 2 mesi agli alunni che non<br />

abbiano concluso gli esami nei term<strong>in</strong>i stabiliti.<br />

L'analisi delle votazioni conseguite dagli allievi nel 1996-97 evidenzia performance<br />

accademiche di eccellenza: su 23 laureati, 19 hanno ottenuto la votazione di


110/110 e lode e 4 110/110.<br />

Sbocchi<br />

Un accenno alla situazione occupazionale degli ex-alunni del Collegio viene fatto a<br />

conclusione della scheda sul Ghislieri nel saggio di Mario Spasiano 89<br />

,<strong>in</strong>cuisifa<br />

riferimento a oltre 200 professori ord<strong>in</strong>ari ed associati impegnati nell’università ed <strong>in</strong><br />

modo vago a collegiali che ricoprono posti di rilievo nei quadri dirigenti della società<br />

italiana. Il periodico “Notizie Ghislieri”, curato dall’Associazione Alunni, fornisce<br />

qualche vaga notizia sullo stato degli ex-allievi. Oltre alle note di colore - ad<br />

esempio la Rubrica “Nozze”, riempita dalle cronache di addio al celibato - vi sono<br />

alcuni dati sulle carriere degli ex-collegiali. Il numero del Luglio 1997 riporta tra gli<br />

altri la nom<strong>in</strong>a a Sottosegretario della Funzione Pubblica del Prof. Ernesto<br />

Bett<strong>in</strong>elli, a Presidente della Stet del Prof. Guido Rossi, a Presidente dell’Enel del<br />

Dott. Franco Tatò.<br />

C) Servizi offerti<br />

<strong>Strutture</strong><br />

Tutti gli studenti ricevono alloggio e vitto. Sede storica del Collegio è il Palazzo<br />

Ghislieri, imponente edificio progettato da Pellegr<strong>in</strong>o Pellegr<strong>in</strong>i nella seconda metà<br />

del C<strong>in</strong>quecento e situato nel centro storico di Pavia nelle immediate vic<strong>in</strong>anze<br />

dell’Università. Il palazzo ospita ancora oggi la sezione maschile. La sezione<br />

femm<strong>in</strong>ile, fondata nel 1965 ed <strong>in</strong>titolata a Sandra Bruni, sorge su un’area attigua,<br />

<strong>in</strong> parte <strong>in</strong> edifici di nuova costruzione ed <strong>in</strong> parte <strong>in</strong> strutture preesistenti riadattate.<br />

Gli studenti sono ospitati <strong>in</strong> camere s<strong>in</strong>gole, alcune delle quali con bagno, hanno<br />

una mensa <strong>in</strong>terna e possono utilizzare cuc<strong>in</strong>e e lavanderie ai piani. A loro è<br />

assicurata anche assistenza medica, coord<strong>in</strong>ata dal responsabile medico del<br />

Collegio.<br />

Nell’ultimo dopoguerra è stata realizzata l’Aula Goldoniana, dest<strong>in</strong>ata a convegni e<br />

conferenze. Altre strutture a disposizione degli alunni sono la biblioteca (di cui si è<br />

già detto), due stazioni di lavoro per computer collegate <strong>in</strong> rete con l’Università, le<br />

sale di lettura, la sala musica, la sala del tecnigrafo, la videoteca ed una camera<br />

oscura. Gli spazi ricreativi comprendono una palestra, campi da tennis e da<br />

calcetto, sale di ritrovo, oltre all’ampio parco che costeggia l’edificio. Nella città di<br />

Pavia <strong>in</strong>oltre vengono organizzati regolarmente tornei <strong>in</strong>tercollegiali di calcetto,<br />

calcio, pallavolo e pallacanestro.<br />

Attività tutoriali<br />

Gli alunni laureati iscritti ad un corso di Dottorato di Ricerca svolgono <strong>in</strong> Collegio<br />

attività tutoriale rivolta agli studenti undergraduates. Il tutor organizza corsi <strong>in</strong>terni,<br />

denom<strong>in</strong>ati "lezioni tutoriali", nelle varie aree discipl<strong>in</strong>ari 90<br />

e cura l'organizzazione di<br />

cicli di sem<strong>in</strong>ari e conferenze rivolti agli studenti dell'Università di Pavia. I tutors<br />

ricevono un compenso di circa 5.000.000 L. all'anno, scalato dalla retta di<br />

permanenza <strong>in</strong> collegio.


Corsi di l<strong>in</strong>gue<br />

4 lettori di madrel<strong>in</strong>gua <strong>in</strong>terni al collegio sono responsabili per i corsi di <strong>in</strong>glese,<br />

francese, tedesco e spagnolo. Gli alunni sono tenuti a sostenere durante la loro<br />

permanenza <strong>in</strong> Collegio una prova di conoscenza della l<strong>in</strong>gua <strong>in</strong>glese ed una a<br />

scelta tra francese, tedesco e spagnolo.<br />

Sem<strong>in</strong>ari, gruppi di studio, <strong>in</strong>contri<br />

I sem<strong>in</strong>ari e le conferenze ospitati <strong>in</strong> collegio sono molto numerosi (oltre 50 solo<br />

nell’a. a. 1996-97). Molti <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong>dividuali, oltre a nutriti cicli di conferenze su<br />

temi di attualità. Ad esempio: “<strong>Le</strong> frontiere della medic<strong>in</strong>a alle soglie del 2000”,<br />

“Storia della Storiografia”, “Archeologie”, “La riforma del processo civile: risultati e<br />

prospettive”, “Prospettive di <strong>in</strong>terventi urgenti nel sistema del processo penale”, ecc.<br />

Il Collegio ospita <strong>in</strong>oltre regolarmente convegni scientifici.<br />

Associazione Musicale Collegio Ghislieri<br />

Nel 1998 è nata l'Associazione Musicale del Collegio Ghislieri che organizza la<br />

stagione musicale <strong>in</strong>terna e cura l'attività concertistica della Corale del Collegio.<br />

Associazione Alunni<br />

Dal 1946 è attiva l’associazione Alunni, il cui reddito si fonda sui contributi dei soci<br />

(attualmente 100000 lire annue) e sulle rendite di un patrimonio <strong>in</strong> titoli ed immobili<br />

(circa 600.000.000 L.). Oltre ad assegnare borse di studio (vedi sopra) pubblica<br />

l'annuario del Collegio ed il periodico "Notizie Ghislieri". Provvede <strong>in</strong>oltre ad<br />

acquistare abbonamenti teatrali per gli allievi, e dispone di un palco al Teatro alla<br />

Scala. La prima domenica del mese di Maggio si svolge <strong>in</strong> Collegio il "convegno di<br />

San Pio", ritrovo di tutti gli ex-alunni.


5.4.2 Profilo gestionale<br />

A) Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

“Il Collegio Ghislieri è costituito <strong>in</strong> Fondazione (retta da un Consiglio di<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione e con a capo il Presidente), che opera sotto la vigilanza del<br />

M<strong>in</strong>istero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Dirige la<br />

comunità collegiale il Rettore, coadiuvato da una Direttrice per la sezione femm<strong>in</strong>ile<br />

che nel 1966 si è aggiunta grazie all’<strong>in</strong>iziativa della dott.ssa Sandra Bruni, alla quale<br />

è <strong>in</strong>titolata la Fondazione che amm<strong>in</strong>istra la parte femm<strong>in</strong>ile”. 91<br />

Compongono il Consiglio di Amm<strong>in</strong>istrazione del Collegio Ghislieri il Presidente, il<br />

Rettore del Collegio, il Rettore dell'Università, un rappresentante dell'Associazione<br />

EX-Alunni e di altri enti pubblici. Non sono pervenuti dati più precisi sulle funzioni<br />

dei vari Organi del Collegio, che dovrebbero tuttavia essere simili a quelle del<br />

Collegio E<strong>in</strong>audi di Tor<strong>in</strong>o. Quest’ultimo <strong>in</strong>fatti fa parte, assieme al Ghislieri, degli 11<br />

Collegi universitari legalmente riconosciuti dal M<strong>in</strong>istero dell’Università.<br />

B) Aspetti f<strong>in</strong>anziari<br />

Tavola ricapitolativa delle entrate 1996<br />

Motivazione ML %<br />

Contributi studenteschi - 12 %<br />

Rendite patrimoniali: terreni - 19 %<br />

Rendite patrimoniali: fabbricati - 32 %<br />

Rendite patrimoniali: <strong>in</strong>teressi - 5 %<br />

Contributi m<strong>in</strong>isteriali - 28 %<br />

Contributi da altri enti - 4 %<br />

Altro - 0 %<br />

Total - 100%<br />

Non sono pervenuti i valori assoluti delle spese e delle entrate, ma soltanto dati<br />

relativi. È <strong>in</strong>teressante notare l'<strong>in</strong>cidenza delle rendite patrimoniali, che per secoli<br />

hanno costituito l'unica entrata del collegio, e che ancora oggi concorrono ad quasi<br />

il 60% delle entrate complessive. I contributi studenteschi sono relativamente<br />

modesti, e vengono pagati solo dagli studenti il cui reddito famigliare supera 60<br />

milioni annui. Il contributo statale è abbastanza sostanzioso, come per tutti i collegi<br />

universitari legalmente riconosciuti dal M<strong>in</strong>istero dell'Università.


Tavola ricapitolativa delle uscite 1996<br />

Motivazione MF %<br />

Personale - 60 %<br />

Altre Alloggio (escluso personale) - 15 %<br />

Vitto (escluso personale) - 13 %<br />

Borse di studio - 9 %<br />

Biblioteca (escluso personale) - 1 %<br />

Computer - 1 %<br />

Attività Culturali - 1 %<br />

Altro - 0 %<br />

Totale - 100 %<br />

Tra le pr<strong>in</strong>cipali voci di spesa bisogna segnalare il personale, che <strong>in</strong>cide per il 60%<br />

del totale. In parte bisogna tenere conto del fatto che le imponenti strutture del<br />

Ghislieri (biblioteca, giard<strong>in</strong>i, stabili) richiedono un organico sostanzioso. Inoltre è<br />

necessario considerare la taglia piuttosto contenuta del Collegio, così che alcune<br />

spese <strong>in</strong>eludibili (ad esempio quelle relative alla direzione) abbiano un'<strong>in</strong>cidenza<br />

percentuale più elevata.<br />

Costo annuo per studente<br />

Il costo annuale pro-capite determ<strong>in</strong>ato dal Collegio nel 1996 è stato pari a<br />

16.300.000 L. Nel 1987 e 1992 tale valore era pari a 8.900.000 L. e 14.800.000 L.<br />

rispettivamente.<br />

Patrimonio del Collegio<br />

Per secoli i beni dest<strong>in</strong>ati da Pio V alla istituzione del Collegio - un <strong>in</strong>tero feudo<br />

dom<strong>in</strong>ato dall'imponente castello di Lardirago - ne hanno costituito la pr<strong>in</strong>cipale<br />

rendita. Ancora oggi il Ghislieri ricava dal proprio patrimonio il 59 % delle proprie<br />

entrate. Tradizionalmente la ricchezza del Collegio era composta di terreni agricoli<br />

dati <strong>in</strong> affitto. Più recentemente si sono aggiunti al patrimonio immobili urbani e titoli.<br />

C) Gestione dei servizi<br />

Tutti i servizi del Collegio, <strong>in</strong>clusi quello di mensa, pulizia e giard<strong>in</strong>aggio, sono gestiti<br />

<strong>in</strong> modo <strong>in</strong>terno.


5.5 Quarto caso: la Scuola Normale Superiore di Pisa<br />

“Di normale la Scuola Normale Superiore ha quasi soltanto il nome” 92 : com<strong>in</strong>cia con<br />

queste parole un saggio di Luigi Radicati di Brozolo, già Direttore della Scuola di<br />

Pisa. Sembra proprio così, a partire dalla storia e dall’eccezionale ruolo sociale e<br />

culturale che la Scuola ha svolto nel passato. Ne diamo cenno att<strong>in</strong>gendo dalla<br />

pag<strong>in</strong>a web della Scuola. 93<br />

“Un decreto napoleonico è all'orig<strong>in</strong>e della fondazione della Scuola. Il 18 ottobre<br />

1810 essa nasce ufficialmente come "succursale" dell'Ecole Normale di Parigi per i<br />

paesi <strong>in</strong> cui era autorizzato l'uso della l<strong>in</strong>gua italiana, ma solo nel 1813 com<strong>in</strong>cia<br />

veramente la sua attività, volta soprattutto alla formazione di <strong>in</strong>segnanti di scuola<br />

media superiore. Sotto la restaurazione granducale dei Lorena la Scuola Normale<br />

cont<strong>in</strong>ua a svolgere la sua funzione di "semenzaio dei professori e dei maestri delle<br />

scuole secondarie del granducato". Acquisito nel 1862 carattere nazionale, con la<br />

pubblicazione degli "Annali" e lo sviluppo del corso di perfezionamento la Scuola<br />

andò sempre più assumendo, accanto alla funzione di collegio universitario, quella<br />

di istituto superiore di formazione scientifica e di ricerca, carattere che acquisì<br />

ufficialmente, <strong>in</strong>sieme con l'autonomia amm<strong>in</strong>istrativa, nel 1932. Anche nel periodo<br />

fascista la Scuola Normale mantenne la sua rigorosa attività didattica e di ricerca.<br />

Giovanni Gentile, che ne fu Direttore f<strong>in</strong>o al 1943, dette grande impulso a questa<br />

istituzione; Luigi Russo, suo amico poi oppositore e successore nella Direzione<br />

(1944 - 1948), diceva che "la Scuola Normale è stata la sua <strong>in</strong>nocenza".<br />

Nella denom<strong>in</strong>azione orig<strong>in</strong>aria di "Scuola Normale", l'aggettivo si riferiva a quella<br />

che era la sua funzione didattica primaria, di trasmettere "norme": nell'Ottocento le<br />

Scuole magistrali si chiamavano per questo "le Normali". Alla funzione della Scuola<br />

di preparare all'<strong>in</strong>segnamento secondario, si è progressivamente affiancata quella di<br />

formare dei futuri ricercatori e docenti universitari. Sono numerosi i normalisti che<br />

hanno <strong>in</strong>segnato e <strong>in</strong>segnano <strong>in</strong> università italiane e straniere; tra essi, studiosi che<br />

hanno lasciato una impronta nella cultura umanistica e scientifica. Per fare soltanto<br />

alcuni nomi: storici quali G. Volpe e D. Cantimori, filologi e italianisti quali M. Barbi e<br />

L. Russo, matematici quali M. Picone e A. Andreotti. Due fisici, E. Fermi e C.<br />

Rubbia, hanno ricevuto il Premio Nobel; un altro Premio Nobel fu assegnato a G.<br />

Carducci. I normalisti sono stati, e sono, presenti anche <strong>in</strong> altri settori della vita<br />

nazionale come parlamentari e politici (tra i quali un presidente della Repubblica, G.<br />

Gronchi), scrittori e dirigenti editoriali (tra gli altri G. Bollati e P. Citati), alti dirigenti<br />

dello Stato (C. A. Ciampi).<br />

[...] Attualmente, <strong>in</strong> seguito al notevole sviluppo delle strutture, anche logistiche,<br />

della Scuola, la creazione di laboratori, l'<strong>in</strong>cremento di <strong>in</strong>segnamenti e di campi di<br />

ricerca, l'<strong>in</strong>tensificarsi delle collaborazioni scientifiche nazionali e <strong>in</strong>ternazionali


hanno stimolato e determ<strong>in</strong>ato l'<strong>in</strong>tegrazione del patrimonio tradizionale con<br />

elementi di costante <strong>in</strong>novazione e adeguamento alle nuove esigenze di un centro<br />

avanzato di studio e ricerca; <strong>in</strong> questo processo di trasformazione e sviluppo è stato<br />

tuttavia preservato "il gusto" e la coscienza della peculiare tradizione di questa<br />

istituzione formata e consolidata attraverso quasi due secoli di storia italiana.”<br />

5.5.1 Profilo didattico<br />

A) Ruolo attuale e dimensioni<br />

La Scuola Normale ha un sostanzioso corpo docente, composto da 22 professori<br />

ord<strong>in</strong>ari, 14 associati e 94 ricercatori (<strong>in</strong> tutto 130 unita). Tuttavia la Scuola può<br />

essere considerata un college, e non una vera e propria università, poiché,<br />

nonostante l’attività didattica <strong>in</strong>terna, gli studenti rimangono iscritti e si laureano<br />

presso l’Università di Pisa. La Normale si limita ad <strong>in</strong>tegrare i corsi universitari,<br />

fornendo agli allievi, f<strong>in</strong> dal primo anno, gli strumenti e le metodologie fondamentali<br />

per lo studio e la ricerca.<br />

L’attività della Scuola Normale si articola <strong>in</strong> due Classi: quella di <strong>Le</strong>ttere e Filosofia,<br />

e quella di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Gli altri corsi di laurea<br />

(Ingegneria, Economia, ecc.) sono di competenza dell’altro Istituto di istruzione<br />

superiore di Pisa, la Scuola Sant’Anna.<br />

Il corpo studentesco della Normale è composto da undergraduate (il cosiddetto<br />

Corso Ord<strong>in</strong>ario), graduate (gli studenti di dottorato, che compongono il Corso di<br />

Perfezionamento) ed un numero limitato di borsisti. La recente legislazione ha<br />

stabilito l’equipollenza tra il Diploma di Perfezionamento conseguito presso la<br />

Scuola ed il titolo di Dottore di Ricerca rilasciato dalle altre Università italiane. Nel<br />

1996 il numero complessivo di allievi della Scuola era 332, così ripartiti:<br />

• 179 corso ord<strong>in</strong>ario<br />

• 132 corso di perfezionamento<br />

• 21 borsisti predottorali e postdottorali<br />

B) Ammissione e performance<br />

Selezione e supporto f<strong>in</strong>anziario<br />

Gli studenti vengono ammessi su concorso. La Scuola è l’unica istituzione italiana,<br />

tra quelle prese <strong>in</strong> esame, che non <strong>in</strong>cluda il voto di maturità tra i requisiti di<br />

ammissione; è simile <strong>in</strong> questo - come si è visto - alle Grandes Ecoles francesi.<br />

Per quanto riguarda il Corso ord<strong>in</strong>ario (undergraduate) la Scuola bandisce ogni<br />

anno circa 25-30 posti per ciascuna delle Classi (<strong>Le</strong>ttere e Filosofia / Scienze<br />

Matematiche, Fisiche e Naturali). Un numero limitato di ammissioni è riservato a<br />

studenti degli anni successivi al primo provenienti da altre università. Costoro, per<br />

essere ammessi alle prove, devono rispettare le condizioni di merito che la Normale<br />

impone agli <strong>in</strong>terni: aver sostenuto tutti gli esami previsti dal piano degli studi con


media di 27/30 e nessun voto <strong>in</strong>feriore a 24/30.<br />

Ogni anno l'ammissione è molto competitiva, poiché si presentano all'esame<br />

parecchie cent<strong>in</strong>aia di candidati. Il concorso si articola <strong>in</strong> due fasi. Gli studenti che<br />

hanno superato le prove scritte vengono ammessi agli orali. <strong>Le</strong> materie d’esame<br />

sono stabilite <strong>in</strong> base alla Classe, nonché al corso di laurea a cui lo studente<br />

<strong>in</strong>tende iscriversi presso l’Università di Pisa. Per mantenere il posto da un anno<br />

all’altro i normalisti devono rispettare le condizioni di merito relative agli esami<br />

previsti dall’Università di Pisa (vedi sopra), nonché aver sostenuto tutti gli esami<br />

<strong>in</strong>terni e frequentato con successo i lettorati di l<strong>in</strong>gue straniere.<br />

Per quanto riguarda il Corso di Perfezionamento, vi sono diversi bandi annuali ed il<br />

numero di studenti ammessi viene stabilito di volta <strong>in</strong> volta. I candidati,<br />

preselezionati <strong>in</strong> base ai titoli, vengono <strong>in</strong>vitati a sostenere un esame scritto/orale<br />

presso la Scuola.<br />

Supporto f<strong>in</strong>anziario agli studenti<br />

Alloggio, vitto, e tutti i servizi forniti dalla Scuola sono completamente gratuiti per i<br />

normalisti, <strong>in</strong>dipendentemente dalle classi di reddito.<br />

Inoltre gli studenti del Corso ord<strong>in</strong>ario ricevono il rimborso delle tasse dovute<br />

all’Università di Pisa ed un contributo didattico annuo di 1.800.000 L per l’acquisto<br />

di libri o altro materiale.<br />

Gli studenti del Corso di perfezionamento ricevono un trattamento economico simile<br />

a quello dei dottorandi di ricerca delle altre Università italiane. L'unica differenza sta<br />

nel fatto che i perfezionandi della Scuola ricevono parte dello stipendio sotto forma<br />

di vitto e alloggio, e un sussidio didattico mensile <strong>in</strong> moneta, di ammontare stabilito<br />

dal Consiglio Direttivo della Scuola.<br />

La Normale <strong>in</strong>oltre promuove periodi di ricerca o studio <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> o all’estero<br />

attraverso un articolato sistema di borse e contributi, assegnati ogni anno da una<br />

commissione alla quale partecipano docenti e rappresentanti degli allievi.<br />

Performance<br />

Compimento degli studi<br />

Tutti i normalisti del Corso ord<strong>in</strong>ario, dovendo sottostare ai criteri di merito imposti<br />

dalla Scuola, sono costretti a laurearsi <strong>in</strong> corso e con risultati eccellenti. Tuttavia<br />

ogni anno un numero limitato di studenti perde il posto <strong>in</strong> Normale: ad esempio, nel<br />

1996, 7 allievi della Classe di Scienze (pari a circa il 4% del totale).<br />

C) Servizi offerti<br />

<strong>Strutture</strong> logistiche<br />

Sede pr<strong>in</strong>cipale della Scuola è lo storico Palazzo dei Cavalieri di Santo Stefano, sito<br />

<strong>in</strong> Piazza dei Cavalieri a Pisa, di orig<strong>in</strong>i medievali e trasformato nel '500 dal Vasari.<br />

Adiacenti o vic<strong>in</strong>o a questo complesso vi sono il Palazzo dell'Orologio, sempre del<br />

Vasari, che accoglie la Biblioteca di <strong>Le</strong>ttere; il c<strong>in</strong>quecentesco Palazzo del


Capitano, che ospita quella di Scienze; il "Palazzo Nuovo", con alloggi per studenti<br />

e la Mensa; il Palazzo Timpano (sul Lungarno), con camere per allievi/ospiti, e altri<br />

edifici distaccati con utilizzazioni specifiche.<br />

Tutti gli studenti ricevono vitto e alloggio <strong>in</strong> camere s<strong>in</strong>gole. Inoltre, annessi ai<br />

s<strong>in</strong>goli collegi, sono una discoteca (prevalentemente di musica classica, ma<br />

arricchita di recente anche <strong>in</strong> altri settori musicali) e due locali per il p<strong>in</strong>g-pong. La<br />

Scuola mette <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e a disposizione degli studenti sale di musica e due pianoforti.<br />

<strong>Strutture</strong> scientifiche e di ricerca<br />

La Biblioteca, separata <strong>in</strong> due sezioni relative alle Classi di <strong>Le</strong>ttere e Filosofia e di<br />

Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, contiene <strong>in</strong> totali circa 600.000 volumi e<br />

4.000 riviste. Il materiale raccolto, relativo pr<strong>in</strong>cipalmente alle discipl<strong>in</strong>e delle due<br />

Classi, è piuttosto vario. Grazie al sistema degli “scaffali aperti”, la biblioteca è<br />

totalmente accessibile ai normalisti, che dispongono tra l’altro di facilitazioni per il<br />

prestito.<br />

Nella Scuola <strong>in</strong>oltre sono conservati e messi a disposizione numerosi archivi. Oltre<br />

all'Archivio storico della Scuola stessa (dal 1859) si può ricordare l'Archivio Salviati,<br />

considerato il maggiore archivio privato italiano, la cui cospicua documentazione<br />

(dal XIII agli <strong>in</strong>izi del XIX sec.) concerne la storia politico-economica fiorent<strong>in</strong>a,<br />

romana e più <strong>in</strong> generale italiana ed europea.<br />

La scuola dispone di un centro di calcolo, che contiene un numero cospicuo di<br />

elaboratori <strong>in</strong> ambiente UNIX al servizio delle due classi. Al centro di calcolo sono<br />

collegati numerosi term<strong>in</strong>ali e due aule didattiche con 20 PC Ibm e 15 Mac<strong>in</strong>tosh.<br />

Collegati alla Scuola sono molti laboratori di ricerca, tra cui si ricordano il laboratorio<br />

di Fisica (ricerca sperimentale nel campo della fisica dello stato solido e della<br />

spettroscopia) e quelli di neurobiologia, di microprocessori, di ricerche <strong>in</strong>formatiche<br />

per i beni culturali, ecc.<br />

Corsi universitari <strong>in</strong>tegrativi<br />

Un corpo docente <strong>in</strong>terno, impegnato <strong>in</strong> attività didattiche e di ricerca, differenzia le<br />

Scuole di Pisa da tutti gli altri collegi italiani. Come si è detto, il normalista ha<br />

l'obbligo di seguire alcuni corsi/sem<strong>in</strong>ari <strong>in</strong>terni, sostenendo a f<strong>in</strong>e anno i relativi<br />

esami. La Classe di <strong>Le</strong>ttere è basata su sem<strong>in</strong>ari di tipo misto, frequentati da allievi<br />

iscritti ad anni diversi e con diversa preparazione; al contrario la Classe di Scienze<br />

opta, almeno per i primi due-tre anni, per sem<strong>in</strong>ari rivolti a studenti dello stesso<br />

anno. I sem<strong>in</strong>ari sono tenuti da docenti della Scuola, ma <strong>in</strong>cludono contributi di<br />

studenti, perfezionandi e borsisti.<br />

I corsi/sem<strong>in</strong>ari da seguire vengono scelti dallo studente <strong>in</strong> funzione del proprio<br />

corso di laurea e seguendo l’ord<strong>in</strong>amento <strong>in</strong>terno della scuola. Il carico didattico<br />

addizionale (oltre ai corsi dell’Università di Pisa) cui è sottoposto ciascun normalista<br />

sembra essere variabile tra 50 e 100 ore annue. La scelta di corsi/sem<strong>in</strong>ari è molto<br />

ampia. A titolo di esempio la classe di Scienze ne prevede 63, variabili tra 20 e 30<br />

ore ciascuno.<br />

Oltre agli <strong>in</strong>segnamenti istituzionali, la Scuola organizza corsi di l<strong>in</strong>gua per i


normalisti. Sono previsti lettorati di <strong>in</strong>glese, francese, tedesco, russo e c<strong>in</strong>ese.<br />

Recentemente è stato e allestito un Gab<strong>in</strong>etto Glottodidattico, struttura attrezzata e<br />

specializzata per fornire una preparazione complementare all'<strong>in</strong>segnamento delle<br />

l<strong>in</strong>gue straniere. L'apprendimento di due l<strong>in</strong>gue è obbligatorio e <strong>in</strong>tegrato nel corso<br />

degli studi degli allievi di entrambe le Classi, anche <strong>in</strong> previsione di una loro<br />

eventuale permanenza presso istituzioni scientifiche all'estero.<br />

Attività sociali e culturali<br />

Dalla pag<strong>in</strong>e web 94 : “Nella Mensa del "Palazzo Nuovo" tutte le componenti della<br />

Scuola - professori, ricercatori, allievi e ospiti - si ritrovano <strong>in</strong>sieme agli stessi tavoli.<br />

I membri delle due Classi si <strong>in</strong>contrano anche nella comune partecipazione a molti<br />

sem<strong>in</strong>ari e conferenze di ospiti italiani e stranieri <strong>in</strong>vitati nella Scuola e, <strong>in</strong><br />

particolare, ai "Venerdì del Direttore", un tradizionale ciclo di conferenze di<br />

personaggi del mondo politico, economico, diplomatico, letterario, giornalistico e<br />

artistico.<br />

Da vari anni si tengono sem<strong>in</strong>ari di guida all'ascolto della musica, secondo un<br />

tradizionale <strong>in</strong>teresse della Scuola per la cultura musicale: dal 1967 vengono<br />

organizzati ogni anno i "Concerti della Normale", cicli di concerti di musica classica,<br />

soprattutto da camera, cui possono assistere tutti, non soltanto i membri della<br />

Scuola. Sono concerti di musiche che non è dato ascoltare frequentemente,<br />

eseguite dai migliori <strong>in</strong>terpreti italiani e stranieri con programmi <strong>in</strong> cui spesso la<br />

modernità e la novità sono associati a ciò che si potrebbe chiamare "l'aria del nostro<br />

tempo".<br />

[...] L'elevato numero di normalisti cultori di uno strumento ha dato buoni frutti, come<br />

l'organizzazione di concerti di pregevole livello dilettantistico tenuti da studenti. Nella<br />

Scuola sono state prodotte alcune rappresentazioni teatrali allestite, dirette e<br />

<strong>in</strong>terpretate da <strong>in</strong>segnanti e allievi. Si organizzano <strong>in</strong>oltre cicli di proiezioni di film<br />

scelti dagli studenti all'<strong>in</strong>izio di ciascun anno accademico. Nel complesso delle<br />

strutture e attività didattiche e scientifiche che caratterizzano l'organizzazione della<br />

Scuola Normale, gli allievi svolgono il loro periodo di formazione <strong>in</strong> un'atmosfera di<br />

positiva attenzione e sollecitud<strong>in</strong>e per le loro esigenze pratiche, trovando una<br />

costante e particolare collaborazione nel personale amm<strong>in</strong>istrativo delle segreterie e<br />

degli uffici, e di quello dei vari servizi disponibili nella Scuola.”<br />

Associazione ex-allievi<br />

Costituita nel 1990, l'Associazione "Amici della Scuola Normale Superiore di Pisa" è<br />

una libera associazione fra Enti ed Aziende, con lo scopo di attivare un<br />

collegamento significativo fra il mondo produttivo e quello della didattica e della<br />

ricerca scientifica. Attuale Presidente dell’Associazione è Antonio Maccanico,<br />

Presidente onorario Carlo Azeglio Ciampi.<br />

Tra i programmi che fanno capo all’Associazione si possono ricordare:<br />

• Il f<strong>in</strong>anziamento della "Cattedra Galileiana", che ogni anno vede <strong>in</strong> Pisa celebri<br />

ricercatori e scienziati per sem<strong>in</strong>ari e conferenze;<br />

• La collaborazione a corsi di formazione e specializzazione <strong>in</strong> Beni Culturali;


• Una attività di corsi tematici di Matematica per l'Industria, con riferimenti<br />

applicativi;<br />

• La costituzione del "Centro di F<strong>in</strong>anza Matematica ", responsabile tra l’altro della<br />

"Collana di F<strong>in</strong>anza Matematica ed Economica F<strong>in</strong>anziaria" edita presso "Il Mul<strong>in</strong>o".<br />

5.4.2 Profilo gestionale<br />

A) Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

La Scuola Normale appartiene, assieme alla Scuola S. Anna di Pisa ed alla SISSA<br />

di Trieste, agli "Istituti di istruzione Superiore" dello Stato italiano. Rispetto a Collegi<br />

Come il Ghislieri ed il Borromeo, queste tre Scuole sono autorizzate ad organizzare<br />

e gestire corsi di dottorato di ricerca. Inoltre i rispettivi Direttori partecipano alla<br />

Conferenza dei rettori delle Università italiane.<br />

La Scuola Normale Superiore, Istituto di istruzione superiore con ord<strong>in</strong>amento<br />

speciale, ha personalità giuridica ed autonomia amm<strong>in</strong>istrativa, didattica e<br />

discipl<strong>in</strong>are sotto la vigilanza dello Stato (esercitata dal M<strong>in</strong>istro della Pubblica<br />

Istruzione).<br />

Il governo della Scuola appartiene:<br />

• al Consiglio Direttivo;<br />

• al Direttore;<br />

• al Vicedirettore.<br />

Il Consiglio Direttivo è composto dal Direttore della Scuola, dal Rettore<br />

dell'Università di Pisa, dai Presidi della Facoltà di <strong>Le</strong>ttere e Filosofia e della Facoltà<br />

di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Pisa, dal Vicedirettore<br />

della Scuola e da una rappresentanza di professori ord<strong>in</strong>ari, di professori associati,<br />

di ricercatori, di allievi e di perfezionandi della Scuola. Il Consiglio Direttivo ha il<br />

governo scientifico, didattico, amm<strong>in</strong>istrativo e discipl<strong>in</strong>are della Scuola, ne elegge il<br />

Direttore e delibera sul bilancio di previsione e sul conto consuntivo. La direzione<br />

didattica e scientifica della Scuola è svolta dal Consiglio Direttivo <strong>in</strong> collaborazione<br />

con due Consigli di Classe, di cui uno per le discipl<strong>in</strong>e umanistiche e l'altro per le<br />

discipl<strong>in</strong>e scientifiche.<br />

Il Direttore ha la rappresentanza legale della Scuola, conferisce i diplomi di licenza<br />

e di perfezionamento, sovr<strong>in</strong>tende al funzionamento generale della Scuola di cui<br />

convoca e presiede il Consiglio Direttivo. Il Direttore è eletto dal Consiglio Direttivo,<br />

è nom<strong>in</strong>ato dal M<strong>in</strong>istro della Pubblica Istruzione e rimane <strong>in</strong> carica per quattro anni<br />

accademici, al term<strong>in</strong>e dei quali può essere riconfermato.<br />

Il Vicedirettore, che rimane <strong>in</strong> carica per due anni, viene nom<strong>in</strong>ato dal M<strong>in</strong>istro della<br />

Pubblica Istruzione su proposta del Direttore e del Consiglio Direttivo<br />

Il Consiglio di Classe (<strong>Le</strong>ttere o Scienze) è l'organismo nel quale si realizza la<br />

collaborazione <strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>are tra tutti gli <strong>in</strong>segnamenti afferenti alla Classe stessa.<br />

Ha funzioni consultive, si riunisce almeno due volte l'anno ed è composto dai<br />

professori ord<strong>in</strong>ari, straord<strong>in</strong>ari, fuori ruolo ed associati della Scuola, da tre<br />

rappresentanti dei ricercatori e da ben c<strong>in</strong>que rappresentanti degli studenti. Il


Consiglio di Classe rimane <strong>in</strong> carica per tre anni accademici e può essere<br />

riconfermato.


B) Aspetti f<strong>in</strong>anziari<br />

Tavola ricapitolativa delle entrate 1996<br />

Motivazione ML %<br />

Rette collegiali 0 0,0 %<br />

Proventi dal patrimonio 0 0,0 %<br />

Trasferimenti da parte di altri enti pubblici e privati 600 1,4 %<br />

F<strong>in</strong>anziamento pubblico diretto 37.000 96,4 %<br />

Donazioni ex-allievi n.d. n.d.<br />

Vendita beni e servizi 600 1,4 %<br />

Altri 300 0,8 %<br />

Totale 38.400 100 %<br />

Come l'Ecole Nomale di Parigi, suo sorella maggiore, anche la Scuola Normale di<br />

Pisa riceve la quasi totalità delle proprie entrate dallo Stato.<br />

Tavola ricapitolativa delle uscite 1996<br />

Motivazione ML %<br />

Stipendi per il personale docente 12.900 36,7 %<br />

Stipendi per il personale non-docente 9.200 26,1 %<br />

Borse di studio e contributi agli studenti 2.100 6,0 %<br />

Biblioteche e laboratori (escluso personale) 2.400 6,8 %<br />

Spese per la ricerca 1.200 3,4 %<br />

Altre spese di funzionamento 7.400 21,0 %<br />

Totale 35.200 100,0 %<br />

Il dato più rilevante tra quelli sopra esposti è quello relativo alle spese per il<br />

personale, che <strong>in</strong>cidono per oltre il 62,8 % del totale. D'altronde ciò non stupisce se<br />

si pensa che la Scuola Normale ha un organico di 322 persone, di cui 192<br />

<strong>in</strong>quadrate come personale tecnico-amm<strong>in</strong>istrativo, e 130 come personale docente.<br />

<strong>Le</strong> voci sopra riportate sono quelle presenti nel bilancio 1996.<br />

Tuttavia, nel Conto consuntivo dell'esercizio f<strong>in</strong>anziario 1996 alcune uscite sono<br />

state raggruppate per centro di spesa. Si vede così ad esempio che, <strong>in</strong>cludendo i<br />

costi del personale, la biblioteca assorbe il 8,5 % delle risorse, i laboratori il 3,8 % e<br />

la ricerca (classi di lettere e di scienze) il 41,6 %.<br />

Un valore <strong>in</strong>teressante è quello relativo alla mensa che, personale <strong>in</strong>cluso, costa<br />

alla scuola 1,726 miliardi. Poiché il servizio è utilizzato sia dagli studenti, sia dal<br />

personale della Scuola (<strong>in</strong> tutto oltre 600 persone), si ricava un costo annuo<br />

procapite di circa 3.000.000 L.


Costo annuale pro-capite<br />

Non è facile determ<strong>in</strong>are il costo annuo pro-capite di un normalista. È necessario<br />

<strong>in</strong>fatti scorporare dalle spese l’attività di ricerca svolta dalla Scuola, che <strong>in</strong>clude, ad<br />

esempio, parte degli stipendi per il personale o dei f<strong>in</strong>anziamenti per i laboratori. Il<br />

Conto Consuntivo dell’esercizio f<strong>in</strong>anziario 1996 propone alcuni criteri di<br />

ripartizione, distribuendo ciascun centro di spesa tra didattica, ricerca e patrimonio.<br />

A partire da questi dati si ottiene una spesa totale per la didattica di circa 16.5<br />

miliardi, che ripartita tra 332 allievi, fornisce un costo annuo pro-capite di<br />

49.700.000 L.<br />

Patrimonio della Scuola<br />

Il patrimonio netto della Scuola a f<strong>in</strong>e 1996 era pari a 63 miliardi, composto per la<br />

maggior parte da fabbricati, da materiale bibliografico e collezioni scientifiche, e da<br />

strumenti tecnici ed attrezzature.<br />

C) Gestione dei servizi<br />

Dati non pervenuti. Dal bilancio sembra tuttavia che quasi tutti i servizi siano gestiti<br />

<strong>in</strong> modo <strong>in</strong>terno.


6. Basi progettuali


Scopo di questa sezione è fornire alcuni dati prelim<strong>in</strong>ari per uno studio di fattibilità<br />

relativo ad un collegio di nuova istituzione <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. Prima di procedere con la fase<br />

progettuale, tuttavia, è bene riassumere e confrontare i dati raccolti nelle sezione<br />

precedenti (analisi comparativa delle istituzioni considerate), nonché esam<strong>in</strong>are<br />

quali effetti potrebbe avere un rafforzamento delle strutture collegiali sul sistema<br />

universitario italiano.<br />

6.1 Analisi comparativa delle strutture collegiali precedentemente esam<strong>in</strong>ate<br />

6.1.1 Servizi offerti agli studenti<br />

Seguendo la classificazione proposta da Marco Santambrogio 95<br />

si possono<br />

dist<strong>in</strong>guere diverse tipologie di strutture universitarie collegiali. I pr<strong>in</strong>cipali elementi<br />

discrim<strong>in</strong>anti sono il livello di servizi offerti e la presenza più o meno importante<br />

della didattica e del tutor<strong>in</strong>g. In prima approssimazione vi sono tre grandi classi:<br />

• I collegi del primo tipo forniscono solo alcuni servizi basilari come alloggio, cuc<strong>in</strong>e,<br />

lavanderie, salette studio, sale computer e piccole biblioteche. Si tratta più<br />

propriamente di residenze universitarie, che tuttavia ammettono gli studenti <strong>in</strong> base<br />

al merito scolastico e perseguono politiche di eccellenza. A volte possono<br />

organizzare, <strong>in</strong> modo sporadico, brevi corsi o sem<strong>in</strong>ari. Il Collegio E<strong>in</strong>audi di Tor<strong>in</strong>o<br />

e la Residenza Universitaria Lamaro Pozzani 96<br />

rientrano <strong>in</strong> questa categoria;<br />

• I collegi del secondo tipo offrono un maggior numero di servizi: spesso <strong>in</strong>cludono<br />

una mensa, dispongono di cospicue biblioteche e di spazi per una più <strong>in</strong>tensa<br />

attività culturale e di socializzazione. Il pr<strong>in</strong>cipale elemento caratterizzante è però<br />

soprattutto la presenza di un sostegno didattico cont<strong>in</strong>uo agli studenti: tutor<strong>in</strong>g<br />

<strong>in</strong>dividuale e lezioni metodologiche di base. Tuttavia non vengono svolti dei corsi<br />

universitari veri e propri e gli studenti cont<strong>in</strong>uano a dipendere per la didattica<br />

dall'università di appartenenza. I collegi Ghislieri e Borromeo di Pavia, l'Ecole<br />

Normale di Parigi, ed i Collegi di Oxbridge - pur molto diversi tra loro - sono<br />

organizzati secondo questi pr<strong>in</strong>cipi.<br />

• I collegi del terzo tipo corrispondono maggiormente all'esperienza statunitense e<br />

di molte Grandes Ecoles Francesi: la struttura collegiale si sviluppa ulteriormente e<br />

si sostituisce progressivamente all'università. In <strong>Italia</strong> la Scuola Normale di Pisa<br />

segue questo modello: come si è visto gli studenti si laureano all'Università di Pisa,<br />

ma sono obbligati a frequentare un certo numero di corsi ed a sostenere i relativi<br />

esami all'<strong>in</strong>terno della Scuola.<br />

6.1.2 Criteri di ammissione e permanenza<br />

Criterio di ammissione di tutte le istituzioni esam<strong>in</strong>ate è il valore <strong>in</strong>tellettuale dei<br />

candidati. A seconda dei casi prevalgono il curriculum scolastico (voto di maturità o<br />

media degli esami sostenuti) oppure gli esiti di una prova d'esame (scritta o orale).<br />

Alcune istituzioni senza un corpo docente <strong>in</strong>terno, come l'E<strong>in</strong>audi, si basano<br />

unicamente sul curriculum. Altre, come la Scuola Normale di Pisa e le Ecoles


francesi, solo sulle prove d'esame. In generale sono presenti entrambi i criteri. A<br />

Cambridge e negli USA, i criteri di valutazione sono particolarmente completi, ed<br />

<strong>in</strong>cludono vari temi scritti, colloqui e2o3letteredipresentazionedapartedi<br />

docenti.<br />

6.1.3 Indirizzi di studio ammessi<br />

Alcuni collegi ammettono soltanto studenti iscritti a particolari <strong>in</strong>dirizzi di studio.<br />

Come si è visto molte Grandes Ecoles francesi sono specializzate <strong>in</strong> <strong>in</strong>gegneria<br />

(Ecole Nationale des Ponts et Chaussées, Ecole Polytechnique, etc.) o<br />

management (HEC, ESSEC, etc.). Questo sistema presenta alcuni vantaggi poiché<br />

permette di evitare la dispersione del corpo docente tra varie discipl<strong>in</strong>e, tuttavia il<br />

difetto maggiore è l'assenza di confronto <strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>are tra gli studenti. I collegi di<br />

Oxford e Cambridge, quelli di Pavia, i college americani e le altre istituzioni<br />

esam<strong>in</strong>ate <strong>in</strong> questa ricerca ospitano studenti con diversi retroterra culturali.<br />

6.1.4 Fonti di di f<strong>in</strong>anziamento<br />

<strong>Le</strong> modalità di f<strong>in</strong>anziamento dei collegi possono essere molto diverse. A volte lo<br />

Stato copre tutte le spese, come nel caso delle Ecoles francesi o delle Scuole di<br />

Pisa. In altri casi la presenza di <strong>in</strong>genti patrimoni garantisce la maggior fonte di<br />

reddito: il collegio si affranca dal controllo pubblico ed opera <strong>in</strong> maniera simile ad<br />

una fondazione (si vedano ad esempio i Collegi storici di Cambridge e quelli di<br />

Pavia).<br />

Più spesso, tuttavia, vengono utilizzate <strong>in</strong>sieme fonti di f<strong>in</strong>anziamento diverse: oltre<br />

ai contributi pubblici ed alle rendite del patrimonio, contributi studenteschi, donazioni<br />

di privati o aziende e proventi derivanti dalla vendita di beni e servizi. Quest’ultima<br />

voce può essere particolarmente rilevante <strong>in</strong> alcuni casi. I collegi di Cambridge, ad<br />

esempio, hanno sviluppato una gamma di servizi complementari all’attività<br />

accademica - quali l’organizzazione di conferenze, meet<strong>in</strong>g, ecc. - dai quali ricavano<br />

redditi cospicui. Anche la RULP durante l’estate sfrutta le proprie strutture per<br />

diverse attivita’.<br />

6.1.5 Costi<br />

In generale il personale è una delle pr<strong>in</strong>cipali voci di spesa per i collegi. In questo<br />

studio non si è riscontrata una marcata tendenza a favore dell’outsourc<strong>in</strong>g. Sembra<br />

che molte istituzioni – specie se di antica tradizione – preferiscano sostenere spese<br />

maggiori pur di disporre di personale fisso, la cui presenza contribuisce a rafforzare<br />

le relazioni umane che si stabiliscono all’<strong>in</strong>terno del collegio. L’utilizzo di imprese<br />

esterne viene di solito limitato alla manutenzione straord<strong>in</strong>aria ed a parte di quella<br />

ord<strong>in</strong>aria. Sembra particolarmente conv<strong>in</strong>cente, sia dal punto di vista f<strong>in</strong>anziario che<br />

da quello umano, l’impiego di studenti per vari compiti all’<strong>in</strong>terno del collegio:<br />

tutoraggio, ma anche sorveglianza delle biblioteche, gestione delle attrezzature<br />

<strong>in</strong>formatiche, ecc. (si veda a questo proposito il Collegio E<strong>in</strong>audi).<br />

6.1.6 Tabelle riassuntive<br />

<strong>Le</strong> tabelle seguenti riassumono alcuni dati fondamentali relativi ai collegi esam<strong>in</strong>ati<br />

<strong>in</strong> questo studio.


Harvard University (Cambridge,<br />

MA, USA)<br />

Cornell University (Ithaca, NY,<br />

USA)<br />

Ecole Nationale des Ponts et<br />

Chaussées (Parigi, F)<br />

Ecole Normale Superieure<br />

(Parigi, F)<br />

St John's College (Cambridge,<br />

UK)<br />

Data di fondazione<br />

Numero di studenti<br />

Ruolo di università<br />

Supervisioni<br />

Sem<strong>in</strong>ari / conferenze<br />

Alloggio<br />

Vitto<br />

Impianti sportivi<br />

Contributo statale sul<br />

totale delle entrate del<br />

college<br />

Proventi<br />

dall'endowment sul<br />

totale delle entrate<br />

Fees e tasse<br />

studentesche<br />

1636 18.500 X X X X X X 18% 20% 33%<br />

1865 19.500 X X X X X X 30% 7.00% 25%<br />

1747 950 X X X X X X 80% n.d. 4%<br />

1794 1.000 X X X X X X > 90 % n.d. n.d.<br />

1511 900 - X X X X X 11% 50-70 % 10%<br />

New Hall (Cambridge, UK) 1954 450 - X X X X X 35% 25% 22%<br />

Collegio Ghislieri (Pavia) 1567 200 - X X X X X 28% 59% 12%<br />

Scuola Normale Superiore (Pisa) 1813 330 X X X X X X 98% 0% 0%<br />

Collegio E<strong>in</strong>audi (Tor<strong>in</strong>o) 1935 700 - - X X - X 32% 15% 34%<br />

Residenza Universitaria Lamaro<br />

Pozzano (Roma)<br />

1971 70 - - X X X X 0% 22 %<br />

(+ 69 %<br />

donazioni)<br />

0%


Harvard University (Cambridge,<br />

MA, USA)<br />

Cornell University (Ithaca, NY,<br />

USA)<br />

Ecole Nationale des Ponts et<br />

Chaussées (Parigi, F)<br />

Ecole Normale Superieure<br />

(Parigi, F)<br />

St John's College (Cambridge,<br />

UK)<br />

Data di fondazione<br />

Numero di studenti<br />

Proprietà<br />

1636 18.500 Ente <strong>in</strong>dipendente<br />

<strong>in</strong>dirizzato dagli<br />

alumni<br />

1865 19.500 Ente <strong>in</strong>dipendente<br />

<strong>in</strong>dirizzato dagli<br />

alumni<br />

Organi di gestione<br />

Presidente, Board of<br />

Trustees, Board of<br />

Overseers<br />

Presidente, Board of<br />

Trustees, Board of<br />

Overseers<br />

1747 950 Stato Francese Direttore, CdA,<br />

Consiglio scientifico<br />

1794 1.000 Stato Francese Direttore, CdA,<br />

Consiglio scientifico<br />

1511 900 Ente <strong>in</strong>dipendente<br />

gestito dai fellow<br />

New Hall (Cambridge, UK) 1954 450 Ente <strong>in</strong>dipendente<br />

gestito dai fellow<br />

Collegio Ghislieri (Pavia) 1567 200<br />

Ente autonomo sotto<br />

la vigilanza del<br />

m<strong>in</strong>istero<br />

Master, College<br />

Council<br />

President, College<br />

Council<br />

Scuola Normale Superiore (Pisa) 1813 330 Stato <strong>Italia</strong>no Direttore, Consiglio<br />

Direttivo, Consigli di<br />

Classe<br />

Collegio E<strong>in</strong>audi (Tor<strong>in</strong>o) 1935 700<br />

Residenza Universitaria Lamaro<br />

Pozzano (Roma)<br />

Ente morale sotto la<br />

vigilanza del<br />

m<strong>in</strong>istero<br />

1971 70 Federazione<br />

Nazionale dei<br />

Cavalieri del Lavoro<br />

Modalità di accesso,<br />

criteri di ammissione<br />

Test, esami,<br />

curriculum, lettere<br />

presentazione,<br />

<strong>in</strong>teressi<br />

Test, esami,<br />

curriculum, lettere<br />

presentazione,<br />

<strong>in</strong>teressi<br />

Sostegno f<strong>in</strong>anziario<br />

agli studenti<br />

70 % degli studenti<br />

68 % degli studenti<br />

Concorso per esami 100 % degli studenti<br />

funzionari dello Stato<br />

Concorso per esami 100 % degli studenti<br />

funzionari dello Stato<br />

Risultati scolastici,<br />

curriculum, lettere<br />

presentazione,<br />

<strong>in</strong>terviste dirette<br />

Risultati scolastici,<br />

curriculum, lettere<br />

presentazione, test,<br />

<strong>in</strong>terviste dirette<br />

Rettore, CdA Voto m<strong>in</strong>imo alla<br />

maturità e concorso<br />

per esami<br />

Presidente, CdA,<br />

Assemblea dei<br />

contributori<br />

100% degli europei<br />

undergraduate<br />

100% degli europei<br />

undergraduate<br />

Sostegno variabile a<br />

seconda del reddito<br />

famigliare<br />

Concorso per esami Frequenza gratuita e<br />

borse di<br />

mantenimento<br />

Voto di maturità,<br />

condizione<br />

economica<br />

Direttore, Comitati Voto di maturità,<br />

esami, test, colloqui<br />

Sostegno variabile a<br />

seconda del reddito<br />

famigliare<br />

Frequenza gratuita


6.2 Il rafforzamento dei collegi ed il sistema universitario italiano<br />

Questo capitolo cercherà di richiamare s<strong>in</strong>teticamente alcune ragioni a favore<br />

dell’<strong>in</strong>troduzione o del rafforzamento delle strutture collegiali nel sistema<br />

universitario italiano, alla luce del loro possibile impatto positivo e della loro<br />

coerenza con le tendenze evolutive <strong>in</strong> atto nel sistema e nella legislazione di<br />

riferimento.<br />

Possiamo s<strong>in</strong>tetizzare <strong>in</strong> 10 punti i pr<strong>in</strong>cipali argomenti a favore dell’<strong>in</strong>troduzione o<br />

rafforzamento del sistema dei collegi <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>.<br />

I) I collegi e la differenziazione tra gli atenei: la“Bozza Mart<strong>in</strong>otti”<br />

Si <strong>in</strong>tende per “Bozza Mart<strong>in</strong>otti” il Rapporto F<strong>in</strong>ale del gruppo di lavoro m<strong>in</strong>isteriale<br />

su “Autonomia didattica e <strong>in</strong>novazione dei corsi di studio a livello universitario e<br />

post-universitario”, rapporto steso da Guido Mart<strong>in</strong>otti nell’Ottobre 1997 97<br />

. Sebbene<br />

le prospettive di attuazione della Bozza siano al momento piuttosto <strong>in</strong>certe, ci<br />

sembra che alcuni dei pr<strong>in</strong>cipi organizzativi che ne sono alla base siano irr<strong>in</strong>unciabili<br />

<strong>in</strong> vista della prossima armonizzazione dei sistemi universitari europei.<br />

Ad esempio, la Bozza propone <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> la “differenziazione” tra i diversi atenei.<br />

“Affermare questo pr<strong>in</strong>cipio significa soprattutto accettare ed accentuare gli aspetti<br />

positivi della diversificazione tra gli atenei, e <strong>in</strong>sistere sulla trasparenza nel<br />

confronto tra le condizioni dell’offerta formativa nei diversi atenei <strong>in</strong> modo da<br />

<strong>in</strong>coraggiare una scelta della sede <strong>in</strong> base a specifiche esigenze di formazione,<br />

piuttosto che la generica preferenza dell’”università sottocasa”“. È chiaro che<br />

l’attuazione di un pr<strong>in</strong>cipio come questo - largamente presente <strong>in</strong> altri paesi europei<br />

- non può presc<strong>in</strong>dere da un <strong>in</strong>cremento delle strutture residenziali <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. E i<br />

collegi, centri di formazione ma anche di accoglienza, potrebbero svolgere <strong>in</strong> questo<br />

senso una funzione essenziale.<br />

II) I collegi come luoghi di <strong>in</strong>contro tra saperi diversi<br />

Un formazione “generalista”. È questa una delle parole d’ord<strong>in</strong>e delle Grandes<br />

Ecoles francesi. Ad esempio l'Ecole des Ponts et Chaussées, oltre alle materie<br />

classiche dell’<strong>in</strong>gegneria, offre ai propri studenti un ventaglio di corsi di carattere<br />

generale: da “Storia delle idee e d<strong>in</strong>amiche sociali” a “Gruppi sociali e modi di vita”.<br />

Anche il Politecnico di Tor<strong>in</strong>o ha <strong>in</strong>augurato di recente un “Istituto di Studi Superiori<br />

di Scienze Umane”. Diretto dal Prof. Carlo Olmo, l’Istituto “nasce da una<br />

conv<strong>in</strong>zione largamente condivisa nell’Ateneo: che oggi, se si vuole dare ancora un<br />

significato positivo alle nuove rivoluzioni tecnologiche, sia necessario creare luoghi<br />

di <strong>in</strong>contro e scambio tra saperi, necessariamente sempre più specializzati”. Quale<br />

luogo più appropriato di un collegio per far <strong>in</strong>teragire saperi diversi?<br />

III) I collegi ed il dottorato<br />

Molti corsi di dottorato di ricerca <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> non hanno una sede unica, ma fanno<br />

riferimento ad atenei diversi, a volte distanti cent<strong>in</strong>aia di chilometri. Il collegio<br />

permetterebbe <strong>in</strong>nanzitutto ai dottorandi di spostarsi facilmente da una sede<br />

all’altra, riuscendo a seguire i corsi nelle diverse sedi. Inoltre consentirebbe loro di


svolgere supervision per gli studenti undergraduate - come già avviene <strong>in</strong> <strong>Inghilterra</strong><br />

e negli Stati Uniti - <strong>in</strong>iziando così i primi contatti con il mondo dell’<strong>in</strong>segnamento.<br />

Come ha spiegato Marco Santambrogio 98<br />

: “È il collegio la residenza naturale dei<br />

dottorandi, la sede che può ospitarli a un costo m<strong>in</strong>ore di quello che essi<br />

dovrebbero affrontare quasi <strong>in</strong> ogni altra ipotesi. E sarebbe giusto chiedere loro di<br />

spendere una parte di quello che ricevono sotto forma di borsa, per coprire le spese<br />

del collegio. Nel caso di dottorati con sedi consorziate, saranno piuttosto i docenti a<br />

spostarsi per tenere i corsi nei collegi, e a questi si appoggeranno nei loro<br />

spostamenti. I benefici di risiedere nel collegio, soprattutto per un dottorando, non si<br />

esauriscono <strong>in</strong> quello di avere una sede ufficiale, un luogo fisico a cui far<br />

riferimento. [È stato] illustrato bene, nel documento scritto mesi fa, quale<br />

straord<strong>in</strong>ario arricchimento sia prender parte alla vita di un collegio, trovarsi a vivere<br />

gomito a gomito con i coetanei, <strong>in</strong> un contesto <strong>in</strong> cui l'eccellenza nei diversi campi<br />

della ricerca scientifica è l'obiettivo e il metro di giudizio condiviso.”<br />

IV) I collegi ed il tasso di abbandoni all'università<br />

In <strong>Italia</strong> il 68% degli studenti iscritti al primo anno di università abbandona gli studi<br />

senza arrivare alla laurea 99<br />

. Inoltre circa un terzo dei 1.650.000 studenti 100<br />

che<br />

compongono la popolazione universitaria è fuori corso: ciò significa che gli studi si<br />

protraggono su tempi molto più lunghi di quanto accade all’estero (circa 7 anni <strong>in</strong><br />

media, contro i 3 anni effettivi di un BA <strong>in</strong>glese ed i quattro di un Bachelor's degree<br />

americano). <strong>Le</strong> strutture collegiali, come si è visto, hanno tassi di successo<br />

accademico molto elevati e, proponendo ai residenti una tabella di marcia,<br />

consentono <strong>in</strong> generale di ridurre la durata degli studi.<br />

V) I collegi ed il mondo del lavoro<br />

Grazie all'attività delle associazioni alumni e ad un dialogo costante con le imprese,<br />

i collegi favoriscono la transizione tra l'università ed il mondo del lavoro. Alcune<br />

istituzioni promuovono stage formativi presso aziende pubbliche e private. In<br />

generale i laureati italiani sono carenti di esperienza professionale. Come si è visto<br />

<strong>in</strong> <strong>Francia</strong>, ad esempio all'Ecole Nationale des Ponts et Chaussées, uno studente di<br />

<strong>in</strong>gegneria arriva al diplôme con almeno sei mesi di esperienza di lavoro (stage).<br />

VI) I collegi ed il rapporto con il nucleo famigliare d'orig<strong>in</strong>e<br />

Da alcune <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i sociologiche del 1997, cui ha dato notevole rilievo la stampa<br />

nazionale, emerge una realtà famigliare <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> piuttosto claustrofobica: circa la<br />

metà dei giovani oltre i 30 anni cont<strong>in</strong>ua a vivere <strong>in</strong> famiglia. Secondo Andrea<br />

Belvedere 101<br />

il Collegio può avere una funzione fondamentale "come ambiente di<br />

passaggio dalla vita <strong>in</strong> famiglia a quella pienamente <strong>in</strong>dipendente dell'adulto".<br />

VII) I collegi e la polverizzazione degli atenei<br />

In anni recenti sono state realizzate <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> molte sedi universitarie decentrate.<br />

Cesare Segre, <strong>in</strong> un <strong>in</strong>tervento sul Corriere della Sera 102 , lamenta la “polverizzazione<br />

delle università nelle sedi più <strong>in</strong>sensate”. Senza entrare nel merito del dibattito, non<br />

c'è dubbio che l'istituzione di sedi decentrate sia stata anche una conseguenza<br />

della mancanza di strutture di accoglienza per studenti fuorisede. Nuove strategie<br />

formative basate su di un'idea simmetrica - portare gli studenti all'università e non


l'università agli studenti - si potrebbero realizzare attraverso i collegi.<br />

A questo proposito notiamo tuttavia che il vero experimentum crucis della mobilità, e<br />

al tempo stesso la effettiva necessità del sistema dei collegi, riguardano più la<br />

competizione a largo raggio degli atenei sul terreno dell’eccellenza che non le<br />

capacità di captazione a breve raggio di un captive market regionale.<br />

VIII) I collegi e gli scambi <strong>in</strong>ternazionali<br />

La carenza di strutture residenziali nel sistema universitario italiano si rivela <strong>in</strong> modo<br />

drammatico all'<strong>in</strong>terno dei programmi europei di scambio (Socrates, ecc.). Infatti, al<br />

contrario di quanto succede per gli studenti italiani che si recano all'estero per<br />

periodi di studio o ricerca, gli studenti dell'Unione Europea <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> di solito non<br />

ricevono accoglienza logistica dall'università. I collegi potrebbero svolgere un ruolo<br />

fondamentale <strong>in</strong> questo senso. Come ha scritto Mario Spasiano 103 "La dimensione<br />

del rapporto universitario <strong>in</strong>ternazionale e degli scambi riveste, nei collegi, un ruolo<br />

essenziale, connaturale. [...] Gli scambi <strong>in</strong>ternazionali presentano oggi nuove ed<br />

ampie prospettive di sviluppo <strong>in</strong> un r<strong>in</strong>novato spirito di collaborazione tra i collegi e<br />

le istituzioni universitarie italiane e straniere". La presenza di studenti di diverse<br />

nazionalità arricchirebbe <strong>in</strong>oltre la vita collegiale. Se la dimensione europea fosse<br />

<strong>in</strong>serita tra gli scopi statutari del collegio, sarebbe probabilmente possibile ricevere<br />

f<strong>in</strong>anziamenti dall'Unione Europea. "Un sostegno comunitario alle attività relative<br />

all'educazione è presente nell'ambito dei programmi di cooperazione universitaria<br />

tra gli Stati membri dell'Unione Europea, come ad esempio Socrates [...] Tuttavia le<br />

attività sostenute riguardano progetti f<strong>in</strong>alizzati alla promozione della cooperazione<br />

e al rafforzamento della dimensione europea nell'educazione" (ufficio del<br />

Commissario Europeo all'Educazione, Edith Cresson). 104<br />

IX) I collegi ed il classismo dell'università italiana<br />

Secondo Giuseppe Catalano 105<br />

, l'Università italiana agisce come un Rob<strong>in</strong> Hood al<br />

contrario: con il prelievo fiscale sui più poveri f<strong>in</strong>anzia i servizi didattici di cui<br />

beneficiano i più ricchi. Da un'analisi degli iscritti all'università di Bologna per<br />

posizione professionale del padre emerge che i figli di imprenditori e liberi<br />

professionisti nella popolazione universitaria dell'ateneo sono 10 volte più<br />

rappresentati (proporzionalmente ai rispettivi gruppi sociali) dei figli di operai 106<br />

.E<br />

che negli ultimi anni la situazione è peggiorata. Una delle funzioni dei collegi<br />

dovrebbe essere quella di contrastare il classismo congenito del sistema<br />

universitario, sostenendo negli studi i giovani "capaci e meritevoli", ancorché privi di<br />

mezzi. Intenti simili ispirarono la costituzione delle Ecoles francesi e dei Collegi<br />

pavesi. In modo analogo si sono evoluti nel corso di questo secolo i college <strong>in</strong>glesi.<br />

"I collegi di Cambridge restano ciò che sono sempre stati, istituzioni dichiaratamente<br />

elitarie. Ma è nel corso di questo secolo che questo elitarismo si è spostato da un<br />

piano sociale a un piano <strong>in</strong>tellettuale, e i collegi si sono impegnati per avallare<br />

un'autentica uguaglianza di opportunità, l'unico criterio che possa giustificare<br />

l'elitarismo all'<strong>in</strong>terno di una società democratica". 107<br />

La disponibilità di un numero<br />

elevato di borse di studio assegnate <strong>in</strong> base al valore <strong>in</strong>tellettuale è una delle<br />

condizioni necessarie per sostenere il ruolo "democratico" del collegio.


X) I collegi ed i meccanismi di formazione delle élites<br />

In un recente saggio pubblicato da Reset dal titolo "Dove nascono le élites" 108<br />

,<br />

Antonio Missiroli sostiene che una delle ragioni di Tangentopoli risiede<br />

nell'<strong>in</strong>capacità dell'Università italiana di selezionare una classe dirigente preparata e<br />

dotata di ethos pubblico. Senza entrare nel merito della questione, ricordiamo che la<br />

maggior parte delle istituzioni considerate <strong>in</strong> questo studio svolge, <strong>in</strong> modo più o<br />

meno esplicito, un importante ruolo sociale nella formazione e selezione della futura<br />

classe dirigente.


6.3 Dati di progetto<br />

Dando per acquisita la necessità di un rafforzamento delle strutture collegiali<br />

all’<strong>in</strong>terno del sistema universitario italiano e ritenendo importante, ma <strong>in</strong> sé<br />

<strong>in</strong>sufficiente, la risposta che può venire dalle residenze universitarie, possiamo ora<br />

provare a del<strong>in</strong>eare il profilo di un collegio adatto ad una realtà italiana di carattere<br />

urbano, già caratterizzata da un solido tessuto universitario. Richiamando<br />

brevemente la classificazione proposta <strong>in</strong> 6.1.1, ci sembra che il modello più<br />

appropriato ad un caso del genere sia il secondo, ossia quello di un collegio che<br />

possa offrire agli studenti alloggio, vitto, tutor<strong>in</strong>g, sem<strong>in</strong>ari di carattere generale e<br />

spazi per un’<strong>in</strong>tensa attività di socializzazione.<br />

Tale collegio potrebbe essere istituito ex-novo, oppure basarsi sulla riqualificazione<br />

radicale di strutture esistenti.<br />

6.3.1 Descrizione del funzionamento<br />

Servizi offerti<br />

Struttura del secondo tipo (alloggio, vitto, tutor<strong>in</strong>g, strutture di socializzazione, ecc.)<br />

Un collegio di nuova fondazione <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> non dovrebbe r<strong>in</strong>correre, almeno all'<strong>in</strong>izio,<br />

ambiziosi obiettivi didattici o di ricerca. Per conv<strong>in</strong>cersene basta dare un'occhiata ai<br />

bilanci della Scuola Normale di Pisa o delle Ecoles francesi. Missione primaria di un<br />

istituzione collegiale dovrebbe essere la formazione di studenti e ricercatori che<br />

possano poi esercitare le loro capacità <strong>in</strong> altri ambiti e altre istituzioni; il collegio<br />

dovrebbe <strong>in</strong>tegrare l'<strong>in</strong>segnamento fornito dall'università, senza sostituirlo.<br />

Un’attività avanzata di didattica e ricerca, almeno per quanto riguarda le scienze<br />

naturali, non può che essere un eventuale grad<strong>in</strong>o successivo nella vita di una tale<br />

istituzione. Infatti può essere relativamente facile - se necessario - trasformare una<br />

struttura del secondo tipo <strong>in</strong> una del terzo tipo. Ad esempio la recente creazione a<br />

Pavia dell''Istituto Universitario di Studi Superiori corrisponde alla volontà di dotare i<br />

collegi già esistenti di maggiori servizi didattici, su modello della Scuola Normale di<br />

Pisa.<br />

Indirizzi di studi ammessi nel collegio<br />

Nessuna discipl<strong>in</strong>a dovrebbe essere esclusa a priori<br />

Il confronto e l'<strong>in</strong>terazione tra studenti provenienti da esperienze diverse è uno dei<br />

pr<strong>in</strong>cipali punti di forza del collegio e crediamo che sarebbe auspicabile che gli<br />

studenti ammessi ad un collegio di nuovo impianto corrispondessero ad un'ampia<br />

gamma di <strong>in</strong>dirizzi accademici. I problemi di tutor<strong>in</strong>g causati dal fatto di ospitare<br />

studenti iscritti a facoltà diverse potrebbero essere superati separando supervisions<br />

<strong>in</strong>dividuali (svolte con cadenza regolare da graduate students, come al Ghislieri, a<br />

Cambridge o nelle Harvard Houses) da corsi metodologici più generali (tenuti da<br />

docenti affermati, ma meno frequenti e rivolti ad un pubblico più vasto).


Condizioni di ammissione e permanenza<br />

Per merito (con qualche accortezza)<br />

Il valore <strong>in</strong>tellettuale dovrebbe essere il criterio base per l'ammissione al collegio.<br />

Ma con qualche accortezza. Infatti un ben noto pr<strong>in</strong>cipio giuridico recita:<br />

”Uguaglianza è trattare <strong>in</strong> modo uguale le situazioni uguali ed <strong>in</strong> modo disuguale le<br />

situazioni disuguali”.<br />

Un primo motivo di disuguaglianza <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> è costituito dalla variabilità<br />

dell’<strong>in</strong>segnamento impartito dalla scuola secondaria superiore, a seconda del tipo di<br />

istituto e dell’area geografica. Un secondo - e ben più grave - fattore di<br />

disuguaglianza è costituito dallo svantaggio all’orig<strong>in</strong>e di uno studente di famiglia<br />

disagiata rispetto ad uno studente di famiglia benestante.<br />

Riuscire a tenere conto di questi fattori all’ammissione è la vera sfida di un collegio.<br />

Qualche suggerimento può venire da Cambridge e dalle università americane, le<br />

quali hanno cercato <strong>in</strong> anni recenti di allontanare possibili sospetti di esclusività<br />

sociale mettendo <strong>in</strong> atto politiche di <strong>in</strong>coraggiamento a favore delle m<strong>in</strong>oranze<br />

svantaggiate dal punto di vista della provenienza sociale, economica o geografica,<br />

della religione o del sesso.<br />

Ciò premesso, seguono alcune considerazioni di carattere generale:<br />

• Vista la dispersione dei risultati degli esami di maturità <strong>in</strong> funzione della scuola<br />

secondaria superiore e dell'area geografica di provenienza dei candidati,<br />

dovrebbero prevalere all'ammissione le prove d'esame e non il curriculum.<br />

• Tuttavia anche questa soluzione presenta degli <strong>in</strong>convenienti, poiché è difficile<br />

immag<strong>in</strong>are una prova d'esame appropriata per studenti con retroterra culturali<br />

molto variabili. Come si è visto le Grandes Ecoles francesi cercarono di risolvere<br />

questo problema con l'istituzione delle classes préparatoires, con il compito di<br />

preparare gli studenti ai concorsi d'ammissione. È chiaro che non sarebbe possibile<br />

immag<strong>in</strong>are <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> un processo di selezione degli studenti meritevoli basato su due<br />

anni di classi preparatorie, che necessiterebbero di un sistema scolastico particolare<br />

e strutture educative <strong>in</strong>esistenti. Tuttavia, un'ipotesi che potrebbe essere presa <strong>in</strong><br />

considerazione sarebbe di mantenere <strong>in</strong> parte il concetto di un’ammissione<br />

progressiva organizzando un concorso complementare aperto a studenti iscritti ad<br />

un anno di università successivo al primo, che abbiano sostenuto un certo numero<br />

di esami. Questo comporterebbe il vantaggio di poter ampliare il numero degli<br />

studenti di alto livello nel collegio, senza dover aumentare il numero assoluto dei<br />

posti.<br />

• Un sistema ibrido, che consenta ammissioni progressive nel tempo e che sia<br />

basato per i primi anni di corso su prove d'esame più che su curriculum<br />

sembrerebbe il sistema migliore.<br />

• Discorso a parte meriterebbero le ammissioni di dottorandi, per le quali tuttavia vi<br />

sarebbero m<strong>in</strong>ori problemi, data l'esiguità dei numeri e la pre-selezione dei<br />

candidati.<br />

• <strong>Le</strong> rette a carico degli studenti dovrebbero essere determ<strong>in</strong>ate <strong>in</strong> base al reddito


della famiglia di provenienza e il collegio dovrebbe sostenere economicamente gli<br />

studenti disagiati con borse di studio e prestiti d'onore.<br />

Struttura del corpo studenti/dottorandi/supervisors<br />

Comunità <strong>in</strong>tegrata laureandi/dottorandi/docenti - membri residenti e non-residenti<br />

Il collegio dovrebbe costituire una comunità <strong>in</strong>tegrata composta da laureandi,<br />

dottorandi e docenti. Il rapporto studenti/dottorandi può essere variabile. A titolo di<br />

esempio a Cambridge i graduates costituiscono, a seconda dei collegi, tra il 21 %<br />

(New Hall) ed il 100 % (Darw<strong>in</strong> College, Clare Hall) dell'<strong>in</strong>tera comunità<br />

studentesca. La vita collegiale, cui studenti e dottorandi partecipano <strong>in</strong> modo<br />

completo, si arricchirebbe della presenza dei docenti <strong>in</strong> varie occasioni:<br />

supervisions, conferenze, attività culturali varie, cene, etc.<br />

Il collegio non è solo una struttura di accoglienza per studenti fuorisede e pensiamo<br />

che debba attrezzarsi per ospitare anche studenti residenti <strong>in</strong> città. Da un lato<br />

questo eviterebbe il rischio di creare una struttura estranea al tessuto sociale del<br />

luogo, dall'altro contribuirebbe a sviluppare un polo di attrazione alternativo alla<br />

famiglia, come <strong>in</strong> Gran Bretagna e negli USA (dove gli studenti del college<br />

com<strong>in</strong>ciano una vita autonoma ed <strong>in</strong>dipendente).<br />

Per evitare di aumentare i costi e di togliere spazio a studenti privi di altre forme di<br />

alloggio si potrebbe immag<strong>in</strong>are che una parte degli studenti del collegio siano<br />

membri non residenti. I membri non residenti usufruirebbero delle strutture del<br />

collegio (biblioteca, sale computer, mensa, palestra, etc.) e parteciperebbero <strong>in</strong><br />

modo attivo alla vita della comunità, pur alloggiando <strong>in</strong> famiglia.<br />

Per quanto riguarda i docenti, si potrebbe seguire l'esempio delle Ecoles Normales<br />

francesi o dei colleges di Cambridge. <strong>Le</strong> prime attivano convezioni con le università<br />

per ripartire l'attività dei docenti tra lezioni <strong>in</strong> ateneo e tutoraggi nel collegio. I<br />

secondi hanno sviluppato nel tempo un articolato sistema di fellowships, che<br />

<strong>in</strong>vitano i docenti ad <strong>in</strong>tegrare la didattica istituzionale con supervisions ed attività di<br />

ricerca <strong>in</strong> collegio.<br />

Rapporto con le strutture universitarie esistenti<br />

Separazione Consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione/Comitato scientifico<br />

L'Università è certamente il partner privilegiato del collegio. Tuttavia le<br />

considerazioni seguenti sono dettate dalla necessità di non compromettere<br />

l'autonomia della struttura collegiale, che deve disporre di notevole <strong>in</strong>dipendenza<br />

decisionale ed amm<strong>in</strong>istrativa.<br />

Sarebbe auspicabile che nel collegio vi fossero un Comitato scientifico ed un<br />

Consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione nettamente separati: il primo, responsabile delle<br />

strategie formative e culturali, sarebbe <strong>in</strong>timamente legato all'Università; il secondo,<br />

responsabile della gestione delle strutture, sarebbe composto dai soci fondatori, dai<br />

rappresentanti delle associazioni di ex-allievi e da altre persone o istituzioni che<br />

contribuiscono all'attività del collegio. Questa soluzione, adottata ad esempio da<br />

molte università americane e da alcune istituzioni esam<strong>in</strong>ate <strong>in</strong> questo studio,<br />

permette una gestione agile delle risorse f<strong>in</strong>anziarie evitando allo stesso tempo il


ischio di possibili <strong>in</strong>terferenze dei f<strong>in</strong>anziatori privati nella def<strong>in</strong>izione delle strategie<br />

formative (per esempio, privilegiando eccessivamente le materie applicative).<br />

Fonti di f<strong>in</strong>anziamento<br />

Una ragionevole ripartizione delle fonti di f<strong>in</strong>anziamento sembra essere (<strong>in</strong> prima<br />

approssimazione):<br />

• 35% f<strong>in</strong>anziamento pubblico (Stato ed EU);<br />

• 35% rette studentesche;<br />

• 30% f<strong>in</strong>anziamento privato (donazioni annuali ed endowment);<br />

Profilo giuridico<br />

Cf. il saggio di Mario Spasiano “Profili Giuridici ed Istituzionali dei Collegi<br />

Universitari”. 109<br />

6.3.2 Elementi quantitativi<br />

Numero di studenti ospitati<br />

200 - 500<br />

Secondo Silvia Belforte 110 i collegi dovrebbero avere una capacità <strong>in</strong>sediativa<br />

compresa tra i 100 ed i 140 posti letto. Il limite <strong>in</strong>feriore sarebbe imposto da<br />

considerazioni di carattere economico. Quello superiore dalla necessità di non<br />

compromettere l'<strong>in</strong>tegrità delle relazioni sociali tra i collegiali: nei grandi <strong>in</strong>sediamenti<br />

il sovraccarico di stimoli relazionali favorirebbe la segregazione della comunità <strong>in</strong><br />

piccoli gruppi. Bisogna tuttavia notare che i collegi cui fa riferimento la Belforte sono<br />

essenzialmente pensionati universitari. Nel caso di strutture che affiancano<br />

all'attività residenziale quella formativa, e che pertanto moltiplicano le occasioni di<br />

<strong>in</strong>contro della vita <strong>in</strong> comune (mensa, lezioni, attività ricreative, ecc.), il limite<br />

superiore può senz'altro essere <strong>in</strong>nalzato. Ad esempio a Cambridge, i 32 collegi<br />

dell'università ospitano <strong>in</strong> media 540 studenti. E gli studenti di Tr<strong>in</strong>ity, il college più<br />

grande con 1037 allievi, mantengono <strong>in</strong>tatta una forte identità e spirito di corpo 111<br />

.<br />

Il limite <strong>in</strong>feriore, per un collegio che ammetta studenti provenienti da diversi corsi di<br />

laurea, potrebbe essere di 200 allievi: simile a quello del Ghislieri di Pavia o della<br />

sezione undergraduate della Scuola Normale di Pisa; tale da garantire una<br />

sufficiente varietà discipl<strong>in</strong>are tra gli studenti ammessi ogni anno. Un limite<br />

superiore ragionevole potrebbe essere vic<strong>in</strong>o al numero medio di studenti ospitati<br />

nei college di Cambridge.<br />

Un ulteriore elemento di dimensionamento dovrebbe <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e basarsi sulla richiesta di<br />

posti <strong>in</strong> collegio a livello locale. Tuttavia, la scarsità di strutture ricettive per studenti<br />

universitari <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> non sembra evidenziare per il momento il rischio di un<br />

sovradimensionamento delle strutture collegiali.<br />

Al f<strong>in</strong>e di fornire qualche ulteriore elemento quantitativo relativo al costo di un<br />

collegio di nuova istituzione, faremo riferimento nel seguito ad una struttura per 500<br />

studenti.


Superficie residenziale necessaria<br />

17500 m 2<br />

In prima approssimazione la superficie residenziale lorda necessaria per ogni<br />

studente è di 35 m2112. Per 500 studenti ciò corrisponde a 17500 m2 .<br />

Superficie addizionale a servizi<br />

2000 m 2<br />

Superficie addizionale a servizi è necessaria per alcune strutture amm<strong>in</strong>istrative<br />

<strong>in</strong>tegrative (<strong>in</strong> parte le strutture amm<strong>in</strong>istrative sono già <strong>in</strong>cluse nei 35m 2 a<br />

studente), nonché per mensa, biblioteca, sale computer, aule/aulette per<br />

lezioni/supervision, sala conferenze, palestra. In prima approssimazione si può<br />

prevedere una superficie complessiva di 2000 m 2.<br />

Inoltre i collegiali dovrebbero poter disporre di un campo sportivo all'aperto, o, <strong>in</strong><br />

alternativa, poter accedere a strutture sportive pubbliche o private esistenti (cf.<br />

Collegio E<strong>in</strong>audi).<br />

Costidiimpianto.<br />

Non determ<strong>in</strong>ati<br />

I costi <strong>in</strong>iziali dipendono dall'acquisizione di aree fabbricabili o di edifici esistenti,<br />

dagli <strong>in</strong>terventi di costruzione o di ristrutturazione/conversione, oltre che dalla<br />

costituzione di un endowment <strong>in</strong>iziale del collegio. Il totale di questi costi non può<br />

essere stimato <strong>in</strong> questa fase. Tuttavia si rileva che per una gestione autonoma ed<br />

efficace del collegio è necessaria una elevata autonomia f<strong>in</strong>anziaria. Un cospicuo<br />

endowment <strong>in</strong>iziale permette non solo di dim<strong>in</strong>uire il fabbisogno annuo di<br />

f<strong>in</strong>anziamenti del collegio, ma è la miglior garanzia della durata nel tempo<br />

dell'istituzione e della propria capacità di <strong>in</strong>cidere nella vita della città.<br />

Costi di esercizio<br />

13.000.000-16.000.000 L. all'anno per studente<br />

In prima approssimazione i costi di esercizio possono essere stimati <strong>in</strong> modo<br />

<strong>in</strong>duttivo a partire dai bilanci degli istituti italiani esam<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> questa ricerca. Per un<br />

collegio di 500 unità sono utili i dati del Collegio E<strong>in</strong>audi di Tor<strong>in</strong>o, dove nel 1996 il<br />

costo annuo per studente era 6.660.000 L. In prima approssimazione questo valore<br />

può essere arrotondato a 7.000.000 L.<br />

Tuttavia il collegio E<strong>in</strong>audi non dispone di mensa <strong>in</strong>terna. Alla cifra precedente è<br />

qu<strong>in</strong>di necessario aggiungere il costo del vitto, che può essere stimato partendo dai<br />

dati relativi alla Scuola Normale Superiore. Abbiamo visto <strong>in</strong>fatti che a Pisa il<br />

servizio mensa, <strong>in</strong>cluso il personale, rappresenta una spesa di circa 3.000.000 L.<br />

annui per studente.<br />

È necessario <strong>in</strong>oltre stimare i costi per l’attività didattica all’<strong>in</strong>terno del collegio. A<br />

partire dai dati relativi ai college di Cambridge, è ragionevole supporre che ogni<br />

studente riceva <strong>in</strong> media un'ora e mezza di supervision alla settimana per 40<br />

settimane all'anno. Tenendo conto del fatto che alcune sessioni avranno luogo con


due o tre studenti, si possono stimare 30 ore-supervisor per studente all'anno. Il<br />

costo, se i supervisors sono dottorandi con contratto part-time, può aggirarsi attorno<br />

a 1.500.000 L. per studente. A questo bisogna aggiungere i corsi metodologici ed I<br />

sem<strong>in</strong>ari di carattere generale tenuti da docenti esterni (visit<strong>in</strong>g lecturer) per tutti gli<br />

allievi del collegio (eventualmente raggruppati <strong>in</strong> due o tre classi per le discipl<strong>in</strong>e più<br />

specialistiche, come alla Scuola Normale). Si può supporre un'offerta didattica<br />

complessiva di 300 ore, per un costo procapite (distribuito su 500 studenti) di<br />

200.000 L. Prevedendo <strong>in</strong>oltre che il Collegio possa organizzare saltuariamente<br />

conferenze e convegni o giornate di studio si può considerare, approssimando per<br />

eccesso, una spesa pro-capite complessiva (supervisions, corsi, conferenze) di<br />

2.000.000 L. annue.<br />

Inf<strong>in</strong>e, una quota dovrebbe essere prevista per r<strong>in</strong>forzare le attività culturali<br />

(pubblicazioni del collegio, ecc.) ed i servizi comuni (biblioteche, sale computer,<br />

ecc.) rispetto agli standards, peraltro già soddisfacenti, del Collegio E<strong>in</strong>audi. Si può<br />

ipotizzare 1.000.000 L. annue per studente.<br />

In totale si raggiunge un costo di 13.000.000 L. all'anno per studente.<br />

Il costo più elevato di alcune istituzioni esam<strong>in</strong>ate <strong>in</strong> questo studio, come la RULP<br />

ed il Ghislieri, può essere attribuito ad un fattore di scala, poiché l’<strong>in</strong>cidenza delle<br />

spese fisse aumenta se il numero di allievi dim<strong>in</strong>uisce. Sempre <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>duttivo ed<br />

approssimato si puo’ immag<strong>in</strong>are, per un collegio di 200 unità, un <strong>in</strong>cremento delle<br />

spese pari a circa 3.000.000 L. all’anno per studente. Si raggiungerebbe pertanto<br />

un costo totale di 16.000.000 L. all'anno per studente.<br />

Motivazione Spesa annua per studente <strong>in</strong> L<br />

Alloggio e servizi di base (cf. dati Collegio E<strong>in</strong>audi) 7.000.000<br />

Vitto 3.000.000<br />

Supervisions, corsi, conferenze, ecc. 2.000.000<br />

Integrazione attivita’ culturali e servizi comuni 1.000.000<br />

Totale per un collegio di 500 studenti 13.000.000<br />

Fattore di scala 3.000.000<br />

Totale per un collegio di 200 studenti 16.000.000<br />

6.3.3 Tabella di marcia: le tappe<br />

• Creare un Comitato Promotore, contattando tutti i soggetti <strong>in</strong>teressati<br />

(rappresentanti degli Enti locali, esponenti del mecenatismo privato, Rettori delle<br />

Università). L'esperienza cantabrigense del secondo dopoguerra suggerisce <strong>in</strong>oltre<br />

l'opportunità di co<strong>in</strong>volgere collegi già esistenti nella fondazione di nuovi collegi,<br />

beneficiando così di una preziosa esperienza organizzativa e gestionale. Nel caso<br />

di Tor<strong>in</strong>o o Milano sarebbe opportuno co<strong>in</strong>volgere, come "padr<strong>in</strong>i", il Collegio<br />

E<strong>in</strong>audi o i Collegi storici di Pavia.<br />

• Individuare le aree o gli edifici che potrebbero ospitare il collegio, def<strong>in</strong>ire la forma<br />

giuridica dell'istituto, preparare un piano f<strong>in</strong>anziario e nom<strong>in</strong>are il primo Direttore. Un<br />

programma urbanistico, magari legato alla riqualificazione di edifici storici o di


particolari zone della città, contribuirebbe a dare maggior forza all'<strong>in</strong>iziativa.<br />

• Iniziare la campagna per la raccolta dei fondi. Enti locali, fondazioni private ed<br />

imprese dovrebbero impegnarsi f<strong>in</strong>anziariamente nella fase costitutiva del collegio.<br />

Non sono da trascurare il M<strong>in</strong>istero dell'Università (che, come si è visto, <strong>in</strong>tegra i<br />

bilanci dei collegi legalmente riconosciuti) e l'Unione Europea (D.G. XXII). Sarebbe<br />

anche utile lanciare un appello nazionale o regionale per raccogliere fondi, <strong>in</strong> modo<br />

simile a quanto fanno le università statunitensi. A questo scopo sarebbe opportuno<br />

che il collegio adottasse il nome di una personalità <strong>in</strong>discussa e di altissimo livello<br />

nei campi delle scienze o delle arti, che possa catalizzare l'attenzione del pubblico.<br />

La mobilitazione di energie potrebbe essere anche facilitata dalla costituzione di un<br />

fondo storico (archivio di una o più personalità, ad esempio), attorno al quale<br />

costruire l'identità dell'istituzione.<br />

• Posare la prima pietra...


7. Riferimenti<br />

7.1 Bibliografia<br />

AAVV, Università e Ricerca - n. 1: Nuove Politiche per il Diritto allo Studio, Notiziario<br />

Bimestrale del MURST, Roma 1997.<br />

AAVV, Università e Ricerca - n. 2: Orientamento e Accesso agli Studi Universitari,<br />

Notiziario Bimestrale del MURST, Roma 1997.<br />

AAVV, Università e Ricerca - n. 4: la Valutazione del Sistema Universitario,<br />

Notiziario Bimestrale del MURST, Roma 1997.<br />

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1991.<br />

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1993.<br />

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1977.<br />

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Shumar W., College for Sale: a Critique of the Commodification of Higher<br />

Education, London 1997.<br />

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Spasiano M., Profili Giuridici ed Istituzionali dei Collegi Universitari <strong>Le</strong>galmente<br />

Riconosciuti dal M<strong>in</strong>istero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica,<br />

Roma 1994.<br />

Stone L., TheUniversity<strong>in</strong>Society, Pr<strong>in</strong>ceton 1974.<br />

Tapper T. e Salter B., Oxford, Cambridge and the Chang<strong>in</strong>g Idea of the University.<br />

The Challenge to Donnish Dom<strong>in</strong>ation, Buck<strong>in</strong>gham 1992.<br />

Tomasi T. e Sistoli Paoli N., La Scuola Normale di Pisa dal 1813 al 1945, Pisa<br />

1990.<br />

Twigg J.D., The University of Cambridge and the English Revolution, 1625-1688,<br />

Woolbridge 1990.<br />

Viallaneix P. e Elmozn<strong>in</strong>o R. (a cura di), L’apprentissage du Savoir Vivant,<br />

Bicentenaire de la Fondation de l’Ecole Normale Supérieure. Fonction des Grands<br />

Collèges Européens, Parigi 1995.<br />

7.2 Siti <strong>in</strong>ternet<br />

ipvaimed9.unipv.it/students/ghislieri/ghislieri.html, web page del Collegio Ghislieri di<br />

Pavia.<br />

www.cam.ac.uk/, web page dell'Università di Cambridge.<br />

www.collegio-e<strong>in</strong>audi.tor<strong>in</strong>o.it, web page del Collegio E<strong>in</strong>audi di Tor<strong>in</strong>o.<br />

www.cornell.edu, web page di Cornell University.<br />

www.dartmouth.edu, web page di Dartmouth College.<br />

www.education.gouv.fr/forum/attali.htm, web page del M<strong>in</strong>istère de l’Education<br />

Nationale, de la Recherche et de la Technologie con il testo <strong>in</strong>tegrale del Rapport<br />

Attali.<br />

www.enpc.fr, web page dell'Ecole Nationale des Ponts et Chaussées di Parigi.<br />

www.ens.fr, web page dell'Ecole Normale Supérieure di Parigi.<br />

www.harvard.edu, web page di Harvard University.<br />

www.joh.cam.ac.uk, web page del St. John's College, Cambridge.<br />

www.leeds.ac.uk/educol/ncihe, web page con il testo <strong>in</strong>tegrale del Dear<strong>in</strong>g Report.


www.newhall.cam.ac.uk New Hall, web page di New Hall, Cambridge.<br />

http://oasi.asti.it/Homes/RULP/testo.htm, web page della Residenza Universitaria<br />

Lamaro-Pozzani, Roma.<br />

www.sns.it, web page della Scuola Normale Superiore di Pisa.<br />

www.sssup.it, web page della Scuola Superiore di Studi e Perfezionamento<br />

Sant'Anna di Pisa.<br />

www.unipv.it/isuenon/nonisu/borromeo.html , web page del Collegio Borromeo di<br />

Pavia.<br />

www.unisi.it/ateneo/newsletter/num2_98/mart<strong>in</strong>otti.htm, web page con il testo<br />

<strong>in</strong>tegrale della "Bozza Mart<strong>in</strong>otti".


7.3 Note<br />

1<br />

Rassegna stampa del "Progetto Collegium" (Internet associazioni.polito.it/collegium/):<br />

"Arriva da Cambridge la voglia di College. Ed Eco approva", di Riccardo Chiaberge, Corriere della<br />

Sera del 31-10-1997.<br />

" Voglia di 'collegé all'italiana", di Furio Colombo, Repubblica del 4-11-1997.<br />

"Pavia: l'Oxford padana", di Alberto Papuzzi, La Stampa del 13-11-1997.<br />

"Un manifesto per far vivere il sogno di uno studio d'élite", di Riccardo Chiaberge, Corriere della Sera<br />

del 14-11-1997.<br />

"Forum - College: se Oxford sbarca <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>", di Riccardo Chiaberge, Corriere della Sera del 14-11-<br />

1997.<br />

"Scuola: torni il rigore spazzato via dal '68", di Mario Talamona, Corriere della Sera del 18-11-1997.<br />

"Università Usa, il falso mito", di Ermanno Bencivenga, La Stampa del 19-11-1997.<br />

"Eco, ultima vittima del "benaltrismo"", di Riccardo Chiaberge, Corriere<br />

della Sera del 20-11-1997.<br />

"Com'era <strong>in</strong>glese il mio collegio <strong>in</strong> Lombardia", di Alberto Arbas<strong>in</strong>o, Corriere della Sera del 21-11-<br />

1997.<br />

"Formazione universitaria", lettera di Alessandro Andrioli (Rovigo),<br />

Repubblica del 22-11-1997.<br />

"Elites <strong>in</strong>tellettuali e giustizia sociale", lettera di Carlo Ratti, Filippo de Vivo, Manuela Magliocchetti,<br />

Luca E<strong>in</strong>audi, La Stampa del 27-11-1997.<br />

"Privilegi e diritto allo studio", di Gianni Vattimo, La Stampa del 4-12-1997.<br />

"Bisogna riprist<strong>in</strong>are i collegi universitari", lettera di Marco Santambrogio, La Stampa del 14-12-1997.<br />

"Un modello Oxford per Milano", di Riccardo Chiaberge, Corriere della Sera del 24-2-1998.<br />

"Pavia come Oxford: sul Tic<strong>in</strong>o una scuola d'elite", di Riccardo Chiaberge, Corriere della Sera del 7-<br />

3-1998.<br />

"Eco: Università, il grande abbandono", di Marco Neirotti, La Stampa del 8-3-1998.<br />

"Eco - L'Università? È un ornitor<strong>in</strong>co", di Riccardo Chiaberge, Corriere della Sera del 11-3-1998.<br />

2 Sen A., Excellence and Equity, <strong>in</strong>The Times Higher Education Supplement, 1 maggio 1998, p.14.<br />

3 Il term<strong>in</strong>e Ivy <strong>Le</strong>ague designa un gruppo di università private particolarmente prestigiose, situate<br />

soprattutto sulla East Coast. Ilivy fa riferimento alla presenza di edera sulle facciate degli edifici<br />

universitari. Appartengono all'Ivy league tra gli altri Harvard, Pr<strong>in</strong>ceton, Yale, Cornell e Dartmouth.<br />

4 Per una classificazione leggermente diversa della struttura universitaria statunitense cf. Catalano<br />

G., Mori P.A., Silvestri P. e Todesch<strong>in</strong>i M., Chi paga l'istruzione universitaria? Dall'esperienza<br />

europea un nuova politica di sostegno agli studenti <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, Milano 1994, p. 139.<br />

5 Duke A., Import<strong>in</strong>g Oxbridge: English residential colleges and American Universities, NewHaven<br />

1996.<br />

6 Duke A., Import<strong>in</strong>g Oxbridge, cit.<br />

7<br />

Digest of Education Statistics 1995, US Deparment of Education, NCES 95-029, citato nel Dear<strong>in</strong>g<br />

Report, Appendice 5, p. 85.<br />

8<br />

National Committee of Inquiry <strong>in</strong>to Higher Education, Higher education <strong>in</strong> the learn<strong>in</strong>g society,<br />

London 1997, Appendice 5, p. 84. Il rapporto è conosciuto come Dear<strong>in</strong>g Report e verrà <strong>in</strong>dicato<br />

come tale nei riferimenti.<br />

9<br />

Condition of Education, US Department of Education, citato <strong>in</strong> Dear<strong>in</strong>g Report, Appendice 5, p.87,<br />

cit.<br />

10 Internal Survey Harvard University, pubblicato su Harvard University web site.<br />

11 Dear<strong>in</strong>g Report, Appendice 5, p. 87, cit.


12 Dear<strong>in</strong>g Report, Appendice 5, p. 85, cit.<br />

13 Shumar W. College for Sale: A Critique of the Commodification of Higher Education, Wash<strong>in</strong>gton<br />

1997.<br />

14 Lucas C.J., American Higher Education, a History, New York 1994. Read<strong>in</strong>gs B., The University <strong>in</strong><br />

Ru<strong>in</strong>s, Cambridge (MA.) 1996. Crimmell H.H., The Liberal Arts College and the Ideal of Liberal<br />

Education, New York 1993.<br />

15<br />

Gli scopi istituzionali def<strong>in</strong>iti nel 1643 erano "to advance <strong>Le</strong>arn<strong>in</strong>g and perpetuate it to Posterity;<br />

dread<strong>in</strong>g to leave an illiterate M<strong>in</strong>istry to the Churches."<br />

16<br />

Un confronto <strong>in</strong>teressante può essere fatto tra Harvard e l'Università di Roma la Sapienza (dati del<br />

1993). Con un bilancio di dimensioni comparabili (1500 miliardi di lire contro 1.4 miliardi di dollari )<br />

Harvard aveva 2.000 docenti, un personale non docente di 12.000 e 18.000 studenti mentre la<br />

Sapienza impiegava 2.700 docenti, 7.000 non docenti e ospitava 180.000 studenti.<br />

17<br />

IPEDS SURVEY, Harvard University web site.<br />

18 Fact Book, Harvard University web site.<br />

19 Harvard University Library, Annual Report 1995-96.<br />

20 Harvard University web site.<br />

21 <strong>Le</strong> entrate da donazioni private sono per oltre metà grants da società o fondazioni private.<br />

22<br />

Bilancio di Harvard University, Spese. F<strong>in</strong>ancial Report to the Board of Overseers, Harvard<br />

University web site.<br />

23<br />

Cornell University, TheBigRedBook, 1997-98, Ithaca 1996.<br />

24<br />

Per il College of Agriculture and life sciences, come per gran parte degli altri college, i test richiesti<br />

erano 1) SAT I (Scholastic Assessment Test) oppure ACT (American College Test) 2) SAT II<br />

(Advanced Scholastic Assessment Test) nella scrittura, nelle scienze ed <strong>in</strong> matematica 3) TOEFL<br />

(Test of English as Foreign Language) con TWE (Test of Written English) per gli stranieri.<br />

25<br />

<strong>Le</strong> domande per il 1997 erano le seguenti: "The great aim of education is not knowledge, but<br />

action." (Herbert Spencer, English philosopher, 1820-1903) Discuss a situation <strong>in</strong> your life outside of<br />

school <strong>in</strong> which you put <strong>in</strong>to action what you learned <strong>in</strong> the classroom. How did you benefit from this<br />

experience? What has the situation led you to believe about what education should or should not do?<br />

Tell us about a person who has had an important <strong>in</strong>fluence on you. What qualities <strong>in</strong> that person do<br />

you most admire, and how have you grown from know<strong>in</strong>g that person?<br />

26<br />

Cornell University web site.<br />

27<br />

Cornell University, TheBigRedBook,cit.<br />

28<br />

Cornell University web site.<br />

29 Cornell University web site.<br />

30<br />

Dati relativi al 1997<br />

31 Dati relativi al 1997<br />

32 ENPC, Reglement de Scolarité, Parigi 1997.<br />

33 ENPC, Rapport d’Activité, Parigi 1997. ENPC, <strong>Le</strong>s Ponts: une Ecole en Mouvement, Parigi 1998.<br />

ENPC web site.<br />

34 ENPC, Programme des E<strong>in</strong>seignements, Parigi 1998.<br />

35<br />

ENPC, Rapport d’Activité, cit.<br />

36 Dati <strong>in</strong> Decreto n°93-1289 dell’8-12-1993.<br />

37<br />

ENPC, Rapport d’Activité, cit.<br />

38<br />

<strong>Le</strong> tasse di iscrizione degli studenti sono pagate da tutti gli iscritti salvo i funzionari allievi dest<strong>in</strong>ati al<br />

servizio del M<strong>in</strong>istero dei Lavori Pubblici.


39 ENPC, Rapport d’Activité, cit.<br />

40<br />

Stima fornita dalla scuola al dicembre 1997; i dati si <strong>in</strong>tendono espressi <strong>in</strong> milioni di franchi francesi<br />

- Brochure “L’Ecole en chiffres, 1997-1998”, Parigi 1998.<br />

41 ENS web site.<br />

42<br />

<strong>Le</strong> cifre, espresse <strong>in</strong> franchi francesi, sono state messe a disposizione dall’Ufficio Relazioni<br />

Internazionali.<br />

43<br />

<strong>Le</strong> cifre, espresse <strong>in</strong> franchi francesi, sono state messe a disposizione dall’Ufficio Relazioni<br />

Internazionali.<br />

44<br />

Il 28.2% dei deputati eletti nel 1997 provenivano da Oxbridge. Missiroli A., Dove nascono le elites,<br />

Milano 1997. I dati sui premier britannici provengono dal sito <strong>in</strong>ternet dell'Università di Cambridge<br />

http://www.cam.ac.uk.<br />

45<br />

<strong>Le</strong>edham Green E., A concise history of Cambridge, Cambridge 1996.<br />

46 <strong>Le</strong>edham Green, A concise history of Cambridge, p.62, cit.<br />

47<br />

L'Education Act fu votato sotto Macmillan nel 1962. Catalano G. e altri, Chi paga l'istruzione<br />

universitaria?, p.127, cit.<br />

48<br />

Gli studenti di K<strong>in</strong>g's provenivano tradizionalmente da Eton, la più celebre e costosa, (la retta<br />

corrisponde ad oltre 60 milioni di lire all'anno) delle public schools britanniche. Eton e K<strong>in</strong>g's furono<br />

fondati <strong>in</strong>sieme da Enrico VII, e per vari secoli solo gli old Etonians potevano diventare fellow di<br />

K<strong>in</strong>g's. Oggi Eton accusa Oxbridge di discrim<strong>in</strong>are i suoi studenti. Bisk<strong>in</strong>is N., School of Hard knocks,<br />

Eton accuses Cambridge of positive discrim<strong>in</strong>ation,Varsity (settimanale degli studenti dell'Università<br />

dei Cambridge) 30-1-1998.<br />

49<br />

Rex R., Il Sistema Collegiale di Cambridge, <strong>in</strong> Musatti M.P. (a cura di), Università e Collegi, Storia e<br />

Futuro. Atti del convegno rganizzato dal collegio universitario S. Cater<strong>in</strong>a da Siena di Pavia 7 marzo<br />

1994, Bologna 1994, p.73.<br />

50<br />

Cambridge University Reporter, Student Numbers, Cambridge 1997.<br />

51<br />

Cambridge University Reporter, Statistics for Applications and Acceptations for October 1996,<br />

Special n°7, Cambridge 1997, p.2.<br />

52<br />

Tapper T. e Salter B., Oxford, Cambridge and the Chang<strong>in</strong>g Idea of the University. The Challenge<br />

to Donnish Dom<strong>in</strong>ation, Buck<strong>in</strong>gham 1992, p.196.<br />

53<br />

M<strong>in</strong>istero dell'Università e della ricerca scientifica, Nuove Politiche per il Diritto allo Studio,<br />

Università Ricerca, n°1, anno VIII, 1997, pp.14-16.<br />

54<br />

Cambridge University Student Union, Dear<strong>in</strong>g Brief<strong>in</strong>g, Cambridge Students' Interim Response to<br />

the National Committee of Inquiry <strong>in</strong>to Higher Education, 1 agosto 1997, p.1.<br />

55 Dear<strong>in</strong>g Report, cit.<br />

56 Sen A., Excellence and Equity, cit.<br />

57<br />

University of Cambridge, Graduate Studies Prospectus 1998-99, Cambridge 1997.<br />

58 Cambridge University Reporter.<br />

59 Sen, Excellence and Equity, cit.<br />

60<br />

In <strong>Inghilterra</strong> la rendita fondiaria è particolarmente cospicua per due ragioni: 1) Spesso la cessione<br />

delle terre nelle zone più pregiate per la costruzioni di abitazioni, uffici o impianti <strong>in</strong>dustriali è<br />

temporanea e dopo 25, 50 o 99 anni il proprietario riottiene terreni e fabbricati. 2) le leggi urbanistiche<br />

sono osservate <strong>in</strong> modo molto più severo di quanto avvenga <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>; pertanto i rari terreni che<br />

ottengono un'autorizzazione edilizia hanno maggior valore.<br />

61<br />

Tapper T. e Salter B., Oxford, Cambridge and the Chang<strong>in</strong>g Idea of the University, cit., p.105.<br />

62 In Holt J., Foundations for the Future – the University of Cambridge, Cambridge 1995, p. 31.<br />

63 La fondazione dei nuovi collegi del dopoguerra è discussa <strong>in</strong> Brook C.N.L., A History of the


University of Cambridge, 1870-1990, Cambridge 1993, vol.IV, pp. 567-84.<br />

64<br />

Si tratta di Fitzwilliam, Churchill, New Hall, Lucy Cavendish, Hughes Hall, Homerton, St Edmunds,<br />

Wolfson, Darw<strong>in</strong>, Clare Hall e Rob<strong>in</strong>son College.<br />

65<br />

Pare che Rob<strong>in</strong>son avrebbe donato <strong>in</strong> totale 15 milioni di sterl<strong>in</strong>e (del 1977) per costruire l'edificio,<br />

dotarlo di endowment e f<strong>in</strong>anziare le relative fellowships.<br />

66<br />

University of Cambridge, Graduate Studies Prospectus 1998-99, p.161, cit.<br />

67 St John's College web site.<br />

68<br />

St John's College web site.<br />

69 St John's College, Accounts for the year ended 30 June 1997, <strong>in</strong> Cambridge University Reporter,<br />

Abstract of Accounts for the year ended 31 July 1997, Cambridge, 19 dicembre 1997.<br />

70 Qualora si present<strong>in</strong>o per <strong>in</strong>glese, matematica, medic<strong>in</strong>a o l<strong>in</strong>gue moderne.<br />

71 Comunicazione scritta dell'amm<strong>in</strong>istrazione di New Hall e Annual report.<br />

72 Comunicazione scritta dell'amm<strong>in</strong>istrazione di New Hall.<br />

73<br />

New Hall, Annual Report 1996-97, Cambridge 1997.<br />

74 Corriere della Sera del 14 Novembre 1997.<br />

75 DPR 24 Luglio 1977 n. 616.<br />

76 Belforte S. (a cura di), Collegi Universitari, Esempi e Progetti a Confronto, Tor<strong>in</strong>o 1996. p. 31.<br />

77 Belforte S. (a cura di), Collegi Universitari, p.31,cit.<br />

78<br />

Belforte S. (a cura di), Collegi Universitari, p.31,cit.<br />

79<br />

AAVV, Università e Ricerca - n. 2: Orientamento e Accesso agli Studi Universitari, Notiziario<br />

Bimestrale del MURST, Roma 1997, pag. 44.<br />

80<br />

Spasiano M., Profili Giuridici ed Istituzionali dei Collegi Universitari <strong>Le</strong>galmente Riconosciuti dal<br />

M<strong>in</strong>istero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, Roma 1994.<br />

81<br />

Archivio della Deputazione Prov<strong>in</strong>ciale di Tor<strong>in</strong>o, <strong>in</strong>: Collegio Universitario di Tor<strong>in</strong>o Renato E<strong>in</strong>audi,<br />

Evoluzione di Un Progetto, Tor<strong>in</strong>o 1995.<br />

82 Archivio della Deputazione Prov<strong>in</strong>ciale di Tor<strong>in</strong>o, <strong>in</strong>: Collegio Universitario di Tor<strong>in</strong>o, Evoluzione di<br />

un Progetto, cit.<br />

83<br />

Atto Notaio Germano, registrato a Tor<strong>in</strong>o il 14 gennaio 1935, <strong>in</strong>: Collegio Universitario di Tor<strong>in</strong>o,<br />

Evoluzione di un Progetto, cit.<br />

84<br />

discorso <strong>in</strong>augurale di Norberto Bobbio all’Accademia delle Scienze di Tor<strong>in</strong>o, 1976-77 <strong>in</strong>: Collegio<br />

Universitario di Tor<strong>in</strong>o, Evoluzione di un Progetto, cit.<br />

85 I dati fanno riferimento all' a.a. 1997-98 ed agli anni precedenti.<br />

86<br />

Dati a.a. 1997-98.<br />

87 Residenza Universitaria Lamaro-Pozzani web site.<br />

88 Collegio Borromeo web site.<br />

89 Spasiano M., Profili Giuridici ed Istituzionali dei Collegi Universitari, cit.<br />

90<br />

Ad esempio nel 1997 ciclo di sem<strong>in</strong>ari sulle Wavelette per fisici ed <strong>in</strong>gegneri, nel 1998 ciclo di<br />

lezioni di Analisi I, di Teoria della Relatività e di Optoelettronica, rivolte a studenti dei corsi di laurea <strong>in</strong><br />

Matematica, Fisica ed Ingegneria.<br />

91<br />

Spasiano M., Profili Giuridici ed Istituzionali dei Collegi Universitari, cit.<br />

92<br />

L’<strong>in</strong>fluenza della Scuola Normale Superiore sull’Università <strong>Italia</strong>na, <strong>in</strong> Musatti M.P. (a cura di),<br />

Università e collegi, Storia e futuro, cit.<br />

93 Scuola Normale di Pisa web site.<br />

94 Scuola Normale di Pisa web site.


95 Giornata di Studio "Collegi Universitari e Formazione d'Eccellenza", 7 Marzo 1998, Pavia.<br />

96<br />

In realtà la Residenza Universitaria Lamaro Pozzani potrebbe essere classificata anche come un<br />

collegio del secondo tipo.<br />

97<br />

La "Bozza Mart<strong>in</strong>otti" si trova <strong>in</strong> rete alla pag<strong>in</strong>a web:<br />

http://www.unisi.it/ateneo/newsletter/num2_98/mart<strong>in</strong>otti.htm<br />

98<br />

Giornata di Studio "Collegi Universitari e Formazione d'Eccellenza", 7 Marzo 1998, Pavia.<br />

99 dati Istat. In Santambrogio M., Chi ha paura del numero chiuso?, Laterza, Bari 1997, p. 30.<br />

100<br />

Dati relativi all' a.a. 1995/96. In AAVV, Università e Ricerca - n. 2: Orientamento e Accesso agli<br />

Studi Universitari, cit.<br />

101 Andrea Belvedere. In Spasiano M., Profili Giuridici ed Istituzionali dei Collegi Universitari, p.89,cit.<br />

102 Corriere della Sera del 16 gennaio 1998.<br />

103 Spasiano M., Profili Giuridici ed Istituzionali dei Collegi Universitari, p.40,cit.<br />

104 <strong>Le</strong>ttera del 17-12-1997 n. 17071 <strong>in</strong> risposta ad una nostra richiesta di <strong>in</strong>formazioni.<br />

105<br />

Catalano G. e altri, Chi paga l'istruzione universitaria?, cit.<br />

106 Catalano G. e altri, Chi paga l'istruzione universitaria?, p.219, cit.<br />

107 Richard Rex. <strong>in</strong> Musatti M.P. (a cura di), Università e collegi, Storia e futuro, p.76,cit.<br />

108 Missiroli A., Dove Nascono le Elites, Reset, Milano 1997.<br />

109 Spasiano M., Profili Giuridici ed Istituzionali dei Collegi Universitari, cit.<br />

110<br />

Belforte S. (a cura di), Collegi Universitari, p. 37, cit.<br />

111<br />

Dati relativi al 1995.<br />

112 Belforte S. (a cura di), Collegi Universitari, p. 39, cit.

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